Upload
phungdat
View
213
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
1
Giuseppe Sansoni
Principi di riqualificazione fluviale
LA R
IQU
ALI
FIC
AZI
ON
E FL
UVI
ALE
IN IT
ALI
ACIR
F
Processi fluviali, riequilibrio Processi fluviali, riequilibrio sedimentologico, recupero degli sedimentologico, recupero degli habitat e delle risorse idrichehabitat e delle risorse idriche
Autorità di bacino del Magra. Sarzana, 24 ottobre 2006Nuovi approcci per la comprensione dei processi fluviali e la gestione dei sedimenti. Applicazioni nel bacino del Magra.
Esporre con un minimo di organicità i principi della RF, raccolti in questo recente volume del CIRF, è un compito così arduo che ci rinuncio in partenza. Cercherò però di darne un’idea provando ad immedesimarmi nel tema di questo convegno ed esplicitando l’approccio mentale della RF di fronte al problema della gestione dei sedimenti.
2
Ieri: concezione mineraria
sovralluvionamento
incisionesovralluvionamento???
La gestione dei sedimenti fluviali è affetta da un singolare strabismo: ci si preoccupa di problemi inesistenti (il sovralluvionamento) e non si affrontano adeguatamente problemi reali (l’incisione), o magari si interpretano come sovralluvionamento le normali forme di deposito in un fiume inciso.In effetti, sebbene la maggioranza dei fiumi italiani abbia subito processi di incisione, non ho mai visto progetti di reintroduzione di sedimenti in alveo.
Ho visto invece, con ossessiva monotonia, progetti di estrazione di sedimenti: un tempo (con le escavazioni), in maniera sfacciata, con una concezione dell’alveo come risorsa mineraria…
3
Oggi: favorire i deflussi…
… e ridurre i costi
Oggi, nei siti più disparati, per favorire il deflusso delle piene. Un’altra motivazione, inconfessata ma frequente, è quella di ridurre il costo di altri interventi, concedendo in cambio alla ditta esecutrice l’appropriazione delle ghiaie estratte.
4
crollo ponti e manufatti
maggior rischio (a valle)
maggiori costi (danni indotti)
degrado paesaggistico
perdita attrattiva turistica
necessità nuove opere
distruzione habitat acquatici e terrestri
perdita capacità autodepurante
prosciugamento zone umide
perdita fauna e flora
Visione mono-obiettivo (paraocchi)Estrazione inerti
incisione alvei
erosione litorale
instabilità versanti (frane)
effetto canalizzazione
piane inondabili terrazzi
perdita risorse idriche
abbassamento falda
salinizzazione falda costiera
secche estive
minor qualità acqua
profitto (escavazioni)
riduzione rischio (localmente)
riduzione costo interventi
E così, sebbene gli effetti negativi dell’estrazione di sedimenti siano innumerevoli (qui raggruppati in geomorfologici, idrogeologici, ecologici, economici), alla gestione ordinaria dei fiumi basta munirsi di paraocchi per vedere solo l’obiettivo immediato e locale: tanto nessuno ci chiamerà a render conto dei danni indotti (in altri luoghi, a distanza di tempo) e dei costi per ripararli.
5
crollo ponti e manufatti
maggior rischio (a valle)
maggiori costi (danni indotti)
degrado paesaggistico
perdita attrattiva turistica
necessità nuove opere
distruzione habitat acquatici e terrestri
perdita capacità autodepurante
prosciugamento zone umide
perdita fauna e flora
Visione RF: Estrazione inerti
incisione alvei
erosione litorale
instabilità versanti (frane)
effetto canalizzazione
piane inondabili terrazzi
perdita risorse idriche
abbassamento falda
salinizzazione falda costiera
secche estive
minor qualità acqua
reddito (escavazioni)
riduzione rischio (localmente)
riduzione costo interventi
• via i paraocchi
• multiobiettivo
• scala spaziale:locale e vasta
• scala temporale:oggi e domani
• sostenibilità
La visione della RF è opposta: gettati via i paraocchi, si esamina l’intero complesso dei processi in un’ottica di sostenibilità. Perciò la RF non si limita agli effetti immediati e locali, ma considera anche quelli futuri e a scala di bacino. Valuta quindi con un’ottica multiobiettivo l’insieme dei vantaggi e degli svantaggi, soppesando la convenienza di ogni intervento.
