Preparatore dei Portieri - Uscita.pdf · soprattutto indicato per la preparazione dei Portieri nel Settore Giovanile di Calcio a 5 . Esecuzione Il Preparatore posiziona una serie

Calcio a 5 Argomento Tecnico/Tattico

Preparatore dei Portieri - www.arnaldocostanzi.com

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L’USCITA

Si viene ad intendere la combinazione tra il GESTO TECNICO ed il tipo di SITUAZIONE TATTICA quando in una fase conclusiva di gioco il Portiere si trova a difendere la propria porta contro uno o più giocatori avversari. 1. GESTO TECNICOO

Si intende la Tecnica di Uscita associata ai concetti di Spazio (copertura) ed il Tempo (tempo di uscita). 1.1 Tipologie di Uscita

Le Tipologie di Uscita vengono ad identificarsi più comunemente come:

1.1.1 Tecnica di Uscita (Posizione Italiana)

1.1.2 Tecnica di Uscita a Croce (Posizione Brasiliana)

1.1.3 Tecnica di Uscita a Croce (Posizione Iberica) 1.1.1 Tecnica di Uscita (Posizione Italiana)

Inizio ricordando che la Tecnica Italiana è per tradizione la parata con i piedi evitando di andare a terra con il tronco (movimento considerato scientificamente più lento e macchinoso) lavorando sull’apertura delle gambe e la velocità del colpo di piede.

(Posizione Iniziale)

La Posizione Italiana porta quindi il Portiere ad affrontare l’uscita posizionandosi con :

BUSTO-SPALLA-BACINO raggruppato e abbassato verso terra. BRACCIA-POLSI-MANI lungo il corpo estendono la superficie corporea. GINOCCHIA e BACINO sono flessi verso terra. PIEDI e GAMBE sono leggermente divaricate.



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Una ottima esercitazione per il miglioramento di questa tecnica è l’allenamento basato su esercizi di Reattività, Traiettorie deviate e Visuali coperte.

1.1.2 Tecnica di Uscita a Croce (Posizione Brasiliana)

Anche qui inizio ricordando che la Tecnica Brasiliana è stata quella che ha cambiato la nostra Tecnica tradizione, poiché il Portiere va alla parata con il corpo anche sulle palle basse. Quindi deve essere ben chiaro che qui partiamo da una posizione iniziale differente dalla Posizione Italiana dove il posizionamento è già predisposto verso il basso, per andare ad accompagnare lo spostamento verso la parata a terra.

(Posizione Iniziale)

La posizione Brasiliana porta il Portiere ad affrontare l’uscita posizionandosi con :

BUSTO e SPALLA leggermente piegato ma rigidamente verticale. BRACCIA-POLSI-MANI lungo il corpo estendono la superficie corporea. GINOCCHIA e BACINO sono a terra. GAMBE sono divaricate (massima copertura laterale). PIEDI sono chiusi a cono (chiusura dello spazio centrale).



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Una ottima esercitazione per il miglioramento di questa tecnica è l’allenamento basato su esercizi di Reattività e Velocità di Spostamento dell’intero corpo con deviazioni e visuali ostruite. 1.1.3 Tecnica di Uscita a Croce (Posizione Iberica)

Il Posizionamento a Croce nasce dalla esigenza di coprire il massimo gli spazi di porta e va eseguito solo in caso di assoluto avvicinamento al pallone mentre non può esistere un posizionamento a croce quando il pallone è distante.

le braccia hanno la funzione di estendere la superficie corporea

La Posizione Iberica porta il Portiere ad affrontare l’uscita posizionandosi con :

BUSTO e SPALLA (sx) devono rivolgersi verso terra favorendo la velocità di discesa del ginocchio verso terra per non prendere gol in mezzo alle gambe. Coprono le traiettorie alte ed imprimono aggressività sulla palla. BRACCIO-POLSO-MANO (dx) devono lavorare in modalità reattiva per aiutare sia il ginocchio a raddoppiare la copertura sull'angolo di tiro sia coprire sulle traiettorie alte. GINOCCHIO (dx) copre l'angolo di tiro. PIEDE (dx) chiude lo spazio centrale. GINOCCHIO (sx) accompagnato dalla spinta in basso del busto chiude lo spazio centrale. PIEDE-GAMBA (sx) chiudono allargando la copertura dell'angolo basso di tiro.



