PIANO TRIENNALE DEL'OFFERTA FORMATIVA 2016 -2019 · Nell’elaorare il doumento, reependo la normatia ministeriale i n materia, si è fatto riferimento ... IL QUADRO ORARIO DEL LICEO

2016 - 2019

LICEO ARTISTICO MUSICALE E COREUTICO "FRANCESCO GRANDI"

PIANO TRIENNALE DEL'OFFERTA FORMATIVA 2016 -2019

Sorrento - vico I Rota n.4 | LICEO ARTISTICO MUSICALE E COREUTICO "FRANCESCO GRANDI"

PTOF TRIENNIO 2016-2019 2

LICEO ARTISTICO, MUSICALE E COREUTICO FRANCESCO GRANDI - Vico I Rota,2 - 80067 SORRENTO

SOMMARIO

PREMESSA pag. 2

CURRICOLO pag. 4

QUALITÀ DELLA DIDATTICA pag. 14

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO pag. 15

VALUTAZIONE pag. 17

ASSETTI ORGANIZZATIVI pag. 18

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO pag. 21

GESTIONE DELLE RISORSE pag. 25

MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE pag. 28

ALLEGATI:

1) Organigramma di Istituto pag. 34

2) RAV pag. 37

3) Piano Di Miglioramento pag. 127

4) Regolamento d'Istituto pag. 136

5) Regolamento di disciplina pag. 138

6) Il Patto educativo di corresponsabilità scuola – famiglia – studenti pag. 141

7) Tabelle di valutazione - tassonomia pag. 143



PREMESSA

La società del terzo millennio richiede sempre nuovi saperi, per questo il nostro Piano

dell’Offerta Formativa 2016/2019 riflette le esigenze del contesto culturale, sociale

ed economico della nostra realtà locale, ed esplicita la progettazione curricolare,

extra curricolare ed organizzativa che il Liceo Grandi adotta per favorire lo sviluppo

personale, culturale e professionale degli alunni. È fondamentale partecipare la

valorialità dell’offerta formativa del nostro Istituto a quanti sul territorio, a diverso

titolo, condividono con noi l’impegno di corresponsabilità educativa nel patto

pedagogico di complementarietà e di interdipendenza per rispondere alla domanda

di crescita e di sviluppo dei giovani e quindi della società. Di qui l’impegno per

l’ideazione di percorsi formativi in grado di garantire a ciascuno di elaborare il

proprio “progetto di vita professionale ed esistenziale” e di sviluppare il “comune

sentire europeo”, pur nel rispetto delle diversità e del pluralismo.

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Patrizia Fiorentino



IL PTOF PER IL TRIENNIO 2016-2019 Il P.T.O.F. (Piano Triennale dell’Offerta Formativa) è il documento di presentazione delle attività

didattiche ed organizzative del Liceo Francesco Grandi per il triennio 2016 - 2019. È stato elaborato dal

Collegio dei docenti sulla base dell'Atto di Indirizzo del Dirigente scolastico, prof.ssa Patrizia Fiorentino,

e riguarda le attività ed il programma di gestione e di amministrazione della scuola.

Le scelte di metodo per la redazione del piano sono state effettuate in primo luogo “al fine di assicurare

l'attuazione dei principi di cittadinanza attiva e democratica, di pari opportunità, promuovendo nella

scuola l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le

discriminazioni”. In secondo luogo tali scelte hanno riguardato la progettazione del curricolo per

competenze e la capacità della scuola di ridisegnare il piano di studi, ripensando e riorganizzando la

programmazione didattica non più a partire dai soli contenuti disciplinari, ma in funzione dell’effettivo

esercizio delle competenze da parte degli studenti e dell’accertamento della loro capacità di

raggiungere i risultati richiesti. L’identità culturale e progettuale della nostra istituzione scolastica, il

liceo artistico, musicale e coreutico, è particolarmente indirizzata allo studio dei fenomeni estetici ed

alla pratica artistica; tale percorso formativo si esplicita attraverso la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa e organizzativa. Coerente con gli obiettivi generali educativi dei diversi

indirizzi di studio, il piano riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà

locale, ed ha tenuto conto della programmazione territoriale dell'Offerta Formativa.

LE FONTI DEL DOCUMENTO

Nell’elaborare il documento, recependo la normativa ministeriale in materia, si è fatto riferimento

principalmente alla legge 13 luglio 2015 n. 107, sulla Buona Scuola, che costituisce uno straordinario elemento di innovazione ed uno stimolo al rinnovamento dell'intero sistema scolastico. Inoltre il

documento è stato redatto sulla base del:

Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione dei percorsi liceali

definito dal DDL 17/10/2005, n.226, allegato A

Le indicazioni nazionali degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei;

DM n. 9 del 27 gennaio 2010 ai sensi dell’art. 4, comma 3, del DPR 139/2007 sulla certificazione

delle competenze al termine dell’obbligo scolastico;

Il Patto educativo di corresponsabilità scuola – famiglia – studenti (DPR 235 del 21/11/2007)

DPR 275/99, come modificato dal comma 14 dell'art.1 della legge 107/2015, riguardante

l'autonomia scolastica e le relative circolari;

La legislazione in materia di alternanza scuola-lavoro.

Dando seguito a quanto previsto dall’autonomia scolastica, ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico ha promosso i necessari rapporti con gli Enti Locali e con le diverse realtà

istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti. Rientrano dunque nelle indicazioni del PTOF



Gli interventi e le delibere del Collegio dei docenti in materia;

Le delibere del Consiglio di Istituto in materia;

Le indicazioni emerse dal rapporto GAUS riguardanti i l’analisi dei punti di forza e delle criticità della nostra Istituzione scolastica;

Le relazioni finali presentate dalle FFSS e dalle Commissioni lo scorso anno scolastico;

Le proposte dei genitori emerse dagli incontri con l’assemblea dei genitori e con i rappresentanti di classe;

Le programmazioni dei dipartimenti.

IL CURRICOLO Il Liceo artistico Grandi si configura come un polo di riferimento territoriale ineludibile per l’istruzione

artistica nella Penisola Sorrentina. È situato in un territorio ricco ed accogliente, caratterizzato da un

diffuso benessere e da una antica tradizione culturale di artigianato artistico. L'ebanisteria, l'intarsio su

materiali lignei (Tarsia lignea) e la lavorazione di lini e merletti, hanno da sempre rappresentato un

indotto economico importante per i suoi abitanti, accanto alle attività connesse all'industria turistica.

Per questo motivo una caratteristica forte e trasversale del liceo Grandi è sempre stata l’attenzione al

patrimonio culturale, territoriale, archeologico, architettonico - monumentale, artistico e museale in

genere, stabilendo fruttuosi rapporti con le realtà produttive del territorio.

A tale patrimonio culturale locale si affianca la necessità di potenziare il binomio tradizione-modernità,

sviluppando tutte le potenzialità di un design che sappia coniugare gli antichi saperi artigianali alle

richieste moderne del mercato.

In tale contesto appare evidente che il processo educativo debba essere finalizzato alla valorizzazione

dei talenti, stimolando processi di lettura dei codici espressivi antichi, moderni e contemporanei

attraverso una metodologia didattica di ricerca-azione laboratoriale. Per tutti questi motivi ai

tradizionali indirizzi di studio sono stati affiancati nuovi percorsi formativi: l'offerta si articola in

quattro indirizzi che spaziano dalle Arti figurative, all’Architettura ed ambiente, al Design (design del

tessuto, design dei metalli e dell'oreficeria, design del mobile, design del libro) e, a partire dall’anno

scolastico 2015-2016, dell'indirizzo Musicale.

Al fine di orientare le scelte strategiche da porre alla base della programmazione triennale del nostro

liceo, sono stati analizzati tutti gli aspetti del contesto di riferimento e le potenzialità che il territorio

offre, tenendo in debito conto i limiti posti da quest'ultimo all’efficacia delle scelte adottate. A tal

proposito, è opportuno notare che i rapporti con gli Enti presenti sul territorio sono sempre stati molto

costruttivi, e numerosi progetti di ampliamento dell’offerta formativa sono nati nell’ottica di una

stretta collaborazione con le realtà esterne.

Gli studenti frequentanti l'istituto provengono da un vasto bacino territoriale che comprende l'area

stabiese-pompeiana, la costiera amalfitana, la penisola Sorrentina. Peculiare caratteristica dei luoghi è

la presenza di molti centri abitati montani variamente dislocati. Ciò provoca problemi legati ai disagi

del pendolarismo, in una zona con reali problemi di trasporto pubblico, e con conseguente difficoltà

alla partecipazione alle attività extracurriculari. La scuola sta ponendo in essere una serie di strategie

per ovviare agli inconvenienti posti da tali limitazioni.

Nelle pagine seguenti si riportano: I QUADRI ORARI DELLE SEZIONI DI LICEO ARTISTICO

IL QUADRO ORARIO DEL LICEO MUSICALE E COREUTICO

LE PRIORITÀ NELL'INDIVIDUAZIONE DELLE SCELTE FORMATIVE DI POTENZIAMENTO I PROGETTI

EXTRACURRICOLARI E L'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO



LICEO ARTISTICO indirizzo ARTI FIGURATIVE

1° biennio 2° biennio

5° anno 1° 2° 3° 4°

Anno Anno Anno Anno

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Storia e geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66

Matematica 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali 66 66

Chimica 66 66

Storia dell’arte 99 99 99 99 99

Discipline grafiche e pittoriche 132 132

Discipline geometriche 99 99

Discipline plastiche e scultoree 99 99

Laboratorio artistico 99 99

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 1122 1122 759 759 693

Attività e insegnamenti Obbligatori di indirizzo

Laboratorio della figurazione 198 198 264

Discipline pittoriche e / o discipline 198 198 198

Plastiche e scultoree

Totale ore 396 396 462

Totale complessivo ore 1122 1122 1155 1155 1155



LICEO ARTISTICO indirizzo ARCHITETTURA E AMBIENTE


5° anno 1° 2° 3° 4°

anno anno anno anno





Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66


Fisica 66 66 66


Chimica 66 66








Totale ore 1122 1122 759 759 693


Laboratorio di architettura 198 198 264

Discipline progettuali 198 198 198

Architettura e ambiente





LICEO ARTISTICO indirizzo DESIGN


5° anno 1° 2° 3° 4°

anno anno anno anno





Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66


Fisica 66 66 66


Chimica 66 66








Totale ore 1122 1122 759 759 693


Laboratorio del design 198 198 264

Discipline progettuali del design

198 198 198

Indirizzo Design





LICEO ARTISTICO indirizzo AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE


5° anno 1° 2° 3° 4°

anno anno anno anno





Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66


Fisica 66 66 66


Chimica 66 66








Totale ore 1122 1122 759 759 693


Laboratorio audiovisivo e multimediale 198 198 264

Discipline audiovisive e multimediali 198 198 198

Indirizzo Audiovisivo e Multimediale





LICEO MUSICALE E COREUTICO - SEZIONE MUSICALE

1° biennio 2° biennio 5° anno





Storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66


Fisica 66 66 66



Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33

Totale ore 594 594 594 594 594

Sezione musicale


Esecuzione e interpretazione 99 99 66 66 66

Teoria, analisi e composizione 99 99 99 99 99

Storia della musica 66 66 66 66 66

Laboratorio di musica d’insieme 66 66 99 99 99

Tecnologie musicali 66 66 66 66 66

Totale ore 462 462 462 462 462



ORGANICO DI POTENZIAMENTO

Il Dirigente scolastico ed il Collegio dei docenti, seguendo le Indicazioni Nazionali del Miur per l’anno

2016, hanno individuato una serie di priorità per il potenziamento del processo educativo degli

studenti, per la formazione delle individualità degli alunni, della loro sensibilità, per lo sviluppo dei

talenti e della creatività personale, per la formazione degli uomini e delle donne di domani.

Oltre alla valorizzazione delle eccellenze nelle materie artistiche di indirizzo, fondamentale importanza

viene attribuita allo sviluppo della competenza nelle lingue straniere e della competenza

interculturale, oltre che alla promozione ed alla valorizzazione di esperienze di mobilità, di scambio, di

gemellaggio, anche virtuale.

Le competenze socio economiche, informatiche e laboratoriali sono state sviluppate in vista

dell’orientamento in uscita. Una serie di insegnamenti opzionali sono dedicati all'ambito scientifico ed

alla educazione motoria.

Sviluppo delle competenze linguistiche;

Sviluppo delle competenze socio economiche finalizzate all'auto imprenditorialità e per la legalità;

Sviluppo delle competenze nei linguaggi espressivi e potenziamento laboratoriale;

Valorizzazione delle eccellenze ed incentivazione di meccanismi di premialità, anche attraverso la

partecipazione a competizioni nazionali nei diversi ambiti disciplinari;

Potenziamento scientifico;

Potenziamento motorio.

I PROGETTI EXTRACURRICOLARI E L'ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Il Liceo "Grandi" predispone annualmente attività didattiche aggiuntive all'insegnamento curricolare;

tali interventi sono finalizzati principalmente a ridurre e prevenire l’insuccesso scolastico e ad ampliare

l’offerta formativa. La normativa prevede varie modalità di attuazione dei progetti, in base alle fonti di

finanziamento previste:

Progetti di alternanza scuola lavoro

Progetti finanziati con il fondo d'Istituto (MOF)

Progetti finanziati con i Fondi Strutturali Europei su base nazionale o regionale (PON - POR)

Progetti in partenariato con gli Enti Comunali, Provinciali e Regionali

PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Per incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, è auspicabile che nel secondo biennio e nell'ultimo anno di corso di studio siano attivati percorsi di Alternanza scuola lavoro.

In particolare, la legge 107 dispone che nei licei tali percorsi debbano avere una durata complessiva di almeno 200 ore. A tale scopo, dopo una verifica del fabbisogno formativo del territorio e dell'evoluzione del mercato, la scuola crea un organico collegamento con il mondo del lavoro, con le Istituzioni territoriali e con la società civile, allo scopo di correlare la propria offerta formativa allo



sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

Uno dei principi fondanti del curricolo di scuola è rappresentato dalla consapevolezza dell'identità culturale di appartenenza e l'apertura all'internazionalizzazione, al fine di preparare gli studenti alla cittadinanza e all'occupabilità in dimensione locale e globale.

PROGETTI DI ISTITUTO

Nel periodo compreso tra febbraio e maggio di ogni anno, la scuola si organizza al fine di ampliare la sua offerta formativa, attraverso attività aggiuntive. Le attività previste per l'anno scolastico 2016 - 2017 sono:

TITOLO DEL PROGETTO: “Per leggere … da Grandi” Docente referente: prof.ssa Fata Spinelli

OBIETTIVO – AZIONE: Appassionare alla lettura i ragazzi con la contestuale organizzazione di incontri ed interviste agli autori dei libri proposti. L'approfondimento si propone di consolidare le conoscenze e le competenze in italiano e di migliorare i risultati nelle prove standardizzate.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: curricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Laboratorio di scrittura creativa” Docente referente: prof. Cesare Marranghello OBIETTIVO – AZIONE: Sperimentare diverse strategie di scrittura al fine di consolidare le conoscenze e le competenze in italiano. Migliorare i risultati nelle prove standardizzate.


TITOLO DEL PROGETTO: “Amiamo la matematica” Docente referente: prof. Roberto Persico

OBIETTIVO – AZIONE: Sperimentare diverse strategie didattiche per consolidare le competenze in matematica. Migliorare i risultati nelle prove standardizzate. Superare le carenze pregresse curricolari.


TITOLO DEL PROGETTO: “More English = More Success” Docente referente: prof.ssa Anna Ciccarelli OBIETTIVO – AZIONE: Lezioni effettuate da un docente di madrelingua inglese per il potenziamento delle competenze linguistiche. Riservato agli alunni del primo biennio e delle classi terze per prepararli alla certificazione Trinity. Migliorare i risultati nelle prove standardizzate.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: potenziamento extracurricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “SOS studenti” Docente referente: prof.ssa Anna Ciccarelli

OBIETTIVO – AZIONE: recupero pomeridiano delle conoscenze e delle competenze in lingua inglese. Riservato agli alunni con sospensione del giudizio e con carenze nella preparazione. Migliorare i risultati nelle prove standardizzate.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: recupero extracurricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “La figura umana dal Rinascimento ad oggi”

Docente referente: prof. Luigi Ioviero

OBIETTIVO – AZIONE: Consolidamento delle competenze progettuali - laboratoriali. Rafforzamento delle metodologie dei processi di apprendimento degli allievi. Potenziamento delle eccellenze.



TIPOLOGIA DEL PROGETTO: extracurricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Il design tessile dalla storia all’oggetto”

Docenti referenti: prof.sse Filomena di Somma - Filomena Petagna

OBIETTIVO – AZIONE: Consolidamento delle competenze progettuali - laboratoriali. Rafforzamento delle metodologie dei processi di apprendimento degli allievi. Motivare ed incentivare lo studio di ambito curricolare ed il potenziamento delle eccellenze.


TITOLO DEL PROGETTO: “Gioiello, arte e nutrimento dell’anima in Campania”

Docente referente: prof.ssa Donatella Amura

OBIETTIVO – AZIONE: Consolidamento delle competenze progettuali - laboratoriali. Motivare ed incentivare lo studio di ambito curricolare e potenziamento delle eccellenze.


TITOLO DEL PROGETTO: “Educazione al patrimonio culturale – la tarsia lignea”

Docente referente: prof. Antonino De Gennaro

OBIETTIVO – AZIONE: Studio del patrimonio culturale riguardante la tarsia lignea al fine del consolidamento delle competenze progettuali - laboratoriali. Rafforzamento delle metodologie dei processi di apprendimento degli allievi. Motivare ed incentivare lo studio curricolare e potenziamento delle eccellenze. TIPOLOGIA DEL PROGETTO: extracurricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Tutoraggio di supporto dei percorsi di apprendimento”

Docente referente: prof.ssa Sara Pacitti

OBIETTIVO - AZIONE Dedicato agli alunni BES e DSA al fine di prevenire il disagio e gli abbandoni e migliorare i risultati nelle prove standardizzate.


TITOLO DEL PROGETTO: “Primo soccorso” Docente referente: prof. Antonino De Gennaro OBIETTIVO - AZIONE Formazione sulle tecniche di primo soccorso dedicata agli allievi del liceo. TIPOLOGIA DEL PROGETTO: extracurricolare di durata annuale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Giochi sportivi studenteschi” Docente referente: prof.ssa Luisa Poderoso OBIETTIVO - AZIONE Avviamento alla pratica sportiva


PROGETTI CONCEPITI IN SINERGIA CON GLI EE. LL., COMUNALI, PROVINCIALI E REGIONALI

TITOLO DEL PROGETTO: “Il territorio chiama … Il Grandi risponde” Referente: prof.ssa Rosa Iaccarino OBIETTIVO – AZIONE: Potenziamento delle eccellenze. Incubare attività imprenditoriali sul territorio con un occhio alla tradizione artigianale locale.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: curricolare ed extracurricolare di durata triennale.



TITOLO DEL PROGETTO: “Virtual Museum” Docenti referenti: prof. Franco Ciro Tirelli - prof.ssa Ada D’Avino

OBIETTIVO – AZIONE: Conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Consolidamento delle conoscenze e delle competenze in storia dell’arte, design del libro (progettazione e laboratorio), inglese, italiano e storia.


TITOLO DEL PROGETTO: “W.E.! Work esperiences” Docenti referenti: proff. Anna Gargiulo, Mariacarmela Esposito, Alberto Andolfi, Isabella Palomba, Giuseppe Foti, Teresa Spasiano

OBIETTIVO - AZIONE Percorso di alternanza scuola lavoro presso Enti Locali della Penisola dedicato agli alunni svantaggiati. Orientamento in uscita.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: curricolare ed extracurricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Educare alla solidarietà, scoprire il volontariato” Docente referente:

prof.ssa Rosa Iaccarino

OBIETTIVO – AZIONE: animazione presso la Casa di Riposo “S. Maria del Lauro” di Meta. TIPOLOGIA DEL PROGETTO: extracurricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Musica in tour” Docenti referenti proff. Antonio Parnoffi – Armando D’Esposito OBIETTIVO – AZIONE: Preparazione di concerti e lezioni - concerto pubbliche.


ORIENTAMENTO

TITOLO DEL PROGETTO: “Diventare … Grandi” Docente referente: prof.ssa Donatella Amura

OBIETTIVO – AZIONE: Orientamento (in entrata in itinere ed in uscita) destinato ai genitori e dagli alunni iscritti alla scuola secondaria di primo grado ed agli allievi del primo e del secondo anno del nostro istituto. TIPOLOGIA DEL PROGETTO: curricolare ed extracurricolare di durata triennale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Economia e finanza” Docente referente: prof. Francesco De Martino

OBIETTIVO – AZIONE: percorso pomeridiano sui concetti fondamentali in campo economico, giuridico e finanziario finalizzato all’orientamento in uscita degli allievi del triennio.


TITOLO DEL PROGETTO: “Cooperiamo” Docenti referenti: proff. Anna Gargiulo, Mariacarmela Esposito, Alberto Andolfi, Isabella Palomba, Teresa Spasiano

OBIETTIVO - AZIONE Percorso propedeutico alla creazione di una cooperativa per la realizzazione di manufatti artigianali dedicato sia agli alunni normodotati che svantaggiati. Orientamento in uscita.




FORMAZIONE DOCENTI

TITOLO DEL PROGETTO: “ECDL - CAD” Docente referente: prof. Antonino De Gennaro

OBIETTIVO – AZIONE: rivolto sia agli allievi del liceo che ai docenti, il corso è mirato al conseguimento delle certificazioni informatiche spendibili nel mondo del lavoro.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: pomeridiano di durata annuale.

TITOLO DEL PROGETTO: “Formazione docente CLIL” Docente referente: prof.ssa Anna Ciccarelli

OBIETTIVO – AZIONE: rivolto ai docenti, il corso è mirato ad ottenere le certificazioni finalizzate all’insegnamento in lingua inglese di una materia non linguistica.

TIPOLOGIA DEL PROGETTO: pomeridiano di durata triennale.

PERCORSI FORMATIVI REALIZZATI CON FONDI DELLA COMUNITÀ EUROPEA

La partecipazione alle iniziative del PON sarà fondata su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità e costituita dall’insieme delle proposte di azioni (sia FSE che FESR) con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento.

Il Liceo "Grandi" prevede di progettare per l’A.S. 2016-17 tutti moduli relativi al proprio percorso formativo, da rivolgere ad alunni e docenti dell’Istituto.

In allegato: IL RAV – RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE



QUALITÀ DELLA DIDATTICA

Una particolare attenzione viene posta nei confronti del successo formativo degli allievi. Attraverso i nuovi strumenti normativi, la scuola diverrà sempre più un laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, garantendo a tutti il diritto allo studio, le pari opportunità di successo e di istruzione permanente dei cittadini ed aprendosi al territorio.

Si predisporrà l’orario scolastico sperimentando forme di flessibilità giornaliera, al fine di potenziare la progettazione interdisciplinare e trasversale con attività a classi aperte, per fasce di livello, con scambi e compresenze di docenti ed ogni altra metodologia volta a favorire la ricerca didattica e il successo formativo degli studenti. Inoltre la scuola ha attivato, a partire dall'anno scolastico 2015 - 2016, iniziative per il consolidamento della lingua italiana dedicate ad alunni stranieri, utilizzando l'organico dell'autonomia. Si dovrà perseguire l’innalzamento dei livelli di istruzione, potenziando le competenze delle studentesse e degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, contrastando le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, anche allo scopo di prevenire e recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale previsto dalle indicazioni nazionali. Inoltre si dovrà perseguire l’obiettivo di formare cittadini e cittadine solidali e responsabili, capaci di operare scelte ed assumere decisioni autonome.

Fondamentale a tale scopo sarà il coinvolgimento delle famiglie nel percorso educativo e nella condivisione degli obiettivi didattico - formativi mediante, tra l’altro, la sottoscrizione del Patto di corresponsabilità educativa. (Atto di indirizzo)

La progettazione del curricolo per competenze si basa sulla capacità della scuola di ridisegnare il piano di studi, ripensando e riorganizzando la programmazione didattica in funzione dell’effettivo esercizio delle competenze da parte degli studenti.

Per ottenere un tale risultato è necessario amalgamare le attività disciplinari, interdisciplinari ed extra disciplinari ed indurre lo studente a mobilitare le proprie risorse individuali e ad “allenarsi” nella risoluzione di problemi nuovi. Si ottimizzerà la programmazione curricolare nei tempi e nelle modalità, individuando collegamenti interdisciplinari tra materie affini e tra materie afferenti a diversi assi culturali. Occorrerà:

"ripensare gli insegnamenti secondo una visione più organica che, superando una dimensione strettamente disciplinare, indichi l’unitarietà del sapere e superi gli steccati tra cultura scientifica e umanistica." (Atto di indirizzo)

A tal proposito è opportuno sottolineare che nel nostro liceo da molti anni si sperimenta la didattica laboratoriale, individuando percorsi interdisciplinari concreti, coinvolgendo i singoli alunni e la classe nella sua totalità (lavoro collettivo/individuale). Per il prossimo triennio potranno essere previste forme di articolazione modulare del monte orario di ciascuna disciplina, la programmazione plurisettimanale e flessibile dell'orario complessivo, anche mediante l'articolazione del gruppo classe. “In particolare, l'adozione di modalità che prevedano di poter lavorare su classi aperte e gruppi di livello potrebbe essere un efficace strumento per l'attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata; si pensi alle esperienze, già ampiamente sperimentate, di recupero e/o potenziamento in orario curriculare e/o extracurriculare; basate anche su modalità peer-to-peer (gruppi di lavoro con tutoraggio "interno" esercitato dagli studenti stessi); alla didattica fondata sull'apprendimento cooperativo; alla didattica laboratoriale; alle metodologie di problem solving; all'introduzione di insegnamenti opzionali da inserire nel curriculum dello studente; all'Importanza della flessibilità nell'attuazione di un piano integrato di alternanza scuola-lavoro." (Atto di indirizzo)



INCLUSIONE

Accogliendo i suggerimenti dell'Index for Inclusion (ed. italiana, 2008) l'obiettivo generale dell’azione

di inclusione del nostro Liceo è quello di trasformare le pratiche educativo-didattiche del nostro Liceo

in:

1. culture inclusive (costruendo una comunità sicura e accogliente, cooperativa e stimolante,

valorizzando ciascun individuo e affermando valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutti: personale

della scuola, famiglie, studenti, territorio);

2. politiche inclusive (sviluppando la scuola per tutti: una scuola in cui la selezione del personale e le

carriere sono trasparenti, tutti i nuovi insegnanti e alunni sono accolti, vengono aiutati ad

ambientarsi e vengono valorizzati; organizzando il sostegno alla diversità, attraverso azioni

coordinate e attraverso attività di formazione che sostengano gli insegnanti di fronte alle

diversità);

3. pratiche inclusive (coordinando l'apprendimento e progettando le attività formative in modo da

rispondere alle diversità degli alunni; mobilitando risorse: incoraggiando gli alunni ad essere

attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro educazione, valorizzando anche le conoscenze e le

esperienze fuori della scuola, mettendo in rete le risorse della scuola, della famiglia, della

comunità).

Nel nostro Liceo è presente il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) che svolge funzioni interne ed

esterne alla scuola, relative a tutte le problematiche riferite agli alunni con BES (Bisogni Educativi

Speciali) e, in particolare, ha i seguenti compiti: Rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola;

Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere; Rilevazione,

monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; Focus/confronto sui casi, consulenza e

supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; Raccolta e coordinamento

delle proposte formulate dai singoli GLI operativi, sulla base delle effettive esigenze; Elaborazione, nel

mese di giugno, del PAI (piano Annuale per l’Inclusione) da sottoporre al Collegio dei Docenti e da

inviare agli uffici competenti, anche per l’assegnazione delle risorse di sostegno; Adattamenti, nel

mese di settembre, al suddetto Piano, in base alle risorse assegnate; Interazione con la rete dei CTS e

dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema.

Il Piano Annuale d'Inclusione (PAI) rivolto agli alunni con BES, è parte integrante del PTOF d'istituto e si

propone di: Favorire un clima di accoglienza e inclusione nei confronti dei nuovi studenti e delle loro

famiglie, del nuovo personale scolastico; Definire pratiche condivise tra scuola e famiglia; Sostenere gli

alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso di studi; Favorire il

successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell'apprendimento di questi studenti,

agevolandone la piena inclusione sociale, Adottare piani di formazione che prevedano l'utilizzo di

metodologie didattiche creative; Promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione

tra scuola, famiglia ed enti territoriali coinvolti (comune, Asl, provincia, regione, enti di formazione, ...);

Definire buone pratiche comuni all' interno dell'istituto; Delineare prassi condivise di carattere:

amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); comunicativo e relazionale (prima

conoscenza); Educativo–Didattico (assegnazione, accoglienza, coinvolgimento del consiglio di classe).

Oltre ai GLI coordinati e presieduti dal Dirigente scolastico, sono presenti nel nostro istituto i GLHO che

si riuniscono n.2 volte l’anno. I docenti di sostegno intervengono in situazioni ricorrenti ed emergenti

facendo particolare attenzione a discipline “sensibili” (quelle rilevanti per lo specifico percorso di studi

e quelle in cui si registrano le maggiori difficoltà). I docenti curricolari intervengono attivando una

programmazione di attività che prevede sia misure compensative che dispensative. Inoltre attivano

modalità diverse di lavoro: apprendimento cooperativo (per piccoli gruppi) e/o didattica laboratoriale,

qualora sia necessario. Sono stati attivati anche i GLIO per analizzare specificamente le situazioni degli



alunni con BES non disabili. Nel GLI di inizio anno, si definiscono una serie di indicatori e le condizioni

ad essi associati, per valutare, a livello di istituzione, il grado di realizzazione di una valutazione

inclusiva. Per fare ciò ci si riferisce ai risultati ottenuti dall’analisi dei questionari redatti sulla base delle

indicazioni dell’Index for Inclusion e somministrati a tutte le componenti della scuola. Per gli alunni con

DSA si effettuano valutazioni che privilegeranno le conoscenze e le competenze di analisi e sintesi

piuttosto che la correttezza formale. Sono previste verifiche orali e compensazione di quelle scritte

(soprattutto per la lingua straniera). Per gli alunni con DSA è previsto il raggiungimento dei “livelli di

competenze base” con la predisposizione del PDP che permette di delineare un percorso sostenibile e

quindi valutabile ad personam; per gli altri alunni con BES tali livelli si possono fissare sempre nei PDP,

ove previsto, oppure concordati a livello di GLIO; per gli alunni diversamente abili si terrà conto dei

risultati conseguiti nelle varie aree di intervento fissate nel PEI.

