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I.T.C.G. «Medaglia d’oro città di Cassino» Cassino-(FR)
U. D. A.
multidisciplinare
«L’acqua: fonte di vita e tesoro prezioso del territorio di Cassino»
a cura
della classe I C
A. S. 2017/18
Le Terme Varroniane : il parco naturale - termale più grande d’Europa
Le TERME VARRONIANE, situate nei pressi dellastazione ferroviaria di Cassino, rappresentano unvero e proprio parco naturale-termale, nato neldopoguerra (non dimentichiamo che la nostra cittàfu completamente distrutta durante il II conflittomondiale!) sulla villa di Marco Terenzio Varrone.Vi confluiscono le acque del fiume Rapido e visgorgano migliaia di sorgenti che generano uno deirami del fiume Gari. Questa zona sorgentizia èclassificata come la più grande d’Europa ed è, oggi,gestita da privati.
Già in epoca romana erano notele proprietà di queste acque. Nona caso M. T. Varrone provvide aderigere un edificio termale sullesorgenti del Gari.Nella sua opera «De re rustica»scrive: «…possiedo nei pressidella città di Cassino un fiumelimpido e profondo, che passaattraverso la mia villa…»
Alcune notizie sul Gari
Dalla confluenza del fiume GARI con il LIRI , nasce ilGARIGLIANO, che segna il confine meridionale tra leregioni Lazio e Campania. Il Gari è conosciuto inquanto fu teatro di uno degli eventi più cruenti dellaseconda guerra mondiale, sebbene la battaglia chevi si svolse è meglio nota con il nome di «Battagliadel fiume Rapido».Il Gari nasce nel cuore della città di Cassino.Le sue sorgenti sorgono alle pendici di Montecassinoe della Rocca Janula, alle spalle della Chiesa Madree nella centralissima Piazza Corte. Dopo un brevetratto sotterraneo, il Gari riemerge all'interno delParco XV Marzo 1944 (o Villa Comunale), dove sidivide in due rami, che si ricongiungono all'internodel parco stesso, formando il caratteristico laghetto.Un tratto del fiume, all'interno del Comune diCassino, è costeggiato da un percorso pedonale eciclabile. Lungo il suo cammino, il Gari riceve leacque del Rapido, nei pressi delle Terme varroniane,dove incrementa la sua portata grazie ancheall'afflusso di innumerevoli fonti di acque sorgive.Il Gari, proseguendo il suo corso verso sud-ovest,riceve le acque di altri piccoli affluenti (come il Faioed il Corvo) per poi congiungersi con il fiume Liri nelterritorio comunale di Sant'Apollinare, nella localitàdetta «Giunture».
Il GARI poco prima di diventare il GARIGLIANO
segna, per un piccolo tratto, il confine regionale tra Lazio e Campania. Da qui prosegue per altri 38 km
ricevendo, da sinistra, il fiume Peccia e, successivamente, il torrente Ausente, andando poi
a sfociare nel MAR TIRRENO nel golfo di Gaeta. Il fiume Gari è inoltre particolarmente noto per
l'elevata corrente delle sue acque (portata stimata a circa 20 m³/s), dato che le sue sorgenti si
collocano proprio in quello che è considerato il bacino idrico più vasto d'Europa e, come già detto,
lungo il suo corso molti appassionati amano praticarvi il rafting.
il Garigliano, lungo il suo corso e alla sua foce
Essendo la città di Cassino moltoricca di acque, quest’ultimevengono captate dalla centrale chevi mostriamo in foto.Novantasei chilometri di condotte,oltre 8.500 litri al secondo diacqua pura e limpida, coprono ilfabbisogno potabile di unapopolazione distribuita su circametà della Campania. L’acquaproveniente dalle purissimesorgenti del Gari, entra interritorio molisano, raccoglie leacque di altre sorgenti, attraversail confine della Campania fino araggiungere la zona nord diCaserta, dove si riversa nelletubazioni che alimentano le acquedei rubinetti delle abitazioni.Questo servizio è offerto dallasocietà «Acqua Campaniaoccidentale».