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BRACCIO-POLSO-MANO (sx) devono lavorare sia in modalità rigida (teso con polso e mano) per aiutare,il piede e la gamba a coprire l'angolo di tiro sia in modalità reattiva per la copertura delle traiettorie alte.

La posizione del busto e le spalle portate più in avanti rendono ancora più aggressiva questa tecnica permettendo di avere per una maggiore copertura sulle traiettorie alte e centrali. Questo posizionamento permette di avere un atteggiamento di aggressione sull’avversario impedendogli la soluzione del dribbling e puntando sul contrastare il tiro in porta. 1.1.4 Note Importanti e Fondamentali 1) Qualsiasi tecnica venga utilizzata rimane applicabile solo se si è

all’estremo ridosso dell’avversario per non farlo concludere a rete. Non è applicabile invece quando l’avversario è distante dalla porta perché si darebbero subito dei riferimenti di come piazzare la palla o concludere un’azione.

2) L'aggressione totale sulla palla permette di chiudere tutti gli spazi di porta.

2) L'attaccante deve essere aggredito nel momento in cui riceve palla e non mentre sta per tirare.

4) Conoscere tutte le Tipologie di Uscita non significa doverle utilizzare tutte ma ogni Portiere, in base alle proprie caratteristiche, dovrà semplicemente scegliere la più funzionale per sé stesso ricercando un solo ed unico obiettivo: non far entrare la palla in rete.



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1.1.5 Esercitare le Tecniche di Uscita

Una semplice ed efficace esercitazione è rappresentata graficamente in alto nella figura. Questo esercizio è utilizzato anche come riscaldamento ed è soprattutto indicato per la preparazione dei Portieri nel Settore Giovanile di Calcio a 5 .

Esecuzione Il Preparatore posiziona una serie di palloni lungo la linea dell'aria di porta. L'esercitazione verrà eseguita in due fasi :

(1° Fase - Simulazione del gesto tecnico richiesto) Partendo dal centro della porta andare con corsa blanda su tutti i palloni posizionati lungo la linea di area ed effettuare solo il gesto tecnico della parata e tornare sul centro porta.

(2° Fase - Parata con il gesto tecnico richiesto) Partendo dal centro della porta andare con decisione su tutti i palloni posizionati lungo la linea dell'area ed effettuare l’uscita sui tiri che farà il Preparatore e tornare in porta.

Obiettivi esercitazione

lavorare sulla impostazione degli arti superiori e degli arti inferiori.

Avvalorare il fattore Terreno di gioco poiché ci sono considerazioni da fare con il Portiere. Per esempio sul Parquet,avendo meno attrito,puoi aggredire la palla scivolando anche a tre metri da questa mentre sul Sintetico,dove al contrario c’è molto attrito,devi aggredire la palla fino alla massima vicinanza possibile per poi cadere sulle ginocchia e quindi lavorare sulla velocità di aggressione della palla.



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1.2 Concetto di Spazio

Si intende la scelta del piazzamento a cui il portiere mira alla massima copertura della superficie di porta. Con l’esperienza acquisita ed i diversi portieri preparati fino ad ora mi portano a definire che :

Un portiere fisicamente robusto è generalmente dotato di coraggio,forte psicologicamente ma di natura poco reattivo. Questo comporta la sua predisposizione ad un piazzamento avanzato ottenendo,in virtù della sua mole fisica,il massimo della copertura della porta e trasmettendo all’avversario doti di sicurezza ed una forte aggressività nell’intervento di parata.

Un portiere fisicamente longilineo è generalmente veloce ed agile nei movimenti di spostamento predisponendosi così fortemente per un lavoro reattivo. Questo comporta la scelta di prediligere un piazzamento arretrato con la possibilità di vedere l’intera traiettoria della palla essendo per tali caratteristiche una situazione migliore e vantaggiosa.

1.3 Concetto di Tempo

Si intende la scelta del tempo rispetto all’atteggiamento del giocatore avversario per cui il portiere,all’impatto con la palla,si dovrà far trovare fermo ed a distanza ottimale per la chiusura. I parametri che il portiere deve tenere in considerazione sono:

a) Il movimento nello spazio di area

Si identifica in Uscita corta ed Uscita lunga. Questi due parametri determinano la distanza tra il punto di partenza ed il punto dove si trova la palla da aggredire.