6
oggi
140 m
1954
370 m
alveo attivo 1877
820 m
Fiumi ristretti e incisi:Fiumi ristretti e incisi: richiedono davvero scavi?richiedono davvero scavi?
In questa ottica di larga scala spaziale e temporale, considerato che nell’ultimo secolo la maggioranza dei fiumi italiani ha subito un processo di restringimento e di incisione, la RF affronta una eventuale richiesta di estrazione di sedimenti –anche se motivata da esigenze di sicurezza idraulica– con un certo scetticismo di partenza.
Qui, ad es., vediamo il notevole restringimento subito in un secolo dal basso Vara, a seguito di interventi antropici (sistemazioni idraulico-forestali, opere idrauliche di inalveamento, escavazioni).
7
terrazzo (ex piana inondabile)
isola fluviale
alveo secondario
barra
scarpata del terrazzo
terrazzo (ex piana inondabile)
barra
autostrada pennelli (per l’inalveamento)
piana inondabile (lembo residuo)
Piana inondabile terrazzo fluviale Successo???
Oltre al restringimento, l’alveo del Vara si è abbassato di alcuni metri, anche a causa dell’incisione retrograda indotta dalle escavazioni praticate più a valle nel secondo dopoguerra.Così dell’originaria vasta piana inondabile (inondata quasi ogni anno dalle piene ordinarie) è rimasto solo un piccolo lembo ; tutto il resto èdivenuto un terrazzo fluviale, interessato solo dalle piene straordinarie.Può sembrare un bel successo degli interventi (e senz’altro cosìapparirebbe ai progettisti di allora). Se, però, ci togliamo i paraocchi, i risultati non sono così rosei.
8
estrazione inerti incisione alvei crollo ponti
Piloni nuovo ponte scalzati 1988
profitti: privaticosti: pubblici
Macerie vecchio ponte crollato nel 1970
Il deficit solido, conseguente alle escavazioni (ma anche alle dighe, briglie, sistemazioni idraulico-forestali e altri interventi),redistribuendosi su lunghi tratti, ha provocato l’incisione degli alvei, con conseguente instabilità delle sponde e scalzamento e crollo dei ponti ed altri manufatti, costringendoci per decenni a farci carico dei costi di difesa, ricostruzione e manutenzione.
9
estrazione inerti ridotto ripascimento
erosione litorale
pennelli + scogliere soffolte
Marina di Massa
profitti: privaticosti: pubblici
La drastica riduzione del ripascimento solido del litorale ne ha provocato una spiccata erosione che non mostra alcun cenno di attenuazione, con danno per l’economia turistica e gravandoci di costi esorbitanti nel futuro (per opere di difesa marittime e ripascimenti artificiali).
10
estrazione inerti incisione alveo abbassamento falda
1958
m 10 –0 –
-10 –-20 –-30 –
10,20 m
alveo non inciso
falda elevata
F. Magra
G. Raggi, 1981, mod.
1958risorse abbondanti
1977
m 10 –0 –
-10 –-20 –-30 –
5,60 m
alveo inciso
falda abbassata
1977crisiidriche
profitti: privaticosti: pubblici
Ma l’incisione degli alvei induce anche l’abbassamento della falda, riducendo le risorse idropotabili ed esponendoci a crisi idriche ad ogni estate siccitosa: una prospettiva per nulla rassicurante, considerati i mutamenti climatici ai quali siamo esposti.
Schizzi idrogeologici da: G. Raggi e A. Antonelli, 1981. A difesa del Magra oggi. La pianura del basso corso del fiume e la falda di subalveo. Ed. Italia Nostra.
11
Superficie freatica
mare
Acqua salata Acqua dolce
interfaccia
Substrato impermeabile
y1
h1
estrazione inerti cuneo salino
h =y
ds - dd
d s = 1,035d d = 1,001
Abbassamento falda 1 mInnalzamento interfaccia 30 mPenetrazione cuneo salino
Lungo la fascia costiera, inoltre, l’abbassamento della falda determina l’intrusione del cuneo salino. La posizione dell’interfaccia sotterranea acqua dolce-acqua salata, infatti, è determinata dalla pressione idrostatica esercitata dall’acqua dolce, cioè dalla quota della superficie freatica sul livello del mare.Per ogni m di abbassamento della falda, l’interfaccia tra acqua dolce e acqua salata si innalza di circa 30 m, con una forte penetrazione nell’entroterra del cuneo salino che rende inservibile per gli usi potabili ed irrigui l’acqua dei pozzi.
