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Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio Area Risorse Umane-Pianificazione- Formazione Affari Generali 1 Piano Triennale della Formazione 2016-2018 ARSIAL Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio

Piano Triennale della Formazione 2016-2018 ARSIAL Agenzia ... · natura tecnica e professionale ... degli obiettivi strategici e di supporto al cambiamento organizzativo Change management

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Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio

Area Risorse Umane-Pianificazione- Formazione Affari Generali

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Piano Triennale della Formazione

2016-2018

ARSIAL

Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio

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Area Risorse Umane-Pianificazione- Formazione Affari Generali

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Piano Triennale della Formazione 2016-2018

INDICE

1. Premessa.

2. Analisi del Fabbisogno

3. Le fasi del processo di programmazione formativa

4. Il Dizionario delle Competenze.

5. Attività di monitoraggio

6. Budget del Piano Triennale della Formazione.

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1. Premessa.

Attraverso l’applicazione dei principi generali del D.lgs. 150/2009 tutte le amministrazioni pubbliche hanno dovuto modificare il loro approccio al modo di valutare

non solo la qualità dei servizi offerti alla collettività, ma anche la competenza dei dipendenti. Questo diverso metodo di verificare la propria organizzazione ha

visto emergere la necessità di collegamento tra processi di lavoro, competenze delle risorse umane e performance dell’amministrazione.

L’assunto appena esposto è stato già inserito dall’Arsial nel nuovo Piano di Gestione della Performance. È stato altresì evidenziato che il collegamento tra gli

elementi della competenza e della performance deve sottostare al più generale principio della “trasparenza”, intesa come accessibilità a tutte le informazioni

riguardanti le azioni e le politiche, ma soprattutto l’organizzazione delle risorse umane, inclusi gli aspetti finanziari e programmatori.

Da quanto precede l’Agenzia si è posta l’obiettivo di dare coerenza e coordinamento ad alcuni fondamentali documenti che contengono:

• l’indirizzo strategico dell’Ente dettato dall’Amministratore Unico;

• la valutazione delle performance organizzativa ed individuale di tutti i lavoratori;

• il Piano di Prevenzione alla Corruzione ed applicazione delle disposizioni in tema di Trasparenza;

• il Piano Formativo dei lavoratori.

In questa ottica deve essere letto l’attuale documento che forma parte integrante di una strategia più complessa tesa ad armonizzare gli atti più importanti

dell’Ente verso l’unico obiettivo di migliorare ed implementare i servizi offerti alla collettività.

Come accaduto e descritto in altri e diversi documenti dell’Agenzia (ad esempio Piano di contrasto alla corruzione 2015) si tratta di procedure in continuo

aggiornamento e perfezionamento. Anche nel caso del Piano Triennale della Formazione non si ha la presunzione di affermarne la definitività, posto che trattasi

del primo intervento programmatorio triennale dell’Agenzia in materia.

A livello metodologico, la redazione del Piano segue le “Linee guida per la Formazione nelle Pubbliche Amministrazioni” frutto delle elaborazioni e delle

sperimentazioni attivate nel progetto RFQ (una Rete per la Formazione di Qualità) promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri tramite la Scuola Nazionale

dell’Amministrazione (SNA già SSPA).

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2. Analisi del Fabbisogno.

Seguendo le linee guida per la formazione nelle pubbliche amministrazioni sono state attivate due forme di analisi del fabbisogno:

• analisi del fabbisogno esplicito;

• analisi del fabbisogno formativo collegato al conseguimento di obiettivi strategici e di progetti di cambiamento dell’Amministrazione.

La prima tipologia di analisi è stata espletata attraverso la sollecitazione di tutti i Dirigenti delle Aree che compongono l’Agenzia. Sono emerse in tal modo richieste

esplicite di formazione per gran parte qualificabile come “specifica”, ossia legata strettamente alle funzioni svolte dalle rispettive Aree e, per quanto attiene al

livello Dirigenziale, in alcuni casi a carattere strettamente tecnico/scientifico.

Sotto diverso profilo, è stato programmato un sistema di interventi miranti al collegamento tra attività formativa e gli obiettivi dettati dall’Amministratore Unico

dell’Agenzia.

Sembra opportuno segnalare come una parte degli interventi discenda direttamente da obblighi di legge come la formazione in ambito di azioni contro la

corruzione e gli interventi per migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Dai dati raccolti è stato possibile individuare le esigenze formative differenziandone la metodologia di reperimento, la numerosità degli attori organizzativi

coinvolti, la tipologia di obiettivi formativi, nonché la durata degli interventi e la loro valutazione di impatto.

Il lavoro svolto può essere sintetizzato nella seguente tabella:

I due livelli di analisi del fabbisogno formativo

Livelli di analisi

fabbisogno Drivers dell'analisi del fabbisogno

Approcci metodologici

per la rilevazione del

fabbisogno

Numero degli attori

organizzativi coinvolti

nel processo di

rilevazione

Tipologia di

obiettivi formativi

Durata degli interventi e

probabile collocazione nel

triennio

Focalizzazione

della

valutazione

d'impatto

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to Nuove normative di bilancio; adempimenti per la trasparenza;

aggiornamento normative e procedure per l'affidamento di servizi e procedure di monitoraggio dei contratti pubblici da parte dell'Anac; Procedure di acquisto sul mepa; normative sul regime IVA; formazione in lingua inglese.; corsi sul PSR

Richiesta di formazione percepita dai destinatari diretti dell'attività e dal Dirigente di riferimento

Numero di attori coinvolti "1". Dirigente Area Sviluppo

territoriale rurale,

mercati, energia.

Prevalente competenza di natura tecnica e professionale

Collocazione delle attività nell'annualità in corso con possibilità di ripetere le azioni formative nel triennio

Risultati esplicitamente rilevabili

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Approfondimento su innovazioni tecnologiche di congelamento di embrioni e gameti. Formazione sulla gestione integrata della difesa fitosanitaria sulle colture specializzate ed aspetti normativi; Formazione sull’utilizzo dei biostimolanti e microrganismi antagonisti utili per il contenimento di fitopatologie; Formazione su analisi del terreno, interpretazione agronomica ed elaborazione dei piani di fertilizzazione; Formazione sulla fertirrigazione: analisi dell’acqua e fertilizzanti idrosolubili. Approfondimento PSR Lazio 2014-2020; I network in agricoltura; Le qualità di prodotti agricoli; La valorizzazione delle produzioni; Approfondimenti tecnici su biostimolanti, agricoltura di precisione, marketing dei prodotti agricoli; Aggiornamento su singole filiere (cereali, frutta a guscio; orticoltura, vivaismo, zootecnia, viticoltura, olivicoltura; Introduzione ai sistemi Informativi territoriali (S.I.T.) e cartografia; Tecnologia GPS applicata all’agricoltura; Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020; Divulgazione e comunicazione in ambito agricolo; marketing e comunicazione in agricoltura; Norme e procedure per predisporre l’acquisto di beni e servizi in economia o attraverso MEPA; corsi per l’abilitazione all’uso dei prodotti fitosanitari. Corso su irrigazione delle piante da frutto ed impianti irrigui. Corso orticoltura e patologie vegetali (concimazione, entomologia); Corso normativa comunitaria relativa alla procedura per la gestione del PSR; corso di aggiornamento sulle tematiche di ordine tecnico inerenti la coltivazione e commercializzazione della frutticoltura minore

