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UISP UNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI COMITATO DI EMPOLI informa SITO WEB Periodico settimanale di Informazione uisp Empoli - Supplemento al n°44 Marzo 2011 Redazione via Bardini, 18 - 50053 Empoli - Direttore responsabile: Paolo Tisot registrazione n. 4658 del 31/12/1996 FINALMENTE ON LINE Nuovo look per il nostro sito web

Periodico d'informazione del Comitato UISP di Empoli Supplemento n. 44 marzo 2011

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Periodico d'informazione del Comitato UISP di Empoli Supplemento n. 44 marzo 2011

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Page 1: Periodico d'informazione del Comitato UISP di Empoli Supplemento n. 44 marzo 2011

UISPUNIONE ITALIANA SPORT PER TUTTI COMITATO DI EMPOLI

informa

SITO WEBPeriodico settimanale di Informazione uisp Empoli - Supplemento al n°44 Marzo 2011

Redazione via Bardini, 18 - 50053 Empoli - Direttore responsabile: Paolo Tisot registrazione n. 4658 del 31/12/1996

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I saluti del comitato Uisp Empoli ValdelsaSOMMARIO

SOMMARIO

IN BACHECA IN BACHECA“Passeggiate della salute”

Questo mese l’appuntamento è per domenica 13 marzo a Empoli. Il ritrovo è alle 9 presso il presso il palazzetto dello sport “Albano Ara-mini” in via delle Olimpiadi. Il grup-po sarà guidato come sempre da un operatore della Uisp che condurrà la comitiva verso la località Tinaia. Nel tragitto di ritorno, invece, la passeggiata si sposterà tutta lungo l’argine del fiume Arno. Gli itinerari delle passeggiate della salute sono accessibili a tutti e chiunque può par-tecipare . L’organizzazione è a cura della Uisp in collaborazione con la Sezione soci Coop di Empoli, la So-cietà della Salute e con il patrocinio dei comuni di Capraia e Limite, Em-poli, Montelupo Fiorentino, Vinci e Cerreto Guidi.

Un pomeriggio a teatro

“Prendiamoci un caffè” è il titolo del-la commedia portata in scena dalla compagnia teatrale ‘La bottega di Saro’ per tutti i soci Uisp. L’appunta-mento è per domenica 20 mar-zo, alle 16, presso la Casa del Po-polo del Pozzale. Il biglietto è di soli 5 euro presentando la tessera Uisp all’ingresso. Chi non avesse la tesse-ra può richiederla presso la sede del Comitato in via Bardini 18 a Empo-li. L’esilarante spettacolo avrà come

protagonisti Francesca Tosin nel ruolo di Valentina, Vania Bestini nei panni di Costanza, Nada Nappini che interpreterà Amanda e Roberto Nocilla che sarà Guglielmo. La regia è di Roberto Nocilla.

“Giocagin 2011” a Montelupo Fiorentino e Castelfiorentino

Dopo la giornata d’apertura a Em-poli il Giocagin 2011 fa tappa, do-menica 13 marzo, a Montelupo. La manifestazione più ritmata e co-lorata dell’Uisp animerà per tutto il pomeriggio, dalle 15 alle 19, il pa-lazzetto dello sport della città della ceramica con decine di esibizioni di danza, ginnastica, arti marziali, pat-tinaggio, tennis, judo e tante altre di-scipline sportive. La festa si ripeterà domenica 3 aprile al palazzetto dello sport di Castelfiorentino. Il cuo-re pulsante del Giocagin è senz’al-tro la solidarietà. Ogni anno, infatti, i fondi raccolti vengono destinati a progetti per migliorare la vita di mol-ti bambini e adolescenti che vivono in parti sottosviluppate del mondo o colpite dalla guerra. Quest’anno saranno destinati interamente al pro-getto Uisp - Peace games “Regalia-mo l’infanzia ai bambini palestinesi” nei campi profughi palestinesi in Li-bano, in Siria e a Gerusalemme Est.

PAG. 3Il sito web della Uisp si è rifatto il look e ha cambiato indirizzo: ve-nite a trovarci!

PAG. 4Tutti a Sestola, sull’Appennino Tosco-Emiliano, con la Uisp!

PAG. 2IN BACHECAPasseggiate della saluteUn pomeriggio a teatroGiocagin 2011

PAG. 5LO SAPEVATE CHE?La Uisp opera con impegno esuccesso anche al Centro diurno di Cerbaiola

PAG. 6ALIMENTAZIONEDolce come?

