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Piano dell’Offerta Formativa Scuola Sec. di Secondo Grado - a.s. 2015-16 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO Il presente documento contiene il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) che il Collegio San France- sco di Lodi si propone di realizzare nell’anno scolastico 2015/16. Con questo strumento l’istituto dei padri Barnabiti intende esplicitare le proprie scelte nell’azione educativa e didattica, formulandole sulla base del messaggio cristiano, del contesto socio-culturale in cui opera e dei modelli culturali e formativi presenti nella realtà contemporanea. Il San Francesco desidera inserirsi attivamente nelle dinamiche evolutive della società odierna, che richiede la formazione di persone in grado di “impa- rare ad imparare”. Il nostro istituto sa di dover aiutare gli studenti a fare sintesi delle loro esperien- ze formative, che avvengono anche al di fuori della scuola, e a riflettervi in chiave critica. Compito della scuola, infatti, è facilitare i giovani nella loro formazione, rendendoli rispettosi delle regole della società in cui sono inseriti già oggi come soggetti attivi e in cui agiscono nella ricerca di un ruolo personale, familiare, ecclesiale e civile.

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLA SECONDARIA … · co. A queste si aggiunge il nido. Con l’entrata in vigore della riforma della scuola superiore il liceo scientifico tradizionale

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Piano dell’Offerta Formativa Scuola Sec. di Secondo Grado - a.s. 2015-16

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

Il presente documento contiene il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) che il Collegio San France-

sco di Lodi si propone di realizzare nell’anno scolastico 2015/16. Con questo strumento l’istituto dei

padri Barnabiti intende esplicitare le proprie scelte nell’azione educativa e didattica, formulandole

sulla base del messaggio cristiano, del contesto socio-culturale in cui opera e dei modelli culturali e

formativi presenti nella realtà contemporanea. Il San Francesco desidera inserirsi attivamente nelle

dinamiche evolutive della società odierna, che richiede la formazione di persone in grado di “impa-

rare ad imparare”. Il nostro istituto sa di dover aiutare gli studenti a fare sintesi delle loro esperien-

ze formative, che avvengono anche al di fuori della scuola, e a riflettervi in chiave critica. Compito

della scuola, infatti, è facilitare i giovani nella loro formazione, rendendoli rispettosi delle regole

della società in cui sono inseriti già oggi come soggetti attivi e in cui agiscono nella ricerca di un

ruolo personale, familiare, ecclesiale e civile.

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Piano dell’Offerta Formativa Scuola Sec. di Secondo Grado - a.s. 2015-16

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IL CONTESTO AMBIENTALE, SOCIO-ECONOMICO E CULTURALE

Il Collegio San Francesco è situato nella città di Lodi, capoluogo dell’omonima provincia istituita

nel 1992.

La città di Lodi è situata sul fiume Adda, a circa 32 Km da Milano, 40 da Pavia, 35 da Piacenza, 50

da Bergamo e 70 da Brescia, nel contesto di una buona struttura viaria dotata di servizi pubblici di

trasporto.

Nel capoluogo l’attività economica prevalente è il settore terziario; sono inoltre presenti, nel terri-

torio provinciale, numerose piccole e medie industrie, di cui parecchie a carattere artigianale e le-

gate all’attività agricola. Non emergono situazioni di disagio economico e sociale particolarmente

significative, anche se i recenti e consistenti flussi immigratori hanno posto urgenti problemi di ac-

coglienza alle amministrazioni e alla società civile.

Per il tempo libero Lodi offre centri sportivi pubblici e privati, con ampia scelta di attività, gruppi

spontanei di aggregazione giovanile per attività sportive (associazioni ricreative), gruppi ecologici,

gruppi scout, gruppi e accademie musicali. Esistono inoltre circoli e associazioni culturali, di volon-

tariato e centri culturali come la Biblioteca comunale laudense, l’Archivio municipale, il Museo ci-

vico, sale cinematografiche e teatri.

Il Collegio San Francesco dispone di scuole paritarie di diverso ordine e grado: una scuola dell'in-

fanzia, una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado, un liceo scientifico e uno classi-

co. A queste si aggiunge il nido. Con l’entrata in vigore della riforma della scuola superiore il liceo

scientifico tradizionale è confluito in quello opzione scienze applicate e a partire dallo scorso anno

scolastico è stato istituito il Liceo Scientifico tradizionale bilingue con l’approfondimento delle di-

scipline giuridico-economiche.

Gli studenti dell’istituto provengono in prevalenza dal territorio lodigiano e dalle province limitro-

fe; il Convitto maschile e femminile presente nel Collegio accoglie poi ragazzi e ragazze provenienti

da varie parti del territorio nazionale.

Considerata l’opportunità di una maggiore apertura verso le famiglie provenienti da paesi diversi

dall'UE e verso gli allievi diversamente abili, la scuola è attrezzata, anche a livello di strutture, per

favorirne l’integrazione.

La proposta scolastica del Collegio San Francesco raggiunge oggi le famiglie di circa cinquecento

fra allieve e allievi.

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I BARNABITI E IL LORO MINISTERO EDUCATIVO

Cenni storici sull’ordine dei Padri Barnabiti La Congregazione dei padri Barnabiti (Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo, approvato dalla

Chiesa nel 1533) ebbe come fondatore sant’Antonio Maria Zaccaria, medico e sacerdote cremone-

se, che nei suoi trentasette anni di vita (1502-1539) fu precursore della Riforma tridentina e diede

vita ai tre sodalizi: i Barnabiti (nome derivato dalla chiesa di San Barnaba di Milano), le suore Ange-

liche e i laici Coniugati di San Paolo. Scopo iniziale della Congregazione fu il ritorno convinto alla

pratica cristiana, personale e comunitaria, incentrata sull’imitazione del Crocifisso, sulla frequenza

all’Eucaristia e sulla meditazione della Parola di Dio, specialmente delle lettere di San Paolo.

L’impegno scolastico, già in atto dai primi tempi per la formazione dei giovani religiosi e per

l’educazione di quei laici che ne facevano domanda, venne stabilito ufficialmente nel capitolo ge-

nerale del 1605, con l’apertura a Milano di scuole pubbliche, che raggiunsero presto il grado e il

titolo di Università. Seguirono rapidamente altre scuole in Italia e all’estero. L’incremento progres-

sivo degli anni seguenti fece sì che quasi ogni casa barnabitica avesse annessa una scuola. La ripre-

sa dopo la soppressione napoleonica fu lenta fuori Italia e più decisa nel nostro Paese. Oggi i Bar-

nabiti dirigono scuole in Italia, Argentina, Brasile, Cile, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda

e Filippine. Anche negli altri paesi in cui essi operano (Afghanistan, Albania, Belgio, Spagna, Stati

Uniti, Canada, Polonia, Messico e India) i Barnabiti si dedicano all’educazione della gioventù, o

come insegnanti in scuole altrui, o come operatori pastorali in parrocchie, santuari, case di spiri-

tualità, oratori, gruppi giovanili e in zone di missione. L’impegno educativo nella scuola, già emer-

gente dalle antiche Regole dei Barnabiti, trova ancora oggi conferma nel testo delle nuove Costitu-

zioni e nelle delibere dei recenti capitoli generali.

I Barnabiti a Lodi L’attività dei Barnabiti in Lodi risale al 1605, presso il Collegio di San Giovanni alle Vigne. L’edificio

dell’attuale teatro cittadino “Alle Vigne” fu infatti eretto come tempio su progetto di padre Gian-

nambrogio Mazenta, barnabita e celebre architetto.

Nel Seicento (1630) i Barnabiti avviarono dapprima i cosiddetti studi “superiori” (Filosofia, Teolo-

gia e Morale) e successivamente, nel 1664, i corsi “inferiori” (Grammatica, Umanità e Retorica).

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Fra i docenti più illustri va senz’altro ricordato padre Paolo Frisi, matematico, figura di spicco

dell’Illuminismo lombardo con i fratelli Verri, che successivamente occupò a Pisa la cattedra che

era già stata di Galileo Galilei; altra personalità che con il suo alto magistero culturale e religioso

ha segnato in profondità la vita del Collegio e del territorio lodigiano è padre Salvatore Andreani,

vescovo di Lodi dal 1765 al 1784.

La soppressione napoleonica degli ordini religiosi (1810) interruppe temporaneamente l’attività

della scuola, che poté riprendere a Lodi nel 1833 presso l’attuale sede del Collegio San Francesco,

con gli studi umanistici.

Negli anni Settanta dell’ultimo secolo l’istituto, considerate le esigenze del territorio, allargò la

propria proposta formativa con l’apertura di un Liceo scientifico e di un Liceo linguistico,

l’esperienza del quale durò fino al 1985. Nello stesso anno fu avviata anche una Scuola elementa-

re. Dal 2004 il percorso formativo si è esteso alla scuola dell’infanzia. Dal 2010 colte le opportunità

relative alla riforma della scuola secondaria di secondo grado, i Barnabiti hanno rinnovato l’offerta

formativa dei loro licei facendo confluire il tradizionale liceo scientifico in quello delle scienze ap-

plicate. A partire dallo scorso anno scolastico è stato istituito il liceo scientifico tradizionale bilin-

gue con l’approfondimento delle discipline giuridico – economiche.

Dall’anno scolastico 2014-2015, il Collegio San Francesco ha iniziato il percorso bilingue, che si

esplica nell’affrontare alcune discipline interamente in lingua inglese a partire dal primo anno di

ogni singolo plesso scolastico.

Tra i molti allievi di qualche fama possono essere ricordati il filosofo e matematico Giovanni Vaila-

ti, il grecista Vincenzo Cilento, lo scrittore Guido Piovene, il giornalista Giuseppe De Carli,

l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova

Evangelizzazione, il regista Marco Bellocchio.

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IDENTITÀ DEL SAN FRANCESCO E FINALITÀ EDUCATIVE

“L’educazione barnabitica non si impone: essa si deposita lentamente e profondamente nell’anima; si in-

filtra e scivola in noi senza scosse, senza pretese e senza paura. La si assorbe come un alimento che è ap-

petitoso e fortificante. Essa rispetta la libertà e si adatta al temperamento di ciascuno. Non sogna di ave-

re ragione contro la natura, ma lavora pazientemente per rendere la natura ragionevole.”

(padre I. Clerici)

La scuola italiana vive e opera oggi in una società caratterizzata da un profondo relativismo cultu-

rale. Tale contesto rischia di impedire lo sviluppo della piena dignità della persona, che si realizza

nel momento in cui si è capaci di orientare la propria vita verso un ideale.

In questa società complessa e tormentata, il San Francesco, diretto dai padri Barnabiti, coadiuvati

da personale laico, docente e non docente, convinto dei principi ispiratori e delle finalità del Colle-

gio, si propone di fondare la formazione dei suoi allievi su di un ideale di ispirazione cristiana, al

servizio della comunità civile ed ecclesiale.

Il Collegio san Francesco propone un continuum formativo che, dall’attività di educazione-

formazione avviata nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, si completa nella secondaria

di I grado e nei licei classico e scientifico con una più intensa azione di sviluppo e promozione dei

valori e delle regole strutturanti l’esperienza di vita individuale e sociale. La continuità educativo -

didattica tra i diversi plessi presenti nell’istituto va ben oltre la contiguità spaziale degli ambienti

del Collegio S. Francesco, che pure agevola lo scambio e la condivisione di idee ed esperienze, tra-

ducendosi in progettualità, organizzazione e operatività comuni.

L’asse educativo - valoriale costituisce il perno della comune attività formativa, finalizzata a:

Promuovere la formazione umana degli allievi attraverso iniziative correlate alle diverse

fasi evolutive perché possano:

affrontare adeguatamente i loro problemi di natura psicologica, affettiva ed etica;

formarsi alla socialità sviluppando il senso di solidarietà, di collaborazione e corresponsabi-

lità e rispettando i valori fondanti della convivenza democratica, conformemente ai principi

stabiliti dalla Costituzione Italiana;

ricercare ideali e valori in cui credere e per i quali impegnarsi.

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Garantire agli allievi una valida preparazione culturale perché, anche in risposta agli inter-

rogativi sempre nuovi della realtà, possano:

crescere capaci di cooperare, confrontarsi con la realtà, conoscere le nuove forme di co-

municazione ed utilizzarne i mezzi, apprendere più lingue comunitarie, sviluppare compe-

tenze metacognitive;

privilegiare, quali strumenti di cultura, l’impegno sistematico nello studio e

nell’approfondimento, la serietà nella ricerca individuale o di gruppo, il rigore scientifico, la

disponibilità al confronto e al dialogo;

pensare, giudicare e agire in modo autonomo, a rispettare il pluralismo delle idee e delle

scelte, escludendo atteggiamenti intolleranti e preconcetti;

formarsi una coscienza di “buoni cittadini e buoni cristiani”, attraverso lo studio della reli-

gione cattolica.

