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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Scuola Italiana di Teheran Paritaria “PIETRO DELLA VALLE” SCUOLA DELL’INFANZIA (Pulcini - Materna - Preparatoria) SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO SCUOLA SECONDARIA II GRADO Liceo Scientifico Anno Scolastico 2014/2015

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Scuola Italiana di Teheran Paritaria “PIETRO DELLA VALLE”

SCUOLA DELL’INFANZIA (Pulcini - Materna - Preparatoria)

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO SCUOLA SECONDARIA II GRADO – Liceo Scientifico

Anno Scolastico 2014/2015

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INDICE PREMESSA 1. INFORMAZIONI GENERALI

1.1 Ubicazione, storia e posizione giuridica 1.2 Bacino di utenza 1.3 Cicli scolastici 1.4 Strutture 1.5 Rapporti scuola-famiglia 1.6 La Commissione di accoglienza

2. PRINCIPI GENERALI 2.1 Finalità generali 2.2 Obiettivi educativi 2.3 Programmazione didattica 2.4 Verifica e valutazione dei percorsi didattici 2.5 La valutazione di alunni stranieri

3. REGOLAMENTO GENERALE 3.1 Statuto delle studentesse e degli studenti (DIRITTI e DOVERI) 3.2 Regolamento e norme disciplinari (studenti)

4. SCUOLA DELL’INFANZIA 4.1 Obiettivi educativi specifici della Scuola dell’Infanzia 4.2 Potenziamento dell’offerta formativa 4.3 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola dell’Infanzia 4.4 Struttura organizzativa della Scuola dell’Infanzia

5. SCUOLA PRIMARIA 5.1 Obiettivi educativi specifici della Scuola Primaria 5.2 Potenziamento dell’offerta formativa 5.3 Quadro orario settimanale 5.4 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola Primaria 6.5 Struttura organizzativa della Scuola Primaria

6. SCUOLA SECONDARIA I GRADO 6.1 Obiettivi educativi specifici della Scuola Secondaria I grado 6.2 Potenziamento dell’offerta formativa 6.3 Quadro orario settimanale 6.4 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola

Secondaria I grado 6.5 Struttura organizzativa della Scuola Secondaria I grado

7. SCUOLA SECONDARIA II GRADO – Liceo Scientifico 7.1 Obiettivi educativi specifici della Scuola Secondaria I grado 7.2 Debito scolastico e nuove modalità di recupero 7.3 Potenziamento dell’offerta formativa 7.4 Quadro orario settimanale 7.5 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola

Secondaria II grado 7.6 Struttura organizzativa della Scuola Secondaria II grado

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PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), previsto dal Regolamento dell’Autonomia Scolastica, è il documento che definisce le linee programmatiche generali del servizio offerto dall’Istituto e sul quale si fonda l’impegno didattico-educativo della comunità scolastica.

1. INFORMAZIONI GENERALI SULLA SCUOLA

1.1 Ubicazione, storia e posizione giuridica La Scuola Italiana “Pietro Della Valle” è ubicata a Farmanieh, zona a nord di Teheran, di fronte alla residenza dell’Ambasciatore d’Italia ad un’altitudine intorno ai 1600 metri (la città di Tehran si estende da 1000 a 2000 m.). Nel 2006, accanto all’edificio realizzato negli anni Settanta a esclusivo uso scolastico si sono affiancati due costruzioni prefabbricate a norma antisismica (di 218 m2 e di 412 m2) per accogliere gli alunni di tutte le classi e nell’estate del 2008 si è proceduto alla messa a norma antisismica della palestra (di 260 m2), dei laboratori (scientifico, artistico, informatico, musicale) e della cucina. Nata nel 1960 come meramente privata, la scuola italiana nel 1976 (D.I. n. 3190 del 31.12.1976) ottiene dal M.A.E. il riconoscimento legale; nel 1994 la parità scolastica per Scuola dell’Infanzia e Primo ciclo d’istruzione (D.I. 3644 del 19.04.2004) e l’anno successivo per il Liceo (D.I. 4735 del 30.06.2005). 1.2 Bacino di utenza Va innanzitutto rilevato che la scuola opera fin dall’anno della sua fondazione in un contesto locale di carattere politico ed economico molto complesso, situazione che ha inciso notevolmente sulla variabilità del numero di studenti. Nonostante ciò, la scuola ha visto negli ultimi anni aumentare costantemente il numero dei suoi studenti in tutti i suoi cicli di studio. Attualmente è una delle più importanti scuole straniere operanti sul territorio poiché si rivolge tradizionalmente a studenti italiani e a ragazzi provenienti da diversi Paesi. Da sempre cerca di valorizzare le risorse provenienti dall’apporto di culture diverse nella prospettiva di cooperazione fra i popoli e nel pieno rispetto delle nazionalità e delle etnie di provenienza. La Pietro Della Valle è dunque in grado di offrire alle famiglie ed agli studenti italiani e di altre numerose nazionalità straniere un ciclo di studi completo a partire dalla scuola dell’Infanzia fino al Liceo e rilascia un titolo finale valido per ogni Università della Comunità Europea. 1.3 Cicli Scolastici La scuola è articolata in: - scuola dell’Infanzia (Materna e Preparatoria) - scuola primaria (ciclo completo) - scuola secondaria I grado (ciclo completo) - scuola secondaria II grado - liceo scientifico (a durata quadriennale). L’organizzazione didattica e la programmazione curricolare sono sviluppate al meglio delle loro potenzialità perché la scuola possiede un organico in buona parte stabile che rende possibile la continuità educativa dalla scuola dell’infanzia al Liceo. Essendo in possesso della parità scolastica, tutti i cicli scolastici rispettano le indicazioni ministeriali in ordine agli orari e alla programmazione didattica, che per legge è quella indicata dal Ministero della Pubblica Istruzione Italiano. Inoltre, tutti gli ordini di scuola seguono un programma bilingue (italiano – inglese) nel rispetto del monte ore disciplinare previsto dalla normativa vigente degli ordinamenti. 1.4 Strutture - Aule per tutte le classi di ogni ordine di scuola

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- Palestra con annessi servizi igienici e spogliatoi - Laboratori attrezzati di Informatica, Scienze, Fisica, Arte, Musicale - Sala Video attrezzata - Biblioteche alunni e docenti - Infermeria - Sala insegnanti - Uffici: Dirigente scolastico, segreteria generale, amministrativa, corsi pomeridiani di

lingua italiana, responsabile organizzativo. - Mensa per tutti gli ordini di scuola (con cucina separata per la preparazione dei cibi) - Servizi igienici differenziati maschi e femmine (bambini, ragazzi, adulti). 1.5 Rapporti scuola-famiglia La scuola italiana di Tehran, proprio per le sue peculiarità, vuole essere un catalizzatore di esperienze e di emozioni, di pensieri e riflessioni, luogo di aggregazione, dove ognuno può esprimere la propria identità personale e di gruppo. I genitori vengono coinvolti al progetto educativo tramite costanti comunicazioni e incontri “scuola – famiglia”, sia perché abbiano una visione d’insieme dei servizi offerti, sia per essere informati sull’andamento scolastico dei figli. I risultati relativi al profitto degli alunni sono comunicati alle famiglie con il “pagellino” (a novembre e ad aprile), la pagella quadrimestrale, consegnata durante la prima settimana di febbraio, e con i quadri finali esposti verso la metà di giugno. Le comunicazioni, oltre agli incontri, sono mantenute quasi quotidinamente per via telematica. 1.6 La Commissione di accoglienza L’inserimento di alunni stranieri nella nostra scuola è ormai una pratica più che consolidata: una Commissione di accoglienza (un gruppo di lavoro composto dal dirigente scolastico, docenti e personale amministrativo che rappresentano l’Istituto nel suo insieme) sostiene i neo arrivati favorendo l’adattamento al nuovo contesto con periodi di graduale inserimento in classi di recupero con mediatori esperti in lingua italiana, inglese e matematica. Attraverso prassi condivise di carattere amministrativo e burocratico (iscrizione), comunicativo e relazionale (prima conoscenza), educativo – didattico (proposta di assegnazione alla classe, accoglienza, educazione interculturale, insegnamento dell’italiano seconda lingua con l’elaborazione di percorsi didattici personalizzati), la Commissione segue l’inserimento degli alunni in tutte le sue fasi e ha competenze di carattere consultivo, gestionale e progettuale. 2. PRINCIPI GENERALI DELLA SCUOLA 2.1 Finalità generali La Costituzione Italiana assegna alla scuola il ruolo istituzionale di rendere effettivo il diritto allo studio in essa sancito, come indispensabile e irrinunciabile garanzia di promozione e concretizzazione dei diritti individuali alla libertà, all’uguaglianza, alle pari opportunità e dignità sociali, alla partecipazione effettiva alla vita politica, economica e sociale. Fine generale delle scuole di ogni ordine e grado è dunque la formazione dell’uomo e del cittadino necessaria alla realizzazione e al consolidamento di un’effettiva democrazia. Su tale principio generale la Scuola Italiana Pietro della Valle di Tehran stabilisce il presente Piano dell’Offerta Formativa, i propri obiettivi specifici, le regole comuni di convivenza, le norme disciplinari e gli statuti dei docenti e delle studentesse e degli studenti, come supporti strutturali e ordinativi indispensabili per una sana comunità.

2.2 Obiettivi educativi

1. Formare soggetti attivi di conoscenza e non semplici recettori di contenuti.

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2. Facilitare l’acquisizione e produzione delle conoscenze scientifiche, umanistiche e tecniche previste dai rispettivi piani dei vari cicli di studio.

