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Anno IV Numero 742 Mercoledì 04 Novembre 2015, S. Carlo Borromeo AVVISO Ordine 1. ORDINE:Lo Psicologo in Farmacia 2. Ordine: Corso BLSD 3. ORDINE: Medaglie alla professione e giuramento di Galeno Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Perché proviamo piacere mangiando cose dolci: è merito dell’insulina 5. .Batteri Dai farmaci all'energia così salveranno il mondo 6. Perché i batteri diventano resistenti agli antibiotici Prevenzione e Salute 7. Corso BLSD: uso del defibrillatore Meteo Napoli Mercoledì 4 Novembre Cielo Sereno Minima: 17°C Massima: 22°C Umidità: Mattina = 60% Pomeriggio = 65% PERCHÉ PROVIAMO PIACERE MANGIANDO COSE DOLCI : è merito dell’ INSULINA Il picco di questo ormone dopo pranzo contribuisce all’aumento dei livelli di dopamina (dal 20% al 55%), neurotrasmettitore coinvolto nei processi di motivazione e di ricompensa L’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue attivando l’assorbimento del glucosio dopo un pasto, potrebbe avere un ruolo critico anche nel controllo dell’alimentazione. Secondo uno studio, essa è in grado di aumentare la produzione di dopamina, neurotrasmettitore coinvolto nei processi di motivazione e di ricompensa. LA RELAZIONE TRA INSULINA E DOPAMINA La relazione tra insulina e dopamina non era del tutto nuova, ma le ricerche fin qui condotte non avevano suggerito un legame tanto forte e non avevano dimostrato un aumento dei livelli di dopamina ad opera dell’insulina. «Lo studio rivela un ruolo completamente nuovo per l’insulina come parte del sistema di ricompensa nel cervello» (Nature Communications). PER I RATTI A DIETA REAZIONE ANCORA PIÚ IMPONENTE Gli esperimenti condotti su ratti e su topi hanno mostrato che il picco di insulina dopo pranzo contribuisce ad un aumento dei livelli di dopamine (dal 20% al 55%) nella regione dello striato, area cerebrale associata con il piacere. E l’effetto è maggiore nei ratti tenuti a dieta, il cui organismo si è rivelato molto più sensibile, rilasciando dopamina ad un minimo aumento di insulina. É PROPRIO L’ORGANISMO A RICHIEDERE DOPAMINA Quando gli animali venivano lasciati liberi di scegliere tra più opzioni, essi respingevano le bevande addizionate con farmaci insulino-bloccanti, preferendo invece quelle che consentivano loro di sentire gli effetti dell’insulina. «I dati indicano che la scelta di consumare cibi ricchi di carboidrati o a basso contenuti di grassi che alzano l’insulina è in realtà finalizzata ad aumentare il rilascio di dopamina». (Salute, La Stampa) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……….. Amment a bell s'apprepara a brutta s'ammarita. Mentre la bella si prepara la brutta si sposa..

PERCHÉ PROVIAMO PIACERE MANGIANDO Notizie in Rilievo : …...«Come i fisici stanno cercando di svelare i segreti della materia oscura, noi abbiamo bisogno di scoprire le funzioni

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Anno IV – Numero 742 Mercoledì 04 Novembre 2015, S. Carlo Borromeo

AVVISO Ordine

1. ORDINE:Lo Psicologo

in Farmacia

2. Ordine: Corso BLSD

3. ORDINE: Medaglie

alla professione e

giuramento di Galeno

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Perché proviamo

piacere mangiando cose

dolci: è merito

dell’insulina

5. .Batteri Dai farmaci

all'energia

così salveranno il

mondo

6. Perché i batteri

diventano resistenti agli

antibiotici

Prevenzione e Salute

7. Corso BLSD: uso del

defibrillatore

Meteo Napoli

Mercoledì 4 Novembre

Cielo Sereno

Minima: 17°C Massima: 22°C Umidità: Mattina = 60%

Pomeriggio = 65%

PERCHÉ PROVIAMO PIACERE MANGIANDO COSE DOLCI: è merito dell’INSULINA

Il picco di questo ormone dopo pranzo contribuisce all’aumento

dei livelli di dopamina (dal 20% al 55%), neurotrasmettitore

coinvolto nei processi di motivazione e di ricompensa

L’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue attivando l’assorbimento del glucosio dopo un pasto, potrebbe avere un ruolo critico anche nel controllo dell’alimentazione. Secondo uno studio, essa è in grado di aumentare la produzione di dopamina, neurotrasmettitore coinvolto nei processi di motivazione e di ricompensa.