12
Sarzanacampo pozzi Sarzana
campo pozzi Fornola
Arcola
estrazione inerti risalita salina
episodiepisodisalinitsalinitàà
salinitsalinitààpermanentepermanente
8 km8 km
Se lungo la fascia costiera le acque salate si insinuano in profondità, lungo l’asta fluviale risalgono senza incontrare alcuna resistenza finchéil fondo dell’alveo non supera la quota del livello del mare.Così, a causa dell’incisione dell’alveo, le acque salate risalgono il Magra per 8 km, minacciando seriamente il campo pozzi di Sarzana e perfino quello di Fornola, qualche km più a monte.
13
isola
zonaumida
vegetazione riparia
bosco
barra di meandro
vegetaz. erbacea
scarpata spondale
raschio
buca
bosco
acque ferme
canaleprincipale
canalesecondario
ramomorto
nuovisedimenti
solchid’erosione
canaleriattivabile
barra laterale
pianainondabile
versante boscoso
estrazione inerti estrazione inerti effetto canalizzazione effetto canalizzazione perdita habitat acquatici e terrestriperdita habitat acquatici e terrestri
Ma l’incisione dell’alveo determina anche un “effetto canalizzazione”(con sponde più ripide) e, soprattutto, trasforma gradualmente, in maniera impercettibile ma inesorabile, la piana inondabile in un terrazzo fluviale, non più inondato dalle piene ordinarie.Viene così a mancare l’azione di rimodellamento del terreno, di creazione, mantenimento e rinnovamento degli habitat esercitata dalle piene ordinarie: il risultato è la scomparsa progressiva, anno dopo anno, degli habitat acquatici e terrestri, con le specie ad essi legati, e la perdita di qualità paesaggistica e di valore fruitivo.
14
estrazione inerti =estrazione inerti = Ministero delle Finanze
argini € 25,00difese spondali € 17,00briglie € 9,80dighe € 7,50taglio vegetazione € 4,30rimozione sedimenti € 4,30pulizia tombamenti € 2,50derivazioni € 3,80canalizzazioni € 13,00bonifiche € 15,50fognature € 9,00acquedotto € 9,00depurazione € 5,60pennelli e scogliere € 13,80ripascimenti € 12,00ponti € 6,50
stabilizzazione frane € 18,00danni alluvionali € 15,70Protezione civile € 9,75ecc., ecc.
Carissimo neonato,benvenuto in questo mondo! Ecco la tua prima cartella delle tasse sui fiumi
tasse nel biberon!tasse nel biberon!
8 settembre 2006
Merita osservare che, oltre al danno ambientale, il deficit solido comporta costosi interventi riparatori per decenni o addirittura secoli, che graveranno sulle future generazioni. A ben vedere, la vera (perfida) genialitàdell’estrazione di inerti è quella di essere riusciti a derubare perfino le future generazioni: il vantaggio immediato colto, infatti, graverà su di esse sotto forma di tasse!
E non dimentichiamo che, per i danni indotti dalla miope gestione passata, le future generazioni siamo già noi!
15
Obiettivo strategico: Obiettivo strategico: riequilibrio sedimentiriequilibrio sedimentipochipochi (incisione)(incisione) troppitroppi (sedimentazione)(sedimentazione)
giustigiusti (equilibrio)(equilibrio)
Visto l’insieme di effetti nefasti del deficit solido, e considerato cheanche il processo opposto (il sovralluvionamento) induce seri problemi, la RF si pone l’obiettivo strategico del riequilibrio sedimentologico a scala di bacino e lo persegue con coerenza in ogni intervento. Vediamo alcuni esempi concreti per il nostro bacino.
16
Estrazione inerti Estrazione inerti per favorire deflussi?per favorire deflussi?RF: sono problemi nostri!RF: sono problemi nostri!(conviene eliminare la (conviene eliminare la strozzatura idraulica)strozzatura idraulica)
Risposta Risposta tradiztradiz. miope: . miope: intervento a costo zerointervento a costo zero
E i danni a valle?
Non sono problemi nostri!
