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PROCEDURE DI SICUREZZA DA ADOTTARE PRESSO IL DCCI PER PREVENIRE
L'INFEZIONE DA CORONAVIRUS ad interim
(aggiornamento 5 - 18/6/2020)
PREMESSE
• Queste procedure sono state predisposte ed emanate, per la prima volta, il 30 aprile 2020,
in vista della "fase 2" che ha avuto inizio dal 4 maggio. Questo quinto aggiornamento è del
18/6/2020.
• Il Corona Virus-COVID-19 rappresenta un rischio biologico generico, per il quale occorre
adottare misure uguali per tutta la popolazione. Queste procedure tengono conto di tutti gli
obblighi previsti dalle disposizioni emanate per il contenimento del COVID-19 attraverso i
DPCM dell’11 marzo 2020, 10 aprile 2020 e 26 aprile 2020, il DM 58 del MUR (29 aprile), il
D.L. n°18 Cura Italia del 17 marzo 2020, DCPM , il “Protocollo condiviso di regolamentazione
delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli
ambienti di lavoro” del 24 aprile, dal documento "Azioni per i dirigenti delegati" inviato dal
Rettore il 17/4/2020 e riinviato aggiornato il 13/5/2020, e dai decreti rettorali n. 1203 del
25.3.2020 e n. 1245 del 27.03.2020. Altre norme emanate da un organismo superiore al
dipartimento, anche se non esplicitamente qui citate, sono al momento in essere e vanno
rispettate, così come dovranno essere rispettate eventuali norme emanate successivamente.
Si fa riferimento in particolare al documento "Formazioni e precauzioni in merito all’infezione
da coronavirus (SARS-CoV-2) e malattia provocata (COVID -19) e istruzioni per l’uso delle
mascherine" pubblicato sul sito di Ateneo il 12 maggio e qui allegato in appendice. Per tutto
quanto qui non contenuto si deve fare riferimento a tale documento.
• I principi basilari su cui si deve basare la prevenzione sono:
o Distanziamento. Ogni lavoratore deve operare in modo da trovarsi il più possibile
(tranne, in casi molto limitati, quando non se ne può fare a meno) a 1 m di distanza
dagli altri lavoratori. E' comunque fortemente consigliato di mantenere, soprattutto
per tempi prolungati, una distanza di 2 m.
o Confinamento. I lavoratori devono operare in zone ben definite. Inoltre, quando non
possono lavorare singolarmente, devono aggregarsi in gruppi ben definiti. In questo
modo, nel malaugurato caso in cui dovesse verificarsi l'infezione di un lavoratore,
sarebbe più semplice isolare il gruppo a cui appartiene e sanificare la zona in cui ha
lavorato.
o Pulizia e sanificazione.
o Dispositivi di igiene ambientale. L'uso di mascherine, guanti, camici, occhiali o
visiere rappresenta una protezione aggiuntiva, che però non deve mai sostituire i tre
principi sopra esposti.
1.1 PROCEDURE DIPARTIMENTALI SULL’INFORMAZIONE
In dipartimento sono stati affissi i depliants informativi forniti dalle autorità, in particolare:
1) l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi
influenzali e di chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria;
2) il divieto di accesso per chi ha presentato sintomi influenzali nei 14 giorni precedenti;
3) l’impegno a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e del direttore nel fare accesso in
dipartimento (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle
mani e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene il dettaglio riportato in allegato 1);
4) l’impegno a informare tempestivamente e responsabilmente il direttore della presenza di qualsiasi
sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere
ad adeguata distanza dalle persone presenti
I dépliants sono stati affissi nelle zone di accesso al dipartimento, in prossimità dei distributori
alimentari e nei bagni. Inoltre, il presente documento sarà visibile al personale sul sito
www.chimica.unige.it.
1.2 PROCEDURA PER L’ INGRESSO IN DIPARTIMENTO
Ogni persona dovrà entrare in dipartimento indossando rigorosamente la mascherina e dovrà
sanificare le mani con il gel disinfettante posto all'ingresso. Si dovrà entrare uno alla volta,
alternandosi con chi esce. Eventualmente si attenderà in fila all'esterno. Durante l'ingresso dovrà
tenersi a distanza di almeno 2 metri dal personale di portineria. Su richiesta del lavoratore, il
personale di portineria misurerà con il termometro ad infrarossi la temperatura al lavoratore, che
deve comunque stare distante almeno 1 metro dall'operatore. Nel caso in cui venga rilevata
una temperatura superiore ai 37.5°C, il lavoratore dovrà essere informato. Il lavoratore dovrà
sostare in una zona isolata dell'ingresso, chiamare il suo medico curante o i numeri dell'emergenza
e seguire le istruzioni ricevute. Il personale di portineria non dovrà annotare la temperatura misurata
ed avviserà il direttore o un suo sostituto solo nel caso in cui il lavoratore non si attenga a quanto
scritto qui sopra.
Tutto il personale (strutturato e non) che dispone di credenziali UNIGEPASS, prima o subito dopo
l'ingresso in dipartimento, dovrà compilare una dichiarazione online sul suo stato di salute.
Inoltre, fino a nuovo ordine, nelle more della piena attuazione di quanto sopra e della soluzione
del problema del lavoratore solitario, il personale, quando entra in dipartimento, dovrà anche
annotare su apposito quaderno situato nel locale attiguo alla portineria, con una propria penna
personale, il proprio nome e l'ora di ingresso. All'uscita, il lavoratore marcherà l'ora effettiva di
uscita. Di norma i lavoratori dovrebbero tutti uscire prima della chiusura della portineria, alle ore
19.00. Se così non fosse, chi esce dopo l'orario dovrà controllare il registro e, se si avvedesse che
è il penultimo ad uscire, avviserà il direttore (via SMS o what's app) e l'ultimo ancora presente, che
sarà obbligato ad uscire anch'esso al più presto, avvisando con un messaggio il direttore
dell'avvenuta uscita.
Al termine delle operazioni di ingresso, il lavoratore dovrà raggiungere la postazione personale il
più velocemente possibile e lì potrà togliersi la mascherina se la postazione personale è riservata.
1.3 PROCEDURA PER L’ACCESSO DEI FORNITORI O PERSONE ESTERNE
L'ingresso in dipartimento di rappresentanti o comunque di qualunque persona che debba
semplicemente parlare con del personale è vietato. Dovranno obbligatoriamente conferire per
telefono, TEAMS, Skype etc. Lo stesso vale per studenti (tranne i laureandi che svolgono attività
sperimentale, se debitamente autorizzati dal direttore), insegnanti delle scuole etc. I colloqui con gli
studenti devono essere fatti esclusivamente online.
I trasportatori lasceranno i pacchi dagli ingressi o al piano zero o in portineria senza accedere al
dipartimento per nessun motivo. E' fatto divieto l’utilizzo dei bagni e dei distributori automatici.
I fornitori che dovranno eseguire lavori di manutenzione, ricarica dei distributori, consegna bombole
o altre mansioni che non possono essere effettuate in remoto e che necessitano di accedere a locali
interni al dipartimento potranno farlo esclusivamente entrando dalla portineria del settimo piano (o
dal piano zero in presenza di un'unità del personale del dipartimento) e solamente dopo:
1) aver preso visione del sunto delle presenti procedure che verrà fornito all'entrata ed averlo
controfirmato per comprovare la lettura e la comprensione delle procedure.
