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Vincenzo Petrarca – Università di Roma “La Sapienza” - AA 2003-2004 – BIO3 Schede riassuntive del Corso di Parassitologia – Lezione 8 - Cestodi (ce) – Versione 1.3 Feb. 2006 Pagina 1 di 12 PHYLUM PLATYHELMINTHES CLASSE CESTÒDA La Classe dei Cestodi comprende solo specie parassite, caratterizzate dall’assen- za di tubo digerente: la nutrizione avviene infatti attraverso il tegumento che per au- mentare la superficie di assorbimento è ri- piegato in microvilli. L’adulto, anaerobio, vi- ve generalmente nell’intestino di Vertebrati. Il corpo piatto, non metamerico e nastrifor- me, è detto stròbilo ed è composto da segmenti (proglòttidi) che sono prodotti da un collo che segue ad uno scòlice dotato di organi di adesione alla parete intestinale dell’ospite. La proglottide, dotata di fasci muscolari più o meno distanti dal tegu- mento, è riempita da un tessuto spugnoso (parènchima) in cui sono immersi gli orga- ni. L’apparato escretore è costituito da protonefridi che iniziano con cellule a fiam- ma e che continuano con canali che decor- rono ai lati delle proglottidi per tutto lo stro- bilo e che sfociano all’altezza dell’ultima proglottide; i due canali laterali in genere sono uniti da connessioni trasversali. Il si- stema nervoso segue grosso modo lo stes- so schema del sistema escretore. I Cestodi sono in genere ermafroditi ed i loro organi genitali maschili e femminili, ripetuti in ogni proglottide, sono illustrati in Figura ce1. Spesso i Cestodi sono proterandrici, ovve- ro la parte maschile della proglottide matura prima della parte femminile e feconda le proglottidi più anziane che sono più a valle rispetto allo scolice. Date le dimensioni di alcune specie di Cestodi, e quindi la poten- ziale enorme competizione trofica intraspe- cifica, è frequente il fenomeno della pre- senza di un solo adulto nell’intestino dell’ospite (“vermi solitari”). I cicli di vita so- no per lo più eteroxeni, e molto diversi nelle specie dei due Ordini principali della Classe che possono interessare la salute dell’Uo- mo: Pseudofillidei e Ciclofillidei; le caratteri- stiche morfologiche e biologiche distintive dei due Ordini sono riassunte in Tabella ce1 e Figure ce1 e ce2. Vale la pena sot- tolineare infine che nella maggior parte dei Cestodi non esiste il fenomeno della molti- plicazione larvale, comune nei Trematodi Digenei, salvo in alcuni casi, tra i quali il più importante è quello del Ciclofillideo Echino- coccus granulosus, dove una particolare forma larvale, detta cisti idatidea, può pro- durre al suo interno migliaia di larve me- diante un processo di riproduzione ases- suata (vedi più avanti). Figura ce1. Caratte- ri morfologici di uo- va e scolici e struttu- ra, sistemi, apparati e organi di proglot- tidi di Cestodi ap- partenenti agli Ordi- ni Pseudofillidei e Ciclofillidei. Le fi- gure non sono alla stessa scala.

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PHYLUM PLATYHELMINTHESCLASSE CESTÒDA

La Classe dei Cestodi comprende solospecie parassite, caratterizzate dall’assen-za di tubo digerente: la nutrizione avvieneinfatti attraverso il tegumento che per au-mentare la superficie di assorbimento è ri-piegato in microvilli. L’adulto, anaerobio, vi-ve generalmente nell’intestino di Vertebrati.Il corpo piatto, non metamerico e nastrifor-me, è detto stròbilo ed è composto dasegmenti (proglòttidi) che sono prodotti daun collo che segue ad uno scòlice dotatodi organi di adesione alla parete intestinaledell’ospite. La proglottide, dotata di fascimuscolari più o meno distanti dal tegu-mento, è riempita da un tessuto spugnoso(parènchima) in cui sono immersi gli orga-ni. L’apparato escretore è costituito daprotonefridi che iniziano con cellule a fiam-ma e che continuano con canali che decor-rono ai lati delle proglottidi per tutto lo stro-bilo e che sfociano all’altezza dell’ultimaproglottide; i due canali laterali in generesono uniti da connessioni trasversali. Il si-stema nervoso segue grosso modo lo stes-so schema del sistema escretore. I Cestodisono in genere ermafroditi ed i loro organigenitali maschili e femminili, ripetuti in ogniproglottide, sono illustrati in Figura ce1.