• incisione alvei• scalzamento ponti• erosione litorale• abbassamento falda• intrusione salina• perdita habitat • perdita turismo
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
0 10 20 30 40 50 60
COSTI (migliaia €)
anni
rimozione sedimentiogni 4 anni
ricostruzione ponte
Vantaggi• economici• ecologici• ambientali
Di fronte alla minaccia di inondazione di un abitato, per il rigurgito idraulico indotto da un ponte con luce insufficiente, la risposta tradizionale è l’estrazione di sedimenti nel tratto a cavallo del ponte. Tanto le conseguenze negative ricadranno su altri (residenti a valle, future generazioni)!La risposta della RF, invece, è semplice: è molto più conveniente, anche dal punto di vista puramente economico, lasciare in pace isedimenti e ricostruire il ponte con arcate più alte e meno piloni in alveo.Ecco dunque come una visione più ampia e lungimirante può fornire risposte concrete a problemi puntuali che, se affrontati con l’ottica tradizionale (locale e a breve termine), comporterebbero spese ben maggiori, senza peraltro risolvere il problema in maniera duratura.
17
Variazioni altimetricheRECENTI1989-2004
in sedimentazionein equilibrio/sedimentazionein equilibrioin incisione
Riequilibrio sedimenti:Riequilibrio sedimenti:
0 5 10km
Variazioni altimetriche SECOLARI1900-2004
Stabile (± 0,5 m)Incisione limitata (0,5-1 m)Incisione moderata (1-2 m)Incisione intensa (2-4 m)Incisione molto intensa ( più di4 m)
da tratti in sedimentazione a tratti incisida tratti in sedimentazione a tratti incisi
In ogni caso, qualora da tratti in sedimentazione recente si dovessero estrarre sedimenti, questi non vanno rimossi dal sistema, ma ricollocati nei tratti maggiormente incisi...
Illustrazioni di M. Rinaldi, Univ. di Firenze.
18
Sedimenti Sedimenti →→ ripascimento litoraleripascimento litorale ((AdBAdB Magra)Magra)
La rimozione di sedimenti La rimozione di sedimenti dalldall’’alveo per sicurezza alveo per sicurezza idraulicaidraulica èè consentita a consentita a condizione dei seguenti utilizzi:condizione dei seguenti utilizzi:•• movimentazione in locomovimentazione in loco•• risistemazione in tratti in erosionerisistemazione in tratti in erosione•• ripascimento dei litoraliripascimento dei litorali connessiconnessi
Fuori alveo (nelle fasce di riassetto fluviale) è con-sentita solo per realizzare opere di laminazione previste dal Piano
☺Protocollo d’intesa con Comuni costieri per favorire l’impiego degli inerti nel ripascimento dei litorali
La commercializzazione La commercializzazione degli inerti degli inerti èè vietatavietata
… o impiegati a ripascimento del litorale, come prescrivono le norme dell’Autorità di bacino del Magra che ha anche promosso un protocollo d’intesa tra enti: dove è veramente necessario rimuovere sedimenti, i Comuni costieri si accollano i costi di trasporto eutilizzano i materiali per il ripascimento del litorale (ricostruendo cosìin maniera artificiale il ciclo naturale).
19
Strategie tradizionali Strategie tradizionali 1) inefficaci, 2) costi elevati1) inefficaci, 2) costi elevati
briglia n° 22
oltre 100 briglie, oltre 100 briglie, ripetutamente ricostruite!ripetutamente ricostruite!
Ricominciamo?Ricominciamo?Chi paga?Chi paga?
Altro esempio: di fronte ad una vastissima frana millenaria (lenta, plastica, ma inarrestabile), finora ( con la vista annebbiata dall’ubriacatura del risultato immediato) si è intervenuti consolidando l’alveo con una serie di oltre 100 briglie, costruite da monte verso valle. Per nulla scalfiti dal fatto che progressivamente siano state tutte smantellate dal fiume, oggi si vorrebbe ricostruirle partendo da valle verso monte (gettando altri soldi al vento)!
20
briglia n° 22
RF: 1) efficace, 2) enormi risparmiRF: 1) efficace, 2) enormi risparmi
briglia n° 1 (h 7 m)
• favorire frane?• demolire briglie?
• ripascimento alvei e litorale• innalzamento alveo• aumento riserve idriche• miglioramento natura• risparmio opere di difesa
Se invece dessimo un calcio alla bottiglia e ragionassimo piùlucidamente, potremmo giungere alla soluzione opposta: demolire molte briglie disseminate nel reticolo idrografico e assecondare la franosità di alcuni versanti disabitati per mobilizzare sedimenti e accelerare il riequilibrio geomorfologico, curando così sia l’incisione degli alvei che le sue conseguenze (scalzamento delle opere, erosione del litorale, riduzione delle riserve idriche sotterranee).Si risparmierebbe un fiume di soldi e si migliorerebbe la natura.
