procedura civile I

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PROCEDURA CIVILE I.****************************************************************************27/9 Indicazioni organizzative. Corso. Corso annuale: prima parte delle lezioni entro met Novembre, seconda parte da Marzo. una delle materie pi difficili del nostro corso di studi, la matematica del diritto. Libro di testo. Luiss, aggiornato costantemente, con apparato di note. Mandrioli serve per corsi successivi. Il difetto che tutto un po' sullo stesso piano. I due manuali sono per diversi, quindi non si possono usare entrambi o cambiare. Cos' il diritto processuale civile. Materia complicatissima ma interessante, che ha spostato la teoria del diritto nella teoria del processo. Il processo civile una forma di soluzione delle controversie. Calamandrei lo vede come un gioco di parti, che si gioca utilizzando delle regole. Il professore preferisce pensare ad un combattimento, in quanto ci sono degli effetti concreti. Il duello nel diritto medievale, non era infatti altro che un mezzo di risoluzione in cui due persone in contrasto tra di loro si sfidavano, ed il pi abile aveva ragione. Adesso non bisogna essere il pi forte, ma tendenzialmente essere nel giusto. Perseguire per quanto possibile l'accertamento della verit. inevitabilmente complicato. Vi si agitano una serie di personaggi (come in uno spettacolo teatrale), che spesso hanno un vestito di scena, recitano un copione. Bisogna studiare anch'essi, e in primo luogo il giudice. Giudicare un'attivit tendenzialmente impossibile o difficile. Al giudice sar dedicata la prima parte del corso. Vi una materia, ordinamento giudiziale, che si occupa proprio della figura del giudice. La materia si fonda su alcuni principi generali e astratti, da cui discendono tutte le norme di dettaglio. L'errore peggiore studiare a memoria in maniera progressiva. Bisogna avere ben presenti i principi generali (vol. I), e poi si possono affrontare le norme speciali. IL GIUDICE. Il giudice deve essere imparziale rispetto alle parti, sia rispetto all'oggetto che ai soggetti, ed immune da pressioni. Non dev'essere assoggettato a pene o benefici, ma istituzionalmente autonomo. Deve essere anche capace. Problema della selezione. Il giudice nel giudicare deve applicare la legge (illuminismo sillogismo giudiziale). In realt la faccenda complicata, sia nella qualificazione del fatto che nello scegliere la norma. Il giudice crea la singola norma di diritto che deve applicare, detta la regola nel caso concreto. In fondo il giudice un legislatore. Egli per, a differenza dal Parlamento, non ha alcuna legittimazione popolare. I sistemi anglosassoni risolvono ci con l'istituto della giuria. Gli altri ordinamenti la risolvono facendo di tutto affinch il giudice sia la persona migliore per giudicare. un tecnocrate. Non c' nessuna valutazione morale n psicologica (ad es. vedi magistrati provenienti da famiglie mafiose). Due grandi modelli del magistrato: Il giudice popolare. Ad es. la giuria dei paesi anglosassoni, soggetto qualunque selezionato e che fa parte del corpo giudicante.

Il giudice togato. Professionale, che fa parte di una carriera statale, pubblico impiegato. quello esistente in Italia.

Autonomia ed indipendenza dei giudici italiani, hanno pochi equivalenti nel mondo occidentale. Come vengono assicurate? L'autonomia si pu dividere in: Autonomia interna. Autonomia esterna, e rapporti con il potere esecutivo in particolare. [101 Cost.] Norma programmatica. Giudice soggetto soltanto alla legge. Come si fa? Istituzione del Consiglio Superiore della Magistratura, in modo che la magistratura costituisca un ordine autonomo ed indipendente da ogni altro potere. Emana tutti i provvedimenti riguardanti i giudici. Il Ministro della Giustizia si occupa solo dei servizi attinenti alla giustizia, salvo alcune ipotesi particolari. Composizione. Come composto il CSM? Tre membri di diritto: pres. repubblica pres. corte di cassazione procuratore generale della repubblica, il pm pi alto in grado. Un terzo dei restanti membri soggetti nominati dal parlamento in seduta comune (composizione laica) Due terzi (il resto) magistrati eletti da altri magistrati (composizione togata) Competenza. Assunzioni, provvedimenti ecc ecc riguardanti i magistrati. Anche per i magistrati inquirenti. Requisiti. Prerequisito essenziale per i togati la laurea in giurisprudenza. Prima della riforma del 2006 laurea, concorso di stato e si diventava magistrati. C'erano dei difetti, come l'aumento esponenziale dei candidati. Introdotta la preselezione informatica, ma senza efficacia. Riforma (L.150/2005). Si poi pensato di concepirlo come un concorso di secondo grado. Serve un percorso formativo anteriore, con diverse alternative: essere gi iscritti all'albo degli avvocati, per cui bisogna aver fatto due anni di tirocinio ed aver sostenuto l'esame di avvocato aver frequentato la scuola di specializzazione per professioni legali essere professore universitario aver fatto ricerca essere stati giudice onorario per diversi anni. Si pu partecipare allora al concorso, bandito a cadenza annuale. Numero fisso di posti disponibili, mentre in un esame di abilitazione (avvocatura) l'idoneit va a tutti quelli che superano un certo livello di preparazione, senza limiti di posti. In Italia ci sono troppi avvocati. L'esame per la magistratura estremamente selettivo, prevede: prova scritta, con tre elaborati teorici (civile, penale, amministrativo) se si passa lo scritto, si ha l'accesso all'orale, in cui ci sono tutte le materie. L'orale per non molto selettivo. Si pu fare al massimo 3 volte. Periodo di tirocinio di 18 mesi e poi si magistrati. Quali sono i posti messi a bando? Al livello pi basso, giudici di pace, selezionati tra gli avvocati e onorari (non di carriera con l'iter appena visto).

Tribunali di primo grado, in formazione monocratica. Distribuzione territoriale abbastanza ampia. Corti d'appello, con distribuzione geografica pi limitata. C' a Trieste. Tendenzialmente collegiale, tre magistrati, e per cui bisogna avere gi una certa anzianit di servizio. Corte di cassazione, unica, con sede a Roma. Si occupa solo del diritto, non del fatto. Si accede con una serie di valutazioni di professionalit, ed avanti con la carriera (16 o 20 anni di carriera). Il neo magistrato pu andare solo in Tribunale. I posti si liberano per dalle magistrature superiori. Bisogna quindi fare un ricambio graduale. I posti si possono liberare in un Tribunale prestigioso, come Milano, Roma. Tali posti sono occupati da quelli che stanno a Gela e che vogliono chiedere un trasferimento. La scelta viene poi fatta secondo graduatoria, e secondo particolari agevolazioni. Laureandosi in 5 anni, con due anni di scuola di specializzazione, a 27 anni siamo seduti a fare il concorso. Un anno e mezzo per correggere lo scritto, decreto presidenziale per nomina, sperando che nessuno lo impugni al Tar. Se siamo fortunatissimi, saremo magistrati a 30 anni. Forse anche 35. Il primo presidente della corte di cassazione guadagna una somma netta di 10 mila euro al mese. Non c' ancora la separazione delle carriere giudicante/inquirente, ma il Governo interessato a farla. In tal modo il giudice inquirente sarebbe per sottoposto al Governo, in quanto facente parte delle forze di polizia. Carriera automatica. Cos non c' il condizionamento rappresentato dal consenso del presidente della Corte d'Appello. Sar poi il CSM, sulla base di concorsi interni, a decidere se il magistrato debba essere destinato a posti superiori. Responsabilit civile. Il magistrato vi esonerato quasi del tutto. I casi in cui vi sia effettivamente condannato, a causa di colpa grave, sono molto rari (vi la possibilit). necessario che il giudizio del magistrato provochi un danno ingiusto ad una delle parti. [Artt. 55, 56 c.p.c.] Casi di dolo o omessa giustizia, abrogati da L.497/1987. Caso Enzo Tortora, giornalista e presentatore tv, arrestato per traffico di droga. In carcere per quasi due anni, salvo alla fine essere assolto. Indetto un referendum popolare per abrogare tali articoli, che ebbe successo. L.117/1988, responsabilit estesa alla colpa grave molto qualificata. L'estensione della responsabilit provocherebbe la necessit dei magistrati di assicurarsi, cio la diminuzione dello stipendio. Ci innescherebbe un meccanismo salariale per cui aumenterebbero gli stipendi. Tanto vale che lo Stato si faccia direttamente carico della responsabilit civile. Responsabilit disciplinare. Collegata ad una serie di ipotesi tipiche, di tre tipi: Violazioni commesse nell'esercizio dell'attivit. L'oggetto immaginabile: termini, incompatibilit. Violazioni commesse al di fuori. Ad es. magistrato che partecipa al gay pride. Ha leso il prestigio della magistratura, compromettendo la sua immagine? Questione complessa. Pu frequentare persone sottoposte a processi? Pu ottenere prestiti o agevolazioni? Pu partecipare ad associazioni segrete o partiti politici? I magistrati inglesi usano parrucca, collare e toga. Collegate all'erogazione di sanzione penale. Decide il CSM anche sotto questo profilo. Azione disciplinare promossa da: ministro della giustizia procuratore generale. Garanzie. Sono elevatissime. Non pu essere trasferito senza il suo consenso o tramite provvedimento del CSM Ci ha anche un costo.

Altri organi non ordinari: TAR e Consiglio di Stato, che giudicano sul diritto amministrativo. Magistrati amministrativi, con regole diverse, carriera diversa, provenienza diversa. Sono una giurisdizione autonoma. Corte dei Conti. Contabilit dello Stato. Tribunali militari. Hanno competenze specificamente previste da leggi speciali. [Art. 102 Cost.] Divieto di istituzione di altri giudici straordinari o speciali. Sono sopravvissuti altri giudici: giudice tributario; tribunale superiore delle acque pubbliche; commissario liquidatore degli usi civici. Avvocato. Per fare l'avvocato: due anni di pratica o frequentazione scuole; esame di avvocatura presso il distretto dove si fatta pratica. Tre scritti (civile, penale, amministrativo) corretti da un'altra corte d'appello di dimensioni compatibili. Orale su 5 materie, tra cui spesso procedura civile. GIURISDIZIONE E COMPETENZA. A chi devo ricorrere per la risoluzione della controversia di cui sono parte? Oltre al particolare tipo di giurisdizione, bisogna guardare anche ai potenziali elementi di trans nazionalit C' sempre un solo giudice competente per una causa, ed un mondo di giudici tra cui scegliere. Il termine giurisdizione si riferisce solitamente al riparto di compiti tra il giudice ordinario e gli altri giudici speciali. Il termine competenza invece, definisce le ulteriori ripartizioni all'interno dell'ordinamento giudiziario italiano (ad es. per territorio). Competenza per usato anche a livello internazionale. LIVELLO INTERNAZIONALE. Diritto internazionale privato processuale. una questione di politica giuridica. Ogni stato, in base ai criteri di competenza che sceglie, opta per una tendenza a chiudere o ad aprire il sistema. Convenzione di Bruxelles (1968), L.804/1971 in Italia. Vigente nell'ambito dei paesi comunitari. Tendenzialmente, si opta per il giudice del domicilio del convenuto. Regolamento 44/2001. Riprende tale criterio. Eccezioni, previste dall'art. 5 del regolamento per particolari ipotesi di controversie. Paesi non UE, ma siti in Europa. Regolamento recepito con la Convenzione di Lugano. Resto del mondo. L.218/95, che in materia di giurisdizione fa rinvio dinamico al regolamento 44/2001. Il legislatore italiano ha eguale fiducia per giudici europei ed extraeuropei. Ci provoca il fatto che la pronuncia di sentenze rilevanti per l'Italia vengano pronunciate in altri Stati del mondo, pi o meno efficienti. La sentenza straniera deve essere poi recepita dall'ordinamento italiano, ed essere resa eseguibile in Italia. C' un controllo su elementi gravemente lesivi dell'ordine pubblico. LIVELLO INTERNO. GIURISDIZIONE. Quale magistratura competente a giudicare sulla fattispecie? Se non spetta ad alcuna delle magistrature speciali, spetta al giudice ordinario, competente per quel territorio. COMPETENZA INTERNA. Problemi che si pongono:

