Upload
vuxuyen
View
218
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFARTIGIANATO IMPRESE AREZZO
01febbraio2011
SPIRITO D’IMPRESA
Stampato su carta Fedrigoni Freelife Gloss certi�cata FSC costituita da pura cellulosa E.C.F. e da un elevato contenuto di �bre di recupero (almeno 25%)
Stampato da Tipogra�a La Zeccaazienda certi�cata ISO9001 e FSC
Settimanale della Confartigianato Toscana - Anno XXI - N° 3 del 7/2/2011Poste Italiane S.p.a. Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1 comma 1, DCB Po - Iscr. Trib. FI - n°4161 del 12/12/91Direttore Responsabile: G. Guerrini Editore: Media Srl - C.P. 555Progetto Gra�co: Settore8 Srl Stampa: Tipogra�a La Zecca - Levane - Bucine - (Ar) Copia: 0,50€con la collaborazione di Laura Pugliesi
CO
PIA PE
RSO
NA
LE D
I
CREDITO
NEWS
PATRONATO INAPA
GEOS PMI
CATEGORIE
IL PROGETTO KEY WOMANFONDO ROTATIVO BANDO COMMERCIO E TURISMOFONDI A TASSO 0 PER GLI ARTIGIANI
LO PSICOLOGO POLITO ALLA SCUOLAPER GENITORI DI CONFARTIGIANATODONATI: TROPPE TASSE SULLE MICROIMPRESE ANCHE A LIVELLO LOCALE
FORMAZIONE E INFORMAZIONEFANNO RIMA CON SICUREZZA E SALUTE
VICENZAORO FIRSTL’OPINIONE DELLA FEDERAZIONE ORAFI E ARGENTIERI
FOCUS SUL NOSTRO EXPORT PROVINCIALE DI SETTOREARTIGIANI: AZIENDE PIÙ COMPETITIVE?
FOTOGRAFIA MON AMOUR
ASSICURAZIONE PER LE CASALINGHE“PENSIONI” ECCO COSA CAMBIA DAL 2011PEREQUAZIONE AUTOMATICA DELLE PENSIONI PER L’ANNO 2011PERMESSO DI SOGGIORNO CE
L’anno è nuovo... ma le tasse sono vecchie, e tante, e per giunta ce ne sono anche delle nuove. Alzi la mano chi non
ha fatto un salto sulla sedia nel ricevere i bollettini del cosiddetto “contributo di bonifica” da parte del Consorzio di Bonifica Valdichiana aretina. Ancora: alzi la mano chi non si è domandato se c’era proprio bisogno di un nuovo ente e di un nuovo balzello, che alza ancora di più il carico sulle imprese e sui cittadini. E magari in molti hanno aggiunto qualche commento di quelli pepati.Attraverso il presidente Giovanni Donati la Confartigianato di Arezzo è stata la prima, non appena sono arrivati i primi bollettini,
a sollevare la questione “contributo di bonifica = nuove tasse” e, siccome le cose le diciamo in faccia, le nostre per-plessità e le nostre richieste le abbiamo dette direttamente al Commissario del Consorzio, Paolo Tamburini. Poi abbiamo avuto la soddisfazione
di vedere che altri ci sono venuti dietro e che lo stesso sindaco di Arezzo ha preso nettamente posizione sulla questione, scrivendo una lettera al Presidente della Regione Toscana e chiedendo lo scioglimento del Consorzio e l’attribu-zione delle competenze alla
Provincia. Lo stesso presidente della Provincia ha detto di aver sempre sostenuto che non era necessario creare nuovi enti...Bene.
SEGUE A PAGINA 2
ANNO NUOVO...TASSE VECCHIE...E NUOVE
Mauro Giovagnoli
2 3
n°01 febbraio 2011
Grazie al progetto Key Woman“Figli come alberi, vanno sostenuti e guidati per crescere, non vanno castigati”
NUOVO SOSTEGNOPER LE IMPRENDITRICI
DELLA TOSCANA LO PSICOLOGO POLITO ALLA SCUOLAPER GENITORI DI CONFARTIGIANATO
DONATI:TROPPE TASSE SULLE MICROIMPRESE
ANCHE A LIVELLO LOCALE
CREDITO NEWS
Troppe tasse sulle imprese.
Non è l’ennesima lamentela
del mondo imprendito-
riale, ma il dato di fatto che
deriva dall’ufficio studi di
Confartigianato. “Quando ho sollevato,
a più riprese, il tema delle tasse che
anche a livello locale incidono sul sistema
imprenditoriale – rileva Giovanni Donati,
presidente di Confartigianato Arezzo –
l’ho fatto a ragion veduta, ma ora anche
i dati del nostro ufficio studi confermano
quello che personalmente ho sempre
detto. E cioè che, oltre il carico fiscale
nazionale, anche le autonomie locali non
scherzano ed Arezzo si trova in buona
posizione fra le province “tartassate”
dalle tasse di carattere “locale”.
Ed ecco quanto si evince dall’ultimo report
di Confartigianato. “A livello nazionale la
pressione fiscale nel 2009 è stata pari al
43,2%. Negli ultimi 5 anni - sottolinea
Donati – la pressione fiscale in Italia
supera di 4,1 punti quella media dell’area
euro, mentre nel 2005 era di 0,2 punti più
bassa della media, sempre nell’area euro.
Dunque non è vero, dati alla mano, che le
tasse non sono aumentate. Sono
aumentate eccome!”. Ma vediamo quello
che succede a livello locale, con tasse
come ICI, IRAP , addizionale comunale e
addizionale regionale.« L’imposta che più
grava sulle imprese – ricorda Donati – è
l’IRAP, che grava in Toscana con una
aliquota media del 4,14%. Facendo un
paragone con il Veneto si vede che è l’ali-
quota media è al 4,07% e con l’Emilia
Romagna, si vede che è al 4,05%. Ma
vediamo ancora come va anche con ICI e
addizionali locali per le microimprese,
Studi a carattere economico
e finanziario dimostrano che
le imprese femminili hanno
resistito meglio alla crisi,
anche sul mantenimento dei
livelli occupazionali.
