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CAPITOLO 17
PROMOZIONE E DIFFUSIONEDELLA CULTURA AMBIENTALE
Autori:Maria Alessia ALESSANDRO1, Daniela ANTONIETTI1, Simona BENEDETTI1, Silvia BONAVENTURA1, Stefania CALICCHIA1, Alessandra CASALI1, Fabrizio CIOCCA1,Alessandra GALOSI1, Daniela GENTA1, Claudio LA ROSA1, Patrizia POLIDORI1, AnnaLaura SASO1, Filomena SEVERINO1
Coordinatore statistico:Matteo SALOMONE1
Coordinatore tematico:Rita CALICCHIA1, Adolfo PIROZZI1
1) ISPRA
La promozione della culturaambientale è l’obiettivo dellacomplessa e articolata attivitàche viene sviluppata da nume-rosi soggetti, istituzionali enon, affinché le conoscenzescientifiche e tecniche siano
rese disponibili ai cittadini per favorire un accrescimentodella loro consapevolezza e per un orientamento alla so-stenibilità di stili di vita e di comportamenti individualie collettivi.L’ISPRA ha il compito istituzionale di diffondere la co-noscenza al fine di promuovere la consapevolezza neiconfronti delle tematiche ambientali attraverso lo svi-luppo delle attività di informazione, comunicazione, for-mazione ed educazione ambientale in linea con la Con-venzione di Aarhus, le direttive comunitarie e le normenazionali, in particolare il D.Lgs. 195 del 2005 “Attua-zione della Direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblicoall’informazione ambientale”, come sottolineato anchecon il Primo Rapporto nazionale sull’attuazione dellaConvenzione di Aarhus, redatto dal MATTM.Con il contesto normativo citato è affermata e ricono-sciuta l’importanza di comunicare ai cittadini le infor-mazioni detenute dalle autorità pubbliche, ed è tenutain conto la crescente partecipazione e attenzione del-l’opinione pubblica verso i problemi relativi all’ambientee alle loro conseguenze nella vita quotidiana.L’informazione e la comunicazione sui temi e sui datiambientali devono essere considerate, dunque, tantocome un supporto a vantaggio dei cittadini quanto comeuno strumento importante per le politiche di governo na-zionali e sopranazionali.Il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini e, piùin generale, di tutti i soggetti a vario titolo interessati,sono essenziali per il miglioramento della qualità dellepolitiche pubbliche e dei processi decisionali, poichécontribuiscono allo sviluppo e al consolidamento di unapolitica democratica, basata sul dialogo tra istituzionee società.Il contesto sociale, il quadro legislativo e la natura stessadella protezione ambientale rendono necessarie le azionivolte a rafforzare e a consolidare nella società la cul-tura della sostenibilità. La promozione e la diffusione
della cultura ambientale costituiscono, in tal senso,un’efficace azione di risposta, secondo il modello DPSIR,affinché i cittadini possano acquisire – come soprascritto – una maggiore consapevolezza nei confronti deiproblemi ambientali e orientarsi verso comportamentisostenibili.Il riferimento normativo più recente è il D.Lgs. 4/20081
con il quale il legislatore introduce il principio dello svi-luppo sostenibile tra quelli in tema di tutela dell’am-biente. Con questo decreto è chiaramente affermato cheogni attività umana deve conformarsi al principio dellosviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfa-cimento dei bisogni delle generazioni attuali non possacompromettere la qualità della vita e le possibilità dellegenerazioni future, cosi come l’azione della pubblica am-ministrazione deve essere finalizzata a consentire la mi-gliore attuazione possibile di questo principio. Al fine dipromuovere il principio della sostenibilità come fonda-mento comune della cultura ambientale, la diffusionedell’informazione ambientale risulta un elemento stra-tegico. Recentemente sono state avviate ricerche mi-rate all’individuazione di strumenti per la valutazione eil monitoraggio delle attività di formazione e di educa-zione ambientali attraverso appositi sistemi di indica-tori, affinché i criteri applicati e i risultati conseguiti intali attività siano sempre più misurabili e riproducibiliquali buone pratiche. Pur non essendoci ancora riferi-menti metodologici – e, tantomeno, normativi – univocie consolidati, alcune indicazioni utili provengono a livellosia internazionale, per esempio con le Strategie perl’educazione allo sviluppo sostenibile (UNESCO/UNECE),sia nazionale, per esempio con i sistemi di indicatori diqualità dell’educazione ambientale messi a punto inmolte regioni anche con il concorso delle ARPA/APPA.L’individuazione e l’utilizzo degli indicatori relativi a taliattività presenti nell’Annuario rispondono a queste fina-lità, anche se sono necessari alcuni adeguamenti.ISPRA, infine, avverte l’esigenza di acquisire maggiorielementi conoscitivi nell’ambito di un quadro articolato,sempre aperto a possibili e futuri ampliamenti. Al mo-mento, ISPRA e le Agenzie ambientali locali contribui-scono, nelle rispettive sfere di azione, alla promozionee diffusione dell’informazione ambientale sul territorionazionale, sia con la realizzazione di iniziative specifiche
INTRODUZIONE
ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI1038
1 Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 “Ulteriori disposizioni correttive e integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in ma-teria ambientale”
103917. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tema Nome Periodicità di Qualità Copertura Stato e RappresentazioneSINAnet Indicatore DPSIR aggiornamento Informazione S T Trend Tabelle Figure
Q17: QUADRO SINOTTICO INDICATORIIn
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le
Numero di Annuale I 2008 �� 17.1-17.3 -prodotti editoriali
��R1
di informazioneambientale R
Servizi Annuale I 2008 �� 17.4-17.5 -bibliotecari e
��R1
risorse per Rl’utenza R
Informazione Annuale I 2006-2008 �� 17.6 -ambientale e
��R1
mezzi di comunicazionedi massa R
Informazione Annuale I 2003-2008 �� 17.7 17.1ambientale su
��R1
web R
Attività di Annuale R1 2008 17.8 -comunicazione
��19/22
ambientale R
Comunicazione Annuale I 2003-2008 �� 17.9 17.2 ambientale
��R1
su web R
Offerta Annuale I 2004-2008 �� 17.10-17.12 17.3-17.6formativa
��R1
ambientale R 19/22
Offerta Annuale I 2008 - 17.13 17.7formativa
�R1
ambientale 20/22on line R
Offerta di Annuale I 2008 - 17.14-17.15 17.8-17.9educazione
��R1
ambientale R 15/22
Operatività Annuale I 2008 - 17.16 -nella rete
��R1
locale di 15/22educazioneambientale R
NOTA: R1 Il bacino di riferimento è rappresentato dal Sistema agenziale (ISPRA-ARPA/APPA)
Con le disposizioni del D.Lgs. 195/2005, attuativo dellaDirettiva comunitaria 2003/4/CE, il sistema dell’informa-zione ambientale viene delineato nel suo complesso erelativamente ai suoi futuri sviluppi.Nella tutela del diritto di accesso all’informazione am-bientale4 le tecnologie dell’informazione e della comu-nicazione costituiscono uno strumento fondamentale perstabilire i termini, le condizioni di base e le modalità pra-tiche per il suo esercizio e per garantire che l’informa-zione ambientale sia sistematicamente e progressiva-mente messa a disposizione del pubblico e diffusa. Le
autorità pubbliche (amministrazioni pubbliche statali, re-gionali, locali, ecc.), nonché ogni persona fisica o giu-ridica che svolga funzioni pubbliche riguardanti le te-matiche ambientali o eserciti responsabilità amministra-tive sotto il controllo di un organismo pubblico, sonochiamate, oltre che a gestire le richieste degli interes-sati fondate sull’esercizio di questo diritto, a rendere di-sponibile l’informazione ambientale detenuta, rilevanteai fini delle proprie attività istituzionali.Fra gli strumenti relativi alla diffusione all’informazioneambientale del citato decreto, le banche dati sono con-
1040 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
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QUADRO RIASSUNTIVO DELLE VALUTAZIONI
Trend Nome indicatore Descrizione
17.1 INFORMAZIONE AMBIENTALE
mirate alla raccolta, elaborazione e diffusione delle in-formazioni sull’ambiente, sia con lo sviluppo di attivitàe servizi offerti al cittadino secondo modalità e terminiomogenei e coordinati.L’argomento oggetto di questo capitolo è presentato se-condo un’articolazione in 4 temi – informazione, comu-nicazione, formazione ed educazione ambientali – coni quali viene assicurata la copertura dei principali aspetti.Per ciascun tema sono presentati dati riguardanti ISPRAe le ARPA/APPA raccolti avvalendosi, per massima parte,del Gruppo di lavoro per l’Educazione Orientata alla So-
stenibilità, EOS2, fatta eccezione per i dati relativi ai ser-vizi bibliotecari e per i dati che si riferiscono all’infor-mazione ambientale. I primi sono stati raccolti tramitei referenti delle biblioteche e/o dei centri di documen-tazione del Sistema agenziale. I secondi sono stati rac-colti mediante apposito questionario3 somministrato di-rettamente alle unità competenti delle singole Agenzie.I dati cosi raccolti sono organizzati in 10 indicatori, ri-partiti come segue: 4 per il tema Informazione ambien-tale e 2 ciascuno per Comunicazione ambientale, For-mazione ambientale, Educazione ambientale.