VIAGGI D’ISTRUZIONE

Nella loro programmazione didattica i docenti prevedono - all’interno dei consigli di classe- visite

guidate nel centro storico, nei siti storico-artistici, nei siti archeologici, a musei o siti di interesse

scientifico, a luoghi di interesse naturalistico. Si prevede anche la partecipazione a spettacoli, a

rappresentazioni teatrali e scambi culturali. Particolare attenzione viene data agli alunni con disabilità

per i quali, seguendo le indicazioni del PEI, vengono analizzate necessità e progettati gli interventi

affinchè possano fruire al meglio di queste attività all’esterno.

AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

SEDE CENTRALE: Vico I Rota, 2 tel. 081 8073230 80067 Sorrento fax 081 8072238 SEDE COORDINATA: Chiostro di S. Francesco tel. 081 8073068 P.ta San Francesco, 8 80067 Sorrento E-Mail [email protected]

E. Mail CERTIFICATA [email protected] SITO INTERNET www.liceoartisticosorrento.it

Il Liceo Grandi è dislocato su due sedi: la principale, situata in Vico I Rota, è una struttura moderna e funzionale ed è stata oggetto di una recente ristrutturazione volta alla riqualificazione energetica dell'edificio. La succursale è ubicata nel centro storico di Sorrento, nel Monumentale Chiostro di S. Francesco (sec. XIV) dove la scuola ha sede fin dal 1930, quando vi fu trasferita la primitiva Officina - Scuola di "Arti e Mestieri" per artigiani qualificati nell'Arte dell'intarsio e dell'ebanisteria. Gli allievi vivono serenamente il contesto scolastico, in un clima relazionale favorevole alle attività di apprendimento e di partecipazione alla vita comunitaria.

Per ciò che concerne le attrezzature e le infrastrutture materiali occorre tenere presente che i laboratori sono all’avanguardia e perfettamente funzionali, connessi in rete Internet a banda larga. È indubbia la crescente importanza di un utilizzo diffuso delle nuove tecnologie. A tale scopo sono stati fatti recenti investimenti e altri sono in previsione, incrementando la dotazione di PC e di LIM in tutte le classi, anche mediante la partecipazione ai Programmi Operativi finanziati con Fondi Strutturali Europei per la realizzazione di ambienti digitali, dando concretezza alle indicazioni del PNSD (Piano Nazionale della Scuola Digitale).

Inoltre, per realizzare le proposte progettuali riguardanti il Liceo musicale, sono state attivate



collaborazioni con le realtà territoriali per l’utilizzo degli strumenti in possesso di Enti e Fondazioni.

LABORATORI PRESENTI IN ISTITUTO

Tipologia

LABORATORI MULTIMEDIALI AutoCAD (Modellazione 3D)

3D Design CAD

Computer Grafica (MAC)

Sala di Posa Fotografica

Montaggio Audio - Video

Textile Fashion Design

LABORATORI Laboratori Discipline Pittoriche

Laboratori Discipline Plastiche

Laboratorio di Ceramica

Laboratorio Arte del Tessuto

Laboratorio Arte del Metallo e dell’Oreficeria

Laboratorio Arte del Legno

ATTREZZATURE

Tipologia

BIBLIOTECA n.1

VIDEOTECA n.1

SALA CONFERENZE n.1

PALESTRA n.1

ATTREZZATURE

Tipologia n.

LIM 5

COMPUTER D'AULA 20

ARREDI

STRUMENTI MUSICALI n.1 pianoforte verticale

In allegato: IL RAV – Area ambiente di apprendimento



VALUTAZIONE La valutazione è un aspetto fondamentale del processo di insegnamento-apprendimento ed accompagna l’intero percorso didattico - educativo. Essa sarà effettuata tenendo conto della provenienza socio-culturale dell’allievo, oltre che dalle sue conoscenze e competenze nelle discipline di settore. La valutazione degli alunni deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1) Essa comprende:

tutte le azioni per la certificazione delle competenze;

le griglie di corrispondenza voto/giudizio/comportamento cognitivo; i criteri di attribuzione del voto comportamento;

la gestione delle prove invalsi. Per una valutazione riferita al percorso personalizzato dell’alunno, nell’ambito di una finalità liceale unica (apprendimento dello studente) in cui le procedure valutative costituiscono un mero sostegno all’apprendimento e non elemento a se stante, appare di fondamentale importanza:

Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa evitando il ricorso al voto

numerico nella fase di apprendimento di un nuovo compito e privilegiando il giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da rivedere con esercizi assegnati mirati. Tale modalità valutativa è da privilegiare per incoraggiare i nostri ragazzi a proseguire con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità. In presenza di risultati appena sufficienti o mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione delle classe e della relazione educativa. (Atto di indirizzo)

costruire prove comuni per classi parallele, definendo criteri comuni di correzione;

inserire accanto alle prove tradizionali, strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo - motivazionali;

progettare interventi didattici specifici in seguito alla valutazione degli studenti così da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli alunni saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.

Avviare e processualizzare prove scritte su più discipline con valutazioni distinte per ognuna delle discipline coinvolte (non più quesiti di materie diverse, ma un’unica prova che abbia una valutazione linguistica e una valutazione contenutistica – altre discipline).

TUTTE LE TABELLE DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON GLI INDICATORI ED I DESCRITTORI DEI VOTI DI PROFITTO E DEL VOTO IN CONDOTTA SONO CONSULTABILI NELL' ALLEGATO 7



ASSETTI ORGANIZZATIVI

IL LICEO GRANDI ADOTTA L’ORARIO SU CINQUE GIORNI, DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ, CON ORE DI 60 MINUTI, TRANNE LE ULTIME DUE ORE CHE SONO DI 50 MINUTI. L’ATTIVITÀ DIDATTICA È SUDDIVISA IN QUADRIMESTRI.

ORARIO DI RICEVIMENTO DELLA SEGRETERIA: DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE 10 ALLE 12

L'utenza può accedere agli uffici telefonicamente tutti i giorni, dalle ore10.00 alle ore 13.00 al numero telefonico del centralino – Tel 081 8073230 fax 081 8072238

L'ORGANIGRAMMA COMPLETO DEL PERSONALE DOCENTE È CONSULTABILE NELL'ALLEGATO 1 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

La partecipazione dei genitori è un momento fondamentale nella formazione dell’alunno e costituisce un’opportunità di coinvolgimento delle famiglie nell’azione educativa e didattica messa in atto dalla scuola. Pertanto il Liceo Grandi favorisce tutte le occasioni di interazione formativa con la famiglia attraverso la partecipazione democratica prevista dalle norme sugli organi collegiali. La partecipazione ed il coinvolgimento alla vita della scuola si attua nei seguenti ambiti:

- Consiglio d’Istituto

- Consigli di Classe

- Colloqui secondo le modalità deliberate e comunicate

- Ricevimento individuale docenti: prima e terza settimana del mese

- Incontri Scuola-Famiglia: due incontri previsti (indicativamente, metà dicembre e metà aprile).

Nella prima riunione del consiglio di classe, i genitori rappresentanti vengono messi a conoscenza e firmano il "Il patto di corresponsabilità" [in allegato], che è il documento voluto dalla normativa anche per impegnare le famiglie a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell'azione educativa.

Oltre alle occasioni in presenza, il nostro Liceo cura con regolarità la comunicazione con le famiglie tramite il sito e la procedura ARGO SCUOLA NEXT di registro online.

DETERMINAZIONE CONTRIBUTO VOLONTARIO – “LO SCHOOL BONUS”:

A partire dall’A.S. 2016/2017 sono previsti crediti d'imposta fino al 65% a favore del donatore per erogazioni liberali da parte delle famiglie. L'importo del nuovo contributo vincolato da parte delle famiglie servirà per la dotazione alle classi di nuovi ed innovativi strumenti didattici, spese di funzionamento didattico, manutenzione dei laboratori scientifici, linguistici, tecnologici, acquisto di arredi laboratori, spese per esercitazioni nei laboratori e contributo assicurazione contro gli infortuni degli alunni, acquisto scheda valutazione degli apprendimenti, sia “ad integrazione” per l’arricchimento dell’offerta formativa degli alunni, per l’innovazione tecnologica, per l’adeguamento edilizio, con azioni finalizzate ad aumentare l’attrattività della scuola attraverso la riqualificazione delle infrastrutture e il potenziamento delle dotazioni tecnologiche e degli ambienti di apprendimento, garantendo spazi architettonici adeguati agli approcci innovativi della didattica e per la promozione e divulgazione informativa delle attività funzionali al POF.



STAFF DIRIGENZIALE:

DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Patrizia Fiorentino D.S.G.A.: Sig. Pasquale Villani PRIMO COLLABORATORE-VICARIO: Prof.ssa Sara Pacitti SECONDO COLLABORATORE: Prof.ssa Maria Di Leva RESPONSABILE SEDE SAN FRANCESCO: Prof. Salvatore De Maio Tenuto conto delle linee di indirizzo indicate dal Dirigente scolastico, il lavoro di pianificazione, elaborazione, realizzazione e gestione del PTOF prevede l’articolazione di gruppi operativi, suddivisi nei seguenti organi e funzioni:

IL COLLEGIO DEI DOCENTI, che ha compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento e monitoraggio delle attività didattiche ed educative;

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI, costituti da tutti i docenti della stessa disciplina o area disciplinare, che elaborano la programmazione per discipline e periodicamente la verificano;

I CONSIGLI DI CLASSE, che elaborano la programmazione di classe sulla base delle indicazioni della programmazione educativa e didattica del Collegio dei docenti;

I COORDINATORI DEI CONSIGLI DI CLASSE, che curano la funzionalità didattica dei consigli;

DOCENTI DESIGNATI PER LE FUNZIONI STRUMENTALI, responsabili delle attività funzionali alla realizzazione dell’offerta formativa, così come individuate dal Collegio dei Docenti e qui di seguito riportate:

1) ATTUAZIONE E GESTIONE DEL P.T.O.F.

Si occupa di: coordinamento e promozione del successo scolastico: organizzazione e monitoraggio delle attività di recupero. Coordinamento delle uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione.

1. Collabora con il Dirigente Scolastico; 2. Revisiona, integra e aggiorna il P.T.O.F. nel corso dell’anno; 3. Organizza la realizzazione dei Progetti, relativamente ai seguenti aspetti: Calendarizzazione e monitoraggio delle attività relative all’ampliamento dell’Offerta Formativa PON/PTOF - Coordinamento del Monitoraggio, in accordo con F.S., dei processi e dei risultati dell’apprendimento - Coordinamento Valutazione Prove Invalsi (Valutazione Esterna) - Raccordo con i Coordinatori di classe - Raccordo con la figura del Facilitatore e Valutatore Corsi PON; 4.Organizza e coordina le riunioni attinenti al proprio ambito e gli incontri di coordinamento organizzativo; 5. Gestisce le attività di autoanalisi e di autovalutazione dell’Istituto fornendo informazioni riguardo alla qualità dei processi messi in atto, ai risultati prodotti e al grado di soddisfazione raggiunto; 6. Opera, in sinergia con le altre FF.SS., con i referenti dei singoli progetti, i referenti dei dipartimenti ed i responsabili delle commissioni. 7.Lavora con il Dirigente Scolastico, relativamente a specifiche questioni di natura economico-amministrativa, con il DSGA per la realizzazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. 8.Promuove e sostiene azioni di cooperazione didattico professionale; 9.Contribuisce a sviluppare una visione unitaria dei valori educativi condivisi dall’intera comunità scolastica; 10.Provvede ad una revisione e all’aggiornamento (con progetti PON e FESR) del Piano Triennale dell’Offerta Formativa; 11.Svolge un’azione di sostegno operativo per tutti i docenti impegnati nella realizzazione di iniziative progettuali; 12.Coordina le operazioni per la formulazione del piano integrato d’istituto FSE-FESR PON POR CAMPANIA.



2) ACCOGLIENZA, INCLUSIONE E BENESSERE A SCUOLA

Si occupa di: organizzazione e gestione delle attività finalizzate alla prevenzione del disagio e della dispersione scolastica. Organizzazione attività proposte dagli studenti; promozione di attività extracurricolari di formazione; collaborazione al coordinamento delle attività previste dal P.T.O.F.

1.Collabora con il Dirigente Scolastico; 2.Coordina la Commissione Orientamento in entrata ed in uscita; 3.Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti; 4.Cura l’accoglienza e l’inserimento degli studenti con bisogni speciali (BES) e disturbi di apprendimento(DSA), dei nuovi insegnanti di sostegno e degli operatori addetti all’assistenza; 5.Diffonde la cultura dell’inclusione; 6.Comunica progetti e iniziative a favore degli studenti; 7.Offre consulenza sulle difficoltà degli studenti con bisogni speciali e DSA; 8.Suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare l’autonomia, la comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti; 9.Condivide con il Dirigente scolastico, lo staff dirigenziale e le altre F.S. impegni e responsabilità per sostenere il processo di inclusione degli studenti con bisogni speciali; 10.Promuove attività di sensibilizzazione e di riflessione didattico/pedagogica per coinvolgere e impegnare l’intera comunità scolastica nel processo di inclusione; 11.Predispone iniziative di sostegno/recupero e di valorizzazione delle eccellenze finalizzate al potenziamento della qualità dell’istruzione; 12.Raccoglie e scambia informazioni riguardo a situazioni di disadattamento/disagio, problemi di studio/apprendimento, svantaggio, disabilità e, lavorando a stretto contatto con i docenti; 13.condivide iniziative per affrontare le difficoltà e assicurare a tutti gli studenti esperienze di successo formativo; 14.Collabora con gli studenti supportandoli in tutte le attività e iniziative, soprattutto con i rappresentanti di classe e d’Istituto nello svolgimento delle loro funzioni; 15.Effettua monitoraggi in itinere e finale dei risultati delle attività di recupero; 16.Organizza le Prove INVALSI in raccordo con la F.S. Area 1; 17.Controlla e coordina le fasi operative relative alle visite guidate ed ai viaggi di istruzione, in raccordo con l’Area 1 e la F.S. Comunicazione esterna; 18.Promuove il successo scolastico grazie al coordinamento delle attività di recupero, garantendo il monitoraggio in itinere e finale dei debiti formativi.

3) SOSTEGNO ALL’ATTIVITA’ DEI DOCENTI

Si occupa di: Promozione di tutte le attività connesse alla funzione docente

1. Collabora con il Dirigente Scolastico; 2.Propone un modello “condiviso” di valutazione intermedia e finale sulla base delle richieste / osservazioni dei docenti; 3.Rileva i disagi nel lavoro ed attiva modalità e/o interventi di risoluzione; 4. Analizza i bisogni formativi, coordina e gestisce il Piano Annuale di Formazione e Aggiornamento; 5.Cura la documentazione educativa, informando in merito alla sperimentazione/realizzazione di “buone pratiche” metodologiche e didattico-educative, e all’efficacia ed utilizzo di nuovi supporti tecnologici applicati alla didattica sulle iniziative di aggiornamento e di formazione professionale, promosse in ambito locale e nazionale; 6.Svolge un’attività di assistenza e di supporto in merito a questioni di ordine didattico-organizzativo; 7.Lavora a contatto con il Dirigente Scolastico e il DSGA al fine di rendere fattibile l’erogazione di interventi formativi a favore dei docenti; 8.Coordina le attività di produzione, gestione e documentazione dei materiali didattici; 9.Coordina le attività di orientamento, relazionandosi con il gruppo operativo per l’orientamento in entrata ed in uscita; 10.Suggerisce l’acquisto di sussidi didattici per supportare il lavoro degli insegnanti e facilitare l’autonomia, la comunicazione e l’attività di apprendimento degli studenti.

4) SVILUPPO DELL'INFORMATIZZAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (COMUNICAZIONE INTERNA)

Si occupa di: Gestione, Coordinamento e Promozione della comunicazione interna all’Istituto

1.Collabora con il Dirigente Scolastico; 2.Promuove la comunicazione interna all’Istituto; 3.Collabora con il D.S. nella predisposizione degli avvisi e delle comunicazioni interne; 4.Elabora, collaborando con la commissione GAUS, un questionario di autovalutazione d’istituto, centrato sul contributo delle singole persone e figure professionali; 5.Collabora all’aggiornamento della modulistica da trasmettere per la pubblicazione on line, al fine di agevolare il rapporto a con la segreteria scolastica; 6.Raccoglie e valuta, in collaborazione con



le altre FFSS ed i referenti di dipartimento, il materiale realizzato dagli alunni che ne testimoni la creatività, gli interessi e i momenti significativi di vita scolastica e ne cura la trasmissione al responsabile del sito web.

5) SCUOLA , FAMIGLIA, TERRITORIO E PROGETTUALITÀ INTERNAZIONALE (COMUNICAZIONE ESTERNA)

Si occupa di: Cura dei contatti e raccordo con Enti e Strutture esterne. Coordinamento di progetti didattici con enti esterni, iniziative culturali

1.Collabora con il Dirigente Scolastico; 2.Promuove la comunicazione esterna all'Istituto; 3.Coordina i rapporti con enti pubblici, università, aziende, associazioni, per l’organizzazione di attività di alternanza scuola- lavoro, stage formativi, attività di formazione e culturali volti all’implementazione della mission d’istituto e del PTOF; 4.Propone al Collegio e /o al D.S. iniziative, attività e progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni; 5.Gestisce/organizza viaggi d’istruzione in collaborazione con la FS Area 2. 6.Coordina uscite didattiche, visite guidate; 7.Coordina attività culturali, sportive e teatrali, promuove le attività e le iniziative volte a supportare e sostanziare la relazione di interscambio e crescita scuola – territorio; 8.Gestisce i rapporti Scuola – famiglia; 9.Coordina tutte le azioni inerenti la progettualità internazionale (stage e viaggi all’estero,); 10.Cura i rapporti con l’area amministrativa e gestionale della segreteria d’Istituto e con il D.S. ai fini della stesura dei bandi di gara, della valutazione delle offerte delle Agenzie di Viaggio; 11.Organizza manifestazioni e mostre in collaborazione con le altre FFSS

6. Commissioni

LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA E CONTINUITÀ coordina, organizza e propone l'attività di orientamento di questo Istituto; in particolare:

orientamento degli studenti delle scuole medie inferiori;

accoglienza dei nuovi studenti nelle classi prime;

orientamento, per gli studenti delle classi seconde, per la scelta dell'indirizzo;

orientamento al lavoro, alla scelta universitaria o post-diploma per gli studenti delle classi quarte e quinte;

organizzazione delle giornate di orientamento (Open Day).

Il DS approfondisce i compiti di tale commissione alla quale, per maggior chiarezza, è stato esteso il nome in relazione alla vecchia commissione orientamento, in quanto andrà a coprire aree di pertinenza maggiori compresa l’inclusione sociale, la continuità ed i rapporti con la scuola di I grado e le università, nonché l’inserimento nel mondo del lavoro.

LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA E INCLUSIONE coordina, organizza e propone l'attività di

orientamento di questo Istituto; in particolare: orientamento degli studenti delle scuole medie

inferiori; accoglienza dei nuovi studenti nelle classi prime; orientamento, per gli studenti delle classi

seconde, per la scelta dell'indirizzo; orientamento al lavoro, alla scelta universitaria o post-diploma

per gli studenti delle classi quarte e quinte; organizzazione delle giornate di orientamento (Open Day). Il DS approfondisce i compiti di tale commissione alla quale, per maggior chiarezza, è stato esteso il nome in relazione alla vecchia commissione orientamento, in quanto andrà a coprire aree di pertinenza maggiori compresa l’inclusione sociale, la continuità ed i rapporti con la scuola di I grado e le università, nonché l’inserimento nel mondo del lavoro



LA COMMISSIONE GAUS (Gruppo di Autovalutazione dell'Unità Scolastica), che ha il compito di elaborare percorsi migliorativi, sia in ordine alla didattica che al servizio erogato, sulla base di un monitoraggio attento di ciò che viene prodotto dall’Istituto;

IL GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE), che rileva i Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola, raccoglie e documenta sugli interventi didattico - educativi posti in essere, offre consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi, effettua la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del livello di Inclusività della scuola, coordina le proposte formulate dai GLI Operativi sulla base delle effettive esigenze.

LA COMMISSIONE AUTONOMIA E TECNICO SCIENTIFICA, elabora un’ipotesi di offerta formativa da proporre al Collegio dei Docenti e, inoltre, raccoglie e vaglia le proposte progettuali dei docenti verificandone la fattibilità; tale commissione ha l’incarico, tra gli altri, di interfacciarsi con le professionalità individuate per la stesura del POF/PTOF sia dal punto di vista organizzativo che dal punto di vista della didattica. Nell’ambito del C.d.I. saranno nominati, per tale commissione, anche un docente, un genitore ed un alunno.

LA COMMISSIONE ELETTORALE, ha una funzione ordinatoria dell’intera procedura ed è chiamata a dirimere tutte le controversie interpretative che possono presentarsi nel corso delle operazioni elettorali. E’, pertanto, compito delle commissioni elettorali, a fronte di fattispecie non previste dalla normativa, colmarne le lacune stabilendo i criteri cui attenersi sulla base dei principi di correttezza e di buona fede, facendo anche riferimento ai principi generali dell’ordinamento.

IL COMITATO DI VALUTAZIONE Il comitato, tra le altre cose, individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica,; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo.

FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

Il nostro liceo promuove l’aggiornamento professionale dei propri docenti e del personale tutto ritenendolo un fondamentale elemento di qualità del servizio scolastico erogato, volto a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici sempre più aggiornati al fine di garantire e sostenere la loro crescita professionale, per far partecipare al meglio la scuola al clima di cambiamento che contraddistingue la società e la realtà territoriale.

La legge 107/2015 prevede che la formazione dei docenti e del personale ATA sia “strutturale, permanente e obbligatoria”. Le azioni di formazione docenti e amministrativi, che si propongono di seguito, sono coerenti con gli esiti emersi dai dati del RAV, con le azioni programmate nel Piano di Miglioramento, con il Piano dell’offerta formativa dell’Istituto, con le indicazioni del Piano nazionale triennale. La programmazione delle attività, inoltre, si ispira all’Atto di Indirizzo redatto dal Dirigente Scolastico del Liceo Grandi.

In relazione alle indicazioni del Miur e in continuità con quanto già progettato per l’anno scolastico 2015/16, per il triennio 2016/19 la formazione del personale docente fornirà risposte ai seguenti temi strategici:

Competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica;

Competenze linguistiche;



Alternanza scuola – lavoro;

Inclusione e disabilità, competenze di cittadinanza globale;

Potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e alla comprensione, alle competenze logico-argomentative degli studenti e alle competenze matematiche;

Valutazione per competenze. Le attività di formazione e di aggiornamento proposte si prefiggono i seguenti obiettivi: arricchimento professionale in relazione alle indicazioni promosse dalla Buona Scuola in merito alle metodologie dell’insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e valutazione degli esiti formativi al fine della formazione dello studente e del cittadino europeo; necessità di promuovere la cultura dell’innovazione e di sostenere i progetti di ricerca e di sperimentazione che la scuola mette in atto in rapporto con il contesto produttivo, sociale e culturale esterno; proposta di iniziative sulla base dell’analisi delle esigenze formative dei docenti che vengono annualmente monitorate; le proposte esterne, provenienti da enti, associazioni pubbliche o private sono comunicate tramite il sito della scuola www.liceoartisticosorrento.it, a cura del docente referente; le iniziative interne di aggiornamento sono promosse e sostenute dai Dipartimenti disciplinari unitamente al docente referente stesso, tenuto conto della disponibilità ad effettuare attività di formazione da parte di docenti formati su tematiche coincidenti con quelle richieste in sede di somministrazione del questionario interno approntato ad avvio d’anno dal docente referente; le diverse iniziative proposte, approvate e organizzate possono essere di volta in volta estese e pubblicizzate anche ad altri istituti del territorio; attenzione e sostegno alle diverse attività di autoaggiornamento promosso internamente all’Istituto per favorire il confronto e lo scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno già acquisito esperienze professionali.

L’attività di formazione e di aggiornamento è sempre rivolta anche al personale amministrativo ed ai collaboratori scolastici al fine di migliorare il servizio e, con la stessa finalità, saranno segnalate iniziative specifiche fruibili dal personale ATA. Ciò consentirà di definire all’interno dell’Istituto figure professionali che possano spendere le loro competenze nell’attività curriculare e progettuale a vantaggio dell’intera comunità scolastica. Il Portfolio personale del docente raccoglierà tutte le esperienze formative acquisite negli anni precedenti e nel corso del triennio. Questa prospettiva implica la progressiva costruzione di un sistema di autovalutazione della propria formazione, di validazione delle esperienze fatte, di sistemazione degli esiti verificati. Si elencano di seguendo i criteri per la partecipazione alle iniziative di formazione e aggiornamento promosse dal Liceo Grandi: fra i docenti, che chiedono di partecipare ad un corso di aggiornamento, ha diritto di precedenza chi non ha mai partecipato ad aggiornamenti specifici o chi ha partecipato ad un numero inferiore di iniziative; docenti partecipanti ai corsi sono invitati a diffondere e partecipare le proprie esperienze mediante la consegna di materiali al docente referente che attiverà, anche in modalità digitale, un Centro documentazione didattica d’istituto.

Il Centro documentazione didattica d’istituto è presente come link FORMAZIONE sulla home page del portale del nostro Liceo Grandi; i programmi dei corsi ritenuti più rilevanti secondo le indicazioni della mission d’istituto e comunque delle iniziative di cui al docente referente giunge informazione, sono consultabili in un’apposita area-bacheca « Formazione e aggiornamento » situata nella sala decenti (Sede Centrale) e in una cartella omonima (Succursale) e sul portale.

Il Piano di formazione /aggiornamento per i docenti per il triennio 2016/19 ha tenuto conto della:

rilevazione dei dati del RAV e dei punti di debolezza evidenziati;

azioni programmate nel Piano di Miglioramento

continuità con il percorso di formazione avviato negli ultimi anni scolastici;

atto di Indirizzo del PTOF 2016/19 e la nuova figura del docente delineata nella Buona Scuola;

indicazioni del Miur;

e prevede i seguenti corsi di formazione professionale:



N° DENOMINAZIONECORSO DESTINA TARI PRIORITA’ STRATEGICA

1 La didattica per competenze Tutti i docenti Strutturare il curriculum per

competenze

2 La valutazione Tutti i docenti Portfolio del docente e spendibilità

nella scuola

3 Formazione base ed avanzata per l’uso

degli strumenti tecnologici (certificazione ECDL)

Tutti i docenti Portfolio del docente e spendibilità

nella scuola

4 Formazione di base e avanzata per l’uso

della LIM (Certificazione) Tutti i docenti

Portfolio del docente e spendibilità nella scuola

5 Formazione base ed avanzata sulle

metodologie e sull'uso degli ambienti per la Didattica digitale integrata

Tutti i docenti Portfolio del docente e spendibilità

nella scuola

6 Formazione base ed avanzata per l’utilizzo

di metodologie ed applicazioni utili per l’inclusione (alunni BES ed alunni stranieri)

Tutti i docenti

Potenziare l’inclusione scolastica degli allievi con Bisogni Educativi Speciale e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, attraverso

percorsi individualizzati e personalizzati.

Motivare e rimotivare gli alunni alla frequenza scolastica, all’impegno

7 Certificazione Cambridge B1 – B2 Tutti i docenti Portfolio del docente e spendibilità

nella scuola

8 Formazione docenti per l’acquisizione di

competenze didattiche in Lingua: metodologia Clil

Tutti i docenti Valorizzare la metodologia Clil in

tutte le classi

9

Formazione per l’utilizzo del registro elettronico

Docenti di nuova nomina

Portfolio del docente e spendibilità nella scuola

10 Formazione per l’uso delle nuove tecnologie

e-learning e e-book Tutti i docenti

Nuove modalità di intervento nelle strategie didattiche

11 Autoformazione ed autoaggiornamento Tutti i docenti Potenziare gli interessi specifici

12

Formazione base ed avanzata per l’animatore digitale

Docente preposto Portfolio del docente e spendibilità

nella scuola

13 Autoformazione ed autoaggiornamento Tutti i docenti Potenziare gli interessi specifici

14 Formazione addetti Primo Soccorso Addetti Primo Soccorso

non ancora formati Definire nuove professionalità



15

Aggiornamento formazione addetti Primo

Soccorso

Addetti Primo Soccorso

già formati Definire nuove professionalità

16 Formazione addetti Antincendio Addetti Antincendio non

ancora formati Definire nuove professionalità

17 Aggiornamento triennale formazione

addetti Antincendio

Addetti Antincendio

già formati Definire nuove professionalità

18 Formazione Preposti Preposti

non ancora formati Definire nuove professionalità

19 Formazione base ed avanzata per l’utilizzo

di “Segreteria Digitale” Personale ATA Ottimizzazione del lavoro

Le modalità organizzative dei corsi saranno definite alla stesura dei progetti e si struttureranno con l’obiettivo del conseguimento delle certificazioni previste o di competenze didattiche di immediato riscontro e spendibilità.

Oltre ai corsi di formazione indicati si organizzeranno corsi di aggiornamento su specifiche tematiche in base alle esigenze dei docenti e si parteciperà alle proposte offerte dalle scuole del territorio o organizzate dall’USP e dal MIUR o enti esterni. In relazione a possibili nuove esigenze si provvederà annualmente ad apportare eventuali modifiche all’attuale offerta.