La percentuale di aziende rosa è costan-
temente in crescita, ma non solo, gli stessi
dati confermano che le imprese femminili
denotano un grado di insolvenza minore,
e quindi sono considerate meno rischiose
per il sistema creditizio.
Questo quadro ha favorito un tavolo
di lavoro tra le donne imprenditrici di
Confartigianato e Artigiancassa dal quale
sono nati prodotti specifici che tengono
conto delle peculiarità di essere impren-
ditore donna.
Riduzione dei tempi operativi, elimina-
zione della barriere cartacee, sono ulteriori
plus che consentiranno di sostenere con
più vigore il ruolo economico svolto dalle
donne imprenditrici. Questi prodotti:
LINEA INVESTIMENTI: finanziamento
a medio e lungo termine per le imprese
che investono nell’acquisto di attività o
ampliano la propria con il vantaggio di
sospendere la rata per un periodo che va
dai 5 ai nove mesi;
PRESTITO MATERNITA’: finanziamento
a medio e lungo termine che agevola le
donne nella conciliazione tra il lavoro
e gli impegni familiari dal parto fino ai
primi sette anni del bambino. In caso di
nuova gravidanza la rata si può sospen-
dere per un periodo tra i 5 ed i 9 mesi;
KEY WOMAN MATERNITA’: la
soluzione a breve termine che sostiene
con rapidità l’impresa durante il periodo
di assenza per maternità finanziando
le spese connesse alla riorganizzazione
dell’impresa;
PRESTITO MALATTIA GRAVE: finan-
ziamento che nel breve supporta
l’impresa durante l’assenza della titolare
o della socia a causa di grave malattia
propria, del coniuge, dei figli.
Tutti i prodotti sono attivabili dalle
imprese che hanno all’interno della
propria compagine sociale almeno una
donna.
1. FINALITA’L’obiettivo del bando è di consolidare lo sviluppo qualitativo delle imprese del turismo
e del commercio, attraverso agevolazioni agli investimenti rivolti al miglioramento,
ammodernamento e adeguamento delle strutture.
2. SOGGETTI BENEFICIARIPiccole, medie e micro imprese (come definite dalla Raccomandazione della
Commissione 2003/361/CE del 6 maggio 2003), anche di nuova costituzione, operanti
nei settori del turismo e del commercio come di seguito precisato:
• imprese che esercitano le attività di cui alla L.R. 28/2005;
•imprese che esercitano le attività ricettive previste dal Titolo II della L.R. n. 42/2000
e ss.mm.ii. ovvero un’attività relativa a strutture complementari al turismo, così come
individuate nella deliberazione della Giunta Regionale n. 349 del 2/4/2001.
3.TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMISSIBILI• Interventi per l’ampliamento e ristrutturazione di immobili funzionali all’attività
d’impresa;
• Interventi per il miglioramento delle strutture rispetto agli standard fissati dalle normative
vigenti, con particolare riguardo alla sicurezza dei lavoratori ed alla sicurezza e accessibilità
alle persone disabili;
• Interventi per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi e degli apparati di
sicurezza della struttura turistica o commerciale;
• Interventi di allestimento o ammodernamento attraverso acquisto arredi, attrezza-
ture, macchinari, inclusi hardware e software.
Sono ammessi all’agevolazione progetti di spesa con investimento
superiore ad euro 20.000,00 per le imprese commerciali e ad euro
70.000,00 per le imprese turistiche.
4.TIPOLOGIA DELL’AGEVOLAZIONEL’agevolazione consiste in un prestito rimborsabile a tasso zero fino al
75% dei costi ritenuti ammissibili (con un massimo di Euro 80.000 di aiuto
rimborsabile) per le imprese commerciali, e fino al 40% per le imprese
turistiche (con un massimo di Euro 200.000 di aiuto rimborsabile). Il sostegno è
concesso in regime “de minimis” (reg. CE 1998/06).
Il bando dovrebbe entrare in vigorre nella prime settimane del mese di febbraio
Come un alberello ha
bisogno di essere
sostenuto nella crescita,
così un bambino ha
bisogno del sostegno
e della guida dei genitori. Non certo di
botte e punizioni. L’immagine che lo
psicologo Mario Polito presenta, fin
dalla prima slide, al pubblico dell’Etrusco
Hotel, alla terza lezione della scuola per
genitori organizzata da Confartigianato,
è eloquente: un albero con intorno dei
“bastoni” che servono a sostenerne la
crescita. Affabulatore dotato di un’ottima
capacità mimica, Polito alterna le slide
alla narrazione della sua esperienza,
personale e di psicologo, e ammannisce
consigli portando esempi e citando per-
sonaggi famosi. Psicologi ed educatori,
dall’antichità classica ad oggi, sfilano
con le loro “ricette” per l’infanzia e l’ado-
lescenza. Anche la bibbia e re Salomone
non sfuggono, ma stavolta le “bacchet-
tate” non le prende il fanciullo, come
ammoniva il libro dei libri, ma il celebre
re d’Israele che consiglia di “picchiare il
fanciullo perchè certo non ne morrà” e
così “si salverà dalle pene dell’inferno”.
Dall’infanzia alla gioventù, passando
per l’adolescenza, se il figlio è difficile, il
genitore deve essere
autorevole ma paziente,
non deve dire sempre
di sì, perchè le regole
servono, ma non deve
infliggere punizioni,
che infliggono soltanto
dolore e si dimo-
strano efficaci solo in
apparenza. Finchè il
“castigatore” non ha girato l’angolo.
