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Scuola dell’Infanzia SAN GIROLAMO via G. Leopardi Nr. 3 36073 Spagnago di Cornedo Vicentino tel. e fax 0445 953918 e-mail: [email protected] www.scuolainfanziasangirolamo.it cod. VI1A04200G PROGETTO CURRICOLARE a. s. 2013/14

PROGETTO CURRICOLARE a. s. 2013/14 - Duc in altum 1314.pdf · all’età e alle capacità dei bambini, debba essere flessibile ed adattabile; un progetto dinamico volto a migliorare,

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Scuola dell’Infanzia SAN GIROLAMO

via G. Leopardi Nr. 3

36073 Spagnago di Cornedo Vicentino tel. e fax 0445 953918

e-mail: [email protected] www.scuolainfanziasangirolamo.it

cod. VI1A04200G

PROGETTO CURRICOLARE a. s. 2013/14

PERCORSO

Noi insegnanti della scuola dell’infanzia riteniamo che il progetto curricolare,

pur seguendo delle linee precise e perseguendo obiettivi chiari e commisurati all’età e alle capacità dei bambini, debba essere flessibile ed adattabile; un progetto dinamico volto a migliorare, arricchire, perfezionare, sollecitare e approfondire gli input di apprendimento a seconda della fase evolutiva di ogni bambino.

Il metodo condiviso richiede l’osservazione del comportamento del bambino, l’ascolto, l’attenzione per la sua situazione familiare e per la relazionalità che riesce instaurare a scuola. Ogni insegnante si configura come colei che accoglie, ascolta, accompagna, incoraggia, promuove, orienta e rassicura il bambino nel processo di crescita personale.

Ogni progetto sarà svolto in senso ologrammatico, trasversale ai campi di esperienza dettati dalle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”. Per stilare il progetto e organizzare le attività abbiamo tenuto conto di questi passaggi metodologici:

le esigenze dei singoli bambini e il loro contesto socio culturale partendo dalle

osservazioni sulla diversità dei ritmi di sviluppo e delle potenzialità; le finalità istituzionali della scuola: sviluppo cognitivo, affettivo, relazionale,

corporeo, estetico, etico, spirituale e religioso dei bambini; gli obiettivi generali: sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e

della cittadinanza.

Tali traguardi saranno realizzati elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione.

La scuola predisporrà così il Curricolo nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, degli obiettivi di apprendimento e si articolerà attraverso i campi di esperienza, luoghi del fare e dell’agire del bambino.

Per realizzare una scuola di qualità terremo presenti i seguenti concetti: centralità del bambino, primato formativo valoriale, educazione religiosa, unitarietà e continuità del processo educativo e adotteremo il metodo di interazione più idoneo per sviluppare un clima che faccia “STAR BENE A SCUOLA” tutti.

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SFONDO INTEGRATORE

"In punta di pennello”

“In punta di pennello” è un progetto di educazione estetica che ha la finalità di sostenere i bambini in percorsi di apprendimento che muovono nel campo dell’arte.

L’arte a tutte le età fa muovere nel nuovo, modifica i punti di vista sulle cose e sugli eventi, dà alla vita il senso dell’avventura e della meraviglia, contribuisce ad impiegare con successo le risorse intellettuali ed emotive.

Sviluppa inoltre i rapporti tra gli individui: si fanno cose insieme, si discute, ci si confronta, ci si influenza a vantaggio del progresso dell’originalità personale.

In questa prospettiva, e sempre tenendo conto che il punto di partenza sono i bambini, con i loro contenuti emotivi, affettivi e di conoscenza, l’arte nel nostro contesto scolastico verrà trattata con procedimenti di ricerca che, a partire da un’opera artistica, evolverà verso una realizzazione personale.

I bambini, in questo contesto avranno l’opportunità di realizzare varie attività e lavori, utilizzando materiali e tecniche diverse.

Tali opere, non vanno considerate come risultato fine a se stesso, bensì collocati in un quadro più ampio di conoscenza, di ricerca e di apprendimento.

MOTIVAZIONE

Il linguaggio dell'arte è un altro modo del sapere; per millenni, l'educazione dell'uomo è stata essenzialmente una cultura estetica.

I bambini, naturalmente, questo lo sanno poiché il disegnare ed il dipingere, insieme al gioco, sono la loro prima forma espressiva. L'arte serve a liberare il pensiero, l'emozione; aiuta i bambini a sviluppare forme di conoscenza multiple che integrano quella puramente nozionistica, fa acquisire scioltezza, fiducia, sicurezza nelle proprie potenzialità espressive, creative e manuali.