Spesso i Cestodi sono proterandrici, ovve-ro la parte maschile della proglottide maturaprima della parte femminile e feconda leproglottidi più anziane che sono più a vallerispetto allo scolice. Date le dimensioni dialcune specie di Cestodi, e quindi la poten-ziale enorme competizione trofica intraspe-cifica, è frequente il fenomeno della pre-senza di un solo adulto nell’intestinodell’ospite (“vermi solitari”). I cicli di vita so-no per lo più eteroxeni, e molto diversi nellespecie dei due Ordini principali della Classeche possono interessare la salute dell’Uo-mo: Pseudofillidei e Ciclofillidei; le caratteri-stiche morfologiche e biologiche distintivedei due Ordini sono riassunte in Tabellace1 e Figure ce1 e ce2. Vale la pena sot-tolineare infine che nella maggior parte deiCestodi non esiste il fenomeno della molti-plicazione larvale, comune nei TrematodiDigenei, salvo in alcuni casi, tra i quali il piùimportante è quello del Ciclofillideo Echino-coccus granulosus, dove una particolareforma larvale, detta cisti idatidea, può pro-durre al suo interno migliaia di larve me-diante un processo di riproduzione ases-suata (vedi più avanti).

Figura ce1. Caratte-ri morfologici di uo-va e scolici e struttu-ra, sistemi, apparatie organi di proglot-tidi di Cestodi ap-partenenti agli Ordi-ni Pseudofillidei eCiclofillidei. Le fi-gure non sono allastessa scala.

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Tabella ce1. Cestodi: caratteri distintivi degli Ordini Pseudofillidei e Ciclofillidei.Carattere Pseudofillidei Ciclofillidei

Poro uterino presente (la proglottide“depone” le uova)

assente (l’utero è a fondo cieco ele uova escono dalla proglottide

quando questa si rompe)Posizione del poro genitale centrale lateraleUovo opercolato non opercolatoUovo emesso con le feci immaturo maturoScolice con botrie con ventose e/o uncini

Fasi larvali coracidio esacanto ciliato,procercoide, plerocercoide larva esacanta, cisticerco, idàtide

Figura ce2. Tipi di larve di Cestodi. IlProcercoide ed il Plerocercoide sono fasilarvali tipiche degli Pseudofillidei, men-tre Cisticerco e Idàtide sono tipiche deiCiclofillidei. Da notare che nel casodell’Idatide c’è riproduzione asessuatain fase larvale (cisti figlie contenentiprotoscolici).

Ordine: PseudofillideiDiphyllobothrium latum - (“Botriocèfalo”)

[malattia: “Botriocefalósi”]CICLO DI VITA (Fig. ce3 e ce4). Il ciclo di vitadi Diphyllobothrium latum è eteroxeno (indi-retto), e più precisamente è trixeno, dato cheha bisogno di tre ospiti per completarsi.L’adulto del Cestode è situato nell’intestino te-nue dove si attacca con le botrie alla mucosa.Può giungere fino a 12 metri di lunghezza, conpiù di 3000 proglottidi. Le uova immature (Fig.ce5) vengono deposte dalle proglottidi (fino adun milione al giorno per verme) e raggiungonol’ambiente esterno con le feci. In condizioniadatte l’uovo matura in 11-15 giorni, da cuifuoriesce una oncosfera1 che si sviluppa in uncoracidio ciliato. Questo, dopo essere statoingerito da un appropriato crostaceo d’acquadolce (Copepode, ad es. Cyclops – primoospite intermedio) si sviluppa in una larvaprocercoide (Fig. ce6). Quando il Copepodeinfestato viene ingerito da un appropriato pe-sce d’acqua dolce (secondo ospite interme-dio), la larva procercoide migra dall’intestinodel pesce fino ad i suoi muscoli dove si tra-sforma in una larva plerocercoide (o spàr-gano, che misura 15 x 2 mm). Qualora il pe-sce venga ingerito da un pesce più grande, lo

1 Oncosfera: embrione contenuto nell’uovo dei Ce-stodi.

spargano può installarsi nei muscoli del pescepredatore, che diviene così un ospite parateni-co2 di D.latum. Quando un mammifero carni-voro (Canide, Felino, orso, ecc: la specificitàparassitaria a livello di ospite definitivo è moltobassa) ingerisce il pesce infestato dallo spar-gano questo, nell’intestino del mammifero, siattacca con le botrie3 alla mucosa intestinale einizia a produrre le proglottidi. L’uomo può ac-quisire l’infestazione consumando pesce infe-stato crudo o poco cotto. Le uova del Cestodecominciano ad apparire nelle feci 5-6 settima-ne dopo l’infestazione.MORFOLOGIA. Diphyllobothrium latum è ilpiù grande Cestode reperibile nell’uomo, conuno strobilo le cui dimensioni vanno da 3 a 10metri di lunghezza (Fig. ce9), con più di 3000proglottidi. Lo scolice è a forma di spatola, emisura da 1 a 5 mm (Fig. ce7); le proglottidimature sono più larghe che lunghe (Fig. ce8),caratteristica riflessa dal nome specifico delCestode (latum = largo). Le uova misurano 2 Ospite paratènico o trasportatore: ospite in cui la

larva di un parassita può installarsi senza subiretrasformazioni, in attesa di giungere all’ospite suc-cessivo (di solito il definitivo).

