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Istituto Superiore Polispecialistico “S. Paolo”
- sede di Piazza Tasso -
RELAZIONE DESCRITTIVA
PIANO DI
EMERGENZA
ISTITUTO SUPERIORE POLISPECIALISTICO " SAN PAOLO " - C.F. 82014040636 C.M. NAIS01600P - SEGR - SEGRETERIA
Prot. 0008670/U del 12/12/2018 10:03:41 VI.9 - DVR e sicurezza
Istituto Superiore “S. Paolo” sede Piazza Tasso
Piano di emergenza
Relazione descrittiva
Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 2 di 34
INDICE
PREMESSA ....................................................................................................................................................................... 4
DEFINIZIONI ................................................................................................................................................................. 4
CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO ............................................................................................................................ 5
IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO ............................................................................................. 6
MATERIALI COMBUSTIBILI ...................................................................................................................................... 6
SORGENTI D’INNESCO ............................................................................................................................................. 6
CARATTERISTICHE DEI LUOGHI DI LAVORO ..................................................................................................... 7
VIE DI ESODO ............................................................................................................................................................. 7
DIVIETI DA OSSERVARE LUNGO LE VIE DI ESODO .......................................................................................... 9
SISTEMA DI RILEVAZIONE E DI ALLARME ....................................................................................................... 10
NUMERO DELLE PERSONE PRESENTI E LORO UBICAZIONE ...................................................................... 12
LAVORATORI ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI ............................................................................................... 13
ADDETTI EMERGENZE .......................................................................................................................................... 14
PORTE INSTALLATE LUNGO LE VIE DI ESODO ............................................................................................... 17
POSTO TELEFONICO ................................................................................................................................................ 17
LUOGO DI RACCOLTA ............................................................................................................................................... 17
ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE ............................................................................................. 17
IMPIANTI FISSI DI SPEGNIMENTO ....................................................................................................................... 17
MANSIONARI ............................................................................................................................................................... 18
MANSIONARIO COORDINATORE EMERGENZE............................................................................................... 18
MANSIONARIO ADDETTO PRONTO SOCCORSO .............................................................................................. 19
MANSIONARIO ADDETTO MEZZO ANTINCENDIO ......................................................................................... 20
MANSIONARIO ADDETTO CHIAMATA ESTERNA ............................................................................................. 20
MANSIONARIO ADDETTO EVACUAZIONE ....................................................................................................... 20
NORME PER IL PERSONALE NON ADDETTO ALLE EMERGENZE ............................................................ 21
PERSONALE DI DITTE ESTERNE .......................................................................................................................... 21
PROCEDURE DI EVACUAZIONE ............................................................................................................................ 22
NORME PER TUTTO IL PERSONALE ................................................................................................................... 23
PROCEDURA CHE DEVE SEGUIRE L’ADDETTO ALLA CHIAMATA ............................................................. 24
REQUISITI E RACCOMANDAZIONI ....................................................................................................................... 27
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Piano di emergenza
Relazione descrittiva
Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 3 di 34
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLE EMERGENZE ..................................................................................... 28
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLE EMERGENZE ..................................................................................... 28
CONTROLLI PREVENTIVI SULLE MISURE DI SICUREZZA ........................................................................... 30
EQUIPAGGIAMENTI DI EMERGENZA E SOCCORSO ....................................................................................... 32
RIFERIMENTI NORMATIVI ..................................................................................................................................... 34
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Piano di emergenza
Relazione descrittiva
Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 4 di 34
PREMESSA
Nella stesura del piano di emergenza si tiene conto:
a) Scenario ipotizzato:
incendio
b) Elementi considerati:
1 Caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;
2 Sistema di rilevazione e di allarme incendio;
3 Numero di persone presenti e loro ubicazione;
4 Lavoratori esposti a rischi particolari;
5 Numero di addetti all’attuazione ed al controllo del piano nonché
all’assistenza per l'evacuazione (addetti alla gestione delle emergenze,
evacuazione, lotta antincendio, pronto soccorso);
6 Informazione e formazione addetti alle emergenze;
7 Requisiti e raccomandazioni per la gestione dell’emergenza.
DEFINIZIONI
Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore (attrezzatura, prodotto,
modello organizzativo, postazione di lavoro) avente la potenzialità di causare danni.