3. Valorizzare i differenti orizzonti culturali, linguistici e storici di ciascuno dei suoi membri, permettendo ad ognuno di aprirsi ad altri mondi, senza per questo negare il proprio, ma al contrario arricchendolo di nuove esperienze e più ampie prospettive.

4. Educare al rispetto della vita, dei diritti umani e ai principi democratici di pace, convivenza, pluralismo, giustizia, solidarietà ed equità.

5. Creare un ambiente che sia propizio alla realizzazione personale e sociale e capace di limitare i condizionamenti esterni che impediscano il libero esercizio della creatività e dell’analisi critica.

6. Enfatizzare l’importanza delle relazioni umane e alimentare il mutuo rispetto, il dialogo e la tolleranza reciproca.

7. Stimolare i discenti perchè sviluppino la propria autonomia in forma graduale e costante, realizzando e condividendo distinte esperienze culturali, sociali e politiche.

2.3 Programmazione didattica

La programmazione educativa e culturale è deliberata dal Collegio dei Docenti che, individuando i criteri di fondo, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità dei programmi. Il Collegio Docenti e i Consigli di Classe programmano l’azione formativa per garantire efficacia, trasparenza ed efficienza al proprio operato, nonchè per assicurare le forme più opportune di aggiornamento e formazione del personale docente. La programmazione è dunque un momento qualificante dell’attività educativa e didattica, in quanto permette un controllo continuo dei processi educativi e consente il confronto tra le diverse esperienze e la condivisione delle responsabilità tra i docenti di ogni Consiglio di Classe. I percorsi formativi tengono conto, pur nella loro unitarietà, delle specificità del primo anno e dell’anno finale. Particolare attenzione è riservata alle classi prime e a un’equilibrata distribuzione dei contenuti di studio nell’arco di ogni anno scolastico.

Per una programmazione didattica più rispondente alle necessità degli alunni, dall’anno scolastico in corso, con alunni stranieri neo-arrivati si utilizzano testi ad alta comprensibilità appositamente selezionati da alcuni docenti della scuola. Il Collegio dei Docenti nel rispetto della normativa nazionale, stabilisce:

la scansione dei programmi secondo le finalità generali trasversali a tutte le discipline

gli obiettivi di apprendimento per ogni classe e disciplina, assieme ai contenuti minimi richiesti

gli strumenti di valutazione omogenei per ambito disciplinare e per classi parallele

l’adozione e l’uso dei libri di testo, dei sussidi didattici e multimediali, dei laboratori

le attività e i progetti integrativi per ogni disciplina. All’inizio dell’anno scolastico ciascun Consiglio di Classe elabora la sua programmazione didattica in accordo con i contenuti del presente Piano dell’Offerta Formativa e di quanto stabilito in precedenza dal Collegio Docenti. La programmazione didattica ha le seguenti caratteristiche:

delinea il percorso formativo della classe e dei singoli studenti, adeguando ad essi gli interventi operativi

utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative

è sottoposta a verifiche sistematiche e alla valutazione dei risultati ottenuti, per un adegamento continuo alle esigenze formative

Impegni di ogni Consiglio di Classe sono:

l’analisi dei livelli di partenza della classe

l’individuazione degli obiettivi cognitivi delle singole discipline

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l’individuazione degli obiettivi comuni e trasversali per interventi di tipo pluridisciplinare

l’esplicitazione dei livelli minimi da raggiungere

la verifica della coerenza degli obiettivi disciplinari

la definizione di metodologie e strumenti di lavoro congiunti

la programmazione del recupero, del sostegno, dell’ approfondimento, incluse le attività di arricchimento formativo (visite guidate, viaggi di istruzione, etc.)

la pianificazione delle verifiche, nel rispetto dei carichi di lavoro sostenibili dagli studenti.

Ogni Consiglio di Classe, entro il mese di ottobre, definisce le linee essenziali della programmazione didattica annuale: esse fungono da riferimento per il lavoro dei singoli docenti. Nell’ultima classe di corso vengono programmati percorsi didattici pluridisciplinari, anche in vista dell’Esame di Stato. I Consigli di Classe, infine, verificano periodicamente il rapporto tra finalità generali e specifiche e il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, dei contenuti svolti e le modalità didattiche seguite, riferendo a studenti e famiglie. 2.4 Verifica e valutazione dei percorsi didattici Prove d’ingresso: predisposte a giudizio dei docenti allo scopo di rilevare la situazione iniziale della classe o del singolo studente, per individuare i bisogni formativi degli allievi e impostare la programmazione. Tali prove non influiscono in alcun modo sul giudizio di profitto. Verifica formativa: controlla il livello di raggiungimento degli obiettivi fissati; controlla l’efficacia del lavoro svolto; utilizza i seguenti strumenti: colloqui, domande, interventi, controllo dei lavori eseguiti dagli studenti individualmente a casa o in classe nelle attività di gruppo, test o prove strutturate. Verifica sommativa: È mirata ad accertare e misurare il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati, nonchè il possesso dei requisiti necessari per affrontare il lavoro successivo. Il Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico stabilisce che venga effettuato un congruo numero di verifiche, opportunamente distanziate e distribuite nel tempo. La verifica di conoscenze, competenze e capacità acquisite è effettuata in modo uniforme, graduale e sempre offrendo agli studenti un’adeguata motivazione ed utili indicazioni sui modi di recupero. Valutazione finale: Ogni Consiglio di Classe concorda e stabilisce i criteri per una valutazione complessiva del percorso educativo e didattico compiuto da ciascun allievo, tenuto conto dei criteri generali deliberati dal Collegio dei Docenti.

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Criteri e parametri di valutazione da utilizzare per alunni italofoni:

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ VOTO\10

Dimostra totale disinteresse all’impegno scolastico; manca di elementi di base; rifiuta di sottoporsi a prove di valutazione

Non rilevabili Non rilevabili 1-2

Minime e/o gravemente lacunose

Ha conoscenze minime, anche se guidato stenta nell’esposizione e fa gravi errori nell’ esecuzione di compiti

Comunica in modo scorretto e improprio

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Superficiali e lacunose

Ha acquisito conoscenze appena elementari e le applica se guidato ma con errori anche nell’esecuzione di compiti semplici

Comunica in modo inadeguato; non sa compiere analisi e confonde i concetti

4

Superficiali e incerte

Applica le conoscenze con imprecisione anche in compiti semplici ma dimostra di avere una base di studio

Comunica in modo non sempre preciso; ha difficoltà a compiere il ragionamento in modo autonomo ma se guidato raggiunge qualche risultato

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Essenziali e non approfondite

Esegue compiti semplici senza gravi errori ma con alcune incertezze

Comunica in modo semplice ma adeguato; incontra qualche difficoltà nella sintesi ma comprende i nessi logici fondamentali

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Essenziali con alcuni approfondimenti guidati

Esegue correttamente compiti semplici e applica le conoscenze ai problemi ma con qualche imprecisione

Comunica in modo abbastanza efficace e corretto;coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella sintesi

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Complete con qualche approfondimento autonomo

Affronta il problema senza essere guidato e applica le sue conoscenze in modo globalmente corretto

Comunica in modo efficace ed appropriato; compie analisi corrette ed individua collegamenti; rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove non particolarmente complesse

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Complete, organiche e con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed articolato; rielabora in modo personale e critico; documenta il proprio lavoro; gestisce situazioni nuove anche complesse

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Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale

Applica le conoscenze in modo corretto, autonomo e creativo a problemi complessi

Comunica in modo efficace e articolato; legge criticamente fatti ed eventi; documenta il suo lavoro; trova soluzioni personali a problemi e situazioni

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2.5 La valutazione di alunni stranieri La valutazione di alunni stranieri neo-arrivati è spesso complessa poiché coinvolge diversi fattori e aspettative. La scuola mette in atto un percorso diversificato e personalizzato: i docenti individuano per ogni ambito disciplinare, specialmente nelle prime fasi di inserimento scolastico, attività e temi che possono essere trattati con forti riferimenti al contesto e al concreto, con approcci operativi e attivi che accompagnino l’uso delle parole e diano l’occasione di esprimere abilità già possedute e di proseguire nell’apprendimento. In questa prima fase prevale il carattere formativo della valutazione, che prende in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione, l’impegno, ecc.

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Quando invece si deve decidere, per un alunno straniero da poco inserito nella nostra scuola, il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre fare riferimento a una pluralità di elementi e di considerazioni fra cui non può mancare una previsione di “sviluppo” dell’alunno in relazione all’età, alle motivazioni, agli interessi, alle richieste/attese della famiglia, contrastando sia spinte irrealistiche sia svalutanti da parte di alunni e genitori. Ogni valutazione - iniziale, in itinere, finale – non può che essere strettamente collegata al percorso di apprendimento proposto e, in questo caso, deve necessariamente collegarsi agli interventi specifici e personalizzati per l’apprendimento della lingua italiana. Certamente l’alunno straniero neo-arrivato raggiungerà risultati in tempi diversi rispetto ai compagni di classe. Ed anche i suoi risultati dovranno inscriversi in una fascia di essenzialità e di accettabilità. Il riferimento normativo più congruo a questo tema lo si ritrova nell’art. 45 del DPR n 394 del 31 agosto 1999. Al comma 4 si dice che “il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento …”.