1. Gli uffici giudiziari devono avere un carico di lavoro ragionevole in base alla loro composizione. Elemento funzionale, dell'interesse pubblico. Vi rientrano valutazioni di distribuzione demografica. Con il trasferimento della popolazione in citt, si dovuta modificare la mappa degli uffici giudiziari. 2. Vicinanza del giudice all'oggetto della controversia. Altra esigenza funzionale. 3. CRITERIO PRINCIPE: facilitare la difesa del convenuto. ****************************************************************************28/9 Vediamo le regole sulla competenza interna, ispirate dai criteri appena visti. Si applicano principalmente al processo di cognizione. COMPETENZA VERTICALE. GIUDICE DI PACE. Soggetto non stabilmente nell'ordine giudiziario. Bisogna avere: 30 anni laurea di giurisprudenza requisiti alternativi, ma per lo pi sono avvocati. L'ausilio degli avvocati al lavoro dei giudici sempre stato molto forte. In carica quattro anni, pi quattro anni rinnovabili. Pagati a cottimo, in base a quanto lavorano. Abbastanza efficace. Non si pu essere avvocati e giudice di pace nello stesso distretto della Corte d'Appello. Il legislatore da un lato li considera essenziali, dall'altro non si fida tanto. La sua competenza quindi limitata in modo un po' singolare. Competenze: 1. La sua competenza innanzitutto limitata per valore, il cui massimo 5000 euro, e solo per i beni mobili. Come si determinano? Se l'attore chiede un danno esistenziale? La competenza si determina dalla domanda, perch l'oggetto del processo da determinare e la competenza deve essere stabilita prima. Per gli immobili in ogni caso competente il tribunale, anche perch difficile che valgano meno di 5000 euro. La competenza del giudice di pace residuale, e soccombe alle norme che la attribuiscono espressamente al tribunale. 2. nella prassi il giudice elettivo del sinistro stradale. Per essi massimo 20 mila euro. una competenza per valore unita ad una competenza per materia. 3. Competenza per materia. Cause relative a particolari rapporti elencati dall'art. 7, c. 3 c.p.c., pi le ordinanze di ingiunzione per violazione del codice della strada (legge speciale). Curiosit. Condominio di case (contenuto nell'elenco), cause terribili, feroci, che generano un contenzioso pazzesco. I giudici ordinari hanno chiesto che gli vengano tolti e sono state date ai giudici di pace. Hanno spesso effetti penali. Interessi che maturano sul mancato pagamento di prestazioni assistenziali, sociali storia dell'avvocato che aveva fatto la fortuna su queste cause (messo sotto processo disciplinare). TRIBUNALE. Competente [art. 9]: per le cause non di competenza degli altri giudici per cause fiscali per separazione, divorzio ecc. azione esecutiva, anche delle sentenze del giudice di pace. azione che comporta l'utilizzo potenziale della forza pubblica, e il legislatore preferisce circondarla da maggiori garanzie. [artt. 10-17] Regole per determinare il valore della domanda e la competenza. Dobbiamo vederle noi. La norma generale all'art. 10, che pone l'accento sul valore della domanda.

COMPETENZA ORIZZONTALE (O PER TERRITORIO). Quale tribunale o giudice di pace competente ad esaminare la causa? Esempio. Milanese in macchina a Trieste tamponato da Bolognese che ha assicurazione con sede legale a Roma. Dove pu fare causa? Regola generale. La regola generale il comodum convenutum, cio il foro della residenza o del domicilio (se sconosciuti, la dimora) del convenuto [art. 18, c. 1 c.p.c.]. Perch? L'attore gode del vantaggio di chi inizia, ha avuto tutto il tempo per prepararsi. Il convenuto potenzialmente pi in difficolt, perch ha tempi ristretti per rispondere. Residenza, domicilio, dimora, sono disciplinati dal codice civile. Foro residuale: [18, c. 2 c.p.c.] Se dimora sconosciuta, luogo dove risiede l'attore. [Art. 19 c.p.c.] Riproduce tale regola, ma per le persone giuridiche. Estensione del principio ad un'altra categoria. Cause relative dei diritti di obbligazione. [Art. 20 c.p.c.] Essenziale! Giudice del luogo dove sorta l'obbligazione. anche competente, e quindi ci troviamo davanti ad un'alternativa per l'attore. Ma quale luogo ? il luogo dove avvenuto il fatto illecito, dove si concluso il contratto ecc. Ipotesi frequentissime nella pratica. Se torniamo all'esempio, il Milanese non potr sicuramente usare il foro di Milano, ma potr scegliere tra Trieste (foro dell'obbligazione), Roma (se faccio causa alla societ assicuratrice) o Bologna (residenza del convenuto). Norma fondamentale: nessuno pu essere distolto dal giudice naturale assegnato per legge. La ratio la prassi degli ordinamenti autoritari di costituire giudici ad hoc in caso di particolari avvenimenti, come rivolte, rivoluzioni e guerre. La competenza la prima cosa ad essere esaminata in una causa. Essa pu condizionare lo stesso esito del processo, e la discrezionalit perci limitata. ci sono tutta una serie di regole processuali a tale fine. Restano comunque dei margini. Un tribunale ha tutta una serie di sezioni, cui la causa demandata a seconda del suo oggetto. La scelta del singolo giudice avviene poi secondo criteri automatici. I giudici spesso si riservano una certa discrezionalit, anche se la legge lo esclude. Causa IMI-SIAT. Si corrotto il giudice e si fatto in modo che la causa fosse a lui assegnata. La violazione del principio del giudice naturale ha portato alla possibilit di scegliere il giudice e cos a corrompere un giudice. In Italia comunque il numero dei magistrati corrotti oggettivamente molto basso. Fori esclusivi derogabili. [Artt. 21- 24 c.p.c.] In determinate materie, il giudice competente solo uno. Ad es. diritti reali su beni immobili, cause di eredit, cause tra soci e condomini, questioni tutelari e patrimoniali ecc. Ma, se le parti si accordano sull'andare da un altro giudice, possibile derogare (competenza derogabile). Ad es. causa ereditaria per violazione della legittima, de cuius deceduto a Lecco. L'attore agisce a Milano, ma il convenuto si costituisce in giudizio e non dice nulla, accetta di essere giudicato. Il giudice quindi incompetente di diritto, ma data l'accettazione tacita del convenuto, tale giudizio comunque valido. [Art. 24 c.p.c.] Foro della pubblica amministrazione. Solo luoghi dove ha sede l'Avvocato dello Stato. Avvocatura dello Stato. L'avvocatura pu essere anche pubblica, alle dipendenze degli enti pubblici.

La pi prestigiosa l'avvocatura dello stato, che esercita la propria attivit a favore delle amministrazioni statali centrali o, al massimo, degli enti statali territoriali. Vi si accede per concorso ed un ruolo molto prestigioso. Sono in parte liberi professionisti, perch una componente del loro stipendio dipende dal numero di cause vinte dall'ufficio. Fori esclusivi inderogabili. [Art. 28 c.p.c.] Art. 70, nn. 1, 2 e 3, esecuzione forzata, procedimenti cautelari e possessori, altri casi in cui la derogabilit sia esclusa espressamente dalla legge. Fori indicati all'art. 21 per le cause possessorie, 26 ecc. Accordo di deroga. [Art. 29 c.p.c.] Di regola tale accordo fatto con contratto. Esclusivit solo se espressamente stabilito. Si pu cio aggiungere la parola esclusivamente, nella cui mancanza il tribunale indicato solo aggiunto altri altri in via alternativa. Curiosit. A Verbania c' una particolare accordo tra avvocati per cui non viene mai eccepita l'incompetenza del Tribunale del capoluogo, per evitare di andare a fare cause presso i giudici conciliatori dei paesini dell'Ossola. Parallelismo che tiene il regime dell'eccezione con quello della convenzione. Ecco la differenza tra i fori derogabili ed inderogabili, cio il sottrarlo alla comune volont delle parti. Tale accordo non ci pu essere riguardo ai fori inderogabili. [30 bis] Limitata rilevanza, dichiarata in parte incostituzionale. I magistrati non possono fare causa dove lavorano. Per capire meglio. [Art. 30 bis c.p.c.] Le cause in cui sono comunque parti magistrati, chesecondo le norme del presente capo sarebbero attribuite alla competenza di un ufficio giudiziario compreso nel distretto di corte d'appello in cui il magistrato esercita le proprie funzioni, sono di competenza del giudice, ugualmente competente per materia, che ha sede nel capoluogo del distretto di corte d'appello determinato ai sensi dell'articolo 11 del codice di procedura penale. (2) Se nel distretto determinato ai sensi del primo comma il magistrato e' venuto ad esercitare le proprie funzioni successivamente alla sua chiamata in giudizio, e' competente il giudice che ha sede nel capoluogo del diverso distretto di corte d'appello individuato ai sensi dell'articolo 11 del codice di procedura penale con riferimento alla nuova destinazione. Note. (1) La Corte Costituzionale con sentenza 12 novembre 2002, n. 444 ha dichiarato la illegittimit' costituzionale, nella parte in cui si applica ai processi di esecuzione forzata promossi da o contro magistrati in servizio nel distretto di corte d'appello comprendente l'ufficio giudiziario competente ai sensi dell'art. 26 del codice di procedura civile. (2) La Corte Costituzionale con sentenza 25 maggio 2004, n. 147 ha stabilito l'illegittimit costituzionale dell'art. 30-bis, comma 1, c.p.c., il quale prevede una deroga alla competenza territoriale del giudice civile per le cause riguardanti magistrati, salvo che nella parte relativa alle azioni civili concernenti le restituzioni e il risarcimento del danno da reato, nei termini di cui all'art. 11 c.p.p.

LE AZIONI E I PROCESSI. Schema del codice. Guardando l'indice del codice di procedura civile, capiamo qual la sua costruzione, la sua logica organizzativa. Esso stato scritto verso la fine degli anni '30, promulgato nel 1942 (il codice precedente era del 1865). Abbiamo un Libro I, dedicato alle disposizioni generali: competenza giudice pubblico ministero azione e diritto d'azione Norme che hanno una valenza generale per tutti i tipi di processo. Il Libro II disciplina il c.d. processo di cognizione, il processo che serve a dar torto o ragione a una delle parti, il processo per antonomasia. Il Libro III disciplina il processo esecutivo, l'attuazione pratica della sentenza. Il Libro IV contiene processi speciali, tra cui l'arbitrato. Cosa sono questi processi?

