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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2016/2017

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE€¦ · la proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l'altro, indicazioni operative per la prassi didattica. ADEMPIMENTI

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

ANNO SCOLASTICO

2016/2017

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ISTITUTO STATALE D'ISTRUZIONE SUPERIORE ”R. FORESI”

Responsabile del procedimento Carla BALENI e-mail: [email protected] tel. n.: + 39 0565 - 915036

Via Carlo Bini, 4 – 57037 Portoferraio (LI) tel. 0565915036 - fax 0565930374 e-mail: [email protected]

posta elettronica certificata [email protected] P.I.: 82002150496 – CODICE UFFICIO UNIVOCO: UFSRVQ – www.isisforesi.gov.it

Referente: Prof.ssa Letizia BALLINI email: [email protected]

Sommario PREMESSA................................................................................................................................................................. 2

FINALITÀ DEL PAI ...................................................................................................................................................... 2

CATEGORIE BES ......................................................................................................................................................... 2

Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali si possono ripartire in tre distinte categorie: ........................................... 2

SOGGETTI COINVOLTI ............................................................................................................................................... 2

1. DIRIGENTE SCOLASTICO .................................................................................................................................... 2

2. CONSIGLIO DI CLASSE ....................................................................................................................................... 2

3. GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) .................................................................................................. 2

DOCENTI REFERENTI ................................................................................................................................................. 3

ELABORAZIONE DEL PIANO DI INCLUSIONE SCOLASTICA ......................................................................................... 3

VALUTAZIONE IN ITINERE DELL' EFFICACIA E DELL' EFFICIENZA DI QUANTO PREVISTO NEL PAI: ............................. 3

ALUNNI DISABILI ....................................................................................................................................................... 3

ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI ........................................................................................................... 4

Indicazioni normative ............................................................................................................................................... 4

ADEMPIMENTI DELLA SCUOLA, DEI COORDINATORI E DEI DOCENTI DEI CONSIGLI DI CLASSE: .............................. 4

ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO ................................................................................................................. 5

RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ .............................................................................................................................. 5

PRESENTAZIONE DELL'ALUNNO E DELLE SUE CARATTERISTICHE............................................................................. 5

PIANIFICAZIONE DELL'INTERVENTO .......................................................................................................................... 5

INTERVENTO ............................................................................................................................................................. 5

VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’INTERVENTO .......................................................................................................... 5

DOCUMENTAZIONE .................................................................................................................................................. 5

PARTE I –ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ ............................................................................................. 6

PARTE II– OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO ............................... 9

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PREMESSA

FINALITÀ DEL PAI Il Piano Annuale per l’Inclusione ha la funzione di illustrare la situazione di una Istituzione Scolastica relativamente agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e di progettare interventi didattico-educativi in loro favore, coinvolgendo Dirigente Scolastico, insegnanti, famiglie, équipe medica, Educatori professionali, Psicologi, Referenti BES d’Istituto e personale ATA (specialmente Collaboratori scolastici) integrando al meglio i contributi delle diverse professionalità coinvolte. Il presente Piano costituisce uno strumento utile per organizzare e predisporre tutte le azioni necessarie per una didattica efficace.

CATEGORIE BES Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali si possono ripartire in tre distinte categorie:

alunni con disabilità certificate (legge 104/92); alunni con Disturbi Evolutivi Specifici (A.D.H.D. o D.D.A.I. cioè Disturbo dell'attenzione con o senza

iperattività; D.C.M cioè Disturbo delle capacità motorie; D. L., cioè Disturbo del linguaggio, F. I. L. cioè Funzionamento cognitivo limite, un tempo definito Borderline cognitivo);

alunni con svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, disagio comportamentale/relazionale, problemi di salute transitori o permanenti

Le modalità operative saranno specifiche per ogni categoria BES.

SOGGETTI COINVOLTI Dirigente Scolastico, personale docente e ATA, Referenti BES, GLH d’Istituto, RSPP d'Istituto, équipe medica ASL, Psicologi, Educatori professionali, famiglie, associazioni ed altri enti presenti sul territorio 1. DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali; a tal fine assicura al proprio Istituto il reperimento di tutti gli ausili e le risorse materiali ed umane in riferimento a tali bisogni.