PAG. 7 LA RICETTA DEL MESETorta mimosa

PAG. 7I CORSI DEL COMITATO UISP DI EMPOLI

Carissimi soci,in questo numero di Uisp…In forma vi presentiamo un altro strumento per essere sempre aggiornati sulla vita del nostro comitato e su tutte le attività proposte. Si tratta del nuovo sito web, completamente nuovo nel-la grafica, ricco di contenuti e im-magini, e facilissimo da consultare. Per rendervi ancora più semplice la ‘navigazione’ vi forniamo anche una rapida guida. Per quanto riguarda la rubrica L’esperto risponde questo mese vi proponiamo un’intervista ad una del-le educatrici più esperte del Centro diurno di Cerbaiola presso il quale la Uisp, con i suoi qualificati opera-tori, opera da quattordici anni. Gli stessi utenti del Centro sono poi

protagonisti della rassegna fotogra-fica dell’ultima esilarante commedia teatrale, “Suore all’arrembaggio”, andata in scena al Circolo Arci Poz-zale. Passando alle pillole di buona ali-mentazione a cura della nostra nu-trizionista questa volta avranno un gusto irresistibilmente ‘dolce’. Pia-cevole, gioiosa e divertente sarà invece la bella giornata a Sestola, sull’Appennino Tosco-Emiliano, che il nostro comitato ha organizzato per il 1° aprile. Nelle prossime pagine troverete il programma completo della gita e come fare per partecipare. Infine, non dimenticate di dare un’occhiata In Bacheca dove sono presenti tanti appuntamenti da non perdere.

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SITO W

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E’ on line il nuovo sito Internet del comitato Uisp Empoli Valdelsa all’indirizzo web: www.uisp.it/empoli. Un portale bello da vedere e facile da consultare dove potete trovare tutto sull’attività della nostra associazione e sui principali avvenimenti dell’attività nazionale. Il sito viene costantemente aggiornato (se ne occupa la ‘nostra’ Giorgia Badalassi) affinché tutti i nostri soci siano sempre informati sugli appuntamenti in agenda. Nell’illimitato contenitore virtuale ci sono decine e decine di contenuti e un archivio fotografico che viene continuamente arricchito di nuove immagini. Per il momento potete già trovare una bella raccolta di foto delle passeggiate della salute dall’anno sportivo 2005/2006 fino ad oggi. Il sito è intuitivo e per “navigare” al suo interno non occorre essere degli abili informatici. Tuttavia non vogliamo lasciarvi in balia delle ‘onde cibernetiche’ e per agevolare la consultazione ecco qua una piccola guida.

Una volta digitato l’indirizzo web si aprirà la home page (= pagina principale) del sito divisa in tre colonne.

Il sito web della Uisp si è rifatto il look e ha cambiato indirizzo: venite a trovarci!

• Colonna di sinistra è quella dedi-cata alla “vita” del comitato. Innanzi-tutto c’è la nostra ‘carta di identità’: chi siamo (statuto, regolamento, diri-genti, la nostra storia), dove siamo e i contatti. Di seguito troverete tutta l’attività motoria divisa per singoli corsi (Afa, ginnastica dolce, pilates, yoga, piscina, area giovani, danza del ventre, preparto), le passeggia-te della salute (quelle in calendario e quelle già effettuate) e le gite in programma. Quindi troverete l’area disagio con tutti i progetti attivi nelle varie strutture del territorio, lo spazio dedicato alle leghe ed aree del co-mitato (biliardo stecca, boccette, cal-cio, ciclismo, altre attività) con tutti i risultati, i bollettini ufficiali e la modu-listica specifica. Poi c’è una sezione dedicata alle grandi manifestazioni (Giocagin e Bicincittà), e infine gli archivi dove sono raccolti documen-ti, vecchie notizie, foto, video: insom-ma tanti scaffali virtuali dove ritrova-re tutto quello che vi siete persi.

• Colonna centrale è quella riservata alla stretta attualità, alle news in sca-denza che una volta esaurita la loro funzione informativa vanno a finire nell’archivio dove possono sempre essere ritrovate.

• Colonna di destra trovate posto il cosiddetto “taccuino” con news scor-revoli che portano in primo piano tutte le principali notizie che riguar-dano l’attività nazionale: una sorta di finestra aperta sulla grande famiglia Uisp.

In basso a destra, infine, ecco il no-stro giornalino scaricabile e stampa-bile, o anche sfogliabile direttamente sul web. Cliccando su “i” potete an-che accedere a tutti i numeri passa-ti… nel caso ve li siate persi!

