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PROPOSTE PROGETTUALI 105 III.4.2 Piano Nazionale Scuola Digitale Obiettivo/ visione Attualmente, per quanto attiene all'obiettivo di ridurre il digital divide interno al mondo della scuola, è in atto il Piano Nazionale Scuola Digitale, che punta ad introdurre condizioni di innesco, di sostegno e di formazione continua degli insegnanti attraverso la propria Agenzia per la Ricerca e l’Innovazione, (INDIRE), promuovendo e dando supporto alle iniziative delle scuole che vogliono intraprendere un percorso di trasformazione graduale degli ambienti di apprendimento, prevedendo azioni volte a riqualificare la scuola come uno dei principali motori di sviluppo delle competenze digitali del Paese. Descrizione dell’iniziativa Il Piano prevede le seguenti azioni che concorrono al raggiungimento degli obiettivi sopra delineati: “LIM in Classe”, Cl@ssi 2.0, Scuole 2.0. Le azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale: 1. Azione LIM in Classe: si tratta del primo step dell’innovazione digitale che non implica una trasformazione della didattica ma tende ad introdurre linguaggi digitali nella pratica educativa. L'azione prevede una diffusione capillare della Lavagna Interattiva Multimediale nella didattica in classe. E' un processo basato su un approccio graduale e motivante che sta coinvolgendo una significativa percentuale delle istituzioni scolastiche e che registra una domanda crescente dieci volte superiore a quella che il MIUR è in grado di soddisfare con le proprie risorse. Si tratta di un piano di diffusione capillare delle tecnologie digitali rivolto a circa 322.000 classi della scuola statale italiana nell’ottica di favorire l’uso dell’innovazione tecnologica nella didattica col fine di supportare stili di insegnamento ed apprendimento che, sfruttando il potenziale delle nuove tecnologie, puntino a trasformare i ruoli, le relazioni, gli atteggiamenti, i rapporti tra docenti e studenti, allo scopo di facilitare la comunicazione con le giovani generazioni anche attraverso l’uso di contesti e strumenti per loro familiari ed accattivanti, nonché attraverso l’uti lizzo di forme, modalità e linguaggi del loro vivere quotidiano. L’introduzione della LIM però apre nuovi scenari che vanno dalla possibilità di salvare la lezione sul server della scuola in modo che sia fruibile da casa, alla possibilità di collegamenti attraverso la rete tra LIM ed alla LIM da parte di studenti temporaneamente assenti, allo sviluppo di repository locali di contenuti digitali a supporto delle lezioni, al coinvolgimento attivo degli

Piano Nazionale Scuola Digitale

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PROPOSTE PROGETTUALI

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III.4.2 Piano Nazionale Scuola Digitale

Obiettivo/ visione

Attualmente, per quanto attiene all'obiettivo di ridurre il digital divide interno al mondo della scuola, è in atto il Piano Nazionale Scuola Digitale, che punta ad introdurre condizioni di innesco, di sostegno e di formazione continua degli insegnanti attraverso la propria Agenzia per la Ricerca e l’Innovazione, (INDIRE), promuovendo e dando supporto alle iniziative delle scuole che vogliono intraprendere un percorso di trasformazione graduale degli ambienti di apprendimento, prevedendo azioni volte a riqualificare la scuola come uno dei principali motori di sviluppo delle competenze digitali del Paese.

Descrizione dell’iniziativa

Il Piano prevede le seguenti azioni che concorrono al raggiungimento degli obiettivi sopra delineati: “LIM in Classe”, Cl@ssi 2.0, Scuole 2.0.

Le azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale:

1. Azione LIM in Classe: si tratta del primo step dell’innovazione digitale che non implica una trasformazione della didattica ma tende ad introdurre linguaggi digitali nella pratica educativa. L'azione prevede una diffusione capillare della Lavagna Interattiva Multimediale nella didattica in classe. E' un processo basato su un approccio graduale e motivante che sta coinvolgendo una significativa percentuale delle istituzioni scolastiche e che registra una domanda crescente dieci volte superiore a quella che il MIUR è in grado di soddisfare con le proprie risorse. Si tratta di un piano di diffusione capillare delle tecnologie digitali rivolto a circa 322.000 classi della scuola statale italiana nell’ottica di favorire l’uso dell’innovazione tecnologica nella didattica col fine di supportare stili di insegnamento ed apprendimento che, sfruttando il potenziale delle nuove tecnologie, puntino a trasformare i ruoli, le relazioni, gli atteggiamenti, i rapporti tra docenti e studenti, allo scopo di facilitare la comunicazione con le giovani generazioni anche attraverso l’uso di contesti e strumenti per loro familiari ed accattivanti, nonché attraverso l’utilizzo di forme, modalità e linguaggi del loro vivere quotidiano. L’introduzione della LIM però apre nuovi scenari che vanno dalla possibilità di salvare la lezione sul server della scuola in modo che sia fruibile da casa, alla possibilità di collegamenti attraverso la rete tra LIM ed alla LIM da parte di studenti temporaneamente assenti, allo sviluppo di repository locali di contenuti digitali a supporto delle lezioni, al coinvolgimento attivo degli

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LA STRATEGIA ITALIANA PER L’AGENDA DIGITALE

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studenti che possono portare e correggere i propri compiti in formati digitali con solo scritti.

