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Outlook Strategy 26 NOVEMBRE 2018 BR/EXIT GOODBYE

Presentazione standard di PowerPoint...maledice così: «Che tu possa vivere in tempi interessanti!» Storicamente i «tempi interessanti» sono stati periodi di irrequietezza, guerre

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Page 1: Presentazione standard di PowerPoint...maledice così: «Che tu possa vivere in tempi interessanti!» Storicamente i «tempi interessanti» sono stati periodi di irrequietezza, guerre

Outlook Strategy 26 NOVEMBRE 2018

BR/EXIT GOODBYE

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In Cina, se si odia veramente qualcuno, lo si maledice così: «Che tu possa vivere in tempi interessanti!» Storicamente i «tempi interessanti» sono stati periodi di irrequietezza, guerre e lotte per il potere che hanno portato sofferenze a milioni di persone. Oggi viviamo chiaramente un’epoca di tempi interessanti. La promessa che le cose sarebbero ben presto tornate alla normalità appare sfuocata. Per alcuni si tratta di adattarsi ad un new normal, in cui la crisi economica è diventata permanente, più semplicemente una condizione in cui affrontare la vita. Tempi interessanti ed inediti. L’evoluzione veloce delle sequenze economiche fa parte degli aspetti del Nuovo, inadeguati per chi non ha la fredda capacità di persistere nel perseguire obbiettivi sfidanti e più ancora fronteggiare in modo efficace gli eventi negativi che si incontrano in questi tempi inediti. Epiteto sosteneva che -la gente non è disturbata dalle cose in sé, ma dall’opinione che ha di esse- Per educazione e cultura siamo tutti tesi alla ricerca della felicità: giudizio di valore, impulso ad agire, costanza di atteggiamento, tenacia e perseveranza. La perseveranza è il duro lavoro che facciamo dopo che ci siamo stancati del duro lavoro che abbiamo fatto. In questi tempi interessanti tutti cercano le perseveranza, chiamatela resilienza se volete ma alla fine è inedita perseveranza. Chi cerca di mettere in pratica questo atteggiamento vince. Le banche centrali sono un esempio della

perseveranza, per prime hanno compreso l’inedito, per prime hanno affrontato il nuovo normale, piaccia o meno, per prime si sottoporranno alla perseveranza. L’economia tedesca ha registrato un calo dello 0,2% congiunturale del Pil nel terzo trimestre, del tutto avverso alle attese, contro il +0,5% del secondo trimestre. Su base annuale il Pil tedesco scende a +1,1% contro il +2% di proiezione rilevate nei precedenti tre mesi. Lo pubblica l’agenzia federale di statistica Destatis. L’arretramento del Pil in Germania e’ in larga misura legato alla discesa dello 0,9% dell’export, mentre le importazioni salgono dell’1,3%. Giù dello 0,3% anche la spesa per consumi, soprattutto per riluttanza dei tedeschi ad acquistare nuove auto. Di fatto, l’arretramento del Pil 2018 e soprattutto il -0,2% del terzo trimestre segnalano una forte frenata dell’economia della Germania verso la stagnazione. Dopo il 2008, dopo il 2012, la Banca Centrale ritornerà a fare il duro lavoro per il quale si era impegnate negli ultimi tre anni? Troverà un modo nuovo per riproporre ciò che ha disturbato l’opinione del popolo nordico nell’invenzione dell’inedito stimolo monetario? Probabilmente si. Non ci vorrà molto tempo per saperlo. Basterà attendere il board del prossimo meeting fissato il 13 dicembre. La BCE presenterà il resoconto degli effetti del QE, l’andamento dell’inflazione, i numeri della crescita. Già oggi comunque, gli addetti agli acquisti nelle aziende monitorate dall’osservatorio di Markit, esprimono un giudizio conservativo sull’outlook economico. Gli indici PMI in Eurozona rivelano da inizio anno un progressivo decadimento della crescita.