2) aver firmato, in duplice copia, una dichiarazione di non avere febbre, non essere in quarantena
e non avere avuto contatti con positivi al COVID, secondo il modello predisposto dall'Ateneo ed
averne consegnato una copia in portineria.
3) aver indossato una mascherina (eventualmente fornita dal Dipartimento).
Tali visitatori potranno usare esclusivamente i bagni riservati ai visitatori, posti al settimo piano.
Viceversa, questi bagni non potranno essere usati dai lavoratori del dipartimento.
Il personale delle pulizie, del servizio di riscaldamento e della sorveglianza è autorizzato ad entrare
in dipartimento anche prima o dopo l'orario di apertura della portineria, in quanto esegue parte delle
attività in orario differente dal personale del dipartimento. Questo personale è autorizzato
dall'Ateneo e dalla propria azienda e seguirà procedure di sicurezza determinate dall'Ateneo e dal
proprio RSPP.
Il personale del dipartimento deve mantenere sempre la distanza minima di 2 m da tutti i fornitori.
1.4 PROCEDURA PER LA PULIZIA E SANIFICAZIONE
L’attività di pulizia e sanificazione viene eseguita sostanzialmente da parte della ditta esterna. E'
stato richiesto l’utilizzo di prodotti a base di cloro e/o soluzioni idroalcoliche in accordo con la
circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.
Tuttavia, si richiede la collaborazione dei lavoratori stessi nel pulire e sanificare banchi di lavoro,
cappe, scrivanie. Si veda il documento di Ateneo "Indicazioni ad interim per la sanificazione negli
ambienti universitari" allegato alle presenti procedure.
Inoltre, è necessario aprire, dove presenti, le finestre per almeno 10 minuti più volte al giorno (metà
mattina, pausa pranzo e metà pomeriggio). Nei locali privi di finestre, ma dotati di cappe di
aspirazione, durante la presenza del lavoratore almeno una cappa dovrà essere accesa. Bisogna
evitare di rimanere, se non per breve tempo, in stanze prive di finestre e di adeguato ricambio di
aria. Nel dubbio, rivolgersi al direttore.
Nel caso della presenza accertata di una persona con COVID-19 all’interno dei locali dipartimentali,
si procederà ad una pulizia e sanificazione straordinaria in accordo con la circolare n. 5443 del 22
febbraio 2020 del Ministero della Salute.
1.5 PROCEDURA PER GLI ADEMPIMENTI DI IGIENE PERSONALE
Il dipartimento ha informato tutto il personale sulla necessità di lavarsi frequentemente le mani e
sulla procedura corretta che risulta appesa in tutti i bagni. Tutti i servizi igienici in uso (identificati
con apposito cartello) sono dotati di saponi liquidi, acqua calda e di salviette monouso di carta. Nel
frattempo, sono disponibili, nei vari locali del dipartimento, rotoli di carta usa e getta.
Inoltre, sono stati collocati dispenser con disinfettanti all’ingresso.
1.6 PROCEDURA PER LA SCELTA E LA DISTRIBUZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Tutte le attività lavorative sono svolte a distanza di almeno 1 metro. Di norma però, le postazioni
di lavoro dove i lavoratori passano molto tempo, devono essere a distanza di 2 metri. I RADRL, il
direttore, il Coordinatore Tecnico, il Segretario Amministrativo hanno cura, per quanto di loro
competenza, di ridurre al minimo o azzerare l'eventualità di lavoro in postazioni condivise. Per
esempio:
• Organizzando i turni di lavoro in modo da evitare la contemporanea presenza in uno stesso
ufficio di più persone (qualora le persone sedute risultino più vicine di 2 metri).
• Evitando l'uso contemporaneo di locali comuni da parte di più persone. Di norma, in
ognuna di queste stanze comuni (ad es. nei laboratori strumentali) dovrebbe entrare una
persona alla volta.
• Facendo sì che, nei laboratori, ogni banco ed ogni cappa siano usati da una sola persona
alla volta, eventualmente ricorrendo a turnazioni tra i lavoratori che svolgono attività di
ricerca sperimentale.
• Evitando la presenza contemporanea, negli studioli di servizio ai laboratori, di più persone
più vicine di 2 metri, distribuendo uniformemente le persone nei vari studioli e sfruttando, se
necessario, gli studi ai piani 8 e 9 o le sale studio al quinto piano.
Nonostante il distanziamento di 2 metri, che esula dall’obbligo di fornire DPI, il direttore ha stabilito
l’obbligo di avere naso e bocca coperto in dipartimento attraverso l’utilizzo di mascherine chirurgiche
che il personale riceve una tantum in modo da poterle periodicamente sostituire. Vengono in
particolare distribuite ad ogni lavoratore 5 mascherine chirurgiche per volta, in sacchetto chiuso.
Ogni volta che un lavoratore ha la necessità di reintegrare la scorta, può richiedere e ricevere
immediatamente un'analoga dotazione, senza vincoli temporali di uso. Tuttavia, tutti i lavoratori sono
invitati ad evitare gli sprechi di tali dispositivi, riutilizzandoli ove possibile (si veda l'appendice).
In caso di interventi indispensabili con distanza inferiore ad un metro saranno fornite maschere ffp2
prive di valvola.
In aggiunta ai consueti guanti di nitrile che sono di uso normale nei laboratori chimici e di cui ogni
laboratorio possiede un'ampia scorta, il Dipartimento mette anche a disposizione guanti usa e getta
in HDPE, che potranno essere utilizzati in casi particolari, più sotto descritti.
La consegna dei dispositivi, che viene fatta nei pressi della portineria, viene annotata su apposito
registro.
Il Direttore ha cura di far sì che vi sia sempre un'adeguata scorta di questi dispositivi.
1.7 PROCEDURA SULLA GESTIONE SPAZI COMUNI
Eventuali consumazioni di pasti vanno fatte solo nelle postazioni personali ed individualmente. E'
vietato condividere alimenti o bevande. Qualora una persona non abbia una scrivania personale
adeguatamente distanziata, potrà consumare il pasto nella zona studi al settimo piano
("piccionaia"), seguendo però queste regole: a) solo una persona per tavolo; b) il tavolo deve
essere pulito e disinfettato prima e dopo l'uso; c) occorre aprire le finestre per un'adeguata
aerazione durante la disinfezione; d) è vietato usare i forni a microonde; e) bisogna lavarsi bene le
mani prima di sedersi e subito dopo aver terminato il pranzo.
E' necessario avvicinarsi alle macchinette distributrici uno alla volta, indossando la mascherina ed
i guanti monouso forniti nei pressi delle macchinette, oppure essendosi lavate accuratamente le
mani immediatamente prima. Se si vuole fare la pausa in piccoli gruppi (massimo 4 persone)
andare uno alla volta a prendere il prodotto e poi posizionarsi ad adeguata distanza gli uni dagli
altri (2 metri) e dalle macchinette, evitando di parlarsi viso contro viso. Solo in questo caso si può
abbassare la mascherina.
Se si utilizzano macchine per caffé e té personali: avvicinarsi solo uno alla volta e portare il
prodotto agli altri avendo cura che rimangano distanti gli uni dagli altri almeno 2 metri, evitando di
parlarsi viso contro viso. Solo in questo caso si può abbassare la mascherina.
I fornitori dei distributori operano indossando mascherina e guanti e disinfettano i distributori
giornalmente.