LA RELAZIONE TRA INSULINA E DOPAMINA La relazione tra insulina e dopamina non era del tutto nuova, ma le ricerche fin qui condotte non avevano suggerito un legame tanto forte e non avevano dimostrato un aumento dei livelli di dopamina ad opera dell’insulina. «Lo studio rivela un ruolo completamente nuovo per l’insulina come parte del sistema di ricompensa nel cervello» (Nature Communications).

PER I RATTI A DIETA REAZIONE ANCORA PIÚ IMPONENTE Gli esperimenti condotti su ratti e su topi hanno mostrato che il picco di insulina dopo pranzo contribuisce ad un aumento dei livelli di dopamine (dal 20% al 55%) nella regione dello striato, area cerebrale associata con il piacere. E l’effetto è maggiore nei ratti tenuti a dieta, il cui organismo si è rivelato molto più sensibile, rilasciando dopamina ad un minimo aumento di insulina.

É PROPRIO L’ORGANISMO A RICHIEDERE DOPAMINA Quando gli animali venivano lasciati liberi di scegliere tra più opzioni, essi respingevano le bevande addizionate con farmaci insulino-bloccanti, preferendo invece quelle che consentivano loro di sentire gli effetti dell’insulina. «I dati indicano che la scelta di consumare cibi ricchi di carboidrati o a basso contenuti di grassi che alzano l’insulina è in realtà finalizzata ad aumentare il rilascio di dopamina». (Salute, La Stampa)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi……….. Amment a bell s'apprepara a brutta s'ammarita.

Mentre la bella si prepara la brutta si sposa..

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 742

SCIENZA E SALUTE

BATTERI DAI FARMACI ALL'ENERGIA COSÌ SALVERANNO IL MONDO

La sfida comune di ricercatori americani europei e cinesi: fare dei microbi una

risorsa per l'umanità. Saranno geneticamente modificati per curare infezioni e

malattie come asma e diabete. Aiuteranno a ridurre l'inquinamento e a rendere più

ricca l'agricoltura

L'UOMO vuole addomesticare gli esseri viventi più antichi. Quelli che riescono a vivere nei vulcani come sotto i ghiacci dell'Antartide e che, nel loro piccolo, compongono il 60% della materia dotata di vita del nostro pianeta. Alla ricerca del loro segreto, gli scienziati sperano di trovare risposta a tutte le domande legate alla nostra sopravvivenza: come ottenere farmaci più efficaci, come rendere più ricchi i frutti del suolo, come arginare l'avvelenamento del pianeta.

«Puntiamo in 10 anni a svelare il ruolo dei microbi e il loro genoma per affrontare le sfide dell'energia, delle malattie e dell'agricoltura» hanno scritto due gruppi di scienziati su Nature e Science.

Dal momento che i microbi non hanno confini, anche gli

scienziati hanno deciso di calare su di essi una rete globale. I batteri, con la loro respirazione, digestione e metabolismo, producono una quantità infinita di sostanze che ancora l'uomo conosce poco. Modificando il loro Dna, gli scienziati riescono già a indurli a produrre alcuni farmaci o carburanti che sono però ancora poco concorrenziali rispetto agli idrocarburi. Già oggi, respirando, questi microrganismi rimuovono anidride carbonica dall'atmosfera e vi immettono circa la metà dell'ossigeno che respiriamo. Sono in grado di liberare gli oceani dal 90% di un potente gas serra come il metano. E nel suolo decompongono la materia organica trasformandola in nutrimento per le piante. Ma i margini di miglioramento per "aggiogare" i batteri e indurli a lavorare per l'uomo agendo sul loro codice della vita - il Dna - sono enormi. «Conosciamo solo la metà dei geni e il 2% delle sostanze chimiche prodotte dai batteri» conferma Jeffrey Miller

dell'Università della California a Los Angeles, uno dei firmatari dell'appello su Science.

SARANNO GENETICAMENTE MODIFICATI PER CURARE

INFEZIONI E MALATTIE COME ASMA E DIABETE

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 742

«La posta in gioco è altissima: comprendere il funzionamento di questi microrganismi può regalarci la chiave per risolvere problemi come la resistenza agli antibiotici, le malattie autoimmuni il depauperamento dei suoli agricoli, permettendoci di

ridurre l'uso di pesticidi e fertilizzanti». Visto che il numero di batteri sulla Terra supera quello delle stelle nell'universo, gli scienziati hanno usato una metafora "astronomica" per spiegare la loro impresa. «Vogliamo scoprire la materia oscura dei microbi» ha scritto il gruppo

americano. «Sappiamo che i batteri sono ovunque e sono molto più complessi di quel che

pensavamo» spiega Eoin Brodie del Dipartimento per l'Energia americano. «Come i fisici stanno cercando di svelare i segreti della materia oscura, noi abbiamo bisogno di scoprire le funzioni dei microbi e dei loro geni». Queste conoscenze, aggiunge il gruppo internazionale su Nature, «possono regalarci innovazioni decisive per l'agricoltura, l'energia, la salute, l'ambiente e altro ancora».

