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PIANO URBANISTICO COMUNALE
PRELIMINARE DI PIANO
il Sindacoavv. Francesco Alfieri
Delegato politico-istituzionalearch. Emlio Prota
Progettista - UTCing. Agostino Sica
Responsabile del procedimento e dell’ufficio di pianoing. Agostino Sica
Responsabile del procedimento valutazione ambientale strategicaarch. Giuseppe Bilotti
Consulenza urbanisticaprof. arch. Francesco Domenico Moccia
Consulenza ambientale - paesaggistica - naturalisticaprof. arch. Roberto Gambino
Consulenti ufficio pianificazione urbanistica e programmazione socio-economicaarch. Antonio Elia Sicaing. Luigi Vaccaroing. Michele Infante
Consulenti valutazione ambientale strategicaarch. Federica Thomassetarch. Giuseppe Anzaniarch. Raffaella Gambino
Area assetto ed utilizzazione del territorioResponsabile ing. Agostino SicaPiazza della Repubblica, 3, [email protected]
Redazione opuscolo informativoprof. arch. Francesco Domenico Mocciaconsulenti Ufficio pianificazione urbanistica e programmazione socio-economica via Carlo Pisacane, 11, [email protected]
972 – 2013 : Sono oramai trascorsi più di 40 comunicazione, allo scopo di migliorare le condizioni di vita per
anni dall 'approvazione del Programma di la collettività. Nello studio preliminare, nonché delle fasi 1Fabbricazione. In questi lunghi decenni, sono successive di elaborazione del Piano ci si avvarrà del concorso di
stati adottati diversi strumenti urbanistici,alcuni dei quali molteplici discipline quali l'architettura, l'ingegneria, la geologia, la
prossimi all'approvazione, ma purtroppo NULLA è geografia, la sociologia, l'archeologia. Tutte queste discipline
accaduto. La Città di Agropoli negli anni,in diversi ambiti, dovranno contribuire a determinare la scelta del piano che a sua
ha subito l'assenza di una pianificazione generale, ed in volta, influenzerà in maniera decisiva lo stile di vita delle persone
particolare di quella particolareggiata. su questo territorio.
Premessa. L'urbanistica nasce come bisogno di dare Gli obiettivi del PUC. L'obiettivo del P.U.C. è quello di
un'organizzazione agli insediamenti umani. Più recentemente, a riorganizzare la Città di Agropoli, secondo un ordine
partire dalla prima metà del XX secolo, quando l'uomo ha complessivo, e di programmare il suo sviluppo e la sua crescita
riconosciuto l'opportunità di organizzare anche il territorio non con un disegno unitario e organico. In questi quaranta circa,
urbano con strumenti e metodi analoghi a quelli dell'urbanistica, infatti, il territorio della Città di Agropoli ha visto modificare
il termine è andato assumendo un significato più ampio che profondamente la sua immagine e la sua struttura sociale,
abbraccia tutti gli studi sul territorio in generale ed estende il spesso con esiti qualitativi insoddisfacenti e con le difficoltà di una
proprio campo dall'analisi e comprensione dei fenomeni che programmazione estemporanea e non supportata da una
interessano la città ed il territorio alla pianificazione di questi ad visione d'insieme necessaria per governare i complessi processi
ogni livello. E' evidente comunque che, a causa di pressioni della costruzione urbana. Il piano cerca di moderare il consumo
antropiche sempre più marcate, di crescenti complessità spropositato del suolo e adotta una visione d'insieme in una
relazionali e delle esigenze umane, dell'evoluzione tecnologica, prospettiva di medio e lungo termine che investe fortemente
della necessità di salvaguardia dell'ambiente, dare un'ordine ai sullo sviluppo sostenibile e sulla valorizzazione delle preziose
luoghi dove gli uomini vivono e dovranno vivere, lavorare risorse ambientali e storico-culturali del territorio.
ricrearsi è divenuto un impegno estremamente complesso. Il Il concetto di città viene esteso ad un insieme ben più ampio di
compito del Piano Urbanistico Comunale non è più quello di quella costruita ed entrano in gioco fattori determinanti per la
trovare una forma per la città, bensì il conseguimento di un sua connotazione: il piano non si dovrà limitare ad individuare
equilibrio dinamico di tutte le componenti che relazionano nuove zone di espansione o nuovi parametri urbanistici, ma
l'uomo al territorio e quindi anche l'assetto futuro del territorio. dovrà introdurre una visione sistemica e complessiva delle
Ma l'urbanistica riconosce di non poter determinare da sola il risorse del territorio, cercando di suggerire tutte le possibili
miglioramento di questi rapporti; consegue che oggi, assai più di sinergie che possono scaturire da un uso equilibrato e
un tempo, questa azione deve ispirarsi a un disegno più ampio sostenibile delle diverse componenti ambientali, produttive,
di ordine non soltanto disciplinare, ma complessivo e quindi di residenziali, infrastrutturali e di servizio.
azione politica generale di cui il PUC è uno degli strumenti più
efficaci, e se usato a proposito, più determinante. Il PUC si Il delegato politico-istituzionale
occupa, dal punto di vista sociale ed umano, dell'assetto della arch. Emilio Prota
popolazione, provvedendo a sistemare razionalmente la città, le
contrade, i territori, gli insediamenti produttivi e i mezzi di
erso il piano urbanistico comunale che
consolida la nuova visione della città. La Vscelta di redigere e portare all'approvazione
un piano urbanistico comunale non nasce soltanto dal
dover assolvere un obbligo amministrativo, ma anche
dalla necessità di dare concretezza a una precisa visione
politica che deve necessariamente coniugare la tutela e
la valorizzazione di un contesto ambientale di grande
rilievo con una politica di sviluppo equo, diffuso e
sostenibile.
Questa visione della città nel prossimo futuro è
motivata dalla certezza che la bellezza dei luoghi, la
ricchezza dei valori culturali che vi si sono depositati nel
corso dei secoli e dei millenni, possano tradursi in
migliori opportunità di vita e di sviluppo per la comunità
locale, in nuove prospettive di lavoro per i giovani e in
fattori d'attrazione duratura dei visitatori e i turisti.
Dopo aver dato una serie di risposte puntuali ad alcune
esigenze annose e per questo più urgenti e pressanti,
realizzando in pochi anni una serie di attrezzature
pubbliche troppo a lungo attese dalla cittadinanza,
intendiamo affrontare il compito di regolare le vicende
urbane di Agropoli con un piano urbanistico,
rimediando ancora una volta a una carenza
“strutturale” storica della città.
Si tratta di un lavoro preliminare sulla base del quale si
apre un processo di partecipazione e concertazione
con i cittadini e le associazioni.
il Sindaco
avv. Francesco Alfieri
l presente documento illustra le strategie stratificazione, tuttora in corso, di una pluralità di
contenute nel Preliminare di Piano del futuro PUC strumenti di diverso genere e scala, dal PNCVD (Piano I(Piano Urbanistico Comunale) della città di del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano), al
Agropoli, redatto in base alla legislazione e alla PTR della Regione Campania (approvato nel 2008 con
pianificazione regionale in materia di governo del l'integrazione delle Linee Guida per il paesaggio), al
territorio. PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento)
Date le particolari qualità di Agropoli si è data speciale approvato nel 2012 dalla Provincia di Salerno, al Piano
rilevanza al paesaggio, ai fini e nei limiti stabiliti dalla di Gestione delle ZPS (zone di protezione speciale) e
Regione con le 'Linee guida per il paesaggio' contenute dei SIC (Siti d'interesse comunitario), nell'ambito del
nel P.T.R. (Piano Territoriale Regionale della Campania) Progetto Life Natura. Questa situazione normativa
e formate ai sensi del Codice dei Beni culturali e del determina, un'acuta urgenza di “mettere ordine” nelle
paesaggio, e della Convenzione Europea del Paesaggio. regole di gestione del territorio. Ma anche e
Scopo del Preliminare di Piano è di stabilire, con la contemporaneamente un rilevante spostamento
partecipazione dei cittadini, gli obiettivi da raggiungere d'attenzione dalle regole e dai vincoli, espressi da
con il Progetto di Piano. A questo scopo, il presente ciascuno degli strumenti sopra ricordati, alle strategie
documento esplora le potenzialità della città nel quadro più efficaci per assecondare i processi d'innovazione
dei vincoli e dei compiti stabiliti, offrendo, comunque, positiva e per contrastare quelli meno desiderabili.
un coerente quadro conoscitivo e una conseguente L'importanza accordata, nel piano di Agropoli, alla sua
proposta, rappresentate in sintesi rispettivamente nelle funzione strategica e ai processi sociali con cui
tre tavole def inite r ispett ivamente, Carta esercitarla, trova ampie motivazioni, ovviamente, nei
d'inquadramento territoriale, Carta di interpretazione cambiamenti che hanno investito negli ultimi decenni la
strutturale, Carta del Quadro strategico. Le realtà economica e sociale e i processi decisionali, in
conoscenze si completano con altre tavole grafiche e particolare il “salto di scala” di molti problemi
documenti vari che costituiscono supporto cognitivo e ambientali, non più gestibili con i tradizionali strumenti
giustificativo delle proposte del PUC. Come prevede la del governo locale. Ma è nella specifica situazione di
legislazione regionale, il presente Preliminare di Piano è Agropoli che trova fondamento la sua funzione
accompagnato dal documento d'avvio delle procedure strategica, considerate le notevoli potenzialità di
della VAS (Valutazione Ambientale Strategica). sviluppo derivanti dalla posizione in un area di grande
Il PUC di Agropoli si colloca in un quadro normativo attrattività turistica e naturalistica nonché dal ruolo di
che sembra, al contempo, lacunoso e complesso. centro di servizi di un ampio circondario.