I veri effetti di Brexit li conosceremo nei prossimi anni, oggi inizia l’epilogo di una crisi in cui l’UE perde un pezzo significativo nelle proprie relazioni.

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A conferma delle rilevazioni deboli sul Pil in Germania, in Italia ed in tutta l’Eurozona, l’indice PMI di novembre, che racconta le attese dei managers addetti agli acquisti sul manifatturiero, si ridimensiona al livello più basso degli ultimi quattro anni. Il ridotto tasso di crescita dei nuovi ordini e il calo delle esportazioni si sono unite al peggioramento dell’ottimismo sulle prospettive future e all’aumento di prezzi di acquisto e di vendita. Questi dati si contrappongono invece all’evoluzione opposta in Giappone e soprattutto negli Stati uniti. In America i managers testimoniano, diversamente dai timori che circolano tra gli investitori, ancora fiducia nei confronti della domanda. Martedì avremo il rapporto sulla fiducia dei consumatori e mercoledì la preview sulla lettura del Pil relativo al terzo trimestre atteso ancora in crescita dal 3,5 al 3,6%. Ciò nonostante i mercati danno una lettura del quadro in termini più preoccupanti. Gli indici di borsa sono scesi a Wall Street nuovamente vicino ai

livelli minimi toccati a febbraio e ad ottobre. Da quando il Vix, l’indice che rileva la volatilità al NYSE, è salito ad ottobre oltre quota 15, non è più sceso al disotto dell’area. Sotto questo profilo possiamo fissare due valori su cui far scattare un ulteriore livello di protezione su attività Risk_On: Vix oltre quota 26; breakout sello Standard & Poor 500 di area 2600. Nel corso della prima metà del mese di novembre l’indice aveva delimitato la reazione proprio a ridosso di area 2830. Il punto costituiva per il nostro modello la zona ideale su cui liquidare e distribuire ulteriormente posizioni ancora presenti nei portafogli. L’eventuale violazione al ribasso di 2600 interrompe la serie di reazioni che si sono succedute da inizio anno. E’ molto probabile che sotto tale zona siano presenti robusti ordini di vendita pronti ad essere eseguiti anche con l’attivazione degli ordini computerizzati. L’evento polarizzerebbe le vendite su tutti i mercati con una correlazione di segnali che nel caso dei principali indici azionari europei materializzerebbe l’ulteriore conferma del reversal cycle già avviato durante l’estate scorsa. Confermano il contesto la debolezza del 10 anni Germania, sceso nelle ultime ore sotto la soglia 0,35%, attivando, come scritto nei Market Mover quotidiani, il segnale tecnico propedeutico ad una recessione dei mercati. Anche le commodity stanno rallentando notevolmente a partire dal petrolio. Il Brent quest’anno ha configurato una straordinaria evoluzione del proprio ciclo tendenziale. Dopo aver fissato massimi sopra area 80 usd(/bar, ha avviato una veloce regressione in direzione di quota 62 usd/bar: in tutti e due i casi il mercato ha confermato il nostro Outlook. La violazione di 62 usd produrrebbe l’uscita dei corsi dal ciclo espansivo di lungo termine che dai minimi del 2016 aveva spinto i prezzi a 85 usd agli inizi di ottobre.

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• MARKIT PMI ECONOMIE SVILUPPATE 10/18