Rischio: probabilità che sia raggiunto il limite potenziale di danno nelle condizioni di
impiego ovvero di esposizione ad un determinato fattore.
Emergenza: situazione straordinaria derivante dal verificarsi di uno o più eventi
pericolosi per la salute dei lavoratori o della eventuale popolazione circostante.
Luogo sicuro: luogo dove le persone possono ritenersi al sicuro dagli effetti di un
incendio.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 5 di 34
Sistema di vie di uscita (vie di emergenza): percorso, senza ostacoli al deflusso, che
consente alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo
sicuro.
Uscita: apertura atta a consentire il deflusso delle persone verso un luogo sicuro, avente
altezza non inferiore a 2.00 m.
Uscita di emergenza: passaggio che immette in un luogo sicuro
Uscita di piano: uscita che consente alle persone di non essere ulteriormente esposte al
rischio diretto degli effetti di un incendio e che può configurarsi come segue:
a) uscita che immette direttamente in un luogo sicuro;
b) uscita che immette in un percorso protetto attraverso il quale può essere
raggiunta l'uscita che immette in un luogo sicuro;
c) uscita che immette su di una scala esterna.
CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO
I livelli di rischio indicati dal Decreto Ministeriale 10 marzo 1998 sono:
1. rischio basso
2. rischio medio
3. rischio elevato
Secondo tale decreto la scuola rientra nel rischio medio (Allegato IX punto 9.3
lettera a).
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IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI DI INCENDIO
MATERIALI COMBUSTIBILI
Il materiale combustibile è rappresentato essenzialmente dall’arredo, dal
materiale cartaceo e da documentazione varia conservata all’interno della biblioteca e
dell’archivio.
SORGENTI D’INNESCO
Eventuali cause di incendio possono essere:
a) impianto elettrico;
b) qualsiasi apparecchiatura elettrica anche se progettata per rimanere per lungo
tempo accesa;
c) impianto di riscaldamento.
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CARATTERISTICHE DEI LUOGHI DI LAVORO
La struttura, che ospita l’I.P.C. è situata in P.zza Tasso 30, - Sorrento (Na). L’unità
scolastica è costituita da un unico corpo di fabbrica, con struttura portante in muratura,
che si sviluppa su tre livelli (piano terra, piano primo, piano secondo) collegati ed
accessibili tra loro attraverso un’unica scala, posta nell’androne.
Il secondo livello non è utilizzato dalla scuola ed è stato reso inaccessibile per gli
studenti ed il personale. Pertanto esso non è da considerare ai fini dell’emergenza.
Il locale terraneo con accesso dall’androne e dalla via Correale non è utilizzato ed
anch’esso è stato interdetto agli studenti ed al personale scolastico.
VIE DI ESODO
Le vie di esodo sono costituite da percorsi:
orizzontali
verso il basso
rappresentati da corridoi, indicati nelle planimetrie allegate ed adeguatamente
segnalati, mantenuti privi di qualsiasi ingombro.
La larghezza delle vie di esodo sono indicate nella tabella di seguito riportata.
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VIE DI ESODO
PIANO IDENTIFICAZIONE
PLANIMETRICA LARGHEZZA PERCORSO
Terra Laboratorio 4,00 Orizzontale
Primo Corridoi Aule 1,80 – 3,00 mt. Verso il basso
Secondo Corridoi Aule 1,80 – 3,00 mt. Verso il basso
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DIVIETI DA OSSERVARE LUNGO LE VIE DI ESODO
Lungo le vie di esodo dev’essere vietata l’installazione di attrezzature che possono
costituire pericoli potenziali di incendio o ostruzione delle stesse.