Questo il consiglio di Polito che continua
a suggerire ai genitori: “fermati, ragiona,
non urlare, non usare parolacce in presenza
dei bambini, perchè non potranno capirti
ma cercheranno solo di sfuggire il castigo.
Non vietare, ma consiglia, non ordinare
ma invita e aggiungi magari un “grazie”,
quando vengono fatte bene le cose. E
quando insegni metti in luce le cose buone,
almeno 5 cose buone, quando dovrai cor-
reggerne una, come faceva il violinista
Suzuki. ” Già, perchè, questo il suggeri-
mento: “se dici questo
va bene, quest’altro
anche, e questo pure,
questo invece è da cor-
reggere, il bambino ti
ascolterà. Se invece
tutto è sbagliato, non
solo non ascolterà
ma si arrabbierà, sarà
frustrato, penserà che
non gli vuoi bene.” E se la cosa buona
è una sola? Polito ha la risposta pronta:
“ripetila 5 volte, poi enumera quella da
correggere.” Facce di bambini arrabbiati,
strafottenti, che mostrano il medio, si
accompagnano ancora, in una slide dopo
l’altra, a teen ager apatici e giovani che
digrignano i denti. Ancora il consiglio di
Polito è quello di guardare non solo la
loro, ma la propria espressione, di control-
lare la propria voce, perchè all’urlo e alla
faccia feroce del genitore, non può corri-
spondere quella serena e obbediente del
figlio. Non mancano illustrazioni d’epoca,
come quella di una scuola che nel suo
sigillo metteva il disegno di un bimbo
sculcciato sonoramente dal proprio inse-
gnante, come una pubblicità d’antan,
oppure il ricordo che in Scozia le bacchet-
tate sono state eliminate dalla scuola, per
legge, solo nel 1986. Almeno in questo
l’Italia ha preceduto di un buon secolo
l’algida Scozia, avendo vietato le maniere
pesanti fin dal 1880.
Due ore filate di esempi passano in fretta
per i tanti genitori che affollano la sala
dell’Etrusco. Alla fine hanno collezionato
un buon bagaglio per affrontare la crescita
dei propri bambini, secondo i principi della
buona educazione, ma senza la violenza,
fisica o verbale, della punizione. Passare
dall’affabulazione alla pratica di tutti i
giorni sarà un’altra cosa, ma almeno la
faccia sorridente di Polito sarà lì a ricor-
darti, con i suoi esempi, le sue foto e le
sue vignette, che il grugno di un bambino
ha bisogno di guida e sostegno e non di
punizioni e di botte.
Lo psicologo Mario Polito
SEGUE A PAGINA 8
FONDO ROTATIVO BANDOCOMMERCIO E TURISMO
ANCORA DISPONIBILI FONDI A TASSO ZEROPER GLI ARTIGIANI CHE INVESTONO
La Regione Toscana, con
decreto dirigenziale, ha
sancito la chiusura del bando
che concede aiuti a tasso
zero per industria e coopera-
zione. Nello stesso provvedimento, viene
prorogato l’accesso alla suddetta misura
per le imprese artigiane, per le quali
erano riservati fondi specifici.
“Ritengo positivo - commenta Giovan
Battista Donati, presidente di
Confartigianato Imprese Arezzo - che le
aziende artigiane abbiano ancora la pos-
sibilità di attivare questi aiuti fino al 31
marzo prossimo per un importo che va
dal 60% al 100% dell’investimento.
Dobbiamo registrare, però, che i fondi
sono ancora disponibili perché la crisi
economica dilagante, dalla quale non
siamo ancora usciti, ha costretto la
maggior parte delle
imprese a limitare gli
investimenti. Vedendo i
primi accenni di ripresa,
almeno nel manifattu-
riero, siamo certi che
questi fondi saranno
utilizzati al più presto.
Certo è che una soglia
inferiore alla attuale
(80.000 euro) potrebbe
garantire l’accesso a questa agevolazioni
finanziarie anche alle numerosissime
micro imprese del nostro territorio che
rappresentano il seme dello sviluppo
futuro di questa provincia. Questa
delibera - precisa Giovan Battista Donati
- contiene una buona
notizia per le imprese
del settore agroalimen-
tare: gelaterie e
pasticcerie, che nella
prima stesura del Bando
erano state escluse
dalla possibilità di
accedere al fondo
rotativo, ora possono
farlo. Tutto questo è
stato possibile, lo dico con orgoglio,
grazie ad una forte azione di lobby nata
dalla nostra associazione provinciale che,
come successo in altre occasioni, ha
trovato sensibili i funzionari della Regione
Toscana. Ricordo - conclude Donati - che
tramite il bando potranno essere finan-
ziati progetti per investimenti innovativi
ma anche gli acquisti di terreni, impianti
industriali, opere murarie, macchinari,
mezzi di trasporto, oltre ai costi di
brevetti, trasferimenti di tecnologia e
partecipazione a fiere con priorità per
imprenditoria femminile, giovanile, nuovi
impianti, imprese che investono per la
sicurezza dei lavoratori, rilocalizzazioni in
aree industriali o artigianali e trasforma-
zioni del processo produttivo.”
Giovan Battista Donati
4
n°01 febbraio 2011
PATRONATO INAPA
PEREQUAZIONE AUTOMATICA DELLE PENSIONI PER L’ANNO 2011
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze,
con Decreto 19 novembre 2010, pubbli-
cato sulla Gazzetta Ufficiale n° 279 del 29
novembre 2010, ha comunicato l’aumento
di perequazione automatica delle pensioni.
Per l’anno 2009 la percentuale di varia-
zione per il calcolo della perequazione
delle pensioni dal 1° gennaio 2010,
determinata in via provvisoria nella
misura dello 0,7%, è stata stabilita,
in via definitiva, nella stessa misura.