Richiesta di formazione percepita dai destinatari diretti dell'attività e dal Dirigente di riferimento

Rilevazione da parte del Dirigente dell'Area

Valorizzazione Filiere

Agro-alimentari e delle

produzioni di qualità

Prevalente competenza di natura tecnica e professionale

Collocazione delle attività nell'annualità in corso con possibilità di ripetere le azioni formative nel triennio

Risultati esplicitamente rilevabili

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Corsi relativi a tematiche specifiche quali: Riconoscimento e studio delle comunità ittiche negli ecosistemi fluviali; analisi economica della filiera dei prodotti ittici; ripopolamento della fauna ittica e vigilanza; tecniche di pesca e acquacoltura.

Richiesta di formazione percepita dai destinatari diretti dell'attività e dal Dirigente di riferimento

Rilevazione del Dirigente dell'Area

Osservatorio Faunistico

Prevalente competenza di natura tecnica e professionale

Collocazione delle attività nell'annualità in corso con possibilità di ripetere le azioni formative nel triennio

Risultati esplicitamente rilevabili

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Formazione normative fiscali e contabili con particolare riguardo al regime IVA dei contratti tra enti pubblici; seminari tematici sul nuovo PSR Lazio 2014/2020; acquisizione di competenze generali sulla progettazione in ambito WEB e IT; aggiornamento sulla nuova normativa fitosanitaria e sul Piano d’Azione Nazionale (PAN) per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari; corso di formazione sull’utilizzo di software GIS, (es. QGis) è indispensabile acquisire tali competenze per l’uso di banche dati geografiche e la loro interrelazione oltre che per la realizzazione di progetti GIS su dati direttamente rilevati dai tecnici in campo; Corsi di aggiornamento sulle “verifiche ispettive”; aggiornamento sulle normative relative alla produzione delle sementi e alla moltiplicazione delle piante di interesse agrario, con particolare riferimento alle norme fitosanitarie e di commercializzazione nazionali e internazionali; aggiornamento sulle normative in materia di etichettatura dei prodotti agro-alimentari, con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata e alle diciture nutrizionali; metodi, analisi e gestione della progettazione partecipata e animazione locale con metodologia bottom-up, stakeholder analisi; Corso di aggiornamento in materia di sicurezza alimentare e sanità degli alimenti, procedure di campionamento e/o monitoraggio per la valutazione della qualità degli alimenti con particolare riferimento alle relazioni con i procedimenti di caratterizzazione dei prodotti di qualità e loro certificazione

Richiesta di formazione percepita dai destinatari diretti dell'attività e dal Dirigente di riferimento

Rilevazione del Dirigente dell'Area

Tutela Risorse,

Vigilanza e qualità

delle produzioni

Prevalente competenza di natura tecnica e professionale

Collocazione delle attività nell'annualità in corso con possibilità di ripetere le azioni formative nel triennio

Risultati esplicitamente rilevabili

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Corsi di perfezionamento in ambito di gestione del personale con particolare riferimento alle attività ispettive e disciplinari; seminari sul Conto Annuale; Aggiornamento in materia pensionistica e previdenziale;

Richiesta di formazione percepita dai destinatari diretti dell'attività e dal Dirigente di riferimento

Rilevazione del Dirigente dell'Area

Risorse Umane,

Pianificazione

Formazione, Affari

Generali.

Prevalenza di competenze tecnica gestionale

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Risultati esplicitamente rilevabili

Corso di formazione e aggiornamento professionale in europrogettazione e politiche comunitarie. Corsi formativi afferenti tecniche di progettazione europea, di gestione amministrativa, ed operativa dei progetti con particolare riguardo agli aspetti amministrativi e contabili che frequentemente vengono identificati come i maggiori ostacoli alla corretta presentazione e gestione dei progetti.

Richiesta di formazione percepita dai destinatari diretti dell'attività e dal Dirigente di riferimento

Rilevazione dello Staff

indagini Socio

Economiche, Politiche

comunitarie

Prevalente competenza di natura tecnica e professionale

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Risultati esplicitamente rilevabili

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Corso propedeutico inerente la climatologia, meteorologia ed agrometereologia più interventi formativi individuali afferenti corsi di Amministratore di sistema Oracle, Microsoft access; modellistica numerica di interesse agrometereologico.

Richiesta di formazione percepita dai destinatari diretti dell'attività e dal Dirigente di riferimento

Rilevazioni dello Staff

Sistemi informativi,

SIARL, SIT

Prevalente competenza di natura tecnica e professionale

Collocazione delle attività nell'annualità in corso con possibilità di ripetere le azioni formative nel triennio

Risultati esplicitamente rilevabili

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o

Change management. Cambiamento organizzativo.

Progetto di cambiamento che coinvolge tutte le strutture dell'Agenzia programmato dalla Direzione Generale.

Direzione Generale.

Miglioramento dei risultati per quanto attiene i comportamenti organizzativi

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Risultati rilevabili dal sistema di rilevazione del Benessere Organizzativo

Digitalizzazione ed innovazione tecnologica applicata alle funzioni dell'Agenzia.

Formazione correlata all'ingresso di nuove tecnologie informatiche e telematiche presso l'Agenzia. Rilevazione da parte di alcune Aree dell'Agenzia

Direzione Generale e

tutte le Aree

Miglioramento della gestione dell'ente attraverso l'introduzione di nuovi applicativi con particolare riferimento alla digitalizzazione dei documenti, all’archiviazione e sicurezza dei dati1.

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Risultati esplicitamente rilevabili

Pianificazione e controllo di gestione

Aggiornamento su metodologia e reporting. Rilevazione da parte di alcune Aree dell'Agenzia

Direzione Generale

Miglioramento della programmazione e del controllo finanziario dell'Agenzia

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Risultati esplicitamente rilevabili dal monitoraggio delle attività dell'Ente

1 Contenuto integrato a seguito di confronto sindacale.

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Sicurezza sui luoghi di lavoro ex D.lgs. 81/2008

Formazione obbligatoria

Direzione Generale e

tutte le Aree

Creazione di una cultura della sicurezza sul lavoro- Adempimento obblighi in tema di sicurezza.

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Monitoraggio della formazione obbligatoria per legge

Anticorruzione e trasparenza ex Legge 190/2012 e D.lgs. 33/2013 Direzione Generale e

tutte le Aree

Creazione di una cultura della trasparenza come modalità di applicazione alla legge 190/2012.