21
Chi inquina (o usa), pagaChi inquina (o usa), paga
Altro esempio: ponendo fine alla pratica “profitti privati – costi pubblici” e attuando il principio dell’UE “chi inquina/usa (una risorsa) paga”, è ora che le società che traggono utili dalle dighe si facciano carico dei problemi indotti (incisione e destabilizzazione degli alvei), ad es. trasferendo regolarmente a valle i sedimenti intrappolati nel bacino d’invaso.
Lago del Miller, Valcamonica (Brescia). Foto A. Goltara, da CIRF, 2006. La Riqualificazione fluviale in Italia. Ed. Mazzanti, Venezia)
22
Introduzione di sedimenti
rocce di scavorocce di scavo
discarica?discarica?(danno ambientale)(danno ambientale)
meno dannipiù benefici
ripascimentoripascimento!!(utilit(utilitàà ambientaleambientale
Analogamente, potremmo prendere due piccioni con una fava se, anziché smaltire in discarica le rocce provenienti dallo scavo di gallerie –deturpando ambienti naturali– le impiegassimo, adeguatamente trattate, per ripascere gli alvei incisi.
23
in piena:• velocità uniforme• niente ripari da corrente
(habitat x sopravvivenza)
Spianamento alveo: crudeltà inutilein magra:• dispersione acqua• riscaldamento, eutrofizzazione• colmamento buche
(habitat x sopravvivenza)
morie ittiche
morie ittiche
Alveo adeguato alla portata secolare?
Inadeguato ai pesci per gli altri 36.524 giorni!
Così nei lavori fluviali va bandita la pratica dello spianamento dell’alveo che –immancabilmente quanto inutilmente– accompagna le risagomature. In condizioni di magra, infatti, l’acqua si disperde su un’ampia superficie riducendosi ad un sottile strato che impedisce ai pesci gli spostamenti e li condanna a morte per la mancanza di habitat rifugio (buche).
Analoga condanna a morte si ha in condizioni di piena. L’eliminazione dei ripari espone infatti i pesci alla corrente, dalla quale sono travolti: gli stadi giovanili sono travolti mentre gli adulti, costrettiad un dispendio energetico enorme, possono accumulare nei muscoli tanto acido lattico da morire in pochi giorni.
Con le risagomature, insomma, l’alveo verrà magari adeguato alla portata di piena secolare, ma nessun progettista viene sfiorato dal dubbio che, per tutti gli altri (36.524) giorni del secolo, l’alveo risulti/saràinadeguato per chi vorrebbe viverci.
24
Spianamento alveo: alternativelivello di piena
argine
Alternativa 1
scavo in alveo di piena
Alternativa 2
Situazione iniziale
NO!
Spianamento alveo
alveo abituale indisturbato
Perciò, anche quando è indispensabile aumentare la sezione di deflusso, l’alveo abituale va mantenuto indisturbato, sostituendo lo spianamento dell’alveo con altre soluzioni (es. un argine o lo scavo nel solo alveo di piena).
25
area erosa
non intervento (tecnica più conveniente)
difese spondali addio!difese spondali addio!
difesa spondale in massi(tecnica standard)
difesa spondale con alberi sdraiati(tecnica appropriata)
Durata media dell’opera (anni) infinita 30 20 10 5 2
Tot costi attualizzati opere (euro/m lineare) 750 975 1.202 1.941 3.461 8.059
Fascia acquisibile (m) di terreno generico (circa 2 euro/m2) 375 487 601 970 1.730 4.029
Fascia acquisibile (m) di seminativo (1,78 euro/m2) 421 542 668 1.079 1.924 4.479
Fascia acquisibile (m) di prati e pascoli (0,55 euro/m2) 1364 1.768 2.179 3.519 6.274 14.610
Fascia acquisibile (m) di frutteto (2,91 euro/m2) 258 335 413 667 1.189 2.768
Fascia acquisibile (m) di oliveto (1,85 euro/m2) 405 528 651 1.052 1.875 4.366
Fascia acquisibile (m) di vigneto (2,91 euro/m2) 258 335 413 667 1.189 2.768
Chi spenderebbe 100 per evitare un danno 10?