Il docente referente ascolterà i docenti e monitorerà la ricaduta sulla didattica delle esperienze di formazione al fine di un miglioramento dell’offerta formativa per gli anni successivi.

Al fine di rendere effettivo il diritto alla formazione (come previsto dall’art. 62 del CCNL integrativo) si ricorda che i docenti possono fruire di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico, per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio. La partecipazione a corsi di aggiornamento e di formazione viene autorizzata dal dirigente scolastico. Copia dell’attestato di partecipazione viene consegnata al termine del corso da parte del corsista alla segreteria dell’istituto.

L’obiettivo del Piano di Formazione docenti del triennio 2016/19 è definire professionalità strategiche per la crescita ottimale della nostra istituzione scolastica in un clima di condivisione e appartenenza, valorizzando le specifiche competenze di ciascuno.

L’attenzione è rivolta a impostare, secondo una logica progettuale incrementale, un nuovo sistema di formazione permanente utile ai docenti per la sua rilevanza culturale e le implicazioni didattiche e, soprattutto, per la necessaria ricaduta positiva negli esiti scolastici e formativi degli studenti.



GESTIONE DELLE RISORSE

L'organico dell'autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali, diventerà uno strumento ineludibile per garantire l'attuazione del curricolo di scuola, anche grazie all'utilizzo delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità.[...] Le scuole sono chiamate ad operare scelte sia sul curricolo obbligatorio sia sull'arricchimento dell'offerta formativa, come ad esempio la valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche, delle competenze digitali, delle competenze matematico- scientifiche, la prevenzione e il contrasto della dispersione scolastica, l'incremento dell'alternanza scuola- lavoro, l'apertura pomeridiana delle scuole.

Il Dirigente, formulando le proposte di incarico in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa, ha indicato gli insegnamenti e le discipline tali da coprire:

il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia;

il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.

Il fabbisogno di personale docente ed ATA per il triennio 2016 - 2019 è riassunto nelle

seguenti tabelle:

IL FABBISOGNO RELATIVO AI POSTI DEL PERSONALE AMMINISTRATIVO, TECNICO E AUSILIARIO

Tipologia n.

Assistenti amministrativi 4

Collaboratori scolastici 8

Assistenti tecnici di laboratorio 3

DSGA 1



FABBISOGNO DI ORGANICO PER POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

Classe di concorso/ sostegno Previsione

a.s. 2016-17 Organico

a.s. 2016/2017

RELIGIONE N.1 CATTEDRA N.1 CATTEDRA

A004 N.1 CATTEDRA

+ N.8 ORE N.1 CATTEDRA

A009 N.2 CATTEDRE

+ N.8 ORE N.2 CATTEDRE

A010 N.1 CATTEDRA N.1 CATTEDRA

A013 N.16 ORE N.14 ORE

A018 N.1 CATTEDRA


+ N.3 ORE

A021 N.2 CATTEDRE


A022 N.2 CATTEDRE N.2 CATTEDRE

A029 N.2 CATTEDRE


A037 N.1 CATTEDRA

+ N.6 ORE N.1 CATTEDRA

+ N.4 ORE

A346 N.3 CATTEDRE


A049 N.4 CATTEDRE N.3 CATTEDRE

+ N.11 ORE

A050 N.7 CATTEDRE


+ N.7 ORE

A060 N.16 ORE N.14 ORE

A061 N.3 CATTEDRE


D602 N.1 CATTEDRA N.1 CATTEDRA

D605 N.1 CATTEDRA N1 CATTEDRA

D611 N.1 CATTEDRA N.1 CATTEDRA

D618 N.2 CATTEDRE N.1 CATTEDRA

AD01 N.5 CATTEDRE N.4 CATTEDRE



AD04 - N.6 CATTEDRE

DOCENTI DEL LICEO MUSICALE N.5 CATTEDRE



Classe di concorso/ sostegno Previsione n.ore

a.s. 2017-18 Previsione n.cattedre

a.s. 2017-18 (*)

RELIGIONE N.20 ORE N.1 CATTEDRA

+ N.2 ORE

A02 (10/A-1/D-2D)

N.17 ORE

A04 (9/A-17/D)

N.38 ORE N.1 CATTEDRA (18 ORE)

N.1 CATTEDRA (20 ORE LAB) LIBRO9

A05 (4/A – 5/D- 14/D)

N.38 ORE N.1 CATTEDRA (18 ORE)

N.1 CATTEDRA (20 ORE LAB) LIBRO9

A08 (18/A-16/D-18/D)

N.65 ORE N.3 CATTEDRE +

N.11 ORE (Disc. Geom.-D.Legno-Arch.Amb)

A09 (8/A-21/A-11/D-15/D-19/D-20/D)


N.3 ORE (Disc. Pittoriche)

A12 (A050)


N.2 ORE

A14 (22/A-21/D)

N.36 ORE N.2 CATTEDRE

(Disc. Plastiche)

A19 (37/A)

N.24 ORE N.1 CATTEDRA

+ N.6 ORE

A24 (346/A)


N.6 ORE

A27 (49/A)

N.72 ORE N.4 CATTEDRE

A34 (13/A)

N.16 ORE

A48 (29/A)


N.6 ORE

A50 (60/A)

N.16 ORE

A54 (61/A)


N.6 ORE

AD01 –AD02 –AD03-AD04 N.440 ORE N.24 CATTEDRE +

N.8 ORE



DOCENTI DEL LICEO MUSICALE N.5 CATTEDRE

(*) CALCOLO SUN. 20 CLASSI

FABBISOGNO DEI POSTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Per l’anno in corso sono stati assegnati alla scuola n.9 docenti per l'organico potenziato, utilizzato nei seguenti interventi:

Potenziamento CLIL a partire dal terzo anno;

Recupero disciplinare;

Attività opzionali a scelta dello studente (diritto ed economia..);

Potenziamento attività laboratoriali;

Tipologia (classe di concorso scuola secondaria, sostegno)

n. docenti

richiesti a.s

2016/2017

n. docenti assegnati a.s.

2016/2017

Motivazione (con riferimento alle priorità

strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)

A346 2 1

1

POTENZIAMENTO LINGUISTICO

A010 1 1 POTENZIAMENTO LABORATORIALE

A019 1 1

POTENZIAMENTO SOCIO ECONOMICO PER LA

LEGALITÀ

A061 1 - POTENZIAMENTO

LINGUAGGI ESPRESSIVI

D619 1 1 POTENZIAMENTO LABORATORIALE


SCIENTIFICO


PREMIALITÀ


COMPETENZE DIGITALI

AD01-AD02-AD03-AD04 4 4

POTENZIAMENTO POSTI DOSTAZIONE ORGANICA

DI SOSTEGNO



n. docenti richiesti

a.s. 2017/2018

n. docenti

richiesti a.s 2017/2018

Motivazione (con riferimento alle

priorità strategiche al capo I e

alla progettazione del capo III)

A24

(346/A) N.2 CATTEDRE POTENZIAMENTO LINGUISTICO

A27

(49/A) N.1 CATTEDRA POTENZIAMENTO SCIENTIFICO

A02

(10/A-1/D-2D) N.1 CATTEDRA

POTENZIAMENTO

LABORATORIALE

A09

(8/A-21/A-11/D-15/D-19/D-20/D) N.2 CATTEDRE

POTENZIAMENTO LINGUAGGI

ESPRESSIVI

A08

(18/A-16/D-18/D) N.1 CATTEDRA

POTENZIAMENTO

LABORATORIALE

A14

(22/A-21/D) N.1 CATTEDRA

POTENZIAMENTO

LABORATORIALE

A46

(19/A) N.1 CATTEDRA

POTENZIAMENTO SOCIO

ECONOMICO PER LA LEGALITÀ

A41

(42/A) n.1 CATTEDRA

POTENZIAMENTO COMPETENZE

DIGITALI

A12

(A050) N.1 CATTEDRA POTENZIAMENTO LINGUISTICO

AD01 N.1 CATTEDRA

POTENZIAMENTO POSTI

DOSTAZIONE ORGANICA DI

SOSTEGNO (AREA SCIENTIFICA)

AD02 N.1 CATTEDRA

POTENZIAMENTO POSTI

DOSTAZIONE ORGANICA DI

SOSTEGNO (AREA UMANISTICA)

In allegato: IL RAV – Area gestione delle risorse



MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE

Per rilevare punti di forza e debolezza del sistema così strutturato, verrà effettuato un costante monitoraggio di tutte le attività, al fine di predisporre interventi correttivi qualora si rilevassero percorsi inadeguati. Auspicabile una puntuale, tempestiva e trasparente espressione della valutazione nelle verifiche, coerente con le progettazioni iniziali e rispondente ai criteri deliberati in sede collegiale. Pertanto le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. Il monitoraggio delle attività di ampliamento/arricchimento proposte condotte al termine delle attività previste nell’anno di riferimento sarà incentrato sui seguenti esiti:

Grado di partecipazione dell’utenza alle iniziative proposte

Livello di gradimento dell’utenza alle iniziative proposte

Ricaduta didattica delle attività Si ritiene necessario prevedere ulteriori azioni non previste inizialmente, ma considerate indispensabili:

Attivazione di figure specifiche di coordinamento

Iniziative di formazione specifica

Per quanto riguarda l'autovalutazione, questa verrà effettuata a conclusione di ciascun anno scolastico attraverso l'analisi dei risultati raggiunti e delle criticità rilevate.

In allegato: IL RAV – Area monitoraggio e autovalutazione

PTOF TRIENNIO 2016-2019 rev.1 30


ALLEGATI



ALLEGATO 1 STAFF DIRIGENZIALE

DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA PATRIZIA FIORENTINO

D.S.G.A. SIG. PASQUALE VILLANI

PRIMO COLLABORATORE-VICARIO SARA PACITTI SECONDO COLLABORATORE MARIA DI LEVA

RESPONSABILI SEDE SAN FRANCESCO SALVATORE DE MAIO

FUNZIONI STRUMENTALI

AGGIORNAMENTO E GESTIONE PTOF/ COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ PROGETTUALI

ISABELLA PALOMBA

ACCOGLIENZA, INCLUSIONE E BENESSERE A SCUOLA

FRANCESCO S. CIAMPA

SOSTEGNO ALL’ATTIVITÀ DEI DOCENTI MARIANO OLIVIERI

SVILUPPO DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE (COMUNICAZIONE INTERNA)

ANTONINO DI GENNARO

SCUOLA, FAMIGLIA, TERRITORIO E PROGETTUALITÀ INTERNAZIONALE (COMUNICAZIONE ESTERNA)

ADA D'AVINO

DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

LETTERE FATA SPINELLI

MATEMATICA E FISICA ROBERTO PERSICO INGLESE ANNALINA CICCARELLI

STORIA DELL’ARTE ADA D’AVINO

SCIENZE E CHIMICA MATILDE ACONE

DISC. GEOMETRICHE CRISTINA RINO SCIENZE MOTORIE ROMUALDO BUONOCORE

MUSICALE ARMANDO D’ESPOSITO

RESPONSABILI DI INDIRIZZO

INDIRIZZO DESIGN MARIANO OLIVIERI

INDIRIZZO FIGURATIVO RAFFAELE MELLINO

INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTE CRISTINA RINO

RESPONSABILI DI LABORATORIO

LABORATORI DI INFORMATICA (Sede centrale) TIRELLI FRANCO LABORATORI DI INFORMATICA (Succursale) DI GENNARO ANTONINO

ANIMATORE DIGITALE

MARIANO OLIVIERI

TEAM PER L’INNOVAZIONE

FRANCO TIRELLI

DONATELLA AMURA



PALOMBA ISABELLA

COORDINATORI DI CLASSE CLASSE IACCARINO ROSA 1A DELLA ROSA ROSARIA 1B

INSERRA CINZIA 1C CALLISTO FRANCESCA 2A

BARBATO ADELE 2B

ESPOSITO GIOVANNA 2C MELLINO RAFFAELE 2D

D’AVINO ADA 3F RINO CRISTINA 3AAT

AIELLO IMMACOLATA 3FS

SPINELLI FATA 4M

PERSICO CAROLINA 4FT

CICCARELLI ANNA 4L

OLIVIERI MARIANO 4S

DI SOMMA FILOMENA 5T SERVINO GUIDO 5F

PALAU MARGHERITA 5L

TIRELLI FRANCO 5S

CONSIGLIO D’ISTITUTO

PRESIDENTE MARIA CONCETTA SAVARESE

DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa PATRIZIA FIORENTINO DOCENTI MARIA DI LEVA SARA PACITTI MARIACARMELA ESPOSITO MARIANO OLIVIERI CLEMENTINA FIORENTINO

CRISTINA RINO

GENITORI MARIA CONCETTA SAVARESE ESPOSITO GIUSEPPINA SOMMA LUIGI ALUNNI ROBERTA SELLITTI EMANUELE IOVIERO ARIANNA SOMMA

COMITATO DI VALUTAZIONE

D.S. prof.ssa PATRIZIA FIORENTINO

FRANCESCO SAVERIO CIAMPA MARIA DI LEVA

MARIACARMELA ESPOSITO Genitore: MARIA CONCETTA SAVARESE

Alunni: ROBERTA SELLITTI – EMANUELE IOVIERO – ARIANNA SOMMA



COMMISSIONE ACCOGLIENZA E INCLUSIONE COSMA ESPOSITO

GIOVANNA ESPOSITO CLEMENTINA FIORENTINO

CINZIA INSERRA

ANDREINA MARICONDA ROBERTO PERSICO

FATA SPINELLI

COMMISSIONE AUTONOMIA E TECNICO SCIENTIFICA

ROSA IACCARINO

RAFFAELE MELLINO

ROBERTO PERSICO

TERESA SPASIANO

COMMISSIONE GAUS FILOMENA DI SOMMA

MARIACARMELA ESPOSITO

GIUSEPPE FOTI ISABELLA PALOMBA

COMMISSIONE GLI ANNAMARIA ESPOSITO

GIUSEPPE FOTI

ANDREINA MARICONDA ISABELLA PALOMBA ANNA RINALDI LANDOLINA

COMMISSIONE ELETTORALE

COSMA ESPOSITO

ROBERTO PERSICO

GUIDO SERVINO

SNV - Scuola: NAIS10300D prodotto il :07/07/2016 13:31:21

pagina 1


Rapporto Autovalutazione

Periodo di Riferimento - 2015/16 RAV

Scuola - NAIS10300D

I.S. L.A-I.P.I.A. ."F. GRANDI"


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1 Contesto e risorse

1.1 Popolazione scolastica

1.1.b Studenti con famiglie economicamente svantaggiate

1.1.b.1 Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati

Sezione di valutazione

Domande Guida

Qual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?

Qual e' l'incidenza degli studenti con cittadinanza non italiana?

Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica e culturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?

Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri)

L'eterogeneità della provenienza degli studenti è forma di ricchezza socio-culturale. Favorisce la tolleranza e l'accettazione dell'altro, considerando la diversità quale valore. Questa varietà è particolarmente importante, soprattutto in un liceo artistico, quale volano per il potenziamento e l'utilizzo di diverse forme e linguaggi di comunicazione. L'ambiente sociale medio-basso degli studenti spesso è motivo di volontà di miglioramento e di riscatto sociale e culturale.

Gli studenti frequentanti l'istituto provengono da un vasto bacino territoriale: dall'area stabiese-pompeiana, alla costiera amalfitana, alla penisola sorrentina che ha come caratteristica quella di avere molti centri urbani montani fortemente dislocati. Ciò provoca svariati problemi legati ai disagi del pendolarismo in generale, in una zona con reali problemi di trasporto pubblico, e con conseguente difficoltà alla partecipazione alle attività extracurriculari. Sono presenti un numero crescente di studenti stranieri, soprattutto provenienti dall'Europa dell'est. Ciò comporta difficoltà linguistiche e di comunicazione che rallentano, in taluni casi gli apprendimenti.

Istituto/Indirizzo

1.1.b.1 Percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati Anno scolastico 2014-2015

II Classe - Secondaria II Grado

Studenti svantaggiati (%) CAMPANIA (%) Sud (%) ITALIA (%)

NAIS10300D 0.0 0.5 0.4 0.5


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1.2 Territorio e capitale sociale

1.2.b Disoccupazione

1.2.b.1 Tasso di disoccupazione

1.2.a.1 Tasso di disoccupazione Anno 2015 - Fonte ISTAT

Territorio

ITALIA

Nord ovest

Liguria

Lombardia

Piemonte

Valle D'Aosta

Nord est

Emilia-Romagna

Friuli-Venezia Giulia

Trentino Alto Adige

Veneto

Centro

Lazio

Marche

Toscana

Umbria

Sud e Isole

Abruzzo

Basilicata

Campania

Calabria

Molise

Puglia

Sardegna

Sicilia

Tasso di disoccupazione %

11.8

8.6

9.1

7.8

10.2

8.8

7.2

7.7

8

5.3

7

10.6

11.8

9.9

9.1

10.4

19.3

12.6

13.6

19.7

22.9

14.3

19.6

17.3


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1.2.c Immigrazione

1.2.c.1 Tasso di immigrazione


Domande Guida

Per quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?

Quali risorse e competenze utili per la scuola sono presenti nel territorio?

Qual e' il contributo dell'Ente Locale di riferimento (Comune o Provincia) per la scuola e piu' in generale per le scuole del territorio?


La scuola è collocata in un territorio ricco ed accogliente, con diffuso benessere e poca criminalità evidente. Territorio caratterizzato anche da artigianato artistico di antica tradizione che favorisce la creazione di un indotto a supporto delle attività turistiche ed il potenziamento del binomio tradizione- modernità, con un forte sviluppo del settore design. Sicuramente sono in essere ottimi rapporti con gli enti presenti sul territorio che richiedono un intervento attivo della scuola nelle loro attività, per cui sono già in essere numerosi progetti che ampliano l’offerta formativa, sia in orario curricolare che extracurricolare, nell’ottica di una collaborazione produttiva.

La realtà peninsulare, talvolta si richiude in sé, per cui i portatori di interesse possono essere pervasivi e poco oggettivi, condizionando in maniera restrittiva alcuni settori per loro di poco rilevanza, per cui vi è stata una forte decrescita, negli ultimi anni, dell’artigianato tradizionale qualificato. Inoltre, in taluni casi, la presenza di un’eccessiva burocrazia nei rapporti con gli enti locali, rallenta la realizzazione degli interventi, come ad esempio, per le manutenzioni degli edifici e i supporti agli studenti disabili.

1.2.b.1 Tasso di immigrazione Anno 2015 - Fonte ISTAT

Territorio

ITALIA

Nord ovest

Liguria

Lombardia

Piemonte

Valle D'Aosta

Nord est

Emilia-Romagna

Friuli-Venezia Giulia

Trentino Alto Adige

Veneto

Centro

Lazio

Marche

Toscana

Umbria

Sud e Isole

Abruzzo

Basilicata

Campania

Calabria

Molise

Puglia

Sardegna

Sicilia

Tasso di immigrazione %

8.2

10.6

8.7

11.5

9.6

7

10.7

12

8.7

9.1

10.3

10.5

10.8

9.3

10.5

11

3.6

6.4

3.1

3.7

4.6

3.4

2.8

2.7


pagina 5


Istituto:NAIS10300D Entrate Per Fonti di Finanziamento e Spesa Sostenuta (IMPORTI) A.S. 2014-2015

Risorse assegnate Dettaglio Funzionamento da Finanziamenti

general

Spese Pulizia Risorse per retribuzione accessoria

Risorse per Stipendi Personale Stipendi Personale Ampliamento supplenze brevi di Ruolo Supplente Offerta

Formativa

Totale

STATO

STATO

FAMIGLIE

Gestiti dal Ministero

Gestiti dalla scuola

Destinati alla scuola

Viaggi di FAMIGLIE istruzione e

mensa per alunni

UE

Istituto:NAIS10300D Entrate Per Fonti di Finanziamento e Spesa Sostenuta (PERCENTUALI) A.S. 2014-2015

% Risorse per % Risorse per % Stipendi % Spese Pulizia retribuzione supplenze brevi Personale di Ruolo

accessoria

% Stipendi Personale Supplente

% Ampliamento Offerta Formativa % Totale

STATO

STATO

FAMIGLIE

Gestiti dal Ministero

Gestiti dalla scuola

Destinati alla scuola

Viaggi di FAMIGLIE istruzione e

mensa per alunni

UE

Validi

Nessuna certificazione rilasciata

Certificazioni rilasciate parzialmente

Tutte le certificazioni rilasciate

Situazione della scuola: NAIS10300D Certificazioni rilasciate parzialmente

1.3 Risorse economiche e materiali

1.3.b Finanziamenti all'Istituzione scolastica

1.3.b.1 Finanziamenti assegnati dallo Stato

0,00 0,00 14.298,00 21.050,00 3.416.601,00 169.272,00 108.259,00 3.729.480,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Risorse assegnate Dettaglio % Funzionamento da Finanziamenti generale

0,0 0,0 0,4 0,6 91,6 4,5 2,9 100,0

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

1.3.c Edilizia e rispetto delle norme sulla sicurezza

1.3.c.1 Certificazioni

Certificazioni

Riferimento Provinciale %

Riferimento Regionale %

Riferimento Nazionale %

17 25,5 28,5

42,8 41,5 44,1

40,3 32,9 27,4


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Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche

Situazione della scuola: NAIS10300D Parziale

adeguamento

1.3.c.2 Sicurezza edifici e superamento barriere architettoniche

Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Nessun adeguamento 0,0 0,6 0,3

Validi Parziale adeguamento 52,2 61,8 52,8

Totale adeguamento 47,8 37,5 46,9


Domande Guida

Qual e' la qualita' delle strutture della scuola (es. struttura degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?

Qual e' la qualita' degli strumenti in uso nella scuola (es. LIM, pc, ecc.)?

Quali le risorse economiche disponibili?


Per quanto riguarda le Strutture, l’istituto è formato da una sede centrale di recente costruzione, priva di barriere architettoniche, ed una sede storica, al centro di Sorrento, collocata in un antico chiostro con elevato valore artistico-culturale. Sono attivi vari laboratori multimediali all’avanguardia, nei settori di specializzazione del design, grazie all’accesso ai fondi europei PON FSE e FESR.

La succursale è soggetta a vincoli storici per cui l’adeguamento della struttura alle esigenze scolastiche è limitata. La scuola dipende per la manutenzione ordinaria dalla Città Metropolitana e dalle società ad essa correlate con poca immediatezza negli interventi e con difficoltà nelle comunicazioni efficaci. Altra criticità sta nel fatto che le certificazioni sulla sicurezza degli edifici sono state rilasciate parzialmente dagli enti preposti. Per quanto riguarda l’uso delle attrezzature talvolta sono carenti dei protocolli di utilizzo e andrebbero potenziate le strumentazioni multimediali per la didattica quotidiana. Forte criticità nella gestione degli appalti da porre in essere con i finanziamenti europei è data dalla eccessiva burocrazia, che non è sempre garanzia di qualità, e soprattutto dalla poca chiarezza, anzi talvolta contraddittorietà, della normativa e della giurisprudenza in materia.


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Istituto:NAIS10300D - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2015-2016

Insegnanti a tempo indeterminato Insegnanti a tempo determinato

Istituto:NAIS10300D - Fasce Anni di Servizio degli insegnanti Anno scolastico 2015-2016

Corrente Anno Da 2 a 5 anni Da 6 a 10 anni Oltre 10 anni

1.4 Risorse professionali

1.4.a Caratteristiche degli insegnanti

1.4.a.1 Tipologia di contratto degli insegnanti

N° % N° % TOTALE

NAIS10300D 42 97,7 1 2,3 100,0

- Benchmark* NAPOLI 44.253 92,9 3.392 7,1 100,0

CAMPANIA 85.400 93,1 6.350 6,9 100,0

ITALIA 679.419 86,1 109.359 13,9 100,0

1.4.a.2 Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di eta'

Istituto:NAIS10300D - Insegnanti a tempo indeterminato per fasce di età Anno scolastico 2015-2016

<35 35-44 45-54 55+ Totale

N° % N° % N° % N° % TOTALE

NAIS10300D - 0,0 3 7,1 15 35,7 24 57,1 100,0

- Benchmark* NAPOLI 602 1,4 7.638 17,2 18.030 40,7 18.009 40,7 100,0

CAMPANIA 1.236 1,4 14.427 16,9 33.742 39,4 36.193 42,3 100,0

ITALIA 17.879 2,5 145.510 20,7 265.019 37,8 272.919 38,9 100,0

1.4.a.3 Titoli in possesso degli insegnanti a tempo indeterminato

1.4.a.4 Insegnanti a tempo indeterminato per anni di servizio nella scuola (stabilita')

N° % N° % N° % N° %

NAIS10300D 14 29,8 13 27,7 5 10,6 15 31,9

- Benchmark* NAPOLI 7.938 19,9 10.986 27,5 7.219 18,1 13.771 34,5

CAMPANIA 16.188 21,2 21.051 27,6 13.732 18,0 25.246 33,1

ITALIA 142.749 22,4 160.477 25,2 118.878 18,7 215.112 33,8

Istituto:NAIS10300D - Tipologia di contratto degli insegnanti Anno scolastico 2014-2015 secondaria

Quota laureati Quota diplomati TOTALE

NAIS10300D 64,7 35,3 100,0


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Tipo incarico del Dirigente scolastico - Anno Scolastico 2015-2016

Incarico effettivo Incarico nominale Incarico di reggenza Incarico di presidenza Nessun incarico di dirigenza attivo al

26/03/2015

ISTITUTO X

- Benchmark*

N° % N° % N° % N° % N° %

NAPOLI

CAMPANI A

ITALIA

Anni di esperienza come Dirigente scolastico

Validi

Situazione della scuola: NAIS10300D Piu' di 5 anni

Validi

Situazione della scuola: NAIS10300D Piu' di 5 anni

1.4.b Caratteristiche del Dirigente scolastico

1.4.b.1 Tipo di incarico del Dirigente scolastico

506 86,4 6 1,0 74 12,6 - 0,0 - 0,0

967 83,4 9 0,8 183 15,8 - 0,0 - 0,0

7.861 79,6 189 1,9 1.755 17,8 73 0,7 - 0,0

1.4.b.2 Anni di esperienza come Dirigente scolastico


Fino a 1 anno 0 0 6,9

Da 2 a 3 anni 0 0 12,4

Da 4 a 5 anni 5 5,2 1,7

Più di 5 anni 95 94,8 79

1.4.b.3 Stabilita' del Dirigente scolastico

Stabilita' del Dirigente scolastico




Fino a 1 anno 18,2 22,8 24,2

Da 2 a 3 anni 27,7 33,5 33,6

Da 4 a 5 anni 18,2 17,2 15,4

Più di 5 anni 35,8 26,5 26,7


Domande Guida

Quali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', stabilita' nella scuola)?

Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dal personale (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?


La stabilità nella scuola dell'alto tasso di docenti a tempo indeterminato è essenziale per definire al meglio l'identità della scuola, nonostante le modificazioni legislative che l'hanno travolta e stravolta, facendola passare da istituto d'arte a liceo artistico. Finalmente, dopo un lungo periodo, gli uffici amministrativi hanno assistenti a tempo indeterminato, garantendo stabilità e competenza. il Dirigente Scolastico, seppure in reggenza, conosce profondamente questa istituzione scolastica e l'ha guidata nel sofferto passaggio imposto dalla riforma, riuscendo a tutelare la comunità scolastica nella sua interezza.

La stabilità del corpo docente ha come contrappeso il suo invecchiamento che, talvolta, evidenzia una difficoltà di adeguamento alle nuove esigenze e di rinnovamento e di aggiornamento, oltre che la concentrazione su pochi docenti disponibili degli incarichi funzionali all'insegnamento. Il liceo artistico, essendo una evoluzione dell'istituto d'arte, vede un forte numero di docenti non laureati, e ciò comporta una certa rigidità nella struttura. La non stabilità del Dirigente Scolastico e del DSGA incidono, loro malgrado, negativamente su molti aspetti dell'organizzazione e della gestione.


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2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva - Secondaria di II Grado

Anno scolastico 2013/14 Anno scolastico 2014/15

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4

Liceo Artistico: NAIS10300D 0,0 0,0 59,5 55,0 90,1 97,2 84,8 86,6

2.1.a.1 Studenti sospesi - Secondaria di II Grado


% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4

Liceo Artistico: NAIS10300D 0,0 0,0 31,6 32,5 19,8 48,6 27,8 30,5

2.1.a.2 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame


60 (%) 61-70 (%) 71-80 (%) 81-90 (%) 91-100 (%) 100e Lode (%) 60 (%) 61-70 (%) 71-80 (%) 81-90 (%) 91-100 (%) 100 e Lode

(%)

2 Esiti

2.1 Risultati scolastici

2.1.a Esiti degli scrutini

2.1.a.1 Studenti ammessi alla classe successiva

- Benchmark* NAPOLI 56,5 67,9 76,4 75,6 69,2 78,1 76,3 80,3

CAMPANIA 67,9 77,6 79,3 84,1 76,2 83,8 80,4 85,4

Italia 72,2 79,8 79,6 84,5 79,5 86,2 83,3 86,4

- Benchmark* NAPOLI 25,7 31,9 34,7 32,9 25,2 34,0 32,9 30,7

CAMPANIA 26,1 29,6 29,7 27,3 23,0 28,3 29,2 25,5

Italia 26,1 27,3 27,4 25,6 26,5 27,4 25,9 24,5

2.1.a.2 Studenti diplomati per votazione conseguita all'esame

liceo artistico: NAIS10300D 0,0 22,1 45,6 23,5 8,8 0,0 8,8 32,4 30,9 13,2 14,7 0,0

- Benchmark* NAPOLI 3,3 21,6 36,1 24,1 14,9 0,0 5,4 29,0 31,4 19,7 14,4 0,2

CAMPANIA 6,0 23,1 33,2 23,3 14,4 0,1 7,0 27,2 31,0 20,5 13,9 0,3

ITALIA 7,0 27,8 32,6 20,8 11,6 0,1 6,4 27,8 32,2 20,8 12,5 0,3

2.1.b Trasferimenti e abbandoni

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno

2.1.b.1 Studenti che hanno abbandonato gli studi in corso d'anno Anno scolastico 2014/15 - Secondaria di II Grado

% classe 1 % classe 2 % classe 3 % classe 4 % classe 5

- Benchmark*

Liceo Artistico: NAIS10300D 2,4 4,0 2,5 2,4 1,4

NAPOLI

CAMPANIA

Italia

2,7

4,4

2,6

1,5

2,6

1,8

1,3

2,6

2,3

1,3

1,6

1,9

0,3

1,1

1,3


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2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno


Domande Guida

Quanti studenti non sono ammessi alla classe successiva e perche'? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni di corso o indirizzi di studio per le scuole superiori?

Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio nelle scuole superiori? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline, anni di corso, indirizzi o sezioni?

I criteri di valutazione adottati dalla scuola (studenti non ammessi alla classe successiva, studenti con debiti formativi) sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti?

Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato (es. una parte consistente si colloca nelle fasce piu' basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dal confronto con il dato medio nazionale)?

Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?

Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)

I criteri di valutazione per questo anno scolastico sono stati adeguati a fornire il successo formativo. Le ammissioni alla classe successiva sono state del 3% in più rispetto allo scorso anno scolastico, così come sono state ridotte le sospensioni. La progettazione è coerente ed adeguata ai bisogni formativi del territorio Soddisfazione delle Famiglie 80% Soddisfazione Allievi 70% Miglioramento Offerta Formativa:+ 5.00% progetti

Restano alcune criticità in discipline quali matematica, disegno geometrico e storia Analisi delle cause: metodologie didattiche utilizzate poco vicine al modo di apprendere degli studenti Ambiente di apprendimento poco motivante Scarso utilizzo delle aule informatiche e le risorse multimediali collegate ai libri di testo Poca motivazione allo studio Frequenza discontinua: 10% di giorni di assenza su giorni frequentati nell'anno scolastico Rapporto poco incisivo con le famiglie che si riflette in una scarsa partecipazione e in una delega, solo il 36% di partecipazione alle assemblee di classe

Rubrica di Valutazione

Criterio di qualità: La scuola garantisce il successo formativo degli studenti.

Situazione della scuola

2.1.b.2 Studenti trasferiti - in entrata - in corso d'anno Anno scolastico 2014/15 - Secondaria di II Grado


Liceo Artistico: NAIS10300D

- Benchmark*

24,6 28,6 43,6 9,3 0,0

NAPOLI

CAMPANIA

Italia

16,1

13,7

10,1

11,8

7,9

6,6

8,3

5,8

4,3

4,1

2,7

2,0

0,3

0,2

0,5

2.1.b.3 Studenti trasferiti - in uscita - in corso d'anno Anno scolastico 2014/15 - Secondaria di II Grado


- Benchmark*

Liceo Artistico: NAIS10300D 9,0 2,7 6,0 0,0 0,0

NAPOLI

CAMPANIA

Italia

5,5

6,7

4,8

3,9

3,4

2,5

2,4

2,3

2,3

0,9

1,4

1,5

0,3

0,4

0,5


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La scuola non riesce a garantire il successo formativo per tutti gli studenti: la scuola perde molti studenti nel passaggio da un anno all'altro, oppure c'e' una percentuale anomala di trasferimenti o abbandoni, oppure ci sono concentrazioni anomale di non ammessi all'anno successivo e/o di abbandoni in alcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione eccessiva nelle fasce piu' basse.

1 - Molto critica

2 -

La scuola perde alcuni studenti nel passaggio da un anno all'altro, ci sono alcuni trasferimenti e abbandoni. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una concentrazione anomala in alcune fasce.

3 - Con qualche criticita'

4 -

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro, tranne singoli casi giustificati. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.

5 - Positiva

6 -

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro e accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti.

7 - Eccellente

Motivazione del giudizio assegnato

La scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro,tranne singoli casi giustificati.La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. Nel complesso i criteri di valutazione adottati dalla scuola assicurano il successo formativo degli studenti evidenziato da un aumento delle ammissioni alla classe successiva e una riduzioni delle sospensioni del giudizio. Restano alcune criticità in matematica, disegno geometrico e storia. E' necessario modificare le metodologie didattiche utilizzate nelle discipline maggiormente coinvolte nelle sospensioni del giudizio (matematica, storia e discipline geometriche) per avvicinarle di più al modo di apprendere degli studenti e per rendere l’ambiente di apprendimento più motivante, utilizzando maggiormente anche le aule informatiche e le risorse multimediali collegate ai libri di testo La scuola ha migliorato l'offerta formativa con: 1) una maggiore attenzione da parte dei docenti ai bisogni ed alle aspettative degli studenti e 2 )un incremento del 5% dei progetti.


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2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali


Domande Guida

Quali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?

La scuola riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi? Il livello raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI e' ritenuto affidabile - conoscendo l'andamento abituale delle classi - oppure c'e' il sospetto di comportamenti opportunistici (cheating)?

Le disparita' a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli piu' dotati sono in aumento o in regressione nel corso della loro permanenza a scuola?

Queste disparita' sono concentrate in alcune sedi, indirizzi o sezioni?


a differenza dell'a.s. 2014/2015 dove non erano presenti dati disponibili, nell'a.s. 2015/2016 gli allievi hanno partecipato alle prove INVALsi. Formalizzazione di curricula comuni Maggiore attenzione da parte dei docenti alla formazione degli allievi in questo ambito

Raggiungimento del livello minimo di competenze per entrambe le discipline proposte per gli studenti nelle prove invalsi. Il livello raggiunto dagli studenti è da ritenersi non sempre a causa di una buona percentuale di prove con riposte casuali o non compilate


Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di competenze (misurate con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti.


Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle prove INVALSI e' inferiore rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. I punteggi delle diverse classi in italiano e/o matematica sono molto distanti e la varianza tra classi in italiano e/o matematica e' decisamente superiore a quella media. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' notevolmente superiore alla media nazionale.

1 - Molto critica

2 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio- economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica e' uguale o di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' in linea con la media nazionale.


4 -

Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio- economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica e' in linea o di poco inferiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano dalla media della scuola oppure in alcune classi si discostano in positivo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' inferiore alla media nazionale.

5 - Positiva

6 -


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Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio- economico e culturale simile ed e' superiore alla media nazionale. La varianza tra classi in italiano e matematica e' inferiore a quella media. I punteggi delle diverse classi in italiano e matematica non si discostano dalla media della scuola. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' decisamente inferiore alla media nazionale.

7 - Eccellente

2.3 Competenze chiave e di cittadinanza



La scuola ha una consolidata pratica di progetti di volontariato con ricaduta nel sociale. La valutazione ed il monitoraggio dei processi prendono in considerazione le competenze di cittadinanza. La nostra è scuola polo per l'integrazione degli allievi con diverse abilità

La valutazione ed il monitoraggio dei progetti sono ancora focalizzati principalmente sulle conoscenze e sulle abilità. Si stanno elaborando indicatori per la valutazione per competenze


Criterio di qualità: La scuola assicura l'acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.


Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti non e' soddisfacente; nella maggior parte delle classi le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti non raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. La scuola non adotta modalita' comuni per la valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

1 - Molto critica

2 -


Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' in linea rispetto a quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. Tuttavia esistono ancora alcune criticità. I punteggi delle diverse classi in italiano e matematica non sono sempre in linea e la varianza tra classi e' di poco superiore a quella media. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' superiore alla media nazionale. In questo anno scolastico i Dipartimenti però si sono attivati per elaborare curricula comuni. C'è stata anche una maggiore attenzione da parte dei docenti alla formazione degli allievi in questo ambito.

Domande Guida

La scuola valuta le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole, lo sviluppo del senso di legalita' e di un'etica della responsabilita', la collaborazione e lo spirito di gruppo)?

La scuola adotta criteri di valutazione comuni per l'assegnazione del voto di comportamento?

La scuola valuta le competenze chiave degli studenti come l'autonomia di iniziativa e la capacita' di orientarsi? In che modo la scuola valuta queste competenze (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.) ?

Qual e' il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti nel loro percorso scolastico? Ci sono differenze tra classi, sezioni, plessi, indirizzi o ordini di scuola?


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Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' accettabile; sono presenti alcune situazioni (classi, plessi, ecc.) nelle quali le competenze sociali e civiche sono scarsamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). In generale gli studenti raggiungono una sufficiente autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento, ma alcuni studenti non raggiungono una adeguata autonomia. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento, ma non utilizza strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.


4 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

5 - Positiva

6 -

Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' elevato; in tutte le classi le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilita' e rispetto delle regole) e in alcune classi raggiungono un livello ottimale. La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento e una parte di essi raggiunge livelli eccellenti. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza piu' strumenti per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti.

7 - Eccellente


Il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate. Considerato l'alto numero di allievi diversamente abili presenti nell'istituto gli studenti hanno sviluppato notevolmente il senso di collaborazione tra pari e di sensibilità alla diversità. La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti


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2.4.b.1 Diplomati nell'a.s. 2011/2012 entrati nel sistema universitario nell'a.a. 2012/2013, per macro area e per classi di Credito Formativo Universitario acquisito nel Primo Anno - Valori percentuali

Sanitaria Scientifica Sociale Umanistica

Macro Area più della metà dei CFU (%)

meno della metà dei CFU

(%)

Nessun CFU più della metà (%) dei CFU (%)


(%)



(%)



(%)

Nessun CFU (%)

2.4.b.1 Diplomati nell'a.s. 2011/2012 entrati nel sistema universitario nell'a.a. 2012/2013, per macro area e per classi di Credito Formativo Universitario acquisito nel Secondo Anno - Valori percentuali

Sanitaria Scientifica Sociale Umanistica

Macro Area più della metà dei CFU (%)


(%)



(%)



(%)



(%)

Nessun CFU (%)

2.4 Risultati a distanza

2.4.a Prosecuzione negli studi universitari

2.4.a.1 Studenti diplomati che si sono immatricolati all'Universita'

2.4.b Successo negli studi universitari

2.4.b.1 Crediti conseguiti dai diplomati nel I e II anno di Universita'

NAIS10300D

- Benchmark*

100,0 0,0 0,0 0,0 80,0 20,0 25,0 50,0 25,0 50,0 50,0 0,0

NAPOLI 67,8 26,7 5,5 39,6 37,8 22,6 51,0 28,0 21,0 54,6 28,5 16,9

CAMPANIA 68,6 25,7 5,7 40,6 37,8 21,6 51,3 28,6 20,1 56,0 27,2 16,8

Italia 69,3 22,5 8,3 46,5 31,8 21,7 56,9 25,6 17,5 62,5 21,4 16,0

NAIS10300D 0,0 100,0 0,0 0,0 20,0 80,0 0,0 75,0 25,0 100,0 0,0 0,0

- Benchmark* NAPOLI 69,2 21,2 9,6 48,1 29,6 22,3 53,6 21,6 24,8 55,7 22,6 21,7

CAMPANIA 69,4 21,2 9,3 49,4 29,4 21,2 53,4 22,8 23,8 57,7 21,8 20,6

Italia 72,0 18,0 10,0 55,5 22,5 22,0 59,6 19,0 21,4 65,1 15,8 19,1

2.4.c Successo negli studi secondari di II grado

2.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata

Diplomati nell'a.s.2012-13 che si sono Diplomati nell'a.s. 2013-14 che si immatricolati nell'a.a. 2013-14 sono immatricolati nell'a.a. 2014-15

% %

NAIS10300D 12,7

9,1 NAPOLI

44,7

45,5

12,7

44,7

ITALIA

42,1 CAMPANIA

45,5

50,5

34,3

50,5

2.4.c.2 Corrispondenza tra consiglio orientativo e scelta effettuata

Consigli Corrispondenti Consigli non Corrispondenti

% %

NAIS10300D

NAPOLI

CAMPANIA

ITALIA

61,3

76,2

77,8

71,6

38,7

23,8

22,2

28,4


pagina 27


2.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo

2.4.c.5 Distribuzione degli alunni iscritti al 1° anno per voto esame licenza media

2.4.c.5 Distribuzione degli alunni iscritti al 1° anno per voto esame licenza media Anno scolastico 2015/16

6 (%) 7 (%) 8 (%) 9 (%) 10 (%) 10 e Lode (%)

NAIS10300D liceo musicale e coreutico 8,3 50,0 16,7 25,0 0,0 0,0

- Benchmark* NAPOLI 18,3 35,6 25,5 15,1 4,3 1,1

CAMPANIA 19,8 33,0 24,9 16,0 4,8 1,5

ITALIA 17,0 32,8 28,7 15,9 4,0 1,6

2.4.c.3 Promossi al I anno che hanno seguito il consiglio orientativo

Promossi che hanno seguito il Consiglio Promossi che non hanno seguito il Orientativo Consiglio Orientativo

% %

63,3 NAIS10300D

- Benchmark*

NAPOLI

CAMPANIA

ITALIA

0,0

79,0

79,9

75,3

62,7

65,1

50,2

2.4.c.5 Distribuzione degli alunni iscritti al 1° anno per voto esame licenza media Anno scolastico 2015/16

6 (%) 7 (%) 8 (%) 9 (%) 10 (%) 10 e Lode (%)

NAIS10300D

- Benchmark*

liceo artistico 13,8 43,1 27,7 13,8 0,0 1,5

NAPOLI

CAMPANIA

ITALIA

34,7

30,8

26,2

36,4

36,3

36,3

18,8

20,7

24,5

8,2

9,4

10,3

1,4

2,2

2,0

0,6

0,6

0,7


pagina 31


%<=2 %3-6

2010

%7-12 %12-24 %24-36 %>36

Tabella 2 - Tempo di attesa per il primo contratto.

2011

%<=2 %3-6 %7-12 %12-24 %24-36 %>36 %<=2 %3-6

2012

%7-12 %12-24 %24-36 %>36

NAIS103 00D

- Benchmark*

NAPOLI

CAMPA NIA

ITALIA

Anno diploma 2010

Tabella 3 - Tipologia di contratto.

Anno diploma 2011 Anno diploma 2012

% T.Indet. % T.Deter. % % % % % Apprend. Collaboraz. % Altro % T.Indet. % T.Deter. Apprend. Collaboraz. % Altro % T.Indet. % T.Deter. %

Apprend. Collaboraz. % Altro

NAIS1030 0D

- Benchmark*

NAPOLI

CAMPANI A

ITALIA

5,3 63,1 0,0 6,8 24,8 5,6 82,1 1,0 7,2 4,1 7,9 80,9 2,2 2,2 6,7

Anno diploma 2010

% % Agricoltura Industria/Cost

ruz.

Tabella 4 - Settore di attività economica

Anno diploma 2011

% % Servizi % Agricoltura Industria/Cost

ruz. % Servizi

Anno diploma 2012

% % Agricoltura Industria/Cost % Servizi

ruz.

2.4.d Inserimenti nel mondo del lavoro

2.4.d.1 Numero inserimenti nel mondo del lavoro

Dati comunicazioni Obbligatorie al III Trimestre 2014, rilevate a partire dal 1° agosto dell'anno di diploma.

Si considerano anche rapporti lavorativi di un giorno. Una stessa persona può aver avuto più contratti successivi nel tempo.

17,5 12,5 37,5 15,0 17,5 0,0 16,1 9,7 48,4 6,5 19,4 0,0 13,0 8,7 34,8 39,1 4,3 0,1

10,1 15,0 23,6 31,6 19,8 0,0 8,9 16,6 28,0 25,5 21,0 0,0 10,4 17,0 28,0 34,9 9,8 0,0

10,4 15,2 24,5 31,2 18,7 0,0 10,0 16,8 28,4 24,4 20,3 0,1 11,3 17,7 27,5 33,6 9,9 0,0

13,4 20,6 27,2 25,0 13,8 0,0 13,8 21,8 28,0 21,1 15,3 0,0 13,9 21,4 28,5 28,2 8,1 0,0

11,5 46,1 18,5 4,6 19,2 12,0 49,5 16,1 4,8 17,5 11,9 55,6 12,4 5,6 14,5

13,0 48,2 15,2 6,2 17,4 12,8 51,2 13,3 6,4 16,3 12,5 56,5 11,5 6,5 12,9

6,9 42,3 11,6 13,0 26,3 6,4 44,6 10,6 12,6 25,8 6,0 49,3 8,8 12,6 23,4

NAIS10300D 0,0 2,4 97,6 0,0 1,0 99,0 1,1 2,2 96,6

- Benchmark* NAPOLI 0,6 8,2 91,2 0,9 9,5 89,6 1,2 9,8 89,0

CAMPANIA 1,8 11,0 87,2 2,1 11,3 86,6 2,2 11,2 86,6

ITALIA 5,1 13,0 81,9 5,8 12,7 81,5 6,5 12,9 80,6

Tabella 1 - Diplomati, per anno di diploma, che hanno iniziato un rapporto di lavoro successivamente al conseguimento del diploma

Anno diploma 2010 Anno diploma 2011 Anno diploma 2012

% occupati % occupati % occupati

- Benchmark*

NAIS10300D 50,0 52,5 32,4

NAPOLI

CAMPANIA

ITALIA

30,2

31,0

41,9

29,4

30,5

41,2

25,9

26,1

35,0


pagina 32


% Professioni qualificate

nelle attività commerciali e

nei servizi

Istituto: NAIS10300D - Tabella 5 - Qualifica Professionale

Anno diploma: 2010

% Conduttori di impianti e % Artigiani,

% Impiegati % Professioni % Professioni operai non qualificate tecniche specializzati e

agricoltori

NAIS10300D

- Benchmark*

57,3 1,5 16,5 1,0 1,5

operai semiqualificati

addetti a macchinari fissi

e mobili

1,9

% Professioni intellettuali, % Legislatori,

scientifiche e di dirigenti e elevata

imprenditori specializzazione

20,4 0,0



nei servizi


Anno diploma: 2011



agricoltori

NAIS10300D

- Benchmark*

64,6 0,0 10,8 21,0 1,5



e mobili

0,5

% Professioni intellettuali, % Legislatori,

scientifiche e di dirigenti e elevata

imprenditori specializzazione

1,5 0,0



nei servizi


Anno diploma: 2012



agricoltori

% Professioni intellettuali,

scientifiche e di elevata

specializzazione

NAIS10300D

- Benchmark*

92,1 0,0 3,4 2,2 2,2



e mobili

0,0

% Legislatori, dirigenti e

imprenditori

0,0 0,0

NAPOLI 51,2 12,6 10,8 13,0 4,4 1,4 6,4 0,1

CAMPANIA 52,2 11,1 13,1 10,0 5,4 2,2 5,8 0,2

ITALIA 48,2 13,9 13,5 8,6 7,0 2,9 5,8 0,1

NAPOLI 54,1 11,5 11,0 11,0 5,0 1,4 5,9 0,1

CAMPANIA 54,9 10,5 13,2 8,4 5,6 2,3 5,1 0,1

ITALIA 49,0 13,5 14,5 7,7 6,8 2,8 5,6 0,1

NAPOLI 53,7 11,6 12,6 7,9 4,9 2,3 6,9 0,1

CAMPANIA 55,5 10,7 13,5 6,5 5,5 2,6 5,5 0,1

ITALIA 48,9 12,7 15,5 7,1 7,2 2,9 5,7 0,1


Domande Guida

Per la scuola primaria - Quali sono gli esiti degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del primo anno di scuola secondaria di I grado? [Nel caso in cui la grande maggioranza degli studenti della primaria si iscriva nella secondaria del medesimo Istituto Comprensivo si puo' utilizzare l'indicatore 2.1.a sugli Esiti degli scrutini]

Per la scuola secondaria di I grado - Quali sono i risultati dei propri studenti nel percorso scolastico successivo? In che misura il consiglio orientativo e' seguito? In che misura il consiglio orientativo e' efficace?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studenti iscritti all'universita' non hanno conseguito crediti? Coloro che hanno conseguito crediti universitari ne hanno conseguiti in misura adeguata (tenendo conto che andrebbero conseguiti in media 60 crediti per ciascun anno di corso)?

Per la scuola secondaria di II grado - Qual e' la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? (La scuola potrebbe considerare, se in possesso dei relativi dati, la quota di ex studenti occupati dopo 3 o 5 anni dal diploma, la coerenza tra il titolo di studio conseguito e il settore lavorativo, o ancora esaminare quanti studenti hanno trovato un impiego nella regione di appartenenza e quanti al di fuori di essa).



pagina 33


Buona coerenza tra titolo di studio e il settore lavorativo per il circa il 35% degli studenti diplomati Inserimento degli ex-allievi prevalentemente nel mondo del lavoro nel settore dei servizi e dell'industria e artigianato in coerenza con la vocazione del territorio. Aumento degli studenti con votazioni agli esami di licenza media superiori al sei, che evidenzia un cambio di rotta rispetto al vecchio Istituto d'Arte ed una maggiore consapevolezza che esso si è trasformato in Liceo Artistico, anche rispetto alle medie della Campania e italiane. Anche per il Liceo Musicale si apprezza una frequenza di studenti licenziati con la media del sette e del nove.

Gli studenti che si immatricolano all'Università sono pochi Mancanza di informazioni sulla coerenza tra titolo di studio e settore lavorativo per gli studenti diplomati negli anni precedenti all'anno di diploma 2012 Informazioni incomplete su quanti studenti abbiano trovato lavoro nella regione di appartenenza


Criterio di qualità: La scuola favorisce il successo degli studenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro.


Per le scuole del I ciclo - La scuola non monitora i risultati a distanza degli studenti oppure i risultati degli studenti nel successivo percorso di studio non sono soddisfacenti: una quota consistente di studenti o specifiche tipologie di studenti incontra difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e/o abbandona gli studi nel percorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuola non monitora i risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' inferiore a quello medio provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono molto bassi (la mediana dei crediti conseguiti all'universita' dai diplomati dopo 1 e 2 anni e' inferiore a 20 su 60).

1 - Molto critica

2 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono sufficienti: diversi studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e/o abbandonano gli studi nel percorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuola non raccoglie in modo sistematico informazioni sui risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' nella media o di poco inferiore alla media provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono mediocri (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e' compresa tra 20 e 30 su 60).


4 -

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo e' molto contenuto. Per le scuole del II ciclo - La scuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono buoni (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 di universita' anni e' almeno 30 su 60).

5 - Positiva

6 -


pagina 34


Presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-LICEO

Basso grado di presenza

Medio - basso grado di


16,5


19,6


19,8

Situazione della scuola: NAIS10300D Alto grado di presenza

Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorso successivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nel percorso successivo. Per le scuole del II ciclo - La scuola monitora in maniera sistematica i risultati degli studenti nei successivi percorsi di studio e di avviamento al mondo del lavoro (stage, formazione non universitaria, ecc.) e il loro inserimento nel mercato del lavoro. Il numero di immatricolati all'universita' e' superiore alla media provinciale e regionale. I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'universita' sono molto positivi (la mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 e 2 anni di universita' e' superiore a 40 su 60).

7 - Eccellente

3A Processi - Pratiche educative e didattiche

3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione Subarea:

Curricolo e offerta formativa

3.1.a Curricolo

3.1.a.1 Presenza degli aspetti relativi all'elaborazione del curricolo-LICEO

Validi presenza

Medio - alto grado di presenza

6,2

36,1

8,5

25,1

6,3

33,4

Alto grado di presenza 41,2 46,7 40,5


Al momento l'Istituto monitora in modo non continuo i dati relativi all'inserimento nel mondo del lavoro degli ex allievi. Si stanno elaborando procedure per raccogliere e rendere sistemiche tali informazioni.


pagina 35


Istituto:NAIS10300D - Aspetti del curricolo presenti-LICEO

opzione Situazione della scuola: NAIS10300D

Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli

Curricolo di scuola per italiano

Curricolo di scuola per matematica

Curricolo di scuola per la lingua inglese

Curricolo di scuola per scienze

Curricolo di scuola per altre discipline

Curricolo per lo sviluppo delle competenze trasversali

Profilo delle competenze da possedere in uscita dalla

scuola

Quota del monte ore annuale per la realizzazione

di discipline e attivita' autonomamente scelte

dalla scuola

Altro

Si 17,5 20,1 23,1

No 12,4 11,6 13,5

3.1.a.2 Aspetti del curricolo presenti-LICEO

aspetti seguenti) aspetti seguenti) aspetti seguenti)

Si 82,5 78,9 78,1

Si 80,4 76,4 77,7

Si 82,5 78,4 78,2

Si 79,4 74,9 75,6

Si 75,3 70,9 72,2

Si 45,4 55,3 50,1

Si 73,2 76,9 64,3

Domande Guida

A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto risponde ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e formative del contesto locale?

La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Vengono individuate anche le competenze trasversali (es. educazione alla cittadinanza, competenze sociali e civiche)?

Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attivita'?

Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?

Vengono individuati in modo chiaro gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa?


La scuola, negli ultimi anni, ha fatto un grande sforzo di adattamento del curricolo per rispondere ai bisogni formativi degli studenti e del contesto, soprattutto uniformando le programmazioni per classi parallele con un capillare lavoro dei dipartimenti disciplinari, e attraverso una progettualità mirata all'ampliamento dell'offerta formativa che fosse legata alle risorse del territorio ed alle specificità della scuola stessa, per ridare lustro alla tradizione artistica ed artigianale che si è un po' attenuata con il passaggio da istituto d'arte a liceo artistico.

é ancora da migliorare l'organizzazione trasversale tra i dipartimenti per quanto riguarda i moduli interdisciplinari che favoriscano il raccordo con le competenze chiave e di cittadinanza e l'uso di metodologie condivise e motivanti tra gli studenti, soprattutto nel curriculare. Inoltre,va migliorato il lavoro legato alla progettazione ed alla valutazione per competenze.

Subarea: Progettazione didattica


pagina 36


Presenza degli aspetti relativi alla progettazione didattica-LICEO

Basso grado di presenza

Medio - basso grado di


4,1


4


4,3

Situazione della scuola: NAIS10300D Alto grado di presenza

Istituto:NAIS10300D - Aspetti del curricolo sulla progettazione didattica presenti-LICEO

Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% opzione Situazione della scuola:

NAIS10300D scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli scuole in cui sono presenti gli

Utilizzo di modelli comuni a tutta la scuola per la

progettazione didattica

Progettazione di itinerari comuni per specifici gruppi di

studenti

Programmazione per classi parallele

Programmazione per dipartimenti disciplinari o per

ambiti disciplinari

Programmazione in continuita' verticale

Definizione di criteri di valutazione comuni per

le diverse discipline

Progettazione di moduli o unita' didattiche per il

recupero delle competenze

Progettazione di moduli o unita' didattiche per il potenziamento delle

competenze

Altro

3.1.c Progettazione didattica

3.1.c.1 Presenza degli aspetti relativi alla progettazione didattica-LICEO

Validi presenza

Medio - alto grado di presenza

20,6

42,3

22,1

39,7

21,7

37,8

Alto grado di presenza 33 34,2 36,1

3.1.c.2 Aspetti del curricolo sulla progettazione didattica presenti-LICEO


Si

81,4

80,9

83

Si

61,9

63,8

67,2

Si 52,6 58,3 62,4

Si 97,9 94,5 95,3

Si 48,5 43,2 49,5

Si 91,8 93,5 91,6

Si

72,2

67,8

58,4

Si

55,7

58,3

51,8

No 4,1 6,5 8,1

Domande Guida

Nella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?

I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Per quali ordini/indirizzi di scuola?

In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?


Nella scuola funzionano i dipartimenti sia disciplinari che per materie affini per rendere omogenea la progettazione didattica per classi parallele. Gli incontri avvengono almeno tre volte l'anno: ad inizio anno scolastico per la revisione del lavoro svolto l'anno scolastico precedente e per la definizione di quello da svolgere per il nuovo anno; entro la fine del primo quadrimestre per una revisione delle programmazioni, anche in funzione del piano di miglioramento; a fine anno scolastico per definire i libri di testo e per un feedback conclusivo circa la programmazione svolta.

La programmazione periodica comune per aree disciplinari, pur presente per tutte le discipline e gli indirizzi,è ancora poco sviluppata e non sempre omogenea nella realizzazione. La revisione delle scelte adottate, affidata ai dipartimenti e al collegio dei docenti, stenta ad incidere sulla prassi didattiche dei singoli docenti. Talvolta vi è confusione tra le scelte da operare nei contesti disciplinari e tra materie affini e l'analisi critica circa gli esiti è un po' superficiale; tanto è vero che non vi è molta omegeneità neanche sui tipi di verifiche da attuare, come per esempio, poco partecipate sono state le scelte relative alla strutturazione delle prove parallele, fatte solo a fine anno scolastico.

Subarea: Valutazione degli studenti


pagina 40


Prove strutturate in entrata-LICEO

Validi

Nessuna prova

Prove svolte in 1 o 2 discipline

Prove svolte in 3 o più discipline

Situazione della scuola: NAIS10300D Prove svolte in 3 o piu' discipline

Prove strutturate intermedie-LICEO

Validi

Nessuna prova



Situazione della scuola: NAIS10300D Prove svolte in 3 o piu' discipline

3.1.d Presenza di prove strutturate per classi parallele

3.1.d.1 Prove strutturate in entrata-LICEO


24,7 25,6 25,6

15,5 10,1 17,4

59,8 64,3 56,9

3.1.d.2 Prove strutturate intermedie-LICEO


73,2 71,4 64,1

6,2 6,5 14,7

20,6 22,1 21,2


pagina 41


Validi

Nessuna prova



Situazione della scuola: NAIS10300D

Prove svolte in 3 o piu' discipline

3.1.d.3 P

3.1.d.4

3.1.d.5 rove strutturate finali-LICEO

Prove strutturate finali-LICEO




76,3 73,9 62,2

6,2 5 14,1

17,5 21,1 23,7

Domande Guida

Quali aspetti del curricolo sono valutati?

Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini di scuola e' piu' frequente l'uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece vengono meno utilizzati?

La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Sono adottati criteri comuni per la correzione delle prove?

Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto e' diffuso il loro utilizzo?

La scuola progetta e realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?


Nelle riunioni di dipartimento si definiscono i criteri di valutazione e il numero minimo e la tipologia di verifiche attraverso la definizione degli indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione. Successivamente, il Consiglio di Classe adatta quanto definito nelle riunioni per Dipartimento a ciascuna classe, dopo una prima fase di analisi e valutazione della stessa e delle sue peculiarità. Grazie anche all'introduzione, seppur in via sperimentale, del registro elettronico, ha favorito l'utilizzo di strumenti condivisi quali rubriche di valutazione e descrittori di livello. la scuola cerca di realizzare interventi didattici specifici in seguito alla valutazione degli studenti ma, data la scarsezza di risorse economiche, soprattutto attraverso recupero in itinere.

I curricoli, nonostante prevedano la descrizione delle competenze, insistono ancora molto sulla centralità dei contenuti. Le prove parallele sono state poco strutturate nei dipartimenti e somministrate solo alla fine dell'anno, e sono state anch'esse incentrate molto sull'aspetto contenutistico piuttosto che per competenze. L’utilizzo di metodologie didattiche innovative, calibrate sulla valutazione degli studenti va assolutamente migliorato. I criteri comuni di valutazione non sono comunicati in modo sistematico agli studenti e alle famiglie. Il coordinamento tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti andrebbe migliorato.


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Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato


Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche

coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi.


La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si e' limitata a riportare nel POF i criteri presenti nei documenti ministeriali di riferimento senza rielaborarli. Non sono stati definiti profili di competenze che gli studenti dovrebbero acquisire nelle varie discipline. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa non sono presenti, oppure sono presenti ma non sono coerenti con il progetto formativo di scuola e gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere non sono definiti in modo chiaro. Non sono definiti obiettivi di apprendimento comuni per classi parallele o per ambiti disciplinari. Non sono utilizzati criteri di valutazione e strumenti di valutazione comuni, oppure i criteri di valutazione e gli strumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo da pochi insegnanti o per poche discipline.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo, rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documenti ministeriali di riferimento. La definizione dei profili di competenza per le varie discipline e anni di corso e' da sviluppare in modo piu' approfondito. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti con il progetto formativo di scuola. La definizione degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere deve essere migliorata. Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se il personale interno e' coinvolto in misura limitata. La progettazione didattica periodica viene condivisa da un numero limitato di docenti. I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola, anche se solo in alcuni casi utilizzano prove standardizzate comuni per la valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti non viene effettuata in maniera sistematica.


4 -

La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buon numero di docenti di varie discipline e di piu' indirizzi e ordini di scuola. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e' una pratica frequente ma andrebbe migliorata.

5 - Positiva

6 -


pagina 43


La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento, declinando le competenze disciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gli insegnanti utilizzano come strumento di lavoro per la programmazione delle attivita' didattiche. Il curricolo si sviluppa a partire dalle caratteristiche del contesto e dei bisogni formativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativo di istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione molto chiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in maniera diffusa. Gli insegnanti condividono obiettivi di apprendimento specifici ed effettuano sistematicamente una progettazione didattica condivisa. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano criteri di valutazione comuni e usano strumenti diversificati per la valutazione degli studenti (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.). L'utilizzo di prove strutturate comuni e' sistematico e riguarda la maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola. I docenti regolarmente si incontrano per riflettere sui risultati degli studenti. C'e' una forte relazione tra le attivita' di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti sono usati in modo sistematico per ri?orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.

7 - Eccellente


La scuola ha fatto un primo enorme sforzo nell'elaborare un curricolo che si adatti al meglio alle necessità degli stakeholders, definendo i profili di competenza per le varie discipline e anni di corso, creando dei livelli minimi di apprendimento utilizzabili nelle programmazioni individualizzate per i bes, creando griglie e rubriche di valutazione condivise, rendendo appetibile agli studenti i progetti di ampliamento dell’offerta formativo. Sicuramente un primo passo verso la piena sufficienza di giudizio che va, però, a premiare gli sforzi fatti nell'ultimo periodo da tutto il collegio docenti.


pagina 44


Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-LICEO

Situazione della scuola: NAIS10300D Orario flessibile

Istituto:NAIS10300D - Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-LICEO

Riferimento Provinciale (% di Riferimento Regionale (% di Riferimento Nazionale (% di opzione Situazione della scuola:

NAIS10300D scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la

In orario extra-curricolare

In orario curricolare, nelle ore di lezione

In orario curricolare, facendo ore non di 60 min.

In orario curricolare, utilizzando il 20% del

curricolo di scuola

Sono attivita' non previste per questo a.s.

3A.2 Ambiente di apprendimento

Subarea: Dimensione

organizzativa

3.2.a Durata delle lezioni

3.2.a.1 Modalita' orarie adottate per la durata delle lezioni-LICEO


Orario standard 84,5 76,9 64,3

Validi Orario ridotto 0 3 8,7

Orario flessibile 15,5 20,1 27

3.2.b Organizzazione oraria

3.2.b.1 Modalita' orarie per l'ampliamento dell'offerta formativa-LICEO

modalità) modalità) modalità)

Si 90,7 94,0 96,9

No 36,1 32,2 40,0

No 1,0 1,5 3,0

Si 7,2 5,0 8,2

No 7,2 4,0 1,0


pagina 46


Istituto:NAIS10300D - Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-LICEO

Riferimento Provinciale (% di Riferimento Regionale (% di Riferimento Nazionale (% di opzione Situazione della scuola:

NAIS10300D scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la scuole che hanno indicato la

In orario extra-curricolare

In orario curricolare, nelle ore di lezione

In orario curricolare, facendo ore non di 60 min.

In orario curricolare, utilizzando il 20% del

curricolo di scuola

Sono attivita' non previste per questo a.s.

3.2.b.2 Modalita' orarie per interventi di recupero, consolidamento, potenziamento-LICEO

modalità) modalità) modalità)

Si 88,7 88,4 94,4

Si 85,6 81,4 81,7

No 1 1,5 3,7

Si 5,2 5 4,4

No 0 0 0

Domande Guida

In che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)? Gli studenti hanno pari opportunita' di fruire degli spazi laboratoriali (ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misura minore)?

In che modo la scuola cura la presenza di supporti didattici nelle classi (biblioteca di classe, computer, materiali per le attivita' scientifiche, materiali per le attivita' espressive, ecc.)?

In che modo la scuola cura la gestione del tempo come risorsa per l'apprendimento? L'articolazione dell'orario scolastico e' adeguata alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioni risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti?


L’articolazione dell’orario settimanale su cinque giorni è stato stabilito in seguito alle pressanti richieste degli studenti e delle famiglie, dato anche il notevole pendolarismo, per cui anche le unità orario sono tutte di sessanta minuti tranne le ultime due. L’orario, in particolare da quest’anno, è stato strutturato in maniera da svolgere nella prima parte della giornata le discipline maggiormente teoriche e nella seconda parte quelle a prevalenza laboratoriale. I laboratori di settore artistico hanno spazi ben definiti e strutturati, così che ciascun docente ha spazi fissi dove poter conservare anche il materiale didattico; i laboratori informatici delle stesse sezioni hanno una figura di coordinamento che consente una buona fruibilità degli stessi. Ci sono delle aule attrezzate con LIM e videoproiettori per cui è stato pianificato un protocollo di accesso.

I laboratori di sezione hanno software specifici e specializzati per cui è inibito l’accesso a chi non è del settore; le aule con le LIM ed i videoproiettori sono utilizzate normalmente per le lezioni, per cui non sempre è possibile fruirne da parte di tutti. La mancanza di cablaggio e di internet in molte zone dell’edificio riduce notevolmente la possibilità di un utilizzo proficuo delle strumentazioni multimediali.

Subarea: Dimensione metodologica

Domande Guida

La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative?

La scuola promuove la collaborazione tra docenti per la realizzazione di modalita' didattiche innovative?


La scuola è consapevole dell’importanza delle metodologie didattiche innovative e per sua vocazione utilizza particolarmente quelle laboratoriali, di problem solving, di learning by doing e di lavoro per progetto, oltre che di alternanza scuola-lavoro, data la specificità di molte discipline di settore.

Vanno potenziate le metodologie didattiche innovative soprattutto per le discipline tradizionalmente teoriche, in modo da avvicinarle maggiormente alle esigenze degli studenti. Difficile è l’uso delle nuove tecnologie per la mancanza di tablet o pc e LIM in ciascuna aula e la connessione alla rete internet.


pagina 47


Subarea: Dimensione relazionale

3.2.d Episodi problematici

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Atti Di

Vandalismo

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Furti

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici -

Comportamenti Violenti

3.2.d.1 Azioni per contrastare episodi problematici - Altre Attivita' Non Consentite

opzione

Nessun episodio

Nessun

provvedimento Azioni

interlocutorie Azioni

costruttive Azioni

sanzionatorie

Istituto:NAIS10300D % - Azioni per contrastare episodi problematici - Atti Di Vandalismo

Situazione della scuola: NAIS10300D %

100

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.


-

-

45,1

27,8

43,7


-

-

46,8

28,7

46,7


-

-

44,

9

29,3

opzione

Nessun episodio

Nessun



costruttive Azioni

sanzionatorie

Istituto:NAIS10300D % - Azioni per contrastare episodi problematici - Furti


100

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.


-

-

55,6

37,4

46


-

-

57,1

39,1

49,7


-

-

53,

2

41,2

opzione

Nessun episodio

Nessun



costruttive Azioni

sanzionatorie

Istituto:NAIS10300D % - Azioni per contrastare episodi problematici - Comportamenti Violenti


100

n.d.

n.d.

n.d.

n.d.


-

-

44

27,4

37


-

-

45,3

27,8

37,9


-

-

43,

5

27,9

Istituto:NAIS10300D % - Azioni per contrastare episodi problematici - Altre Attivita' Non Consentite

opzione Situazione della scuola:

Nessun episodio

Nessun provvedimento

Azioni interlocutorie

Azioni costruttive

Azioni sanzionatorie

NAIS10300D %

n.d.

n.d.

57

29

14


-

-

49,6

27,9

36,3


-

-

50,5

26,9

38


-

-

47,

3

27,2


pagina 48


Istituto:NAIS10300D % - Studenti sospesi per anno di corso

opzione

Percentuale di studenti sospesi

- 1° anno


- 2° anno


- 3° anno


Situazione della scuola: Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

3.2.d.2 Studenti sospesi per anno di corso

NAIS10300D % Riferimento Provinciale % 0 4 3,3 4,2

0 4,3 3,1 3,4

0 2,6 2,2 2,3

0 1,5 1,5 1,8

0 0,9 1 0,6

3.2.d.3 Studenti entrati alla seconda ora

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Studenti entrati alla seconda ora

Situazione della scuola: NAIS10300D % Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Ingressi alla seconda ora su 100 studenti

24,55 23 25,8 30,7


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3.2.d.4 Ore di assenza degli studenti 2014-2015

Indirizzo I anno di corso II anno di corso III anno di corso IV anno di corso

3.2.d.4 Ore di assenza degli studenti

NASD10301A Liceo Artistico 194,0 244,6 210,3 264,1

NAPOLI 179,3 173,0 186,3 189,6

CAMPANIA 177,7 170,9 172,0 163,1

ITALIA 127,1 127,2 131,4 132,7

Domande Guida

In che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti?

In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci? La scuola adotta strategie specifiche per la promozione delle competenze sociali (es. assegnazione di ruoli e responsabilita', attivita' di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalita' e di un'etica della responsabilita', collaborazione e lo spirito di gruppo, ecc.)? Queste attivita' coinvolgono gli studenti di tutte le sezioni, ordini di scuola, plessi o indirizzi di scuola?


L’istituto ha un regolamento ben conosciuto dalle famiglie e dagli studenti. Il continuo rapporto tra la vicepresidenza e i coordinatori di classe con le famiglie è un punto di forza per quanto riguarda il controllo delle assenze ed i ritardi, spesso dovuti ai problemi di pendolarismo o delle famiglie. Qualora emergano relazioni problematiche tra le varie componenti scolastiche la scuola interviene con interventi appropriati, che raggiungono gli obiettivi attesi e contribuiscono a diffondere un clima di rispetto reciproco.

Gli unici evidenti problemi che ha la scuola per quanto riguarda gli aspetti problematici degli studenti, afferiscono alle assenze ed ai ritardi. Raramente le azioni promosse dalla scuola adottano strategie specifiche inerenti la promozione delle competenze sociali, ma si limitano troppo spesso ad azioni interlocutorie e/o sanzionatorie.


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Criterio di qualità: La scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti

organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula.


L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali non ci sono o sono usati solo da una minoranza di studenti. La scuola non incentiva l'uso di modalita' didattiche innovative, oppure queste vengono adottate in un numero esiguo di classi. Le regole di comportamento non sono definite. I conflitti non sono gestiti o sono gestiti ricorrendo a modalita' non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde solo parzialmente alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati, anche se in misura minore rispetto alle loro potenzialita'. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita' didattiche innovative, anche se limitatamente ad alcuni aspetti o ad alcune discipline o anni di corso. Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivise in modo disomogeneo nelle classi. I conflitti sono gestiti, anche se non sempre le modalita' adottate sono efficaci.


4 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo di modalita' didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti. La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attivita' relazionali e sociali. Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace.

5 - Positiva

6 -

L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimale alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati con frequenza elevata in tutte le classi. La scuola promuove l'utilizzo di modalita' didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti come attivita' ordinarie in classe. La scuola promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attivita' relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Le regole di comportamento sono definite e condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo efficace, ricorrendo anche a modalita' che coinvolgono gli studenti nell'assunzione di responsabilita'.

7 - Eccellente


Gli spazi e i tempi rispondono alle esigenze di apprendimento degli alunni. Gli spazi laboratoriali, soprattutto dei singoli settori di specializzazione, sono usati da tutte le classi. L’istituto incentiva l’utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche e progetti. Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. I conflitti sono gestiti in modo efficace.


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3A.3 Inclusione e differenziazione

Subarea: Inclusione

3.3.a Attivita' di inclusione

3.3.a.1 Azioni attuate per l'inclusione

Domande Guida

La scuola realizza attivita' per favorire l'inclusione degli studenti con disabilita' nel gruppo dei pari? Queste attivita' riescono a favorire l'inclusione degli studenti con disabilita'?

Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sono efficaci? Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati partecipano anche gli insegnanti curricolari? Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarita'?

In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sono aggiornati con regolarita'?

La scuola realizza attivita' di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire l'inclusione degli studenti stranieri?

La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire il successo scolastico degli studenti stranieri?

La scuola realizza attivita' su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversita'? Qual e' la ricaduta di questi interventi sulla qualita' dei rapporti tra gli studenti?


L’istituto è impegnato da anni in un’azione di inclusione degli studenti con disabilità che trova riscontro nel successo formativo di questi alunni. Sono realizzati due volte l'anno i GLHO. L’istituto è dotato di un gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) composto da docenti di sostegno, docenti curricolari, genitori e alunni; Il GLI elabora ogni anno il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI), contenente indicazioni specifiche circa la realizzazione di una didattica inclusiva per gli studenti disabili; Il monitoraggio delle attività programmate dal GLI per gli studenti disabili avviene con cadenza quadrimestrale. Il GLI è strutturato al suo interno in due sottogruppi che agiscono in sinergia: il primo è quello per gli studenti disabili, il secondo è dedicato agli studenti BES; Il PAI dell’istituto prevede lo sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi. gli alunni stranieri inseriti nelle classe, hanno complessivamente un buon grado di inclusione e di successo scolasstico.

La partecipazione alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati da parte di tutti gli insegnanti curriculari è in alcuni casi limitata. Non è stato ancora utilizzato l'Index for Inclusion per determinare il livello di inclusività dell'Istituto. Non sono stati istituiti i GLIO per tutti gli alunni con BES

Subarea: Recupero e potenziamento

3.3.b Attivita' di recupero

3.3.b.1 Corsi di recupero organizzati dalle scuole

Azioni attuate per l'inclusione



Validi

Nessuna o una azione fra quelle indicate

Due o tre azioni fra quelle indicate

Quattro o cinque azioni fra quelle indicate

30,2 33,8 22,2

64,2 60,9 63,9

5,7 5,2 13,9

Situazione della scuola: NAIS10300D Due o tre azioni fra quelle indicate


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Istituto:NAIS10300D - Progettazione di moduli per il recupero delle competenze-LICEO



Gruppi di livello all'interno delle classi

Gruppi di livello per classi aperte

Sportello per il recupero

Corsi di recupero pomeridiani

Individuazione di docenti tutor

Giornate dedicate al recupero

Supporto pomeridiano per lo svolgimento dei compiti

Altro

3.3.b.1 Corsi di recupero organizzati dalle scuole 2014-2015

Num.Tot.Corsi Attivi

Num.Tot.Ore Corsi

NARI103015 0 0

NASD10301A 7 105

Totale Istituto 7 105

NAPOLI 4,5 60,7

CAMPANIA 3,8 50,4

ITALIA 6,5 58,3

3.3.b.2 Progettazione di moduli per il recupero delle competenze-LICEO


Si 73,2 72,4 57,6

Si 11,3 9,5 14,7

Si 38,1 37,2 60,6

Si 63,9 66,3 78,2

No 11,3 10,6 14,8

No 64,9 57,8 50,8

No 7,2 6,5 18,6

No 13,4 17,6 25,6


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Istituto:NAIS10300D - Progettazione di moduli per il potenziamento delle competenze-LICEO



Gruppi di livello all'interno delle classi

Gruppi di livello per classi aperte

Partecipazione a gare o competizioni interne

alla scuola

Partecipazione a gare o competizioni esterne

alla scuola

Giornate dedicate al recupero e al potenziamento

Partecipazione a corsi o progetti in orario curricolare

Partecipazione a corsi o progetti in orario extra-

curricolare

Altro

3.3.c Attivita' di potenziamento

3.3.c.1 Progettazione di moduli per il potenziamento delle competenze-LICEO


Si 42,3 44,2 37,5

Si 12,4 11,6 13,5

No 49,5 55,8 64,5

Si

89,7

89,4

91,7

Si 49,5 41,7 39,7

Si 61,9 61,8 64,4

Si 83,5 86,4 91

No 7,2 9,5 10,7

Domande Guida

Quali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?

Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?

Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?

Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?

In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?

Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?

Nel lavoro d'aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati?

Quanto e' diffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?


Due sono i tipi di intervento di recupero posti in essere dall’istituto: • recupero in orario curricolare con sospensione dell’attività didattica ordinaria; • recupero extracurricolare con rientri pomeridiani. Il piano annuale delle attività prevede espressamente il monitoraggio e la valutazione dei risultati raggiunti dagli interventi di recupero nelle riunioni di dipartimento e nella riunione del collegio dei docenti immediatamente successivi agli interventi ; Gli studenti più motivati partecipano a competizioni esterne all’istituto ottenendo risultati buoni/eccellenti, inoltre vengono coinvolti anche in attività curricolari ed extracurricolari. Alcuni docenti utilizzano cooperative learning, peer to peer, tutoring per svolgere interventi di recupero.

I gruppi di studenti che presentano maggiori difficoltà di apprendimento sono quelli appartenenti alla fascia sociale medio-bassa; Tali gruppi sono ulteriormente penalizzati dalle difficoltà inerenti il trasporto, difficoltà che incide negativamente sulla partecipazione ai corsi di recupero in orario pomeridiano; Gli interventi di recupero finora attuati hanno avuto un’efficacia limitata; L’uso di interventi individualizzati nel lavoro d’aula è appena sufficiente e non tutti i docenti utilizzano metodologie didattiche innovative.


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Criterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo

attraverso percorsi di recupero e potenziamento.


Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantire l'inclusione degli studenti che hanno specifici bisogni formativi. La scuola non dedica sufficiente attenzione ai temi interculturali. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' assente o insufficiente, oppure singoli insegnanti realizzano percorsi differenziati in poche classi, senza forme di coordinamento delle attivita' a livello di scuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono sufficienti. La qualita' degli interventi didattici per gli studenti che necessitano di inclusione e' in generale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gli obiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definiti e il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedica un'attenzione appena sufficiente ai temi interculturali. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' sufficientemente strutturata a livello di scuola, ma andrebbe migliorata. Gli obiettivi educativi sono poco specifici e non sono presenti forme di monitoraggio e valutazione per verificarne il raggiungimento. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono poco diffusi a livello di scuola.


4 -

Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attivita' didattiche sono di buona qualita', anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversita' culturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sono efficaci per un buon numero di studenti destinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.

5 - Positiva

6 -

Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversi soggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita' didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualita'. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati e a seguito di cio', se necessario, gli interventi vengono rimodulati. La scuola promuove efficacemente il rispetto delle diversita'. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' ben strutturata a livello di scuola; le attivita' rivolte ai diversi gruppi di studenti raggiungono tutti i potenziali destinatari. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalita' di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per la maggioranza degli studenti destinatari delle azioni di differenziazione. In tutta la scuola gli interventi individualizzati sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d'aula.

7 - Eccellente


pagina 57


Istituto:NAIS10300D - Azioni attuate per la continuita'



Incontri tra insegnanti della secondaria di I grado e di II

grado per scambio di informazioni utili alla

formazione delle classi

Incontri tra insegnanti della secondaria di I grado e di II

grado per definire le competenze in uscita e in

entrata

Visita della scuola da parte degli studenti della

secondaria di I grado

Attivita' educative per studenti della secondaria di I

grado con insegnanti della secondaria di II grado

Attivita' educative comuni tra studenti della secondaria di I

e II grado

Trasmissione dalla secondaria di I grado alla secondaria di II grado di fascicoli articolati sul percorso formativo dei singoli

studenti

Altro

Si 31,4 29,5 32,3

No 20,8 21,5 21,4


Nelle attività di inclusione sono attivamente coinvolti docenti curricolari, di sostegno, famiglie, enti locali e associazioni. Le attività didattiche per gli studenti che necessitano di inclusione sono di buona qualità. L’istituto promuove efficacemente il rispetto della diversità. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalità di verifica degli esiti. Gli interventi realizzati sono efficaci per la maggioranza degli studenti destinatari delle azioni di differenziazione. In tutto l’istituto gli interventi individualizzati sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d’aula.

3A.4 Continuita' e orientamento Subarea:

Continuita'

3.4.a Attivita' di continuita'

3.4.a.1 Azioni attuate per la continuita'


No

48,4

42,8

40,4

Si

15,7

16,6

20,5

Si

96,9

95,7

98,5

Si

44

46,5

65,9

Si

27

28,3

41,5

Domande Guida

Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della formazione delle classi?

Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuita' educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro? La scuola monitora i risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro?

Gli interventi realizzati per garantire la continuita' educativa sono efficaci?


Al fine di informare i futuri studenti dell’offerta educativa e didattica proposta dall’istituto e dei suoi naturali agganci con l’Università e con il mondo del lavoro, vengono promosse attività di informazione con gli istituti di grado inferiore presenti sul territorio a mezzo di appositi CD-ROM e brochure, materiale informativo e sintesi del POF, visite guidate e Open day affinché, nel compiere la scelta, i genitori abbiano riferimenti chiari e comprensibili.

Gli incontri tra insegnanti di ordini di scuola diversi sono realizzati per concordare percorsi comuni di passaggio da una scuola all'altra ma non per la formazione delle classi. Il monitoraggio dei risultati degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro è realizzato solo per la rpima classe ma non per gli allievi in uscita.

Subarea: Orientamento


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Istituto:NAIS10300D - Azioni attuate per l'orientamento


per l'orientamento per ricevere

3.4.b Attivita' di orientamento

3.4.b.1 Azioni attuate per l'orientamento

aspetti

seguenti) aspetti seguenti) aspetti

seguenti) Percorsi di orientamento per la comprensione di se' e delle Si

proprie inclinazioni

48,4

45,5

48,3

Collaborazione con soggetti esterni per le attivita' di Si

orientamento

50,9

52,3

61,2

Utilizzo di strumenti per l'orientamento No 36,5 37,5 41,4

Presentazione agli studenti dei diversi corsi di studio Si

universitari e post diploma 94,3 94,8 96,3

Monitoraggio degli studenti dopo l'uscita della scuola No 22 21,5 28,4

Incontri individuali degli studenti con i docenti referenti

supporto nella scelta del corso Si 62,3 57,8 56

di studi universitario o post diploma

Attivita' di orientamento al territorio e alle realta' Si 73,6 78,2 82,4

produttive e professionali Altro Si 13,2 14,8 19,9

Domande Guida

La scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di se' e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte? Questi percorsi coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

La scuola realizza attivita' di orientamento finalizzate alla scelta del percorso scolastico/universitario successivo? Queste attivita' coinvolgono le realta' scolastiche/universitarie significative del territorio?

La scuola realizza attivita' di orientamento al territorio e alle realta' produttive e professionali?

La scuola organizza incontri/attivita' rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso scolastico/universitario successivo?

Le attivita' di orientamento coinvolgono tutte le sezioni/plessi della scuola?

La scuola monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo? I consigli orientativi della scuola sono seguiti da un elevato numero di famiglie e studenti?


L’istituto realizza, nei limiti delle proprie possibilità, attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali coinvolgendo tutte le sezioni della scuola.Per gli alunni delle seconde classi del nostro istituto e ai genitori degli stessi vengono illustrate le finalità, le opportunità nonché le prospettive nell’ambito universitario e lavorativo dei due percorsi presenti: • Indirizzo Design; • Indirizzo Figurativo. Da quest'anno è stato somministrato un questionario agli allievi di prima per inidviduare i motivi della scelat del nostro sistituto e quali sono le aspettative. Per le classi dell’ultimo anno l’attività di orientamento post diploma è organizzata in loco e/o presso le università

La scuola attualmente non realizza percorsi specifici di orientamento per la comprensione del sé e delle proprie inclinazioni inoltre, non organizza incontri rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso universitario successivo. La scuola non attua un monitoraggio su quanti studenti seguono il consiglio orientativo in uscita.


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Criterio di qualità: La scuola garantisce la continuita' dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale,

scolastico e professionale degli studenti.


Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti o insufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' di continuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni, senza forme di coordinamento a livello di scuola.

1 - Molto critica

2 -

Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazione sufficiente anche se sono prevalentemente orientate alla formazione delle classi. Le attivita' di orientamento coinvolgono almeno tutte le classi finali. La qualita' delle attivita' proposte agli studenti e' in genere accettabile, anche se per lo piu' limitate a presentare i diversi istituti scolastici/indirizzi di scuola superiore/corsi di studio universitari. La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento.


4 -

Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuola realizza diverse attivita' finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di se' e delle proprie attitudini. Gli studenti dell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studio universitario, sono coinvolti in attivita' organizzate nelle scuole dell'ordine successivo o nelle universita'. La scuola realizza attivita' di orientamento alle realta' produttive e professionali del territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; un buon numero di famiglie e studenti segue il consiglio orientativo della scuola.

5 - Positiva

6 -

Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. La collaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' ben consolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un ordine di scuola e l'altro / all'universita'. La scuola predispone informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni di orientamento finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelle dell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscere l'offerta formativa presente sul territorio, anche facendo svolgere attivita' didattiche nelle scuole/universita' del territorio. La scuola ha compiuto una buona analisi delle inclinazioni individuali/attitudini degli studenti, tenendo conto di informazioni degli anni precedenti sulla propria popolazione studentesca e ha raccolto informazioni sui bisogni formativi del territorio. Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; la stragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue il consiglio orientativo della scuola.

7 - Eccellente


Le attività di orientamento sono ben strutturate. La collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi è consolidata. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro. Gli studenti dell’ultimo anno, oltre a partecipare alle presentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studio universitario, sono coinvolti in attività organizzate nelle scuole dell’ordine successivo o nelle università. La scuola realizza attività di orientamento alle realtà produttive e professionali del territorio.


pagina 60


3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative

3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola Subarea:

Missione e obiettivi prioritari


La missione dell’Istituto e le priorità vengono definite con chiarezza attraverso l’analisi, la progettazione e la pianificazione dell’offerta formativa, individuando i bisogni formativi, le esigenze delle parti interessate e la declinazione degli input della normativa italiana ed europea attraverso l’elaborazione, la stesura e l’approvazione del POF. Gli aspetti relativi alla condivisione di obiettivi e strumenti utili al loro raggiungimento, sono gestiti attraverso la comunicazione, attivata sia all’interno della comunità scolastica e sia all’esterno per le famiglie ed il territorio. Mission e priorità sono annualmente discusse e deliberate dagli organi collegiali.

Pur essendo assicurata la trasparenza dell’organizzazione scolastica, mancano modalità appropriate per raccogliere e diffondere, costantemente, idee e suggerimenti, anche attraverso eventi appositamente previsti. Non sono ben definiti format condivisi per una mission integrata con la progettazione territoriale. Non è sufficientemente definito un programma di incontri con le parti interessate, sia in riferimento alla gestione dei vari processi, sia in merito alla diffusione degli esiti.

Subarea: Controllo dei processi

Domande Guida

In che modo la scuola pianifica le azioni per il raggiungimento dei propri obiettivi?

In che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento per il raggiungimento degli obiettivi? Quali meccanismi e strumenti di controllo sono adottati?


Il Liceo Artistico - Liceo musicale “F. Grandi” individua i compiti ed i ruoli funzionali al raggiungimento dei propri obiettivi ed assegna responsabilità attraverso la stesura di un organigramma e di matrici di responsabilità. La verifica degli apprendimenti e dei traguardi di competenza raggiunti dallo alunno, parte integrante del processo di insegnamento / apprendimento, avviene secondo criteri e modalità stabilite, riesaminate ed approvate ogni anno e documentate nello stesso POF. Tali modalità e criteri, che comprendono la definizione di obiettivi, descrittori, indicatori e standard d’Istituto, sono formulati dai Dipartimenti disciplinari ed approvati dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico. Alla fine di ogni anno scolastico, sulla base dei dati forniti dal DS e registrati nelle relazioni finali del Dirigente Scolastico e dal gruppo GAUS, il Collegio dei docenti valuta i risultati in relazione allo standard d’Istituto ed agli obiettivi di miglioramento definiti nel POF, e procede alla validazione del POF e delle attività svolte. Per la misurazione delle proprie prestazioni l’Istituto adotta, come strumento di monitoraggio dei processi e di verifica e validazione degli esiti, lo strumento “MIZAR” software elaborato dal Polo Qualità di Napoli, in conformità con quanto previsto dall’adesione alla Rete M.U.S.A. per la legittimazione del proprio SGQ e ne verifica periodicamente l’aggiornamento.