Si riportano di seguito esempi di installazioni da vietare lungo le vie di uscita, ed in
particolare lungo i corridoi e le scale:
apparecchi di riscaldamento portatili di ogni tipo;
apparecchi di riscaldamento fissi alimentati direttamente da combustibili gassosi,
liquidi e solidi;
depositi temporanei di arredi;
sistema di illuminazione a fiamma libera;
deposito di rifiuti.
Macchine di vendita, distribuzione e gioco, nonché fotocopiatrici possono essere
installate lungo le vie di uscita, purché non costituiscano rischio di incendio né
restringimento delle vie di esodo.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 10 di 34
SISTEMA DI RILEVAZIONE E DI ALLARME
Ai sensi del D. M. 10 marzo 1998 nei luoghi di lavoro a rischio di incendio
basso e medio, il sistema per dare l’allarme può essere semplice.
Possono essere impiegati impianti sonori ad azionamento manuale, udibili in
tutti gli ambienti. Il percorso per poter raggiungere l’allarme non deve essere superiore a
30 m. Qualora tale sistema non sia adeguato per il luogo di lavoro, occorre installare un
sistema di allarme elettrico a comando manuale, realizzato secondo la normativa tecnica
vigente.
I pulsanti per attivare gli allarmi elettrici o altri sistemi di allarme devono essere
chiaramente indicati affinché i lavoratori ed altre persone presenti possano rapidamente
individuarli. Il percorso massimo per attivare un dispositivo di allarme manuale non deve
superare 30 m.
Normalmente i pulsanti di allarme devono essere posizionati negli stessi punti su
tutti i piani e vicini alle uscite di piano, così che possano essere utilizzati dalle persone
durante l'esodo.
Nei luoghi di lavoro a rischio elevato, il sistema di allarme deve essere di tipo
elettrico.
Il segnale di allarme deve essere udibile chiaramente in tutto il luogo di lavoro.
In alcune zone dove il livello di rumore può essere elevato, o in quelle situazioni
dove il solo allarme acustico non è sufficiente, devono essere installati in aggiunta agli
allarmi acustici anche segnalazioni ottiche. I segnali ottici non possono mai essere
utilizzati come unico mezzo di allarme.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 11 di 34
Il D. M. 26 agosto 1992 (norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica) suddivide
le scuole in base alle presenze effettive nei seguenti tipi:
tipo 0: scuole con numero di presenze contemporanee fino a 100 persone;
tipo 1: scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone;
tipo 2: scuole con numero di presenze contemporanee da 301 a 500 persone;
tipo 3: scuole con numero di presenze contemporanee da 501 a 800 persone;
tipo 4: scuole con numero di presenze contemporanee da 801 a 1.200 persone;
tipo 5: scuole con numero di presenze contemporanee oltre le 1.200 persone.
Il sistema di allarme può essere costituito, per le scuole di tipo 0-1-2 dallo stesso
impianto a campanelli usato normalmente per la scuola, purché venga convenuto un
particolare suono.
Per le scuole degli altri tipi (3-4-5) deve essere invece previsto anche un impianto
di altoparlanti.
Nell’istituto non è presente un sistema di rilevazione incendi; lungo i corridoi è
installato un impianto di diffusione sonora (campanella); non è installato un impianto di
altoparlanti.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 12 di 34
NUMERO DELLE PERSONE PRESENTI E LORO UBICAZIONE
Il numero massimo delle persone presenti nella scuola è di circa 465 unità la
tabella seguente riporta l’affollamento massimo ipotizzato e l’ubicazione delle persone.
AFFOLLAMENTO PER PIANO E DISLOCAZIONE DEL PERSONALE
PIANO AFFOLLAMENTO
PREVISTO UBICAZIONE
Terra 0
Primo 99
Aule Uffici
Sala Prof. Posto Bidelli
Laboratori Biblioteca
Palestra Depositi
Secondo 0
Aule Uffici
Sala Prof. Posto Bidelli
Laboratori Biblioteca
Palestra Deposito
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 13 di 34
LAVORATORI ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI
Non vi sono lavoratori esposti a rischi particolari.