2 Come strumento di rilevazione dei dati è stato utilizzato il medesimo dell’Annuario 2005-2006: un questionario con struttura tabellare, conun’identificazione dei temi di riferimento e una definizione dei singoli campi da compilare. È composto di specifiche tabelle (alcune delle qualiriferite a sottotemi) e articolato nei 2 ambiti di indagine, ed è corredato di un’apposita guida alla compilazione, al fine di assicurare omogeneitàtra i dati provenienti dalle diverse Agenzie3 Il questionario comprende alcune tabelle, riferite a specifici aspetti dell’indagine, che devono essere compilate sulla base di una relativa guida4 La Legge 349/1986, istitutiva del Ministero dell’ambiente, riconosce il diritto di accesso all’informazione in materia ambientale. In termini gene-rali il diritto di accesso è garantito con la disciplina relativa all’accesso ai documenti amministrativi al fine di favorire la partecipazione dei cittadinie di assicurare l’imparzialità e la trasparenza dell’azione amministrativa (L 241/1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e didiritto di accesso ai documenti amministrativi” come modificato con la L 15/2005) e con le norme relative alla comunicazione al pubblico della pub-blica amministrazione (L 150/2000 “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”)
104117. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
siderate fondamentali. È previsto che l’autorità pubblicastabilisca un piano per rendere l’informazione ambien-tale progressivamente disponibile in banche dati elet-troniche facilmente accessibili al pubblico tramite retidi comunicazione pubbliche, da aggiornare annualmentee disponibili sul sito internet. Tra le finalità dello sviluppoe della progressiva diffusione dell’informatizzazione nellaPubblica Amministrazione sono rilevanti, oltre alleazioni tali da favorire la condivisione dei dati, anche leazioni di integrazione delle informazioni disponibili a di-versi livelli di governo per accrescere l’efficienza deiflussi informativi. Uno dei risultati è rappresentato daiSistemi Informativi Territoriali (SIT), strumenti messi apunto per gestire, elaborare e diffondere informazionigeoreferenziate attinenti al territorio (aria, acqua, suoloe sottosuolo, attività antropiche) secondo le disposizionicontenute nel D.Lgs. 82/2005. Il riutilizzo dell’informa-zione pubblica da parte dei privati (Direttiva 2003/98/CErecepita con il D.Lgs. 36/2006) è previsto che sia sog-getto a un sistema organico di regole.L’ultimo strumento normativo, in ordine cronologico,che tratta della definizione di una base di dati estesae condivisa, è la Direttiva 2007/2/CE sull’infrastrutturaper l’informazione territoriale in Europa (INSPIRE). Contale direttiva è auspicata la costituzione di un bacinoinformativo comune tra i Paesi membri, realizzandocosi uno strumento comunitario per la gestione e l’ela-borazione di dati territoriali. Sono previsti, inoltre, altristrumenti attuativi per la definizione di regole tecnichee standard operativi comuni relativi alla gestione, ela-borazione e trasmissione dell’informazione territorialein modo che sia garantita l’interoperabilità tra i sistemiterritoriali statali.In questa sezione dell’Annuario si intende delineare unquadro, seppure indicativo, delle attività di diffusione didati/informazioni ambientali, attività che rappresentanouna delle risposte alle problematiche dell’ambiente. Nonessendo disponibili in merito riferimenti metodologici ri-conosciuti da qualificati organismi comunitari e sovra-nazionali, gli indicatori trattati devono essere conside-rati soltanto orientativi.I dati presentati riguardano l’attività svolta da ISPRA-ARPA/APPA, per un totale di 4 indicatori che consentonodi monitorare – sotto un aspetto esclusivamente quan-titativo e illustrativo – la diffusione dei dati/informazioniambientali attraverso canali ritenuti particolarmente si-
gnificativi: l’attività di reporting ambientale, i servizi bi-bliotecari, i mezzi di comunicazione di massa, il web.L’attività di reporting ambientale – raccolta sistematicae integrale pubblicazione dei dati che riguardano l’am-biente, anche attraverso l’utilizzo di un sistema infor-mativo e di monitoraggio – rappresenta una delle mis-sioni fondamentali delle autorità ambientali. Per l’Italia,i soggetti di riferimento sono identificabili nel Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, leregioni, ISPRA con le Agenzie locali di protezione del-l’ambiente.Nell’ultimo decennio il Sistema agenziale ha fortementecontribuito alla definizione di una base conoscitiva am-bientale per l’elaborazione di prodotti di reporting me-diante l’individuazione dell’insieme di indicatori/indiciprioritari, idonei a rappresentare sinteticamente lo statodell’ambiente e lo stato dei controlli in Italia, lo sviluppodel sistema informativo ambientale, la promozione delleattività di diffusione dell’informazione.Per l’indicatore Numero di prodotti editoriali di informa-zione ambientale sono presentati i dati relativi al 2008sull’informazione ambientale diffusa a mezzo report epubblicazioni dal Sistema agenziale. Per quanto con-cerne l’indicatore Informazione ambientale e mezzi dicomunicazione di massa, è rappresentato l’andamentodella diffusione dell’informazione attraverso i media(2006-2008). Le serie storiche relative al primo indica-tore (2002-2005) e quelle relative al secondo (2003-2005), formate con dati raccolti con diversa metodo-logia, sono consultabili nell’edizione 2007 dell’Annuario.In particolare, l’analisi del primo indicatore consentedi affermare che i rapporti tematici rappresentano ilprincipale strumento informativo attraverso il qualesono diffusi i risultati delle attività di monitoraggio delterritorio svolte dalle Agenzie locali: nel 2008, il nu-mero di pubblicazioni è superiore al centinaio. Conl’annuario regionale e la relazione predisposti dalleAgenzie ambientali viene rappresentato il quadro dellasituazione ambientale di un territorio, incluse le emer-genze e le criticità per le quali saranno programmatele politiche strutturali di risanamento e prevenzione.Alla luce della normativa sull’accesso all’informazioneambientale, si ritiene che anche questi prodotti sa-ranno oggetto di revisione per quanto concerne la pre-sentazione dei dati e le modalità della loro diffusione.“Manuali/linee guida” e “Atti di convegni” sono costan-
1042 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
temente attestati sulle decine di pubblicazioni l’anno.Per i prodotti editoriali a carattere informativo ambien-tale rilasciati nell’ambito del Sistema agenziale, nel 2008si registra un incremento della quantità di riviste e pub-blicazioni periodiche. Alcune Agenzie locali, oltre all’uti-lizzo dei tradizionali opuscoli, prediligono le newsletterdi informazione ambientale e quelle relative all’attivitàdi carattere istituzionale per assicurare una diffusionepiù estesa e capillare delle informazioni.Un esempio di integrazione tra forme tradizionali di re-porting e uso di tecnologie è rappresentato da ARPA Si-cilia. I principali strumenti di comunicazione di questaAgenzia ambientale sono i 3 siti web (l’istituzionalewww.arpa.sicilia.it, il sito per i più giovani www.arpa-kids.it e quello interamente dedicato alle aree protettee alla rete territoriale INFEA www.naturasicilia.it), l’An-nuario dei dati ambientali (che rappresenta la sintesi deidati risultanti dal monitoraggio ambientale svolto nellaregione da ARPA e altri enti pubblici e privati), le col-lane editoriali “Studi & Ricerche” e “Linee Guida” e laRivista ARPA View. Dal 2008, un altro importante stru-mento di informazione ambientale è il Centro di docu-mentazione della sede centrale.Con l’indicatore Informazione ambientale e mezzi di co-municazione di massa è effettuata una stima di quantola diffusione di dati/informazioni ambientali sia veico-lata con i media dal Sistema agenziale.Con la Legge 150/2000 “Disciplina delle attività di in-formazione e di comunicazione delle Pubbliche Ammi-nistrazioni” e la Direttiva del Dipartimento della Funzionepubblica del 7 febbraio 2002 “sulle attività di comuni-cazione delle Pubbliche Amministrazioni” sono pro-mosse e disciplinate le attività relative all’informazionee alla comunicazione istituzionale, l’esercizio delle qualiviene ritenuto indispensabile per i soggetti pubblici cheproducono e offrono servizi ai cittadini.Sulla base di queste norme le amministrazioni pubblichehanno il compito di organizzare, ciascuna con modalitàproprie, un sistema efficiente per elaborare e diffondereinformazioni sulla loro identità e sulla missione istitu-zionale, sulle iniziative e i servizi offerti. Anche nell’am-bito del Sistema agenziale le attività di informazione edi comunicazione istituzionale, legate genericamentealla diffusione di dati e informazioni o alla promozionedi eventi, si avviano a divenire strumenti di un’azionemirata, diretta a divulgare – presso l’amministrazione
locale, i cittadini e le imprese – i programmi adottati ei risultati conseguiti.ARPA Toscana, nell’ambito di una sperimentazione dellagestione in rete di alcune attività di comunicazione del-l’Agenzia, ha avviato la revisione complessiva del do-cumento di processo per la gestione dei servizi di co-municazione e informazione. Il documento comprendeattività attualmente non presenti (per esempio, la co-municazione interna, le relazioni istituzionali e non, ecc.)e la gestione coordinata dei vari media agenziali, nonchénuove modalità e tempi per la redazione di un piano an-nuale di comunicazione dell’Agenzia.Nel periodo 2006-2008 le presenze su stampa, radio etv del Sistema agenziale si sono consolidate, tenutoconto che tale presenza è sensibilmente condizionatadagli eventi ambientali e dalle manifestazioni convegni-stiche e fieristiche con rilevanza ambientale. Nel 2008gli articoli su quotidiani e periodici sono in aumento.Quanto l’informazione ambientale sia diffusa per il tra-mite del sistema bibliotecario è stimata utilizzando l’in-dicatore Servizi bibliotecari e risorse per l’utenza. Sonoconsiderati i servizi e il patrimonio informativo sull’am-biente di cui dispongono le biblioteche e i centri di do-cumentazione specializzati nelle tematiche ambientali.L’esame dei servizi e delle risorse informative messe adisposizione dell’utenza dalle biblioteche e/o centri didocumentazione specializzati nelle tematiche ambien-tali mostra una stretta connessione con l’entità delle ri-sorse economiche, strumentali e umane messa a lorodisposizione. Il trend appare stabile. In particolare, sicontinua a registrare una distribuzione non uniforme eun’operatività di livello non omogeneo delle strutture bi-bliotecarie delle varie Agenzie.L’indicatore Informazione ambientale su web mostra lacontinua crescita dell’importanza dei mezzi elettroniciper la diffusione dell’informazione ambientale. Ciò è do-vuto al fatto che il web, da un lato offre evidenti van-taggi come canale di comunicazione flessibile e dina-mico, dall’altro rappresenta un modo di superare la li-mitatezza della pubblicazione dei documenti a mezzostampa e della conseguente loro distribuzione. La suarilevanza è evidente anche rispetto alla considerevolequantità di informazioni sullo stato dell’ambiente e allapossibilità di dialogare con l’utenza.Il monitoraggio del 2008 evidenzia un trend sostanzial-mente stabile rispetto al 2007 per tutte le variabili mo-
104317. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
nitorate, tranne che per le versioni in lingua stranieradei siti delle Agenzie regionali che, da sempre scarsa-mente adottate, registrano un ulteriore decremento ri-spetto all’anno passato, probabilmente a causa dei costi
relativamente elevati che l’offerta di tale servizio com-porta. Nel complesso, il ruolo fondamentale del webdelle Agenzie regionali nella diffusione dell’informazioneambientale sembra quindi confermato.
