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PRINCIPI NUTRITIVI
S.Gizzi
“L’ORGANISMO VIVENTE SI PUO’ DEFINIRE
IL PRODOTTO DELLA SUA NUTRIZIONE.
(A. Keys)
LA NUTRIZIONE e’ un sistema
di equilibrio dinamico che consente alle cellule, unità minime
di vita, di mantenere l’integrità della loro struttura e un
funzionamento ottimale mediante un flusso continuo di
materiali chimici.
In base alle caratteristiche di ciascuna cellula e alle particolari
esigenze (ad esempio necessità di una grande quantità di
energia per lo svolgimento di una intensa attività fisica oppure
necessità di costruire rapidamente molte strutture corporee in
un bambino in crescita), le sostanze nutritive vengono
coinvolte in una serie di reazioni chimiche che, nel loro
complesso, prendono il nome di METABOLISMO.
In particolare i processi di respirazione cellulare permettono
alle cellule di sintetizzare molecole di adenosina tri-fosfato
(ATP) in cui viene immagazzinata energia.
Gli alimenti forniscono materiali (necessari al fabbisogno) chiamati
principi nutritivi.
I principi nutritivi sono ricavati dagli alimenti attraverso il processo di
digestione; vengono poi assorbiti dall’intestino e trasportati attraverso il
flusso ematico nelle cellule per essere utilizzati.
I principi nutritivi sono elementi indispensabili per tutti gli essere viventi.
devono essere presenti nelle giuste quantità e proporzioni per consentire
uno stato di eunutrizione.
Per mantenere uno stato di eunutrizione l’organismo umano richiede
quantità sufficienti di principi nutritivi. Queste quantità sono introdotte
con il cibo e rappresentano i principali componenti delle diete e possono
derivare da differenti combinazioni di alimenti.
EUNUTRIZIONE = SALUTE
MALNUTRIZIONE = MALATTIA
Rapporti tra malnutrizione e salute
La nutrizione è uno dei più importanti determinanti della salute. Esiste una
stretta correlazione tra alimentazione non corretta e insorgenza di numerose
patologie.
DENUTRIZIONE
Dimagrimento Debolezza muscolare
Depressione del sistema nervoso
Apatia
Minore resistenza alle malattie
Invecchiamento precoce
Indebolimento della vista
Morte
Occorre quindi conoscere i principi di base su cui si fonda una corretta
alimentazione.
ALIMENTAZIONE
Dal vocabolario : somministrazione o assunzione
di alimenti allo scopo di nutrire l’organismo.
NUTRIZIONE
complesso di processi biologici i cui scopi principali
sono quelli di fornire al nostro organismo energia
chimica e materiale plastico attraverso gli alimenti.
La Nutrizione
Assicura all’organismo l’energia necessaria per lo svolgimento di ogni attività
vitale (FUNZIONE ENERGETICA).
Fornisce tutte le sostanze indispensabili all’accrescimento, al ripristino e al
mantenimento dell’integrità strutturale dell’organismo (FUNZIONE PLASTICA).
Apporta sostanze regolatrici di tutte le complesse reazioni biochimiche
(FUNZIONE REGOLATRICE).
Gli alimenti apportano da una parte il
combustibile necessario per la
produzione di energia e, dall’altra, il
materiale indispensabile per la
crescita.
Cenni sulla composizione corporea
La conoscenza della composizione del corpo
umano permette di:
•valutare le modificazioni che si realizzano
nell’organismo in relazione al sesso, all’età e
alle varie condizioni fisiologiche e
patologiche;
•determinare con precisione i bisogni di
energia e dei vari principi nutritivi.
Contenuto energetico del corpo umano
In termini di contenuto
energetico i grassi corporei
rappresentano il 76%, le
proteine il 23% e i carboidrati
l’1%.
Ciò significa che in un uomo di 70 Kg il deposito energetico legato ai lipidi è circa 130.000
Kcal. Quello legato alle proteine è di circa 50.000 Kcal e quello legato ai carboidrati è
trascurabile.
Il contenuto energetico totale è di circa 180.000 Kcal.
• La funzione delle sostanze, contenute negli alimenti, che il nostro
organismo utilizza.
Per stabilire una corretta alimentazione è
necessario conoscere:
•La quantità di energia di cui il nostro organismo necessita.
•La quantità di energia che gli alimenti ci forniscono.
Quali sono i fabbisogni in energia per
l’individuo adulto in buona salute?
Questi fabbisogni si modificano per fasce di età,
sesso o per situazioni fisiologiche come gravidanza
e allattamento.
Apporto di energia di origine alimentare necessario a compensare
il dispendio energetico di individui che mantengono un livello di
attività fisica sufficiente a partecipare attivamente alla vita sociale ed
economica e che abbiano dimensioni e composizione corporea
compatibile con un buono stato di salute a lungo termine.