Indicatori per la valutazione di alunni non italofoni Partecipazione ed impegno - Livello di attenzione - Disponibilità ad apprendere - Concentrazione - Domande di chiarimenti e significati Socialità e collaborazione - Interazione attiva con gli altri - Disponibilità al confronto - Senso di adeguatezza personale - Non rifiuto della lingua straniera Applicazione (riguarda e coinvolge il processo di assimilazione) - Organizzazione dei contenuti - Applicazione del modello di studio proposto - Organizzazione di mappe, schemi e sintesi personali, seguendo l’informazione

dell’insegnante - Trasferimento delle conoscenze dalla lingua madre alla lingua di studio

Valutazione 1° quadrimestre e di fine anno Sul documento di valutazione del primo quadrimestre, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte, sulle sue abilità e conoscenze scolastiche, negli spazi riservati alle discipline o agli ambiti disciplinari, possono essere espressi enunciati di questo tipo o simili: A - “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana” B - “La valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana” Enunciati del primo tipo sono formulati ad esempio quando l’arrivo dell’alunno è troppo vicino al momento della stesura dei documenti di valutazione e si può eventualmente riportare anche la data di iscrizione. Enunciati del secondo tipo invece sono utilizzati quando l’alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche previste per i diversi ambiti disciplinari.

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Per quanto possibile però, i docenti faranno il possibile per esprimere una valutazione in ogni ambito, servendosi eventualmente della seconda formula o similare, o di una combinazione delle due. In particolare, per la valutazione di fine anno, l’enunciato A non può essere preso in considerazione, poiché la valutazione è la base per il passaggio o meno alla classe successiva e dunque deve essere sempre formulata.

Le prove degli esami di licenza Le prove dell’esame di licenza rappresentano il momento finale di una percorso e, per quanto riguarda in particolare l’esame di licenza media, esso deve accertare il possesso delle competenze essenziali. Ma devono essere presi nella giusta considerazione anche i grandi progressi effettuati dagli alunni stranieri e la fiducia degli insegnanti nella loro capacità di proseguire nel miglioramento. Per tenere insieme questi due aspetti, sull’esempio di altri istituti scolastici, ci si può orientare verso la proposta di prove d’esame “a ventaglio”, “a gradini” o “a contenuto facilitato” che individuano il livello della sufficienza e i livelli successivi. “prove a ventaglio”: diverse modalità e tipologie di prove “prove a gradini”: diversi livelli di raggiungimento delle competenze essenziali “prove a contenuto facilitato” e conosciuto dall’allievo che individuino il livello di sufficienza e i livelli successivi. Un’altra modalità consiste nel dare prove, in particolare per quanto riguarda la lingua italiana, di contenuto “ampio” in modo che ogni alunno possa trovare la modalità di elaborazione più adeguata alle sue competenze.

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3. REGOLAMENTO GENERALE 3.1 Statuto delle studentesse e degli studenti PREMESSA La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La vita della comunità scolastica si basa quindi sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

DIRITTI

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, attraverso la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il Dirigente scolastico e i docenti, con le modalità previste dal Regolamento di Istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione, che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola, gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati a esprimere la loro opinione mediante una consultazione; analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati i loro genitori.

6. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.

DOVERI

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, di tutto il

personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

3. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti: a) a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi e le finalità della scuola b) ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai Regolamenti di Istituto

della Scuola. c) ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.

4. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

5. Gli studenti si impegnano ad avere cura della propria persona. 3.2 Regolamento e norme disciplinari (studenti)

PREMESSA

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La scuola garantisce i diritti individuali e collettivi. Ciascuno –docenti, non docenti, personale amministrativo, studenti- nella scuola così come in qualsiasi comunità e luogo di vita, riconosce i propri diritti accanto ai propri doveri e assolve ai propri compiti concorrendo al funzionamento dell’istituzione educativa e all’affermazione dei diritti dell’altro e propri.

1. L’atto d’iscrizione costituisce piena accettazione dell’impostazione educativa dell’Istituto e delle norme disciplinari e impegno ad adeguarvisi.

2. Gli alunni tengono sempre un comportamento conveniente, in armonia con l’ordinamento educativo dell’Istituto. La correttezza, le buone maniere, la distinzione nella vita di relazione sono condizione di una convivenza serena e cordiale.

3. La frequenza scolastica quotidiana è il primo dovere cui gli alunni s’impegnano all’atto dell’iscrizione.

4. Ogni alunno è fornito del libretto di comunicazioni con la famiglia, che deve riportare le firme dei genitori/tutori autorizzati a giustificare e a chiedere permessi scolastici personali.

5. Gli alunni partecipano alle lezioni diligentemente muniti dei libri di testo e del materiale scolastico occorrente. In caso contrario i provvedimenti adottati saranno a discrezione dell’insegnante.

6. Le eventuali impreparazioni alle lezioni, debitamente giustificate dai genitori, possono essere accettate solo per seri motivi e sempre a discrezione del docente della disciplina.

7. Le assenze alle lezioni, i ritardi, i permessi di uscita devono essere giustificati dai genitori o da chi ne fa le veci nelle rispettive sezioni del libretto di comunicazione. La giustificazione va consegnata dall’alunno all’insegnante della prima ora. Non si accettano giustificazioni scritte su foglietti o per telefono. Gli alunni devono recarsi dal Dirigente scolastico o dal suo Vicario entro il suono della campanella per ottenere il relativo visto di uscita anticipata. Per i ritardi è consentita una tolleranza massima di 10 minuti; se il ritardo è superiore, gli alunni rimangono in segreteria fino alla seconda ora e poi potranno accedere alla classe. Il giorno successivo devono presentare una regolare giustificazione del ritardo scritta sull’apposito libretto dai genitori. La mancanza di puntualità al mattino ostacola il regolare inizio delle lezioni; il Dirigente scolastico e gli insegnanti adottano pertanto i provvedimenti disciplinari che ciascun caso richiede.

8. Le assenze prolungate o troppo frequenti devono essere giustificate personalmente dai genitori o da chi ne fa le veci.

9. Le giustificazioni delle assenze per malattia, di durata superiore a 3 giorni, devono essere accompagnate dal certificato medico.

10. Gli alunni che non intendono avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica svolgono lezioni di una materia alternativa con un docente appositamente incaricato, secondo quanto stabilito a inizio anno dal Collegio dei Docenti.

11. Le studentesse e gli studenti hanno diritto a eleggere a inizio anno un rappresentante attraverso libere elezioni a voto segreto e scrutinio palese. Gli studenti eletti avranno l’incarico di rappresentare la comunità studentesca in tutte le occasioni ufficiali e farsi portavoce delle richieste e opinioni della collettività. Tale incarico potrà essere revocato, a discrezione del Collegio dei Docenti, in caso di palesi e gravi mancanze disciplinari da parte dei rappresentanti eletti. In tal caso, verrà nominato nuovo rappresentante il primo degli studenti non eletti.

12. I genitori sono chiamati a collaborare con la scuola per evitare assenze intenzionali e giustificazioni prive di serie motivazioni. Questo spirito di collaborazione suggerisce inoltre di comunicare per telefono alla scuola la mattina stessa i motivi dell’assenza, specie se si tratta di ragazzi della scuola superiore. La direzione procede a controlli telefonici periodici per verificare le assenze.

13. La scuola si farà carico di anno in anno, di trovare le modalità più idonee allo svolgimento dei colloqui fra famiglie e docenti.

14. Gli studenti hanno diritto a riunirsi periodicamente in assemblea. E’ consentito lo svolgimento di un’assemblea al mese per la durata di un’ora ciascuna. L’assemblea non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana e viene richiesta dal rappresentante degli studenti.

15. Non è consentito a parenti o estranei l’accesso alle aule per comunicare con alunni o insegnanti. Dopo il suono della campanella, i genitori che non abbiano specifiche incombenze da assolvere devono lasciare la scuola.

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16. È vietato agli alunni l’uso di telefoni cellulari durante le lezioni. Di norma non è consentito l’utilizzo diretto del telefono della scuola; solo per validi motivi la segreteria provvederà ad effettuare le telefonate richieste.

17. Al termine e al di fuori dell’orario di lezione non è consentito fermarsi a lungo all’interno della scuola o in cortile, se non dietro specifico permesso del Dirigente scolastico. In caso di variazioni per il ritiro degli alunni, i genitori sono tenuti a comunicarlo in segreteria.

18. Per le ore di Educazione Fisica gli alunni portano senza dimenticare quanto richiesto: tuta e scarpe pulite.

19. In caso di malessere, l’alunno è tenuto a informare il docente presente sul posto, il quale ne cura l’eventuale accompagnamento in infermeria senza perderne il controllo. Se necessario, il docente ne informa anche il Preside. Nessun alunno in caso di indisposizione può sollecitare telefonicamente l’intervento della famiglia: la telefonata si farà direttamente dalla segreteria in modo da informare correttamente la famiglia e autorizzare subito l’eventuale ritiro dalla scuola.

20. Non è consentito uscire dall’aula durante le lezioni, nè allontanarsi dal luogo di ricreazione durante gli intervalli senza il permesso del docente. È preferibile recarsi in bagno o a bere solo al cambio dell’ora.

21. Nessun alunno può uscire dall’Istituto durante l’orario scolastico senza l’autorizzazione esplicita del Dirigente scolastico.

22. A tutti gli alunni di ogni ordine di scuola è vietato fumare. 23. L’ordine generale e il decoro dell’Istituto sono affidati anche alla buona educazione e al senso di

rispetto degli alunni. Eventuali danni saranno addebitati a chi li ha procurati. In caso di danni anonimi la spesa sarà suddivisa fra i componenti della classe, del gruppo o di tutta la collettività.

24. La direzione non assume responsabilità per quanto gli alunni possano smarrire nell’ambito dell’Istituto. Gli oggetti ritrovati vengono depositati in segreteria.

25. L’affissione di annunci all’albo, la distribuzione di fotocopie o qualsiasi comunicazione agli alunni deve essere espressamente autorizzata dal Dirigente scolastico.