1.8 PROCEDURA SULL’ORGANIZZAZIONE (TURNAZIONE, TRASFERTE E SMART WORK, RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI)
L’Università ha attivato lo smart work per tutti i lavoratori non impegnati direttamente nelle attività
legate alle attività di ricerca sperimentale.
Al fine di garantire le distanze di sicurezza le attività negli uffici o nei laboratori, che non possono
essere svolte in smart work, vengono svolte su turni o con postazioni distanziate di almeno 2 metri.
1.9 PROCEDURA SULLE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI
I dipendenti si atterranno alla procedura generale di ingresso al dipartimento, nel caso in cui arrivino
contemporaneamente più lavoratori si disporranno in fila all’esterno ad almeno 2 metri di distanza
e aspetteranno il proprio turno per la scrittura del registro di entrata, la timbratura del cartellino e
l’accesso ai locali.
1.10 PROCEDURA SUGLI SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE
Ogni lavoratore dovrà lavorare di norma sempre nello stesso locale (o nello stesso gruppo di locali
attribuiti ad una unità operativa). Gli spostamenti all'interno del dipartimento sono da evitarsi il più
possibile. In particolare, se si rendesse necessario parlare con un altro lavoratore del
dipartimento, usare sempre il mezzo telefonico o informatico. I contatti con l'amministrazione
devono avvenire per telefono o E-mail. In questo modo, nel caso che un lavoratore risulti infetto,
sarà possibile restringere al massimo la cerchia di persone che sono venute in contatto con
l'infetto.
Se fosse necessario spostarsi nel dipartimento, bisognerà indossare la mascherina.
Gli ascensori possono essere usati solo da una persona alla volta.
1.11 FORMAZIONE
Il giorno 2 maggio è stato organizzato un corso online su queste procedure, frequentato da circa
90 lavoratori del dipartimento. Dal 4 maggio, i non strutturati sono autorizzati ad entrare in
dipartimento solo dopo aver frequentato il corso online e superato un quiz, disponibile su aulaweb,
con un punteggio di almeno 27 su 30.
1.11 PROGRAMMAZIONE DELLA FREQUENZA AL DIPARTIMENTO
Come richiesto dal Rettore, tutti i docenti ed i RADRL per i ricercatori non strutturati, il Segretario
Amministrativo, il Coordinatore Tecnico per i tecnici dovranno, di norma entro il giovedì di ogni
settimana, compilare nello spazio documentale condiviso del dipartimento su SharePoint, la
previsione di frequenza per le due settimane successive. Il Direttore invierà tale previsione il
venerdì al Rettore ed al Direttore Generale. Eventuali variazioni a tale cronoprogramma dovranno
essere comunicate al Direttore e da questi approvate.
Il Direttore, sulla base di tali previsioni, si accerterà della presenza di un numero adeguato di
addetti all'emergenza. Se così non fosse, proporrà modifiche al cronoprogramma.
Ogni sabato mattina il Direttore invierà al Rettore, al Direttore Generale ed al Settore Logistica, le
frequenze effettive della settimana appena conclusa, desunte dal registro delle entrate ed uscite
citato al punto 1.2
1.12 LEZIONI, ESAMI, ESERCITAZIONI DIDATTICHE
Tutte le lezioni e le esercitazioni non di laboratorio si svolgono esclusivamente nella modalità
online, fino a nuovo ordine.
Tutte le esercitazioni didattiche di laboratorio in presenza, sia dei corsi di studio di responsabilità
del dipartimento, che di altri corsi di studio, sono vietate fino a nuovo ordine. I docenti sono invitati
ad organizzare modalità alternative online.
Gli esami, fino a nuovo ordine, sia che siano scritti che orali, si svolgono solo nella modalità
online.
Le sale studio sono chiuse fino a nuovo ordine.
I colloqui con gli studenti si possono svolgere solo online.
1.13 PROCEDURA PER LA GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA O RISULTATA INFETTA DA COVID-19 IN DIPARTIMENTO
Fare riferimento al documento di Ateneo allegato alle presenti procedure.
1.14 REVISIONE DEL PRESENTE DOCUMENTO Questo documento sarà periodicamente revisionato e verrà data ampia pubblicità di ogni revisione.
In particolare, sarà revisionato:
a) Ogni due settimane
b) Ogni volta che risultasse necessario, per trattare le eventuali criticità pervenute nella gestione
delle procedure.
c) Nel caso venissero emanate dal governo, dalla regione o dall'Ateneo nuove norme.
ALLEGATO 1 PROCEDURE DETTAGLIATE DA SEGUIRE PER TUTTI I FREQUENTATORI DEL DCCI
DEFINIZIONI
• Lavoratori (o personale) del Dipartimento: docenti, personale TA, assegnisti, borsisti, personale a
contratto, studenti laureandi che svolgono tesi sperimentali, personale della portineria. Sono
considerare tali anche docenti / personae TA di altri dipartimenti oppure persone reclutate da altri
dipartimenti o da altri enti che sono stati autorizzati dal direttore a frequentare, per attività di
ricerca il dipartimento. E' infine incluso il personale di TICASS che frequenta il dipartimento.
• Guanti usa e getta: sono i guanti in HDPE, del costo di circa 1,4 centesimi al paio. Quando è
necessario gettarli vanno tolti evitando di toccare la parte esterna.
• Mascherine: sono di due tipi: a) chirurgiche; b) ffp2; Se nel testo non si specifica, si intendono
chirurgiche.
• Postazione personale: uno studio usato solo da una persona, oppure una scrivania dotata di
computer personale sita in uno studio comune, ma con distanza di almeno 2 metri da altre
scrivanie occupate. Se uno studio contiene due scrivanie a distanza inferiore, può essere
considerata una postazione personale solo se i due lavoratori si accordano per turni sfalsati e se,
comunque, i computer e le altre attrezzature (penne, pinzatrici etc.) sono del tutto personali. E'
opportuno che in questi casi ci si organizzi con i colleghi (ad es. alternando lavoro in sede con smart
working) in modo da evitare il più possibile la necessità di lavorare per lunghi periodi in una
postazione condivisa.
• Postazione condivisa: un locale utilizzato da più utenti, che usano un computer o uno o più
strumenti comuni o che lavorano a distanza (fissa) inferiore ai 2 metri.
• Avvicinamento occasionale: si intende un avvicinamento del tutto occasionale e di brevissima
durata di due lavoratori, per esempio quando si incrociano in un corridoio. In tal caso va comunque
osservata la distanza di 1 metro.
• Trasferimento in altre zone del dipartimento: tutti i trasferimenti da un locale all'altro tranne: a)
trasferimento dal locale di lavoro al bagno più vicino; b) trasferimento all'interno di locali situati
nello stesso piano e assegnati alla stesso gruppo di ricerca; c) trasferimenti all'interno dell'area
amministrativa.
POSSIBILE INFETTIVITA' DA PARTE DEI LAVORATORI
• Ogni lavoratore, al mattino, deve misurarsi la febbre. Se un lavoratore, al mattino ha dei sintomi
(anche lievi) quali tosse, raffreddore, mal di gola o ha febbre (anche poche linee) si deve
prudenzialmente astenere dal recarsi in dipartimento ed avvisare il proprio medico curante. Se un
lavoratore ha dei sospetti di poter avere la febbre mentre è in dipartimento, deve andare in
portineria e farsi misurare la febbre.
• Qualora i sintomi e/o la febbre insorgessero durante la permanenza in dipartimento, il lavoratore lo
comunicherà tempestivamente e si recherà al proprio domicilio.
