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PIALE 2014 Dossier su criticità e opportunità risolutive nell’ambito di un rapporto di cittadinanza attiva Comitato Borgo di Piale

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PIALE 2014

Dossier su criticità e opportunità risolutive nell’ambito di un rapporto di

cittadinanza attiva

Comitato Borgo di Piale

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INTRODUZIONEIl Comitato Borgo di Piale, nel corso degli ultimi cinque anni, ha più volte interessato le Amministrazioni Comunali che si sono succedute alla guida dell’Ente, su varie problematiche riguardanti una maggiore vivibilità del territorio. Anzi è proprio un Dossier datato agosto 2006, che riguardava lo stato miserevole in cui versava allora il Quartiere, che ha dato inizio all’esperienza del Comitato. Oggi molto è stato fatto, ma molto altro c’è ancora da fare, soprattutto per quanto riguarda piccoli interventi strutturali mai realizzati che potrebbero eliminare alla radice cronici disservizi e storiche criticità. Questo nuovo lavoro vuole essere l’ennesimo contributo partecipativo di una cittadinanza consapevole, costruttivamente critica, ma anche determinata alla risoluzione dei problemi. Esso prende avvio dall’incontro avuto con il Vicesindaco e Assessore ai Servizi del Comune di Villa S. Giovanni Dr. Antonio Messina, avvenuto il 10 Maggio 2013, nel quale si discusse lungamente di varie problematiche e si sottoscrisse un lungo elenco di “cose da fare”. Molto di quanto allora segnalato è stato realizzato, molto altro invece attende ancora risposte. Quello spunto, integrato con nuove emergenti criticità, costituisce la base del nostro lavoro di oggi che, presentato all’Assemblea di Quartiere del 13.12.2014, sarà consegnato all’Amministrazione Comunale per le opportune conseguenze.

I temi trattati riguarderanno:

1. SERVIZI

2. VIABILITA’

3. RIQUALIFICAZIONE DEL BORGO: COMPLETAMENTO

4. ARREDO URBANO E RIFIUTI

5. ELETTROMAGNETISMO

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1. SERVIZI A. RETE DELLE ACQUE BIANCHE

Annoso problema, per un Borgo che si sviluppa adagiato su tre costoni, con strade in costante pendio, è il deflusso delle acque meteoriche ed il loro smaltimento. Esiste nel quartiere una rete acque bianche che non svolge pienamente la sua funzione. Nella riunione citata del 10.maggio 2013 avevamo chiesto una pulizia straordinaria delle cunette e delle caditoie che venne eseguita tempestivamente e durò più di un mese, a dimostrazione della enorme quantità di detriti che ostruiva da anni le cunette ed occupava finanche la sede stradale limitandone la viabilità. Si scoprirono in quell’occasione caditoie che non si credevano esistenti, ma si rivelò anche una vetustà eccessiva delle cunette, in alcuni casi del tutto scomparse, ed una inutilità delle griglie ferrose delle caditoie stesse, così arrugginite da impedire il deflusso anche di poche foglie morte e del terriccio che dilava dalle zone elevate. Alcune di queste griglie non poterono essere neppure sollevate per consentire la pulizia della relativa caditoia. Si comprese da subito la necessità di un intervento di rifacimento dei tratti di cunetta mancante e della sostituzione o riparazione delle griglie in questione, pena la vanificazione, nel tempo, dell’enorme lavoro fin lì realizzato. A conferma di quanto detto, la documentazione fotografica qui allegata, dimostra che le cunette si stanno progressivamente intasando di detriti, le caditoie sono ostruite e il deflusso non più garantito.