26. È vietato introdurre libri, riviste, giochi o altro materiale contrario alla morale e alle finalità proprie dell’Istituto.

27. Il voto di condotta è in relazione oltre che al comportamento, alla assiduità e alla diligenza nei doveri scolastici.

28. La biblioteca scolastica è a disposizione di tutti i componenti dell’Istituto. A nessuno è consentito di accedere direttamente agli scaffali; per ogni indicazione è necessario rivolgersi agli incaricati. I libri in prestito non vanno nè segnati nè deteriorati: chi li danneggia o perde è tenuto a rimborsarne il costo. Entro il 10 giugno di ogni anno tutte le opere vanno restituite; non è più consentito il prestito dopo tale data. I responsabili di biblioteca si fanno carico del controllo.

29. L’accesso in palestra e l’uso delle attrezzature sono consentiti solo in presenza di un insegnante responsabile.

30. Quando l’alunno, per motivi di salute, non può praticare Ed. Fisica per più di 3 lezioni, deve presentare al Preside la richiesta di esonero temporaneo scritta e firmata dai genitori, allegando certificato medico. In caso di impedimento per non più di 3 lezioni basterà la giustificazione come sopra, ma non è necessario il certificato medico. Gli alunni esonerati partecipano regolarmente alle lezioni di Educazione Fisica, in quanto la disciplina consta anche di parte teorica con una corrispondente valutazione.

31. Non è consentito agli alunni accedere ai laboratori in assenza dei docenti e al di fuori dell’orario stabilito.

32. L’accesso agli spazi esterni è consentito nelle pause di ricreazione, sotto sorveglianza degli insegnanti.

33. Le norme di comportamento durante il servizio mensa si basano sulla buona educazione e il rispetto reciproco. Durante il pasto è presente almeno una figura adulta di riferimento chiamata a vigilare sul tranquillo svolgimento della refezione. Non è consentito consumare il pasto al di fuori dei locali della mensa.

34. Nei confronti degli alunni che continuino a trascurare il loro dovere o si segnalino per comportamento poco rispettoso dei principi della convivenza civile, si ricorrerà a sanzioni disciplinari secondo quanto specificato di seguito:

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NORME E SANZIONI DISCIPLINARI ART. 1 (DISPOSIZIONI GENERALI) La disciplina scolastica è regolata dal presente titolo. Essa ha come scopo la conservazione di un ambiente consono all’azione educativa e il suo mantenimento è affidato soprattutto agli stessi studenti, nella prospettiva dell’autodisciplina che scaturisce dal senso di appartenenza alla collettività e dall’interesse e dalla motivazione alla partecipazione consapevole al processo di istruzione e formazione che avviene nella scuola. ART.2 (COMPORTAMENTI IRREGOLARI) Sono comportamenti contrari al regolare e proficuo svolgimento delle attività didattiche: 2a) occasionale disturbo alla quiete e serenità della normale vita scolastica; 2b) occasionale mancato rispetto, privo di giustificazione, delle norme del Regolamento di Istituto relative agli orari, entrate e uscite anticipate o posticipate, assenze; 2c) offesa alla dignità personale di compagni o del personale della scuola; false dichiarazioni; 2d) protrarsi nel tempo delle infrazioni suddette 2a, 2b, 2c; 2e) offesa al decoro, all’igiene e alla salubrità dell’ambiente scolastico, al buon nome della scuola e alla sua dignità; 2f) danneggiamenti all’ambiente scolastico, al patrimonio dell’Istituto o alla altrui proprietà; 2g) offese alla morale e ai sentimenti etici e religiosi; 2h) atteggiamenti persecutori e\o prevaricatori nei confronti di compagni e\o del personale della scuola; 2i) violenze personali. ART.3 (ATTENUANTI ED AGGRAVANTI) Costituiscono attenuanti: 3a) l’involontarietà in quanto compatibile con l’infrazione; 3b) il mancato controllo emotivo connesso alla brevità dell’infrazione e all’età dello studente; 3c) la situazione di handicap; 3d) l’immediato e leale riconoscimento dell’infrazione e della sua gravità; 3e) la provocazione ricevuta; Costituiscono aggravanti: 3f) la recidiva; 3g) le circostanze dell’infrazione tra le quali l’aver commesso e\o omesso l’azione nei laboratori, durante le visite guidate, i viaggi di istruzione, gli scambi culturali, gli stages; 3h) il carattere di gruppo dell’infrazione. ART.4 (SANZIONI) Le sanzioni previste per le infrazioni di cui all’art.2 sono: 4a) ammonizione verbale e\o scritta (nota), allontanamento temporaneo dalla classe, per i casi previsti sub 2a e 2b; 4b) richiamo scritto ai propri doveri, dichiarazione scritta di biasimo (censura) per le infrazioni di cui sub 2c); 4c) richiamo scritto ai propri doveri, non ammissione alla frequenza nel giorno in cui si verifica l’infrazione per quanto sub 2d) e 2e); 4d) risarcimento del danno per le infrazioni di cui sub 2f); 4e) allontanamento dalla scuola da 1 a 15 gg per le infrazioni sub 2f), 2g), 2h), 2i). ART.5 (PROCEDURA) Ogni procedimento disciplinare nei confronti degli allievi prevede la contestazione degli addebiti e la possibilità di difesa e giustificazione da parte degli interessati. Le sanzioni di cui sub 4e) sono trascritte sulla pagella e sul registro generale dei voti salvo parere contrario del Collegio Docenti; l’allontanamento dalle lezioni viene comunicato ai genitori in tempo utile perchè possano prendere atto della esclusione dalla frequenza.

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ART.6 (ORGANI COMPETENTI) L’istruttoria di ogni procedimento disciplinare è di competenza del Dirigente Scolastico. Fanno parte dell’istruttoria la ricezione del rapporto sull’infrazione, l’accertamento, l’eventuale avvio del procedimento, la contestazione degli addebiti e la relazione eventuale all’organo competente a irrogare la sanzione. Sono competenti: 6a) i docenti per le sanzioni sub 2a) 6b) il Dirigente scolastico per le sanzioni 2b), 2c), 2d); 6c) il Consiglio di Classe per le sanzioni sub 2e). Le sedute del Consiglio di Classe ai sensi e per le finalità del presente titolo, poichè trattano di persone, sono riservate ai soli componenti e vige l’obbligo del segreto di ufficio per tutti i componenti stessi. Il verbale e ogni altro atto sono riservati. Se ne può rilasciare copia o autorizzare la visione ai sensi delle norme vigenti sulla trasparenza amministrativa e previo nulla osta del Provveditore agli Studi. ART. 7 (ORGANO DI GARANZIA) Al fine di esaminare i ricorsi in tema di sanzioni disciplinari è istituita un’apposita Commissione di Garanzia. Essa è costituita da due docenti indicati dal Consiglio della classe interessata, da un membro del Comitato di Gestione, da un genitore e da un rappresentante degli studenti se maggiorenne. Le decisioni sono assunte a maggioranza e non è consentita l’astensione. Il Dirigente scolastico non partecipa alle sedute della Commissione; ne riceve gli atti per dare ad essi esecutività previo controllo di legittimità. Qualora permangano a giudizio del Dirigente scolastico elementi di illegittimità, lo stesso Capo di Istituto può rimettere gli atti al Provveditore agli Studi. Al fine di semplificare le procedure avverso le sanzioni 2a) e 2b) è ammesso reclamo al Dirigente scolastico da parte dell’allievo. In caso di incompatibilità tra il ricorrente e un membro della Commissione è ammessa la sostituzione con un membro supplente.

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4. SCUOLA DELL’INFANZIA 4.1 Obiettivi Educativi specifici della Scuola dell’Infanzia La Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella scuola primaria, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie. È un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare. Per questo richiede attenzione e disponibilità da parte dell’adulto, stabilità e positività nelle relazioni umane, flessibilità e adattabilità alle situazioni. Connotati essenziali del servizio educativo della Scuola dell’Infanzia sono: - impostare una relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di esperienza, come condizione per pensare, fare ed agire; - valorizzare il gioco in tutte le sue forme ed espressioni (in particolare il gioco di finzione, di immaginazione e di identificazione per lo sviluppo della capacità di elaborazione e di trasformazione simbolica delle esperienze); - incoraggiare il fare produttivo e le esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura, per orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi via via più ordinati e organizzati di esplorazione e ricerca. Il percorso educativo della Scuola dell’Infanzia deve trasformare le capacità personali di ciascun bambino in competenze, attraverso un percorso di apprendimento fissato in obiettivi, poi mediati, interpretati, ordinati, distribuiti e organizzati in diverse Unità di Apprendimento, a seconda delle peculiarità di ogni classe. Obiettivi che devono essere percepiti dai bambini e dalle famiglie come traguardi importanti e significativi. In particolare, la nostra scuola ha suddiviso la Scuola dell’Infanzia in 4 classi, ognuna con gli obiettivi qui specificati: Pulcini (2.5 – 3 anni) - Realizzare incontri e attività comuni; - Vivere esperienze di lavoro in gruppi misti; - Condividere esperienze e conoscenze; - Acquisire curiosità e gioia nell’ascoltare; - Acquisire coscienza del proprio corpo. Classi intermedie (3 – 4 anni e 4 – 5 anni) - presa di coscienza del valore del corpo inteso come un’espressione della personalità; - potenziare le capacità senso-percettive e gli schemi dinamici di base del corpo (camminare, correre, saltare, lanciare, stare in equilibrio) adattandoli ai parametri spazio-temporali dei diversi ambienti; - progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti; - prestare attenzione ai discorsi altrui e cercare di comprenderli; - farsi capire dagli altri pronunciando correttamente le parole, - analizzare e commentare figure di crescente complessità; - descrivere una situazione ad altri; - dar conto di una propria esperienza e rievocare un fatto; - riassumere una breve vicenda presentata sotto forma di lettura o di racconto; - localizzare, raggruppare, ordinare, contare, misurare; - potenziare l’impiego di tutti i sensi attraverso l’esplorazione, la manipolazione, l’osservazione;