3 Le botrie funzionano come labbra muscolose che“pizzicano” saldamente la mucosa intestinale.

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30x50 µm e, una volta maturate nell’acqua,contengono un embrione dotato di tre paia diuncini.EPIDEMIOLOGIA. La Botriocefalósi (che èuna tipica zoonosi) è distribuita in tutte le zo-ne subartiche e temperate, dovunque si con-sumi pesce d’acqua dolce crudo o poco cotto.È frequente in particolare nell’emisfero boreale(ad es., nei Paesi Scandinavi, Finlandia, Rus-sia, Alaska, Canada, ecc). In Italia era abba-stanza frequente, soprattutto nella zona deigrandi laghi del nord (Maggiore, di Como,d’Iseo, di Garda). Da segnalare che, contra-riamente alle Tenie (vedere dopo), il Botri-ocèfalo non è un “verme solitario”, dato chel’ospite definitivo ne può albergare nel propriointestino decine di adulti per molti anni.SINTOMI. I sintomi clinici possono essere va-riabili, da quasi assenti a molto leggeri o gravi,in funzione del numero di vermi presentinell’intestino. I sintomi comprendono: males-

sere addominale, perdita di peso e di appetito,stati di malnutrizione; in individui pesante-mente infestati si può assistere ad anemia,problemi neurologici e deficienza di vitaminaB12.DIAGNOSI. La diagnosi è basata sul reperi-mento nelle feci delle tipiche uova o di proglot-tidi vuote, in genere in nastri composti da al-cune unità. Naturalmente il medico può essereaiutato nell’indirizzamento della diagnosi qua-lora la persona segnali di essere stata in areeendemiche e di aver consumato pesced’acqua dolce crudo.TRATTAMENTO E CONTROLLO. I farmacid’elezione sono il Praziquantel e la Niclosami-de. Il congelamento del pesce per almeno 24ore, la cottura completa o la conservazionesottaceto o in salamoia uccidono gli spargani.Dato il ciclo di vita, appare ovvio che alleva-menti di pesci d’acqua dolce non devono en-trare in contatto con impianti fognari.

Figura ce3. Ciclo di vita di Diphyllobothrium latum.L’uovo (1 e IV) raggiunge l’acqua con le feci di un mam-mifero carnivoro (A). Dall’uovo schiude un coracidio ci-liato (2) che viene ingerito da un Copepode (B); in questoil coracidio si trasforma in larva procercoide (3). Il Cope-pode viene ingerito da un pesce d’acqua dolce (C); nei mu-scoli di questo il procercoide si trasforma in plerocercoideo spargano (4). Quando il mammifero carnivoro mangia ilpesce crudo, lo spargano nel suo intestino diviene Cestodeadulto (I) ed inizia a produrre le uova. Scolice (II); Pro-glottide matura (III).

Figura ce4. Fasi larvali di Diphyllobothrium latum.Nell’acqua: uovo immaturo (A); embrione esacantonell’uovo (B); coracidio ciliato (c). Nel Copepode:larva dopo 7 giorni dall’ingestione (D); larva dopo 20giorni (E); larva procercoide (F). Nel pesce: larvaplerocercoide (G).

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Figura ce5. Uova di D. latum. Le uova sono oper-colate (freccia rossa); la freccia blu indica il coraci-dio esacanto ciliato che esce dall’uovo. Le uova rag-giungono immature l’esterno con le feci del mammi-fero infestato dal Cestode adulto. Dimensioni: 55-75x 40-50 µm.

Figura ce6. Copepode infestato da larva procercoide(freccia) di D. latum situata nella sua cavità corpo-rea. Specie dei generi Cyclops e Diaptomus (1°ospite intermedio) fanno parte della dieta abitualedegli avannotti1 di pesci d’acqua dolce carnivori (2°ospite intermedio).

Figura ce7. Scolice di Diphyllobothrium latum: circa1-5 mm di lunghezza. A sinistra, preparato fissato ecolorato; notare le botrie (frecce), che agiscono comelabbra muscolose per afferrare saldamente la mucosaintestinale e più in alto una serie di proglottidi imma-ture. A destra in basso scolice non colorato.