Qualora siano presenti disabili occorre prevedere adeguata assistenza (vedi
Allegato VIII punto 8.3 ex D.M. 10 marzo 1998).
Personale addestrato, addetto all’assistenza:
NOME COGNOME MANSIONE
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 14 di 34
ADDETTI EMERGENZE
Nel seguente funzionigramma sono evidenziate le figure che fanno parte della squadra di emergenza. I compiti di ciascun addetto sono esplicitati nel paragrafo denominato “Mansionari”.
Le schede seguenti evidenziano i dati identificativi di ogni componente la squadra di emergenza.
DATORE DI LAVORO
Cognome e Nome Luogo di lavoro
Telefono piano stanza n°
Prof.ssa Paola Cuomo 081 8071005-15
COORDINATORE EMERGENZE
Cognome e Nome Luogo di lavoro
Telefono piano stanza n°
Prof.ssa Internicola Maria 081 8073142
COORDINATORE EMERGENZE (Sostituto)
Cognome e Nome Luogo di lavoro
Telefono piano stanza n°
Prof.ssa Starace Maria 081 8073142
Addetti mezzi
antincedio
Addetti
pronto soccorso
Addetto chiamata
soccorsi
Addetto
evacuazione
Coordinatore Emergenze
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ADDETTI EMERGENZE: MEZZI ANTINCENDIO
Cognome e Nome Luogo di lavoro
Telefono Piano stanza n°
Prof.ssa Starace Maria
ADDETTI EMERGENZE: PRIMO SOCCORSO
Cognome e Nome Luogo di lavoro
Telefono Piano stanza n°
Prof.ssa Starace Maria
Prof. D’Alessio Giuseppe
Prof. Tigidia Francesco
ADDETTI EMERGENZE: CHIAMATA SOCCORSI
Cognome e Nome Luogo di lavoro
Telefono Piano stanza n°
Sig.ra Amatruda Luigia
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ADDETTI EMERGENZE: EVACUAZIONE
Cognome e Nome Luogo di lavoro
Telefono Piano stanza n°
Prof.ssa Internicola Maria
Prof.ssa Starace Maria
Prof.ssa De Maio Mariarosaria
Prof. Tammaro Giuseppe
Prof. Ranieri Raffaele
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PORTE INSTALLATE LUNGO LE VIE DI ESODO
Le porte interne degli ambienti di lavoro sono ad apertura manuale; le uscite di
piano non sono dotate di appositi maniglioni antipanico.
POSTO TELEFONICO
Si deve allestire, in caso di assenza, un posto di chiamata che rimane presidiato
durante le ore di lavoro.
LUOGO DI RACCOLTA
Il luogo di raccolta esterno, predisposto per convogliare il personale in caso di
sfollamento derivante da pericolo grave ed immediato, è il “Parcheggio Correale” sito in
via del Correale.
ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE
IMPIANTI FISSI DI SPEGNIMENTO
All’interno dell’unità scolastica non vi è apposita rete di idranti.
ESTINTORI
Sono presenti degli estintori, posizionati a parete, lungo i corridoi.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 18 di 34
MANSIONARI
Di seguito sono indicati i compiti di ciascun componente la squadra in caso di
segnalazione di pericolo per persone o cose all’interno e all’esterno della scuola.
I lavoratori che appartengono alla squadra di emergenza hanno l’obbligo di
essere reperibili.
L’attività di coordinamento va svolta nei due casi seguenti:
1. in condizioni di emergenza;
2. in condizioni di normale esercizio.
