Presentazione standard di PowerPoint · STORIA DI UNA GUERRA CHE DURA DA OLTRE 30 ANNI FINALIZZATA A CANCELLARE TUTTE LE PROVE INERENTI UN FURTO, AVVENUTO NEL 1980, NELLA VILLA DI

STORIA DI UNA GUERRA CHE DURA DA OLTRE 30 ANNI

FINALIZZATA

A CANCELLARE TUTTE LE PROVE INERENTI UN FURTO, AVVENUTO NEL 1980, NELLA VILLA DI MURLO A SAN

CASCIANO VAL DI PESA, VILLA DI PROPRIETA' DEI CONTI FESTARI RASPONI SPINELLI.

A GIUSTIFICARE IL REATO DI RICICLAGGIO E DI RICETTAZIONE DELLA REFURTIVA TRAFUGATA, POI ACQUISTATA

NEL 1988 DALL’UNIVERSITA’ DI YALE ED ANCORA OGGI DALLA STESSA DETENUTA ILLEGALMENTE, FRA CUI

SPICCANO TRE FILZE DELL'ARCHIVIO VASARI GIA’ NOTIFICATE NEL 1917.

AD OCCULTARE REATI PLURIMI DI ABUSO ED OMISSIONE DI ATTI DI UFFICIO, SMEMBRAMENTO DI OPERE D'ARTE

VINCOLATE, FALSA TESTIMONIANZA, DIFFAMAZIONE, TURBATIVA D'ASTA, COMMESSI RIPETUTAMENTE DA

PUBBLICI FUNZIONARI DELLA SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA, PREPOSTI PER LEGGE ALLA

CONSERVAZIONE, TUTELA E RECUPERO DELLE OPERE D'ARTE SOTTRATTE DI NOTEVOLE INTERESSE STORICO MA

INVECE, DA OLTRE 30 ANNI, COMPLICI, COLLUSI E CONNIVENTI CON L’UNIVERSITA’ DI YALE CHE HA RICETTATO

TALE REFURTIVA.

STORIA DI UNA GUERRA CHE DURA DA OLTRE 30 ANNI, CONDOTTA, RIVOLTA E MIRATA

AD ANNIENTARE

SENZA PIETA' E CON OGNI MEZZO, UNO SCOMODO TESTIMONE

I CONTI FESTARI RASPONI SPINELLI

I LEGITTIMI PROPRIETARI E CUSTODI DELL'ARCHIVIO VASARI DA OLTRE 330 ANNI.

Conti Festari Rasponi Spinelli

Dossier Archivio Vasari "Le Verità Nascoste"


SINTESI INTRODUTTIVA

1980 - DAL FURTO COMMESSO NELLA VILLA DI MURLO A SAN CASCIANO VAL DI PESA

2017 - ALLA DENUNCIA PER ILLECITA ESPORTAZIONE CONTRO L’UNIVERSITA’ DI YALE


La Villa di Murlo a San Casciano Val di Pesa

La Villa di Murlo a San Casciano, sulle verdi colline del Chianti, è stata per oltre un secolo

una delle dimore dei Conti Rasponi Spinelli; nel 1980 fu teatro di un grave reato di furto.


Un Saccheggio di Inaudita Ferocia

I materiali esecutori, nonostante tutte le vie d’accesso alla Villa fossero state murate,

vi penetrarono abbattendo le pareti ed operando con ferocia un vero e proprio saccheggio.


L’Archivio Rasponi - Spinelli

Nella Villa di Murlo fu conservato fino al 1980 l’Archivio Storico delle Famiglie Rasponi Spinelli, una

raccolta di oltre 150.000 documenti al cui interno fu custodito per oltre due secoli anche l’Archivio Vasari.

Bolla di Callisto III° a Tommaso Spinelli (detto il Grande)

per aver finanziato la guerra contro i Turchi nel 1456

Albero Genealogico Famiglia Spinelli di Firenze

Affonda le proprie radici ed origini nel IX secolo d. C.


1988 - L’Università di Yale acquista un Archivio Rinascimentale

L’Archivio Spinelli e le Filze dell’Archivio Vasari sottratte nel furto del 1980

ricompaiono nel 1988 in America, ufficialmente acquistate dall’Università di Yale.


15 aprile 1994 - l’Università di Yale organizza un Simposio

Nel 1994 l’Università di Yale organizza un Simposio inerente l’Archivio Rasponi Spinelli

Relatori italiani: Cristina Acidini Luchinat - Alessandro Cecchi - Anna Maria Testaverde


28 aprile 1994 - Giovanni Festari Sporge Denuncia

Giovanni Festari nel venire a conoscenza del riciclaggio della refurtiva sottratta nel 1980

deposita immediata denuncia presso i Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze


La Soprintendenza ha sempre Omesso le Procedure per il Recupero

L’inerzia di tutti i Funzionari della Soprintendenza nel mancato recupero della refurtiva, dal 1994 ad oggi,

è stata ufficialmente motivata «dall’assenza di qualsiasi denuncia di furto concernente l’Archivio Spinelli».