Questo perché l’acqua è un bene per tutti!!!
La nostra acqua alimenta l’acquedotto campano
Proprio perché uguale per tutti e di tutti, l’oro blu è una risorsa da proteggere. Essa rappresenta l’elemento naturale
per eccellenza, va salvaguardata, in essa è iniziata la
vita !
«Acqua» Acqua di monteacqua di fonteacqua piovanaacqua sovranaacqua che odoacqua che lodo
acqua che squilliacqua che brilli
acqua che canti e piangiacqua che ridi e muggi
Tu sei la vita e sempre sempre fuggi»
Gabriele D’Annunzio
La nostra traduzione in
lingua spagnola
“Agua”Agua de montaña
agua de fuente,
agua de lluvia,
agua soberana,
agua que oigo,
agua que alabo,
agua que suenas,
agua que brilla,
agua que cantas y lloras,
agua que te ríes y te quejas.
Tu eres la vida
y siempre huyes siempre
Gabriele D’Annunzio
L’ACQUA la usiamo per bere, per lavarci, per
cucinare, per irrigare i campi. La troviamo ovunque,
scende dal cielo sotto forma di pioggia o neve, scorre nei
fiumi, forma i laghi, i mari, i ghiacciai. Si trova anche in
posti che non si riescono a vedere: sottoterra, nell'aria, in
tutti gli esseri viventi.
Le acque occupano circa il 71 % della superficie terrestre;
il 97% dell’idrosfera è acqua salata e la restante parte è
acqua dolce. Ogni gocciolina è composta da milioni di
piccolissime particelle, chiamate MOLECOLE formate, a
loro volta, da particelle ancora più piccole, dette ATOMI,
che sono le più piccole porzioni della materia. La molecola
dell’acqua è formata da un atomo di ossigeno e da due
atomi di idrogeno.
La sua formula chimica è H2O.
Una sintesi sulla storia dell’acqua
Le prime forme di vita apparvero 3,5 miliardi di anni fa nelle acque oceaniche: si trattava di
cellule quasi invisibili, che continuarono nel corso dei millenni ad aggregarsi, generando
organismi sempre più complessi e differenziati. Circa 800 milioni di anni fa comparvero i primi
protozoi e nei successivi 200 milioni di anni si svilupparono animali simili a meduse, a ricci ed
a stelle marine. Fino a 360 milioni di anni fa, l'acqua rimase l'unico ambiente in cui si
manifestò la vita; poi iniziarono a comparire esseri sempre più complessi ed in grado di
sopravvivere anche sulla terra oltre che in acqua. Venne quindi il momento dei primi ominidi,
circa 4 milioni di anni fa. Con la sua comparsa, l'uomo cambiò inevitabilmente anche la
"storia" dell’acqua e si rapportò ad essa con modalità differenti, in relazione ai diversi periodi
storici.
L’acqua è una risorsa limitata e, giorno
dopo giorno, lo sta diventando sempre di più, causa anche
dell’utilizzo improprio dei Paesi occidentali. Sono tanti gli
interessi che ruotano attorno ad essa, soprattutto da parte
delle grandi multinazionali, mentre si diffonde sempre di più
l’estrazione selvaggia dalle falde. L’acqua è un
bene fondamentale e imprescindibile per
la vita, non si può pensare in alcun modo
di trarne profitti.
È necessario sviluppare una NUOVA COSCIENZA circa l’uso
dell’acqua e correggere certi nostri comportamenti abituali
che parecchie volte ci portano ad abusare di questa preziosa
ed insostituibile risorsa. Bisogna utilizzarla nel modo
corretto, riducendo gli sprechi e limitandone i costi.