Lacunoso perché il Comune è tuttora sprovvisto di
Piano Regolatore e fermo al “Programma di
fabbricazione” del 1972, dopo 4 decenni del tutto
inidoneo a guidare e controllarne lo sviluppo
urbanistico. Complesso, perché frutto della
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Legge Regione Campania n. 16 del 22 dicembre 2004 «Norme sul governo del territorio»
La norma regola e disciplina i tre livelli di pianificazione territoriale
Piano territoriale regionale (P.T.R.)
Piano territoriale di coordinamento provinciale (P.T.C.P.)
Piano urbanistico comunale (P.U.C.)
- Disegnare l’assetto del territorio regionale- Indirizzare la pianificazione provinciale e comunale- Individuare le linee fondamentali del territorio di area vasta (Grandi linee di comunicazione, Strutture portuali ed aereoportuali, Reti di energia e telecomunicazioni, Grandi insediamenti produttivi e commerciali, Bonifica dei siti inquinati di interesse regionale)
Il P.T.C.P. disegna l’assetto del territorio provinciale in conformità con il P.T.R. oltre a rappresentare il principale punto di rifrimento per le strategie di pianificazione urbanisica da parte dei comuni. Lo strumento ha inoltre valore di:- Valore e portata di piano di bacino- Valore e portata di piano territoriale di parco- Piano A.S.I.- Piano di tutela ambientale
- disciplina la tutela ambientale e le trasformazioni urbanistiche del territorio comunale- Individua la perimetrazione degli insediamenti abusivi oggetti di condono ai fini della loro
riqualificazioneAl P.U.C. sono allegate:- Norme tecniche di Attuazione - Manutenzione del territorio, - Manutenzione urbana, recupero, trasformazione e sostituzione edilizia, - Supporto delle attività produttive, - Sviluppo dell’attività agricola, - Regolamentazione dell’attività edilizia
l PTR persegue la finalità di garantire la coerenza Ambiti insediativi
degli strumenti di pianificazione territoriale Gli Ambiti Insediativi fanno riferimento a Iprovinciale, soggetto al rispetto della legislazione “microregioni” in trasformazione (Campanie
statale e della normativa comunitaria vigenti nonché “incompiute”), individuate con lo scopo di mettere in
della convenzione europea del paesaggio e dell'accordo evidenza l'emergere di città, distretti, insiemi
Stato-Regioni. territoriali con diverse esigenze e potenzialità.
Attraverso il P.T.R. la Regione Campania, nel rispetto L'interpretazione è quella della regione “plurale”
degli obiettivi generali di promozione dello sviluppo formata da aggregati dotati di relativa autonomia,
sostenibile e di tutela dell'integrità fisica e dell'identità rispetto ai quali la Regione deve porsi come “rete” che li
culturale del territorio e del coordinamento con gli inquadra, coordina e sostiene. Il PTR individua nove
indirizzi di salvaguardia già definiti dalle amministrazioni ambienti insediativi:
statali competenti e con le direttive contenute nei piani 1. la piana campana, dal Massico al Nolano e al Vesuvio;
di settore previsti dalla normativa statale vigente, 2.la penisola sorrentino-amalfitana (con l'isola di Capri);
individua gli obiettivi di assetto e le linee principali di 3. l'agro Sarnese-Nocerino;
organizzazione del territorio regionale, nonché le 4. l'area salernitana e la piana del Sele;
strategie e le azioni volte alla loro realizzazione. I 5. l'area del Cilento e del Vallo di Diano;
principali contenuti dello strumento di pianificazione 6. l’Irpinia;
con ripercussioni sul territorio del Comune di Agropoli 7. il Sannio;
riguardano: 8. la media valle del Volturno con il Matese;
La portualità turistica 9. la valle del Liri-Garigliano.
Il PTR individua 10 ambiti territoriali autosufficienti. La Tale individuazione deriva dall'incrocio dei quadri
città di Agropoli ricade nell'ambito Cilentano. ambientali, delle trame insediative, delle reti per la
All'interno di questo ambito il porto di Agropoli viene mobilità e delle morfologie economico-sociali.
definito come quello di maggiori dimensioni. Gli Agropoli è collocabile legittimamente sia nell'ambiente
interventi previsti dal P.T.R. sul porto di Agropoli insediativo n° 4 che nel n° 5.
riguardano: Ambiente insediativo n. 4 – Salernitano-Piana del Sele
Ÿ Ripristino fondale portuale del porto di Agropoli; Descrizione sintetica dei problemi.
Ÿ consolidamento banchina testata molo di La parte settentrionale dell'ambiente, coincidente con
sopraflutto porto di Agropoli l'area urbana di Salerno, ivi compresi i comuni di
Ÿ Interventi di cui allo Studio di fattibilità Pontecagnano-Faiano e Bellizzi, quelli della Valle
"Riqualificazione del porto turistico di Agropoli” dell'Irno, la fascia pedemontana dei Monti Picentini e il
proposto dal Comune di Agropoli approvato con n. sistema Battipaglia-Eboli-Campagna sono interessati
DGC n. 210 del 15/12/03 ed acquisito al Protocollo principalmente da problemi di natura insediativa e
regionale n. 783659 del 16/12/03. infrastrutturale. La parte centro-meridionale
dell'ambiente, attraversata dal Sele, si caratterizza per
una forte vocazione agro-zootecnica, culturale e
ambientale, per cui i maggiori problemi sono legati all'
esercizio delle attività connesse a tali settori. Per quanto
riguarda l'aspetto idrogeologico è da segnalare il diffuso
fenomeno dell'erosione costiera e la mancanza di
interventi organici di contrasto.
Ambiente insediativo n. 5 – Cilento e Vallo di Di Diano
descrizione sintetica dei problemi.
I problemi dell'ambiente insediativo sono legati
principalmente ai profili geologici, geomorfologici,
idrogeologici, insediativi, economici e sociali. Il Cilento è
da tempo riconosciuto come uno dei territori a scala
regionale maggiormente interessato da fenomeni
franosi e da alluvioni. Ben 42 sono, infatti, i centri abitati
soggetti a consolidamento. Ai problemi del sistema
geomorfologico interno si aggiunge quello legato
all'erosione delle coste, che interessa l'80% dei circa
130 km di litorale.
Sistemi Territoriali di Sviluppo (Terzo Quadro)
Si riportano i Sistemi territoriali di sviluppo proposti e i
relativi comuni di appartenenza.
STS A3 - ALENTO MONTE STELLA: Agropoli, Casal
Velino, Castellabate, Cicerale, Laureana Cilento, Lustra,
Montecorice, Ogliastro Cilento, Omignano, Perdifumo,
Pollica, Prignano Cilento, Rutino, San Mauro Cilento,
Serramenzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, Torchiara.
Per il sistema stradale le principali invarianti progettuali
riguardano la strada di collegamento variante alla SS 18
all'altezza dello svincolo di Paestum al comprensorio
aree industriali di Agopoli, Capaccio, Ogliastro Cilento e
Giungano (codice intervento 34).Per il sistema
ferroviario non sono previsti interventi.
L P I A N O T E R R I T O R I A L E D I queste due formazioni, e immediatamente
COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA prospiciente il mare, si sviluppa l'intero abitato di IDI SALERNO. Il PTCP della Provincia di Salerno, Agropoli. Va menzionata anche la conformazione
approvato con D.C.P. n. 15 del 30/03/20012, risulta lo definita «Terrazzo costiero» che segue la costa fino al
strumento di pianificazione immediatamente confine nord del territorio comunale. A sud-est dalla
sovraordinato ai piani urbanistici comunali. Pertanto, lo foce del Fiume Testene, si configura una morfologia che
strumento del PUC di Agropoli, verrà formato sulla comprende al suo interno il promontorio dell'antico
scorta delle previsioni contenute in tale strumento. La nucleo di fondazione di Agropoli, e successivamente la
proposta di PTCP della Provincia di Salerno, articola i costa, costituita da coste alte e falesie. L'elemento di
propri contenuti progettuali in “disposizioni di carattere geologico-morfologico rilevante, quindi,
carattere strutturale e programmatico. La risulta essere costituito dalla formazione rocciosa su cui
componente strutturale è relativa a scelte di lungo fu fondato l'antico nucleo della città di Agropoli. Il sito è
termine, la componente operativa o programmatica è inserito all'interno della scheda per l'inventario dei
riferita a tempi brevi e necessita di verifiche e “geositi della Regione Campania”. Tale individuazione,
rielaborazioni frequenti e si presta elettivamente a presuppone, in fase di redazione del P.U.C., la
pra t i che d i t ipo concer ta t i vo -negoza le” . previsione di azioni tese alla sua tutela, e
Territorialmente la proposta di Piano articola il valorizzazione.
