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Progettare per competenze
Valutare le competenze
Certificare le competenze
1° ciclo
CELLAMARE – NOVEMBRE 2015
Tommaso Montefusco novembre 2015
PERCHÉ ADOTTARE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
E’ un approccio comune a quasi tutti i Paesi OCSE e UE
Paesi di cultura anglosassone
Paesi di cultura scandinava
Paesi asiatici
Altri (Polonia, Turchia, Grecia, etc.)
è una moda, un obbligo, una necessità?
2 Tommaso Montefusco novembre 2015
PERCHÉ ADOTTARE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
4 fattori di riflessione
anni ‘90
1. caduta dell’URSS (1991)
2. Intensificazione della globalizzazione (1990)
3. nascita del WEB 2-0 (1991)
4. Trattato di Schengen (1994-1998)
3 Tommaso Montefusco novembre 2015
PERCHÉ ADOTTARE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
La politica dell’OCSE
L'OCSE è un'organizzazione internazionale, costituita a Parigi nel 1961, che aiuta i governi a far fronte alle sfide economiche, sociali e ambientali poste dalla economia mondiale.
34 Paesi sviluppati
Economia di mercato
Legami con altri Paesi in forte sviluppo
4 Tommaso Montefusco novembre 2015
PERCHÉ ADOTTARE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
La politica dell’OCSE
La globalizzazione dei saperi e della ricerca
Occupabilità e delocalizzazione
Competizione economica
Forte sviluppo alcuni Paesi (BRICS e le tigri asiatiche)
Si analizzano dati e motivazioni
5 Tommaso Montefusco novembre 2015
PERCHÉ ADOTTARE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
Alcuni dati
Popolazione Paesi sviluppati:
1950 = 1 mld
2010 = 1,5 mld
Paesi in sviluppo:
1950 = 2,5 mld
2010 = 6 mld
Tommaso Montefusco 6 novembre 2015
PERCHÉ ADOTTARE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
Alcuni dati sui sistemi formativi
Studenti universitari 1970 – 2010
Economie avanzate: da 18 mln a 30 mln
Economie in sviluppo: da 28 mln a 155 mln
Tommaso Montefusco 7 novembre 2015
PERCHÉ VALUTARE I SISTEMI FORMATIVI
Alcuni dati sui sistemi formativi
Cina: ogni anno 4 milioni di laureati
India: ogni anno 1milione e più di laureati
Malaysia (30 mln ab.): ogni anno oltre ½ mln di laureati
Italia (60 mln ab.): 200.000 laureati
Appena il 23% dei giovani italiani tra i 30 e i 34 anni (3,5 mln) possiede una laurea (in Francia il 44%); cifre ben al di sotto della media europea che si attesta sul 37,9% . (Eurostat 2015)
Tommaso Montefusco 8 novembre 2015
ALCUNE AUTOREVOLI CONCLUSIONI
SUI SISTEMI FORMATIVI
Gary Becker (Chicago, Nobel economia nel 1992)
IL CAPITALE UMANO
In una delle sue opere più note, Human capital (1964), Gary Becker ha studiato l'impatto della formazione e della preparazione della persona sulla produttività.
La teoria del capitale umano ha cambiato il modo di concepire il lavoro. Infatti, secondo Becker, una persona esperto produce di più rispetto a una persona non istruita.
Quindi la formazione va vista non solo come un valore fine a se stesso, ma come un investimento.
Tommaso Montefusco 9 novembre 2015
ALCUNE AUTOREVOLI CONCLUSIONI
SUI SISTEMI FORMATIVI
Gary Becker (Chicago, Nobel economia nel 1992)
Investimento in ricerca =
maggiore profitti e benessere sociale
Stipendi e salari aumentano se collegati a ricerca-produzione
Persone con titoli di studio =
guadagni superiori alla mediana della popolazione ovunque
Tommaso Montefusco 10 novembre 2015
PERCHÉ ADOTTARE
LA DIDATTICA DELLE COMPETENZE
Alcuni dati sui sistemi formativi
I migliori giovani partecipanti al PISA, esaminati nella lettura, nel calcolo matematico e nelle scienze, provengono dall’Asia.
Ai primi posti di questa graduatoria troviamo Cina, Corea del Sud, Hong Kong, Singapore e Taiwan.
Giappone, Cina e Corea del Sud sono alcuni dei paesi che a livello mondiale dispongono del più alto numero di brevetti registrati presso l’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale.