PROCESSO DI COGNIZIONE. Processo in cui il giudice conosce del merito della controversia e decide chi ha ragione e chi ha torto. Verranno assunte le prove, ci sar un contraddittorio e si concluder con una sentenza. Inizio del processo. Soggetto sostiene ci sia la lesione di un suo diritto (ad es. tamponamento). La controparte non paga e andiamo dal giudice a chiedere che la obblighi al pagamento. Il diritto a poter accedere alla giustizia costituzionalmente garantito art. 24 Cost., architrave di qualsiasi processo del nostro ordinamento. Diritto inalienabile e incomprimibile. La dottrina classica lo chiama diritto potestativo, poich crea un obbligo almeno nei confronti di due soggetti: del giudice, scrivendo un atto di citazione notificato alla controparte abbiamo esercitato un nostro diritto, per cui il giudice soggetto all'obbligo di giudicare, per non essere disciplinarmente e civilmente responsabile. della controparte, che soggetto all'obbligo di comparire in processo. uno dei concetti fondanti del diritto processuale civile. un diritto sostitutivo, che come tutta la tutela giurisdizionale ha una funzione residuale. Si chiede al giudice qualcosa che non si riusciti ad ottenere per le normali vie private. Serie di corollari importanti. Provoco un'azione di cognizione, per cui il giudice dovr prendere visione di tutte le prove per crearsi un convincimento di chi ha ragione e chi ha torto. Si arriva ad una sentenza irrevocabile, passata in giudicato. Il continuum tra diritto d'azione e sentenza tutto il processo. l'unico processo che studieremo. Sentenza di condanna. Sentenze costitutive. Categoria generale del processo che ha lo scopo di costituire, modificare o estinguere un diritto o uno status. Sotto categoria delle azioni di cognizione. Ad es. sentenza di separazione o divorzio, senza che ci siano problemi patrimoniali n figli. In Tribunale c' il collegio che decide il divorzio, siamo coniugati, il giudice pronuncia la sentenza, usciamo e non siamo pi coniugati. Cosa cambiato? La sentenza ha gi prodotto i suoi effetti? S. La differenza tra questa azione e quella di condanna, che questa azione non ha bisogno di un'esecuzione autonoma. Nel caso del tamponamento ho gi il diritto di credito e chiedo al giudice di accertarlo. Nel caso del divorzio invece il giudice non deve accertare, ma modificare il mio stato giuridico. In tal caso c' effetto estintivo del diritto esistente. Fondo intercluso e diritto ad ottenere la formazione coattiva di una servit di passaggio. Il nostro vicino per lo contesta, e dobbiamo andare dal giudice. Cosa cambia? Prima della sentenza non ho un diritto reale di servit, ma un diritto potestativo di costituirlo. Esco dal processo titolare di quel diritto. Il diritto reale nasce. Simile rispetto alla sentenza di divorzio. Richiesta di annullamento di contratto per errore essenziale. Sentenze di mero accertamento. Categoria di azioni di cognizione. Ad es. contratto nullo e non annullabile, un contratto che per diritto non esiste. La sentenza si limita ad accertare una situazione di fatto, vi aggiunge solo la certezza. Ce ne sono anche di tipo negativo. PROCESSO ESECUTIVO. La sentenza non assicura da sola il soddisfacimento dell'interesse, ma un passo avanti. Successivamente possibile chiedere all'ufficiale di stato che la sentenza venga eseguita. Allora la sentenza si trasforma in prassi, in azione fisica. Senza esecuzione il diritto d'azione non ha alcun senso. PROCESSO CAUTELARE.

Esempio. La controparte ci deve 200.000 euro, dobbiamo iniziare una causa, veniamo a sapere che la controparte sta vendendo i mobili e trasferendo tutti i soldi alle Virgin Islands. Sta disperdendo le garanzie del credito. Avendo un titolo esecutivo, potremmo prevenire tale gesto. Ma non l'abbiamo. Il rimedio pi veloce l'azione cautelare. Essa un'azione che serve a cautelare il diritto oggetto del processo, con provvedimenti di polizia giudiziaria che cercano di evitare un pregiudizio che renderebbe inutile la sentenza. Potremmo chiedere un sequestro conservativo. I provvedimenti cautelari hanno un duplice presupposto: periculum in mora, pericolo di atti che renderebbero inutili il processo fumus boni iuris, apparenza del diritto. Ne si parla solo nel corso avanzato. Schema delle azioni. Concetto generale di azione. Soggezione di giudice e controparte al diritto d'azione. Tipologie: azione di cognizione di condanna di mero accertamento costitutive azione esecutiva azione cautelare. Tale schema si trova anche nella sistematica del codice. DELLE MODIFICAZIONI DELLA COMPETENZA PER RAGIONE DI CONNESSIONE [ARTT 31 E SS.] Problema semplice: causa in cui ci sono pi convenuti, che risiedono in zone diverse. Quale domicilio rileva? La competenza deve essere in tali casi derogabile. Il problema si pone anche in un altro caso, quello di pluralit degli oggetti. Esempio. Fratello fa causa alla sorella per lesione di legittima. La madre non aveva mai digerito il matrimonio del figlio con donna svizzera di lingua tedesca e divorziata. Ha quindi diseredato il figlio dando il patrimonio alla figlia. Causa soggetta a foro esclusivo e derogabile. Ulteriore domanda: rivendica di un cassettone, dato in deposito alla sorella, che se l'era tenuto. Ci sono due domande diverse: una che ha origine nel diritto alla reintegra della legittima; l'altra che ha origine nel deposito, che ha in comune con la prima solo le parti. Problema di competenza: il foro per le domande di reintegra della legittima il foro di apertura della successione, quello dove proporre la domande di restituzione del bene dipende da altro (foro del convenuto o nascita dell'obbligazione). Le cause avrebbero potuto essere proposte separatamente, ma c' la possibilit di proporre cumulativamente. Il problema serio, e si pone in due direzioni: direzione verticale, perch il cumulo delle domande pu portare alla competenza del tribunale (invece che del giudice di pace) direzione orizzontale, perch il cumulo pu portare a due tribunali diversi, entrambi territorialmente competenti.

Il codice molto mistificatorio. Tali norme pongono regole fondamentali addirittura in tema di domande di giudicato (art. 34 ampiezza di poteri di cognizione del giudice). Digressione. Abbiamo parlato del diritto d'azione, ma non le sue componenti. Sono: Soggetti. Causa petendi, fatti posti a fondamento della domanda. Tale definizione merita di essere presa a memoria. Sono i fatti che l'attore reputa abbiano generato il diritto di cui si pretende la tutela. I fatti devono essere ALLEGATI, cio inseriti dall'attore nella domanda. L'attore deve dimostrarli. Petitum, oggetto della domanda. ci che si chiede. Ci si sta rivolgendo al giudice, e l'oggetto della domanda perci la sentenza di condanna (petitum immediato). C' poi il petitum mediato, che ci che mediatamente io potr ottenere dalla mia controparte (i soldi). Esso pu essere di vario genere: reintegrazione in forma specifica reintegrazione per equivalente equivalente del danno. In base a questi elementi sappiamo molto del processo. Possiamo (elenco non tassativo): verificare che tale causa non sia gi stata chiesta presso un altro giudice (pendenza) si scompone la causa nei suoi elementi e si paragonano verificare se tale causa sia connessa ad un'altra, se ha almeno un elemento in comune con un'altra verificare l'ampiezza della cosa giudicata, la sua portata, per proporre una seconda causa in un secondo momento. ****************************************************************************4/10 CAUSE ACCESSORIE. [Art. 31 c.p.c.] La domanda accessoria pu' essere proposta al giudice territorialmente competente per la domanda principale affinch' sia decisa nello stesso processo, osservata, quanto alla competenza per valore, la disposizione dell'art. 10 secondo comma. Sono cause connesse ad un'altra causa, detta principale, perch hanno con essa in comune uno (o pi) dei tre elementi visti nella lezione precedente. La distinzione tra le due cause fatta in termini di pregiudizialit e dipendenza: non possiamo decidere sulla domanda principale se prima non si deciso sulla domanda accessoria. Ci deve essere un vincolo particolarmente forte. Il tema della pregiudizialit comune a tanti istituti. Dato che non pu decidere della domanda pregiudicata prima di aver deciso di quella pregiudicante, il sistema deve fare in modo che esse siano proposte cumulativamente presso lo stesso giudice. in tal caso possibile derogare alla competenza per territorio. Inoltre si sommano i valori delle due domande, e se si va sopra ai 5000 euro si va dal giudice ordinario. Dobbiamo porci il problema degli effetti che la decisione di un determinato rapporto avr su tutti gli altri rapporti collegati. Altro problema. Esempio. Controversia tra due individui su un rapporto di lavoro in nero. Uno pretende un tfr (trattamento di fine rapporto) e altro, e l'altro contesta la pretesa. Conclusa la controversia si pone il problema dell'estensione del giudicato. Se viene poi fatta una seconda causa sullo stesso rapporto e con le stesse parti, il secondo giudice sar vincolato dal giudicato del primo? Se s, in quale misura? Rapporto di pregiudizialit tra rapporti.

[Art. 34 c.p.c.] (Accertamenti incidentali) Il giudice, se per legge o per esplicita domanda di una delle parti e' necessario decidere con efficacia di giudicato una questione pregiudiziale che appartiene per materia o valore alla competenza di un giudice superiore, rimette tutta la causa a quest'ultimo, assegnando alle parti un termine perentorio per la riassunzione della causa davanti a lui. Per legge o per esplicita domanda di una delle parti.... Conseguenze sono: deroga alla competenza art. 34 cosa giudicata. Domanda. Entra in gioco il PRINCIPIO DELLA DOMANDA (oltre alla legge). In tanto ci pu essere una decisione di giudice coperta di giudicato, in quanto vi sia una domanda a tal fine delle parti stesse. Se non c' la domanda non c' una sentenza idonea. un principio di libert, che vincola la giurisdizione del giudice al permesso dell'individuo. [2909 c.c.] Cosa giudicata. L'accertamento di una sentenza fa stato, ha efficacia di legge in futuro, e il giudice vi si deve conformare. Il tema del giudicato va posto in relazione al tema della domanda. Il processo da questo punto di vista un procedimento per quantit costanti: tanto entra, tanto esce. Ci sono anche altri casi: minus quam petitum, extra petizione ecc. Bisogna guardare cosa sia stato chiesto: la causa si scompone in: azione di mero accertamento sul rapporto di lavoro, se domandata azione di condanna al pagamento del dovuto. Se stato chiesto l'accertamento, se stato accertata la presenza del rapporto, fa stato e vincola le parti e il giudice anche nelle cause successive. Se non stato chiesto l'accertamento, l'accertamento che il giudice ha comunque dovuto svolgere resta funzionale alla sola sentenza di condanna. Nella futura sentenza quindi il giudice dovr rianalizzare la questione. Legge. Nel caso di accertamento di filiazione la legge stessa a richiedere la conversione di questione pregiudiziale in causa di accertamento incidentale. La differenza che la causa pregiudiziale provoca un giudicato, la questione no. Indipendentemente dalla domanda di parte. (?) Abbiamo qui quasi tutti gli istituti fondanti del processo civile: diritto d'agire principio di domanda giudicato accertamento del giudice, che si deve formare un convincimento, che diventa giuridicamente rilevante con la sentenza e se c' previa domanda di parte pregiudizialit tra questioni: la regola una valutazione meramente contingente sulle questioni in cui non espressamente chiesto (o stabilito da legge, come nelle cause di stato) di giudicare. E quando vi siano due cause separate che hanno elementi comuni? Esiste un istituto che permette di