Orientare gli allievi alla vita e alla professione perché possano:

saper scegliere “come essere” nella società civile ed ecclesiale, attraverso la formazione

all’impegno, alla sincerità, alla gratuità e alla non-violenza;

saper scegliere “cosa fare” nella società, attraverso l’acquisizione delle conoscenze e com-

petenze richieste per una valida preparazione alla vita sociale e politica.

Educare alla fede

Come scuola cattolica il San Francesco considera suo compito irrinunciabile l’evangelizzazione; non

chiede la professione della fede cattolica, ma si impegna a favorirne l’accoglienza attraverso la te-

stimonianza di chi vi opera. In particolare intende:

animare i valori autentici della cultura, nel rispetto della loro oggettività, mediante il mes-

saggio di Cristo offerto ai giovani come norma ideale di vita, al fine di far maturare in essi

una capacità di interpretazione cristiana delle vicende umane;

maturare la scelta della fede attraverso l’ascolto della Parola di Dio fino al conseguimento

graduale della sua pienezza nella vita sacramentale responsabilmente vissuta;

dare vita a un ambiente comunitario scolastico permeato dello spirito evangelico svilup-

pando nei giovani la coscienza e l’esercizio responsabile della libertà, sensibilizzandoli per-

ché nella vita sociale siano operatori di maggiore giustizia e di più ampia fraternità umana,

relativizzando il valore dei beni terreni, presentati a servizio della persona.

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Queste finalità sono perseguite con uno stile che si ispira alla lunga e prestigiosa tradizione peda-

gogica dei padri Barnabiti, caratterizzata dai seguenti tratti:

gradualità: il percorso formativo è scandito per ciascuno da tempi differenti, rispettarli si-

gnifica garantirne il successo;

severità e dolcezza: ogni allievo, nel suo cammino di crescita, necessita di essere al con-

tempo guidato e accolto affinché rispetto ed autorevolezza creino quell’armonia che può

rendere più efficace l’azione educativa;

tradizione e modernità: l’azione formativa dei Barnabiti affonda le radici nel passato di una

storia secolare e si proietta verso il futuro con un’anima contemporanea. Essa si esprime

nella costante consegna di valori ed esperienze che sono la chiave di lettura del presente.

In questa prospettiva tutte le componenti la comunità scolastica (personale docente, personale

educativo e ausiliario, genitori) sono chiamate ad accogliere, ciascuno secondo la propria sensibili-

tà, il carisma di sant’Antonio Maria Zaccaria e a costruire relazioni di fiducia che riconoscano i re-

ciproci ruoli e si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative

Per esprimere in modo formale l’adesione a questo progetto, anche in ottemperanza al D.P.R. n.

235 del 21 novembre 2007, docenti, genitori e allievi sottoscrivono il Patto Educativo di Corre-

sponsabilità, di seguito riportato, che li impegna a condividere i nuclei fondanti dell’azione educa-

tiva ed i Regolamenti (vedere allegati).

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e le-galità

Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo

Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefo-ni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disci-plinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti

Visti i D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e n. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti ella scuola secondaria

Visto il prot. n. 3602/PO del 31 luglio 2008

Considerata inoltre l’identità del Collegio San Francesco, quale scuola cattolica, così come esplici-tata nel Piano dell’Offerta Formativa SI STIPULA CON LA FAMIGLIA DELL’ALLIEVO _________________________ IL SEGUENTE PATTO

La scuola si impegna a:

Garantire un piano formativo basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benes-sere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale;

Creare un clima sereno, in cui stimolare il dialogo e la discussione favorendo la conoscenza

ed il rapporto reciproco fra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé e dell’altro;

Promuovere comportamenti ispirati alla partecipazione solidale, alla gratuità, al senso di

cittadinanza;

Valorizzare il talento e l’eccellenza per consentire lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno;

Offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di svantaggio al fine di favorire il suc-cesso formativo;

Garantire la massima trasparenza e tempestività nelle valutazioni;

Promuovere il dialogo con le famiglie e gli studenti costruendo un rapporto di reciproca fi-

ducia;

Far rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti, prendendo adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni.

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I genitori si impegnano a:

Conoscere e condividere l’identità della scuola ed il percorso formativo proposto; Conoscere il Regolamento d’Istituto;

Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un rapporto di seria collaborazione che con-

senta la coerenza dell’azione educativa;

Collaborare attivamente con l’istituzione scolastica favorendo un’assidua frequenza del proprio figlio alle lezioni, cogliendo tutte le opportunità di partecipazione alla vita scolasti-ca (incontri di formazione, organi collegiali);

Informarsi costantemente del percorso formativo del proprio figlio;

Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola;

Responsabilizzare il proprio figlio rispetto ai suoi doveri di studente e di membro della co-

munità scolastica. L’allievo si impegna a:

Conoscere i propri diritti e doveri, rispettando le persone che, insieme a lui, compongono la comunità scolastica;

Rispettare l’ambiente scolastico, gli strumenti didattici personali e della comunità, le at-

trezzature, le cose;

Favorire lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe;

Frequentare regolarmente i corsi ed assolvere assiduamente agli impegni di studio;

Riferire ai genitori le comunicazioni provenienti dalla scuola e dai docenti;

Favorire il rapporto ed il rispetto tra i compagni, creando un clima di solidarietà e collabo-

razione.

I GENITORI L’ALLIEVO IL COORDINATORE DIDATTICO

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IL PERCORSO LICEALE

Il percorso liceale è pensato come percorso propedeutico agli studi universitari. Sua caratteristica

è quella di essere strutturato su un arco quinquennale, all’interno del quale sono attualmente

previsti due bienni e un quinto anno conclusivo. Questa scansione è suggerita dalla necessità di

procedere gradualmente verso una più accentuata differenziazione, tenendo conto dell'inoppor-

tunità di costringere gli studenti a scelte precoci nel periodo della prima adolescenza e della ne-

cessità di rendere tali scelte sufficientemente reversibili qualora un più preciso orientamento per-

sonale, o altre circostanze, dovessero consigliarlo.

A ciò si aggiunge l’ulteriore novità costituita dalla normativa sull’obbligo scolastico, progressiva-

mente esteso, al compimento dei sedici anni di età (o comunque a dieci anni totali di scolarizza-

zione), che impone un’attenzione ancor maggiore alla dimensione orientativa dell’attività didatti-

ca, in continuità con l’attuale scuola secondaria di I grado. Queste fondamentali esigenze devono

d’altronde conciliarsi con l’esigenza non meno essenziale di assicurare un’effettiva propedeuticità

dei primi bienni rispetto ai successivi anni di corso ai quali sono intrinsecamente orientati

all’interno degli specifici indirizzi.

I due Licei che la scuola San Francesco propone, classico e scientifico, hanno in particolare la carat-

teristica di condividere alcuni obiettivi comuni che sono:

1. lo sviluppo delle capacità logico – comunicative: si ritiene irrinunciabile acquisizione di ogni

studente liceale la capacità di esprimersi nella lingua italiana, orale o scritta, in forma non

semplicemente adeguata o corretta, ma personale ed efficace, oltre che ricca nelle scelte

lessicali e variata in funzione degli scopi comunicativi; contestualmente si curerà la capaci-

tà di sostenere una tesi argomentando e confutando in modo convincente, strutturato ed

appropriato;

2. lo sviluppo di una prospettiva storica, nella quale collocare ogni evento, quale chiave di in-

terpretazione dell’oggi e prerequisito indispensabile per capacitarsi della complessità del

reale e della profondità delle sue origini;

3. lo sviluppo della capacità di analizzare i processi, compreso quello meta-cognitivo, e di far-

ne sintesi;

4. lo sviluppo delle competenze informatiche.

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IL LICEO CLASSICO (III, IV e V anno)

L’indirizzo classico del percorso liceale di questo istituto mira all’acquisizione di una cultura umani-

stica, intesa come apertura ed interesse per tutto quanto sia conoscenza, ricerca rigorosa, e con-

corra alla formazione ed allo sviluppo delle migliori potenzialità intellettuali di ogni individuo.

Ci si propone infatti l’obiettivo di far acquisire attraverso lo studio del greco e del latino un’ottima

competenza linguistico comunicativa basata sulla consapevolezza delle strutture più intime del

linguaggio verbale, che possa essere spesa anche a vantaggio dell’uso orale e scritto della lingua

italiana e dell’acquisizione di altre lingue moderne. La conoscenza delle lingue classiche diviene poi

chiave d’accesso alla lettura, alla conoscenza ed all’analisi delle opere letterarie, filosofiche stori-

che elaborate dalla civiltà classica, che fondano la tradizione occidentale e, per questo, divengono

possibili strumenti di interpretazione della realtà contemporanea.

Piano degli Studi

Secondo biennio ore settimanali

Lingua e letteratura italiana 4

Lingua e cultura latina 4

Lingua e cultura greca 3

Lingua e cultura inglese 3

Storia 3

Filosofia 3

Matematica 2

Fisica 2

Scienze naturali 2

Storia dell’arte 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione cattolica 1

Totale ore settimanali 31

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Quinto anno ore settimanali

Lingua e letteratura italiana 4

Lingua e cultura latina 4

Lingua e cultura greca 3

Lingua e cultura inglese 3

Storia 3

Filosofia 3

Matematica 2

Fisica 2

Scienze naturali 2

Storia dell’arte 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione cattolica 1

Totale ore settimanali 31

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LICEO SCIENTIFICO opzione scienze applicate (III, IV e V anno)

L’indirizzo scientifico – opzione scienze applicate del percorso liceale di questo istituto prevede:

▪ l’acquisizione delle competenze informatiche e scientifiche attraverso esperienze e attivi-

tà di laboratorio;

▪ l’acquisizione di una buona formazione culturale negli ambiti linguistico, storico e filosofi-

co che consenta di comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero;

▪ l’acquisizione di una sicura competenza comunicativa in lingua inglese con particolare at-

tenzione al suo uso in ambito scientifico.

Per conseguire questi obiettivi si intende perseguire:

▪ l’apprendimento dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della matematica attra-

verso l’acquisizione del linguaggio logico-formale;

▪ la conoscenza dei contenuti fondamentali e dei metodi di indagine propri delle scienze fi-

siche e naturali (chimica, biologia, scienze della Terra, astronomia);

▪ l’acquisizione della capacità di analizzare criticamente i fenomeni considerati, riflettendo

sui metodi e sulle procedure sperimentali applicate;

▪ l’acquisizione sicura dei linguaggi e degli strumenti informatici per lo studio, l’analisi e la ri-

soluzione dei problemi affrontati in laboratorio.

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Piano degli Studi

Secondo biennio ore settimanali

Lingua e letteratura italiana 4

Lingua e cultura inglese 3

Storia 2

Filosofia 2

Matematica 4

Informatica 2

Fisica 3

Scienze naturali 5

Disegno e storia dell’arte 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione cattolica 1

Totale ore settimanali 30

Quinto anno ore settimanali

Lingua e letteratura italiana 4

Lingua e cultura inglese 3

Storia 2

Filosofia 2

Matematica 4

Informatica 2

Fisica 3

Scienze naturali 5

Disegno e storia dell’arte 2

Scienze motorie e sportive 2

Religione cattolica 1

Totale ore settimanali 30

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IL LICEO SCIENTIFICO

Bilingue con approfondimento delle discipline giuridico-economiche

Il percorso del liceo scientifico è finalizzato ad una sintesi tra la cultura scientifica e la tradizione

umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della

fisica e delle scienze naturali. Orienta lo studente all’approfondimento e allo sviluppo delle cono-

scenze e delle abilità e a strutturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca

scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicuran-

do la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la

pratica laboratoriale.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento

comuni, dovranno:

aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-

filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del pensiero, anche

in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle

scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico;

saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica;

comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della

matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale; usarle in

particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;

saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la

risoluzione di problemi;

aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze fisiche e

naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l’uso

sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine

propri delle scienze sperimentali;

essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e tecnologico

nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti, con

attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle conquiste scientifiche,

in particolare quelle più recenti;

saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana.