Dichiarazione del Soprintendente Antonio Dentoni Litta datata 21 febbraio 2008


I Festari Recuperano il Fascicolo delle Indagini sul Furto del 1980

Nel gennaio 2017 i fratelli Festari recuperano il fascicolo delle indagini relative al furto del 1980,

svolte nel 1994 - 95 dal Comando dei Carabinieri - Tutela Patrimonio Artistico - Nucleo di Firenze


Dal Fascicolo Emergono Contraddittorie Testimonianze

Dal fascicolo dell’indagine emerge la missione negli U.S.A. condotta nel 1991 dal Ministero,

oltre alle dichiarazioni della Soprintendenza circa la notifica sui documenti sottratti nel 1980.


Interrogatori condotti dai Carabinieri del Nucleo di Firenze nel 1994 - 1995

I Fratelli Festari Diffidano il Ministro dei Beni Culturali

Sulla base delle evidenze contenute nel fascicolo delle indagini, a totale smentita delle false tesi sostenute

dalla Soprintendenza, i Fratelli Festari inviano nuova Diffida al Ministero per il recupero delle 3 Filze.


Il Ministero Denuncia l’Università di Yale per Illecita Esportazione

Il Direttore degli Archivi Gino Famiglietti, coinvolto direttamente dalla Diffida dei Fratelli Festari,

constatate le evidenze oggettive contenute nella Diffida, sporge denuncia contro l’Università di Yale


L’ARCHIVIO DI GIORGIO VASARI

I CONTI FESTARI RASPONI SPINELLI

I° CAPITOLO


L’Archivio di Giorgio Vasari

34 Unità o Filze contenenti i documenti, numerate originariamente dai Conti Rasponi Spinelli,

per un totale di oltre 6.000 carte originali e manoscritti

All'interno dell‘Archivio si possono individuare almeno tre tipologie di documenti:

• Il Carteggio tra Giorgio Vasari e i personaggi illustri del XVI secolo.

• Gli appunti di lavoro e i ricordi personali di Giorgio Vasari, in particolare le sue Ricordanze e il suo

Zibaldone.

• Le lettere, i contratti e i libri relativi all'amministrazione delle proprietà vasariane, con documenti

compresi tra il 1461 e il 1686, pertinenti sia Giorgio Vasari che altri membri della famiglia.


Contenuti e Personaggi Illustri

L’Archivio Vasari, è una delle fonti più preziose per lo studio della Storia dell’Arte del XVI secolo;

uno dei più importanti nuclei documentari di carattere privato esistenti in Italia e al mondo.

Nella maggior parte dei casi, le lettere trattano di argomenti d'arte, di soggetti per

dipinti ed apparati scenografici, rappresentando, dal punto di vista storico e documentario, una fonte

preziosissima, senza la quale, un'analisi della cultura italiana del XVI secolo non sarebbe completa.

Tra gli illustri personaggi che intrattennero corrispondenza con Vasari si segnalano il

Granduca di Toscana Cosimo I dei Medici ed importanti artisti come Michelangelo Buonarroti, di cui

sono conservate nell'archivio 17 lettere autografe, indirizzate al “caro amico Giorgio Vasari”.


Il Testamento del Cavalier Francesco Maria Vasari

Il Senatore Buonsignor Spinelli, Esecutore Testamentario di Francesco Maria Vasari,

acquista nel 1687 le Carte Vasari

In data 3 marzo del 1686, con la morte del Cavalier Francesco Maria

Vasari, nipote del famoso Giorgio Vasari, il nobiluomo, Senatore

Bonsignor Spinelli, esecutore testamentario dell’ultimo Vasari, acquisì e

divenne proprietario delle Carte Vasari, così come le stesse Carte Vasari

in originale documentano.

Tomba del Senatore Bonsignor Spinelli

Chiesa di Santa Croce - Firenze


I Conti Festari Rasponi Spinelli

I Conti Festari Rasponi Spinelli, sono i Proprietari e Custodi dell’Archivio Vasari

in soluzione di continuità per successione ereditaria da oltre 330 anni

L’Archivio Vasari, per oltre un secolo, restò in casa

Vasari, situata in Borgo Santa Croce a Firenze, fino alla morte

dell’ultimo erede dell’artista.

Di lì a breve, i documenti dell’Archivio furono comprati e

finirono tra le carte del Senatore Bonsignore Spinelli, esecutore

testamentario della famiglia estinta.

In casa degli eredi Spinelli, negli anni diventati Conti

Rasponi-Spinelli ed infine Festari-Rasponi-Spinelli, l’archivio Vasari è

stato amorevolmente conservato, e pressoché ignorato dagli studiosi,

per più di due secoli.