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- rendere più responsabile l’uso della comunicazione ed espressione manipolativo-visiva, sonoro-musicale, drammatico-teatrale, audio-visuale e mass mediale; - relazionarsi e comportarsi in modo consono a una convivenza umanamente valida; - sviluppo dell’autonomia, del senso di responsabilità, dell’accoglienza e dell’appartenenza. Preparatoria (5 – 6 anni) - Ascoltare e comprendere un testo orale - Esercitare abilità grafo-motorie - Compiere relazioni logiche - Decodificare un codice simbolico - Riordinare una sequenza - Giocare ed esplorare, manipolare e conoscere i diversi elementi naturali - Osservare e registrare i fenomeni atmosferici - Percepire il trascorrere del tempo - Verbalizzare e rappresentare le caratteristiche più importanti delle quattro stagioni - Comprendere il rapporto tra sana alimentazione e crescita sana - Esplorare l’ambiente naturale - Sapersi orientare nello spazio - Riprodurre in modo creativo colori e forme dell’ambiente - Costruire insieme - Conoscere globalmente il proprio corpo - Riconoscere e denominare il proprio corpo su di sé, sugli altri e su un’immagine - Acquisire sicurezza nei movimenti e fiducia nelle proprie capacità - Sviluppare un’immagine positiva di se stessi - Rappresentare il proprio corpo - Vivere la gioia della stare insieme - Comunicare ed esprimere sentimenti ed emozioni - Riconoscere ed esprimere graficamente le emozioni - Cooperare con gli altri nella vita di gruppo - Verbalizzare esperienze - Comunicare ed esprimersi con l’uso dei diversi linguaggi - Rielaborare le esperienze vissute - Vivere i valori dell’Amicizia - Condividere i momenti di festa con animazioni, canti, danze e giochi 4.2 Potenziamento dell’offerta formativa - Come la Primaria, anche la Scuola dell’Infanzia segue un programma bilingue italiano – inglese. Le classi alternano le prime e le ultime ore con insegnanti qualificati e assistenti di lingua italiana e lingua inglese. - È previsto un numero superiore di ore settimanali rispetto a quelle curricolari per potenziare la creatività e la fantasia attraverso attività ludiche e manuali. - tutti gli alunni, anche i più piccoli, sono coinvolti nell’organizzazione di manifestazioni legate a eventi e festività (Natale, Carnevale, Halloween, inizio e fine anno scolastico, ecc.). 4.3 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola dell’Infanzia Al termine del percorso della Scuola dell’Infanzia ci si attende che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.

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4.4. Struttura organizzativa della Scuola dell’Infanzia Dirigente scolastico: Aristea Tocco Vice Preside: Sara Bonati Coordinatore per la Scuola dell’Infanzia: Sonia Cadore Insegnanti – sezione italiana: Mahshid Esmaeili (dai 2.5 ai 3 anni) – sezione pulcini Francesca Dandolo (dai 3 ai 4 anni) Raika Manafi (dai 4 ai 5 anni) Sonia Cadore (dai 5 ai 6 anni) – Preparatoria Insegnanti – sezione inglese:

Sima Ahmadi (dai 2.5 ai 3 anni) – sezione pulcini

Sahar Sabahi (dai 3 ai 4 anni) Leila Rajabalian (dai 4 ai 5 anni)

Sima Ahmadi (dai 5 ai 6 anni) – Preparatoria Laboratorio artistico: Mitra Arzideh, Ayrin Gharibpour Educazione motoria: Nazila Borhani Musica e canti: Shake Mirzaian Metodo ORF, strumento musicale: Sina Fathololoumi Informatica: Sina Fathololoumi Convivenza civile: Emilia Stendardo Assistenti: Anahita Arani

Zohreh Atri Anna Kanef Kimberly Hallam

Jila Panianpour

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5. SCUOLA PRIMARIA

5.1 Obiettivi educativi specifici della Scuola Primaria In prima approssimazione, programmare significa progettare, pianificare, e in numerosi settori della vita sociale questa è prassi consueta. È noto come per la scuola primaria i momenti attraverso i quali effettuare una programmazione didattica ed educativa debbano tener conto delle premesse delle indicazioni ministeriali contenenti i seguenti punti: a) individuazione delle esigenze del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza degli alunni; b) definizione degli obiettivi finali, intermedi, immediati che riguardano l’area cognitiva, l’area non cognitiva e le loro interazioni; c) organizzazione delle attività e dei contenuti in relazione agli obiettivi stabiliti; d) individuazione dei metodi, materiali, sussidi adeguati; e) sistematica osservazione dei processi di apprendimento; f) processo valutativo essenzialmente finalizzato sia agli adeguati interventi culturali ed educativi, sia alla costante verifica dell’azione didattica programmata; g) continue verifiche del processo didattico, che informino sui risultati raggiunti e servano da guida per gli interventi successivi. Poiché la scuola rappresenta un sottoinsieme del sistema sociale, anche per essa, così come avviene per tanti altri settori, il problema dovrà essere affrontato sia sotto l’aspetto pedagogico generale che sotto il profilo operativo a livello di singole materie per rendere attuale la possibilità di intervenire su situazioni concrete ed oggettive con lo scopo di realizzare obiettivi mediante l’uso di metodologie idonee allo scopo e di procedure razionali. Per esigenze intrinseche alle reali possibilità di lavoro all’interno della scuola si richiedono, in premessa, alcune chiare risposte ritenute necessarie per individuare il problema degli obiettivi specifici nei suoi esatti ambiti. Occorre, infatti, essere certi e responsabilmente consapevoli: - della precisa conoscenza della struttura propria della istituzione nella quale si opera; - della conoscenza degli obiettivi specifici di tutte le materie e dei rispettivi programmi; - del possesso di una solida preparazione culturale, pedagogica e didattica; - della convinzione di dover interagire gli aspetti culturali ritenuti «classici» con quelli propri della realtà riguardante l’ambiente su cui si opera; - della necessità di inserire la scuola nel tessuto sociale e nel vissuto proprio dell'alunno; - della disponibilità al dialogo, al confronto, al lavoro in comune mediante il superamento degli schematismi tipici delle singole materie; - della disponibilità a effettuare serie sperimentazioni di carattere metodologico unitamente alla realizzazione di un buon lavoro interdisciplinare, per poter "programmare" in modo da realizzare il disposto legislativo che richiede di perseguire "l’unità del sapere e lo sviluppo armonico della personalità dell’alunno". Il discorso inizia con la programmazione scolastica mediante: - analisi delle situazioni di partenza, - l’individuazione degli obiettivi istituzionali, - delle attività, - degli strumenti didattico-pedagogico-metodologico, - dei tempi di attuazione dei vari progetti, - dei rapporti tra i diversi ordini di scuola, - del modo di intendere il problema dell’aggiornamento professionale, - della possibilità di verificare, sistematicamente, ogni punto sopraelencato. L’applicazione concreta di un modello per il raggiungimento ottimale di obiettivi specifici richiede il ricorso costante a processi di innovazione didattica. Le innovazioni cui si accenna

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riguardano, prevalentemente, l’adozione di metodologie in grado di proporre, agli alunni, ipotesi di lavoro "aperte a soluzioni diverse" e perciò stesso formulate in forma problematica e non predeterminata. Esse presumono il costante adeguamento delle proprie culture e degli interventi pedagogici in quanto la scelta degli obiettivi e dei contenuti deve tenere conto del fatto che non esiste una realtà ripetibile nel tempo o trasmissibile integralmente. Questa è diretta conseguenza del fatto che ogni società è in continua e rapida trasformazione e la scelta degli obiettivi e dei contenuti deve essere coerente con il contesto storico. Le conseguenze di simili considerazioni portano a mettere in discussione contenuti ritenuti immutabili, a prevedere varie "piste" di formazione e di apprendimento, a modulare in forma differenziata i processi di apprendimento in rapporto alle diverse realtà ed esigenze degli alunni. La prima operazione da effettuare riguarda la scelta degli obiettivi culturali ed educativi intesi come conoscenza dell’ambiente, del possesso di strumenti che consentano la possibilità di ampliare il campo dei linguaggi, di sviluppare le capacità logiche e critiche insieme agli aspetti che si riferiscono ai comportamenti, alle relazioni interpersonali e alla socializzazione. Per la scelta degli obiettivi occorre tener presente i criteri formali cui deve rispondere un obiettivo didattico: esso deve descrivere un risultato terminale e non un contenuto specifico o un intento dell’insegnante; deve riferirsi a termini di comportamento o di adempimento per ciò che l’alunno sarà chiamato a riscontrare quando dovrà dimostrare il raggiungimento dell’obiettivo stesso e dovrà riferirsi a comportamenti osservabili in quanto il suo raggiungimento servirà a stabilire l’esistenza di una prestazione accettabile in relazione alla richiesta. Nello specifico, il lavoro degli insegnanti dovrà articolarsi attraverso due momenti: - la raccolta provvisoria degli obiettivi da parte di ciascun docente (scelta dei problemi); - la scelta degli obiettivi attraverso un esame critico di tipo collegiale, posto in forma problematica nell'intento di salvaguardare la pluralità delle concezioni. I contenuti dell'insegnamento vanno scelti in coerenza con gli obiettivi stabiliti e i programmi in vigore, privilegiando un insegnamento "per problemi", ricercando "blocchi di contenuti" che consentano agli alunni di impadronirsi delle strutture fondamentali delle varie materie e tali da poter essere liberati della loro oggettività per venire articolati in una serie di livelli di apprendimento, in giusta mediazione fra le caratteristiche psicologiche dell’alunno e le esigenze intrinseche della materia. La valutazione dei risultati e degli alunni diventa quindi una logica conseguenza. 5.2 Potenziamento dell’Offerta Formativa