Via Tintorello: cunetta invasa dai detriti

Via Tintorello: caditoia completamente coperta dai detriti

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La richiesta del Comitato è che si operi una rimozione totale dei detriti tanto da liberare interamente le cunette. Immediatamente dopo si provveda a ricostruire le cunette ormai inesistenti, come nella via Tintorello (dinanzi casa Morabito e casa Verduci) e contemporaneamente si sostituiscano le griglie arrugginite delle caditoie con altre che consentano un maggior e più agevole deflusso delle acque piovane. E’ del tutto evidente infatti che la rimozione delle sterpaglie in via Tintorello, dinanzi casa Verduci non può essere eseguita se non demolendo l’attuale cunetta e la relativa caditoia, completamente intasata dalle radici di quelle piante. (Foto sotto) Così come non può defluire l’acqua piovana se la caditoia è posta sopra il livello della cunetta, come in via XXIII Agosto.

VIA XXIII AGOSTO: cunetta piena di rifiuti e detriti VIA TINTORELLO: vegetazione dentro la cunetta

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IL “CASO” DI VIA MURAT

Ci duole dover ritornare a trattare una questione che grida vendetta, soprattutto dopo il completamento dei lavori su via Tintorello che hanno interessato anche la caditoia di via Murat. Avremmo voluto che non si ripetessero gli allagamenti frequenti del passato, ma purtroppo così non è stato. Come abbiamo segnalato nella nostra corposa lettera del 27.10.2014, prot. 0017206, che ancora attende risposta, alla prima pioggia la curva in questione si è subito allagata, nello sdegno generale del quartiere e di chi vi transitava. E’ stato rifatto il pozzetto della caditoia, ma è stata ricollocata la vecchia griglia, con maglie troppo strette per consentire il deflusso di acque piovane che lì convergono da tutta via Tintorello. Inoltre, nonostante i due sopralluoghi con Comune, ANAS e C.G., precedenti l’inizio dei lavori, nei quali si era concordata la necessità che venissero “indagati” tutti i sottoservizi esistenti in quel tratto di strada, sottoattraversato dai lavori di scavo della Galleria ed all’uopo sostituiti, non è stata sostituita la condotta di scarico che, attraversando la via Murat, confluisce in via Fontana Vecchia, né alcuna indagine è stata eseguita. I lavori si sono protratti per più di quattro mesi, la via è stata tre volte chiusa completamente al traffico, esistendo un by-pass alternativo, per cui ad oggi nessuna giustificazione può essere addotta a questa oscena situazione se non il totale disinteresse degli enti preposti, Provincia in primis. Il Comitato ha più volte negli ultimi quattro anni sollevato il problema con richieste ed articoli di stampa. La questione è stata trattata anche nei citati supralluoghi, ma è evidente che il permanere di tale criticità, per gli indubbi rischi che comporta alla circolazione, in un luogo posto al centro della viabilità del Quartiere, proprio dinanzi l’ingresso in Piazza Chiesa, sulla direttrice Villa San Giovanni-Campo Calabro, richiede un immediato intervento risolutivo.

La caditoia di via Murat Un allagamento precedente

L’allagamento successivo ai lavori su via Tintorello

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B. SERVIZIO IDRICO

Annoso e dibattuto problema quello dell’acqua a Piale, più volte affrontato dal Comitato, sia per l’interruzione del servizio nei mesi estivi, verificatosi a cavallo degli anni 2008-2011, sia per la fuoriuscita dai rubinetti di liquido non utilizzabile per gli usi domestici. Se il primo caso spinse in quegli anni i cittadini anche a denunciare l’interruzione di pubblico servizio alle autorità giudiziarie, il secondo è stato oggetto nel 2012 di una tumultuosa riunione nel Palazzo Municipale, anche con i tecnici SORICAL. Ad oggi, quasi assente la problematica della mancanza d’acqua, rimane, e con una certa periodicità, il fenomeno dell’acqua sporca. Il Comitato si è persuaso, per una conoscenza della modalità di adduzione al Quartiere e per una interlocuzione continua con l’Ente, oltre che per una attenta osservazione del fenomeno, che la causa sia da individuare prevalentemente nella condotta che dalla sorgente adduce l’acqua al serbatoio di Pirgo. Infatti a dimostrazione di ciò, proprio nei giorni scorsi, si è osservato ancora una volta che la fuoriuscita di liquido “terroso” (foto a lato) ha interessato anche i rubinetti della vicina frazione di Campo Piale, nel Comune di Campo Calabro, la cui condotta deriva l’acqua dallo stesso serbatoio di Pirgo dal quale si dirama anche la tubazione di Piale. Non è un caso che alla segnalazione del Comitato, l’Amministrazione ha interessato SORICAL che, evidentemente riconoscendo la propria responsabilità, ha successivamente eseguito il lavaggio delle vasche di raccolta del detto serbatoio. Il ripetersi del fenomeno, ovviamente senza preavviso e nei più svariati periodi dell’anno, fa ritenere necessario un altro

