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Comitato Ordinatore Prof. Giuseppe Maschio DII Coordinatore Prof. Francesco Gnesotto DII Prof. Enrico Savio DII Prof. Giorgio Croatto DICEA Prof. Carlo Pellegrino DICEA Prof. Paolo Simonini DICEA OPEN DAY Presentazione del NUOVO Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale Martedì 10 maggio 2016 ore 15:30 Aula M10, Viale Colombo 5 Padova

Presentazione del NUOVO Corso di Laurea Magistrale in ...is.dii.unipd.it/wp...LM-26-Ingegneria-della-sicurezza-Open-Day-WEB.pdf · applicata, impiantistica meccanica, impiantistica

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Comitato Ordinatore Prof. Giuseppe Maschio DII Coordinatore

Prof. Francesco Gnesotto DII

Prof. Enrico Savio DII

Prof. Giorgio Croatto DICEA

Prof. Carlo Pellegrino DICEA

Prof. Paolo Simonini DICEA

OPEN DAY Presentazione del NUOVO Corso di Laurea Magistrale in

Ingegneria della Sicurezza

Civile e Industriale Martedì 10 maggio 2016 ore 15:30

Aula M10, Viale Colombo 5 – Padova

Premessa

Uno degli argomenti di grande rilevanza e attualità concerne la sicurezza

degli impianti industriali e delle strutture e infrastrutture civili.

In relazione a ciò, l’ Ateneo e la Scuola di Ingegneria di Padova ha deciso di

attivare a partire dal prossimo A.A. 2016/17 una nuova Laurea Magistrale

della Classe LM 26 - Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale, che nasce

da una collaborazione tra il DII e il DICEA.

Ingegneria della sicurezza civile e

industriale

Il 2016 rappresenta un anno molto significativo per chi si occupa di analisi del

rischio infatti ricorrono gli anniversari di tre eventi calamitosi che hanno

segnato la storia dell’analisi del rischio in campi diversi :

• 40 anni dopo il Terremoto Friuli e l’Incidente di Seveso

• 30 anni dopo l’Incidente di Cernobyl

Ingegneria della sicurezza civile e

industriale

Seveso 10/7/76 Friuli 6/5/76 Cernobyl 26/4/86

Pericoli o fattori di rischio :

sono definiti come le proprietà o qualità intrinseche di un determinato evento naturale o antropico avente la potenzialità di causare un danno

Rischio :

viene definito come il prodotto tra la probabilità di accadimento di un evento calamitoso e il danno da esso conseguente

Pericolo e Rischio

Il rischio R viene definito viene definito come il prodotto fra una

frequenza di accadimento di un evento indesiderato (f) e l’entità del danno

stesso (M):

In base all’espressione un rischio può essere elevato quando si riferisce ad

eventi frequenti con conseguenze modeste, ma anche quando si riferisce

ad eventi rari ma con conseguenze catastrofiche.

Le due distinzioni sono importanti nella fase di riduzione dei rischi, infatti

è possibile limitare il rischio di eventi incidentali attuando misure

preventive, cioè riducendo la probabilità che un incidente si verifichi,

oppure applicando misure protettive, cioè mitigando le conseguenze.

CONCETTO DI RISCHIO

Motivazioni

Le problematiche di sicurezza correlate ai rischi naturali ed antropici

rappresentano un tema di cruciale importanza per le società industrializzate, ed in

particolare per il nostro Paese soggetto a eventi naturali, quali sismi, attività vulcaniche,

dissesto idrogeologico, e di origine antropica come i rischi di incidente rilevante e gli

incidenti in ambienti di lavoro.

Dati statistici degli anni scorsi evidenziano il fatto che nonostante le ore lavorate si

siano ridotte a causa della recessione, il numero di infortuni sul lavoro è rimasto

stabile o addirittura è cresciuto in alcuni comparti produttivi.

INAIL 1 Maggio : Aumentati del 16 per cento nel 2015 gli infortuni mortali sul

lavoro: 1172 a fronte dei 1009 del 2015

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Occorre quindi formare tecnici e professionisti capaci di operare

in questo settore cruciale, ciò è stato recepito dalle più recenti

Politiche comunitarie relative alla prevenzione e protezione di

strutture civili ed industriali dai rischi naturali, alla mitigazione dei

rischi industriali e ambientali, alla sicurezza e qualità dei

processi/prodotti e alla prevenzione degli incendi in strutture civili

ed industriali.