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Corsi di formazione in materia di Bilancio (con particolare attenzione alle recenti novità normative) - Paghe e contributi

Rilevazione da parte di alcune Aree dell'Agenzia

Direzione Generale e

tutte le Aree

Miglioramento della qualità dei documenti contabili e miglioramento della gestione delle risorse

Collocazione delle attività nell'annualità in corso.

Risultati esplicitamente rilevabili dall'andamento finanziario dell'Agenzia

Corsi di lingua straniera con particolare riferimento alla lingua inglese con previsione di specializzazione in linguaggio tecnico

Rilevazione da parte di tutte le Aree dell'Agenzia

Direzione Generale e

tutte le Aree

Miglioramento delle competenze linguistiche, anche di livello tecnico

Collocazione delle attività nell'annualità in corso con possibilità di ripetere le azioni formative nel triennio

Risultati esplicitamente rilevabili

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3. Le fasi del processo di programmazione formativa.

Dopo l’individuazione del fabbisogno sono state fissate le esigenze alle quali dare riscontro (corredate ove possibile da fonti di informazione documentale) e gli

strumenti per rispondere alle richieste pervenute. È bene sottolineare come, nella prima parte della successiva tabella, siano stati ben contrassegnati gli interventi

formativi di supporto al raggiungimento degli obiettivi strategici.

Una annotazione particolare deve essere dedicata alla programmata attività formativa in materia di “cambiamento organizzativo”. Attività che sarà sviluppata

nel 2016 e già illustrata ai rappresentanti dei lavoratori nel 2015. L’attività è stata affidata all’ASAP, organismo regionale con specifica finalità di sviluppo delle

competenze delle amministrazioni pubbliche.

L’intervento affidato all’ASAP tende a migliore il “contesto” nel quale si opera. Si fa riferimento alla distinzione tra “compito” e “contesto” già ampiamente

illustrato dagli esperti della materia (es. G. Rebora, La Direzione del Personale, Etas, p. 96). Con il termine “compito” si rappresenta una relazione diretta con il

“cuore” tecnico dell’organizzazione, perché ne esegue i processi tecnici, mentre il “contesto” riguarda l’impegno e l’attenzione rivolti a costituire e mantenere

nel tempo le condizioni di ambienti organizzativo, sociale e psicologico che promuovono o sono favorevoli ad un efficace funzionamento del nucleo tecnico, ciò

include attività come l’aiuto offerto ai colleghi, la collaborazione volontaria (anche al di là delle prescrizioni organizzative formali), la perseveranza nell’azione,

tutte orientate a conferire efficacia alla rete sociale e organizzativa, ed a rafforzare il clima psicologico nel quale è inserito il vero e proprio funzionamento tecnico

dell’amministrazione (R. Rebora, op. cit.).

In altri termini, risulta essere un elemento da porre in evidenza il fatto che anche lavori in apparenza semplici e scontati rivelano, ad una attenta osservazione,

aspetti complessità, sia del “compito” che del “contesto” ed in quanto tali vanno rispettati in ambito aziendale, sia pubblico che privato.

Si tratta di un elemento, ovvero di un modo di pensare, che forse non risulta essere stato particolarmente curato, in passato, all’interno dell’Agenzia. L’obiettivo

dell’intervento formativo è l’ampliamento della disponibilità al cambiamento organizzativo al fine di una maggiore efficienza dell’Agenzia.

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Fasi del processo di programmazione formativa

FASI DELIVERABLES Fonti di informazione

documentale

Tipologia di competenze

da perfezionare ovvero

acquisire

Tempistica

interventi

formativi

A) Analisi fabbisogno

formativo esplicito

1. Riepilogo dell'analisi delle

fabbisogno riscontrato dai

dirigenti e responsabili degli

uffici dell’Agenzia

Approfondimento su innovazioni tecnologiche di congelamento di embrioni e gameti. Formazione sulla gestione integrata della difesa fitosanitaria sulle colture specializzate ed aspetti normativi; Formazione sull’utilizzo dei biostimolanti e microrganismi antagonisti utili per il contenimento di fitopatologie; Formazione su analisi del terreno, interpretazione agronomica ed elaborazione dei piani di fertilizzazione; Formazione sulla fertirrigazione: analisi dell’acqua e fertilizzanti idrosolubili. Approfondimento PSR Lazio 2014-2020; I network in agricoltura; Le qualità di prodotti agricoli; La valorizzazione delle produzioni;, agricoltura di precisione, marketing dei prodotti agricoli; Aggiornamento su singole filiere (cereali, frutta a guscio; orticoltura, vivaismo, zootecnia, viticoltura, olivicoltura; Introduzione ai sistemi Informativi territoriali (S.I.T.) e cartografia; Tecnologia GPS applicata all’agricoltura; Divulgazione e comunicazione in ambito agricolo; marketing e comunicazione in agricoltura; Norme e procedure per predisporre l’acquisto di beni e servizi in economia o attraverso MEPA; corsi per l’abilitazione all’uso dei prodotti fitosanitari. Corso su irrigazione delle piante da frutto ed impianti irrigui. Corso orticoltura e patologie vegetali (concimazione, entomologia; corso di aggiornamento sulle tematiche di ordine tecnico inerenti la coltivazione e commercializzazione della frutticoltura minore

Richiesta formalizzate all'Area Risorse Umane. Inoltre, vengono confermate le esigenze esposte dal Piano di Sviluppo Rurale.

COMPETENTE PROFESSIONALI SPECIFICHE: Competenze tecnico- Amministrativo specialistiche strettamente collegate alla mission ed alla struttura dell'Arsial.

Si valuta un tempistica delle attività qualificabile come "breve-medio periodo".

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1. Riepilogo dell'analisi delle

fabbisogno riscontrato dai

dirigenti e responsabili

Corsi relativi a tematiche specifiche quali: Riconoscimento e studio delle comunità ittiche negli ecosistemi fluviali; analisi economica della filiera dei prodotti ittici; ripopolamento della fauna ittica e vigilanza; tecniche di pesca e acquacoltura. Formazione normative fiscali e contabili con particolare riguardo al regime IVA dei contratti tra enti pubblici; acquisizione di competenze generali sulla progettazione in ambito WEB e IT; aggiornamento sulla nuova normativa fitosanitaria e sul Piano d’Azione Nazionale (PAN) per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari; corso di formazione sull’utilizzo di software GIS, (es. QGis) è indispensabile acquisire tali competenze per l’uso di banche dati geografiche e la loro interrelazione oltre che per la realizzazione di progetti GIS su dati direttamente rilevati dai tecnici in campo; Corsi di aggiornamento sulle “verifiche ispettive”; aggiornamento sulle normative relative alla produzione delle sementi e alla moltiplicazione delle piante di interesse agrario, con particolare riferimento alle norme fitosanitarie e di commercializzazione nazionali e internazionali; aggiornamento sulle normative in materia di etichettatura dei prodotti agro-alimentari, con particolare riferimento ai prodotti di qualità certificata e alle diciture nutrizionali; metodi, analisi e gestione della progettazione partecipata e animazione locale con metodologia bottom-up, stakeholder analisi; Corso di aggiornamento in materia di sicurezza alimentare e sanità degli alimenti, procedure di campionamento e/o monitoraggio per la valutazione della qualità degli alimenti con particolare riferimento alle relazioni con i procedimenti di caratterizzazione dei prodotti di qualità e loro certificazione.