• E' fatto obbligo a tutti i lavoratori, nel rispetto della privacy, di informare il direttore di contatti
avvenuti negli ultimi 15 giorni con persone risultate infette da COVID-19. In tal caso il direttore,
sentito il medico competente, deciderà in merito. In attesa di tale decisione, il lavoratore non potrà
frequentare il dipartimento.
TRASFERIMENTI DA CASA AL DIPARTIMENTO
Ogni lavoratore dovrà:
• Tenere in borsa un numero adeguato di guanti usa e getta di ricambio, un sacchetto personale per
riporre i guanti qualora fosse necessario sostituirli ed un sacchetto personale mascherina.
• Se abita in un condominio, mettersi guanti usa e getta e mascherina immediatamente prima di
uscire da casa, anche qualora usi un mezzo privato.
• Se usa un'auto, può abbassare / togliere la mascherina durante il viaggio. Se usa la moto o mezzi
pubblici, dovrà tenere la mascherina a posto ed i guanti durante tutto il viaggio.
• Se si usano i mezzi pubblici, aver cura di rispettare le regole stabilite dalla Regione e dal gestore dei
mezzi sul distanziamento minimo.
• Se i guanti si rompono durante il viaggio, sostituirli.
TURNAZIONE
Onde assicurare il necessario distanziamento, i RADRL o il coordinatore tecnico o il segretario amministrativo o il direttore, secondo le loro competenze, organizzeranno i lavoratori su turni giornalieri. Potrà quindi accadere che due lavoratori condividano una postazione (banco di laboratorio, cappa, scrivania), ma non contemporaneamente (quindi in giorni diversi). In tal caso la postazione sarà considerata comunque personale, ma dovrà essere completamente ed accuratamente sanificata a fine turno (incluso l'eventuale telefono o l'eventuale computer condiviso). Il piano di turnazione dovrà essere stilato settimanalmente e reso noto al direttore. ORARI DI LAVORO
Allo scopo di evitare affollamenti sui mezzi pubblici o assembramenti all'entrata/uscita, i RADRL, il coordinatore tecnico, il segretario amministrativo, il direttore, per quanto di loro competenza, potranno coordinare gli orari di entrata e uscita dei lavoratori in modo da differenziarli il più possibile, ferma restando l'esigenza di non avere persone isolate in dipartimento e di avere almeno un addetto alle emergenze. I lavoratori sono tenuti a rispettare tali orari in modo rigoroso, salvo difficoltà non da loro dipendenti (ad es. ritardi dei treni, autobus etc.). Allo scopo di minimizzare l'uso dei mezzi pubblici sarà incentivato, per i laureandi magistrali che provengono da fuori Genova o da quartieri lontani, l'uso del mezzo privato, consentendo loro il parcheggio all'interno dell'area dipartimentale. LAVORO IN UNA POSTAZIONE PERSONALE
Chi lavora in una postazione personale può, se lo desidera, non indossare mascherina, ma solo fintanto che rimane in tale postazione. LAVORO IN UNA POSTAZIONE CONDIVISA
Di norma, in tutti i casi non specificati di seguito, bisogna sempre indossare la mascherina.
• Studi condivisi (in cui le scrivanie siano a distanza inferiore ai 2 metri, ma con computer individuali).
Bisogna sempre indossare la mascherina. Questa situazione è però da evitare, se non per tempi
brevi. Bisogna organizzarsi con i colleghi (ad es. alternando lavoro in sede con smart working o
facendo turn) in modo da evitare la necessità di lavorare per lunghi periodi in una postazione
condivisa.
• Laboratori strumentali. Si intendono laboratori contenenti strumenti usati da più utenti. E'
obbligatorio indossare la mascherina e lavarsi accuratamente le mani prima e dopo l'utilizzo. Se si
indossano già guanti in lattice/nitrile, vanno tolti prima di entrare nella stanza e prima di lavarsi le
mani. Se, durante il lavoro nella stanza, si rendesse necessario l'uso di guanti, devono essere diversi
da quelli indossati in precedenza.
• Laboratori di ricerca generici. L'uso dei guanti e degli occhiali protettivi segue le normali norme di
sicurezza nel laboratorio chimico. In ogni caso è vietato toccare parti del corpo non coperti da
vestiti con i guanti. Riguardo alle mascherine, se la postazione di lavoro (cappa o banco) è
sufficientemente distanziata dagli altri operatori (almeno 2 metri), si può togliere, ma va tenuta a
portata di mano ed indossata ogni volta che ci si sposta in altri laboratori o zone del dipartimento o
se si usa uno strumento condiviso (ad es. bilancia). In questi casi, se non si indossano già dei guanti,
è buona norma lavarsi le mani prima dell'uso.
• Depositi. E' obbligatorio indossare la mascherina. In questi casi, se non si indossano già dei guanti, è
buona norma lavarsi le mani prima dell'uso.
LAVARSI SPESSO LE MANI
Ogni lavoratore dovrà lavarsi spesso le mani. In particolare
• Appena entrato in dipartimento, dopo aver raggiunto la propria postazione personale
• Ogni volta che si reca in un'altra zona del dipartimento
• Ogni volta che si deve usare un computer o uno strumento condiviso.
• Prima di assumere cibi o bevande
• Ogni volta che ci si toglie i guanti dopo un uso prolungato
• Prima di uscire dal dipartimento
• In ogni caso, almeno una volta all'ora
Il lavaggio delle mani con acqua e sapone va sempre privilegiato rispetto all'uso di soluzioni igienizzanti "a secco". Il Dipartimento dispone di lavandini quasi ovunque e quindi l'uso della soluzione igienizzanti deve essere molto limitato. Se un lavoratore ha la sua postazione di lavoro in un laboratorio munito di lavandini, è meglio che si lavi le mani in laboratorio, piuttosto che recarsi appositamente al bagno. SANIFICAZIONE DELLE POSTAZIONI PERSONALI
I banchi di lavoro dei laboratori, le cappe, le scrivanie dovranno essere sgombrati a fine giornata e sanificati, seguendo le procedure contenute nell'allegato "Indicazioni ad interim per la sanificazione negli ambienti universitari". La sanificazione di banchi, cappe, scrivanie deve essere svolta in modo particolarmente accurato quando si attua una turnazione giornaliera (si veda sopra) e si prevede l'utilizzo di quella postazione da parte di un altro lavoratore. SANIFICAZIONE DELLE POSTAZIONI CONDIVISE
Ci si riferisce in particolare a computer adibiti al controllo di strumentazioni condivise nonché alle scrivanie su cui poggiano. I monitor, le tastiere etc. devono essere sanificate una volta al giorno, utilizzando una soluzione di alcool al 70%. Per le scrivanie fare riferimento al punto precedente. TRASFERIMENTI DA UNA ZONA ALL'ALTRA DEL DIPARTIMENTO
Bisogna sempre indossare la mascherina durante i trasferimenti. COLLOQUI CON ALTRE PERSONE
Tenersi sempre a distanza di 2 metri e indossare la mascherina. USO DEL TELEFONO FISSO
• Se si tratta di un telefono personale, nessun problema
• Se è un telefono condiviso, evitarne il più possibile l'uso, privilegando il cellulare. Se proprio non se
ne può fare a meno, usare la mascherina e tenere la cornetta lontano da bocca e orecchie. Alla fine,
pulire l'apparecchio con un panno di carta imbevuto di alcool al 70%.