Figura ce8. Proglottidi mature di Diphyllobothriumlatum; queste tendono ad essere espulse con le feciin nastri di lunghezza variabile. Le proglottidi sonoin genere più larghe che lunghe e misurano 2-4 x 10-12 mm; l’utero, centrale, ha l’aspetto di una rosetta;il poro genitale è situato al centro della proglottide.

Figura ce9. Strobilo intero di Diphyllobothriumlatum: la freccia indica la posizione dello scolice.L’adulto è in grado di deporre circa un milione diuova al giorno in una serie notevole di possibiliospiti definitivi (Canidi, Felini, Mustelidi, Pinnipe-di, Ursidi e, naturalmente, anche l’Uomo, il che nefa una tipica zoonosi). Si stima che al mondo visiano circa 9-10 milioni di casi di infestazioniumane, soprattutto in Scandinavia, Stati Baltici,Russia, Stati dei Grandi Laghi in USA, costa occi-dentale del Nord America e le zone subartiche ingenere.

1 Avannotto: pesce appena uscito dall’uovo; per lo più si riferisce a specie di pesci d’allevamento.

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Ordine: CiclofillideiTaenia saginata e Taenia solium (“Verme Solitario”)

[malattia = “Tenìasi”]Taenia saginata

CICLO DI VITA (Fig. ce10 rosso).L’infestazione da T.saginata è una antropo-parassitosi, in quanto l’Uomo è il solo ospitedefinitivo. Il Cestode adulto risiedenell’intestino tenue dove si attacca con loscolice; produce proglottidi che maturano,diventano gravide e quindi si staccano dallostrobilo migrando attivamente verso l’anooppure vengono espulse con le feci (circa 6al giorno). Le uova contenute nella proglot-tide gravida ne fuoriescono quando questaraggiunge l’esterno con le feci. Le uovapossono sopravvivere per mesi nell’am-biente. I bovini (ospiti intermedi) ed altri er-bivori si infestano ingerendo vegetali con-taminati da uova o da intere proglottidi.Nell’intestino dell’animale le uova schiudo-no e rilasciano l’oncosfera o larva esacanta,la quale, usando i suoi 6 uncini come lame,invade la parete intestinale e quindi migraattraverso la circolazione sanguigna verso imuscoli striati, dove si trasforma in cisticer-co, che può sopravvivere nell’animale an-che per anni (Fig. ce15 e ce16). L’Uomo siinfesta consumando carne bovina cruda opoco cotta; nell’intestino il cisticerco si svi-luppa in circa 2 mesi in adulto, che può so-pravvivere per più di 10 anni.MORFOLOGIA. L’adulto è lungo in media4-10 metri e largo 12 mm (Fig. ce12); loscolice a forma di pera ha 4 ventose e nes-sun uncino (Fig. ce13); lo strobilo è com-posto da 1000-2000 proglottidi di 18 x 6mm ciascuna con un utero ramificato (15-30 rami - Fig. ce14). Ogni proglottide gravi-da può contenere 80.000-100.000 uova. Leuova subsferiche di circa 40 µm di diametrosono dotate di un robusto guscio con strut-tura “a palizzata” detto embrioforo o em-brionoforo, e contengono una singola larvaesacanta (Fig. ce11).EPIDEMIOLOGIA. Taenia saginata è unparassita cosmopolita, in genere con unaprevalenza maggiore nei Paesi in via disviluppo: meno di 0.1% nella maggior partedel Nord America e fino al 10% nel TerzoMondo, esclusa ovviamente l’India dove i

bovini non vengono usati perl’alimentazione umana. In Europa la stra-grande maggioranza dei casi di teniasi so-no dovuti a T.saginata (in Germania circa lo0.2% della popolazione è infestata). Il nu-mero totale di casi umani su scala globalesi stima intorno ai 50 milioni.SINTOMI, DIAGNOSI, TRATTAMENTO ECONTROLLO. Vedi Taenia solium (eccet-tuata naturalmente la cisticercosi umana,non possibile per Taenia saginata).