Richiesta formalizzate all'Area Risorse Umane. Inoltre, vengono confermate le esigenze esposte dal Piano di Sviluppo Rurale. Deliberazioni della Giunta Regionale del Lazio di affidamento di specifici progetti.

COMPETENTE PROFESSIONALI SPECIFICHE: Competenze tecnico- Amministrativo specialistiche strettamente collegate alla mission ed alla struttura dell'Arsial.

Si valuta un tempistica delle attività qualificabile come "breve-medio periodo".

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1. Riepilogo dell'analisi delle

fabbisogno riscontrato dai

dirigenti e responsabili

Corsi di perfezionamento in ambito di gestione del personale con particolare riferimento alle attività ispettive e disciplinari; seminari sul Conto Annuale; Aggiornamento in materia pensionistica e previdenziale;

Richiesta formalizzate all'Area Risorse Umane. Inoltre, vengono confermate le esigenze esposte dal Piano di Sviluppo Rurale.

COMPETENTE PROFESSIONALI SPECIFICHE: Competenze tecnico- Amministrativo specialistiche strettamente collegate alla mission ed alla struttura dell'Arsial.

Si valuta un tempistica delle attività qualificabile come "breve-medio periodo".

Corso di formazione e aggiornamento professionale in europrogettazione e politiche comunitarie. Corsi formativi afferenti tecniche di progettazione europea, di gestione amministrativa, ed operativa dei progetti con particolare riguardo agli aspetti amministrativi e contabili che frequentemente vengono identificati come i maggiori ostacoli alla corretta presentazione e gestione dei progetti; corso propedeutico inerente la climatologia, meteorologia ed agrometereologia più interventi formativi individuali afferenti corsi di Amministratore di sistema Oracle, Microsoft access; modellistica numerica di interesse agrometereologico. Digitalizzazione ed innovazione tecnologica applicata alle funzioni dell'Agenzia

Richiesta formalizzate all'Area Risorse Umane. Inoltre, vengono confermate le esigenze esposte dal Piano di Sviluppo Rurale.

COMPETENTE SPECIFICHE: Competenze tecnico- Amministrativo specialistiche strettamente collegate alla mission ed alla struttura dell'Arsial.

Si valuta un tempistica delle attività qualificabile come "breve-medio periodo".

2. Descrivere le competenze

ed i comportamenti attesi.

Le competenze professionali sono quelle inerenti lo specifico contenuto tecnico dell'attività di professionale realizzata. Nel presente piano sono state definite come "professionali-specifiche" per rappresentare, innanzitutto, una differenziazione con la "formazione generica -trasversale" che rappresenta il novero delle competenze che ogni lavoratore deve possedere ovvero migliorare. Inoltre, le competenze specifiche sono quelle tipiche dello specifico settore nel quale l'Agenzia svolge la propria opera. Per quanto attiene ai comportamenti attesi, si rimanda al Sistema di Valutazione del personale che ne prevede la descrizione e la valutazione ai fini del riconoscimento dei premi.

Competenze richiesta dai Dirigenti di Area. Comportamenti attesi fissati dal sistema di valutazione del personale.

Competenze e comportamenti rilevanti ai fini della valutazione del benessere organizzativo.

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B) Analisi del fabbisogno

formativo collegato al

conseguimento degli obiettivi

strategici e di supporto al

cambiamento organizzativo

1. Ricognizione degli obiettivi

strategici

dell'Amministrazione

Obiettivi 2016 in corso di verifica.

Obbiettivo strategico Finalità Descrizione Obiettivo

1

Potenziare i servizi di promozione dei prodotti agricoli, agroindustriali ed enogastronomici, razionalizzando la spesa, anche mediante l’individuazione di strumenti giuridici di aggregazione delle realtà produttive regionali che consentano l’accesso alle risorse comunitarie, nel solco degli indirizzi dell’Assessorato Agricoltura e delle autonome iniziative dell’Agenzia;

Supportare la costituzione di soggetti giuridici che aggreghino gli operatori economici delle filiere per l'accesso alle risorse comunitarie destinate alla promozione delle produzioni regionali;Strutturazione di un data base delle aziende agricole agroindustriali ed enogastronomici da coinvolgere nelle attività promozionali, con la caratterizzazione commerciale dei prodotti;Individuazione con evidenza pubblica di soggetti cui affidare unitariamente i servizi necessari alla realizzazione e partecipazione ad eventi fiere e manifestazioni locali, nazionali ed internazionali per la promozione dei prodotti agricoli, agroalimentari ed enogastronomici regionali

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2 Potenziare i servizi di divulgazione, assistenza ed innovazione per le aziende agricole ed agroindustriali

Strutturare, attivare e garantire i servizi nell'ambito delle Case dell'Agricoltura e nella Casa dell'allevatore; Individuazione, elaborazione e disseminazione dell'innovazione anche mediante la partecipazione ai Gruppi Operativi (GO) dei Partenariati Europei per l'Innovazione (PEI); Programmare le attività delle Aziende dimostrative, anche in rapporto con istituzioni universitarie e private oltrechè nell'ambito dei G.O. dei PEI.; Supporto alle attività di monitoraggio e prevenzione in ambito fitopatologico affidate da Direzione regionale Agricoltura; Elaborare e fornire documenti a supporto della programmazione FEP; Gestione Assistenza Tecnica Autorità di Gestione PSR 14/20; Aggiornamento ed attualizzazione QLBA. Supportare l'incremento degli interventi a sostegno della biodiversità agraria. Supportare l'incremento degli interventi a sostegno della multifunzionalità.Supportare l'assessorato Agricoltura nell'elaborazione delle scelte in materia di gestione Ittica. Sviluppo carta pedologica. Garantire alimenti OGM free, Garantire il rispetto dei disciplinari delle produzioni biologiche e certificate

3 Dotare l’Agenzia dello Statuto e di taluni dei regolamenti necessari al corretto funzionamento amministrativo e gestionale;

Predisposizione e proposizione per la sua adozione dello Statuto dell'Agenzia; Regolamentare le modalità e limiti per la concessione di contributi e patrocini; Piano triennale per il contrasto alla corruzione e per la trasparenza. Regolamento per la disciplina del conferimento incarichi professionali a legali esterni all'amministrazione.