1908 - RINVENIMENTO DELL’ARCHIVIO VASARI

1911 - IPOTESI DI AZIONE LEGALE DELLA CONFRATERNITA DEI LAICI DI AREZZO

1917 - NOTIFICA DELLO STATO ITALIANO DI NOTEVOLE INTERESSE STORICO

1921 - DEPOSITO DELL’ARCHIVIO VASARI AD AREZZO

II° CAPITOLO


1908 - Un Lembo del Secol d’Oro

Giovanni Poggi Direttore del Museo Nazionale del Bargello,

individua le Carte Vasari custodite all’interno dell’Archivio Spinelli e ne dà pubblica notizia.

“Un lembo del secolo d’oro” come lo definì il giornalista e scrittore

Ugo Ojetti sulle pagine del “Corriere della Sera” nel 1908 quando

Giovanni Poggi, allora Direttore del Museo Nazionale del Bargello,

lo rinvenne nell’Archivio Spinelli.

“Una fonte d’inestimabile valore” che ha segnato lo studio della

Storia dell’Arte del Rinascimento e del Cinquecento italiano.

A queste carte, così come alla sua opera artistica e letteraria, Vasari

affidò il compito di conservar memoria di sé, di “lasciar fama” e di

combattere la “voracità del tempo”.


Prime Incomprensioni sull’Archivio Vasari

Lettera del Conte Luciano Rasponi Spinelli

a Giovanni Poggi Direttore del Museo del Bargello

Lo studioso Giovanni Poggi, nel corso di una ricerca svolta consultando i documenti dell'Archivio

Spinelli, grazie all'autorizzazione del Conte Luciano Rasponi Spinelli, individua le carte di Giorgio

Vasari e ne dà pubblica notizia senza il preventivo assenso del Conte Luciano Rasponi Spinelli.


La Confraternita dei Laici di Arezzo ipotizza di rivendicare la Proprietà

Il Presidente della Confraternita dei Laici Gamurrini, scarta l’ipotesi di avviare Azione Legale

per la proprietà dell’Archivio Vasari, vista la regolarità del contratto originario di acquisto

La Confraternita dei Laici d'Arezzo, beneficiaria delle proprietà Immobiliari dell'ultimo discendente

della Famiglia Vasari, valuta la possibilità di fare causa legale al Conte Luciano Rasponi Spinelli.


Il Parere del Deputato di Arezzo Lando Landucci

Il Deputato di Arezzo Landucci consiglia Giovanni Poggi, direttore del Museo del Bargello,

di trattare per la Cessione dell’Archivio e distruggere le conclusioni di Gamurrini.

Il tentativo di impossessamento delle Carte Vasari aumenta e coinvolge nuovi soggetti, come

documenta la lettera scritta nel settembre 1911 dal Deputato di Arezzo Lando Landucci allo studioso

Giovanni Poggi.


1917 - Notifica del Ministero della Pubblica Istruzione

Il Ministero della Pubblica Istruzione nel 1917 dichiara

le 34 Filze dell’Archivio Vasari di notevole interesse storico

Il Ministero della Pubblica Istruzione, (Ministro Guido Gonella) con Notifica del 1917 inviata al Conte

Luciano Rasponi Spinelli, dichiarerà per la prima volta, le 34 Filze dell’Archivio Vasari, di notevole

interesse storico.


Il Contratto di Deposito del 1921

Nel 1921 il Conte Luciano Rasponi Spinelli consegnò 31 Filze dell’Archivio Vasari

in deposito perpetuo al Comune di Arezzo per agevolarne lo Studio e la Diffusione dei contenuti

Nel 1921 il Conte Luciano Rasponi Spinelli consegnò 31 Filze dell’Archivio Vasari in deposito perpetuo

al Comune di Arezzo; le altre 3 Filze dell’Archivio Vasari furono conservate fino al 1980 nella Villa di

Murlo a San Casciano Val di Pesa, per poi essere sottratte nel corso del famoso furto, con tutto

l’Archivio Spinelli.


La Clausola del Contratto di Deposito

“che esso dovesse essere adeguatamente conservato

nella casa di Vasari ad Arezzo”

Il Contratto di Deposito citava espressamente la clausola “che esso dovesse essere adeguatamente

conservato nella casa di Vasari”, da poco adattata a Museo, pena la restituzione, in caso di

“deterioramento e incuria”.


1985 - EREDITA’ CONTI RASPONI SPINELLI

GIOVANNI FESTARI RASPONI SPINELLI EREDE UNIVERSALE

III° CAPITOLO


Eredità Conti Rasponi Spinelli

Successione della Contessa

Flora Romano Rasponi Spinelli

Il 4 ottobre 1985, giorno di apertura della successione della Contessa Flora Romano Rasponi Spinelli,

il Conte Giovanni Festari diventa unico erede universale di tutto il patrimonio dei Conti Rasponi

Spinelli.


La curiosa visita del Soprintendente Luigi Borgia

“non accetti l’eredità ormai prossima,

poiché ne avrà solo problemi ”

Nel 1984 il sovrintendente dottor Luigi Borgia volle

ufficialmente incontrare il Conte Giovanni Festari al quale però

non riferì nulla dell’Archivio Vasari in deposito ad Arezzo.

L’incontro si concluse con il consiglio del dottor Borgia di non

accettare l’eredità ormai prossima “poiché ne avrà solo

problemi”.