Inoltre, nei primi cinque anni di vita, i bambini hanno una grande capacità di apprendere e di assorbire contenuti ed interessi dall'ambiente che li circonda e dalle stimolazioni che ricevono. Confrontarsi con la pittura, una delle più alte espressioni dell'ingegno umano, capace di trasmettere (indipendentemente da specifiche conoscenze tecniche) forti emozioni e di esprimersi liberamente attraverso il segno grafico, è un’esperienza carica di valenze formative in grado di seminare nelle menti la voglia di confrontarsi con l'arte.

Partendo da queste considerazioni, abbiamo pensato di offrire ai nostri bambini, un giocoso tentativo di approccio al mondo dell'arte attraverso le opere di alcuni dei più importanti pittori: Matisse, Mirò, Chagall, Picasso, Kandinskij, Pollock, ecc..

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La scelta di questi autori è motivata dal loro uso predominante del colore sulla rappresentazione grafica, caratteristica questa che attrae il bambino che, nella fascia di età della scuola dell’infanzia, può sentirsi emotivamente più vicino agli “schizzi” di un astrattista che al tratto più definito di altri generi pittorici.

ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO

CURRICULO OGGETTO

1 In punta di pennello, eccoci! L’accoglienza.

2 In punta di pennello, scopriamo il corpo. Il corpo e i cinque sensi.

3 In punta di pennello, scopriamo il mondo.

Le stagioni.

4 In punta di pennello, scopriamo i colori.

I colori e le forme; educazione stradale.

5 In punta di pennello, con fantasia. Le feste; il circo.

6 In punta di pennello, con parole e numeri.

Attività di prescrittura e precalcolo

(solo per i bambini di 5 anni).

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CURRICOLO Nr 1 “In punta di pennello, eccoci!”

Accogliere i bambini che per la prima volta lasciano l’ambiente familiare ed entrano in contatto con la dimensione scolastica, significa essere attenti alla sensibilità e alla personalità di ciascuno e trovare la giusta chiave di comunicazione per consentire ad ognuno di sentirsi a proprio agio fuori dalla propria famiglia ma in una nuova grande famiglia di tutti: la scuola.

Condizione fondamentale per favorire lo “star bene a scuola” è acquisire, in primo luogo, la fiducia negli adulti di riferimento e poi stringere amicizie significative con i coetanei, nonché sviluppare l’autostima.

Dopo un primo periodo di inserimento graduale, i bambini cominceranno ad abituarsi al nuovo ambiente, agli spazi e alle persone.

Affinché l’inserimento vada a buon fine e i bambini vivano serenamente nell’ambiente scolastico, i primi mesi di scuola saranno dedicati all’ambienta-mento, alla costruzione delle relazioni ed emozioni, alla conoscenza degli spazi e al loro uso corretto e alle regole di convivenza scolastica .

Daremo maggiormente spazio al gioco in tutte le sue connotazioni, all’ascolto di musiche e canzoni, al “circle time” in sezione e li coinvolgeremo in attività manipolative che hanno la proprietà di favorire il rilassamento e la serenità interiore, pur sviluppando capacità fino-motorie, cognitive e di conoscenza.

”La danza” (Henri Matisse)

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Obiettivi:

Offrire ai bambini un inserimento graduale nella convivenza caratterizzato da

sensazioni di piacevolezza. Ridurre la possibilità di frustrazione legata al fenomeno del distacco familiare. Far vivere l’ambiente scuola come luogo di crescita condividendo sentimenti ed

emozioni a bambini e genitori. Creare un clima di fiducia tra insegnanti e genitori. Sperimentare le prime regole di convivenza sociale nell'accettazione della

diversità e della tolleranza reciproca. Relazionare positivamente con i compagni.

”Icarus” (Henri Matisse)

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CURRICOLO Nr 2 “In punta di pennello, scopriamo il corpo”

La corporeità e la motricità ricoprono una funzione privilegiata nella scuola

dell’infanzia. L’attività motoria è la fonte cui il bambino attinge per elaborare e utilizzare adeguate strategie di comunicazione con il mondo esterno, per conoscere la realtà che lo circonda e per costruire il primo nucleo d’identità personale.

Lo sviluppo evolutivo del bambino, avviene secondo un percorso ben preciso definito “dominanza del corpo vissuto” fino ad arrivare alla capacità di rappresentare il proprio corpo in movimento. Tale capacità indica la consapevo-lezza e la coscienza del proprio sé corporeo.

“La Gioconda” (Leonardo da Vinci)

Gli obiettivi e le attività proposte ai bambini, rispettano questo processo

evolutivo e gli offrono tutte le esperienze motorie, corporee e raffigurative per determinare la costruzione di una positiva immagine di sé.