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b) Il tempo del movimento che a sua volta si identifica in: - Tempo di andata andare ad aggredire la palla.

- Tempo di Ritorno tornare nella porta o fintare di indietreggiare per poi

andare ad aggredire la palla.

Questo può essere una classica situazione di ripartenza avversaria con il portiere posizionato al limite della propria area e/o con cambi improvvisi di traiettoria della palla.



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2. SITUAZIONE TATTICAA Si intende il distinguere le diverse modalità di intervento del Portiere nelle varie situazioni offensive che vengono a verificarsi nel corso di una gara come 1 contro il Portiere e/o 2 contro il Portiere che sono i riferimenti basilari di tutte le fasi offensive che portano uno svantaggio al Portiere. 2.1 Uno contro il Portiere Prima di definire questo tipo di situazione tattica va detto che quasi tutte le situazioni tattiche tendono a terminare in un 1 contro il Portiere è bene quindi esplicitare questo tipo di situazione in due casi rappresentativi:

Si definisce Forma Diretta quella situazione tattica dove il portiere si troverà a difendere la propria porta su una azione generata e conclusa da un giocatore avversario.

Si definisce Forma Indiretta quella situazione tattica dove il portiere si

troverà a difendere la propria porta su una azione generata da più giocatori ma conclusa da un giocatore avversario.

Per capire meglio andiamo a rappresentare graficamente i due casi :

Forma Diretta di Uno contro il Portiere

Avversario lanciato a rete dalla metà campo

Nella fig.1 il Portiere si posiziona sul primo movimento a 2 metri dal centro porta,evitando così di dare riferimenti all’avversario mentre sul secondo movimento andrà a contrastare la soluzione conclusiva.



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Per evitare di farsi trovare in controtempo,evitando di pregiudicarsi i movimenti laterali,è importante non essere mai in movimento al momento della conclusione dell’avversario.

Forma Indiretta di Uno contro il Portiere

Avversario che riceve palla al limite dell’aria

Nella fig.2 il Portiere deve farsi trovare a ridosso dell’avversario nel momento in cui riceve la palla chiudendo così lo spazio della porta e costringendolo ad una conclusione che non sia ne un tiro ne un dribbling. 2.2 Due contro il Portiere Si definisce questo tipo di situazione tattica quando nella fase conclusiva di una azione il portiere si trova a difendere la propria porta contro due giocatori avversari. Se andiamo a considerare che lo sviluppo finale di qualsiasi situazione tattica viene a dipendere dalla zona di campo da dove parte e quindi dalla posizione della palla e dalla posizione dei giocatori che la ricevono si può tranquillamente affermare che questo tipo di situazione è generata da una giocata detta Fase Offensiva (fig.1) o da una giocata detta Situazione di Ripartenza (fig.2) avendo ambe due l'obiettivo di portare il Portiere ad assumere diversi atteggiamenti Tecnico/Tattici.



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Vedendo la fig.1 e fig.2 se ne deduce che,per il Portiere,questa è sicuramente una situazione tattica disperata e quindi ogni volta che si propone in una partita dovrà tenere sempre in considerazione due aspetti fondamentali per decidere il tempo di intervento da adottare.

Il Primo Aspetto è valutare come si propone questo tipo di situazione tattica se da una classica azione offensiva dettata dal gioco collettivo o da una giocata dei singoli su una situazione di ripartenza avversaria. Il Secondo Aspetto è nel momento in cui viene a generarsi questa situazione osservare con attenzione le posizioni in campo dei giocatori avversari e chi di loro va a ricevere la palla (il giocatore più avanzato o quello più indietro) per cercare di anticiparne la conclusione finale di questa situazione offensiva.



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Questi due aspetti non sono di poco conto,anzi,vedremo andando ad analizzare un aspetto di questa situazione tattica come l’atteggiamento difensivo del Portiere cambia variando le posizioni della palla e dei giocatori. Partiamo dalla Situazione Tattica indicata nella fig.3:

Vediamo che il Portiere si trova di fronte ad una situazione di 2 contro il Portiere con i giocatori avversari P1 e P2 che scendono verso la porta muovendosi casualmente in linea con la palla.

