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Claudia Gatta
RID Dipartimento Medico Asl BI-Biella
Picc e Midline
competenza
avanzata
o
d’avanzo?
COMPETENZA
Caratteristica intrinseca
di un individuo
causalmente collegata
a una performance
efficace esercitata in
virtù di un determinato
ruolo
5° stadio: esperto
- comprensione intuitiva del complesso della
situazione e concentrazione sul problema
- capacità di prendere decisioni rapidamente e
con visione sistemica
- si sente responsabile della diagnosi della
situazione, della pianificazione e gestione
dell’intervento
3° stadio: competente
- Prefigura azioni e piani
- padroneggia il problema e
riesce ad affrontare le
situazioni
- si sente responsabile
4° stadio: abile
- percepisce la situazione come
un insieme ma percepisce
anche gli aspetti specifici
- prende decisioni valorizzando
aspetti o sfumature e se ne
sente responsabile
1° stadio: principiante
-non ha esperienza della
situazione
-nella situazione segue
prevalentemente istruzione e
regole rigide
-non si sente responsabile
dei risultati
2° stadio: principiante con
esperienza minima
-Riconosce nuove situazioni in
cui le regole possono essere
applicate
- poco in grado di stabilire
priorità
-Non si sente ancora
responsabile dei risultati
La “competenza esperta” viene
acquisita e si arricchisce
gradualmente attraverso
l’esperienza professionale. Gli
esperti di fronte a un problema
dimostrano buona capacità di
inquadramento della situazione da
affrontare, riconoscendone
analogie e differenze con
esperienze e problemi affrontati in
passato, buona abilità
nell’affrontare una strategia
operativa, ancorandola a quelle
soluzioni già sperimentate con
successo.
Il concetto di “competenza
avanzata” si riferisce alla
capacità di un soggetto già
esperto di agire nei confronti
di un problema non solo
utilizzando in modo produttivo
le proprie esperienze
pregresse, ma anche
identificando, progettando,
negoziando e realizzando in
termini multiprofessionali
nuove soluzioni, allorché
quelle disponibili non sono
sufficienti o convincenti.
Competenza esperta = Competenza avanzata
A. Nieminen VALUTAZIONE DEL
BISOGNO
LAVORO MULTIPROFESSIONALE
LE CURE INFERMIERISTICHE
RELAZIONE D’AIUTO
APPRENDERE DAL CONTESTO
J. Sansoni
CAPACITA’ VISION E SCOPERTA
INNOVAZIONE
EVIDENZE SCIENTIFICHE
MULTIDISCIPLINARIETA’
In rapporto alla
comprensione del problema
il situarsi in una dialettica
costante fra il generale e il
particolare, per intessere
nuove relazioni tra gli elementi
che costituiscono il problema,
individuare o intuire diverse
interpretazioni, sintetizzarle in
una visione di insieme
Questo livello di competenza comporta per il professionista
l’attivazione e lo sviluppo di due processi fondamentali:
In rapporto alla soluzione del
problema
il progressivo abbandono
della semplice applicazione di
procedure pre-definite e
acquisizione di capacità di
discernimento e di ricerca,
finalizzate a scegliere e/o
produrre e sperimentare nuove
soluzioni in vista dello scopo
da raggiungere
La competenza avanzata è essenzialmente un’estensione della competenza
esperta, caratterizzata da un più alto livello di discernimento pratico fondato su
un più ampio repertorio di riferimenti teorici acquisiti nella formazione avanzata
La competenza avanzata richiede lo sviluppo di un una forte base teorica, una
considerevole esperienza pratica per favorire l’integrazione tra teoria e pratica
La competenza avanzata comporta una approfondita riflessione, non solo su
particolari attività infermieristiche, ma sull’infermieristica nel suo insieme.
Per questo richiede lo sviluppo di un’articolata cornice concettuale che si
costituisca come una sorta di struttura di riferimento per la riflessione
La competenza avanzata è il frutto di una trasformazione personale che
conduce a una trasformazione della pratica.
In questa prospettiva, la pratica stessa è trasformativa in quanto considera i
problemi come possibilità, opportunità generative
Riassumendo
Personalizzazione dell’assistenza
Gestione delle situazini complesse
Gestione del percorso dei pazienti (dimissione)
Sorveglianza e monitoraggio
Interventi educativi per sviluppare abilità di autocura
Collaborazione e coordinamento del team
Consulenza per colleghi
Incorporare i risultati della ricerca nella pratica
“Nel primo contatto nelle cure primarie medici v/s infermieri, nessun dato di differenza in termini di mortalità e morbilità “
RISPOSTE
Di fronte alle sfide
Trasformare i vincoli in opportunità
COMPLESSITA’ Cum plèxum – Cum plèctor
INTENSITA’
Intènsus
Forza, energia, tensione, grandezza che esprime la quantità di un fenomeno
Composto da più parti, intreccio Comprendere
occuparsi pre-occuparsi
Cura
o
Aver cura?
procurare il
necessario
routine
procedure protocolli
sostituzione azioni
Complessità Intensità
Prendersi a
cuore prefigurazioni
Investimento
personale
autocura
personalizzazione
empowerment
Claudia Gatta
RID Dipartimento Medico Asl BI-Biella
L’impianto e la gestione degli
accessi venosi Picc e Midline:
quali opportunità?