È per favorire questo percorso che abbiamo pensato di avvicinare i bambini al ritratto conducendoli perciò ad osservare e a cogliere i particolari, tanto nelle forme ed espressioni del viso tanto nei sentimenti che queste possono manifestare; ciò sia nell’interazione con i loro coetanei che nell’osservazione di dipinti famosi. Obiettivi:

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Scoprire e riconoscere il proprio sé corporeo. Individuare e rafforzare la propria identità. Riconoscere le singole parti del corpo. Rappresentare lo schema corporeo umano. Rinforzare la percezione dell’immagine globale del corpo umano. Riconoscere le principali parti del corpo su sé stessi e negli altri. Assumere e descrivere diverse posizioni corporee.

CURRICOLO Nr 3 “In punta di pennello, scopriamo il mondo”

“La creazione di Adamo“ (Michelangelo Buonarroti)

Il mondo del cielo è ... un respiro, un soffio, un alito, il vento, la brezza,

le correnti d'aria, il temporale, la pioggia ... Il mondo del cielo è ... le nuvole, il sole,

le stelle e la luna ... Il mondo del cielo è ... gli uccelli, gli insetti ...

Il mondo del cielo è ... gli aerei, gli aquiloni, le girandole, i palloncini ...

Il mondo del cielo è ... le bolle di sapone, i profumi dei fiori, i colori dell'arcobaleno ...

Il mondo del cielo è ... i sogni dei bambini che volano in alto ...

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L'educazione ambientale è molto importante per lo sviluppo e la personalità di ciascuno. Ogni bambino può, negli anni di frequenza nella scuola dell'infanzia, cominciare a fare esperienze significative e stimolanti, prendendo coscienza dell'ambiente naturale attraverso l'osservazione, l'esplorazione, la ricerca, la sperimentazione e il gioco spontaneo.

È compito della scuola quindi dare ai bambini la possibilità di acquisire modi sempre nuovi e diversi di guardare il mondo, facendo leva sulla curiosità innata che essi presentano a questa età.

Il progetto intende far conoscere ai bambini vari aspetti dell'ambiente in cui essi vivono e l'influenza che esso svolge nella vita quotidiana di ciascun essere vivente per conoscerlo, imparare a valorizzarlo e rispettarlo. Il bambino avrà così modo di gustare la semplicità e la bellezza della natura, immaginando dentro di sé tutto quanto i suoi sensi registrano e di conservare preziosamente questi vissuti, elaborandoli e rielaborandoli in un particolare stato d'animo di pace, serenità e tranquillità.

Le pitture proposte avranno proprio l’intento far cogliere gli aspetti delle stagioni ma soprattutto di uscire dalla classica visione dello spazio grafico facendo un salto con la fantasia e giocando con gli elementi naturali.

Sono state scelte per questo scopo le strane rappresentazioni delle stagioni di Arcimboldo, pittore nato nel 1526 e noto per le sue bizzarie e per i ritratti allegorici.

“La primavera“ (Giuseppe Arcimboldo) Obiettivi:

Descrivere verbalmente aspetti delle stagioni. Verbalizzare sui mutamenti stagionali. Sviluppare le capacità senso percettive. Maturare un atteggiamento di rispetto per la natura.

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CURRICOLO Nr 4

“In punta di pennello, scopriamo i colori”

“Senza titolo“ (Maria Chiara Bianchi)

Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull'anima.

Il colore è il tasto, l'occhio il martelletto,

l'anima è il pianoforte dalle molte corde. Wassily Kandinsky

I colori sono quanto di più bello abbiamo al mondo e senza di essi ciò che ci circonda sarebbe grigio e piatto. La loro conoscenza è fondamentale in questa fascia d’età e attraverso il loro uso si scoprono molti aspetti della caratteristica di ciascuno.

I colori rispecchiano la personalità del bambino ma danno significato al disegno poiché attraverso la scelta dei colori egli racconta la sua visione del mondo.

Per favorire la loro conoscenza sono stati scelti autori, come Picasso, Mirò, Van Gogh, che usano il colore in modo fantasioso.

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Il rosso è il colore dell'intensità nell'azione. È il colore più carico di energia ed esprime la forza vitale del bambino, il suo bisogno di azione, il bisogno di essere nel mondo agendo con tutto sé stesso, con il suo corpo.

Il rosso è il colore stimolante per eccellenza, è il desiderio di vivere intensa-mente la vita, di vivere dentro le esperienze.