Ci auguriamo che il nuovo sito vi piaccia e che diventi uno strumento fruibile da un numero sempre mag-giore di soci.

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Tutti a Sestola, sull’Appennino Tosco-Emiliano, con la Uisp!

Non perdetevi l’appuntamento del 1° aprile. La Uisp vi porta a Sestola sul Monte Cimone. Un territorio ospitale ricco di tradizioni, parchi protetti, sto-ria e gastronomia. Sestola si trova a pochi chilometri a Nord-Est del Monte Cimone, la vetta più alta dell’Appenni-no settentrionale (2165 m.), compreso tra il pendio del Monte Calvanella e quello della rupe su cui sorge il Castel-lo con la sua Rocca che sarà oggetto di una sosta e di una vista nel corso della giornata. Ecco alcuni cenni storici: Il Castello di Sestola si presume abbia origini molto antiche in quanto menzio-nato già in un documento risalente al 753 d.C. E’ noto che in esso vi abi-tarono i Liguri Friniates. Venne poi la dominazione romana e la conquista longobarda fino a che, con l’epoca dei comuni, Sestola aderì al Comune Federale del Frignano. Quest’ultimo attorno al Duecento si assoggettò alla signoria degli Estensi. C’è chi ancora oggi il Castello preferisce chiamarlo fortezza, mentre i borghigiani lo chia-mano ancora Rocca. Il Castello si erge su di uno sperone roccioso alto più di 1.000 metri a picco sulle valli del Leo e dello Scoltenna e propriamente la rocca è l’ultimo baluardo fortificato, quello più in alto nonché il più anti-co, caratterizzato dall’alto mastio; poi scendendo si incontra la fortezza che ricomprende l’insieme delle fortifica-zioni al livello dei bastioni, mentre il termine Castello si potrebbe forse usa-re per indicare l’insieme degli edifici sulla cima della rupe di Sestola. Anti-camente vi erano cinque garitte dislo-cate lungo la cinta fortificata, mentre oggi ne resta una sola e ricostruita negli anni ‘30. All’interno del perime-tro bastionato è di grande interesse la chiesa di San Nicola, che conserva l’abside romanica del XII secolo e di-versi affreschi di pregio del XV secolo al suo interno.Il programma della gita:Ore 7.00 Ritrovo in piazza Gui-do Guerra (di fronte al Palazzo delle Esposizioni) a EmpoliOre 9.45 Arrivo a Sestola in piazza Passerini: incontro con la guida. Salita al castello di Sestola per la visita alla Rocca ed i suoi musei.Ore 13.00 Pranzo in ristorante caratte-ristico (Locanda Zita)

Ore 15.30 Proseguimento della visita del paese Ore 17.00 Ritorno ad Empoli Quote di partecipazione: Soci 47 euro; nuovi soci 55 euro La quota comprende: viaggio andata e ritorno dal luogo di partenza a Se-stola; visita alla Rocca ed i suoi mu-sei; pranzo in ristorante con bevande incluse.La gita è organizzata per un massimo di 50 persone, saranno accettate iscri-

zioni fino al raggiungimento del nume-ro suddetto tenendo conto dell’ordine cronologico della prenotazione.Il pagamento può essere fatto presso la sede di Via Bardini 18 a Empoli entro lunedì 14 Marzo 2011.Per informazioni:UISP via Bardini 18 - 50053 Empoli; tel. 0571/72131347/6253595 FilippoTermine iscrizioni: lunedì 14 marzo 2011

Gli highlights della commedia “Suore all’arrembaggio” Ecco tutti gli interpreti di “Suore all’arrembaggio”, la commedia te-atrale interpreta dagli utenti del Centro diurno di Cerbaiola andata in scena presso la Sala delle Rose del Circolo Arci Pozzale (Empoli).

Dolores: Senio CrociSuore: Gloria Ramerini, Barbara Signori, Fiamma Dasco, Lucia Bartolini, Letizia Accurso, Francesco Testi, Augusto Santoni.Killer: Fabio Cannizzaro, Andrea Parenti, Marco Bagnoli.Vittima: Patrizia ParoliPapa: Mario Lippi.Regia e coreografie: Michela Assirelli Martina Tofani.Scenografia: Alda Giuntoli, Marco Lami con l’aiuto dei ragazzi del Centro.