Quiz:
– spese + natura = riqualificazione fluviale
Molti (se paga “mamma Stato”!)
Altro esempio: l’erosione laterale è tradizionalmente affrontata con difese spondali in massi, identiche nelle situazioni più disparate. La RF, esaminando un ampio ventaglio di tecniche, può individuare la tecnica più appropriata al caso specifico. Tuttavia non dimentica che in un fiume inciso l’erosione delle sponde èuna risposta utile al recupero del deficit solido e, inoltre, si chiede se l’intervento di difesa è davvero conveniente. Così, approfondendo l’analisi economica, si può scoprire che molto spesso i costi della difesa superano largamente il valore del bene da difendere e quindi che
la soluzione più conveniente è il “non intervento”, cioè lasciar erodere la sponda.
A chi fosse perplesso propongo questo quiz: chi spenderebbe 100 per evitare un danno 10? Nessuno, direte voi; ma la risposta è sbagliata!
Se oggi la costruzione delle difese spondali è ancora così diffusa èsolo perché chi le chiede a gran voce non ne paga il costo. Ma non ècerto un esempio di buona amministrazione del denaro pubblico e di buona gestione ambientale!
26
RF: un lusso? No, conviene!
ObergottesfeldObergottesfeld
ampliamentoampliamentosemilunaresemilunare
nuovo nuovo braccio braccio lateralelaterale
nuove nuove zone zone
umideumide
nuova isolanuova isola
nuovo nuovo alveoalveo
nuovanuovagolenagolena
Kleblach alveo ampliato (> 100m)alveo ampliato (> 100m)
FellbachFellbach
demolizione demolizione difese difese
spondalispondali
ampliamentoampliamento(serie di scavi (serie di scavi
semilunari)semilunari)
Kleblach
natura!più
• ridurre erosione sponde?• ridurre costi manutenzione?
• ridurre rischio idraulico?• più introiti pesca e turismo?
Drava:
D’altronde questo approccio è analogo a quello attuato sulla Dravaaustriaca dove, a causa del confinamento tra difese spondali in massi, l’alveo ha subito una progressiva incisione che, scalzando le difese stesse, comportava continui costi di manutenzione. Ad un certo punto, fatti due conti, hanno constatato che a lungo termine i costi sarebbero divenuti insostenibili. Così hanno deciso di risolvere il problema demolendo a tratti le difese spondali, creando bracci secondari e ampliando l’alveo (in modo da rallentare la corrente e indurre la sedimentazione, contrastando così l’incisione). Con l’occasione si è proceduto anche a vari interventi di miglioramento degli habitat creando nuovi bracci laterali, nuove zone umide, nuove isole fluviali, rendendo l’ambiente più attraente per il turismo. Ne hanno guadagnato sia il bilancio ambientale che quello economico.
27
terrazzo
Ricreare lembi di piana inondabile dai terrazzi
1) smantellare la testata dei pennelli 2) ribassare il terrazzo, mediante scavo
scavi
scavi
terrazzo
nuova pianainondabile
Un’altra misura per favorire la sedimentazione, la ricarica della falda e il miglioramento ecologico è il ribassamento dei terrazzi fluviali mediante scavo, in modo da creare una serie di lembi di piana inondabile.
28
Trasporto solido: non solo ciottoli
Funzioni dei tronchi in alveo → estrema diversificazione filetti corrente (habitat)
→ buche: rifugi x pesci (termici e da crisi idriche)→ più macroinvertebrati → più pesci
→ aree di frega (diversificazione granulometria substrato)
→ ricarica falda (rallentamento corrente, risalto idraulico)→ sedimentazione (contrasto all’incisione)→ innesco evoluzione morfologica→ fonte alimentare (a breve e lunghissimo termine)
Analoghi effetti di contrasto all’incisione, ricarica della falda e miglioramento ecologico sono svolti dai grossi detriti legnosi, una forma di trasporto solido tanto importante quanto ingiustamente vituperata.
29
Cumuli legnosi
U.S.A.: introduzione in alveo
Italia: rimozione dall’alveo
R.F.: lasciamoli in pace
vantaggi (ma spese)
svantaggi (e spese!)
vantaggi (e risparmi!)
La loro importanza per i pesci è tale che negli Stati Uniti vengono introdotti appositamente in alveo cumuli legnosi.