approccio al problema. Sarebbe opportuno affrontare definitivamente con SORICAL la criticità, chiedendo un monitoraggio della sorgente e se del caso una adduzione da altra sorgente. Non è la prima volta infatti che le sorgenti si modificano nel tempo per effetti geologici. In generale, per le conseguenze anche onerose che il fenomeno comporta alle caldaie, ai serbatoi, all’utilizzo generale per fini domestici, non è possibile dilazionare oltre un intervento risolutivo. Così come il Comitato ritiene si debba fare sulla rete cittadina comunale, ove più volte si è constatata una vetustà eccessiva dell’impianto, delle chiuse di manovra, anche con perdite occulte durate mesi.

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C. PUBBLICA ILLUMINAZIONE

Nella riunione del 10 maggio 2013, il Comitato Borgo di Piale aveva richiesto al Vicesindaco, Assessore ai Servizi che si procedesse alla sostituzione parziale o totale dei pali di pubblica illuminazione mancanti o danneggiati, previo censimento da eseguire in collaborazione col Comitato stesso. Purtroppo circa questa richiesta, ultima della serie, occorre constatare che nulla è stato fatto. Se in vero il servizio dell’illuminazione pubblica è in generale gestito discretamente quanto al mantenimento del corpo illuminato, purtroppo non si può dire altrettanto per l’ammodernamento dell’impianto, almeno nel quartiere di Piale. Molte altre zone della Città sono state preferite per la sostituzione dei pali con i nuovi a risparmio energetico, fino alle soglie del quartiere (l’ultimo palo del novo impiantoè posto sulla via Cosenz dopo il ristorante Panorama), attendiamo senza impazienza che arrivi il nostro turno. Ma siamo impazienti invece di vedere aggiustati o sostituiti punti illuminanti che non sono più tali da ormai molti anni. Piale non è una metropoli: si tratta di intervenire su una decina di pali, forse meno. Il Comitato ribadisce la disponibilità ad eseguire sopralluoghi congiunti e a segnalare le criticità, alcuni esempi delle quali si trovano nelle foto a lato, ma ritiene sia tempo di intervenire.

Via Tintorello Via Acquavecchia

NUOVI IMPIANTI

In questa sede il Comitato intende invece segnalare la necessità che venga realizzata la rete di pubblica illuminazione in zone del quartiere da sempre sprovviste. E’ il caso del vico I di via Acquavecchia ove tre famiglie sono costrette a vivere da anni senza un lampione. Per la ristrettezza degli spazi sarebbe opportuno prevedere una illuminazione che consenta la manutenzione e la sostituzione delle lampade senza il carro-scala. E’ necessario inoltre che si realizzi la rete di illuminazione sulla via del Pedale, oggi sprovvista, prima che si proceda all’asfalto della strada. Vico I di via Acquavecchia Via del Pedale

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2. VIABILITA’Come richiesto nella riunione del 10 maggio 2013 è indifferibile il rifacimento dell’asfalto su via XXIII Agosto e su via Tintorello, con particolare attenzione all’incrocio tra questa e via Acquavecchia.