Tommaso Montefusco 11 novembre 2015
CONCLUSIONE
IMPARAR FACENDO
Analizzando i sistemi formativi, l’OCSE scopre
che quelli che producono maggiore inclusione
sociale, maggiore sviluppo economico, maggiore
benessere sociale e individuale sono fondati su:
Didattica delle competenze
Didattica laboratoriale
novembre 2015 Tommaso Montefusco 12
CONCLUSIONE
Fattore SUR (scuola-università-ricerca)
Caratteri della scuola del XXI secolo
Formazione
Competenze LLL
Trasferibilità titoli di studio
Sviluppo intellettuale sviluppo sociale
Investimenti ricerca maggiori profitti, maggiori salari
Tommaso Montefusco 13 novembre 2015
LA POSTA IN GIOCO
Ri-centrare la scuola
Questa dunque la meta generale per raggiungere quella società della conoscenza capace di competere a livello planetario con la realtà delle economie mondiali e di incrementare sviluppo e benessere.
Coniugare scuola di massa e scuola di qualità
Tommaso Montefusco 14 novembre 2015
CONCLUSIONE
IMPARAR FACENDO
Migliorare i sistemi formativi internazionali
Diffondere buone pratiche
Video Ken Robinson
novembre 2015 Tommaso Montefusco 15
È CERTAMENTE UN OBBLIGO
1° CICLO
Indicazioni Nazionali 2012
Certificazione delle competenze
(c.m.3/2015)
16 Tommaso Montefusco novembre 2015
NORMATIVA ITALIANA
LE CERTIFICAZIONI
Accordo Stato-Regioni del 20-XII-2012
Recepimento livelli EQF
Documenti A-B
Tommaso Montefusco 17 novembre 2015
MA È UNA NECESSITÀ SOCIALE
Trattati di Schengen e Lisbona
Documento D
18 Tommaso Montefusco novembre 2015
È ANCHE UNA NECESSITÀ COGNITIVA
perché bisogna insegnare a:
1. Saper fronteggiare “velocità” e “flessibilità”
della società globale.
2. Saper maneggiare gli strumenti idonei ad
acquisire nuovi saperi
3. Saper mobilitare sapere, saper-fare e saper-
essere nella soluzione di problemi in un
“altrove”
19 Tommaso Montefusco novembre 2015
VELOCITA’ E NUOVI SAPERI
Do you know? (video)
Le nuove scienze sono tutte pluridisciplinari o
transdisciplinari e hanno per oggetto
“sistemi/insieme”di conoscenze
E le discipline scolastiche?
Tommaso Montefusco 20 novembre 2015
C’era una volta
la dura vita dell'apprendista
Apprendere attraverso il fare, la mimesi
Nel Medioevo il maestro e
Nel Rinascimento l’apprendista
Poi la stampa, il libro, la scuola
La “lectio” il docente e l’alunno
Tommaso Montefusco - gennaio 2015 21 novembre 2015 21 Tommaso Montefusco
La scuola di ieri
Dall’idea alla realtà
Trasferimento del sapere istruzione
Metodologie deduttive
Ricezione differenziata
Ruolo del docente
Tommaso Montefusco - gennaio 2015 22 novembre 2015 22 Tommaso Montefusco
LO STILE DI APPRENDIMENTO DEI NATI DIGITALI
1. L’apprendimento per scoperta, nel quale il soggetto viene a diretto contatto con una nuova informazione in modo attivo e autonomo
2. Le procedure collaborative
3. La “costruzione” del sapere
Tommaso Montefusco 2013 23 novembre 2015 23 Tommaso Montefusco
LA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
Per la progettazione delle competenze occorre:
1. Riflettere sulla definizione
2. Considerare le metodologie efficaci
3. Individuare criteri e strumenti di valutazione
4. La certificazione
5. Tempi alunno
24 Tommaso Montefusco novembre 2015
LA DEFINIZIONE U.E.
Comprovate capacità di utilizzare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di lavoro o di
studio e nello sviluppo professionale e
personale.
Abilità e competenze
25 Tommaso Montefusco novembre 2015
ABILITÀ E COMPETENZE
SONO DIVERSE
Le competenze, invece, si acquisiscono
in situazione
stage,tirocinio,apprendistato,alternanza
"ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo“ (Aristotele)
26 Tommaso Montefusco novembre 2015
ABILITÀ E COMPETENZE
SONO DIVERSE
Oppure in situazione simulata
Oppure con la destrutturazione del ruolo
alunno (role playing)
27 Tommaso Montefusco novembre 2015
ESIBIZIONE DI COMPETENZE
L’antennista
L’alunno all’estero
Il cuoco dell’ I.P.A.
La patente
Le attività motorie (danza, nuoto, atletica, ecc.)