FABBISOGNO ENERGETICO
Tra i principi alimentari, le proteine, i
carboidrati e i grassi vengono
trasformati nei principi nutritivi
corrispondenti cioè, aminoacidi,
monosaccaridi, acidi grassi che
possono così essere assorbiti e
utilizzati come l’acqua, i sali minerali
e le vitamine.
Che cosa è un alimento?
Si definisce alimento ogni sostanza che introdotta dall’organismo sia in grado di
fornire all’organismo stesso energia e materiale plastico per la formazione e
l’accrescimento degli organi e per riparare le perdite dei tessuti.
Così come noi li introduciamo, gli
alimenti contengono sostanze, i
principi alimentari, che non possono
essere direttamente utilizzate ma
devono prima essere trasformate dai
processi della digestione.
Principi nutritivi
Proteine o protidi FUNZIONE PLASTICA
Glucidi o carboidrati FUNZIONE ENERGETICA
Lipidi o grassi FUNZIONE ENERGETICA
Sali minerali e vitamineFUNZIONE REGOLATRICE
acqua FUNZIONE PLASTICA
La funzione plastica in misura minore viene svolta anche dai lipidi, e da alcuni minerali
come calcio, fosforo, magnesio.
MACRONUTRIENTI:
l’organismo ne
richiede GRANDI
quantità
PROTEINE CARBOIDRATI LIPIDI
MICRONUTRIENTI:
l’organismo ne richiede
PICCOLE quantità
VITAMINE SALI MINERALI
ACQUA
Principi Nutritivi
Principi nutritivi Alimenti A
lime
nti
pla
stici
Proteine
Alim
en
ti
ene
rgetici
Zuccheri e grassi
Alim
en
ti
rego
lato
ri
Vitamine e sali minerali
I principi nutritivi: in quali alimenti
PROTEINE
•Le proteine o protidi svolgono la
funzione plastica o costruttrice in
quanto rappresentano la principale
fonte di azoto dell’organismo,
componente fondamentale delle
strutture proteiche delle cellule.
•Le proteine infatti sono necessarie per la crescita, per riparare i tessuti del
nostro organismo e per costruire enzimi (necessari nelle reazioni metaboliche),
alcuni ormoni (per es. insulina), anticorpi.
•Le proteine si trovano in forma immediatamente disponibile in molti tipi di
alimenti di origine animale e vegetale (sono particolarmente abbondanti nella
carne, nelle uova, nel latte e nei legumi).
•Il fabbisogno giornaliero è del 10-15% delle kcal totali.
• Tutte le proteine ingerite devono essere prima digerite da specifici
enzimi, chiamati genericamente proteasi, che le spezzano nelle
loro parti costitutive, gli aminoacidi; quest’ultimi vengono poi
assorbiti attraverso le pareti intestinali, all’interno dei vasi sanguigni
e trasportati dal sangue nei tessuti dell’organismo che ne hanno
bisogno.
• Dieci tipi di aminoacidi non possono essere sintetizzati
dall’organismo e, dunque, devono essere assunti con
l’alimentazione; per questa ragione sono definiti essenziali (essi
sono: lisina, triptofano, valina, istidina, leucina, isoleucina,
fenilalanina, treonina, metionina, arginina).
La carenza anche di uno solo di questi aminoacidi
essenziali può pregiudicare l’utilizzo di tutti gli altri
aminoacidi nella costruzione delle proteine e, di
conseguenza, la crescita e lo stato di salute
generale dell’organismo.
Quando la dieta è particolarmente ricca di
proteine, gli aminoacidi che non vengono
utilizzati immediatamente, vengono solitamente
ridotti in composti ad uso energetico, mentre le
sostanze azotate vengono escrete dai reni,
trasformate in un composto detto urea.
In determinate condizioni, invece, il fabbisogno
proteico dell’organismo deve essere incrementato
con la dieta: ad esempio nel corso di alcune
malattie o durante tutto il periodo dello sviluppo,
quando i consumi per costruire i tessuti devono
essere compensati da entrate adeguate.
CARBOIDRATI
Nella maggior parte delle diete, la porzione più
consistente di energia viene fornita dagli
alimenti ricchi di carboidrati.
Essi vengono bruciati nel corso delle reazioni
della respirazione cellulare (glicolisi e ciclo di
Krebs), dalle quali l’organismo ottiene energia
(immagazzinata nelle molecole di ATP) e
produce anidride carbonica ed acqua.
Negli alimenti i carboidrati sono presenti in
forme che differiscono per la loro struttura
chimica: vi sono carboidrati più complessi,
come gli amidi, presenti soprattutto nei cereali e
legumi, e zuccheri semplici contenuti
soprattutto nel miele, nella frutta e negli ortaggi.