Motivazioni

La sicurezza nella sua accezione più generale abbraccia un vasto campo di

problematiche che la rendono un’area culturale autonoma ed altamente

interdisciplinare capace di aggregare numerose competenze scientifiche presenti

nel Ateneo Patavino.

Molte di queste competenze sono già presenti nelle attività di ricerca dei due

Dipartimenti proponenti

Alcune tematiche di sicurezza sono trattate diffusamente in corsi presenti nei

diversi CdS erogati dalla Scuola di Ingegneria, ma non affrontate in maniera

trasversale e sistematica come nel processo formativo descritto

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Attualmente, quasi paradossalmente, la formazione sulle

tematiche di sicurezza in Ateneo viene erogata dalla Scuola di

Medicina nel corso di “Tecniche della prevenzione

nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione

sanitaria di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi

di lavoro) ”

Occorre quindi formare ingegneri della sicurezza

Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo

Le problematiche di sicurezza e analisi del rischio in sistemi complessi richiedono

quindi la formazione di laureati che posseggano una preparazione di tipo

interdisciplinare, nonché una solida conoscenza delle tecniche per la valutazione dei

rischi. Tali figure sono sempre più richieste dal mondo del lavoro pubblico e privato.

Il nuovo corso di laurea Magistrale in INGEGNERIA DELLA SICUREZZA CIVILE E

INDUSTRIALE si pone come obiettivo di affrontare in modo coordinato e trasversale le

principali problematiche di sicurezza legate alla prevenzione incendi, alle attività inerenti le

costruzioni civili e alle attività dell’industria manifatturiera e di processo.

Solo con un approccio di tale tipo è possibile garantire una riduzione dei fattori di rischio e

quindi una efficace ed efficiente gestione e controllo della sicurezza delle infrastrutture civili

ed industriali e nei processi produttivi.

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Il raggiungimento degli obiettivi qualificanti della classe è

ottenuto attraverso un percorso formativo specifico nel quale

lo studente acquisisce le capacità tecniche, organizzative,

gestionali, che lo pongono in grado di progettare e gestire la

sicurezza di sistemi complessi.

Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale

proposto è di tipo inter-area con un percorso comune, nel primo anno,

orientato agli aspetti metodologici riguardanti l’analisi del rischio e il quadro dei

riferimenti tecnico normativi.

Mentre nel secondo anno sono proposti due percorsi formativi paralleli :

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Industriale, orientato all’ingegneria di processo e le

interazioni tra impianti industriali e rischi naturali

Civile, orientato alla prevenzione incendio e interventi

strutturali per la protezione e prevenzione dei rischi in edifici

civili e installazioni industriali.

Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo

Si possono individuare all’interno del percorso formativo i seguenti obiettivi

fondamentali che riguardano:

per l’indirizzo industriale

Sicurezza e sistemi di gestione degli impianti, dei processi produttivi e dei

prodotti,

Sicurezza nei siti produttivi e nei luoghi di lavoro,

Analisi e prevenzione dei rischi tecnologici in aziende a rischio d’incidente

rilevante e delle catastrofi ambientali.

per l’indirizzo civile

Prevenzione incendi e sicurezza nei cantieri,

Tecniche di costruzione in aree sismiche,

Analisi e prevenzione dei rischi naturali.

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Conoscenze richieste per l'accesso

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Gli studenti che intendono iscriversi al Corso di laurea magistrale in INGEGNERIA DELLA

SICUREZZA CIVILE E INDUSTRIALE devono essere in possesso della laurea o del diploma

universitario di durata triennale o di altro titolo di studio conseguito in Italia o all'estero e

riconosciuto idoneo in base alla normativa vigente ed essere in possesso di specifici requisiti

curriculari e delle seguenti conoscenze, competenze e abilità:

Conoscenze di base, matematica, chimica, fisica e informatica;

Conoscenze di Ingegneria Civile: disegno e rappresentazione grafica, elementi di scienza e

tecnica delle costruzioni, geotecnica e idraulica

.