A quel tempo il Conte Giovanni Festari non era a conoscenza né

del Deposito dell’Archivio Vasari ad Arezzo, né del Contratto di

Deposito redatto nel 1921 dal Conte Luciano Rasponi Spinelli.


1988 - ACQUISTO DELL’UNIVERSITA’ DI YALE

1989 - RITROVAMENTO DEL CONTRATTO DI DEPOSITO

1990 - RICHIESTA DI RESTITUZIONE DELL’ARCHIVIO VASARI

1991 - TRATTATIVA CON LO STATO ITALIANO PER LA CESSIONE DELL’ARCHIVIO

IV° CAPITOLO


1988 - L’Università di Yale acquista un Archivio Rinascimentale

L’Archivio Spinelli e le Filze dell’Archivio Vasari sottratte nel furto del 1980 ricompaiono nel 1988,

ufficialmente acquistate dall’Università di Yale; Giovanni Festari non ne viene al corrente.


1989 - Giovanni Festari Ritrova il Contratto di Deposito del 1921

Nel 1989 il Conte Giovanni Festari ritrova casualmente, nel sottofondo di un armadio,

l’inventario di tutto l’Archivio Spinelli e il Contratto di Deposito dell’Archivio Vasari

Solo nel 1989, in una villa ereditata a Firenze, nello smontare un mobile

del 700 che non passava dalla porta, il Conte Giovanni Festari ritrova

casualmente, nel sottofondo dello stesso, vari oggetti e documenti, tra cui

l’Inventario di tutto l’Archivio Spinelli e, all’interno di una scatola

cilindrica in ottone, il Contratto di Deposito con il quale il Conte Luciano

Rasponi Spinelli depositava nel 1921 al Comune di Arezzo l’Archivio

Vasari.

A seguito del ritrovamento del Contratto di Deposito, il Conte Giovanni

Festari, viene a conoscenza dell’esistenza dell’Archivio Vasari e si reca a

Casa Vasari in Arezzo per visionarlo.


1990 - Giovanni Festari Richiede la Restituzione dell’Archivio Vasari

Il 28 settembre 1990, constatato lo stato di degrado nel quale era custodito l’Archivio Vasari,

il Conte Giovanni Festari richiede ufficialmente la restituzione «del Bene» al Comune di Arezzo.

Comunicazione al Soprintendente per i Beni Architettonici 14 aprile 2008


1991 - Proposta di cessione dell’Archivio Vasari allo Stato Italiano

Nel 1991 Giovanni Festari, nonostante sia ancora pendente una causa in corso con il Comune

di Arezzo per la restituzione dell’Archivio Vasari, propone allo Stato Italiano la sua cessione.

Il 9 aprile 1991, per chiudere ogni tipo di contenzioso e controversia, il Conte Giovanni Festari

Rasponi Spinelli offrì in acquisto l’Archivio Vasari allo Stato Italiano.

Comunicazione a Giovanni Festari in data 10 gennaio 1995


8 MARZO 1994 - DECRETO DI VINCOLO PERTINENZIALE

7 APRILE 1994 - FINE DELLA TRATTATIVA CON LO STATO

V° CAPITOLO


8 marzo 1994 - Notifica e Decreto di Vincolo Pertinenziale

Su proposta della Soprintendente Paola Benigni, le 31 Filze dell’Archivio Vasari depositate nel 1921

dal Conte Spinelli al Comune di Arezzo, vengono vincolate a Casa Museo Vasari di Arezzo.


Il Vincolo Pertinenziale del 1994

E’ pendente una causa civile con il Comune di Arezzo

E’ fallito ogni tentativo di trattativa con lo Stato italiano



L’Archivio Vasari è detenuto di fatto

alla Soprintendenza ai Beni Ambientali



Tutelare l’Archivio Vasari

da Smembramenti e Dispersioni



Altre 3 unità documentarie si trovano oggi a New Haven

Acquistate nel 1988 dalla Beinecke Library dell’Università di Yale


7 aprile 1994 – Fine della Trattativa con lo Stato

E’ respinta la proposta di cessione dell’Archivio Vasari

allo Stato italiano

Comunicazione ufficiale a Giovanni Festari in data 10 gennaio 1995


15 - 17 APRILE 1994 - SIMPOSIO DELL’UNIVERSITA’ DI YALE

28 APRILE 1994 - ESPOSTO DI GIOVANNI FESTARI INERENTE LA REFURTIVA

VI° CAPITOLO


Il Simposio organizzato dall’Università di Yale

Nel 1994 l’Università di Yale organizza un Simposio inerente l’Archivio Rasponi Spinelli

Relatori italiani: Cristina Acidini Luchinat - Alessandro Cecchi - Anna Maria Testaverde