Tommaso Montefusco 28 novembre 2015
Il giardino e il lampione
il giardino raggio di luce
del lampione
Dove collocare il lampione nel giardino?
novembre 2015 Tommaso Montefusco 29
IL CIRCOCENTRO
In geometria, il circocentro è il centro
del cerchio circoscritto ad un triangolo o
più in generale ad un poligono
Si può dimostrare che esso è il punto di
incontro degli assi dei lati del triangolo o
del poligono
novembre 2015 Tommaso Montefusco 30
LA PROGETTAZIONE PER COMPETENZE
1° CICLO
Le Indicazioni nazionali e i traguardi per lo
sviluppo della competenza
Le linee guida e le UDA
Documenti 3 - 4 - 6
novembre 2015 Tommaso Montefusco 31
UNITÁ DIDATTICA E UNITÁ DI APPRENDIMENTO
Unità didattica
Unità di apprendimento
Centrata su docente Centrata sul discente
insegnamento apprendimento
Docente "docet" Docente tutor - mentore
Metodologie varie a sfondo trasmissivo
Metodologie laboratoriali 1
Logica "idealistica" - cognitivistica Logica costruttivistica
Prove di verifica Compito di prestazione/reale 2
Misurazione conoscenze/abilità Il voto
Osservazione 3 Valutazione prodotto Diario di bordo Autovalutazione
ottobre 2015 Tommaso Montefusco 32
Didattica delle competenze
Spostamento del Focus
dal ai programma risultati dell’apprendimento
Elenco di contenuti che l’insegnante deve erogare
Elenco di prestazioni che lo studente deve saper svolgere
Centralità del docente
Centralità del percorso
Centralità della scuola
Centralità dello studente
Centralità del risultato
Centralità della società
P. Ravotto
Approccio che valorizzi l’attività di laboratorio e l’apprendimento centrato sull’esperienza
Il nostro percorso formativo
Progettazione per competenze
Le uda
Documento 5
novembre 2015 Tommaso Montefusco 34
LA DIDATTICA LABORATORIALE
<<insegnare è l’arte di far emergere domande
e di accompagnare gli alunni nella ricerca
delle risposte>>
(Célestin Freinet)
35 novembre 2015 35 Tommaso Montefusco
Il cono di Dale
Tommaso Montefusco - gennaio 2015 36 novembre 2015 36 Tommaso Montefusco
Esempi di Didattica Laboratoriale
Il lavoro cooperativo
Jigsaw
Il webquest
Flipped classroom
La classe scomposta
PBL
IBSE
Wikispace
Role playing
Peer to peer
37 novembre 2015 37 Tommaso Montefusco
COME SI VALUTA
38 Tommaso Montefusco novembre 2015
Con la nascita della docimologia si creano
due filoni di studi specifici:
1. La misurazione, cioè la quantificazione
dell’apprendimento realizzato, per
mezzo di verifiche.
LA VALUTAZIONE
2. La valutazione, invece, privilegia un
approccio qualitativo, cerca di valutare gli
aspetti più reconditi e meno immediati
dell’allievo, quelli sociali, comunicativi,
psicologici oltre che quelli cognitivi.
le competenze
39 Tommaso Montefusco novembre 2015
L’ICEBERG DELLE COMPETENZE
40 Tommaso Montefusco novembre 2015
LA VALUTAZIONE AUTENTICA
una valutazione che verifica ciò che uno
studente sa e ciò che “sa fare con ciò che sa” (Wiggins – Comoglio)
fondata su una prestazione reale oppure
verosimile oppure simulata
i compiti significativi/di realtà
41 Tommaso Montefusco novembre 2015
LA COMPETENZA
La competenza è quella cosa che ci mette
in grado di saper fare quanto occorre
in una situazione inedita
per risolvere un problema
nella vita di ogni giorno, anche dopo anni
e anche lontano dalla scuola
42 Tommaso Montefusco novembre 2015
COSA , CHI, COME SI VALUTA
Processi
Prodotti
Individuale
Di gruppo
In situazione reale
In situazione simulata
Destrutturazione del ruolo discente
43 Tommaso Montefusco novembre 2015
GLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE
Diario di bordo/Relazione descrittiva
Schede di osservazione del processo
Schede di valutazione del prodotto
Scheda di autovalutazione alunno
Rubriche di valutazione
44 Tommaso Montefusco novembre 2015
CERTIFICARE LE COMPETENZE
Il voto è una valutazione di “relazione”:
uno/molti - uno/classe - uno/contesto
La certificazione tende alla generalità e universalità (es.: EQF delle lingue)
45 Tommaso Montefusco novembre 2015
CERTIFICARE LE COMPETENZE
Il modello di certificazione
Documento 7
Tommaso Montefusco 46 novembre 2015
La complessità e la processualità
la certificazione delle competenze assume
come sue caratteristiche peculiari la
complessità e la processualità.
Documento 4 - D
novembre 2015 Tommaso Montefusco 47
La complessità
Complessità
prende in considerazione diversi aspetti:
conoscenze/abilità
atteggiamenti da utilizzare in un contesto
problematico rispetto alla semplice ripetizione e
esposizione dei contenuti appresi
gestione dello stress
novembre 2015 Tommaso Montefusco 48
La processualità
Processualità
in quanto tale operazione non può essere confinata nell’ultimo anno di fine ciclo
ma deve sostanziarsi delle rilevazioni effettuate in tutti gli anni precedenti attraverso strumenti che le singole scuole nella loro autonomia possono costruirsi.
novembre 2015 Tommaso Montefusco 49