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SCELTE DIDATTICO - ORGANIZZATIVE E QUADRO ORARIO

Il liceo scientifico bilingue “San Francesco” inoltre si caratterizza per il bilinguismo e per le discipli-

ne giuridico-economiche.

Il bilinguismo si esplica nell’affrontare alcune discipline (vedi tabella Piano Orario quinquennale)

interamente in lingua inglese attraverso la metodologia CLIL (Content and Language Integrated

Learning). L’insegnamento di queste discipline è affidato a docenti laureati ed abilitati nelle disci-

pline specifiche, madrelingua inglesi, bilingui oppure italiano con una certificazione corrispondente

al livello C1 del Quadro di Riferimento Europeo.

Il Regolamento dell’autonomia scolastica (quota di Istituto del 20%) e il DPR 89/2010 art.10 c.1c

inoltre hanno consentito di modificare il monte ore settimanale di alcune discipline previsto dal

Piano di Studi del Liceo Scientifico (cfr. All. F DPR 89/2010) e di introdurre una nuova disciplina

“Materie giuridico-economiche”.

Le modifiche apportate sono:

nel primo biennio le 3 ore di Storia-Geografia sono state ridotte a 2 ore settimanali;

nel triennio le 3 ore di filosofia sono state ridotte a 2 ore settimanali;

nel triennio le 3 ore di latino sono state ridotte a 2 ore settimanali;

nel triennio le 3 ore di inglese sono state ridotte a 2 ore settimanali.

Tali modifiche hanno reso possibile l’introduzione delle Discipline giuridico-economiche nel bien-

nio (4 ore settimanali) e Diritto ed Economia politica nel triennio (4 ore settimanali).

DISCIPLINE 1° 2° 3° 4° 5° Religione 1 1 1 1 1

Italiano 4 4 4 4 4

Latino 3 3 2 2 2

I Lingua str. INGLESE 3 3 2 2 2

Storia-Geografia (in inglese) 2 2

Storia (in inglese) 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Discipline giuridico-economiche (in in-glese)

4 4

Diritto-Economia politica (in inglese) 4 4 4

Matematica con Informatica nel biennio 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze (in inglese) 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell’arte (in inglese) 2 2 2 2 2

Ed. Fisica 2 2 2 2 2

Totale 30 30 31 31 31

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DATI SULLA SCUOLA

Direzione

Giovenzana p. Giovanni, Rettore

Dott.ssa Domenica Arrigoni, coordinatore didattico

Prof.ssa Maria Cerullo, vice coordinatore didattico

Collegio dei Docenti Il Collegio dei Docenti, costituito da 19 insegnanti, tra cui il coordinatore didattico che lo presiede,

è così articolato:

Auricchio Luigi disegno, storia dell’arte

Bernizzoni Fabio scienze naturali

Boli Ilaria matematica, informatica, fisica

Bramé Edoardo matematica, fisica

Bruccoleri Gabriele scienze naturali

Cantoni Irene italiano, latino

Cerullo Maria italiano, greco, latino

Cruini Mara storia, filosofia, geostoria in inglese

De Biasi Paolo italiano, greco, latino

Faraoni Monja storia dell’arte

Galavotti Ilaria discipline giuridico-economiche in inglese

Galvani Carla storia, filosofia

Gandini p. Enrico religione

Giovenzana p. Giovanni religione

Nastasi Laura inglese

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Noli Francesco scienze motorie

Sfondrini Alessandra inglese

Sidlar Stacy scienze in inglese

Vercellati Stefano fisica, informatica

I docenti che hanno assunto il ruolo di coordinatore di classe sono i seguenti:

classe prima liceo scientifico bilingue: Galavotti Ilaria

classe seconda liceo scientifico bilingue: Nastasi Laura

classe terza liceo scientifico (osa) e classico: Boli Ilaria

classe quarta liceo scientifico (osa): Galvani Carla

classe quarta liceo classico: Cruini Mara

classe quinta liceo scientifico (osa): Bramé Edoardo

classe quinta liceo classico: Faraoni Monja

I docenti riuniti in commissioni di lavoro sono:

- proff. Galvani e Faraoni (commissione GLI);

- proff. Boli e Bramé (commissione aggiornamento del P.O.F.);

- proff. Cruini e Sfondrini (commissione viaggi d’istruzione);

- proff. Boli e Galvani (commissione RAV).

- Dott.ssa Arrigoni (progetto alternanza scuola-lavoro)

Composizione delle classi Tutti i Licei si compongono di un’unica sezione (A). Il numero complessivo di allievi, pari a 115, è

così suddiviso:

Liceo scientifico bilingue n. allievi n. sezioni n. classi

Classe prima 16

Classe seconda 17

Totale 33 1 2

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19

Liceo scientifico (opz. scienze app.) n. allievi n. sezioni n. classi

Classe terza 17

Classe quarta 12

Classe quinta 14

Totale 43 1 3

Liceo classico n. allievi n. sezioni n. classi

Classe terza 4

Classe quarta 7

Classe quinta 14

Totale 25 1 3

Assistente di piano

Mario Vergottini

Servizi amministrativi

Simone Poli (vice amministratore generale)

Giuseppe Espis (gestione e sviluppo immobili)

Donatella Sala (responsabile segreteria amministrazione)

Sergio Rossi (amministrazione)

Daniela Vanoni (segreteria didattica)

Ines Plizzari (segreteria didattica)

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Risorse materiali, strumentali e finanziarie ▪ aula disegno

▪ aula informatica

▪ aula video

▪ aula di fisica e biologia

▪ aule attività di compresenza

▪ teatro

▪ sala docenti

▪ salone ricevimenti e mostre

▪ mensa (refettorio e cucina)

▪ 2 palestre

▪ campi sportivi (uno da calcio, un campo da basket e un campo da pallavolo)

▪ biblioteca (comprendente una sezione didattica e una antiquaria)

▪ museo di scienze naturali

▪ collezione di strumenti scientifici.

La scuola "San Francesco" attinge le proprie risorse economiche dai proventi degli affitti dei locali

di proprietà della comunità dei padri Barnabiti, dalle rette scolastiche, da contributi di enti, fonda-

zioni e privati.

Collaborazioni con altri Enti e consulenti esterni

Si sono avviate collaborazioni con:

▪ Università degli Studi di Milano;

▪ Università degli Studi di Pavia;

▪ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano;

▪ British Council;

▪ Fondazione “Sicomoro” per l’istruzione ONLUS;

▪ Istituto “Santa Chiara” di Lodi;

▪ Associazione Solidarietà San Francesco.

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SCELTE CULTURALI, DIDATTICHE E ORGANIZZATIVE

Il Collegio “San Francesco” propone i corsi del Liceo classico e scientifico che, pur mantenendo la

rispettiva identità culturale e curricolare, operano nel segno dell’integrazione educativo-formativa,

della flessibilità organizzativa e - nel biennio - della continuità didattica con la scuola secondaria di

primo grado. Il Collegio dei docenti ha recepito quanto indicato nel Documento tecnico allegato al

decreto del 22 agosto 2007, in materia di certificazione delle competenze acquisite al termine del

biennio degli studi superiori. L’Istituto, in considerazione della sua struttura formativa che accoglie

allievi dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado, ha avviato nello scorso anno sco-

lastico una riflessione sulla continuità didattica. L’esito di questa riflessione è stata l’individuazione

di cinque competenze trasversali alle discipline di studio e irrinunciabili per la costruzione di ogni

sapere. Tali competenze sono:

▪ Recepire un segno, un testo, un concetto;

▪ Produrre un testo;

▪ Problematizzare (formulare ipotesi);

▪ Applicare procedimenti;

▪ Utilizzare gli strumenti propri della disciplina.

Queste competenze, comuni anche al precedente segmento di istruzione di questa scuola, nel cor-

so del liceo vengono raffinate e applicate a conoscenze progressivamente più vaste e complesse.

Restano tuttavia invariate perché ritenute le operazioni che fondano ogni tipo di sapere consen-

tendone la costruzione e l’ampliamento. Ciò nella prospettiva della formazione permanente per

cui la scuola non è solamente chiamata a trasmettere dei contenuti, ma a dotare gli allievi degli

strumenti per acquisirne e organizzarne sempre di nuovi.

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Organizzazione del tempo scuola Il Collegio dei Docenti nella seduta del giorno quattro settembre 2015 (cfr. verbale n.1), ha delibe-

rato di suddividere i periodi di valutazione secondo lo schema di seguito riportato:

Primo periodo 10 settembre – 22 dicembre

Secondo periodo 11 gennaio – 8 giugno

Le ore di lezione obbligatorie, di 55 minuti, vengono distribuite su cinque giorni settimanali secon-

do i seguenti prospetti:

LICEO SCIENTIFICO BILINGUE

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì

classe I

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

classe II

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì

classe III

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

classe IV

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

classe V

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

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23

LICEO CLASSICO

lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì

classe III

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

classe IV

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

classe V

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

dalle ore 8,10 alle ore 13,50

Tutti i giorni è previsto un intervallo dalle ore 11,05 alle ore 11,15.

Per permettere agli studenti di totalizzare il regolare monte ore annuo saranno previsti alcuni rien-

tri nelle mattinate di sabato.

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Valutazione del rendimento scolastico

La valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è espressa in decimi con voti interi da 2 a

10, mentre è lasciata facoltà ai docenti di valutare le singole prove orali o scritte con numeri fra-

zionali. Conformemente alla C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012, il Collegio dei Docenti, riunitosi in da-

ta 4 settembre 2015, ha stabilito che ad ogni allievo sarà assegnato, in tutte le discipline, un voto

unico sia nella valutazione dello scrutinio intermedio che finale.

Il Collegio dei docenti ha inoltre definito dei criteri comuni a tutte le discipline che, come stabilito

dal regolamento sancito col DPR n. 122 del 22 giugno 2009, art. 1 comma 5, assicurino omogenei-

tà, equità e trasparenza della valutazione.

VOTO DESCRITTORI

2 CONOSCENZE nessuna.

ABILITÀ esposizione assente.

3 CONOSCENZE nessuna significativa.

ABILITÀ esposizione gravemente scorretta ed incoerente.

4 CONOSCENZE nessuna significativa o superficiali ed isolate.

ABILITÀ lessico povero ed improprio; forma scorretta, assenza di coesione logica;

incapacità di utilizzare le conoscenze apprese e di riferirle a contesti propri delle discipline.

5 CONOSCENZE incerte ed incomplete.

ABILITÀ impiega un lessico impreciso e non sempre adeguato alla disciplina; una forma non sempre corretta; realizza una parziale coesione logica;

applica in modo parziale principi, regole e procedure evidenziando limiti nella costruzione delle analisi e delle sintesi.

6 CONOSCENZE complete ma non approfondite degli argomenti fondamentali.

ABILITÀ impiega un lessico semplice, una forma lineare e quasi sempre corretta; realizza una sufficiente coesione logica;

sa applicare le conoscenze in compiti semplici effettuando, se guidato, relazioni e connessioni senza scorrettezze.

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7 CONOSCENZE complete di tutti gli argomenti;

ABILITÀ impiega il lessico proprio della disciplina ed una forma corretta; realizza un’efficace coesione logica;

sa applicare conoscenze e procedure, effettuando autonomamente analisi e sintesi pur se con qualche incertezza.

8 CONOSCENZE complete ed approfondite di tutti gli argomenti.

ABILITÀ impiega il lessico proprio della disciplina in modo rigoroso e ricco in forma cor-retta e fluida; realizza un’articolata coesione logica;

sa applicare conoscenze e procedure, anche in compiti complessi, effettuando autonomamente analisi e sintesi.

9 CONOSCENZE complete, approfondite e rielaborate.

ABILITÀ impiega un lessico sempre rigoroso, sicuro, ricco ed appropriato ed una forma sempre corretta ed adeguata all’argomento trattato; realizza una coesione logi-ca efficace e convincente;

sa applicare conoscenze e procedure anche in contesti nuovi e complessi, effet-tuando autonomamente analisi e sintesi e argomentando il proprio sapere in modo personale.

10 CONOSCENZE complete, approfondite, autonomamente rielaborate.

ABILITÀ impiega un lessico sempre rigoroso, sicuro, ricco, appropriato ed forma sempre corretta ed adeguata all’argomento trattato; realizza una coesione logica effica-ce e convincente;

sa applicare conoscenze e procedure anche in contesti nuovi e complessi, effet-tuando autonomamente analisi e sintesi e argomentando il proprio sapere in modo critico, personale e interdisciplinare.