Per l’anno 2010 la percentuale di varia-
zione per il calcolo della perequazione delle
pensioni è determinata nella misura pre-
visionale del 1,4% dal 1° gennaio 2011.
In attesa della pubblicazione della
circolare INPS pubblichiamo le fasce di
perequazione e gli importi revisionali dei
trattamenti minimi e di alcune prestazioni
assistenziali.
IMPORTI 2011 TRATTAMENTI MINIMIIMPORTO MENSILE IMPORTO ANNUO
€ 467,42 € 6.076,46
ASSEGNI VITALIZI PENSIONI SOCIALI ASSEGNI SOCIALIIMPORTOMENSILE
IMPORTOANNUO
IMPORTOMENSILE
IMPORTOANNUO
IMPORTOMENSILE
IMPORTOANNUO
€ 266,43 € 3.463,59 € 343,90 € 4.470,70 € 417,29 € 5.424,77
AUMENTI DI PEREQUAZIONE SULLE PENSIONI SUPERIORI AL MINIMO(Indice ISTAT provvisorio)
dal 1.01.2011 aumento dello 1,4% fino a € 1.382,91aumento del 1,26% sulla parte di pensione
compresatra € 1.382,92 e € 2.304,85
aumento del 1,05% sulla parte di pensione eccedente € 2.304,85
IMPORTI 2010 TRATTAMENTI MINIMIIMPORTO MENSILE IMPORTO ANNUO
€ 460,97 € 5.992,61
ASSEGNI VITALIZI PENSIONI SOCIALI ASSEGNI SOCIALIIMPORTOMENSILE
IMPORTOANNUO
IMPORTOMENSILE
IMPORTOANNUO
IMPORTOMENSILE
IMPORTOANNUO
€ 262,75 € 3.415,75 € 339,15 € 4.408,85 € 411,53 € 5.349,89
AUMENTI DI PEREQUAZIONE SULLE PENSIONI SUPERIORI AL MINIMO(Indice ISTAT provvisorio)
dal 1.01.2010 aumento del 0,7% fino a € 2.288,80 aumento del 0,525% oltre € 2.288,80
Le stesse percentuali saranno applicate anche sulle pensioni di importo superiore a otto volte il trattamento minimo dell’INPS
PERMESSO DI SOGGIORNO CE PER SOGGIORNANTI DI LUNGO PERIODO – TEST IN LINGUA ITALIANA
Dal 9 dicembre 2010 sono entrate in
vigore le nuove disposizioni in materia di
rilascio di permesso di soggiorno CE per
soggiornanti di lungo periodo.
Ulteriori precisazioni nel ribadire i concetti
già espressi nella nota del Dipartimento per
le libertà civili (circolare n. 7589 del 2010
– ), a cui espressamente rinvia, precisa
tuttavia un importantissimo punto, in
materia di esclusione al test per gli stranieri
affetti da gravi limitazioni alla capacità
di apprendimento linguistico derivanti
dall’età, da patologie ed handicap.
In particolare, poiché il decreto ministeriale
del 4.6.2010 non ha individuato puntual-
mente dette limitazioni o patologie, la
circolare fa presente che la valutazione
andrà fatta caso per caso;in partico-
lare, poi, precisa che saranno considerate
valide tutte le certificazioni, se provenienti
da una struttura sanitaria pubblica, che
attestino una invalidità, totale o parziale,
e patologie gravi che rendano impossibile
lo svolgimento del test.
Sembrerebbe, inoltre, che, a differenza
di quanto precisato nella circolare, siano
esclusi dal test non solo i figli infraquat-
tordicenni (come precisato anche nella
circolare) ma anche quelli infradiciottenni.
Il condizionale è d’obbligo in quanto tale
precisazione è stata fatta solo verbal-
mente, ma non è riportata in circolare dal
Ministero; ha tuttavia una sua logica, se si
considera che il figlio minorenne che ha
più di 14 anni ha un permesso che è
distinto da quello del genitore solo mate-
rialmente, ma che è formalmente
dipendente in tutto e per tutto da quello
del genitore medesimo; a conferma, il
funzionario ha precisato che l’esenzione
al test vale solo per il figlio minore e non,
ad esempio, per il coniuge minore, in
quanto, in questo caso, il permesso è
“autonomo”.
ASSICURAZIONE PER LE CASALINGHE CONTRO GLI INFORTUNI DOMESTICI (L.493/99)
Chi si deve assicurare
Sono obbligati ad assicurarsi coloro, in
età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che
svolgono in via non occasionale, gratuita-
mente e senza vincolo di subordinazione,
lavoro finalizzato alle cure della propria
famiglia e dell’ambiente in cui si dimora.
Sono esclusi coloro che svolgono altra
attività che comporti l’iscrizione a forme
obbligatorie di previdenza sociale.Come ci si assicura
Prima iscrizione Il Bollettino di
pagamento (intestato ad INAIL
Assicurazione Infortuni Domestici, P.le
Pastore, 6 - 00144 Roma) è possibile
ritirarlo presso gli Uffici Postali, o le
Sedi INAIL,versare l’importo di € 12,91
tale importo (o premio) non è fraziona-
bile su base mensile, ed è deducibile ai
fini fiscali.Rinnovo iscrizione Coloro
che si sono già iscritti negli anni passati
riceveranno, entro la fine di ogni anno,
una lettera dell’INAIL con il bollettino
precompilato contenente anche i dati
dell’assicurato e l’importo da versare
entro il 31 gennaio. Se tale termine
scade in un giorno festivo, è prorogato
di diritto al giorno seguente non festivo.
Soggetti che non devono pagare il
premio Il premio è a carico dello Stato se
l’assicurato per l’anno precedente ha un
reddito che non supera i 4.648,11 Euro e
se appartiene ad un nucleo familiare il cui
reddito complessivo non supera i 9.296,22
Euro. I soggetti per i quali il pagamento
del premio è a carico dello Stato.