Nome Indicatore Finalità DPSIR Riferimenti Normativi
Q17.1: QUADRO DELLE CARATTERISTICHE INDICATORI INFORMAZIONE AMBIENTALE
Numero di prodottieditoriali di informazioneambientale
Rilevare la quantità diprodotti editoriali finalizzati all’attivitàdi diffusione dell’informazioneambientale nell’ambito del Sistemaagenziale
R DPR 207/02Dir. 2003/4/CE D.Lgs. 195/05
Servizi bibliotecari erisorse per l’utenza
Valutare l’accessibilità aiservizi bibliotecari e allerisorse informative diinteresse ambientale daparte degli utenti
R DPR 207/02
Informazione ambientale emezzi di comunicazionedi massa
Stimare quanto ladiffusione didati/informazioniambientali è veicolata coni media dal Sistema agenziale
R DPR 207/02Dir. 2003/4/CE D.Lgs. 195/05
Informazione ambientalesu web
Valutare l’offerta diinformazione ambientalesu web come risposta delleAmministrazioni per ilmiglioramento dellaconoscenza econsapevolezza in materiaambientale
R DPCM 30/5/2002DPR 207/02Dir.2003/4/CE D.Lgs. 195/05D.Lgs. 82/05 come modificato da D.Lgs. 159/06
APAT, Annuario dei dati ambientali, anni vari (ultima edizione 2007)ISPRA, Annuario dei dati ambientali, 2008
BIBLIOGRAFIA
1044 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
DESCRIZIONEL’indicatore consente di effettuare una stima dei prodotti editoriali con i quali l’autorità pubblica competente svolgel’attività di diffusione di dati/informazioni ambientali.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 2 2 2L’indicatore risente di alcune carenze dovute alla difficoltà di reperimento dei dati derivante dalla molteplicità deisoggetti coinvolti all’interno di ciascuna Agenzie locale e alla limitata consistenza della metodologia nel tempo.Perciò, anche alla luce della progressiva diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione al-l’interno del Sistema agenziale, sarebbe opportuno attivare un processo di revisione e aggiornamento della me-todologia di raccolta dei dati.
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OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVALe norme di riferimento non fissano alcun obiettivo.
STATO e TRENDÈ rilevabile, nel corso degli anni, un modesto incremento del numero dei prodotti editoriali rilasciati nell’ambitodel Sistema agenziale, in virtù di un crescente interesse nei confronti dell’informazione ambientale. Persiste unacerta disomogeneità tra le produzioni delle Agenzie.
COMMENTI a TABELLE e FIGUREPer i prodotti editoriali a carattere informativo ambientale rilasciati nell’ambito del Sistema agenziale, nel 2008 siregistra un incremento della quantità di riviste e pubblicazioni periodiche (Tabella 17.1). Fra gli strumenti di co-municazione, oltre agli opuscoli, alcune Agenzie locali utilizzano le newsletter di informazione ambientale e quellerelative all’attività di carattere istituzionale per assicurare una diffusione più estesa e capillare delle informazioni(Tabella 17.1 e 17.2). Il “Rapporto tematico” si conferma come il prodotto di reporting più utilizzato dal Sistemaagenziale attestandosi, nel 2008, su un numero di pubblicazioni superiore al centinaio (Tabella 17.3). Per la tipo-logia “Annuari” e “Relazioni” il numero di pubblicazioni è dell’ordine della decina. Nel 2008 l’ARPA Piemonte, peresempio, ha pubblicato l’Annuario regionale e quello della Provincia di Novara oltre alla Relazione sullo stato del-l’ambiente. “Manuali/linee guida” e “Atti di convegni” sono attestati sulle decine di pubblicazioni l’anno.
NUMERO DI PRODOTTI EDITORIALI DI INFORMAZIONE AMBIENTALE
104517. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tabella 17.1: Prodotti editoriali a carattere informativo ambientale (2008)
Opuscoli di carattere
generale
Opuscoli su temi specifici
Bollettini tecniciRiviste e
pubblicazioni periodiche
Newsletter ambientali
ARPA Piemonte 0 4 0 0 0ARPA Valle d'Aosta 0 0 8 0 0ARPA Lombardia 0 3 6 0 1
APPA Bolzano-Bozen 1 5 3 3 3APPA Trento 0 2 1 0 37
ARPA Veneto 0 0 19 0 6ARPA Friuli Venezia Giulia 0 2 7 1 0ARPA Liguria 0 2 0 0 0ARPA Emilia Romagna 0 2 5 5 15ARPA Toscana 1 3 9 0 210a
ARPA Umbria 1 2 10 7 4ARPA Marche 2 7 9 42 64ARPA Lazio 1 2 2 0 2ARPA Abruzzo 0 1 1 0 0ARPA Molise 0 1 2b 0 0ARPA Campania 0 0 1 1 56 a
ARPA Puglia 1 6 3 0 0ARPA Basilicata 0 2 5 0 0ARPA Calabria 0 6 0 0 0ARPA Sicilia 2 6 11 1 0ARPA Sardegna 0 0 0 0 0ISPRA 0 2 2 1 0Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA/ISPRALEGENDA:a Le informazioni ambientali e istituzionali sono diffuse a mezzo di un'unica testata newsletterb Pubblicati sul sito e relativi alla qualità dell'aria e delle acque di balneazione
Sistema agenziale
n.
1046 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
Tabella 17.2: Prodotti editoriali a carattere istituzionale (2008)
Opuscoli di carattere generale
Opuscoli su temi specifici
Newsletter istituzionali Guida ai servizi
ARPA Piemonte 0 0 0 0ARPA Valle d'Aosta 0 0 0 0ARPA Lombardia 0 0 9 0
APPA Bolzano-Bozen 1 3 2 1APPA Trento 0 0 0 0
ARPA Veneto 0 2 6 1ARPA Friuli Venezia Giulia 0 0 0 0ARPA Liguria 0 0 2 0ARPA Emilia Romagna 1 2 0 0ARPA Toscana 3 1 210a 0ARPA Umbria 0 1 4 0ARPA Marche 2 9 14 1ARPA Lazio 2 2 2 0ARPA Abruzzo 0 0 0 0ARPA Molise 0 11 0 0ARPA Campania 0 0 56a 0ARPA Puglia 1 6 0 0ARPA Basilicata 1 2 0 0ARPA Calabria 6 6 0 0ARPA Sicilia 1 2 0 0ARPA Sardegna 0 0 0 0ISPRA 2 3 0 0
LEGENDA:
a Le informazioni ambientali e istituzionali sono diffuse a mezzo di un'unica testata newsletter
Sistema agenziale
n.
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA/ISPRA
104717. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tabella 17.3: Informazione ambientale a mezzo report e pubblicazioni (2008)
Annuari dati ambientali
Relazioni stato ambiente
Manuali e linee guida
Rapporti tematici Atti di convegni
ARPA Piemonte 2 1 0 1 2ARPA Valle d'Aosta 0 1 0 3 0d
ARPA Lombardia 1 4 2 8 1APPA Bolzano-Bozen 1 1 1 4 4
APPA Trento 0 0 3 0 0ARPA Veneto 2 1 1 6 0ARPA Friuli Venezia Giulia 1 0 2 10 0ARPA Liguria 0 1 1 0 2ARPA Emilia Romagna 1 0 2 0 2ARPA Toscana 0 1 2 6 0ARPA Umbria 1 0 0 19 1ARPA Marche 0 0 1 11 3ARPA Lazio 1 1 0 2 5ARPA Abruzzo 0 0 0 5 4ARPA Molise 0 0 0 0 0ARPA Campania 1 0 0 7 0ARPA Puglia 0 1 0 15 0ARPA Basilicata 0 0 0 1 1ARPA Calabria 0 0 0 0 3ARPA Sicilia 1 0a 7 4 1ARPA Sardegna 0 0 0 0 2ISPRA 1b 0 2 10 + 3 Cd Rom c 0
d Molte pubblicazioni su atti di convegni pubblicati da altri ENTI
Sistema agenziale
n.
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA/ISPRA LEGENDA:a La Relazione dello stato dell'ambiente è di competenza dell'Assessorato regionale al territorio e all'ambienteb Dall'Annuario dei dati ambientali ISPRA (vers. elettronica) sono realizzati seguenti prodotti: 2 vers. di Tematiche in primo piano
(ITA-EN) e 2 Vademecum (ITA-EN) c Escluse pubblicazioni on line in formato pdf
1048 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
DESCRIZIONEL’indicatore consente di effettuare una stima dei servizi e delle risorse informative messe a disposizione dell’utenzadalle biblioteche e/o dai centri di documentazione specializzati nelle tematiche ambientali afferenti al Sistema agen-ziale, oppure esterni a esso, ma di scienze della Terra e di interesse ambientale. Per valutare l’indicatore sono statiindividuati alcuni requisiti di carattere quantitativo e qualitativo, quali: aggiornamento del sito web della biblioteca,presenza/assenza di un catalogo informatizzato, collegamento con reti bibliotecarie attive sul territorio nazionale(SBN, ACNP, NILDE, MAI), consistenza delle raccolte (numero di monografie acquistate nell’anno, testate di perio-dici correnti, entità complessiva del patrimonio bibliografico posseduto, altre tipologie di documentazione presenti),apertura al pubblico, servizi di fornitura di articoli (DD – Document Delivery) e prestito interbibliotecario (ILL – InterLibrary Loan), numero di posti a disposizione dell’utenza nelle sale lettura, numero di postazioni di computer de-stinati al personale e agli utenti, numero di utenti attivi nell’anno e numero di visite annuali, applicazione di un Si-stema Gestione Qualità (SGQ).