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la rubricaLo sapevate che?La Uisp opera con impegno esuccesso anche al Centro diurno di Cerbaiola

L’esperto risponde: Alda Giuntoli una delle più esperte educatrici del Centro empolese. Lavora nella struttura dal 1975.

Dal 1997 a fianco di persone speciali: sono ormai 14 anni che la Uisp presta servizio al Centro diurno di Cerbaiola, alle porte di Empoli, dove vengono ospi-tati utenti adulti di entrambi i sessi con disabilità psico-fisiche residenti nel terri-torio di competenza della Asl 11. Tante sono le attività proposte e svolte dai qua-lificati operatori del nostro comitato che hanno contribuito, nel corso degli anni, a sviluppare l’attività del Centro.

Dal 1997 ad oggi cosa ha portato la Uisp a Cerbaiola?

Molte attività e tanti progetti. All’inizio l’intervento della Uisp era limitato alla sola ginnastica a corpo libero fatta ese-guire agli utenti del Centro, poi sono sta-te introdotte attività più competitive come il basket che hanno visto i nostri utenti protagonisti di appassionanti e divertenti sfide, in casa e in trasferta, con squadre dei centri diurni di San Romano e Ponte-dera. Tra le attività più apprezzate dai frequentanti del centro c’è sicuramente il teatro che coinvolge ed entusiasma tutti. Il teatro, più di ogni altra attività, aiuta ad amalgamare il gruppo di lavoro: ognuno sostiene l’altro sul palcoscenico o dietro le quinte suggerendo la battuta del copione dimenticata o l’entra o uscita di scena.

Quali altre attività sono state in-trodotte dagli operatori Uisp?

Un altro progetto recentemente avviato e che piace molto è la dog-therapy. L’atti-vità con i cani sortisce negli utenti una serie di effetti benefici sia sotto il profilo psichico-emozionale sia fisico. Nel corso degli anni, poi, anche la stessa ginna-stica a corpo libero ha avuto un’evolu-zione. Gli operatori hanno provato ad introdurre progressivamente la musica e alla fine è nata l’attività di ballo, un mo-mento quasi liberatorio per gli utenti, ma allo stesso tempo efficace per migliorare coordinazione nei movimenti e capacità espressive. Ed infine viene fatto l’orien-teering nel bel parco intorno al Centro.

Quante volte a settimana gli ope-ratori Uisp lavorano con gli uten-ti del Centro?

Dal martedì al venerdì tutti i pomeriggi, diversificando ogni giorno l’attività. Il martedì è dedicato allo sport o al rilas-samento, il mercoledì è il giorno della pet-therapy, il giovedì c’è il teatro, men-tre il venerdì è riservato alla musica e al ballo.

Per il futuro sono previste altre attività?

Oltre a portare avanti tutti i progetti già presenti ci piacerebbe poter attivare, sempre nel parco intorno al Centro, il percorso benessere già realizzato dalla Uisp.

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Pillole di buona alimentazione: quando giusto fa rima con gusto la rubricaAlimentazione

Dolce come?Croce e delizia di questo secolo d’ab-bondanza, ideale coronamento delle “grandi” occasioni, di fatto pare che dal dolce, in ogni sua forma, siamo quasi perseguitati: via Halloween/Ognissanti, passati Natale, veglioni vari ed Epifania, ecco le offerte di dolci del Carnevale (e perfino un anticipo di Pasqua) che tra-boccano prepotenti dai banchi forno dei supermercati. E intanto è partito martel-lante il bombardamento pubblicitario dell’industria delle diete per prepararsi all’estate... stagione durante la quale, d’altronde, un destino apparentemente ineluttabile ci consegna a gelati, sorbetti, semifreddi e via dicendo.

Ma perché il dolce ha tutta questa attratti-va? Perché ci piace? E’ vero che lo zucchero fa bene al cervello? E che fa male alla linea? E’ vero che il fruttosio non nuoce ai dia-betici? Impossibile rispondere a tutto nello spazio di questa breve rubrica. Ma cominciamo...Botanicamente parlando, innanzitutto, gli zuccheri sono le molecole prodotte dalle piante per convertire in materia l’energia del sole. Quindi, a partire dagli zuccheri, le piante riescono a produrre tutto il resto: amminoacidi, fibra, amido, olii. Esistono diversi tipi di zucchero e diversi livelli di “combinazione” tra zuc-cheri diversi. Quelli con cui abbiamo più comunemente a che fare sono il glucosio e il fruttosio. La loro combinazione dà il saccarosio, ovvero lo zucchero comu-ne da cucina. Due molecole di glucosio combinate insieme invece danno il malto-sio; un glucosio e un galattosio danno il lattosio, cioè lo zucchero del latte etc etc. Questi sono gli zuccheri semplici, quelli dolci. Poi ci sono quelli “complessi”, che non sono dolci. Il più rilevante nell’ali-mentazione è l’amido, ovvero tante mo-lecole di glucosio che le piante legano una in fila all’altra per organizzare le loro scorte: si trova nelle radici a tubero (patate), nei semi dei cereali (pane, pa-sta, polenta, riso) etc.

