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Piano delle offerte formative dell'istituto Gangale di Cirò Marina (KR)
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Pof 2013/2014
11
I.I.S. “G.GANGALE“ CIRÒ MARINA KR
MINISTERO
DELL’ISTRUZIONE
DELL’UNIV. E DELLA
RICERCA
U.S.R. CALABRIA
UNIONE EUROPEA
ISTITUTO SUPERIORE STATALE “ GIUSEPPE GANGALE ”
88811 CIRÒ MARINA (KR) PIAZZA KENNEDY 10 PRES. 0962/35994 - FAX
0962/370450
e-mail: [email protected] Sito WEB
http://www.istitutogangaleciro.it
Amministrazione, Finanza e Marketing-Turismo- Agraria,
Agroalimentare, Agroindustria-Costruzioni,
Ambiente e Territorio-Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera-Sirio.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Pof 2013/2014
22
SOMMARIO
DATI GENERALI DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA PAG
9
PREMESSA
PAG
10-11
TERRITORIO
PAG
12-13
STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
PAG
14
CONSIGLIO D’ISTITUTO – GIUNTA ESECUTIVA
COORDINATORI DI CLASSE
PAG
PAG.
14-15
16
COMMISSIONI
PAG
17-19
RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI, LABORATORI,
AZIENDA AGRICOLA GLH
PAG
20-22
INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONONI STRUMENTALI AL P.O.F PAG
23
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ CALENDARIO SCOLASTICO
PAG
25-27
SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO – ORARIO DELLE LEZIONI
PAG
27-28
RISORSE INTERNE – RISORSE MATERIALI
PAG
28-29
INDIRIZZI DI STUDIO PAG
29-45
CONTRATTO FORMATIVO PAG
46-50
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA PAG
51-55
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
PAG
56-60
ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
SCELTE EDUCATIVE
PAG
61
GRIGLIA DI VALUTAZIONE BIENNIO
PAG
67
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TRIENNIO PAG
68
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO DIDATTICO E RECUPERO
PAG
69
CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI
PAG
71
ATTIVITA’ PROGETTUALE, ATTIVITA’ CURRICULARE PAG
72
PROGETTI PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI PAG
82-84
REGOLAMENTO D’ISTITUTO PAG
85-144
Pof 2013/2014
33
OMAGGIO
Struttura dell’Istituto
Nel 1924 Gangale riceve il battesimo presso la Chiesa Cristiana Evangelica Battista di
Firenze, e sempre nello stesso anno viene incaricato della direzione della rivista
settimanale "Conscientia", sulle cui pagine condurrà una serrata serie di interventi sui
temi riguardanti la libertà religiosa, la mancata riforma in Italia, il connubio tra
`,fascismo e "cattolicismo" assieme ad altri intellettuali quali L. Basso, A. Banfi. P.
Gobetti, G. Miegge, R. Murri, G. Prezzolini, A Tilgher.
Nel suo percorso di fede fu cruciale la scoperta di Calvino, ma importante lo studio di
Hegel e l'affiliazione alla grande tradizione dell'hegelismo meridionale. fu anche
fondatore della casa editrice Doxa.
Per la sua opposizione intellettuale e laica al fascismo dovette fuggire in esilio e
all’estero anche in collaborazione con Louis Hjelmslev esercitò attività linguista ma
anche di difensore delle minoranze etniche, linguistiche, culturali e religiose(ad
esempio, l'arberesco). E’ morto a Muralto nel 1978.
A sua memoria è stato eretto un monumento nella città natale.
Nel biennio 1921/22, a Firenze, Gangale
viene a contatto con il mondo evangelico
italiano attraverso il Prof. Macchioro,
modernista convertito al valdismo, ed il
sacerdote modernista U. Fracassini. In
questo periodo avverte sempre più
opprimente l’invadenza della chiesa
cattolica e per questo fonda il
movimento delle” centurie anticlericali”.
Nel gennaio del 1923, Gangale aderisce
alla Massoneria e vi si impegna al punto
di essere riconosciuto maestro della
Loggia “Tommaso Campanella" di
Catanzaro.
Giuseppe Tommaso Gangale, nome completo di Giuseppe Gangale, nato a Cirò
Marina, 7 marzo 1898 da famiglia cattolica. Compie gli studi presso il collegio
Italo-Albanese di S Demetrio Corona e partecipa alla grande guerra dal 1916 al
1918. Tornato dal fronte si iscrive alla facoltà di filosofia di Firenze, dove si laurea.
discutendo una tesi sui “ pensieri “ di B. Pascal.
Pof 2013/2014
44
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “G. GANGALE”
TTTeeecccnnniiicccooo
PPPrrrooofffeeessssssiiiooonnnaaallleee
AMMINISTRAZIONE
FINANZA E MARKETING
SSSeeerrraaallleee
COSTRUZIONI, AMBIENTE
E TERRITORIO
TURISMO
AGRARIA
AGROALIMENTARE E
AGROINDUSTRIA
ISTITUTO PROF.-SETTORE DEI
SERVIZI SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA
E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
Pof 2013/2014
55
Le risorse dell’istituto
Palestra
Accoglienza
E relazionalità
Biblioteca
Consultazione e prestito
libri
RISORSE MATERIALI
LABORATORI D’INFORMATICA
LABORATORIO DI DISEGNO
AULA DI DISEGNO
AULA DI TOPOGRAFIA
AULE “PROGETTO DIGISCUOLA”
LABORATORIO DI SCIENZE
SALA C.I.C.
AULA PER ALLIEVI DIVERSAMENTE
ABILI
LABORATORIO DI CHIMICA AGRARIA
LABORATORIO LINGUISTICO MULTIMEDIALE
AULA CAD
LABORATORIO DI COSTRUZIONI
Azienda agricola
Pof 2013/2014
66
RISORSE MATERIALI
LABORATORI D’INFORMATICA
LABORATORIO DI DISEGNO
AULA DI DISEGNO
AULA DI TOPOGRAFIA
AULE “PROGETTO DIGISCUOLA”
LABORATORIO DI SCIENZE
SALA C.I.C.
AULA PER ALLIEVI DIVERSAMENTE
ABILI
LABORATORIO DI CHIMICA AGRARIA
LABORATORIO LINGUISTICO MULTIMEDIALE
AULA CAD
LABORATORIO DI COSTRUZIONI
Pof 2013/2014
77
Azienda agricola
Pof 2013/2014
88
Schema Organigramma
Dirigente Scolastico Prof.ssa Serafina Rita Anania
CONSIGLIO D’ISTITUTO Presidente
Paletta Giovanni(Genitore)
D.S.G.A Dott. Giuseppe Siena
Ufficio Amministrazione
Collaboratori Scolastici
Collaboratori del Dirigente Prof. Gentile Guglielmo Prof. Mesoraca Francesco
Collegio Docente
Consigli Di classe
Gruppo
G.L.H.
Giunta Esecutiva Presidente
Prof.ssa Serafina Rita Anania
Commissioni Orario Scolastico
Formazioni Classi Progetti PON-POR –Alternanza Scuola Lavoro
Acquisti e collaudo Valutazione Servizi Docenti
Funzioni Strumentali Area1- Prof. Rizzo Carlo
Area 2 Rita Mingrone Ascoli Modesto Tripodi Domenica Rota
Vincenzo Santoro Giuseppe
Strancia Gianfranco Scalise Francesco
Area 3 Prof.ssa Lucà Anna .M. Prof.ssa Mingrone Luisa
Area 4 Prof. Chiarello Geremia Area 5 Prof. Bonofiglio Santo
Referente Sicurezza
Prof. Strancia Gianfranco
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “G. GANGALE”
Pof 2013/2014
99
Dati generali dell’istituzione scolastica
ISTITUTO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“G. GANGALE”
AGRARIO – IGEA – GEOMETRA – TURISTICO – SIRIO
IeFP: OPERATORE DELLA RISTORAZIONE
INDIRIZZO PIAZZA KENNEDY, 10 – 88811 CIRO’ MARINA-
TELEFONI 0962- 35994 FAX 0962- 370450
C. F.
01495525079
SITO WEB http://www.istitutogangaleciro.it/
GLI SPORTELLI DELLA SEGRETERIA SONO APERTI AL PUBBLICO:
TUTTI I GIORNI
DALLE ORE 11 :30
ALLE ORE 13 :00
MART.- GIOV.
DALLE ORE 15 :30
ALLE ORE 17 :00
Pof 2013/2014
1100
La missione istituzionale
L’Istituto “G. GANGALE” promuove lo sviluppo di saperi, abilità e competenze per
favorire in ogni studente la via personale alla formazione e all’inserimento consapevole
nel mondo del lavoro, mettendo in atto le condizioni più favorevoli perché gli studenti
acquisiscano:
• solide conoscenze disciplinari
• abilità e competenze spendibili in un mercato del lavoro mutevole e sempre più
frammentato
• i valori che sono alla base di una autentica cittadinanza attiva
Premessa Il Piano dell’Offerta Formativa ( POF ) costituisce il documento dell’identità culturale e
progettuale dell’Istituto di Istruzione Superiore “G. GANGALE” di Cirò Marina, si
caratterizza come lo strumento operativo che consente la realizzazione della
progettazione educativa-didattica e si propone come strumento di comunicazione
semplice e chiaro ad uso studenti, famiglie ed operatori della scuola. E’ una rete
progettuale in cui la scuola si identifica, per le proposte culturali, pedagogiche,
didattiche, curricolari, extracurricolari e per la gestione organizzativa delle attività.
La stesura del POF intende porsi come linea guida riassuntiva di tutta l’offerta formativa
presente nel nostro Istituto. Viene elaborato su base pluriennale assumendo come
principi ispiratori i concetti di Flessibilità, Identità, Processo.
FLESSIBILITA’ intesa come dimensione aperta e modificabile del percorso formativo
nei suoi aspetti curriculari e/o extracurriculari; flessibilità come esigenza per coniugare
costantemente gli obiettivi di macro-livello (indicatori determinati dai programmi
nazionali) con gli obiettivi di micro-livello (determinati dalle esigenze del territorio e dei
singoli alunni).
IDENTITA’ come tratto distintivo delle decisioni assunte da questo Istituto rispetto ad
un contesto storicizzato e rispetto ai margini di gestione curriculare consentiti dalla
normativa vigente; identità come impegno sistematico ad implementare al meglio le
Pof 2013/2014
1111
decisioni assunte, per dare una risposta efficace ed efficiente alla domanda formativa
dell’utenza.
PROCESSO come caratterizzazione dinamica e dialettica del piano, che e’ strumento di
sintesi, di raccordo in “rete” dei bisogni, delle aspettative e delle responsabilità delle
diverse componenti scolastiche.
I principi fondamentali su cui e’ fondato il servizio scolastico sono :
Uguaglianza Il servizio scolastico viene erogato senza alcuna distinzione di sesso,
razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e
socioeconomiche.
Imparzialità e Regolarità Gli erogatori del servizio scolastico, agendo secondo
criteri di obiettività ed equità, ne garantiscono l’imparzialità e la regolarità.
Accoglienza ed Integrazione La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei
genitori e degli alunni nella struttura scolastica e l’integrazione di questi ultimi con
particolare riguardo alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità
(alunni disabili, alunni stranieri).
Diritti degli Alunni Partendo dal principio che la scuola e’ e deve essere costruita
per gli alunni e non viceversa, la scuola riconosce il diritto all’istruzione e
all’educazione di tutti gli alunni, come presupposto fondamentale dell’esercizio del
diritto di cittadinanza.
Partecipazione e Responsabilità Nella sua opera la scuola ricerca la
collaborazione dei genitori, primi titolari del diritto-dovere di istruire ed educare i
propri figli, su un piano di reciproca responsabilità. Essa sollecita, pertanto, ogni
forma di partecipazione delle famiglie alla vita e alle scelte educative della scuola,
attraverso gli istituti e le forme previste nell’ambito degli organi collegiali.
Efficienza e Trasparenza L’attività’ scolastica, configurandosi come servizio
pubblico, si ispira a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione
dei servizi amministrativi e dell’attività’didattica. A tal fine promuove la formazione in
servizio del personale e favorisce un rapporto trasparente con l’utenza.
Pof 2013/2014
1122
Territorio
L’Istituto di Istruzione Superiore “G.Gangale”, nato nel 1970, e’ ubicato nel Comune
di Ciro’ Marina in provincia di Crotone, ed è dislocato in tre plessi:
Plesso Mingrone (Piazza Kennedy, 10)
- Corso Amministrazione, finanza e marketing - Igea sez A
-Corso Turismo - Turistico
Plesso Strancia (Via Cagliari, 11)
-Corso Costruzione,ambiente e territorio - Geometra
Plesso loc. Ceramidio
-Corso Agrario
- Corso alberghiero
Cirò Marina (15.000 ab. circa) ha un’economia
legata alla coltivazione della vite, alla produzione e
commercializzazione del vino DOC, ricavato dai
vigneti composti dal vitigno Gaglioppo, al turismo
estivo, ed a una piccola realtà industriale (ITSOS).
Una certa importanza nell’economia locale riveste il
settore ittico e quello commerciale. L’esiguità’ degli
sbocchi occupazionali determina un alto tasso di disoccupazione (1.700 iscritti in
agricoltura secondo l’ente SCICA), il fenomeno del lavoro nero e la ripresa
dell’emigrazione verso il nord e l’estero. Questo stato di
disagio economico alimenta fenomeni di microcriminalità,
anche legati alla tossicodipendenza.
Negli ultimi anni è in aumento la presenza di manodopera
extracomunitaria.
Sotto il profilo strettamente sociale, la realtà “cirotana”
presenta elementi di deprivazione culturale, di emergenza
sociale, di devianza minorile.
L’Istituto è frequentato da allievi provenienti dai Comuni di
Ciro’ Marina, Ciro’ Superiore, Umbriatico, Strongoli, Torre Melissa, Melissa, Crotone,
Verzino, Crucoli, San Nicola dell’Alto e negli ultimi anni da allievi extracomunitari la cui
presenza è in continuo aumento.
Pof 2013/2014
1133
I giovani che intraprendono il corso di studi nei nostri indirizzi, sono diversamente
motivati: alcuni sono interessati alle discipline economiche e tecniche, altri sono costretti
dalle condizioni economiche familiari ad una scelta quasi forzata, altri ancora sono spinti
dalle famiglie a continuare gli studi per conseguire un diploma, qualunque esso sia, che
possa comunque servire per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Molti tra questi ultimi allievi abbandonano la scuola perché incontrano difficoltà di vario
tipo, demotivandosi completamente negli ultimi anni scolastici.
La scuola può e deve impegnarsi in maniera più incisiva per sviluppare e potenziare le
motivazioni di tutti i ragazzi e per sostenere i più deboli al fine di evitare che molti si
perdano per strada.
I mezzi e gli strumenti per realizzare un’efficace opera educativa non sempre sono
rispondenti alle necessità per carenze di adeguate strutture scolastiche.
Nella nostra realtà la scuola, purtroppo, poco si giova della collaborazione delle famiglie,
che in generale sono interessate più ai risultati finali dei loro figli che alla
necessità di trovare una linea educativa comune per evitare incomprensioni, dissonanze,
in definitiva, spreco di risorse.
Pof 2013/2014
1144
Le risorse umane
DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Serafina Rita Anania
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMM.tivi Dott. Giuseppe Siena
Pof 2013/2014
1155
STAFF DEL DIRIGENTE
COGNOME NOME FUNZIONE
Mingrone Rita
Mosello Leonardo
Gentile Guglielmo
Mesoraca Francesco
Liotti Spartaco
Nicastri francesco
RESPONSABILE PLESSO STRANCIA
RESPONSABILE PLESSO AGRARIO
RESPONSABILE PLESSO MINGRONE RESPONSABILE PLESSO MINGRONE
RESPONSABILE PLESSO ALBERGHIERO
RESPONSABILE PLESSO SIRIO
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Pof 2013/2014
1166
Comitato Tecnico Scientifico
01. Prof.ssa Serafina Rita Anania Dirigente Scolastico
02. Paletta Giovanni Genitore ( Presidente)
03. Valente Enzo “ ( V. Presidente)
04. Ascoli Modesto Docente
05. Strancia Gianfranco “
06. Chiarello Geremia “
07. Ferrara Francesco “
08. Nicastri Francesco “
09. Gentile Guglielmo “
10. Liotti Spartaco “
11. Leto Russo Cataldo “
12. Barone Francesco Personale A.T.A.
13. Cerzomà Carmela “
14. Magnelli Vincenzo “
15. Martucci Pierina “
16. Mazziotti Cataldo “
17. Salerno Delia Alunno
18. Scalise Vittoria “
19. Stancato Vincenzo “
Componenete Nominativi
DIRIGENTE SCOLASTICO
“G.GANGALE” CIRO’ MARINA
D.ssa SERAFINA RITA ANANIA
ANCE – KR
Geom. Sammarco Giuseppe
CCIAA – KR
Sig. Grisafi Giuseppe
PROVINCIA – KR
Dr. Spataro Domenico
ORDINE ARCHITETTI – KR-
Arch. Martino Daniela
ORDINE AGRONOMI – KR-
Dr. Caterisano Roberto
PRESIDENTE CdI “ G. Gangale”
Sig. Paletta Giovanni
DGSA “ G. Gangale”
Rag. Siena Giuseppe
DOCENTI “ G. Gangale
Prof. Ascoli Modesto
Prof. Campana Ferdinando
Prof. Chiarello Geremia
CONFINDUSTRIA - KR –
D.ssa Gentile Sabrina
Pof 2013/2014
1177
GIUNTA ESECUTIVA
N.ro COGNOME NOME COMPONENTE
1 Prof.ssa Serafina Rita Anania
Anania
D.S. PRESIDENTE
2 Dott. Giuseppe Siena D.S.G.A. SEGRETARIO
4 Nicastri Francesco DOCENTE
5 Barone Francesco PERSONALE A.T.A.
6 Certomà Carmela GENITORE
7 Salerno Delia ALUNNO
REFERENTI
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Mingrone Luisa REFERENTI PARI OPPORTUNITA’
2 Chiarello Geremia REFERENTE EDUCAZIONE ALLA SALUTE
3 Caruso Franceschina REFERENTE EDUCAZIONE STRADALE
4 Gentile G. – Scalise F. REFERENTI EDUCAZIONE AMBIENTALE
5 Leto Russo Cataldo REFERENTE PRIVACY
6
777
Ascoli Modesto- Quirino Benito ORGANIZZAZIONE E REALIZZAZIONE
7
8
Mingrone Rita
Mesoraca Francesco
EVENTI ENOGASTRONOMICI E GESTIONE
STOCCAGIO MERCI REFERENTE ORIENTAMENTO
REFERENTE CONSULTA STUDENTI
REFERENTE ALLA SICUREZZA
N.ro COGNOME NOME FUNZIONE
1 Prof. Strancia Gianfranco SICUREZZA
Pof 2013/2014
1188
COORDINATORI DI CLASSE
N.ro COGNOME NOME CLASSE
1 Sicilia Antonio 1^ A A.F.M.
2 Santoro Giuseppe 2^ A A.F.M.
3 Adamo Brigitte 3^ A A.F.M.
4 Lattari Carmela 4^ A A.F.M.
5 Chiarello Geremia 5^ A IGEA
6 Mendicino Carmela 1^ B A.F.M.
7 Tripodi Domenica
3^ B S.I.A.
8 Catapano Giulia 4^ B S.I.A.
1^ A TURISMO 9 Rizzuti francesco 1^ A TURISMO
2^ A TURISMO
10 Siciliani Orsola
3^ A TURISMO 11
12
Gentile Guglielmo
Audia Giovanna
4^ A TURISMO
13 Rizzo Carlo 5^ A TURISMO
14 Liotti Spartaco 1^ A ALBERGHIERO
15 Seminara Francesca 1^ B ALBERGHIERO
16 Torzilli Roberta 1^ C ALBERGHIERO
17 Spina Cristina 2^ A ALBERGHIERO
18
1919
Scavello Francesco
Scavello francesco
2^ B ALBERGHIERO
19
20
Aloisi M. Grazia
3^ A ALBERGHIERO
20 Simbari Orlando
3^ B ALBERGHIERO
21 Iacona Violante Ida 2^ C ALBERGHIERO
22 Aprigliano Rachele 1^ A CAT
23 Cersosimo Emanuela 2^ A CAT
24 Strancia Gianfranco 3^ A CAT
25 Lucà Giuseppina 4^ A CAT
26 Mingrone Rita
5^ GEOMETRA
27 Barberi Lucia 1^ A Agraria
28 Rota Vincenzo 2^ A Agraria
29 Calabrò Teresa 3^ A Agraria
Pof 2013/2014
1199
COMMISSIONI
30 Carelli Lucia 1^ A SIRIO
31 Pollizzi Battistina 1^ B SIRIO
32 Nicastri Francesco 3^ A SIRIO
33
34
Barbuto Elisabetta
Caruso Maria
5^ A SIRIO
2^ B A.F.M.
COMMISSIONE ORARIO SCOLATICO
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Santoro Giuseppe COMPONENTE
2
3
Strancia Gianfranco
Mesoraca Francesco
COMPONENTE
COMPONENTE
COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Santoro Giuseppe COORDINATORE
2 Cersosimo Emanuela COMPONENTE
3 Pipita Gianfranco COMPONENTE
Pof 2013/2014
2200
COMMISSIONE MANUUALE HACCP (REGOLAMENTO INTERNO)
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Ascoli Modesto COORDINATORE
2 Quirino Benito COMPONENTE
COMMISSIONE ACQUISTI E COLLAUDO
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Gentile Guglielmo COMPONENTE ACQUISTI E COLLAUDO
2
3
Chiarello Geremia
Magnelli Vincenzo
COMPONENTE ACQUISTI E COLLAUDO
COMPONENTE ACQUISTI E COLLAUDO
COMMISSIONE ELETTORALE
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1
2 22
Mesoraca Francesco PRESIDENTE
2
3
Lucà Anna Margherita
Turano Silvano
COMPONENTE COMPONENTE
COMMISSIONE TIROCINIO E STAGE I.P.S.A.R.
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Ascoli Modesto COORDINATORE
2 Quirino Benito COMPONENTE
3 Mesoraca Francesco COMPONENTE
Pof 2013/2014
2211
COMITATO VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DOCENTI
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Chiarello Geremia MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT.
2 Gentile Guglielmo
MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT.
3 Nicastri Francesco MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT.
4
5
6
Lavia Anna Maria
Lucà Anna Margherita
De Biasi Francesco
MEMBRO EFFETTIVO COM. VALUT. MEMBRO SUPPLENTE
MEMBRO SUPPLENTE
DIPARTIMENTI
N.ro COGNOME NOME AREA
1 Rizzo Carlo UMANISTICO-RELIGIOSA
2 Leto Russo Cataldo
Leto Russo
TECNICO/SCIENTIFICO
3 Santoro Giuseppe ECONOMIA
4 Spina Cristina SCIENZE
5 Adamo Brigitte LINGUE
6 Campana Ferdinando
rIZZO
MATEMATICA/INFORMATICA
Pof 2013/2014
2222
RESPONSABILI LABORATORI
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
PLESSO MINGRONE
1 Caruso Ferdinando LAB NFORMATICA I e II
2 Cersosimo Emanuela LAB. LINGUISTICO INGLESE
3 Tripodi Maria Domenica LAB. LINGUISTICO FRANCESE
PLESSO STRANGIA
4 Leto Russo Cataldo LAB. COSTRUZIONI
5 Lucà Giuseppina LAB. INFORMATICA PL. STRANCIA
6 Pipita Gianfranco LAB. TOPOGRAFIA
7 Strancia Gianfranco LAB. CAD
PLESSO AGRARIA
8 Calabrò Teresa LAB. INFORMATICA PLESSO AGRARIA
9 Mosello Leonardo LAB. CANTINA
10 Barberi Lucia LAB. CHIMICA
ALBERGHIERO
11
12
13
Ascoli Modesto
Quirino Benito
Simbari Orlando
LABORATORIO CUCINA
LABORATORIO SALA
LABORATORIO ACCOGLIENZA
Pof 2013/2014
2233
GLH
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Bonofiglio Santo DOCENTE H
2 Colicchio Domenica DOCENTE H
3 De Biasi Francesco DOCENTE H
4 Lucà Anna Margherita DOCENTE H
5 Malena Lucrezia DOCENTE H
6 Mesoraca Francesco DOCENTE H
7 Mingrone Luisa DOCENTE H
8 Vaccaro Rosa DOCENTE H
GLH DOCENTI CURRICULARI
N.ro COGNOME NOME FUNZIONI
1 Lucà Giuseppina DOCENTE CURRICULARE
2 Barberi Lucia DOCENTE CURRICULARE
3 Torzilli Roberta DOCENTE CURRICULARE
4 Chiarello Geremia DOCENTE CURRICULARE
5 Gentile Guglielmo DOCENTE CURRICULARE
6 Iacona Violante Ida DOCENTE CURRICULARE
7 Seminara Francesca DOCENTE CURRICULARE
8 Rizzo Carlo DOCENTE CURRICULARE
9 Adamo Brigitte DOCENTE CURRICULARE
10 Spina Cristina DOCENTE CURRICULARE
11 Rota Vincenzo DOCENTE CURRICULARE
Pof 2013/2014
2244
Pof 2013/2014
2255
INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (ART.30 DEL C.C.N.L. 24/07/2003
AREA 1 DOCENTE
Monitoraggio e verifica della
realizzazione del P.O.F. nell’organizzazione della struttura didattica. Raccolta materiale
progettuale e coordinamento didattico.
RIZZO CARLO
AREA 2 DOCENTE
Coordinamento e gestione delle attività di orientamento in ingresso ed azioni di continuità,collaborazione con il
responsabile di plesso vigilanza alunni. Indirizzi : Agrario – Geometra -
Costruzioni, Ambiente e Territorio – Sirio
RITA MINGRONE ASCOLI MODESTO
TRIPODI DOMENICA ROTA VINCENZO SANTORO GIUSEPPE STRANCIA GIANFRANCO
SCALISE FRANCESCO
AREA 3 DOCENTE
Interventi e servizi per studenti diversamente abili - INVALSI
LUCA’ ANNA MARGHERITA
MINGRONE LUISA
AREA 4 DOCENTE
Le nuove tecnologie
NICASTRI FRANCESCO
AREA 5 DOCENTE
Gestione registro elettronico e sito Web della scuola
SANTO BONOFIGLIO
Pof 2013/2014
2266
L'IIS “ G. GANGALE” è Test Center ECDL Core (European Computer Driving Licence).
L’ECD, la patente europea del computer, è uno standard di riferimento
riconosciuto a livello internazionale che attesta il possesso delle abilità necessarie per
lavorare con il personale computer
Pof 2013/2014
2277
Piano annuale delle attività e calendario scolastico
MESE NATURA DELL’IMPEGNO GIORNO/PERIODO ATTIVITA’
SETTEMBRE
COLLEGIO DOCENTI 02/09/2013 AVVIO A.S. 2013/2014
DOCENTI 03/09/2013
Ore 9.30-11.00 PROGRAMMAZIONE PER DISCIPLINE
DOCENTI 03/09/2013
Ore 11.00-12.30 PROGRAMMAZIONE PER AREE
DOCENTI 9/09/2013
Ore 8.30 ESAMI IDONEITA’ E INTEGARTIVI
COLLEGIO DOCENTI
09/09/2013
ORE 16.00- 18.00
ASSEGNAZIONE FUNZIONI
STRUMENTALI
VARIE ED EVENTUALI
OTTOBRE
DIPARTIMENTI-FF.SS.