Analisi della situazione La prima cosa da evidenziare è che l’azione si propone come una situazione generata da una fase

offensiva con P1 e P2 che si vengono a trovare posizionati centralmente nell’area di porta poco distanti l’uno dall’altro mentre i difensori sono in ritardo nel rientrare. Questo già denota la diversità del 2 contro il Portiere generata da una ripartenza poiché P1 e P2 avrebbero due posizioni diverse in campo rispetto alle attuali. Il Portiere deve rimanere in porta con una posizione predisposta al movimento reattivo ed avrà un campo visivo aperto (gli permette di valutare la situazione di forte pericolo e di situazione disperata visto il posizionamento centrale dei giocatori P1 e P2 e la mancanza del recupero dei compagni) fino a che P1 non deciderà come concludere questa situazione. Analizziamo ora i vari risvolti che si potrebbero avere in questa azione conclusiva :

(fig.4) P1 punta sul palo laterale. e decide di puntare sulla conclusione lato porta mentre P2 rimane alto per proporsi per un eventuale passaggio e concludere. In questo caso il Portiere va a parare aggredendo la palla sul giocatore P1 andando così a coprire con tutto il corpo l’angolo e lo spazio della porta.

(fig.5 e 6) P1 passa la palla a P2. Il Portiere rimane in piedi e copre l’angolo di porta. Il primo intervento che si può pensare di fare è l’uscita sulla diagonale della palla tra P1 e P2 ma è rischioso perché la stessa è diretta verso l’alto e non verso il basso quindi uno spostamento,che in caso di mancata presa o respinta,porterebbe il



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portiere ad andare fuori posizione ed eseguire un contro movimento per tornare a difendere la porta ed una soluzione risolutiva per il giocatore P2. L’uscita sulla diagonale è fattibile solo nel caso in cui il passaggio di

passaggio lento e comunque rimane un atteggiamento rischioso. Mentre in questo caso l’atteggiamento giusto,che il Portiere deve avere, è seguire il movimento della palla spostandosi con la testa ed il corpo (insieme) e rimanendo in piedi per le possibili soluzioni finali che possono essere:

1) P2 tira in porta di prima intenzione; qui si opterà per parare con il corpo (dato che il portiere è già posizionato sul palo) un tiro basso o parare sull’angolo medio alto.

2) P2 stoppa la palla e poi tira in porta, qui si opterà per l’uscita aggressiva sulla palla andando così a coprire con tutto il corpo l’angolo e lo spazio della porta. 3) P2 stoppa la palla e la ritrasmette a P1 qui si opterà per l’uscita con aggressione sulla palla con tutto il corpo per bloccare o respingere la palla andando così ad interrompere la trasmissione del passaggio. Soluzione fattibile dalla vicinanza a P2 e perché la diagonale di trasmissione parte dall’alto verso il basso (P1 è già sul primo palo) e quindi intercettabile.

Analizziamo ora la stessa Situazione Tattica (fig.3) con un risvolto finale diverso dalla precedente (fig.7) :

P1 trasmette la palla a P2 che si è andato a posizionare basso sul palo opposto (fig.7). Il Portiere deve seguire il movimento della palla spostandosi con la testa ed il corpo (insieme) e rimanendo in piedi per le possibili soluzioni finali che possono essere:



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1) P2 tira in porta di prima intenzione; qui si opterà per parare in spaccata e/o con il corpo sul tiro basso vista la vicinanza di P2 sul palo può solo che tirare basso. 2) P2 stoppa la palla e poi tira in porta; qui si opterà per l’uscita aggressiva sulla palla andando così a coprire con tutto il corpo l’angolo,lo spazio della porta e l’eventuale nuovo passaggio su P1.

3. ESEMPI di USCITAA

Esempi di come in questa situazione tattica i giocatori A1 e A2 mantenendo la stessa posizione nella fase offensiva possono cambiare le conclusioni offensive e le soluzioni difensive per il Portiere.

Due contro Uno più il Portiere Il Portiere si trova con l'appoggio difensivo del compagno.

Due contro il Portiere Il Portiere non ha l’appoggio difensivo del compagno perché in ritardo.



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