CONSUMO D’ACQUA
PRO CAPITE AL GIORNO
PERIODO LITRI CONSUMATI
Era pre-cristiana 12
Era greco-romana 20
Secolo XIX 60
Età contemporanea 800
ACQUA CONSUMATA NELLA PRODUZIONE DI ALCUNE
MERCI
MERCI LITRI CONSUMATI
1 tonnellata di carta 1.000.000
1 tonnellata di gomma
sintetica2.750.000
1 tonnellata di cereali 450.000
1 tonnellata di carne di
manzo31.500.000
1 barile di birra 1.800
Una doccia di 3 minuti 50
Un bagno in vasca 100
1 lavaggio di stoviglie 6
TOTALE CONSUMO
DOMESTICO PRO CAPITE
AL GIORNO129
Le tabelle evidenziano il crescente consumo ed uso dell’acqua nel
tempo.
IL NOSTRO SISTEMA IDRICO «FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI» :PIU’ DI UN TERZO
(IL 39%) DELL’ACQUA CHE SCORRE NELLE CONDUTTURE SI PERDE PER STRADA
REGIONI PERCENTUALI DI SPRECO
Abruzzo 57%
Calabria 56%
Puglia 56%
Lazio 46%
Sicilia 42%
Toscana 41%
Umbria 35%
Campania 33%
Marche 28%
Piemonte 27%
Veneto 26%
Basilicata 23%
Emilia Romagna 20%
Poiché l’acqua è un bene prezioso e determinante per la nostra esistenza, tutti dobbiamo evitare inutili sprechi .
Ecco un decalogo per un uso saggio:
1. Usare il frangi-getto (risparmia 6.000 litri l’anno).2. Preferire la doccia al bagno in vasca .
3. Utilizzare il bicchiere d’acqua per lavarsi i denti (risparmio: 18 litri ).4. Usare lavastoviglie e lavatrice solo a carico completo.
5. Tenere le verdure a mollo a lungo piuttosto che sotto l’acqua
corrente(risparmio: 4.500 litri l’anno).6. Non innaffiare continuamente le piante.
7. Innaffiare i giardini con metodo goccia a goccia .8. Realizzare due circuiti idrici : acqua potabile e altro .
9. Riparare il rubinetto che gocciola (perde, in un anno,35.000 litri).10. Utilizzare acqua di scarto delle verdure per innaffiare le piante.
L’acqua non è sostituibile da
altre risorse e prodotti
L’acqua è un dono della Natura : va mantenuta pulita e usata in quantità adeguata alle nostre
esigenze di sostentamento
L’acqua è soggetta ad esaurimento, se
Usata in maniera non sostenibile
L’acqua è essenziale alla vita :
tutti hanno diritto alla loro
quota
L’acqua deve essere conservata
entro limiti ecologici ed equi
L’acqua connette ogni parte del pianeta
attraverso il suo ciclo: l’uomo non deve
danneggiarlo
L’acqua è un bene comune e non
una merce
L’acqua deve essere gratuita per
le esigenze di sostentamento.
Nessuno ha il diritto di sprecare o
inquinare i sistemi di circolazione
dell’ acqua
Nel Commento generale delle Nazioni Unite Sono stati
individuati i seguenti principi della DEMOCRAZIA DELL’ACQUA
Garantire il diritto all’acqua significa garantire la pace sul pianeta.
L’oro blu, come il petrolio ieri, è causa di violenti conflitti in:
GHANA I poveri spendono il 50 % delle
loro entrate per dissetarsi .
CINA 10 milioni di persone costrette
a sfollare per la costruzione
della diga delle TRE GOLE
ETIOPIA-EGITTO-SUDAN Si è combattuto per le acque
del Nilo
TURCHIA-SIRIA-IRAQ I progetti di sviluppo idrico e il
controllo di sorgenti e bacini
idrici sono motivi di conflitti.
INDIA – PAKISTAN Combattono per le acque del
Gange
UNGHERIA -ROMANIA Si contendono le acque dello
Szamos
PALESTINA- GIORDANIA-
ISRAELE
Lottano per le acque del
Giordano
PER RIDURRE I CONFLITTI, L’ACQUA DEVE ESSERE CONSIDERATA COME
RISORSA COMUNE E NON COME MERCE .