territorio della Provincia di Salerno in sub-ambiti, L'ambiente biotico. L'uso agricolo del suolo nella
definiti ambiti territoriali identitari, identificati sulla Provincia di Salerno
scorta delle “unità di paesaggio” dedotte dalla “Carta La carta dell'uso agricolo del suolo è lo strumento
dei paesaggi” redatta dalla Regione Campania. Iil essenziale per la conoscenza dell'utilizzo delle risorse
territorio del Comune di Agropoli, viene compreso del territorio. Con tale strumento, può essere valutata,
all'interno dell'ambito territoriale identitario definito “Il quindi, la dinamica ed il livello di consumo della risorsa
Cilento, Calore, Alento, Mingardo, Bussento e Alburni suo lo ag ro - fo res t a l e a f a vore non so lo
sud-est” ed è inoltre ricompreso nell'unità di paesaggio dell'urbanizzazione e delle infrastrutture, ma anche di
n. 32 definita “Agropoli-Ogliastro Cilento”. Il PTCP altre attività antropiche ad alto livello di consumo di
prevede l'analisi del territorio della Provincia di Salerno suolo. Dall'analisi dello specifico ambito del territorio
nei temi commentati nel seguito. del Comune di Agropoli, emerge chiara la disposizione.
Il Sistema ambientale Notiamo infatti la disposizione delle aree definite
Le caratteristiche di valenza ambientale del territorio urbanizzate ed in particolar modo la loro distribuzione
del Comune di Agropoli, menzionate nel PTCP, sono sul territorio comunale. Le due tipologie si configurano
costituite dai due principali crinali secondari costituiti secondo le direttrici dei principali percorsi stradali
dalle colline del monte Tresino e la formazione collinare locali ed in modo sparso e senza un'organica struttura a
della Collina S. Marco. Tra il fondovalle compreso tra ridosso degli ambiti urbani recenti consolidati quali le
BIODIVERSITÀ NATURALITÀ
AREE NATURALI PROTETTE BENI STORICO-CULTURALI
CENTRALITÀ URBANE E DEI SERVIZILE RISORSE NATURALI E AGROFORESTALI
località di Moio, Madonna del Carmine, la Collina S. Agropoli, nello specifico rientra per quasi il 90% nel
Marco, e Fuondi e Frascinelle. Queste tipologie di grande insieme delle aree di collina e nel sottoinsieme
edificato, a causa del loro aspetto spontaneo non delle colline costiere, nello specifico individuate dalla
risultano costituite da uno sviluppo urbano regolato Colline costiere del Cilento. Alla cartografia del
oltre che a contribuire ad un disegno urbano territorio rurale aperto si riferiscono le strategie e gli
frammentato. Le future previsioni di P.U.C. dovranno indirizzi normativi contenuti nelle norme di attuazione
quindi prevedere azioni tali da imporre una ad una scala di area vasta del Piano territoriale di
regolarizzazione dall'attuale impianto urbano, coordinamento provinciale. In sede di redazione del
attraverso la previsione di azioni tese alla sua P.U.C. del Comune di Agropoli, tali aree andranno
trasformazione sia fisica che di destinazione, al fine di ridefinite e dettagliate ad una scala idonea alla
r e n d e r e o r g a n i c o i l d i s e g n o u r b a n o e pianificazione comunale.
contemporaneamente fornire gli ambiti urbani più La Rete Ecologica Provinciale
periferici dei necessari standard e servizi pubblici. Tali Il PTCP di Salerno indica, quale strumento strategico
previsioni dovranno comunque essere innestati su una primario di pianificazione teso a mitigare gli effetti della
programmazione tesa allo sviluppo e alla crescita frammentazione ambientale di origine antropica, la
sociale ed economica globale. realizzazione della rete ecologica provinciale. Questo
Le risorse naturalistiche ed agroforestali strumento intende eliminare la frammentazione degli
Relativamente al Comune di Agropoli, le specificità ambienti naturali, causa della riduzione della loro
rilevate riguardano in particolare i mosaici agricoli e le estensione e del loro isolamento. Gli indirizzi dettati
aree agricole collinari della Collina S. Marco, del Monte per la costruzione di tale rete ecologica hanno quindi
Tresino e del rilievo collinare alla loc. Palomba ed i l'obiettivo di preservare sia la diversità biologica, sia i
mosaici agricoli e le aree agricole della valle a ridosso processi dinamici che permettono il mantenimento
del corso del Fiume Testene. della vitalità e della funzionalità in tempi lunghi di
I sistemi del territorio rurale ed aperto popolazioni e comunità biologiche, di ecosistemi, di
A base delle disposizioni contenute nel PTCP viene paesaggi e del patrimonio culturale.
posta la Carta dei sistemi del territorio rurale ed aperto Gli indirizzi e le prescrizioni normative
in cui vengono individuate le partizioni complesse del La strategia per il sistema ambientale trova riscontro
territorio provinciale aventi aspetti fisiografici ed nell'articolazione delle Norme tecniche di attuazione
estetico-percettivi chiaramente identificabili e allegate al PTCP. Tale normativa, in riferimento alla
contenenti nel loro interno le diverse tipologie delle zonizzazione in essa contenuta, riportata nella tavola
risorse naturalistiche ed agroforestali individuate nella della disciplina integrata del territorio, prevede un
cartografia del C.U.A.S.. Il territorio della Provincia di ruolo centrale di promozione, tutela e fruizione
Salerno viene organizzato gerarchicamente in 3 grandi sostenibile del patrimonio ecologico e geologico, la
sistemi e 9 sistemi e 22 sottosistemi. Il territorio di salvaguardia dell'integrità fisica, morfologica,
Il sistema turisticoIL SISTEMA TURISTICO LE INFRASTRUTTURE I TRASPORTI E LA LOGISTICA
LA RETE ECOLOGICA AMBIENTALE STRUTTURA PAESAGGISTICA
IL SISTEMA PRODUTTIVO CENTRALITÀ E POLARITÀ TERRITORIALI
naturalistica, dell'identità culturale e dei caratteri coerenza con le specificità e identità locali. Si vuole Le attrezzature per il turismo indirizzi strategici. Dall'analisi della rete stradale
paesaggistico-ambientali del territorio provinciale. puntare pertanto sul rafforzamento delle centralità In provincia di Salerno il turismo è caratterizzato da provinciale emerge che in provincia di Salerno mancano
Il sistema insediativo urbane di tipo medio-piccole. La strategia del PTCP quattro fattori, diversificazione dell'offerta (turismo le strade extra urbane principali che hanno la funzione di
Agropoli può considerarsi l'avamposto della porzione riguardo la riqualificazione dei caratteri funzionali , balneare, culturale, archeologico, naturalistico, collegare i flussi dalla rete primaria autostradale a quella
meridionale della provincia di Salerno, rappresentando morfologici e paesaggistico ambientali dei sistemi enogastronomico, termale). La provincia di Salerno secondaria. Per questo motivo è in corso di
storicamente la “porta del Cilento”. Dall'analisi insediativi riguarderà principalmente la tutela , il presenta 1200 esercizi di cui più di 1/3 composto da progettazione la variante sud alla SS 18 da Capaccio-
condotta dal PTCP risulta che lo storico squilibrio tra le recupero e la valorizzazione sostenibile dei centri strutture alberghiere e i 2/3 da strutture extra- Agropoli a Battipaglia che consentirà tempi di
due realtà socio-economiche, del Nord della Provincia storici, la localizzazione di servizi ed attrezzature alberghiere. La sola Paestum, realtà a confine con percorrenza decisamente più bassi per raggiungere il
più popoloso e ricco e del suo Meridione, meno prioritariamente in zone di recente e parziale Agropoli, ha registrato (2003-2004) un calo delle capoluogo e lo svincolo sull' A3.
popoloso ed ancora poco sviluppato, negli ultimi edificazione anche con azioni volte alla riqualificazione strutture alberghiere di categoria superiore (5* 4*) La rete ferroviaria presenta un tratto terminale della
decenni si è notevolmente attenuato. Questa morfologico-spaziale, il contenimento del consumo del notevole, conformemente al trend provinciale ed un linea fondamentale Alta Velocità in territorio di Nocera
circostanza è da ascriversi a migliori prospettive di suolo privilegiando, il miglioramento del paesaggio incremento di quelle di categorie inferiori. Questo dato Inferiore; è previsto l'estendimento di tale linea fino a
condizioni di vita in termini di prestazioni urbane urbano con azioni morfologiche tese a dare un disegno denota una trasformazione della domanda turistica in Battipaglia distante 30 Km da Agropoli. E' previsto
(maggiori servizi) e di possibilità di lavoro. agli insediamenti con impianto urbanistico incompiuto, il provincia orientata verso strutture ricettive di tipo non altresì l'adeguamento della linea ferroviaria Battipaglia-
L'espansione degli insediamenti e morfologia rafforzamento degli spazi pubblici, la riqualificazione tradizionale. La realtà comunale di Agropoli ha visto Reggio Calabria con lo scopo di collegare l'importante
insediativa , consumo del suolo degli insediamenti specialistici e produttivi. Per gli infatti un notevole incremento delle strutture extra scalo marittimo commerciale di Gioa Tauro con il
L'analisi storica dell'espansione degli insediamenti insediamenti produttivi gli assi strategici sono alberghiere. Centro Nord.