Durante la digestione, i carboidrati complessi vengono ridotti in zuccheri più
semplici; tra questi soprattutto glucosio, composto che costituisce il
principale substrato per le reazioni energetiche.
I carboidrati a più elevato potere nutritivo sono quelli complessi, contenuti
soprattutto nei cereali non raffinati, nei tuberi, negli ortaggi e nella frutta che
forniscono anche proteine, vitamine, minerali e grassi.
Gli zuccheri semplici sono utili nei casi in cui l’organismo necessiti in tempi
rapidi di molta energia, come durante l’attività fisica; essi determinano nel
sangue un picco nel valore della glicemia poco dopo la loro ingestione e una
altrettanto rapida diminuzione di tale valore dopo che sono stati utilizzati.
Gli zuccheri composti richiedono invece più tempo per la loro
assimilazione e garantiscono nel sangue un valore di glicemia costante.
ZUCCHERI SEMPLICI
FORNISCONO RAPIDAMENTE MOLTA ENERGIA
GLUCOSIO FRUTTOSIO
Dove si trovano:Frutta
Dolciumi
Pane crackers fette biscottate biscotti pasta riso
AMIDO
ZUCCHERI COMPLESSI
LIPIDI
In generale, nei cibi la percentuale costituita dai lipidi è minore di quella dei
carboidrati; essi forniscono però una quantità di energia superiore poiché il
loro valore calorico è molto superiore a quello dei carboidrati.
I grassi costituiscono nell’organismo la forma di riserva energetica preferita,
mentre i carboidrati rappresentano un tipo di energia immediatamente
disponibile.
Durante la digestione i grassi assunti con l’alimentazione vengono scissi in
acidi grassi che vengono assorbiti attraverso la parete dell’intestino e
trasportati dal flusso ematico a tutte le regioni del corpo dove subiscono
complesse reazioni metaboliche.
I LIPIDI
Una famiglia di sostanze tra loro molto differenti: i trigliceridi (costituiti anche da acidi grassi),fosfolipidi e colesterolo.
Gli acidi grassi possono essere saturi, monoinsaturi o polinsaturi a seconda della loro struttura.
I saturi, mono e polinsaturi modificano la loro consistenza a seconda della temperatura a cui sonosottoposti.
Alcuni di essi sono essenziali (ω3 e ω6).
IN BASE ALLA LORO FUNZIONE BIOLOGICA SI SUDDIVIDONO IN:
LIPIDI STRUTTURALI Funzione plastica (rientrano nella struttura delle membrane cellulari, delleguaine mieliniche dei nervi e nelle composizione degli ormoni)
LIPIDI DI DEPOSITO Funzione energetica: sono i principali componenti del tessuto adiposo cherappresenta la “riserva energetica” dell’organismo.
LIPIDI DI TRASPORTO costituiscono il mezzo di trasporto dei lipidi e delle sostanze liposolubiliattraverso il flusso ematico (fondamentali per l’assorbimento delle vitamine liposolubili).
Forniscono circa 9 kcal/g.
SALI MINERALI
I minerali sono sostanze inorganiche necessarie a numerose funzioni
dell’organismo, come la formazione dei tessuti, le reazioni enzimatiche, la
contrazione muscolare, la trasmissione degli impulsi nervosi e la
coagulazione del sangue.
Questi nutrienti che devono essere tutti assunti con l’alimentazione, vengono
suddivisi in due classi:
MACROELEMENTI Calcio, Fosforo, Sodio, Potassio,
Magnesio, Cloro, Zolfo
OLIGOELEMENTI Ferro, Zinco, Rame, Fluoro,
Iodio, Selenio, Cromo, Manganese, Molibdeno,
Cobalto, Ecc
IL CALCIO
Minerale più rappresentato nel nostro corpo.
Principale costituente delle ossa e dei denti il 90% circa di calcio si trova nelle ossa
da cui può essere riassorbito nel sangue e negli altri tessuti.
Regola la sintesi e la funzione di ormoni.
Permette la contrazione muscolare.
Regola l’eccitabilità delle cellule nervose.
La sua carenza nella fase di accrescimento può determinare una maggiore
predisposizione all’osteoporosi nell’età adulta.
Un suo eccesso inibisce l’assorbimento di altri minerali (ferro e zinco).
Alterazioni in difetto o in eccesso sono causa di crampi muscolari.
IL SODIO
• Regola l’attività cellulare.
• È già normalmente presente negli alimenti la sua aggiunta sottoforma di sale dacucina va quindi limitata.
• Anche con una dieta fortemente povera di sodio e’ molto difficile averne unacarenza.
• Ha una azione di ritenzione dei liquidi e contribuisce a regolare l’idratazione deitessuti.
• Un deficit si può avere solo in casi di sudorazione estrema o per diarree croniche.
• L’eccesso può contribuire all’aumento della pressione arteriosa.