Pur esistendo un piano di monitoraggio, non risultano ben definiti i tempi di articolazione degli strumenti di rilevamento ed analisi, la verifica di non conformità tra quanto programmato e quanto realmente attuato, soprattutto in termini di metodologie operative; ciò rende meno tempestivo il miglioramento attraverso azioni preventive ed interventi correttivi. I processi di monitoraggio messi in atto non comprendono il piano di verifica delle attività dei servizi amministrativi. Risulta essere poco efficace la definizione di strumenti di controllo del grado di soddisfazione dell’utenza in merito al raggiungimento degli obiettivi. Manca una valutazione esterna, da parte del territorio, che incentivi un costante miglioramento.

Domande Guida

La missione dell'istituto e le priorita' sono definite chiaramente?

La missione dell'istituto e le priorita' sono condivise all'interno della comunita' scolastica? Sono rese note anche all'esterno, presso le famiglie e il territorio?


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Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali


Tra 700 e 1000 €

Istituto:NAIS10300D % - Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

opzione

Percentuale del FIS per gli insegnanti

Percentuale del FIS per gli ATA

Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Subarea: Organizzazione delle risorse umane

3.5.a Gestione delle funzioni strumentali

3.5.a.1 Modalita' di distribuzione delle risorse per le funzioni strumentali


Meno di 500 € 26,6 26,2 25,4

Tra 500 e 700 € 32,9 33,6 33,2

Validi Tra 700 e 1000 € 34,8 31,5 28,7

Più di 1000 € 5,7 8,6 12,7

n.d.

3.5.b Gestione del Fondo di Istituto

3.5.b.1 Ripartizione del FIS tra insegnanti e personale ATA

NAIS10300D % 82,28 71,3 71,7 72,8

17,72 28,9 28,5 27,3

3.5.b.2 Quota di insegnanti che percepisce il FIS

3.5.b.3 Quota di personale ATA che percepisce il FIS

3.5.b.4 Insegnanti che percepiscono piu' di 500€ di FIS

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Quota di insegnanti che percepisce il FIS


Percentuale di insegnanti che usufruisce del FIS

(rispetto al totale degli insegnanti)

54,79 69,31 72,46 78,59

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Quota di personale ATA che percepisce il FIS


Percentuale di personale ATA che usufruisce del FIS

(rispetto al totale degli ATA) 82,35 83,61 82,18 83,94

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Insegnanti che percepiscono piu' di 500€ di FIS


Percentuale insegnanti che percepisce più di 500€ (rispetto al totale degli

insegnanti che usufruisce del FIS)

50,00 39,62 38,88 33,23


pagina 62


Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Scegliere le attivita' per ampliare l'offerta formativa

opzione Situazione della scuola: Riferimento Provinciale % Riferimento Regionale % Riferimento Nazionale %

Lo staff del Dirigente scolastico

Un gruppo di lavoro, dipartimento o commissione

I singoli insegnanti

No 5,7 7,7 9,2

No

No

27,7

1,9

24,9

3,7

25,1

4

Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Definire l'articolazione oraria





No 10,7 10,8 11,4

No

No

6,9

0

6,2

0,3

6,6

0,1

Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Scegliere le modalita' di lavoro degli studenti





No 3,1 3,7 3,1

No

No

34

14,5

32,6

13,8

25,5

23

3.5.b.5 rsonale ATA che percepisce piu' di 500€ di FIS

3.5.c Processi decisionali

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere le attivita' per ampliare l'offerta formativa

NAIS10300D Collegio dei docenti Si 91,8 92 92,6

Consiglio di istituto Si 23,9 22,2 21,5

Consigli di classe/interclasse No 17 19,1 21,7

Il Dirigente scolastico No 20,8 15,1 13,9

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Definire l'articolazione oraria

NAIS10300D Collegio dei docenti Si 63,5 70,5 73,4


Consigli di classe/interclasse No 2,5 1,8 0,8


3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere le modalita' di lavoro degli studenti


Consiglio di istituto No 1,9 1,2 1,7

Consigli di classe/interclasse Si 45,3 49,5 54


opzione

Istituto:NAIS10300D % - Personale ATA che percepisce piu' di 500€ di FIS



Percentuale ATA che percepisce più di 500€ (rispetto al totale del

personale ATA che usufruisce del FIS)

35,71 63,33 59,68 47,79


pagina 63


Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Progettare i contenuti del curriculo





No 2,5 3,1 2,6

No

No

73

10,1

71,4

10,8

77,1

13,8

Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Stabilire l'impostazione della valutazione degli studenti





No 1,9 2,5 2,6

No

No

40,3

2,5

37,2

3,4

37,8

4

Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Definire i criteri per la formazione delle classi





No 10,7 9,2 11,1

No

No

9,4

0

5,5

0,6

11,3

0,1

Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Individuare come ripartire i fondi del bilancio scolastico





No 10,1 12,3 17,4

No

No

3,8

0

2,5

0

3,6

0,1

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Progettare i contenuti del curriculo


Consiglio di istituto No 0 1,5 1

Consigli di classe/interclasse Si 33,3 33,2 26,3

Il Dirigente scolastico No 6,9 4 4,2

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Stabilire l'impostazione della valutazione degli studenti


Consiglio di istituto No 1,3 3,1 2,6


Il Dirigente scolastico Si 17 12,9 9,5

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Definire i criteri per la formazione delle classi





3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Individuare come ripartire i fondi del bilancio scolastico

NAIS10300D Collegio dei docenti No 14,5 19,4 12,6


Consigli di classe/interclasse No 0 0,3 0,1

Il Dirigente scolastico Si 81,1 68,3 76,2


pagina 64


Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Coordinare l'elaborazione dei metodi didattici





No 10,1 10,5 11,9

Si

No

71,7

6,3

67,7

6,5

67,3

8

Istituto:NAIS10300D - Modi dei processi decisionali - Scegliere gli argomenti per l'aggiornamento degli insegnanti





No 10,7 13,5 14,6

No

No

33,3

10,1

33,8

8

31,9

9,5

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Coordinare l'elaborazione dei metodi didattici


Consiglio di istituto No 0 1,5 0,8


Il Dirigente scolastico No 22 20,6 20,5

3.5.c.2 Modi dei processi decisionali - Scegliere gli argomenti per l'aggiornamento degli insegnanti

NAIS10300D

Collegio dei docenti Si 88,1 88,6 85,6




3.5.d mpatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione

3.5.d.1234 Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione-LICEO

Domande Guida

C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra i docenti con incarichi di responsabilita'?

C'e' una chiara divisione dei compiti (o delle aree di attivita') tra il personale ATA?


opzione

Istituto:NAIS10300D % - Impatto delle assenze degli insegnanti sull'organizzazione-LICEO


Percentuale di ore di supplenza svolte dagli insegnanti

esterni

Percentuale di ore di supplenza retribuite

svolte dagli insegnanti interni

Percentuale di ore di supplenza non retribuite

svolte dagli insegnanti interni

n.d. 19,3 20,3 29

n.d. 5,4 8,6 8,3

100 40,1 39 30,5

n.d. 37,6 35,5 35


pagina 65


La gestione delle risorse umane è parte fondamentale della strategia dell’Istituto orientata al successo durevole. I principi generali, che sovrintendono la politica di gestione attuata dall’Istituto, sono, infatti, volti a guidare il comportamento dell’organizzazione verso gli obiettivi prefissati. Attraverso la valorizzazione delle competenze, la trasparenza negli incarichi, coinvolgimento e motivazione, l’organigramma si presenta ben definito per aree di attività e responsabilità: il DS è responsabile per la gestione del personale e di tutte le attività correlate; il Collegio Docenti fissa i limiti e i criteri per il lavoro dei docenti, nomina le commissioni interne per qualità, sicurezza, dipartimenti disciplinari, assistenza, sperimentazione, orientamento, rapporti enti locali, coordinatori CC, individua le attività da incentivare; il D.S.G.A. è responsabile della gestione amministrativo-finanziaria delle attività progettate; le RSU discutono e approvano, concordando con i docenti, la contrattazione d’Istituto; i docenti collaborano e partecipano alle attività programmate. Gli incarichi sono ben definiti anche tra il personale ATA: la componente amministrativa collabora e partecipa alle attività programmate ed è responsabile nel supporto di segreteria e amministrativo-contabile; la componente ATA ausiliaria collabora e partecipa alle attività programmate ed è responsabile per tutte le funzioni di supporto.

L’esecuzione dei compiti, pur essendoci una chiaro affidamento di incarichi ben definiti, spesso deve essere ridistribuita per portare a termine quanto programmato. Non sempre si riesce a coinvolgere un discreto numero di docenti che concorrano alle candidature per il conferimento degli incarichi; la scarsa partecipazione penalizza il potenziale innalzamento dei livelli di competenza e qualità. Poca flessibilità e disponibilità in caso di esigenze occasionali.

Subarea: Gestione delle risorse economiche

3.5.e Progetti realizzati

3.5.e.1 Ampiezza dell'offerta dei progetti

3.5.e.2 Indice di frammentazione dei progetti

3.5.e.3 Indice di spesa dei progetti per alunno

opzione

Istituto:NAIS10300D - Ampiezza dell'offerta dei progetti

Situazione della scuola: NAIS10300D Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Ampiezza dell'offerta dei progetti

3 6,73 6,94 14

opzione

Istituto:NAIS10300D - Indice di frammentazione dei progetti


Riferimento Provinciale Riferimento Regionale Riferimento Nazionale

Indice di frammentazione dei progetti - spesa media

per progetto (in euro) 2704,00 11705,9 11924,1 11743,4

opzione

Istituto:NAIS10300D - Indice di spesa dei progetti per alunno


Indice di spesa per progetti per alunno (in euro) 20,64 60,39 76,36 154,6


pagina 77


Istituto:NAIS10300D - Tipologia relativa dei progetti


Riferimento Provinciale (% scuole che ha realizzato

Riferimento Regionale (% scuole che ha realizzato

Riferimento Nazionale (% scuole che ha realizzato

Formazione e aggiornamento del

personale

Abilita' linguistiche/lettura/bibliotec

a

Abilita' logico-matematiche e scientifiche

Prevenzione del disagio - inclusione

Lingue straniere

Tecnologie informatiche (TIC)

Attivita' artistico-espressive

Educazione alla convivenza civile

Sport

Orientamento - accoglienza - continuita'

Progetto trasversale

3.5.e.4 Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti

3.5.f Progetti prioritari

3.5.f.1 Tipologia relativa dei progetti

progetti per argomento) progetti per argomento) progetti per argomento)

0 13,8 15,7 9,5

0 18,2 16,3 9,5

0 15,7 17,5 14,5

1 28,3 23,7 31,5

1 25,8 29,5 37,9

0 12,6 16,6 21,8

1 16,4 17,8 16,6

0 22 17,8 17,6

0 12,6 12,3 9,2

0 20,8 18,5 35,6

0 18,9 15,4 20,6

0 29,6 35,7 37,3

3.5.f.2 Durata media dei progetti

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Indice di spesa per la retribuzione del personale nei progetti


Indice di spesa per la retribuzione del personale

nei progetti 38,83 32,63 32,7 27,17

opzione

Istituto:NAIS10300D - Durata media dei progetti



Durata media dei progetti (in anni) 1,00 1,6 1,4 3,3


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Coinvolgimento relativo nei progetti

Situazione della scuola: NAIS10300D Alto coinvolgimento

3.5.f.3 Indice di concentrazione della spesa per i progetti

3.5.f.4 Importanza relativa dei progetti

3.5.f.5 Coinvolgimento relativo nei progetti


Nessun coinvolgimento 45,3 42,8 29,4

Validi Basso coinvolgimento 16,4 21,2 19

Alto coinvolgimento 38,4 36 51,6

Domande Guida

Quale coerenza tra le scelte educative adottate (es. Piano dell'Offerta Formativa) e l'allocazione delle risorse economiche (es. programma annuale)?

Le spese per i progetti si concentrano sulle tematiche ritenute prioritarie dalla scuola?


L’autonomia didattica e organizzativa individua nel Piano dell’Offerta Formativa il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale che l’istituzione scolastica intende proporre al proprio bacino di utenza, tenendo conto del contesto culturale, sociale ed economico e della realtà territoriale. La maggior parte dei progetti sono scelti tenendo conto delle tematiche ritenute prioritarie dalla scuola, così come le risorse. Alcuni progetti sono a costo zero sia perchè svolti in orario curriculare sia perchè svolti con i docenti del potenziamento.

Non esiste una totale coerenza tra le scelte educative adottate nel POF e l'allocazione delle risorse economiche. I progetti, e le risorse economiche ad essi assegnate, si concentrano solo in parte sulle tematiche ritenute prioritarie per la scuola. L’esiguità dei fondi disponibili non consente di finanziare adeguatamente i progetti relativi all’ampliamento dell’offerta formativa, seppur diverse attività concorrano per le medesime priorità. La durata media dei progetti (anche meno di 2 mesi nell’arco dell’a.s.), dettata dalla carenza di risorse, non consente un’articolazione approfondita delle attività svolte che, spesso, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, si estendono ben oltre quanto programmato nell’ambito delle risorse economiche.

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Indice di concentrazione della spesa per i progetti


Indice di concentrazione della spesa per i progetti -

percentuale di spesa per i 3 progetti più importanti

38,83 43,3 45,6 37,5

Istituto:NAIS10300D - Importanza relativa dei progetti


Progetto 1

Progetto 2

INGLESE NELLE 5 - INTEGRAZIONE DELLA LINGUA INGLESE NON PRESENTE NELL CURRICOLO DELL' ISA

INCLUSIONE DIVERSAMENTE ABILI IN PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PRESENTAZIONE ABITI PROGETTATI E PRODOTTI DALLE ALLIEVE DELLA SEZIONE DESIGN DEL TESSUTO


pagina 79




Criterio di qualità: La scuola individua le priorita' da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilita' e compiti

per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie.


La missione della scuola e le priorita' non sono state definite oppure sono state definite in modo vago. Non sono presenti forme di controllo o monitoraggio delle azioni. La definizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche e' poco chiara o non e' funzionale all'organizzazione delle attivita'. Le risorse economiche e materiali sono sottoutilizzate, oppure sono disperse nella realizzazione di molteplici attivita' e non sono indirizzate al raggiungimento degli obiettivi prioritari.

1 - Molto critica

2 -

La scuola ha definito la missione e le priorita', anche se la loro condivisione nella comunita' scolastica e con le famiglie e il territorio e' da migliorare. Il controllo e il monitoraggio delle azioni sono attuati in modo non strutturato. e' presente una definizione delle responsabilita' e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche, anche se non tutti i compiti sono chiari e funzionali all'organizzazione delle attivita'. Le risorse economiche e materiali sono convogliate solo parzialmente nel perseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto.


4 -

La scuola ha definito la missione e le priorita'; queste sono condivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico o monitoraggio dell'azione. Responsabilita' e compiti delle diverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente. Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuola e' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR.

5 - Positiva

6 -

La scuola ha definito la missione e le priorita' e queste sono condivise nella comunita' scolastica, con le famiglie e il territorio. Per raggiungere tali priorita' la scuola ha individuato una serie di strategie e azioni. La scuola utilizza forme di controllo strategico o di monitoraggio dell'azione, che permettono di riorientare le strategie e riprogettare le azioni. Responsabilita' e compiti sono individuati chiaramente e sono funzionali alle attivita' e alle priorita'. Le risorse economiche e materiali della scuola sono sfruttate al meglio e sono convogliate nella realizzazione delle priorita'. La scuola e' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento della propria missione.

7 - Eccellente


La scuola ha definito la missione e le priorità e queste sono condivise nella comunità scolastica, con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico o monitoraggio dell'azione. Responsabilità e compiti delle diverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente. Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuola e' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR. Nonostante l’esiguità delle risorse a disposizione, la gestione delle stesse risulta positivamente distribuita tra gli obiettivi primari dell’Istituto, con l'impegno costante nel ricercare sempre nuove fonti di finanziamento. Va incrementato il controllo strategico ed il monitoraggio dell'azione quale ricaduta sull'azione educativa.


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Istituto:NAIS10300D - Tipologia degli argomenti della formazione


Riferimento Provinciale (% scuole che ha realizzato

Riferimento Regionale (% scuole che ha realizzato

Riferimento Nazionale (% scuole che ha realizzato

Curricolo e discipline

Temi multidisciplinari

Metodologia - Didattica generale

Valutazione degli apprendimenti, certificazione

delle competenze, valutazione interna -

autovalutazione

Tecnologie informatiche e loro applicazione all'attivita'

didattica

Aspetti normativi e ordinamenti scolastici

Inclusione studenti con disabilita'

Inclusione studenti con cittadinanza non italiana

Orientament

o Altro

3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Subarea: Formazione

3.6.a Offerta di formazione per gli insegnanti

3.6.a.1 Ampiezza dell'offerta di formazione per gli insegnanti

3.6.a.2 Tipologia degli argomenti della formazione

progetti per argomento) progetti per argomento) progetti per argomento) 0 5,7 7,4 11,6

0 1,9 3,4 4,8

0 9,4 8,6 17,3

0

3,1

3,7

7

0

25,2

21,2

26,3

0 24,5 23,1 39

0 9,4 9,2 12,5

0 0 0 1,2

0 0 0,3 1,2

0 10,7 9,2 11,5

opzione

Istituto:NAIS10300D - Ampiezza dell'offerta di formazione per gli insegnanti



Numero di progetti di formazione per gli insegnanti n.d. 1,8 1,7 2,3


pagina 87


3.6.a.3 Insegnanti coinvolti nella formazione

3.6.a.4 Spesa media per insegnante per la formazione

3.6.a.5 Numero medio di ore di formazione per insegnante

Domande Guida

La scuola raccoglie le esigenze formative dei docenti e del personale ATA?

Quali temi per la formazione la scuola promuove e perche' (es. curricolo e competenze, bisogni educativi speciali, tecnologie didattiche, ecc.)?

Qual e' la qualita' delle iniziative di formazione promosse dalla scuola?

Quali ricadute hanno le iniziative di formazione nell'attivita' ordinaria della scuola?


L'istituto elabora un piano annuale della formazione rivolto ai docenti e al personale ATA. L'istituto organizza corsi di formazione nei settori della sicurezza e dell'utilizzo di sistemi informatici per il registro elettronico. E' favorita la partecipazione dei docenti a corsi sulle TIC, sulle nuove metodologie didattiche e sulla tematica dell'inclusione e dei bisogni formativi degli alunni con BES. La ricaduta delle iniziative di formazione in quest'anno scolastico si è concretizzata nell'utilizzo del registro elettronico, almeno nella sua parte base, da parte di tutti i docenti e nella realizzazione da parte di un numero ristretto di docenti di attività didattiche che hanno previsto l'uso di tecnologie didattiche e di nuove metodologie. I risultati di tali azioni sono la base per il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia del Piano di Aggiornamento e formazione condotta in ambito di Collegio dei Docenti

Non esiste un sistema di rilevamento delle esigenze formative dei docenti e del personale ATA. Esiste una resistenza al cambiamento, nonostante le numerose opportunità di formazione presenti sul territorio. E' ancora carente un piano di sviluppo delle competenze del personale rispetto all’innovazione di metodologie e tecnologie; l’adesione dei docenti a tali iniziative è incostante e non sempre raggiunge un alto numero di coinvolgimento attivo. In merito alla formazione dei docenti, si riscontra un sufficiente livello di acquisizione di competenze in campo innovativo che ne consentano l’attuazione attraverso rivisitati ed approfonditi approcci alla didattica curricolare, più vicini alle esigenze dell’utenza in merito alla flessibilità e alle strumentazioni informatiche. Tuttavia tale ambito è ancora da migliorare. La formazione relativa alla valutazione e/o autovalutazione risulta essere poco approfondita. Il numero medio di ore di formazione per ciascun docente, si colloca in una fascia media. Scarsamente esplicitate le esigenze formative del personale ATA.

Subarea: Valorizzazione delle competenze

Domande Guida

La scuola raccoglie le competenze del personale (es. curriculum, esperienze formative, corsi frequentati)?

Come sono valorizzate le risorse umane?

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Insegnanti coinvolti nella formazione


Percentuale media di insegnanti coinvolti nei progetti di formazione

o aggiornamento attivati

n.d. 29,9 31,5 29,8

opzione

Istituto:NAIS10300D - Spesa media per insegnante per la formazione



Spesa media per insegnante per progetti di formazione

(in euro) n.d. 63,2 59,3 55,9

opzione

Istituto:NAIS10300D - Numero medio di ore di formazione per insegnante


Numero medio di ore di formazione per insegnante

n.d. 0,6 0,7 0,8


pagina 88


La scuola utilizza il curriculum o le esperienze formative fatte dai docenti per una migliore gestione delle risorse umane (es. assegnazione di incarichi, suddivisione del personale)?

Nella definizione dei profili professionali richiesti per il conseguimento dei sotto-obiettivi strategici, l’Istituto predispone un sistema di certificazione e registrazione delle competenze acquisite a seguito della partecipazione ad iniziative di formazione/aggiornamento, nonché dei curriculum individuali al fine di valorizzare al meglio le risorse umane disponibili, conferendo libertà e autonomia organizzativa nell’ambito delle relative specifiche mansioni e aree di competenza, valorizzando le prestazioni individuali e di gruppo, esercitando una leadership partecipativa, in grado di guidare verso gli obiettivi prefissati, assicurando le risorse necessarie per sostenere il sistema dei ruoli definito attraverso la delega. Gli indicatori relativi sono: graduatorie di Istituto, archivio dei curriculum del personale, anagrafe docente MIUR. Fatta eccezione per i collaboratori diretti (Vicario e secondo collaboratore), le posizioni necessarie per sostenere i processi di supporto al processo formativo sono affidate dal Collegio dei docenti, nel rispetto dei requisiti stabiliti a monte. La coerenza delle mansioni e delle posizioni organizzative con le esigenze di responsabilità e professionalità richieste è oggetto di contrattazione con le RSU (Contratto d’Istituto, livello contrattuale integrativo previsto dal CCNL).

La valorizzazione delle risorse umane risente della carenza di autonomia operativa nell’ambito di percorsi di crescita proposti e non sempre vengono manifestate attitudini, capacità e aspettative. Non sono ben definiti criteri di valorizzazione della reale efficacia degli interventi; migliorare il sistema di autoanalisi consentirebbe una più concreta valorizzazione delle risorse umane. Manca un database, di immediata consultazione, relativo alle competenze del personale.

Subarea: Collaborazione tra insegnanti

3.6.b Gruppi di lavoro degli insegnanti

3.6.b.1 Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro


Istituto:NAIS10300D - Tipologia degli argomenti dei gruppi di lavoro


Criteri comuni per la valutazione degli studenti

Curricolo verticale

Competenze in ingresso e in uscita

Accoglienza

Orientament

o

Raccordo con il territorio

Piano dell'offerta

formativa Temi disciplinari


Continuita'

No

No

No

Si

Si

Si

Si

No

No

No

Si

Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% scuole che ha attivato gruppi scuole che ha attivato gruppi scuole che ha attivato

gruppi per argomento) per argomento) per argomento)

51,6 52,3 46,3

27 28,6 27,3

26,4 24,6 22,8

71,1 71,7 76,4

89,3 88,6 92,9

74,2 75,4 79,1

86,2 85,5 86,5

35,8 32,9 34,1

35,8 35,1 35,9

54,1 51,1 41,5

78,6 76 85,7


pagina 89


Varieta' degli argomenti per i quali e' stato attivato un gruppo di lavoro

Validi

Nessun gruppo di lavoro indicato

Bassa varietà (fino a 3 argomenti)

Media varietà (da 4 a 6 argomenti)

Alta varietà (più di 6 argomenti)

Situazione della scuola: NAIS10300D Media varieta' (da 4 a 6

argomenti)

3.6.b.2 Varieta' degli argomenti per i quali e' stato attivato un gruppo di lavoro


4,4 6,8 3,3

15,1 12 10,3

34,6 35,1 42,1

45,9 46,2 44,4

3.6.b.3 Partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

Domande Guida

La scuola incentiva la partecipazione dei docenti a gruppi di lavoro? Su quali tematiche? Con quali modalita' organizzative (es. Dipartimenti, gruppi di docenti per classi parallele, gruppi spontanei, ecc.)?

I gruppi di lavoro composti da insegnanti producono materiali o esiti utili alla scuola?

La scuola mette a disposizione dei docenti spazi per la condivisione di strumenti e materiali didattici?

La condivisione di strumenti e materiali tra i docenti e' ritenuta adeguata?


Istituto:NAIS10300D % - Partecipazione degli insegnanti a gruppi di lavoro

opzione Situazione della scuola: NAIS10300D %

Criteri comuni per la valutazione degli studenti

Curricolo verticale

Competenze in ingresso ed in uscita

Accoglienza

Orientament

o

Raccordo con il territorio

Piano dell'offerta

formativa Temi disciplinari


Continuita'

0

0

0

16

16

6

2

0

0

0

12

Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% scuole che ha attivato gruppi scuole che ha attivato gruppi scuole che ha attivato

gruppi per argomento) per argomento) per argomento)

8,1 8,7 6,6

4,9 5 4,4

2,4 2,3 2,9

6,4 7,3 9,5

7,1 8,1 13,1

4 4,5 6,8

6,7 6,8 7,8

7,5 6,1 4,8

5,3 5,6 5,1

3,8 4,3 4

6,9 7,5 9,4


pagina 90


Tutti docenti sono tenuti a conoscere le linee guida educative e formative fondanti il POF e a collaborare attivamente alla sua efficace implementazione. Vengono incentivati gruppi di lavoro, attraverso gestori di processo che evidenzino e segnalino le opportunità di miglioramento e di innovazione emergenti in fase di erogazione del servizio, valutandone l’impatto e riferendo sulla loro attuazione, fornendo dati e proposte utili all’individuazione delle priorità di miglioramento. I Dipartimenti sono responsabili di definire i criteri e gli strumenti di valutazione, gli obiettivi, i traguardi di prestazione in termini di competenza, i descrittori, gli indicatori, le proposte per gli standard d’Istituto, le linee guida e l'impostazione dell'attività didattica per ciascun ambito disciplinare, individuando, per ciascuna area disciplinare: obiettivi e traguardi di competenze e trasversalità, indicatori e descrittori dei livelli di prestazione, tematiche e metodi di insegnamento, scansioni temporali necessari per il raggiungimento degli obiettivi. Si definiscono i criteri di valutazione, il numero minimo e la tipologia di verifiche attraverso la definizione degli indicatori e descrittori dei livelli minimi di prestazione nell’ambito della normativa relativa all’ordine e al grado del sistema d’istruzione; si individuano, inoltre, i sussidi didattici e loro modalità d'uso, anche condivisa negli spazi preposti (aula informatica, biblioteca, ecc…).

Assenza di un progetto trasversale d’Istituto che consenta di convogliare un livello ottimale di coordinamento e diffusione del materiale didattico prodotto. Manca un protocollo di impegni e collaborazioni interdipartimentali. La professionalità non sempre è vissuta come ricerca continua e disponibilità alla flessibilità dettata alle esigenze; spesso, persiste la presenza di conflitti interpersonali che rivelano ostacolo insormontabile all’attuazione di gruppi di lavoro potenzialmente ideali per competenze e capacità. C’è poca chiarezza nella codifica di procedure di collaborazioni già esistenti. Oltre alla sala docenti, non vi è disponibilità di locali predisposti ad accogliere momenti di lavoro condiviso durante il normale svolgimento delle lezioni.


pagina 91




Criterio di qualità: La scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per

l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualita', incentivando la collaborazione tra

pari.


La scuola non promuove iniziative di formazione per i docenti, oppure le iniziative attivate non sono in relazione ai bisogni formativi del personale o sono di scarsa qualita'. Non sono presenti gruppi di lavoro composti da docenti, oppure i gruppi non producono esiti utili alla scuola. Non ci sono spazi per la condivisione di materiali didattici tra docenti. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti e' scarso.

1 - Molto critica

2 -

La scuola promuove iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di qualita' sufficiente, anche se incontrano solo in parte i bisogni formativi dei docenti. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, anche se la qualita' dei materiali o degli esiti che producono e' disomogenea/da migliorare. Sono presenti spazi per la condivisione di materiali didattici, anche se la varieta' e qualita' dei materiali e' da incrementare. Lo scambio e il confronto professionale tra docenti e' presente ma non diffuso (es. riguarda solo alcune sezioni, solo alcuni dipartimenti, ecc.).


4 -

La scuola realizza iniziative formative per i docenti. Le proposte formative sono di buona qualita' e rispondono ai bisogni formativi dei docenti. La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualita'. Sono presenti spazi per il confronto professionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona qualita'. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti.

5 - Positiva

6 -

La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tiene conto per la definizione di iniziative formative. Queste sono di qualita' elevata. La formazione ha avuto ricadute positive sulle attivita' scolastiche. La scuola valorizza il personale assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti piu' gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali/strumenti di qualita' eccellente, utili per la comunita' professionale. Sono presenti spazi per il confronto tra colleghi, i materiali didattici disponibili sono molto vari, compresi quelli prodotti dai docenti stessi che sono condivisi. La scuola promuove efficacemente lo scambio e il confronto tra docenti.