Conseguenze geopoliticheLa guerra per l’oro blu
La guerra per il controllo dei territori ricchi di petrolio rappresenta ormai il passato;nei prossimi anni sarà L’ACQUA, LA RISORSA STRATEGICA che accenderà i CONFLITTI POLITICI più DRAMMATICI.
Quasi il 40%della popolazione mondiale dipende dai sistemi fluviali comuni a due o più Paesi.La COSTRUZIONE DI DIGHE
accentua leTENSIONIdovute alla
TRANSNAZIONALITA’costituendo uno degli strumenti maggiormente utilizzati dai Paesi a monte, come
vere e proprie armi di ricatto.
Le risorse idriche sono limitate, ma trovare il modo migliore per gestirle
significa lavorare per il BENE dell’UOMO e del PIANETA.
…soprattutto se si fa riferimento a quella potabile e a
quella davvero utilizzabile dall’uomo.
Poco meno del 65% dell’acqua potabile è localizzato in soli 13 paesi: Brasile
(14,9%), Russia (8,2%). Canada (6%), Stati Uniti (5,6%), Indonesia (5,2%), Cina (5,1%), Colombia (3,9%), India (3,5%), Perù (3,5%), Congo (2,3%), Venezuela
(2,2%), Bangladesh (2,2%), Birmania (1,9%).
La water economyè la scienza dedicata espressamente alle modalità di gestione delle risorse idriche per soddisfare i bisogni
dell’uomo senza danneggiare troppo l’ambiente. Se da un lato la richiesta d’acqua cresce, soprattutto con il
costante aumento della popolazione e dell’urbanizzazione (ovvero il trasferimento delle persone dalle campagne
alle città, con i conseguenti problemi legati alla possibilità di fornire acqua a tutti questi nuovi cittadini), dall’altro la
disponibilità di acqua che l’uomo può utilizzare diminuisce, complici soprattutto l’inquinamento, il cambiamento
del clima e la cattiva gestione (spreco e cattivo utilizzo).
… non possiamo tralasciare il gravissimo problema dell’ inquinamento:
civile, industriale e agricolo che rientra nel ciclo dell’acqua!
L’acqua è energia !!!Nel visitare la centrale di Olivella,frazione del comune di Sant’EliaFiumerapido, vicino Cassino, abbiamovisto come dall’acqua sia possibileprodurre ENERGIA IDROELETTRICA.
L’acqua che alimenta la centrale di Olivella viene
captata dallo scarico della piccola centrale di Grotta
Campanaro 2, situata a valle della diga di Grotta
Campanaro, lungo il fiume Melfa. Tali acque, mediante
una galleria di derivazione della lunghezza di circa 16
Km, confluiscono in località Valleluce, in una vasca di
carico che ha una superficie di circa 8.500 mq, una
capacità di 67.000 m3 e un bacino imbrifero di circa 30
Kmq.
Dallo sbocco del canale di derivazione l’acqua viene
convogliata nella vasca di carico tramite una condotta
forzata che per un lungo tratto forma un grande sifone
lungo i versanti di due monti. La grande vasca di carico
fu realizzata a ovest della frazione Valleluce, in una
depressione naturale del terreno, sbarrata a sud
mediante una traversa di ritenuta e rinforzata in tutta la
sua circonferenza da muri perimetrali che variano in
altezza dai 10 ai 20 metri. Di qui, dopo un salto naturale
di 644.25 m. in condotta forzata e tramite tubi di acciaio
del diametro decrescente, le acque acquistano la
potenza necessaria per alimentare la centrale di
Olivella.