USO DEI BAGNI
• Utilizzare solo i bagni che vengono regolarmente puliti e in cui sono presenti asciugamani di carta,
identificati con la scritta "sanificato".
• Non usare i bagni riservati ai visitatori.
• Toccare le maniglie con una salvietta di carta.
• Lavarsi accuratamente le mani dopo aver espletato i bisogni.
USO DELLE MASCHERINE
• Le mascherine ffp2 sono da utilizzare solo in casi molto particolari, in cui non si possa rispettare la
distanza interpersonale di 1 metro. E' sconsigliato usarle per tempi prolungati. Verranno fornite, se
disponibili, solo in casi particolari a lavoratori specifici.
• In tutti gli altri casi utilizzare mascherine chirurgiche, tenendo presente che non sono dpi e servono
non a proteggere se stessi, ma gli altri.
• Dopo un uso (totale) di 6 ore (o quando dovesse inumidirsi troppo), sostituire la mascherina ed
eliminarla nell'apposito bidone.
SMALTIMENTO DELLE MASCHERINE NON PIU' UTILIZZATE
• Le mascherine non più utilizzate non devono essere buttate nella spazzatura generica, ma
nell'apposito bidone con doppio sacco posizionato vicino all'uscita del dipartimento.
CAMICI
• Nei laboratori di ricerca è obbligatorio l'uso del camice.
• Quando ci si sposta in uno studio o in un'altra zona del dipartimento, bisogna togliersi il camice e
lasciarlo in laboratorio, nella propria postazione.
• E' assolutamente vietato recarsi dalle macchinette distributrici o in amministrazione o in uffici dei
piani 8 e 9 indossando il camice già usato in laboratorio.
• Quando si rendesse necessario portare il camice a casa per lavarlo, si avrà cura di trasportarlo
sempre in un sacchetto chiuso e di rimuoverlo dal sacchetto solo immediatamente prima.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
Indicazioni ad interim per la sanificazione negli ambienti universitari
Il documento è stato redatto con l’obiettivo di fornire indicazioni per procedere alla sanificazione
delle superfici e degli ambienti di lavoro dell’Ateneo, stabilendo una procedura di azione e una
pianificazione preventiva contro il SARS-CoV-2 in tema di disinfezione delle superfici, da aggiornare
secondo le istruzioni delle autorità sanitarie e governative.
Riferimenti
Allegato 4 del DPCM 26/04/20202 Pulizia e sanificazione in azienda
Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020
Circolare del Ministero della Salute n. 17644 del 22 maggio 2020
Rapporto ISS n° 19/2020 - Raccomandazioni ad interim sui disinfettanti nell’attuale
emergenza COVID-19: presidi medico-chirurgici e biocidi
Rapporto ISS n° 25/2020 - Raccomandazioni ad interim sulla sanificazione di strutture non
sanitarie nell’attuale emergenza COVID-19: superfici, ambienti interni e abbigliamento
ECDC TECHNICAL REPORT Interim guidance for environmental cleaning in non-
healthcare facilities exposed to SARS-CoV-2 18 February 2020
Definizioni
Pulizia: insieme di operazioni che occorre praticare per rimuovere lo "sporco visibile" di
qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico…) da qualsiasi tipo di ambiente,
superficie, macchinario ecc. La pulizia si ottiene con la rimozione manuale o meccanica dello
sporco con acqua e/o sostanze detergenti (detersione). La pulizia è un'operazione preliminare e
si perfeziona ed è indispensabile ai fini delle successive fasi di sanificazione e disinfezione.
Sanificazione: è un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi microrganismo patogeno
e agente contaminante che con le comuni pulizie non si riescono a rimuovere. La sanificazione
si attua - avvalendosi di prodotti chimici detergenti (detersione) - per riportare il carico
microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali che dipendono dalla destinazione d'uso
degli ambienti interessati. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia.
Considerazioni generali
Se il posto di lavoro, o l'azienda non sono occupati da almeno 7-10 giorni, per riaprire l'area sarà
necessaria solo la normale pulizia ordinaria, poiché il virus che causa COVID-19 non si è dimostrato
in grado di sopravvivere su superfici più a lungo di questo tempo neppure in condizioni sperimentali.
La maggior parte delle superfici e degli oggetti necessita solo di una normale pulizia ordinaria.
Interruttori della luce e maniglie delle porte o altre superfici e oggetti frequentemente toccati
dovranno essere puliti e disinfettati utilizzando prodotti disinfettanti con azione virucida, autorizzati
dal Ministero della salute per ridurre ulteriormente il rischio della presenza di germi su tali superfici
e oggetti (maniglie delle porte, interruttori della luce, postazioni di lavoro, telefoni, tastiere e mouse,
servizi igienici, rubinetti e lavandini, schermi tattili).
Pertanto occorre:
1. Pulire, come azione primaria, la superficie o l'oggetto con acqua e sapone.
2. Disinfettare, se necessario, utilizzando prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati,
evitando di mescolare insieme candeggina o altri prodotti per la pulizia e la disinfezione.
3. Rimuovere i materiali morbidi e porosi, come tappeti e sedute, per ridurre i problemi di pulizia e
disinfezione.
4. Eliminare elementi d’arredo inutili e non funzionali che non garantiscono il distanziamento
sociale tra le persone che frequentano gli ambienti (lavoratori, clienti, fornitori).
Indicazioni operative
Nello svolgimento delle procedure di sanificazione è raccomandato adottare le corrette attività nella
corretta sequenza:
1. La normale pulizia ordinaria con acqua e sapone riduce la quantità di virus presente su superfici
e oggetti, riducendo il rischio di esposizione.
2. La pulizia di tutte le superfici di mobili e attrezzature da lavoro, macchine, strumenti, ecc.,
nonché maniglie, cestini, ecc. deve essere fatta almeno dopo ogni turno. La sequenza operazioni
deve andare dallo zona più sporca a quella più pulita e dall’alto verso il basso.
3. Il rischio di esposizione è ridotto ancor più se si effettuano procedure di disinfezione utilizzando
prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati (PMC o biocidi). È importante la
disinfezione frequente di superfici e oggetti quando toccati da più persone.
I disinfettanti uccidono i germi sulle superfici. Effettuando la disinfezione di una superficie dopo la
sua pulizia, è possibile ridurre ulteriormente il rischio di diffondere l'infezione. L’uso dei disinfettanti
autorizzati rappresenta una parte importante della riduzione del rischio di esposizione a COVID-19.
Scelta dei prepari appropriati e fasi di pulizia conseguenti
Le seguenti indicazioni possono aiutare a scegliere i disinfettanti appropriati sulla base del tipo di
materiale dell’oggetto/superficie; si raccomanda di seguire le raccomandazioni del produttore in
merito a eventuali pericoli aggiuntivi:
a) materiale duro e non poroso oggetti in vetro, metallo o plastica
- preliminare detersione con acqua e sapone;
- utilizzare idonei DPI per applicare in modo sicuro il disinfettante;
- utilizzare prodotti disinfettanti con azione virucida autorizzati
b) materiale morbido e poroso o oggetti come moquette, tappeti o sedute
I materiali morbidi e porosi non sono generalmente facili da disinfettare come le superfici dure e non
porose. I materiali morbidi e porosi che non vengono frequentemente toccati devono essere puliti o
lavati, seguendo le indicazioni sull'etichetta dell'articolo, utilizzando la temperatura dell'acqua più
calda possibile in base alle caratteristiche del materiale. Per gli eventuali arredi come poltrone, sedie
e panche, se non è possibile rimuoverle, si può procedere alla loro copertura con teli rimovibili
monouso o lavabili.