• MARKIT PMI ECONOMIE EMERGENTI 10/18

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Lo stesso indice sui noli marittimi classe Baltic Dry sta velocemente ripiegando dopo i rialzi della scorsa estate. L’equazione prodotta da prezzi delle commodity deboli verso mercati azionari in difficoltà conferma il grado di apprensione generale. Gli esiti di tale espressione trovano riscontro nella ricerca verticale di strumenti di qualità in cui parcheggiare i flussi in fuoriuscita dalle attività a rischio. Il mercato non si accontenta più della carta corporate, privilegia parcheggiare in bond governativi. Il 10 anni US che da diverse settimane quota sopra il 3% sta infatti perdendo momentum. Riteniamo che sia piuttosto elevato il rischio che possa temporaneamente rientrare nel canale che aveva governato la tendenza riflessiva avviata nel lontanissimo 1999/2000 da cui era uscito soltanto poche settimane addietro. La flessione dovrebbe risultare comunque contenuta e delimitare la discesa in area 2,80%. In questi tempi interessanti sarà curioso osservare quale potrà essere il comportamento della Federal Reserve. Continuerà ad aumentare i tassi così come annunciato nel suo programma J Powell agli inizi dell’anno? Il consensus condivide per il prossimo anno un rallentamento del ciclo. I nostri studi confermano questa percezione da cui emerge un quadro tecnico dove si manifesta valore, inedito sino a qualche settimana fa, sui comparti dei bond governativi ad elevato rating. Tra tutti privilegiamo la carta governativa americana anche sulle scadenze brevi e tatticamente sui Global Bond denominati in usd. La curva propone a partire dal 6 mesi rendimenti superiori al 2,50%. Nei confronti dei mercati emergenti preferiamo

ancora mantenere un atteggiamento estremamente conservativo, sia verso l’equity che verso i bond salvo situazioni specifiche. Il dollaro rimarrà quindi ancora al centro degli interessi del mercato. Nei confronti dell’euro dovremmo appurare se subirà contrasti alla verifica di area 1,1250/1,1200. Il punto coincide con i recenti minimi da cui si è aperta l’ennesima reazione della divisa europea. Al momento gli acquisti di euro risultano contrastati dalla presenza di una resistenza in area 1,1465, mentre l’intera impostazione tecnica del ciclo risulta ancora dominata da forze regressive. L’Italia nel contesto costituisce uno dei nervi scoperti su cui continuerà a convergere l’attenzione di politici ed asset manager. I primi si dividono in una contrapposizione di ruoli in cui la geofinanza assume rilievo specifico. I secondi sono pronti a ricomprare Italia qualora vi fosse più concretezza nella visibilità di crescita futura. La contrapposizione geofinanziaria ha fissato per lo spread a quota 330 lo spartiacque tra l’abisso e la speranza, esattamente dove sin dall’inizio avevamo collocato il cap attorno a cui si sarebbero scontrati gli opposti interessi. Nelle ultime settimane abbiamo accompagnato tutti i giorni l’analisi del comportamento del differenziale fissando in area 287/80 il punto sotto il quale poter cogliere un primo segnale di allentamento della pressione. Siamo convinti che vi siano alla luce dei rapporti di forza e delle convenienze, le condizioni perché ciò possa verificarsi riportando i valori verso l’altro livello che delimita attualmente la banda entro cui pensiamo che i valori fluttueranno: 220/10. Sarà una pausa, il 2019 rimane sulla carta ancora un anno denso di potenziali eventi interessanti, meglio inediti. Il confronto rimane aperto.

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RILEVAZIONI MENSILI MARKIT JPM GLOBAL PMI (PURCHASE MANAGER INDEX )

• GLOBAL INDUSTRIAL OUTPUT • GLOBAL PMI

• PMI MANUFACTORING • PMI MANUFACTORING

• PMI EXPORT

• PMI INFLATION

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EUR USD

EUR GBP

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SPREAD 10 ANNI US - 10 ANNI DE VS. EUR USD

LIBOR US 3 MTH – LIBOR EU 3 MTH

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USA 10 Y YIELD

DE 10 Y YIELD

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ITA 10 Y YIELD

SPREAD US VS DE - 10 Y YIELD

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BRENT OIL

GOLD USD/OZ

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S&P 500

MSCI WORLD

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STOXX 600

FTSE MIB

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WB ADVICE> MARKET MODEL FORECASTING