condotta dal PTCP sul nostro territorio va messo in l’individuazione e localizzazione delle aree per gli Politiche per il turismo
evidenza che in base all'analisi condotta dal PTCP, il insediamenti produttivi in funzione della loro Il PTCP riconosce il ruolo strategico del turismo per lo
Comune di Agropoli, non rientra tra quelli in cui è alta importanza e specificità, la definizione coerente con il sviluppo economico-occupazionale della provincia. In
la percentuale di case sparse così come definite sistema delle interconnessioni urbane (dei poli) al fine di particolare il PTCP individua 5 ambiti su cui agisce con
dall'Istat. Quindi il fenomeno della dispersione edilizia- addivenire all'individuazione del sistema infrastrutturale azioni di valorizzazione diversificate. In particolare
abitativa è presente, ma non in maniera devastante (materiale e immateriale). Agropoli rientra nell'area del Cilento costiero su cui si
come per esempio per Castellabate, Eboli, Capaccio, Gli agglomerati industriali prevedono interventi volti alla riqualificazione delle
Pollica, Pisciotta, Pontecagnano, Centola (Palinuro) etc. Per quanto riguarda i nuclei industriali , il PTCP descrive attrezzature e dei servizi per il turismo. Nel dettaglio si
Riassetto policentrico e riqualificazione urbana le varie realtà provinciali di Salerno e Battipaglia e quelle prevede la tutela e valorizzazione delle risorse
In conformità agli indirizzi del PTR, Il Piano provinciale secondarie di Contursi ed Oliveto Citra , Sarno etc. ambientali e culturali, la Diversificazione dell'offerta
propone di adottare un sistema di riassetto del sistema senza far menzione al nucleo presente tra Agropoli- turistica con la promozione anche dell'entroterra, la
insediativo provinciale di tipo policentrico, nel senso di Ogliastro , Cicerale , Giungano che per la loro riqualificazione e potenziamento dei servizi turistici
creare una rete di città – poli complementari dal punto localizzazione e ubicazione , hanno delle potenzialità ricettivi, il potenziamento della mobilità in chiave
di vista funzionale e capaci di produrre valore aggiunto inespresse. sostenibile;
alla qualità insediativa, creando così una rete La grande distribuzione commerciale Il sistema infrastrutturale
diversificata di servizi di livello sovra comunale e di altre Agropoli non rientra tra i comuni interessati da strutture La rete infrastrutturale svolge una funzione decisiva in
funzioni fondate su criteri di sostenibilità ambientale e della grande distribuzione commerciale. tutti i processi economici e il PTCP individua una serie di
LE RISORSE NATURALI E AGROFORESTALI
BIETTIVI E RUOLO DEL PUC. Finalità obiettivi posti a base del redigendo P.U.C. Per definire dalla Regione Campania e dai piani sovraordinati. Tali
ed obiettivi. Al centro delle finalità e degli questi obiettivi, che guideranno la proposta di piano è indicazioni dovranno trovare puntuale riscontro nel
necessario che amministrazione e cittadini prendano in processo di formazione del Piano. Ciò premesso, si Oobiettivi per il P.U.C. risulta centrale l’idea
che Agropoli debba e possa rivendicare un ruolo di esame le seguenti tematiche generali. ritiene opportuno esporre qui i ragionamenti e le scelte
“motore e centro di riferimento” per il Cilento costiero Ÿ Tutela e miglioramento della matrice metodologiche che rispondono in termini più specifici ai
e la piana del Sele. A quest'idea si associa quella secondo ecologica; problemi e alle esigenze emergenti dalle analisi e dalle
la quale l’eccezionale sistema di risorse presenti Ÿ Riorganizzazione e rafforzamento dei sistemi interpretazioni operate nella peculiare realtà locale. Lo
strumento del preliminare di piano prende spunto dalla dischiude la possibilità di stimolare lo sviluppo e la infrastrutturali e ricettivi;
ricognizione delle realtà che emergono a scala coesione del sistema locale e di aprire inedite Ÿ Riqualificazione urbanistica e paesistica per il
opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani. In comunale e sovra-comunale e si traducono, come già miglioramento della fruizione sociale e
questa prospettiva, che lega coesione e competitività, le detto, negli obiettivi generali prima citati. Nel dettaglio, turistica.
finalità generali delle politiche di sviluppo propugnate a gli elaborati del Preliminare di Piano riguardano, una Per ciascuna delle tematiche si presentano varie
livello internazionale– in primo luogo la sostenibilità – parte generale dedicata alla strumentazione alternative e molte specificazioni. Secondo le norme
assumono significati concreti per una realtà locale che sovraordinata e di settore, ed un corpo di elaborati regionali e provinciali il Preliminare di Piano dovrà
presenta connotati di assoluta eccellenza, come dedicati all’anali specifica del territorio comunale. Un svolgere la primaria funzione di costituire il
l'inclusione nel sito del Patrimonio Mondiale s e c o n d o c o r p o d i e l a b o r a t i , c o s t i t u i t o documento base delle consultazioni e dei
dell'Umanità riconosciuto dall'Unesco, l'inclusione in dall’Inquadramento territoriale, dal Quadro confronti con la popolazione, onde guidarne ed
uno dei più vasti e celebri parchi nazionali europei (il strutturale e dal Quadro strategico, rappresentano assisterne la partecipazione alle scelte e alle
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano), la la traduzione grafica degli aspetti conoscitivi del discussioni destinate a sfociare nel PUC. Esso
presenza e la vicinanza di aree archeologiche di territorio provinciale e locale e delle conseguenti scelte perciò espone solo quelle indicazioni che si ritengono
rilevanza mondiale, una consolidata esperienza nel strategiche generali elencate in precedenza.necessarie per stimolare un efficace avanzamento dei
settore del turismo balneare. Questo peculiare incrocio processi partecipativi. Si sottolinea la valenza del
di valori naturali e culturali consente di progettare preliminare di piano quale elemento posto alla base del
sviluppi economici (come quelli della “green- processo partecipativo ponendo agli interlocutori della
economy”) fondati sulla loro valorizzazione. E’ inoltre società civile, delle istituzioni, delle organizzazioni di
evidente che “la tutela e la valorizzazione del patrimonio categoria e dei cittadini tutti, l’invito a far emergere le
naturale e culturale” non rappresentano soltanto un singole esigenze e peculiarità, di valutare le diverse
obbligo istituzionale di rilievo costituzionale, ma la base opzioni prevedendo gli effetti dei vari progetti per
insostituibile per un serio progetto di futuro. Di qui la tradurle in azioni all’interno del futuro PUC. Tale
necessità di associare alle finalità di valorizzazione e di processo vuole essere riassunto nell’invito:
salvaguardia dei valori in atto la finalità della «Lavoriamo insieme al futuro di Agropoli»
riqualificazione ambientale e paesistica, del restauro L'impostazione del Piano. I contenuti e
urbanistico e del ripristino paesistico. In questa l'impostazione metodologica del PUC sono definiti con
direzione quindi si inserisce la formulazione degli notevole precisione dalla legislazione di settore dettata
nquadramento territoriale. L’elaborato relativo
all’inquadramento territoriale pone in evidenza i Irapporti e le relazioni a scala provinciale dei diversi
ambiti con il Comune di Agropoli. Nel sistema urbano del
salernitano, Agropoli svolge un ruolo intermedio: da un
lato è dipendente da Salerno, dall’altro è centro di servizi
di un consistente circondario. Come addensamento
urbano, non ha rivali da Battipaglia fino a Sapri, Vallo della
Lucania e Sala Consilina. Tale valutazione scaturisce da un
lato dall’indagine relativa alle densità abitative dei centri
urbani, e dall’altro dall’analisi dei flussi e legati alle diverse
attività svolte nei principali centri urbani. Si nota infatti,
come la città di Agropoli presenta un elevato indice di
densità, (sfumature viola sulla carta) che la pone come
polo nell’ambito del sistema territoriale della provincia di
Salerno. Inoltre, dall’analisi dei flussi legati alle diverse
categorie di attività, emerge che Agropoli presenta una
elevata percentuale di addetti al settore dei servizi, oltre a
presentare un consistente movimento dei flussi lavorativi
che dai comuni limitrofi si dirige sul territorio di Agropoli.
Molto importante è, inoltre, la posizione nella rete delle
infrastrutture di trasporto. Superstrada, stazione
ferroviaria e porto conferiscono ad Agropoli elevata
accessibilità. Nei sistemi geografici ed ambientali, la
posizione intermedia tra pianura e monti, mare e terra,
aree ad elevata naturalità ed a intensa produttività agricola
caratterizza la città come nodo.