Procedure di pulizia e sanificazione per ambienti esterni di pertinenza
È necessario mantenere le pratiche di pulizia e igiene esistenti ordinariamente per le aree esterne.
Nello specifico, le aree esterne richiedono generalmente una normale pulizia ordinaria e non
richiedono disinfezione.
Tipologia di prodotti da utilizzarsi
Ad oggi, sul mercato, sono disponibili diversi disinfettanti autorizzati che garantiscono l’azione
virucida. Nel rapporto ISS COVID-19 n.19/2020 sono riportati tutti i principi attivi idonei, con le
indicazioni all’uso. Si raccomanda di attenersi alle indicazioni d’uso riportate in etichetta.
È disponibile al seguente link un elenco di prodotti con comprovata efficacia virucida:
https://www.epa.gov/pesticide-registration/list-n-disinfectants-use-against-sars-cov-2-covid-19
Le concentrazioni da utilizzare e i tempi di contatto da rispettare per ottenere una efficace azione
disinfettante sono dichiarati sull’etichetta apposta sui prodotti disinfettanti stessi, sotto la
responsabilità del produttore. Quest’ultimo, infatti, deve presentare test di verifica dell’efficacia
contro uno o più microorganismi bersaglio per l’autorizzazione del prodotto PMC o del prodotto
biocida. Le informazioni relative a principio/i attivo/i e sua concentrazione, microrganismo bersaglio
e tempi di azione riportati in etichetta sono oggetto di valutazione da parte dell’Autorità competente
che ne emette l’autorizzazione. Pertanto, la presenza in etichetta del numero di
registrazione/autorizzazione (PMC/Biocida), conferma l’avvenuta valutazione di quanto presentato
dalle imprese su composizione, stabilità, efficacia e informazioni di pericolo.
Organismi nazionali ed internazionali e i dati derivanti dai PMC attualmente autorizzati suggeriscono,
come indicazioni generali per la disinfezione delle superfici, a seconda della matrice interessata, i
principi attivi riportati nella seguente Tabella.
Nel caso sia necessario effettuare interventi in ambienti di rilevante valore storico (es. luoghi con
presenza di opere rilevanti per il patrimonio artistico), va tenuto conto della linea guida elaborata per
il trattamento del patrimonio archivistico e librario nel corso della Pandemia COVID-19 (Istituto
Centrale per la patologia degli Archivi e del Libro del MIBACT)
Indicazioni ulteriori sulla sanificazione delle superfici e degli ambienti universitari
A seguito del Protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento della diffusione del
virus COVID-19 negli ambienti di lavoro del 24/04/2020 e come dettagliato nella Circolare del
Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020, viene proposta la seguente procedura di
sanificazione da adottare negli ambienti di lavoro dell’Ateneo. Si ricorda che la sanificazione deve
avvenire dopo la pulizia delle superfici.
Sono state seguite le indicazioni riportate sul Decalogo del Ministero Della Salute e dell’Istituto
Superiore della Sanità e alla luce dei prodotti riconosciuti efficaci dall’ISS per la sanificazione nei
confronti del virus SARS-COV-2, ovvero quelli riportati nell’elenco dell’EPA americana.
Fermo restando quanto descritto nei paragrafi precedenti in merito alla scelta dei preparati con attività
virucida, gli agenti chimici impiegati dovranno essere corredati di Scheda di Sicurezza disponibile a
tutti gli utenti e i recipienti dovranno essere corredati di etichettatura come previsto dal D. Lgs. 81/08.
Per superfici calpestabili e per vari oggetti con cui possono venire a contatto mani (maniglie porte,
finestre, sedie, scrivanie, ecc..), si consiglia l’utilizzo di agenti chimici che contengono cloro-attivi
0,1% (Ipoclorito di sodio). La detersione delle superfici sarà effettuata con straccio imbevuto
(sfregamento) o carta usa e getta. Successivamente sarà necessario un tempo minimo di 10 minuti
prima di eventuale risciacquo per far agire l’agente chimico. È indispensabile areare il locale almeno
per 10-20 minuti prima di poter permanervi. Nei locali dove non è possibile ventilare naturalmente il
locale, si richiede un tempo maggiore di circa 1 ora prima di accedere. Nell’ora di areazione sarà
possibile permanere nel locale solo 2-3 minuti. Strofinaccio o carta usata devono essere
(rispettivamente tenuti o buttati) in ambiente diverso da quello in cui si svolge l’attività, in modo che
gli odori dei prodotti usati non infastidiscano il lavoratore nella postazione.
Per facilitare la pulizia e diminuire la possibilità di eventuale contagio, si chiede che le postazioni di
lavoro siano sgombere da oggetti non immediatamente utili alle lavorazioni imminenti.
Per attrezzature di lavoro utilizzate da più persone, sarà necessario che l’operatore, a fine turno,
sanifichi le superfici delle attrezzature. Potranno essere utilizzati sempre soluzioni di agenti cloro-
attivi 0,1% (Ipoclorito di sodio) o soluzioni idroalcoliche al 70%.
Per attrezzature più delicate (telefono, tastiere, fotocopiatrici, ecc…) dovranno essere utilizzati
soluzioni idroalcoliche al 70%.
La sanificazione delle attrezzature utilizzate durante la giornata di lavoro dovrà essere effettuata sia
a inizio turno sia a fine turno.
Per gli ambienti di lavoro dove è possibile il passaggio di persone (portinerie) è necessario che la
sanificazione delle superfici toccabili venga effettuata più volte al giorno, anche in considerazione
dell’afflusso.
Il materiale monouso utilizzato dovrà essere smaltito tra i rifiuti indifferenziati.
Agente chimico: cloro-attivi (ipoclorito di sodio)
Usi: sanificazione di superfici calpestabili e oggetti a contatto con l’operatore
Uso Diluizione Modo di utilizzo
Superfici calpestabili
(previa verifica di
compatibilità
dell’agente chimico
con la tipologia di
superficie)
0,1-0,5%
Soluzione da
diluire
secondo le
indicazioni
del prodotto
Trattare a fondo le superfici con il prodotto
diluito. Non è necessario risciacquare,
attendere 10-20 minuti in ambienti ventilati,
attendere 60 minuti in ambienti non ventilati
Servizi igienici e
superfici di oggetti
quali:
maniglie,
finestre,
sedie,
scrivanie,
manopole delle
macchine
0,1 %
Soluzione da
diluire
secondo le
indicazioni
del prodotto
Applicare il prodotto diluito con apposito
erogatore e trattare le superfici mediante
strofinamento. Il prodotto diluito deve
essere erogato tenendo il panno o materiale
monouso molto vicino all’erogatore.
Non è necessario risciacquare, attendere 10-
20 minuti in ambienti ventilati, attendere 60
minuti in ambienti non ventilati
Agenti chimici: soluzioni idroalcoliche
Usi: sanificazione di oggetti/attrezzatura delicata
Uso Diluizione Modo di utilizzo
Attrezzature di lavoro:
Tastiere
Telefono
Fotocopiatrici
Attrezzatura da
laboratorio
(strumentazione,
utensili manuali
ossidabili)
70%
Versare 70-
80 ml di alcol
etilico
denaturato al
90% per ogni
100 ml
Non utilizzare alcol denaturato non diluito
(es. concentrato 90%).