• Se non ci sono problemi di tiroide preferire il sale iodato.
IL POTASSIO
Insieme al sodio regola le attività cellulari.
Largamente diffuso negli alimenti di origine vegetale.
Un deficit di potassio vista la sua larga diffusione negli alimenti e’ molto difficile.
Carenze (es. per sudorazioni abbondanti) o eccessi possono essere causa dialterazioni della funzione cardiaca e muscolare (crampi, aritmie, stanchezzamuscolare, ecc…)
Nell’infanzia un adeguato apporto di potassio e’ fondamentale per l’accrescimentomuscolare.
MAGNESIOIndispensabile per il metabolismo del corpo umano.
Interviene nel mantenimento del potenziale elettrico delle cellule nervose e
muscolari.
Nei soggetti malnutriti e negli alcolisti la carenza di magnesio può provocare tremori
e convulsioni.
GLI OLIGOELEMENTI: IL FERRO
Entra nella struttura dell’emoglobina e della mioglobina.
Importante per l’attività di numerosi enzimi.
Non e’ facile raggiungere la dose raccomandata sia per problemi diassorbimento che per perdite.
La carenza di ferro e’ causa di anemia (detta microcitica),immunodepressione, astenia, tachicardia, ecc..
L’eccesso (molto difficile) può essere causa di infezioni.
Il ferro si trova nelle carni (soprattutto rosse), nelle uova, nei legumi e nellefoglie di alcuni ortaggi, come gli spinaci.
Il ferro alimentare è più facilmente assimilabile dall’organismo se abbinato avitamina C.
FLUORO si trova nel pesce, nel riso, nel tè e nel caffè. Viene
conservato soprattutto nei denti e nelle ossa ed è fondamentale per la
crescita. I floruri, una categoria di suoi composti, prevengono la
demineralizzazione della ossa.
IODIO presente negli alimenti di origine marina, interviene nella
sintesi di ormoni tiroidei; un suo deficit può provocare il gozzo.
RAME si trova nei semi di diverse piante e nei molluschi, è una
componente di molti enzimi e proteine del sangue, del cervello e del fegato.
ZINCO presente nelle carni, nel pesce, nelle uova, nei latticini, riveste
anch’esso una funzione importante nella formazione di alcuni enzimi e
svolge un ruolo determinante per la crescita.
VITAMINE
• ANIMA DELLA VITA: composti organici essenziali per la vita.• La maggior parte dei vertebrati (tra cui l’uomo) non sono in grado di
sintetizzarle (come gli aminoacidi essenziali).• Sono assunte con la dieta.• Alcune malattie (rachitismo, scorbuto, beriberi, ecc.) sono dovute a
carenze dietetiche di specifiche vitamine.• Una piccola quota (parte del complesso B, PP, K) è prodotta dalla nostra
flora batterica. (i trattamenti antibiotici in parte distruggono la florabatterica, e vanno integrati da complessi vitaminici).
• Alcune vitamine entrano direttamente in alcuni importanti processi vitali: ilmetabolismo di proteine, carboidrati e grassi, la digestione e l’assimilazionedi alimenti.
• Alcune di esse prendono parte alla costruzione delle cellule del sangue,degli ormoni, di alcune sostanze del sistema nervoso e del materialegenetico.
• Altre vengono trasformate (precursori di coenzimi, ormoni-vit.A e D).
VITAMINE
A seconda della loro solubilità in acqua o nei grassi le vitamine vengono
classificate rispettivamente in:
VITAMINE IDROSOLUBILI Vitamine del complesso B e vitamina C.
VITAMINE LIPOSOLUBILI A, D, E, K
Importante: anche se assunte in piccole quantità sono essenziali per la
vita dell’uomo…senza di esse i macronutienti non potrebbero essere
utilizzati!!!
0.08Aumento del
tempo di
coagulazione;
osteoporosi.
Richiesta per la sintesi
epatica dei fattori della
coagulazione 2°, 7°, 9° e
10°, e di osteocalcina
K
Sintetizzata dai batteri intestinali
1-2AnemieAnti-ossidante nelle
membrane, lipoproteine e
tessuto adiposo; stabilizza
CoQ (respirazione
mitocondriale).
E
Miscela di composti vegetali:
tocoferoli
1-2Rachitismo nei
bambini,
osteomalacia
nell’adulto.
Stimola assorbimento
intestinale del Ca2+,
inibisce l’escrezione renale
e aumenta il
riassorbimento di Ca2+
dall’osso (insieme a PTH).
D
7-deidrocolcolecalciferolo
è attivato a D3 dalla luce UV.
D3 è attivato per idrossilazione
nel fegato e nel rene a 1,25-
(OH)2D
6Cecità notturna,
ipercheratosi,
anemia.
• Anti-ossidante, regola
proliferazione e
differenziamento cellulare.