A. (Sistema Bilingue) - La nostra Scuola da alcuni anni ha inaugurato e individuato per il potenziamento dell’Offerta Formativa un sistema pedagogico bilingue italiano-inglese, riscontrando un grande successo per la migliore qualità dell’insegnamento delle lingue e per il conseguente aumento del numero di iscritti. Al termine di ogni anno scolastico, la scuola offre:

1. la possibilità di effettuare i Cambridge Young Learner English Tests, una certificazione riconosciuta a livello internazionale che attesta, a vari livelli, l’effettivo apprendimento della lingua inglese. Il Cambridge Young Learner English Test viene coordinato dall’Università di Cambridge “ESOL” Examination, un Dipartimento del “Local Examination Syndicate”, che si occupa della programmazione didattica e del controllo scientifico dei test sostenuti dai non madre lingua inglese in tutto il mondo. Gli Young Learner Tests (livelli A1 e A2) sono riconosciuti dal Council of European Framework for Modern Language. I test verificano sia le competenze linguistiche - listening, speaking, reading e writing – che quelle socio-linguistiche, che si basano sull’analisi dei livelli nella comunicazione del vissuto quotidiano. La loro somministrazione, di norma, è scandita dall’età degli alunni:

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- classe II (età 7 anni) - gli alunni cominciano con il primo Test denominato Starters, proprio dei principianti o di coloro che hanno un approccio linguistico più elementare; - classe III (età 8 anni) e classe IV (età 9 anni) - generalmente i candidati sostengono il Movers, che attesta un livello intermedio; -: classe V (età 10 anni): gli alunni affrontano il test più impegnativo, denominato Flyers. In qualche caso, gli allievi più preparati sostengono anche il Cambridge Main Suite of Examinations (e.g. KET and PET), solitamente assegnato ad un’utenza più adulta.

B. La scuola prevede numero superiore di ore settimanali rispetto a quelle curricolari per realizzare e ottimizzare la pianificazione di alcuni interventi didattici: B.1 - rafforzamento della creatività con laboratori scientifici, letterari e grafici, laboratori informatici, laboratori artistici per le attività artigianali (calendari, collage, sculture, ecc.), mostre di opere pittoriche, realizzate dai bambini stessi. B.2 - approfondimenti di educazione alla convivenza civile su questioni che riguardano la sicurezza e la previsione del rischio: visite dei vigili del fuoco, simulazione di un rischio grave o di un pericolo imminente, piano di evacuazione, studio della pianta degli abitati della scuola e possibili soluzioni in termini di fughe, evacuazioni o azioni di protezione del proprio corpo. Ma anche corsi specifici sul funzionamento della “burocrazia amministrativa” della Scuola, dell’Ambasciata, dello Stato italiano, con particolari riferimenti al tipo di modello istituzionale. Un apposito spazio è dedicato al tema dell’Interculturalità, che trova con la canzone un’esplicitazione concreta e visibile per le famiglie, musica e coreografie preparati per la chiusura dell’anno scolastico. B.3 - organizzazioni di manifestazioni legate a eventi e festività (Natale, Carnevale, Halloween, inizio e fine anno scolastico, ecc.).

5.3 Quadro orario settimanale

MATERIE LINGUA

D’INSEGNAMENTO n. ore settimanali per classe

I II III IV V

ITALIANO Italiano 6 6 6 6 6

INGLESE Inglese 6 6 6 6 6

STORIA Italiano 2 2 2 2 2

GEOGRAFIA Italiano 1 1 1 1 1

MATEMATICA Italiano/Inglese 5 (3+2) 5 (3+2) 5 (3+2) 5 (3+2) 5 (3+2)

SCIENZE Italiano/Inglese 3 (2+1) 3 (2+1) 3 (2+1) 3 (2+1) 3 (2+1)

MUSICA Italiano 3 3 2 2 2

ARTE E IMMAGINE Inglese 2 2 2 2 2

TECN. e INFORMATICA Inglese 1 1 1 1 1

SC. MOTORIE e SPORTIVE e BASKET

Inglese 5 (4+1) 5 (4+1) 5 (4+1) 5 (4+1) 5 (4+1)

RELIGIONE/ALTERN. Italiano 1 1 1 1 1

PERSIANO (L.C.L.) Persiano -- -- 1 1 1

BOOK CLUB/CAMBRIDGE Inglese -- -- 1 1 1

STUDIO ASSISTITO Italiano 3 3 2 2 2

LAB. TEATRALE Italiano 1 1 1 1 1

LAB. ARTISTICO Italiano/Inglese 1 1 1 1 1

TOTALE ORE SETT.LI 40 40 40 40 40 Durata unità oraria 50 min. 50 min. 50 min. 50 min. 50 min.

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5.4 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola Primaria La finalità istituzionale della Scuola Primaria è quella di sviluppare l’apprendimento in vista del successivo accesso alla Scuola Secondaria di I grado.

L’alunno/a, al termine della Scuola Primaria, possiede discreta consapevolezza di sé, adeguate conoscenze disciplinari e abilità operative.

5.5. Struttura organizzativa della Scuola Primaria

Dirigente scolastico: Aristea Tocco Vice Preside: Sara Bonati Coordinatore Scuola Primaria: Paola Vallicelli Italiano, Storia, Geografia: Sonia Cadore, Raika Manafi, Viviana De Rosa Inglese, Book Club/Cambridge Lab: Sara Khanbaba, Craig Jones Matematica, Scienze: Paola Vallicelli, Sara Khanbaba, Craig Jones Musica: Teni Yagoubian Arte, laboratorio artistico: Bita Imen, Ayrin Gharibpour, Viviana De Rosa Persiano: Bita Imen Tecnologia & Informatica: Sina Fathololoumi Religione/Alternativa: Emilia Stendardo, Anna Motacchi, Jalil Fathololoumi Sport, Basket: Talin Amirian, Maani Talebi Laboratorio teatrale: Maani Naimi Studio assistito: Anna Motacchi, Paola Vallicelli Docente facilitatrice (italiano): Shaghayegh Sahraei, Pantea Soraya Docente facilitatrice (inglese): Monica Simonian

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6. SCUOLA SECONDARIA I GRADO

6.1 Obiettivi educativi specifici della Scuola Secondaria di I grado La Scuola Italiana di Tehran si configura come Istituto Comprensivo e si propone di offrire una continuità scolastica che parte dalla scuola dell’Infanzia sino alle Superiori. Il grado inferiore della Scuola Secondaria è rappresentato dalla Scuola Media paritaria triennale che assicura lo svolgimento articolato e completo dei programmi previsti dall’ordinamento scolastico italiano, anche alla luce delle nuove Indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo di istruzione del Ministero della Pubblica Istruzione italiano. Nello specifico il suo progetto culturale e formativo si orienta in funzione di:

a. educazione alla libertà b. educazione alla democrazia e al rispetto dell’altro c. sviluppo della solidarietà d. studio e approfondimento dell’ identità culturale e. valorizzazione delle differenze

E mira alla formazione di persone: a. che sviluppino una personalità critica b. integrate armonicamente nella pluralità delle dimensioni corporea-mentale-affettiva c. protagoniste di un progetto di vita caratterizzato dalla competenza all’imparare lungo tutto l’arco

della biografia personale d. competenti nella gestione dei processi comunicativi

Al termine di ogni anno scolastico il Consiglio di Classe concorda e stabilisce i criteri per una valutazione complessiva del percorso educativo e didattico compiuto da ciascun allievo e, per ciascuna disciplina, assegna collegialmente un giudizio sulla base di una valutazione formativa e prove oggettive e dei livelli di raggiungimento degli obiettivi comportamentali con particolare attenzione all’impegno e al metodo di lavoro. La Circolare n.10 del 23 gennaio 2009 del Ministero dell’Istruzione, avente per oggetto la valutazione degli apprendimenti e del comportamento, ricorda che la legge di conversione 30 ottobre 2008 n. 169 ha disposto modifiche al sistema di valutazione degli alunni che hanno trovato immediata attuazione nel anno scolastico 2008-09. In sede di valutazione intermedia e finale nella scuola primaria e secondaria di 1° grado la valutazione relativa alle discipline va espressa con voti numerici in decimi e accompagnata da una illustrazione relativa al livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Per entrambi gli ordini di scuola i docenti possono autonomamente prevedere che i voti in decimi siano accompagnati anche da giudizi sintetici o analitici. Si ricorda che i criteri essenziali per una valutazione d qualità sono:

- la finalità formativa; - la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità; - la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano di studio; - la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti; - il rigore metodologico nelle procedure; - la valenza informativa.

Questi criteri devono costituire riferimento per: - la valutazione in itinere; - la valutazione periodica e finale; - l’esame conclusivo di ciclo.