riunire pi cause, ma solo se esse siano riunificabili Se non lo sono, si coordinano le due cause attendendo la decisione della causa pregiudicante per proseguire con la causa pregiudicata. Questione preliminare di merito. Questione pregiudiziale esperita insieme ad un'azione (pregiudicata). Chiedo una somma a Tizio come parcella di consulenza professionale. Il convenuto si costituisce ed eccepisce la prescrizione del diritto. Il giudice come prima cosa verificher l'effettiva decorrenza della prescrizione. C' pi di una similitudine con la questione pregiudiziale, ma c' una differenza: possibile una causa che abbia come oggetto la sola decorrenza della prescrizione, senza accertare anche la sussistenza del diritto? No. La differenza che la questione pregiudiziale autonoma rispetto alla questione pregiudicata, mentre la prescrizione un modo di essere di quello stesso diritto. La prescrizione un esempio di questione preliminare di merito, diversa dalla questione pregiudiziale di merito, che quella del 34 c.p.c.. Nel caso di questione pregiudiziale, il cumulo delle due cause si pu avere: dall'inizio, per mia domanda successivamente, per atto del giudice, dopo un'eccezione del convenuto. Dal punto di vista del giudicato non cambia nulla. Nel caso di questione preliminare un cumulo non pu mai esserci dall'inizio, perch non possibile proporre tale domanda autonomamente. Caso. Nel 1968 (e la causa ancora pendente) fallisce la Icomec (societ edile italiana). Viene scoperto che esiste una contabilit parallela tenuta da un contabile incredibilmente minuzioso. Soldi corrisposti al Min. Pietro Longo e ad altri soggetti, per aggiudicarsi l'appalto per una diga. Si ottiene una sentenza di condanna a favore della Icomec nei confronti dell'Enel. Si arriva ad un altra sentenza (civile) che condanna Longo a risarcire alla Icomec l'importo della tangente. Il danno provato da migliaia di incartamenti penali e si pensava che si estinguesse in pochi mesi. L'attore spinge sull'acceleratore e il convenuto pigia sul freno (pi facile). Il professore era legale dell'Icomec. A Roma il Longo chiama in causa l'Enel. Il giudice onorario romano fa una sentenza di primo grado a Roma in cui fa due errori: condanna enel a pagare a Icomec (non c'era alcuna domanda a riguardo). Il giudice romano condanna enel alla somma capitale pi interessi dalla data della domanda al saldo (tre anni), mentre doveva computarli dal '68. Le due azioni sono diverse: a Roma Icomec contro Longo (con errori del giudice); a Milano Icomec contro Enel. C' un problema di come coordinare i due processi. Si pu andare avanti nel processo di Milano quando c' gi stato giudicato a Roma, la cui sentenza stata impugnata in corte d'appello? No, bisognava sospendere. andato avanti il processo di Roma e siamo in attesa del verdetto della Cassazione. Pu essere che allora si dovr riaprire il processo milanese. Il processo di fallimento resta tuttora aperto. E se il giudice milanese avesse proseguito? Questione di duplicazione del danno, e il primo che paga (Enel) paga bene. Possiamo tornare all'art. 34, norma sulla competenza (Titolo delle deroghe alla competenza). Il cumulo di cause pu portare ad una modificazione della competenza per ragioni di connessione. Il giudice interrogato sulla questione pregiudiziale deve rimettere tutte le cause al giudice superiore. Infine tutto il carico si concentra sul giudice ordinario. CAUSE DI GARANZIA. [Art. 32 c.p.c.] La domanda di garanzia pu' essere proposta al giudice competente per la

causa principale affinch' sia decisa nello stesso processo. Qualora essa ecceda la competenza per valore del giudice adito, questi rimette entrambe le cause al giudice superiore assegnando alle parti un termine perentorio per la riassunzione. Distinzione tra garanzie. Garanzia propria impropria. Esempio. Dentista costruisce il proprio studio a Sud di Milano. A Valenza Po parlare di fatture come parlare di anticristo. Il dentista si affida ad una societ di costruzioni, ma trova sul linoleum delle macchie. Fa causa nei confronti della societ appaltatrice, che dice di aver svolto il suo lavoro regolarmente, e chiama in causa la societ produttrice del linoleum. La societ esclude la sua responsabilit e chiama in causa la societ che produce la colla. Il contratto stato concluso ed eseguito a Valenza Po, che anche foro del convenuto. La societ produttrice di colla stata chiamata a diritto a Valenza Po? Nel suo caso i fori sono tutti Milano. L'avvocato del produttore di colla ha sollevato eccezione di competenza ed ha vinto. L'attore stato condannato a pagare le spese legali. Esempio 2. Garanzia per evizione. Acquisto un bene, subisco una causa da uno che pretende di essere primo acquirente, posso sollevare la garanzia per evizione. Cos posso rivalermi nei confronti del venditore. Molto pi comodo chiamare direttamente in garanzia, in via subordinata. Due processi: processo per la propriet del bene processo per la restituzione della somma pagata per l'acquisto del bene. Il codice civile dice che, se il gioielliere, chiamato in giudizio da me, sostiene che esistevano sufficienti ragioni per vincere il giudizio di evizione, pu andare indenne. Il sistema pi semplice proporre le domande in un unico giudizio: quando si chiamati, si chiama il venditore. Anche qui ci pu essere un problema di competenza. Mettiamo che la prima causa sia fatta in un'altra citt rispetto a quella dove stato comprato il bene. Se mettiamo insieme le due ipotesi, vediamo che in entrambi i casi valga una sorta di garanzia. La garanzia di evizione nasce dalla vendita e comprende la possibilit per il venditore di essere chiamato in giudizio in un luogo anche distante da quello di acquisto (art. 32 c.p.c.). Si cumulano sempre i valori delle due cause. Vale anche per l'ipotesi del dentista? Il venditore di colla non pu assumersi un impegno talmente grande di rispondere di tutte le cause delle persona che hanno acquistato da lui. Questa una forma di garanzia impropria. La differenza tra garanzia propria ed impropria la previsione legislativa o meno della garanzia. La propria quella per evizione, prevista dalla legge, e pu portare ad una presunzione di essere liberati. Cos anche per la fideiussione. Quella impropria invece il caso di passaggio in pi mani di un bene. CUMULO SOGGETTIVO. [Art. 33 c.p.c.] Le cause contro pi' persone che a norma degli artt. 18 e 19 dovrebbero essere proposte davanti a giudici diversi, se sono connesse per l'oggetto o per il titolo possono essere proposte davanti al giudice del luogo di residenza o domicilio di una di esse, per essere decise nello stesso processo. In presenza di pi convenuti, posso scegliere il foro che preferisco. Cause che sono connesse per oggetto (petitum) o per titolo (causa petendi). ECCEZIONE DI COMPENSAZIONE.

Ad es. l'attore dice che gli sono dovuti 100 e il convenuto fa eccezione di compensazione per i 100 e propone domanda riconvenzionale per il resto dei soldi che mi sono dovuti. DOMANDA RICONVENZIONALE. [Art. 36 c.p.c.] Il giudice competente per la causa principale conosce anche delle domande riconvenzionali che dipendono dal titolo dedotto in giudizio dall'attore o da quello che gi' appartiene alla causa come mezzo di eccezione, purch' non eccedano la sua competenza per materia o valore; altrimenti applica le disposizioni dei due articoli precedenti. Faccio un investimento in una banca, e compro contratti derivati (strumenti finanziari particolari in cui si specula sulle oscillazioni). Faccio causa alla banca perch perdo un sacco di soldi, e chiedo la restituzione di quanto ho perso. La banca: Pu interpretare diversamente i fatti prodotti dall'attore. Pu produrre nuove prove, come ad es. ti ho accreditato seimila euro e abbiamo risolto la questione consensualmente. I fatti possono essere modificativi, estintivi o addirittura impeditivi del diritto dell'attore. Si chiamano eccezioni di merito. L'allegazione di un nuovo fatto porta all'obbligo del giudice di valutarli. Non cambia l'estensione del processo, la portata di cosa giudicata (cambia solo il percorso logico che il giudice ha dovuto fare, cambiata la cognizione del giudice). Pu proporre una nuova domanda. Altro esempio. Costruzione di taverna in casa, per entra l'acqua e si crea uno stagno. C' una causa, il convenuto, cil costruttore, dice di aver svolto i lavori come gli era stato richiesto. Oltretutto, dice che non ancora stato pagato. Pone quindi lui stesso una domanda contro all'attore della prima domanda, chiedendo che egli sia condannato. Come si pone tale atto giudiziale? C' una nuova domanda, una nuova azione, connessa all'altra per il titolo (causa petendi) e per le parti. Diverso solo il petitum. L'azione contraria alla prima e trasforma in un certo senso l'attore in un convenuto. Essa poteva essere proposta anche in primo luogo, come attore. Allora le azioni si sarebbero probabilmente succedute in ordine contrario. Questo s che amplia l'oggetto del processo, dato che ora il giudice si dovr pronunciare non su un'azione, ma su due. Le due azioni sono indipendenti tra loro. C' cos un cumulo di azioni. Competente il giudice della domanda principale, purch non ecceda la sua materia per materia o per valore. Guardare la domanda di citazione su moodle di diritto processuale civile. ****************************************************************************5/10 ATTO DI CITAZIONE Atto di citazione effettivamente depositato al tribunale di Milano (tribunale ordinario civile). L'atto di citazione l'atto con cui si inizia la causa, ed ha una funzione che la dottrina definisce doppiamente ricettizia Esempio dell'invito alla festa di laurea. L'assenza di uno degli elementi essenziali produce l'inidoneit dell'atto a raggiungere il suo scopo. Essa pu essere assoluta o relativa. Con l'atto di citazione, noi: 1. Invitiamo la nostra controparte a comparire davanti al giudice, in un luogo specifico, in una