• Compone il pigmento
visivo (rodopsina)
A
retinolo, retinale,
ac. retinoico, -carotene
RDA
mg
SINTOMI DA
DEFICIT
FUNZIONEVITAMINE LIPOSOLUBILI
VITAMINE IDROSOLUBILI FUNZIONE SINTOMI DA DEFICIT
C(ACIDO ASCORBICO)
Antiossidante. Aumenta la resistenza alla fatica, il tono generale e le difese immunitarie. Facilita l'assorbimento del ferro. Interviene nella sintesi del collagene, nella formazione del tessuto cicatriziale e nella riparazione delle fratture. Rafforza i vasi sanguigni e la resistenza alle infezioni
Scorbuto. Morbo di Barlow. Sanguinamento delle gengive. Fragilità capillare.
B1 (TIAMINA)Coinvolta nel metabolismo energetico e nel funzionamento del cuore e del s.nervoso
Beri-beri. Anoressia. Astenia. Stipsi.
B2 Metabolismo glicidico e degli amminoacidi. Componente enzimatica.
Fotofobia. Cataratta. Cheilosi.
B3(PP O NIACINA)
Coinvolta nelle reazioni di riduzione durante i processi di respirazione cellulare
Pellagra (dermatite, demenza, diarrea)
B4 È fondamentale per la sintesi dei nucleotidi adenina e guanina che costituiscono gli acidi nucleici e l’ATP
Non sono state descritte sindromi da carenza
B5 (ACIDOPANTOTENICO)
È necessaria alla sintesi di alcuni grassi e al metabolismo dei carboidrati, grassi e proteine.
Affaticamento, perdita della capacità di coordinazione
VITAMINE
IDROSOLUBILIFUNZIONE SINTOMI DA DEFICIT
B6 Metabolismo degli aminoacidi. Convulsioni, irritabilità, calcolosi renale
B8(BIOTINA)
È necessaria al metabolismo dei carboidrati, grassi e proteine. Contribuisce alla utilizzazione delle vitamine del gruppo B. Le funzioni della biotina non sono tutte note.
Affaticamento, nausea, stati depressivi
B9(Acido Folico)
Coinvolta nel metabolismo degli acidi nucleici(gravidanza!). Funzionalità delle mucose digerenti.
Anemia macrocitica.
B12Coinvolta nella produzione degli acidi nucleici , per la funzionalità del Sistema Nervoso. Favorisce l'utilizzazione delle proteine.
Anemia perniciosa. Disturbi nervosi
F
Interviene nel metabolismo cellulare e dei tessuti. Regola la coagulazione del sangue e previene gli accumuli di colesterolo nelle arterie. È essenziale per una normale funzione ghiandolare.
Non sono state descritte sintomi da carenza
ATTENZIONE AD UNA INTEGRAZIONE
INCONTROLLATA DI VITAMINE
LIPOSOLUBILI..
UN LORO ECCESSO E’ PERICOLOSO
PER LA SALUTE!!!
GLI STANDARD NUTRIZIONALI• Una dieta deve essere sempre personalizzata, poiché deve tener conto dell’età, del
sesso, delle condizioni fisiche, del tipo di attività svolta.
• Raccomandazioni nutrizionali valide per tutti suggeriscono, tuttavia, di variare il più
possibile l’alimentazione, mantenere un peso appropriato, consumare alimenti con
un buon contenuto di amido e fibre, evitare eccessi di zuccheri, grassi (in particolare
grassi saturi e colesterolo) e bevande alcoliche.
• Si ritiene che un’alimentazione bilanciata dovrebbe essere costituita per il 12% di
proteine, per il 58-60% da carboidrati e circa per il 30% da lipidi.
Carboidrati
58-60%
Lipidi
30%
Proteine
12%
PIRAMIDE ALIMENTARE
ACQUA
• È quantitativamente il composto più
abbondante nell’organismo umano:
nel bambino: 77% del peso corporeo;
nell’ anziano scende fino al 60% del peso
corporeo.
• Il decremento è in relazione con l’età e con
l’aumento dei tessuti adiposi.
• L’acqua costituisce un nutriente essenziale, in quanto quella prodotta
metabolicamente, attraverso la respirazione cellulare (circa 350 mL/die), non
è sufficiente a coprirne il fabbisogno.
DISTRIBUZIONE CORPOREA DELL’ACQUA
• La quantità di Acqua Totale Corporea (ATC) nell’organismo di un adulto
sano è così distribuita:
Per il 67% all’interno delle cellule (Liquidi Intra Cellulare, LIC)
Il restante 33% costituisce il Liquido Extra Cellulare, LEC.
• Dal LIC dipende la massa cellulare attiva metabolicamente ed è quindi
correlabile con l’accrescimento e lo sviluppo cellulare.