Taenia soliumCICLO DI VITA (Fig. ce10 azzurro). Il ciclodi vita di Taenia solium è simile a quello diT.saginata. L’uomo è l’ospite definitivo,mentre i suini sono gli ospiti intermediusuali, nei quali i cisticerchi possono svi-lupparsi non solo nei muscoli striati ma an-che in altri organi quali fegato, cervello, ecc.Sfortunatamente, la specificità parassitariadi questo Cestode per l’ospite intermedio èminore che nel caso di T.saginata, dato cheda ospite intermedio può fungere anchel’Uomo. Come ospite definitivo l’Uomo siinfesta consumando carne di maiale crudao poco cotta infestata dai protoscolici,mentre come ospite intermedio ingerendoad es. cibi contaminati da feci umane overdura contaminata da uova: questeschiudono nell’intestino liberando la larvaesacanta che, attraversata la mucosa inte-stinale, via circolazione sanguigna raggiun-ge muscoli e vari organi dove si sviluppa ilcisticerco. La cisticercosi si può contrarreanche per autoinfestazioneMORFOLOGIA. L’adulto di Taenia solium èleggermente più piccolo di T.saginata (2-7metri), composto da circa 1000 proglottidi,meno capaci di movimenti autonomi, di5x10 mm con 7-12 ramificazioni uterine(Fig. ce14). Lo scolice è dotato di unadoppia corona di uncini oltre a 4 ventose(Fig. ce13). Le uova (Fig. ce11) non sonodistinguibili da quelle di T.saginata: ogniproglottide può contenerne fino a 50.000. Ilcisticerco misura circa 10 x 5 mm, ed èbiancastro con una macchia più scura in

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corrispondenza del protoscolice; può esse-re confuso con un globulo di grasso, seb-bene sia di forma più regolare. Quando lacarne suina è fortemente infestata assumeun aspetto tipico (“carne panicata”).EPIDEMIOLOGIA. La frequenza di infesta-zioni da Taenia solium varia ovviamente infunzione del consumo della carne di maiale:nei Paesi Islamizzati è praticamente as-sente mentre in America centrale e meri-dionale è relativamente frequente, comeanche in India. In Italia attualmente i casisono pochissimi, mentre alcuni anni fa era-no molto più numerosi, soprattutto al sud ederano per lo più legati alla macellazioneclandestina di maiali.SINTOMI. Le infestazioni leggere possonoessere asintomatiche, mentre quelle piùpesanti possono produrre dolori addominalied epigastrici, vomito, diarrea, perdita dipeso e sintomi neurologici. Anche le uovadi T.solium possono infestare l’Uomo ecausare la CISTICERCOSI UMANA, ovve-ro la presenza delle larve incistate nei pol-moni, fegato, muscoli, occhi e cervello, chepossono procurare gravi danni (cecità, di-sordini neurologici, ecc. - Fig. ce17). Laprevalenza della cisticercosi cerebrale puòarrivare a 0.1% e può arrivare a interessare

fino al 20% dei problemi neurologici in al-cuni Paesi (ad es. in Messico); In India lacisticercosi oculare ha una frequenza del2.5% mentre quella muscolare può arrivare al10%.DIAGNOSI. La diagnosi si basa sul reperi-mento delle uova o delle proglottidi nelle fecio nella zona perianale. La cisticercosi è con-fermata dalla presenza di anticorpi anti-cisticerco e da diagnostica per immagini(TAC, Ecografia, Risonanza Magnetica Nu-cleare, ecc - Fig. ce18).TRATTAMENTO E CONTROLLO. Il far-maco d’elezione è il Praziquantel, ma an-che l’Albendazolo è efficace nel trattamentodella cisticercosi. Naturalmente per esseresicuri di aver eliminato il parassita adulto ènecessario assicurarsi di aver eliminato loscolice con il collo germinativo. Per la pre-venzione, questa richiede (soprattutto a li-vello dei mattatoi) l’accurato esame dellacarne di bovino (per T.saginata) e di maiale(per T.solium) per mettere in evidenza i ci-sticerchi nei muscoli degli animali; a livellopersonale buona norma cautelare è cuoce-re a fondo la carne o congelarla prima diconsumarla, dato che i cisticerchi non so-pravvivono a temperature superiori a 50°Co inferiori a 10°C.

Figura ce10. Cicli di vita di Taenia so-lium (ciclo esterno azzurro) e Taeniasaginata (ciclo interno rosso). Notare ledifferenze morfologiche tra le proglottidigravide (1a e 1b), la somiglianza delle uova(2), la differenza tra gli ospiti intermedi (B) ela differenza nella morfologia degli scolici(5). Notare infine la deviazione del ciclo diTenia solium verso l’Uomo come ospite in-termedio (a destra in basso), che dà luogo allacisticercosi, complicazione molto più gravedella semplice infestazione intestinale daparte del Cestode adulto.

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Figura ce11. Uovo del genere Taenia. Le uova diT.solium e saginata sono identiche. Misurano circa35 µm di diametro e contengono una singola larvaesacanta (con 6 uncini), detta anche oncosfera. Sonoestremamente resistenti all’ambiente dove possonosopravvivere indenni fino a 6 mesi. La freccia rossaindica l’embrio(no)foro “a palizzata”, ovvero il resi-stentissimo guscio, mentre la blu indica gli uncini.