data specifica, per svolgere un'attivit altrettanto specifica. 2. Notifichiamo al tribunale che si intenzionati a proporre una causa. Il termine parte plurisensi: in senso sostanziale il titolare del rapporto giuridico nel processo, la parte anche il difensore del titolare del rapporto. Il nostro processo un processo di avvocati, salvo casi molto limitati. il difensore che mette in atto quasi tutte le attivit processuali. Precede l'atto di conferimento della rappresentanza in giudizio. Nel caso abbiamo un fallimento. Dall'epigrafe vediamo la capacit di una parte, soggetta a regole particolari. C' sempre un curatore, professionista nominato ed espressamente autorizzato dal tribunale, che pu svolge una serie di attivit (recupero dei crediti e estinzione dell'impresa fallita). Il curatore ha dovuto quindi farsi previamente autorizzare dal giudice. Il decreto dice espressamente che il giudice autorizza ad iniziare la causa, nominando quale avvocato il sig. Tizio. Non sempre cos complicato, dato che di norma la capacit processuale spetta a tutti. Non tutti possono agire direttamente e materialmente, ed necessario comunicare l'identit del soggetto diverso, che abbia capacit processuale e sia autorizzato a svolgere tale compito. Talvolta serve l'autorizzazione di un giudice (minore, fallimento, comune). [Art. 75 c.p.c.] Capacit d'agire. Negli artt. ss. il codice prevede anche la nomina del procuratore speciale processuale. Non pu essere conferita una rappresentanza esclusivamente processuale, ma deve essere insieme anche sostanziale. Devo dare mandato relativamente al rapporto oggetto della lite. Tale norma ha un aspetto sociologico: Italia rurale degli anni '40. Si voleva evitare che venissero date rappresentanze ai soggetti nelle cause dove non serviva un avvocato. Oggi questa norma non ha pi molto senso, perch ci sono fenomeni di scorporazione dell'esercizio di diritti (cessione di crediti a societ terza, che li gestisca conferendo mandato ad una terza societ). In tal caso avere una rappresentanza anche solo meramente processuale sarebbe ragionevole. Un vizio dell'atto si pu trasformare in un vizio del processo, segnalabile con eccezione. Tali vizi sono comunque sanabili e il processo pu continuare. Esempio del comune che fa causa alla banca. Eccepito che il sindaco non stato adeguatamente autorizzato dalla giunta perch sbaglia societ da convocare. Altro esempio. Avvocato che non presenta un documento al giudice, dopo che gli stato chiesto, e per questo perde la causa. PROCURA. In fondo all'atto c' copia del mandato. Con esso viene incaricato l'avvocato della difesa, e deve essere firmato da cliente ed avvocato. Tale rapporto regolato dagli artt. 82 ss c.p.c. [Art. 82 c.p.c.] Patrocinio. Giudice di pace, nessun bisogno di rappresentanza fino a una certa somma. Negli altri casi non possono. Il giudice di pace pu per autorizzare. Di regola il nostro un processo di avvocati. L'avvocato svolge una funzione essenziale per: Preparazione tecnica, per cui anche capace di presentare la lite nei suoi aspetti essenziali. Ruolo, nel senso che dovrebbe essere parte imparziale ed autonoma, e se non d'accordo ha obbligo morale e giuridico di non proseguire nella difesa. Per fare questo deve anche essere moderatamente benestante. Di regola l'avvocato non si difende mai da solo. Per esercitare la professione davanti alla corte di cassazione bisogna essere iscritti in un albo

particolare. Come si conferisce il potere all'avvocato? [Art. 83 c.p.] Procura, che pu essere: Generale, principalmente nei casi di grosse aziende. Vale per tutte le cause di un certo soggetto. Speciale, molto pi diffusa, in relazione ad una determinata causa. Possono essere fatte con: Atto pubblico, atto redatto direttamente dal notaio. Scrittura privata autenticata, scritta da privati e poi autenticato da notaio. Il notaio attribuisce all'atto fede legale fino a querela di falso. Usata per gli atti pi semplici. La procura speciale pu essere anche apposta in calce o a margine per una serie di atti. L'autografia deve essere certificata dal difensore, come vediamo nel documento. L'avvocato svolge qui un potere certificativo sostanzialmente analogo a quello del notaio (vale come pubblico ufficiale). In tal caso l'avvocato deve essere assolutamente sicuro della veridicit dei dati indicati. Contenuto. Una serie di atti riservata esclusivamente alla parte sostanziale. L'avvocato ha il potere nel processo, ma non di disporre del diritto (ad es. transazione). Revoca. Il cliente pu in linea di massima sempre revocare la procura, pagando le spese, mentre l'avvocato pu farlo solo per giusta causa. Con l'avvento dei computer non si usa pi di stampare su foglio uso bollo, ma su foglio A4. Una volta gli atti erano incastrati tra loro, ora non pi. La cassazione ha sancita che la procura su foglio distinto sia nulla. Siamo all'eccesso del formalismo. stata fatta una legge apposta, che integra l'art. 83, per dire che se spilli la procura all'atto, valida. L'avvocato un formalista incredibile e appena vede uno sgarro, lo utilizza. Questa tendenza incoraggiata da tali norme. Pagamento dell'avvocato. In un mondo perfetto al diritto d'azione dovrebbe corrispondere una concreta possibilit per tutti di accedere alla giustizia, che dovrebbe comprendere la rappresentazione da parte di un avvocato. Anche in caso di torto. Il problema pagare un avvocato. Se calcoliamo la parcella dell'avvocato, la tutela dei diritti minore da quella enunciata costituzionalmente. C' quindi un sistema di ripartizione dei costi di lite. Essi sono proporzionalmente pi rilevanti nelle cause di minor valore che per quelle grosse. English rule: chi perde la causa tenuto a pagare tutte le spese della propria controparte, oltre che le proprie. I soldi sono quello che fa girare le liti e il mondo. Il processo civile una sovrastruttura del sistema economico, dove i soldi non sono una variabile ma il nucleo. I soldi comprano la libert. Il processo civile italiano non economicamente efficiente. FATTO. Parte che descrive ci che materialmente accaduto. Nel caso, processo penale che si svolto nei confronti di Pietro Longo e altri. La quantificazione del danno rimessa alla parte civile. Parte specifica dedicata al quantum, con un calcolo dei danni ampio. Sono indicati tutti gli elementi necessari: soggetti, causa petendi, petitum. Parte processuale dell'atto. CITA (chiamata in giudizio del convenuto) a comparire davanti al tribunale. Sul singoli elementi torneremo a breve. In conclusione, il riassunto delle domande proposte e richiesta di essere tenuti indenni dalle spese

processuali. Capitolo delle prove. Si allegano tutti i documenti che certificano la veridicit dei fatti prodotti. Procedimento. un atto scritto dall'avvocato nel suo studio. Studiare i documenti in maniera integrale l'inizio di ogni buona difesa. Dopo averlo scritto, cosa deve fare? L'atto di citazione deve essere in primo luogo notificato alla controparte. La data del giudizio decisa dall'attore, anche se una decisione vincolata. L'attore ha tutto il tempo di prepararsi, ma il convenuto deve essere tutelato legislativamente bisogna rispettare dei termini minimi. [163 bis c.p.c.] Termini dilatori minimi dalla notifica dell'atto all'udienza di prima comparizione, di novanta giorni in Italia e centocinquanta all'estero. Per sicurezza i tempi sono tenuti larghi. Dopo aver scritto e controllato l'atto, il praticante va dall'ufficiale giudiziario. un ausiliare del giudice, ed un pubblico dipendente che entra nell'amministrazione della giustizia con un concorso pubblico. Carriera prevalentemente determinata dall'anzianit di carriera. Cosa fa? [art. 59 c.p.c.] Assiste il giudice in udienza. Esegue i suoi ordini. Svolge le notificazioni nel processo di cognizione, consegna dell'atto alla parte destinataria. Tra questi l'atto di citazione il pi importante. Deve essere svolta con particolari formalit e da un soggetto imparziale. Svolge l'esecuzione forzata nel processo di esecuzione. Nei paesi francofoni un libero professionista. Problema di corruzione, ricorrente soprattutto nei casi di esecuzione. Nella disciplina della notifica, c' un problema di bilanciamento degli interessi: il diritto dell'autore di agire, e il diritto di difesa del convenuto [artt. 137 ss. c.p.c.]. In calce alla copia dell'atto, ci sar una relazione di notifica dell'ufficiale giudiziario. Egli certifica di aver consegnato personalmente l'atto al destinatario. Registrer l'atto e il praticante ritirer l'atto con la relazione. Avremo un processo notificato. Il momento in cui l'ufficiale giudiziario consegna l'atto al destinatario un momento fondamentale per il diritto processuale, perch il processo da allora pendente, esiste. ancora un processo senza giudice. Cosa comporta la pendenza del processo? Effetti processuali. LITISPENDENZA. C' il divieto di instaurare un'altra causa con il medesimo oggetto. Ci sar una sentenza che avr valore di cosa giudicata riguardo ai fatti su cui stata fatta la domanda.Se ci fosse un secondo processo, bisognerebbe chiuderlo e far continuare solo il primo. Effetti sostanziali. Cerniera tra il mondo del diritto processuale e sostanziale. 1. PRESCRIZIONE. Ad es. diritto al risarcimento da sinistro automobilistico, si prescrive in due anni. Dopo due mesi l'assicurazione non mi paga e notifico. Il processo dura due anni e la sentenza arriva dopo due anni e due mesi.. La prescrizione passata? No. Il processo sospende il termine di prescrizione, cosicch pendente il processo, non ci potr essere prescrizione. Come si interrompe? Essa si interrompe con la messa in mora, che potrebbe essere benissimo la raccomandata con cui si chiede il risarcimento del danno. L'atto di citazione contiene l'esercizio del diritto ed anche pi di una normale messa in mora. Esso, da un lato, provoca interruzione, dall'altro sospensione per tutta la durata del processo. Quindi, dopo il processo, la prescrizione ricomincia a decorrere da zero. Anzi, dopo il processo, la prescrizione diventa decennale.

2. 3.

4. 5. 6.

Se il processo si estingue e cessa di esistere, la sospensione cessa. C' comunque interruzione, perch c' esercizio del diritto. DECADENZA. C' un effetto interruttivo anche per la decadenza. EFFETTI VERSO I TERZI (rileggere i temi della pubblicit immobiliare). Ad es. rapporto complicatissimo in cui Tizio (gioielliere) ha un terreno, Caio un'impresa edile e il terreno diventa edificabile. Tizio vuole costruire e fa un contratto misto (appalto/vendita del terreno/patto di rivendita di qualche appartamento). L'impresa ritiene di non dover adempiere alla promessa di vendita dell'appartamento per una serie di motivi. Il proprietario fa causa, facendo un'azione costitutiva di esecuzione forzata in forma specifica [2932] (chiede al giudice un contratto sostitutivo di quello che avrebbe dovuto concludersi). Pu capitare per che l'imprenditore decida nel contempo di vendere il bene ad un terzo, dato che attualmente proprietario. Per evitare ci bisogna trascrivere la domanda introduttiva del processo nei registri immobiliari (o tavolari qui da noi). Il conservatore o giudice tavolare prende atto e trascrive, in modo che, chiunque venga a chiedere informazioni su quel bene per acquistarlo, possa sapere che il suo dante causa potrebbe perdere la propriet. Tale sentenza sar opponibile ai terzi acquirenti. Il gioielliere non trascrive l'atto per errore dell'avvocato (responsabilit civile certa). La causa dura anni, l'imprenditore fallisce e il bene messo all'asta ed acquistato da un terzo. Egli acquista bene perch non c' alcuna trascrizione. Il gioielliere vince la causa ma non la pu opporre al terzo. La pendenza del processo opponibile ai terzi solo se viene trascritta. Il contratto ugualmente valido, ma pu essere inefficace relativamente a chi ha trascritto. La sentenza pronunciata contro il dante causa di bene mobile valida contro di me che ho acquistato? Dipende dalla buona fede, che pu portare anche all'acquisto della propriet per la regola possesso vale titolo. Se c' mala fede pu esserci incauto acquisto o anche ricettazione. La buona fede si presume. La prova della mala fede su beni mobili pu diventare diabolica. ANATOCISMO. Interessi sugli interessi. FRUTTI PERCETTI. Altri effetti.