• Il LEC è così ripartito: 23% costituisce il liquido interstiziale, 7% il plasma,
2% la linfa e 1% il liquido transcellulare.
Funzioni biologiche dell’acqua
• È il solvente delle reazioni biochimiche nei processi metabolici.
• Regola il volume delle cellule.
• Interviene nella termoregolazione.
• Partecipa alla funzionalità del circolo ematico e linfatico.
• Favorisce la digestione, l’assorbimento ed il trasporto dei nutrienti.
• Lubrifica alcuni organi quali occhi e polmoni.
• Partecipa alla lubrificazione delle giunture ossee.
• Protegge, come liquido amniotico, il feto durante la gravidanza.
• Permette la rimozione delle scorie del metabolismo.
• L’acqua alimentare apporta all’organismo sali minerali.
SUPPLEMENTI DIETETICI
INTEGRATORI
• Si definiscono integratori alimentari i prodotti che apportano determinatinutrienti assenti in una alimentazione scorretta; non hanno proprietàcurative, ma servono ad integrare la dieta, completandola.
• Per le loro proprietà nutrizionali, vanno assunti entro limiti di sicurezzatenendo conto delle RDA (recommended dietary allowances), ossia leraccomandazioni degli specialisti.
• Le confezioni a norma di legge sono validate dal Ministero e devonoriportare in etichetta le dosi raccomandate.
Quando può essere utile un integratore?
• Esistono apposite tabelle, (LARN = Livelli di Assunzione Raccomandata di
Nutrienti), che suggeriscono valori specifici per ogni nutriente con variazioni
in rapporto ad età e sesso (per l'apporto calorico e anche peso e altezza).
• Nello sportivo le esigenze sono diverse: basti pensare che solo per quanto
riguarda l'apporto calorico se un individuo "normalmente" attivo si nutrisse
con lo stesso quantitativo di cibo di un ciclista professionista, in breve
tempo diventerebbe obeso!
• Un integratore alimentare diventa utile quando ciò che mangiamo non
sia in grado di soddisfare il nostro fabbisogno, ossia non riesca a
coprire le necessità minime di alcuni nutrienti specifici necessari
all'organismo per poter funzionare regolarmente.
• Gli integratori potranno quindi contenere vitamine, sali minerali, zuccheri,
proteine o aminoacidi, acidi grassi ecc..
• La loro scelta, come già detto, dipenderà dagli obiettivi che ci si prefigge e
dal tipo di attività svolta:
copertura del fabbisogno plastico
recupero delle perdite idro-saline
ottimizzazione dei processi metabolici
recupero dallo stress ossidativo e dalla produzione di radicali liberi
copertura del fabbisogno energetico.
Integratori a base vitaminica e minerale
• Gli integratori contenenti vitamine e/o sali minerali risultano indicati in
soggetti normali che seguano una dieta sbilanciata o povera di vitamine
o minerali (ad esempio una dieta con poca frutta o verdura).
• Oppure in soggetti normali che, pur seguendo una dieta bilanciata, per le
particolari condizioni fisiologiche in cui si trovano (ad esempio
l’allattamento o la gravidanza) abbiano un aumentato fabbisogno.
• Infine, in soggetti con un aumentato fabbisogno a causa di patologie, ad
esempio perché non assorbono in modo sufficiente ciò che introducono con
l’alimentazione.
• Alcune vitamine, come la K e la E, possono essere di necessaria
introduzione nei neonati; le vitamine B e C risultano male assorbite negli
alcolisti e devono quindi essere integrate con l’alimentazione.
Integratori di fibre
• Un altro tipo di integrazione è quello di fibra alimentare.
• La fibra alimentare è importante perché aiuta il transito intestinale,
combattendo la stipsi e i problemi da essa derivanti; nei paesi
industrializzati, la dieta di tipo occidentale, contenente alimenti raffinati e
poveri di fibra, si associa ad uno stile di vita particolarmente sedentario che
contribuisce ulteriormente all’insorgere della stipsi.
• La fibra alimentare può essere introdotta sotto forma di integrazioni a base
di crusca.
Integratori ad uso sportivo
• Un gruppo di integratori alimentari particolarmente importanti sono quelli
che vengono usati dagli sportivi per reintegrare le perdite di acqua, sali,
proteine e zuccheri conseguenti agli allenamenti.
• L’acqua e i sali vengono generalmente reintegrati mediante il consumo, alla
fine dello sforzo fisico prolungato, di bevande già dosate.
• Gli zuccheri, nella forma di maltodestrine, vengono somministrati perché, in
seguito allo sforzo fisico, l’organismo metabolizza il glicogeno ( la forma di
riserva dello zucchero nei muscoli) e, una volta cessato lo sforzo, è
necessario reintegrare le scorte.