4 Predisporre l’allineamento della gestione contabile e di bilancio dell’Agenzia con quella adottata da Regione, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente (D. Lgs. 118/2011 e successive);

Predisposizione del piano dei conti, sia nella sua veste finanziaria che economico patrimoniale conforme a quanto disposto dal D. Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. Allineamento del sistema informatico contabile alla nuova struttura di bilancio. Implementazione nel sistema informatico contabile delle procedure per la gestione della fatturazione elettronica.

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5 Ridurre i tempi per l’acquisizione di servizi e forniture, nonché per l’espletamento delle gare sopra soglia comunitarie;

Redazione di un "manuale" ad uso delle strutture dell'Agenzia, per la corretta e tempestiva acquisizione di servizi e forniture necessari all'operatività delle strutture dell'Agenzia; Redazione di un "manuale" ad uso delle strutture dell'Agenzia, per la corretta e tempestiva conduzione delle gare sopra soglia comunitaria. Individuazione ed implementazione applicativo informatico per la gestione albo fornitori.

6 Effettuare la completa ricognizione dei residui attivi e passivi dell’Agenzia, accertandone la esigibilità ( attivi) e la sussistenza (passivi) ai fini della loro corretta imputazione in occasione del bilancio consuntivo 2015

Conferma o cancellazione delle poste perenti e dei residui attivi e passivi iscritti nel bilancio di previsione esercizio finanziario 2015.

7 Monitorare, accertare e gestire la situazione debitoria/creditoria funzionale alla gestione dell’ stock di debito accumulato;

Evidenziazione per ciascuna Area delle situazioni creditorie e debitorie in essere, corredate delle relative motivazioni. Effettuazione di tutte le istruttorie per la liquidazione dei debiti giunti a maturazione. Accertamento dei crediti giunti a maturazione

8 Ricognizione del patrimonio immobiliare, funzionale all’aggiornamento dell’inventario ed alla gestione delle dismissioni e concessioni, e ricognizione delle partecipazioni societarie

Implementazione del data base dell'applicativo per la gestione patrimoniale, con tutti i dati catastali, reddituali, concessori necessari alla sua gestione. Aggiornamento dei dati relativi alle partecipazioni societarie dell'Agenzia con esplicitazione della presenza negli organi statutari e del livello finanziario di partecipazione.

9 Incrementare le attività per la dismissione del patrimonio, con superamento del livello economico di realizzazione posto con il bilancio previsionale 2015;

Incrementare le entrate economiche da dismissioni patrimoniali

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10 Definire la cessione del patrimonio connesso agli acquedotti rurali e connesso trasferimento della loro gestione;

Trasferimento dei beni immobili necessari alla gestione dei singoli acquiedotti ai comuni di competenza territoriale.

11 Adottare strumenti funzionali ad una migliore gestione delle risorse umane dell’Agenzia;

Adozione della riorganizzazione relativa alle Posizioni di Lavoro. Revisione ed adozione del regolamento per l'attribuzione delle Posizioni di Lavoro; Revisione ed adozione del regolamento per la gestione dell'orario di lavoro; Elaborazione ed adozione dell'aggiornamento del Piano Triennale dei Fabbisogn del personale; Elaborazione proposta CCDI ARSIAL; Revisione sistema valutazione performance ed obbiettivi Ridefinizione dei livelli di spesa per il lavoro flessibile, interinale e per il tempo determinato Codice di comportamento (disciplinare)

12 Miglioramento dell’efficacia amministrativa nel rispetto della trasparenza Revisione delle procedure interne per la pubblicazione degli atti. Revisione ed aggiornamento dell'ambito "trasparenza" nel sito dell'Agenzia; Pubblicazione degli atti elencati nel capo II del D.Lgs. 33/2013.

2. Identificazione dei

principali obiettivi che

richiedono il supporto di

specifici interventi formativi

Fabbisogno riscontrato Obiettivo collegato alla

formazione

Attività formative di

supporto Tempistica

Un numero elevato di Aree hanno registrato una particolare esigenza formativa in ambito di appalti pubblici e procedure di selezione del contraente per l'affidamento di servizi e forniture di supporto ad un numero elevato di obiettivi strategici.

Obiettivi che richiedono una attività di supporto sono contraddistinti dai numeri: 3- 5-9 -10 e 12

Corsi di formazione in tema di appalti e procedure di acquisizione di beni e servizi

Formazione triennale di aggiornamento

Tutte le Aree competenti in tema di Piano di Sviluppo Rurale hanno richiesto un aggiornamento sulla materia.

Obiettivi che richiedono una attività di supporto sono contraddistinti dai numeri: 1 e 2

Corsi di formazione in tema di fondi comunitari ed in particolare del PSR

Formazione triennale di aggiornamento

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Esigenze temporali legate al bilancio 2016 rendono necessario un intervento in tema di normativa di Bilancio nelgi Enti Locali e Regionali ed ulteriori attività formative legate alla contabilità pubblica.

Obiettivi che richiedono una attività di supporto sono contraddistinti dai numeri: 4- 6- 7

Corsi di formazione in materia di "Armonizzazione dei Bilanci" ex D.lgs. N. 118/2011 e trattamento dei residui.

Formazione triennale di aggiornamento

Sono state evidenziate problematiche legate alla gestione dei trattamenti pensionistici per i quali è necessaria una formazione specifica

Obiettivo che richiede una attività di supporto è contraddistinti dal numero: 11

Corso sulle novità normative in materia previdenziale e pensionistica

Formazione annualità 2016

Tutte le Aree hanno manifestato una esigenza di formazione generica in materia di lingua straniera individuate nella lingua inglese

Competenze trasversali Corsi di lingua inglese vari livelli

Formazione triennale

Formazione in tema di nuove applicazioni informatiche legate a nuovi sistemi introdotti presso l'Agenzia

Obiettivo che richiede una attività di supporto è contraddistinto dal numero: 12

Formazione specifica legata ai nuovi sistemi in uso.

Formazione annualità 2016

3. Identificazione della

formazione obbligatoria

Formazione in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro ex d.lgs 81/2008 s.m.i. (materia anche intesa quale benessere organizzativo e pari opportunità)

Obiettivo legato a precise disposizioni di legge

Corsi di cui al D.lgs. 81/2008.

Formazione annualità 2016

Formazione in tema di normativa anti corruzione e di trasparenza

Obiettivo che richiede una attività di supporto è contraddistinto dal numero: 12

Corsi di formazione sulla legge 190/2012 e del correlato D.lgs. 33/2013

Formazione annualità 2016

4. Redazione della parte del

piano formativo relativa al

fabbisogno indotto collegato

al supporto al cambiamento

organizzativo

L'amministrazione, già nel 2014, ha reputato quale formazione necessaria la buon andamento dell'Agenzia una percorso, particolarmente articolato, di "change management". Nel 2016 il progetto potrà essere attivato tramite l'Agenzia Asap

Obiettivi legati al D.lgs. N. 81/2008

Corso di formazione in Change Management

Formazione annualità 2016

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4. Il Dizionario delle Competenze.