“PENSIONI” ECCO COSA CAMBIA DAL 2011
Novità nel sistema pensionistico dall’ap-
provazione della nuova manovra anti
crisi, oltre ad introdurre nuove misure
in materia di tagli di stipendi a politici
e manager, nuove misure di controllo
per combattere l’evasione fiscale, nuove
disposizioni in materia immobiliare, ecc, la
nuova manovra tocca anche le pensioni.
Colpiti da questi cambiamenti sono
soprattutto i titolari di pensione di
vecchiaia a causa delle finestre mobili: i
lavoratori autonomi devono fare i conti
con un allungamento più consistente, che
può arrivare fino a 12 mesi di attesa in più,
mentre per i dipendenti la maggior attesa
si colloca a 9 mesi in più rispetto al prece-
dente sistema delle finestre. Attenzione,
comunque, perché chi matura i requisiti
per la pensione di vecchiaia e di anzianità
entro il 31 dicembre 2010 usufruirà delle
vecchie finestre. Nulla, invece, cambia per
quanto riguarda i requisiti per l’otteni-
mento delle predette pensioni. I requisiti
previsti per il 2011 per i trattamenti pen-
sionistici di vecchiaia e di anzianità sono il
raggiungimento del 65esimo anno di età
per gli uomini e 60 per le donne; minimo
contributivo di 20 anni e cessazione
dell’attività lavorativa dipendente anche
all’estero. Per l’anzianità, invece, bisogna
considerare che dal 2011, la quota, cioè
la somma di età anagrafica e anzianità
contributiva, crescerà di un anno. Ciò
significa che i requisiti saranno quota di
96, con età di almeno 60 anni per i lavo-
ratori dipendenti e quota di 97, con età
di 61 anni per i lavoratori autonomi;
minimo contributivo di 40 anni indipen-
dentemente dall’età anagrafica (si ritiene
che anche in questo caso si applichino le
nuove finestre); e cessazione dell’attività
lavorativa dipendente anche all’estero. La
nuova unica finestra a scorrimento sarà
valida sia per i trattamenti di anzianità
sia quelli di vecchiaia, sia per i dipendenti
privati e pubblici quanto per gli autonomi.
Le vecchie finestre saranno, invece, ancora
in vigore nei seguenti casi: maturazione
dei requisiti per la pensione di vecchiaia
o di anzianità entro il 31 dicembre 2010;
personale della scuola; lavoratori dipen-
denti con periodo di preavviso in corso al
30 giugno 2010 con raggiungimento dei
requisiti entro la data di cessazione del
rapporto di lavoro; e per i lavoratori per
cui viene meno il titolo allo svolgimento
dell’attività lavorativa. Cessazione dal servizio
per il personale scolastico Decreto Ministeriale n. 99 del 28 dicembre 2010
Circolare Ministeriale n. 100 del 29 dicembre 2010
Con il D.M. n. 99 del 28 dicembre 2010,
il Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca ha fissato all’11 febbraio
2011 il termine ultimo per la presenta-
zione delle domande di collocamento a
riposo per il compimento dei 40 anni di
servizio, di dimissioni volontarie, di tratte-
nimento in servizio oltre il raggiungimento
dei 65 anni di età, di trasformazione del
rapporto di lavoro a tempo parziale e
dell’eventuale revoca delle citate istanze
già inoltrate da parte di tutto il personale
scolastico. Il collocamento a riposo avrà
effetto dal 1° settembre 2011. Per i
dirigenti scolastici, il termine ultimo per la
trasmissione delle istanze di dimissioni è
fissato al 28 febbraio 2011.
5
FORMAZIONE E INFORMAZIONEFANNO RIMA CON SICUREZZA E SALUTE
GEOS PMI
FORMAZIONE SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: OBBLIGATORIA PER TUTTI Il D.Lgs. 81/08 (e s.m.i.) obbliga tutte le imprese all’informazione/formazione di tutti i lavoratori (compresi i tirocinanti/stagisti) sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro (artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/2008).
CHI DEVE ESSERE FORMATO PERCHÉ DEVE ESSERE FORMATO FORMAZIONE: come e a cura di chiDATORI DI LAVORO I Datori di Lavoro hanno l’obbligo di valutare i rischi e garantire la
sicurezza e salute dei lavoratori (art. 17, D.Lgs. 81/08). I Datori di Lavoro (solo di aziende previste dall’ ALL. II, D.Lgs. 81/08), possono svolgere direttamente i compiti di prevenzione e protezione dai rischi in azienda (art. 34, co.2 D.Lgs. 81/08).
formazione, minima di 16 ore e massima di 48 ore, adeguata alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro e relativa alle attività lavorative. Corsi di aggiornamento su quanto previsto nell’accordo Stato-Regioni
DIRIGENTI Il D.Lgs. 106/09 correttivo del D.Lgs. 81/08 ha inserito i dirigenti fra i soggetti con obbligo di formazione sulla sicurezza e salute sui luoghi di lavoro e un aggiornamento periodico in relazione ai propri compiti.
Formazione su quanto disposto dall’art. 37, c. 7, D.Lgs. 81/08
PREPOSTI D.Lgs. 81/08: il preposto “sovrintende” alla prevenzione ed alla protezione dai rischi ai quali i lavoratori possono essere esposti. E’ dunque incaricato a richiedere l’osservanza delle misure di prevenzione da parte dei lavoratori ed esercitare un funzionale potere di iniziativa. Occorre adeguata formazione
Formazione su quanto disposto dall’art. 37, c. 7, D.Lgs. 81/08
RSPP e ASPP Responsabili e Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi in azienda
Il RSPP può essere svolto anche da un dipendente dell’azienda o da persone esterne in possesso dei requisiti necessari (art. 32 D.Lgs. 81/08). Il datore di lavoro (art. 17, co. 1, lett. b) D.Lgs. 81/08) deve designare i RSPP e ASPP che possono essere interni od esterni all’azienda e possedere titolo di studio non inferiore al diploma e relativa formazione.