2. CONSIGLIO DI CLASSE Il primo passo per l’inclusione dell’alunno è la stretta collaborazione tra gli insegnanti del consiglio di classe, per facilitare l’inserimento e l’appartenenza dell’allievo in difficoltà al contesto socio-educativo del gruppo-classe.

3. GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI)

Il GLI rileva le criticità e assicura l’attuazione delle misure pensate al fine di risolverle. Tale gruppo svolge le seguenti funzioni:

rilevazione dei BES presenti nella scuola;

raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; consulenza e supporto ai colleghi, laddove richiesto, sulle strategie/metodologie di gestione delle

classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES (CM

n.8 del 6 marzo 2013).

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Il GLI si compone del GLHI (Gruppo di lavoro e di studio per l’integrazione sull'Handicap d'Istituto) e di tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola:

docenti referenti per gli alunni Bes (H, Dsa e Altri Bes) dei vari plessi che compongono l’istituto

docenti di sostegno in servizio nell’Istituto; RSPP; Specialisti ASL, Psicologi; Educatori Professionali.

DOCENTI REFERENTI Letizia Ballini: referente BES per i Licei (Plessi del Grigolo, di Salita Napoleone, di Concia di Terra) Tatiana Bertini: referente BES di Ipsia e dell’Ipsar (Plesso di Concia di Terra) I Referenti BES collaborano con il Dirigente e con il personale della scuola per svolgere:

azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area di sostegno;

azione di coordinamento con l’équipe medica e il GLH provinciale; coordinamento per la stesura del Piano di Inclusione Scolastica; azioni di coordinamento del GLH d’Istituto; ricerca di materiali didattici utili alle attività di sostegno;

individuazione di adeguate strategie educative; aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati; operazione di monitoraggio; cura dei rapporti scuola-famiglia degli alunni con BES;

supporto ai coordinatori di classe per la compilazione del Piano didattico Personalizzato; collaborazione con i Consigli di classe per gli alunni con BES.

ELABORAZIONE DEL PIANO DI INCLUSIONE SCOLASTICA L’elaborazione del Piano avverrà durante incontri tra rappresentanti degli insegnanti di sostegno, Funzione Strumentale POF, Funzioni Strumentali e Referenti alunni stranieri e della salute, coordinati dai docenti di sostegno referenti Bes di plesso. Il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza relativi all'inclusione scolastica dell'anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo. Il Piano sarà quindi oggetto di discussione e deliberazione da parte del Collegio dei Docenti.

VALUTAZIONE IN ITINERE DELL' EFFICACIA E DELL' EFFICIENZA DI QUANTO PREVISTO NEL PAI: Rispetto all' alunno:

valutazione del percorso progettato. Rispetto all'organizzazione:

valutazione delle sinergie attivate per garantire l'inclusività.

ALUNNI DISABILI Per alunni disabili si intendono studenti con Diagnosi Funzionale tutelati dalla legge 104 del 1992 che prevede l’assegnazione di un insegnante di sostegno alla classe nella quale sono inseriti e la stesura di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) da parte del GLHO.

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ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Indicazioni normative

Legge n.170/2010, D.M. 12 luglio 201 1e Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2012 che ha stabilito quanto segue:

l'obbligo delle Regioni di accreditare degli Enti Certificanti; l'indicazione delle caratteristiche che tali Enti devono avere (fondamentali l’équipe di lavoro e

l'esperienza nel campo);

l'indicazione, per gli alunni delle classi terminali, di presentare la diagnosi non oltre il 31 marzo; la proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l'altro, indicazioni operative per

la prassi didattica.

ADEMPIMENTI DELLA SCUOLA, DEI COORDINATORI E DEI DOCENTI DEI CONSIGLI DI CLASSE: la famiglia consegna alla scuola la certificazione al fine dell'elaborazione del PDP (piano didattico

personalizzato); entro la fine di novembre il Consiglio di Classe elabora il PDP.

Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia. Il PDP elenca tutte le misure compensative e dispensative che il consiglio di classe adotterà per l’alunno, nonché tutte le altre strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengono opportuni. Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle verifiche formative o sommative. Una bozza del PDP viene elaborata, preventivamente, dal coordinatore di classe in collaborazione con il Referente Bes del plesso scolastico e successivamente viene analizzata ed approvata dal Consiglio di classe e firmata dal Dirigente Scolastico e dalla famiglia. Si prevedono incontri periodici con la famiglia (in orario di ricevimento e in occasione dei consigli di classe). Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetta la presenza di DSA, la scuola deve darne comunicazione alla famiglia, che si incaricherà di contattare gli specialisti.