Griglie di valutazione disciplinari

Coerentemente ai criteri qui sopra illustrati, sono state elaborate dal Collegio dei docenti le se-

guenti griglie di valutazione disciplinare in cui vengono dichiarate in dettaglio le abilità che

s’intendono testare ed il punteggio attribuito a ciascuna di esse.

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ITALIANO SCRITTO

Biennio:

Indicatori Livello basso Livello medio Livello alto

conoscenza - sa essere pertinente e aderente alla traccia - conosce fatti specifici e/o notizie, dati culturali inerenti la traccia

Pertinenza: □ assente □ parziale Conoscenze: □ generiche □ limitate □ lacunose □ scorrette (1-2)

Pertinenza: □ adeguata Conoscenze: □ sostanzialmente corrette pur con qualche imprecisione □ corrette ed essenziali (2,5-3)

Pertinenza: □ completa Conoscenze: □ esaurienti □ approfondite (3,5-4)

competenza linguistica

Si esprime con correttezza formale a livello ortografico, morfosintattico, lessicale, stilistico, espressivo

□ sintassi errata □ gravi e diffusi errori (1)

□ sintassi elementare e/o a tratti contorta □ alcuni errori ortografici (1,5-2)

□ padronanza morfosintattica □ chiarezza espositiva (2,5-3)

□ lessico improprio (1)

□ lessico poco appropriato □ lessico generico (1,5-2)

□ lessico appropriato □ lessico accurato (2,5-3)

capacità di sintesi / rielaborazione

- Sa proporre il discorso in modo organico e coerente nelle argomentazioni o nell'esposizione

□ argomentazioni /esposizione incongruenti (1)

□ argomentazione / esposizione coerente ma non sempre coesa (2)

□ argomentazione / esposizione coerente e coesa □ argomentazione /esposizione efficace (2,5-3)

- Rielabora criticamente i contenuti e fornisce apporti personali / dimostra capacità di analisi/sintesi e selezione dei contenuti

□ rielaborazione/ capacità di analisi/sintesi assente (0)

□ rielaborazione critica/ capacità di sintesi sufficiente □ rielaborazione critica/ capacità di analisi/sintesi discreta (1- 1,5)

□ rielaborazione critica/ capacità di analisi/sintesi buona (2)

2 3 4 5 5,5 6 6.5 7 8 9 10

3 4-5 6-7 8-8.5 9- 9.5 10-10.5 11-11.5 12 13 14 15

Punteggio:

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27

Triennio:

Tipologie A e B

INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTI

FOR

MA

Competen-ze linguisti-che

Capacità di esprimersi (punteggiatura, orto-grafia, morfosintassi, lessico)

Si esprime in modo:

Appropriato ed efficace Ottimo 3

Appropriato Buono 2,5

Corretto Discreto 2,25

Generalmente corretto Sufficiente 2

Impreciso Mediocre 1,5

Scorretto Insufficiente 1

Gravemente scorretto Gravemente insuff. 0,5

ST

RU

TT

UR

A

Efficacia dell’argo-mentazione

Capacità di sviluppare con efficacia e coe-renza le proprie ar-gomentazioni

Argomenta in modo:

Efficace ed originale Ottimo 5

Chiaro ed ordinato Buono 4,5

Adeguato Discreto 4

Schematico Sufficiente 3,5

Poco coerente Mediocre 3

Confuso Insufficiente 2,5

Inconsistente Gravemente insuff. 2

CO

NTE

NU

TO

Pertinenza alla conse-gna

Comprensione e coe-renza alla consegna

Comprende in modo:

Pieno 1

Parziale 0,5

Nullo 0

Padronanza e ricchezza delle infor-ma-zioni

Capacità di mostrare ed utilizzare le cono-scenze personali

Conosce in modo:

Esauriente Ottimo 3

Approfondito Buono 2,5

Essenziale Discreto 2

Sintetico Sufficiente 1,5

Parziale Mediocre 1

Inadeguato Insufficiente 0,75

Scarso Gravemente insuff. 0,5

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Analisi del testo tipologia A

Capacità d’analisi e d’interpretazione

Analizza in modo:

Acuto e personale Ottimo 3

Approfondito Buono 2,5

Completo Discreto 2

Sintetico Sufficiente 1,50

Parziale Mediocre 1

Inadeguato Insufficiente 0,75

Nullo Gravemente insuff. 0,5

Saggio e arti-colo tipologia B

Capacità di utilizzo dei documenti con indivi-duazione dei nodi con-cettuali e rielaborazio-ne personale

Comprende i documenti e li rielabora in modo:

Completo, profondo e critico Ottimo 3

Completo e personale Buono 2,5

Pieno e parzialmente rielabo-rato

Discreto 2

Discreto ed essenziale Sufficiente 1,50

Parziale e limitato Mediocre 1

Parziale e carente Insufficiente 0,75

Erroneo e carente Gravemente insuff. 0,5

VOTO FINALE ….. / 15

Tipologie C e D

INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTI

FOR

MA

Competenze linguistiche

Capacità di esprimersi (punteggiatura, ortogra-fia, morfosintassi, lessico)

Si esprime in modo:

Appropriato ed efficace Ottimo 3

Appropriato Buono 2,5

Corretto Discreto 2,25

Generalmente corretto Sufficiente 2

Impreciso Mediocre 1,5

Scorretto Insufficiente 1

Gravemente scorretto Gravemente insuff. 0,5

STR

UT-

TUR

A Efficacia

dell’argo-mentazione

Capacità di sviluppare con coesione e coerenza le proprie argomentazio-ni

Argomenta in modo:

Efficace e piacevole Ottimo 5

Chiaro ed ordinato Buono 4,5

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29

Adeguato Discreto 4

Schematico Sufficiente 3,5

Poco coerente Mediocre 3

Confuso Insufficiente 2,5

Inconsistente Gravemente insuff. 2

CO

NTE

NU

TO

Pertinenza alla consegna

Comprensione e coeren-za alla consegna

Comprende in modo:

Pieno 1

Parziale 0,5

Nullo 0

Padronanza e ricchezza delle informazioni

Capacità di mostrare le co-noscenze personali

Conosce in modo:

Esauriente Ottimo 4

Approfondito Buono 3,5

Essenziale Discreto 3

Sintetico Sufficiente 2,5

Parziale Mediocre 2

Inadeguato Insufficiente 1,5

Scarso Gravemente insuff. 1

Originalità e creatività

Capacità di rielaborare le conoscenze personali

Rielabora in modo:

Critico e approfondito Ottimo 2

Personale Buono 1,75

Essenziale Discreto 1,5

Parziale Sufficiente 1,25

Scarso Insufficiente 1

Nullo Gravemente insuff. 0,5

VOTO FINALE ….. / 15

LATINO E GRECO SCRITTO

Le due griglie valutative del biennio e del triennio per la prova di traduzione di latino e greco utiliz-

zano gli stessi indicatori, ma il peso di ciascuno nella valutazione complessiva cambia (con l'ecce-

zione del punto assegnato per la completezza della risoluzione) in linea con le indicazioni ministe-

riali (pp. 199, 202): esse prevedono al biennio l'acquisizione degli aspetti morfosintattici della lin-

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gua e la capacità di comprendere il senso generale del testo; al triennio la capacita di cogliere “la

specificità dei lessici settoriali” e “lo specifico letterario del testo”. Di conseguenza al biennio nella

valutazione della traduzione un'importanza prevalente è assegnata al riconoscimento delle strut-

ture morfosintattiche (5 punti su 10), ma si tiene conto, in subordine, della comprensione del mes-

saggio (2 punti su 10) e della resa italiana (2 punti su 10). Nella griglia del triennio si riduce, anche

se non drasticamente, l'importanza del riconoscimento delle strutture morfosintattiche a vantag-

gio della comprensione e della resa del testo (3 punti per ognuna delle tre voci): diventa infatti si-

gnificativa la scelta dei traducenti, che deve tener conto del contesto storico culturale dell'autore

proposto e del genere letterario in cui si iscrive il testo.

Biennio:

Indicatori

Punti attri-buibili

Punti at-tribuiti

Completezza della risolu-zione (0-1)

Nessun tentativo/risultato 0

Parziale (omissioni e/o passaggi incompleti) 0,5

Completa 1

Comprensione del testo (0-2)

Totalmente frainteso 0

Gravi e diffuse incomprensioni 0,5

Comprensione parziale 1

Pochi/lievi fraintendimenti in una comprensione globale accet-tabile

1,5

Comprensione corretta e sicura 2

Riconoscimento delle strut-ture morfosintattiche (0-5)

Molti e/o gravi errori con notevoli implicazioni logiche 0

Vari errori con parziali implicazioni logiche 1

Pochi errori, per lo più non gravi, con complessivo riconoscimen-to di funzioni logiche e strutture fondamentali

2

Sporadici errori con adeguato riconoscimento delle strutture fondamentali

3

Sporadiche imprecisioni con adeguato riconoscimento delle strutture fondamentali

4

Corretto e preciso riconoscimento delle strutture grammaticali 5

Precisione della resa italia-na (0-2)

Molti e/o gravi errori lessicali e semantici con travisamento con-cettuale

0

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31

Varie improprietà lessicali 1

Proprietà lessicale accettabile pur con qualche imprecisione 1,5

Lessico appropriato e resa italiana accurata e rielaborata 2

Voto assegnato

Triennio:

INDICATORI PUNTEGGIO in quindicesimi

PUNTEGGIO In decimi

Completezza della risoluzione Punti 0-2

Nessun tentativo / risultato 0 0

Parziale (omissioni e/o passaggi incompleti) 1 0,5

Completa 2 1

Comprensione del testo Punti 0-4

Totalmente frainteso 1 0

Gravi e diffuse incomprensioni 1,5 0,5

Comprensione parziale 2 1

Pochi/lievi fraintendimenti in una comprensione gene-rale accettabile

3 2

Comprensione corretta e sicura 4 3

Strutture mor-fosintattiche Punti 0-5

Molti e/o gravi errori con notevoli implicazioni logiche 1 0,5

Vari errori con parziali implicazioni logiche 2 - 3 1 - 2

Pochi / non gravi errori con complessivo riconoscimen-to di funzioni logiche e strutture fondamentali

4 3

Corretto e preciso riconoscimento delle strutture mor-fosintattiche

5 4

Proprietà lessi-cale – resa ita-liana Punti 0 - 4

Molti e/o gravi errori lessicali e semantici con travisa-mento dei concetti

1 0,5

Varie improprietà lessicali 2 1

Proprietà lessicale accettabile pur con qualche impreci-sione

3 1,5

Lessico appropriato e resa italiana accurata e rielabora-ta

4

2

VOTO ….. / 15 ….. / 10

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32

INGLESE (liceo scientifico osa e liceo classico) Valutazione prove strutturate di lingua

punteggio percentile voto assegnato punteggio percentile voto assegnato

0% ≤ X ≤ 20% 2 63% < X ≤ 67% 6,5

20% ≤ X ≤ 25% 2,5 67% < X ≤ 73% 7

25% ≤ X ≤ 30% 3 73% < X ≤ 77% 7,5

30% < X ≤ 35% 3,5 77% < X ≤ 83% 8

35% < X ≤ 40% 4 83% < X ≤ 87% 8,5

40% < X ≤ 47% 4,5 87% < X ≤ 93% 9

47% < X ≤ 53% 5 93% < X ≤ 98% 9,5

53% < X ≤ 57% 5,5 98% < X ≤ 100% 10

57% < X ≤ 63% 6

Valutazione produzione scritta

Indicatori Descrittori Punteggio

Conoscenze -pertinenza della risposta -correttezza e completezza delle argomentazioni

1-5

Abilità -coesione testuale -ricchezza lessicale -correttezza morfosintattica -correttezza ortografica

1-5

Valutazione produzione orale

Indicatori Descrittori Punteggio

Conoscenze -pertinenza della risposta -correttezza e completezza delle argomentazioni

1-5

Abilità -coesione testuale -ricchezza lessicale -correttezza morfosintattica -riproduzione corretta di suoni e ritmi

1-5

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33

INGLESE (liceo scientifico bilingue) Assessment grids

percentage marks percentage marks

0% ≤ X ≤ 20% 2 63% < X ≤ 67% 6,5

20% ≤ X ≤ 25% 2,5 67% < X ≤ 73% 7

25% ≤ X ≤ 30% 3 73% < X ≤ 77% 7,5

30% < X ≤ 35% 3,5 77% < X ≤ 83% 8

35% < X ≤ 40% 4 83% < X ≤ 87% 8,5

40% < X ≤ 47% 4,5 87% < X ≤ 93% 9

47% < X ≤ 53% 5 93% < X ≤ 98% 9,5

53% < X ≤ 57% 5,5 98% < X ≤ 100% 10

57% < X ≤ 63% 6

Written Production

Indicators Descriptors Points

Knowledge -understanding of content -knowledge of content

1-5

Skills -expression and organization of ideas -vocabulary knowledge -grammatical strucutures -spelling

1-5

Speaking

Indicators Descriptors Points

Knowledge -understanding of content -knowledge of content

1-5

Skills -expression and organization of ideas -vocabulary knowledge -grammatical structures -fluency and pronunciation

1-5

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34

DISCIPLINE IN LINGUA INGLESE NEL LICEO SCIENTIFICO BILINGUE

Per le discipline in lingua inglese, svolte inizialmente solo in forma scritta, sarà valutato il contenu-

to e non la forma.