MANSIONARIO COORDINATORE EMERGENZE
Gestione emergenze
1. Si reca immediatamente, adeguatamente protetto, sul luogo dell’emergenza per
valutare l’entità del pericolo
2. Convoca una riunione operativa per definire gli interventi (se ritenuta
necessaria)
3. Attiva la squadra emergenza coordinandone le operazioni
4. Ordina l’arresto degli impianti, se necessario
5. Valuta la necessità di interventi esterni e dispone la relativa chiamata
6. All’arrivo dei soccorsi esterni, fornisce le informazioni sull’accaduto per la
gestione dell’emergenza
7. Se è il caso, dà l’ordine di evacuazione
8. In caso di incidente mortale verifica che nulla sia manomesso fino
all’intervento delle autorità giudiziarie
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 19 di 34
Azioni dopo l’emergenza
Dichiara la fine dell’emergenza;
effettua un controllo del luogo accidentato valutando:
1. entità del danno
2. stato dell’ambiente danneggiato
3. se è sufficiente precludere solo una parte dei locali danneggiati o occorre
sospendere tutte le attività lavorative
4. se bisogna interdire l’area con l’ausilio di cartellonistica adeguata
Inoltre in condizioni di normale esercizio:
Convoca la riunione periodica di coordinamento
Si accerta affinché le verifiche degli impianti antincendio e dei mezzi di
estinzione siano regolarmente effettuate
Si accerta della manutenzione effettuata sugli impianti di servizio
MANSIONARIO ADDETTO PRONTO SOCCORSO
1. Si porta rapidamente sul luogo dell’emergenza
2. Partecipa alla riunione operativa dell’emergenza
3. Si attrezza con mezzi adeguati
4. Presta il primo soccorso agli infortunati nell’attesa di soccorsi esterni
5. Trasporta gli infortunati
6. Collabora a fare allontanare le persone non facenti parte della squadra
In condizioni di normale esercizio partecipa alla riunione di coordinamento.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 20 di 34
MANSIONARIO ADDETTO MEZZO ANTINCENDIO
1. Partecipa alla riunione operativa dell’emergenza
2. Si porta rapidamente sul luogo dell’emergenza
3. Si attrezza con mezzi di protezione adeguati
4. Allontana le persone non essenziali dal luogo di emergenza
5. Impedisce l’accesso ai non addetti
6. Se in grado interviene per fronteggiare le emergenze con mezzi antincendio di cui
dispone, in accordo con le istruzioni ricevute durante l’apposito corso di formazione
(ex DM 10/03/98), secondo le disposizioni del coordinatore dell’emergenza e/o
degli enti pubblici preposti che sono nel frattempo intervenuti.
Inoltre in condizioni di normale esercizio:
1. Partecipa alla riunione di coordinamento
2. Verifica direttamente la manutenzione dei mezzi di estinzione
3. Controlla il funzionamento di sistemi di allarme, rilevatori di fumo, impianto
antincendio
MANSIONARIO ADDETTO CHIAMATA ESTERNA
1. Attiva i sistemi di allarme
2. Partecipa alla riunione operativa dell’emergenza
3. Provvede a chiamare soccorsi esterni (vedi procedura) se l’entità del pericolo è grave
e non si riesce a fronteggiare l’emergenza con i propri mezzi
MANSIONARIO ADDETTO EVACUAZIONE
1. Partecipa alla riunione operativa dell’emergenza;
2. Facilita e coordina l’evacuazione (vedi Procedure di evacuazione).
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 21 di 34
NORME PER IL PERSONALE NON ADDETTO ALLE EMERGENZE
1. Interrompere le attività lavorative;
2. Mantenere la calma;
3. Disattivare il sistema di ricambio d’aria, radiatori;
4. Chiudere le finestre e le porte;
5. Raccogliere ed assistere terzi;
6. Utilizzare il telefono solo in casi di estremo bisogno;
7. Portarsi nei luoghi sicuri se non si è presso la propria postazione di lavoro ed
attendere disposizioni;
8. Procedere all’evacuazione solo se disposta e seguire le indicazioni degli addetti.
PERSONALE DI DITTE ESTERNE
1. Interrompere il lavoro chiudendo attrezzature in uso
2. Porre le attrezzature in modo da non essere da ostacolo per eventuali soccorsi
3. Mantenere la calma
4. Attenersi alle disposizioni del proprio responsabile
5. Seguire le indicazioni del Coordinatore Emergenze
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 22 di 34
PROCEDURE DI EVACUAZIONE
Di seguito sono elencate le procedure per l’evacuazione dei luoghi di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dal pubblico presente.