(art. 32, 4. 3, D.Lgs. 81/2008) – secondo quanto disciplinato dall’Accordo Stato-Regioni-Prov. Autonome (mod. A – B – C e corsi di Aggiornamento).
TUTTI I DIPENDENTI Il Datore di lavoro art. 18 co. 1 let. l) deve provvedere all’INFORMAZIONE / FORMAZIONE di TUTTI i dipendenti (artt. 36 e 37 D.Lgs. 81/08). La formazione è connessa all’attività dell’azienda.
(art. 37, c. 12, D.Lgs. 81/08)
ADDETTI ALL’UTILIZZODEL CARRELLO ELEVATORE
Rientra tra la formazione obbligatoria prevista dall’art. 71 co. 7 del D.Lgs. 81/08.
(art. 37, c. 12, D.Lgs. 81/08)
RLS Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza
In tutte le aziende o unità produttive è eletto/designato il Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza (art. 47, co. 2, D.Lgs. 81/08) che ha diritto ad una formazione particolare in materia di salute e sicurezza (art. 37, c. 10, D.Lgs. 81/08)
(art. 37, c. 11 e 12, D.Lgs. 81/08) e deve essere di 32 ore di cui 12 specialistiche. È’ previsto un periodico corso di aggiornamento
ADDETTI PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELLE EMERGENZE
Il datore di lavoro deve designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e gestione emergenza (art. 18, c.1, lett. b D.Lgs. 81/08 ).
Varia secondo il tipo di azienda ed il rischio di incendio art. 37 co.9 del Dlgs. 81/08. Avviene a norma dell’art. 7 e dell’allegato IX del D.M. 10 marzo 1998
ADDETTI PRIMO SOCCORSO Il datore di lavoro deve designare preventivamente i lavoratori addetti al primo soccorso (art. 18, co.1, lett. b D.Lgs. 81/08).
Varia in base alle caratteristiche dell’azienda e avviene secondo quanto previsto dal D.M. 388/2003
I LAVORATORI su: ATTREZZATURE DI LAVORO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI
CARICHI VIDEOTERMINALI AGENTI CANCEROGENI, CHIMICI E
BIOLOGICI TRASPORTO MERCI PERICOLOSE
È obbligo del datore di lavoro informare e formare i lavoratori sulle modalità di utilizzo di:impiego di ponteggi (Titolo IV art.136 co 6 e 7 D.Lgs. 81/08)accesso e posizionamento funi (Titolo IV art.116 co.2 e 3 D.Lgs. 81/08) dispositivi di protezione individuale (Titolo III art. 77 co.4 let. h D.Lgs. 81/08)movimentazione corretta dei carichi (Titolo VI art. 169 c. 2 D.Lgs. 81/08) videoterminali (Titolo VII artt. 174 e 177 D.Lgs. 81/08)agenti cancerogeni (Titolo IX art. 239 D.Lgs. 81/08)agenti chimici (Titolo IX art. 227 D.Lgs. 81/08) agenti biologici (Titolo X art. 278 D.Lgs. 81/08)trasporto merci pericolose (D.M. Min. Trasporti 1 marzo 2000, n. 127).
PMI SERVICE Srl organizza corsi ad hoc da tenersi presso le Aziende che ne facciano richiesta.
Più informazione e più for-
mazione, ovvero più
sicurezza e salute in
azienda. Datori di lavoro,
dirigenti dipendenti: tutti
oggi sono tenuti dalle leggi a compiere
una adeguata formazione per evitare
incidenti sul lavoro e malattie professio-
nali, sempre in agguato specie quando si
maneggiano sostanze pericolose o si
effettuano lavori ad alto rischio specifico.
Tuttavia, oltre le leggi, formazione e infor-
mazione sono oggi indispensabili a tutti
per garantirci il più possibile una vita sana
e la migliore difesa del bene più prezioso,
che è la salute. Qui pubblichiamo un breve
prospetto delle necessità di formazione
per ogni figura professionale, con tutti i
necessari riferimenti alle normative di
settore. Il settore formazione di Pmi
Service Geos è naturalmente a dispsosi-
zione per fornire tutte le informazioni e la
consulenza che necessaria.
76
n°01 febbraio 2011
CATEGORIE
Sono incoraggianti i segnali che
arrivano dall’ultima edizione
della Fiera di Vicenza. Con
19mila visitatori ed un incre-
mento delle presenze dell’8%
per gli operatori esteri e del 2,5% per gli
operatori italiani la manifestazione fieri-
stica vicentina ha offerto agli espositori
aretini numerose opportunità di affari. In
particolare le delegazioni estere presenti
in fiera sono arrivate non solo dall’Eu-
ropa, dagli Stati Uniti e dai Paesi dell’Area
Medio-orientale, ma anche dalla Russia e
dai Paesi dell’Area Caucasica, dal Brasile,
dalla Cina e dall’India.
“La Fiera appena conclusa – afferma
il Presidente della Federazione Orafi e
Argentieri, Andrea Boldi – ha rappre-
sentato per le aziende orafe aretine un
importante banco di prova. Soprattutto
all’indomani della recessione produt-
tiva del 2009 e dell’emorragia di posti
di lavoro vissuta dal settore nel corso del
2010”.