MATEMATICA E FISICA

Le verifiche scritte di matematica e fisica per il Liceo Classico e Scientifico saranno valutate secon-

da la griglia A, di seguito riportata. In vista della seconda prova scritta dell’Esame di Stato dei Licei

Scientifici, nel triennio di tali Licei i docenti potranno decidere di strutturare le verifiche sulla base

del modello proposto dal Ministero in sede d’esame. Tale prova consisterà nella risoluzione di un

problema e di alcuni quesiti. Per la valutazione di tale prova, i docenti adotteranno la griglia A per i

quesiti e le griglie B/C per il problema. Per la valutazione delle attività di laboratorio sarà utilizzata

la griglia D.

Griglia A

Criteri Esercizi

1 2 3 4 5 6 … Tot.

Comprensione e conoscenza Comprensione della richiesta. Conoscenza dei contenuti.

Abilità logiche e risolutive Abilità di analisi. Uso di linguaggio appropriato. Scelta di strategie risolutive adeguate.

Correttezza dello svolgimento Correttezza nei calcoli. Correttezza nell’applicazione di tecni-che e procedure anche grafiche.

Argomentazione Giustificazione e commento delle scelte effettuate.

Totale

/100

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Griglia B: problema di matematica

Indicatori Livello Descrittori Punti Comprendere Analizzare la situazione problematica, identifi-care i dati, interpretarli e formalizzarli in lin-guaggio matematico.

L1 Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le in-formazioni essenziali, o, pur avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collega-menti tra le informazioni e utilizza i codici matematici in maniera insufficiente e/o con gravi errori

0-4

L2 Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni, nello stabilire i collegamenti e/o nell’utilizzare i codici matematici.

5-9

L3 Analizza in modo adeguato la situazione problematica, indivi-duando e interpretando correttamente i concetti chiave, le in-formazioni e le relazioni tra queste riconoscendo ed ignorando gli eventuali distrattori; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.

10-15

L4 Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le informazioni essenziali e le relazioni tra queste, igno-rando gli eventuali distrattori; utilizza i codici matematici grafi-co–simbolici con buona padronanza e precisione.

16-18

Individuare Mettere in campo stra-tegie risolutive attra-verso una modellizza-zione del problema e individuare la strategia più adatta.

L1 Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado di individuare modelli standard pertinenti. Non si coglie alcuno spunto creativo nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.

0-4

L2 Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco coerente; ed usa con una certa difficoltà i modelli noti. Dimostra una scarsa creatività nell'impostare le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e qualche errore gli strumenti formali opportuni.

5-10

L3 Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed i possibili modelli trattati in classe e li utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti di lavoro formali oppor-tuni anche se con qualche incertezza.

11-16

L4 Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collega-menti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore i modelli noti e ne propone di nuovi. Dimostra originalità e creatività nell'impostare le varie fasi di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali e non standard .

17-21

Sviluppare il processo risolutivo Risolvere la situazione problematica in manie-ra coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i calcoli necessari.

L1 Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non cor-retta. Non sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato. Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il contesto del problema.

0-4

L2 Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre ap-propriata. Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il contesto del problema.

5-10

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L3 Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione. Sviluppa il processo risolutivo quasi completamen-te. È in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è generalmente coerente con il contesto del problema.

11-16

L4 Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo analitico, completo, chiaro e corret-to. Applica procedure e/o teoremi o regole in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i cal-coli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il contesto del problema.

17-21

Argomentare Commentare e giusti-ficare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi fondamentali del pro-cesso esecutivo e la coerenza dei risultati.

L1 Non argomenta o argomenta in modo errato la strate-gia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un lin-guaggio matematico non appropriato o molto impreciso

0-3

L2 Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

4-7

L3 Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura ese-cutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o viceversa). Utilizza un linguaggio matema-tico pertinente ma con qualche incertezza.

8-11

L4 Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo tanto le strategie adottate quanto la soluzione ot-tenuta. Mostra un’ottima padronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.

12-15

Totale

0-75

Griglia C: problema di fisica

Indicatori Livello Descrittori Punti Osservare criticamen-te i fenomeni e formu-larne ipotesi esplicati-ve utilizzando modelli, analogie e leggi.

L1 Osserva e descrive il fenomeno (o la situazione problematica) in modo superficiale senza evidenziare le grandezze fisiche che lo caratterizzano. Non individua il contesto fisico al quale si riferi-sce il fenomeno o la situazione problematica. Non riconduce la situazione ad un modello di riferimento conosciuto o, pur rife-rendosi ad un modello noto, lo utilizza per formulare ipotesi esplicative in modo improprio. Non specifica (o motiva in modo molto lacunoso) le condizioni per le quali il modello fisico scelto è adeguato alla situazione osservata. In conclusione descrive in modo errato il fenomeno.

0-6

L2 Osserva il fenomeno in maniera generica e/o lo analizza in modo superficiale evidenziando solo alcune delle grandezze fisiche che lo caratterizzano. E’ impreciso nell’individuare il contesto fisico all'interno del quale si descrive efficacemente il fenomeno o è proposta la situazione problematica. Riconduce la situazione ad un modello noto ma senza giustificarne il motivo e lo utilizza per formulare ipotesi esplicative in modo approssimativo. Valuta in modo parziale e/o poco chiaro le condizioni di adeguatezza del modello fisico di riferimento. In conclusione descrive in modo parziale il fenomeno.

7-12

L3 Osserva il fenomeno in modo essenziale evidenziando le gran-dezze fisiche che più lo caratterizzano. Individua la teoria fisica relativa al fenomeno, o che inquadra la situazione problematica in modo essenziale trascurando qualche aspetto rilevante. Ri-conduce la situazione ad un modello di riferimento noto, lo uti-

13-18

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lizza per formulare ipotesi esplicative con una giustificazione sin-tetica ma corretta. Valuta in linee generali le condizioni per le quali tale modello è adeguato. In conclusione descrive il fenomeno in modo corretto.

L4 Osserva il fenomeno in maniera puntuale, evidenziando in modo esauriente le grandezze fisiche che più lo caratterizzano, spie-gando perché sono ritenute significative. Individua con sicurezza il contesto fisico all'interno del quale si inserisce il fenomeno, descrive le leggi coinvolte in maniera puntuale e facendo riferi-mento alla situazione problematica presentata. Riconduce la situazione all'interno di un modello conosciuto descrivendolo con esattezza e fornendo esempi e analogie. Valuta con preci-sione ed accuratezza le condizioni per le quali tale modello è adeguato, fornendo anche controesempi di non validità. In conclusione descrive il fenomeno in modo accurato e signifi-cativo.

19-25

Formalizzare situazio-ni problematiche e applicare gli strumenti matematici e discipli-nari rilevanti per la loro risoluzione.

L1 Schematizza visivamente la situazione problematica in modo confuso e non adatto ad individuare connessioni tra i dati. Traccia un grafico, ove necessario per la comprensione del fe-nomeno, non adeguato a mettere in evidenza relazioni tra le grandezze fisiche che descrivono la situazione problematica Non individua le leggi che descrivono le grandezze in gioco. Non individua una procedura di risoluzione appropriata di con-seguenza, o utilizzando strumenti matematici non appropriati o omettendo passaggi intermedi, non perviene ad una soluzione. Comunica in modo errato e/o molto incompleto (oppure non comunica) i risultati non sempre utilizzando le unità di misura appropriate e la notazione scientifica, non approssima con l’adeguato numero di cifre significative.

0-6

L2 Schematizza visivamente il problema in modo essenziale e poco utile ad evidenziare con esattezza dati, incognite e connessioni. Traccia un grafico, ove necessario per la comprensione del fe-nomeno, molto approssimativo per evidenziare le relazioni tra le grandezze fisiche in oggetto e talvolta omette le unità di misura Individua le leggi che descrivono le relazioni tra le grandezze nel contesto dato ma non spiega adeguatamente perché siano utili a risolvere quel determinato problema. Esegue una procedura di risoluzione senza giustificarla e, di con-seguenza, perviene ad una soluzione solo parziale utilizzando strumenti matematici poco appropriati. Comunica in modo ge-nerico, incompleto e/o impreciso i risultati utilizzando le unità di misura, la notazione scientifica e l’arrotondamento dei valori numerici in forma non sempre adeguata.

7-12

L3 Schematizza visivamente la situazione problematica in modo utile ad evidenziare dati, incognite e connessioni. Traccia un gra-fico, ove necessario per la comprensione del fenomeno, in modo corretto per mettere in relazione le grandezze fisiche in oggetto indicandone le adeguate unità di misura. Individua le leggi che descrivono le relazioni tra le grandezze in gioco illustrandone sommariamente la loro applicabilità in quel contesto. Descrive sinteticamente una procedura di soluzione e la esegue in manie-ra corretta, previene alla soluzione utilizzando strumenti di cal-colo appropriati. Comunica in modo corretto e (o quasi) comple-to i risultati utilizzando le unità di misura appropriate, la nota-zione scientifica e arrotondando i risultati non sempre con l'e-satto numero di cifre significative.

13-18

L4 Schematizza visivamente la situazione problematica in modo efficace e ragionato evidenziando con sicurezza dati, incognite e connessioni. Traccia un grafico, ove necessario per la compren-sione del fenomeno, in modo pertinente e corretto evidenzian-do e mettendo in relazione con precisione grandezze fisiche e relative unità di misura. Individua le leggi che descrivono le re-lazioni tra le grandezze in gioco motivando analiticamente la lo-

19-25

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ro applicabilità nel contesto. Descrive in modo chiaro e coerente una procedura di risoluzione giustificandola in modo accurato. La esegue pervenendo alla soluzione utilizzando gli strumenti matematici più adeguati e motivandone la scelta. Comunica in modo chiaro, espressivo e completo i risultati utilizzando le unità di misura appropriate, la notazione scientifica e arrotondando i risultati con l'esatto numero di cifre significative.

Interpretare e/o ela-borare i dati proposti, anche di natura spe-rimentale, secondo un’ipotesi, valutando l’adeguatezza di un processo di misura e/o l’incertezza dei dati, verificando la perti-nenza dei dati alla va-lidazione del modello interpretativo.

L1 Non individua le grandezze fisiche significative della situazione sperimentale proposta e/o formula ipotesi errate sulla relazione tra le grandezze considerate. Non valuta l’affidabilità del proces-so di misura delle grandezze significative del fenomeno in studio e/o non considera l’incertezza sperimentale. Rappresenta i dati significativi in modo molto approssimativo, omettendo le unità di misura e non evidenzia le relazioni reciproche. Interpreta i dati in modo scorretto. Non giunge a conclusioni che verifichino l’ipotesi iniziale e la pertinenza con il modello interpretativo uti-lizzato.

0-6

L2 Individua solo alcune delle grandezze fisiche significative della situazione sperimentale proposta e/o formula ipotesi non sem-pre esatte sulla relazione tra le grandezze considerate senza giu-stificarne il motivo. Valuta in modo superficiale l’affidabilità del processo di misura senza soffermarsi sulle specifiche degli strumenti e dei metodi di misura e/o considera in modo generico l’incertezza sperimenta-le. Rappresenta i dati significativi in maniera non del tutto corretta; evidenzia in modo generico le relazioni reciproche tra le gran-dezze. Interpreta i dati significativi in modo approssimativo senza veri-ficare appieno l'ipotesi iniziale. Giunge a conclusioni poco ade-guate a validare il modello interpretativo utilizzato.