“Tensione nell’angolo” (Vasilij V. Kandinskij)

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Il colore blu rappresenta l'intensità dell'espressione. È intenso tutto ciò che è “carico”. Possono essere carichi sia un sentimento che un cibo o uno scritto. Ma può essere carica anche l'intenzione di esprimersi. Mentre l'urgenza rappresentata dal colore viola può indicare l'emergere di un improvviso bisogno, il colore blu esprime qualcosa di più profondo e di più carico.

L'intensità rappresentata dal blu è quella di esprimere le proprie capacità.

“Bagnante” (Joan Mirò)

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Il colore giallo rappresenta la selettività, la capacità di scelta. Una volta iniziato

il processo di crescita, l'essere umano si trova di fronte alla necessità di scegliere tra tutti gli elementi che la realtà gli offre per poter procedere nella sua maturazione e evoluzione. Anche se all'apparenza questo sembra accadere per un processo logico mentale, la vera scelta è quella che, pur tenendo conto di questo processo, ha in più quella certezza che ci fa sentire di aver fatto " la scelta giusta al momento giusto.

“Oro dell’azzurro” (Joan Mirò)

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Il verde è il colore della crescita. Crescita dell'Io, crescita del processo di maturazione e crescita della sfera intellettuale con tutti i problemi di relazione con gli altri. Se con i colori viola, blu, azzurro, si esprimono dei bisogni inespressi, con il verde cresce il processo creativo del bambino e con esso si esprime la sua auto affermazione. Nel verde, infatti, c'è determinazione e perseveranza pertanto l'uso del verde nei disegni dei bambini è l'espressione di questo bisogno di crescere che investe tutti i piani, dal fisico all'intellettuale.

“Il gentleman” (Joan Mirò)

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CURRICOLO Nr 5/A “In punta di pennello, con fantasia” – le feste

Nel progetto verranno prese in considerazione le principali festività che si incontrano nel corso dell’anno sottolineando la gioia che le accompagna ed alimentando lo spirito di curiosità verso le tradizioni proprie della nostra cultura.

Per ogni festività verranno proposti delle opere pittoriche inerenti alla tematica proposta.

FESTA DEI NONNI

I nonni hanno un ruolo speciale in ogni famiglia; c’è una giornata speciale dedicata a

loro, riconosciuta dal Parlamento Europeo nel 2005, che si celebra il 2 ottobre. In occasione di questa ricorrenza è previsto che i bambini esprimano il loro affetto ai

loro nonni realizzando e regalando loro un piccolo oggetto.

NATALE Il Natale rappresenta per i bambini uno dei momenti più attesi dell’anno, carico di

aspettative e denso di emozioni.

“Sacra Famiglia” (A. Trevisan)

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Il percorso didattico su questa festa religiosa mira a veicolare significati ed emozioni attraverso attività grafiche, manipolative ed espressive.

Valorizzeremo il tempo dell’attesa, condividendo desideri e speranze dei bambini, aiutandoli ad allargare la prospettiva, spostando l’attenzione dai regali materiali a quelli più astratti e spirituali.

Coltiveremo insieme l’altruismo, la solidarietà, la pace e tutti quei valori legati a questa ricorrenza.

Per accompagnare le attività del periodo natalizio ci inebrieremo della musica che riempie gli animi di letizia e dolcezza e ci prepara alla magica atmosfera del Natale.

CARNEVALE

Il carnevale è per eccellenza la festa dell’allegria e del divertimento, dunque è molto amata dai bambini che in questo periodo possono dar libero sfogo alla loro fantasia creando addobbi e maschere. Il momento del travestimento è particolarmente atteso perché offre al bambino la possibilità di superare inibizioni, timidezze e lo rende libero di esprimere emozioni e aspetti nascosti del suo carattere.

“Il Carnevale di Arlecchino” (Joan Mirò)

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PASQUA

L’aria dolce e tiepida della primavera invita a trascorrere molto tempo

all’aperto; è così che i bambini possono osservare la stupefacente rinascita della natura che torna in fiore dopo il lungo sonno invernale, l’osservazione diretta è lo stimolo di partenza per poter comprendere il significato più vero e profondo della Pasqua: la vittoria della vita sulla morte, la risurrezione di Gesù.

I bambini lavorando insieme in armonia comprenderanno il messaggio di pace e di speranza che la Pasqua porta con sé.

“Resurrezione di Cristo” (Daniela Rizzo)

Obiettivi: Vivere positivamente il clima delle feste con i compagni, gli insegnanti e i

genitori. Ascoltare racconti e narrazioni per comprendere il significato delle feste della

nostra tradizione. Comunicare le proprie emozioni.

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CURRICOLO Nr 5/B “In punta di pennello, con fantasia – il circo”

La vita è un circo. E noi siamo i trapezisti lanciati su una fune a sfidare l'universo.

