Pellegrino L. Villa Romana Casale Apparati Decorativi 2007

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  • 8/7/2019 Pellegrino L. Villa Romana Casale Apparati Decorativi 2007

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    obiettivo prioritario che si intende perseguire il recu-pero e la salvaguardia degli apparati decorativi checaratterizzano la Villa del Casale.

    Sostanzialmente a tale scopo finalizzata buona parte degliinterventi, elaborati in sintonia con i criteri e le indicazioniformulate dallAlto Commissario Vittorio Sgarbi, per il pro-getto di restauro e di musealizzazione della Villa Romanadel Casale di Piazza Armerina, curato dal nostro Istituto.Strettamente correlata alle esigenze di conservazione dellesuperfici decorate la scelta di realizzare un nuovo sistemadi protezione e di estendere la stessa anche alle aree non inte-ressate dalle coperture progettate negli anni 50 da Minissi.Ad analoghi obiettivi mira lintervento programmato dirimodellazione del terreno circostante ledificio, che risultain pi zone a diretto contatto con le murature intonacate e

    decorate con pitture a fresco, operazione, questa, finalizzataa ripristinare un congruo livello delle murature fuori terra edun idoneo sistema di allontanamento delle acque meteoriche,principale causa dellumidit da contatto e da risalita capil-lare, che interferisce negativamente con la buona conserva-zione delle superfici decorate. La drastica riduzione di talefattore di degrado propedeutica a qualsiasi operazione direstauro dei tappeti musivi e degli intonaci parietali.Le previsioni progettuali, i criteri e le metodologie dinter-vento, relativi alle operazioni di salvaguardia da compiersisugli apparati decorativi, sono stati modulati sulla base dellediagnosi ottenute con la campagna di conoscenza; analisipreliminari, da noi avviate nel corso di questi anni con ilcontributo di numerosi docenti universitari di Palermo,

    Roma e Venezia e dellI.C.V.B.C. del C.N.R di Firenze e

    Lorella Pellegrino

    MOSAICI, OPUS SECTILE, DIPINTI MURALI ED ELEMENTI SCULTOREI

    Villa Romana del Casale

    Apparati decorativi

    PROGETTIP

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    PROGETTIP

    Milano, per la caratterizzazione dello stato di conservazione.La verifica della correttezza ed efficacia dei criteri e deglistrumenti individuati, e lacquisizione degli indirizzi cultura-li e scientifici su teorie e tecniche da seguire, testate e moni-torate preliminarmente su aree rappresentative, hanno con-sentito di programmarne lapplicazione allinterno di questointervento di restauro.Imprescindibili esigenze di ordine economico e temporale,in relazione soprattutto ai termini fissati dal finanziamentocomunitario, rendono impossibile lattuazione di una com-pleta e definitiva operazione di restauro del vasto repertoriodi decorazioni interne ed esterne della villa. La strategia pro-gettuale adottata definisce perci livelli dintervento diffe-renziati che calibrano le operazioni da eseguire in funzionedelle condizioni di degrado gi rilevate e delle priorit defi-nite dallAlto Commissario.Tale scelta garantisce, comunque, unoperazione di conser-vazione che arresta o abbatte sensibilmente i processi didegrado che minacciano in atto gli apparati decorativi.Differenti tipologie di intervento, dunque, vengono adottateper il restauro e la conservazione dei dipinti murali, dellesuperfici parietali e pavimentali rivestite con lastre marmo-ree, dei tappeti musivi con tessere marmoree e vitree, deglielementi architettonici scultorei come colonne, lesene ecapitelli, per gli elementi fittili del tepidarium e del calida-rium, delle superfici parietali e pavimentali che conservanoancora le impronte della originaria tecnica di esecuzione o

    dellallettamento degli apparati parietali di finitura, dellenumerose fontane marmoree e mosaicate, e per la conserva-zione del complesso sistema di suspensurae che costituiscelarea del tepidarium e del calidarium. Differenti tipologie diintervento caratterizzate da altrettanti differenti categorie dilavoro che richiedono fasi propedeutiche necessarie per laconduzione di un corretto processo conservativo, che impli-cano, ad esempio, la liberazione dei canali di adduzione esmaltimento delle acque di alimentazione originaria dellavilla, la collazione, la caratterizzazione e lo studio della loca-lizzazione di appartenenza di tessere, lacerti di intonaco edelementi litici erratici, utili alla riconfigurazione delle super-fici decorative, il rilievo a contatto delle superfici da riconfi-gurare, le mappature informatizzate, sui rilievi 3D, degli

    interventi eseguiti, etc; al fine di favorire il controllo del gran

    Pulitura e restaurodelle superfici mosaicate

    di Villa del Casale

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    numero delle operazioni da eseguirsi, sono stati messi apunto, con il prezioso contributo di Mauro Matteini, proto-colli di intervento dettagliati per regolamentare ogni singolaoperazione conservativa da compiersi.Lintervento previsto, prendendo in considerazione procedi-menti diversi tutti su base minerale, grazie alle potenzialit ecaratteristiche di ritrattabilit delle superfici sottoposte alrestauro, costituisce il primo tassello di un processo manu-tentivo che interesser il sistema complessivo della Villa,abbandonando la logica del restauro come evento ecceziona-le per sostituirla con una politica di prevenzione attraversoimprescindibili opere di manutenzione, e, a tal fine, attivan-do contestualmente corsi di formazione per listituzione disquadre di tecnologi laureati. Si prevede quindi di costituirenelle fasi del restauro un ulteriore protocollo specifico diconservazione preventiva e fruizione sostenibile della villa,nonch di manutenzione programmata e monitoraggio dellesuperfici decorative, del sistema di copertura e dellimpian-tistica al servizio dellutilizzo delledificio, da aggiornare inrelazione alle innovazioni tecnologiche ed alle dinamiche didegrado delledificio e dei suoi apparati.La messa a punto delle metodologie di recupero e valorizza-zione dei dipinti murali e dei mosaici si presenta comeobbiettivo di notevole complessit a causa della quantit difattori conflittuali da controllare e contemperare soprattuttonella fase dintervento, ma anche a restauro ultimato, fermorestando che lobbiettivo primario comunque quello di

    garantire risultati di adeguata durabilit.Si impone infatti una rigorosa selettivit nel metodo di appli-cazione cercando di limitare al minimo, ovviamente, gliagenti non coerenti con loriginaria natura dei manufatti.Infine, grande importanza verr data al recupero dei valoriestetici che garantiscono il riordino e la leggibilit dei fram-menti e dei brani recuperati con la pulitura; questo approcciominimale teso a ridurre esclusivamente il disturbo di super-fici con traumatiche erosioni e fratture che, una volta pulitee consolidate, vengono mantenute il pi possibile nelle con-dizioni in cui sono state a noi tramandate, con delicati equi-libri cromatici essenziali alla lettura del ciclo pittorico, ulti-ma fase questa di un lavoro molto impegnativo che sta coin-volgendo un vasto gruppo interdisciplinare di ricerca, tecni-

    ci e teorici per il raggiungimento di una fruizione potenziatadello straordinario ciclo di mosaici e affreschi.

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