Figura ce12. Adulto di Taenia solium in intestinoumano (necropsia). Di solito è presente un solo ver-me (“verme solitario”), ma possono esserne presentianche più di uno; misura da 2 a 8 metri di lunghezzacon 800-1000 proglottidi, mentre l’adulto di Taeniasaginata può raggiungere anche i 10 metri, con1000-2000 proglottidi.

Figura ce13. Scolici di Taenia solium (a sinistra) edi T.saginata (a destra). Lo scolice di T.solium èdotato di 4 ventose e di una duplice fila di uncini,profondamente infissi nella mucosa intestinale. Loscolice di T.saginata invece ha solo 4 grosse ventoserivolte verso l’alto. Le dimensioni sono di circa 1-2mm.

Figura ce14. Proglottidi gravide di Taenia solium (asinistra) e di T.saginata (a destra); la prima, più omeno quadrata, ha 9-13 rami uterini per lato e misu-ra circa 12 mm, mentre la proglottide di Taenia sa-ginata, rettangolare, ha 15-30 rami uterini per lato emisura 16-20 x 5-7 mm. Notare i pori genitali late-rali.

Figura ce15. Cisticerco di T.saginata in muscolobovino. i cisticerchi, ovoidali, sono lunghi in mediacirca 7 mm e si differenziano da quelli di T.soliumperché mancano del rostello di uncini.

Figura ce16. Cisticerchi di T.saginata estratti dacuore bovino. Notare le dimensioni: i cisticerchi piùgrandi misurano circa un centimetro. Alcuni cisti-cerchi hanno il protoscolice estroflesso.

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Figura ce17. Sezione di cisticerco di Taenia soliumin muscolo umano. Il protoscolice è invaginato; lefrecce blu indicano due ventose e la freccia rossa ilrostello di uncini. Il protoscolice invaginato è cir-condato da una vescicola a parete sottile riempita diliquido.

Figura ce18. Radiografia che mostra numerosi cisti-cerchi calcificati di T.solium (frecce). L’uomo gene-ralmente contrae la cisticercosi ingerendo uova delCestode con cibi o con mani sporche. La cisticercosipuò essere particolarmente grave quando i cisticer-chi si sviluppano nel cervello.

Echinococcus granulosus[malattia = “Idatidósi”]

CICLO DI VITA (Fig. ce19). L’adulto diEchinococcus granulosus è situato nell’inte-stino tenue dell’ospite definitivo, ovvero ca-ne ed altri Canidi, sia domestici che selva-tici (Fig. ce21). La proglottide gravida rila-scia uova che raggiungono l’esterno con lefeci del Canide e contaminano l’ambiente,in modo particolare i vegetali. Dopol’ingestione da parte di animali adatti, per lopiù erbivori, (normalmente pecore, capre,maiali, bovini, equini, che fungono da ospitiintermedi), le uova schiudono e liberanol’oncosfera (larva esacanta) che attraversala parete intestinale e migra attraverso lacircolazione sanguigna fino a raggiungerevari organi, specialmente fegato e polmoni,ma può proseguire potendo giungere inqualsiasi localizzazione, incluse le cavitàdelle ossa ed il cervello. In questi organil’oncosfera si sviluppa fino a diventare unacisti ripiena di liquido prodotto del parassita(liquido idatidèo) che gradualmente si in-grandisce, producendo al suo interno cistifiglie che contengono molti protoscolici in-vaginati; questi sono anche prodotti a mi-gliaia dalla parete interna germinativa epossono rimanere adesi alla parete stessao staccarsene e cadere al fondo della cistiformando la cosiddetta sabbia idatidèa; ci-sti figlie e protoscolici riempiono col tempo

tutto l’interno della cisti madre. L’ospite de-finitivo si infesta ingerendo gli organi paras-sitati dell’ospite intermedio. Dopol’ingestione i protoscolici si svaginano, siattaccano alla mucosa intestinale del Cani-de e si sviluppano in 30-80 giorni in Cestodiadulti. È facilmente immaginabile che il ci-clo ancestrale si svolgeva tra ovini e Canidiselvatici (ad es. lupi), legati da un rapportopreda-predatore. Quando l’Uomo ha addo-mesticato sia i Canidi che gli Ovini e li halegati ad un rapporto pastore-gregge, hatrasportato il ciclo parassitario nella propriastruttura sociale, diventando un possibileospite intermedio (zoonosi!), sebbene inef-ficace (“vicolo cieco”), dato che l’Uomo nonviene predato da Canidi in condizioni nor-mali, che però possono decadere in caso diguerre e disastri naturali.