COORDINATORI
08/10/2013
Ore 16.00 PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’
GRUPPO GHL 10/10/2013 ANALISI SITUAZIONE INIZIALE
COORDINATORI DI CLASSE 18/10/2013 ELEZIONI ORGANI COLLEGIALI
CONSIGLI DI CLASSE 19/10/2013 ANALISI SITUAZIONE INIZIALE
NOVEMBRE COLLEGIO DOCENTI
20/11/2013
Ore 16.00
DEROGA ASSENZE ALUNNI
VOTO DI CONDOTTA
DICEMBRE
CONSIGLI DI CLASSE 03/12/2013
ORE 15.30
VERIFICA PROGRAMMAZIONE
IGEA-TURISTICO-GEOMETRA-
AGRARIO-SIRIO
CONSIGLI DI CLASSE 03/12/2013
ORE 15.30
SCRUTINIO 1° TRIMESTRE
ALBERGHIERO
DOCENTI 11/12/2013 RECUPERO PAUSA DIDATTICA
INCONTRO SCUOLA
FAMIGLIA
11/12/2013
Ore 15.30-17.00
CORSI
IGEA,TURISTICO,ALBERGHIERO
CONSEGNA PAGELLA
INCONTRO SCUOLA
FAMIGLIA
11/12/2013
Ore 17.30-19.00
CORSI GEOMETRA,AGRARIO
Pof 2013/2014
2288
GENNAIO
DIPARTIMENTI E FF.SS 13/01/20143
ORE 16.00
ANDAMENTO POF –VARIE ED
EVENTUALI
FEBBRAIO
CONSIGLI DI CLASSE 04/02/2014
ORE 15.30
VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE
IGEA-TURISMO-GEOMETRA-
AGRARIO-SIRIO
DOCENTI 11/02/2014
RECUPERO PAUSA DIDATTICA
IGEA-TURISTICO-GEOMETRA-
AGRARIO-SIRIO
GRUPPO GHL 19/02/2014
Ore 16.00 VERIFICA INTERMEDIA
MARZO
CONSIGLI DI CLASSE 04/03/2014
ORE 15.30
SCRUTINIO 2° TRIMESTRE
ALBERGHIERO
DOCENTI 11/03/2014 RECUPERO PAUSA DIDATTICA
ALBERGHIERO
INCONTRO SCUOLA
FAMIGLIA
11/03/2014
ORE 16.30
CORSO ALBERGHIERO
CONSEGNA PAGELLA
APRILE
DIPARTIMENTI 28/04/2014
ORE 16.00
LIBRI DI TESTO-MODELLO
CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
DOCENTI PER DISCIPLINE 28/04/2014
Ore 16.30
CONFRONTO PER ADOZIONE LIBRI DI
TESTO A.S. 2013/2014
INCONTRO SCUOLA
FAMIGLIA
29/04/2014
Ore 15.00-16.30
CORSI
IGEA,TURISTICO,ALBERGHIERO
INCONTRO SCUOLA
FAMIGLIA
29/04/2014
Ore 17.00-18.30 CORSI GEOMETRA,AGRARIO,
MAGGIO
CONSIGLI DI CLASSE 05/05/2014
ORE 15.30
ANDAMENTO DELLA CLASSE
LIBRI DI TESTO
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
COLLEGIO DOCENTI 19/05/2014
ORE 16.30
LIBRI DI TESTO
VARIE ED EVENTUALI
CONSIGLI DI CLASSE
14/06/2014
ORE 15.30 SCRUTINI
Pof 2013/2014
2299
GIUGNO
COLLEGIO DOCENTI 16/06/2014
ORE 16.30 ADEMPIMENTI DI FINE A.S.
Le riunioni dei Dipartimenti e delle Funzioni Strumentali si terranno mensilmente
Il suddetto calendario può subire variazioni
Pof 2013/2014
3300
CALENDARIO SCOLASTICO A. S. 2012/2013
Con Decreto del Presidente della Giunta Regionale è stato approvato il calendario
per l'anno scolastico 2013-2014.
Negli istituti e scuole di ogni ordine e grado, in modo uniforme e vincolante, l’inizio
delle lezioni è fissato per il giorno 16 Settembre 2013 ed il termine per il 11
Giugno 2014 per minimo 206 giorni di lezione;
Non si effettueranno lezioni, oltre che nei giorni riconosciuti come festività nazionali,
nei seguenti giorni:
Inizio Lezioni: 16 settembre 2013
Termine Lezioni: 11 giugno 2014
Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2012 al
6 gennaio 2013
Festività Pasquali: dal 16 aprile 2013 al 22
aprile 2013
26 aprile 2014 ponte
Altre Festività: 2 novembre 2013 (ponte
della festività di Ognissanti)
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le
seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della
liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della
Repubblica
Pof 2013/2014
3311
SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO
INIZIO DELLE LEZIONI: TERMINE DELLE LEZIONI:
16 SETTEMBRE 2013 11 GIUGNO 2014
Alberghiero: 1 trimestre- 16 settembre 30 novembre
2 trimestre- 1dicembre 09 marzo
3 trimestre- 10 marzo 11 giugno
Titti gli altri indirizzi: 1 quadrimestre 16 settembre 31 gennaio
2 “ 1 febbraio 11 giugno
ORARIO GIONALIERO DELLE LEZIONI
Dalle ore Alle ore
1^ ora di lezione 8:00 9:00
2^ ora di lezione 9:00 10:00
3^ ora di lezione 10:00 10:50
4^ ora di lezione 11:00 12:00
5^ ora di lezione 12:00 13:00
6^ ora di lezione 13:00 14:00
Gli studenti entrano alle 7:55 (anche prima in caso di pioggia o freddo intenso)
Pof 2013/2014
3322
01 BIBLIOTECA – consultazione e prestito libri
03 LABORATORI D’INFORMATICA – con collegamento ad Internet
n.1 Trattamento Testi e Dati, Matematica Informatica
n.1 Economia Aziendale
n.1 Fisica e Chimica
01
01
LABORATORIO DI DISEGNO
AULA DI DISEGNO
01
02
AULA DI TOPOGRAFIA
AULE “PROGETTO DIGISCUOLA”
01 LABORATORIO DI COSTRUZIONI – abilitato a rilasciare certificazioni su provini
effettuati su materiali di costruzione
RISORSE INTERNE
N.ro
86 DOCENTI
25 PERSONALE ATA
636 STUDENTI
NUMERO CLASSI
08 CORSO ALBERGHIERO
08
CORSO A.F.M.
CORSO A.F.M.
01
CORSO IGEA
CORSO A.F.M.
04 CORSO TURISMO
CORSO TURISMO
01
CORSO GEOMETRA
CORSO C.A.T.
03 CORSO AGRARIA
03 CORSO SIRIO
05 CORSO C.A.T.
01 CORSO TURISTICO
CORSO TURISMO
RISORSE MATERIALI
Pof 2013/2014
3333
01 LABORATORIO DI SCIENZE
01
01
SALA C.I.C.
AULA ATTREZZATA CON SUSSIDI DIDATTICI PER ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI
01 LABORATORIO DI CHIMICA AGRARIA
01 LABORATORIO LINGUISTICO MULTIMEDIALE
01 AULA CAD
CORSI E DIPLOMI DEL NUOVO ORDINAMENTO
Quest’anno è entrato in vigore il riordino dell’istruzione tecnica, istituito con il D.P.R.
15/03/2010, le modifiche rispetto all’ordinamento previgente, nel nostro Istituto
riguardano gli studenti iscritti alle sole prime classi, si verificherà quindi la compresenza
di due diversi ordinamenti all’interno dell’Istituto .
Il percorso formativo, alla luce del nuovo ordinamento, che l’Istituto propone riguarda i
seguenti indirizzi:
SETTORE ECONOMICO
a) B1 – indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing
b) B2 – indirizzo “ Turismo”
SETTORE TECNOLOGICO
c) C9 – indirizzo ”Costruzioni, Ambiente e Territorio
I percorsi di durata quinquennale si concludono con il conseguimento di un diploma di
istruzione secondaria superiore in relazione ai diversi settori e indirizzi
Tutti gli indirizzi sono articolati per come di seguito viene riportato:
Primo biennio (I° e II° anno) - acquisizione dei saperi minimi, comune a tutti gli
indirizzi.
Secondo biennio ( III° e IV° anno) - gli indirizzi possono adeguarsi alle richieste
del territorio e del mondo del lavoro;
V° anno - permette l’inserimento nel mondo del lavoro nonché l’accesso a tutte
le facoltà universitarie.
SETTORE ECONOMICO Indirizzo: “Amministrazione, Finanza e Marketing”
Quadro Orario – Profilo
Pof 2013/2014
3344
DISCIPLINE I° BIENNIO II° BIENNIO V°
ANNO
I II III IV V
ITALIANO 4 4 4 4 4 S.O.
STORIA 2 2 2 2 2 O.
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.
LINGUA FRANCESE 3 3 3 3 3 S.O.
MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.
GEOGRAFIA 3 3 O.
SCIENZE DELLA TERRA 2 2 O.
SCIENZE INTEGRATE
CHIMICA 2 2 O.P.
INFORMATICA 2 2 2 2
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 O.
DIRITTO 3 3 3 O.
ECONOMIA POLITICA 3 2 3 O.
ECONOMIA AZIENDALE 2 2 6 7 8 S.O.
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 P.
RELIGIONE 1 1 1 1 1 O.
TOTALE 32 32 32 32 32
Le competenze del Perito in Amministrazione, Finanza e Martketing sono:
Amministrative e gestionali, di finanza di marketing prodotti assicurativo-finanziari
e dell’economia sociale;
Interpretazione dei sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi;
Specifiche nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali internazionali, della
normativa civilistica e fiscale dei sistemi (organizzazione, pianificazione,
programmazione, amministrazione, finanza e controllo);
Linguistiche e informatiche integrate con quelle di ambito professionale.
E’ in grado di:
Intervenire nella pianificazione, gestione e confronto di attività aziendali;
Trovare soluzioni innovative riguardanti il processo, il prodotto e il marketing;
Operare per la promozione dell’azienda;
Migliorare qualità e sicurezza dell’ambiente lavorativo;
Utilizzare tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione
amministrativo/finanziaria;
Operare il controllo della gestione e reporting di analisi e sintesi;
Effettuare la lettura la redazione e l’interpretazione dei documenti contabili e
finanziari aziendali;
Effettuare adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi).
Pof 2013/2014
3355
Indirizzo: “ turismo”
Quadro Orario – Profilo
DISCIPLINE I° BIENNIO II° BIENNIO V°
ANNO
I II III IV V
ITALIANO 4 4 4 4 4 S.O.
STORIA 2 2 2 2 2 O.
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.
LINGUA FRANCESE 3 3 3 3 3 S.O.
TERZA LINGUA 3 3 3 S.O.
MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.
GEOGRAFIA E GEOGR TUR. 3 3 2 2 2 O.
SCIENZE INTEGRATE 2 2
SCIENZE INTEGRATE
- FISICA - 2 O.
SCIENZE INTEGRATE
- CHIMICA- 2 O.P.
INFORMATICA 2 2
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 O.
DIRITTO E LEGISL. TURIS.
3 3 3 O.
ECONOMIA POLITICA O.
DISCIPLINE TURISTICHE
E AZIENDALI 2 2 4 4 4 S.O.
ARTE E TERRITORIO 2 2 2
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 P.
RELIGIONE 1 1 1 1 1 O.
TOTALE 32 32 32 32 32
Il Perito del Turismo ha competenze specifiche:
Diritto, economia aziendale e legislazione turistica;
Marketing, di progettazione e di consulenza;
Informatiche, linguistiche e interculturali;
Relazionali e di comunicazione per operare autonomamente e in team;
nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della
normativa civilistica e fiscale, oltre a competenze specifiche nel comparto delle
aziende del settore turistico.
Opera nel sistema produttivo con particolare attenzione alla valorizzazione e fruizione del
patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico. Integra le
competenze dell’ambito gestionale e della produzione di servizi/prodotti turistici con
quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informed dell’azienda.
Opera con professionalità nelle diverse tipologie di imprese turistiche.
E’ in grado di:
Collaborare nella gestione organizzativa dei servizi;
Pof 2013/2014
3366
Esprimere le proprie competenze nel lavoro organizzato e di gruppo;
Operare per obiettivi e progetti;
Elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati con il ricorso di
strumenti informatici e software gestionali;
Comunicare in tre lingue straniere;
Operare nella produzione e gestione di servizi e/o prodotti turistici con particolare
attenzione alla valorizzazione del territorio;
Contribuire a valorizzare la ricchezza del patrimonio ambientale ed artistico anche
per uno sviluppo turistico eco-sostenibile;
Facilitare le relazioni interpersonali in situazioni interculturali;
Contribuire all’innovazione e allo sviluppo tecnologico dell’impresa turistica;
Avvalersi di tecniche di comunicazione multimediale per la promozione del turismo
integrato;
SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Costruzione, Ambiente e Territorio
Quadro Orario
DISCIPLINE I° BIENNIO II° BIENNIO V°
ANNO
I II III IV V
ITALIANO 4 4 4 4 4 S.O.
STORIA 2 2 2 2 2 O.
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.
MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.
SCIENZE INTEGRATE 2 2 --- --- ---
SCIENZE INTEGRATE
- FISICA - 3* 3* --- ---- --- S.O.
SCIENZE INTEGRATE
- CHIMICA- 3* 3* --- --- --- S.O.
TECNOLOGIE
INFORMATICHE 3* --- --- --- --- S.O.
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 --- --- ---- O.
TECNOLOGIE E TECNICHE
DI RAPPRESENTAZIONE 3* 3* --- --- --- S.O.P.
Pof 2013/2014
3377
GRAFICA
SCIENZE E TECNOLOGIE
APPLICATE 3 --- --- --- S.O.
COMPLEMENTI DI
MATEMATICA -- --- 1 1 S.O.
GEOPEDOLOGIA,
ECONOMIA ED ESTIMO --- --- 3 4 4 S.O.
PROGETTAZ. COSTRUZ. E
IMPIANTI --- --- 7 6 7 S.O.
TOPOGRAFIA --- --- 4 4 4 S.O.
GEST. DEL CANTIERE E
SICUREZZA
DELL’AMBIENTE DI
LAVORO
--- --- 2 2 2 S.O.
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 P.
RELIGIONE 1 1 1 1 1 O.
TOTALE 32 32 32 32 32
Il Perito delle “Costruzioni, Ambiente e Territorio” ha competenze specifiche:
nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie
delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’uso dei mezzi
informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione
tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e
nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
progettuali in campo edilizio e capacità relative all’organizzazione del cantiere,
alla gestione degli impianti, al rilievo topografico, alla stima di terreni e
fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li
riguardano, all’amministrazione di immobili e allo svolgimento di operazioni
catastali;
nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nella
organizzazione di cantieri mobili; nei processi di conversione dell’energia e del
loro controllo, è in grado di prevedere, nell’ambito dell’edilizia eco compatibile,
le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative
sulla tutela dell’ambiente;
in materia di salvaguardia della salute e della sicurezza nei luoghi di vita e di
lavoro.
E’ in grado di
Pof 2013/2014
3388
collaborare, nei contesti produttivi d'interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta
entità;
intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell'esercizio di
organismi edilizi e nell'organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
prevedere, nell'ambito dell'edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il
risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell'ambiente, e
redigere la valutazione di impatto ambientale;
pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della
salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le
attività svolte.
VECCHIO ORDINAMENTO
INDIRIZZO DI STUDIO: QUADRI ORARI – PROFILI - classi seconde - quinte
QUADRO ORARIO IGEA – come modificato dalla Riforma -
DISCIPLINE V
ITALIANO 3 S.O.
STORIA 2 O.
LINGUA STRANIERA 1 3 S.O.
LINGUA STRANIERA 2 3 S.O.
MATEMATICA-INFORMATICA S.O.
MATEMATICA APPLICATA 3 S.O.
SCIENZE DELLA NATURA - O.
SCIENZE DELLA MATERIA - O.P.
DIRITTO ED ECONOMIA - O.
DIRITTO 3 O.
ECONOMIA POLITICA - O.
SCIENZA DELLA FINANZA 3 O.
ECONOMIA AZIENDALE E 9 S.O.
Pof 2013/2014
3399
LABORATORIO
GEOGRAFIA 3 O.
TRATTAMENTO TESTI E DATI - P.
EDUCAZIONE FISICA 2 P.
RELIGIONE 1 O.
TOTALE 35
PROFILO FORMATIVO CORSO IGEA
L'indirizzo IGEA prevede una figura professionale polivalente, pronta a recepire le
sollecitazioni provenienti dal mercato del lavoro in termini di nuove tecniche di
formazione, comunicazione, organizzazione ed automazione.
Il ragioniere esperto in Economia Aziendale è, quindi, in grado di interpretare il
cambiamento continuo nelle Aziende Pubbliche e Private, sotto il profilo Economico-
Giuridico- Organizzativo e Contabile
La formazione offerte favorisce, perciò, maggiori opportunità di inserimento nel
mondo del lavoro. Fra le innovazioni si segnalano lo studio di due lingue straniere fino
all'esame di Stato e l'uso del laboratorio di informatica, sin dalla prima classe.
ROFILO PROFESSIONALE DIPLOMATO IGEA
Alla fine dei cinque anni di studio il diplomato Igea ha acquisito le seguenti abilità e
competenze:
Ha una buona formazione di cultura generale accentrata particolarmente in ambito
economico, finanziario e legislativo.
Sa utilizzare metodi, strumenti e tecniche contabili per rilevare in modo corretto i
fenomeni gestionali dei diversi tipi di aziende (in particolare: aziende mercantili,
industriali, bancarie ed aziende no-profit).
Conosce le tecniche amministrative ed i documenti relativi alle attività aziendali più
importanti (fatturazione delle vendite, tenuta della contabilità di magazzino,
amministrazione e gestione del personale, finanze).
Sa attuare il controllo della gestione (pianificazione e programmazione dell’attività
aziendale attraverso la redazione di budget).
Sa trattare i dati per favorire i processi decisionali, specialmente in presenza di
sistemi informativi automatizzati.
Pof 2013/2014
4400
Conosce l’attività tipica di una banca e le funzioni e i compiti delle Borse Valori;
conosce finalità, strumenti, attività ed operazioni del mercato mobiliare.
Sa redigere, leggere ed interpretare bilanci.
Conosce la normativa fiscale e sa determinare il reddito fiscale e le imposte.
Conosce le forme di pagamento internazionale e le operazioni relative alla
negoziazione di valute estere.
Conosce il ruolo del marketing in ogni tipo di azienda, i suoi strumenti, le sue
politiche, i suoi risvolti sociali.
Ha una buona conoscenza di due lingue straniere (Francese e Inglese), non solo per
la parte comunicativa, ma anche in quella settoriale specifica (commercio, aziende,
banche e sistema economico generale dei paesi di cui studia le lingue).
SBOCCHI UNIVERSITARI
Il curricolo è particolarmente congruente con i corsi di laurea
nelle discipline economico e giuridiche, nelle lingue straniere,
nelle discipline socio-politiche e con i corsi di diploma
universitario similari.
Proseguimento degli studi: Tutte le facoltà universitarie.
QUADRO ORARIO PROGETTO ITER – come modificato dalla Riforma -
DISCIPLINE V
ITALIANO 4 S.O.
STORIA, cittadinanza costituzione 2 O.
LINGUA STRANIERA 1 4*
S.O.
LINGUA STRANIERA 2 4*
S.O.
LINGUA STRANIERA 3 4* S.O.
MATEMATICA-INFORMATICA 3 S.O.
ARTE E TERRITORIO 2 O.
SCIENZE DELLA NATURA - O.P.
LABORATORIO FISICA/CHIMICA - O.P.
DIRITTO ED ECONOMIA O
DIRITTO E LEGISLAZIONE
TURISTICA 3 O.
DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI 5 S.O.
ECONOMIA AZIENDALE - O.
GEOGRAFIA DEL TURISMO 2 O.
TRATTAMENTO TESTI E DATI - P.
EDUCAZIONE FISICA 2 P.
Pof 2013/2014
4411
RELIGIONE 1 O.
TOTALE 36
E’ prevista la compresenza per un’ora di un esperto di madrelingua
PROFILO
Il diplomato opera nel settore della produzione, commercializzazione ed effettuazione
dei servizi turistici, anche della promozione del turismo all’interno di aziende private e di
Enti pubblici (Aziende di promozione Turistica, Assessorati del Turismo di regioni e
province). Si occupa sia di turismo di accoglienza (incoming) sia di turismo in uscita
(out going).
Possiede:
Competenze di marketing:
è in grado di osservare il fenomeno turistico ed elaborare programmi di rilevazione della
domanda e delle aspettative dell’utenza attuale o potenziale
Competenze di progettazione:
è in grado di definire obiettivi di breve e medio periodo, individuare le risorse necessarie
allo scopo, valutare i diversi andamenti.
Competenze di consulenza
è in grado di trattare con il pubblico, orientare le scelte, assistere gli utenti durante
l’attivita’ turistica (itinerari, attivita’ ricreative e culturali)
Competenze relazionali:
è in grado di facilitare le relazioni interpersonali, sia nella fase di costruzione dell’offerta
che in quella di gestione operativa dei gruppi turistici (animazione culturale, ludico-
espressiva);
Competenze di comunicazione:
è in grado di utilizzare le lingue straniere (produzione e comprensione orale e scritta),
sia in rapporto diretto con l’utenza o con interlocutori professionali stranieri sia ai fini di
studio, documentazione ed aggiornamento professionale,
anche tramite internet.
Proseguimento degli studi: Tutte le facoltà universitarie
Pof 2013/2014
4422
QUADRO ORARIO GEOMETRI “PROGETTO CINQUE”
come modificato dalla Riforma
DISCIPLINE V
ITALIANO 3 S.O.
STORIA 2 O.
LINGUA STRANIERA 2 S.O.
MATEMATICA-INFORMATICA 2 S.O.
FISICA E LABORATORIO - S.O.
CHIMICA E LABORATORIO - S.O.
GEOGRAFIA SCIENZE E LABORATORIO
- O.
ELEMENTI DI DIRITTO ED ECONOMIA
2 O
DISEGNO E PROGETTAZIONE 4 O.P.
C OSTRUZIONI 5 S.O.
TOPOGRAFIA E FOTOGRAMMETRIA 5 S.O.
IMPIANTI 3 O.
GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO
5 S.O.
EDUCAZIONE FISICA 2 P.
RELIGIONE 1 O.
TOTALE 36
PROFILO
Come suggerisce il nome (geo = terra, e metros = misura) la professione di geometra è
legata al territorio (misure, stime, ecc.) ma anche all'edilizia urbana (progetti…..).
Le competenze del geometra sono:
progettare, realizzare, conservare, trasformare e migliorare opere civili di
caratteristiche coerenti con le competenze professionali definite dalla normativa vigente;
operare, anche in gruppi di lavoro, nell'organizzazione, assistenza gestione e
direzione di cantieri;
organizzare e redigere computi metrici preventivi e consuntivi e tenere i regolamentari
registri di cantiere, anche con l'ausilio di mezzi informatici;
Pof 2013/2014
4433
effettuare rilievi utilizzando i metodi e le tecniche tradizionali e conoscendo quelle più
recenti, con applicazioni relative alla rappresentazione del territorio urbano ed
extraurbano;
elaborare carte tematiche e inserirsi in gruppi di lavoro per progettazioni
urbanistiche;
intervenire, sia in fase progettuale sia esecutiva, sul territorio per la realizzazione di
infrastrutture (strade, attraversamenti, impianti, ecc.), di opere di difesa e salvaguardia,
di interventi idraulici e di bonifica di modeste dimensioni;
valutare immobili civili, effettuare accertamenti e stime catastali.
Al termine dei cinque anni lo studente può inserirsi nel mondo del lavoro in posizione di
libero professionista (previo tirocinio biennale e superamento dell’esame di stato di
abilitazione alla professione) o dipendente in ambiti
diversi.
Proseguimento degli studi: tutte le facoltà universitarie
QUADRO ORARIO AGRARIO”PROGETTO CERERE”
– come modificato dalla Riforma -
DISCIPLINE I II
religione 1 1
ITALIANO 4 4 S.O.
STORIA 2 2 O.
LINGUA STRANIERA ING. 3 3 S.O.
DIRITTO ED ECONOMIA 2 2 O.
MATEMATICA-
INFORMATICA 4 4 S.O.
SCIENZE INTEG. FISICA 3 3 O.
SCIENZE INTEG. CHIMICA 3 3 O.P.
Tecnologie informatiche 3 O.P.
Scienze e tecn. applicate 3
SCIENZE DELLA TERRA
BIOLOGIA 2 2 O
Tecnologia e tecniche della
rappresentazioni grafiche 3 3 O.P.
Pof 2013/2014
4444
Scienze motorie 2 2 O.
TEC. RAPPRESENTAZIONI
GRAFICHE 32 32
TEC.GIE INFORMATICHE 3
TOP. ED EL. DI COSTR. 3 p.
RELIGIONE 1 1 O.
ED. FISICA 2 2 P.
AREA PROGETTO - S.G.
AREA MODULARE 3 S.O.P.
TOTALE 32 35
ORE DI COMPRESENZA
CON INS. TECNICO-
PRATICO 14
PROFILO
Il Perito Agrario ha capacità tali da consentire di svolgere le seguenti attività:
gestire aziende agrarie o collaborare alla loro conduzione;
assistere sotto l'aspetto tecnico, economico-contabile e fitoiatrico, aziende agrarie
ed organismi associativi nell'ambito della produzione, conservazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli;
gestire strutture di trasformazione nel settore agro-alimentare o di collaborare alla
loro gestione;
prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento e di trasformazione
delle realtà territoriali;
trattare le problematiche relative all’aggiornamento della cartografia catastale;
affrontare le problematiche economiche ed estimative riguardanti i fondi rustici,
interpretare ed attuare progettazioni aziendali, anche in funzione dell'assetto territoriale
dal punto di vista ecologico e della difesa dell'ambiente;
fornire adeguate indicazioni sugli indirizzi e sulle scelte relative alla zootecnia e
alle modalità di allevamento;
prestare attività di tecnico intermedio nelle organizzazioni di servizi.
Al termine dei cinque anni lo studente può inserirsi nel mondo del lavoro in posizione di
libero professionista (previo tirocinio biennale e superamento dell’esame di stato di
abilitazione alla professione) o dipendente in ambiti diversi.
Proseguimento degli studi: tutte le facoltà universitarie
PROGETTO SIRIO
QUADRO ORARIO PROGETTO SIRIO
Pof 2013/2014
4455
I II III IV V
ITALIANO 5 5 3 3 3 S.O.
STORIA 2 2 2 O.
SCIENZE STORICO-
SOCIALE
2 2 - - - S.O.
LINGUA INGLESE 3 3 3 3 3 S.O.
MATEMATICA 4 4 3 3 3 S.O.
SCIENZE INTEGRATE 3 3 - - - .O.
LINGUA STRANIERA 2^ 4 4 - - - S.O.
ECONOMIA AZIENDALE 2 2 8 9 9 O.
TRATTAMENTO TESTI 2 2 - - - P
DIRITTO - - 3 3 2 O.
ECONOMIA POLITICA - - 3 2 3 O.
TOTALE 25 25 25 25 25
PROFILO
Corso serale (Progetto Sirio)
Il corso “SIRIO” attivato nell’anno 2001/2002 con una prima classe corso Igea, è
destinato prevalentemente a lavoratori adulti o comunque a coloro che non possono
frequentare nelle ore antimeridiane.
Il costo del corso è limitato al pagamento delle sole tasse scolastiche. Le lezioni si
svolgono dal Lunedì al Venerdì dalle ore 17.00 alle 21.10
I laboratori funzionanti, sono gli stessi che sono utilizzati dagli studenti dei corsi diurni.
La necessità del Progetto Sirio nasce dall’opportunità di venire incontro ad una utenza
che ha caratteristiche e bisogni diversi da quella diurna.
L’utenza e’ costituita da giovani che riprendono gli studi, consapevoli dell’emarginazione
culturale e/o lavorativa cui vanno incontro con la sola licenza media e da adulti che, gia’
inseriti in un ambito lavorativo, vogliono qualificare la propria professionalità’ o sono
spinti dal desiderio di accrescere le proprie conoscenze, pertanto, il percorso didattico
tiene conto degli ostacoli da rimuovere in una personalità già formata, soprattutto come
resistenza al cambiamento, difficoltà mnemoniche, necessità di crearsi un metodo.
A questo si aggiunge la competitività e la reticenza ad esporsi a giudizi altrui.
Il corso Sirio, pertanto, prevede un percorso flessibile con un numero di materie inferiori
al corso diurno e una riduzione d’orario.