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
INQUADRAMENTO P.T.C.P. DI SALERNO
ASSETTO GEOMORFOLOGICO
ASSETTO NATURALISTICO
aree di rilevanza ambientale
Valli
crinali
reticolo idrografico
ambito identitario P.T.C.P. Cilento
ASSETTO INFRASTRUTTURALE
autostrade
viabilità principale
rete ferroviaria
aereoporto
porto
approdo
rotte marittime
eliporto
ASSETTO STORICO CULTURALE
aree tutela UNESCO
attrattori culturali
sito archeologico di grande rilievo
sito archeologico di medio rilievo
confine Piano del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
ASSETTO INSEDIATIVO
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da 6001 a 7000 ab/kmq
Densità centri abitati
nità di paesaggio. Tra le maggiori qualità di crinale che discende verso la Torre di S. Marco. È uno dei
Agropoli c’è ricchezza del paesaggio e delle fondali storici dell'iconografia relativa all'area
archeologica pestana.Usue singole peculiarità e caratteri distintivi
emergenti dalla convergenza tra la riconoscibilità F. i Crinali delle colline cilentane, orientati in direzione
morfologica del contesto e le persistenze storiche. Tali est-ovest, uniscono i rilievi dell'interno e la Valle
caratteri e relazioni del territorio comunale ed estesi dell'Alento a quella del Testene. il mare e si attesta sui
anche alle aree circostanti tendono a configurarsi come promontori costieri.
entità unitarie nella percezione e nella memoria G. La Piana di Paestum, in scala certamente superiore a
collettiva. Si configura quindi il riconoscimento dei quella sinora considerata, segna una netta soluzione di
"paesaggi" del territorio del Comune di Agropoli. Nel continuità col paesaggio sia costiero che interno del
Preliminare esse sono provvisoriamente individuate Cilento.
come segue: Ognuno di questi ambiti ha il suo specifico carattere e la
A. il contesto urbano di Agropoli, che riassume sua particolare bellezza. Individuarne i profili, le
integralmente lo scenario della città vera e propria, con emergenze, le qualità caratterizzanti aiuta a quella
una continuità insediativa complessiva che va dalla valorizzazione attrattiva di visitatori come alla
protostoria ai nostri giorni. protezione dalle pressioni che li minacciano.
B. il Promontorio di Tresino, racchiuso a sud dalla piana
costiera del Lago di Castellabate, a ovest dalla valle del
Testene, e a nord dal crinale della Selva, che contiene la
conca agricola del Muoio e il basso arco costiero di
Trentova.
C. la Valle del Testene, delimitata a ovest dai rilievi
collinari del promontorio di Tresino e ad est e sud dalle
estreme propaggini dei crinali del M. Stella, racchiude il
medio fondovalle del fiume Testene prima che questo
raggiunga Agropoli e il mare.
D. le Valli di Frascinelle e Fuonti, convergenti sulla
valle del Testene e con caratteristiche simili, sono
separate dal Crinale di Ogliastro. Esse sono chiuse a
nord-ovest dal crinale del Colle di S. Marco, a sud da
quello di Prignano e a nord dalla rete di crinali dei rilievi
terminali del M. Stella.
E. il Versante del M. Tempone, visto dalla Piana del Sele,
configura il primo contrafforte dei rilievi cilentani lungo
la costa, delimitato a nord dalla stessa piana e a sud dal
UNITA’ DI PAESAGGIO
NTERPRETAZIONE STRUTTURALE. La carta moderni su maglie più o meno ortogonali, con tipologie
di interpretazione strutturale costituisce un edilizie anche differenziate che, pur nella debolezza Imomento di sintesi che tenta di cogliere le istanze di delle strutture costituiscono la matrice del tessuto
tutela e le opportunità di valorizzazione del sistema urbano attuale, riconoscendone diversità e caratteri
locale. La rappresentazione grafica consente una lettura identitari. Gli altri elementi costituenti la struttura del
sintetica di tali relazioni, che integra la lista dei fattori territorio riguardano:
concorrenti a definire la struttura del territorio in - i luoghi della centralità urbana, intesi quali luoghi di
esame. La base imprescindibile di questa struttura è riferimento funzionale, ma anche identitario della città,
certamente costituita dall'impianto geomorfologico, definite dai principali servizi;
che lega in modo peculiare la fascia costiera, - le centralità minori costituite dalle due frazioni
caratterizzata dall'alternarsi di litorali a spiagge, la piana Madonna del Carmine e di Muoio, il primo storicamente
alluvionale del Testene e dei suoi affluenti, e la piana nodo viario dei percorsi vallivi, il secondo caratterizzato
costiera lungo il Solofrone ed infine il sistema dei da uno sviluppo urbano debole che ne ha tradito il ruolo
originario;crinali, che scandiscono la morfologia valliva retro-
costiera. La struttura “naturale” del territorio in esame, - il lungo mare, definito dalla passeggiata che si
inoltre, è stata intercettata fin dalle epoche più remote organizza lungo l'arco delle spiagge, costituisce il luogo
dai processi di strutturazione dell'insediamento umano, del turismo per eccellenza;
nella duplice forma del paesaggio urbano e del paesaggio - i nodi infrastrutturali, costituiti dal porto e dalla
rurale. Si evidenzia, quindi, un sistema complesso di stazione ferroviaria, su cui si incardinano i percorsi dei
componenti diversificate, che includono da un lato la luoghi centrali e costituiscono le porte di accesso alla
città;città storica. Questa costituisce un unicum paesistico di
particolare valore e forte identità culturale, - i luoghi della produzione e delle attività
caratterizzato dal confronto tra la spettacolarità delle economiche, a diverso livello di specializzazione
falesie del promontorio e l'emergenza della «città condizionante la limitazione più o meno esclusiva degli
murata», del Castello e dell'espansione ottocentesca; usi compatibi l i , rappresentano pol i urbani
nodo funzionalmente e paesisticamente legato alle Torri inprenscindibili alla funzionalità della comunità.
Costiere, al Porto “antico e quello “moderno” e al -Il sistema delle connessioni visive che iscrive i diversi
convento di S. Francesco, con percorsi e luoghi paesaggi in un sistema che collega emergenze e punti di
panoramici di un certo interesse. Dall’altro lato la città vista.
nuova, che si struttura sui tre assi urbani, luoghi del - il tessuto urbanizzato, tcomposto da ambiti
commercio e della socializzazione, caratterizzati da omogenei classificati attraverso un approccio
cortine edilizie lungo strada, che collegano il centro multidisciplinare che tiene conto deglli aspetti storici,
antico con la stazione, con l'ospedale e con il lungo tipologici e di destinazione d’uso prevalente.
mare, assi da cui si sono sviluppati, nel tempo, i quartieri STRUTTURA GEOMORFOLOGICA
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E STRATEGIE DEL PIANO. Le strategie paesistica e della mitigazione dei processi di Il quadro complessivo delle strategie
vanno intese come prospettive d'azione degrado ambientale, in particolare per quanto Sulla base dei presupposti prima esposti il PUC Lentro le quali le indicazioni del PUC si concerne le modificazioni dello spazio rurale; definisce un quadro strategico organizzato in tre temi
collegano ad altre (come quelle attinenti l'agricoltura, i Ÿ il tema delle relazioni territoriali e delle politiche generali:
trasporti, la gestione delle acque, ecc.) che dipendono di riorganizzazione volte a rafforzare il ruolo di Ÿ Tutela e miglioramento della matrice ecologica
da altre autorità istituzionali, altri apparati Agropoli e le sue potenzialità competitive; Ÿ Riorganizzazione e rafforzamento dei sistemi
amministrativi e persino da altre culture tecnico- Ÿ il tema della “città pubblica”, delle sue carenze e infrastrutturali e ricettivi
scientifiche. Questa “parzialità” dell'urbanistica non ne delle sue possibili integrazioni anche in rapporto alle Ÿ Riqualificazione urbanistica e paesistica per il
pregiudica l'importanza ai fini dell'attivazione di nuove domande e ai nuovi malesseri sociali, miglioramento della fruizione sociale e turistica
politiche che – in ultima istanza – si propongano di Ÿ il tema del riuso del patrimonio urbanistico, a loro volta suddivisi in linee strategiche e azioni per
migliorare la qualità e la vivibilità dei nostri contesti di edilizio e infrastrutturale, al duplice scopo di perseguirle, considerando l'opportunità di agire con
vita. Piuttosto, essa induce a chiarire il senso del conservare l'identità dei luoghi e di contrastare lo misure ordinarie (regole) e/o con il ricorso a progetti
contributo urbanistico alle politiche di “regolazione”, spreco di suolo e di altre risorse incorporate nel strategici.
urgentemente reclamate da territori, come i nostri, nei territorio nel rispondere alla domanda abitativa, del
quali non è manifestamente accettabile consegnare al social housing e dei servizi
mercato le scelte di gestione (quali quelle che Ÿ il tema della riqualificazione urbanistica, per il
concernono lo spreco d'acqua e di suolo, la sicurezza riordino dei tessuti edilizi secondo schemi
idraulica o sismica, la devastazione eco sistemica). Ai fini morfologici coerenti sia nei rapporti con lo spazio
di questo chiarimento, con questo Piano si introduce pubblico che con quelli dell'abitabilità secondo
una distinzione interessante delle proposte, tra: dosate densità edilizie e parametri urbanistico-
1) quelle che attengono alle politiche di “regolazione” edilizi
dei cambiamenti che cumulativamente investono Ÿ il miglioramento delle prestazioni energetiche
l'intero territorio comunale, comprese le aree dei fabbricati esistenti, inquadrato nelle strategie
dell'ordinarietà, della quotidianità e del degrado di mitigazione e adattamento ai cambiamenti
diffuso; climatici, volto al risparmio energetico, alla
2) quelle che attengono ai “progetti strategici” che generazione di energia da fonti alternative, al
investono i nodi urbani-territoriali di maggior metabolismo della materia e delle risorse naturali,
potenzialità trasformativa, o di interesse Ÿ il tema dell'infrastrutturazione verde dei tessuti
prioritario ai fini dello sviluppo economico, urbani, con la dotazione degli impianti per la
sociale e culturale e della riqualificazione gestione dei rifiuti urbani, della gestione delle
paesistica ed ambientale del territorio acque, della distribuzione sostenibile dell'energia
interessato. Ÿ il tema del turismo, della sua consistenza e delle
I contenuti del primo gruppo, in prima istanza, sue dinamiche evolutive quali-quantitative, in
affrontano i seguenti temi: termini di domanda e di offerta (attuale e
Ÿ il tema della riqualificazione ecologica e potenziale) di servizi e di strutture.