Quale sarà la nostra sorte? Ci faremo risucchiare dal limbo e cadremo o avremo la forza di rimanere in equilibrio?

Vivere è avere la forza di trovare la propria strada che conduca con dignità dall'altra parte della fune.

(Blanka Puglisi)

Questo progetto avrà come tema l’ambiente del circo con i suoi colori, i suoi personaggi e le sue atmosfere fantastiche e misteriose.

Il circo è un mondo particolare, fantastico e misterioso che dà ai bambini la possibilità di conoscere e sviluppare la loro creatività e le attitudini alla socializ-zazione.

Rappresenta anche l’opportunità di creare un collegamento tra persone, dando la possibilità di esprimersi, di venire ascoltati e di prendere coscienza delle proprie capacità.

“Il circo” (Georges Seurat)

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Il circo è per i bambini il luogo del divertimento, della stranezza, della fantasia; sfruttando questo aspetto ludico si toccherà anche il tema della diversità per far capire ai bambini che la scuola in fondo è un buffo circo dove ognuno è un artista unico, con le proprie caratteristiche e potenzialità.

Particolare evidenza si darà infine alla figura del clown che rappresenta la strada delle emozioni; vive della presenza degli altri e si nutre delle emozioni del mondo.

Obiettivi:

Conoscere il mondo del circo con i suoi personaggi. Ascoltare racconti specifici. Sviluppare la creatività e l’immaginazione. Conoscere opere di artisti che rappresentano il circo. Utilizzare e sperimentare varie tecniche di produzione grafica.

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CURRICOLO Nr 6 “In punta di pennello, con parole e numeri”

Con questo progetto il bambino si prepara a fare il suo ingresso nel successivo livello scolastico della scuola primaria; ciò in modo giocoso e rispettando i suoi tempi di apprendimento.

L'approccio alla scrittura è un processo lento e graduale che si evolve dallo scarabocchio, al disegno e successivamente al segno grafico vero e proprio.

Nel primo passaggio, che è già una grossa conquista per il bambino, egli prende padronanza con la figura del cerchio che poi piano piano evolve nella figura del viso. Successivamente conquista il rettangolo e nasce così la casa; le linee orizzontali contrapposte a quelle verticali, riservate per lo più alla persona, diventano lo schema per esprimere animali, poi le oggetti e gli ambienti.

È una laboriosa attività di motricità fine che porta all'intuizione di una possibile convenzione tra fonema e grafema che sta alla base della lettura e della scrittura.

“Fuga senza fine” (Tobia Ravà)

Obiettivi:

Impugnare correttamente la matita e saperla usare correttamente. Tracciare delle linee verticali e orizzontali. Riprodurre e copiare correttamente dei segni grafici. Orientarsi graficamente su fogli a quadretti normali e grandi. Conoscere i colori. Conoscere i principali concetti topologici: sopra-sotto, dentro-fuori,

alto-basso, davanti-dietro, piccolo-grande, aperto-chiuso. Ordinare dal più piccolo al più grande. Seriare e classificare. Quantificare, numerare, contare in situazioni diverse. Quantificare e attribuire un numero ad un gruppo di oggetti.

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STILE EDUCATIVO

È nostro impegno morale e professionale adottare uno stile educativo improntato all’empatia per favorire nei bambini lo sviluppo dell’autostima, premessa del loro successo scolastico. Pertanto in ogni attività cercheremo di: rafforzare la sicurezza; valorizzare tutti i risultati; evitare comunicazioni negative; far assumere incarichi di responsabilità; incrementare la fiducia tra i bambini; favorire la relazione e gli aiuti reciproci.

METODOLOGIA

Le metodologie applicate all’interno della scuola per raggiungere gli obiettivi proposti, sia che si parli di obiettivi generali, specifici o formativi, passano attraverso la valorizzazione del gioco, dell’esplorazione, della ricerca e della vita di relazione, la mediazione didattica e la documentazione.

IL GIOCO

Uno degli impulsi principali del bambino è quello di esprimere il proprio mondo

interiore e di liberare l’energia creativa che è dentro di lui. Ogni conoscenza che egli acquisisce in maniera ludica entra a far parte del suo

bagaglio di esperienze e competenze. È un’attività trasversale, il contenitore di ogni tipo di esperienza, poiché in esso

si manifestano attività motorie, cognitive e sociali, e attraverso di esso si sviluppano le funzioni superiori come il linguaggio, il disegno e la capacità logica.

Di vitale importanza è anche offrire ai bambini uno spazio aperto in cui possono osservare i mutamenti della natura, giocare liberamente, relazionarsi con gli altri e svolgere giochi motori che risulteranno molto più coinvolgenti.