Pof 2013/2014
4466
ALBERGHIERO
CARATTERISTICHE DEL PROFILO- ATTESTATO FINALE -QUALIFICA
“OPERATORE DELLA RISTORAZIONE
Ordinamento di IeFP
Ordinamento di IP
AREA DELLE COMPETENZE DI BASE
(articolo 18, comma 1, lettere b) e c) d.lgs.
n. 226/05;
DM 139/2007 Regolamento Obbligo di
Istruzione)
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
Competenze linguistiche Italiano – Lingua straniera: 50/A; 46/A
Competenze matematiche Matematica: 47/A; 48/A*; 49/A*
Competenze scientifiche e tecnologiche Scienze integrate (Scienze della terra e biologia):
60/A; 13/A*; 38/A*
Competenze storico-sociali ed economiche Storia, Diritto ed economia: 50/A; 19/A
Religione o attività alternative Religione o attività alternative
Attività fisiche e motorie Scienze motorie e sportive: 29/A
”IIIooo sssooonnnooo
uuunnn cccuuuooocccooo”
Pof 2013/2014
4477
AREA DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
(art. 18, comma 1, lettera b), d.lgs. n. 226/05)
INSEGNAMENTI / CLASSI DI CONCORSO
(DPR n. 87/2010; DM n. 39/1998)
o Definire e pianificare le fasi delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del sistema di relazioni .
o Approntare strumenti, attrezzature e macchine necessari alle diverse fasi di attività sulla base delle procedure previste e del risultato atteso
o Monitorare il funzionamento di strumenti, attrezzature e macchine, curando le attività di manutenzione
ordinaria. o Predisporre e curare gli spazi di lavoro,
eseguendo le operazioni di pulizia, al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali.
o Effettuare le operazioni di preparazione
per la conservazione e lo stoccaggio di materie prime e semilavorati alimentari in conformità alle norme igienico-sanitarie.
o Scegliere e preparare le materie prime e i semilavorati secondo gli standard di
qualità definiti e nel rispetto delle norme igienico -sanitarie vigenti.
In esito all’indirizzo “Preparazione pasti”, è inoltre in grado di:
o Realizzare la preparazione di piatti semplici, secondo gli standard di qualità definiti e nel rispetto delle
norme igienico-sanitarie vigenti. In esito all’indirizzo “Servizi di sala e bar”, è inoltre in grado di:
o Predisporre la comanda/ordine, secondo lo standard aziendale richiesto
o .Servire in sala pasti e bevande nel
rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti.
o Somministrare bevande, gelati, snack, prodotti di caffetteria e pasticceria nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti
Fisica: 38/A; 49/A* Scienza degli alimenti: 57/A; 35/C*
Laboratorio di servizi Enogastronomici- settore cucina / sala vendita: 50/C; 51/C; 17/A*; 19/A*;
35/C*; 57/A*
Seconda lingua straniera: 46/A
Pof 2013/2014
4488
Attestato finale: qualifica di OPERATORE DELLA RISTORAZIONE
QUADRO ORARIO GENERALE
Area Formativa
Generale Discipline I anno II anno III anno
Italiano 132 121 121
Storia 55 55 55
Matematica 132 121 88
Inglese 88 88 88
Ed.Fisica 66 55 55
Religione 33 33 33
Scienze 55 55 =
Totale ore di Area 561 528 440
Area Professionalizzante Fisica 66
Chimica 66
Sc . alimenti 66 66 99
Lab. cucina 77 44 ===
Lab . sala 77 44
Lab . accog. 77 44
Francese 66 66 99
Diritto 66 66 121
Lab . di settore 66
Totale ore di Area 495 396 374
STAGE = 165: 242:
Lab. cucina 55 Sc . alimenti 33
Lab . sala 55 Lab . di
settore 77
Lab . accog.55 Lab . di settore 132
Pof 2013/2014
4499
CONTRATTO FORMATIVO
Il Dirigente Scolastico , dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Gangale” di Cirò Marina
con l’apporto delle competenze professionali del personale, con la collaborazione delle
famiglie e delle agenzie culturali esterne, con frequenti intese con gli EE.LL., si assume la
piena responsabilità di garantire la qualità di percorsi formativi in linea con le esigenze
culturali degli alunni e in armonia con lo sviluppo socio-economico del territorio.
In tale prospettiva il contratto formativo è una dichiarazione esplicita della scuola e si
stabilisce fra il docente e l’allievo. Coinvolge il Consiglio di Classe, gli alunni, i genitori,
gli organi collegiali e gli enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico.
1. CONTRATTO FORMATIVO DIDATTICO- DISCIPLINARE
I docenti, per realizzare al meglio gli obiettivi già individuati dal Collegio docenti,
ossia:
Fare in modo che ogni studente possa conseguire il miglior risultato scolastico
possibile;
Fare in modo che gli studenti abbiano un atteggiamento benevolo nei confronti dei
docenti;
Aiutare gli studenti a divenire consapevoli del proprio ruolo e ad assumersi le
conseguenti responsabilità;
Favorire l’autovalutazione.
si impegnano a:
Fornire spiegazioni dettagliate, ripetute ciclicamente e ampliate progressivamente.
Controllare assiduamente l’avvenuta comprensione e assimilazione dei contenuti
attraverso domande in classe e controllo dello studio personale e/o del lavoro svolto a
casa;
Guidare gli alunni ad acquisire la consapevolezza che “l’errore” non è momento
puramente negativo della loro prestazione, ma è dalla consapevolezza ed
accettazione di esso che inizia il cammino di miglioramento;
Stabilire con equo anticipo le verifiche scritte previste comunicando la tipologia e la
data agli alunni;
Stabilire con gli altri docenti della classe le verifiche scritte in modo da non svolgerne
più di una nello stesso giorno;
Pof 2013/2014
5500
Eseguire la correzione delle verifiche e restituirle agli alunni entro 15 giorni di attività
didattica;
Adottare metodologie relazionali comuni nei confronti dei ragazzi e avere un
atteggiamento disponibile al dialogo ma fermo nei confronti del rispetto delle regole e
della esecuzione dei lavori.
2. GLI STUDENTI, RELATIVAMENTE AL COMPORTAMENTO, SI IMPEGNANO A:
Comportarsi in modo educato e corretto nei confronti di docenti, compagni e di tutto
il personale della scuola ;
Rispettare le norme di comportamento indicate nel Regolamento di Istituto ;
Aver cura degli ambienti e del materiale scolastico;
Essere puntuali nel rispettare gli orari scolastici di entrata e uscita dalla scuola e
l’esecuzione dei compiti assegnati;
Portare sempre con sé a scuola il libretto dello studente e tutto il materiale;
necessario (libri, quaderni, vocabolari, materiale da disegno, calcolatrici scientifiche);
In caso di assenza, informarsi in modo opportuno e completo delle attività svolte nel
periodo di assenza e dei compiti assegnati:
Attendere l’arrivo del docente nel cambio delle ore rimanendo in classe e al proprio
posto;
Partecipare agli IDEI, in caso di segnalazione da parte dei docenti e a tutte le altre
iniziative didattico - formative attivate dalla scuola.
3. GLI STUDENTI, RELATIVAMENTE AL DIALOGO EDUCATIVO, SI IMPEGNANO A:
Seguire con attenzione le attività didattiche, comprese le interrogazioni;
Partecipare in modo pertinente, attivo e costruttivo al dialogo educativo, in modo tale
che ciascuno studente della classe abbia l’opportunità di esprimersi liberamente.
4. I GENITORI SI IMPEGNANO A:
Collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una comune azione
educativa e formativa;
Seguire l’andamento didattico - disciplinare dei figli;
Pof 2013/2014
5511
Controllare quotidianamente il libretto dello studente per verificare le assenze,
prendere visione dei voti e di eventuali comunicazioni dei docenti.
(Da quest’anno è attivo, presso la nostra scuola, all’indirizzo Web
http://www.istitutogangaleciro.it/, il registro elettronico.
Ogni genitore, tramite Internet, può collegarsi al sito Web della scuola e, con un
codice di accesso ed una password, può controllare la vita scolastica dei propri figli in
tutti i suoi aspetti. Il registro elettronico agisce nel pieno rispetto delle vigenti norme
sulla privacy. I genitori interessati al servizio Web possono ritirare il proprio codice di
accesso e la password compilando un semplice modello disponibile presso l’Ufficio di
Segreteria (Area alunni).
Partecipare alle riunioni collegiali (assemblee e consigli di classe aperti);
Utilizzare i colloqui individuali con i docenti, previo appuntamento.
5. ASSENZA DURANTE LE VERIFICHE IN CLASSE
Gli studenti (per qualsiasi motivo) recupereranno la verifica persa (orale o scritta) con
un’interrogazione orale successiva, fissata dal docente;
I tentativi di boicottaggio di questa interrogazione saranno sanzionati con un voto
negativo (insufficienza gravissima).
6. TIPO DI SPIEGAZIONE
La spiegazione in classe non potrà prescindere dal materiale didattico già in possesso
degli alunni (libri in adozione). Nel caso in cui il docente ritenesse che qualche
argomento del programma sul libro di testo non fosse sufficientemente completo o
mancasse del tutto, il docente è tenuto a fornire agli allievi indicazioni di ricerca o
supporto didattico da poter consultare a casa per il necessario studio. Inoltre il
docente, anche attraverso letture in classe del libro metterà gli alunni a loro agio per
quanto attiene la comprensione del testo scritto. Dopo lo studio a casa il docente
riprenderà gli argomenti ultimamente illustrati se qualche alunno manifesterà dei
dubbi di comprensione in merito. Sarà cura del docente rendersi conto, attraverso
brevi interrogazioni, se la lezione è stata bene assimilata per passare ad altro
argomento.
Pof 2013/2014
5522
COMPORTAMENTI RITENUTI POSITIVI O NEGATIVI PER L’ATTRIBUZIONE
DEI VOTI DI FINE TRIMESTRE
COMPORTAMENTI VALUTATI
POSITIVAMENTE
COMPORTAMENTI VALUTATI
NEGATIVAMENTE
Partecipazione attiva alle lezioni (richieste di chiarimenti, risposte a quesiti posti dal docente o dai compagni, ecc).
Partecipazione passiva alle lezioni; disturbo della lezione con chiacchiere o interventi fuori luogo; disattenzione durante le spiegazioni o le interrogazioni.
Puntualità e precisione nella consegna dei lavori domestici.
Lavori domestici non svolti o consegnati in ritardo.
Ottimizzazione dell’uso dei materiali didattici (libri, quaderni degli appunti, ecc.)
Reiterate dimenticanze di materiali didattici.
Farsi interrogare volontariamente Sottrarsi a interrogazioni o a verifiche necessarie all’attribuzione dei voti.
Lavori volontari di vario genere (riassunti, brevi saggi, ricerche ecc.)
Non utilizzare le giustificazioni Cercare/dare collaborazione in verifiche individuali; copiare da testi non esplicitamente autorizzati.
VERIFICHE SCRITTE
Nelle verifiche scritte i voti vanno dal 1 a 10.
I criteri di attribuzione dei punteggi e dei voti per ciascun tipo di verifica sono illustrati di
volta in volta a seconda del tipo di verifica.
COMUNICAZIONE DEI VOTI
I voti delle interrogazioni orali vengono comunicati di regola subito dopo le interrogazioni
stesse, o al massimo durante la lezione successiva.
I voti delle prove scritte vengono scritti sull’elaborato, che viene firmato dall’alunno dopo
che questi ne avrà preso visione.
In occasione del ricevimento generale dei genitori (uno per ogni quadrimestre) a questi
sarà fornito un prospetto scritto della situazione (profitto e disciplina) dello studente.
Pof 2013/2014
5533
MODALITÀ DI RISOLUZIONE DEI CONFLITTI TRA IL DOCENTE E I SINGOLI
STUDENTI E TRA IL DOCENTE E IL GRUPPO CLASSE
Nel caso sorga un conflitto (tra il docente e un singolo studente, tra il docente e il
gruppo classe), si stabiliscono le seguenti procedure:
La prima persona ad essere informata del problema deve essere il docente stesso,
e ciò deve essere fatto dallo studente in questione o dai rappresentanti di classe.
Il docente può essere informato dell’esistenza del problema anche tramite i
genitori (del singolo studente o eletti nel consiglio di classe). L’informazione può
anche essere messa per iscritto.
Nel caso il problema rimanga, la seconda persona da coinvolgere è il docente
coordinatore di classe, che farà da tramite tra gli studenti e il docente in
questione. A questo livello il problema può anche essere discusso in Consiglio di
classe.
Nel caso infine il problema rimanga e nemmeno la mediazione del docente
coordinatore di classe e del Consiglio di classe sia sufficiente, la terza figura da
coinvolgere è il Dirigente Scolastico .
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
I Consigli di Classe possono prendere provvedimenti nei confronti degli alunni
responsabili di gravi scorrettezze fino ad un massimo di 15 gg;
Contro tali provvedimenti gli alunni possono appellarsi, entro 15 gg. dal
provvedimento, ad un comitato di garanzia, presente nell’Istituto.
VALUTAZIONE DELL’OPERATO DEL DOCENTE DA PARTE DEGLI STUDENTI
Alla fine dell’anno scolastico, gli studenti valuteranno l’operato del docente mediante una
apposita griglia di valutazione. Questo tipo di valutazione risulta molto utile al docente
per riorientare il proprio operato didattico. La valutazione sarà anonima.
ASSENZE : Il 25% di ore di assenza (ovvero 50 giorni di assenza )
dell’ammontare annuale previsto PREGIUDICA L’AMMISSIONE ALLA
CLASSE SUCCESSIVA O L’AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO.
Pof 2013/2014
5544
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
(in attuazione delle disposizioni della nota del 31 luglio 2008)
(adottato in conformità al D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 - Statuto degli studenti e delle studentesse-, e successiva modifica con D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007)
DELIBERA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO N°11 DEL 10/11/2008
Articolo 1
PRINCIPI E CRITERI IN MATERIA DI DISCIPLINA
1. La responsabilità disciplinare è personale.
2. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
invitato ad esporre le proprie ragioni.
3. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,
culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.
4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno.
5. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del
comportamento e delle conseguenze che da esso derivano e allo studente è sempre
offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica entro i 15 giorni sono adottati dal Consiglio di Classe. Le sanzioni che
comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle
che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato
conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio di Istituto.
7. Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui all'art.1 del presente regolamento e delle
disposizioni dei D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 e D.P.R. 21 novembre 2007, n 235,
l'organo competente comminerà i provvedimenti sulla base delle relative infrazioni.
Articolo 2 COMPORTAMENTI CONFIGURANTI MANCANZE DISCIPLINARI
Costituiscono comportamenti che configurano mancanze disciplinari tutte le violazioni dei
doveri scolastici come elencati nell’art. 3 D.P.R. 24.06.1998 n. 249 di seguito riportato e
richiamato:
Pof 2013/2014
5555
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere
assiduamente gli impegni di studio.
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del
Personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale,
che chiedono per se stessi.
Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono
tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni amministrative e di sicurezza
dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
I comportamenti in violazione del corretto svolgimento dei rapporti all’interno della
comunità scolastica, e dei doveri come sopra elencati, si configurano come mancanze
disciplinari, tranne che per gli aspetti ed elementi già oggetto di valutazione nel profitto,
secondo la normativa in materia, quali, a titolo di esempio, l’assiduità nell’impegno di
studio.
Articolo 3 SANZIONI PER LIEVI VIOLAZIONI
VIOLAZIONE SANSIONE ORGANO COMPETENTE
Abbigliamento non adatto
ad un ambiente scolastico Richiamo verbale Docente
Abbigliamento non adatto
ad un ambiente scolastico (reiterato)
Ammonizione scritta
Docente
Assenza collettiva o parziale Ammonizione scritta Dirigente Scolastico
Assenza collettiva o parziale (2a volta)
Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie
Dirigente Scolastico
Segreteria
Assenza singola (superiore a 3 giorni)
Comunicazione alla
segreteria per assumere informazioni
Coordinatore di classe
Assenza singola (superiore a 3 giorni) e ingiustificata
Ammonizione scritta Dirigente Scolastico
Disturbo occasionale durante le lezioni
Richiamo verbale Docente
Docente Disturbo occasionale durante le
lezioni (reiterato)
Segnalazione sul registro di
classe Docente
Pof 2013/2014
5566
Fumare all’interno
dell’istituto
Ammonizione scritta Applicazione
delle sanzioni di legge
Docente
Ingresso alla IIa ora senza giustificazione (2° volta)
Comunicazione alle famiglie Segreteria
Ingresso alla II ora senza giustificazione (3° volta)
Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie
Dirigente Scolastico
Segreteria
Ingresso alla IIa ora senza
giustificazione(dalla 4a volta)
Possibile non ammissione in classe
(previa comunicazione alla
famiglia)
Dirigente Scolastico
Introdurre estranei nella
scuola senza permesso Ammonizione scritta
Dirigente Scolastico
Linguaggio non consono. Consumo di cibo e bevande
durante le attività didattiche
Ammonizione verbale e annotazione scritta
Docente
Linguaggio non consono. Consumo di cibo e bevande
durante le attività didattiche(reiterata)
Ammonizione critta
Comunicazione alle famiglie
Docente Segreteria
Mancata osservazione delle
disposizioni organizzative e/o
di sicurezza della scuola.
Creare situazioni pericolose per
sé e per gli altri: rendere
pericoloso l’uso delle scale e
dell’ascensore, imuovere la
segnaletica sulla sicurezza,
attivare senza motivo allarmi
Ammonizione scritta
Comunicazione alle famiglie Docente Segreteria
Rientro ritardato dopo la ricreazione
Richiamo verbale e annotazione scritta
Docente
Rientro ritardato durante la ricreazione (dal 3° in poi)
Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie
Docente Segreteria
Rientro con ritardo a seguito di uscita autorizzata
Richiamo verbale e annotazione scritta
Docente
Rientro con ritardo a seguito di uscita autorizzata (dal 3°)
Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie
Docente Segreteria
Ritardi non giustificati (entro le 8.15)
Richiamo verbale e annotazione scritta
Docente
Ritardi non giustificati reiterati (entro le 8.15)
Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie
Docente Segreteria
Uscita dalla classe senza autorizzazione
Ammonizione scritta Comunicazione alle famiglie
Docente Segreteria
Utilizzo di cellulari e/o
dispositivi elettronici(lettori, ecc.)
Ritiro dello strumento e
riconsegna alla fine delle lezioni. Annotazione
scritta
Docente
Utilizzo di cellulari e/o
dispositivi elettronici (lettori, ecc.) reiterato
Ritiro dello strumento
(se cellulare ad esclusione della SIM) Annotazione
Docente Dirigente Scolastico
Pof 2013/2014
5577
scritta e riconsegna al genitore
Articolo 4 SANZIONI PER RILEVANTI VIOLAZIONI
Allontanamento entro i quindici giorni
VIOLAZIONE SANSIONE ORGANO COMPETENTE
Reati che violino la dignità e il rispetto della persona o creino situazioni di pericolo
Allontanamento oltre i 15 giorni
Consiglio di Istituto
Atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale
Allontanamento oltre i 15 giorni
Consiglio di Istituto
Le violazioni sopraccitate sono impugnabili ed è ammesso un ricorso da parte di
chiunque abbia interesse (genitori, studenti) entro quindici giorni dalla comunicazione.
Nei casi più gravi di quelli appena indicati il Consiglio di Istituto può disporre l’esclusione
dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato
Articolo 6 COMPOSIZIONE DELL’ORGANO DI GARANZIA E NORME
L’Organo di Garanzia è così composto:
il Dirigente Scolastico
quattro docenti (2 titolari – 2 supplenti)
due studenti designato tra i rappresentanti degli studenti del Consiglio di Istituto
(1 titolare – 1 supplente)
due genitori designati dal Consiglio di Istituto (1 titolare – 1 supplente)
due non docenti designato tra il personale ATA. (1 titolare – 1 supplente)
Le norme relative all’Organo di Garanzia:
per ogni rappresentante sarà previsto uno o due membri supplenti (il Dirigente
Scolastico verrà sostituito da un suo collaboratore);
i componenti coinvolti nei fatti oggetto di decisione sono sostituiti da un
supplente;
alla terza convocazione dell’Organo di Garanzia è sufficiente la maggioranza dei
componenti;
durante la votazione resa in seno all’Organo di Garanzia, l’astensione dal voto non
sarà da intendersi come espressione di una volontà negativa;
a parità di voto prevale il voto del Presidente;
Pof 2013/2014
5588
il Consiglio di Istituto ratificherà le designazioni;
l’interessato deve essere presente nel consiglio di classe e deve poter essere
difeso da un terzo (genitore).
Articolo 7 COMPITI DELL’ORGANO DI GARANZIA
L’Organo di Garanzia deve:
verificare la corretta esecuzione del procedimento, in tema di avvio dello stesso,
della formalizzazione dell’istruttoria, dell’obbligo di conclusione espressa,
dell’obbligo di motivazione e del termine;
dirimere i conflitti che insorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione
del presente regolamento di disciplina;
decidere sui ricorsi contro l’abrogazione delle sanzioni disciplinari di cui agli articoli
4 e 5 del presente regolamento.
L’Organo di Garanzia resta in carica per 1 anni e delibera, nel rispetto dello Statuto degli
Studenti e delle Studentesse e del presente regolamento di disciplina.
Articolo 8 PROCEDIMENTO DEL COMITATO DI GARANZIA
Le fasi del procedimento disciplinare sono le seguenti:
Convocazione dei genitori e, contemporaneamente, del Consiglio di Classe da
parte del Dirigente Scolastico;
salvo volontà contraria dello studente, esposizione delle sue ragioni con eventuale
verifica sulle stesse;
deliberazione in merito alla irrogazione della sanzione disciplinare ed annotazione
ove previsto;
nel caso di applicazione della sanzione, comunicazione scritta della stessa, per
mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno (vale la data dell’Ufficio Postale),
entro 10 giorni allo studente e ai genitori con motivazione, anche sintetica, in
relazione alla gravità della violazione e al tipo di sanzione irrogata.
Pof 2013/2014
5599
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA- FAMIGLIA-STUDENTI
ai sensi dell’art. 5 bis del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 (DPR n.235 del 21/11/2007 art.3 - C.M. n. 110 del 14/12/2007 art. 5)
L’Istituto di Istruzione Superiore “G.Gangale”, nella persona del Dirigente
Scolastico PROF. ssa SERAFINA RITA ANANIA
Visto il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 modificato e integrato dal D.P.R. 21
novembre 2007, n. 235
Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 16 ottobre 2006, n.
5843/A3 “Linee di sulla cittadinanza democratica e legalità” ;
Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 5 febbraio 2007 “Linee
di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo” ;
Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 15 marzo 2007 “ Linee
di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri
dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazioni di sanzioni disciplinari,
doveri di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti” ;
Vista la Direttiva del Ministro della Pubblica Istruzione del 30 novembre 2007,
n.104 recante linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine
alla tutela della privacy, con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o
di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche;
Visto il Decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007 recante il
Regolamento relativo all’obbligo di istruzione di cui alla legge 27 dicembre 2006,
n.296, art 1, comma 622;
Visto il D.P.R. 8 marzo 1999, n.275 “Regolamento recante norme in materia di
Autonomia delle Istituzioni scolastiche ai sensi della L. 15 marzo 1999, n.59” ;
Vista la delibera del Collegio dei docenti del 26 Settembre 2008;
Vista la delibera del Consiglio d’Istituto del 10 Novembre 2008.
propone
allo studente ______________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________---- e alla sua famiglia
il presente Patto Educativo di Corresponsabilità
che definisce in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rispetto dei ruoli e
delle responsabilità.
Pof 2013/2014
6600
L’accettazione e il rispetto di tale patto concorrono in modo decisivo al raggiungimento
delle finalità dell’azione educativa dell’istituzione scolastica. Tali finalità si possono
riassumere sinteticamente come segue:
dare vita ad un’alleanza educativa autentica, rispettosa, costruttiva, non episodica
tra i soggetti che compongono la comunità scolastica;
realizzare una proposta educativa chiara ed autorevole, tesa a formare cittadini e
cittadine solidali e responsabili;
costruire un rapporto di fiducia e di corresponsabilità che guidi gli studenti e le
studentesse al successo scolastico e li sostenga nel percorso di crescita, di
costruzione della personalità e di inserimento nella società come cittadini e
cittadine attivi;
creare le condizioni atte a favorire il proseguimento del proprio percorso formativo
e/o un efficace inserimento nel mondo del lavoro;
L’Istituzione scolastica: mira a una formazione completa che integri i talenti e le competenze cognitive in una
mentalità rigorosa, aperta al confronto critico, alla ricerca e all’innovazione, al
potenziamento delle capacità espressive e comunicative e ad un agire collaborativo
ed equilibrato;
educa al confronto, nel rispetto dei valori democratici, di libertà, di legalità, solidarietà
e pluralismo delle idee per favorire la crescita della persona nel rispetto della vita,
della dignità umana, della identità di genere, culturale e religiosa di ciascuno,
dell’ambiente e della giustizia sociale; promuove il dialogo tra giovani ed istituzioni, tra
pari, tra generazioni e culture diverse;
promuove un positivo inserimento nella scuola favorendo la consapevolezza del
percorso di studi scelto, un buon clima relazionale, la conoscenza e la tutela di spazi,
attrezzature e regole dell’Istituto;
predispone percorsi disciplinari e interventi didattici ed educativi integrativi, con
particolare attenzione:
alle effettive esigenze personali di formazione degli studenti e a quelle legate
alle caratteristiche del contesto sociale di riferimento,
ai cambiamenti socio-culturali e alle dinamiche che caratterizzano l’età
giovanile,
ai linguaggi, agli ambienti multimediali, ai processi di apprendimento in rete;
Pof 2013/2014
6611
esplicita strategie didattiche, strumenti di verifica, criteri di valutazione, forme di
recupero, potenziamento e valorizzazione delle eccellenze
dà valore alla differenza, contrastando il pregiudizio, il disagio, l’esclusione,
l’emarginazione di soggetti con diversa cultura e abilità, favorendo la scoperta
della propria identità attraverso l’altro e i percorsi di integrazione e cooperazione;
informa regolarmente le famiglie - secondo le modalità e i tempi definiti - sulle
attività della scuola, sugli esiti delle prove di valutazione, sulle difficoltà e i
progressi nelle discipline e sugli aspetti inerenti il comportamento e la condotta;
individua nel docente coordinatore di classe la figura professionale che facilita la
circolazione delle informazioni tra genitori, figli-studenti e docenti e favorisce la
condivisione delle scelte educative;
offre strumenti per prevenire e/o ridurre la dispersione scolastica, come il Centro
di Informazione e Consulenza (CIC), che costituisce un supporto per problemi
personali e scolastici, difficoltà relazionali, situazioni di disagio aperto a studenti,
docenti e famiglie;
organizza percorsi e occasioni di orientamento al mondo del lavoro o alla
prosecuzione degli studi, accompagnando e supportando gli studenti nel processo
decisionale;
valorizza enti, associazioni e personalità significative del territorio attraverso
incontri e iniziative che rafforzino la scuola come centro di promozione culturale e
civile aperto alla cittadinanza;
compie un’azione di sensibilizzazione al consumo consapevole e al risparmio
energetico sia attraverso scelte concrete sia attraverso percorsi formativi specifici;
garantisce un ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro che risponde alle
disposizioni in tema di sicurezza dell’ambiente di lavoro attraverso la formazione,
la rimozione dei pericoli e la gestione delle emergenze;
adempie ai doveri di custodia e di vigilanza durante l’attività didattica;
valuta l’efficacia, l’efficienza, la trasparenza, la flessibilità e l’equità del proprio
servizio educativo e formativo;
stimola e coinvolge tutto il personale scolastico alla crescita professionale;
garantisce attivamente il rispetto della privacy di studenti e famiglie;
adotta misure e favorisce iniziative per garantire il diritto allo studio, con
particolare riferimento ai libri di testo;
Pof 2013/2014
6622
La famiglia :
condivide con la scuola la funzione educativa mirante alla formazione di persone
consapevoli, libere, creative e responsabili attraverso l’apprendimento di valori e
norme che governano la convivenza civile;
contribuisce all’inserimento del proprio figlio nella comunità scolastica: informa la
scuola di tutti gli aspetti che possono avere ripercussioni sul profitto e sul
comportamento, vigila sulla frequenza puntuale alle attività didattiche e agevola la
partecipazione a quelle integrative finalizzate all’arricchimento del curricolo
personale;
collabora al progetto educativo e al piano dell’offerta formativa, con proposte e
osservazioni migliorative nelle occasioni di incontro predisposte dall’istituto;
instaura un dialogo costruttivo con i docenti, rispettandone libertà d’insegnamento
e competenza professionale;
si tiene informata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche attraverso le
comunicazioni scuola-famiglia (cartacee o web), le riunioni e gli incontri aperti alle
famiglie; mantiene contatti con i rappresentanti negli organi collegiali;
verifica attraverso i ricevimenti settimanali e generali la frequenza regolare,
l’assiduità dell’impegno, le difficoltà e i progressi nelle discipline di studio;
assicura la frequenza regolare e la puntualità del proprio figlio/a alle lezioni,
limitando le entrate e uscite fuori orario;
interviene con responsabilità in caso di danni provocati dai figli a carico di
persone, arredi, materiale didattico, facilitando le operazioni di recupero e di
risarcimento del danno.