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 2 2 2I dati sono stati forniti a ISPRA dalle istituzioni bibliotecarie sulla base degli strumenti di rilevazione statistica aloro disposizione.
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OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVAConvenzione di Århus sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’ac-cesso alla giustizia in materia ambientale (Århus, Danimarca, 25 giugno 1998); Istituzione della Rete delle Biblio-teche e dei Centri di Documentazione del Sistema agenziale APAT (ora ISPRA), ARPA, APPA; D.Lgs. 19-8-2005 n.195 (Attuazione della Direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale. Pubblicato nellaGazz. Uff. 23 settembre 2005, n. 222).
STATO e TRENDLo stato dell’indicatore è strettamente connesso con l’entità delle risorse economiche, strumentali e umane messea disposizione delle biblioteche e/o centri di documentazione di interesse ambientale presenti sul territorio nazio-nale. Il trend appare tendenzialmente stabile. Nell’ambito del Sistema agenziale si continua a registrare una di-stribuzione non uniforme e un’operatività non omogenea delle strutture bibliotecarie delle varie Agenzie. Per quantoriguarda le altre biblioteche di scienze della Terra e tematiche ambientali si è ampliato il numero delle bibliotechecensite (7 new entries).
COMMENTI a TABELLE e FIGURELe tabelle sintetizzano rispettivamente i dati relativi alle istituzioni bibliotecarie facenti capo al Sistema agenzialee quelli riguardanti il campione di biblioteche di interesse ambientale o afferenti alle scienze della Terra. La ripar-tizione è su base regionale.
SERVIZI BIBLIOTECARI E RISORSE PER L’UTENZA
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105317. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
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su internet(OPAC)
solo a uso interno
Monografie acquistate nell'anno
Testate correnti (abbonamenti cartacei e on-line)
Totale di monografie possedute
Totale di testate di periodici posseduti
Altretipologie di documenti
Posti per lettori
Computer (pc per il personale e pc a disposizione
degli utenti)
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Si/N
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SGQSistema di Gestione per la Qualità (ISO
9001...)
Monografie e di testate di periodici ricevute in dono o scambio
nell'anno
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Utenti attivi nell'anno
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Collegamento con reti bibliotecarie o consorzi*
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1054 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
DESCRIZIONEL’indicatore è utilizzato per monitorare, in termini quantitativi, la presenza sui mezzi di comunicazione di massa -ai fini della diffusione di dati/informazioni ambientali - dei soggetti istituzionali tenuti a svolgere tale attività.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 3 2 2L’indicatore risente di alcune carenze dovute alla difficoltà di reperimento dei dati derivante dalla molteplicità deisoggetti coinvolti all’interno di ciascuna Agenzia locale, alla disomogenea disponibilità delle informazioni e alla li-mitata consistenza della metodologia nel tempo.
��
OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVALe norme di riferimento non fissano alcun obiettivo.
STATO e TRENDÈ rilevabile, nel corso degli anni, un modesto incremento nel volume delle informazioni ambientali diffuse dal Si-stema agenziale sui mezzi di comunicazione di massa. L’incremento, tuttavia, non è cosi significativo da modifi-care il trend che, pertanto, rimane sostanzialmente invariato. Persiste, inoltre, una certa disomogeneità nelle atti-vità delle singole Agenzie, legata alla tipologia di servizi informativi erogati, alle problematiche ambientali del ter-ritorio e all’occorrenza di manifestazioni convegnistiche e fieristiche con rilevanza ambientale.
COMMENTI a TABELLE e FIGURENel periodo 2006-2008 le presenze su stampa, radio e tv del Sistema agenziale si sono consolidate tenuto contoche tale presenza è sensibilmente condizionata dagli eventi ambientali occorsi nell’anno preso a riferimento perla rilevazione. Nel 2008 gli articoli su quotidiani e periodici sono in aumento.
INFORMAZIONE AMBIENTALE E MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA
105517. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
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1056 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
DESCRIZIONEL’indicatore consente di effettuare una stima dell’offerta di informazione ambientale sui siti web del sistema delleAgenzie ambientali in base alle diverse tipologie dei servizi disponibili. In particolare, tiene conto della presenzanei siti di servizi quali: basi di dati ambientali, bollettini periodici, aree tematiche, servizi di informazioni all’utenzarispetto ai procedimenti gestiti.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 2 2 3Qualità bassa in quanto il dato risente di limitazioni dovute all’indagine svolta soltanto dall’ISPRA e non pervenutodirettamente dalle fonti di provenienza.
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OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVARendere accessibile l’informazione di interesse ambientale, supportare le esigenze di studio e di ricerca delle Agenziee delle istituzioni. Decreto Legislativo 19/08/2005, n.195 “Attuazione della Direttiva 2003/04/CE sull’accesso delpubblico all’informazione ambientale”. Il Codice della PA digitale (D.Lgs. 82 del 07/03/2005).
STATO e TRENDNel periodo 2003-2008, si può osservare un trend leggermente crescente rispetto ai parametri esaminati, in par-ticolare, per il 2007 e il 2008, non si sono avute sostanziali variazioni.
COMMENTI a TABELLE e FIGUREL’analisi effettuata presso la rete delle Agenzie ambientali registra una fase costante di offerta dell’informazioneambientale all’utenza attraverso i canali web. Si rileva solo una leggera flessione per quanto riguarda la tradu-zione in almeno una lingua straniera dei siti delle Agenzie ambientali. Documenti scaricabili e bollettini periodicisono ormai presenti in tutti i siti monitorati. Possiamo osservare che, in media, il Sistema agenziale risponde allarichiesta di informazione ambientale dell’utente in maniera soddisfacente. I dati sono stati raccolti direttamenteda ISPRA in base a un’indagine condotta on line.
INFORMAZIONE AMBIENTALE SU WEB
105717. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tabella 17.7: Servizi di informazione ambientale su web (2008)
A B C D E F G
Piemonte http://www.arpa.piemonte.it 0 1 1 1 1 1 1
Valle d’Aosta http://www.arpa.vda.it 0 1 1 1 1 0 1
Lombardia http://www.arpalombardia.it 0 1 1 1 1 1 1
Bolzano-Bozen http://www.provincia.bz.it/agenzia%2Dambiente/ 1 1 1 1 1 1 1
Trento http://www.provincia.tn.it/appa/ 0 1 1 1 1 1 1
Veneto http://www.arpa.veneto.it 1 1 1 1 1 1 1
Friuli Venezia Giulia http://www.arpa.fvg.it 0 1 1 1 1 1 1
Liguria http://www.arpal.org 1 1 1 1 1 1 1
Emilia Romagna http://www.arpa.emr.it 0 1 1 1 1 1 1
Toscana http://www.arpat.toscana.it 0 1 1 1 1 1 1
Umbria http://www.arpa.umbria.it 0 1 1 1 1 1 1
Marche http://www.arpa.marche.it 0 1 1 1 1 1 1
Lazio http://www.arpalazio.it 0 1 1 1 1 0 1
Abruzzo http://www.artaabruzzo.it 0 1 1 1 1 1 1
Molise http://www.arpamolise.it 0 1 1 1 1 1 1
Campania http://www.arpacampania.it 0 1 1 1 1 1 1
Puglia http://www.arpapuglia.it 0 1 0 1 1 0 1
Basilicata http://www.arpab.it 0 1 1 1 1 1 1
Calabria http://www.arpacal.it 0 1 1 1 1 1 1
Sicilia http://www.arpa.sicilia.it 1 1 1 1 0 1 1
Sardegna http://www.arpa.sardegna.it 0 1 1 1 0 1 1
http://www.isprambiente.it 1 1 1 1 1 1 1http://www.sinanet.apat.it 0 1 1 1 1 0 1
TOTALE siti 23 5 23 22 23 21 19 23Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA/ISPRALEGENDA:A: versione del sito in almeno una lingua diversa dall'italianoB: documenti scaricabili: si intende qualsiasi tipologia di documento (pubblicazioni, brochure istituzionale, guida ai servizi, ecc.) a cura dell'Agenzia
C:aree tematiche: si intende la disponibilità sul sito di contenuti (pagine dedicate, dati, documenti,ecc.) relativi a specifici temi dell'ambiente (es. cambiamenti climatici, rifiuti, ecc.) al fine di fornire un quadro conoscitivo alla larga utenza
D:
bollettini periodiciE:
basi di dati ambientali: si intende un sistema basato su una struttura organizzata di dati che supporta l'utente nella ricerca delle informazioni attraverso mappeinterattive
F:guida ai servizi: informazioni per imprese, altre amministrazioni, privati relativi ai procedimenti gestiti (es. procedimento per ottenere la registrazione EMAS da parte di imprese)
G: altri servizi di informazione ambientale
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2006-siti attivi 23 4 23 21 22 21 23 23
2007-siti attivi 23 6 23 22 23 21 19 23
2008-siti attivi 23 5 23 22 23 21 19 23
Lingue straniereDocumenti scaricabili
Aree tematiche Bollettini Banche dati Guida ai servizi Altri servizi
Figura 17.1: Informazione ambientale su web
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA/ARPA/APPA
Le attività di comunicazione ambientale in ISPRA e nelleAgenzie locali sono svolte attraverso varie forme quali l’or-ganizzazione di conferenze e convegni, la partecipazione aeventi, la cura e la diffusione di documentazione informa-tiva, l’accesso all’informazione disponibile sul web (all’in-terno del portale ISPRA è presente una sezione dedicata altema della “consapevolezza ambientale”) e la promozionedi forme di comunicazione che si avvale di strumenti mul-timediali. La comunicazione ambientale di ISPRA è pro-mossa anche attraverso i network di esperti, sia a carat-tere nazionale, quale per esempio il Gruppo di lavoro EOS,sia internazionale, come il Network Green Spider che rag-gruppa i referenti nazionali della comunicazione ambien-tale dei Paesi membri dell’Unione Europea. A partire dal2003, sono stati definiti 2 indicatori per il rilevamento, nel-l’ambito del Sistema agenziale, delle attività di comunica-zione ambientale, al fine di avere un primo quadro di rife-rimento delle attività che vengono promosse al suo interno.Con il primo indicatore, Attività di comunicazione am-bientale, è rilevato il numero delle iniziative realizzateper le diverse tipologie di attività, quali:• attività divulgative promosse: campagne di comuni-
cazione ambientale, mostre, convegni, seminari eworkshop, attività standistiche, partecipazione aeventi e dibattiti pubblici;
• attività degli URP: numero di richieste ricevute da partedegli utenti;
• strumenti multimediali prodotti per la divulgazione am-
bientale: video, spot pubblicitari, Cd-Rom.Dai dati raccolti si osserva un costante utilizzo da partedel Sistema agenziale di tutti i mezzi tipici della comu-nicazione ambientale per promuovere e sensibilizzarel’opinione pubblica sui temi della protezione dell’ambiente.In particolare si registra un notevole incremento nel nu-mero delle campagne di comunicazione realizzate (da 33nel 2007 a 68 nel 2008) e, in generale, degli eventi voltia sensibilizzare la popolazione su tematiche ambientali.Da sottolineare, inoltre, l’aumento crescente delle richiestedi informazioni da parte dei cittadini, tramite il canale del-l’URP, indice di un sempre maggiore interesse da partedella popolazione ai temi della protezione ambientale.Per quanto riguarda il secondo indicatore, Comunicazioneambientale sul web, nel 2008 si evidenzia una situazionepiù dinamica rispetto al 2007 presentando in particolarel’incremento dell’utilizzo di alcuni strumenti di comuni-cazione a discreto grado di interattivà, quali forum e son-daggi on line, e della rassegna stampa, mentre si segnalauna diminuzione nell’impiego dello strumento di registra-zione on line a eventi istituzionali. E-mail e moduli on line,news ed eventi sono le variabili maggiormente rappre-sentate, in quanto rinvenute in tutti i siti monitorati a par-tire dal 2006. Strumenti interattivi quali e-mail e i modulion line, e le notizie e gli eventi di carattere ambientale,si confermano quindi quali strumenti di comunicazioneambientale privilegiati dal sistema delle Agenzie regionali.