Tutto l’impianto, al tempo della suacostruzione, era il più lungo d’Europa edè tuttora un gioiello della tecnica deldopoguerra e una sfida della volontà dirinascita di allora.L’on. Restagno, nel 1948, ad appena quattrofine delle battaglie, combattute proprio sui montiOlivella, dal piazzale della Chiesa fece brillare laprima mina, che segnò l’inizio dei lavori didella galleria minore della Centrale idroelettrica.E’ da precisare che lungo il canale di derivazioneimmessa anche l’acqua derivante dallo scaricocentrale di S. Biagio Saracinisco che, con il suoapporto, contribuisce ad aumentareproducibilità della centrale di Cassino.La centrale viene considerata, erroneamente,prima centrale idroelettrica del Meridione, ma sinella regione Lazio, quindi nell’Italia centrale. E’costituita da 6 turbine tipo Pelton, da 3sincroni trifasi ad asse orizzontale della Brownda 22000 kVA cadauno e da 4 trasformatoriventilazione naturale della ABB da 25000 kVAHa una potenza totale di 48 Mw e unaannua di 83.38 GWh.
La centrale è di proprietà del
gruppo Enel Green Power
Abbiamo inoltre visitato il primo impianto fotovoltaico galleggiante sul Rapido, unesperimento primo in Europa, di proprietà del CONSORZIO DI BONIFICA VALLE DEL LIRIdi CASSINO.
Legislazione in materia di acqueL’Unione europea (UE) ha definito un quadro comunitario per la protezione e la gestionedell’acqua. Gli Stati membri devono identificare e analizzare le acque europee, classificate perbacino e per distretto idrografico di appartenenza e, successivamente, adottare piani di gestionee programmi di misure adattati a ciascun corpo idrico.
La direttiva del Parlamento europeo, del 23 ottobre 2000, istituisce un quadro per l’azionecomunitaria in materia di acque. È nota con il nome di Direttiva Quadro sulle Acque.In Italia, tali direttive sono state recepite dalla legislazione italiana (D. Lgs 152/2006 e219/2010 e D.M.260 /2010). Il territorio italiano è stato suddiviso in 8 distretti idrografici(sopra evidenziati).
Il gruppo Acea (Azienda Comunale Energia e Ambiente) è il principale gestore nazionale del settoreidrico, opera nel centro Italia ed è attivo nella gestione, sviluppo di reti e servizi nei settori dell’acqua,dell’energia e dell’ambiente.«Il caso ACEA» è un argomento di grande attualità per la città di Cassino (non dimentichiamo che il temadelle privatizzazioni è stato oggetto di un referendum nel 2011!) tanto che ci siamo posti delle domande:- Si possono generare dei diritti di proprietà privata sull’acqua?- Si ammette la compravendita delle risorse idriche come per qualsiasi altro bene, da parte di un privato
che le “possiede”?Abbiamo trovato alcune risposte guardando al modello dell’esperienza europea dove è prevista laproprietà pubblica delle risorse:«l’acqua in Europa è una proprietà di tutti e si compra in realtà solo il diritto a usare questobene, non il bene in sé».Il termine «privatizzare» può significare scegliere di affidare i servizi idrici a una gestione privata.In questo modello, operatori privati intervengono in vario modo per gestire l’acqua (dall’estrazione allaraccolta, fino alla distribuzione), che resta comunque un bene comune. Un altro modello prevedeil finanziamento privato di infrastrutture e servizi. Si dà ai privati la possibilità di finanziare questi
aspetti della gestione dell’acqua (in cambio dello sfruttamento della risorsa o di altri benefici), persuperare i problemi legati alla finanza pubblica, come mancanza di fondi o la difficoltà a rispettare itempi di costruzione.I rischi di questa gestione, che più ci preoccupano, sono sicuramente gli aumenti delle tariffe.
A sottolineare l’importanza dell’acqua, l’Organizzazione delle Nazioni
Unite (ONU), con la risoluzione del 29 luglio del 2010, ha
riconosciuto per la prima volta il “diritto all’acqua”: ogni individuo,
senza alcuna discriminazione, ha il diritto di poter accedere -
fisicamente ed economicamente – a una quantità d’acqua
sufficiente e sicura.