7-12

L3 Individua le grandezze fisiche significative della situazione spe-rimentale proposta motivandone la scelta in modo sintetico, formula ipotesi corrette sulla relazione tra le grandezze conside-rate e ne giustifica sinteticamente il motivo. Valuta in modo corretto l’affidabilità del processo di misura e/o considera l’incertezza sperimentale ma si sofferma generica-mente sulle specifiche degli strumenti e dei metodi di misura. Rappresenta i dati significativi in modo corretto, evidenza le re-lazioni emerse dalla rappresentazione in maniera sintetica ma pertinente. Interpreta i dati significativi in modo adeguato a verificare l'ipo-tesi iniziale. Giunge a conclusioni adeguate a validare il modello utilizzato anche se sinteticamente argomentate.

13-18

L4 Individua con sicurezza le grandezze fisiche significative della situazione sperimentale proposta e ne giustifica la scelta con appropriate argomentazioni, formula ipotesi corrette sulla rela-zione tra le grandezze considerate motivandole con validi esem-pi. Valuta in modo puntuale l’affidabilità del processo di misura e/o considera in modo esauriente l’incertezza dei dati significativi evidenziando le caratteristiche degli strumenti e dei metodi di misura, motivandone l’adeguatezza. Rappresenta i dati significativi in modo preciso ed accurato, evi-denzia le relazioni reciproche emerse dalla rappresentazione descrivendole in modo esauriente. Interpreta i dati significativi in modo corretto ed esaustivo verifi-cando l'ipotesi iniziale all’interno dell’incertezza della misura. Giunge a conclusioni adeguate a validare il modello utilizzato e le argomenta in modo puntuale e coerente.

19-25

Totale

0-75

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Griglia D: valutazione delle attività laboratoriali

Criteri Declinazione punteggi Punteggio assegnato

Attività in laboratorio

Partecipazione scarsa e non attiva – 0 punti Partecipazione adeguata – 1 punto Partecipazione adeguata e propositiva – 2 punti

____/2

Produzione in laboratorio

Incompleta – 0 punti Parzialmente completa – 1 punto Completa – 2 punti Completa e corretta – 3 punti

____/3

Relazione scritta

Cinque punti totali così distribuiti:

- Struttura (2 punti) - Correttezza (1 punto) - Coerenza (1 punto) - Argomentazione (1 punto)

____/5

Totale : ____/10

Voto:

INFORMATICA E SCIENZE

Per quanto riguarda informatica e scienze, i docenti hanno stabilito di continuare a seguire la linea

adottata negli scorsi anni: per la valutazione delle prove scritte sarà formulata da ogni docente, in

occasione di ogni singola prova, una griglia ad hoc che riporti indicatori specifici, relativi ai conte-

nuti della prova stessa; per le prove di scienze i docenti faranno a volte riferimento alla griglia A

della sezione “Matematica e Fisica”.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE ORALI (tutte le discipline)

criteri descrittori * **

Argomento proposto dal can-didato (max 7 punti)

Argomentazioni incerte, scarsa rielaborazione 1-2

Lavoro essenziale e correttamente impostato 3-4

Lavoro adeguatamente documentato e ben strutturato 5-6

Lavoro ricco, originale, approfondito e convincente nell’impostazione

7

Colloquio (max 20 punti)

Conoscenze (max 10 pun-ti)

Lacunose e frammentarie 1-3 1

Lacunose e/o generiche 4-5 2

Essenziali 6-7 3

Complete 8 4

Ricche ed approfondite 9-10 5

Abilità (max 6 punti)

Argomentazione ed uso del linguaggio non sempre ap-propriati

1-3 1

Argomentazione sufficiente quasi sempre chiaramente formulata

4 1,5

Argomentazione efficace esposta con chiarezza e pro-prietà di linguaggio

5 2

Argomentazione personale, convincente ed esposta con efficacia espositiva

6 3

Competenze (max 4 punti)

Incertezza nell’istituire collegamenti e difficoltà di conse-quenzailità logica

1 0

Collegamenti sufficienti e consequenzialità logica non sempre adeguata

2 1

Collegamenti sufficienti e adeguata consequenzialità logi-ca

3 1,5

Buona capacità di collegamenti e consequenzialità logica 4 2

Discussione degli elaborati (max 3 punti)

Discussione con alcune incertezze e parziale correzione degli errori commessi

1-2

Discussione autonoma e sicura correzione degli errori 3

Totale punti assegnati …/30 …/10

* Punteggio in trentesimi per l’Esame di Stato. ** Punteggio in decimi per le prove orali annuali.

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GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA DELL’ESAME DI STATO

Indicatori analitici Punteggio assegnato

Pertinenza alle richieste …/2

Padronanza dei codici disciplinari specifici …/2

Conoscenza complessiva degli argomenti / utilizzo delle regole …/6

Chiarezza e consequenzialità dell’espressione / padronanza del-

le procedure

…/3

Capacità di compiere sintesi e/o collegamenti / completezza

della risoluzione

…/2

Totale punteggio 1 quesito …./15

Indicatori analitici Punteggio assegnato

Pertinenza alle richieste …/2

Padronanza dei codici disciplinari specifici …/2

Conoscenza complessiva degli argomenti / utilizzo delle regole …/6

Chiarezza e consequenzialità dell’espressione / padronanza del-

le procedure

…/3

Capacità di compiere sintesi e/o collegamenti / completezza

della risoluzione

…/2

Totale punteggio 2 quesito …/15

Indicatori analitici Punteggio assegnato

Pertinenza alle richieste …/2

Padronanza dei codici disciplinari specifici …/2

Conoscenza complessiva degli argomenti / utilizzo delle regole …/6

Chiarezza e consequenzialità dell’espressione / padronanza del-

le procedure

…/3

Capacità di compiere sintesi e/o collegamenti / completezza

della risoluzione

…/2

Totale punteggio 3 quesito …/15

Totale punteggio in quindicesimi ………./15

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42

Lo sforzo di declinare con la maggior chiarezza possibile le diverse componenti della valutazione

finale di ciascuna prova viene compiuto in considerazione della finalità formativa della stessa: se

l’allievo viene informato con precisione delle sue potenzialità e delle sue carenze viene progressi-

vamente incoraggiato a sviluppare la propria capacità di autovalutazione, divenendo più consape-

vole di sé ed accrescendo le possibilità di successo formativo.

Si ribadisce tuttavia che, come è detto al comma 2 dell’articolo 1 del DPR 122 del 22 giugno 2009,

“la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente”, per-

tanto tutti gli sforzi tesi ad un approccio oggettivo della stessa non possono eludere quella visione

personale che ogni atto valutativo implica.

Corsi di recupero e sportelli

L’attività di potenziamento/recupero delle conoscenze e delle abilità offerta dalla scuola prevede

due modalità: sportello e corsi di recupero.

L’attività di sportello ha durata quasi annuale, da novembre a maggio, e permette agli studenti,

previa iscrizione entro il giorno che precede l’incontro con il docente, di ripassare, singolarmente o

in gruppo, argomenti non ancora assimilati o semplicemente di esercitare le abilità per prepararsi

al meglio in vista di una verifica.

I corsi di recupero, come stabilito nel Collegio dei docenti tenutosi in data ventotto ottobre u.s.,

saranno articolati in modalità mista (sportelli, corsi di recupero pomeridiani, stop didattico) e sa-

ranno volti al recupero delle conoscenze e delle abilità specifiche che ciascun studente deve recu-

perare. I corsi saranno collocati nel mese di gennaio, subito dopo il rientro dalle vacanze natalizie.

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Valutazione del comportamento

Oltre ai livelli raggiunti nell’area della cognizione, la valutazione tiene conto anche di quelli rag-

giunti nell’area sociale, quali lo sviluppo delle capacità relazionali e di partecipazione alla vita sco-

lastica e, soprattutto, la consapevolezza della necessità di rispettare i principi della convivenza civi-

le. Si ricorda che, come previsto dall’articolo 2 della legge n. 169 del 30 ottobre 2008 ed esplicitato

con ulteriori modalità applicative dal DPR 122 del 22 giugno 2009, art. 7, in sede di scrutinio in-

termedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di

permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli inter-

venti educativi realizzati fuori sede. La votazione sul comportamento, attribuita collegialmente dal

consiglio di classe, determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di

corso o all’esame conclusivo del ciclo.

Il Collegio dei Docenti individua come valore fondante dell’identità dell’istituto, ma anche della

convivenza civile, quello del rispetto della persona; ritiene quindi che tale valore debba essere as-

sunto come punto di riferimento per declinare la valutazione del comportamento. Sulla scorta di

questo convincimento è stata elaborata la seguente griglia:

voto descrittori

5 L’allievo/a si rende protagonista di un comportamento violente nei confronti di docenti e compa-gni e/o lesivo della loro dignità o atteggiamenti che creino una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone.

6 L’allievo/a si rende protagonista di episodi di mancato rispetto delle norme scolastiche anche sog-gette a sanzioni disciplinari e mostra scarso senso di responsabilità nei confronti delle attività di-dattiche ed educative.

7 L’allievo/a rispetta gli altri, seppur con lievi infrazioni al regolamento di Istituto e affronta con suf-ficiente senso di responsabilità le attività educative e didattiche.

8 L’allievo/a rispetta le persone e le regole, affronta con adeguato senso di responsabilità le attività educative e didattiche.

9 L’allievo/a rispetta le persone e le regole, che comprende e condivide, partecipando con senso di responsabilità e interesse alle attività educative e didattiche.

10 L’allievo/a rispetta le persone e le regole, che comprende e condivide, partecipando con senso di responsabilità e interesse alle attività educative e didattiche, sapendo spendere in modo positivo il proprio impegno per sé e per gli altri.

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La griglia sopra riportata orienta nelle proprie scelte il consiglio di classe che, in sede di scrutinio

intermedio e finale, assegna collegialmente il voto di comportamento anche in considerazione

delle voci qui di seguito elencate:

▪ rispetto del docente;

▪ rispetto dei compagni;

▪ rispetto degli ambienti e delle cose;

▪ rispetto delle regole;

▪ rispetto delle consegne;

▪ partecipazione alla vita scolastica.

Si precisa che nel deliberare la valutazione del comportamento, a conclusione del primo periodo

valutativo, il Consiglio di classe può riservarsi di assegnare la non sufficienza (5 decimi) all’allievo

che, pur mai allontanato dalla comunità scolastica, abbia oltraggiosamente mancato di rispetto al-

le persone e/o gravemente infranto il regolamento. Si intende in questo modo dare un significati-

vo monito allo studente, garantendogli comunque la possibilità di riscattarsi riparando il danno nel

corso del secondo periodo valutativo, e al contempo salvaguardare il valore formativo della valu-

tazione.

Criteri di ammissione alla classe successiva In sede di scrutinio finale, vengono ammessi alla classe successiva gli alunni che conseguono un

voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina di studio e nel comportamento, la cui valutazione

concorre, insieme alle valutazioni degli apprendimenti, alla definizione dei crediti scolastici. Per gli

alunni che non conseguono la sufficienza in una o più discipline, il Collegio dei Docenti di questo

Istituto ha adottato i seguenti criteri:

- in caso di quattro insufficienze, l’allievo risulta non ammesso alla classe successiva;

- in caso di tre insufficienze di cui due gravi in qualsiasi disciplina, l’allievo risulta non ammesso

alla classe successiva.

Per tutti gli altri casi lo scrutinio è sospeso e rinviato nei termini previsti dall’O.M. n. 92 del 5 no-

vembre 2007.

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Criteri di assegnazione del credito scolastico e del credito formativo Il credito scolastico, introdotto dalla legge n. 425/97, viene assegnato in base alla media dei voti

conseguita al termine di ciascun anno scolastico relativamente alle classi III, IV, V del corso liceale.

I punti di credito assegnabili sono quelli desunti dalla tabella A allegata al DM 99/2009, qui di se-

guito riportata:

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

III Anno IV Anno V Anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

Il Collegio dei docenti, conformemente a quanto previsto dalla normativa sull'esame di Stato e nel

rispetto dell'autonomia del Consiglio di classe, ha espresso il seguente parere in merito ai criteri di

assegnazione del massimo di fascia del punteggio corrispondente alla media:

il credito massimo può essere attribuito, oltre che sulla base della media conseguita dei voti, a chi

abbia soddisfatto almeno tre dei seguenti criteri:

A) sia stato presente almeno per il 90% delle ore di lezione previste dal monte-ore annuale;

B) abbia dimostrato interesse e partecipazione nell’attività proposta nell’ambito dell’insegna-

mento della religione cattolica;

C) si sia distinto, al di là della media dei voti conseguita, nelle attività didattiche, partecipando e

applicandosi con continuità;

D) abbia partecipato con serietà e impegno alle attività educative proposte dalla scuola (viaggi d'i-

struzione, eventi culturali e sportivi);

E) abbia acquisito, al di fuori della scuola, competenze coerenti con il corso di studi liceale e matu-

rate attraverso esperienze culturali (corsi di lingua all’estero, esami di certificazione esterna delle

lingue straniere ecc.), lavorative (partecipazione al grest, ad attività promosse dalla parrocchia di

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appartenenza, ecc.), di volontariato, sportive (iscrizione a società di calcio, basket, pallavolo, ecc.)

e artistiche significative ai fini della crescita umana e coerenti con il progetto educativo esplicitato

nel POF d'istituto (crediti formativi).