105917. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
17.2 COMUNICAZIONE AMBIENTALE
Nome Indicatore Finalità DPSIR Riferimenti Normativi
Q17.2: QUADRO DELLE CARATTERISTICHE INDICATORI COMUNICAZIONE AMBIENTALE
Attività di comunicazioneambientale
Fornire un quadro di riferimento delleattività di comunicazione ambientalerealizzate nel contesto nazionale
R L 150/00; DPR 207/02;Dir. 2003/4/CE; Dir. 90/313/CEED.Lgs. 39/97
Comunicazioneambientale sul web
Valutare l’offerta dei servizi dicomunicazione e interazione su webcome risposta delle Amministrazioni aibisogni dell’utenza
R DPCM 2/5/02DPR 207/02 Dir. 2003/4/CE; Dir. 90/313/CEED.Lgs. 39/97
APAT, Annuario dei dati ambientali, anni vari (ultima edizione 2007)ISPRA, Annuario dei dati ambientali, 2008
BIBLIOGRAFIA
DESCRIZIONEL’indicatore illustra il numero delle attività di comunicazione ambientale realizzate a livello nazionale, regionale eprovinciale da parte del Sistema agenziale ISPRA-ARPA/APPA. A tal fine è stato rilevato il numero complessivo dieventi, campagne e manifestazioni realizzate, servizi di comunicazione ambientale forniti ai cittadini, attività e stru-menti multimediali di comunicazione ambientale prodotti
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 3 2 2L’indicatore risente di alcune carenze dovute alla difficoltà di reperimento dei dati derivante dalla molteplicità deisoggetti coinvolti all’interno di ciascuna Agenzia e alla limitata consistenza della metodologia nel tempo.
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OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVADecreto Legislativo 19/08/2005, n.195 “Attuazione della Direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’infor-mazione ambientale”.
STATO e TRENDNon è stato possibile delineare un trend poichè non si dispone di una serie storica completa. Tuttavia, il confrontodei dati del 2008 con quelli dell’anno precedente mostra la tendenza costante del Sistema agenziale a utilizzaretutti i mezzi tipici della comunicazione ambientale per promuovere e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temidella protezione dell’ambiente.
COMMENTI a TABELLE e FIGUREPer quanto riguarda le singole “voci” dell’indicatore riportate all’interno della Tabella 17.8, si registra un notevoleincremento nel numero delle campagne di comunicazione realizzate (da 33 nel 2007 a 68 nel 2008) e in gene-rale degli eventi volti a sensibilizzare la popolazione su tematiche ambientali. Da sottolineare inoltre l’aumentocrescente delle richieste di informazioni da parte dei cittadini, tramite il canale dell’URP (da circa 16.000 richiestenel 2007 a più di 24.000 nel 2008).
1060 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE AMBIENTALE
106117. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tabella 17.8: Attività di comunicazione ambientale
Realizzazione di campagne di
comunicazione ambientalea
Mostreinformativeb
Organizzazionedi convegni, seminari e workshopC
Attivitàstandisticad
Partecipazionea eventi e
dibattiti pubblicie
Richieste ricevutedall' URP
Spot pubblicitari
Video cd-rom
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Bolzano 16 3 6 0 4 0 25 0 0
Trento 0 3 0 2 31 - 0 0 0
Veneto 1 0 5 1 - 3.825 0 0 2
Friuli Venezia Giulia 0 2 2 4 19 - 0 1 0
Liguria 0 1 3 2 40 500 0 1 1
Emilia Romagna* 1 1 15 2 50 200 0 3 2
Toscana 0 3 6 3 15 3.312 0 0 4
Umbria - - - - - - - - -
Marche 25 0 11 2 15 0 0 15 3
Lazio - - - - - - - - -
Molise - - - - - - - - -
Abruzzo 1 2 9 2 6 0 0 0 0
Campania 0 0 10 2 - 4.895 0 0 9
Puglia 3 0 10 2 123 322 0 0 1
Basilicata 2 3 18 2 20 - 1 1 1
Calabria 4 1 8 2 - - 0 6 0
Sicilia 0 0 7 2 2 - 2 0 2
Sardegna 0 0 2 1 0 118 0 0 2
ISPRA 0 - 29 - - 614 0 4 3
TOTALE 68 27 170 46 390 24.470 30 39 38
LEGENDA:
* Dati stimati, di larga massima
d Manifestazioni alle quali l’Agenzia ha partecipato con l’allestimento di uno stand informativo proprio o condiviso con altri enti
a Campagne realizzate dall'Agenzia volte a sensibilizzare il pubblico su tematiche ambientali, attraverso l'utilizzo dei mass-media (tv, giornali, radio, web)
e Partecipazioni istituzionali da parte dell’Agenzia a: forum di Agende 21 locali e/o ad assemblee pubbliche con comitati di cittadini, per informare su determinati temi ambientali del territorio di riferimento
b Mostre pubbliche informative realizzate dall'Agenzia su tematiche ambientalic Convegni, seminari, workshop e conferenze promosse e organizzate dall’Agenzia su tematiche ambientali, anche in collaborazione con altri enti
Agenzia
n.
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA/ARPA/APPA
DESCRIZIONEL’indicatore consente di effettuare una stima della disponibilità del Sistema delle Agenzie ambientali al dialogo conl’utenza attraverso servizi che ne favoriscono la comunicazione a diversi livelli di interazione. In particolare l’indi-catore tiene conto della presenza sui siti di servizi quali: relazioni dirette tra l’utenza e gli uffici preposti tramite laposta elettronica, forum di discussione e/o mailing list, sondaggi, rassegna stampa di notizie ambientali, news edeventi.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 2 2 3L’indicatore risente di alcune carenze dovute alla difficoltà di reperimento dei dati derivante dalla molteplicità deisoggetti coinvolti all’interno di ciascuna Agenzia locale e alla limitata consistenza della metodologia nel tempo.
��
OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVARendere accessibile l’informazione di interesse ambientale, supportare le esigenze di studio e di ricerca delle Agenziee delle istituzioni. Decreto Legislativo 19/08/2005 n. 195 “Attuazione della Direttiva 2003/04/CE sull’accesso delpubblico all’informazione ambientale”. Il Codice dalla PA Digitale (Decreto Legislativo 07/03/2005).
STATO e TRENDDal 2003 al 2008 si osserva che l’andamento dei servizi di comunicazione ambientale sul web è in media stabile.
COMMENTI a TABELLE e FIGUREL’analisi effettuata evidenzia un lieve incremento della disponibilità da parte del sistema delle Agenzie al dialogocon l’utenza interessata alle problematiche ambientali attraverso i canali web di comunicazione e interazione, inparticolare rispetto ai forum e ai sondaggi. La rassegna stampa di notizie ambientali da quotidiani e riviste (Figura17.2) ha registrato un piccolo ma significativo miglioramento passando da 5 a 6 punti. La presenza di e-mail emoduli on line per le richieste di informazioni ambientali e la pubblicazione sui siti delle ARPA/APPA di notizie edeventi ambientali risultano essere stabili rispetto all’anno precedente (23 punti), tutti i siti del sistema delle Agenziesi avvalgono di questi strumenti di comunicazione ambientale. Per quanto riguarda i servizi di registrazione on linea eventi organizzati dalle Agenzie si registra un netto decremento. I dati sono stati raccolti direttamente da ISPRAin base a un’indagine condotta on line.