An International Symposium & Exhibition

I Relatori italiani al Simposio di Yale

Acidini - Cecchi - Testaverde


Aprile 1994 - La Denuncia di Giovanni Festari Rasponi Spinelli

Giovanni Festari nel venire a conoscenza del riciclaggio della refurtiva sottratta nel 1980

deposita immediata denuncia presso i Carabinieri del Nucleo Operativo di Firenze


SENTENZE SULLA PROPRIETA’ E POSSESSO DELL’ARCHIVIO VASARI

2000 – SENTENZA SULLA PROPRIETA’ DELL’ARCHIVIO VASARI

2016 – SENTENZA SUL POSSESSO DELL’ARCHIVIO VASARI

VII° CAPITOLO


2000 - La Condanna del Comune di Arezzo

La sentenza della Corte di Appello di Firenze condanna il Comune di Arezzo alla restituzione

dell’Archivio a Giovanni Festari e al risarcimento del danno economico per i documenti smarriti


La Perdita di alcuni Documenti

Il dispositivo della sentenza cita espressamente la responsabilità del Comune di Arezzo

che ammette la perdita di alcuni documenti, «a causa degli eventi bellici».


TUTTI I DECRETI DI NOTIFICA PER NOTEVOLE INTERESSE STORICO

REATO DI OMISSIONE DI ATTI D’AUFFICIO NEL MANCATO RECUPERO

VIII° CAPITOLO


1917 - Notifica del Ministero della Pubblica Istruzione

Il Ministero della Pubblica Istruzione nel 1917 dichiara

le 34 Filze dell’Archivio Vasari di notevole interesse storico

Il Ministero della Pubblica Istruzione, (Ministro Guido Gonella) con Notifica del 1917 inviata al Conte

Luciano Rasponi Spinelli, dichiarerà per la prima volta, le 34 Filze dell’Archivio Vasari, di notevole

interesse storico.


1991 - Notifica del Ministero dei Beni Culturali

Il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali (Ministro F. Facchiano) in data 23 marzo 1991 rinnova la

dichiarazione già Notificata nel 1917, di notevole interesse storico inerente solo 31 Filze dell’Archivio Vasari


8 marzo 1994 - Notifica e Decreto di Vincolo Pertinenziale

Su proposta della Soprintendente Paola Benigni, le 31 Filze dell’Archivio Vasari, depositate nel 1921

dal Conte Spinelli al Comune di Arezzo, sono vincolate con Decreto a firma Ministro A. Ronchey.


1996 - Il Ministero rinnova la notifica di notevole interesse storico

Nel 1996, il Ministero per i Beni Culturali, presieduto da Antonio Paolucci, rinnova Decreto di Notifica

dell’Archivio «nella sua interezza composta da n. 34 unità» confermando la proprietà a Giovanni Festari.


L’atto della Soprintendenza, emesso il 19 gennaio 1996, a firma Paola Benigni, risulta quanto mai contrastante; in esso si giunge

alla nomina ufficiale dell’Università di Yale, quale detentrice delle tre Filze Notificate, oggetto di reato di Furto, Riciclaggio e

Ricettazione.

Secondo la Soprintendenza, la Notifica del 1996 non è divenuta operante

L’inerzia di tutti i Funzionari della Soprintendenza e relativi Ministri ai Beni Culturali, dal 1994 ad oggi

è stata ufficialmente motivata «dall’assenza di qualsiasi denuncia di furto concernente l’Archivio Spinelli».



2005 - 2009 - 2014 - PROCEDURE ESECUTIVE

SMEMBRAMENTO DELL’ARCHIVIO VASARI E TURBATIVA D’ASTA

IX° CAPITOLO



Reato di Smembramento dell’Archivio Vasari

2005 – 2009 - 2014

Procedure Esecutive sull’Archivio Vasari

Tutte le Procedure avvennero in ottica di REATO PENALE DI SMEMBRAMENTO DELL'ARCHIVIO

VASARI, in quanto, in base alla normativa speciale del Codice Dei Beni Culturali e sulla base della

Notifica del 1917 e seguenti, L'ARCHIVIO VASARI E' UN "UNICUUM DOCUMENTALE

INSCINDIBILE" E NE E' VIETATA LA VENDITA E LA CESSIONE PARZIALE O DI SINGOLI

DOCUMENTI.

Tutte le procedure esecutive però, hanno sempre MIRATO AD AGGREDIRE ALL'ASTA SOLO 31 DELLE

34 FILZE (mai le 3 Filze detenute illegalmente dall'Università di Yale), nonostante l’articolo n. 20 del

Codice Dei Beni Culturali lo VIETI ESPRESSAMENTE.

Autorizzazione della Soprintendenza allo Smembramento

Nonostante la notifica del 1917, riconfermata nel 1991, 1994 e1996, consideri tutto l’Archivio Vasari un

Unicuum Inscindibile, la Soprintendenza ne ha autorizzato lo smembramento nel corso di più procedure.




La Strategia dei Pignoramenti

2005 – 2009 - 2014

Procedure Esecutive sull’Archivio Vasari

Fatto curioso è che ognuno dei tre pignoramenti sia sempre avvenuto in concomitanza con eventi particolari.

La procedura del 2005 fu avviata il giorno prima della restituzione dell’Archivio Vasari a Giovanni Festari come

da dispositivo della sentenza di secondo grado della Corte di Appello di Firenze.