Conoscenze di Ingegneria Industriale : meccanica razionale, meccanica dei fluidi, meccanica dei

solidi, scienza dei materiali, disegno tecnico industriale, fisica tecnica e termodinamica, meccanica

applicata, impiantistica meccanica, impiantistica chimica e di processo, elettrotecnica;

Altre conoscenze : elementi di economia ed organizzazione aziendale e conoscenza della lingua

inglese.

Il tutto come descritto in modo più dettagliato nel Syllabus del corso di laurea magistrale

(Allegato 4).

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

CFU SSD

30 MAT*, FIS*,CHIM*, ING-INF/05, INF/01

40 ING-IND*, ICAR*

I requisiti curriculari richiesti sono i seguenti:

a. possesso della laurea nella classe/i L7 - Ingegneria Civile e

Ambientale, L9 -Ingegneria Industriale ex DM 270/04,

b. in alternativa il conseguimento di un numero prefissato di

CFU nei seguenti SSD:

c. conoscenza della lingua Inglese di livello B1.

d. Votazione minima laurea triennale 84/110.

Laurea Magistrale In Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale

Percorso Comune Coorte – 2016/17

Manifesto degli Studi

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Insegnamenti obbligatori del primo anno CFU

DIRITTO E ASPETTI NORMATIVI SULLA SICUREZZA SUL LAVORO 6

MEDICINA DEL LAVORO 6

SICUREZZA NEI CANTIERI 6

SICUREZZA NELL'INDUSTRIA MANUFATTURIERA 9

SCIENZA E TECNICA PER LA PREVENZIONE INCENDI 9

ANALISI DEL RISCHIO NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO 9

INGEGNERIA DELLA SICUREZZA APPLICATA ALLE STRUTTURE 9

Abilità linguistiche

LINGUA INGLESE B2 (ABILITA' PRODUTTIVE) 3

Laurea Magistrale In Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale

curriculum Civile Coorte – 2016/17

Manifesto degli Studi

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Insegnamenti obbligatori del secondo anno

CFU ANALISI E VALUTAZIONE DEL RISCHIO GEOTECNICO 6

SEISMIC RISK ASSESSMENT 9

RISCHIO IDRAULICO 6

LABORATORIO DI SICUREZZA NEI CANTIERI 6

Insegnamenti a scelta dello studente (12 CFU)

LABORATORIO DI SCIENZA E TECNICA PER LA PREVENZIONE INCENDI 6

GESTIONE DELLE EMERGENZE 6

GEOMATICS METHODOLOGIES APPLIED TO ENVIRONMENTAL RISKS 6

GESTIONE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI 6

SICUREZZA DEI SISTEMI DI CONVERSIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA 6

FATTORI UMANI NELLA SICUREZZA DEI SISTEMI DI TRASPORTO 6

SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO 6

TECNICA URBANISTICA PER LA SICUREZZA 6

VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI PER LA SICUREZZA 6

ALTRE ATTIVITÀ

TIROCINIO 9

PROVA FINALE 15

Laurea Magistrale In Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale

curriculum Industriale Coorte – 2016/17

Manifesto degli Studi

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Insegnamenti obbligatori del secondo anno AFFIDABILITA' E INTEGRITA' STRUTTURALE 6

SICUREZZA DEI SISTEMI ELETTRICI 9

SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTE E SICUREZZA 6

Insegnamenti opzionale del secondo anno (uno dei due)

SICUREZZA NEL TRASPORTO E NELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE 6

LABORATORIO DI SCIENZA E TECNICA PER LA PREVENZIONE INCENDI 6

Insegnamenti a scelta dello studente (12 CFU)

GESTIONE DELLE EMERGENZE 6

GEOMATICS METHODOLOGIES APPLIED TO ENVIRONMENTAL RISKS 6

GESTIONE DEI RIFIUTI RADIOATTIVI 6

SICUREZZA DEI SISTEMI DI CONVERSIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA 6

FATTORI UMANI NELLA SICUREZZA DEI SISTEMI DI TRASPORTO 6

SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO 6

TECNICA URBANISTICA PER LA SICUREZZA 6

VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI PER LA SICUREZZA 6

ALTRE ATTIVITÀ

TIROCINIO 9

PROVA FINALE 15

Quadro complessivo nazionale

Il quadro nazionale è il seguente, solo tre Atenei hanno attivato corsi magistrale nella

classe LM-26 (Roma, Genova e Politecnico di Milano).