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Il D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009 della Pubblica Istruzione sulla valutazione del comportamento degli alunni di Medie e Liceo chiarisce i seguenti punti: - finalità della valutazione del comportamento degli studenti; - caratteristiche ed effetti della valutazione del comportamento; - criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento; - criteri ed indicazioni per l’attribuzione di una votazione insufficiente; - autonomia scolastica. Per la scuola secondaria di 1° e 2° grado, la valutazione del comportamento è espressa in decimi. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di consiglio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. In sede di Esame di Stato concorre alla valutazione complessiva anche la prova INVALSI (o Prova Nazionale), una prova scritta che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti. I contenuti dei test sono realizzati dall’Istiuto Nazionale per la Valutazione del Sistemazione dell’Istruzione (INVALSI). La prova è suddivisa in due parti: Italiano e Matematica.

6.2 Potenziamento dell’offerta formativa Al fine di perseguire le finalità e gli obiettivi precedentemente indicati, la Scuola affianca alla normale attività didattica nelle discipline previste dal corso di studio, un’ampia serie di progetti svolti sia in orario di lezione che al pomeriggio. Queste attività hanno lo scopo di favorire una crescita più equilibrata ed un apprendimento più completo, e di consentire allo studente di esprimere le proprie potenzialità ed attitudini, acquisendone maggiore consapevolezza. La Scuola Secondaria I grado Pietro della Valle offre in particolare agli studenti:

- Un numero maggiore di ore di lezione settimanali (40 invece delle 27-30 curricolari - cfr. Quadro Orario Medie) per ottimizzare la preparazione degli alunni; in particolare fin dal primo anno viene introdotta l’informatica. L’inglese è potenziata grazie all’introduzione di discipline svolte in lingua inglese.

- Una serie di moduli finalizzati all’apprendimento e al potenziamento della lingua locale (il Farsi), organizzati in due differenti livelli (iniziale ed avanzato), che permettono anche di introdurre elementi fondamentali della storia, geografia, letteratura locale e musica tradizionale.

- Un modulo speciale per l’apprendimento rapido della lingua italiana come L2 per studenti non italofoni con l’intervento di una docente facilitatrice.

- Accoglienza e continuità educativa che cura i collegamenti tra primaria e secondaria di I grado e facilita l’inserimento degli alunni “nuovi” nel contesto scolastico, individuando i casi di disagio e di disorientamento. Il progetto prevede: interventi per la conoscenza del percorso formativo degli alunni; realizzazione di programmi e attività in comune tra studenti delle classi”ponte”, in alcuni periodi dell’anno scolastico; coordinamento dei sistemi di valutazione.

- Gite scolastiche, visite guidate e viaggi di istruzione, a carattere naturalistico e di interesse storico-culturale permettono l’avvicinamento al patrimonio naturale, artistico e culturale dell’Iran e consentono esperienze di vita associata e stimolano l’operatività dgli studenti.

- Partecipazione a iniziative sportive, artistiche, culturali e sociali, organizzate da scuole e istituzioni italiane e straniere; preparazione di mostre, feste e spettacoli; la formazione di una squadra maschile di calcio e una squadra femminile di pallavolo.

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6.3 Quadro orario settimanale della Scuola Secondaria I grado

MATERIE LINGUA D’INSEGNAMENTO

n. ore settimanali per classe

I II III

ITALIANO Italiano 6 6 6

INGLESE Inglese 4 4 4

SPAGNOLO Spagnolo 2 2 2

STORIA Italiano 2 2 2

GEOGRAFIA Italiano 2 2 2

MATEMATICA Italiano/Inglese 5 + 2 5 + 2 5 + 2

SCIENZE Italiano 1 1 1

TECNOLOGIA Italiano 1 1 1

INFORMATICA Inglese 1 1 1

MUSICA Italiano 2 2 2

ARTE e IMMAGINE Italiano 2 2 2

SC. MOTORIE e SPORTIVE Inglese 2 2 2

RELIGIONE/MAT. ALT. Italiano 1 1 1

L. e C. locale (PERSIANO) Persiano 1 1 1

Att. integrative - Laboratori

CAMBRIDGE CERT. Inglese 3 3 3

LAB. SPAGNOLO Spagnolo 1 1 1

LAB. BIOLOGIA Inglese 1 1 1

BASKET Inglese 1 1 1

TOTALE ORE SETT.LI 40 40 40 Durata unità oraria 50 min. 50 min. 50 min.

6.4 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola Secondaria I grado La finalità istituzionale della Scuola Secondaria I grado è quella di sviluppare l’apprendimento in vista del successivo accesso, prioritario ma non esclusivo, al nostro Liceo Scientifico. Vista la peculiare natura del contesto geografico e politico del territorio, e conscia del ruolo e della responsabilità di dover comunque sostenere attivamente sul territorio la diffusione della nostra cultura di appartenenza e dei nostri valori ideali, la Scuola Pietro della Valle intende comunque offrire ai suoi studenti italiani, italo-iraniani o di altra nazionalità, una formazione di carattere generale che permetta studi superiori in qualunque campo.

6.5 Struttura organizzativa della Scuola Secondaria I grado Dirigente Scolastico: Aristea Tocco Vice Preside: Sara Bonati Italiano, Storia, Geografia: Veronica Arthemalle, Massimiliano Vassalli, Maani Naimi Inglese, Cambridge Lab: Leila Moatamed Spagnolo: Yoandris Becerra Matematica: Reza Haddad, Paria Naderi Tecnologia: Reza Haddad Informatica: Sina Fathololoumi Musica: Teni Yagoubian Arte: Anna Motacchi Sport: Talin Amirian Basket: Maani Talebi Religione/Alternativa: Emilia Stendardo, Anna Motacchi, Jalil Fathololoumi Persiano: Reza Haddad, Jalil Fathololoumi Laboratorio Biologia: Vida Ameri Docente facilitatrice (italiano): Shaghayegh Sahraei Docente facilitatrice (inglese): Monica Simonian

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7. SCUOLA SECONDARIA II GRADO – Liceo Scientifico

7.1 Obiettivi educativi specifici del Liceo La Scuola Italiana di Tehran si configura come Istituto Comprensivo, e si propone di offrire una continuità scolastica che parte dalla Scuola dell’Infanzia sino alle Superiori. Il grado superiore della Scuola Secondaria è rappresentato nel nostro Istituto da un Liceo scientifico quadriennale. Sebbene la durata del corso, come per quasi tutti i Licei scientifici italiani all’estero, sia inferiore di un anno a quella del corrispondente corso in Italia, è assicurato ugualmente lo svolgimento articolato e completo dei programmi previsti dall’ordinamento scolastico italiano con un orario settimanale prolungato. Il progetto culturale e formativo del Liceo Scientifico Pietro Della Valle si orienta nello specifico in funzione di:

a) educazione alla libertà b) educazione alla democrazia e al rispetto dell’altro c) sviluppo della solidarietà d) studio e approfondimento dell’ identità culturale e) valorizzazione delle differenze

Il progetto del Liceo mira alla formazione di persone: a) che sviluppino una personalità critica b) integrate armonicamente nella pluralità delle dimensioni corporea-mentale-affettiva c) protagoniste di un progetto di vita caratterizzato dalla competenza all’imparare lungo

tutto l’arco della biografia personale d) competenti nella gestione dei processi comunicativi

I Consigli di Classe attribuiscono a ogni alunno che ne sia meritevole nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni della Scuola Secondaria Superiore un apposito punteggio per l’andamento degli studi. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il Credito scolastico, che si aggiunge ai punteggi riportati nelle prove d’esame, scritte e orali. Ogni Consiglio di Classe, infine, concorda e stabilisce i criteri per una valutazione complessiva del percorso educativo e didattico compiuto da ciascun allievo e, per ciascuna disciplina, assegna collegialmente un voto sulla base delle valutazioni formative delle prove sommative e dei livelli di raggiungimento degli obiettivi comportamentali con particolare attenzione all’impegno e al metodo di lavoro, secondo la griglia riportata in calce:

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CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’ VOTO\10

Dimostra totale disinteresse all’impegno scolastico; manca di elementi di base; rifiuta di sottoporsi a prove di valutazione

Non rilevabili Non rilevabili 1-2

Minime e/o gravemente lacunose

Ha conoscenze minime, anche se guidato stenta nell’esposizione e fa gravi errori nell’ esecuzione di compiti

Comunica in modo scorretto e improprio

3

Superficiali e lacunose

Ha acquisito conoscenze appena elementari e le applica se guidato ma con errori anche nell’esecuzione di compiti semplici

Comunica in modo inadeguato; non sa compiere analisi e confonde i concetti

4

Superficiali e incerte

Applica le conoscenze con imprecisione anche in compiti semplici ma dimostra di avere una base di studio

Comunica in modo non sempre preciso; ha difficoltà a compiere il ragionamento in modo autonomo ma se guidato raggiunge qualche risultato

5

Essenziali e non approfondite

Esegue compiti semplici senza gravi errori ma con alcune incertezze

Comunica in modo semplice ma adeguato; incontra qualche difficoltà nella sintesi ma comprende i nessi logici fondamentali

6

Essenziali con alcuni approfondimenti guidati

Esegue correttamente compiti semplici e applica le conoscenze ai problemi ma con qualche imprecisione

Comunica in modo abbastanza efficace e corretto;coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella sintesi

7

Complete con qualche approfondimento autonomo

Affronta il problema senza essere guidato e applica le sue conoscenze in modo globalmente corretto

Comunica in modo efficace ed appropriato; compie analisi corrette ed individua collegamenti; rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove non particolarmente complesse

8

Complete, organiche e con approfondimenti autonomi

Applica le conoscenze in modo corretto ed autonomo anche a problemi complessi

Comunica in modo efficace ed articolato; rielabora in modo personale e critico; documenta il proprio lavoro; gestisce situazioni nuove anche complesse

9

Organiche, approfondite ed ampliate in modo autonomo e personale

Applica le conoscenze in modo corretto, autonomo e creativo a problemi complessi

Comunica in modo efficace e articolato; legge criticamente fatti ed eventi; documenta il suo lavoro; trova soluzioni personali a problemi e situazioni

10

7.2 Debito scolastico e nuove modalità di recupero In ottemperanza alle nuove diposizioni del Ministero della Pubblica Istruzione (D.M. n.80 del 3.10.2007 e O.M. n. 92 del 5.11.2007), i Consigli di Classe della Scuola Superiore di II grado (Liceo Scientifico) di Teheran “Pietro Della Valle” hanno stabilito le modalità di recupero debiti qui riportate. Modalità organizzative Gli interventi di recupero non sono attuati nell’ambito dell’utilizzazione della quota del 20% prevista dal D.M. n.47 del 13.06.2006 riservata all’autonomia scolastica, ma sono intesi come attività aggiunte all’insegnamento, da svolgersi sia all’interno del calendario scolastico delle lezioni, sia al di fuori di detto periodo, per una durata complessiva non inferiore alle 15 ore.