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ALUNNI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ Ciascun Consiglio di classe si preoccuperà di segnalare tempestivamente al Gruppo GLH situazioni di alunni con particolari difficoltà che si possono presentare anche in itinere. L'individuazione dei soggetti con svantaggio socio-economico potrà anche avvalersi della collaborazione dei Servizi Sociali se già presenti.

PRESENTAZIONE DELL'ALUNNO E DELLE SUE CARATTERISTICHE Incontro del Dirigente con docenti referenti, gli insegnanti dei rispettivi CdC, con i componenti del GLH, con personale non docente, con il RLS.

PIANIFICAZIONE DELL'INTERVENTO Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il

piano personalizzato; Attivazione di esperti;

Raccordo scuola/famiglia.

INTERVENTO Attuazione del piano concordato. In particolare, per gli alunni con svantaggio linguistico-culturale, si definirà una prassi condivisa

all’interno dell’istituto, in tema di accoglienza, al fine di facilitare l’ingresso di studenti appartenenti ad altre nazionalità nel nostro sistema scolastico e sociale e di rimuovere eventuali ostacoli all’inclusione.

Si stabiliranno, inoltre, i criteri per la valutazione degli apprendimenti e delle competenze.

VERIFICA E VALUTAZIONE DELL’INTERVENTO Al fine di verificare l’andamento dell’intervento e la necessità di eventuali modifiche ad esso, si

terranno incontri periodici nell’ambito dei Consigli di classe o riunioni appositamente convocate

DOCUMENTAZIONE Tutta la documentazione riguardante ogni alunno con BES e il suo percorso sarà raccolta nel suo fascicolo personale.

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PARTE I – ANALISI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITÀ

A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI n° 1. DISABILITÀ CERTIFICATE (LEGGE 104/92 ART. 3, COMMI 1 E 3)

Minorati vista 1 Minorati udito Psicofisici 23

2. DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI DSA 36 ADHD/DOP 4 Borderline cognitivo o F.I.L 1 Altro

3. SVANTAGGIO (INDICARE IL DISAGIO PREVALENTE) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale 1 Problemi di salute 2

TOTALI 68 % SU POPOLAZIONE SCOLASTICA

10,08 N° PEI redatti dai GLHO 24 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 43 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 1

B. RISORSE PROFESSIONALI

SPECIFICHE Prevalentemente utilizzate in …. SI’/NO

INSEGNANTI DI SOSTEGNO Attività individualizzate e in piccoli gruppi

SI’

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI’

AEC Attività individualizzate e in piccoli gruppi SI’

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI’

COORDINATORI DI PLESSO

SI’

REFERENTI DI ISTITUTO AREA BES

SI’

PSICOPEDAGOGISTI E AFFINI ESTERNI/INTERNI

SI’

DOCENTI TUTOR/MENTOR NO

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C. COINVOLGIMENTO DOCENTI

CURRICOLARI

Attraverso… SI’/NO

COORDINATORI DI CLASSE E SIMILI

Partecipazione a GLI NO Rapporti con famiglie SI’ Tutoraggio alunni NO Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva SI’

DOCENTI CON SPECIFICA FORMAZIONE

Partecipazione a GLI SI’ Rapporti con famiglie SI’ Tutoraggio alunni NO Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva SI’

ALTRI DOCENTI

Partecipazione a GLI NO Rapporti con famiglie SI’ Tutoraggio alunni NO Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva tematica inclusiva

NO

D. COINVOLGIMENTO PERSONALE ATA

Assistenza alunni disabili SI’ Progetti di inclusione / laboratori integrati NO

E. COINVOLGIMENTO FAMIGLIE

Informazione / formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

NO

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI’ Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

NO

F. RAPPORTI CON SERVIZI SOCIO-SANITARI TERRITORIALI E ISTITUZIONI DEPUTATE ALLA SICUREZZA. RAPPORTI CON CTS/CTI

Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità SI’

Accordi di programma/protocolli di intesa formalizzati sul disagio giovanile e simili

SI’

Procedure condivise di intervento sulla disabilità SI’

Procedure condivise di intervento su disagio e simili SI’

Progetti territoriali integrati SI’

Progetti integrati a livello di singola scuola

SI’