Un capitolo speciale dello studio dei batteri e del loro genoma il microbioma - riguarda la salute

dell'uomo.

Nel nostro organismo, concentrati nell'intestino, convivono con noi 100mila miliardi di batteri, un

numero 10 volte superiore alle nostre cellule.

Di giorno in giorno si sta scoprendo quanto sia importante il loro ruolo nell'assorbire sostanze nutritive

(e di conseguenza nel regolare il peso corporeo), nell'attivare il sistema immunitario (e quindi nel

tenere a bada malattie come asma o diabete) e perfino nel regolare l'equilibrio di alcuni

neurotrasmettitori.

Dalla salute e della ricchezza dei batteri dell'intestino - è la teoria su cui si sta lavorando proprio in

questi mesi - dipenderebbe dunque anche il rischio di incappare in alcune malattie psichiatriche.

Fra 10 anni, sono convinti gli autori dei due appelli, riusciremo a imbrigliare il potere dei microbi per

salvare sia noi che il pianeta.

(Salute, Repubblica)

AIUTERANNO A RIDURRE L’INQUINAMENTO E A RENDERE PIÙ RICCA L’AGRICOLTURA

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 742

SCIENZA E SALUTE

PERCHÉ I BATTERI DIVENTANO RESISTENTI AGLI ANTIBIOTICI

Usiamo troppi antibiotici e spesso li usiamo male. Il risultato è che le resistenze a questi farmaci è in aumento. Secondo dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control, nel loro consumo l’Italia è al quinto posto in Europa e tra i Paesi a più elevato tasso di microrganismi resistenti. A lanciare l’allarme è anche l’Oms, che sottolinea l’urgente bisogno di strategie globali per evitarne l’abuso, come per esempio rafforzare o istituire reti di sorveglianza e migliorare l’adeguatezza prescrittiva. Tanto più che non ci sono all’orizzonte nuovi farmaci, l’ultima classe di antibiotici scoperta risale agli anni Ottanta.

1. Come si verifica la resistenza

La resistenza agli antibiotici è la capacità di un batterio di risultare insensibile all’azione di un antibiotico. Può essere intrinseca, quando il microrganismo non è mai stato sensibile a un particolare antibiotico, o acquisita, quando ceppi batterici che in precedenza erano sensibili a un determinato antibiotico sviluppano resistenza nei sui confronti. (illustrazione Come funziona (vedi l’illustrazione sopra):

1 - lo sviluppo della resistenza è un normale processo evolutivo. In una colonia di batteri sensibili a un certo antibiotico, ne possono esistere alcuni resistenti;

2 - l’antibiotico uccide i batteri sensibili che causano la malattia; 3 - una volta distrutti i batteri sensibili, quelli insensibili al farmaco, che fino a quel momento si

trovavano in uno stato «dormiente», cominciano a moltiplicarsi; 4 - talvolta i batteri insensibili possono trasmettere la resistenza all’antibiotico ad altri microbi,

complicando così la situazione.

2. Come si difendono i batteri

La resistenza acquisita è possibile perché i batteri sono in grado di modificare il proprio patrimonio genetico sia attraverso mutazioni spontanee sia attraverso lo scambio di geni tra ceppi e specie.

I microrganismi hanno diverse alternative per evitare l’azione letale degli antibiotici (vedi illustrazione a lato).

3. I comportamenti che favoriscono la resistenza

- L’uso frequente degli antibiotici anche per trattare infezioni virali, dove non hanno alcuna utilità;

- prendere i farmaci in modo diverso dalle prescrizioni, a dosi inferiori o per un tempo differente da quello raccomandato;

- l’abitudine, non sempre giustificata, di somministrare antibiotici a scopo preventivo in ambiente ospedaliero.

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 742

PREVENZIONE E SALUTE

4. Come si diffonde la resistenza - Animali e colture

- La resistenza è favorita dalla pratica di trattare gli animali da allevamento con basse dosi di antibiotici per facilitare la crescita ed evitare le malattie. Gli animali possono sviluppare così batteri resistenti nel loro intestino.

- I batteri antibioticoresistenti possono essere trasferiti all’uomo se la carne non viene maneggiata o cotta in modo adeguato.

- Fertilizzanti o acqua contaminati con feci di animali contenenti batteri resistenti possono contaminare le colture agricole.