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Ove possibile, si preferisce avviare l’attività prima del termine del primo quadrimestre, così come suggerito dallo stesso Ministero, proprio per consentire margini più ampi all’attività didattica e alle effettive possibilità di recupero degli studenti. Tenendo conto degli obiettivi formativi, gli interventi sono organizzati secondo un programma specifico e solitamente affidati a soggetti interni, ovvero ai docenti delle discipline interessate. Frequenza e obbligo di verifica Se i genitori esprimono formalmente la volontà che i figli si avvalgano del programma predisposto dalla scuola, gli studenti sono tenuti alla frequenza. Gli studenti saranno sottoposti periodicamente a verifiche intermedie (del cui esito si informeranno le famiglie). Nel caso in cui, invece, i genitori optassero per lo studio individuale, la scuola attiverà uno sportello di consulenza e assistenza. Risorse finanziarie e organizzative Essendo questa una Scuola Paritaria con l’obbligo di attivare progetti di recupero, non utilizzando la quota del 20% prevista dal D.M. n.47del 13.06.2006 riservata all’autonomia, ma realizzando attività aggiunte all’insegnamento (così come stabilito dal consiglio di classe), il Comitato di Gestione ha deliberato di ripartire i costi tra le famiglie interessate. Scrutini ed esami Per chi, anche allo scrutinio finale di giugno, riportasse insufficienze, il Consiglio di classe offrirà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’istituto verrà riportata l’indicazione sospensione del giudizio. Il Consiglio avviserà le famiglie e rimanderà la decisione di promuoverli entro il 31 agosto, quando ci sarà la verifica finale del superamento dei debiti. A richiesta delle famiglie, si predisporranno corsi e attività da realizzare durante l’estate. Le verifiche finali, che si dovranno svolgere entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, terranno conto dei risultati conseguiti anche nelle precedenti fasi del percorso di recupero. Il Consiglio di classe, quindi, delibererà l’integrazione dello Scrutinio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che si risolverà in ammissione o non ammissione alla classe successiva. All’inizio del nuovo anno scolastico tutti entreranno in classe senza debiti e i docenti potranno svolgere il programma dell’anno regolarmente. 7.3 Potenziamento dell’offerta formativa Al fine di perseguire le finalità e gli obiettivi precedentemente indicati, la Scuola affianca alla normale attività didattica nelle discipline previste dal corso di studio, un’ampia serie di progetti svolti in orario di lezione. Queste attività hanno lo scopo di favorire una crescita più equilibrata ed un apprendimento più completo, e di consentire allo studente di esprimere le proprie potenzialità ed attitudini, acquisendone maggiore consapevolezza. Il Liceo Scientifico Pietro della Valle offre in particolare agli studenti:

Un numero maggiore di ore di lezione settimanali (35 invece delle 28-30 curricolari - cfr. Quadro Orario Liceo) per ottimizzare la preparazione degli alunni in materie di centrale importanza.

Una serie di moduli finalizzati all’apprendimento e al potenziamento delle lingue straniere (Inglese, Spagnolo e la lingua locale, il Farsi), la prima delle quali viene rinforzata da ore aggiuntive nel corso del triennio finale, mentre la terza, organizzata in due differenti livelli (iniziale ed avanzato), permette anche di introdurre elementi fondamentali della storia, geografia e letteratura locale. Gli studenti hanno la possibilità di effettuare il TOEFL (Test of English as a Foreign Language), una prova di esame che misura le capacità linguistiche di studenti che non

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sono di madrelingua inglese, richiesto principalmente da college e università statunitensi, inglesi, canadesi, australiane in cui i corsi si svolgono in lingua inglese, ma anche da agenzie governative, organi internazionali e aziende per programmi di scambio o concessione di borse di studio. È uno dei test più utilizzati nel mondo per la valutazione del livello di competenza della lingua inglese. Esistono tre versioni del test che conferiscono differenti punteggi:

- PBT (Paper Based Test)

- CBT (Computer Based Test)

- iBT (Internet Based test).

La più utilizzata è la iBT.

Un modulo speciale per l’apprendimento rapido della lingua italiana come L2 per studenti non italofoni con l’intervento di una docente facilitatrice.

Accoglienza e continuità educativa che cura i collegamenti tra secondaria di I e II grado e facilita l’inserimento degli alunni”nuovi” nel contesto scolastico, individuando i casi di disagio e disorientamento. A seconda dei casi, la Commissione di accoglienza organizza: interventi per la conoscenza del percorso formativo degli alunni, programmi e attività in comune tra gli alunni delle classi “ponte”, coordinamento dei sistemi di valutazione.

Orientamento universitario e professionale che si concretizza in una serie di attività che mirano ad aiutare gli studenti a conoscere meglio se stessi e le proprie attitudini, a valutare in modo realistico le proprie competenze e capacità, commisurate alla realtà esterna e nella progettazione di momenti informativi sui percorsi formativi possibili dopo il liceo.

● Gite scolastiche a carattere naturalistico e di interesse storico-culturale, che

permettono l’avvicinamento al patrimonio naturale, artistico e culturale dell’Iran, consentono esperienze di vita associata e stimolano l’operatività degli studenti.

● Partecipazione a iniziative sportive, artistiche, culturali e sociali organizzate da scuole ed istituzioni italiane, iraniane e straniere.

● Visite guidate e viaggi di istruzione a musei e siti culturali di Teheran.

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Quadro orario settimanale del Liceo

MATERIE Lingua d’insegnamento

n. ore settimanali per classe

I II III IV

RELIGIONE/MAT. ALT. Italiano 1 1 1 1

ITALIANO Italiano 6 6 6 6

LATINO Italiano 3 3 3 3

INGLESE Inglese 5 5 5 5

STORIA Italiano 3 2 3 3

GEOGRAFIA Inglese 2 - - -

FILOSOFIA Italiano -- 3 3 3

SCIENZE Inglese /Italiano 4 3 3 3

FISICA Inglese /Italiano -- 3 3 3

MATEMATICA Inglese /Italiano 6 5 5 5

DISEGNO/ARTE Italiano 2 2 2 2

ED,. FISICA Inglese 1 1 1 1

PERSIANO Persiano 1 1 1 1

Att. integrative - Laboratori

SPAGNOLO Spagnolo 2 2 2 2

CAMBRIDGE CERT./TOEFL Inglese 1 1 1 1

INFORMATICA Inglese 1 1 1 1

SPORT Inglese 2 1 -- --

TOT. ORE SETT.LI 40 40 40 40 Durata unità oraria 50 min. 50 min. 50 min. 50 min.

7.5 Profilo formativo degli studenti in uscita dalla Scuola Secondaria II grado Il Liceo scientifico prepara lo studente a cogliere il rapporto tra cultura scientifica e tradizione umanistica favorendo conoscenze necessarie per comprendere l’evoluzione scientifica e tecnologica e l’ importanza dell’interazione tra i diversi saperi. Gli studenti dell’ultimo anno del Liceo (nelle scuole italiane all’estero, il IV anno), dovranno: - Aver compreso i legami fondamentali tra i linguaggi propri della matematica e quelli propri

delle discipline umanistiche; - Aver acquisito l’importanza del rapporto tra pensiero scientifico e pensiero filosofico - Aver compreso il funzionamento e le strutture dei procedimenti della matematica e delle

scienze - Saper usare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la risoluzione di problemi - Aver acquisito conoscenza dei contenuti delle discipline scientifiche anche mediante l’uso

del laboratorio - Conoscere l’evoluzione scientifica e tecnologica nel tempo - Riconoscere l’importanza dei risultati della scienza e della tecnologia sulla qualità della vita

di ogni essere umano

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7.6 Struttura organizzativa della Scuola Secondaria II grado

Dirigente scolastico: Aristea Tocco Vice Preside: Sara Bonati Religione/Alternativa: Emilia Stendardo, Anna Motacchi, Jalil Fathololoumi Italiano: Afshin Raoufi Latino: Veronica Arthemalle Inglese, Cabridge/Toefl Lab: Mohsen Kiani, Leila Moatamed Storia, Filosofia: Massimiliano Vassalli Geografia: Maani Naimi Scienze: Noushin Karimi, Francesca Dandolo, Massimiliano Vincon Fisica: Massimiliano Vincon Matematica: Massimiliano Vincon, Jalil Fathololoumi Disegno/Arte: Anna Motacchi Ed. fisica: Talin Amirian Persiano: Jalil Fathololoumi, Reza Haddad Spagnolo: Yoandris Becerra Informatica: Sina Fathololoumi

Docente facilitatrice (italiano): Shaghayegh Sahraei Docente facilitatrice (inglese): Monica Simonian