In Italia, invece, vengono spesso rimossi. Tuttavia la soluzione più vantaggiosa è lasciarli semplicemente in
pace, cogliendo entrambi i vantaggi: ecologico ed economico.
30
Fascia di MobilitFascia di Mobilitàà FunzionaleFunzionale ((AdBAdB Magra)Magra)
alveo attuale
Fascia Mobilità Funzionale
fasciaerosionepotenziale +
200019541971198119921995
Alveo attivo
inviluppo alvei storici recenti =
+ natura - opere - spese
+ equilibrio geomorfol. - erosione litorale
- rischio
(fiumi in libert(fiumi in libertàà))
Ma l’intervento forse più esemplare della RF è la Fascia di MobilitàFunzionale, una fascia lasciata alla libera divagazione, in cui non sono consentite opere di difesa dall’erosione (né la riparazione di quelle esistenti). È una vera restituzione di spazio al fiume che rappresenta il miglior presupposto per il recupero dell’equilibrio sedimentologico e della naturalità.
La fascia è delimitata dalla sovrapposizione tra alveo attuale, inviluppo storico degli alvei recenti (ultimi 50-100 anni) e fascia di erosione potenziale futura (nei prossimi 50 anni).
Illustrazione a sinistra di M. Rinaldi, Univ. Firenze; a destra di IRIS sas, www.irisambiente.it
31
Equilibrio raggiunto, grazie allo sviluppo di strutture e processi in
grado di auto-sostenersi e di incorporare i disturbi naturali 4- equilibrio
1- inizialeCorso d’acqua rettificato e fissato da difese spondali
2- innesco
Rimozione difese spondaliRimozione difese spondalirecupero sinuosità e
formazione piana inondabile attecchisce vegetazione
3- evoluz.
Piana inondabile ormai di dominio del fiume che ne
regola morfologia, condizioni edafiche e stadi di sviluppo
della vegetazione
Innescare la rinaturalizzazione spontanea
La fascia di mobilità funzionale permette al fiume di innescare la rinaturalizzazione spontanea, per libera evoluzione, favorendo il riequilibrio dei sedimenti e la ricostituzione del mosaico di habitat e dei processi che li mantengono e rinnovano.
Figura da: Binder, 2000. River restoration in Bavaria. In Proceedings of the Conference on River Restoration in Europe. Ed. by H.J. Nijland and M.J.R. Cals, Wageningen, The Netherlands: 223-229.
32
isola
zonaumida
vegetazione riparia
bosco
barra di meandro
vegetaz. erbacea
scarpata spondale
raschio
buca
bosco
acque ferme
canaleprincipale
canalesecondario
ramomorto
nuovisedimenti
solchid’erosione
canaleriattivabile
barra laterale
pianainondabile
versante boscoso
A chi affidare i lavori? Al miglior esperto!A chi affidare i lavori? Al miglior esperto!
La RF, infatti, pur richiedendo esperti di elevata competenza in piùdiscipline –per comprendere a fondo le dinamiche fluviali e le tendenze evolutive– ogniqualvolta possibile preferisce affidare i lavori (in particolare i movimenti terra) all’esperto più qualificato in assoluto: il fiume stesso.È ben consapevole, infatti, che la diversità ambientale e il mosaico di habitat sono il frutto delle dinamiche fluviali e possono mantenersi solo grazie al rinnovamento indotto dal periodico “disturbo” idraulico delle piene.
33
versante boscoso
bosco zona umida
piana inondabile
ramomorto
canalesecondario
canaleprincipale
isola
acqueferme
raschio
barra di meandro
barra laterale
vegetazione riparia buca
Diffidare degli incompetenti!Diffidare degli incompetenti!piana inondabile attiva
(mosaico habitat)
perdita mosaico di habitat
piana inondabile sottratta alle dinamiche fluviali
argine
Sa bene, ad es., che una difesa spondale o un’arginatura ravvicinata all’alveo, isolando il fiume dalla sua piana inondabile, inducono laperdita del suo caratteristico mosaico di habitat, proprio perché non piùrinnovato dalle dinamiche fluviali.
34
Arginare il fiume…
… o gli abitati?
Situazione attuale
alveo arginato,monocursale, canalizzato
Castel di Sangro
Vision
abitato arginato,alveo libero, pluricursale,
naturale
Altro esempio: la RF può dimostrare la convenienza di non elevare le arginature del fiume ma, anzi, di demolirle per arginare invece solo l’abitato, ottenendo più sicurezza, più natura, il riequilibrio dei sedimenti e –a lungo termine– meno spese.