Validazione dell’anno scolastico Si precisano le norme che validano l’anno scolastico per la valutazione degli allievi (D.P.R.

122/2009; C.M. 20/2011).

Le disposizioni ministeriali hanno come finalità quella di incentivare gli studenti al massimo impe-

gno di presenza a scuola così da consentire agli insegnanti di disporre del maggior numero possibili

di opportunità per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento: ai fini della validità

dell’anno è dunque richiesta la frequenza di almeno ¾ dell’orario annuale.

Il Collegio dei Docenti di questo istituto in ottemperanza a quanto previsto dal regolamento ha

stabilito i criteri che legittimano le deroghe al limite minimo di presenza, per casi eccezionali, certi

e documentati, come è riportato nella delibera di seguito allegata e pubblicata all’albo della scuo-

la. Si precisa che la deroga potrà essere concessa dal Consiglio di Classe soltanto quando sia fatta

salva la possibilità di procedere comunque alla valutazione degli allievi eventualmente interessati.

La scuola aggiornerà ogni studente e la sua famiglia sul numero di assenze accumulate prima degli

scrutini rispettivamente del primo e del secondo periodo valutativo.

Entro il mese di novembre, sarà comunicato a ciascuna famiglia il monte ore annuo personalizzato

ed il limite minimo delle ore di presenza richieste.

Si specifica che al fine del computo delle ore utili al raggiungimento del limite minimo di presenza,

in caso di occasionali ingressi in ritardo e di permessi annuali di ingresso posticipato o di uscita an-

ticipata accordati dalla direzione per motivi di trasporto, il conteggio sarà effettuato in ragione dei

minuti effettivi di assenza. Allo stesso modo per tutti i permessi di entrata successivi alla prima ora

e quelli di uscita.

Si riporta il testo della delibera del Collegio dei Docenti del 4 settembre2015 relativa ai criteri di

deroga (art. 14 comma 7 del D.P.R. 122/2009): «Qualora un allievo,

- per gravi motivi di salute e/o terapie programmate;

- per donazioni di sangue;

- per la partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da fede-

razioni riconosciute dal CONI;

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risulti non aver frequentato, al termine dell’attività didattica, almeno i ¾ dell’orario annuale per-

sonalizzato, il consiglio di classe, a seguito di adeguata e puntuale documentazione, potrà conce-

dere deroga all’articolo 14, comma 7 del D.P.R. 122/2009, sempre che consideri il rapporto educa-

tivo intercorso comunque sufficiente a procedere alla fase valutativa».

Bisogni educativi speciali

Come previsto dalla CM 8/2013, ogni istituzione scolastica deve realizzare pienamente il diritto di

apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Nella medesima circola-

re viene ridefinito e completato il tradizionale approccio all'integrazione scolastica prevedendo

l'intera area dei Bisogni Educativi Speciali che comprendono “svantaggio sociale e culturale, di-

sturbi specifici dell'apprendimento e disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non cono-

scenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse".

Il Collegio San Francesco, che già nel proprio progetto educativo prevede l'attivazione di percorsi

di accompagnamento e di personalizzazione, accoglie completamente le direttive espresse dalla

normativa predisponendo un Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni che manifestino un

particolare bisogno educativo e formativo. Tale documento, predisposto dal Consiglio di classe e

firmato dal Coordinatore Didattico, dai docenti e dai genitori, è lo strumento in cui saranno esplici-

tate le progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in

uscita al termine dei singoli livelli di istruzione.

PAI E GLI Come previsto dalla CM 8/2013, ciascun Istituto deve redigere annualmente un PAI, Piano Annuale

per l’Inclusività, che raccoglie dati e bisogni di tutti gli studenti della scuola.

Il PAI è strutturato da un’apposita commissione, definita GLI, curata dalle prof.sse Galvani e Fa-

raoni.

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PROGETTI, INSEGNAMENTI INTEGRATIVI ED EXTRACURRICOLARI

Lingue straniere INGLESE – Per le classi I, II, III e IV Liceo è in programma, per gli allievi interessati,

il conseguimento della certificazione Pet for schools (Level B1). Per le classi II, IV e V Liceo è in pro-

gramma, per gli allievi interessati, il conseguimento della certificazione First for schools (Level B2).

Per le classi IV e V Liceo è in programma, per gli allievi interessati, il conseguimento della certifica-

zione CAE Advanced (Level C1). Per le classi terze, quarte e quinte dei licei classico e scientifico è

previsto l’insegnamento integrato della lingua inglese e di contenuti disciplinari (CLIL) nell’ambito

di una materia individuata dai consigli di classe. L’attività è finalizzata all’acquisizione di conoscen-

ze e abilità disciplinari attraverso l’applicazione del sapere linguistico.

Vacanze studio - Nei mesi estivi sarà organizzata una vacanza studio in Gran Bretagna e negli Stati

Uniti. Nel corso della vacanza studio in Gran Bretagna, sarà possibile conseguire la certificazione

Trinity College.

Giochi del mediterraneo e Giochi d’Autunno

Il Collegio dei Docenti ha stabilito di proporre ai ragazzi dei Licei, per l'anno scolastico 2015/2016,

due gare di giochi matematici.

In particolare, gli studenti del primo biennio dei Licei parteciperanno ai Giochi Matematici del Me-

diterraneo, organizzati dall'Accademia Italiana per la Promozione della Matematica "Alfredo Gui-

do", col patrocinio dell'Università degli Studi di Palermo. I giochi sono un libero concorso riservato

agli allievi delle scuole primarie e secondarie italiane o di altri paesi e hanno lo scopo di mettere a

confronto allievi di scuole diverse, nello spirito della sana competizione, al fine di sviluppare atteg-

giamenti positivi verso lo studio della matematica e offrire opportunità di integrazione e parteci-

pazione. La gara prevederà una fase di qualificazione a livello d'Istituto a cui prenderanno parte

tutti gli studenti del biennio, seguita da una finale d'Istituto a cui parteciperanno solo gli studenti

qualificati secondo le norme stabilite dal regolamento di gara. Gli alunni che supereranno le finali

d'Istituto prenderanno parte alla fase provinciale e all'eventuale finale nazionale. Gli studenti del

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secondo biennio e del quinto anno avranno la possibilità di partecipare ai Giochi d’Autunno, orga-

nizzati dall'Università Bocconi di Milano, in collaborazione con il centro PRISTEM.

Progetto Orientamento – Durante il corso dell’anno sono previsti interventi a scuola da parte di

docenti universitari per la presentazione dei piani di studio di alcuni corsi. Inoltre, alcuni ex stu-

denti del Collegio San Francesco porteranno la loro testimonianza relativa al periodo di transizione

tra il percorso liceale e quello universitario. Per le classi quarte e quinte, saranno previste alcune

uscite didattiche finalizzate alla visita di alcuni Atenei in occasione degli Open Day.

FAI- Giornata di primavera apprendisti Ciceroni – Le classi terza, quarta e quinta del liceo classico

e la classe quinta del liceo scientifico aderiscono al progetto “apprendisti Ciceroni” in collabora-

zione con il Fondo per l’Ambiente Italiano. Tale progetto è volto ad illustrare un bene storico-

artistico poco conosciuto o nella città di Lodi o nel territorio lodigiano. A curarne la realizzazione è

la docente di storia dell’arte, professoressa Monja Faraoni.

Giochi sportivi studenteschi – Gli allievi della scuola secondaria di II grado selezionati dal docente

di educazione fisica partecipano alle diverse manifestazioni sportive provinciali che, in caso di

classificazioni significative, consentono agli atleti in gara di accedere alle fasi regionali ed

eventualmente nazionali di diverse discipline sportive.

Sport tra quattro mura – Gli allievi della scuola selezionati dal docente di educazione fisica parte-

cipano agli incontri di pallavolo e di calcio a 5 “Casa circondariale di Lodi vs Collegio San Francesco”

presso la Casa circondariale di Lodi. Lo scopo del progetto, che prevede due competizioni sportive

in carcere (pallavolo e calcio a 5), è finalizzato ad avvicinare i ragazzi alla difficile realtà delle carce-

ri in modo che possano comprenderne il valore e il significato.

Strumento musicale (chitarra, pianoforte e violino) - Il corso prevede lezioni individuali costituite

da una prima parte dedicata alla lettura ritmica e melodica della musica (solfeggio) e una seconda

improntata sullo studio vero e proprio dello strumento scelto. L’obiettivo finale dell’attività è offri-

re all’alunno, attraverso lo sviluppo di capacità specifiche, una più avvertita coscienza di sé e del

modo di rapportarsi agli altri, la capacità di memorizzazione e concentrazione e l’acquisizione del

gusto del “bello”.

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In ultimo, il corso intende abituare i ragazzi ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e a

superare l’individualismo nonché a fornire occasioni di integrazione e di crescita per gli alunni che

vivono situazioni di svantaggio.

Corsi di preparazione ai test di accesso alle facoltà universitarie

La scuola offre agli studenti degli ultimi anni la possibilità di frequentare corsi pomeridiani di pre-

parazione ai test di accesso ad alcune facoltà universitarie. La scelta dei contenuti del corso sarà

concordata con i docenti, sulla base dei contenuti dei test degli anni precedenti.

VIAGGIO DI ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE

Nel corso dell'anno scolastico vengono organizzate, a discrezione di ogni Consiglio di Classe, uscite

didattiche di un giorno e un viaggio di istruzione della durata di più giorni. Caratteristica fonda-

mentale di tali proposte è la loro stretta aderenza agli obiettivi educativi e formativi definiti in se-

de di programmazione collegiale.

I contenuti e le modalità delle varie proposte vengono stabiliti dai diversi Consigli di Classe e di

volta in volta comunicati alle famiglie.

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FORMAZIONE SPIRITUALE

Responsabile: p. Enrico Gandini

Il percorso spirituale di quest’anno scolastico, 2015-2016 è segnato felicemente dal Giubileo

straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco. L’ Anno Santo avrà per titolo “Miseri-

cordiae vultus” ed inizierà l’8 dicembre 2015 per terminare il 30 novembre 2016. A differenza del

passato, non sarà celebrato solo a Roma, ma anche in tutte le diocesi del mondo e nei principali

santuari, “mete di tanti pellegrini, che in questi luoghi sacri spesso sono toccati nel cuore dalla

grazia e trovano la via della conversione”. L’apertura coincide con il 50mo anniversario della chiu-

sura del Concilio Ecumenico Vaticano II. “La Chiesa – si legge in proposito nella Bolla di indizione

(n. 4) - sente il bisogno di mantenere vivo quell’evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua

storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito,

l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le

muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giun-

to il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo”.

Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in

questa parola la sua sintesi. La misericordia non è una parola astratta, ma un volto da riconoscere,

contemplare e servire. “Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È

fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che

rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene

incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda

con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce

Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite

del nostro peccato” (n. 2).

Le opere di misericordia corporale e spirituale dovranno quindi essere riprese, e noi le riprende-

remo, per “risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per

entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia di-

vina”. In questo Anno Santo, insomma, “potremo fare l’esperienza di aprire il cuore a quanti vivo-

no nelle più disparate periferie esistenziali, che spesso il mondo moderno crea in maniera dram-

matica e fare esperienza dell’accoglienza calorosa di un Padre sempre attento ed in nostra attesa”.

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Piano dell’Offerta Formativa Scuola Sec. di Secondo Grado - a.s. 2015-16

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L’invito alla conversione, al domandare perdono, il perdono sacramentale, attraverso il sacramen-

to della Riconciliazione, a vivere questo momento favorevole per cambiare vita, questo tempo per

lasciarsi toccare il cuore, ci può rendere più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprender-

ci; può eliminare ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espellere ogni forma di violenza e di di-

scriminazione. Tutto ciò sarà motivo conduttore e caratterizzante di quest’anno.