- Frutta e verdura contaminate possono trasmettere i batteri insensibili agli antibiotici all’uomo.

5. Come si diffonde la resistenza - L’uomo

- I soggetti con infezioni batteriche vengono trattate con gli antibiotici e sviluppano ceppi resistenti nell’intestino. - Il soggetto malato può rimanere a casa e trasmettere i batteri resistenti ai conviventi. - Il soggetto malato viene ricoverato in ospedale o in un’altra struttura sanitaria: i germi resistenti possono essere trasmessi ad altri pazienti in modo diretto dal malato o in modo indiretto (superfici contaminate, mani

sporche dei sanitari).

6. Le regole per un uso corretto degli antibiotici

Quando si devono prendere gli antibiotici?Gli antibiotici vanno usati solo quando è presente un’infezione batterica. Devono essere prescritti dal medico che sa quale molecola è più efficace a seconda dei casi. A quali orari o intervalli di tempo? Gli antibiotici vanno sempre presi agli orari indicati dal medico e agli intervalli di tempo prestabiliti. Se non si rispettano queste indicazioni si rischia la perdita di efficacia; la risoluzione solo apparente della patologia, con aumento del pericolo di ricadute; la selezione di ceppi batterici resistenti; l’aumento degli effetti collaterali in caso di sovradosaggio per assunzioni troppo ravvicinate. Per quanti giorni? La durata della terapia varia in base al tipo di infezione. In genere basse dosi per lunghi periodi aumentano il rischio di resistenze, mentre alte dosi per brevi periodi lo riducono. La maggior parte delle infezioni guarisce con 6-7 giorni di terapia (fanno eccezione malattie come endocarditi, tubercolosi ecc).

Quando vanno sospesi? I farmaci non vanno sospesi subito dopo il miglioramento dei sintomi, perché la guarigione potrebbe essere solo apparente.

Se, al contrario, dopo una settimana di assunzione non si osservano benefici, occorre consultare il medico.

Come bisogna comportarsi se si dimentica una dose? Se si dimentica una dose è bene prenderla appena ci si rende conto di averla saltata, e poi continuare con gli intervalli prestabiliti. Per esempio: se l’antibiotico va preso alle 8.00, alle 16.00 e alle 24.00 e la dose delle 16 la si prende alle 18.00, la successiva va presa alle 02.00. Nel caso di infezioni ricorrenti è in genere meglio evitare di prendere lo stesso antibiotico usato la volta precedente. (Salute, Corriere)

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 742

ORDINE: XII Ediz. CORSO di RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE e DEFIBRILLAZIONE CARDIACA PRECOCE

SEMIAUTOMATICA

Il corso "BLSD" abilita alle manovre rianimatorie e all'impiego del Defibrillatore semi-Automatico Esterno. I corsi rivolti ai Farmacisti sono accreditati presso il Min. della Salute per il Programma ECM (10 Crediti).

Il corso si terrà Sabato 7 Novembre, ore 9.30

Obiettivo del corso: Acquisire le conoscenze e le capacità operative relative alla rianimazione

cardiopolmonare mediante l’applicazione del Basic Life Support e della defibrillazione precoce. Sarà consegnato ad ogni partecipante un attestato di frequenza al corso. Il superamento del corso autorizza all’uso del Defibrillatore semiautomatico.

COME PARTECIPARE: 1. Inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

2. Prenotarsi direttamente sul sito, Home page ,sez. ECM – prenota utilizzando la propria password;

3. Prenotarsi restituendo la presente a mezzo fax al numero 081/5520961.

Nella Home page e/o nella sezione galleria video del sito istituzionale (www.ordinefarmacistinapoli.it), il video della simulazione del primo soccorso cardio-rianimatorio.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/galleria/galleria-video?ygstart=10&videoid=Wr_x6gt-EuQ

ORDINE: CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE DI BENEMERENZA ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Martedì 8 Dicembre, ore 18.00 Teatro Auditorium Mediterraneo della Mostra d’Oltremare

L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri iscritti che hanno conseguito 65, 60, 50, 40 e 25 anni di Laurea una medaglia di benemerenza che rappresenta un riconoscimento della Comunità Professionale all’impegno civile, tecnico e deontologico dei Professionisti.

Nel caso in cui non siate inclusi negli elenchi, si prega di darne comunicazione agli Uffici dell’ Ordine

Nelle pagine che seguono sono riportati gli ELENCHI dei Colleghi festeggiati

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621

MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Martedì 08 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621

MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare

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PAGINA 9 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 621

MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO

Martedì 08 Dicembre, ore 18,00 Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra d’Oltremare