Via XXIII AgostoVia Tintorello

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Oltre alle vie del Quartiere che necessitano il rifacimento degli asfalti, esistono strade pubbliche mai asfaltate prima, come il vico II di via Acquavecchia e la via del Pedale, vie un tempo solamente cementate, ma che oggi si trovano ad essere in terra battuta. La via del Pedale in modo particolare, per la sua confluenza sulla nuova via Acquavecchia, necessita un suo completamento al fine di evitare che le piogge trasportino a valle i detriti sulla nuova strada e da questa alla provinciale, riproponendo il vecchio problema degli allagamenti sulla via Murat che per tanti anni hanno ossessionato il Borgo di Piale.

Vico II di Via Acquavecchia Via del Pedale

Via del PedaleVia del Pedale

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VIA ROCCO COLOSI

La principale via di accesso al Quartiere, strada di competenza della Provincia, la via Rocco Colosi è ormai un vero e proprio tratturo intransitabile; le foto sotto e a lato parlano da sole. La realizzazione della rete fognaria nel 2006 prima, la rete metanifera dopo, ed in generale un continuo tentativo di blande riparazioni, rimedio peggiore del male, hanno ridotto la strada in questione ad un groviglio di buche ed avvallamenti che ne rendono pericoloso il transito a cose e persone. Le ripetute segnalazioni, le interlocuzioni con i locali rappresentanti dell’Ente provinciale, i sopralluoghi con i tecnici della Provincia (almeno due negli ultimi quattro anni), gli annunciati interventi risolutivi a mezzo stampa, in ultimo la richiesta nel citato incontro del 10 maggio 2013, nulla hanno prodotto se non un aggravarsi delle ormai incivili condizioni dell’arteria. Attendiamo i fatti. Via Rocco Colosi

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3.RIQUALIFICAZIONE: completamentoGiunti quasi al termine i lavori previsti dal Protocollo Operativo del 21 marzo 2013 per la messa in sicurezza del Quartiere a seguito dello scavo della Galleria della A3, il Comitato, ritiene che si debba por mano al completamento dei lavori di riqualificazione del Centro storico del Borgo, così come erano stati previsti dal progetto proposto nel 2008 dal Comitato stesso. Quell’idea preliminare prevedeva infatti che le “lastre” si estendessero su tutte le attuali vie e vicoli del centro, fino a ricomprendere tutta la Via Parasporo, che della Piazza è l’ingresso principale, tutta la Via Calvario, l’intera via Campidoglio, fino al Largo Tommasini. Ciò che allora non fu possibile eseguire, per esigenze economiche e procedurali, si ritiene dovrebbe essere oggi completato. Di quel progetto faceva parte anche la Piazza della Stele garibaldina, alla quale fu rifatta la pavimentazione, anche se con materiali diversi e più poveri, fu costruita una scala che consente l’accesso dalla via Tintorello, che non fu possibile completare, e predisposta l’illuminazione, che deve ancora essere realizzata. Questo Comitato aveva richiesto la realizzazione dell’illuminazione nella piazza della Stele nella riunione del 10 maggio 2013, opera della quale ad oggi non si hanno notizie. Il completamento della riqualificazione del centro storico, oggi, come quando fu pensata e proposta, riguarda zone del quartiere che si trovano in situazione di “disagio” urbano, come ad esempio Via Calvario, o la stessa via Campidoglio, e sarebbe, oggi come allora, momento di riqualificazione anche del patrimonio privato, oltre che motivo di opportunità per le attività sociali del Borgo. Il Comitato è pronto a partecipare, oggi come allora, con tutta la cittadinanza, e a fornire il supporto di idee e progetti.

Via Parasporo

Via Calvario

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La Piazza della Stele incompleta

La scala incompleta in Piazza Stele garibaldina

Il Tratto finale di via Campidoglio

Il Largo Tommasini

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4. ARREDO URBANO E RIFIUTINella più volte ricordata riunione del 10 maggio 2013 il Comitato aveva richiesto all’Amministrazione Comunale, in quella sede rappresentata dal Vicesindaco Dr. Messina, che si provvedesse a realizzare e porre in opera i cartelli indicativi della località con la scritta “BORGO di PIALE”. Si richiese che ne venissero installati tre, uno in via Murat, al confine con il Comune di Campo Calabro, l’altro in fregio al Forte Beleno e l’ultimo in via Cosenz, subito dopo la rampa di accesso di Casa Sciarrone-Francica. Non crediamo si tratti di una spesa eccessiva e quindi ribadiamo, a distanza di un anno e mezzo, la richiesta.

