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Presentazione Congo

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Incastonato tra le più conosciute repubbliche del Sudafrica e Democratica del Congo, la Repubblica del Congo è uno stato troppo piccolo  e lontano per essere sufficientemente noto agli europei e con troppi problemi per essere scelto come meta di vacanze.Essa (nota anche come Congo-Brazzaville, Congo Francese o più semplicemente Congo), è uno stato dell ’ Africa Centrale e un'ex-colonia francese. La capitale è Brazzaville.La repubblica del Congo è una repubblica presidenziale; l 'attuale presidente è il generale Denis Sassou Nguesso, al potere dal 1979 salvo il periodo 1992-97. La lingua ufficiale è i l francese.

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Scheda del paese

N o m e u f f ic ia le : République du CongoL in g u a u f f ic ia le : Francese C a p it a le : Brazzaville  C a p o d i S t a t o : Generale Denis Sassou-NguessoC a p o d e l G o v e r n o : Isidore MvoubaIn g r e s s o n e l l ' O N U : 20 settembre 1960S u p e r f ic ie t o t a le : 342000 km² (62º) P o p o la z io n e t o t a le 2954258 ab. (2003)D e n s i t à : 8,6 ab./ km²C o n t in e n t e : Africa V a lu t a : FrancoP IL . : 1.369 $  (2005) I S U ( 2 0 0 5 ) : 0,548 (medio)

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Piatti tipici

Vegetali

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I piatti più tipici della cucina congolese sono

stufati di verdure e carne, accompagnati da un

contorno basato su una purea realizzata con una

varietà di farine. La purea di cassava (farina di

manioca) o di farina di mais (chiamata fufu o

ugali) viene appallottolata in polpette e intinta

nella salsa dello stufato; la purea di platano viene

appallottolata e arrostita; e infine è frequente

l'uso di purea di patata dolce, che in alcune

regioni viene preparata mescolandola con

arachidi arrostite. In alternativa alla purea, il

contorno può essere costituito da riso, spesso

mescolato ai fagioli.

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I vegetali che si accompagnano a questi contorno possono essere foglie di manioca, tshitekutaku (una pianta simile agli spinaci) e in alcuni casi gombo. In alcune cucine etniche, per esempio quella dei Luba, è anche comune l'impiego di funghi. Il consumo di carne è abbastanza raro, a causa del prezzo elevato; si mangia soprattutto capra. Il mwambe è una tipica ricetta a base di pollo, cotto in una salsa di arachidi. Piuttosto comuni sono i piatti a base di pesce, soprattutto nelle varietà che si pescano nei corsi d'acqua e nei laghi del bacino del fiume Congo. Il pesce viene cotto, bollito o fritto in una varietà di modi, e anche salato o affumicato per conservarlo nel tempo. Nei mercati si trovano comunemente involtini di pesce pepato e cotto avvolto in foglie di banano.

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L'abbigliamento tradizionale congolese era costituito da abiti realizzati in rafia e usando i sottili fogli ricavabili dalla corteccia di certi alberi. Questo tipo di vestiti oggi viene impiegato solo in particolari circostanze rituali o cerimoniali. Dall'epoca coloniale in poi, la moda congolese moderna è basata in larga misura sul modello occidentale, soprattutto per quanto riguarda l'abbigliamento maschile. Ha fatto eccezione soltanto un periodo del regime di Mobutu, in cui gli abiti occidentali furono proibiti e sostituiti dall'abacost, una divisa simile alla giacca maoista cinese.

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Musica tradizionale

Canti ritmici accompagnano anche tutte le attività ed in effetti il ritmo tende ad essere più importante della melodia.E’ con il materiale che hanno a disposizione che i musici tradizionali fabbricano i loro strumenti: i fusti del miglio o il bambù per i tamburi, gli strumenti a corda e i flauti; zanne di animali, zucche, conchiglie oppure metalli o legno per i corni. Nelle città la musica è decisamente variegata. Esiste la “Rumba Congolese” che trae origine dalla Rumba Cubana degli anni ’50, miscelata con influenze jazz e musica tradizionale e poi la “Soukouss” (da “scossa”), una musica molto viva, ritmata ed allegra.

La musica tradizionale congolese ha una funzione sociale ben precisa ed è abitualmente eseguita dai “griots”, poeti musicisti depositari della tradizione orale che spesso sono anche gli storici e i genealogisti del villaggio.

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Riti religiosi

I Congolesi amano molto festeggiare tutti i grandi

avvenimenti della vita (battesimi, matrimoni,

funerali).

Nei villaggi si celebrano anche i momenti salienti

dell’anno, come la fine del raccolto e le feste religiose

come quella in onore dei morti.

Ogni regione ha le sue usanze, ma ovunque i

festeggiamenti comprendono sempre un banchetto

sontuoso seguito da canti e danze, come il “luntuku”

che si balla in cerchio.