Tutto il personale, interno ed esterno, a seguito delle disposizioni del Coordinatore
Emergenze raggiunge il luogo sicuro più vicino
Per raggiungere il luogo sicuro seguire le indicazioni degli addetti all’evacuazione e la
cartellonistica apposita
Tralasciare il recupero di oggetti personali
Raccogliere ed assistere terzi
Non utilizzare ascensori
Durante lo sfollamento bisogna:
abbandonare lo stabile senza indugi, ordinatamente e con calma senza creare
allarmismi e confusione
non tornare indietro per nessun motivo
non ostruire gli accessi dello stabile
tornare ordinatamente dopo un periodo sufficiente, in un luogo prestabilito e
noto a tutti (esempio ingresso principale) per rispondere all’appello e ricevere
istruzioni
In presenza di fumo o fiamme è opportuno:
coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti, possibilmente molto umidi, in modo da
proteggere per quanto possibile dal fumo le vie respiratorie in presenza di fiamme
avvolgere il capo con indumenti pesanti di lana o cotone possibilmente bagnati in modo
da proteggere i capelli dalle fiamme.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 23 di 34
NORME PER TUTTO IL PERSONALE
Segnalazioni di pericolo
Chiunque individui qualsiasi situazione anomala (presenza di fumo, scoppi, crolli
ecc.) è tenuto segnalare all’addetto alle chiamate:
la natura dell’evento
il luogo da cui sta parlando (se utilizza il telefono)
l’eventuale presenza di infortunati
Successivamente avverte le eventuali persone che a suo giudizio possono essere
coinvolte dall’evento.
Intervento di emergenza
In caso di emergenza il personale presente può tentare un intervento di
emergenza.
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Relazione descrittiva
Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 24 di 34
PROCEDURA CHE DEVE SEGUIRE L’ADDETTO ALLA CHIAMATA
In caso d’incendio
Digitare il numero di telefono dei VV.F. profferendo il seguente messaggio:
Pronto, qui è l’ISTITUTO SUPERIORE STATALE “S. PAOLO” situato in P.ZZA
TASSO, nel Comune di SORRENTO, è richiesto il vostro intervento per un principio
di incendio.
Il mio nominativo è ____________________________; il nostro numero di telefono è
_________________.
Pronto, qui è l’ISTITUTO SUPERIORE STATALE “S. PAOLO” situato in P.ZZA
TASSO, nel Comune di SORRENTO, è richiesto il vostro intervento per un principio
di incendio.
Il mio nominativo è ____________________________; il nostro numero di telefono è
_________________.
In caso siano segnalati Feriti o Intossicati
Digitare il numero telefonico1 118 dell’Ospedale e/o Presidio di Pronto Soccorso ecc.
profferendo il seguente messaggio:
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Piano di emergenza
Relazione descrittiva
Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 25 di 34
Pronto, qui è l’ISTITUTO SUPERIORE STATALE “S. PAOLO” situato in P.ZZA
TASSO, nel Comune di SORRENTO, è richiesto il vostro intervento con
autoambulanza per un’assistenza ad una/più persone intossicate dal prodotto
______________________ (se noto) nell’impianto _______________________
ovvero ad una/più persone che presentano lesioni al corpo. Il mio nominativo è
____________________________; il nostro numero di telefono è 081 8073142
1 Aggiungere il numero telefonico del pronto soccorso
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Relazione descrittiva
Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 26 di 34
Ogni squadra deve essere munita di un opportuno equipaggiamento comprendente:
1. Mezzi personali di protezione;
2. Mezzi di salvataggio;
3. Attrezzature per fronteggiare le emergenze;
4. Segnaletica specifica.
L’equipaggiamento deve essere posto in un luogo stabilito in vicinanza delle aree
dove potrebbero verificarsi incidenti (centrale termica, laboratori, biblioteca) e nelle zone
a rischio deve essere tenuto un equipaggiamento di scorta segnalato in modo idoneo e
facilmente accessibile in caso di necessità.