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ROGETTI DI LUOGHI E DI RETI. Dal PUC Tali progetti, nel presente rapporto Preliminare, sono
ai progetti. Una parte rilevante delle strategie esposti prescindendo dalla loro formalizzazione nel Pproposte dal Preliminare di Piano fa quadro legislativo regionale e nella strumentazione dettata
riferimento, oltre che a misure di regolazione da norme sovraordinate, quali quelle espresse dal PTR,
direttamente definite dal PUC nel proprio apparato PTCP, PSAI, Aree di tutela paesaggistica ed archeologica
normativo, a progetti unitari, più o meno complessi ed oltre al PNCVD. Con questa eccezione, il Preliminare
estesi, che tendono a rispondere in forma integrata a fornisce per ciascuno dei progetti le indicazioni utili o
potenzialità ed esigenze trasformative di alcuni importanti necessarie per stimolare e orientare la discussione
nodi urbani. I progetti che il Preliminare propone perchè pubblica del Piano stesso: gli obiettivi, il campo
rilevanti ai fini delle strategie perseguite consistono in: d'attenzione,le azioni salienti, i soggetti coinvolti, la
Progetti di luoghi: collocazione. L’esito di questa pubblica discussione sarà
riportata nel PUC, sia sotto il profilo strutturale che sotto il P1- il progetto di valorizzazione Tresino-Trentova
profilo programmatico-operativo e di coerenza con gli P2- il progetto del Parco fluviale del Testene
strumenti di pianificazione sovraordinati, mantenendo P3- il progetto del waterfront di S.Marco
ampi margini di flessibilità, in relazione alle incertezze P4- il progetto del Porto e servizi afferenti
previsionali che riguardano le situazioni congiunturali, i P5- il progetto della Stazione e dintorni
finanziamenti e le altre risorse disponibili, i comportamenti Progetti di reti:
dei diversi attori istituzionali, i dati emergenti dalle analisi di PRE- la rete ecologica comunale
dettaglio da condurre preliminarmente alla redazione del Tende a rafforzare e tutelare le connessioni ecologiche e le
PUC e gli esiti dei processi partecipativi che occorrerà fasce di continuità paesaggistica in continuità con quelle
innescare. E' in questo quadro fluido e dialogico che dovrà previste dal PTCP e dal Piano del Parco con lo scopo di
essere precisato anche il ricorso ai Piani Urbanistici fornire servizi ecosistemici e per la salute, il tempo libero e
Attuativi, come strumenti diversificati (dai Piani il turismo.
particolareggiati tradizionali, a quelli per il Social Housing, a La rete unisce le aree naturali, si sviluppa lungo i corsi
quelli per il recupero del patrimonio storico, ecc.) d’acqua e la costa, accompagna e mitiga l’impatto delle
utilizzabili (art.26 L.R. 16/2004 e ss.mm.ii.) in tutti o in infrastrutture di trasporto. A ridosso dell’abitato
parte degli ambiti interessati dai Progetti: la delimitazione costituisce la dotazione di verde urbano per parchi,
di tali ambiti, ossia dello scoping dei Progetti, e dei loro giardini e attrezzature sportive
contenuti, non può quindi configurarsi come PRF- la rete di fruizione territoriale
un'operazione preliminare e immodificabile ma piuttosto Promuove l’accesso qualificato al patrimonio culturale e
come un'operazione interna alla loro elaborazione, che naturale di Agropoli tutelandone la riconoscibilità e
non dovrà costituire “variante”al PUC. In sostanza l’immagine identitaria. La rete si dovrà dotare di percorsi
ciascuno dei progetti qui proposti si articolerà in sotto-ciclopedonali, viali alberati, spazi di aggregazione, sentieri,
progetti relativamente autonomi. Tale articolazione è strade panoramiche, belvederi e siti attrezzati per funzioni
coerente con il carattere di flessibilità che si intende ludico-sportive.
conferire alla progettualità del PUC.P
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1 Progetto di valorizzazione Tresino- organizzare una iniziativa di ospitalità diffusa,
Trentova. Il progetto mira ad innescare un tendente a mettere in rete una pluralità di risorse, Pinsieme di operazioni di valorizzazione diversamente caratterizzate, al fine di collaborare al
integrata della fascia costiera tra il Porto e la baia di rafforzamento dell'offerta ricettiva di Agropoli, fra
Trentova, sulla base del Progetto d'Intervento Unitario cui il recupero delle case rurali abbandonate.
(PIU), in corso di precisazione interessando un'ampia Ÿ L4 Il Laboratorio di eco-archeologia di Pastena.
porzione del promontorio del Tresino, per una Il Progetto prevede di realizzare un laboratorio
superficie di circa 156 ha. Il progetto tende a perseguire dedicato a ricerche applicative in campo
i seguenti obiettivi: archeologico ins ieme a l l 'Ente Parco in
Ÿ la promozione e riqualificazione della funzionalità e collaborazione con le competenti Sovrintendenze
fruibilità naturalistica della fascia costiera, del MiBAC, col restauro di un edificio storico in
Ÿ la riqualificazione urbanistica e paesistica del località Pastena.
contesto territoriale, Sotto-progetti di rete:
Ÿ l'utilizzazione sociale della conca centrale. Ÿ La rete ecologica tende a configurare
Il PIU, fondato su un protocollo d'intesa tra Comune di un'infrastruttura verde, atta a conservare e
Agropoli, Comune di Castellabate e Parco Nazionale migliorare i servizi ecosistemici delle aree rurali e
del Cilento, si articola in un insieme coordinato di dovrebbe investire il territorio agricolo infiltrandosi
Progetti di luoghi e di Progetti di rete a loro volta nelle aree verdi urbane, nella trama del reticolo
collegati ai progetti e alle azioni del PUC idrografico, con ampie ricadute sul sistema dei
Sotto-progetti di luoghi: percorsi, che collegano i nodi di maggior naturalità.
Ÿ L1 Lido Trentova. Il progetto trae spunto dalla Ÿ La rete dell'accessibilità e della mobilità propone
peculiare morfologia del sito, ribadendo e nuove linee e servizi di trasporto pubblico che
enfatizzandone la configurazione dell'insenatura assicurino accettabili livelli di accessibilità alla zona
naturale con un nuovo assetto progettuale teso centrale di Tresino, attraverso il potenziamento del
al l ’uti l izzazione balneare della costa, la servizio di bike-sharing, i percorsi pedonalie la
razionalizzazione e la qualificazione degli accessi, creazione di un apparato informativo che orienti i
con una nuova sistemazione dei parcheggi flussi di visitatori e di turisti.
escludendo ogni ulteriore impermeabilizzazione Ÿ La rete di fruizione propone la realizzazione di
del suolo. servizi per la fruizione del paesaggio, della natura e
Ÿ L2. Centro Servizi di Tresino. Il progetto prevede, del patrimonio culturale del promontorio, basata
col riordino di aree già compromesse, la sulle strade campestri e i sentieri esistenti, con
realizzazione di un complesso di servizi pubblici opportune integrazioni e sistemazioni, realizzando
inserito in un nuovo viale alberato che collega la in particolare: la “strada verde” di Tresino, dal Porto
città alla baia Trentova. di Agropoli a Castellabate, e i circuiti del
Ÿ L3. L'ospitalità diffusa. Il progetto prevede di Promontorio..