Le feste civili sono a volte animate da sfilate e

spettacoli grandiosi allestiti da gruppi folcloristici.

Naturalmente ogni religione celebra le festività che gli

sono proprie.

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Cerimonie

Maschere tradizionali

La maschere sono un elemento fondamentale della cultura tradizionale e dell’ arte dei popoli dell'Africa subsahariana e occidentale. Diverse culture associano a questi oggetti diversi significati specifici, ma sono elementi costanti l'attribuzione alle maschere di significati spirituali, il loro uso nelle danze e in altri riti religiosi, e il riconoscimento di uno speciale status sociale agli artisti che le realizzano e a coloro che le indossano durante le cerimonie.

Page 13: Presentazione Congo

Guerre La Prima guerra del Congo fu combattuta fra 1996 e 1997 La Seconda Guerra del Congo, detta anche Guerra Mondiale Africana o Grande Guerra Africana, si è svolta tra il 1998 e il 2003 nella Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), ed è terminata con l'istituzione del Governo di Transizione della Repubblica Democratica del Congo. È stata la più grande guerra della storia recente dell'Africa, ed ha coinvolto 8 nazioni africane e circa 25 gruppi armati.Al 2008 la guerra e le sue conseguenze hanno causato circa 5,4 milioni di morti, in gran parte dovute a malattia e fame: per questo motivo la seconda guerra del Congo è stata il conflitto più cruento svoltosi dopo la seconda guerra mondiale. Molti milioni sono stati i profughi e quelli che hanno chiesto asilo nelle nazioni confinanti.

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Religione

Le religioni più diffuse della RDC

possono essere catalogate come segue:

Nelle città si trovano piccole ma

influenti comunità ebraiche e induiste.

Anche se solo l'11% della popolazione

della RDC ha mantenuto il sistema di

credenze religioso tradizionale della

propria etnia di appartenenza, molti

elementi dei culti tradizionali bantu

sono sopravvissuti integrandosi in modo

sincretico con il Cristianesimo. Alcuni

elementi di origine tradizionale

ricorrenti nella cultura religiosa dei

congolesi sono i seguenti:

animista

cattolica

musulmana

protestante

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Etnie e lingue

Questo complesso quadro etno-linguistico dà

luogo a una grande varietà culturale,

ulteriormente arricchita dallo scambio e

dall'influenza reciproca fra i diversi gruppi, che in

particolare nelle zone urbane vivono a stretto

contratto e in relazione. Molti congolesi parlano

più di una lingua; oltre alle lingue di origine

africana, sono molto diffuse anche il francese e

l'inglese.

I confini della Repubblica Democratica del

Congo , come quelli della maggior parte degli

stati africani, furono stabiliti in epoca

coloniale e senza tenere conto della

demografia della regione e in particolare

della distribuzione dei vari gruppi etno-

linguistici. Entro i confini della RDC

risultarono inclusi circa 250 etnie distinte,

ciascuna con una propria lingua nativa.

Queste etnie possono essere classificate in

quattro gruppi principali (pigmei, bantu,

camiti).

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Economia

L' economia del Congo è in crisi,

nonostante presenti risorse, come

miniere di diamanti, sfruttati da fonti

esterne. Dal 1970 al 2005 il PIL del

Congo è cresciuto con un tasso

negativo del 3%, questo vuol dire

che la sua situazione economica sta

peggiorando di anno in anno.

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Nascita

Dati s tatis tic i sull'infanzia nella Repubblica Democratica del Congo

Mortalità infantile entro il primo anno di vita: 108 ogni mille nascite

Mortalità infantile entro il 5° anno di vita: 161 ogni mille nati vivi

Bambini regis trati alla nascita: 34%Tasso netto is crizione s cuola primaria: n.d.Tasso di alfabetismo giovani (15-24 anni) : 63% femmine, 78% maschi 

S peranza di vita alla nascita: 46 anniProdotto nazionale lordo pro capite: 140 dollari US ACrescita annua della ricchezza nazionale (PIL) 2006: - 4,7%Acces so all'acqua potabile: 46% della popolazione Acces so a servizi igenici: 31% della popolazione

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Morte

Su 536.000 decessi materni stimati nel 2005, il 99% sono avvenuti in Paesi in via di sviluppo, di cui l'84% concentrati in Africa S ubsahariana (265.000, circa la met àdi quelli totali) e Asia meridionale (187.000, 1/3 del totale). il numero maggiore di decessi materni si verifica nei paesi pi ùpopolosi, come India (117.000 decessi annui), Nigeria (59.000) e Repubblica Democratica del Congo (32.000) che fanno registrare le cifre assolute pi ùelevate.

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Presentazione a cura di

Cristiana Monge & Marsida Vjerdha

della scuola IIS “Cravetta-Marconi”

di Savigliano(CN)

2°B aziendale/ turistico

Dati presi da:

Wikipedia e Google