La studentessa /lo studente:
gioca un ruolo centrale nel proprio percorso di formazione, con un atteggiamento attivo,
consapevole, motivato. è tenuto a conoscere i propri diritti e doveri sanciti dallo Statuto delle
studentesse e degli studenti e dai regolamenti di Istituto;
agisce all’interno della comunità scolastica osservando le regole poste a garanzia di una
convivenza civile e responsabile;
è consapevole che la violazione dei doveri sanciti da leggi e regolamenti interni comporta
l’applicazione di sanzioni che, nei casi esplicitati nel codice disciplinare, possono pregiudicare
l’ammissione alla classe successiva;
partecipa alle attività dell’offerta formativa mediante frequenza regolare e puntualità alle
lezioni, presenza alle verifiche, atteggiamento collaborativo;
Pof 2013/2014
6633
si impegna a eseguire regolarmente il lavoro didattico assegnato;
è tenuto a presentarsi alle lezioni con il materiale necessario;
ha cura della propria persona anche attraverso un abbigliamento decoroso e
adeguato all’ambiente scolastico;
spegne il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici durante l’attività
didattica e ne fa uso solo su autorizzazione del personale docente e in modo da
rispettare la privacy delle persone all’interno dell’ambiente scolastico;
informa la famiglia del proprio andamento didattico e disciplinare;
consegna alla famiglia le comunicazioni scritte e i documenti pubblici (pagella e
scheda allegata…) ad essa destinati e li restituisce puntualmente se richiesto;
accetta la valutazione come momento di chiarimento di consapevolezza e di
crescita in vista della propria autovalutazione e del proprio arricchimento
culturale;
rispetta e utilizza correttamente gli ambienti scolastici e le attrezzature, sapendo
che ogni danno a persone e cose dovrà essere risarcito.
Pof 2013/2014
6644
ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
SCELTE EDUCATIVE
Per operare delle scelte educative bisogna chiedersi quale cittadino e quale
professionista vogliamo formare. L’obiettivo strategico e’ quello di formare un cittadino
professionista capace di orientarsi nella “complessità” e in grado di cogliere le sfide poste
dalla informatica-telematica, dalla globalizzazione dei sistemi produttivi, dalle rapide
trasformazioni tecnologiche, dalla connessione tra cultura e formazione. Anche la scuola
e’ chiamata a confrontarsi con queste sfide evitando che le chiavi di accesso ai saperi
restino nelle mani di pochi e producano nuove esclusioni.
A fronte della “valanga informativa” e della dilatazione incessante del sapere, la scuola
deve promuovere competenze mediante curricoli leggeri, alfabeti forti, cultura forte.
Alla fine dei suoi studi, l’alunno deve:
comprendere testi di vario tipo
disporre di strumenti per fruire di arte e musica
interpretare formulari, mappe geografiche,listini, buste paga,
saper collaborare con gli altri,
disporre di un patrimonio verbale ampio
disporre di capacità per razionalizzare il reale.
La scuola deve, quindi, rendere stabili i saperi, solide le competenze, esplicite le
procedure, favorendo atteggiamenti di analisi e di problematizzazione. Non più sapere
enciclopedico, non più impianto didattico trasmissivo, ma l’attivazione di conoscenze –
competenze – capacità attraverso i nuclei fondanti delle discipline, subordinando i
contenuti alla significatività dell’apprendimento e non alla prescrittività dei programmi.
Pof 2013/2014
6655
FINALITA’ EDUCATIVE
Abituare l'alunno a riconoscersi come soggetto che ha doveri e diritti.
Abituare l'alunno all'autocontrollo, al rispetto di sé e degli altri, alla solidarietà.
Sviluppare il senso di responsabilità.
Far superare l'egocentrismo, guidando l'alunno alla collaborazione e al
confronto dialettico con gli altri.
Sensibilizzare l'allievo alle problematiche della società contemporanea con
particolare attenzione alle seguenti tematiche:
problematiche occupazionali, sviluppo e conoscenza del territorio, fame nel mondo,
mafia ed educazione alla legalità, droga e forme di dipendenza, educazione alla salute,
razzismo e prospettive di educazione interculturale, conflittualità e convivenza pacifica
dei popoli, civiltà tecnologica e prospettive etiche, dimensione europea e planetaria
dell’uomo.
Attivare, per gli alunni diversamente abili, percorsi didattici adeguati alle
specifiche esigenze emerse in sede di diagnosi funzionale, nel rispetto del
principio dell’inserimento ed integrazione nella classe e nel gruppo, secondo
quanto previsto dalla legge 5/2/1992 n. 104, e ispirati a obiettivi didattici
personalizzati nonché a strategie e contenuti culturali diversificati e più
accessibili. Sensibilizzare la classe alla cultura dell’accoglienza della diversità.
Pof 2013/2014
6666
OBETTIVI EUCATIVO-DIDATTICI TRASVERSALI
BIENNIO
A. COMPORTAMENTALI:
acquisire un metodo di studio;
socializzare valorizzando la propria e l’altrui personalità;
maturare una capacità di studio per l’orientamento nel triennio.
B. COGNITIVI:
individuare gli elementi significativi di ogni comunicazione;
esprimersi in modo chiaro e corretto arricchendo il proprio vocabolario con
l'acquisizione progressiva del linguaggio specifico delle varie discipline;
comprendere le relazioni e le connessioni esistenti nelle varie discipline.
TRIENNIO
A. COMPORTAMENTALI:
acquisire una coscienza democratica come condizione di un autentico pluralismo;
maturare una opportuna scelta post-diploma.
B. COGNITIVI:
rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline;
documentare adeguatamente il lavoro svolto;
comunicare in modo sistematico le strutture delle varie discipline;
giungere a consapevoli valutazioni.
Pof 2013/2014
6677
OBIETTIVI COGNITIVI COMUNI ALLE VARIE DISCIPLINE:
CONOSCENZA: intesa come capacità dello studente di recepire ed acquisire dati,
fatti, nozioni, modelli, strutture, classificazioni.
COMPRENSIONE: intesa come capacità di conoscere ciò che viene appreso in
modo logico e non meccanico.
APPLICAZIONE: intesa come capacità di utilizzare le conoscenze acquisite con
riferimento a casi particolari e concreti.
ESPRESSIONE: intesa come capacità di comunicare correttamente ed
efficacemente utilizzando un linguaggio appropriato.
ANALISI: intesa come procedimento rivolto a rendere esplicito quanto vi è di
implicito in una comunicazione.
SINTESI: intesa come capacità di riunire, collegare parti e/o elementi per formare
il tutto.
VALUTAZIONE: intesa come capacità di esprimere giudizi critici, consapevoli,
ragionati.
Per tutte le classi gli obiettivi cognitivi da verificare nelle singole discipline sono,
nell’ordine, conoscenza, comprensione, applicazione, espressione, avendo come
riferimento le previste tabelle elaborate con gli appositi indicatori atti a misurare
l’apprendimento.
La programmazione didattica, cioè la progettazione del processo attraverso il quale gli
alunni apprendono e raggiungono determinati obiettivi educativi e formativi, avviene nel
Consiglio di Classe.
I Docenti, tenendo conto degli obiettivi generali del POF e delle indicazioni dei
Dipartimenti, elaborano un piano di lavoro comune, attuabile nella classe ,che consenta
alla maggior parte degli studenti di raggiungere gli obiettivi minimi trasversali,
disciplinari e comportamentali.
Essa si sviluppa nelle seguenti fasi:
Analisi della situazione della classe;
Individuazione degli obiettivi cognitivi, di quelli trasversali e comportamentali;
Organizzazione delle attività comuni curriculari ed extracurriculari in relazione agli
obiettivi stabiliti precisandone le tematiche, i tempi e le discipline interessate;
Individuazione di eventuali percorsi recupero iniziale;
Pof 2013/2014
6688
Individuazione di percorsi individualizzati di apprendimento;
Sistematica osservazione dell’efficacia dell’attività programmata ed eventuale
modifica della stessa.
I Dipartimenti Disciplinari sono articolazioni disciplinari permanenti del Collegio
dei docenti; sono coordinati da un docente nominato dal Dirigente Scolastico e hanno lo
scopo di individuare e proporre gli obiettivi didattici delle singole discipline in termini di
conoscenze capacità e competenze, individuando i nuclei fondanti della materia, i
contenuti, le metodologie e gli strumenti più efficaci, i criteri di valutazione comuni, le
attività integrative e di approfondimento. Il fine è quello di rendere più omogenea la
preparazione degli alunni nelle varie classi.
I coordinatori sono responsabili della conduzione dei lavori; raccolgono le proposte
significative dei colleghi;propongono,eventualmente, iniziative comuni,schemi, modelli,
temi di ricerca e di studio e, soprattutto, le linee guida per la programmazione didattica
individuale e dei Consigli di classe.
Il piano delle attività che saranno svolte in questo anno scolastico verteranno
essenzialmente su tre punti che ci sembrano ineludibili alla luce della incombente
Riforma degli istituti Tecnici e professionali.
1. Esaminare ciò che si chiede alla scuola(studiare la riforma e cercare i percorsi
didattici più idonei per attuarla)
2. Perfezionare gli strumenti dei docenti offrendo suggerimenti,opportunità di
confronto e proposte operative da attuare nel rispetto della libertà di
insegnamento.
3. Coinvolgere i genitori nell’azione educativa attraverso incontri periodici tra i
responsabili delle varie aree disciplinari ed i genitori per discutere insieme il patto
di corresponsabilità che viene loro fornito ogni anno.
I Consigli di Classe attraverso la programmazione annuale e il piano di lavoro della
classe, adattano i principi generali, gli obiettivi disciplinari e trasversali alla classe,
individuando altresì le tematiche da svolgersi in ambito pluridisciplinare/interdisciplinare,
le attività extracurriculari nonché le modalità e la programmazione del recupero.
SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ EDUCATIVE E DIDATTICHE (vedi
allegato)
Pof 2013/2014
6699
Il Docente predispone il piano di lavoro personale indicando gli obiettivi, i prerequisiti, i
contenuti, il percorso formativo, i metodi e i tempi di attuazione del programma, nonche’
gli strumenti di verifica e valutazione.
PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA (vedi allegato)
La comunicazione delle finalità educative, degli obiettivi didattici, dei criteri di
valutazione, e delle regole di comportamento fissate dal Consiglio di Classe sono
chiaramente esplicitate a genitori e agli studenti all’inizio dell’anno scolastico con la
stesura del “contratto formativo”.
Per conseguire il difficile obiettivo di uniformare la valutazione, si indicano parametri
comuni da seguire.
La verifica si propone di:
accertare i “livelli cognitivi di partenza degli alunni (funzione diagnostica)
raccogliere informazioni – dati sul processo di insegnamento – apprendimento allo
scopo di introdurre in itinere le modifiche eventualmente necessarie (funzione
formativa – regolativa);
misurare le prestazioni dei singoli alunni in riferimento agli obiettivi didattici
prefissati (funzione sommativa) ,secondo i criteri di trasparenza, di coerenza, di
validità, di attendibilità.
La valutazione/autovalutazione, sulla base dei risultati conseguiti nelle prove di verifica,
non avrà, come obiettivo quello di produrre una selezione degli allievi, bensì quello di
cercare un percorso didattico – educativo il più vicino possibile alle loro esigenze.
Il giudizio globale sull’apprendimento degli allievi e quindi la valutazione nei momenti
istituzionali ( scrutini quadrimestrali, trimestrale e finali) verrà attuata tenendo conto
dell’impegno, della partecipazione, della progressione rispetto al livello di partenza, del
metodo di studio e del profitto.
In sede di valutazione finale i Consigli di classe verificheranno l’adeguatezza o meno dei
livelli di apprendimento raggiunti dagli alunni rispetto ai livelli minimi disciplinari
necessari per la frequenza alla classe successiva.
La griglia di valutazione che mette in corrispondenza i voti con i livelli di apprendimento
sarà la seguente :
Pof 2013/2014
7700
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ALUNNO
PRIMO BIENNIO
VOTO CONOSCENZA ABILITA’ OPERATIVA ESPOSIZIONE CAPACITA’ DI COLLEGAMENTO PROGRESSO - RECUPERO
Non classificato
MANCANZA O CARENZA DI ELEMENTI DI VALUTAZIONE(NUMERO INADEGUATO DI VERIFICHE, ECC…)
1-2-3 Molto
scarso
La sua conoscenza è inconsistente
L’applicazione delle conoscenze acquisite è irrazionale e del tutto sorretta
Si esprime in maniera quasi incomprensibile
Il collegamento delle conoscenze acquisite è inesistente
Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ irrilevanti
4 Scarso
Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa ed approssimata
L’applicazione delle conoscenze e delle procedure acquisite è grossolana e scorretta anche nei compiti semplici.
Si esprime in maniera stentata ed involuta (o confusa)
Collega le conoscenze acquisite in modo incoerente ed arbitrario
Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ lento
5 Mediocre
Ha acquisito una conoscenza superficiale ed incompleta dei contenuti minimi di base
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo meccanico ed impreciso
Si esprime con qualche difficoltà e con linguaggio impreciso
E’ in grado, se aiutato, di cogliere in modo parziale ed incerto i legami essenziali fra le conoscenze acquisite
Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ modesto
6 Sufficiente
Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti minimi di base
le conoscenze e le procedure acquisite, in modo consapevole anche in situazioni nuove ma semplici
Si esprime in modo comprensibile e lineare, con un linguaggio elementare
Sa cogliere i legami essenziali tra contenuti diversi in modo intuitivo e pertinente
Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ soddisfacente
7 Discreto
Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita.
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo autonomo, razionale e corretto anche in situazioni nuove
Si esprime in maniera chiara ed appropriata, ma senza denotare una rielaborazione personale
Sa collegare in modo pertinente e coerente le conoscenze acquisite.
Il progresso nella maturazione personale e nel ral raggiungimento degli obiettivi didattici e’ apprezzabile
8 Buono
Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita e coordinata
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo rigoroso e preciso anche in situazioni nuove e complesse
Si esprime in maniera fluida e con un lessico accurato
Sa collegare in modo articolato e coordinato le conoscenze acquisite.
Il progresso nella maturazione personale e nel ral raggiungimento degli obiettivi didattici e’ rilevante
9-10 Ottimo
Ha acquisito una conoscenza ampia, strutturata, integrata e molto Approfondita
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in maniera scientifica e creativa, anche in situazioni nuove e complesse.
Si esprime in maniera organica e con un lessico ricco di concetti e termini specifici multidisciplinari derivanti da ricerche personali.
Ha padronanza delle capacità di stabilire in modo sistemico ed originale le relazioni tra conoscenze appartenenti ad ambiti disciplinari diversi
Il progresso nella maturazione personale e nel raggiungimento degli obiettivi didattici e’ rilevante
Pof 2013/2014
71
SECONDO BIENNIO E V ANNO
VOTO CONOSCENZA COMPETENZA
(abilità operativa) Capacità
Esposizione collegamento analisi sintesi valutazione
Non classificato
MANCANZA O CARENZA DI VALUTAZIONE (numero inadeguato di VERIFICHE)
1-2-3 Molto
scarso
La sua conoscenza è inconsistente
L’applicazione delle conoscenze acquisite
è irrazionale e del tutto sorretta
Si esprime in maniera quasi incomprensibile
Il collegamento delle conoscenze acquisite è inesistente
La sua analisi e’ inconcludente
La sua sintesi e’ insignificante
E’ privo di autonomia di giudizio, anche se sollecitato
4 Scarso
Ha acquisito una conoscenza frammentaria, lacunosa ed approssimata
L’applicazione delle conoscenze delle procedure acquisite è grossolana e scorretta anche nei compiti semplici.
Si esprime in maniera stentata ed involuta (o confusa)
Collega le conoscenze acquisite in modo incoerente ed arbitrario
Effettua un’analisi lacunosa commette errori gravi
Sintetizza in modo approssimato le proprie conoscenze
La sua valutazione e’ carente delle motivazioni di base
5 Mediocre
Ha acquisito una conoscenza superficiale ed incompleta dei contenuti minimi di base
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo meccanico ed impreciso
Si esprime con qualche difficoltà e con linguaggio impreciso
E’ in grado, se aiutato, di cogliere in modo parziale ed incerto i legami essenziali fra le conoscenze acquisite
E’ in grado, se aiutato, di analizzare anche se in modo incompleto.
Sa sintetizzare, se guidato, le proprie conoscenze, ma in modo impacciato.
Esprime, con incerta autonomia, giudizi superficiali.
6 Sufficiente
Ha acquisito una conoscenza essenziale dei contenuti minimi di base
le conoscenze e le procedure acquisite, in modo consapevole anche in situazioni nuove ma semplici
Si esprime in modo comprensibile e lineare, con un linguaggio elementare
Sa cogliere i legami essenziali tra contenuti diversi in modo intuitivo e pertinente
Sa cogliere le relazioni principali tra gli elementi di una situazione semplice
Sa sintetizzare le conoscenze elementari in modo chiaro.
Se sollecitato, mostra spunti di autonomia di giudizio
7 Discreto
Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita.
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo autonomo, razionale e corretto anche in situazioni nuove
Si esprime in maniera chiara ed appropriata, ma senza denotare una rielaborazione personale
Sa collegare in modo pertinente e coerente le conoscenze acquisite.
Sa effettuare un’analisi
appropriata ed abbastanza completa
Sa effettuare sintesi coerenti ed autonome
Effettua valutazioni abbastanza autonome ed approfondite
8 Buono
Ha acquisito una conoscenza completa, approfondita e coordinata
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in modo rigoroso e preciso anche in situazioni nuove e complesse
Si esprime in maniera fluida e con un lessico accurato
Sa collegare in modo articolato e coordinato le conoscenze acquisite.
Sa condurre analisi critiche complete ed approfondite
Sa effettuare sintesi significative e corrette di conoscenze anche complesse
Effettua valutazioni personali, complete ed approfondite
9-10 Ottimo
Ha acquisito una conoscenza ampia, strutturata, integrata e molto Approfondita
Sa applicare le conoscenze e le procedure acquisite, in maniera scientifica e creativa, anche in situazioni nuove e complesse.
Si esprime in maniera organica e con un lessico ricco di concetti e termini specifici multidisciplinari derivanti da ricerche personali.
Ha padronanza delle capacità di stabilire in modo sistemico ed originale le relazioni tra conoscenze appartenenti ad ambiti disciplinari diversi
Ha padronanza degli strumenti di analisi anche in
situazioni complesse e con
un approccio multi disciplinare
Sa organizzare in modo metodico e
completo le conoscenze e le
procedure acquisite
Effettua in piena autonomia, valutazioni personali molto corrette ed approfondite
Pof 2013/2014
72
Attività di sostegno didattico e recupero
L’attività principale di sostegno in situazioni di difficoltà di apprendimento e
recupero si svolge durante le ore di lezione, garantendo a tutti gli studenti
chiarimenti, compiti personalizzati, domande mirate all’accertamento delle
specifiche difficoltà sulla base di una collaborazione continuativa tra docenti e
studenti.
Per gli studenti che, pur essendosi impegnati nelle iniziative proposte in classe,
manifestassero carenze residue sono possibili ulteriori attività: corsi di recupero
pomeridiani, sportello di ricevimento dello studente su appuntamento
Periodicamente il Consiglio di classe valuta l’attività di recupero seguita dall’allievo
sia per quanto riguarda l’impegno sia per i risultati effettivamente ottenuti.
Il collegio docenti, sulla base dell’O.M. 92 del 5 novembre 2007 ha approvato la
seguente delibera.
Delibera del Collegio dei docenti del 08-01-2008 in relazione a criteri, tempi e
modalità di recupero dei debiti formativi che si presenteranno per l’anno
scolastico.
Visto il D.M. n. 42 del 22 maggio 2007 in materia di credito scolastico e debiti
formativi;
Ai sensi del D.M. n. 80 del 3 ottobre 2007, con particolare riferimento alle
valutazioni quadrimestrali ed ai giudizi di ammissione/non ammissione alla classe
successiva;
Vista l’O.M. n. 92 DEL 5/11/07;
Preso atto della necessità di programmare, ai sensi degli stessi DD.MM. criteri,
tempi e modalità per gli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi
e dei giudizi di ammissione/non ammissione alla classe successiva;
A parziale modifica/integrazione del POF 2007/2008 delibera del 6 novembre 2007,
il collegio dei docenti
delibera
quanto segue:
Pof 2013/2014
73
1. le attività di sostegno e di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente
del piano dell’Offerta Formativa e sono svolte secondo criteri, tempi e modalità di
seguito indicati;
2. gli studenti sono tenuti alla frequenza di dette attività, al termine delle quali
saranno effettuate formali verifiche di cui sarà data informazione allo studente ed ai
genitori interessati;
3. fermo restando l’obbligo di sostenere la verifica finale, i genitori possono
provvedere autonomamente al recupero dandone comunicazione scritta all’Istituto;
4. le attività di sostegno e di recupero possono svolgersi con modalità diverse,
per gruppi, classi aperte o per livello, come pure nella forma dello sportello
didattico individualizzato in relazione alla specificità delle carenze da recuperare ed
alla efficacia dell’intervento, utilizzando un coerente e sostenibile monte ore di
lezione(non meno di 15 ore per ciascun intervento); a fine I° quadrimestre si
ipotizza di strutturare il calendario scolastico in modo da permettere la realizzazione
di corsi di recupero e/o di approfondimento.
5. detti interventi sono programmati per gli alunni che presentano insufficienza in
una o più discipline nello scrutinio intermedio e/o finale di norma nei periodi
febbraio/aprile e/o dal 16 giugno;
6. per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentano insufficienza in una o
più discipline il consiglio di classe valuterà la possibilità del rinvio del giudizio di
ammissione o non ammissione alla classe successiva e nell’albo dell’istituto verrà
riportata l’indicazione”sospensione del giudizio”. Della decisione assunta, delle
carenze riscontrate, dei voti proposti e degli interventi didattici finalizzati al
recupero dei debiti formativi assegnati verrà data contestuale e formale
informazione scritta ai genitori;
7. nel periodo antecedente l’inizio dell’anno scolastico 2009/2010, viene
effettuata una verifica scritta/orale/scritto-grafica della preparazione conseguita
dagli studenti nelle discipline insufficienti o nelle parti delle stesse ed il consiglio di
classe, in apposita seduta, procede alla valutazione degli esiti ed alla formulazione
del giudizio definitivo di ammissione o non ammissione alla classe successiva,
contestualmente assegnando il credito secondo la tabella A di cui al citato D.M. n.
42 per gli alunni delle classi terze e quarte;
Pof 2013/2014
74
CREDITI FORMATIVI E SCOLASTICI
Il credito formativo: è la parte di credito che il consiglio di classe assegna,
anno per
anno, in base alle esperienze principalmente culturali e formative, maturate
dallo studente al di fuori della scuola che siano coerenti con l'indirizzo di studi e
debitamente documentate.
L'attestazione fornita dagli enti, associazioni e istituzioni presso cui lo studente ha
svolto l'attività, deve contenere una breve descrizione dell'esperienza fatta.
Il credito scolastico e’ assegnato dal Consiglio di Classe nell’ultimo triennio del
corso di studi, concorre a determinare il voto finale dell’Esame di Stato, e’ un
patrimonio che ogni studente costruisce ed accumula durante gli ultimi tre anni di
studi e contribuisce fino al massimo di 25 punti su 100 e a determinare il punteggio
finale.
I crediti scolastici vengono attribuiti in base alla seguente tabella:
Per l’A.S. 2011/2012 per gli studenti del terzo e quarto anno si applica la nuova
ripartizione dei punteggi allegata (Tabella A) al D.M. n. 99 del 16/12/2009:
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall’art 11, DPR n.323 del 23 luglio 1998, così come modificata dal D.M. n.42/2007)
Media dei voti Credito scolastico (punti)
III anno IV anno V anno
M = 6 3 - 4 3 - 4 4 – 5
6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 – 6
7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7
8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 – 8
9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 – 9
.
Pof 2013/2014
75
ATTIVITA’ PROGETTUALE
La scuola attua al fine di ampliare la propria efficacia ed i propri orizzonti culturali e
professionali una vasta gamma di Progetti qualificanti, mirati all’accoglienza, al
benessere ,all’orientamento degli allievi, all’integrazione dei disabili. Ogni progetto
attuato dalla Scuola è esplicitamente indirizzato ad un miglioramento del servizio
svolto nei riguardi dell’utenza:Nel presente testo troverà luogo una sintetica
enunciazione delle attività svolte.
L ‘Attività progettuale dell’Istituto si compone di progetti di arricchimento
dell’offerta formativa
ATTIVITA’ CURRICULARI
PROGETTO INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’integrazione si fonda ,oltre che sui diritti inviolabili di rispetto della dignità umana
su un lavoro di collaborazione tra docenti specializzati, docenti curriculari, unità
multidisciplinare e famiglie, ciò sia in riferimento ai principi costituzionali che alla
legge quadro n° 104/92.
nel corrente anno scolastico si approfondiranno i seguenti aspetti dell’ integrazione
scolastica.
FINALITA’ EDUCATIVE
Sollecitare, sviluppare e rafforzare le potenzialità degli alunni verso l’autonomia
globale e l’acquisizione di competenze.
Favorire l’inserimento scolastico ,sociale e/o professionale.
DALLE FINALITÀ EDUCATIVE AGLI OBIETTIVI DIDATTICI
- Far si che ciascun alunno possa pervenire al massimo grado di sviluppo in
rapporto alle sue reali potenzialità
- Individuare tempestivamente nuove esigenze ed attuare un effettiva flessibilità
nell’organizzazione DIDATTICA EDUCATIVA
- Partecipare alle iniziative ed ai progetti previsti nel Pof
Pof 2013/2014
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L’OFFERTA FORMATIVA SI ARTICOLA IN DUE TIPI DI PERCORSI:
PERCORSO A: riguarda alunni che presumibilmente otterranno un titolo di studio
avente valore legale. l’intervento di sostegno, in questo caso viene svolto
attraverso attività comuni al percorso curriculare della classe, differenziando solo
metodologie, strumenti e tempi.
PERCORSO B: Coinvolge alunni che otterranno l’attestato di frequenza con credito
formativo; in tale caso gli obiettivi sono individualizzati e riferiti alle potenzialità ed
agli interessi degli alunni.
Organizzazione delle attività e Risorse
Nell’anno scolastico in corso sono presenti 12 allievi diversamente abili, (n.1 Ist.
Agrario, n.6 Comm. Igea, n. 3 Geometra, n.2 Turistico). La scuola si avvale della
presenza di n° 9 docenti specializzati nominati in base all’area di appartenenza
relativa alla formazione e alla classe di concorso di appartenenza.
E’ istituito il GLHI ( C.M. 262/88; Legge104/92-Art.15,comma2;
D.M.122/94) nonché il GL.H. O. (Legge 104/92 art.15,comma2 )
Un referente di settore coordina e predispone con i vari servizi le attività.
La griglia di seguito riportata sintetizza i compiti:
Obiettivi Attività Periodo
Raccogliere informazioni
inerenti l’inserimento degli
alunni in entrata
Predisposizione eventuali attività laboratoriali
Coordinare il piano dell’offerta formativa Settembre
Ottobre
Controllo documentazioni ed eventuali
richieste di aggiornamenti Diagnosi Cliniche e Diagnosi Funzionali.
Allestimento laboratorio di Decoupage e della lavorazione in gesso.
Progetto Scuola-Lavoro:Stage in Biblioteca
Novembre
Dicembre
Intero anno
scolastico
Organizzare l’integrazione
degli alunni frequentanti
Mantenere rapporti con la Dirigenza Richiedere materiale didattico
Coordinare gli incontri degli insegnanti specializzati
Partecipare ai C.d.C. Archiviare dati relativi al percorso Educativo - didattico di ogni alunno
Intero
Anno
scolastico
Pof 2013/2014
77
(relazione iniziale, PEI, Verifiche) Relazionarsi continuamente con alunni e famiglie mantenendo più interattivi
possibili i rapporti fra le parti.