Lo spazio didattico dedicato alla coltivazione dell’orto permette l’esperienza diretta con la natura osservando la crescita dei fiori, delle piantine e la gioia del raccolto.

ESPLORAZIONE E RICERCA

L’esperienza diretta è una delle modalità più importante da applicare, poiché

consente al bambino di essere veramente protagonista del suo percorso di crescita.

Ciò che lui sperimenta in prima persona suscita una miriade di stimoli che vanno rielaborati sotto la guida attenta e consapevole delle insegnanti e consentono di fissare le sollecitazioni memorizzandole.

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VITA DI RELAZIONE

La scuola dell’infanzia vive di scambi relazionali e li promuove proponendo attività molteplici tra cui il circle–time, piccoli e grandi gruppi omogenei ed eterogenei per consentire ad ognuno di integrarsi al meglio e di vivere il quotidiano in modo positivo, sereno e gioioso.

MEDIAZIONE DIDATTICA

È necessario avvalersi di ogni mezzo e di ogni strategia che possano

permettere e facilitare l’orientamento lo sviluppo e l’apprendimento del bambino. (Materiale strutturato e non, percettivo, manipolativo, multimediale, schede,

disegni, cartelloni).

DOCUMENTAZIONE

Documentare i progetti e le attività svolte nel corso dell’anno è molto utile, sia al bambino che all’adulto.

Il bambino può rafforzare la propria identità e raggiunge la consapevolezza della maturazione avvenuta, osservando la documentazione, riascoltandosi e raccontando le esperienze che ha vissuto e prendendo coscienza di ciò che è riuscito a realizzare.

La documentazione è, inoltre, decisamente utile all’insegnante che può utilizzarla sia per verificare le osservazioni compiute sui bambini, sia per informare i genitori sulle attività realmente realizzate dai loro figli.

COSTRUZIONE DEL CURRICOLO

Svolge la funzione di strumento organizzativo e operativo in quanto permette di progettare, gestire attuare e controllare le esperienze scolastiche di insegna-mento/apprendimento.

Costituisce lo strumento per mezzo del quale il bambino conquista i suoi saperi, le abilità manuali e tecniche, le competenze e le sviluppa in maniera armonica.

Il curricolo è composto da obiettivi specifici raggruppati nei cinque campi di esperienza (IL SÉ E L’ALTRO - IL CORPO IN MOVIMENTO – IMMAGINI, SUONI, COLORI - I DISCORSI E LE PAROLE - LA CONOSCENZA DEL MONDO) e dai traguardi per lo sviluppo delle competenze.

Al termine del curricolo si attuano le verifiche sulla base degli elaborati dei bambini ma anche attraverso l’osservazione sistematica attuata in varie situazioni (circle-time, gioco ecc.).

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SEQUENZE

Ogni itinerario avrà come punto di partenza le competenze individuali acquisite,

come punto di sviluppo quelle da raggiungere e, come finale, quelle aggiuntive o di crescita.

Nelle verifiche si farà uso di indicatori di qualità con osservazioni e rielabora-zioni dei procedimenti per favorire la realizzazione di tutti.

La documentazione delle esperienze attestanti i livelli di competenza raggiunti sarà inserita nel Portfolio di ogni bambino.

Si terra conto dei collegamenti raccomandati dai documenti della riforma qui di seguito schematizzati.

ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Campi di esperienza interessati. Interessi del bambino. Motivazioni del bambino. Attitudini del bambino. Aspirazioni del bambino. Obiettivi specifici. Obiettivi formativi. Contenuti e processi. Percorsi esperienziali e didattici. Utilizzando le seguenti risorse. Verifica adeguata.

LABORATORI

Quest’anno verranno attuati i seguenti laboratori: IL GIRO DEL CIELO CON MIRÒ PROGETTO I.R.C. EDUCAZIONE FISICO-MOTORIA LABORATORIO DI INGLESE LABORATORIO DI ESPRESSIONE TEATRALE

Il laboratorio, rappresenta un luogo di creatività, libertà, sperimentazione,

scoperta ed apprendimento attraverso il gioco, dove sviluppare la capacità di osservazione ed imparare a guardare la realtà che ci circonda con tutti i sensi per meglio conoscerla.

Si propone di avvicinare i bambini all’arte attraverso “il fare”. La conoscenza plurisensoriale, l’osservazione della natura e delle opere d’arte,

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la sperimentazione di materiali, strumenti e tecniche, attraverso il gioco come scoperta, secondo il principio del “ fare insieme per capire ” e del “ non dire cosa fare, ma come fare “stimolano la creatività infantile come premessa al conseguimento di una personalità originale ed autonoma.