7 - Eccellente


La scuola realizza iniziative formative per i docenti sui temi della sicurezza e dell'utilizzo di sistemi informatici per l'uso del registro elettronico e favorisce la partecipazione degli stessi ad iniziative su tematiche chiave per l'istituto, organizzate presso altri istituti del territorio. La scuola favorisce la partecipazione ad attività di ricerca che sono concretizzate in lavori pubblicati su riviste e atti di convegni e incentiva la formazione e la condivisone di buone prassi divulgate in congressi nazionali. Le proposte formative sono di buona qualità e rispondono ai bisogni formativi dei docenti. Resta però una certa ostilità all'aggiornamento da parte di alcuni docenti.La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali o esiti di buona qualità. Sono tuttavia presenti pochi spazi per il confronto professionale tra colleghi, e i materiali didattici a disposizione sono vari e di buona qualità. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti.


pagina 92


Validi

Situazione della scuola: NAIS10300D Capofila per una

rete

3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Subarea:

Collaborazione con il territorio

3.7.a Reti di scuole

3.7.a.1 Partecipazione a reti di scuole

3.7.a.2 Reti di cui la scuola e' capofila

Reti di cui la scuola e' capofila




Mai capofila 56,9 55,9 57,9

Capofila per una rete 26 29 26,1

Capofila per più reti

n.d.

17,1 15,1 16,1

Partecipazione a reti di scuole


Validi

Nessuna partecipazione

Bassa partecipazione (1-2 reti)

Media partecipazione (3-4 reti)

Alta partecipazione (5-6 reti)

22,6

37,1

30,8

9,4

26,8

40,3

26,2

6,8

13,4

33,9

29,8

23

Situazione della scuola: NAIS10300D Bassa partecipazione (1 - 2 reti)


pagina 93


Apertura delle reti ad enti o altri soggetti

Situazione della scuola: NAIS10300D Nessuna

apertura

Istituto:NAIS10300D - Entrata principale di finanziamento delle reti

(% ti

0 13,2 10,8 19,2

opzione Situazione della scuola:

NAIS10300D

Istituto:NAIS10300D - Principale motivo di partecipazione alla rete

Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% scuole che hanno attivato reti scuole che hanno attivato reti scuole che hanno attivato reti

Per fare economia di scala

Per accedere a dei finanziamenti

Per migliorare pratiche didattiche ed educative

Per migliorare pratiche valutative

Altro

3.7.a.3 Apertura delle reti ad enti o altri soggetti


Nessuna apertura

22,8 19,3 22,5

Bassa apertura 1,6 2,1 8,2

Validi Media apertura 4,9 7,1 14,2

Alta apertura 70,7 71,4 55,2

n.d.

3.7.a.4 Entrata principale di finanziamento delle reti

opzione

Situazione della scuola: Riferimento Provinciale (%

NAIS10300D scuole che hanno attivato reti per soggetto finanziatore

Riferimento Regionale (% scuole che hanno attivato

reti per soggetto finanziatore

Riferimento Nazionale scuole che hanno attivato re

per soggetto finanziatore Stato 0 41,5 32,9 48,7

Regione 0 32,1 29,8 26,5

Altri enti locali o altre

3.7.a.5 Principale motivo di partecipazione alla rete

per motivo) per motivo) per motivo)

0 6,3 7,7 23,8

0 15,7 13,8 23,7

1 65,4 59,4 73,6

0 10,7 8,6 10,5

0 14,5 16,6 27,8

istituzioni pubbliche Unione Europea 0 21,4 16,3 13,7

Contributi da privati 0 8,2 5,8 8

Scuole componenti la rete 1 26,4 32 51,6


pagina 97



Istituto:NAIS10300D - Attivita' prevalente svolta in rete

Riferimento Provinciale (% Riferimento Regionale (% Riferimento Nazionale (% scuole che hanno attivato reti scuole che hanno attivato reti scuole che hanno attivato reti

Curricolo e discipline


Formazione e aggiornamento del personale

Metodologia - Didattica generale

Valutazione degli apprendimenti, certificazione

delle competenze, valutazione interna -

autovalutazione

Orientamento

Inclusione studenti con disabilita'

Inclusione studenti con cittadinanza non Italiana

Gestione servizi in comune

Eventi e manifestazioni

Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi

Validi


Medio - alta varieta' (da 6 a 8)

3.7.a.6 Attivita' prevalente svolta in rete

per attività) per attività) per attività)

0 23,3 18,5 27,9

1 34,6 28,9 31,4

0 24,5 27,1 45,5

0 24,5 16,9 25,8

0

11,9

10,8

12,4

0 16,4 15,1 20,5

0 15,1 16,3 22,5

0 1,9 1,2 14,3

0 3,8 4,6 19,2

0 13,2 10,5 13,1

3.7.b Accordi formalizzati

3.7.b.1 Varieta' dei soggetti con cui la scuola stipula accordi


Nessun accordo 4,4 5,8 4,3

Bassa varietà (da 1 a 2) 15,1 17,2 13

Medio - bassa varietà (da 3 a 4)

Medio - alta varietà (da 6 a 8)

39

32,7

39,7

28,9

40,2

32,5

Alta varietà (piu' di 8) 8,8 8,3 10



opzione

Altre scuole

Universita'

Enti di ricerca

Enti di formazione

accreditati Soggetti privati

Associazioni sportive

Altre associazioni o

Istituto:NAIS10300D - Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi


No

Si

No

No

Si

Si

No


35,2

66

29,6

54,1

49,7

32,1

56,6


35,1

62,5

23,4

49,2

50,2

29,8

54,5


40,4

66,9

19

46,8

59,2

34,7

56,9

Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

Validi

La scuola non ha stipulato convenzioni

Numero di convenzioni basso

Numero di convenzioni medio-basso

Numero di convenzioni medio-alto

Numero di convenzioni alto Situazione della scuola: NAIS10300D % Numero di convenzioni medio-basso

3.7.b.2 Tipologia di soggetti con cui la scuola ha accordi

cooperative

Autonomie locali

Si

51,6

52,9

60

Associazioni delle imprese, di categoria professionale, Si 41,5 39,4 42,7 organizzazioni sindacali

ASL Si 50,3 45,8 52,4

Altri soggetti No 15,7 18,8 23,3

3.7.c Raccordo scuola - territorio

3.7.c.1 Gruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti del territorio

3.7.d Raccordo scuola e lavoro

3.7.d.1 Presenza di stage

3.7.d.2 Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro


32,1 36,6 20,3

42,1 34,5 19,2

22,6 22,5 20,4

3,1 5,5 20,2

0 0,9 19,9

Istituto:NAIS10300D - Gruppi di lavoro composti da insegnanti e rappresentanti del territorio

opzione Situazione della scuola: Riferimento Provinciale (% di Riferimento Regionale (% di Riferimento Nazionale (% di NAIS10300D scuole che ha attivato gruppi) scuole che ha attivato gruppi) scuole che ha attivato gruppi)

Presenza di gruppi di lavoro composti da insegnanti e

rappresentanti del territorio

Si 74,2 75,4 79,1

Presenza di stage 2015-2016

SI NO

NAIS10300D

NAPOLI

CAMPANIA

ITALIA

6,0

6,0

10,0

X

93,0

93,0

89,0



Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola

Validi

Basso livello di partecipazione

Medio - basso livello di partecipazione

Medio - alto livello di partecipazione

Alto livello di partecipazione

Situazione della scuola: NAIS10300D Medio - basso livello di partecipazione

3.7.d.2 Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro

Domande Guida

Quali accordi di rete e collaborazioni con soggetti pubblici o privati ha la scuola? Per quali finalita'?

Qual e' la partecipazione della scuola nelle strutture di governo territoriale?

Quali ricadute ha la collaborazione con soggetti esterni sull'offerta formativa?

Qual e' la presenza nelle scuole del secondo ciclo di stage, di collegamenti o di inserimenti nel mondo del lavoro?


Gli accordi di rete si esplicano in funzione delle attività finalizzate al raggiungimento di obiettivi prefissati dall’Istituto. Le collaborazioni sono articolate tra soggetti del territorio, sia pubblici (Scuole, Musei ed Enti) che privati (aziende specializzate nei diversi settori di indirizzo del curriculum di studio e imprenditori). Al fine di informare i futuri studenti dell’offerta proposta dall’Istituto e dei suoi naturali agganci con l’Università, vengono promosse attività di informazione con gli istituti di grado inferiore presenti sul territorio, mentre, per le classi dell’ultimo anno l’attività di orientamento post diploma è organizzata in loco e/o, presso le università, le aziende e gli enti di riferimento. I rapporti con i privati e le strutture museali del territorio, sono finalizzati all’inserimento nel mondo del lavoro, attraverso l’acquisizione di competenze specifiche e la diffusione dei prodotti realizzati nell’ambito di attività artistico- culturali. Particolare rilievo è ricoperto dall’attività di alternanza scuola-lavoro svolta dagli alunni delle classi terze e degli alunni diversamente abili.

Nonostante l’alto numero di attività svolte in collaborazione con il territorio, manca la definizione strutturata di un piano programmato di coinvolgimento di partner esterni. La scuola, purtroppo, non è sufficientemente coinvolta nelle strutture di governo territoriale, soprattutto in fase progettuale delle iniziative che potrebbero vederla coinvolta in maniera più attiva e propositiva. L’esiguità delle risorse non consente di sostenere agevolmente l’alto numero di collaborazioni richieste dal territorio; occorre potenziare la ricerca per la creazione di nuovi canali. Manca l’opportunità di apertura pomeridiana degli spazi attrezzati per lo svolgimento di attività dedicate alla cittadinanza.

Subarea: Coinvolgimento delle famiglie

3.7.e Partecipazione formale dei genitori

3.7.e.1 Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto

3.7.f Partecipazione informale dei genitori

3.7.f.1 Partecipazione dei genitori agli incontri e alle attivita' della scuola


14 14,8 27,2

68 64,8 59,5

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Presenza di collegamenti e inserimenti nel mondo del lavoro



Percentuale di studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro

Percentuale di studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-

16,54 12 13,3 17,4

opzione

Istituto:NAIS10300D % - Votanti effettivi alle elezioni del Consiglio di Istituto


Percentuale di genitori votanti effettivi sul totale

degli aventi diritto 7,07 14,6 14,9 10,3



Azioni della scuola per coinvolgere i genitori

Validi


Medio - alto coinvolgimento

18 19,7 12,3

0 0,7 0,9

3.7.g Partecipazione finanziaria dei genitori

3.7.g.1 Versamento dei contributi volontari da parte delle famiglie

3.7.h Capacita' della scuola di coinvolgere i genitori

3.7.h.1 Azioni della scuola per coinvolgere i genitori


Basso coinvolgimento 0 0 0,2

Medio - basso coinvolgimento 16,4 14,8 16,9

Medio - alto coinvolgimento 66,7 68,6 67,3

Alto coinvolgimento 17 16,6 15,6

Domande Guida

In che modo le famiglie sono coinvolte nella definizione dell'offerta formativa?

Ci sono forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di interventi formativi?

La scuola coinvolge i genitori nella definizione del Regolamento d'istituto, del Patto di corresponsabilita' o di altri documenti rilevanti per la vita scolastica? La scuola realizza interventi o progetti rivolti ai genitori (es. corsi, conferenze)?

La scuola utilizza strumenti on-line per la comunicazione con le famiglie (es. registro elettronico)?


Il coinvolgimento delle famiglie, oltre al livello istituzionale relativo alla rappresentanza negli organi collegiali, in cui si procede all’elaborazione dell’Offerta Formativa, alla definizione del regolamento d’istituto, al patto di corresponsabilità e tutti gli altri documenti necessari al regolare svolgimento dell’attività scolastica, viene incentivata dalla costante organizzazione di iniziative e collaborazioni promosse dalla scuola attraverso accordi con enti e privati del territorio. I genitori possono utilizzare il registro elettronico da quest'anno scolastico e il sito web è stato migliorato nella sezione di comunicazione agli alunni e alle famiglie.

Il rapporto con le famiglie necessita di costantemente incoraggiamento ad una partecipazione attiva a livello propositivo; a tal fine andrebbe approfondita ed incrementata la programmazione relativa a corsi e conferenze rivolte ai genitori. Il registro elettronico consente un rapido accesso alle informazioni richieste dai genitori ma solo per la parte relativa agli esiti scolastici. Manca ancora l'utilizzo della sezione relativa alle comunicazioni alle famiglie. .



Criterio di qualità: La scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le

famiglie nella definizione dell'offerta formativa.


opzione

Istituto:NAIS10300D - Versamento dei contributi volontari da parte delle famiglie


Contributo medio volontario per studente (in euro)

45,77 42,7 37,4 55



La scuola non partecipa a reti e non ha collaborazioni con soggetti esterni, oppure le collaborazioni attivate non hanno una ricaduta per la scuola. La scuola (secondo ciclo) non attiva stage e collegamenti con il mondo del lavoro. La scuola non coinvolge i genitori nel progetto formativo oppure le modalita' di coinvolgimento adottate risultano non efficaci.

1 - Molto critica

2 -

La scuola partecipa a reti e/o ha collaborazioni con soggetti esterni, anche se alcune di queste collaborazioni devono essere maggiormente integrate con la vita della scuola. La scuola (secondo ciclo) ha intrapreso percorsi per promuovere stage e inserimenti lavorativi ma in modo occasionale e non sistematico. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, anche se sono da migliorare le modalita' di ascolto e collaborazione.


4 -

La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa. La scuola e' coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo) propone stage e inserimenti lavorativi per gli studenti. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie le idee e i suggerimenti dei genitori.

5 - Positiva

6 -

La scuola partecipa in modo attivo o coordina reti e ha collaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualita' dell'offerta formativa. La scuola e' un punto di riferimento nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola (secondo ciclo) ha integrato in modo organico nella propria offerta formativa esperienze di stage e inserimenti nel mondo del lavoro, anche con ricadute nella valutazione del percorso formativo degli studenti. La scuola dialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti per migliorare l'offerta formativa. Le famiglie partecipano in modo attivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazione di iniziative di vario tipo.

7 - Eccellente

5 Individuazione

delle priorita'

Priorità e Traguardi


La scuola partecipa a reti e ha collaborazioni con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate sono integrate in modo adeguato con l'offerta formativa, seppure sia necessario potenziare tale ambito. La scuola e' coinvolta in momenti di confronto con i soggetti presenti nel territorio per la promozione delle politiche formative. La scuola propone stage e inserimenti lavorativi per gli studenti, quali alternanza scuola lavoro per le classi terze e per gli alunni diversamente abili. La scuola coinvolge i genitori a partecipare alle sue iniziative, raccoglie le idee e i suggerimenti dei genitori.Il coinvolgimento attivo dei genitori, seppur ancora carente sotto alcuni aspetti,è comunque positivo e sarà obiettivo primario della scuola migliorarlo. Le basi poste nelle collaborazioni con il territorio sono, e saranno per il futuro, elemento sostanziale di crescita qualitativa delle competenze degli alunni e del raggiungimento di obiettivi formativi sempre più alti.

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150

caratteri spazi inclusi)

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO (max 150

caratteri spazi inclusi)

Risultati scolastici Migliorare il successo formativo, soprattutto nelle classi 1,3°,4°, in cui si riscontra un indice di promozione al di sotto della media di 15-20 punti

Aumentare di almeno 2 punti percentuali gli esiti di ammissione alla classe successiva e ridurre del 2% le sospensioni di giudizio.

Contrastare la frequenza discontinua e gli abbandoni scolastici.

Strutturare indagini conoscitive, con questionari e interviste, sulle aspettative ed esigenze dell'utenza. Ridurre del 10% gli abbandoni nel triennio.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Resta prioritario il recupero di un sufficiente livello di competenze di base in italiano e matematica

Migliorare, di 1 o 2 livelli, le competenze di base ed attestarsi, almeno in minima parte, sui livelli 3-4-5

Ridurre la variabilità dei risultati tra classi e nelle classi. Raggiungere il livello minimo di competenze per le discipline di base.

Armonizzare la variabilità tra classi/nelle classi attraverso metodologie condivise che valorizzino gli aspetti laboratoriali, anche tra classi aperte

Raccolta sistematica dei dati relativi agli esiti delle prove standardizzate e loro elaborazione.

Creare un sistema di comparazione con i livelli, interni ed esterni, rilevati negli anni precedenti al fine di verificare e prevederne le prestazioni

Competenze chiave e di cittadinanza

Favorire l'agire autonomo e responsabile attraverso il riconoscimento e la gestione consapevole delle opportunità comuni, dei limiti e delle regole.

Attivazione di percorsi mirati all'inserimento consapevole degli alunni in contesti operativi che li rendano protagonisti attivi.

Maggior coinvolgimento dei consigli di classe nella definizione e nel monitoraggio delle competenze trasversali nei percorsi extracurricolari

Valutazione sistematica, attraverso la definizione di criteri e modalità di rilevamento condivisi tra i dipartimenti degli esiti dei percorsi

Risultati a distanza Approfondire in maniera più consapevole e personale le opportunità offerte dai percorsi di studi universitari attraverso percorsi di orientamento

Innalzare il livello percentuale degli alunni che scelgono di iscriversi all’università, attualmente fermo intorno al 13%, raggiungendo il 20-30%

Favorire l’ingresso nel mondo del lavoro concretizzando, in maniera sempre crescente, le proposte di collaborazione con il territorio.

Il traguardo che ci si prefigge di raggiungere, in questo caso, non è da porre in relazione alla percentuale di impiego,nella media con i livelli naz



Monitoraggio dei percorsi intrapresi e degli esiti conseguiti dagli ex alunni.

Elaborare una banca dati costantemente aggiornata, preferibilmente interattiva, relativa al monitoraggio dei risultati a distanza.

Obiettivi di processo

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi

inclusi)

Curricolo, progettazione e valutazione Istituire una figura preposta al coordinamento e al monitoraggio delle fasi progettuali ed operative a livello interdipartimentale.

strutturare le prove parallele per competenze. Valutare le competenze acquisite nei vari contesti: formali, non formali ed informali.

Ambiente di apprendimento

Inclusione e differenziazione Attuazione di screening approfondito in merito alle attitudini, abilità, aspettative e ai disagi in relazione alla scuola/famiglia/territorio.

Analizzare il livello di inclusività dell'istituto utilizzando l'Index for inclusion

Continuita' e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Attuare un monitoraggio per individuare le necessità formative dei docenti Definire un piano delle attività formative ampio e corrispondente alle reali necessità dei docenti, per favorire la partecipazione e la motivazione.

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi)

Alla luce della valutazione effettuata, l'individuazione delle priorità è stata dettata dall'esigenza di migliorare i livelli qualitativi dell'Istituto, attraverso una consapevolezza critica delle necessità oggettive di un'offerta formativa mirata ad innalzare le competenze, specifiche e trasversali, finalizzate al raggiungimento di risultati nella media nazionale.



Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi)

Gli obiettivi di processo, così come individuati, contribuiscono al raggiungimento delle priorità, attraverso l'istituzione di figure di supporto a studenti ed organizzazione operativa, partendo dallo screening delle reali esigenze e predisponendo i protocolli operativi necessari al proficuo utilizzo delle attrezzature per l'ottimizzazione delle strumentazioni e delle professionalità. In tal modo, ci si prefigge un'efficace azione educativa nell'ottica del miglioramento dei processi e degli esiti.







Individuazione delle priorità

PRIORITA' TRAGUARDO

2014/15 2015/16 2014/15 2015/16

1) Risultati scolastici

Migliorare il successo

formativo, soprattutto nelle classi 3° e 4°, in cui si

riscontra un indice di promozione al di sotto della

media di 15-20 punti

Migliorare il successo

formativo, soprattutto nelle classi 1,3°,4°, in cui si

riscontra un indice di promozione al di sotto della

media di 15-20 punti

Aumentare di almeno 3 punti percentuali gli esiti di

ammissione alla classe successiva e le sospensioni di

giudizio.

Aumentare di almeno 2 punti percentuali gli esiti di

ammissione alla classe successiva e ridurre del 2%

le sospensioni di giudizio.

Contrastare la frequenza discontinua e gli abbandoni

scolastici.

Contrastare la frequenza discontinua e gli abbandoni

scolastici.

Strutturare indagini

conoscitive relative alle aspettative e alle esigenze

dell'utenza. Ridurre del 10 % gli abbandoni.

Strutturare indagini

conoscitive, con questionari e interviste, sulle aspettative

ed esigenze dell'utenza. Ridurre del 10% gli

abbandoni nel triennio.

2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Dall’analisi dei risultati è

emersa la necessità di dare massima priorità al recupero

di un sufficiente livello di competenze di base, in

italiano e m

Resta prioritario il recupero di un sufficiente livello di

competenze di base in italiano e matematica

Migliorare, di 1 o 2 livelli, le

competenze di base ed attestarsi, almeno in minima

parte, sui livelli 3-4-5 che, attualmente, sono pari a

zero.

Migliorare, di 1 o 2 livelli, le competenze di base ed

attestarsi, almeno in minima parte, sui livelli 3-4-5

Ridurre la variabilità dei

risultati tra classi e nelle classi. Raggiungere il livello

minimo di competenze per le discipline di base.

Ridurre la variabilità dei

risultati tra classi e nelle classi. Raggiungere il livello

minimo di competenze per le discipline di base.

Armonizzare la variabilità tra

classi e nelle classi

attraverso metodologie condivise che valorizzino gli

aspetti laboratoriali, anche tra classi aper

Armonizzare la variabilità tra

classi/nelle classi attraverso

metodologie condivise che valorizzino gli aspetti

laboratoriali, anche tra classi aperte

3 Raccolta sistematica dei Raccolta sistematica dei dati Creare un sistema di Creare un sistema di



dati relativi agli esiti delle prove standardizzate.

relativi agli esiti delle prove standardizzate e loro

elaborazione.

comparazione con i livelli, interni ed esterni, rilevati

negli anni precedenti al fine di verificare e prevedere le

prestazioni a

comparazione con i livelli, interni ed esterni, rilevati

negli anni precedenti al fine di verificare e prevederne le

prestazioni

3) Competenze chiave e di cittadinanza

Favorire l'agire autonomo e

responsabile attraverso il riconoscimento e la gestione

consapevole delle opportunità comuni, dei limiti

e delle regole.

Favorire l'agire autonomo e

responsabile attraverso il riconoscimento e la gestione

consapevole delle opportunità comuni, dei limiti e delle

regole.

Attivazione di percorsi mirati

all'inserimento consapevole degli alunni in contesti

operativi che li rendano protagonisti attivi.

Attivazione di percorsi mirati

all'inserimento consapevole degli alunni in contesti

operativi che li rendano protagonisti attivi.

Maggior coinvolgimento dei

consigli di classe nella

definizione e nel monitoraggio delle

competenze trasversali nei percorsi extracurricolari

Maggior coinvolgimento dei

consigli di classe nella

definizione e nel monitoraggio delle

competenze trasversali nei percorsi extracurricolari

Valutazione sistematica,

attraverso la definizione di criteri e modalità di

rilevamento condivisi, degli esiti dei percorsi attivati

Valutazione sistematica,

attraverso la definizione di

criteri e modalità di rilevamento condivisi tra i

dipartimenti degli esiti dei percorsi

4) Risultati a distanza

Approfondire in maniera più

consapevole e personale le opportunità offerte dai

percorsi di studi universitari

Approfondire in maniera più

consapevole e personale le

opportunità offerte dai percorsi di studi universitari

attraverso percorsi di orientamento

Innalzare il livello

percentuale degli alunni che

scelgono di iscriversi all’università, attualmente

fermo intorno al 13%, raggiungendo almeno il 20-3

Innalzare il livello

percentuale degli alunni che

scelgono di iscriversi all’università, attualmente

fermo intorno al 13%, raggiungendo il 20-30%

Favorire l’ingresso nel mondo

del lavoro concretizzando, in maniera sempre crescente, le

proposte di collaborazione

con il territorio.

Favorire l’ingresso nel mondo

del lavoro concretizzando, in maniera sempre crescente, le

proposte di collaborazione

con il territorio.

Il traguardo che ci si prefigge di raggiungere, in questo

caso, non è da porre in relazione alla percentuale di

impiego (nella media con i livelli naz

Il traguardo che ci si prefigge di raggiungere, in questo

caso, non è da porre in relazione alla percentuale di

impiego,nella media con i livelli naz

Monitoraggio dei percorsi Monitoraggio dei percorsi Elaborare una banca dati Elaborare una banca dati



intrapresi e degli esiti conseguiti dagli ex alunni.

intrapresi e degli esiti conseguiti dagli ex alunni.

costantemente aggiornata, preferibilmente interattiva,

relativa al monitoraggio dei risultati a distanza.

costantemente aggiornata, preferibilmente interattiva,

relativa al monitoraggio dei risultati a distanza.

Motivazioni Priorità 2014/15 Motivazioni Priorità 2015/16

Alla luce della valutazione effettuata, l'individuazione delle

priorità è stata dettata dall'esigenza di migliorare i livelli qualitativi dell'Istituto attraverso una consapevolezza critica

delle necessità oggettive di un'offerta formativa mirata ad innalzare le competenze, specifiche e trasversali, finalizzate

al raggiungimento di risultati nella media nazionale.

Alla luce della valutazione effettuata, l'individuazione delle

priorità è stata dettata dall'esigenza di migliorare i livelli

qualitativi dell'Istituto, attraverso una consapevolezza critica delle necessità oggettive di un'offerta formativa

mirata ad innalzare le competenze, specifiche e trasversali, finalizzate al raggiungimento di risultati nella media

nazionale.



Obiettivi di processo 2014/15 2015/16

1) Curricolo, progettazione e valutazione

Istituire una figura preposta al coordinamento e al monitoraggio delle fasi progettuali ed operative a livello

interdipartimentale.

Istituire una figura preposta al coordinamento e al monitoraggio delle fasi progettuali ed operative a livello

interdipartimentale.

strutturare le prove parallele per competenze. Valutare le

competenze acquisite nei vari contesti: formali, non formali ed informali.

2) Ambiente di apprendimento

3) Inclusione e differenziazione

Attuazione di screening approfondito in merito alle

attitudini, abilità, aspettative e ai disagi in relazione alla scuola/famiglia/territorio.

Attuazione di screening approfondito in merito alle

attitudini, abilità, aspettative e ai disagi in relazione alla scuola/famiglia/territorio.

Analizzare il livello di inclusività dell'istituto utilizzando l'Index for inclusion

4) Continuita' e orientamento

5) Orientamento strategico e organizzazione della scuola

6) Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

definire un piano delle attività formative ampio e

corrispondente alle reali necessità dei docenti, per favorire la partecipazione e la motivazione.

Attuare un monitoraggio per individuare le necessità

formative dei docenti

Definire un piano delle attività formative ampio e

corrispondente alle reali necessità dei docenti, per favorire la partecipazione e la motivazione.

7) Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie



Descrizione Obiettivo 2014/15 Descrizione Obiettivo 2015/16

Gli obiettivi di processo, così come individuati,

contribuiscono al raggiungimento delle priorità, attraverso l'istituzione di figure di supporto a studenti ed

organizzazione operativa, partendo dallo screening delle reali esigenze e predisponendo i protocolli operativi

necessari al proficuo utilizzo delle attrezzature per

l'ottimizzazione delle strumentazioni e delle professionalità. In tal modo, ci si prefigge un'efficace

azione educativa nell'ottica del miglioramento dei processi e degli esiti.

Gli obiettivi di processo, così come individuati,

contribuiscono al raggiungimento delle priorità, attraverso l'istituzione di figure di supporto a studenti ed

organizzazione operativa, partendo dallo screening delle reali esigenze e predisponendo i protocolli operativi

necessari al proficuo utilizzo delle attrezzature per

l'ottimizzazione delle strumentazioni e delle professionalità. In tal modo, ci si prefigge un'efficace

azione educativa nell'ottica del miglioramento dei processi e degli esiti.



PIANO DI MIGLIORAMENTO

SEZ. 1 – SCEGLIERE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO PIÙ RILEVANTI E NECESSARI IN TRE PASSI

Tabella 1 – relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche

Area di processo Obiettivi di processo E’ connesso alle priorità

1 2

Curriculo, progettazione e valutazione

Istituire una figura preposta al coordinamento e al monitoraggio delle fasi progettuali ed operative a livello interdipartimentale

Risultati scolastici: Migliorare il successo formativo, soprattutto nelle classi 3° e 4°, in cui si riscontra un indice di promozione al di sotto della media di 15-20 punti

Risultati nelle prove standardizzate nazionali: recupero di un sufficiente livello di competenze di base, in italiano e matematica

Risultati scolastici: Contrastare la frequenza discontinua e gli abbandoni scolastici.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali:

Ridurre la variabilità dei risultati tra

classi e nelle classi.

Raggiungere il livello minimo di

competenze per le discipline di base

Raccolta sistematica dei dati relativi agli

esiti delle prove standardizzate.

Inclusione e differenziazione

Attuazione di screening approfondito in merito alle attitudini, abilità, aspettative e ai disagi in relazione alla scuola/famiglia/territorio.

Risultati scolastici: Migliorare il successo formativo, soprattutto nelle classi 3° e 4°, in cui si riscontra un indice di promozione al di sotto della media di 15-20 punti

Risultati nelle prove standardizzate nazionali: recupero di un sufficiente livello di competenze di base, in italiano e matematica

Risultati scolastici: Contrastare la frequenza discontinua e gli abbandoni scolastici.

Risultati nelle prove standardizzate nazionali: Ridurre la

variabilità dei risultati tra classi e nelle

classi.

Raggiungere il livello minimo di

competenze per le discipline di base

Raccolta sistematica dei dati relativi agli

esiti delle prove standardizzate.



Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Definire un piano delle attività formative ampio e corrispondente alle reali necessità dei docenti, per favorire la partecipazione e la motivazione.

Risultati scolastici

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Tabella 2 – Calcolo delle necessità dell’intervento sulla base di fattibilità ed impatto

Obiettivo di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5) Impatto (da 1 a 5) Prodotto: valore che identifica la rilevanza

dell’intervento

1 Curriculo, progettazione e valutazione 3 4 12

2 Inclusione e differenziazione 3 4 12

3 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

3 3 9

Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio

Obiettivo di processo in via di attuazione

Risultati attesi Indicatori di monitoraggio Modalità di rilevazione

1 Curriculo, progettazione e valutazione

Aumentare di almeno 3 punti percentuali gli esiti di ammissione alla classe successiva e diminuzione delle sospensioni di giudizio.