Costruire una rete con il
Territorio
Curare i rapporti fra i vari soggetti coinvolti al processo d’integrazione:
Incontrare i responsabili dell’A.S.L.( Operatori sanitari), gli Operatori sociali e
degli Enti Territoriali, le associazioni di Volontariato e le Famiglie.
Intero
Anno
scolastico
Coordinare le attività del
G.I.H.I e del G.L.H.O.
Predisporre e pianificare i vari incontri;
Il GLHI si riunisce in media due volte all’anno per: analizzare la situazione
complessiva nell’ambito dei plessi di competenza (numero degli alunni in
situazione (H), tipologia di (H), classi coinvolte; Ha i seguenti compiti:
Analizzare le risorse dell’Istituto scolastico sia umane che materiali;
Predisporre una proposta di calendario per gli incontri dei gruppi tecnici; Verificare gli interventi a livello d’istituto;
Formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento;
Assegnare le ore di attività di sostegno ai singoli alunni. Il G.L.H.O. si riunisce, salvo particolari
problemi, tre volte all’anno:inizio, metà e fine anno scolastico.
Ha il compito di : -provvedere alla stesura e all’aggiornamento del bilancio diagnostico
e prognostico del PDF; -della progettazione e della verifica del
PEI; -di indicare al gruppo H d’Istituto le ore e le aree di sostegno necessarie per il
successivo anno scolastico; -ogni altro adempimento necessario.
Tutto,ovviamente, viene realizzato sollecitando la collaborazione tra colleghi sia specializzati che curriculari.
Intero
Anno
scolastico
Coadiuvare il passaggio
dei nuovi iscritti dalla
Scuola Secondaria di I°
grado a quella secondaria
di II° del nostro Istituto
Collaborare con le Funzioni Strumentali
E il Referente all’Orientamento
Gennaio
Settembre
Pof 2013/2014
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Risorse materiali utilizzate: Classe d’appartenenza -Laboratorio di Decoupage-
Laboratorio informatico- Laboratorio scientifico -Aula attrezzata con sussidi didattici
specifici- Biblioteca con postazione audio e video-proiezione.
Le metodologie saranno rispettose dei bisogni e delle capacità ed ovviamente
adeguate ai vari tipi di handicap. Saranno inoltre, funzionali agli obiettivi didattici
ed all’acquisizione di abilità personali e relazionali.
La Valutazione costituirà il risultato finale del processo formativo, verificato e
ottenuto da valutazioni iniziali, in itinere e finali rispetto alle abilità di partenza. Ai
consigli di classe si demanda l’applicazione degli art. 12-13-dell’O.M. n° 80 del
09/03/95 e successive modifiche( art. 12, 14,15, 16 dell’O.M. n.90 del
21/05/2001).
PROGETTO ORIENTAMENTO “LA BUSSOLA”
Obiettivi:
Far conoscere agli alunni provenienti dalla scuola media le differenze tra i
due gradi di scuola e agli alunni dell’ultimo anno i vari percorsi universitari e
lavorativi;
Sviluppare le capacità decisionali nel costruire un progetto di vita personale;
Evitare fenomeni di disagio e di abbandono;
Sviluppare le capacità organizzative e quelle relazionali;
Sviluppare le capacità di autovalutazione.
Il progetto si articola in :
Orientamento in ingresso: destinato agli allievi della scuola media inferiore. In
questa fase sono previsti degli incontri con i docenti della scuola media locale, per
individuare le difficoltà più frequenti incontrate dagli alunni e predisporre delle
strategie e delle iniziative comuni, utili ad assicurare in modo concreto ed operativo
la continuità .Tali incontri serviranno ad individuare i punti di debolezza nella
preparazione di base degli allievi , stabilire i nodi fondanti delle discipline da
potenziare nella secondaria, confrontarsi sulle modalità di verifica delle abilità di
studio concordare delle linee metodologiche comuni.
Pof 2013/2014
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Orientamento in itinere: destinato agli allievi del biennio superiore. Attraverso
questionari vari sarà valutato il grado di soddisfazione della scelta effettuata e, ove
necessario, si procederà al riorientamento. con l’ausilio di passerelle tra i diversi
corsi di studio.
Orientamento in uscita:destinato agli allievi delle ultime classi. In questa fase
saranno attuati degli incontri con docenti delle università della regione, al fine di
conoscere l’offerta formativa e il nuovo ordinamento universitario e con esperti del
mondo del lavoro per valutare le opportunità che il mercato offre. E’ previsto inoltre
l’accesso virtuale ai siti delle facoltà universitarie.
Si cercherà , infine , di coinvolgere le famiglie degli allievi, anche se l’esperienza
pregressa ha evidenziato un alto tasso di assenteismo e gli allievi stessi come peer-
tutor.
PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA SALUTE”
Il progetto mira principalmente a migliorare l’aspetto della convivenza civile e
sociale. Per conseguire questi obiettivi e’ necessario che si crei uno spazio
regolamentato, per l’attuazione di attività formative e sociali che siano di
aggregazione per le attività di gruppo .
Il C.I.C. ( Centro di informazione e consulenza) e’ uno spazio polifunzionale è in cui
si ritrovano docenti, studenti e genitori per svolgere attività di programmazione,
informazione e consulenza.
Il Centro costituisce per gli studenti un luogo nel quale possono trovare consigli utili
per i loro eventuali disagi, ma anche una sede nella quale possono riunirsi per
sviluppare quella capacità progettuale necessaria ad affrontare le problematiche
della vita quotidiana scolastica ed extrascolastica.
Offre la possibilità a tutti gli studenti che ne abbiano la necessità, di colloqui
assolutamente riservati con il sociologo per affrontare gli eventuali problemi legati
alla fatica di crescere e di vivere l’adolescenza. Gli incontri sono previsti a scansione
settimanale.
Pof 2013/2014
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PIANO DI EVACUAZIONE
Il piano di evacuazione si deve considerare uno strumento operativo, attraverso il
quale possono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di
emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti
della scuola. La prova del piano di evacuazione sarà effettuata almeno una volta
all’anno
Per far conoscere agli allievi norme di sicurezza di protezione e di auto-protezione
al fine di fronteggiare eventuali situazioni di emergenza si prevedono conferenze
con esperti nel settore della Protezione Civile.
PROGETTO PARTECIPAZIONE OLIMPIADI DI MATEMATICA
La gara e’ organizzata in tre fasi: -fase d’istituto, fase provinciale, fase nazionale-
Alla fase d’istituto partecipano sia allievi del biennio che quelli del triennio; alla fase
provinciale partecipano i primi 10 allievi classificati.
EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITA’
Quest’anno la tematica delle PPOO è dedicata al tema delle donne e pregiudizi di
ogni tipo.
Per motivi pseudo religiosi o per motivi di pregiudizi di una cultura violenta e
maschilista,le donne sono spesso vittime di violenze di ogni tipo.
Questo tema sarà trattato nelle classi III e IV per sensibilizzare
le ragazze verso una maggiore consapevolezza della condizione femminile.
Parteciperemo alla conferenza provinciale delle Parim Opportunità,aderendo alle
iniziative sia della provincia che del comune di Cirò Marina.
Parteciperemo ai concorsi sulle Pari Opportunità banditi da Associazioni Culturali o
amministrazione Provinciale.
EDUCAZIONE AMBIENTALE
“CAMBIARE E’ POSSIBILE”
Obiettivi.
Coinvolgere gli studenti e le loro famiglie, promuovendo iniziative di riduzione
del volume dei rifiuti
Pof 2013/2014
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Attuare buone pratiche finalizzate alla prevenzione della produzione dei rifiuti a
monte della raccolta.
Mettere in discussione gli attuali stili di vita e le abitudini degli studenti e delle
loro famiglie.
Destinatari: Studenti del biennio dei vari indirizzi dell’Istituto.
ATTIVITA’ EXTRA CURRICICULARI
PROGETTO “UNA SCUOLA SU MISURA”
In considerazione dall’esigenza di ottenere un effettivo recupero delle
competenze degli allievi attraverso un’organizzazione che garantisca un controllo
più attento, ci sarà l’attivazione:
dello “Sportello pedagogico” pomeridiano nel periodo Dicembre – Maggio,
una iniziativa che intende offrire allo studente la possibilità di avvalersi di interventi
differenziati, a seconda delle esigenze personali, atti a realizzare un recupero
individualizzato.
Dei corsi IDEI nel periodo Febbraio - Maggio. Ai singoli consigli di classe
compete l’obbligo di individuare gli allievi con difficoltà di apprendimento e le scelte
di attivare corsi di recupero nelle singole discipline.
Questi interventi mirano a sensibilizzare e responsabilizzare maggiormente l’alunno,
aiutandolo ad essere consapevole del proprio cammino di apprendimento, di ciò che
deve ancora apprendere o consolidare.
PARTECIPAZIONE A SPETTACOLI TEATRALI E MANIFESTAZIONI
CULTURALI E SPORTIVE
Il prendere parte a tali iniziative e’ in sintonia con l’esigenza di promuovere una più
approfondita e consapevole acquisizione delle conoscenze.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE:
I docenti incaricati di promuovere e pianificare le visite guidate e i viaggi
d’istruzione, tenuto conto della centralità dello studente nella scuola, intesa come
strumento di emancipazione e crescita e delle attività programmate nei consigli di
classe e nei dipartimenti, predispongono il piano delle attività previste per il
Pof 2013/2014
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corrente anno scolastico, che sarà attuato, in linea di massima e compatibilmente
con le risorse finanziarie, come di seguito riportato:
NAPOLI: CERTOSA-MUSEO DI S. MARTINO –CITTA’ DELLA SCIENZA
Destinatari: Alunni 1^- 2^ Igea, Turistico, Geometra, Ita
Durata 1 giorno
PAESTUM e POMPEI : area archeologica di Paestum scavi dell’antica città
romana
Destinatari: Alunni 1^- 2^- 3-4 Igea, Turistico, Geometra, Ita
Durata 1 giorno
LECCE: Duomo-Palazzo del Governo Chiesa di S. Matteo e S. Chiara
Destinatari: Alunni 3-4 Igea, Turistico, Geometra, Ita
Durata 1 giorno
ALBEROBELLO-CASTELLANA GROTTE-ZOO SAFARI
MESSINA-TAORMINA:Anfiteatro e Giardini Naxos
Destinatari : Alunni 1^- 2^ Igea, Turistico, Geometra, Ita
Durata 1 giorno
AGRIGENTO: Valle dei Templi Museo Archeologico Regionale
Destinatari: Alunni 1^- 2^ Igea, Turistico, Geometra, Ita
Durata: 2 giorni
ROMA: Colosseo - Domus Aurea - circo Massimo-Pantheon.S.Pietro
Destinatari: Alunni 3^- 4^ - Igea, Turistico, Geometra, Ita
Durata: 3 giorni
RECANATI-S.MARINO-RAVENNA
Destinatari: Alunni 3^- 4^ Igea, Turistico, Geometra, Ita
Durata: 3 giorni
Visite guidate presso: :INAIL, INPS, ISPETTORATO DEL LAVORO, CAMERA DI
COMMERCIO, AGENZIA DELLE ENTRATE,AGENZIE DI VIAGGIO, BANCHE DEL
TERRITORIO; AEROPORTO, AZIENDE INDUSTRIALI, FIERE dell’EDILIZIA E DEL
TURISMO, BORSA DEL TURISMO di Napoli.
VISITE AI MUSEI CALABRESI (ACRI-CROTONE-REGGIO CALABRIA)
Visita alla Riserva Marina di Isola Capo Rizzuto e al Planetario di Crotone
Da concordare con il Comitato Studentesco il viaggio d’istruzione all’estero per le
classi quinte.
Pof 2013/2014
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PARTECIPAZIONE GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
Le attività che si propongono sono:
Pallavolo allievi femminile Pallavolo juniores maschile Corsa campestre allievi: maschile/ femminile
Atletica Leggera maschile/ femminile Calcio a 5 allievi Maschile e Femminile
Sport per disabili Tennistavolo maschile
Le varie attività sono proposte per
avvicinare e consolidare l’interesse dei giovani nei confronti delle attività
sportive; fornire agli alunni le conoscenze delle tecniche delle varie discipline; educare al rispetto dei compiti e dei ruoli,
educare alla cooperazione, alla collaborazione e all’aiuto reciproco; rafforzare il legame di gruppo;
ampliare l’offerta formativa; educare a: saper vincere, saper perdere, saper giocare.
destinatari/target
Il progetto è rivolto alla maggior parte degli alunni, saranno coinvolti alunni
tesserati, non tesserati, non praticanti alcuna disciplina sportiva. Saranno anche coinvolti alunni diversamente abili.
PARTECIPAZIONE CONFERENZE, SEMINARI E DIBATTITI SU TEMATICHE
SPECIFICHE
in sintonia con l’esigenza di promuovere una piu’ approfondita e consapevole
acquisizione delle conoscenze.
PARTECIPAZIONE “Giornata Nazionale Orientagiovani”, 19° edizione, che si svolgerà in tutta Italia
il prossimo 16 novembre, sul tema “Giovani, web, lavoro”. La Scuola partecipa all’iniziativa
organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Crotone. Gli studenti delle IV e V
classi delle Scuole secondarie della provincia partecipano ad una gara per proporre, attraverso
Facebook, proposte ed idee innovative per il rilancio economico e sociale del territorio della
provincia di Crotone.
PARTECIPAZIONE EVENTO NAZIONALE SALERNO
DAL 17 MARZO AL 19 MARZO
ADESIONE AL PROGETTO “CALABRIA: I VOLTI DELLA SPERANZA”
DELL’ASSOCIAZIONE “SINERGIE CULTURALI” DI LAMEZIA TERME
Pof 2013/2014
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PROGETTI POF
1. In memoria di Giuseppe Gangale a 37 anni dalla sua scomparsa
Attività previste
1. Allestimento mostra permanente su Giuseppe Gangale
2. Pubblicazione biografia a fumetti
3. Convegno sulla figura di Giuseppe Gangale
2. Orientamento in entrata ed in uscita
PARTECIPAZIONE A CONCORSI E GARE LOCALI NAZIONALI
ATTINENTI LE DISCIPLINE DEGLI INDIRIZZI.
PROGETTO: CERTIFICAZIONE LINGUA STRANIERA
Il progetto e’ finalizzato al conseguimento di un livello riconosciuto di certificazione,
rispettivamente nell’ambito dei parametri stabiliti nel “Common European
Framework of Reference” del Consiglio d’Europa. Inoltre il progetto mira a favorire
lo sviluppo di un’identità’ culturale europea, attraverso il confronto con altre culture
ed altri “universi sintattici”, in grado di far emergere nel discente un atteggiamento
critico e riflessivo sul proprio processo di apprendimento ed integrazione nelle
nuove strutture linguistiche e culturali.
Pof 2013/2014
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PROGETTI PIANO INTEGRATO DEGLI INTERVENTI
La scuola partecipa annualmente alla progettazione e alla presentazione dei progetti
PON .
Il Programma Operativo Nazionale “L Scuola per LO Sviluppo” è un programma
integrato - Utilizza due fondi strutturali: Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – Il programma mira a costituire un forte
strumento per sostenere lo sviluppo e l’innovazione del sistema scolastico in
funzione di migliorare l’occupazione dei giovani e degli adulti e promuovere lo
sviluppo economico e sociale del mezzogiorno mediante l’ampliamento delle
competenze delle sue risorse umane.
Le linee strategiche e di intervento propongono un forte raccordo fra politiche
nazionali di sviluppo del sistema di istruzione e strategie europee per la crescita
delle risorse umane a livello comunitario
Nell’ambito della nuova Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 l’istituto,
dopo un’attenta analisi dei bisogni ed in considerazione delle proprie specifiche
finalità didattico-formative, nonché delle esigenze di alunni e genitori ha deliberato
di richiedere le seguenti azioni:
PROGETTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE
OBIETTIVO: B Migliorare le competenze del personale della scuola e dei
docenti
Azione: B 9 Sviluppo di competenze sulla gestione amministrativo-contabile e di
controllo e sulle procedure di acquisizione di beni e servizi
il corso si prefigge di migliorare le conoscenze e le competenze per una gestione
amministrativa più efficace ed efficiente
Titolo :” AMMINISTRARE”
OBIETTIVO: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Pof 2013/2014
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Azione: C 5 (tirocini e stage in Italia e nei paesi U.E.), simulazioni aziendali, alternanza
scuola lavoro;
1 ) Progetto FSE CODICE Nazionale C-1-FSE-04_ POR_ CALABRIA 2011-12 ÈTUDE EN FRANCE 2) C-1-FSE04-POR CALABRIA 2012-11 “STUDYING IN GREAT BRITAIN 2” 3) C1 FSE 04 POR CALABRIA 2012-11 STUDYING IN GREAT BRITAIN 4) C5 FSE04 POR CALABRIA 2012 – 12 VIVERE L’AZIENDA . 5) C5 FSE04 POR CALABRIA 2012 – 12 PRATICANDO L'AZIENDA 6) C5 FSE04 POR CALABRIA 2012 – 12 ESPERIENZA D’AZIENDA E POI 7) FESR (Laboratori ed agenda digitale). Obiettivi generali:
1)acquisizione di capacità professionali o abilità strumentali da utilizzare in un
futuro inserimento lavorativo;
2)il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e
l'apprendimento induttivo.
Caratteristiche dei progetti:
lo stage rappresenta il primo approccio con il mondo del lavoro e può risultare utilissimo per
le loro
future scelte professionali. inoltre, questa esperienza concorre all’arricchimento del loro
curriculum,
migliorando le conoscenze linguistiche e le competenze professionali grazie al confronto con
realtà
diverse.
per lo stagista gli obiettivi possono essere quelli di:
verificare, ampliare, integrare le conoscenze apprese a scuola;
percepire le sistematicità di un processo produttivo;
conoscere e cogliere le regole che presiedono ad una struttura aziendale come sistema
organizzato;
acquisire abilità e nuove competenze;
inserirsi in un contesto nuovo e diverso;
acquisire consapevolezza e rafforzare le motivazioni allo studio-formazione migliorare la comunicazione nelle lingue straniere.
OBIETTIVO: G- Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l'arco della vita
Azione: G1- Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell'istruzione di base per
giovani e adulti
Titolo : “LA PATENTE DEL COMPUTER 1”
Pof 2013/2014
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Titolo : “LA PATENTE DEL COMPUTER 2”
Titolo : “LA PATENTE DEL COMPUTER 3”
Caratteristiche del progetto:
modulo : competenze tecnologiche - livello intermedio
1)fornire l’acquisizione di specifiche conoscenze e competenze nel campo delle nuove
tecnologie:
conoscenza del computer come strumento di lavoro e mezzo di comunicazione, acquisizione
di
abilità strumentali-multimediali;
2)fornire un corso di educazione agli adulti che dia competenze utili da spendere nel
mercato del
lavoro o per rientri formativi, e per eventuale conseguimento del certificato ecdl;
3)fornire competenze che possano servire per trovare una occupazione o migliorare la
propria.
il corso sarà articolato in sette fasi. in ognuna delle fasi l’intervento è strutturato in lezioni
teoriche,
lavoro di gruppo guidato, test modulo. alla fine del corso è previsto l’accertamento
dell’apprendimento maturato dai corsisti ai fini delle certificazioni delle competenze
acquisite.
OBIETTIVO: D – Accrescere la diffusione, l’accesso e l’uso della società
dell’informazione nella scuola.
Azione: D1- Sviluppare e potenziare l’innovazione didattica attraverso l’uso delle tecnologie
informatiche; implementare l’uso delle risorse multimediali per la didattica.
Titolo : “DIDATTICA IN RETE”
ATTIVITA’ PROGETTUALE
PIANO INTEGRATO AL BANDO 2373 DEL 26-02-2013 Obiettivo azione titolo data inizio data fine imp. Richiesto C 1 IO E IL MIO COMPUTER 01/10/2013 30/07/2014 8.142,86 C 1 ENGLISH FOR EVER 01/10/2013 31/07/2014 12.821,43 C 5 LAVORANDO SI IMPARA 01/10/2013 31/07/2014 38.357,14 G 1 ECDL 01/10/2013 31/07/2014 10.178,57 TOTALE 69.500,00
FORMAZIONE – AGGIORNAMENTO DOCENTI
La progettazione delle attività di formazione e aggiornamento del personale e’
finalizzata al miglioramento della ricaduta didattica sugli studenti.
Nel corrente anno scolastico sono previste:
Pof 2013/2014
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Corsi di formazione inerente la Riforma delle istituzioni scolastiche di II grado
Formazione a distanza e auto-aggiornamento
Partecipazione ad iniziative organizzate dall’Amministrazione e/o da altri Enti
esterni (art. 64 C.C.N.L. 06/09) fino ad un massimo di cinque giorni
compatibilmente con le esigenze di servizio.
REGOLAMENTO COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
(approvato dal Consiglio di Istituto - verbale n° 07 del 29/02/2012 sentito il C.D. in data 22/11)
ART. 1 - Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico
Il CTS è l’organismo propositivo e di consulenza dell'I.I.S. “ G.Gangale”. Esprime pareri
obbligatori e non vincolanti in merito a quanto indicato dall’art.3.
Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organismi dell’Istituto (Collegio dei Docenti e
Consiglio di Istituto) ed opera secondo le regole della Pubblica Amministrazione.
ART. 2 - Composizione e nomina del CTS
Il CTS è composto da n. 6 membri di diritto e da n. 6 membri rappresentativi.
Sono membri di diritto :
il Dirigente Scolastico o un suo delegato ;
il Direttore dei servizi generali amministrativi (DSGA) dell'Istituto;
n. 3 docenti di materie professionalizzanti e/o coordinatori di classe;
il Presidente del Consiglio d’Istituto.
Sono membri rappresentativi :
1 rappresentante di Confindustria Crotone;
1 rappresentante Associazione Nazionale Costruttori Edili di Crotone;
1 rappresentante Provincia di Crotone;
1 rappresentante della Camera di Commercio di Crotone;
1 rappresentante Ordine degli Architetti della provincia di Crotone ;
1 rappresentante Ordine degli Agronomi della provincia di Crotone . Il CTS è presieduto dal Dirigente Scolastico, in qualità di Presidente, o da un suo delegato.
La nomina dei componenti di diritto del CTS è di competenza del Dirigente Scolastico.
Per quanto riguarda i rappresentanti esterni, essi vengono designati dall’ente/associazione di
appartenenza e nominati dal Dirigente Scolastico.
Tre assenze ingiustificate consecutive dalle riunioni comportano la decadenza automatica dei
vari componenti del CTS.
Nel caso di decadenza di un componente, il Dirigente Scolastico procede a nuova nomina, con le
stesse
modalità.
Art. 3 - Competenze, finalità e programma del Comitato Tecnico Scientifico
Il CTS esercita una funzione consultiva generale in ordine all'attività di programmazione, e
all’innovazione
Pof 2013/2014
89
didattica dell'istituto, formulando proposte e pareri al Collegio dei Docenti ed al Consiglio
d'Istituto.
Il Consiglio d’Istituto, nell’esercizio delle sue prerogative, si avvale dei lavori del CTS.
Il Comitato può esprimere parere su ogni altra questione che gli venga sottoposta dal Presidente
o dai suoi
componenti, in particolare dai membri rappresentativi.
Il CTS propone un programma di attività, in coerenza con la durata del P.O.F dell'Istituto, di
ricerca e sviluppo didattico/formativo, in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa,
sia per gli studenti che
per i docenti dell’istituto e ne propone l'attuazione al Collegio dei Docenti e al Consiglio
d’Istituto.
In particolare, il Comitato:
Formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto ed al Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti
disciplinari professionalizzanti e alle attività, con funzione orientativa e di indirizzo rispetto
all’elaborazione dell’offerta formativa.
Analizza gli aspetti tecnici e scientifici dei piani di innovazione, agevolandone la traducibilità
nella pratica didattica.
Svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività organizzate dalla scuola (stage,
alternanza
scuola-lavoro, progetti di orientamento, fabbisogni professionali del territorio, partecipazione a
Poli/Distretti formativi e alla Fondazione ITS, reperimento fondi, contributi per i laboratori, ecc.)
.
Monitora e valuta le predette attività.
ART. 4 - Durata e modalità di decisioni del CTS
La durata del CTS è triennale e le decisioni sono assunte con maggioranza semplice e prevalenza
del voto del Presidente in caso di parità.
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del CTS, a titolo consultivo, tutti gli
specialisti/esperti di
cui si dovesse ravvisare l’opportunità.
Le funzioni di Segretario verbalizzante sono attribuite al D.S.G.A.
Il CTS si riunisce almeno tre volte l'anno (programmazione, monitoraggio in itinere, consuntivo
delle attività
svolte e previsione per l’anno successivo) e quando ne faccia richiesta almeno un terzo dei
componenti.
ART. 5 - Monitoraggio e Valutazione dell’operato del CTS
Il CTS può dotarsi di un sistema di monitoraggio annuale delle sue azioni, servendosi di alcuni
indicatori di
qualità. Tra questi, si indicano, a titolo esemplificativo:
Numero di riunioni (soglia minima 3 sedute);
Percentuale di presenze per ogni incontro;
Numero di richieste di pareri e/o di proposte espresse al CTS da parte degli OO.CC. o dallo
staff del Dirigente Scolastico (funzioni strumentali, collaboratori…);
Numero di pareri e/o di proposte accolte dagli OO.CC.
Numero di contatti esterni procurati alla scuola con esito positivi.
Il monitoraggio è a cura del segretario verbalizzante e gli esiti sono comunicati agli OO.CC.
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90
ART. 6 - Disposizioni finali
Il presente Regolamento viene deliberato dal Consiglio di Istituto, ed assunto dal Comitato
tecnico-scientifico. Eventuali variazioni al presente regolamento verranno proposte dal CTS e
deliberate dal Consiglio di Istituto.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Serafina Rita Anania
REGOLAMENTO D’ISTITUTO vigente
ALLEGATI:
APPENDICE A
“Regolamento contenente criteri e limiti per lo svolgimento dell’attività negoziale da
parte del Dirigente Scolastico, ai sensi dell’art. 33, secondo comma, del decreto n.
44 del 1 febbraio 2001”
Pof 2013/2014
91
APPENDICE B
“Regolamento contenente i criteri per la concessione in uso temporaneo e precario
dei locali scolastici”
APPENDICE C
“Regolamento per la disciplina degli incarichi di insegnamento agli esperti esterni ai
sensi dell’art. 40 D.I. n. 44 del 1/02/2001”
APPENDICE D
“Regolamento attuativo dello statuto delle studentesse e degli studenti”
APPENDICE E
“Regolamento viaggi ed uscite d’istruzione”
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Il presente Regolamento d’Istituto D’Istruzione Superiore “G. Gangale” di Ciro’
Marina KR intende definire le linee organizzative e disciplinari generali per una
serena e proficua convivenza e collaborazione fra tutte le componenti scolastiche.
Sono parte integrante del presente regolamento:
APPENDICE A- APPENDICE B- APPENDICE C – APPENDICE D- APPENDICE E
IL CONSIGLI D’ISTITUTO
VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;
VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, N. 275;
VISTO il D.I. 01/02/2001, n.44;
VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a
sostituire integralmente quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e
coerente con i principi che connotono l’autonomia di cui sono state dotate le
istituzioni scolastiche a decorrere dall’1/9/2000;
approvato dal c.i. in data 12/05/2005
EMANA
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CAPO I
ORGANI COLLEGIALI
Art. 1
Convocazione
L’iniziativa della convocazione di un Organo Collegiale è esercitata dal Presidente
dell’Organo Collegiale stesso o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla
Giunta Esecutiva.
L’atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque
giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno
24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà
essere fatta col mezzo più rapido.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri e
mediante affissione all’albo di apposito avviso; la lettera e l’avviso di convocazione
devono
indicare gli argomenti da trattare nella seduta, il giorno, l’ora, il luogo della
riunione.
Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.
Art. 2
Validità sedute
La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti
gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla
carica e non ancora sostituiti.
Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al
momento della votazione.
Art. 3
Discussione ordine del giorno
Il presidente individua tra i membri dell’organo Collegiale il segretario della seduta,
fatta eccezione per casi in cui il segretario e’ individuato per legge.
E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti allO.D.G. nella
successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione.
Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente in
tutti i suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti considerati di
estrema urgenza con il voto favorevole di tutti i presenti.
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Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.I.S. che devono
essere adottate su proposta della G.E.
L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un
componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di
aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso odg.