A seguito della rimozione dei cassonetti dei rifiuti, permangono nel Quartiere, in prossimità dei luoghi ove questi erano posizionati, cumuli di materiale di ogni genere, quali residui di lavori edili o di operazioni di giardinaggio. Il Comitato chiede all’Amministrazione di voler provvedere prestamente alla rimozione di tali lordure, anche al fine di non incentivare i soliti incivili a considerare quei posti discariche da implementare.

Il Comitato segnala la necessità di riparare prestamente il muro della via XXIII Agosto che, crollando ha lasciato un pericoloso vuoto nella recinzione battistrada della suddetta via, mettendo a rischio la pubblica incolumità. Chiede inoltre che si esegua una verifica sulla stabilità di codesti muretti, che innumerevoli costeggiano le vie del Borgo (Via Murat, Via XXIII Agosto, Via Colosi) spesso usati come sedili da giovani e anziani.

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5. ELETTROMAGNETISMOIl Comitato Borgo di Piale ha iniziato fin dalla sua costituzione nel 2006 una battaglia di cultura e civiltà contro l’aumento massiccio dell’inquinamento elettromagnetico, denunciando i rischi per la salute dei cittadini. Una battaglia civile che, insieme a quella dei medici di base sull’inquinamento atmosferico, ha portato alla ribalta la necessità per la Città di Villa San Giovanni di aumentare le tutele per i cittadini, evidentemente insufficienti. E’ così che, nel maggio 2012, il Comitato Borgo di Piale ha presentato all’Amministrazione Comunale una petizione firmata da 215 cittadini di Piale ma di tutta Villa San Giovanni (a dimostrazione dell’unità della cittadinanza su questo tema) per chiedere la sospensione immediata di tutte le nuove autorizzazioni e per chiedere che mai più un’antenna fosse messa a Piale, zona in cui insiste già una grande quantità di impianti. Nel raggio di poche centinaia di metri infatti sono concentrate su Piale quattro antenne telefoniche, un’invasiva linea dell’alta tensione che passa proprio sopra l’abitato, una antenna radar marittimo e ponti radio. A seguito di questa iniziativa il Comune di Villa San Giovanni si dotava di un Regolamento, ancora in corso di attuazione, ma determinante ai fini della istallazione di nuove antenne. Purtroppo nell’estate del 2014, in violazione di quanto previsto dallo stesso regolamento, veniva iniziata la istallazione di una nuova “antenna” a Tintorello, in aggiunta alle due già esistenti. Il provvedimento autorizzativo veniva sospeso (alla sospensione la società telefonica si opponeva con un ricorso ancora in corso) e, per rendere effettivamente esecutivo il Regolamento in vigore, si istituiva il nucleo di valutazione. Al Comitato veniva richiesto direttamente dal Sindaco, in seduta di Consiglio Comunale, riconoscendo sia la lunga serie di azioni sul tema, nonché il particolare concentramento di impianti nel Quartiere, di farne parte.

Veniva designato il Presidente Pietro Idone, che fina dalle prime riunioni, unitamente agli altri componenti, ribadiva la necessità che il Regolamento entrasse pienamente in vigore con i rilevamenti continui delle emissioni, il catasto degli impianti e quant’altro previsto. La battaglia sul tema è dura, ma il Comitato sta con i cittadini, non con le multinazionali.

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A cura del Comitato Borgo di PialePresentato ai cittadini del Quartiere nel corso dell’Assemblea del 13 Dicembre 2014

Consegnato all’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni nella persona del _______________

in data _____/____/_______

Per ricevuta

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Il Presidente

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