Tutto l’equipaggiamento deve essere periodicamente controllato allo scopo di
valutarne l’efficienza e il funzionamento.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 27 di 34
REQUISITI E RACCOMANDAZIONI
Impianti
Affinché sia garantita la funzionalità dell’impianto di diffusione sonora è
necessario che l’alimentazione elettrica venga fornita da un impianto elettrico di
sicurezza.
L’impianto idrico antincendio, quello fisso di rilevazione fumi nonché di
spegnimento vanno alimentati attraverso un generatore di corrente elettrica che assicuri
il funzionamento in qualsiasi condizione di esercizio.
Prove ed esercitazioni
Per un coordinamento interno vanno previste delle prove di evacuazione dei
locali da effettuare almeno una volta all’anno.
Accessibilità per i mezzi di soccorso
I mezzi di soccorso (autoambulanza, autocisterna dei VV.F., Polizia, altro)
devono poter accedere all’area interessata dall’emergenza senza alcuna difficoltà. In
particolar modo una parte del piazzale esterno deve essere mantenuto sgombro da auto
in sosta in modo da garantire lo spazio necessario all’intervento.
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Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 28 di 34
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLE EMERGENZE
I lavoratori addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle
emergenze saranno formati con apposito corso di formazione. I contenuti del corso
sono:
FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLE EMERGENZE
I lavoratori addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle
emergenze saranno formati con apposito corso di formazione. I contenuti del corso
sono:
Corso per addetti antincendio in attività a rischio di incendio medio (durata 8
ore)
1. L’incendio e la prevenzione incendi (2 ore)
principi sulla combustione e l’incendio;
le sostanze estinguenti;
triangolo della combustione;
le principali cause di un incendio
rischi alle persone in caso di incendio;
specifiche misure di prevenzione incendi.
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Relazione descrittiva
Data Novembre 2018 Revisione 06 Pag. 29 di 34
2. La protezione antincendio e procedure da adottare in caso di incendio(3 ore)
Le principali misure di protezione contro gli incendi;
vie di esodo;
procedure da adottare quando si scopre un incendio o in caso di allarme;
procedure per l’evacuazione;
rapporti con i vigili del fuoco;
attrezzature ed impianti di estinzione;
sistemi di allarme;
segnaletica di sicurezza;
illuminazione di emergenza.
3) Esercitazioni pratiche (3 ore);
Presa visione e chiarimenti sui mezzi di estinzione più diffusi;
presa visione e chiarimenti sulle attrezzature di protezione individuale;
esercitazioni sull'uso degli estintori portatili e modalità di utilizzo di naspi e idranti.
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Piano di emergenza
Relazione descrittiva
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CONTROLLI PREVENTIVI SULLE MISURE DI SICUREZZA
Elenco non esaustivo dei controlli di competenza degli addetti alla lotta antincendio, emergenza ed evacuazione
Garantire costantemente il mantenimento delle seguenti condizioni:
IDRANTI
a) la presenza della manichetta e della lancia;
b) il tubo flessibile sia opportunamente riavvolto e collegato alla lancia;
c) l’integrità del vetro di protezione;
d) la presenza del cartello di segnalazione;
e) l’area antistante l’idrante sia sgombera e che lo stesso sia facilmente accessibile.
ESTINTORI
a) l’estintore non sia stato manomesso ed in particolare che non risulti manomesso o
mancante il dispositivo di sicurezza atto ad evitare azionamenti accidentali;
b) l’etichetta sia esposta a vista e ben leggibile;
c) il valore di pressione indicato dal manometro sia compreso entro il campo verde della
scala;
d) l’estintore non presenti tracce di corrosione, perdite, sconnessioni o incrinature dei
tubi flessibili, o altre anomalie;
e) l’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto;
f) il cartellino di manutenzione sia presente e correttamente compilato;
g) la presenza del cartello che segnala la posizione dell’estintore;
h) l’area antistante l’estintore sia sgombera e che lo stesso sia facilmente accessibile.