Applicare il prodotto diluito con apposito
erogatore su panno o materiale monouso e
trattare le superfici mediante strofinamento.
Il prodotto diluito deve essere erogato
tenendo il panno o materiale monouso molto
vicino all’erogatore.
Non è necessario risciacquare, attendere 10-
20 minuti prima di riutilizzare l’attrezzatura.
Agente chimico: Sali di ammonio quaternari
Seguire le indicazioni del produttore utilizzare preparati registrati come presidi medico-
chirurgici o come biocidi a comprovata efficacia virucida secondo la UNI 14476
Usi: sanificazione di oggetti/attrezzatura delicata, sanificazione di superfici
Uso Diluizione Modo di utilizzo
Attrezzature di lavoro:
Tastiere
Telefono
Fotocopiatrici
Attrezzatura da
laboratorio
(strumentazione,
utensili manuali
ossidabili)
Superfici calpestabili
(quando non sono
utilizzabili prodotti a
base di cloro attivo)
In caso di prodotti che
necessitano di diluizione,
seguire le indicazioni del
produttore
Applicare il prodotto diluito con apposito
erogatore su panno o materiale monouso e
trattare le superfici mediante
strofinamento.
Il prodotto diluito deve essere erogato
tenendo il panno o materiale monouso
molto vicino all’erogatore.
Non è necessario risciacquare, attendere il
tempo indicato dal produttore prima di
riutilizzare l’attrezzatura.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
Informazioni e precauzioni
in merito all’infezione da coronavirus
(SARS-CoV-2) e malattia provocata (COVID -19)
e istruzioni per l’uso delle mascherine
12 maggio 2020
1. Premessa
ll presente documento è finalizzato a informare tutto il personale e gli studenti
dell’Università degli Studi di Genova circa le misure da adottare per contrastare la
diffusione del Coronavirus (SARS CoV 2).
Il presente documento tiene conto delle conoscenze attuali e potrà essero oggetto di
continui aggiornamenti.
Per quanto riguarda le disposizioni già emanate dall’Ateneo per contrastare la
diffusione del virus SARS-CoV.2 si rimanda al seguente comunicato, già inviato a tutto il
personale e agli studenti:
https://unige.it/comunicato.html#/!5eae9769aa82e004000ebac1
Ulteriori aggiornamenti saranno diffusi, come di consueto, tramite invio mail al
personale e agli studenti e tramite pubblicazione sulla homepage di Ateneo.
Si ricorda a tutto il personale e agli studenti dell'Università degli Studi di Genova la
necessità di mettere in pratica le raccomandazioni e le disposizioni impartite dalle
Istituzioni deputate alla tutela della salute pubblica, a livello sia nazionale sia
regionale, aggiornate in relazione all’evoluzione dello scenario epidemiologico:
http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
https://www.regione.liguria.it/homepage/salute-e-sociale/homepage-coronavirus.html
https://www.istruzione.it/coronavirus/
2. Misure igienico-sanitarie
Si riportano qui di seguito le misure igienico-sanitarie1 che devono essere rispettate:
lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali
pubblici le soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani
evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni
respiratorie acute
evitare abbracci e strette di mano
mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro
praticare l'igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto, evitando
il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie)
evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività
sportiva;
non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal
medico
pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
è fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare protezioni
delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di
protezione individuale igienico-sanitarie
Si ricordano inoltre le seguenti disposizioni:
obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37,5°C) o altri
sintomi d’infezione respiratoria acuta simil-influenzali e chiamare il proprio medico
di famiglia e l’autorità sanitaria;
avere consapevolezza e accettazione del fatto di non poter fare ingresso o di poter
permanere nei locali dell’Ateneo e di doverlo dichiarare tempestivamente laddove,
anche successivamente all’ingresso, sussistano le condizioni di pericolo (presenza
di febbre oltre 37,5°C, sintomi d’infezione respiratoria acuta simil-influenzali,
provenienza da zone a rischio o contatto con persone positive al virus nei 14 giorni
precedenti, etc.) in cui i provvedimenti dell’Autorità impongono di informare il
medico di famiglia e l’Autorità sanitaria e di rimanere al proprio domicilio;
1 Allegato 4 del DPCM 26 aprile 2020
impegnarsi a rispettare tutte le disposizioni delle Autorità e dell’Ateneo nel fare
accesso negli edifici universitari (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza,
osservare le regole di igiene delle mani e tenere comportamenti corretti sul piano
dell’igiene);
impegnarsi ad informare tempestivamente e responsabilmente il Dirigente
delegato di riferimento della presenza di qualsiasi sintomo influenzale durante
l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata
distanza dalle persone presenti;
in presenza di febbre oltre 37,5°C o altri sintomi d’infezione respiratoria acuta
simil-influenzali non recarsi al pronto soccorso ma contattare il proprio medico o il
Numero Unico di Emergenza (NUE) 112;
per richiedere informazioni sull’emergenza legata al COVID-19, contattare il
Numero Verde 800 938 883, attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 09:00- 16:00 ed il
Sabato dalle 09:00 – 12:00 e l'indirizzo email [email protected] che
la Regione Liguria ha messo a disposizione;
l’ingresso in Ateneo dei lavoratori già risultati positivi all’infezione da COVID-19,
dovrà essere preceduto da una preventiva comunicazione avente ad oggetto la
certificazione medica da cui risulti la “avvenuta negativizzazione” del tampone
secondo le modalità previste e rilasciata dal dipartimento di prevenzione
territoriale di competenza. In relazione alla ripresa delle attività̀ in lavoratori affetti
da malattia COVID-19, gli stessi potranno essere sottoposti a valutazione del
medico competente secondo le modalità di cui al punto 3) del presente documento
e nel rispetto della normativa e delle direttive ministeriali vigenti.
3. Tutela del lavoratore “fragile” e gestione del lavoratore al
rientro in servizio dopo malattia COVID-19
Tutela del lavoratore “fragile”
Visto il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il
contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto il
14 marzo 2020 tra Governo e Parti Sociali integrato e modificato il 24/04/2020 ed il DPCM
del 26 aprile 2020, particolare attenzione deve essere posta ai soggetti con situazioni di
fragilità, portatori di patologie attuali o pregresse per le quali si può essere maggiormente
suscettibili al contagio e/o alle possibili complicanze per COVID-19.
Il DPCM 26 aprile 2020, all’Art. 3. numero 1 lettera b) dispone: “è fatta espressa
raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con
multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare
di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità”.
Il Ministero della Salute, con Circolare del 29 aprile 2020, evidenzia che, in merito alle
situazioni di fragilità, i dati epidemiologici rilevano una maggiore fragilità nelle fasce di
età più elevate della popolazione (>55 anni di età), come anche riportato nel “Documento
tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-
CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” di INAIL, nonché in presenza di co-
morbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità.