• Una classe particolarmente importante di integratori usati dagli sportivi è
infine quella degli integratori proteici, ed in particolare degli aminoacidi
ramificati che hanno la funzione di favorire il recupero muscolare. A
seconda della dose, questi integratori possono essere usati anche per
“costruire” nuova massa muscolare.
Possibili effetti collaterali
• L’uso di integratori alimentari, soprattutto se prolungato nel tempo,
dovrebbe sempre essere controllato da un medico o un nutrizionista; infatti
le sostanze introdotte, come nel caso della vitamina A, possono
accumularsi nei tessuti dell’organismo che le assume, provocando a lungo
andare il rischio di effetti collaterali.
• Sembra che dosi eccessive di vitamina C possano causare diarrea e
nausea; alcuni sali minerali, come quelli di magnesio o di calcio, possono
interferire con i processi di assorbimento del ferro; gli integratori proteici
se usati in dosi eccessive e per tempi troppo prolungati, possono dar luogo
a disturbi renali ed epatici; ancora un accumulo di vitamina B6 potrebbe
portare a disturbi a carico del sistema nervoso.
SUPPLEMENTI DIETETICIANTIOSSIDANTI
• I cosiddetti radicali liberi (ROS=Reactive Oxygen Species) sono molecole
“instabili” che tendono molto facilmente a reagire con altre molecole; si
generano così delle reazioni a catena, tramite le quali avviene il passaggio
dei radicali liberi da una molecola all’altra.
• Le molecole organiche coinvolte in queste catene di reazioni vengono
modificate e danneggiate (è questo il caso, ad esempio, dei lipidi costituenti
le membrane cellulari).
Tra i ROS ritroviamo:
Anione superossido (O2-): radicale libero instabile
Perossido di idrogeno (H2O2): non è un radicale libero, ma in presenza di
ioni metallici può rompersi e formare radicale idrossilico.
Radicale idrossilico (HO-): radicale libero altamente reattivo: reagisce con
le molecole circostanti ossidandole e danneggiandole.
• I radicali liberi vengono prodotti normalmente dal nostro
organismo ed in alcune situazioni (inquinamento, fumo di sigarette)
aumenta la loro produzione e si creano le premesse per un danno ai
tessuti.
• Un loro aumento “fisiologico” avviene anche nell’atleta
agonista, in seguito al maggior “turn-over” a cui viene sottoposto il
suo organismo. È chiaro che questa esagerata produzione, anche
se non tale da produrre patologie vere e proprie, può favorire un
“invecchiamento precoce”, proprio come può avvenire in una
struttura sottoposta a maggior “usura” del normale. Per uno sportivo
non è possibile eliminare il fattore di rischio: il fumatore può
smettere di fumare, l’atleta non può smettere di allenarsi!
• Esistono i cosiddetti “chain breaker”, sostanze in grado di interrompere
l’evoluzione della reazione a catena radicalica: l’alfa-tocoferolo o vitamina
E, l’acido ascorbico o vitamina C e i carotenoidi, tra cui la vitamina A.
• Esistono inoltre i cosiddetti “scavengers”, sostanze in grado di inattivare
direttamente i ROS, come ad esempio il coenzima Q o ubiquinone che
tuttavia agisce anche “rigenerando” la vitamina E ossidata rendendola così
nuovamente attiva come “chain breaker”.
• Altri agenti antiossidanti sono i cosiddetti flavonoidi, polifenoli ampiamente
presenti nei vegetali.
SUPPLEMENTI DIETETICI
ORMONI
ORMONE DELL’ACCRESCIMENTO (GH)
• Il GH è l’ormone dell’accrescimento prodotto naturalmente dall’ipofisi.
• Durante la crescita, l’azione del GH facilita la deposizione della cartilagine
di accrescimento che porta all’accrescimento in lunghezza delle ossa
stesse.
• Un eccesso di produzione di GH gigantismo.
• Attualmente il GH è sintetizzabile; tutto il GH di provenienza animale è stato
ritirato dal commercio per il rischio di contrarre il morbo della “mucca
pazza”.
• L’indicazione terapeutica del GH è per il trattamento di bambini con
insufficienza ipofisaria.
• Nell’ambiente sportivo il GH proviene esclusivamente da mercato nero. Il
suo uso stimola la deposizione di massa muscolare e la riduzione della
massa grassa.
• Il GH viene normalmente prodotto in condizioni di attivazione del sistema
neurovegetativo simpatico (tipicamente durante il lavoro muscolare)
pertanto è difficile rilevare un’eventuale somministrazione di GH esogeno.