La letteratura tecnica, in supporto alle indicazioni normative (es. Delibera Civit n. 114/2010, ovvero n. 1/2012), è riuscita ad individuare l’esatto significato da

attribuire al “Dizionario delle competenze” quale strumento per la gestione, misurazione e valutazione delle competenze. “Esso contiene l’insieme delle

competenze richieste dall’amministrazione agli individui a seconda dei ruoli che ricoprono all’interno dell’organizzazione” (L. Hinna, Glossario della riforma della

pubblica amministrazione, magg, 2014, p. 208).

La creazione di un “Dizionario delle competenze” all’interno dell’Agenzia sarebbe oltremodo utile sia per migliorare l’analisi del fabbisogno formativo, sia per

implementare il sistema di valutazione del personale. In sintesi, “la valutazione della posizione fa riferimento esclusivamente al ruolo che l’individuo ricopre

all’interno dell’organizzazione ed alla mansione che esso svolge. La valutazione della prestazione si riferisce al contributo fornito dal titolare di una posizione che

emerge, confrontando, in un periodo stabilito, gli obiettivi prefissati ed i comportamenti attesi con i risultati raggiunti ed i comportamenti posti in essere” (G.

Costa, M. Gianecchini, Risorse Umane, Milano, 2009). La valutazione della persona, invece, si riferisce a ciò che il lavoratore è in grado di fare in relazione a

competenze e potenzialità che possiede. In relazione alle performance “individuali” la valutazione delle competenze diviene componente essenziale della

valutazione del dipendente, sia dirigente che non.

L’Arsial non ha ancora costituito ovvero sviluppato un proprio “dizionario delle competenze”, tuttavia, in fase di elaborazione del sistema di valutazione e del

presente piano della formazione, ha seguito le indicazioni della CIVIT. “In fase di introduzione e sviluppo dei sistemi di misurazione e valutazione della performance

individuale, il dizionario delle competenze può concentrarsi semplicemente sui comportamenti attesi. In successive fasi evolutive deve considerare le determinati

dei comportamenti stessi, ovvero conoscenze, capacità ed attitudini” (Delibera Civit n. 114/2010, p. 10).

L’attuale documento, per quanto sopra esposto, si fonda su un elenco di comportamenti “attesi” ben specificati nel sistema di valutazione del personale. Si tratta

di quelle competenze già studiate nell’ambito della pubblica amministrazione (es: Guida per la programmazione strategica e la valutazione della formazione- La

proposta di metodo della Ragioneria Generale dello Stato 2008) che riproducono una tripartizione in:

• competenze di tipo cognitivo: si concentrano nell’individuazione e comprensione delle problematiche da affrontare;

• competenze tecnico/professionali: riguardano la sfera del fare o del sapere applicato;

• competenze trasversali: attengono al saper comunicare, saper lavorare in gruppo, usare strumenti concettuali per organizzare le conoscenze via via

acquisite.

Nel lavoro privato il sistema delle “competenze” è stato già analizzato dall’ISFOL che tende a differenziare leggermente tale ripartizione in: competenze di base

(come quelle informatiche, ovvero linguistiche), le competenze professionali (specifiche per ogni settore) e le competenze trasversali (es. comunicare;

collaborare; fronteggiare etc…).

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Il repertorio che sarà adottato dall’amministrazione sarà basato su due macro aree: competenze professionali e competenze trasversali.

Le competenze professionali, come sopra accennato, sono quelle inerenti lo specifico contenuto tecnico dell’attività svolta. In questo ambito l’Agenzia sarà

chiamata ad individuare competenze tecniche proprie del lavoro nell’Arsial, declinando le proprie competenze distintive. Per i ruoli che svolgono funzioni ed

attività analoghe a quelle degli uffici dell’amministrazione regionale del Lazio, opportunamente analizzati, si potrà fare riferimento al repertorio regionale.

Le competenze trasversali saranno individuate in stretta analogia agli elementi di valutazione presenti nel relativo sistema.

5. Attività di monitoraggio.

Si intende per attività di monitoraggio l’insieme dei dispositivi di valutazione che il formatore può utilizzare durante ed alla conclusione della realizzazione

dell’intervento formativo.

I c.d. “momenti della valutazione” ed i “livelli” e gli “oggetti” del monitoraggio dell’attività formativa verranno attuati in adesione a quanto specificato nelle Linee

Guida della SNA, che si seguito si riproducono.

La valutazione delle attività formative deve procede parallelamente al processo formativo e consiste nella ricerca e identificazione dei cambiamenti che

intervengono sulle persone e sull’organizzazione, con un ragionevole collegamento causale con la formazione svolta.

Rispetto alla dimensione cronologica si distinguono solitamente tre diverse tipologie di valutazione:

1. Valutazione ex ante. Ha lo scopo di verificare a priori (prima di agire investendo risorse economiche, strumentali ed umane) l’adeguatezza delle caratteristiche

dei programmi formativi che si intendono attuare. In questa fase, l’efficacia del progetto formativo è favorita monitorando: a) se il progetto è coerente con gli

obiettivi di performance previsti; b) se il progetto indica con chiarezza gli obiettivi di apprendimento; c) se il progetto è in grado di favorire la trasferibilità degli

apprendimenti nel lavoro quotidiano. L’efficienza del progetto formativo è invece favorita monitorando principalmente la coerenza tra risorse e obiettivi.

2. Valutazione in itinere. Il suo scopo è individuare eventuali correttivi per intervenire in progress durante la realizzazione del Piano/Progetto formativo. In questa

fase, l’efficacia del progetto formativo è favorita monitorando a) se le attività in corso sono ancora coerenti con quelle previste dal progetto; b) se le attività in

corso sono ancora collegate agli obiettivi di performance; c) se le attività in corso sono in grado di favorire la trasferibilità degli apprendimenti nel lavoro

quotidiano. L’efficienza del progetto formativo è invece favorita monitorando a) il mantenimento della coerenza tra risorse e obiettivi di apprendimento; b) la

prontezza di risposta a imprevisti e varianze nel processo formativo.

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3. Valutazione ex post. Vi appartengono diverse fattispecie, ognuna focalizzata su di uno specifico oggetto di indagine, ma tutte accomunate dallo scopo di

verificare la corrispondenza di quanto previsto con quanto effettivamente realizzato. La valutazione ex post comprende l’insieme delle attività che documentano

gli effetti (intenzionali e non previsti) del progetto formativo, effetti rilevabili dopo un periodo di tempo congruente con l’impatto che si vuole misurare. In questa

fase, l’efficacia e l’efficienza del progetto formativo sono favorite monitorando a) i cambiamenti nelle competenze individuali dei partecipanti; b) i cambiamenti

nel funzionamento organizzativo, nei prodotti o nei processi delle unità organizzative interessate dall’attività formativa; c) il rapporto tra risultati di

apprendimento e miglioramento della performance

I “livelli” della valutazione sono “quattro”. A ciascuno è associato l’oggetto che ne indica la natura. La valutazione in itinere, pur applicandosi a tutti i diversi livelli

indicati, esprime la propria efficacia in sequenza gerarchica a decrescere rispetto ai livelli.