Rapporti con CTS/CTI

SI’

G. RAPPORTI CON PRIVATO SOCIALE E VOLONTARIATO

Progetti territoriali integrati NO Progetti integrati a livello di singola scuola

SI’ Progetti a livello di reti di scuole NO

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H. FORMAZIONE DOCENTI

Strategie e metodologie educativo-didattiche/gestione della classe

SI’

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

NO

Didattica interculturale/italiano L2 NO

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

NO

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità Intellettive, sensoriali…)

SI’

SINTESI DEI PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA’ RILEVATI* 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel processo inclusivo X

Predisposizione di percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in

rapporto ai diversi servizi esistenti X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle

decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione

dei progetti di inclusione X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema

scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento

lavorativo

X

*=0:per niente; 1:poco; 2:abbastanza; 3:molto; 4: moltissimo

Adattato agli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici.

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PARTE II– OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO

ASPETTI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI COINVOLTI NEL PROCESSO INCLUSIVO (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Obiettivi:

a. Confermare la nomina di un referente alunni con disabilità certificata Legge 104/92

b. Confermare la nomina di un referente alunni con disturbi evolutivi specifici e disagio c. Aumentare partecipazione dei coordinatori di classe e dei docenti curriculari alle attività del GLI

POSSIBILITÀ’ DI STRUTTURARE PERCORSI SPECIFICI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI Obiettivi: aumentare partecipazione dei docenti curriculari non specializzati ai corsi di formazione per

incrementare le competenze di carattere generale in merito all’inclusione

ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE

Obiettivi: adozione di strategie di valutazione coerenti con una metodologia didattica individualizzata che tenga

conto delle problematiche dei singoli casi ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA

Obiettivi: maggiore copertura nelle tre aree di indirizzo: scientifica, umanistica e tecnica distribuzione oraria degli insegnanti di sostegno in base alle competenze specifiche

ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’ESTERNO DELLA SCUOLA, IN RAPPORTO AI DIVERSI SERVIZI ESISTENTI Obiettivi:

Maggiore sinergia e integrazione tra la scuola e il Centro Territoriale di Supporto Ricerca di convenzioni con strutture che prevedano la possibilità di accogliere e seguire gli alunni

nelle attività di studio pomeridiane

RUOLO DELLE FAMIGLIE E DELLA COMUNITÀ NEL DARE SUPPORTO E NEL PARTECIPARE ALLE DECISIONI CHE RIGUARDANO L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE Obiettivi: incrementare il coinvolgimento delle famiglie e della comunità educante nell’organizzazione delle

attività educative

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SVILUPPO DI UN CURRICOLO ATTENTO ALLE DIVERSITÀ E ALLA PROMOZIONE DI PERCORSI FORMATIVI INCLUSIVI Obiettivi: progettazione per tutti gli alunni con BES di percorsi individuali da utilizzare come strumenti di

lavoro in itinere per gli insegnanti e come mezzi documentativi per le famiglie

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE ESISTENTI Obiettivi: coinvolgimento delle risorse umane ed economiche interne ed esterne all’Istituto (esperti e

progetti) utilizzo facoltativo delle eventuali ore di disponibilità o di supplenza dei docenti come momenti di

supporto e recupero per gli alunni con BES

ACQUISIZIONE E DISTRIBUZIONE DI RISORSE AGGIUNTIVE UTILIZZABILI PER LA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI INCLUSIONE Obiettivi: ricerca di risorse aggiuntive sia all’interno che all’esterno dell’Istituto (fondi predisposti dal MIUR) istituzione di un gruppo di lavoro che si occupi della ricerca e dello sviluppo di progetti di inclusione

ATTENZIONE DEDICATA ALLE FASI DI TRANSIZIONE CHE SCANDISCONO L’INGRESSO NEL SISTEMA SCOLASTICO, LA CONTINUITÀ TRA DIVERSI ORDINI DI SCUOLA E IL SUCCESSIVO INSERIMENTO LAVORATIVO. Obiettivi:

potenziamento dell’orientamento in entrata degli alunni con BES appartenenti alle varie categorie

maggiore contatto con le scuole di provenienza degli alunni con BES; attivazione nelle classi quinte di tirocini lavorativi per favorire l’inserimento degli alunni con BES nel

mondo del lavoro; predisposizione di percorsi in alternanza scuola-lavoro ad hoc.