Il desiderio del Papa è che questo Anno, vissuto anche nella condivisione della misericordia divina,

possa diventare un’occasione per “vivere nella vita di ogni giorno la misericordia che da sempre il

Padre estende verso di noi. In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai

di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita.

Ripetiamo quindi con fiducia e senza sosta: «Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo

amore, che è da sempre» (Sal 25,6).

In concreto, si prevedono momenti di preghiera insieme, ma anche personali, di silenzio, che si ar-

ticolano a partire dal tema conduttore per favorire la possibilità di riflettere, scegliere, progettare.

L’incontro con i personaggi che ci parlano di Gesù si innesta nel Tempo di Avvento-Natale, in quel-

lo di Quaresima-Pasqua, senza tralasciare il ricordo di alcuni Santi, poi Tutti i Santi, i nostri cari de-

funti, fino ad arrivare ai bei momenti di festa per papà e mamma.

Momenti di preghiera pertanto sempre attenti allo scorrere del Tempo e dei tempi, improntati sul-

la formazione di una coscienza che sappia sempre fare sintesi tra fede e vita. Occasioni sempre alla

portata di tutti e nella linea della opportunità offerta a ciascuno che liberamente sceglie di aderire.

In aggiunta ed in particolare nei Tempi forti della Chiesa, vale a dire in Avvento e in Quaresima, si

presentano ed offrono due fine settimana (sabato e Domenica) di vita di preghiera e condivisione

comunitaria nel nostro Eremo di Eupilio.

Progetto Volontariato

Nell’ambito dell’attività di animazione spirituale continua a sussistere il valore educativo e forma-

tivo dell'esperienza del volontariato.

Si prosegue il percorso già avviato negli anni precedenti con attività pratiche e teoriche in collabo-

razione con le realtà di volontariato del territorio.

Si svolgeranno: raccolte di fondi in vari modi e luoghi a favore di enti ed associazioni, servizi veri e

propri in alcuni settori specifici del territorio, come la mensa di Via Paolo Gorini, la residenza an-

ziani dell'Istituto S. Chiara, l'Associazione Solidarietà San Francesco, ed altre realtà.

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SERVIZIO DI PSICOLOGIA

La scuola collabora con il dott. Matteo Mario Anelli che presta il suo servizio con i docenti, gli stu-

denti e i loro genitori.

Il Servizio di psicologia del Collegio San Francesco svolge attività di consulenza all’interno della

scuola su temi che riguardano l’apprendimento, la psicologia dello sviluppo, i rapporti fra docenti,

alunni e genitori, con l’obiettivo di offrire interventi psicopedagogici, realisticamente orientati alle

situazioni di bisogno e disagio, legate alle dinamiche psicologiche di tipo affettivo, emotivo, rela-

zionale, cognitivo e comportamentale proprie dell’età evolutiva.

Le principali aree di azione riguardano:

Formazione rete educativa

Il servizio crea una rete di collaborazione e cooperazione continua con le figure educative presenti

all’interno del Collegio (Direzione, coordinatori, docenti) e i genitori per formare una rete educati-

va e di supporto per le situazioni in cui si presenti qualche disagio o difficoltà.

Continuità e comunicazione

Il servizio psicologico collabora con i coordinatori didattici dei diversi plessi scolastici al fine di

promuovere la continuità del percorso formativo nei passaggi attraverso i diversi ordini di studio

interni all’Istituto. Attraverso un “passaggio di consegne” si facilita l’inserimento e il sereno adat-

tamento dei nostri alunni, ponendo particolare attenzione alle peculiarità individuali. Il Servizio

partecipa ai Consigli di classe per il monitoraggio e il confronto sull’andamento individuale e delle

dinamiche interne alle diverse classi.

Lo psicologo del servizio, inoltre, si propone di promuovere la comunicazione e la collaborazione

all’interno della rete educativa, coinvolgendo i diversi professionisti che operano all’interno e

all’esterno della scuola per condividere le strategie psicoeducative e il percorso didatti-

co/formativo.

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Sportello di ascolto e consulenza

Lo sportello di ascolto si propone di aiutare gli studenti in modo da chiarire, orientare o semplice-

mente ascoltare le richieste spontanee circa la natura di ciò che l'adolescente o il giovane può vi-

vere come malessere o come ostacolo al normale raggiungimento degli obiettivi scolastici.

Formazione

Per i genitori sono in programma incontri di formazione con lo psicologo, dott. Claudio Ghidoni,

finalizzati a suggerire loro come gestire le dinamiche relazionali con i propri figli.

SERVIZIO MENSA

All’interno del Collegio San Francesco è in funzione un servizio di refezione, aperto agli allievi in-

terni ed esterni. I pasti vengono preparati in loco e serviti da personale della ditta Bibos di Costa

Masnaga (LC), che garantisce un servizio conforme ai parametri delle vigenti disposizioni legislati-

ve.

Il controllo della qualità del servizio da parte dell’utenza è effettuato da una commissione compo-

sta da rappresentanti di ciascun plesso scolastico e disciplinata da un apposito regolamento.

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ORGANI COLLEGIALI

La legge n. 62 del 10 marzo del 2000 sulla parità scolastica prevede che presso le scuole paritarie –

cioè “svolgenti un servizio pubblico” e “corrispondenti agli ordinamenti vigenti in materia di istru-

zione” (art. 2) - siano istituiti e funzionanti “gli organi collegiali improntati alla partecipazione de-

mocratica” (art. 4).

A regolare il profilo degli organi collegiali dell’Istituto San Francesco concorre il Decreto Legislativo

n. 297 del 16 aprile 1994 (“Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione,

relative alle scuole di ogni ordine e grado”), Tit. I, artt. 5-15, dove sono specificate le norme e le

funzioni relative ai Consigli di classe, del Collegio dei docenti e del Consiglio di Istituto.

Ciò premesso e fatte salve le attribuzioni e le prerogative dei consigli di classe e del Collegio dei

Docenti in materia di organizzazione, programmazione e valutazione didattica, la scuola San Fran-

cesco ha inteso dotarsi di un Consiglio di Istituto con un regolamento improntato al decreto sopra

richiamato e alle indicazioni in materia della Federazione Istituti di Attività Educative (Fidae). Per

scelta del Gestore e in risposta alle esigenze delle famiglie, a tale organo partecipano di diritto an-

che i rappresentanti delle componenti presenti nel nido, operante in stretto raccordo con la scuola

dell’infanzia, i rappresentanti della comunità dei padri Barnabiti e dell’associazione ex alunni.

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CALENDARIO SCOLASTICO

giovedì 10 settembre 2015

▪ data di inizio delle lezioni

mercoledì 8 giugno 2016

▪ data di termine delle attività didattiche

lunedì 7 dicembre e martedì 8 dicembre 2015

▪ Festa dell’Immacolata Concezione

da mercoledì 23 dicembre 2015 a domenica 10 gennaio 2016

▪ vacanze natalizie

martedì 19 Gennaio 2016

▪ San Bassiano (Santo Patrono)

lunedì 8 febbraio e martedì 9 febbraio 2016

▪ Carnevale

da giovedì 24 marzo a martedì 29 marzo 2016

▪ vacanze pasquali

lunedì 25 aprile 2016

▪ anniversario della Liberazione d’Italia

giovedì 2 giugno e venerdì 3 giugno 2016

▪ festa della Repubblica.

Calendario delle festività nazionali:

▪ 1 novembre, Tutti i Santi (domenica)

▪ 8 dicembre, Immacolata Concezione (martedì)

▪ 25 dicembre, Natale del Signore (venerdì)

▪ 26 dicembre, Santo Stefano (sabato)

▪ 1 gennaio, Capodanno (venerdì)

▪ 6 gennaio, Epifania del Signore (mercoledì)

▪ 25 aprile, anniversario della liberazione (lunedì)

▪ 1 maggio, festa del lavoro (domenica)

▪ 2 giugno, festa della Repubblica (giovedì)

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Piano dell’Offerta Formativa Scuola Sec. di Secondo Grado - a.s. 2015-16

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GENITORI A SCUOLA

Incontro con i docenti coordinatori di classe e assemblee di classe

▪ venerdì 16 ottobre 2015, ore 17,00 – classi quinte;

▪ giovedì 22 ottobre 2015, ore 17,00 – classi terze e quarte;

▪ lunedì 2 novembre 2015, ore 17,00 – classi prime e seconde.

Colloqui settimanali con i docenti

Da lunedì 19 ottobre a venerdì 20 maggio i docenti, previo appuntamento, sono disponibili per i

colloqui settimanali.

Sono previsti, inoltre, nel corso del primo e del secondo periodo valutativo, due colloqui generali

(uno nel primo e uno nel secondo periodo valutativo) e due consigli di classe con la presenza dei

rappresentanti dei genitori e degli alunni (uno nel primo e uno nel secondo periodo valutativo).

VERIFICA DEL P.O.F

Si procederà ad una verifica sistematica del percorso di attuazione dell’autonomia e di applicazio-

ne del Piano dell’Offerta Formativa, al fine di conseguire gli obiettivi prefissati e di valutare il grado

di condivisione e realizzazione dei progetti. Essa si baserà su di una serie di strumenti valutativi

concordati a livello di Collegio dei Docenti: questionari, griglie di osservazione ecc.

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IL CONVITTO E IL SEMICONVITTO

Organigramma delle funzioni Rettore: p. Giovanni Giovenzana

Coordinatrice degli educatori: Simona Ravizza

Educatori: Vincenzo Di Capua

Martina Tarlazzi

Marco Pavese

Floriano Bandera

Padre spirituale: p. Enrico Gandini

Il Collegio offre un servizio di convitto e semiconvitto maschile e femminile per allievi della scuola

secondaria di I e II grado dal lunedì al sabato mattina.

Lo studente convittore rientra in famiglia tutti i fine settimana e nei giorni di vacanza.

Finalità educative

Oltre alle finalità educative della scuola, il convitto si propone in particolare di favorire:

▪ la crescita umana, morale e spirituale di ogni ragazzo;

▪ la socializzazione e lo spirito di collaborazione;

▪ il senso di responsabilità individuale e collettiva;

▪ la realizzazione di un valido rapporto con le famiglie dei convittori, nella consapevolezza che la

famiglia resta comunque il soggetto privilegiato nell’educazione dei ragazzi.

Organizzazione

− Il Convitto dispone di camere singole dotate di servizi. Un educatore segue i ragazzi nelle

varie fasi della giornata ed è presente anche per l’assistenza notturna.

− Il pomeriggio è suddiviso in due momenti di studio di tre ore ciascuno, intervallati dalla ri-

creazione. I convittori studiano nelle proprie camere.

− Assistenza allo studio: obiettivo fondamentale è l’acquisizione di un metodo di studio e di

una responsabile autonomia nell’organizzazione del lavoro. A questo scopo i ragazzi hanno

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Piano dell’Offerta Formativa Scuola Sec. di Secondo Grado - a.s. 2015-16

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la possibilità di affrontare l’impegno giornaliero prima individualmente e, successivamente,

con l’assistenza quotidiana di personale qualificato per le varie aree disciplinari.

− Semiconvitto: il Collegio ospita anche semiconvittori (maschi e femmine) che seguono tutte

le attività pomeridiane del Convitto e rientrano in famiglia nelle ore serali.

− Supporto psicologico di uno specialista.

− Assistenza spirituale.

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INFORMAZIONI GENERALI

Il Coordinatore didattico ed il vice coordinatore didattico ricevono previo appuntamento da con-

cordare con le responsabili del servizio di accoglienza;

i docenti ricevono i genitori degli allievi previo appuntamento da concordare con gli stessi tramite

il registro elettronico;

lo psicologo riceve previo appuntamento da concordare con le responsabili del servizio di acco-

glienza;

la segreteria didattica e la segreteria amministrativa sono aperte al pubblico nei seguenti orari:

▪ dal lunedì al giovedì dalle h. 8.00 alle h. 13.00 e dalle h. 14.30 alle h. 16.00;

▪ il venerdì dalle h. 8.00 alle h. 13.00.

INDIRIZZO: via San Francesco, 21 - 26900 LODI, tel.: 0371 – 420019, fax: 0371 – 422055.

CONTATTI:

e-mail: [email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

[email protected]

sito internet: www.sanfrancesco.lodi.it

Il centralino ed il servizio di accoglienza, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 7,30 alle ore 19,00 è

curato da Ines Plizzari, Elena Quazzoli e Daniela Vanoni.