26/11/2018VIEW

B/T

OUTLOOK

B/TPRICE RESISTENZA SUPPORTO WARNING STOP TARGET

TARGET

STRATEGICO

AZIONARIO

MSCI WORLD BEARISH SELL - - - 1.519 1.630 1.520 1.510 1.520 1.425

VIX BULLISH - - - - 20,80 26 15 14,80 0 0

S&P500 NEUTRAL - - - - 2.650 1.680 2.600 2.590 2.600 0

RUSSELL 2000 NEUTRAL - - - - 1.488 1.610 1.450 1.430 1.450 1.350

NASDAQ COMPOSITE NEUTRAL - - - - 6.972 7.700 6.900 6.890 6.800 6.800

NASDAQ BIOTECH NEUTRAL - - - - 3.236 3.500 3.160 3.575 2.400 2.400

EUROSTOXX 50 BEARISH SELL - - - 3.127 3.300 3.135 3.330 3.135 2.800

DAX BEARISH - - - - 11.138 12.000 10.990 12.200 12.000 10.200

FTSE MIB BEARISH - - - - 18.715 20.300 18.600 20.550 18.600 18.000

MSCI EMU BEARISH - - - - 201,48 216 198 218 217 195

NIKKEI 225 BEARISH - - - - 21.647 22.700 21.000 20.600 20.500 0

MSCI EMERGING MARKETS BEARISH - - - - 53.965 56.850 51.900 58.500 56.800 48.000

MSCI BRIC BEARISH - - - - 630,76 640 610 685,00 620 0

MSCI EM CHINA BEARISH - - - - 73,44 76 67 76,15 76 60

BRASIL BOVESPA BULLISH - - - - 87.477 95.000 85.000 84.500 93.350 0

INDIA SENSEX NEUTRAL - - - - 34.981 36.000 33.300 36.900 33.000 0

MOSOW RTS BEARISH - - - - 1.138 1.165 1.050 1.220 900 0

MSCI PACIFIC EX JAP BEARISH SELL - - - 416,72 444 419 445,00 415 400

MSCI ENERGY BEARISH - - - - 210,10 230 205 233,00 220 0

OBBLIGAZIONARIO

US 30 Y NEUTRAL - - - - 3,32 3,40 3,25 2,90 3,80 4,50

US 10Y BULLISH - - - - 3,07 3,35 3 2,70 3,40 4,20

DE 10 Y BEARISH - - - - 0,37 0,55 0 0,45 0,00 0,00

IT 10 Y BULLISH - BUY - - 3,46 3,30 3 3,10 0,00 0,00

SPREAD BTP_BUND BULLISH - - - - 304,90 330,00 287 205,00 220,00 0,00

BTP * BEARISH - - - - 122,50 123,00 120 131,00 125,00 0,00

BUND NEUTRAL - - - - 161,05 163,50 158 158,00 160,00 0,00

TNOTE 10 Y FUT * BEARISH - - - - 119 121,00 118 122,00 116,00 110,00

JPM EMU BOND INDEX NEUTRAL - - - - 368,03 372,00 366 364,00 0,00 0,00

JPM GLOBAL BOND INDEX NEUTRAL - - - - 539,26 543,00 536 534,00 0,00 0,00

JPM EMBI + NEUTRAL - - - - 775 785,00 773 774,00 0,00 0,00

IBOXX EURO CORPORATE BOND NEUTRAL - - - - 223,02 227,00 224 223,25 0,00 0,00

IBOXX HY EUR CORP BOND NEUTRAL - - - - 187 192,00 189 189,00 0,00 0,00

COMMODITY FUT.