La procedura del 2010 avvenne da parte di Equitalia, in seguito alla vendita del 2009, direttamente nei confronti

del Conte Giovanni Festari, scomparso però alcuni mesi prima.

La procedura del 2014 è infine l’ennesimo estremo tentativo di sottrarre «il bene» tramite azioni giudiziarie,

sventato dalla famiglia Festari in data 4 luglio 2017, a cui ha fatto immediatamente seguito, in data 6 luglio 2017, un

procedimento di esproprio per pubblica utilità, attualmente ancora in corso, sostenuto da false motivazioni, sempre e solamente

indirizzato su 31 Filze e non su tutte le 34 Filze Notificate ( le 3 Filze detenute dall’Università di Yale non si toccano ).


Il Valore Base d’Asta dell’Archivio del Perito Antonio Pettini

Il Vincolo Pertinenziale del 1994 apposto sulle Carte Vasari da Paola Benigni

«essenzialmente determina una svalutazione di fatto del loro valore commerciale»

Nel corso delle tre procedure esecutive, sulla base del Vincolo Pertinenziale del 1994 e dei presunti limiti che esso imponeva ai

legittimi proprietari, venivano sempre periziati valori e basi d'asta dell'Archivio Vasari pressoché nulli.

Perizia Antonio Pettini 9 gennaio 2017


Il «Congruo» Prezzo della Base d’Asta stabilito da Paola Benigni

La valutazione della Soprintendente Paola Benigni inerente il valore d’asta dell’Archivio Vasari,

tiene conto anche della crisi del mercato documentario e ne fissa l’importo per euro 1.126.392,50

Per la Soprintendente Paola Benigni, colei che pose nel 1994 il Vincolo Pertinenziale sull’Archivio Vasari, il valore di stima,

che emerge dalla perizia di Antonio Pettini in data 9 gennaio 2017 è a suo dire eccessiva !

Parere Soprintendente Paola Benigni 24 gennaio 2017


Il Vincolo Pertinenziale determina una Svalutazione dell’Archivio

Il Vincolo Pertinenziale a Casa Vasari posto da Paola Benigni sull’Archivio Vasari è, secondo la

Soprintendenza, la causa diretta e più volte confermata, dell’annullamento del suo valore commerciale

Perizia Antonio Pettini 9 gennaio 2017

Il Vincolo Pertinenziale Casa Vasari del 1994 produce quindi una totale svalutazione commerciale dell’Archivio Vasari e, tale

vincolo, sembra stato apposto proprio di proposito, col preciso obbiettivo di produrre un danno alla famiglia proprietaria.


Quando l’Archivio esce da Casa Vasari riacquisisce il Proprio Valore

Nel maggio 2015, il Giudice Ilaria Benincasa del Tribunale di Arezzo, autorizza l’esposizione dell’Archivio Vasari nel rispetto delle Prescrizioni, a fronte di stipula polizza assicurativa con valore assicurato non inferiore a euro 90 milioni

Nel maggio 2015, al fine di autorizzare una Mostra, il Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Arezzo Ilaria Benincasa, chiese

espressamente che fosse stipulata e depositata in atti adeguata polizza assicurativa per un valore non inferiore a 90 milioni di euro.


L’Autorizzazione del Giudice Carlo Breggia

Chiede che sia depositata in atti adeguata polizza assicurativa

Sempre per un valore non inferiore a 90 milioni di euro

In data 4 maggio 2016, al fine di autorizzare la Mostra di Firenze, il Giudice del Tribunale di Arezzo Carlo Breggia, chiede

espressamente che sia stipulata e depositata in atti adeguata polizza assicurativa per un valore non inferiore a 90 milioni di euro.


La Polizza Assicurativa della Mostra «Michelangelo e Vasari»

Il Valore Assicurato per euro 90 milioni con Stima accettata da un Pool di Primarie Compagnie

Lloyd’s of London - Italiana Assicurazioni - Reale Mutua Assicurazioni


Il Valore Commerciale sulla Base di una Reale Proposta d’Acquisto

Contratto con la Ross Engineering di Mosca

Vendita per 150 milioni di euro bloccata in extremis con Sequestro Penale

Il giorno 8 luglio 2009 il conte Giovanni Festari Rasponi Spinelli sottoscrive atto di compravendita con la ROSS

ENGINEERING di Mosca.

Il 14 Ottobre 2009 la Soprintendenza comunica alla Famiglia Festari che a seguito delle integrazioni pervenute il

23 settembre 2009, la denuncia di trasferimento del 8 luglio 2009 può ritenersi debitamente integrata in ogni suo elemento e

quindi notifica che ha avviato il procedimento di prelazione fissando il termine in 180 giorni, con scadenza il 20 marzo 2010.

Il 18 Marzo 2010 (due giorni prima della scadenza del termine per il diritto di prelazione a favore dello Stato)

viene posto Sequestro Penale dell’Archivio Vasari, motivato dall’ipotesi che la firma del Conte Giovanni Festari apposta sul

contratto di compravendita con la Ross Engineering fosse stata falsificata.