La valutazione di gradimento misura quanto la formazione venga apprezzata dai partecipanti. Si basa sui risultati di un’apposita indagine conoscitiva che

solitamente si conduce con un questionario, oltre che osservando gli atteggiamenti dei partecipanti durante lo svolgimento dell’azione formativa. La soddisfazione

del partecipante è un presupposto dell’apprendimento, anche se da sola non basta: il gradimento da parte dei destinatari costituisce un presupposto per

l’apprendimento, che a sua volta può generare un impatto sul contesto lavorativo. Alcuni partecipanti possono mantenere un atteggiamento positivo nei

confronti di formazione dai contenuti poco utili, al di là della qualità del corso, o viceversa. Il gradimento significa percezione individuale dell’esperienza (qualità

percepita) e, pertanto, si avvale di metodologie e strumenti di tipo qualitativo. È importante conoscere il punto di vista degli utenti per valutare l’efficienza interna

dell’intervento, la qualità dell’offerta formativa e l’efficacia del percorso di insegnamento/apprendimento. La rilevazione del gradimento può essere utilizzata

tanto in itinere quanto a ridosso dell’immediata conclusione del percorso formativo.

La valutazione dell’apprendimento si basa sulla verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento in termini di consolidamento di conoscenze e

capacità, in coerenza con il con il repertorio dei comportamenti e delle competenze. La verifica delle conoscenze solitamente si avvale di test; mentre per le

capacità si può fare ricorso ad esercitazioni pratiche in simulazione. Il miglioramento delle capacità va testato attraverso le esercitazioni, che consentono di

verificare l’esecuzione della prestazione e apprezzarne il risultato finale. In definitiva la valutazione di apprendimento è fondamentale per osservare l’effettiva

comprensione e acquisizione dei contenuti formativi, nonché l’efficacia dei metodi didattici. Bisogna però tenere presente che esiti positivi di apprendimento

non implicano necessariamente l’effettivo sviluppo delle competenze professionali e/trasversali attese, né la produzione di impatti organizzativi apprezzabili. La

valutazione dell’apprendimento costituisce una variabile importante della valutazione di efficacia formativa, ovvero di corrispondenza obiettivi-risultati, relativa

all’intero percorso formativo o a parti di esso (moduli, unità didattiche, fasi ecc.). È strettamente collegata alla tipologia delle competenze apprese: professionali

e/relazionali. Pertanto le modalità e gli strumenti di rilevazione degli apprendimenti variano a seconda degli oggetti da valutare, degli obiettivi del percorso

formativo e quindi delle competenze da sviluppare.

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La valutazione dell’impatto sulle persone si riferisce alle modificazioni del comportamento lavorativo indotte nel lavoratore; la valutazione è quindi rivolta alla

misurazione del grado di applicazione nella realtà professionale degli apprendimenti acquisiti nel corso dell’intervento formativo. Questo tipo di valutazione non

è circoscritto all’aula ma coinvolge l’ambiente organizzativo nel quale i soggetti operano. Tra le tecniche impiegate per evidenziare questi cambiamenti ci sono,

a titolo esemplificativo, i focus group, svolti anche a diversi livelli gerarchici dell’organizzazione, le simulazioni (role playing, episodio significativo o incidente

critico) ed i più rari interventi di osservazione partecipata. In questa valutazione riveste una grande importanza la questione se quanto appresso in situazione

formativa venga trasferito nella situazione lavorativa, ovvero quanto le competenze effettivamente apprese siano utili a migliorare la performance lavorativa.

La valutazione dell’impatto sull’organizzazione rappresenta il livello più complesso del processo valutativo. Attraverso questa pratica si misurano gli effetti in

termini di miglioramento delle performance lavorative e di prodotto dell’organizzazione. Gli strumenti valutativi che si possono applicare sono di diversa natura:

si va dalla misurazione per semplici indicatori (efficienza, efficacia ed economicità) a misurazioni di sintesi più complesse, in questi casi si ricorre alle cosiddette

evidenze oggettive di performance.

Un altro strumento efficace è l’indagine conoscitiva di ampio spettro, svolta a più livelli, rivolta sia ai diretti beneficiari della formazione sia ai responsabili delle

unità organizzative dove essi operano.

La valutazione d’impatto sull’organizzazione va oltre la verifica della produttività e della performance, in senso stretto, degli Uffici e quindi dell’Amministrazione.

Gli effetti di un intervento formativo si possono rinvenire anche nel miglioramento del clima o del benessere organizzativo, indiscutibile premessa per il

miglioramento delle performance future. Tali cambiamenti possono riguardare modalità di lavoro di gruppi di persone, nuove procedure, nuovi servizi o la

riorganizzazione di interi uffici o strutture.

È per questa ragione che nell’affrontare la valutazione dell’impatto organizzativo è preferibile ricorrere a soluzioni che prevedano l’impiego complementare di

più strumenti di misurazione, da quelli strettamente quantitativi a quelli più qualitativi.

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6. Budget del Piano Triennale della Formazione.

Il Bilancio pluriennale dell’Agenzia prevede risorse pari ad € 60.000,00 per ogni anno nel periodo tra il 2016-2017 e 2018.

La scelta dell’amministrazione è stata quella di suddividere tali risorse per € 53.000,00 a favore del comparto e per il restante a favore dei dirigenti dell’Ente.

Questi ultimi hanno la possibilità di aderire ad una formazione “a scelta individuale”, ossia scegliendo uno o più percorsi formativi che, a giudizio loro e della

Direzione Generale, possano avere una ricaduta positiva sul funzionamento e buon andamento dell’Ente. Questa tipologia formativa può esplicarsi sia sotto

forma di attività formativa tradizionale, sia sotto forma di “auto-formazione” tramite l’acquisto di libri, riviste oppure siti internet specializzati sulla materia di

competenza.

Più articolata è l’indicazione del budget a favore dei lavoratori di livello non dirigenziale. In questo caso concorrono due attività all’espletamento della formazione.

Una serie di attività formative c.d. “programmabili”, già indicate nel presente piano, e quelle c.d. “non programmabili”. Queste ultime possono emergere da

rilevanti novità normative e/o dall’emergere di una necessità improvvisa.

Nel primo caso si utilizzerà il budget indicato nel presente piano. Nel secondo sarà il Dirigente, dopo una autorizzazione proveniente dalla Direzione Generale, ad

utilizzare un proprio budget suddiviso per ogni area. Per la quantificazione di detto budget è stato adottato un parametro di risorse finanziarie moltiplicato per

ogni lavoratore a tempo indeterminato in servizio presso l’area.