2 Parco fluviale del Testene. Il progetto degli impatti negativi nelle aree degradate.
tende a formare sulla fascia fluviale del Ÿ l'asta fluviale assume una particolare specificazione PTestene, un Parco fluviale ricco di nel tratto di foce per la continuità con la spiaggia e il
opportunità di fruizione naturalistica,ricreativa, protendersi nel mare delle opere di difesa, oggetto
sportiva, sociale e culturale. Esso prende le mosse dalla di diversi tipi di attività ma con prevalente esigenza
presenza di una fascia latistante il corso d'acqua, ancora di miglioramento dell'accessibilità dal contesto
libera e non priva di vegetazione naturale,che consente urbano una volta realizzata una sistemazione a
di realizzare uno spazio pubblico snodato con carattere naturalistico.
continuità dalle pendici collinari alla foce a ridosso del Il progetto P2a ha come obiettivo prioritario la
centro storico, atto a collegare e mettere in rete una valorizzazione delle dinamiche in corso legate alla
pluralità di servizi e polarità urbane. Nel quadro del realizzazione di edifici pubblici (cineteatro, palazzetto
rinnovamento urbano di Agropoli e del miglioramento dello sport, restauro della fornace) ma anche lo
della sua funzionalità ecologica, il Parco del Testene nel sviluppo delle potenzialità della costituzione di un
suo complesso rappresenta un asse bio-culturale e una nuovo centro della città e quindi del suo luogo più
“infrastruttura verde” di grande rilevanza, ricco di rappresentativo. Data la confluenza in questo punto
opportunità di valorizzazione ma anche di situazione della cintura verde e del corridoio ecologico radiale del
di degrado e criticità. Gli obiettivi principali riguardano: Testene, questo non può che essere il cuore verde della
Ÿ il recupero della funzionalità ecologica del fiume città. Tutt'intorno costituisce mossa di essenziale valore
lungo l'intera tratta comunale; strategico il consolidamento del perimetro come
Ÿ il potenziamento del verde urbano; interfaccia tra il vuoto centrale ed i tessuti alla spalle
Ÿ la realizzazione di un “asse attrezzato verde” che perché strumento perequativo per la cessione delle
collega i principali servizi urbani della città attrezzature dello spazio verde ma anche per il ruolo di
Ÿ la qualificazione del cuore della città, ove il fiume principi ordinatori delle diverse morfologie che da tale
intercetta la v. Taverne, in vista di un centro tutt'intorno si irradiano nelle direzioni delle
consolidamento della centralità urbana; diverse parti urbane. I due ambiti potranno interessare
Il Progetto investe un'area di circa 147 ettari ed è soggetti e strumenti attuativi differenziati, e spetterà al
articolato in due ambiti: PUC definire i condizionamenti di fondo cui fare
Ÿ uno centrale, con caratteristiche urbane (P2a), su riferimento nella formazione dei progetti, quali:
cui si devono concentrare le azioni dirette alla Ÿ per l'area centrale la presenza di una quota elevata
creazione di un nuovo “tessuto urbano” e di proprietà pubbliche
connesso con gli assi rettori della città; Ÿ per l'intera asta, il coinvolgimento di una pluralità di
Ÿ l'altro, esteso a tutta l'asta fluviale (P2b), soggetti collettivi, con l'eventuale ricorso ad un
all'integrazione e potenziamento del verde per il “contratto di fiume".
tempo libero, con la formazione di collegamenti
pedonali e di spazi per attività all'area aperta,
nonché con interventi di ripristino e di mitigazione
;
3 Progetto Waterfront S. Marco. Il servizi complementari alla balneazione, per lo
progetto si propone di avviare un processo di sport, il divertimento, la cura del corpo, la Pristrutturazione urbanistica del tessuto ristorazione, e il tempo libero la fruizione del mare
urbano sul lungomare alberato di S. Marco e nel e degli sport nautici;
quartiere retrostante. L'area interessata si estende da Ÿ riorganizzare la viabilità e la circolazione con un
Nord a Sud lungo l'asse rettore parallelo alla linea di modello a lenta percorrenza, e ridurre il traffico di
costa, fino alla ferrovia. L'area è caratterizzata da un scorrimento;
tessuto insediativo che in parte ha risentito dell'utilizzo Ÿ formare piazze verdi lungo la passeggiata, con la
turistico, spesso di bassa qualità, connotato da un realizzazione contermine di nuove strutture
insieme eterogeneo di tipologie edilizie, con bassa ricettive;
dotazione di verde e parcheggi, in cui la formazione a Ÿ ripristinare il sistema di connessione ecologica
scacchiera si è in parte persa nel tempo, e oggi configura tra il mare e la collina di S. Marco, sia attraverso il
un sistema quasi a pettine di vie strette poco funzionali e potenziamento del verde urbano sia attraverso
assediate dal problema della sosta. Un tessuto dagli usi azioni di riapertura dei corsi d’acqua oggi intubati e
ormai consolidati, con un'elevata frammentazione di rinaturalizzazione, laddove possibile, delle
proprietaria e pochi spazi interstiziali liberi, un livello di sponde.
compromissione e degrado assai elevato. Il progetto Un effettivo e durevole innalzamento della qualità del
tende ad un potenziamento ed ampliamento delle waterfront comporta, quindi, azioni coordinate, che
strutture ricettive, commerciali e di servizio al turismo riguardano la qualificazione del tessuto edilizio, il
attraverso azioni di ristrutturazione urbanistica e potenziamento degli standard e la ridistribuzione dei
rinnovo edilizio, che possano innalzare il livello di volumi del quartiere, oltre a una diversa
qualità urbana, la sua fruibilità, tentando una maggior organizzazione del traffico ed un potenziamento delle
connessione con la città, orientando gli interventi a: attività commerciali e di servizio. A tal fine il progetto
Ÿ ricostruire il tessuto urbano lungo la passeggiata dovrà prevedere misure di incentivazione, forme di
lungomare, con una concezione unitaria dei profili, premialità e di perequazione per incoraggiare i
degli affacci al piano terra, degli accessi alle spiagge, processi trasformativi.
delle utilizzazioni turistiche e ricettive, anche
mediante calibrate densificazioni atte a dar spazio
alle dotazioni di spazi, standard e servizi pubblici
carenti;
Ÿ riqualificare la passeggiata lungomare fino alla
foce del Solofrone, ampliando gli arenili e
migliorando i servizi per la balneazione,
potenziando l'apparato vegetale;
Ÿ introdurre infrastrutture ed attrezzature per
4 Progetto Porto. Il progetto concerne le S. Francesco) le aree circostanti atte ad ospitare gli
implicazioni urbanistiche, paesistiche ed impianti e i servizi necessari, nonché le modificazioni Pinfrastrutturali dei cambiamenti connessi allo prevedibili per la viabilità e i trasporti d'accesso. Il
sviluppo del Porto e del sistema portuale. Tale sviluppo, progetto infatti comporta interventi sulle infrastrutture
già oggetto di prime ipotesi da parte delle Autorità e sulla regolazione dei traffici veicolari facenti capo al
competenti, e orientato allo sviluppo della nautica da Porto, ai suoi servizi e ai suoi collegamenti con i servizi
diporto di lunga distanza, richiede infatti un insieme urbani (che dovranno essere attentamente valutati in
coordinato di interventi competenti a diversi soggetti sede di redazione del PUC), nonché interventi sulla
istituzionali e imprenditoriali, volti a rafforzare il mobilità ciclopedonale in vario modo interferente.
sistema portuale nel suo complesso, migliorandone
l'efficienza operativa e la competitività a scala
internazionale. Il porto, inserito in un sito di notevole
qualità paesaggistica, dispone attualmente di una buona
dotazione di moli e di banchine che assicurano una
notevole disponibilità di spazi per il potenziamento dei
servizi. Inserito nel sistema portuale della Regione il
porto risente di due principali limiti: il basso pescaggio,
che non permette l'approdo di grandi imbarcazioni e la
difficoltà di accesso veicolare. Attualmente il porto è
utilizzato da barche di stanza stagionale, con bassa
incidenza sull'economia turistica. L'orientamento alla
nautica da diporto, da inquadrare nel sistema delle rotte
mediterranee, potrebbe vivacizzare l'attrazione
turistica complessiva, con evidenti ritorni economici
sulle attività (commerciali, ricettive e di servizio) della
città. La collocazione del nuovo assetto del porto nella
categoria delle “marine” richiede la tipica dotazione di
strutture complementari ricettive, ristorative e
commerciali, in aggiunta ai servizi strettamente nautici,
senza tuttavia, configurare una enclave segregata e
privatizzata, ma mantenendo ampia accessibilità per
costituire il luogo centrale del quartiere occidentale.
Questo carattere di luogo collettivo si potrà rafforzare
con la predisposizione di siti per gli spettacoli all'aperto.