MORFOLOGIA. Echinococcus granulosusè uno dei più piccoli Cestodi (lungo 3-9mm), ed è dotato di sole tre proglottidi, dicui una immatura, la centrale matura, e laterminale gravida (Fig. ce22). Le uova, dicirca 30 µm di diametro, sono simili a quelledi Taenia. La cisti è subsferica, di circa 1-7cm di diametro, sebbene possa arrivare finoa 30 cm, ed è formata da un rivestimento

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cuticolare esterno, polisaccaridico e anisto1,e da una membrana germinativa internache produce le cisti figlie (di 200-500 µm)ed i protoscolici (“membrana proligena”); iltutto circonda una cavità ripiena di liquido(Fig. ce25-ce28).

EPIDEMIOLOGIA. La distribuzione geo-grafica è illustrata in Figura ce20 ed è perovvi motivi fortemente influenzata dalla pa-storizia. Si stima che il numero di casi a li-vello mondiale sia circa 300.000 (0.1%). InItalia le Regioni particolarmente colpite so-no quelle tradizionalmente dedite alla pa-storizia (Sardegna, Lazio, Abruzzo): circa il2% delle autopsie in Sardegna mettono inevidenza infestazioni da cisti idatidee.

SINTOMI. I sintomi, paragonabili a quelli daun tumore a crescita lenta, dipendono dallalocalizzazione della cisti idatidèa. Ad esem-pio le cisti epatiche possono causare itteroostruttivo2, quelle polmonari possono cau-sare ascessi3, quelle cerebrali possonoprovocare aumento della pressione endo-cranica, epilessia e a volte morte (Fig.ce24). In caso di rottura della cisti il liquidoidatideo può causare shock anafilattico4 euna infestazione generalizzata gravissima,dato che ciascun protoscolice può formareuna nuova cisti.

DIAGNOSI. Sintomi clinici simili a quelli diun tumore solido accompagnati da eosinofi-lia5 possono aiutare nella diagnosi. Le cistipolmonari e quelle calcificate possono es-sere visualizzate con i raggi X (Fig. ce23);anche altra diagnostica per immagini è oggicomunemente usata (TAC, RMN, ecogra-fia). Inoltre esistono vari test immunologici. 1 Anisto: si dice, in senso lato, di un tessuto sprov-visto di cellule.2 Ittero: colorazione giallastra della pelle e delle mu-

cose causata dal deposito di pigmenti biliari pre-senti nel sangue in quantità abnormi: ittero ostrut-tivo: ittero da ostruzioni delle vie biliari.

3 Ascesso: raccolta di pus in una cavità formatasiall’interno di un tessuto per distruzione necroticalimitata alla zona colpita.

4 Anafilassi: stato di un essere vivente che, sensibi-lizzato dall’introduzione di una sostanza nel suoorganismo, è suscettibile di reagire violentementeall’ulteriore introduzione di una nuova dose ancheminima della medesima sostanza.

5 Eosinofilia: aumento al di sopra della norma delnumero dei leucociti eosinofili presenti nel sangueperiferico (normalmente: 250 mm3).

TRATTAMENTO E CONTROLLO. Il trat-tamento consiste principalmente nella rimo-zione chirurgica della cisti, preceduta dallasterilizzazione del suo interno con iniezionedi formalina al 10% e svuotamento dal li-quido idatideo che in caso di fuoriuscita puòcausare shock anafilattico. La prevenzioneconsiste nell’evitare il contatto con i caniparassitati, che vanno comunque curati eguariti. Il controllo è effettuato nei mattatoi,dove gli organi interni di ovini infestati dacisti idatidee vengono distrutti con incinera-zione. A livello sociale grande attenzionedeve essere rivolta alla informazione, perevitare la mattazione clandestina el’interramento degli organi parassitati, chepossono essere recuperati e ingeriti dai ca-ni pastori o, soprattutto, dai randagi. A li-vello privato, è buona norma cuocere beneil cibo fresco per cani.

Echinococcus multilocularis.L’adulto è più piccolo di E.granulosus

(1.2-3.7 mm), ed il ciclo di vita è simile, sal-vo che gli ospiti definitivi sono in genere levolpi e gli ospiti intermedi sono Roditori(Fig. ce29). L’infestazione larvale umana èanche più grave di quella da E.granulosusperché le cisti, la cui crescita continua inde-finitamente, sono multiloculari, cioè noncomprese in una capsula.

Figura ce29. Ciclo di vita di Echi-nococcus multilocularis.