La Sapienza di Roma ha attivo il corso in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile,

( 70 studenti/anno) che propone un percorso più simile alla nostra proposta, ma indirizzato

più specificatamente al settore della Protezione Civile.

Il Politecnico di Milano ha attivo il corso in Ingegneria della Prevenzione e della

Sicurezza nell'Industria di Processo, ( 50 studenti/anno) che propone un percorso

formativo di tipo industriale orientato alle tematiche di sicurezza specifiche dell’industria di

processo.

L’Università di Genova ha attivo il corso in Ingegneria della Sicurezza: Trasporti e

Sistemi Territoriali, ( 25 studenti/anno) che propone un percorso formativo di stampo civile

molto specifico relativo alla sicurezza nei trasporti.

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Quadro complessivo nazionale

La proposta padovana si differenzia dalle altre per originalità dei

contenuti e potrebbe raccogliere un bacino potenziale molto più ampio

del Triveneto estendendosi potenzialmente al centro Italia (in particolare

Emilia e Toscana), ma anche attrattivo per il bacino del Meridione d’Italia.

Infatti, il progetto formativo proposto dall’Ateneo Patavino rispetto a

quelli già esistenti a livello nazionale offre due curricula differenziati

per il settore civile ed industriale

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Tassi di Occupazione

Va inoltre evidenziato che i dati di soddisfazione a tre anni dei laureati

magistrali della Classe LM26 - Ingegneria della Sicurezza sono

particolarmente lusinghieri con un tasso di occupazione del 90,5% di

cui 81,6 % a tempo indeterminato o autonomo, un guadagno mensile di

1700 € e un tasso di soddisfazione per l’efficacia della propria laurea per

la situazione lavorativa del 73%.

Tutti questi indicatori sono sensibilmente superiori a quelli medi

delle LM in Ingegneria.

(Fonte Alma Laurea)

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Tassi di Occupazione

Studi di settore relativo alle attività professionali delle Società di

Ingegneria evidenziano come molta della attività svolta, sia in

ambito civile che industriale, sia rivolta a problematiche di

“Gestione della sicurezza (D.lgs.81/2008)”

“Gli studi del cluster operano soprattutto nel settore dell’ingegneria civile e ambientale (88% dei

compensi) e, coerentemente con tale ambito d’intervento, le attività vertono principalmente su:

progettazione preliminare, definitiva e/o esecutiva di opere private e/o pubbliche; direzione lavori,

assistenza al collaudo e liquidazione finale di opere private e/o pubbliche; collaudo di lavori e

forniture di opere; gestione della sicurezza (D.lgs. 81/2008).”

“Il cluster raggruppa i contribuenti specializzati nel settore dell’ingegneria industriale (93% dei

compensi) che operano prevalentemente per il committente principale, fonte dell’87% dei

compensi.

Le attività espletate risultano piuttosto diversificate; da evidenziare tuttavia la significativa

concentrazione di compensi originati da “altre consulenze” (63% dei compensi per il 17% dei

soggetti) e gestione della sicurezza ai sensi del D.lgs. 81/2008 (63% per il 12%). Si rileva infine

che il 7% dei contribuenti del cluster collabora stabilmente con studi e/o strutture di terzi

ottenendone l’87% dei compensi.”

Fonte : Supplemento straordinario n. 16 alla GAZZETTA UFFICIALE del 30-12-2013

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Incontri Parti Sociali

Tutte le Parti Sociali, incontrate durante la fase istruttoria della definizione della

proposta hanno espresso il vivo interesse e apprezzamento per l’iniziativa

In particolare l’ Ordine Ingegneri di Padova, Confindustria Padova e il Corpo

Nazionale dei Vigili del Fuoco insieme ai membri del Comitato Ordinatore hanno

discusso approfonditamente le esigenze formative e i contenuti dei corsi man mano

che è stato sviluppato il syllabus.

Inoltre si è convenuto che le parti si riuniranno, con cadenza periodica, durante il

periodo di sperimentazione successivo all’attivazione per avere un continuo

monitoraggio del corso di studio

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Il 9 maggio, alle 15,30 presso il Rettorato dell’Università di Padova si sono

incontrati il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso e della

Difesa Civile, Prefetto Francesco Antonio Musolino, e il Magnifico Rettore

Prof. Rosario Rizzuto dell'Università di per la firma del documento di intesa

per la stipula della convenzione tra Università di Padova e Corpo Nazionale

dei Vigili del Fuoco.