2. Azione Cl@ssi 2.0: in genere dopo l’inserimento delle LIM ed il loro utilizzo si evidenzia la necessità di dotare gli studenti di propri device e di integrarli tra loro e con la LIM, di adottare contenuti ed ambienti digitali e di trasformare l’ambiente classe tradizionale. Questa azione, quindi, si propone di realizzare ambienti di apprendimento dove sia previsto un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nell’attività scolastica quotidiana, quelle stesse tecnologie che gli studenti già usano per le proprie relazioni personali e sociali. Si tratta di una iniziativa di innovazione avanzata, destinata a “situazioni mature” che coinvolge tutti gli insegnanti della classe, con l’obiettivo di sfruttare tutte le potenzialità del digitale nella riorganizzazione degli ambienti di apprendimento. La partecipazione a questa azione, Cl@sse 2.0, richiede che le scuole presentino specifiche caratteristiche di utilizzo pregresso delle ICT nella didattica e propongano quindi un’idea di cambiamento dell’ambiente di apprendimento.

Sulla base dei contesti strutturali e professionali dichiarati dalle scuole e dalle Idee 2.0 vengono individuate le Cl@ssi 2.0. Successivamente, i consigli e i team docenti della classe individuata avviano la realizzazione di una progettazione educativa in grado di trasformare l’organizzazione didattica. Attraverso INDIRE il MIUR assicura il supporto sia online che in presenza alle scuole coinvolte.

3. Azione Scuol@ 2.0: si tratta di una azione ambiziosa che prevede il coinvolgimento di un intero Istituto scolastico, una linea avanzata di innovazione che punta ad una trasformazione radicale di alcune dimensioni tradizionali del fare scuola. L’obiettivo è modificare l’ambiente di apprendimento, ove per ambiente non si intende più esclusivamente l’aula, ma l’istituzione scolastica nella sua interezza, in modo che le attività didattiche, curriculari ed extra-curriculari, consentano un apprendimento distribuito e focalizzato sullo studente. Attraverso strategie che coniughino l’innovazione didattica con nuovi modelli di organizzazione delle risorse umane, strutturali ed infrastrutturali dell’istituzione scolastica, si tende a mutare profondamente il modo di “fare scuola” e il “tempo-scuola”, realizzando uno spazio collettivo di apprendimento che si estenda anche oltre i confini fisici dell’edificio e permetta la creazione di percorsi formativi personalizzati e costruiti dai docenti assieme agli studenti. L’azione Scuol@ 2.0 richiede, pertanto, investimenti importanti e un supporto alle scuole perché possano modificare l’organizzazione della didattica nelle sue varie dimensioni: dal ruolo

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del docente all’utilizzo di contenuti digitali, al sostegno a distanza del lavoro a casa, fino ad un’organizzazione che superi la tradizionale divisione in classi e lezioni, privilegiando modelli di apprendimento itineranti e cooperativi. La sfida intrapresa sembra muoversi nella giusta direzione, a giudicare dall’interesse dimostrato da parte di numerose imprese e organizzazioni di settore, nazionali e internazionali, e all’esito del procedimento di acquisizione delle candidature delle scuole, con oltre 200 richieste di partecipazione all’azione Scuol@ 2.0.

Già fatto

Piano LIM in classe: per il Piano Nazionale Scuola Digitale finora sono state impiegate risorse pari a € 93.236.212.

Il totale delle LIM acquisite dalle scuole nel corso degli anni scolastici 2008/2009 – 2011/12, sia con finanziamenti MIUR che con altri fondi pubblici e privati, è pari a 51.681.

L’azione LIM prevede anche attività di formazione rivolte agli insegnanti delle scuole coinvolte. A tutt’oggi tali attività hanno interessato 83.000 docenti; l’utilizzo delle LIM, al momento, tocca oltre 1.000.000 studenti.

Azione Cl@ssi 2.0: al momento ci sono 416 Cl@ssi 2.0 distribuite sul territorio nazionale che rappresentano altrettanti laboratori ancora in fase di elaborazione e attuazione. L’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica sta infine realizzando una accurata attività di documentazione di tutto il processo, che sarà disponibile a conclusione della prima fase dell’iniziativa.

Di seguito un quadro delle dimensioni e della durata dell’iniziativa:

Scuola primaria: l’azione è stata avviata nell’anno scolastico 2010/11, ha una durata prevista di un triennio e si concluderà nell’anno scolastico 2012/13, coinvolgendo 124 classi, 240 docenti e 2400 studenti.

Scuola secondaria di primo grado: l’azione è stata avviata nell’anno scolastico 2009/10, ha una durata prevista di un triennio e si è conclusa nell’anno scolastico 2011/12, coinvolgendo 156 classi, 1400 docenti e 3300 studenti.

Scuola secondaria di secondo grado: l’azione è stata avviata nell’anno scolastico 2010/11, ha una durata prevista di un biennio e si è conclusa nell’anno scolastico 2011/12, coinvolgendo 136 classi, 1360 docenti e 2900 studenti.