Art. 4
Mozione d’ordine
Prima della discussione di un argomento all’odg, ogni membro presente alla seduta
puo’ presentare una mozione d’ordine per il non svolgimento della predetta
discussione (“questione pregiudiziale”) oppure perché la discussione dell’argomento
stesso sia rinviata (“QUESTIONE SOSPENSIVA”). La questione sospensiva può
essere posta anche durante la discussione.
Sulla mozione d’ordine possono parlare un membro a favore ed uno contro.
Sull’accoglimento della mozione si pronuncia l’Organo Collegiale a maggioranza con
votazione palese.
L’accoglimento della mozione d’ordine determina la sospensione immediata della
discussione dell’argomento all’odg al quale riferisce.
Art. 5
Diritto di intervento
Tutti i membri dell’organo collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di
intervenire, secondo l’ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario,
sugli argomenti in discussione.
Il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il
suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente
Regolamento
Art. 6
Dichiarazione di voto
Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le
dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi
per i quali voteranno a favore o contro il deliberando o i motivi per i quali si
asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel verbale della
seduta.
Le votazioni sono indette dal Presidente ed al momento delle stesse nessuno può
avere la parola, neppure per proporre mozioni d’ordine.
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Art. 7
Votazioni
Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello
nominale ad alta voce, quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti.
La votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone.
Le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il
sistema delle schede segrete.
La votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in
numero legale.
I consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero
necessario a rendere legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti.
Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi
salvo che disposizioni speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo
per le votazioni palesi prevale il voto del Presidente.
La votazione, una volta chiusa, non puo’ essere riaperta per il sopraggiungere di
altri membri e non può nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il
numero dei voti espressi e’ diverso da quello dei votanti. Nel caso di approvazione
di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine ad una
votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità.
Art. 8
Risoluzioni
I componenti gli Organi Collegiali possono proporre risoluzioni dirette a manifestare
orientamenti o a definire indirizzi dell’organo su specifici argomenti.
Per dette risoluzioni valgono, in quanto applicabili, le norme relative alle mozioni di
cui all’art. 4.
Art. 9
Processo verbale
Nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell’adunanza (data, ora e
luogo della riunione, chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l’avvenuta
verifica del numero legale dei presenti, i nomi con relativa qualifica dei presenti e
degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l’odg).
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Per ogni punto all’odg si indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse
durante il dibattito, quindi si da’ conto dell’esito della votazione (numero dei
presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli).
Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e di tipo di
votazione seguito.
Un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà
espressa da ogni singolo membro sulla materia oggetto della deliberazione.
I membri dell’Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro
dichiarazione da trascrivere a cura del segretario sul verbale.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali son raccolti su appositi registri a pagine
numerate, timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione, I verbali
sono numerati progressivamente nell’ambito dello stesso anno scolastico.
I verbali delle sedute degli Organi Collegiali possono:
essere redatti direttamente sul registro;
se prodotti con programmi informatici, essere incollati sulle pagine del registro e
quindi timbrati e vidimati da segretario e presidente in ogni pagina;
se prodotti con programmi informatici, essere rilegati per formare un registro le cui
pagine dovranno essere timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico.
Copia del processo viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con
la convocazione della seduta successiva. Il processo verbale viene letto ed
approvato al termine della seduta. Ove ciò non fosse possibile per ragioni di tempo
si approverà prima dell’inizio della seduta immediatamente successiva.
Art. 10
Surroga di membri cessati
Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si
procede secondo il disposto dell’art. 22 del D.P.R. 416/74.
Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma nello stesso giorno in cui
si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il
primo trimestre di ogni anno scolastico.
I membri subentrati cessano anch’essi dalla carica allo scadere del periodo di
durata del consiglio.
Art. 11
Programmazione
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Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in
rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un
ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea
di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza
la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Art. 12
Decadenza
I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti
richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza
giustificati motivi.
Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati.
Art. 13
Dimissioni
I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento.
Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le
dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale.
L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni.
In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo
proposito.
Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste
divengono definitive ed irrevocabili.
Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa
parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale, quindi, va computato nel numero dei
componenti dell’Organo Collegiale medesimo.
Art. 14
Norme di funzionamento del Consigli dell’Istituzione Scolastica
1. La prima convocazione del C.I.S., immediatamente successiva alla nomina
dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico.
2. Nella prima seduta, il C.I.S. è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge,
tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio
Presidente: L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i
genitori membri del C.I.S. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto
la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del
C.I.S.
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3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il
Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati
presenti la metà più uno dei componenti in carica . In caso di parità si ripete
la votazione finché non si determini una maggioranza relativa(D.M. 26 Luglio
1983).
4. Il C.I.S. può deliberare di eleggere anche un vice presidente, da votarsi fra i
genitori componenti il Consiglio stesso con le stesse modalità previste per l’
elezione del Presidente. In caso di impedimento o di assenza del Presidente
ne assume le funzioni il vice presidente o, in mancanza anche di questi, il
consigliere più anziano di età.
5. Il C.I.S. è convocato dal Presidente con le modalità stabilite dal precedente
art. 1.
6. Il Presidente del C.I.S. è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su
richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva.
7. L’ ordine del giorno è formulato dal Presidente del C.I.S. su proposta del
Presidente della Giunta Esecutiva.
8. A conclusione di ogni seduta del C.I.S., singoli consiglieri possono indicare
argomenti da inserire nell’ ordine del giorno della riunione successiva.
9. Il C.I.S. può invitare esperti con funzione consultiva a partecipare ai propri
lavori; può inoltre costituire commissioni.
10. Il C.I.S., al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può
deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.
11. Delle commissioni nominate dal C.I.S. possono far parte i membri del
Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed
eventuali esperti qualificati esterni alla scuola.
12. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal
C.I.S.; svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite
dall’ Organo stesso. Ad esso sono tenute a riferire, per il tramite del loro
coordinatore, in merito al lavoro svolto ad alle conclusioni cui sono
pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle sedute di
commissione viene redatto sintetico processo verbale.
13. Le sedute del C.I.S., ad eccezione di quelle nelle quali si discutono
argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere,
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compatibilmente con l’ idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle
componenti rappresentate e tutti gli altri previsti per legge.
14. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di
parola, non sia corretto il Presidente ha il potere di disporre la sospensione
della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.
15. La pubblicità degli atti del C.I.S. avviene mediante affissione in
apposito albo dell’Istituto, della copia integrale, sottoscritta dal segretario
del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio.
16. L’ affissione all’ albo avviene entro il termine massimo di otto giorni
dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere
esposta per un periodo non inferiore a 10 giorni.
17. I verbali e tutti gli atti preparatori delle sedute sono depositati nell’
ufficio di segreteria dell’ Istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia
titolo su richiesta da esaudire entro due giorni dalla presentazione. Tale
richiesta, indirizzata al Dirigente Scolastico, è orale per docenti, personale
A.T.A. e genitori; è, invece, scritta e motivata in tutti glia altri casi.
18. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti
singole persone, salvo contraria richiesta dell’ interessato.
19. Il consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dalla
Presidenza a presentare per iscritto le giustificazioni dell’ assenza.
Ove sarà assente alla successiva seduta, sarà dichiarato decaduto dal C.I.S. con
votazione a maggioranza relativa. Le giustificazioni presentate saranno esaminate
dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza
assoluta del Consiglio, il consigliere decade dalla carica. Ogni consigliere giustifica
le sue assenze attraverso la Segreteria della scuola, al Presidente del C.I.S.
Art. 15
Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva del Consiglio dell’
Istituzione Scolastica
1. Il C.I.S. nella prima seduta, dopo l’ elezione del Presidente, che assume
immediatamente le sue funzioni, elegge nel suo seno una Giunta esecutiva
composta da un docente, un componente degli ATA, un genitore e uno
studente, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto.
2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed
ha la rappresentanza dell’ istituto, ed il DSGA, che svolge anche la funzione
di segretario della Giunta stessa.
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3. La Giunta esecutiva prepara i lavori del C.I.S., predisponendo tutto il
materiale necessario ad una corretta informazione dei consiglieri almeno due
giorni prima della seduta del Consiglio
Art. 16
Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti
1. Il CD si insedia all’ inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il
Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell’ inizio delle
lezioni.
2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria
secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente
Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi
componenti ne faccia richiesta.
3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare
le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio.
4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio
stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali
esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un
coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all’
oggetto per il quale sono state nominate.
Art. 17
Norme di funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio degli
insegnanti
1. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal
DS: in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la
valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell’ art. 4,48
del D.L.vo n. 297/94, per un periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli
art. 438,439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qual volta se ne presenti la
necessità.
Art. 18
Norme di funzionamento dei Consigli di Classe
1. Il Consiglio di Classe è presieduto dal DS o da un docente, suo delegato,
membro del Consiglio ed è convocato, a seconda delle materie sulle quali
deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola
presenza dei docenti.
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2. Il Consiglio di Classe si insedia all’ inizio di ciascun anno scolastico e si
riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell’
inizio delle lezioni.
CAPO II
DOCENTI
Art. 19
Indicazione sui doveri dei docenti
1. I docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque
minuti prima dell’ inizio delle lezioni.
2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni
assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe
l’ avvenuta o la mancata giustificazione, se l’ assenza è superiore a cinque
giorni, deve accertare la presenza del certificato medico. Il docente, qualora
un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto della
giustificazione, segnalerà in Presidenza il nominativo.
3. In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l’ orario di entrata, la
giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.
4. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire
anticipatamente, occorre chiedere l’ autorizzazione in Presidenza o al docente
delegato. Dopo l ‘autorizzazione il docente è tenuto ad opporre sul registro di
classe l’ ora in cui l’ alunno è uscito e, se minorenne, la persona che è venuta
a prelevarlo.
5. I docenti devono predisporre per classe un elenco degli alunni completo di
indirizzo e recapito telefonico: una copia da inserire nel registro di classe ed
una in segreteria.
6. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli
argomenti svolti.
7. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni soli.
8. Durante l’ intervallo i docenti vigilano sull’ intera classe e collaborano con i
colleghi delle altre classi.
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9. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un
alunno per volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
10. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe
occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla
classe.
11. In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori,
gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse
affinché
altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire
dell’ aula senza creare problemi.
12. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati
vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.
13. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’ uscita.
14. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali
della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
15. E’ assolutamente vietato, per qualunque attività, l’ utilizzo di sostanze
che possano rilevarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non
dichiaramene atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc...Prima di proporre
agli alunni attività che richiedono l’ uso di sostanze particolari o alimenti
(pasta, farina, legumi, etc…) verificare tramite comunicazione scritta che non
vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.
16. E’ assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo
temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza.
17. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi
accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell’
edificio scolastico accessibile agli alunni.
18. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente
comunicarlo in Presidenza.
19. Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I
danni riscontrati vengono risarciti dal responsabile. Qualora questi non venga
individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in
C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
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20. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti
telefonici con le famiglie nell’ ottica di un rapporto scuola/famiglia più
trasparente e fattivo.
21. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e
degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi all’ albo della scuola o
inseriti nell’ apposito registro si intendono regolarmente notificati.
22. I docenti non possono utilizzare i telefonini cellulari durante l’ orario di
lavoro.
23. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi
personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull’ apposito
registro,
indicando il numero composto, il destinatario, il nome della persona che
effettua la telefonata e sinteticamente l’ oggetto della telefonata.
24. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse
dalle curricolari, che saranno svolte tramite diario.
25. Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va
contenuto al massimo in quanto se da un lato ostacola il complesso e difficile
lavoro del- l’ufficio di presidenza, dall’ altro provoca nell’ alunno la
convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che in
certe occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in
situazioni di difficoltà.
26. I registri devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e
rimanere nel cassetto personale a disposizione della presidenza
CAPO III
PERSONALE AMMINISTRATIVO
Art. 20
Doveri del personale amministrativo
1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto
all’ azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’
efficienza e l’ efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità
educative.
2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di
riconoscimento per l’ intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la
denominazione dell’ Istituzione Scolastica e il loro nome.
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3. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l’ orario di lavoro.
4. Cura i rapporti con l’ utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di
trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla
legge.
5. Collabora con i docenti
6. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale
importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo
della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti
che dentro o attorno alla scuola si muovono.
7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’ orario di servizio. Della
presenza in servizio fa fede la firma nel registro del personale
CAPO IV
COLLABORATORI SCOLASTICI
Art.21
Norme di comportamento e doveri dei collaboratori scolastici
1. I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio,salvo diverse
disposizioni,nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate.
Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del
personale.
2. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza
dei dispositivi di sicurezza,individuali e collettivi,e la possibilità di utilizzarli
con facilità
3. I collaboratori scolastici:
indossano,in modo ben visibile,il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di
lavoro;
devono essere sull’ingresso e sull’uscita degli alunni;
sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti,per qualsiasi evenienza;
collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori
l’eventuale assenza dell’Insegnante dall’aula,per evitare che la classe resti
incustodita;
favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap;
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vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni,in particolare durante gli
intervalli,negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri
locali;
possono svolgere,su accertata disponibilità,funzione di accompagnatore durante i
viaggi e le visite d’istruzione;
riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che,al di fuori dell’intervallo e senza
motivi seri,sostano nei corridoi;
sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi,di ritardo,assenza,o
allontanamento momentaneo dell’insegnante;
impediscono,con le buone maniere,che alunni di altri corsi possano svolgere azioni
di disturbo nel corridoio di propria pertinenza,riconducendoli con garbo e
intelligenza alle loro classi;
sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni,non dimenticando mai che la
funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno
più bisogno;
evitano di parlare ad alta voce
tengono i servizi igenici sempre decorosi,puliti e accessibili;
provvedono,al termine delle lezioni,alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi
disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza,nonché delle suppellettili delle
aule affidate;
non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal
Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico;
invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal
Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tal proposito si terranno informati
sugli orari di ricevimento dei genitori,collocati sempre in ore libere da
insegnamento;
prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe,dei collegi dei
docenti o dei consigli di istituto,tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del
necessario servizio;
sorvegliano l’uscita delle classi e dai cancelli esterni;prima di dare inizio alle pulizie
4. Ove accertino situazioni di disagio,di disorganizzazione o di pericolo,devono
prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano,sempre in
segreteria,l’eventuale rottura di suppellettili,sedie o banchi prima di
procedere alla sostituzione.
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5. Accolgono il genitore dell’alunno minorenne,che vuol richiedere
l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il permesso di uscita,firmato dal
Dirigente Scolastico o da un docente dell’ora provvederà all’annotazione
dell’autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l’alunno che ha richiesto
di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola.
6. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici,di qualunque turno e
qualsiasi spazio addetti dovranno controllare,dopo aver fatto le pulizie,
quanto segue: che tutte le luci siano spente;
che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
che siano chiuse le porte delle aule;le finestre e le serrande delle aule e
della scuola ;
che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte
degli uffici.
7. Devono apporre la propria firma,per presa visione;sulle circolari e sugli
avvisi;in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o
inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente
notificati al personale tutto.
8. E’ fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di
sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticità ed
efficienza delle vie di esodo.
CAPO V
ALUNNI
Art.22
Norme di comportamento
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto
il personale e dei compagni,lo stesso rispetto,anche formale, consono ad una
convivenza civile.
2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni,a favorire lo
svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza
a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate
in tempo utile dal consiglio di classe. Gli alunni maggiorenni hanno diritto alla
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autocertificazione delle assenze;i minori devono presentare la giustificazione
firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci:
3. Gli alunni entrano alle ore 8:00;
La scuola,non si assume alcuna responsabilità circa la vigilanza del loro ingresso
4. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati
dai genitori il giorno successivo tramite il libretto.
5. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che e’ il mezzo
di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a
controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli
insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per
presa visione.
6. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto e
devono essere presentate al rientro in classe, all’inizio della prima ora di lezione
all’insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro.
Se l’assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una
certificazione medica. L’alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni,
se minore, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le
veci; se maggiorenne dovrà giustificare direttamente al Dirigente Scolastico. In
caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno
essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie anche degli alunni
maggiorenni.
7. Non e’ consentito agli alunni di uscire dall’edificio scolastico prima del termine
delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire
la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare
personalmente lo studente (o delegare per iscritto un’altra persona
maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento)
8. Quando le richieste di uscite anticipate o ingressi ritardati sono numerose, il
CdC informerà per iscritto la famiglia.
9. In caso di astensione collettiva delle lezioni, gli alunni devono presentare
regolare giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e
degli organi collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni
presenti comunque non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni,
né devono in alcun modo risentire della particolare circostanza.
10.Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e
all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non
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è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei
corridoi e nelle aule, ecc….
11.Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei
laboratori solo con l’ autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che ne
assuma le responsabilità
12.Durante la pausa didattica (dalle 10:40 alle 10:50) sono da evitare tutti i giochi
che possono diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale,
ecc…): gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli insegnanti e dei
collaboratori scolastici.
13.I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più
elementari norme di igiene e pulizia.
14.Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi
tra gli alunni sia all’ interno della scuola che fuori. Tutti devono poter
frequentare la scuola con severità senza dover subire le prepotenze di altri.
15.Nelle aule e nei corridoi ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è
necessario utilizzarli correttamente.
16.Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i
nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.
17.Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei
collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento
della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di
una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano i
corridoi e servizi.
18.Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica
dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal
genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la
pratica dell’ attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della
Gioventù, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.
19.Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’ occorrente per i compiti e le
lezioni e l’ eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e
oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali
furti.
20.Ogni studente è responsabile dell’ integrità degli arredi e del materiale didattico
che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle
suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.
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21.E’ fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella
scuola.
Art. 23
Diritto di trasparenza nella didattica
L’ alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà
osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’ analisi a alla discussione del
consiglio di classe.
I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità
di verifica e i criteri di valutazione.
La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell’ interno di
attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i
propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.
Art. 24
Assemblee studentesche di Istituto
(Riguardo agli alunni della scuola secondaria superiore)
1. Gli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo
le modalità previste dagli articoli 12, 13, 14 del T.U. del 16/4/94 n° 297.
2. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione
democratica per l’ approfondimento dei problemi della scuola e della società in
funzione della formazione culturale e civile degli alunni.
3. Le assemblee studentesche possono essere di classe o di istituto.
4. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali l’ assemblea di
istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele.
5. I rappresentanti degli alunni nei consigli di classe possono esprimere pareri o
formulare proposte direttamente al consiglio di istituto.
6. Il comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte
direttamente al consiglio d’ istituto.
7. E’ consentito lo svolgimento sia di una assemblea di istituto al mese nel limite
delle ore di lezione di una giornata ed una di classe al mese nel limite di due
ore. L’ assemblea di classe non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della
settimana durante l’ anno scolastico. Altra assemblea mensile può svolgersi
fuori dell’ orario delle lezioni, subordinatamente alla disponibilità dei locali. Alle
assemblee di istituto svolte durante l’ orario di lezione, ed in numero non
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superiore a quattro , può essere richiesta la partecipazione di esperti di
problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli alunni unitamente
agli argomenti da inserire nell’ ordine del giorno. Detta partecipazione deve
essere autorizzata dal consiglio d’ istituto.
8. A richiesta degli alunni, le ore destinate alle assemblee possono essere
utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di
gruppo.
9. Non possono avere luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni. All’
assemblea di classe o di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico
od a un suo delegato, i docenti che lo desiderino.
10. L’ assemblea di istituto deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento
che viene inviato in visione al consiglio d’ istituto.
11. L’ assemblea di istituto è convocato su richiesta della maggioranza del comitato
studentesco di istituto o su richiesta del 10% degli alunni.
12. La data di convocazione e l’ ordine del giorno dell’ assemblea devono essere
preventivamente presentati al Dirigente Scolastico.
13. Il comitato studentesco, ove costituito, ovvero il presidente eletto dall’
assemblea, garantisce l’ esercito democratico dei diritti dei partecipanti.
14. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del
regolamento o in caso di constata impossibilità di ordinato svolgimento dell’
assemblea.
15. Non è consentita alcuna attività didattica durante lo svolgimento dell’
assemblea studentesca di istituto
CAPO VI
GENITORI
Art. 25
Indicazioni
1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’ educazione e dell’ istruzione dei
propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale
importante compito.
2. Sarebbe opportuno che i genitori cercassero di:
Trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per
costruire il loro futuro e la loro formazione culturale;
Stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima
di reciproca fiducia e di fattivo sostegno;
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Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto
personale e sul diario;
Partecipare con regolarità alle riunioni previste;
Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla
scuola;
Osservare le modalità di giustificazione delle assenza, dei ritardi e delle
uscite anticipate;
Sostenere gli Insegnanti controllando l’ esecuzione dei compiti a casa;
Educare ad un comportamento corretto durante la mensa.
3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la
situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso della
famiglia. In questi casi si concordo, tramite il diario degli alunni, l’ orario di
ricevimento. La scuola, in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari,
invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di convocazione.
4. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito
comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il
normale svolgimento delle lezioni. E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti in
scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai
collaboratori scolastici non scioperanti. In situazione di emergenza verranno
comunque impartite opportune disposizioni.
5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’ affiatamento tra le famiglie e la
scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte
partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i docenti
nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di
collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
Art. 26
Diritto di Assemblea
1. I genitori degli alunni hanno il diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della
scuola secondo le modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16
Aprile 1994, n. 297.
2. Le assemblee si svolgono fuori dall’ orario di lezioni.
3. L’ Assemblea dei genitori può essere di classe, plesso/scuola, dell’ Istituzione
Scolastica.
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Art. 27
Assemblea di classe, sezione
1. L’ Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di
Classe.
2. E’ convocata dal Presidente con preavviso di ameno cinque giorni. La
convocazione può essere richiesta:
Dagli insegnanti;
Da un quinto delle famiglie degli alunni della classe
3. Il Presidente richiede per scritto l’ autorizzazione a tenere l’ assemblea e
provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,
contenenti l’ ordine del giorno, alle famiglie.
4. L’ Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
5. Dei lavori dell’ Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei
componenti.
6. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e
gli insegnanti di classe.
Art. 28
Assemblea di plesso
1. L’ Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio
di Classe, eletto dall’ assemblea
2. L’ Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di ameno cinque giorni.
3. La convocazione può essere richiesta:
Da un terzo dei genitori componenti i Cons. Classe;
Dalla metà degli insegnanti di plesso;
Da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso.
4. Il Presidente richiede per scritto l’ autorizzazione a tenere l’ assemblea
provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,
contenenti l’ ordine del giorno, alle famiglie.
5. L’ Assemblea è valida qualunque sia il numero di presenti.
6. Dei lavori dell’ Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei
docenti eventualmente presenti o da un genitore designato del Presidente dell’
Assemblea
7. Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
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8. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d’ Istituto e gli
insegnanti del plesso
Art. 29
Assemblea dell’ Istituzione Scolastica
1. L’ Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio
dell’ Istituzione, Classe, eletto dall’ assemblea.
2. L’ Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.
3. La convocazione dell’ Assemblea può essere richiesta
Da 50 genitori;
Da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di Classe;
Dal Consiglio d’ Istituto;
Dal Dirigente Scolastico.
4. Il Presidente richiede per scritto l’ autorizzazione a tenere l’ assemblea e
provvede, anche tramite gli insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione,
contenenti l’ ordine del giorno, alle famiglie.
5. L’ Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell’
Assemblea viene redatto verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal
Presidente
6. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.
7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i
docenti.
Art. 30
Accesso dei genitori nei locali scolastici
1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei
corridoi all’ inizio delle attività didattiche.
2. L’ ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito
elusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si
asterranno dall’ intrattenersi con i genitori durante l’ attività didattica anche per
colloqui individuali riguardanti l’ alunno.
3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di
ricevimento settimanale dei docenti.
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CAPO VII
LABORATORI
Art. 31
Uso dei laboratori e aule speciali
1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all’ inizio di
ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di
subconsegretario ed ha il compito di mantenere una lista del materiale
disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d’ accesso allo
stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di
attrezzature, ecc…
2. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di
utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri
per l’ utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche.
3. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile
del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se
le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare le situazione
tempestivamente in Presidenza per l’ immediato ripristino delle condizioni di
efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
4. L’ orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei
responsabili.
5. Le responsabilità inerenti all’ uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per
quanto riguardo la fase di preparazione delle attività sia per quella di
realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’ insegnante nei limiti
della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
6. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di
un sicuro controllo del materiale, l’ insegnante prenderà nota della postazione e
degli strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
7. L’ insegnante avrà cura, all’ inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’
integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’
insegnante, qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano
presenti all’ inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente
Scolastico.
8. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante
annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse.
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Art. 32
Diritto d’ autore
1. I materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui
diritti d’ autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla
riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Art. 33
Sala e strutture audiovisive
1. La prenotazione per l’ utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo
limitatamente alla settimana. In caso di più richieste relative alla stessa ora di
lezione, sarà data la precedenza all’ iniziativa deliberata in sede di collegiale
rispetto a quella attuata dal singolo docente e quindi alla classe che ne ha
usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne ha
usufruito in data anteriore
Art. 34
Uso esterno della strumentazione tecnica
(macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari, ecc…)
1. L’ utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è
autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell’ apposito registro, ove
verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna
dell’ attrezzatura, l’ incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità
degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull’ apposito registro la
data dell’ avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Art. 35
Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’ istituto( non presenti nell’ I.S.S.
“Gangale”)
1. Il Dirigente Scolastico nomina all’ inizio dell’ anno scolastico uno o più docenti
responsabili dell’ area sportiva dell’ Istituzione Scolastica che provvederanno
alla predisposizione degli orari di utilizzo e di funzionamento delle singole
infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative
extracurricolari.
2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli
alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le
scarpe da ginnastica.
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Art. 36
Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
1. Le attrezzature dell’ Istituto per la stampa e la riproduzione ( macchine da
scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico
ed amministrativo, possono essere utilizzate de tutte le componenti scolastiche
per attività di elusivo interesse della scuola. È escluso l’ utilizzo degli strumenti
della scuola per scopi personali.
2. L’ uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è
riservato al personale incaricato.
3. I docenti devono consegnare al personale incaricato con anticipo di almeno tre
giorni il materiale da riprodurre.
4. L’ uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli
alunni e dagli insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati
annualmente.
5. I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la
data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale
cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’ autore, quindi i richiedenti si
assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
CAPO VIII
SICUREZZA
Art. 37
Norme di comportamento
Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal
compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro;
Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;
Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene
richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori;
Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a
perfetta conoscenza:in casi dubbi rivolgersi al suo superiore;
Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzate le apposite
scale. È opportuno, per le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o
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le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale semplici
appoggiandole a muro né spostarle quando su vi esse vi sono delle persone;
Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata.
Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non
ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’ accesso alle uscite
di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc…), in
prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la
normale circolazione.
Ogni contenitore deve riportare l’ etichetta con l’ indicazione ben leggibile del
contenuto.
Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né
abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro.
Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o
condizione di pericolo rilevata.
In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle
circostanze dell’ evento.
Se viene usato il materiale della cassetta del pronto soccorso ripristinare la scorta.
Non circolare né sostare fuori nei sottopiani degli edifici salvo giustificato motivo di
lavoro e previa autorizzazione dei superiori.
Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non
autorizzati.
Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro.
Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune.
Adoperare gli attrezzi solamente per l’ uso cui sono destinati e nel modo più
idoneo evitando l’ uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti
o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere.
Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’
ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si
rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile.
In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc…)
mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo
principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il
carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al
corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti.
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Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti.
Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino
a lavorare nella scuola.
Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm.
Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’ uso.
L’ apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’ inizio delle
lezioni.
CAPO IX
COMUNICAZIONI
Art. 38
Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere
distribuito nelle classi, o comunque nell’ area scolastica, senza la preventiva
autorizzazione del Dirigente Scolastico.
2. E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale
utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc…) e di quello frutto del lavoro
della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).
3. E’ garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti,
Associazioni culturali, ecc…
4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo
economico e speculativo.
5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
6. Per gli alunni si prevede di:
Distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e
l’organizzazione della scuola;
Autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a
livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;
Autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od
attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che
abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l’iniziativa
non persegua fini di lucro.
Art. 39
Comunicazione docenti-genitori
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1. Nell’ orario di servizio settimanale di ogni docente è prevista un’ ora per i
colloqui, su appuntamento, con i genitori e con gli alunni maggiorenni.
2. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli
insegnanti della scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno
inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla
frequenza, al profitto, al comportamento dell’ alunno: in particolare, saranno
comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato
dei docenti, anche quelle interperiodali, accompagnate dalla eventuale
segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l’ alunno deve
sostenere e l’ esito di tali interventi.
Art. 40
Informazione sul Piano dell’ offerta formativa
1. All’ inizio dell’ anno scolastico il coordinatore del consiglio di classe illustra agli
studenti ed alle famiglie le opportunità offerte del piano dell’ offerta formativa,
comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e/o
opzionali
2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi
e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di
vita degli studenti.
3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari
scritte inviate in lettura nella classi. In forma ufficiale viene adottata anche la
pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati
a conoscenza di tutti.
CAPO X
ACCESSO AL PUBBLICO
Art. 41
Acceso di estranei ai locali scolastici
1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di
“esperti” a supporto dell’ attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’
autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli “esperti” permarranno nei locali
scolastici per il tempo strettamente necessario all’ espletamento delle loro
funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della
classe resta del docente.
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2. Nessun altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione
rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell’ edificio
scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
3. Dopo l’ entrata degli alunni verranno chiuse le porte d’ accesso esclusa quella in
cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto.
4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale
dove si trova l’ albo d’ istituto per prendere visione degli atti esposti e può
accedere all’ Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l’ orario di apertura
dei medesimi.
5. I tecnici che operano alle dipendenza della Amministrazione Comunale possono
accedere ai locali scolastici per l’ espletamento delle loro funzioni.
6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo
tesserino di riconoscimento.
APPENDICE A
REGOLAMENTO CONTENENTE CRITERI E LIMITI PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ
NEGOZIALE DA PARTE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, AI SENSI DELL’ART. 33,
SECONDO COMMA, DEL DECRETO N. 44 DEL 1 FEBBRAIO 2001.
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTI gli art.8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;
VISTO l’art. 33, secondo comma, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001
con il quale viene attribuita al Consiglio d’istituto la competenza a determinare i
criteri e limiti per lo svolgimento dell’attività negoziale da parte del dirigente
scolastico;
VISTO l’art. 10 del T.U. 16/4/94, n. 297;
Approvato dal C.I. in data 12/05/2005
EMANA
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Ai sensi dell’art. 33, 2° comma, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001 il
seguente regolamento che va a costituire parte integrante del regolamento
d’istituto
CAPO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione
1. Il presente regolamento disciplina, nell’ambito del D.I. 1/2/2001, n. 44 –
Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo
contabile delle istituzioni scolastiche l’attività amministrativa inerente li
svolgimento dell’attività negoziale con i soggetti terzi, nonché ai sensi dell’art.
33, 2° comma, del predetto regolamento, i criteri e le limitazioni per lo
svolgimento, da parte del Dirigente Scolastico, delle seguenti attività negoziali:
contratti di sponsorizzazione;
contratti di locazione di immobili;
utilizzazione dei locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione
scolastica, da parte di soggetti terzi;
convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni
per conto terzi;
alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o
programmate a favore di terzi;
acquisto ed alienazione di titoli di stato;
contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed
insegnamenti;
partecipazione a progetti internazionali.
Art. 2 – Formazione dei contratti
1. L’iter di formazione dei contratti dell’istituzione scolastica si articola nelle
seguenti tre fasi:
Deliberazione di contrattare: l’ente manifesta la propria intenzione di
obbligarsi, e predispone uno schema di contratto determinandone il fine
perseguito, l’oggetto, le clausole essenziali e le modalità di scelta del
contraente.
Aggiudicazione: la scelta del contraente viene effettuata secondo la
procedura tipica dell’istituzione scolastica di cui all’art. 34 del D.I. n. 44 del
1/2/2001, ovvero nei casi imposti dalla legge e ove risulti più conveniente
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per l’amministrazione, secondo le procedure dell’asta pubblica, della
licitazione privata, della trattativa privata, dell’appalto concorso.
Stipulazione: l’accordo viene formalizzato in un atto a firma del Dirigente
nella sua veste di legale rappresentante dell’Ente.
Art. 3 – Conclusione dei contratti
1. L’iniziativa presa dall’istituzione scolastica per la conclusione di un contratto ha
valore d’invito ad offrire e non di proposta; ciò deve sempre essere precisato
nelle richieste di offerta.
2. L’offerta della controparte, invece, è vincolante per la stessa per il periodo
fissato dall’amministrazione nel bando di gara o nella lettera d’invito.
Art. 4 – Elevazione del limite di somma
1. Rimane invariato il limite di spesa per l’attività di contrattazione relativa
all’acquisizione di
beni e servizi di cui all’art. 34, 1° comma, del D.I. n. 44 del 1/2/2001.
2. Nessun contratto può essere artificiosamente suddiviso allo scopo di essere
sottratto alla applicazione del presente regolamento.
CAPO II
FUNZIONI E COMPETENZE
Art. 5 – Gli atti amministrativi di competenza del Consiglio d’Istituto e
del Dirigente scolastico
1. I contratti dell’istituzione scolastica debbono essere affidati attraverso uno dei
sistemi previsti dal successivo art. 8.
2. La scelta della procedura più idonea da adottare per la stipula dei contratti è
disposta:
a) dal Consiglio d’Istituto nelle materie che il regolamento n. 44
dell’1/2/2001 gli riserva espressamente;
b) dal Dirigente in tutti gli altri casi
3. La scelta medesima dovrà essere improntata al precipuo fine di assicurare
garanzie circa l’efficacia, l’efficienza, l’economicità, la snellezza operativa
dell’azione amministrativa, l’imparzialità nell’individuazione delle soluzioni, e il
rispetto dei principi della concorrenzialità e della “par condicio” tra i
concorrenti. Ove il principio della concorrenzialità pregiudichi l’economicità e
l’efficacia dell’azione e il perseguimento degli obiettivi dell’istituzione scolastica,
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gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del
sistema ritenuto più congruo nel rispetto delle norme vigenti.
4. L’attività negoziale dell’istituzione scolastica viene svolta dal Dirigente
scolastico, in qualità di rappresentante legale dell’ente, nel rispetto delle
deliberazioni del Consiglio d’istituto assunte a norma dell’art. 33 del
Regolamento n. 44 del 1/2/2001.
5. Il Consiglio d’istituto ha funzioni di indirizzo e controllo della complessiva
attività contrattuale dell’ente nel rispetto delle specifiche competenze del
Dirigente e del Direttore SGA.
6. Nello svolgimento dell’attività negoziale il Dirigente si avvale dell’attività
istruttoria del Direttore SGA. A tal fine, al Dirigente compete l’individuazione
delle ditte, l’indicazione dei beni e/o servizi e le modalità di effettuazione delle
forniture da specificare nelle richieste di preventivo. Al Direttore SGA, compete
formalizzare la richiesta alle ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto
comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.
Art. 6 – Commissione di gara
1. L’espletamento della procedura di aggiudicazione a mezzo di asta pubblica,
licitazione privata, nonché trattativa privata previa gara ufficiosa può essere
demandato ad apposita commissione.
2. La commissione di gara è composta dal presidente, da due componenti e da un
segretario, con funzione di verbalizzazione, individuati secondo le modalità di
cui ai successivi commi.
3. La Presidenza di dette commissioni è affidata al Dirigente Scolastico (o persona
dallo stesso delegata) a cui compete la sottoscrizione del contratto.
4. Gli altri componenti della commissione sono nominati dal Presidente della
Commissione stessa tenuto conto della particolare tipologia di gara da
espletare; di ciò sarà dato atto nel primo verbale dei lavori della commissione
stessa,senza la necessità di altro atto formale.
5. I compiti di segretario verbalizzante sono svolti da un dipendente
dell’istituzione scolastica.
6. La commissione espleta i propri lavori in forma collegiale, con la presenza di
tutti i commissari. Le decisioni vengono assunte a maggioranza dei voti. Il
processo verbale di gara, redatto dal segretario della commissione, viene
sottoscritto da tutti i commissari. In caso di parità di voti, prevale il voto del
Presidente.
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CAPO III
I SISTEMI DI SCELTA DEL CONTRAENTE
Art. 7 – Deliberazione a contrattare
1. La deliberazione a contrattare è assunta dal Dirigente e dal Consiglio d’istituto
nelle materie che espressamente gli riserva il regolamento di contabilità
scolastica. Essa deve precedere la scelta del contraente e la stipulazione del
contratto.
2. La deliberazione a contrattare deve obbligatoriamente indicare:
a) il fine che con il contratto s’intende perseguire, vale a dire il pubblico
interesse che l’ente intende realizzare;
b) l’oggetto del medesimo, la forma e le clausole ritenute essenziali;
c) le modalità di scelta del contraente secondo la normativa vigente;
d) le modalità di finanziamento della spesa.
3. Essa è sempre revocabile, ancorché esecutiva, trattandosi di atto che non
vincola l’amministrazione la quale può pertanto ritirarla per sopravvenuti motivi
di interesse pubblico.
Art. 8 – La scelta del contraente
1. Alla scelta del contraente si può pervenire attraverso il sistema di gara stabilito
dall’art. 34 del D.I. n. 44 del 1/2/2001, ovvero nei casi in cui è previsto dalla
legge e ove risulti più conveniente per l’amministrazione secondo le procedure
dell’asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata, dell’appalto
concorso.
2. Per le forniture che superino i limiti concordati in sede comunitaria, si dovranno
utilizzare i sistemi di gara e le procedure previste dagli accordi comunitari così
come recepiti in sede nazionale.
3. Fermo restando il rispetto di tali norme, la scelta del sistema di contrattazione,
se diverso dal sistema di contrattazione tipico delle istituzioni scolastiche, va
motivato con prevalente riferimento ai criteri di economicità ed efficacia.
4. Le minute spese di cui all’art. 17 del D.I. n. 44 del 1/2/2001, necessari a
soddisfare i correnti bisogni di limitata entità, sono disciplinati da apposito
regolamento.
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CAPO IV
MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELLE GARE
Art. 9 – La lettura d’invito alle gare
1. Le ditte da invitare a partecipare alle gare con il sistema di contrattazione
ordinario di cui all’art. 34 del D.I. n. 44 del 1/2/2000, sono individuate dal
Dirigente Scolastico secondo automi criteri di idoneità e affidabilità. Nel caso di
gare a licitazione privata e appalto concorso le ditte debbono essere individuate
attraverso il preavviso di gara con le modalità previste dalla legge.
2. I requisiti minimi da richiedere alle ditte partecipanti sono quelli previsi dalla
legge.
3. Sono escluse dalla contrattazione le ditte che:
a) si trovino in stato di fallimento, liquidazione, cessazione di attività,
concordato preventivo e in qualsiasi altra forma equivalente secondo la
legislazione vigente;
b) nei cui confronti sia stata pronunciata una condanna, con sentenza
passata in giudicato, per reati che attengono alla moralità
professionale e per delitti finanziari;
c) in precedenti contratti si sono resi colpevoli di grave negligenza,
malafede o inadempienze debitamente comprovate;
d) non siano in regola con gli obblighi relativi alle contribuzioni
previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o al pagamento
delle imposte e tasse;
e) siano gravemente colpevoli di false dichiarazioni nel fornire
informazioni che possono essere richieste ai sensi del presente
articolo.
4. La lettera d’invito, per ogni forma di contrattazione rappresenta un mero invito
ad offrire che qualifica la controparte come proponente e impegna l’istituzione
scolastica solo dopo l’aggiudicazione.
5. La controparte non può invocare la responsabilità precontrattuale ove l’ente,
assumendo un provvedimento motivato, decida di non far luogo
all’aggiudicazione o alla revoca della gara.
6. La lettera d’invito deve essere improntata alla massima chiarezza, elencando
dettagliatamente i requisiti ed i documenti richiesti, le modalità da seguire per
la partecipazione ed individuando con certezza quelle clausole che, in quanto
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rispondenti ad un particolare interesse dell’istituzione scolastica appaltante,
portano alla esclusione dalla gara ove siano disattese.
7. Lettere d’invito per la partecipazione alle gare devono essere spedite con
sistemi che assicurano la massima certezza circa tale adempimento. Di norma
deve essere utilizzata la raccomandata con ricevuta di ritorno. Gli altri sistemi
di estensione dell’invito, quali i telefax, la forma telegrafica, la posta ordinaria
sono da ritenersi applicabili solo in presenza di situazioni eccezionali.
Art. 10 – Le offerte
1. I termini da concedere alle ditte per la partecipazione alle gare regolate dalla
legislazione nazionale sono, per quanto riguarda l’asta pubblica,quelli previsti
dall’art.64 del R.D.23/5/1924,n.827,mentre per gli altri sistemi di
affidamento,verranno determinati di volta in volta,nel rispetto dei principi di
equità,dalla stazione appartenente.
2. Tali termini dovranno essere tali da consentire la presentazione di un offerta
seria e ragionata e,comunque,non essere inferiori alla metà di quelli prescritti
per quanto concerne gli appalti soggetti alla normativa comunitaria.
3. Le offerte hanno natura di proposta irrevocabile. Esse dovranno essere redatte
nel rispetto delle norme,modalità,termini e condizioni previste per legge,dalla
lettera d’invio o da qualsiasi altro disciplinare richiamo per regolare
l’affidamento.
4. Le offerte devono essere sottoscritte dal legale rappresentante delle ditte e non
possono presentare correzioni che non siano da lui convalidate con apposita
sottoscrizione.
5. Di norma il sistema di presentazione delle offerte è quello dell’inoltro a mezzo
del servizio postale in plico raccomandato.
6. Eventuali deroghe a tale sistema devono essere adeguatamente motivate.
7. Non è ammessa la possibilità di utilizzare soluzioni tra di loro alternative per
l’inoltro delle offerte quali ad esempio il mezzo del plico postale e la consegna a
mano.
8. Non sono ammesse offerte per telegramma,né offerte condizionate o espresse
in modo indeterminato o con semplice riferimento ad altra offerta.
9. Nel caso di presentazione a mezzo servizio del servizio postale le offerte
debbono presentare all’esterno della busta, in modo chiaro ed inequivocabile,il
nominativo del partecipante e l’indicazione della gara cui si riferiscono. Ove sia
prevista la necessità di esaminare preliminarmente la documentazione ritenuta
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propedeutica all’ammissione,si deve utilizzare il sistema della doppia busta. In
tal caso la busta contenente la sola offerta,chiusa in altra più grande
contenente i documenti richiesti per la partecipazione,verrà aperta soltanto se
la documentazione necessaria per l’ammissione risulterà regolare.
10. I termini previsti per la partecipazione debbono intendersi perentori e l’offerta
viaggia a rischio e pericolo dell’offerente.
11. Ai fini dell’accertamento del rispetto dei termini di reperimento dell’offerta
stessa,farà fede il timbro di arrivo e la declaratoria od attestazione circa il
giorno e l’ora del ricevimento,apposta dal funzionario responsabile del
procedimento.
12. Quando in un offerta vi sia discordanza tra il prezzo indicato in lettere e quello
indicato in cifre è valida l’indicazione in lettere.
Nel caso in cui vi siano errori di calcolo del prezzo complessivo,vale quale
offerta il prezzo risultante dal corretto calcolo effettuato sulla base dei prezzi
unitari offerti.
13. Possono essere presentate più offerte aventi lo stesso oggetto a condizione che
l’offerta successiva sia presentata nel rispetto dei termini e delle modalità
previste per l’offerta principale. In tal caso viene presa in considerazione
l’ultima offerta in ordine di tempo.
14. Non è ammissibile la presentazione di più offerte per la quali non si possa
individuare l’ultima.
15. Scaduto il termine utile per la loro presentazione,le offerte non possono essere
ritirate,modificate o integrate e divengono quindi impegnative per la ditta
proponente.
16. Nel caso in cui l’aggiudicazione non sia prevista seduta state ma differita in un
momento successivo,l’offerta si considera valida per un periodo di tempo pari a
quello ipotizzato nella lettera d’invito od in mancanza di tale indicazione,per
quello normalmente necessario per compiere le operazioni che dovrebbero
condurre alla definitiva aggiudicazione.
17. Qualora detto termine di validità sia scaduto prima dell’aggiudicazione,deve
essere acquisita,prima di procedere all’esame delle offerte,la conferma circa la
validità.
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Art.11 – Le offerte risultanti uguali
1. Nel caso due o più concorrenti risultanti aggiudicatari abbiano presentato
offerte uguali,il riterrà più opportuno,ed aggiudicherà l’appalto al migliore
offerente.
2. Ove i concorrenti non siano presenti o rifiutino la seconda gara,si procederà
all’individuazione dell’aggiudicatario,mediante estrazione e sorte.
Art.12 – Annullamento e revoca della gara
1. L’annullamento o la revoca di una gara in corso di espletamento necessita di
una congrua e seria motivazione che ponga in evidenza le ragioni
giustificative del provvedimento che può essere adottato solo a tutela
dell’interesse pubblico e non in presenza di irregolarità formali che possano dar
luogo ad una sanatoria.
2. nel caso in cui per la ditta aggiudicataria dovesse essere
accertati,successivamente all’aggiudicazione,il mancato possesso di uno dei
requisiti essenziali per il perfezionamento del rapporto contrattuale,si procederà
aggiudicando l’appalto alla ditta immediatamente seguente nella graduatoria.
CAPO V
STIPULAZIONE DEL CONTRATTO
Art.13 – Contenuti del contratto
1. Il contenuto del contratto deve essere conforme agli elementi e alle clausole
indicate nella lettera d’invito e deve di norma includere le condizioni di
esecuzione,il corrispettivo,le modalità di pagamento,la facoltà dell’istituzione
scolastica di risolvere il rapporto nei casi di inadempienza e/o di esecuzione in
danno,salvo il risarcimento di cui all’ art.18 ed altre eventuali clausole quali le
penali e le modalità di verifica di regolare esecuzione
2. Il contratto deve avere termini di durata certi. Salvi i casi consentiti dalla legge
la durata non può essere variata in corso di esecuzione del contratto.
Art.14 – Stipula dei contratti
1. La stipulazione consiste nella redazione formale di un contratto. Essa consegue
alla fase di aggiudicazione.
2. I contratti sono stipulati dal Dirigente scolastico o da persona dallo stesso
delegata.
3. La ditta aggiudicataria è tenuta a versare,di norma prima della stipula del
contratto l’importo dovuto per la spese contrattuali,,cioè di copia e bollo,gli
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oneri di registrazione del contratto. Tale importo viene versati direttamente al
Direttore SGA mediante assegno circolare non trasferibile oppure mediante
bonifico bancario presso l’istituto cassiere dell’istituzione scolastica. Al Direttore
SGA compete la gestione e la rendicontazione di tale deposito.
4. I contratti possono essere stipulati in una delle seguenti forme:
a) in forma pubblica ordinaria,ai sensi dell’art.102 del regolamento di
contabilità di stato,e cioè a mezzo del Notaio,allorché lo richiedano
l’amministrazione od il contraente privato. L’indicazione del nominativo
del Notaio rogante complete alla parte a carico della quale sono poste
le spese contrattuali;
b) in forma pubblica amministrativa,cioè a mezzo del Direttore SGA in
veste ufficiale rogante;
c) mediante scrittura privata autenticata ai sensi degli artt.2702 e 2703
del codice civile;
5. I contratti di importo inferiore a ……………….. Euro, IVA esclusa, possono altresì
essere stipulati,oltre che nella forma pubblica ordinaria e pubblica
amministrativa,secondo le sotto riportate modalità
a) per mezzo di scrittura privata,firmata dal Dirigente scolastico e dalla
controparte;
b) con atto separatorio di obbligazione sottoscritto dall’offerente ed
accettato dall’istituzione scolastica;
c) per mezzo di obbligazione stesa in calice al capitolato;
d) d)per mezzo di corrispondenza,secondo l’uso del commercio,quando
sono conclusi con ditte commerciali.(offerta e successiva conferma
d’ordine)
6. Nell’ipotesi di cui ai punti b),c),d), la ditta resta vincolata fin dal momento
dell’aggiudicazione,mentre per l’istituzione scolastica è subordinato alla verifica
dei requisiti di cui alla vigente legge antimafia.
7. Tranne i casi in cui la forma del contratto è prescritta dalla legge,essa verrà
determinata all’atto della determinazione a contrattare,tenendo conto del
valore economico del contratto o della natura delle forniture e nel rispetto dei
principi di efficacia,efficienza ed economicità dell’attività amministrativa.
8. L’adempimento della stipulazione deve avvenire entro il termine indicato nella
comunicazione alla ditta aggiudicataria,mediante lettera raccomandata con
ricevuta di ritorno,dell’avvenuta predisposizione del contratto. Decorso
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inutilmente tale termine il Dirigente scolastico potrà revocare l’aggiudicazione e
disporre l’affidamento a favore dell’offerente che segue in graduatoria. In tal
caso l’istituzione scolastica è liberata da ogni obbligo verso la parte inattiva. E’
fatta salva la facoltà dell’amministrazione di attivare tutte le azioni da porre in
essere per l’esecuzione del contratto e il risarcimento dei danni.
Art.15 – Adempimenti connessi alla stipula
1. Il Direttore SGA è abilitato a rogare i contratti ai sensi dell’art. 34, 6° comma,
del D.I. n.44 del 1/2/2001, nell’esclusivo interesse dell’istituzione scolastica,
secondo la normativa vigente in materia.
2. I contratti e gli atti di sottomissione, conclusi dall’istituzione scolastica e
stipulati in forma pubblica ordinaria, ovvero in forma pubblica amministrativa,
ovvero ancora mediante scrittura privata autenticata, vengono registrati a cura
del Notaio rogante
o dell’ufficiale rogante, entro il prescritto termine di 20 giorni dalla stipula dei
medesimi.
3. Il Direttore SGA provvede alla tenuta del repertorio, alla iscrizione su di questo
degli atti da lui rogati, nonché a tutti gli ulteriori adempimenti legali e fiscali per
dare compiuto l’iter del contratto.
4. Per tali contratti egli provvede inoltre all’autentica delle copie degli atti ed al
rilascio delle stesse alle parti che ne facciano richiesta.
Art. 16 – Spese contrattuali
1. Le spese contrattuali necessarie per la stipula e per i successivi adempimenti,
anche di ordine tributario, cui il contratto stesso dovrà essere sottoposto,
saranno così regolate:
a) se poste a carico del privato contraente, questi sarà inviato a versare,
sul conto dell’istituzione scolastica presso l’istituto cassiere, un
deposito presuntivamente qualificato da cui si preleveranno le somme
occorrenti. Esaurite le operazioni si procederà alla liquidazione del
conto, rimettendo all’interessato una distinta delle spese
effettivamente sostenute ed il conguaglio attivo o negativo del conto
che dovrà essere saldato entro 30 giorni;
b) se poste a carico dell’istituzione scolastica si preleveranno le somme
che si renderanno necessarie attraverso il fondo minute spese;
c) nel caso che l’istituzione scolastica anticipi le somme dovute, si
procederà al loro recupero. Ove dovessero riscontrarsi difficoltà
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seguendo la forma ordinaria, si attiverà la forma abbreviata e
privilegiata prevista dall’art. 98 della legge sul registro, per il recupero
dell’imposta di registro anticipata, ovvero si tratterà la somma dovuta
dal contraente, aumentata degli interessi, sul primo pagamento
relativo al contratto.
Art. 17 – Attività di gestione dei contratti
1. L’originale del contratto una volta stipulato, rogato e registrato, nonché quello
soggetto a registrazione anche in caso d’uso, è custodito dal Direttore Sga nelle
sua veste di responsabile del procedimento.
2. Per il Direttore Sga nella sua veste di responsabile del procedimento, la
gestione del contratto comporta anche la vigilanza sul regolare e tempestivo
adempimento degli impegni e delle obbligazioni contrattualmente assunte dalle
parti. Spetta al responsabile del procedimento azionare e far valere
direttamente le clausole anche di natura sanzionatorie, previste dal contratto
stesso, ogni qual volta se ne realizzano i presupposti.
3. Spetta altresì al responsabile del procedimento la vigilanza sulla regolarità
dell’esecuzione delle prestazioni poste a carico delle parti nell’ambito dei
rapporti di collaborazione, disciplinati mediante stipula di convenzioni o di
appositi disciplinari, con professionisti esterni.
4. Compete al responsabile del procedimento evitare che si verifichino ritardi od
omissioni negli adempimenti di natura tecnica, amministrativa, contabile, tali
da comportare conseguenze negative per l’istituzione scolastica.
5. Nell’ipotesi di cui al comma 4 il responsabile del procedimento riferisce
immediatamente al Dirigente scolastico, chiarendo le ragioni dei ritardi e delle
omissioni.
Art. 18 – Inadempienze contrattuali
1. Nel caso di inadempienza contrattuale l’istituzione scolastica, dopo formale
ingiunzione rimasta inusitata, può affidarne l’esecuzione, a spese
dell’affidatario, ad un nuovo soggetto, salvo l’esercizio dell’azione per il
risarcimento del danno.
2. I provvedimenti intesi a promuovere la risoluzione del contratto medesimo per
inadempienza, ad esperire le azioni per l’esecuzione in danno e per il
risarcimento dei danni subiti competono al Dirigente scolastico. Al medesimo
compete adottare le misure ritenute necessarie per i casi di irregolarità o ritardi
non configuranti inadempienze in senso proprio.
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CAPO VI
CRITERI E LIMITI INERENTI I SINGOLI CONTRATTI
Art. 19 – Contratti di sponsorizzazione
1. La stipula dei contratti di sponsorizzazione può essere disposta dal dirigente
scolastico, ai sensi dell’art. 41 del D.I. n. 44 del 1/2/2001, nel rispetto delle
seguenti condizioni:
a. in nessun caso è consentito concludere contratti in cui siano possibili forme di
conflitto d’interesse tra l’attività pubblica e quella privata;
b. non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione co soggetti le cui
finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione educativa e
culturale della scuola;
c. non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che
svolgono attività concorrente con la scuola;
d. nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti che
per finalità statutarie, per le attività svolte, abbiano dimostrato particolare
attenzione nei confronti dei problemi dell’infanzia e della adolescenza;
e. la sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività svolte nella scuola…..
Art. 20 – Contratto di locazione di immobili
1. I beni immobili di proprietà dell’istituzione scolastica possono essere ceduti in
locazione a soggetti pubblici e privati secondo la disciplina dettata dagli artt.
1571 e seguenti del codice civile;
2. Il Dirigente nel determinare il canone d’affitto dovrà tenere conto dei costi di
gestione dello immobile in termini di manutenzione straordinaria e pagamento
delle imposte.
Art. 21 – Contratto di utilizzazione,dei beni e dei locali scolastici da
parte di soggetti terzi
1. Il contratto deve prevedere le seguenti clausole e condizioni:
a) la concessione in uso dei locali deve essere compatibile con l’attività
educativa svolta nell’istituto stesso, cioè nel senso che non può essere
limitativa delle attività didattiche dell’istituto;
b) precisare il periodo della concessione in uso dell’edificio e le modalità
tassative di utilizzo dei locali da parte del concessionario;
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c) precisare l’obbligo del concessionario di stipulare una polizza
assicurativa per la responsabilità civile per garantire eventuali possibili
danni;
d) precisare che il concessionario assume l’obbligo della custodia
dell’edificio;
e) precisare che il concessionario assume la responsabilità in ordine alle
attività e destinazione dell’edificio;
f) precisare che la scuola e l’ente proprietario dei locali devono essere
tenute esenti da spese connesse all’utilizzo dei locali;
g) il corrispettivo per l’uso dei locali è stabilito in via discrezionale dal
dirigente, comunque non dovrà essere inferiore al costo derivante
dalle utenze,pulizie e/o eventuale personale di sorveglianza, perché
tali prestazioni vanno retribuite con parte dei proventi accessori in
quanto resi a favore di terzi.
Art. 22 – Contratto di utilizzazione di siti informatici da parte di
soggetti terzi
1. L’istituzione scolastica può ospitare sul proprio sito informatico istituzioni di
volontariato,associazioni tra studenti, collegamenti verso altre istituzioni
scolastiche, o enti di interesse culturale allo scopo di favorire la creazione di
sinergie tra soggetti comunque coinvolte in attività educative e culturali.
2. il contratto, in particolare, dovrà prevedere:
l’individuazione da parte del Dirigente scolastico del responsabile del
servizio, il quale assume la responsabilità per i contenuti immessi nel sito.