È proprio l’esperienza visiva e manuale che avvicinerà a tali linguaggi, attraverso una molteplicità di sollecitazioni che educheranno il bambino al linguaggio dell’arte fornendogli spunti sui caratteri tattili di oggetti e materiali, sull’espressività delle forme, sul rapporto con la musica e suggerendogli un modo di conoscere e di procedere che egli stesso sperimenterà realizzando da sé le sue opere.

LABORATORIO Nr 1

“Il giro del cielo con Mirò” Nasce dalla lettura del libro omonimo: un padre e una figlia giocano insieme a

inventare una storia guardando dei quadri. Dodici celebri quadri di Mirò illustrano un fantastico viaggio di una bambina al

di là del cielo. Una storia iniziata dalla figlia e continuata dal padre, in un dialogo intenso,

affettuoso e pieno di confidenze che parla d’infanzia, attraverso un immaginario album di famiglia.

Un gioco ricco di poesia e di creatività per leggere e amare l’arte.

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Arte significa: dentro a ogni cosa mostrare Dio. (Hermann Hesse)

Obiettivi:

Promuovere l’osservazione di quadri e raccontarli “insieme”.

Individuare le tecniche proposte dagli artisti ed elaborarle in maniera personale.

Esprimere idee attraverso l’attività pittorica.

Sviluppare il senso critico ed estetico del bambino attraverso l’osservazione di dipinti di grandi artisti.

Utilizzare in modo personale lo spazio foglio, il segno, il colore.

Sviluppare la creatività individuale e collettiva attraverso tecniche e modalità particolari.

La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente,

ciò che dice a sé stesso riguardo a ciò che ha visto. (Pablo Picasso)

LABORATORIO Nr 2 “Laboratorio I.R.C.”

La scuola dell'infanzia, rispettando le indicazioni Nazionali, pone al centro dell’azione educativa il bambino in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazio-nali, corporei estetici, spirituali e religiosi.

Ciò vale, in particolare, per le scuole dell'infanzia di ispirazione cristiana, nelle quali il Progetto Educativo si ispira al Vangelo di Gesù e quindi ancorato ad una precisa visione della vita e della persona.

L'I.R.C. quindi deve promuovere la maturazione dell'identità dei bambini anche nella dimensione religiosa, valorizzando le loro esperienze personali e ambientali e orientandoli a cogliere i segni espressivi della religione cristiana cattolica.

Insegnare religione ai bambini significa anche presentare in modo essenziale e pertinente alle caratteristiche psicologiche i contenuti autentici di questa religione prendendo come punto di riferimento i seguenti obiettivi specifici di apprendi-mento:

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a) osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani, e da tanti uomini di fede, come dono di Dio Creatore;

b) scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane;

c) individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa.

L’educazione religiosa sarà proposta nella giornata di martedì e con gruppi

omogenei. Saranno visitati passi dell’Antico Testamento, soprattutto per i bambini del

gruppo dei grandi, e dei Vangeli. Quest’anno sarà dato uno spazio maggiore al tema dei valori, l’amicizia, la

fiducia, la gioia e il perdono. Ogni valore sarà affiancato ad un quadro scelto tra le opere di Keith Haring, autore che abbiamo scelto per la semplicità e la stilizzazione dei personaggi che rappresenta nonché per l’uso che fa del colore.

Saranno trattati, attraverso la lettura, tre grandi nuclei tematici: LA CREAZIONE

Per un primo approccio alla scoperta di un Dio che è padre e ha creato il

mondo e per far esprimere ai bambini i propri sentimenti rispetto all’osservazione di ciò che ci circonda, ascoltare quelli degli altri e rispettare tutte le forme di vita.

Legato alla lettura della Creazione si parlerà dell’accoglienza e si tratterà il tema dell’amicizia.

Essere amici è una forma d’amore che impegna di più l’uomo in tutta la sua vita e ci mette a contatto con la diversità e la peculiarità delle persone, ciascuna diversa dall’altra; una diversità in cui siamo chiamati a giocare la nostra verità.

“L’amicizia” (Keith Haring)

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Obiettivi: Osservare il mondo circostante con meraviglia e curiosità, sviluppando il senso

di ringraziamento e del valore della vita. Differenziare le cose create da Dio da quelle costruite dall’uomo. Riconoscere come le differenze umane siano belle, preziose per l’umanità e

appartenenti ad essa. NATALE

È la festa liturgica cristiana più sentita e radicata nella nostra cultura e quella che i bambini vivono più intensamente con spiccata sensibilità e attenzione ai sentimenti.