Illustrazioni di Ileana Schipani (in: CIRF, 2006. La Riqualificazione fluviale in Italia. Ed. Mazzanti, Venezia)
35
Ma niente preconcetti: valutare alternative!
Altri interventi puntualiAdeguamento ponti
Casse laminazione
Nuovi argini
Adeguamento argini
a monte:casse di laminazione
a valle:arginature
Ma guai a generalizzare: in ogni situazione specifica bisogna valutare più alternative.Ad es. –schematizzando– il PAI del Magra prevede casse di espansione nell’alto e medio bacino e completamento degli argini nel tratto di pianura.Alla luce degli approfondimenti d’indagine svolti, credo sia doveroso un ripensamento del Piano.
36
Tante casse nel bacino o solo rialzo argini in pianura?
30 casse di laminazione
rialzo arginitratto terminale
costi elevati (costruz. e gestione)
erosione litorale
accumulo sedimenti nelle casseincisione nei tratti tra casse
abbassamento falda pianuraattuazione dubbia (opposizione sociale)
funzionamento criticocosti inferiori
no erosione litorale
libero trasporto solidomaggior equilibrio sedimenti
no abbassamento falda pianuraattuazione facile (meno opposizione sociale)
funzionamento non critico
Bilanciadegli impatti
In effetti, gli studi hanno mostrato che le casse (viste le modeste superfici disponibili) hanno un’efficacia idraulica limitata e un elevato impatto ambientale (artificializzazione degli alvei per quelle in derivazione e intercettazione del trasporto solido per quelle in linea). Se a ciò aggiungiamo i costi elevati e altri problemi, appare conveniente rinunciare al maggior numero possibile di casse, limitandosi ad un rialzo degli argini di pianura, peraltro già esistenti. È una riflessione che dovremo compiere.
37
La Riqualificazione Fluviale:non è ingegneria naturalistica, ma ripristino dei PROCESSI fluviali
sicurezza idraulica (inondazioni)sicurezza idraulica (inondazioni)
sicurezza idrogeologica (frane)sicurezza idrogeologica (frane)
approvvigionamento idricoapprovvigionamento idrico(civile, industriale, irriguo)(civile, industriale, irriguo)
ripascimento litoraliripascimento litorali
usi ricreativiusi ricreativi(pesca, canoa, balneazione)(pesca, canoa, balneazione)
paesaggiopaesaggio
qualitqualitàà della vitadella vita
naturalitnaturalitàà, complessit, complessitàà, resilienza, funzionalit, resilienza, funzionalitàà, ,
biodiversitbiodiversitàà, rarit, raritàà
servizi ambientaliservizi ambientali(attenuazione piene, risorse idriche, depurazione reflui)(attenuazione piene, risorse idriche, depurazione reflui)
meno spesemeno spese
““stabilitstabilità”à” alvei e operealvei e opere
Difesa dai fiumi
Difesa dei fiumi +
più natura
più sicurezza PER
In conclusione, la RF non va confusa con una nuova classe di tecniche, quali le illusorie scorciatoie dell’ingegneria naturalistica, volte a ricostruire, uno ad uno, gli habitat. Diffidando dalle imitazioni, non cerca di ricreare artificialmente gli habitat, bensì di ristabilire i processi naturali che li generano.
È quindi un modo di pensare e agire “in grande” che, attraverso il riequilibrio morfologico e idrodinamico, mira a conseguire un largo insieme di vantaggi.
Non mette in secondo piano la difesa dai fiumi, ma la persegue principalmente attraverso la difesa dei fiumi (insomma: più natura PER più sicurezza e più benefici).
38
Per saperne di più
LA R
IQU
ALI
FIC
AZI
ON
E FL
UVI
ALE
IN IT
ALI
AC
IRF
Ho cercato di mostrare l’approccio della RF attraverso alcuni esempi, limitandomi alle problematiche di gestione dei sedimenti, ma altrettanto si potrebbe fare per quelle della sicurezza idraulica, della gestione della vegetazione riparia, delle procedure amministrative, della pianificazione e progettazione partecipativa, della gestione delle risorse idriche, ecc.
Per questi e innumerevoli altri aspetti, rimando alla lettura del volume, una miniera di idee, uno stimolante elettrochoc culturale.