Iscrizione del luogo e costituzione dell'attore. L'attore prende un fascicolo cartaceo, indica il nome delle parti e l'oggetto sintetico della causa. Allega tutti i documenti, compreso l'atto di citazione. All'interno, scrive la nota di iscrizione al luogo, istanza al cancelliere affinch iscriva nel tribunale la causa. Al fascicolo assegnato un numero progressivo del tipo n/anno. Annotazione nell'archivio (una volta cartaceo, adesso informatico). La causa diventa cosi pendente anche davanti al giudice. Il cancelliere prende a sua volta il fascicolo d'ufficio, lo compila e vi mette il fascicolo di parte. Quel fascicolo conterr tutto ci che sar prodotto durante il processo. I fascicoli vengono fisicamente portati al presidente del tribunale, il quale stabilisce la sezione specifica competente. Il messo del cancelliere porter il fascicolo al presidente della sezione, che a sua volta assegna il caso ad un particolare magistrato. Il messo del cancelliere porta il fascicolo al giudice. Tutte le parti del processo sono state identificate. E se il giudice assegnatario si trova in una situazione di parzialit? Soccorre l'istituto della ricusazione del giudice [51 c.p.c.]. In molte ipotesi ci obbligatorio. ***************************************************************************12/10 Manca ancora il convenuto, che dovr costituirsi in giudizio. Classica situazione di onere. Pu

rimanere contumace e non costituirsi in giudizio, allora il processo prosegue senza la partecipazione del convenuto. Si deve presentare entro 20 giorni prima della prima udienza fissata dall'autore, con un atto che si chiama costituzione in risposta [166, 167 c.p.c.]. [166] (Costituzione del convenuto) Il convenuto deve costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi consentiti dalla legge, almeno venti giorni prima delludienza di comparizione fissata nellatto di citazione, o almeno dieci giorni prima nel caso di abbreviazione di termini a norma del secondo comma dellarticolo 163-bis, ovvero almeno venti giorni prima delludienza fissata a norma dellarticolo 168-bis, quinto comma, depositando in cancelleria il proprio fascicolo contenente la comparsa di cui allarticolo 167 con la copia della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione. Articolo sostituito dallart. 10, L. 26 novembre 1990, n. 353 e successivamente cos modificato dallart. 1, D.L. 7 ottobre 1994, n. 571. [167] (Comparsa di risposta) Nella comparsa di risposta il convenuto deve proporre tutte le sue difese prendendo posizione sui fatti posti dallattore a fondamento della domanda, indicare i mezzi di prova di cui intende valersi e i documenti che offre in comunicazione, formulare le conclusioni. A pena di decadenza deve proporre le eventuali domande riconvenzionali e le eccezioni processuali e di merito che non siano rilevabili dufficio. Se omesso o risulta assolutamente incerto loggetto o il titolo della domanda riconvenzionale, il giudice, rilevata la nullit, fissa al convenuto un termine perentorio per integrarla. Restano ferme le decadenze maturate e salvi i diritti acquisiti anteriormente alla integrazione. Se intende chiamare un terzo in causa, deve farne dichiarazione nella stessa comparsa e provvedere ai sensi dellarticolo 269. Atto equivalente allatto di citazione dell'altra parte. Dovr poi prendere tutte le possibili difese che intende assumere in quel processo. Cosa pu fare il convenuto? Eccezioni di diritto, che hanno a che vedere con le norme processuali. Si differenziano dalle eccezioni di merito perch tentano di arrestare il processo, facendolo dichiarare ingiusto. Contestare i fatti. Introdurre nuovi fatti. Proporre azione riconvenzionale. Principio di preclusione. [Art. 111, c. 6 Cost.] Il processo non solo deve essere giusto, ma deve svolgersi in un tempo ragionevole. Il processo dovrebbe mettere il giudice nelle condizioni di prendere una decisione pi giusta possibile. Ognuna delle sue fasi collegata alle altre. Bisogna fare in modo che le allegazioni entrino nel processo nella fase iniziale. Introdotto nel '90 il principio di preclusione, che fa finire l'attivit di allegazione all'inizio del processo. Il processo pi organizzato e funzionale, ma meno giusto. C' sempre stato un grande dibattito, che vede tendenzialmente legislatore e giudici contro avvocati. Storia del principio di preclusione. Ci sono cause: Strutturalmente semplici, come quelle di lavoro. In esse il giudice sa gi di cosa si parla, una fattispecie standard, e si potranno avere minori spazi di difesa e tempi pi brevi. In tale processo tutte le preclusioni scattano immediatamente, prima dell'udienza. Complicate, come un contratto che si poggia su un altro contratto con una serie di pegni ecc. In tale caso solo capire di cosa si parla richiede un'attivit molto complessa, e deve avere dei tempi molto distesi, per permettere alle parti di spiegarsi bene. Questione: meglio il processo in cui le parti si scambiano atti difensivi oppure le parti in cui le parti hanno un rapporto verbale davanti al giudice? Il processo civile un progressivo accumularsi

di documenti ed atti difensivi, mentre la discussione davanti al giudice molto ridotta. Il diritto penale l'opposto. Nel processo civile la fase introduttiva scritta (come in tutti), ma la successiva non potrebbe essere orale? In tal modo il giudice potrebbe farsi un'idea forse migliore delle allegazioni delle parti e dei testimoni. Per essere efficace, deve essere concentrato in poche udienze tra loro vicine. Si tentato di farlo nel processo del lavoro. Un processo cos concepito auspicabile, ma proprio vero che un processo orale ha tale efficacia? Con la parola si veicolano poche informazioni. Il processo orale pi difficile da gestire per l'avvocato, perch serve una buona oratoria. Fondamentali i 20 giorni prima per sollevare eccezione di prescrizione e cos per tutte le eccezioni di merito in senso stretto e di diritto in senso stretto (ad es. giudice territorialmente incompetente). La prima udienza indicata dall'autore. Il giudice istruttore si trova il fascicolo e vede che il giorno indicato non tra quelli in cui fa udienze. [168 bis, c. 5] Se nel giorno fissato per la comparizione il giudice istruttore designato non tiene udienza, la comparizione delle parti dufficio rimandata alludienza immediatamente successiva tenuta dal giudice designato (1). Il giudice vede che l'atto scritto molto prolisso e si accorge di aver bisogno di pi tempo. [168 bis, c. 6] Il giudice istruttore pu differire, con decreto da emettere entro cinque giorni dalla presentazione del fascicolo, la data della prima udienza fino ad un massimo di quarantacinque giorni. In tal caso il cancelliere comunica alle parti costituite la nuova data della prima udienza (2). Nel caso in cui il differimento avvenga nella data successiva, le preclusioni avvengano come prima stabilito. Se invece il differimento avviene come nel c. 6, differito anche il termine. Vengono create incertezze. Incertezze si creano anche con i cambiamenti di giurisprudenza. La corte costituzionale ha detto che... (non si sente). Possibilit che l'attore non si costituisca nel termine dopo aver notificato l'atto di citazione. Il convenuto pu allora costituirsi e iscrivere lui la causa e fare in modo che il processo prosegua. La situazione strana: perch l'attore dovrebbe omettere di proseguire la sua opera, e il convenuto dovrebbe farlo per lui? Qual la logica? Abbiamo fatto una correlazione tra processo e giudicato: l'esercizio dell'azione un diritto ad ottenere un provvedimento di merito positivo o negativo. Se una sentenza di rigetto, una sentenza di mero accertamento negativo, e forma ugualmente un giudicato che non pu pi essere messo in discussione. Il convenuto pu allora avere interesse a sollecitare la pronuncia di una sentenza di merito di rigetto, chiedendo al giudice che accerti l'inesistenza del diritto dell'attore. Implicita domanda di mero accertamento che avrebbe potuto proporre anche autonomamente. Collegio e organo monocratico. Il codice di procedura civile prevedeva sempre una ripartizione delle funzioni tra giudice istruttore e collegio. Nel collegio c'erano almeno tre giudici. Sotto c'era il pretore, giudice monocratico, e sotto il conciliatore. La collegialit era un pregio, perch dava maggiori garanzie. Il difetto era il costo. nata l'idea che fino alla decisione la causa era trattata dal giudice istruttore, unico, che istruisce o prepara la causa, affinch possa essere risolta. Quando finisce questa sua attivit preparatoria, interviene il collegio: il giudice istruttore diventa relatore e tutti e tre insieme decidono della controversia. Apparentemente coniuga celerit e garanzie, ma in realt non del tutto efficiente. In caso di eccezioni di diritto, il giudice dovrebbe avere di fronte a se un bivio: pu scegliere se continuare l'azione o decidere che l'azione infondata. Per non ha poteri decisori e deve

collaborare con gli altri due giudici. La soluzione una limitazione della collegialit, introdotta con diverse riforme. [50 bis]Il tribunale giudica in composizione collegiale: 1) nelle cause nelle quali e` obbligatorio l'intervento del pubblico ministero, salvo che sia altrimenti disposto; 2) nelle cause di opposizione, impugnazione, revocazione e in quelle conseguenti a dichiarazioni tardive di crediti di cui al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, [al decreto legge 30 gennaio 1979, n. 26, convertito con modificazioni dalla legge 3 aprile 1979, n. 95] (1) e alle altre leggi speciali disciplinanti la liquidazione coatta amministrativa; 3) nelle cause devolute alle sezioni specializzate; 4) nelle cause di omologazione del concordato fallimentare e del concordato preventivo; 5) nelle cause di impugnazione delle deliberazioni dell'assemblea e del consiglio di amministrazione, nonche` nelle cause di responsabilita` da chiunque promosse contro gli organi amministrativi e di controllo, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari (2) e i liquidatori delle societ, delle mutue assicuratrici e societ cooperative, delle associazioni in partecipazione e dei consorzi; 6) nelle cause di impugnazione dei testamenti e di riduzione per lesione di legittima; 7) nelle cause di cui alla legge 13 aprile 1988, n. 117. 7-bis) nelle cause di cui all'articolo 140-bis del codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 (3) Il tribunale giudica altres in composizione collegiale nei procedimenti in camera di consiglio disciplinati dagli articoli 737 e seguenti, salvo che sia altrimenti disposto. Unici casi in cui il tribunale decide in formazione collegiale, casi eccezionali. Sono casi particolarmente delicati, che richiedono maggiori garanzie per le parti e maggiore protezione per il magistrato. Tutti i provvedimenti del giudice istruttore sono ordinanze. In generale, il giudice pu emanare: Decreto, tende ad essere il provvedimento pi semplice, normalmente utilizzato per elementi che non presuppongono un contraddittorio. Ad es. il decreto di differimento dell'udienza. Ordinanza, che un provvedimento preso nel contraddittorio delle parti, che serve a permettere al processo di avere la sua struttura e raggiungere la conclusione. Sono quelli che pu emanare il giudice istruttore, succintamente motivata [134 c.p.c.]. pu essere pronunciata in udienza o fuori. Non ha attitudine a pregiudicare direttamente l'esito del processo. Sentenza, tipico provvedimento decisorio. [177] Le ordinanze, comunque motivate, non possono mai pregiudicare la decisione della causa. Salvo quanto disposto dal seguente comma, le ordinanze possono essere sempre modificate o revocate dal giudice che le ha pronunciate. Non sono modificabili n revocabili dal giudice che le ha pronunciate: 1) le ordinanze pronunciate sull'accordo delle parti, in materia della quale queste possono disporre; esse sono tuttavia revocabili dal giudice istruttore o dal collegio, quando vi sia l'accordo di tutte le parti; 2) le ordinanze dichiarate espressamente non impugnabili dalla legge; 3) le ordinanze per le quali la legge predisponga uno speciale mezzo di reclamo; (1)