Dall’analisi di quanto riportato da alcuni enti internazionali e Società scientifiche si riporta
di seguito, un elenco, non esaustivo, di patologie che possono costituire un rischio
particolare in caso d’infezione da COVID-19:
• età senile (≥65anni);
• condizioni di immunodepressione e/o immunodeficienza primarie (malattie
congenite ereditarie) o secondarie a altre patologie - tumori maligni, in particolare
leucemie e linfomi, aplasie midollari, infezione da HIV (AIDS) o a terapie
(Cortisonici, Chemioterapici, altri Immunosoppressori nelle malattie autoimmuni),
anemia drepanocitica - ;
• patologie cardiovascolari: ischemiche tipo infarto, angina e altre coronaropatie,
ipertensione arteriosa grave e scompensata, insufficienza cardiaca, gravi aritmie,
portatori di dispositivi medici tipo pacemaker e defibrillatore;
• patologie broncopolmonari croniche: broncopneumopatie corniche ostruttive,
asma bronchiale grave, cuore polmonare cronico, enfisema polmonare,
bronchiettasie, fibrosi polmonari, sarcoidosi, embolia polmonare, fibrosi cistica;
• diabete mellito insulino-dipendente, specie se scompensato;
• epatopatia;
• insufficienza renale cronica, dializzati;
• obesità (BMI ≥30).
Ai lavoratori che per motivi di salute rientrano o ritengono di rientrare nella categoria di
soggetti fragili/ipersuscettibili è raccomandato di segnalare la propria condizione al
medico di medicina generale (MMG) per le opportune tutele attraverso l'eventuale
rilascio di certificati medici con specifici codici diagnostici. Qualora il MMG non possa
intervenire con eventuali certificazioni di malattia, il lavoratore potrà rivolgersi al medico
competente per i successivi adempimenti previsti dalle vigenti disposizioni, dal Protocollo
condiviso del 24 aprile 2020 di cui sopra e dalla circolare del Ministero della Salute del
29/04/2020, e conformi alle indicazioni delle principali Società e Associazioni scientifiche
di medicina del lavoro.
Le comunicazioni del medico competente con il datore di lavoro, in merito alle questioni
in oggetto, avverranno sempre nel rispetto della privacy e del segreto professionale.
Gestione del lavoratore al rientro in servizio dopo malattia Covid-19
In relazione alla ripresa delle attività di lavoratori dopo infezione COVID-19, si riporta
quanto previsto al punto 12, allegato 6 (Protocollo condiviso di regolamentazione delle
misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli
ambienti di lavoro) del DPCM 26/04/2020:
“Per il reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da COVID-19, il medico
competente, previa presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione del
tampone secondo le modalità previste e rilasciata dal Dipartimento di prevenzione
territoriale di competenza, effettua la visita medica precedente alla ripresa del lavoro, a
seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta giorni continuativi,
al fine di verificare l’idoneità alla mansione. (D.lgs. 81/08 e s.m.i., art.41, c. 2 lett. e-ter),
- anche per valutare profili specifici di rischiosità - e comunque indipendentemente dalla
durata dell’assenza per malattia”.
In merito al reintegro progressivo di lavoratori dopo l’infezione da SARS-CoV-2, si riporta
anche quanto specificato nella successiva Circolare del Ministero della Salute del
29/04/2020, che prevede che “il medico competente, per quei lavoratori che sono stati
affetti da COVID-19 per il quale è stato necessario un ricovero ospedaliero, previa
presentazione di certificazione di avvenuta negativizzazione secondo le modalità previste
rilasciata dal Dipartimento di prevenzione territoriale di competenza, effettua la visita
medica prevista dall’art.41, c. 2 lett. e-ter del D.lgs. 81/08 e s.m.i (quella precedente alla
ripresa del lavoro a seguito di assenza per motivi di salute di durata superiore ai sessanta
giorni continuativi), al fine di verificare l’idoneità alla mansione - anche per valutare profili
specifici di rischiosità - indipendentemente dalla durata dell’assenza per malattia.”
Viene infine richiamata l’essenzialità della responsabilità personale di ogni lavoratore
secondo quanto previsto dall’art. 20 comma 1 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i. “Ogni lavoratore
deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti
sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente
alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.”
4. Istruzioni per l’igiene delle mani
L’igiene delle mani è una misura fondamentale per la prevenzione e la protezione dal
contagio. Una corretta pulizia delle mani serve a rimuovere ed eliminare rapidamente
dalle stesse eventuali agenti biologici che, da qui, potrebbero facilmente essere
introdotti nell’organismo.
Ricordati di lavarti le mani:
dopo aver tossito, starnutito o soffiato il naso
prima e dopo aver usato i servizi igienici
prima di mangiare, bere, assumere farmaci
dopo aver maneggiato dei rifiuti
prima e dopo l’utilizzo di mezzi pubblici (bus, treno, taxi…)
dopo ogni attività lavorativa con potenziale esposizione al rischio biologico
dopo aver tolto i guanti, i DPI o gli indumenti protettivi
nel caso di contatto con materiali potenzialmente contaminati
prima di lasciare l’area di lavoro/laboratorio
5. Come indossare le mascherine2
1
PRIMA DI INDOSSARE LA MASCHERINA, LAVATI LE MANI CON ACQUA E SAPONE
O CON UNA SOLUZIONE ALCOLICA
2
ASSICURATI CHE LA MASCHERINA NON ABBIA DIFETTI EVIDENTI
3
TROVA IL LATO SUPERIORE DELLA MASCHERINA (IL LATO IN CUI E’ PRESENTE L’INSERTO
METALLICO O IL BORDO RIGIDO) E ASSICURATI CHE IL LATO COLORATO SIA
RIVOLTO VERSO L'ESTERNO
2 Fonti: World Health Organization https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/advice-for-public/when-and-how-to-use-masks Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4099
L'uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus
ma deve essere adottato in aggiunta
ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani.
4
POSIZIONA L’INSERTO METALLICO O IL BORDO RIGIDO
SUL NASO
5
COPRI CON LA MASCHERINA BOCCA, NASO E MENTO
E REGOLA LA MASCHERINA IN MODO DA NON LASCIARE SPAZI VUOTI
TRA IL VOLTO E LA MASCHERINA
6
EVITA DI TOCCARE LA MASCHERINA MENTRE LA INDOSSI,
SE LA TOCCHI, LAVATI LE MANI
7
RIMUOVERE LA MASCHERA DA DIETRO LE ORECCHIE O LA TESTA,
PRENDENDOLA DAGLI ELASTICI
8
TIENI LA MASCHERINA LONTANO DA TE E DALLE SUPERFICI MENTRE
LA RIMUOVI
9
GETTA LA MASCHERINA IMMEDIATAMENTE DOPO L'USO,
IN UN CONTENITORE CHIUSO
10
DOPO AVER GETTATO LA MASCHERINA, LAVATI LE MANI CON ACQUA E SAPONE O CON UNA
SOLUZIONE ALCOLICA
Che cosa evitare durante l’uso della mascherine
NON UTILIZZARE UNA MASCHERINA
STRAPPATA O UMIDA (QUANDO LA MASCHERINA DIVENTA UMIDA,
SOSTITUISCILA CON UNA NUOVA E NON RIUTILIZZARLA)
NON INDOSSARE LA MASCHERINA
SOLO SULLA BOCCA O SOLO SUL NASO
NON INDOSSARE UNA MASCHERINA
ALLENTATA (CHE NON ADERISCE BENE AL VOLTO)
NON TOCCARE LA PARTE ANTERIORE
DELLA MASCHERINA
NON RIMUOVERE LA MASCHERINA
PER PARLARE CON QUALCUNO O FARE ALTRE COSE CHE NECESSITANO
DI TOCCARE LA MASCHERINA
NON RIUTILIZZARE LA MASCHERINA
(LE MASCHERINE SONO MONO-USO)