Il 1 Dicembre 2010 viene fatta Revoca del sequestro penale stante l’infondata motivazione.

GENNAIO 2017 - RECUPERO DEL FASCICOLO SULLE INDAGINI

MARZO 2017 - DIFFIDA FESTARI AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI

X° CAPITOLO


Le Indagini Svolte nel 1994 - 95 sul Furto del 1980

Il fascicolo delle indagini

viene recuperato dai fratelli Festari

Nel gennaio del 2017, dopo vari ed infruttuosi tentativi effettuati in passato, i fratelli Festari Rasponi Spinelli, recuperano il

fascicolo delle indagini svolte nel 1994 dalla Procura della Repubblica di Firenze in seguito alle denunce effettuate dal padre

ed inerenti il furto avvenuto nel 1980 nonché la refurtiva poi ricomparsa all’Università di Yale.

I Soprintendenti Diana Marta Toccafondi, Paola Benigni e Antonio Dentoni Litta, per anni avevano dichiarato di non aver mai

potuto procede col recupero delle filze di Yale, per mancanza di una denuncia di furto da parte dei proprietari (cosa fra l’altro

non necessaria ai fini di rogatorie internazionale inerenti beni notificati una volta che questi siano individuati).


Le Dichiarazioni Divergenti di Babcock e Paola Benigni

Babcock sostiene l’assenza di Notifiche

La Soprintendenza dichiara che sono Notificate dal 1917

Dal fascicolo delle indagini e dai relativi interrogatori, emergono tesi contrastanti circa date e Notifiche relative ai documenti

in questione.

La Soprintendenza sostiene che le filze detenute dall’Università di Yale siano Notificate dal 1917.


Archiviazione delle Indagini sul furto del 1998

Invece di vagliare l’opportunità di emettere Commissione Rogatoria Internazionale

il giudice incaricato, nel 2004 archivierà misteriosamente tutta l’indagine

Nonostante l’esito dell’indagine, l’individuazione dei soggetti coinvolti nel furto ed il verbale dei militari del Nucleo, l’inchiesta

sarà misteriosamente archiviata nel 2004 dal giudice incaricato, senza avvio di rogatoria internazionale, senza sequestro della

refurtiva né comunicazione alcuna ai proprietari dell’Archivio Vasari, circa l’archiviazione delle inchiesta stessa.


2017 - Diffida dei Fratelli Festari al Ministro dei Beni Culturali

Per il recupero delle Filze detenute dall’Università di Yale

e contro lo smembramento dell'Archivio Vasari, sottoposto ancora a procedura esecutiva

In data 14 marzo 2017, a fronte del recupero del fascicolo delle indagini e, sulla base dei contenuti emersi, la Famiglia Festari

invia nuova DIFFIDA al Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, affinché vengano intrapresa rogatoria

internazionale per illecita esportazione contro l’Università di Yale, atta ad ottenere il recupero delle 3 filze dell’Archivio

Vasari, ancora detenute ufficialmente ed illegalmente dalla Università di Yale dal lontano 1988.


2017 - Diffida dei Fratelli Festari al Ministro dei Beni Culturali

Sulla base delle evidenze contenute nel fascicolo delle indagini, i Fratelli Festari inviano

nuova Diffida al Ministro dei Beni Culturali per il recupero delle Filze a loro sottratte


GIUGNO 2017 - DENUNCIA PER ILLECITA ESPORTAZIONE

IL DIRETTORE GENERALE DEGLI ARCHIVI DENUNCIA L’UNIVERSITA’ DI YALE

XI° CAPITOLO


2017 - Denuncia contro l’Università di Yale per Illecita Esportazione

Il Direttore degli Archivi Gino Famiglietti, coinvolto direttamente dalla Diffida dei Fratelli Festari,

constatate le evidenze oggettive contenute nella Diffida, sporge denuncia contro l’Università di Yale


Esposto presso la Procura della Repubblica di Roma

Il Direttore Gino Famiglietti chiede alla Procura di Roma di acclarare i fatti descritti,

di verificare le responsabilità penali e gli autori dei reati commessi.


Le Dichiarazioni del Direttore Famiglietti nella Denuncia

Robert Babcock ha sostenuto il falso

poiché le tre Filze sono sottoposte a tutela dal 1917

Il Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, nel testo della denuncia per illecita esportazione, sostiene senza mezzi

termini che Robert Babcock, direttore della Beinecke Library, ha dichiarato il falso.