“Anche se occorre aspettare la conferma
degli ordinativi ricevuti –prosegue Boldi
– il gran numero di nuovi contatti avuti a
Vicenza con gli operatori del commercio,
soprattutto per i prodotti in argento,
costituisce un segno inequivocabile del
rinnovato interesse dei mercati interna-
zionali per il gioiello made in Arezzo”.
di sbocco, prima e dopo la crisi finanzia-
ria internazionale, la crescita del peso
degli Emirati Arabi Uniti, Hong Kong,
Tunisia e Cina si accompagna al ridimen-
sionamento del peso del nostro export
verso gli Stati Uniti, la Turchia, Panama
ed i principali paesi UE con l’eccezione
della Francia che invece sperimenta una
sorprendente crescita di oltre 4 punti
percentuali.
Tra le diverse aree produttive nazionali il
distretto di Arezzo continua a presentare
i maggiori valori assoluti nell’export di
settore. Il distretto toscano nel corso del
primi 9 mesi del 2010 presenta un
aumento dei valori nominali dell’export
non solo rispetto ai primi 9 mesi 2009
(+32%) ma anche rispetto allo stesso
periodo del 2008; diversamente l’export
degli altri poli orafi nazionali ( Vicenza
+22% ed Alessandra +46%) e delle aree
extra-distrettuali (+17%) è ancora
lontano dai valori precedenti alla crisi
finanziaria internazionale.
Secondo i dati Istat il fatturato
estero del distretto orafo di
Arezzo, nei primi nove mesi
del 2010, dopo la forte con-
trazione sperimentata nel
corso del 2009, si presenta in crescita su
tutti i principali mercati di destinazione.
L’aumento del 32% sperimentato dai
valori monetari dell’export è abba-
stanza robusto da consentire un ritorno
sui livelli osservati nei primi 9 mesi del
2008, rispetto ai quali, mediamente, si
registra un incremento di circa 3 punti
percentuali.
Tale dato viene tuttavia immediata-
mente ridimensionato allorchè si osservi
il valore delle nostre esportazioni alla
luce delle quotazioni del prezzo dell’oro
e delle dinamiche del cambio tra dollaro
ed euro.
Se nel 2008 e nel 2009, infatti, il prezzo
del metallo giallo si mantiene sempre
tra i 900 ed i 1.000 dollari l’oncia, nel
corso dei primi 9 mesi 2010 le quotazioni
arrivano a sorpassare la soglia psicolo-
gica dei 1.200 dollari l’oncia.
A causa delle recenti difficoltà delle
finanze pubbliche di alcuni paesi membri
UE, inoltre, l’aumento delle quotazioni
del metallo prezioso, pari al 27% ove
si prendano in considerazione valori in
dollari, supera i 30 punti percentuali
qualora si utilizzi l’euro come valuta di
riferimento.
Tale aumento va pertanto ad erodere in
modo consistente i margini di crescita
reale del nostro export anche sui mercati
in cui si osservano gli aumenti più vistosi.
Sul versante della distribuzione del
nostro export sui nostri principali mercati
VICENZAORO FIRSTL’OPINIONE DELLA FEDERAZIONE
ORAFI E ARGENTIERI
FOCUS SUL NOSTRO EXPORTPROVINCIALE DI SETTORE
CATEGORIE
primi 9 mesi 2008 primi 9 mesi 2009 primi 9 mesi 2010
primi 9 mesi 2008 primi 9 mesi 2009 primi 9 mesi 2010
FOTOGRAFIA MON AMOUR:UN CORSO PER RISCOPRIRNE
IL FASCINO NELL’EPOCA DIGITALE
ARTIGIANI:AZIENDE PIÙ COMPETITIVE?
ECCO I CORSI DI COMUNICAZIONE
Riscoprire il gusto della
fotografia, concentrarsi
sull’immagine, stampare
e conservare il ricordo di
un momento magico con i
bambini, di un paesaggio mozzafiato o di
un tramonto da cartolina. E’ questo lo
scopo del corso di fotografia organizzato
da Confartigianato Arezzo iniziato nei
giorni scorsi e che proseguirà fino ad
aprile. Il corso è tenuto da tre fotografi
professionisti, tutti aderenti all’Associa-
zione Provinciale Fotografi di
Confartigianato: Gaetano Poccetti,
Riccardo Mendicino e Nedo Baglioni. Alle
lezioni teoriche, che si svolgono nella
sala conferenze di Confartigianato, si
affiancano esercitazioni pratiche in
esterno e in sala di posa, in modo da
offrire a tutti i partecipanti la possibilità
di sperimentare dal vivo le nozioni
insegnate in aula. Sono oltre 20 i parteci-
panti, tutti entusiasti dell’iniziativa, che
ha riscosso un grande interesse. Il corso è
rivolto ad appassionati di fotografia che
intendono acquisire le conoscenze di
base per sfruttare tutte le potenzialità
della nuova tecnica digitale, senza trala-
sciare la cura per il dettaglio e l’intuito
personale, che arricchisce ogni scatto
rendendolo unico e non convenzionale. Il
programma affronta tutti i temi necessari,
dalle tecniche di fotografia applicate ad
una camera digitale, alla luce, alla tem-
peratura e al colore, alle caratteristiche
delle pellicole e dei file digitali, fino agli
accorgimenti che portano la fotografia a
diventare arte vera e propria, con una
sottolineatura particolare all’uso del
colore e alla composizione.
Cosa non si fa per miglio-
rare l’immagine della
propria azienda e gua-
dagnare competitività?
Ora gli artigiani di Arezzo
vanno anche a scuola di comunica-
zione. Confartigianato Arezzo infatti ha
promosso un corso che viene realizzato
dalla Facoltà di lettere e filosofia dell’U-
niversità di Siena con sede ad Arezzo. Si
tratta di 3 proposte formative di 12 ore
ciascuna.