A tal fine il Dirigente scolastico dovrà verificare non solo il nominativo, ma
anche la qualificazione professionale e la posizione dello stesso rispetto
all’organizzazione richiedente.
La specificazione di una clausola che conferisca al dirigente la facoltà di
disattivare il servizio qualora il contenuto dovesse risultare in contrasto
con la funzione educativa della scuola.
Art. 23 – Contratti di prestazione d’opera
1. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta
formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel
programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono
essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più
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avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra
forma di pubblicità ritenuta più opportuna.
2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle
domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché
l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve
essere specificato:
l’oggetto della prestazione;
la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
il corrispettivo proposto per la prestazione.
3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico
impiego.
4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal
Dirigente scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini
dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.
5. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al
presente articolo saranno annualmente determinati dal Consiglio d’istituto.
6. Nell’ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il
corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti.
ovvero
Il compenso massimo da corrispondere all’esperto per ogni ora di lezione,
tenuto conto del tipo di attività e dell’impegno professionale richiesto, sarà
quello stabilito dalla legge.
7. I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente scolastico
mediante valutazione comparativa.
8. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
curriculum complessivo del candidato;
contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica individuale o
svolta presso studi professionali, enti pubblici o privati;
pubblicazioni e altri titoli.
9. Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà
riferimento almeno ai seguenti criteri:
livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;
congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli
specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali
è
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bandita la selezione;
eventuali precedenti esperienze didattiche.
10. Il Dirigente scolastico per le valutazioni di cui al presente articolo può nominare
una apposita commissione, composta dai docenti, a cui affidare compiti di
istruzione, ai fini della scelta dei contraenti con cui stipulare i contratti.
Art. 24 – Alienazione di beni e forniture di servizi prodotte
dall’istituzione scolastica per conto terzi
1. I contratti e le convenzioni di natura privatistica aventi ad oggetto l’esecuzione
di attività di ricerca, di didattica e consulenza per conto terzi, conclusi tra
l’istituzione scolastica ed Enti pubblici e privati, ai sensi dell’art. 38 del D.I.
n.44/2001 sono stipulati dal Dirigente scolastico nell’ambito dei criteri e limiti di
seguito stabiliti.
2. Nell’attività di ricerca, di didattica e consulenza per conto terzi rientrano quelle
prestazioni eseguite dall’istituzione scolastica, avvalendosi delle proprie
strutture, che esulano dai compiti istituzionali.
3. Il Dirigente, per i contratti relativi a prestazioni a carattere didattico,
commissionati da terzi, prima di procedere alla loro stipulazione deve accertare
che l’esecuzione della prestazione:
sia compatibile con lo svolgimento della normale attività didattica;
non costituisca attività istituzionale dell’istituzione scolastica.
sia strumentale e funzionale alle finalità della scuola, cioè l’attività
deve trovare motivazioni di ordine didattico, di ricerca ecc.;
nel caso si richieda l’impiego di laboratori si dovranno stabilire le
modalità di utilizzo in modo da non arrecare pregiudizio al normale
svolgimento delle attività istituzionali;
nel caso di utilizzo di personale interno all’istituzione scolastica si
dovrà tenere conto se le attività si collocano in orario di servizio
ovvero fuori orario di servizio;
4. Il corrispettivo da richiedere al committente per la attività disciplinate dal
presente articolo è approvato dal Consiglio d’istituto, su proposta del Dirigente.
Il corrispettivo deve essere determinato in misura tale da consentire l’integrale
copertura dei costi, nonché una quota di utile. In particolare dovranno essere
valutati i seguenti elementi:
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135
costo dei materiali di consumo necessari allo svolgimento delle
attività;
costo di acquisto, noleggio, manutenzione o ammortamento di
apparecchiature tecnico-scientifiche e didattiche necessarie per
l’esecuzione dell’attività;
costo di eventuali prestazioni relative a collaborazioni esterne
necessarie all’esecuzione della prestazione;
costo e compenso al personale impegnato nella prestazione;
spese di carattere generale per il funzionamento della struttura
(compensi per i consumi per le utenze di gas, acqua, energia elettrica,
pulizie ecc.) stabilita forfetariamente nella misura almeno dell’1% della
singola prestazione;
altre eventuali voci di spese incidenti sul costo globale della
prestazione;
5. Su proposta del Dirigente, i corrispettivi introitati, saranno ripartiti:
una quota pari al …% di tale corrispettivo viene acquisita al bilancio
della scuola a fronte delle spese generali di produzione;
una quota pari a …% viene acquisita al bilancio della scuola ed
accantonata a copertura delle eventuali azioni risarcitorie esercitate da
terzi per inadempimento dell’istituzione scolastica;
un ulteriore quota del …% del corrispettivo viene acquisita al bilancio
della scuola da destinare al personale che cura gli aspetti
amministrativi dell’attività.
All’atto della proposta di contratto, il Dirigente propone una quota di
fondi da destinare al personale docente e ATA che collabora all’attività.
Tale quota non potrà superare l’85% di quanto resta dopo aver
dedotto dal corrispettivo le quote acquisite al bilancio ed i costi della
prestazione.
le somme rimanenti dopo le operazioni indicate in precedenza possono
essere utilizzate, su proposta del Dirigente, per acquisti di materiale
per gli alunni.
Art. 25 – Contratti di acquisto o vendita di titolo di Stato
1. La stipula di contratti di gestione finanziaria di cui all’art. 48 del regolamento di
contabilità scolastica è possibile a condizione che risulti compatibile con la
continuità dell’erogazione del servizio educativo e formativo.
Pof 2013/2014
136
2. Possono essere destinate a questa forma d’investimento soltanto le risorse
derivanti da entrate proprie dell’istituzione scolastica (quali, ad esempio, quelle
ottenute attraverso l’attività contrattuale dell’istituzione scolastica) e quelle
derivanti da eredità, donazioni, legati, lasciti, ecc.
3. Tali contratti possono essere stipulati esclusivamente con istituzioni
professionali del settore, abilitate all’esercizio delle attività bancarie e
finanziarie.
4. I contratti in questione devono essere finalizzati alla conservazione e
all’incremento di risorse finanziarie non immediatamente impiegabili, da
destinare ad una specifica opera di interesse dell’istituzione scolastica.
5. E' esclusa la possibilità di concludere contratti aleatori od operazioni finanziarie
speculative, quali:
l’acquisto di azioni;
l’acquisto di obbligazioni non indicizzate, in quanto non garantiscono in tutta
la durata dell’investimento un rendimento pari a quello dei titoli di stato
semestrali;
l’acquisto di titoli di stato di durata maggiore di un anno, se non indicizzati,
in quanto non garantiscono interessi almeno pari a quelli dei Bot semestrali
derivati (futures, swap, ecc.), in quanto aventi una natura fortemente
speculativa e spesso aleatoria.
6. Il contratto in questione dovrà, in ogni caso, assicurare la conservazione del
capitale impegnato e un rendimento non inferiore a quello dei titolo di stato con
scadenza semestrale, al netto delle commissioni praticate dagli istituti bancari.
7. Il contratto potrà prevedere forme di riscatto anticipato con la contemporanea
clausola della garanzia della conservazione del capitale e degli interessi medio
tempore maturati, decurtati dagli importi dovuti come commissione.
APPENDICE B
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO E
PRECARIO DEI LOCALI SCOLASTICI
Art.1 – Finalità e ambito di applicazione
I locali scolastici possono esser concessi in uso temporaneo e precario ad
Istituzioni, Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, secondo modalità, termini e
condizioni di seguito stabilite, nel rispetto della convenzione stipulata tra la
Pof 2013/2014
137
provincia di CROTONE e l’ISTITUZIONE SCOLASTICA nonché delle norme
vigenti in materia.
Art.2 – Criteri di assegnazione
I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e
comunque a scopi e attività rientranti in ambiti di interessi pubblico e possono
quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l’espletamento di attività
aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini e senza fini di
lucro, valutando i contenuti dell’attività o iniziativa proposte in relazione:
al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che
contribuiscono all’arricchimento civile e culturale della comunità scolastica;
alla natura del servizio prestato, con particolare riferimento a quelli resi
gratuitamente al pubblico;
alla specificità dell’organizzazione, con priorità a quelle di volontariato e alle
associazioni che operano a favori di terzi, senza fini di lucro;
considerando, particolarmente nell’ambito delle attività culturali, la loro qualità
e la loro originalità.
Le attività didattiche proprie dell’istituzione scolastica hanno assoluta preminenza e
priorità rispetto all’utilizzo degli enti concessionari interessati, che non dovrà
assolutamente interferire con le attività didattiche stesse. Nell’uso dei locali
scolastici devono essere tenute in particolare considerazione le esigenze degli enti e
delle associazioni operanti nell’ambito scolastico.
Art.3 – Doveri del concessionario
In relazione all’utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti
dell’istituzione scolastica i seguenti impegni:
indicare il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali quale
referente dell’istituzione scolastica;
osservare incondizionatamente l’applicazione e il rispetto delle disposizioni
vigenti in materia;
sospendere l’utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche
da parte del Comune o dalla stessa istituzione scolastica;
lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizione idonee a garantire comunque il
regolare svolgimento delle attività didattiche.
Art.4 – Responsabilità del concessionario
Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all’immobile, agli arredi, agli
impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente
Pof 2013/2014
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imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell’utilizzo
dei locali stessi.
L’istituzione scolastica e l’Amministrazione provinciale devono in ogni caso ritenersi
sollevati da ogni responsabilità civile e penale derivante dall’uso da parte di terzi,
che dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e sono
tenuti a cautelarsi al riguardo mediante stipula di apposita polizza assicurativa o
adottando altra idonea misura cautelativa.
Art.5 – Fasce orarie di utilizzo
L’uso dei locali può essere richiesto esclusivamente per giorni feriali e nei seguenti
orari:
al mattino dalle ore 8.00 alle ore 14.00
pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 20.00
Art.6 – Usi incompatibili
Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il
mobilio e gli arredi dell’edificio scolastico.
Non sono consentiti concerti musicali e attività di pubblico spettacolo in genere.
È vietato l’uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a
pagamento.
Art.7 – Divieti particolari
Durante la manifestazione è vietata la vendita e il consumo di cibarie e bevande
all’interno delle sale.
È inoltre vietato fumare. Il personale in servizio nella scuola in funzione di vigilanza
è incaricato di far rispettare il divieto.
L’utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all’osservanza di quanto
segue:
è vietato al concessionario l’istallazione di strutture fisse o di altro genere previa
autorizzazione dell’istituzione scolastica;
è vietato lasciare in deposito, all’interno dei locali e fuori dell’orario di concessione
attrezzi e quant’altro;
qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all’interno dei locali
dovrà essere tempestivamente segnalato all’istituzione scolastica;
l’inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il
concessionario l’assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità;
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i locali dovranno essere usati dal terzo concessionario con diligenza e, al termine
dell’uso, dovranno essere lasciati in ordine, puliti e comunque in condizioni di
garantire il regolare svolgimento dell’attività didattica della scuola.
Art.8 – Procedura per la concessione
Le richieste di concessione dei locali scolastici devono essere inviate per iscritto
all’Istituzione scolastica almeno 10 giorni prima della data di uso richiesta e
dovranno contenere oltre all’indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo
della richiesta anche le generalità della persona responsabile.
Il Dirigente scolastico nel procedere alla concessione verificherà se la richiesta è
compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono disponibili per il
giorno e nella fascia oraria stabilita. Se il riscontro darà esito negativo dovrà
comunicare tempestivamente il diniego della concessione; se il riscontro sarà
positivo dovrà comunicare al richiedente, anche per le vie brevi, l’assenso di
massima subordinato al versamento della quota stabilita a titolo di rimborso spese e
del deposito cauzionale.
Una volta effettuati i versamenti di cui sopra presso l’istituto cassiere, si emetterà il
formale provvedimento concessorio. Qualora i versamenti di cui sopra non siano
stati eseguiti entro il quinto giorno precedente a quello previsto per l’uso, la richiesta
s’intende tacitamente revocata ed i locali potranno essere messi a disposizione per
altri eventuali richiedenti.
Art.9 – Corrispettivi
Il costo giornaliero dell’uso dei locali e il deposito cauzionale sono stabiliti in via
discrezionale dal Dirigente scolastico, comunque non inferiore al costo derivante
dalle utenze, pulizie e/o eventuale personale di sorveglianza, perché tali prestazioni
vanno retribuite con parte di proventi concessori in quanto resi a favori di terzi e,
come tali, non rientranti tra le prestazioni di lavoro straordinario reso alla scuola.
Il costo viene determinato quindi in € 50,00 giornaliero per l’uso dell’aula magna e
di € 100,00 per le aule speciali e laboratori.
Qualora per qualsiasi motivo la manifestazione programmata non si svolga, il
corrispettivo versato resta comunque acquisito all’istituzione scolastica, mentre sarà
restituito il deposito cauzionale.
Art.10-Svincolo del deposito cauzionale
Il giorno successivo alla manifestazione il Dirigente scolastico, dopo aver
accertato che non siano stati prodotti danni alla sala o agli arredi, emette un
provvedimento di svincolo del deposito cauzionale.
Pof 2013/2014
140
Qualora invece si siano verificati danni, ne esegue l’accertamento e la
quantificazione.
La stima dei danni viene rimessa al consiglio d’istituto, il quale l’approva e
delibera di incamerare parzialmente o totalmente la cauzione.
Nel caso che questa risulti insufficiente a coprire ildanno il Dirigente agirà nei modi
di legge nei confronti delle persone indicate quali responsabili della
manifestazione, ove questi non provvedano spontaneamente alla copertura del
danno.
Art. 11 –Concessione gratuita
In casi del tutto eccezionali, quando le iniziative sono particolarmente meritevoli e
rientranti nella sfera dei compiti istituzionali della scuola o dell’ente locale,i locali
possono essere concessi anche gratuitamente.
Tale concessione può avvenire esclusivamente nella fascia oraria dalle 8 alle ore
14 quando non si richiedano prestazioni di lavoro straordinario al personale di
assistenza e pulizia .
La concessione gratuita non esime dal versamento del deposito cauzionale.
Art. 12- Provvedimento concessorio
Il provvedimento concessorio è disposto dal Dirigente scolastico e dovrà
contenere:
le condizioni cui è subordinato l’uso dei locali, nonché l’importo da versare alla
scuola a titolo di corrispettivo e di deposito cauzionale, l’aggregato di entrata del
bilancio della scuola, e, se del caso, l’aggregato di uscita per il pagamento
delle spese derivanti dalla concessione;
il provvedimento dirigenziale dovrà fare richiamo all’esonero di responsabilità
dell’istituzione scolastica e dell’ente locale proprietario per l’uso dei locali e al
rimborso e riparazione di eventuali danni provocati per colpa o negligenza.
La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate
esigenze dell’istituzione scolastica.
APPENDICE C
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI INCARICHI DI INSEGNAMENTO AGLI
ESPERTI ESTERNI AI SENSI DELL’ART. 40 D.I. N° 44 DEL 1/02/2001.
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Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione
1. Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell’art. 40 del Decreto
Interministeriale n° 44 del 1/02/2001, le modalità ed i criteri per il
conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività ed insegnamenti
che richiedono specifiche e peculiari competenze professionali, nell’ambito della
programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a particolari e motivate
esigenze didattiche deliberate nel POF.
Art. 2 – Requisiti professionali
1. Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo svolgimento delle quali
si renda necessario il ricorso alla collaborazione di docenti esperti esterni, il
collegio docenti stabilisce i requisiti minimi, in termini di titoli culturali e
professionali, nonché l’eventuale esperienza maturata nel campo che i docenti
stessi devono possedere per accedere all’insegnamento.
2. I criteri fissati dal collegio docenti saranno pubblicizzati mediante affissione
all’albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra forma di pubblicità
ritenuta più opportuna.
Art. 3 – Pubblicazione degli avvisi di selezione
1. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta
formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel
programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono
essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più
avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola e sul proprio sito web o altra
forma di pubblicità ritenuta più opportuna.
2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle
domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché
l’elenco dei contratti che si intendono stipulare. Per ciascun contratto deve
essere specificato:
l’oggetto della prestazione;
la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della prestazione;
il corrispettivo proposto per la prestazione.
3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico
impiego.
4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal
Dirigente scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini
dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.
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Art. 4 – Determinazione del compenso
1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al
presente
regolamento saranno annualmente determinati dal Consiglio d’Istituto.
2. Nell’ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il
corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti.
Ovvero
Il compenso massimo da corrispondere all’esperto per ogni ora di lezione, tenuto
conto del tipo di attività e dell’impegno professionale richiesto, è stabilito nella
misura di seguito specificata a fianco dei relativi insegnanti:
……………….euro…………………
(ovvero)
In casi particolari, di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e
all’impegno professionale richiesto, il Dirigente scolastico, ha facoltà di stabilire il
compenso massimo da corrispondere al docente esperto.
Art. 5 – Individuazione dei contraenti
1. I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente scolastico
mediante valutazione comparativa.
2. La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
Curriculum complessivo del candidato;
Contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica
individuale o svolta presso studi professionali, enti pubblici o privati;
Pubblicazioni e altri titoli.
3. Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà
riferimento almeno ai seguenti criteri:
Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;
Congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli
specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è
bandita la selezione;
Eventuali precedenti esperienze didattiche.
Il Dirigente scolastico per le valutazioni di cui al presente articolo può nominare
una
apposita commissione, composta da docenti, a cui affidare compiti di
istruzione,ai fini della scelta dei contraenti con cui stipulare i contratti.
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Art. 6 – Stipula del contratto
1. Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con
determinazione motivata in relazione ai criteri definiti con il presente
regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto e alla
copertura assicurativa.
2. Nel contratto devono essere specificati:
L’oggetto della prestazione;
I termini di inizio e conclusione della prestazione;
Il corrispettivo della prestazione indicato al netto della imposta sul valore
aggiunto, se dovuta, e del contributo previdenziale e fiscale limitatamente alla
percentuale a carico dell’amministrazione;
Le modalità di pagamento del corrispettivo;
Le cause che danno luogo a risoluzione del contratto ai sensi dell’art. 1456 del
C.C. e le condizioni per il ricorso delle parti al recesso unilaterale.
3. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività
verifica
del profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in
conformità alle vigenti disposizioni.
4. La natura giuridica del rapporto che si instaura con l’incarico di collaborazione
esterna è quello di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera
intellettuale.
5. I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore
all’anno scolastico e sono rinnovabili.
6. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso.
7. E’ istituito presso la segretaria della scuola un registro degli incarichi esterni in
cui dovranno essere indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l’importo
dei compensi corrisposti e l’oggetto dell’incarico.
Art. 7 – Impedimenti alla stipula del contratto
1. I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art.
32, comma 4, del Decreto Interministeriale n° 44 del 1/2/2001, soltanto per le
prestazioni e le attività:
Che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di
specifiche competenze professionali;
Che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità
o coincidenza di altri impegni di lavoro;
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Di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna.
Art. 8 – Autorizzazione dipendenti pubblici e comunicazione alla
funzione pubblica
1. Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i
dipendenti di altra amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la
preventiva autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53
del D.L.vo 30/3/2001, n° 165.
2. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è
comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini
previsti dall’art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L. 165/01.
APPENDICE D
REGOLAMENTO ATTUATIVO DELLO STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Art. 1- Premesse
Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire. A questo
principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare:ogni Consiglio di
Classe potrà ,in autonomia,deliberare di non applicare al singolo caso le norme
generali,inquadrando tale comportamento anomalo” in una strategia di recupero o
inserimento più generale.
La successione delle sanzioni non è, né deve essere automatica:mancanze lievi
possono rimanere oggetto di sanzioni leggere anche se reiterate;mancanze più
gravi sono oggetto sanzioni o procedimenti rieducativi commisurati.
La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la
comprensione e quindi l’efficacia.
Le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola
ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi scolastici e risultino di tale
gravità da avere una forte ripercussione nell’ambiente scolastico .La convocazione
dei genitori non deve configurarsi come sanzione disciplinare ma come mezzo di
informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero:tale atto dovrà
essere compiuto a livello preventivo,quando possibile,dal singolo docente o dal
Consiglio di Classe.
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Art.2- Natura e classificazione delle sanzioni o degli interventi educativi
correttivi
S1. Richiamo verbale.
S2. Consegna da svolgere in classe.
S3. Consegna da svolgere a casa.
S4. Invito alla riflessione individuale per alcuni minuti fuori dell’aula,sotto stretta
sorveglianza del docente.
S5. Invito alla riflessione guidata sotto l’assistenza di un docente.
S6. Ammonizione scritta sul diario dello studente.
S7. Ammonizione scritta sul registro di classe e riportata sul diario.
S8. Sospensione delle lezioni con obbligo di frequenza fino a tre giorni.
S9. Sospensioni delle lezioni fino a quindici giorni.
S10. Sospensioni delle lezioni oltre i quindici giorni.
Solo in casi eccezionali e per rispondere ad una precisa strategia educativo-
didattica si può ricorrere a compiti di punizione per tutto un gruppo.
Art.3- Soggetti competenti ad infliggere la sanzione
Il singolo docente può irrogare le sanzioni da S1 a S7.
Il Dirigente Scolastico può irrogare le sanzioni da S1 a S8.
Il Consiglio di classe può irrogare le sanzioni da S1 a S9:viene convocato entro due
giorni dal Dirigente Scolastico in base al tipo di mancanza o su richiesta della
maggioranza dei componenti il Consiglio di Classe (esclusi i rappresentanti dei
genitori).Il Collegio dei Docenti può irrogare la sanzione S10 e viene convocato dal
Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di Classe.
Art.4- Modalità di irrogazione delle sanzioni
Prima di irrogare una sanzione disciplinare occorre che lo studente possa esporre le
proprie ragioni:
verbalmente per le sanzioni da S1 a S8;
verbalmente o per iscritto ed in presenza dei genitori, se possibile, per S9 o S10.
Nei casi previsti dal presente articolo i genitori dello studente devono essere
prontamente avvisati tramite lettera raccomandata a mano o fonogramma o
telegramma. In essi si dovrà comunicare la data e l’ora di riunione dell’organo
collegiale nonché l’invito ai genitori ad assistere il proprio figlio nell’esposizione
delle proprie ragioni.
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Se i genitori e lo studente, pur correttamente avvisati, non parteciperanno alla
riunione, il Consiglio di Classe procederà basandosi sugli atti e sulle testimonianze
in proprio possesso. Nel caso in cui i genitori avviseranno che non possono essere
presenti il Dirigente Scolastico potrà nominare un tutore che assolverà la funzione
dei genitori ed assolverà lo studente.
Gli organi collegiali sanzionano senza la presenza dello studente e dei suoi genitori
né dell’eventuale tutore.
La sospensione può prevedere, invece dell’allontanamento da tutte le attività
scolastiche:
l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche;
l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche ad eccezione di alcune;
l’obbligo di frequenza solo per alcune attività scolastiche;
la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come
visite, viaggi e simili.
Su proposta del Consiglio di Classe può essere offerta allo studente la possibilità di
convertire la sospensione con attività in favore della comunità scolastica.
In caso di sanzione con sospensione se ne dovrà dare comunicazione scritta ai
genitori, a cura del Dirigente Scolastico, in essa dovrà essere specificata la
motivazione e la data o le date a cui si riferisce il provvedimento.
Art. 5– Corrispondenza mancanze sanzioni
Ritardi ripetuti da S1 a S7
Ripetute assenze saltuarie da S1 a S7
Assenze periodiche da S1 a S7
Assenze o ritardi non giustificati da S1 a S7
Mancanza del materiale occorrente da S1 a S7
Non rispetto delle consegne a casa da S1 a S6
Non rispetto delle consegne a scuola da S1 a S8
Disturbo delle attività didattiche da S1 a S8
Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri da S1 a S9
Violenze psicologiche verso gli altri da S6 a S9
Violenze fisiche verso gli altri da S6 a S9
Reati e compromissione dell’incolumità delle persone S10.
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Quando la mancanza si riferisce agli oggetti o alla pulizia dell’ambiente lo studente
dovrà porvi rimedio riparando o ripagando il danno e/o provvedendo alla pulizia e
ciò in orario extrascolastico o durante le ricreazioni.
Art. 6 – Organo di garanzia e impugnazioni
L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico, un
docente ed un genitore indicati dal Consiglio di Istituto.
Contro le sanzioni disciplinari è amesso ricorso da parte dei genitori all’Organo di
Garanzia interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento e
dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
APPENDICE E
REGOLAMENTO VIAGGI ED USCITE D’ISTRUZIONE
1. La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei,
mostre,manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni
con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad
attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la
partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare
sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere
parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di
conoscenza, comunicazione e socializzazione.
2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell’attività didattica e
verranno effettuate con la collaborazione di tutti i docenti.
3. Il Consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li
esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dalla
programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di svolgimento e nell’ipotesi
di valutazione positiva, indica gli accompagnatori, compreso l’accompagnatore
referente.
4. Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più
classi, 1 ogni 15 alunni; un accompagnatore ogni uno o due alunni in situazioni
di Handicap secondo le occorrenze. La funzione di accompagnatore può essere
svolta anche dai collaboratori scolastici. Nel designare gli accompagnatori i
Consigli di Classe, di Interclasse o di Intersezione, provvederanno ad indicare
sempre un accompagnatore in più per ogni classe per subentro in caso di
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imprevisto. È auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all’interno del
Consiglio interessato. Se l’insegnante acoompagnatore presta servizio in altri
plessi è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni.
5. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse o
Intersezione e dal Collegio dei Docenti rientrano nel Piano delle Uscite e dei
Viaggi Didattici della scuola.
6. Le proposte devono essere approvate dai Consigli almeno 30 giorni prima della
data dell’uscita o del viaggio, salvo casi eccezionali, per dare modo al Collegio
dei Docenti di approvare l’iniziativa e farla rientrare nel Piano delle Uscite e dei
Viaggi Didattici della scuola.
7. Si auspica la totale partecipazione della classe. Nessun alunno dovrà essere
escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere
economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà
concessa l’autorizzazione è pari al 30% degli alunni frequentanti la classe.
8. Il Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un coordinatore del Piano
delle Uscite e dei Viaggi Didattici della scuola.
9. Per ogni uscita o viaggio deve essere individuato un docente referente.
10. Il docente referente, dopo l’approvazione del Consiglio di Classe, presenta al
Coordinatore gli appositi moduli correttamente compilati e sottoscritti (i moduli
dovranno essere richiesti al coordinatore) almeno 10 giorni prima della data
dell’uscita o del viaggio per dare modo alla Giunta esecutiva di scegliere ed
approvare i preventivi di spesa.
11. Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza
pernottamento) in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con
scadenza non prevedibile, si impone comunque di presentare tutta la
documentazione necessaria non oltre il 5° giorno precedente la partenza
prevista.
12. Il Consiglio dell’Istituzione Scolastica può provvedere su richiesta scritta e
motivata ad un contributo (massimo il 50% di due quote di partecipazione).
13. Il numero degli alunni per docente accompagnatore non può superare 15.
14. Gli alunni dovranno versare la quota prevista entro e non oltre il 10° giorno
prima della Partenza.
15. Il Dirigente Scolastico, in quanto organo dello Stato, rilascio un attestato che
riporti le generalità del soggetto e una foto dello stesso legata da timbro a
secco (in sostituzione del tesserino rilasciato dall’anagrafe) (art. 293 TULPS).
Pof 2013/2014
149
16. A norma di Legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote
di partecipazione dovranno essere versate sul c/c postale n° 12589883 Istituto
d’Istruzione Superiore “G. Gangale” Piazza Kennedy 88811 Cirò Marina KR,
dalle singole famiglie o dal docente referente o da un genitore incaricato.
17. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di
infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il numero del
fax.
18. I docenti accompagnatori al rientro devono compilare il modello per l’indennità
di missione, consegnarlo in segreteria (allegare le eventuali ricevute nominative
dei pasti consumati per i quali si ha diritto a rimborso) e relazionare, con una
sintetica memoria scritta, al Consiglio di Classe.
19. In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà,
attraverso un sondaggio riservato tra le famiglie, acquisire il parere favorevole
dell’80%, almeno, degli alunni.
20. Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal
Consiglio dell’Istituzione Scolastica.
21. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della
scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.
Dei contenuti del presente regolamento, gli studenti e i genitori sono informati
all’atto dell’ iscrizione in forma chiara efficace e completa.