Perciò il progetto non potrà non considerare, oltre
all'area portuale in senso stretto (tra i moli e la strada di
5 Progetto della Stazione e dintorni. centre. La collocazione in questa posizione del centro flessibili ed aperte a sviluppi imprevisti, come possono
Poiché serve un vasto circondario, verso la commerciale favorirebbe anche il commercio locale determinarsi per lo sviluppo di tecnologie di trasporti in Pstazione ferroviaria converge un traffico di che si può facilmente agganciare in continuità secondo grado di assicurare servizi ai cittadini ed ai visitatori. Si
accompagnatori e di utenti che usano il sistema park- l'asse di shopping centro-stazione. La concentrazione di possono portare ad esempio, il trasporto merci
and-ride, congestionando le strade urbane sia con i servizi dipende dallo sviluppo dei trasporti ferroviari. containerizzato su rotaia, servizi di tram-treno su
passaggi che con il parcheggio. Il problema si potrebbe Questi potrebbero andare nella direzione di costituire percorsi turistici locali a breve raggio, connessioni
risolvere con un accesso diretto alla superstrada un'alternativa al rifornimento di merci su strada e al ettometriche urban urbane, informatizzazione della
utilizzando le aree ferroviarie dismesse per lo scalo collegamento con le mete di turismo balneare, gestione dei servizi.
merci. In questa zona sarebbe anche realizzabile archeologico e naturalistico. In rapporto a questi
un'area di sosta per i pendolari, sufficiente alla domanda sviluppi, maturerebbero le condizioni per un centro
attuale e in previsione di una crescita futura per logistico del nord-Cilento, di una base ricettiva da cui
prevedibil i spostamenti modali. Collegando dipartono percorsi di visita con mezzi di trasporto
quest'accesso a via De Gasperi si alleggerirebbe tutto il meccanizzati a basso impatto ambientale e non
traffico sul lungomare diretto verso il centro e meccanizzati per le aree di valore naturalistico, centro
rafforzerebbe l'asse di connessione centro-stazione informativo per le dotazioni culturali ed archeologiche,
come eminente asse commerciale. Il nodo stazione vetrina dei prodotti locali, degustazione e ristorazione.
dovrebbe fungere da porta d'ingresso terrestre alla città A supporto di questo complesso di attività la cui portata
per i residenti ed i visitatori, concentrando perciò tutte è di dimensione di comprensorio, è necessario lasciare
quelle funzioni che fanno «porta». L'area di spazio ai servizi alle imprese, alle strutture che possono
trasformazione impegnata dovrebbe coinvolgere appoggiare politiche di sviluppo, come gli incubatori
anche alcuni edifici contigui impropri per questa finalità, d'impresa, i centri di ricerca e innovazione aziendali e
come alcuni capannoni industriali e abitazione di scarso simili. Tra ferrovia e asse a scorrimento veloce si è
valore e cattive condizioni. Le attività industriali o di formata un vasta area interclusa non edificata. Al
commercio all'ingrosso dovrebbero essere trasferite a momento questo rimane l'unico polmone verde tra
Mattine dove queste funzioni sono già da tempo l'urbanizzazione di collina ed in riva al mare. Mantenere
consolidate, riservando il centro urbano al commercio questo spazio aperto è essenziale per tutto
al dettaglio ed ai servizi. Coinvolgendo nel progetto l'insediamento circostante. È necessario, però,
stazione una idonea superficie e proprietà immobiliari, assicurare l'accesso, penetrando con lo scavalco dei
da organizzare in comparto perequativo, quest'area binari, eventualmente anche con edifici a ponte per
sarebbe anche idonea ad una formula “urbana” e più ottenere la cessione al pubblico dello spazio verde
sostenibile di centro commerciale, come previsto dal concedendo una qualche edificazione di bordo.
PTCP, vista la notevole accessibilità sia per modalità Data la complessità della tematica e la necessità di
stradale che ferroviaria e la già naturale frequentazione condurre studi specifici, il PUC prevede un apposito
di pendolari e turisti. In questa posizione ci si potrebbe PUA da progettare di concerto con attori rilevanti quali
dirigere verso le forme più innovative di centro le FFSS e i proprietari immobiliari. In sede di piano
commerciale come i tipi mix-use development o city attuativo si consiglia di orientarsi verso soluzioni
APPORTO PRELIMINARE DELLA azioni e procedure per la trasformazione dei territori 'attuazione del piano.La componente vengono ceduti al comune per la realizzazione di spazi
VA LU TA Z I O N E A M B I E N TA L E degradati o inefficienti). Il RA sulla base delle linee operativa del PUC stabilirà il programma di aperti ed opere pubbliche. In tutti questi casi si RSTRATEGICA. condivise in fase di scoping, procederà a valutare per Lattuazione dei progetti, demandati ad una fase procederà con permessi di costruire convenzionati. In
La VAS è il processo di valutazione ambientale, previsto ogni azione del piano il grado di ”coerenza interna” e la di maggior dettaglio con la redazione di Piani Urbanistici conclusione, l’attività di costruzione dei privati renderà
dalla Direttiva europea n. 2001/42/CE, che affianca un sua attribuzione in classi di coerenza. Il quadro Attuativi. Saranno indicati quali sono gli obiettivi da benefici pubblici di spazi ed attrezzature ad uso
piano o un programma per considerarne i possibili strategico presentato articola le tre tematiche generali perseguire in termini di destinazioni funzionali delle collettivo, miglioramento della qualità urbanistica ed
ef fett i su l l ’ambiente, vol to a supportar lo del Piano, in linee strategiche, e per ognuna di esse già zone, di dimensionamento di abitazioni e servizi, di edilizia, risparmio energetico e valorizzazione dei
nell’assunzione delle scelte strategiche orientate ad uno riconosce un mix di azioni, che il PUC dovrà definire e edificabilità. Verranno anche posti obiettivi qualitativi in servizi ecosistemici.
sviluppo sostenibile. Le valutazioni per la VAS specificare sia attraverso “misure ordinarie”, sia termini di rapporto con il contesto, con le, attività
assumono come criterio primario lo sviluppo attraverso la predisposizione di “progetti strategici”, già economiche e produttive da insediare, allacciamenti
sostenibile, ove uno dei presupposti della nozione di delineati in parte dal Preliminare stesso. Si deve infrastrutturali alle reti. Tutte le parti urbane ed
sostenibilità è l’integrazione della questione ambientale considerare che i progetti strategici previsti, sia di rete extraurbane non sottoposte a progetto specifico
all’interno delle politiche settoriali e generali e dei che di luogo, rispondono sinergicamente a più obiettivi, avranno una normativa per intervento diretto. Nel
relativi processi decisionali. La VAS individua e valuta i fornendo unitariamente una risposta volta centro storico si dovrà procedere ad una catalogazione
possibili effetti significativi sull'ambiente e definisce le all’integrazione dei territori e delle strategie ad essi per fabbricato ed emanare una norma che prevede le
misure previste per impedire, ridurre e compensare nel relative, la cui coerenza reciproca sarà oggetto della categorie d'intervento ammissibili per ogni tipo edilizio.
modo più completo possibile gli eventuali effetti valutazione del RA. In questo senso va attentamente Negli altri tessuti urbani saranno proposte delle
negativi potenzialmente indotti dall'attuazione del valutata l’ipotesi di una formulazione di sotto-progetti incentivazioni, in termini di incrementi volumetrici, ai
Piano. Al fine di assicurare la più ampia condivisione che, nell’intento di una maggior semplificazione, proprietari che propongono progetti conformi agli
delle strategie e delle scelte di piano, è fondamentale potrebbero snaturare il contenuto integrato dei obiettivi di ristrutturazione urbanistica previsti nel
che tutto il processo di VAS sia caratterizzato dal progetti strategici, cosi come espressi dal Preliminare. PUC. Nella sua parte operativa saranno specificate
coinvolgimento e partecipazione dei diversi attori E allo stesso modo la natura complessa e articolata dei tutte le azioni previste e la quantità di diritti edificatori
territoriali, i soggetti tecnici competenti in materia progetti strategici dovrà attentamente valutare gli ricavabili dalla loro applicazione. Quando questi volumi
ambientale, gli enti territorialmente interessati dal strumenti di attuazione, che il PUC dovrà definire, che edificabili hanno destinazione residenziale ricadranno
piano ed il pubblico. La verifica della ‘coerenza interna’ dovranno essere appropriati agli obbiettivi posti, e non nel computo del dimensionamento del piano. Le
mette a confronto gli obiettivi strategici espressi con le incorrere in procedure che possano comprometterne i premialità volumetriche saranno concesse per
azioni previste per perseguirli. Si ritiene in questo senso risultati attesi. In questo senso dovranno essere ottenere la cessione di suolo e di attrezzature da
che la verifica di coerenza interna debba essere valutate le coerenze non solo rispetto alle azioni destinare ad uso pubblico, ma anche per l'edilizia
demandata al Rapporto Ambientale, che potrà operare proposte, ma anche alle procedure per attuarle. Una sociale. Gli incrementi volumetrici potranno essere
disponendo di un quadro dell’assetto normativo e valutazione preliminare del quadro presentato fa realizzati in loco (per esempio, con l'aumento in altezza
progettuale del PUC, più preciso. Tale valutazione emergere, già in questa prima fase valutativa, una buona dei fabbricati) ovvero possono consistere nel
dovrà tenere conto della duplice articolazione del PUC, coerenza e esaustività delle azioni proposte, che per trasferimento del diritto edificatorio in altro posto
quella riferita alle ‘strategie regolative’ (che attengono ogni obiettivo si articolano e si differenziano in scelto dall'amministrazione e previsto nel PUC, quando
prioritariamente alle misure di regolazione ordinaria), e relazione alle diverse situazioni in atto. è ottenuto in una zona già ad eccessiva densità. Nelle
quella riferita ai ‘progetti strategici’ (che attengono alle medesime zone di atterraggio si potranno godere dei
diritti edificatori riconosciuti ai proprietari i cui immobili