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SEGNALETICA DI SICUREZZA E DI ESODO
a) i cartelli non siano stati oggetto di manomissione (es. scarabocchiati, capovolti,
danneggiati, ecc.);
b) i cartelli siano ben visibili, e quindi non nascosti parzialmente o totalmente, da scaffali,
armadi, pile di materiali, zone d'ombra, ecc.
USCITE DI EMERGENZA
a) l’efficienza del dispositivo di apertura a spinta (maniglione) delle porte delle uscite di
emergenza;
b) le zone attorno alle porte/portoni siano sempre opportunamente segnalate, tenute
pulite e sgombre da ogni tipo di materiale che ostacola e/o interviene sulla facilità di
chiusura delle stesse.
Nel caso in cui si riscontrino situazioni anomale in merito a quanto sopra,
l’addetto che le rileva è tenuto ad attivarsi per la rimozione delle stesse. Qualora ciò non
fosse possibile, l’addetto dovrà segnalare al Responsabile dell’Emergenza, il quale
provvederà al ripristino delle condizioni di sicurezza.
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EQUIPAGGIAMENTI DI EMERGENZA E SOCCORSO
Per far fronte alle emergenze, gli addetti al pronto intervento e soccorso devono
essere dotati delle seguenti attrezzature:
Elmetto per operatori antincendio conforme alla norma UNI – EN 397 avente le
seguenti caratteristiche:
Calotta esterna in materiale composito che assicuri un’adeguata resistenza al fuoco,
all’urto, alla perforazione e allo schiacciamento.
Guscio interno in polistirolo per favorire l’assorbimento degli shock al capo.
Schermo facciale di protezione per intercettare proiezioni di solidi, liquidi e calore
radiante.
Bardatura interna regolabile, fascia antisudore e sottogola con mentoniera.
Tuta realizzata con tessuto Nomex III con elevata resistenza all’usura ed alla fiamma,
avente le seguenti caratteristiche:
Chiusura con cerniera centrale coperta
Collo a camicia
Elastici ai polsi e posteriormente in vita
Strisce retroriflettenti grigio – argento applicate
Guanti in fibra aramidica conformi alle norme UNI – EN 388 e UNI – EN 407
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Calzatura antinfortunistica alta in pelle pigmentata, suola in gomma nitrilica antistatica,
antiscivolo, dotata di lamina antiforo e di dispositivo per lo sfilamento rapido; conforme
alla norma UNI – EN 345 S1 HRO, Marchiata CE.
S1: requisiti di base integrati da antistacità e capacità di assorbimento di energia del tallone
HRO: resistenza al calore per contatto
Semimaschera di taglia universale in gomma policloroprenica, con raccordo filettato per
filtro serie 230; bardatura anatomica a due tiranti di cui il superiore sdoppiato, con
passanti di regolazione incorporati nelle fibbie di aggancio; conforme alla norma UNI –
EN 140, marchiatura CE.
Filtro serie 230 con involucro in ABS con grado di protezione P2 (polveri fumi e nebbie)
conforme alla norma UNI – EN 143
Valigetta realizzata in polipropilene antiurto, conforme a quanto previsto dall’articolo 1
del DM 28/07/1958.
Tutto il materiale va contenuto all’interno di un armadio in lamiera di colore
rosso dotato di due sportelli con serratura.
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RIFERIMENTI NORMATIVI
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81
DECRETO MINISTERIALE 10 marzo 1998 - Criteri generali di sicurezza antincendio
e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro
LEGGE 5 marzo 1990, n. 46 - Norme per la sicurezza degli impianti
DECRETO MINISTERIALE 26 agosto 1992 – Norme di prevenzione incendi per
l’edilizia scolastica
DECRETO MINISTERIALE 16 febbraio 1982 - Modificazioni del decreto ministeriale
27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione
incendi.
DECRETO LEGISLATIVO 19 settembre 1994, n. 626 (Attuazione delle direttive nn.
89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE,
90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della
salute dei lavoratori sul luogo di lavoro)
DECRETO LEGISLATIVO 14 agosto 1996, n. 493 - Attuazione della direttiva
92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul
luogo di lavoro