() (2) [178] Le parti, senza bisogno di mezzi di impugnazione, possono proporre al collegio, quando la causa rimessa a questo a norma dell'art. 189, tutte le questioni risolute dal giudice istruttore con ordinanza revocabile. L'ordinanza del giudice istruttore, che non operi in funzione di giudice unico, quando dichiara l'estinzione del processo impugnabile dalle parti con reclamo immediato al collegio. (1) Il reclamo deve essere proposto nel termine perentorio di dieci giorni decorrente dalla pronuncia della ordinanza se avvenuta in udienza, o altrimenti decorrente dalla comunicazione dell'ordinanza medesima. Il reclamo presentato con semplice dichiarazione nel verbale d'udienza, o con ricorso al giudice istruttore. Se il reclamo presentato in udienza, il giudice assegna nella stessa udienza, ove le parti lo richiedono, il termine per la comunicazione di una memoria, e quello successivo per la comunicazione di una replica. Se il reclamo proposto con ricorso, questo comunicato a mezzo della cancelleria alle altre parti, insieme con decreto, in calce, del giudice istruttore, che assegna un termine per la comunicazione dell'eventuale memoria di risposta. Scaduti tali termini, il collegio provvede entro i quindici giorni successivi. (2) () (3) Arriviamo di fronte al giudice istruttore. Il cancelliere il segretario del giudice, che gestisce tutta la burocrazia. Diciannove giorni prima dalla comparizione l'attore va dal cancelliere e chiede copia della comparsa del convenuto e dei documenti da lui prodotti. Il giudice sa gi tutto, perch ha avuto venti giorni per prepararsi. L'udienza totalmente deformalizzata, si tiene nella stanza del giudice istruttore stesso. La toga si usa praticamente solo nelle udienze per pubblica discussione (penale e cassazione). Tale deformalizzazione funzionale all'idea che si vuole dare nella fase di cognizione. Un colloquio tra il giudice e le parti in cui si discute pacatamente della modalit migliore in cui condurre il processo. uno snodo molto importante, perch serve a fare dei controlli sul processo. Si verifica che il processo sia idoneo a raggiungere il suo fine. [183] All'udienza fissata per la prima comparizione delle parti e la trattazione il giudice istruttore verifica d'ufficio la regolarit del contraddittorio e, quando occorre, pronuncia i provvedimenti previsti dall'articolo 102, secondo comma, dall'articolo 164, secondo, terzo e quinto comma, dall'articolo 167, secondo e terzo comma, dall'articolo 182 e dall'articolo 291, primo comma. Quando pronunzia i provvedimenti di cui al primo comma, il giudice fissa una nuova udienza di trattazione. Il giudice istruttore fissa altres una nuova udienza se deve procedere a norma dell'art. 185. Nell'udienza di trattazione ovvero in quella eventualmente fissata ai sensi del terzo comma, il giudice richiede alle parti, sulla base dei fatti allegati, i chiarimenti necessari e indica le questioni rilevabili d'ufficio delle quali ritiene opportuna la trattazione. Nella stessa udienza l'attore pu proporre le domande e le eccezioni che sono conseguenza della domanda riconvenzionale o delle eccezioni proposte dal convenuto. Pu altres chiedere di essere autorizzato a chiamare un terzo ai sensi degli articoli 106 e 269, terzo comma, se l'esigenza ' sorta dalle difese del convenuto. Le parti possono precisare e modificare le domande, le eccezioni e le conclusioni gi formulate. Se richiesto, il giudice concede alle parti i seguenti termini perentori: 1) un termine di ulteriori trenta giorni per il deposito di memorie limitate alle sole precisazioni o modificazioni delle domande, delle eccezioni e delle conclusioni gi proposte;

2) un termine di ulteriori trenta giorni per replicare alle domande ed eccezioni nuove, o modificate dall'altra parte, per proporre le eccezioni che sono conseguenza delle domande e delle eccezioni medesime e per l'indicazione dei mezzi di prova e produzioni documentali; 3) un termine di ulteriori venti giorni per le sole indicazioni di prova contraria. Salva l'applicazione dell'articolo 187, il giudice provvede sulle richieste istruttorie fissando l'udienza di cui all'articolo 184 per l'assunzione dei mezzi di prova ritenuti ammissibili e rilevanti. Se provvede mediante ordinanza emanata fuori udienza, questa deve essere pronunciata entro trenta giorni. Nel caso in cui vengano disposti d'ufficio mezzi di prova con l'ordinanza di cui al settimo comma, ciascuna parte pu dedurre, entro un termine perentorio assegnato dal giudice con la medesima ordinanza, i mezzi di prova che si rendono necessari in relazione ai primi nonch depositare memoria di replica nell'ulteriore termine perentorio parimenti assegnato dal giudice, che si riserva di provvedere ai sensi del settimo comma. Con l'ordinanza che ammette le prove il giudice pu in ogni caso disporre, qualora lo ritenga utile, il libero interrogatorio delle parti; all'interrogatorio disposto dal giudice istruttore si applicano le disposizioni di cui al terzo comma. L'ordinanza di cui al settimo comma comunicata a cura del cancelliere entro i tre giorni successivi al deposito, anche a mezzo telefax, nella sola ipotesi in cui il numero sia stato indicato negli atti difensivi, nonch a mezzo di posta elettronica, nel rispetto della normativa, anche regolamentare, concernente la sottoscrizione e la trasmissione dei documenti informatici e teletrasmessi. A tal fine il difensore indica nel primo scritto difensivo utile il numero di fax o l'indirizzo di posta elettronica presso cui dichiara di voler ricevere gli atti. LITISCONSORZIO NECESSARIO. Richiamato dall'art. 183. [102] Se la decisione non puo' pronunciarsi che in confronto di piu' parti, queste debbono agire o essere convenute nello stesso processo. Se questo e' promosso da alcune o contro alcune soltanto di esse, il giudice ordina l'integrazione del contraddittorio in un termine perentorio da lui stabilito. Ipotesi in cui il processo non solo pu avere una composizione plurisoggettiva, ma deve averla, perch altrimenti non pu funzionare. Il processo pu poi scindersi in una serie di processi separati, se il cumulo delle azioni potrebbe rendere il processo eccessivamente complesso. Il 1 comma una norma in bianco. La determinazione delle fattispecie concrete in cui tale norma si applica molto difficile e ambigua. Casi pratici: richiesta della separazione della comunione ereditaria chiesta da una sorella, mentre le altre non vogliono. La sorella agisce in giudizio, non sapendo che il processo di divisione uno dei pi lenti di tutti e devi avere un sacco di soldi per iniziarlo. Un processo di questo genere deve svolgersi con la partecipazione di tutti gli eredi, perch la sentenza inciderebbe inevitabilmente nelle sfere giuridiche di tutti loro. Cambiamento delle tabelle millesimali nel condominio. Comprando l'appartamento si accetta anche la ripartizione dei millesimi e per modificarle serve il consenso di tutti, cosa impossibile. In giudizio bisogna convenire tutti. Il giudice controlla d'ufficio che ci sia litisconsorzio necessario, poi d l'opportunit di sanare la carenza. All'inizio del processo si pu sempre tendenzialmente sanare il difetto. Se ce ne si accorge tardi, bisogna tornare all'inizio della sentenza.

LITISCONSORZIO FACOLTATIVO. [103] Piu' parti possono agire o essere convenute nello stesso processo, quando tra le cause che si propongono esiste connessione per l'oggetto o per il titolo dal quale dipendono, oppure quando la decisione dipende, totalmente o parzialmente, dalla risoluzione di identiche questioni. Il giudice puo' disporre, nel corso della istruzione o nella decisione, la separazione delle cause, se vi e' istanza di tutte le parti, ovvero quando la continuazione della loro riunione ritarderebbe o renderebbe piu' gravoso il processo, e puo' rimettere al giudice inferiore le cause di sua competenza. Dieci cause con soggetti diversi, causa petendi diversi, petitum diversi, quindi secondo i criteri ordinari non possiamo fare insieme. Per siamo in presenza di ipotesi di unica decisione del giudice, quindi possibile la riunione della cause in un'unica controversia. Ad es. cause di pi lavoratori contro l'azienda per essere stati cassaintegrati. Il giudice pu stabilire la separazione della cause se vi istanza di tutte le parti o quando lo ritiene utile. Ma nel litisconsorzio necessario possibile separare? No, perch ognuna di essa sarebbe in difetto di intervento delle altre parti. Tutto ci che accade davanti al giudice istruttore deve essere oggetto di verbalizzazione, ed in caso contrario come se non fosse mai accaduto. Il verbale tenuto teoricamente dal cancelliere, che dovrebbe essere sempre presente alle udienze, ma sono pochissimi i cancellieri. E quando non c', chi lo scrive? Gli avvocati, sotto dettatura del giudice (regola non scritta scritto dal praticante presente in udienza). Con il processo telematico, tenuto dal giudice sul suo computer. Alcuni giudici pretendono di decidere cosa scrivere. Com' redatto e cos'? un atto pubblico, formato da pubblico ufficiale (cancelliere), che fa stato fino a querela di falso. Non quasi possibile dimostrarne la falsit. Deve essere redatto con le stesse attente modalit di un atto notarile. ***************************************************************************13/10 Una causa pu diventare plurisoggettiva anche per: intervento dall'esterno di terzi, che decidono di intervenire nel processo volont delle parti, che ritengono necessario che entrino nel processo soggetti terzi istanza del giudice. [2909] Cosa giudicata. Significato positivo: Una sentenza passata in giudicato fa stato tra le parti e gli aventi causa. Le vincola come se fosse una norma di legge. Significato negativo: coloro che non sono parti non sono vincolati alla cosa giudicata di processo cui non hanno partecipato. Ma se sono terzo quindi me ne posso fregare della sentenza fra altri due soggetti? Ad es. magnate e subrette in giudizio per la propriet di un gioiello. C' un gioielliere che sostiene anche di avere propriet al gioiello. Pu non partecipare al processo? Il processo pu incidere sulla sua sfera giuridica? Pu essere per assoggettato agli effetti pratici della sentenza. Creditore di un'azienda interessato al processo in cui si decide il sopravvivere di un'azienda, perch potrebbe inficiare il suo credito.