Storia (mica tanto dolce) dello zucchero in cucinaMa torniamo al “dolce”. In età romana era ottenuto essenzialmente col miele, i datteri della provincia d’Africa, l’uva passa. Furono gli arabi a portare nella nostra penisola la coltivazione della can-

na da zucchero (la parola “zucchero” deriva dall’arabo sukkar!) ma la pianta originava addirittura dalla Polinesia, donde arrivò in Medio Oriente attra-versando prima la Cina e l’India, poi la Persia di Dario, per arrivare infine nel-le mani di Alessandro Magno che, nel 325 a. C. portò la notizia di un “miele che non aveva bisogno di api”. Nell’XI secolo Genovesi e Veneziani presero ad importare modeste quantità di ciò che veniva chiamato sale arabo e che le crociate resero più diffuso. Federico II di Svevia promosse la coltivazione della canna da zucchero in Sicilia, ma lo zuc-chero restò per molto tempo qualcosa di raro e prezioso, venduto dagli speziali e dai farmacisti a carissimo prezzo come base medicinale per sciroppi, impacchi ed enteroclismi. Con la scoperta dell’America gli spagno-li introdussero la coltivazione della can-na da zucchero a Cuba e nel Messico, i portoghesi in Brasile, inglesi e francesi nelle Antille, insomma nei territori che an-cora oggi ne sono i maggiori produttori. Nel giro di un secolo il consumo della so-stanza era diventato tale da incentivare il fenomeno della tratta degli schiavi, che dall’Africa venivano catturati e deportati per lavorare nelle piantagioni.Quanto alla barbabietola, si dovrà aspettare molta tecnologia in più per estrarne lo zucchero. Il primo zuccheri-ficio industriale sorge in Slesia solo nel 1802, per poi diffondersi in tutti i territori sotto il controllo napoleonico per motivi di strategia politica più che gastronomi-ca. Ma il costo inferiore di questo zuc-chero, rendendolo disponibile a fasce di popolazione sempre più vaste, cambiò considerevolmente le abitudini alimenta-ri dell’Europa. E adesso? La tecnologia per produrre “dolce” in modo sempre piu’ economico non si ferma: una delle fonti più importanti del glucosio usato per dolcificare le “bibite per i giovani” è l’amido delle piantagioni intensive di mais americano, idrolizzato.

Il gusto per il dolceSebbene indubbiamente il cervello si nu-tra di glucosio e l’architettura sensoriale della lingua sia studiata per mettere in primo piano proprio la rilevazione del dolce, da qui a dire che siamo nati per mangiare zucchero ce n’è di strada. Lo testimoniano tante culture gastronomi-che, soprattutto orientali, ricche ed ela-borate, ma non nella pasticceria. Anche in Occidente in effetti, a partire dall’epoca romana per arrivare a quel-la rinascimentale, più che il gusto del dolce si ricercava quello dell’agrodolce, combinando le fonti “zuccherine” prima con l’aceto e poi con gli agrumi, non

appena furono disponibili. Il gusto agro-dolce, giustificato anche sul piano diete-tico dalla logica del “temperamento per opposti” e della commistione dei sapori, era ricercato nelle pietanze più varie, dai brodi, alle insalate, alle salse di ac-compagnamento a carni o pesci, stufati e perfino fritti, magari in combinazione a mandorle e nocciole come ulteriori ad-dolcenti e addensanti. Fu solo in epoche più tarde, e solo grazie al minor costo che si venne a creare con le importazioni dalle colonie, che lo zucchero, per quan-to di lusso, divenne più comune, permet-tendo la nascita della pasticceria euro-pea come arte autonoma anche grazie al connubio dello zucchero con cacao, latte e caffè.