Impegno finanziario: circa 10 milioni di euro.

Azione scuol@ 2.0: il quadro dell’iniziativa, è stato avviato nell’anno scolastico 2011/12 e sta coinvolgendo 15 scuole , 1350 docenti e 13500 studenti, con un impegno finanziario di 3.750.000 euro.

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LA STRATEGIA ITALIANA PER L’AGENDA DIGITALE

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Da Fare

Per garantire una accelerazione dei processi di innovazione della scuola italiana, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea, è stato firmato l’accordo tra Governo e Regioni , concernente la diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado dei progetti e delle azioni di innovazione didattica in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato ,le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano del 25 luglio 2012.

In attuazione del suddetto accordo, per realizzare l’accelerazione dello sviluppo digitale della scuola italiana , entro il mese di settembre verranno definiti e firmati accordi operativi tra la Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi, ogni singola Regione e gli Uffici Scolastici Regionali.

Le finalità che si intendono conseguire con gli accordi in questione vanno in molteplici direzioni: dallo sviluppo della propensione all’uso abituale delle T.I.C. nella didattica, alla produzione di contenuti digitali nel campo dell’editoria scolastica, alla modifica degli ambienti di apprendimento della scuola, alla capillare formazione dei docenti , al supporto alla didattica nelle piccole isole e nei comuni montani attraverso l’uso avanzato delle T.I.C.

All’interno del processo di innovazione didattica trova spazio, infatti , anche l’attenzione nei confronti delle scuole situate nelle piccole isole o nelle zone montane, che vivono situazioni di disagio a causa dell’isolamento, attraverso un modello didattico idoneo a garantire il normale svolgimento del percorso di studi, relativo alla scuola secondaria di primo e secondo grado, agli alunni residenti, laddove non sia possibile attivare classi, secondo i parametri dettati dalle normative vigenti.

L’iniziativa per le scuole delle piccole isole e dei comuni montani si articola nei seguenti punti:

• intervento normativo di supporto;

• conseguente creazione di un centro scolastico digitale collegato funzionalmente, attraverso le tecnologie, alle istituzioni scolastiche di riferimento;

• collegamento degli alunni in rete alle classi omologhe delle istituzioni scolastiche suddette;

• gestione delle attività didattiche in modalità e-learning, con il supporto di un docente/tutor.

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PROPOSTE PROGETTUALI

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Soggetti coinvolti:

- MIUR

- Scuole

- Enti locali

Tempi di attivazione:

- settembre 2012

Durata (in mesi)

- 12

Costo di attivazione

24 milioni di euro dei fondi MIUR, 12 milioni di euro dei fondi PON e circa 16 milioni di euro di fondi regionali ed ulteriori risorse (circa 193 milioni di euro) da attingere dai fondi POR delle Regioni Campania, Sicilia, Calabria.

Fabbisogno finanziario annuo

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Fonti e Strumenti di Finanziamento

Le fonti di finanziamento ammontano a circa 40 Ml di euro, tra fondi nazionali e fondi regionali, finalizzati all’accelerazione dello sviluppo digitale della scuola italiana e alla realizzazione degli accordi con le Regioni. A questi andranno poi sommati i fondi PON/FESR, resi disponibili dalle quattro Regioni del Sud Italia per un importo di circa 12 milioni di euro, nell’ambito della programmazione dei Fondi Strutturali europei 2007/2013, da cui è derivato l’avviso per la presentazione delle proposte relative all’Asse I “Società dell’Informazione e della conoscenza” Obiettivo A “Dotazioni tecnologiche e reti delle istituzioni scolastiche” e Obiettivo B “Laboratori per migliorare l’apprendimento delle competenze chiave” del Programma Operativo Nazionale, “Ambienti per l’apprendimento” - FESR 2007IT161PO004. Annualità 2012, 2013 e 2014 – e Attuazione POR FESR Regioni Ob. Convergenza - Procedura straordinaria “Piano di Azione Coesione”- Attuazione dell’Agenda digitale.

A queste risorse vanno aggiunte, ancora, quelle della Regione Sardegna, pari a circa 100 Ml di euro, già messe a bando in accordo col MIUR , oltre ai 193 Ml di euro dei Fondi POR previsti per le Regioni Calabria, Sicilia e Campania, relativi sia alle dotazioni strumentali dei laboratori di settore degli istituti professionali e tecnici e dei laboratori dei licei musicali e dei licei artistici

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LA STRATEGIA ITALIANA PER L’AGENDA DIGITALE

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sia alle tecnologie per la didattica nelle istituzioni scolastiche del primo e del secondo ciclo.

Riferimenti normativi

I 24.000.000 di euro trovano copertura finanziaria nel “Fondo da ripartire per interventi a favore dell’istruzione” di cui alla legge finanziaria per il 2007.

Fondi regionali.

Circolare Prot. n: AOODGAI / 10621 relativa al Programma Operativo Nazionale: “Ambienti per l’apprendimento”, FESR 2007IT161PO004. Annualità 2012, 2013 e 2014.

Ulteriori osservazioni