1062 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
COMUNICAZIONE AMBIENTALE SU WEB
106317. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tabella 17.9: Comunicazione ambientale su web (2008)A B C D E F G
Piemonte http://www.arpa.piemonte.it 1 0 0 1 0 1 1Valle d’Aosta http://www.arpa.vda.it 1 0 0 0 0 1 1Lombardia http://www.arpalombardia.it 1 0 0 0 0 1 1
Bolzano-Bozen http://www.provincia.bz.it/agenzia%2Dambiente/ 1 1 0 0 0 1 1Trento http://www.provincia.tn.it/appa/ 1 0 0 0 0 1 1
Veneto http://www.arpa.veneto.it 1 0 1 0 1 1 1Friuli Venezia Giulia http://www.arpa.fvg.it 1 0 0 0 0 1 0Liguria http://www.arpal.org 1 0 0 0 0 1 1Emilia Romagna http://www.arpa.emr.it 1 1 0 0 0 1 1Toscana http://www.arpat.toscana.it 1 0 0 0 1 1 1Umbria http://www.arpa.umbria.it 1 0 0 0 0 1 1Marche http://www.arpa.marche.it 1 0 0 0 1 1 1Lazio http://www.arpalazio.it 1 0 0 0 0 1 1Abruzzo http://www.artaabruzzo.it 1 0 0 0 0 1 1Molise http://www.arpamolise.it 1 0 0 0 0 1 1Campania http://www.arpacampania.it 1 0 0 0 0 1 1Puglia http://www.arpapuglia.it 1 0 0 0 0 1 1Basilicata http://www.arpab.it 1 0 0 0 0 1 0Calabria http://www.arpacal.it 1 0 0 0 1 1 0Sicilia http://www.arpa.sicilia.it 1 0 0 1 1 1 1Sardegna http://www.arpa.sardegna.it 1 0 0 1 0 1 1
http://www.isprambiente.it 1 0 1 0 1 1 1http://www.sinanet.apat.it 1 0 0 0 0 1 1
TOTALE siti 23 23 2 2 3 6 23 20Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPALEGENDA: A: E-mail e/o moduli on-line per richieste di informazioni ambientali agli uffici preposti. Si fa riferimento alla disponibilità sul sito di indirizzi di posta elettronica di uffici preposti all'interazione con l’utenza (per esempio URP) o di indirizzi degli uffici competenti nelle materie ambientali; B: Forum di discussione su tematiche ambientali e/o mailing list; C: Servizi di registrazione online (a seminari, convegni, ecc.); D: Sondaggi attraverso questionari online; E: Rassegna stampa di notizie ambientali da quotidiani e riviste;F: News ed eventi di interesse ambientale; G: Altri servizi di interazione e comunicazione
SI/NO
ISPRA
Agenzia URL
0
5
10
15
20
25
n.
2003-siti attivi 23 15 1 2 4 10 15 16
2004-siti attivi 23 22 5 9 6 13 21 18
2005-siti attivi 22 22 3 8 3 12 20 19
2006-siti attivi 23 23 1 8 4 12 23 20
2007-siti attivi 23 23 0 8 2 5 23 20
2008-siti attivi 23 23 2 2 3 6 23 20
e-mail e/o moduli on line
ForumRegistrazione on
lineSondaggi
Rassegna stampa
News ed eventi Altri servizi
Figura 17.2: Comunicazione ambientale su web
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPA
1064 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
ISPRA e le Agenzie regionali e provinciali per la protezionedell’ambiente promuovono e realizzano programmi forma-tivi per lo sviluppo delle competenze delle figure profes-sionali che operano in campo ambientale.Le attività di formazione ambientale, volte al trasferimentodelle conoscenze tecnico-scientifiche nei diversi campidella protezione dell’ambiente, vengono realizzate con l’at-tivazione di corsi specialistici in presenza, con attività distage e di tirocinio e con la divulgazione dei contenuti te-matici attraverso siti web.Le iniziative formative rappresentano non solo un momentodi divulgazione delle conoscenze scientifiche e tecniche,ma anche un’occasione di condivisione delle metodologiee degli strumenti applicativi.Tali attività rispondono ai principi espressi dalle strategieeuropee che riconoscono l’importanza della valorizzazionedelle risorse umane e del rafforzamento delle competenzetecniche per far fronte alle sfide ambientali, economichee sociali e prevedono l’utilizzo di metodologie didattiche,basate principalmente sull’applicazione pratica, oltre cheteorica. In alcuni casi viene utilizzata anche la divulgazioneon line attraverso siti web per permettere una maggioreflessibilità nel percorso formativo.Il Sistema agenziale offre corsi di formazione ambientale,destinatati principalmente agli amministratori, agli opera-tori di organizzazioni pubbliche e private, ai professionisti.Alcune Agenzie sono accreditate per la formazione dalla
regione/provincia, dal Ministero dell’università e della ri-cerca o dal Ministero della salute (crediti ECM - EducazioneContinua in Medicina), e alcune di esse hanno conseguitola certificazione in base alle norme UNI EN ISO 9000-9001.L’obiettivo della rilevazione dei dati è quello di fornire unquadro di riferimento delle attività di formazione ambien-tale promosse dal Sistema agenziale e di mostrare il livellodi diffusione dell’offerta formativa erogata.Sono utilizzati due indicatori, popolati per ora soltanto coni dati della Rete delle Agenzie ambientali. Il primo, Offertaformativa ambientale, indica il numero complessivo di corsidi formazione ambientale realizzati in presenza, il numerodi partecipanti e la loro suddivisione per genere, le ore ero-gate, il numero di corsi di breve/media e lunga durata e ilnumero di corsi finanziati con fondi interni ed esterni delleAgenzie e dell’ISPRA.Inoltre, negli ultimi due anni viene censito il numero di stagee di tirocini attivati sui temi della promozione dello svilupposostenibile e dell’educazione e comunicazione ambientale;tali attività formative, rese possibili grazie a una proficuacollaborazione tra le Agenzie e gli Enti di ricerca e di for-mazione incluse le Università, hanno consentito di miglio-rare il rapporto con il mondo professionale e lavorativo.Il secondo indicatore Offerta formativa ambientale on line,individua il grado di utilizzo della tecnologia e-learning edella divulgazione on line dei corsi di formazione ambien-tale e di altri eventi quali seminari, laboratori e workshop.
17.3 FORMAZIONE AMBIENTALE
Nome Indicatore Finalità DPSIR Riferimenti Normativi
Q17.3: QUADRO DELLE CARATTERISTICHE INDICATORI FORMAZIONE AMBIENTALE
Offerta formativa ambientale Fornire un quadro di riferimento sulleattività di formazione ambientalepromosse, mostrando il livello didiffusione dell’offerta formativaambientale
R DPR 207/02
Offerta formativa ambientaleon line
Fornire un quadro diriferimento sulle attività diformazione ambientalesviluppate tramite e-learning
R DPR 207/02
APAT, Annuario dei dati ambientali, anni vari (ultima edizione 2007)ISPRA, Annuario dei dati ambientali, 2008
BIBLIOGRAFIA
106517. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
DESCRIZIONEL’indicatore fornisce una stima dell’offerta formativa ambientale. A tal fine sono stati rilevati: il numero di Agenzieaccreditate per la formazione, il numero di corsi organizzati, il totale dei partecipanti, il numero di partecipanti ma-schi e di partecipanti femmine, il totale di ore erogate, il numero di corsi di breve/media e lunga durata e il nu-mero di corsi finanziati con fondi interni ed esterni delle Agenzie e dell’ISPRA. Inoltre, sono stati raccolti i dati delnumero di stage e di tirocini attivati su tematiche ambientali e/o su temi di educazione e comunicazione ambien-tale per la promozione dello sviluppo sostenibile.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
3 2 2 2L’indicatore non offre, ancora, un’informazione completa. I dati disponibili non coprono l’intero Sistema agenzialeche rappresenta l’attuale campo di indagine.
��
OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVALe norme di riferimento non fissano alcun obiettivo.
STATO e TRENDÈ da evidenziare un sostanziale aumento del numero complessivo dei corsi in presenza realizzati nel 2008 (352)rispetto al 2007 (172). Per quanto riguarda i dati relativi al numero degli stage e dei tirocini sui temi ambientaliattivati nell’ambito del Sistema agenziale, risultano sostanzialmente stabili, con una percentuale femminile di par-tecipazione pari al 52%.
COMMENTI a TABELLE e FIGUREA partire da questa edizione viene considerata la percentuale di partecipazione femminile ai corsi (che risulta parial 38%) e il numero di corsi suddivisi per breve (meno di 10 ore), media (tra 10 e 50) e lunga durata (oltre 50 ore).
OFFERTA FORMATIVA AMBIENTALE
1066 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
Tabella 17.10: Corsi di formazione ambientale (2008)
Corsi realizzati (A) Partecipanti (B)Ore totali
(C)Media ore erogate
per corso (C/A)Media partecipanti
per corso (B/A)Partecipazione
femminile
%Piemonte 8 272 231 29 34 45
Valle d'Aosta 1 20 30 30 20 50
Lombardia 30 2.177 450 15 73 45
Bolzano-Bozen 5 144 69 14 29 43
Trento 3 58 132 44 19 72
Veneto 33 150 900 27 5 -
Friuli Venezia Giulia 2 21 24 12 11 5
Liguria 15 442 237 16 29 39
Emilia Romagna - - - - - -
Toscana 61 758 677 11 12 50
Umbria 3 72 66 22 24 -
Marche 7 140 195 28 20 55
Lazio 58 311 943 16 5 43
Abruzzo 4 129 84 21 32 40
Molise - - - - - -
Campania 2 67 93 46 34 21
Puglia 8 214 174 22 27 39
Basilicata 1 56 30 30 56 46
Calabria - - - - - -
Sicilia 102 874 2.204 22 9 -
Sardegna 1 59 30 30 59 29
ISPRA 8 463 211 26 58 56
TOTALE 352 6.427 6.780 19 18 38
Fonte: ISPRA-ARPA/APPA
Sistema agenziale
n.