Dolce per il corpo, dolce per lo spiritoLa ricetta tipica di un dolce, pensiamo a un bigné alla crema, prevede l’inge-stione simultanea di zuccheri semplici e grassi saturi, in assenza di una sufficien-te dose di fibra alimentare. Ecco: questo è precisamente quello che fa ingrassare, che fa male ai diabetici anche se met-tiamo il fruttosio al posto del saccarosio, o se ci raccontiamo che non c’è “zuc-chero” ma maltosio. Inutile tirare in bal-lo dati scientifici e studi epidemologici, che pure abbondano e che correlano l’obesità con le abitudini alimentari. E’ l’esperienza di tutti. Troppa densità ener-getica (zuccheri e grassi) e insufficiente capacità saziante (assenza di fibra), ci permette di consumare cibi simili ben oltre le nostre effettive necessità energe-tiche. La pancia non tira in tempo prima e in compenso tirano i pantaloni dopo. E salgono glicemia e insulinemia, triglice-ridi e colesterolemia; aumenta il rischio cardiovascolare e quello di tumori. Ma prima ancora aumentano i sensi di col-pa, che spianano la strada a un’osses-sione vera e propria per i dolci. Che fare dunque, presi tra due fuochi? Per evitare il combattimento zuccheroso tra “tenta-zione” e “volontà” impariamo a giocare d’anticipo: evitiamo i digiuni prolunga-ti, riscopriamo quanto è dolce la frutta, smettiamo di fare gli eroi ai danni di pane e pasta. Non usiamo con noi stes-si, e non insegniamo ai nostri bambini, il concetto che un premio deve sempre sapere di dolce. Può avere invece il sa-pore di un’escursione, di un racconto, di una musica, di un incontro...

Dott.ssa Tullia Casini, Nutrizionista Misericordia di Montelupo Fiorentino, tel. [email protected]

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I CORSI DEL COMITATO UISP DI EMPOLI

E in più....DANZA DEL VENTREEmpoli presso al palestra “D” del Palazzetto dello Sport: lunedì dalle 20 alle 21.15 corso per principianti; lunedì dalle 21.15 alle 22.30 corso avanzato.

CORSO DI STEPEmpoli presso la palestra “F” del Palazzetto dello Sport: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 13.30 alle 14.30.

CORSO YOGAEmpoli presso la palestra “B” del Palazzetto dello Sport: mercoledì dalle 19 alle 20 o dalle 20 alle 21.Presso il Circolo Arci di Pozzale: lunedì dalle 19 alle 20.30.

CORSO PILATESEmpoli presso la palestra della scuola media “Busoni” via Sanzio): lunedì e mercoledì dalle 20.30 alle 21.30; martedì e giovedì dalle 18.30 alle 19.30.

CRESCERE INSIEME Corso per bambini/e da 1 a 3 anniEmpoli presso al palestra “F/D” Palazzetto dello Sport: giovedì dalle 17 alle 18.

CENT(R)OSPORTINSIEMECorso per bambini/e dai 4 ai 6 anniEmpoli presso la palestra “F/D” Palazzetto dello Sport:giovedì dalle 17 alle 18; sabato dalle 11 alle 12.

A TUTTO SPORTCorso per bambini/e dai 4 ai 6 anniEmpoli presso la palestra “F/D” Palazzetto dello Sport: giovedì dalle 17 alle 18; sabato dalle 11 alle 12.

La ricetta del meseNome della ricetta: Torta mimosa DOLCE Proposta da: Maresca Bartalucci - corso ginnastica adulti Avane Ingredienti: 6 uova, 12 cucchiai di zucchero, 16 cucchiai di farina, 125 gr di burro1 presa di lievito. Per la crema: ½ litro di latte, 2 uova, 2 cucchiai di farina, 4 cucchiai di zucchero.Procedimento per la crema: unire le uova allo zucchero e alla farina, aggiungere gradualmente il latte caldo e cuocere fino a raggiungere la densità desiderata. Procedimento per la torta: montare le uova, quindi aggiunge-re lo zucchero e il burro fuso, poi la farina e la presa di lievito.Tempo di cottura: 30-40’ a 180 °Una volta che la torta si è raffreddata va svuotata al centro e riempita con la crema. Applicate poi un po’ di crema anche sopra la torta e sbriciolateci sopra la parte interna avanzata; mettete ancora crema e sbriciolate ancora tutto il dolce avanza-to fino a ricoprire tutta la torta.Ideale : sempre, ma in particolare per la Festa della Donna.

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NEL PROSSIMO NUMERO PARLEREMO

DELLA UISP

ALLA1/2 MARATHON DI EMPOLI