Siamo in quattro in macchina e Lotario ci tampona con la Bentley. C' una causa tra uno dei quattro, per l'assicurazione ecc. Gli altri tre danneggiati sono legittimati di agire autonomamente per proporre un'azione connessa alla prima per causa petendi. Possono anche intervenire nel processo stesso, ma si forma uno schieramento tra le parti. un intervento litisconsortile (1). Delibera assembleare societaria impugnata. Parti saranno i soci impugnanti e la societ. Possono intervenire altri soci che non hanno impugnato: possono, ma il loro intervento diverso da quelli visti finora. Chiedono a loro volta l'annullamento della delibera, fanno valere la stessa azione gi esercitata dall'attore (intervento del colegittimato) (2). L'azione di sovrappone per causa petendi e petitum. Anche in caso di liti condominiali. [105] Ciascuno puo' intervenire in un processo tra altre persone per far valere, in confronto di tutte le parti o di alcune di esse, un diritto relativo all'oggetto o dipendente dal titolo dedotto nel processo medesimo. Puo' altresi' intervenire per sostenere le ragioni di alcuna delle parti, quando vi ha un proprio interesse. Il conduttore ha l'interesse affinch il contratto di locazione rimanga in piedi. Lite fra conduttore e proprietario dell'immobile, pu intervenire il subconduttore? A quale titolo interverrebbe? Non ha un'azione nei confronti del proprietario dell'immobile, che non lo conosce neanche. Ha per scuramente un'interesse nella causa. Pu fare un'intervento adesivo-dipendente (3): aderisce alla tesi difensiva del suo dante causa, perch vuole mantenere il diritto. Opposizione di terzo (principale o revocatoria). [404 c.p.c.] Un terzo puo' fare opposizione contro la sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva pronunciata tra altre persone quando pregiudica i suoi diritti. (1) (2) (3) ( 4) Gli aventi causa e i creditori di una delle parti possono fare opposizione alla sentenza, quando e' l'effetto di dolo o collusione a loro danno. Il c. 2 lo stesso intervento adesivo-dipendente che abbiamo appena visto. Ad es. abbiamo un conto aperto presso la panetteria, che saldiamo a fine mese. Il panettiere nostro creditore, ma pu intervenire in qualsiasi lite che abbiamo con un terzo? difficile tracciare un confine sicuro. Si possono fare anche un parallelismo con il 404, c. 1. Il parallelismo non perfetto perch non si tratta di dipendenza in senso stretto. Il codice una base testuale, ma la costruzione del sistema molto pi complessa. Leggere le note del Mandrioli. [106] Ciascuna parte puo' chiamare nel processo un terzo al quale ritiene comune la causa o dal quale pretende essere garantita. Norma di applicazione molto ampia e frequente, come per quanto riguarda la garanzia del terzo di chiamare il suo dante causa in causa petitoria, o un terzo con cui si ha in comune la causa. Ad es. curatore del fallimento agisce in giudizio ed esercito azione di responsabilit nei confronti di

uno degli amministratori di una societ fallita, chiedendo il risarcimento del danno. L'amministratore chiama solitamente gli altri amministratori e i sindaci, per dividere con loro la responsabilit. Piccola impresa appaltatrice sta costruendo un immobile e sta erigendo un solaio. Il solaio cade, ferisce gli operai e rallenta l'esecuzione dell'opera (processo penale..). Causa del dipendente leso nei confronti dell'imprenditore, responsabile per il sinistro. Quest'ultimo chiama in giudizio il responsabile di sicurezza, il progettista ecc. Esigenze di ripartizione interna di responsabilit. Quando queste chiamate possono essere effettuate? [...] (Intervento per ordine del giudice) [107] Il giudice, quando ritiene opportuno che il processo si svolga in confronto di un terzo al quale la causa e' comune, ne ordina l'intervento. Molto generica e rimessa alla discrezionalit del giudice, che la eserciter quando riterr opportuna la partecipazione del terzo. Serie di ipotesi in cui il processo nasce semplice e poi aumenta la sua composizione soggettiva a seguito di intervento o chiamata di parti o di giudice. Ci sono anche fenomini di estromissione, in cui una parte esce dal processo, che sono molto meno rilevanti. Art. 108. (Estromissione del garantito). Se il garante comparisce e accetta di assumere la causa in luogo del garantito, questi puo' chiedere, qualora le altre parti non si oppongano, la propria estromissione. Questa e' disposta dal giudice con ordinanza; ma la sentenza di merito pronunciata nel giudizio spiega i suoi effetti anche contro l'estromesso. Ipotesi abbastanza irrealistica. Di fatto la sentenza fa stato anche nei confronti dell'estromesso, e ci vuole l'accordo di tutte le parti, obiettivo molto difficile da raggiungere in un processo. Art. 109. (Estromissione dell'obbligato). Se si contende a quale di piu' parti spetta una prestazione e l'obbligato si dichiara pronto a eseguirla a favore di chi ne ha diritto, il giudice puo' ordinare il deposito della cosa o della somma dovuta e, dopo il deposito, puo' estromettere l'obbligato dal processo. Sono debitore di 100, c' lite tra Tizio e Caio su chi sia il vero creditore, posso chiedere l'estromissione, perch a me non cambia nulla. Regime processuale degli interventi. Il processo deve, gi nelle sue prime battute, essere abbastanza istruito, e introdurre una nuova domanda in fase avanzata (o un'eccezione o altro), ci sarebbe un ritorno indietro. Tutto ci deve tendenzialmente avvenire nelle prime battute del processo, sia la chiamata in causa di terzo, sia l'intervento di terzo. Termine preclusivo molto anticipato, che coincide con il termine dato al convenuto per la costituzione in giudizio (20 giorni prima della prima udienza). Eccezione immediata: un terzo che agisce in giudizio solo per la tutela dei propri interessi, con intervento adesivo-dipendente. Egli pu intervenire anche dopo il termine. Se si coniuga tale fatto con il principio di preclusione, ne conseguir che l'interventore che vuole proporre una domanda, dovr farlo subito, se non vuole proporla, anche dopo. Il convenuto che deve chiamare in causa un terzo deve dichiararlo nella comparsa di costituzione in risposta [167]. ci deve essere notifica al terzo, e anch'esso deve avere un termine per costituirsi. Viene fatta un'udienza solo per autorizzare il convenuto sistema dell'art. 269. [269] Alla chiamata di un terzo nel processo a norma dell'articolo 106, la parte provvede

mediante citazione a comparire nell'udienza fissata dal giudice istruttore ai sensi del presente articolo, osservati i termini dell'articolo 163-bis. Il convenuto che intenda chiamare un terzo in causa deve, a pena di decadenza, farne dichiarazione nella comparsa di risposta e contestualmente chiedere al giudice istruttore lo spostamento della prima udienza allo scopo di consentire la citazione del terzo nel rispetto dei termini dell'articolo 163-bis. Il giudice istruttore, entro cinque giorni dalla richiesta, provvede con decreto a fissare la data della nuova udienza. Il decreto comunicato dal cancelliere alle parti costituite. La citazione notificata al terzo a cura del convenuto. Ove, a seguito delle difese svolte dal convenuto nella comparsa di risposta, sia sorto l'interesse dell'attore a chiamare in causa un terzo, l'attore deve, a pena di decadenza, chiederne l'autorizzazione al giudice istruttore nella prima udienza. Il giudice istruttore, se concede l'autorizzazione, fissa una nuova udienza allo scopo di consentire la citazione del terzo nel rispetto dei termini dell'articolo 163-bis. La citazione notificata al terzo a cura dell'attore entro il termine perentorio stabilito dal giudice. La parte che chiama in causa il terzo deve depositare la citazione notificata entro il termine previsto dall'articolo 165, e il terzo deve costituirsi a norma dell'articolo 166. Nell'ipotesi prevista dal terzo comma restano ferme per le parti le preclusioni ricollegate alla prima udienza di trattazione, ma i termini eventuali di cui al sesto comma dell'articolo 183 sono fissati dal giudice istruttore nella udienza di comparizione del terzo. (2) La prima udienza sar cos quella in cui gi si potranno prendere i provvedimenti perch le parti sono tutte presenti. Prossimo mercoled non c' lezione perch c'.........

Principio di legalit e processo penaleQuando: 19/10/2011 alle 11.00. Dove: Aula Magna - Edificio A, III piano Mercoled 19 ottobre 2011 alle ore 11, presso lAula Magna, terzo piano delledificio centrale di Piazzale Europa 1, in occasione dellApertura dei corsi di Giurisprudenza per lAnno accademico 2011 2012, Gilberto Lozzi, professore emerito di Procedura penale presso lUniversitLa Sapienza di Roma, terr una conferenza dal titolo Principio di legalit e processo penale. Si rinnova quindi lappuntamento annuale con gli studenti in occasione dellavvio dei corsi della Facolt di Giurisprudenza dellUniversit degli studi di Trieste. Il tema scelto per la prolusione Il principio di legalit e il processo penale di stretta attualit poich investe i rapporti tra legge e giudice nel contesto del processo penale. La riforma del codice di procedura penale del 1988 aveva suscitato attese quasi messianiche sulla rifondazione, su basi democratiche, del nostro processo penale. Quelle aspettative sono state in larga parte deluse e il modello di giustizia penale disegnato dai riformatori si perduto. I principi fondamentali sono stati disattesi e soprattutto il principio di legalit appare in grave sofferenza: uno dei fattori della crisi rappresentato dal patteggiamento e, pi in generale, dagli istituti della giustizia negoziata che operano come un potente incentivo a pratiche contra legem. Si tratta, per, di strumenti essenziali per garantire la ragionevole durata del processo. Di queste contraddizioni e delle prospettive della giustizia penale parler uno dei maestri della procedura penale italiana, il prof. Gilberto Lozzi, professore emerito di Procedura penale nellUniversit degli Studi La Sapienza di Roma. Per il professor Lozzi si tratta di un gradito ritorno nellAteneo triestino: ha infatti insegnato Procedura penale a Trieste dal 1968 al 1974. PRINCIPIO DI LEGALIT E PROCESSO PENALE Programma

Indirizzo di saluto del Rettore Francesco Peroni Paolo Giangaspero Preside della Facolt di Giurisprudenza Mitja Gialuz Docente di Procedura penale 11.15 Gilberto Lozzi Professore emerito di Procedura penale nellUniversitLa Sapienza di Roma Principio di legalit e processo penale 12.15 Dibattito Per informazioni: Centro Servizi della Facolt di Giurisprudenza tel. 040 558 3065 / 3066 e-mail: [email protected] [email protected] [164, c. 3 e 5] Nullit dell'atto di citazione. La costituzione del convenuto sana i vizi della citazione e restano salvi gli effetti sostanziali e processuali di cui al secondo comma; tuttavia, se il convenuto deduce l'inosservanza dei termini a compa