La Lettera di Paola Benigni a Robert Babcock del 1996

Nella denuncia depositata da Famiglietti, è riportata la corrispondenza avvenuta nel 1996 fra la Benigni

e Babcock nella quale l’Archivio Vasari è dichiarato: insieme organico e inscindibile di interesse storico


La Lettera di Paola Benigni a Robert Babcock del 1996

Sempre nella lettera del 1996 la Soprintendente Paola Benigni chiede a Robert Babcock, direttore della

Beinecke Library, di restituire all’Italia con un « atto di grande di liberalità » almeno le tre filze vasariane


La Risposta di Robert Babcock a Paola Benigni

Nella denuncia depositata da Famiglietti, è riportata anche la risposta di Robert Babcock alla lettera

inviata da Paola Benigni nel 1996: «siamo stati assicurati dai venditori che la collezione non è notificata»

Il Direttore Robert Babcock il 22 marzo del 1996 risponde a Paola Benigni che i venditori, dai quali è stato acquisito tutto il

materiale nel 1988, hanno assicurato l’assenza di notifiche.


La Risposta di Robert Babcock a Paola Benigni

Robert Babcock, sempre nella lettera del 1996, chiede espressamente a Paola Benigni che gli siano

inviate evidenze relative al furto del 1980, senza le quali sarà costretto a respingere la sua richiesta.


IPOTESI DI REATO DI RICETTAZIONE COMMESSO DALL’UNIVERSITA’ DI YALE

IPOTESI DI REATI PLURIMI COMMESSI DAI FUNZIONARI DELLA SOPRINTENDENZA

PROCEDIMENTO DI ROGATORIA INTERNAZIONALE PER IL RECUPERO DELLA REFURTIVA

CONCLUSIONI


Ipotesi di Reato di Ricettazione commesso dall’Università di Yale

L’Università di Yale nel 1988 ha acquistato, inconsapevolmente o meno, l’Archivio Rasponi Spinelli,

dichiarato di Notevole Interesse Storico e sottratto illecitamente nel corso di un furto acclarato.

Nonostante il Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, sostenga senza mezzi termini che Robert

Babcock, direttore della Beinecke Library, abbia dichiarato il falso, questa tesi deve essere ancora al momento oggettivamente

verificata ed eventualmente dimostrata sulla base degli elementi contenuti nel contratto originario di acquisto.

Il Babcock infatti ha sostenuto che «i venditori hanno assicurato l’assenza di vincoli» e ne hanno certificato la

provenienza documentando che l’Archivio Spinelli aveva già lasciato il territorio italiano nel 1934.

L’indagine dovrebbe quindi ora potenzialmente allargarsi al fine verificare l’identità dei «venditori che hanno

assicurato l’assenza di vincoli», ingannando l’Università di Yale e certificando la lecita provenienza di un «Oggetto» che in

realtà è stato illecitamente sottratto nel corso di un furto inconfutabilmente acclarato.


Ipotesi di Reati Plurimi commessi dai Funzionari della Soprintendenza

I Funzionari della Soprintendenza hanno nel corso di quasi trent’anni, omesso qualsiasi procedura

per il recupero dell’Archivio Vasari, ripetutamente attestato il falso, autorizzato lo smembramento.

Il comportamento che i funzionari della Soprintendenza Archivistica per la Toscana hanno adottato in seguito

alla causa mossa da Giovanni Festari nel 1990 per la restituzione causa incuria nella conservazione dell’Archivio Vasari e

successivamente poi, in seguito alla denuncia dello stesso Giovanni Festari depositata nell’anno 1994, inerente il Simposio

dell’Università di Yale ed il rinvenimento dell’Archivio Rasponi Spinelli, è quanto mai incomprensibile, illogico, nonché

condannato dallo stesso Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, nella propria denuncia contro l’Università di Yale

per illecita esportazione depositata nel giugno del 2017.


Procedimento di Rogatoria Internazionale per il Recupero della Refurtiva

Dal giugno del 2017 è attiva una denuncia mossa dalla Direzione Generale degli Archivi

nei confronti dell’Università di Yale, per il Reato di Illecita Esportazione ed Alienazione.

Nel giungo del 2017, il Direttore Generale degli Archivi Gino Famiglietti, ha depositato esposto presso la

Procura della Repubblica di Roma, inerente il reato di Illecita Esportazione ed Alienazione commesso dall’Università di Yale.

A distanza di un anno dall’esposto non si hanno ancora notizie ufficiali circa l’esito delle indagini.

Al fine di contribuire attivamente con la Procura della Repubblica e il Ministero dei Beni Culturali al recupero

dell’Archivio Rasponi Spinelli e delle tre Filze dell’Archivio Vasari ancora detenute dall’Università di Yale, la famiglia Festari

Rasponi Spinelli, proprietaria di tale compendio documentale, conferma il proprio impegno di sempre nel coadiuvare ed

agevolare il lavoro delle Funzioni Istituzionali attualmente impegnate nella complessa e delicata operazione.


PER APPROFONDIMENTI E CONSULTAZIONE DEI DOCUMENTI

Sito Web: http://www.michelangelovasari.it

Mail: [email protected]


Dossier Archivio Vasari "Le Verità Nascoste"


Documents

Presentazione standard di PowerPoint · STORIA DI UNA GUERRA CHE DURA DA OLTRE 30 ANNI FINALIZZATA A CANCELLARE TUTTE LE PROVE INERENTI UN FURTO, AVVENUTO NEL 1980, NELLA VILLA DI