Ritmo circadiano della secrezione di GH
(rappresentazione tipica)
OreTannembaum; Endocrinology 1992
Effetti dell’attività fisica (120 min) sui livelli
sierici del GH
Min
Esercizio
Takarada Y Am J Physiol;2000
Modificazioni quantitative della secrezione di
GH dopo esercizio fisico
Ore
Ex 2 ore
Tannembaum mod 1992
Effetti del rGH (0,02 mg/kg x 10 set) e dell’esercizio
sull’ingrandimento delle fibre muscolari
4250
4300
4350
4400
4450
4500
4550
4600
4650
4700
rGH Plac rGH Plac
14-set
24-set
Cro
ss S
ect
ion
alA
rea
um
/m2
)
Type I Type II
*
Taaffe DR J Clin End Met 1996
Effetti della somministrazione di GH
(0,63UI/kg/die x 6 set) sulla potenza muscolare in
un gruppo di pesisti ( n=22)
% d
i in
crem
ento
Deyssig R et al Acta Endocr;1993
Il GH ha gli stessi effetti del
testosterone: è un
anabolizzante, ma provoca
blocco della crescita delle
ossa lunghe, ginecomastia,
depressione, atrofia dei
testicoli, tumori al fegato.
ACTH (adenocorticotropina)
• È uno degli ormoni prodotti dall’ipofisi.
• La corticotropina stimola la funzione della corteccia surrenale la quale
produce ormoni che, a loro volta, controllano il metabolismo glucidico e
l’equilibrio idro-salino.
• L’attivazione dell’ACTH e della corteccia surrenale è tipica delle condizioni
di stress, pertanto la giustificazione dell’uso di questo ormone è quella di
fornire all’atleta una maggior quota di ormone per fronteggiare lo stress
sportivo.
• Le complicazioni sono gravi tenuto conto dell’azione multifocale dell’ACTH
e degli ormoni surrenali: ritenzione idrica, diabete, alterazioni cutanee,
riduzione delle difese immunitarie, miopatie, obesità, osteoporosi, ulcera
gastroduodenale.
Eritropoieina (EPO)
•È un ormone proteico secreto dal rene (90%) e dal fegato (10%) che
promuove la produzione di eritrociti e quindi il trasporto di ossigeno.
•Nel rene alcune cellule funzionano come sensori dello stato di ossigenazione
del sangue: se questo scende, i sensori inducono sintesi di EPO da parte di
specifiche cellule poste vicino ai tubuli renali. L’EPO prodotta nel rene va poi ad
agire a livello del midollo osseo stimolando la produzione di globuli rossi.
•Tipiche condizioni in cui viene stimolata la produzione di EPO sono
l’esposizione ad alta quota e l’ischemia renale: sotto stimolo ipossico la sintesi
di EPO aumenta anche di 100 volte.
Cosa è la EPO?
• In ambito farmacologico è un
farmaco destinato ai malati di reni
così gravi da dover fare la dialisi.
• Le iniezioni di Epo servono a
superare la anemia ed a
sopravvivere in attesa di trapianto.
• Ma l’80% delle fiale di EPO
vengono acquistate dagli atleti
dopati (ciclisti, calciatori,
fondisti).
Nella cronoscalata dello Stelvio del 1994, un
anziano professore (Conconi, 60 anni) giunse
secondo a 2' da Francesco Moser, recordman
dell'ora.
Il medico stava
sperimentando su di sé
la EPO che poi sarebbe
diventato il farmaco più
usato nel doping.
Eritropoietina ricombinante
r-HUEPO
Nel 1987 è stata introdotta l’EPO ricombinante (r-HuEPO) con struttura ed
azione sovrapponibili a quella endogena.
La somministrazione di r-HuEPO consente di aumentare la massa
eritrocitaria e i livelli di emoglobina per 3-4 settimane, con aumento del
VO2max pari al 10%.
La somministrazione di r-HuEPO consente quindi di migliorare la capacità
aerobica dell’atleta. Gli effetti sono additivi a quelli dell’allenamento soprattutto
nelle discipline di resistenza.
Il topino può vivere anche 2 ore
respirando immerso in una miscela
ultradensa di perfluoro carburi ideata
dal Dr. Leland Clark.
Rischi dell’Eritropoietina
•Tra il 1987 e il 1990 si sono verificati 18
casi di morte in ciclisti tedeschi e belgi che
facevano uso di EPO.
•La spiegazione di questi drammatici eventi
risiede nella elevata viscosità ematica
indotta dagli effetti combinati della
aumentata massa eritrocitaria
(conseguente all’uso di EPO) associata alla
disidratazione indotta dall’esercizio, che
avrebbe provocato eventi trombotici nel
circolo coronarico e celebrale.
•Normalmente la massa dei globuli rossi è il
45% della massa sanguigna; un suo
aumento eccessivo porta alla
complicazione della trombosi.
LA EPO RENDE IL SANGUIE
DENSO COME MARMELLATA.
IL CAMPIONE PIU’ SCURO
CONTIENE SANGUE TALMENTE
DENSO DA NON SCENDERE
GIU’ QUANDO SI CAPOVOLGE
LA PROVETTA
(ERITROPOIETINA)