Nell’ambito scolastico il Natale suscita gioia ed emozioni, insegnanti e bambini si immergeranno in un mondo ricco di attività, drammatizzazioni canti e poesie vivendo insieme la fase dell’Avvento e pregustando insieme la nascita di Gesù.

“La maternità” (Keith Haring) Obiettivi: Scoprire e descrivere i segni cristiani del Natale. Apprezzare il valore della vita. Ascoltare il racconto della nascita e comprenderne il vero significato.

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PASQUA

Attraverso la lettura dei testi evangelici, cercheremo di far cogliere il significato della Pasqua come vittoria della vita sulla morte, della luce sulle tenebre, del bene sul male.

Le attività didattiche saranno finalizzate all’acquisizione del significato profondo di questa grande festività che da senso e compimento a tutta la vicenda di Gesù ed è a fondamento della Speranza cristiana. Visiteremo il concetto resurrezione che trasporremo al concetto di fiducia: fiducia in sé nonostante i propri limiti, fiducia negli altri nonostante le difficoltà di relazione, fiducia nel futuro nonostante i problemi di ogni giorno.

Parleremo di amicizia e perdono, di amore per sé e per gli altri, di accettazione dei propri limiti e valorizzazione delle proprie qualità; atteggiamenti che risultano abituali nella vita quotidiana se scaturiscono da un clima affettivo stabile e sereno.

Pasqua diventa così festa della speranza, della fiducia, e della gioia; come Gesù si è sacrificato, per manifestare il suo amore per noi, ma è poi risorto; così noi risorgeremo nell’ultimo giorno e, in questa vita, possiamo risorgere al peso di ogni angoscia.

I bambini svolgeranno schede operative, cartelloni, attività di pittura, collage ritaglio e rappresenteranno graficamente i racconti ascoltati.

“La gioia” (Keith Haring) Obiettivi: Ascoltare i racconti della Pasqua di Gesù. Scoprire come Gesù ci ama e ci insegna ad amarci. Comprendere di essere membro di una comunità cristiana.

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LABORATORIO Nr 3 “Educazione fisico-motoria”

L’educazione fisico-motoria è un laboratorio in cui i bambini sono guidati a prendere coscienza della loro corporeità per riuscire a comunicare ed ad esprimersi con il corpo con creatività.

Questo laboratorio, seguito dall’insegnante Lorenzo Camporeale, viene proposto nelle mattinate di martedì e giovedì per i bambini di anni tre e quattro e nei pomeriggi per i bambini di anni cinque. È un’attività che i bambini, generalmente, svolgano con piacere e con gioia. Obiettivi:

ANNI TRE E QUATTRO

Muoversi correttamente nello spazio; Collaborare con gli altri e condividere esperienze; Rispettare le regole di convivenza; Seguire un percorso motorio o un gioco con i compagni.

ANNI CINQUE

Dimostrare autonomia ad orientarsi negli spazi scolastici; Gestire correttamente i movimenti e le posture del proprio corpo; Interiorizzare i concetti spaziali di movimento; Memorizzare semplici coreografie; Muoversi con destrezza nel gioco in base a suoni, musica e indicazioni.

LABORATORIO Nr 4 “Laboratorio di lingua inglese”

Reputando indispensabile per le nuove generazioni una buona conoscenza della lingua inglese, viene attuato il laboratorio di lingua inglese.

Tale laboratorio viene proposto per i bambini dei gruppi dei medi e dei grandi, nella giornata di mercoledì, ed è guidato da insegnanti madrelingua della British School di Valdagno. L’approccio alla lingua straniera avverrà in modo ludico e divertente.

Obiettivi:

Avvicinare i bambini alla fonetica della lingua inglese per favorirne l’apprendimento nei livelli successivi d’istruzione.

Iniziare a impadronirsi del vocabolario della lingua inglese.

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LABORATORIO Nr 5 “Laboratorio di espressione teatrale”

Il laboratorio di espressione teatrale sarà condotto dall’insegnante Bruno Scorsone, da marzo a maggio, per il solo gruppo dei bambini di anni cinque.

Il percorso terminerà con una rappresentazione teatrale che verrà proposta ai genitori nel mese di giugno.

Obiettivi:

Rafforzare la coesione di gruppo. Rafforzare la fiducia in sé stessi. Potenziare la memoria. Sperimentare la gioia di proporsi agli altri.

“Notte stellata sul Rodano” (Van Gogh)

“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano,

ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno“.

(Madre Teresa)

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La coordinatrice Le insegnanti

Trevisan Roberta Paola Busato Roberta

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De Marchi Sara

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Santacatterina Rita

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Il presidente

Vencato Dario

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Spagnago di Cornedo Vicentino, 25 ottobre 2013.

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