La convenzione sarà di supporto al corso di laurea permettendo uno scambio

di esperienze tra il mondo accademico e i Vigili del Fuoco che da sempre

rappresentano il corpo tecnico dello Stato addetto ai compiti di prevenzione

dei rischi e gestione delle emergenze .

Rizzuto: «Sicurezza tema fondamentale dei nostri giorni. Aumenta la nostra

offerta didattica»

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Le problematiche di sicurezza e analisi del rischio in sistemi complessi richiedono la

formazione di laureati che posseggano una preparazione di tipo interdisciplinare, nonché

una solida conoscenza delle tecniche per la valutazione dei rischi.

Tali figure sono sempre più richieste dal mondo del lavoro pubblico e privato.

Il laureato in INGEGNERIA DELLA SICUREZZA sarà caratterizzato da un taglio

professionale “problem solver” tale da poter essere immediatamente inserito nella

progettazione in ambito di ingegneria civile, nella protezione industriale e nella

sicurezza nell’industria di processo, nell’analisi dei rischi industriali, nella

gestione e monitoraggio dei processi industriali, nel controllo della qualità dei

prodotti, nella gestione, controllo e minimizzazione degli impatti ambientali, nelle

attività di auditing, nell’ambito dei sistemi di gestione della qualità e della

sicurezza e nella gestione delle emergenze di attività di primo intervento in caso di

incidenti rilevanti e disastri ambientali.

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Il Laureato Magistrale in Ingegneria della Sicurezza Civile e Industriale avrà tutti i

requisiti per poter accedere al ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e

Protezione previsto dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro.

Accanto al titolo di studio di Laureato Magistrale per la Classe LM26 Ingegneria della

Sicurezza Civile e Industriale, il percorso formativo è delineato in modo tale che

possano essere acquisite anche le certificazioni professionali di seguito indicate

eventualmente attraverso la stipula di accordi di collaborazione con il Corpo

Nazionale dei Vigili del Fuoco, Enti Territoriali e Ordini professionali.

• Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione

• Responsabile della Sicurezza nei cantieri

• Tecnico per la prevenzione incendi *

•* accreditato presso albo del Ministero degli Interni

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

In particolare il laureato magistrale in Ingegneria della Sicurezza potrà operare come:

• libero professionista esperto di sicurezza a favore di società di progettazione, società di produzione, enti

pubblici, ecc.;

• esperto in materia di progettazione e prevenzione antincendio;

• esperto di gestione della sicurezza presso stabilimenti, installazioni ed infrastrutture industriali di vario tipo;

• responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) di aziende ed enti, nonché altri ruoli di

responsabilità previsti dalla legislazione in vigore (leggi L.81/08, L. 494/96 ed s.m.i., 626/94, 195/03, 818/84,

UNI 10459);

• analista di rischio, presso società di ingegneria, studi professionali, enti pubblici e/o privati, e pubblica

amministrazione per verificare la sicurezza di installazioni industriali esistenti e da realizzare;

• responsabile in materia di sicurezza negli Organi di controllo e vigilanza della Pubblica Amministrazione (Vigili

del Fuoco, INAIL, ARPA, Protezione Civile, Organismi di Certificazioni ecc.)

• gestore della progettazione dei sistemi di sicurezza, di controllo e monitoraggio di stabilimenti, aziende

industriali e di servizi;

• addetto alla verifica dei rapporti di sicurezza, alla pianificazione delle emergenze ed alla pianificazione

territoriale presso la pubblica amministrazione;

• consulente come Risk Manager nel settore commerciale, bancario, assicurativo, in enti pubblici e privati, ecc.

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Conclusioni

L’obiettivo finale è quello di sviluppare neo laureati

con una solida “cultura della sicurezza” unita a

elevate conoscenze tecniche

L’iniziativa può rivestire una notevole rilevanza nella

formazione di professionisti molto richiesti dal

mercato del lavoro

In questa ottica si andrebbe a colmare un vuoto

nell’offerta didattica di un Ateneo vasto e

multidisciplinare come quello patavino

Ingegneria della sicurezza

civile e industriale

Grazie per l’attenzione

http://is.dii.unipd.it