Si ricorda che la formazione del personale somministrato è a carico della società di lavoro temporaneo che, allo scopo, ha a disposizione una specifico fondo

“interprofessionale” denominato “formatemp”.

In ultimo, sarà possibile partecipare alle attività gratuite di particolari autorità ovvero istituzioni (SNA; SSPA; etc…) in quanto anche l’Arsial ha provveduto ad

accreditarsi presso la Scuola Nazionale in analogia a quanto accade presso la Regione Lazio.

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BUDGET DEL PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE ARSIAL

Numero

lavoratori

coinvolti

Fabbisogno riscontrato Attività formative di supporto Tempistica 2016 2017 2018

10 Un numero elevato di Aree hanno registrato una particolare esigenza formativa in ambito di appalti pubblici e procedure di selezione del contraente per l'affidamento di servizi e forniture di supporto ad un numero elevato di obiettivi strategici.

Corsi di formazione in tema di appalti e procedure di acquisizione di beni e servizi

Formazione triennale di aggiornamento

3.000,00 3.000,00 3.000,00

5 Tutte le Aree competenti in tema di Piano di Sviluppo Rurale hanno richiesto un aggiornamento sulla materia.

Corsi di formazione in tema di fondi comunitari ed in particolare del PSR

Formazione triennale di aggiornamento

2.700,00 2.000,00 2.000,00

10 Esigenze temporali legate al bilancio 2016 rendono necessario un intervento in tema di normativa di Bilancio negli Enti Locali e Regionali ed ulteriori attività formative legate alla contabilità pubblica.

Corsi di formazione in materia di "Armonizzazione dei Bilanci" ex D.lgs. N. 118/2011 e trattamento dei residui.

Formazione triennale di aggiornamento

3.000,00 1.000,00 0,00

2 Sono state evidenziate problematiche legate alle nuove normative in tema di trattamenti pensionistici per i quali è necessaria una formazione specifica

Corso sulle novità normative in materia previdenziale e pensionistica

Formazione annualità 2016

500,00 0,00 0,00

30 Tutte le Aree hanno manifestato una esigenza di formazione generica in materia di lingua straniera individuate nella lingua inglese

Corsi di lingua inglese vari livelli Formazione triennale

1.000,00 2.000,00 4.000,00

30 Formazione in tema di nuove applicazioni informatiche legate a nuovi sistemi introdotti presso l'Agenzia

Formazione specifica legata ai nuovi sistemi in uso.

Formazione annualità 2016

3.000,00 3.000,00 3.000,00

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100 Formazione in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro ex d.lgs 81/2008 s.m.i. (materia anche intesa quale benessere organizzativo e pari opportunità)

Corsi di cui al D.lgs. 81/2008. Formazione annualità 2016

5.000,00 5.000,00 3.500,00

100 Formazione in tema di normativa anti corruzione e di trasparenza Corsi di formazione sulla legge 190/2012 e del correlato D.lgs. 33/2013

Formazione annualità 2016

2.000,00 1.500,00 1.500,00

100 L'amministrazione, già nel 2014, ha reputato quale formazione necessaria la buon andamento dell'Agenzia una percorso, particolarmente articolato, di "change management". Nel 2015 e nel 2016 il progetto potrà essere attivato tramite l'Agenzia Asap

Corso di formazione in Change Management

Formazione annualità 2016

160.000,00 0,00 0,00

1 Budget formazione specifica professionale Area Affari Legali e Gestione del Contenzioso Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 300,00 300,00 300,00

6 Budget formazione specifica professionale Area Affari Istituzionali, Promozione e Comunicazione

Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 1.800,00 1.800,00 1.800,00

37 Budget formazione specifica professionale Area Contabilità, Bilancio, Patrimonio, Acquisti Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 11.100,00 11.100,00 11.100,00

3 Budget formazione specifica professionale Area Osservatorio Faunistico Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 900,00 900,00 900,00

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14 Budget formazione specifica professionale Area Risorse Umane, Pianficazione, Formazione, Affari Generali

Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 4.200,00 4.200,00 4.200,00

3 Budget formazione specifica professionale Area Sviluppo Territoriale e Rurale, Mercati, Energia Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 900,00 900,00 900,00

6 Budget formazione specifica professionale Area Tutela Risorse, Vigilanza, Qualità delle Produzioni

Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 1.800,00 1.800,00 1.800,00

24 Budget formazione specifica professionale Area Valorizzazione Filiere Agroalimentare e delle Produzioni di Qualità

Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 7.200,00 7.200,00 7.200,00

15 Budget formazione specifica professionale D.G. (Direzione, Presidenza,Strutture in Staff alla Direzione)

Corsi a scelta del Dirigente di Area approvati dal Direttore Generale

Annuale 4.500,00 4.500,00 4.500,00

Totali 212.900,00 50.200,00 49.700,00

Calcoli conclusivi sulle disponibilità e destinazione formazione del Comparto

Risorse Disponibili da impegnare

53.000,00 53.000,00 53.000,00

Risorse Disponibili impegnate

160.000,00 0,00 0,00

Differenza da programmare

-100,00 -2.800,00 -3.300,00

Page 26: Piano Triennale della Formazione 2016-2018 ARSIAL Agenzia ... · natura tecnica e professionale ... degli obiettivi strategici e di supporto al cambiamento organizzativo Change management

Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio

Area Risorse Umane-Pianificazione- Formazione Affari Generali

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BUDGET DEL PIANO TRIENNALE DELLA FORMAZIONE ARSIAL Dirigenti

Descrizione Tempistica 2016 2017 2018

6 Figure Dirigenziali Formazione a richiesta individuale Triennale 6.000,00 6.000,00 6.000,00

Risorse da destinare da parte della Direzione Generale Formazione emergente da esigenze non programmabili

Triennale 1.000,00 1.000,00 1.000,00

Totali 7.000,00 7.000,00 7.000,00

Calcoli conclusivi sulle disponibilità e destinazione risorse formazione dirigenti

Risorse disponibili da impegnare

7.000,00 7.000,00 7.000,00

Risorse disponibili impegnate

0,00 0,00 0,00

Differenza da programmare

7.000,00 7.000,00 7.000,00

Totale risorse per le attività di Formazione nelle annualità 2016-

2017-2018 60.000,00 60.000,00 60.000,00

Si considerano fuori dal Budget complessivo tutte quelle attività di formazione ed informazione che possono essere sviluppate mediante amministrazione diretta,

ovvero utilizzando il personale Dirigente in servizio presso l’Amministrazione ed attraverso l’utilizzo di materiali e sedi proprie. Per queste attività non è previsto

un costo in quanto il personale Dirigente vede queste attività ricomprese nella quota “onnicomprensiva” della retribuzione e la gestione delle sedi rientra in un

più generale costo di gestione2.

2 Periodo aggiunto su proposta sindacale.