N° di valutazioni sufficienti nelle valutazioni interperiodali e quadrimestrali e riduzione numero delle sospensioni del giudizio nelle valutazioni del secondo quadrimestre

Schede di valutazione interperiodale e quadrimestrale


Strutturare indagini conoscitive relative alle aspettative e alle esigenze dell'utenza.

N° questionari di gradimento positivi

Questionari di gradimento Questionari socio-affettivi


Ridurre del 10 % gli abbandoni.

N° degli abbandoni Verbali consigli di classe Ritiri e abbandoni rilevati dai dati di



segreteria


Migliorare di 1 livello le competenze di base ed attestarsi almeno per il 10% degli allievi sui livelli 3-4-5 che, attualmente, sono pari a zero.

N° risultati positivi prove Invalsi Prove Invalsi


Armonizzare la variabilità tra classi e nelle classi attraverso metodologie condivise che valorizzino gli aspetti laboratoriali, anche tra classi aperte

N° risultati di prove parallele tra classi omogenee Prove strutturate e semistrutturate per classi parallele


Creare un sistema di comparazione con i livelli, interni ed esterni, rilevati negli anni precedenti al fine di verificare e prevedere le prestazioni

Elaborazione dati rilevati con il SW Cometa Plus del Polo Qualità di Napoli

Grafici e tabelle comparative con gli standard provinciali, regionali, nazionali

7 Inclusione e differenziazione Aumentare di almeno 3 punti percentuali gli esiti di ammissione alla classe successiva degli allievi BES e diminuzione delle sospensioni di giudizio.

N° di valutazioni sufficienti nelle valutazioni interperiodali e quadrimestrali e riduzione numero delle sospensioni del giudizio nelle valutazioni del secondo quadrimestre

Schede di valutazione interperiodale e quadrimestrale

8 Inclusione e differenziazione Strutturare indagini conoscitive relative alle aspettative e alle esigenze dell'utenza.

N° questionari di gradimento positivi Questionari di gradimento



SEZIONE 2 – DECIDERE LE AZIONI PER RAGGIUNGERE CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO IN DUE PASSI

Tabella 4 – valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni

Azione prevista Effetti positivi all’interno della scuola a medio

termine

Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine

Effetti positivi all’interno della scuola a lungo termine

Effetti negativi all’interno della scuola a lungo

termine

Nominare una figura di coordinamento interdipartimentale

supporto alla progettazione didattica supporto all'innovazione tecnologica e didattica per migliorare la didattica, la gestione delle dinamiche relazionali e comunicative tra le diverse componenti

parziale raggiungimento degli obiettivi se la figura preposta viene sostituita annualmente

Miglioramento del successo formativo

Attuazione di screening approfondito in merito alle attitudini, abilità, aspettative e ai disagi in relazione alla scuola/famiglia/territorio

Migliorare il successo formativo contrastare la frequenza discontinua e gli abbandoni Realizzare un progetto integrato che tenga conto delle diverse componenti della scuola e delle istituzioni del territorio

Possibile carenza di comunicazione tra istituzioni poca collaborazione con le famiglie

Miglioramento del successo formativo Riduzione degli abbandoni

Definire un piano delle attività formative ampio e corrispondente alle reali necessità dei docenti, per favorire la partecipazione e la motivazione

Motivare i docenti all'introduzione di nuovi tecnologie e metodologie didattiche Accogliere le richieste della componente docente in ambito formativo per rimotivare e dare nuovi stimoli

Una possibile scarsa partecipazione può ridurre gli effetti positivi di tale formazione

Migliorare il clima relazione e comunicativo tra docenti e discenti migliorare il successo formativo ridurre gli abbandoni per una maggiore affezione alla scuola



Tabella 5 – caratteri innovativi

Caratteri innovativi Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B

Tutte le azioni sono connesse con gli obiettivi previsti per la Legge 107/2015 Promuovere la valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio Trasformare il modello trasmissivo della scuola Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare Promuovere l'innovazione perché sia sostenibile e trasferibile

Introduzione e applicazione dell'Index for Inclusion La scuola viene dotata di strumenti, tecnologie e risorse professionali in grado di garantire la massima efficienza e produttività e viene messa in condizione di affrontare qualsiasi ulteriore cambiamento e innovazione agevolmente, nonché di rimanere aperta a qualsiasi cambiamento Utilizzo di software e tecnologie che agevolano i processi di insegnamento‐apprendimento soprattutto con gli alunni in difficoltà e con BSE.



SEZIONE 3 – PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCESSO INDIVIDUATO IN TRE PASSI

Tabella 6 - Descrivere l’impegno di risorse umane interne alla scuola

Figure professionali Tipologia attività Ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria

Collaboratori DS Progettazione PdM Coordinamento attività Collaborazione attività PdM

10 MOF

Funzione Strumentale PTOF

Progettazione PdM Coordinamento e monitoraggio delle fasi progettuali ed operative a livello interdipartimentale.

5 MOF

Funzioni Strumentali Progettazione PdM Sovraintendere ai lavori dei dipartimenti Collaborare per le attività del PdM

MOF

Docenti Commissione GAUS

Progettazione PdM Monitoraggio delle attività

12 MOF

Dipartimenti disciplinari Revisione curricula Predisposizione prove parallele

40 MOF

Coordinatori Consigli di Classe

Rilevazione dati sulle prove e sugli esiti scolastici per le attività di monitoraggio

40 MOF

DSGA Azioni economico-finanziarie Rilevazioni dati per le attività di monitoraggio

5 MOF



Tabella 7 - Descrivere l’impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi

Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno previsto Fonte finanziaria

Formazione 500 euro Bilancio scuola

Tabella 8 – Tempistica delle attività

attività Pianificazione attività

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Riunione dipartimenti x x

Consigli di classe x x

Monitoraggio x x x

Riunioni GAUS x x x

Riunioni gruppo di Valutazione x x x

Collegio Docenti x x x

Tabella 9 – Monitoraggio delle azioni

Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del

processo

Strumenti di misurazione

Criticità rilevate Processi rilevati Modifiche/necessità di aggiustamenti

Gennaio 2016 Elaborazione questionari di gradimento consegnati alle componenti della scuola

Questionari di gradimento

Dall’analisi sono state definite le seguenti criticità, utilizzando i criteri:

media dei risultati calcolata per tutte le parti interessate inferiore al 60%

valori assoluti per singola componente inferiori al 60% Dall’elaborazione dei questionari si evincono quindi le seguenti aree di criticità che vengono così elencate: 1) Organizzazione dei servizi: per tutte le componenti poca soddisfazione per pulizia della scuola (28,13%), calendario e orari scolastici (49,41%), efficienza e

Le possibili cause di criticità: 1)Organizzazione dei servizi 2)Infrastrutture: carenza di manutenzione periodica e di risorse economiche 3)Clima relazionale 4)Insegnamento 5)Comunicazione

1)Organizzazione dei servizi: carenza di formazione adeguata 2)Infrastrutture: carenza di manutenzione periodica e di risorse economiche 3)Clima relazionale: rapporti con la dirigenza: poco contatto con le componenti



cortesia della segreteria (58,91%) 2) Infrastrutture: per tutte le componenti poco soddisfacente il funzionamento per attrezzature e laboratori, in particolare per ciò che riguarda il funzionamento (45,65%) e la sicurezza delle attrezzature di laboratorio (53,42 %); gli studenti, inoltre, fanno poca pratica con le attrezzature nei laboratori (60,33%) 3) Clima relazionale: per tutte le componenti poco soddisfacente il rapporto con il Dirigente Scolastico (54,07%); poco soddisfacente i rapporti con i genitori per gli studenti (52,56%) 4) Insegnamento: poca considerazione da parte dei docenti dei bisogni e delle aspettative degli studenti (51,28%) 5) Insegnamento: per la componente docenti poco soddisfacente la preparazione degli studenti (59,09%) 6) Comunicazione: poco soddisfacente per tutte le componenti l’informazione da parte della scuola su orari, regole e regolamenti della scuola (59,66%); sulla tempestività delle comunicazioni sulla vita scolastica per studenti (44,23%) e per l’accesso a informazioni di carattere amministrativo e didattico (41,93%)

dell’Istituto; carenza nel coinvolgimento attivo della componente genitori e studenti nella progettazione dei servizi 4)Insegnamento: poca attenzione da parte dei docenti dei bisogni e delle aspettative degli studenti: carenza di formazione per la componente docente; poca soddisfazione per la preparazione degli studenti: carenza nell’utilizzo di strategie didattiche alternative 5) Comunicazione: carenza di formazione adeguata

Febbraio 2016 Somministrazione prove parallele

Elaborazione delle prove

Marzo 2016 Elaborazione risultati prove parallele

Risultati Prove Risultati poco comparabili Realizzare prove per competenze interdisciplinari Realizzare prove per tutte le materie e non solo per quelle



culturali

Giugno 2016 N° di valutazioni

sufficienti nella

valutazione secondo

quadrimestre

N° riduzione numero

delle sospensioni del

giudizio nelle

valutazioni del

secondo quadrimestre

Dall’elaborazione dei dati relativi agli scrutini finali di giugno possiamo evidenziare un netto miglioramento delle percentuali di promozione, oltre i tre punti previsti dal PDM, la riduzione delle sospensioni del giudizio, delle non ammissioni e degli abbandoni.


LICEO ARTISTICO, MUSICALE E COREUTICO FRANCESCO GRANDI - Vico I Rota,2 - 80067 SORRENTO -

ALLEGATO 4 REGOLAMENTO D'ISTITUTO

REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il Personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal Consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla auto giustificazione delle assenze previa autorizzazione dei genitori; i minori devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.

3. Le lezioni avranno inizio alle ore 8.00; l’ingresso a scuola è consentito per cause circostanziate e motivate fino alle ore 8.10. Dopo tale orario non è consentito l’ingresso in aula se non accompagnati da un genitori o muniti di loro motivata giustificazione.

4. I ritardi, quelli superiori ai 10 minuti dall’inizio delle lezioni,verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati tramite il libretto dai genitori. Gli alunni ritardatari oltre la prima ora saranno ammessi a scuola solo se accompagnati dai genitori

5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.

6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto consegnato al genitore che deposita la firma. Le assenze vanno giustificate dall'insegnante della prima ora di lezione che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. Per i maggiorenni la Scuola permette che siano gli stessi alunni ad apporre la propria firma e a ritirare il libretto. La Scuola ha la facoltà di informare le famiglie sulle assenze del maggiorenne.

7. Se l'assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni compresi i festivi, occorre presentare una certificazione medica. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni, se minore, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci; se maggiorenne dovrà giustificare direttamente al D.S. o a chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei Docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. Le numerose assenze, non motivate, influiranno sul credito scolastico in base alla valutazione dei Consigli di Classe.

8. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto, o in altra forma, e venire a prelevare personalmente lo studente minorenne.

9. L'Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, un docente, un genitore ed uno studente eletto dall’assemblea degli studenti indicati dal Consiglio di Istituto.

10. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori all'Organo di Garanzia interno che decide in via definitiva.

11. L'Organo di Garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle Studentesse e degli studenti.

12. L’uscita anticipata dell’alunno dell’edificio scolastico, non consentita prima della scadenza della terza ora dilezione, salvo casi eccezionali, che devono essere adeguatamente motivati dalla famiglia. Le richieste di uscita anticipate vanno presentate al D.S. o ad un suo delegato. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati superano il numero di 5 a quadrimestre, il Consiglio di classe informerà per iscritto la famiglia.



13. In caso di astensione collettiva dalle lezioni, gli alunni saranno riammessi ma non giustificati. Gli alunni presenti comunque non devono essere privati del loro diritto al regolare svolgimento delle lezioni, né devono in alcun modo risentire della particolare circostanza.

14. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato.

15. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.

16. Durante gli spostamenti, sia all’interno dell’edificio scolastico, che nelle rispettive pertinenze esterne, sono da evitare tutti i comportamenti che possono diventare pericolosi. Gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.

17. L’accesso ai servizi e ai distributori vanno utilizzati dalle ore 10 e fino alla penultima ora di lezione in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia.

18. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.

19. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.

20. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno al D. S. i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.

21. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola.

22. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Educazione Fisica dovranno presentare al D. S. la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l'iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.

23. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per la normale attività didattica. La scuola, in ogni caso, non risponde di eventuali furti.

24. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola saranno invitati a risarcire i danni.

25. È fatto divieto agli alunni di rispondere a telefonate esterne, fatta salva la mediazione del Collaboratore del D. S., ed invitare estranei ad intrattenersi con loro nella scuola.

26. Non è consentito usare il cellulare in classe né in qualsiasi spazio interno della scuola sia per comunicare sia per fotografare o filmare onde evitare eventi che possano costituire reato.

27. Non è consentito fumare in tutti gli spazi scolastici, comprese le aree esterne e neppure con le sigarette elettroniche. Coloro che violeranno questa disposizione saranno sanzionati nei termini di legge.



ALLEGATO 5

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza, di religione e sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono. Nell'esercizio dei diritti e nell'adempimento dei doveri il comportamento deve essere quindi corretto e consono ai principi su cui si fonda l'Istituzione scolastica.

La scuola è luogo

di formazione;

di educazione mediante lo studio;

di acquisizione di conoscente; di sviluppo della coscienza critica;

di socializzazione.

Gli alunni devono rispettare le istituzioni e le regole del vivere civile . Devono inoltre osservare i doveri scolastici e le norme che regolano la vita della comunità scolastica :

Rispetto nei confronti dei docenti, dei compagni e di tutti gli operatori scolastici; Assolvimento degli impegni scolastici;

Osservanza delle norme e delle regole che tutelano la sicurezza e la salute e che assicurano il regolare andamento della scuola;

Utilizzo corretto delle strutture, dei macchinari, dei sussidi, dell'arredo;

Il comportamento deve essere tale da non arrecare danni a persone o cose.

Premesso che Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare: ogni Consiglio di Classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le norme generali, inquadrando tale comportamento “anomalo” in una strategia di recupero o inserimento più generale. La successione delle sanzioni non é, né deve essere automatica: mancanze lievi possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate; mancanze più gravi sono oggetto di sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati. La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l'efficacia. Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione nell'ambiente scolastico. La convocazione dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero: tale atto dovrà essere compiuto a livello preventivo, quando possibile, dal singolo docente o dal Consiglio di Classe. La punizione disciplinare deve essere ispirata per quanto possibile al principio della riparazione del danno e non deve essere mortificante ed inutilmente ripetitiva. Agli alunni che manchino ai doveri scolastici e alle norme si applicano, secondo la gravità, previo procedimento disciplinare le seguenti sanzioni:



NATURA E CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI O DEGLI INTERVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI

S1. Invito alla riflessione individuale da parte del docente S2. Richiamo verbale da parte del docente. S3. Ammonizione scritta sul diario dello studente. S4. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario. S5. Sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni. S6. Sospensione dalle lezioni fino a quindici giorni. S7. Sospensione dalle lezioni oltre i quindici giorni.

SOGGETTI COMPETENTI AD INFLIGGERE LA SANZIONE

Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S4. Il Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S5. Il Consiglio di Classe può irrogare le sanzioni da S1 a S6: viene convocato entro due giorni dal Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti dei genitori). Il Consiglio di istituto può irrogare la sanzione S7 e viene convocato dal Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di Classe.

CORRISPONDENZA MANCANZE SANZIONI

Ritardi ripetuti da S1 a S4 Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S3

Ripetute assenze saltuarie da S1 a S4 Disturbo delle attività didattiche da S1 a S4

Assenze periodiche da S1 a S4 Linguaggio irriguardoso e offensivo da S1 a S5

Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S4 Violenze psicologiche verso gli altri da S3 a S5

Non rispetto delle consegne a casa da S1 o S3 Violenze fisiche verso gli altri da S4 a S6

Reati e compromissione dell'incolumità delle persone da S6 a S7.

Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell'ambiente lo studente dovrà porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e ciò in orario extrascolastico o durante le ricreazioni.

CONVERSIONE DELLE SANZIONI

A richiesta dell'interessato/a le punizioni possono essere convertite nelle sotto elencate attività utili alla comunità :

Svolgimento per brevi periodi di attività in alternativa o in aggiunta ai normali impegni scolastici;

Utilizzo del proprio tempo libero in attività di collaborazione col personale scolastico;

La durata e la tipologia sono commisurate alle mancanze commesse.

Possibilità di conversione:

Riordino del materiale didattico e delle aule;

Sistemazione delle aule speciali e dei laboratori;

Interventi per la manutenzione delle strutture interne ed esterne;

Collaborazione con le associazioni di volontariato; Attività di supporto alla Biblioteca



NORME PROCEDURALI Qualora sia necessario irrogare una sanzione disciplinare, le deliberazioni sono assunte dal competente Organo solo dopo aver sentito le giustificazioni dell'alunno/a che ha facoltà di produrre prove e testimonianze a lui/lei favorevoli. I provvedimenti devono essere sempre motivati e comunicati ai genitori; nella comunicazione deve essere segnalata la possibilità di usufruire della conversione della punizione disciplinare. Anche l'eventuale conversione è comunicata per iscritto alla famiglia. I provvedimenti disciplinari sono riportati nel registro dei verbali del Consiglio di classe Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante la sessione d'esame sono inflitte dalla commissione d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

IMPUGNAZIONI

Contro le decisioni dell'organo che ha inflitto le sanzioni è ammesso ricorso da parte dei genitori entro 15gg. dal ricevimento della comunicazione dell'organo di garanzia interno alla scuola;

Contro le decisioni dell'organo collegiale che ha inflitto la sanzione di cui alla lettera G), è ammesso ricorso entro 30 gg. dal ricevimento della comunicazione al Provveditorato agli Studi, che decide in via definitiva, sentita la sezione del Consiglio Scolastico provinciale relativa alla Scuola Media.

L'ORGANO DI GARANZIA È COSÌ COSTITUITO

Dirigente Scolastico - due docenti - un genitori - un alunno

Per quanto non contemplato nel presente regolamento, valgono le disposizioni vigenti.



ALLEGATO 6 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

(In base all'art. 3 D.P.R. 235/2007)

Elementi di riferimento

Il piano dell'Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La realizzazione del P.O.F. dipende dalla consapevolezza di specifiche responsabilità per tutte le parti della 'comunità. Molte di queste responsabilità derivano dalle regole del "vivere civile" che qui trovano, unicamente, dettaglio di applicazione.

Modalità di definizione Le parti della comunità scolastica sono identificate nel Docenti, negli allievi, nei genitori degli allievi, nel personale non docente e nel Dirigente Scolastico; ognuna di queste parti , direttamenteo tramite i propri rappresentanti presso iI Consiglio di Istituto, ha individuato e definito gli impegni caratteristici del proprio compito, rendendoli 'concetto condiviso, nella consapevolezza che essi non possono che essere parte dell'etica professionale e personale che sostiene i " vivere civile".

Impegno dei Docenti

Essere puntuali alle lezioni, precisi nella produzione delle programmazioni, di verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;

Non usare mai il cellulare in aula; Svolgere la propria mansione in modo da mai venir meno al rispetto da dare alle persone,

siano esse alunni, genitori o personale della scuola;

Essere attenti al comportamento degli studenti in classe e nell'intervallo e non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo collaboratore; Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, delle modalità di valutazione, dei tempi e delle modalità di attuazione;

Informare studenti e genitori dell'andamento del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento;

Far comprendere agli allievi i criteri di valutazione delle verifiche orali, scritte o di laborato - rio;

Comunicare a studenti e genitori, con chiarezza, i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio e la loro ricaduta sulla valutazione complessiva;

Effettuare almeno il numero minimo di verifiche, come previsto dai Dipartimenti disciplinari; Correggere, consegnare e discutere i compiti entro 15 giorni dalla prova e, comunque, prima

della prova successi.

Agire in modo da creare un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto reciproco;

Favorire le capacità dl iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità degli allievi; Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;

Lavorare in modo collegiale coni colleghi della stessa disciplina, con I colleghi dei consigli di classe e con l'intero Collegio Docenti;

Pianificare II proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero, sostegno e approfondimento, il più possibile personalizzate.

Impegni delle studentesse e degli studenti Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;

Mantenere gli impegni presi nelle attività extracurriculari;

Assicurare il rispetto della frequenza alle lezioni ed al corsi di recupero;

Non usare mal il cellulare in classe;



Lasciare l'aula solo se autorizzati dal docente;

Chiedere di uscire dall'aula soltanto in caso di necessità e uno per volta;

Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;

Conoscere l'offerta formativa presentata dagli insegnanti;

Rispettare i compagni e il personale della scuola;

Rispettare le diversità personali e culturali, nonché le sensibilità altrui;

Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;

Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola, risarcendo, anche solidalmente, i danni eventualmente arrecati;

Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o dl gruppo;

Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola o a casa;

Favorire le comunicazioni tra scuola e famiglia;

Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dal docenti.

Impegni dei genitori Conoscere l'Offerta Formativa della scuola;

Partecipare con costanza, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;

Collaborare al progetto formativo, con proposte e osservazioni migliorative;

Controllare sistematicamente, sul libretto le valutazioni e le giustificazioni di assenze e ri tardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti;

Rivolgersi ai Docenti a al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o perso nali;

Accertare che lo studente rispetti il divieto d'u. del cellulare a scuola e le norme sulla privacy circa la diffusione delle immagini;

Collaborare, nell'ambito delle relazioni famigliari, alle pianificazioni dell'allievo per raggiun gere obiettivi intermedi e traguardi finali.

Impegni del personale non docente

Essere puntuale e svolgere con precisione il lavoro assegnato;

Conoscere l'Offerta Formativa della scuola e collaborare a realizzarla, per quanto di competenza;

Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;

Segnalare ai Docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi;

Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tute le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti).

Impegni del Dirigente Scolastico Garantire e favorire l'attuazione dell'Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il proprio ruolo, valorizzandole le potenzialità;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

Cogliere le esigenze formative degli studenti e delle comunità in cui la scuola opera, per ricevere risposte adeguate;

Sviluppare il senso di appartenenza all'Istituto scolastico.

firma del genitore per accettazione per quanto riguarda iI proprio ruolo:

Firma della studentessa / dello studente per quanto concerne il proprio ruolo:

Data:



ALLEGATO 7 TABELLE DI VALUTAZIONE - TASSONOMIA

CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA In osservanza del decreto legge 1 settembre 2008, n.137 e del D.M. 516-01-09

Il comportamento degli studenti, valutato dal consiglio di Classe, concorrerà alla valutazione complessiva dello studente e, determinerà, se insufficiente, la non ammissione all’anno successivo di corso o agli esami di stato. Sono considerate valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. Il voto di condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti INDICATORI e alla seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE

Indicatori 1. rispetto del Regolamento d’Istituto; 2. comportamento responsabile:

nell'utilizzo delle strutture e del materiale della scuola,

nella collaborazione con docenti, personale scolastico e compagni,

durante viaggi e visite di istruzione; 3. frequenza; 4. puntualità; 5. partecipazione alle lezioni; 6. impegno e costanza nel lavoro scolastico in classe/ a casa;

CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO

Riferimenti normativi - D.M. 16 dicembre 2009, n. 99 (Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito scolastico) ed allegata tabella A; - O.M. n.41 dell’11 maggio 2012 (Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico 2011/2012); in particolare ART. 8 - Credito scolastico.

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M=6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno sco-lastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente.



Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi.

Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

MODALITA’ DI VERIFICA

Strumenti di verifica disciplinari:

A. prove oggettive strutturate:

A1.vero / falso A2.quesiti a risposta multipla A3.risposta a completamento.

B. prove semistrutturate:

B1. quesiti a risposta sintetica B2. quesiti a risposta singola B3. riassunti, saggio breve, articolo di giornale, analisi testuale, prove di comprensione, traduzione B4. Quesiti a tipologia mista B5. esercizi e/o problemi (matematica, fisica, chimica) B6. elaborazione di progetti didattici

C. prove aperte, non strutturate:

C1. temi C2. colloqui orali C3. Relazioni



VALUTAZIONE

Per verificare se gli obiettivi proposti sono stati raggiunti e in quale misura, si effettueranno osservazioni sistematiche in itinere e finali (valutazioni formative e sommative). Per la valutazione finale , così come per l’attribuzione del credito scolastico (relativamente alle classi del triennio), si terrà conto dei criteri stabiliti con delibere del collegio docenti e contenuti nel POF.

FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE

La valutazione periodica e globale degli alunni terrà conto:

Dell’ impegno, della partecipazione e del comportamento Della puntualità nell’esecuzione dei compiti Dei livelli di partenza e delle potenzialità dell’allievo, commisurati agli obiettivi minimi riportati nelle singole programmazioni disciplinari

Del comportamento e dei risultati verificati e documentati delle attività in area progettuale Altro: (specificare )

STRATEGIE DI RECUPERO

In presenza di difficoltà nella progressione dell'apprendimento, sempre sulla base delle linee di indirizzo del POF, saranno adottate le seguenti strategie di intervento:

Recupero in itinere Pausa didattica (secondo le modalità eventualmente individuate dal Collegio dei docenti) Sportello - alunni (secondo le modalità eventualmente individuate dal Collegio dei docenti) Corsi di recupero in orario extracurricolare Partecipazione ad attività di progetto extracurricolare: corsi PON di recupero disciplinare Partecipazione ad attività di progetto extracurricolare: progetti FIS di ricaduta specificamente

disciplinare Altro (specificare )

ATTIVITA’ INTEGRATIVE

TIPOLOGIA LUOGO/EVENTO

Visite guidate

Viaggio d’istruzione

Attività artistiche

Attività teatrali

Altro



TASSONOMIA usata per accompagnare le proposte di voto negli scrutini

Voto Descrittori Descrizione

1

2

3

A1 Partecipazione ed impegno:frequenta saltuariamente, assume un comportamento passivo e

demotivato, non si impegna nello studio

B1 Conoscenze: non possiede la stragrande maggioranza delle conoscenze richieste, presenta gravi

lacune

C1 Competenze: incontra difficoltà ad applicare i pochi contenuti acquisiti

D1 Capacità: trova difficoltà ad utilizzare le scarse competenze acquisite

E1 Abilità linguistica ed espressiva: manifesta povertà di lessico, carenze ortografiche, grammaticali e/o

sintattiche

4

A2 Partecipazione ed impegno: partecipa poco attivamente al dialogo educativo ed il suo impegno nello

studio è saltuario e superficiale

B2 Conoscenze: ha acquisito conoscenze molto frammentarie

C2 Competenze: commette frequentemente errori nell'applicazione delle conoscenze

D2 Capacità: non ha autonomia nella rielaborazione personale

E2 Abilità linguistica ed espressiva: la strutturazione del discorso non è coerente e lineare, il modo di

esprimersi è confuso ed impacciato

5

A3 Partecipazione ed impegno: non sempre partecipa attivamente al dialogo educativo ed il suo

impegno nello studio è discontinuo

B3 Conoscenze: possiede solo parzialmente le conoscenze richieste

C3 Competenze: commette errori nell'applicazione delle conoscenze

D3 Capacità: ha scarsa autonomia nella rielaborazione personale

E3 Abilità linguistica ed espressiva: la strutturazione del discorso non sempre è coerente e lineare; il

linguaggio non è sufficientemente appropriato

6

A4 Partecipazione ed impegno partecipa in maniera soddisfacente al dialogo educativo e si dedica con

una certa continuità allo studio

B4 Conoscenze: Possiede i concetti fondamentali della disciplina

C4 Competenze: sa applicare le sue conoscenze, anche se, talvolta, commette qualche errore

D4 Capacità: è capace di rielaborare i contenuti culturali

E4 Abilità linguistica ed espressiva: si esprime abbastanza correttamente; non presenta grosse carenze

ortografiche, grammaticali, sintattiche

7

A5 Partecipazione ed impegno: rivela interesse per la disciplina; si dedica allo studio con impegno

B5 Conoscenze: ha acquisito le conoscenze sufficienti per non commettere errori anche nell'esecuzione

di esercitazioni complesse

C5 Competenze:riesce ad applicare senza difficoltà e correttamente le conoscenze acquisite; è intuitivo

D5 Capacità: sa cogliere gli elementi essenziali di un argomento ed è in grado di rielaborare quanto

appreso

E5 Abilità linguistica ed espressiva: presenta discreta coerenza e linearità nella strutturazione del

discorso; il linguaggio è appropriato, corretto e vario



8

A6 Partecipazione ed impegno: partecipa attivamente al dialogo educativo, è fortemente motivato allo

studio ed ha caratteristiche da leader

B6 Conoscenze: evidenzia conoscenze approfondite degli argomenti trattati

C6 Competenze: sa effettuare analisi approfondite ed applica senza errori i principi acquisiti; buone le

capacità intuitive e di sintesi

D6 Capacità: è in grado di rielaborare criticamente ed autonomamente le conoscenze acquisite e di

effettuare senza difficoltà i collegamenti tra le diverse tematiche

E6 Abilità linguistica ed espressiva: evidenzia ricchezza di riferimenti e capacità logico - analitiche -

sintetiche autonome; l'esposizione è fluida, appropriata e varia

9

10

A7 Partecipazione ed impegno: partecipa in modo costruttivo al dialogo; ha caratteristiche da leader;

ha un notevole senso di responsabilità; si dedica allo studio con scrupolo e diligenza

B7 Conoscenze: possiede un bagaglio culturale completo e ben strutturato

C7 Competenze: applica con facilità i principi appresi, in problemi anche complessi; possiede ottime

capacità intuitivo - sintetiche; possiede buone capacità di osservazione, astrazione ed estrapolazione

D7 Capacità: possiede considerevoli capacità critiche e logico-deduttive; è in grado di fornire pertinenti

valutazioni personali

E7 Abilità linguistica ed espressiva: i riferimenti culturali sono ricchi ed aggiornati; si esprime

correttamente in modo fluido e vario

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PIANO TRIENNALE DEL'OFFERTA FORMATIVA 2016 -2019 · Nell’elaorare il doumento, reependo la normatia ministeriale i n materia, si è fatto riferimento ... IL QUADRO ORARIO DEL LICEO