106717. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tabella 17.11: Stage e tirocini di formazione ambientale (2008)
Stage/tirocini attivati
Partecipanti maschi
Partecipanti femmine
Partecipazionefemminile
%
Piemonte 9 2 7 78Valle d'Aosta 11 3 9 82Lombardia 133 61 72 54
Bolzano-Bozen 23 15 8 35Trento 3 3 0 0
Veneto - - - -Friuli Venezia Giulia 16 11 5 31Liguria 27 14 13 48Emilia Romagna - - - -Toscana 29 18 11 38Umbria 0 0 0 0Marche 92 56 36 39Lazio 71 23 48 68Abruzzo 18 5 13 72Molise - - - -Campania 53 22 31 58Puglia 34 10 24 71Basilicata 0 0 0 0Calabria - - - -Sicilia 143 88 55 38Sardegna 26 9 17 65ISPRA 49 13 36 73TOTALE 737 353 385 52Fonte: ISPRA-ARPA/APPANOTA: Stage e tirocini di formazione ambientale promossi dall'Agenzia o su convenzione con Università o Enti di formazione su tematiche ambientali o su temi di educazione e comunicazione ambientale per la promozione dello sviluppo sostenibile
Sistema agenzialen.
1068 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
Tabella 17.12: Corsi di formazione ambientale (2008)Corsi erogati con
finanziamenti interni l'Agenzia
Corsi erogati con finanziamenti esterni
l'Agenzia
Corsi di formazionebreve durata
Corsi di mediadurata
Corsi di lunga durata
Piemonte 0 8 0 8 0 0Valle d'Aosta 0 1 0 1 0 0Lombardia 1 30 0 29 1 0
Bolzano 1 5 0 5 0 0Trento 0 3 0 3 0 0
Veneto 1 26 7 33 0 0Friuli Venezia Giulia 0 0 2 2 0 0Liguria 1 15 0 14 1 -Emilia Romagna - - - - - -Toscana* 1 61 0 61 0 0Umbria 0 3 0 2 1 0Marche 1 1 6 5 2 0Lazio** 1 57 1 57 1 0Abruzzo 0 4 0 4 0 0Molise - - - - - -Campania*** 0 2 0 1 1 0Puglia 0 7 1 8 0 0Basilicata 0 1 0 1 0 0Calabria - - - - - -Sicilia 1 101 1 90 11 1Sardegna 0 1 0 1 0 0ISPRA 0 6 2 8 0 0TOTALE accreditate: 8
non accreditate: 11332 20 333 18 1
* L'Agenzia risulta accreditata fino al 4/08/2008
Fonte: ISPRA/ARPA/APPALEGENDA:
** Tra i corsi di formazione di breve durata, 28 iniziative formative hanno avuto una durata inferiore alle 10 ore
*** L'iniziativa formativa ha avuto una durata inferiore alle 10 oreNOTE:Breve durata: tra 10 e 50 oreMedia durata: tra 50 e 150 oreLunga durata: oltre 150 ore
Sistema agenziale
Accreditamento SI = 1 / NO = 0
n.
106917. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
0
20
40
60
80
100
120Pie
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Lazio
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Pugli
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Basil
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egna
ISPR
A
n.
Figura 17.3: Offerta formativa ambientale, corsi realizzati (2008)
Fonte: ISPRA-ARPA/APPA
0
n.
10
20
30
40
50
60
70
80
Piem
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Valle
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Pugl
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Basi
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Sici
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Sard
egna
ISPR
A
Media ore erogate per corso
Media partecipanti per corso
Figura 17.4: Offerta formativa ambientale - media delle ore erogate/numero partecipanti per corsorealizzato (2008)
Fonte: ISPRA-ARPA/APPA
1070 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
52%
48%
Maschi Femmine
Figura 17.5: Percentuale di partecipanti a stage e tirocini sui temi ambientali suddivisi per genere (2008)
352172161204154
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
2004 (11 Agenzie) 2005 (8 Agenzie) 2006 (15 Agenzie) 2007 (15 Agenzie) 2008 (19 Agenzie)
n.
Corsi realizzati Partecipanti Ore totali
Figura 17.6: Corsi di formazione ambientale realizzati dal Sistema agenziale
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPA
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPANOTA:Le percentuali sono state calcolate su 15 Agenzie e ISPRA
107117. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
DESCRIZIONEL’indicatore illustra l’utilizzo della tecnologia e-learning e della divulgazione on line dei contenuti di corsi di for-mazione ambientale e di altri eventi (seminari, laboratori, ecc.) nell’ambito del Sistema agenziale.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
3 2 3 2La qualità dell’informazione è bassa poiché i dati disponibili non coprono completamente l’ambito nazionale.
�
OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVALe norme di riferimento non fissano alcun obiettivo.
STATO e TRENDL’indicatore è stato parzialmente modificato integrandolo con informazioni sui dati relativi alla diffusione on linedelle iniziative di formazione ambientale e pertanto, in questa edizione, non è possibile una comparazione con glianni precedenti.
COMMENTI a TABELLE e FIGUREDalla Tabella 17.13 emerge che nel 2008 la metodologia formativa e-learning è stata applicata solamente daun’Agenzia, mentre dalla Figura 17.7 risulta che la divulgazione on line è stata utilizzata dal 40% delle Agenzieambientali.
OFFERTA FORMATIVA AMBIENTALE ON LINE
1072 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
Tabella 17.13: Offerta formativa ambientale on line (2008)
Corsi Iscritti ai corsi Corsi in presenza Altri eventi di formazione ambientale a
Piemonte 0 0 0 0Valle d'Aosta 0 0 0 0Lombardia 0 0 0 0
Bolzano-Bozen 0 0 0 0Trento 0 0 0 0
Veneto 0 0 0 0Friuli Venezia Giulia 0 0 0 0Liguria 0 0 0 0Emilia Romagna - - - -Toscana 0 0 31 0Umbria 1 - 0 0Marche 0 0 0 2Lazio 0 0 0 0Molise 0 0 0 0Abruzzo 0 0 2 2Campania 0 0 0 0Puglia 0 0 0 0Basilicata 0 0 0 3Calabria - - - -Sicilia 0 0 10 18Sardegna 0 0 1 0ISPRAb 0 0 5 6TOTALE 1 - 49 31Fonte: Elaborazione ISPRA-ARPA/APPALEGENDA:a Per altri eventi si intendono seminari, workshop, laboratori tecnici b Nell'attuale edizione viene rilevata anche la divulgazione on line : si è scelto pertanto di inserire i dati relativi a ISPRA in questo nuovo campo a differenza delle precedenti edizioni in cui i corsi erano considerati come e-learning
Sistema agenziale
e-learning Divulgazione on line
n.
40%
60%
Utilizzano la formazione on line Non utilizzano la formazione on line
Figura 17.7: Agenzie che utilizzano la formazione ambientale on line (2008)
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPA
107317. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
L’educazione ambientale (oggi comunemente accompa-gnata e completata dall’espressione orientata alla soste-nibilità) è una tematica molto vasta, multidisciplinare, tra-sversale, che è considerata parte di una strategia più ampia,finalizzata all’acquisizione e all’integrazione dei valori e dellepratiche relativi alla sostenibilità – non solo ambientale masociale ed economica – nella nostra società.L’educazione orientata alla sostenibilità, abbracciando nu-merosi ambiti, dall’uso sostenibile delle risorse naturali,agli stili di vita, alla promozione della green economy, siidentifica essenzialmente con un’educazione di qualità,che contribuisca al bene delle persone nella loro totalità.Il suo scopo, nei vari contesti formali e informali interes-sati e attraverso diverse tipologie di strumenti, è quellodi contribuire ad accrescere la conoscenza dei fenomeni,non solo ambientali ma anche di natura sociale e cultu-rale, che possono influire in maniera positiva o negativasulle possibilità di sviluppo delle comunità e di promuo-vere strategie e strumenti che soddisfino le esigenze diuna migliore qualità di vita, senza compromettere gli equi-libri eco-sistemici del nostro Pianeta.Il contesto internazionale di riferimento per la realizza-zione di programmi e progetti educativi continua a es-sere il “Decennio dell’educazione per lo sviluppo soste-nibile” (2005-2014), di cui la Conferenza mondiale svol-tasi a Bonn nell’aprile scorso ha tracciato un bilancio dimetà ciclo, mettendone in evidenza luci e ombre.Nella Dichiarazione finale, sottoscritta dai rappresentantidei 147 Paesi intervenuti, si afferma infatti che, nono-stante i progressi ottenuti, soprattutto in termini di co-noscenze e di strumenti, anche tecnologici, ormai lar-gamente disponibili, per tradurre le conoscenze in azioneè tuttavia necessario “intensificare gli sforzi nei sistemidi educazione e formazione al fine di affrontare le sfidecritiche e urgenti della sostenibilità quali i cambiamenticlimatici, l’acqua e la sicurezza alimentare sviluppandospecifici piani di azione e/o programmi all’interno delquadro del DESS ONU e dei suoi partenariati”.In Italia l’implementazione della Strategia DESS pro-segue attraverso l’attività di coordinamento svolta dallaCommissione nazionale italiana UNESCO coadiuvata dalComitato nazionale, di cui fanno parte moltissimi sog-getti, istituzionali e non (MATTM, MIUR, ISPRA e le 21
ARPA/APPA, Uffici scolastici regionali, Enti, network e As-sociazioni).Nel corso degli anni, oltre all’organizzazione della con-sueta “Settimana nazionale dell’educazione allo svilupposostenibile”, che nel 2009 ha promosso iniziative dedi-cate alla tematica “Città e cittadinanza”, molto lavoroè stato rivolto soprattutto alla costruzione di rapporti diinformazione e divulgazione, nonché di collaborazionee integrazione di competenze e servizi tra i soggetti dellarete, per accentuare l’efficacia e la visibilità delle ini-ziative proposte e per dare loro maggiore continuità neltempo.In questo ambito, vi sono molti network che contribui-scono alla condivisione delle esperienze e alla costru-zione di reti e partenariati, a livello nazionale e interna-zionale, quali ad esempio, il Coordinamento nazionaledelle Agende 21 locali, che promuove tra gli enti ade-renti un confronto concreto su varie tematiche (dai ri-fiuti alla democrazia partecipativa, agli appalti verdi nellaPA) attraverso la costituzione di Gruppi di lavoro, e larete del WEEC (World Environmental Education Con-gress), improntata a un’attività di ricerca e di scambiodi buone pratiche, culminata con la Conferenza mon-diale biennale svoltasi nel 2009 a Montreal, Canada.Il Sistema agenziale, anche nei suoi singoli componenti,continua a promuovere, all’interno di questo contesto,diverse iniziative di sensibilizzazione e di educazione allasostenibilità nell’ambito del Decennio o, comunque, col-legate ai suoi intenti di fondo. Il Gruppo di lavoro inte-ragenziale per l’Educazione Orientata alla Sostenibilità(EOS) ha cercato, a partire dal 2008, di promuovere ini-ziative di riflessione sull’educazione alla sostenibilità siada un punto di vista epistemologico sia metodologico,ampliando il confronto con le altre componenti nazio-nali e locali del sistema educativo, in particolare il Si-stema INFEA, ma anche con le amministrazioni locali ele espressioni territoriali, per definire percorsi proget-tuali e strumenti condivisi, al servizio di un’educazionealla sostenibilità sempre più efficace e capace di influirerealmente sulla società. In tal senso sono stati organiz-zati il Seminario sulle reti a Modena (giugno 2008) e laGiornata di lavoro “Cooperare per” a Roma (marzo2009), e sono stati messi a punto nuovi strumenti di co-