“L’obiettivo – spiegano all’associazione
di via Tiziano – è quello di fornire agli
imprenditori tutti gli strumenti necessari
per una comunicazione corretta ed
efficace, sia verso l’interno dell’azienda,
che verso l’esterno. Oggi una buona
comunicazione è strategica per un’a-
zienda, da questa dipende l’immagine
dell’azienda stessa nei confronti dei
clienti e la stessa affidabilità e credibi-
lità risentono favorevolmente di una
buona comunicazione. Ma – sottoline-
ano ancora alla Confartigianato – anche
le relazioni interne all’impresa sono in
larga misura condizionate da una buona
comunicazione. E oggi ci si sono messi
anche i nuovi media, dalla posta elet-
tronica ai siti web, all’uso dei cosidetti
“social media” (facebook, twitter ecc.)
ad allargare il panorama del tradizionale
mondo comunicativo. Per questo – con-
cludono a Via Tiziano – abbiamo pensato
di mettere a disposizione degli associati
questo corso, che può essere seguito
anche soltanto nei moduli che si ritiene
siano più interessanti per il profilo di
ciascuno.”
Il titolo del primo ciclo è “Comunicare
dentro la propria azienda” ed è suddiviso
in tre lezioni di 4 ore ciascuna: “Gli stili
comunicativi ed il benessere organizza-
tivo”; “Normativa per la gestione del
personale”; “Come comunicare efficace-
mente con le e-mail”.
Il secondo ciclo invece si intitola:
“Strategie di comunicazione e marketing.
Il marchio e l’immagine della propria
attività”. Anche qui tre lezioni, due delle
quali intitolate: “Comunicare agli attori
territoriali ed ai clienti. Ricostruire l’im-
magine aziendale.” la terza invece è
dedicata a: “Comunicazione esterna
tramite le new tecnologies: sito web, pre-
sentazione aziendale in power point
ecc.” Infine il terzo ciclo, più incentrato
sulle modalità interne di gestione. Il titolo
è infatti: “Approfondimento sul controllo
di gestione”. Delle tre lezioni, due sono
dedicate a “il controllo di gestione. Teorie
e metodi”, la terza intende spiegare l’uso
di “Excel applicato al controllo di
gestione”.
Info 0575314283
800 35 22 03
Durante questi giorni
stanno pervenendo
ad aziende e famiglie,
avvisi di pagamento per
il contributo a favore del
Consorzio Bonifica Valdichiana.
ECCO COME COMPORTARSI:
Se siete di fronte ad un avviso bonario
la data ultima per il pagamento sono
120 gg. a partire dal 31/01/2011 e
quindi il 31 maggio p.v. Consigliamo
quindi di aspettare tale data e contattare
i nostri uffici prima di effettuare il
pagamento.
Nel caso si sia di fronte alla cartella
esattoriale, ci sono 60 gg per il
pagamento o per presentare ricorso alla
commissione.
Confartigianato insieme ad altre asso-
ciazioni sta valutando la possibilità
di presentare un ricorso collettivo. I
Responsabili dei nostri uffici zonali
sono a vostra disposizione per qualsiasi
chiarimento.
Attenzione il mancato pagamento può
comportare, in assenza di ricorso il fermo
amministrativo dei veicoli quindi vi consi-
gliamo comunque di prendere contatto
con i nostri uffici per verificare la vostra
posizione prima di prendere qualsiasi
decisione.
quelle che hanno 5 dipendenti. Arezzo si
trova al 33° posto, sta peggio di Firenze
che sta al 30°, Prato al 23°, Livorno al 22°
e Pisa che sta al 15° posto. I tre tributi
influiscono sul valore aggiunto ad Arezzo
per il 6,77%, a Firenze per il 6,76%, a
Prato per il 6,71 come a Livorno e a Pisa
per il 6,66. Non saranno grandi cifre – sot-
tolinea Donati – ma rendono evidente che
anche in Toscana stiamo peggio di altri.
Infine – conclude il presidente di
Confartigianato – vogliamo vedere quanto
paga una singola impresa con 5 dipen-
denti, di tasse locali? Ecco qua: ad Arezzo
vanno via 7435 euro di IRAP, 707 di addi-
zionale comunale IRPEF; 1310 di
addizionale regionale IRPEF, 2149 di ICI,
per un totale di 11.602 euro. A Firenze ne
pagano 11.582, a Pisa 11.411, a Prato
11.501. Noi, come associazione artigiani
mettiamo queste cifre a disposizione di
tutti gli amministratori, credo – conclude
Donati – che un’attenta lettura sia utile e
che sia necessaria e opportuna una rifles-
sione.»
SEGUE DA PAGINA 3SEGUE DALLA PRIMA
Noi siamo abituati ad essere pragmatici e perciò vedremo come si evolve la cosa. Però su una cosa non faremo sconti: vogliamo completa trasparenza su come verranno impiegati questi soldi, chiediamo che, possibilmente, si facciano lavorare ditte aretine, e chiediamo una valutazione privatistica sui costi/ benefici. Se i soldi non si spendono per fare le opere di regi-mazione delle acque, o si spendono male, chi non ha fatto dovrà pagare.Se questa è la tassa nuova, poi ci sono quelle “vecchie”: Irap, addizionale regionale, addizionale comunale ecc. in aggiunta alla “normale” Irpef. Uno studio recente di Confartigianato nazionale mostra che ad Arezzo, che pure non è fra le province più tartassate sia in Italia che in Toscana, si paga comunque di più, in termini di tasse locali, rispetto ad altre province toscane. Per fare un esempio: a Firenze, Prato, Pisa, Livorno pagano un po’ meno, complessivamente, che da noi. Vuol dire che si può fare meglio. E allora noi chiediamo a chi ci governa e a chi ci governerà di impegnarsi per fare meglio.
Il Segretario ProvincialeMauro Giovagnoli
CONSORZIO BONIFICAVALDICHIANA:
COME COMPORTARSI
NEWS