Catetere venoso
centrale ad inserimento
periferico che consente l’infusione
di soluzioni ipertoniche,
somministrazione di farmaci basici, acidi, vescicanti e irritanti
Opportunità Vincoli
Gravità complicanze inserzione
Complicanze infettive
Indicato per utilizzo discontinuo anche extraospedaliero
Maggior incidenza di malposizionamento (6/10% )
Maggior incidenza di
flebiti superficiali
Maggior incidenza di dislocazioni
Catetere periferico utilizzabile per
terapie farmacologiche e
nutrizionali compatibili con vena
periferica
Opportunità Vincoli
Costo elevato “Spesso confuso” con i
cvc.
Maggior tempo di permanenza
Basso rischio infettivo
Adatto ad utilizzo discontinuo anche extraospedaliero
…esperienza di Biella
Infermieri impiantatori 3:
2 Master in accessi venosi
1 Corso perfezionamento universitario
Chi posiziona?
Su richiesta dei reparti
Al letto del paziente
Con approccio ecoguidato (Controllo post-impianto tramite radiografia del torace)
Costituzione di un osservatorio permanente sui CVC
Creazione della modulistica
Creazione di un data base per la raccolta di tutti i dati necessari alla monitorizzazione dei cateteri
Accordo con la farmacia per lo scarico sui centri di costo dei reparti richiedenti
Progetto “Picc team”
Obiettivo generale:
“Migliorare la gestione dei cateteri venosi centrali e la prevenzione delle infezioni”
Obiettivi specifici:
Analizzare e studiare il fenomeno
Disporre una supervisione e consulenza per la stesura e l’aggiornamento di protocolli operativi sulla base di LG nazionali ed internazionali
Verificare l’aderenza dell’attività assistenziale alle prove di efficacia
Proporre iniziative formative
Elaborazione studi di ricerca
Osservatorio permanente
Due coordinatori di progetto:
F. D’Aloia e C. Gatta
Componenti:
Infermieri impiantatori
Chirurghi impiantatori
Nefrologi ed infermieri di dialisi
Anestesisti e infermieri di anestesia
Oncologi e infermieri di oncologia
Direzione Medica di Presidio
Ricerca: Università
Infermieri controllo infezioni
Osservatorio permanente
Totale richieste :1394 di cui posizionati 1326
Da novembre 2007 a tutto il 2008: 54
Anno 2009 : 174 (picc 64 midline 110)
Anno 2010 : 311 (picc 117 midline 194)
Anno 2011: 445 (picc 229 midline 216)
Anno 2012: 410 (picc 228 midline 182)
CATETERI RICHIESTI : 1394
5%
95%
Posizionati Non posizionati
MEDICINA 510 NEUROLOGIA 41
SEMINTENSIVA 152 DERMA/PAGANTI 37
DAY HOSPITAL onco/emat. 123 FISIATRIA 35
ONCOLOGIA degenza 90 CARDIOLOGIA 24
GERIATRIA POST ACUZIE 90 RIANIMAZIONE 20
MALATTIE INFETTIVE 87 TERRITORIO 12
URO/NEFRO 56 PSICHIATRIA 9
CHIRURGIA AC 48 ORTOPEDIA 9
PNEUMO/GASTRO 46 ORL 5
Reparti richiedenti
Motivo Richiesta
50%
19%
13%
2%3%13%
IRREPERIBILITA' VENOSA N.P.T.
CHEMIOTERAPIA TERAPIA ANTIBIOTICA
IDRATAZIONE EMOTRASFUSIONI
Scelta del vaso
64%13%
15%
4% 3%1%
Basilica dx Basilica sxBrachiale dx Brachiale sxCefalica dx Cefalica sx
su 628 Picc. • 514 rimossi al termine della terapia
• 17 in uso
• 97 rimossi per insorgenza di complicanze
Permanenza media di 49 giorni (max 362)
su 698 Midline • 555 rimossi al termine della terapia
• 2 in uso
• 141 rimossi per insorgenza di complicanze
Permanenza media di 17 giorni (max 186)
su 1326 cateteri posizionati :238 complicanze 97 nei PICC 141 nei MIDLINE
Complicanze
85%
6%
9%
15%
picc
midline
COMPLICANZE MIDLINE
84%
5%
4%
4%
1%
1%
1%
16%
senza complicanze occlusioni autorimozione trombosi
meccaniche infezioni dislocazione
COMPLICANZE PICC
85%
3%
2%
3%
1%
1%
2%
2%
1%
14%
senza complicanze
Autorimozione
Trombosi
Occlusione
Malposizione I
Meccaniche
Infezioni
Dislocazioni
Altro
Qualche considerazioni sui costi
È un semplice calcolo matematico
Costo del dispositivo/giorni di permanenza
= costo die
Se uso le massime
picc 130/362 = 0.36 euro/die
midline 130/186 = 0.70 euro/ die
Se uso le medie
picc 130/49 = 2.65 euro/die
midline 130/17 = 7.60 euro/die
Un saluto a tutti dalle montagne biellesi