CRB INDEX NEUTRAL - - - - 185,00 207 190 189,00 0,00 0,00

ORO BEARISH - - - - 1.227 1.250 1.195 1.260 1.140,00 0,00

PHLX GOLD & SILVER BEARISH - - - - 67,20 69 60 77,00 53,00

PETROLIO BRENT BEARISH - - - - 62,60 72 62 76,50 0,00 0,00

RAME BEARISH - - - - 6.246 6.300 5.820 6.650 5.800,00 4.900,00

ALLUMINIO BEARISH - - - - 1.937 2.050 1.885 2.100 1.890,00 1.500,00

NICKEL BEARISH SELL - - - 10.902 12.280 11.350 14.800 15.730,00 0,00

BALTIC 1.018

VALUTE

DOLLAR INDEX BULLISH - - - - 96,92 97,50 95,70 95,00 98,00 104,00

EUR/USD BEARISH - - - - 1,1341 1,1465 1,1250 1,1580 1,1200 1,0600

EUR/USD TATTICO BEARISH - - - - 1,1341 1,1460 1,1300 1,1460 1,1265 0,0000

EUR/GBP BEARISH - - - - 0,8857 0,8925 0,8660 0,8925 0,8650 0,8590

GBP/USD NEUTRAL - - - - 1,2880 1,3300 1,2660 1,2650 1,3900 0,0000

EUR/JPY NEUTRAL - - - - 128,84 133,00 127,40 126,90 0,00 0,00

USD/JPY NEUTRAL - - - - 112,95 114,65 112,00 111,90 0,00 0,00

EUR/CNY BEARISH - - - - 7,90 8,00 7,80 8,00 0,00 0,00

USD/CNY NEUTRAL - - - - 6,93 7,00 6,88 6,85 0,00 0,00

EUR/SEK BEARISH - - - - 10,31 10,45 10,10 10,50 1,10 0,00

EUR/NOK BULLISH - - - - 9,73 9,75 9,50 9,45 0,00 0,00

EUR/DKK NEUTRAL - - - - 7,4618 7,47 7,44 7,44 7,45 7,45

EUR/CHF BEARISH - - - - 1,1343 1,1530 1,1260 1,16 1,10 1,07

EUR RUB BULLISH - - - - 74,85 81,00 74,00 73,50 71,50 0,00

USD RUB BULLISH - - CORR - 65,60 73,50 71,60 1,19 72,00 0,00

EUR TRY BEARISH SELL - - - 6,04 81,90 70,25 0,00 0,00 0,00

EUR BRL BEARISH - - - CORR 4,3379 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

EUR MEN BEARISH SELL - - - 23,17 23,30 SUPP 0,00 0,00 0,00

WB ADVICE> MARKET MODEL FORECASTING

TATTICASTRATEGY

TRIGGER SIGNAL

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WB Advisors SCF, Via Carroccio, 16 20121 Milano. La presente pubblicazione è distribuita da WB Advisors. Pur ponendo la massima cura nella predisposizione della presente pubblicazione e considerando affidabili i suoi contenuti, WB Advisors non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza, completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai fini della sua predisposizione. Di conseguenza WB Advisors declina ogni responsabilità per errori od omissioni. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non sia autorizzata in tali giurisdizioni e/o sia contra legem se rivolta alle suddette persone. Nessuna società appartenente a WB Advisors potrà essere ritenuta responsabile, in tutto o in parte, per i danni (inclusi, a titolo meramente esemplificativo, il danno per perdita o mancato guadagno, interruzione dell’attività, perdita di informazioni o altre perdite economiche di qualunque natura) derivanti dall’uso, in qualsiasi forma e per qualsiasi finalità, dei dati e delle informazioni presenti nella presente pubblicazione. La presente pubblicazione non può essere riprodotta senza l’autorizzazione di WB Advisors, restandone in ogni caso vietato ogni utilizzo commerciale. La presente pubblicazione è destinata all’utilizzo ed alla consultazione da parte della clientela professionale e commerciale di WB Advisors cui viene indirizzata, e, in ogni caso, non si propone di sostituire il giudizio personale dei soggetti a cui si rivolge. WB Advisors ha la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi elemento sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira ovvero è tratto anche prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della sua clientela. WB Advisors può occasionalmente, a proprio insindacabile giudizio, assumere posizioni lunghe o corte con riferimento ai prodotti/strumenti finanziari eventualmente menzionati nella presente pubblicazione. In nessun caso e per nessuna ragione WB Advisors sarà tenuta, nell’ambito dello svolgimento della propria attività di advisory, quali la consulenza in materia di investimento in strumenti finanziari ad agire conformemente, in tutto o in parte, alle opinioni riportate nella presente pubblicazione.

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