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Figura ce19. Echinococcus granulosus – Ciclo divita. I Canidi (a) sono gli ospiti definitivi, mentremolte specie di Erbivori (e l’Uomo) possono fungereda ospiti intermedi (c).

Figura ce20. Distribuzione di Echinococcus granu-losus. In blu aree endemiche, in grigio aree iperen-demiche, in rosso aree dove è presente ancheE.multilocularis.

Figura ce21. Sezione istologica di intestino di caneinfestato da un adulto di Echinococcus granulosus.Notare quanto lo scolice profondamente sia infissonella mucosa.

Figura ce22. Adulto di E.granulosus. Misura 3-9mm di lunghezza. La proglottide gravida può conte-nere fino a 500 uova. Il cane può albergare centinaiadi adulti del Cestode nel suo intestino.

Figura ce23. Radiografia toracica. Le frecce mo-strano varie cisti idatidee calcificate grosse come unarancio situate nei polmoni.

Figura ce24. Idatidosi cerebrale intracranica: sitratta di una necropsia.

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Figura ce25. Rappresentazione schematica dellastruttura della cisti idatidea di Echinococcus granu-losus. Lo strato germinativo è anche detto“membrana proligena”. Per l’apparenza reale dellacisti vedere Figura ce27.

Figura ce26. Protoscolici di E.granulosus contenutiin una piccola cisti figlia che a sua volta è contenutainsieme ad altre nella grande cisti idatidea. Moltissimiprotoscolici singoli possono staccarsi dalla membranaproligena e depositarsi sul fondo della cisti idatideacostituendo la cosiddetta “sabbia idatidea”.

Figura ce27. Sezione istologica che mostra la struttura dellacisti idatidea di Echinococcus granulosus. Per dettagli vederela Figura ce25.

Figura ce28. Due protoscolici diE.granulosus; quello di destra è estrofles-so, quello di sinistra è invaginato, ovveroventose e rostello di uncini sono rovesciativerso l’interno: l’estroflessione avvienenell’intestino del cane.

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Tabella ce 2. Quadro riassuntivo delle infestazioni umane da CestodiSpecie Trasmissione Sintomi Diagnosi Trattamento

Taeniasaginata

Cisticerchi nellacarne bovina

dolori addomina-li, vomito, diar-rea, perdita dipeso

Proglottidi o uovanelle feci o nella zonaperianale

Praziquantel

Taenia solium Cisticerchi nellacarne suina come sopra come sopra Praziquantel

Cisticercosida Taeniasolium

Oro-fecaledolori muscolari,debolezza, pro-blemi oculari eneurologici

Diagnostica per im-magini (TAC, TMR),anticorpi anti-cisticerco

Praziquantel,Albendazolo

Diphyllo-bothriumlatum

Spargani neimuscoli di pe-sce

ZOONOSI

dolori addomina-li, perdita di pe-so, anoressia1,malnutrizione eproblemi di ca-renza di vitaminaB12

Proglottidi o uovanelle feci o nella zonaperianale

Praziquantel

Echinococcusgranulosus

Oro-fecale

ZOONOSI

le cisti grandiproducono sin-tomi diversi a se-condo dell’orga-no di localizza-zione.

Diagnostica per im-magini (TAC, RMN),anticorpi anti-liquidoidatideo, intradermo-reazione di Casoni.

chirurgia, inie-zione di forma-lina e svuota-mento della ci-sti, Prazi-quantel

Fonti delle immagini: ce3, ce10: modificate da G. Piekarski, Medical Parasitology, Springer Verlag;ce2, ce4: modificate da D.L.Belding, Textbook of Parasitology, Appleton Century Crofts, 1965; ce13,ce14: modificato da Ash & Orihel: Atlas of Parasitology; ce6, ce7, ce8, ce11,ce12, ce15, ce17, ce18,ce19, ce23, ce24, ce28: autori vari, a cura di Dr.R.Muller, Dept. of Medical Helminthology, LondonSchool of Hygiene and Tropical Medicine, e W.Peters Department of Medical Protozoology, LondonSchool of Tropical Medicine and Hygiene, MEDDIA, 1982; ce29: www.infektionsbiologie.ch/parasitologie. Tutte le altre sono disponibili su Internet a vari indirizzi: sarò felice di poter citare gli autorise mi segnaleranno i loro nomi. Fonte delle note a pié di pagina: Enciclopedia Universale Rizzoli La-rousse, 1965. Ringraziamenti: ringrazio i colleghi Prof.ssa Maria Angela Di Deco e Prof. StefanoD'Amelio per la revisione del manoscritto.

1 anoressìa: perdita dell’appetito.