17.4 EDUCAZIONE AMBIENTALE
municazione quali le pagine web e la stanza di lavorovirtuale, e la newsletter elettronica (in via di sperimen-tazione).L’indicatore Offerta di educazione ambientale censiscedue categorie di iniziative: i “progetti di educazione am-bientale” e le “attività puntuali di sensibilizzazione, di-vulgazione ed educazione ambientale”. Con i “progetti”sono identificati percorsi articolati e prolungati neltempo; con le “attività puntuali”, i singoli interventi edu-cativi promossi dalle Agenzie in occasione di eventi re-lativi a tali tematiche.Le Agenzie partecipano, inoltre, alla Rete di riferimentoper l’educazione ambientale nei sistemi locali e nelle retieducative, alcune con funzioni di coordinamento (o dipartecipazione a un gruppo di coordinamento) che eser-citano con mandato istituzionale nell’ambito dei sistemieducativi regionali/provinciali. La situazione relativa a talifunzioni è rilevata attraverso l’indicatore Operatività nellarete locale di educazione ambientale.Esso monitora anche lo svolgimento di funzioni di sup-
porto tecnico e metodologico nell’attivazione e nellosvolgimento di processi partecipati di sostenibilità lo-cale (quali soprattutto le Agende 21 locali), nei quali leAgenzie intervengono con compiti di promozione, dif-fusione delle informazioni, sensibilizzazione della citta-dinanza, interventi di educazione e comunicazione in si-tuazioni di conflittualità ambientali ecc., nell’ambito diun rapporto ormai consolidato di conoscenza e di fiduciacon il territorio in cui operano.Nel futuro, tuttavia, questo indicatore potrebbe esserearricchito con la raccolta di un maggior numero di in-formazioni, distinguendo tra quelle funzioni che descri-vono l’offerta operativa delle Agenzie (o comunque deisoggetti censiti) nel territorio di riferimento (per es. l’edu-cazione, la progettazione territoriale, la ricerca e docu-mentazione) e quelle funzioni più propriamente ricon-ducibili alla capacità di integrazione del soggetto nellarete locale o nazionale (per es. il coordinamento dellarete stessa, la comunicazione, attività di monitoraggioe valutazione).
1074 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
Nome Indicatore Finalità DPSIR Riferimenti Normativi
Q17.4: QUADRO DELLE CARATTERISTICHE INDICATORI EDUCAZIONE AMBIENTALE
Offerta di educazione ambientale Descrivere lo stato dell’arte delleiniziative di educazione ambientale
R DPR 207/02
Operatività nella rete locale dieducazione ambientale
Fornire un’indicazione sul grado dioperatività e di integrazione trasoggetti
R DPR 207/02
APAT, Annuario dei dati ambientali, anni vari (ultima edizione 2007)ISPRA, Annuario dei dati ambientali, 2008
BIBLIOGRAFIA
107517. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
OFFERTA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
DESCRIZIONEL’indicatore fornisce una stima del numero complessivo di progetti di educazione ambientale orientata alla soste-nibilità e di attività puntuali di sensibilizzazione, divulgazione ed educazione ambientale, promossi a livello nazio-nale, regionale e provinciale, con riferimento ai dati raccolti nell’ambito del Sistema ISPRA - ARPA / APPA.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 2 3 2La qualità dell’informazione non è elevata in quanto non si dispone di serie storiche significative in termini di com-parabilità spazio-temporale.
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OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVALe norme di riferimento non fissano alcun obiettivo.
STATO e TRENDNon è possibile attribuire un trend in quanto i dati rappresentati non sono confrontabili con le serie storiche pre-cedenti, per variabilità del numero e/o dell’identità delle Agenzie che hanno fornito i dati.
COMMENTI a TABELLE e FIGURELa Tabella 17.14 rappresenta le iniziative di educazione ambientale per tipologia di realizzazione, ripartite in pro-getti (234) e attività singole di sensibilizzazione, divulgazione ed educazione ambientale (258) per un totale di 492iniziative. Relativamente ai progetti, 25 (11% sul totale di 234) di essi hanno avuto carattere pluriennale, 162 (69%)si sono svolti su tutto il territorio regionale, e 184 (79%) sono stati sviluppati in co-progettazione con altri enti esoggetti. Relativamente alle attività puntuali, le attività realizzate a livello regionale e quelle sviluppate in co-pro-gettazione risultano in numero quasi equivalente, rispettivamente pari a 108 (42% sul totale di 258) e 113 (44%).Per quanto concerne il target di riferimento delle iniziative, si riscontra una lieve predominanza dei progetti rivoltialla popolazione scolastica 129 (55% sul totale 234) rispetto a quelli rivolti alla popolazione adulta 107 (46%). Perle attività puntuali, invece, le attività rivolte alla popolazione adulta sono maggiori 158 (61% sul totale di 258) ri-spetto a quelle rivolte alla popolazione scolastica 129 (50%). La Tabella 17.15 contiene informazioni relativamentealle iniziative di educazione ambientale (progetti e attività puntuali) che il sistema ISPRA/ARPA/APPA ha realizzatorelativamente alle seguenti aree tematiche: cambiamenti climatici, energia, rifiuti, biodiversità, ambiente e salute,uso sostenibile delle risorse, stili di vita, altre tematiche. Tra le aree tematiche maggiormente trattate, al primoposto abbiamo “Altre tematiche” (189), che al suo interno comprende attività relative a svariati temi, quali il tu-rismo sostenibile, la gestione delle acque marino costiere, progetti relativi alla qualità della rete educativa localee alla progettazione territoriale integrata, ecc.; al secondo la tematica “Uso sostenibile delle risorse” (87) e al terzoposto la tematica “Biodiversità e aree protette” (63).
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1076 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
107717. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
Tabella 17.15: Iniziative di educazione ambientale (progetti e attività puntuali) per aree tematiche (2008)
Piemonte - 1 - - - 1 1 20Valle d'Aosta 1 1 1 0 0 1 0 0Lombardia 7 5 1 - 7 19 8 29
Bolzano-Bozen - - - - - - - -Trento 7 8 11 10 13 35 15 60
Veneto 0 0 0 0 0 0 0 25Friuli Venezia Giulia 0 6 2 2 0 1 0 15Liguria 0 2 6 2 0 0 1 2Emilia Romagna - - - - - - - -Toscana 3 10 18 9 2 10 9 2Umbria - - - - - - - -Marche 1 1 5 1 3 6 3 14Lazio 1 1 1 1 1 1 1 2Abruzzo - - - - - - - -Molise 0 1 2 0 1 0 0 0Campania - - - - - - - -Puglia 0 0 0 0 0 11 2 11Basilicata 1 1 0 0 6 2 0 0Calabria - - - - - - - -Sicilia 10 0 1 38 1 0 1 1Sardegna - - - - - - - -ISPRA 2 0 2 0 0 0 0 8TOTALE 33 37 50 63 34 87 41 189
Altre tematichea
n.
Biodiversità earee protette
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA - ARPA/APPA
NOTA:a ARPA Piemonte: Le tematiche delle iniziative riportate in colonna si riferiscono a: EMAS/Ecolabel, Turismo sostenibile, Acque marino costiere e altre tematiche non specificate. ARPA Veneto: Progetti e attività di realizzazione della Rete Regionale di Educazione Ambientale e di "lavoro in qualità" della Rete stessa. ARPA Lombardia: rumore, radioattività, onde elettromagnetiche. ARPA Liguria: Turismo sostenibile, Acque marino costiere. ARPA Sicilia: Accessibilità. ARPA Marche: Emas/Ecolabel Marche: Turismo sostenibile, Acque marino costiere e altre tematiche non specificate, Emas/Ecolabel. Puglia: Emas/Ecolabel, Turismo sostenibile, Acque marino costiere. ARPA Lazio : una iniziativa è riferita alla tematica EMAS/Ecolabel. ARPA Lombardia: EMAS/Ecolabel, Turismo sostenibile, Acque marino costiere e altre tematiche non specificate. APPA Trento: EMAS/Ecolabel, Turismo sostenibile, Acque marino costiere e altre tematiche non specificate. ARPA Toscana: Formazione sulla progettazione integrata di zona; tema del biologico, filiera corta, produzione tipica locale
Agenzia
Tematica
Cambiamenti climatici Energia Rifiuti
Ambiente e salute
Aria, acqua, suolo - uso sostenibile
delle risorseStili di vita
1078 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
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realizzati a livello regionale sviluppati in co-progettazione iniziative rivolte a popolazionescolastica
iniziative rivolte a popolazioneadulta
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Totale progetti di educazione ambientale Totale attività puntuali di educazione ambientale
Figura 17.8: Iniziative di educazione ambientale (progetti e attività puntuali) per tipologia direalizzazione (2008)
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Figura 17.9: Iniziative di educazione ambientale (progetti e attività puntuali) per aree tematiche (2008)
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPANOTA:La somma dei valori delle varie tipologie non corrisponde al totale dei progetti (234) e al totale delle iniziative (258), poiché alcuniprogetti e attività sono conteggiate in più tipologie
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPANOTA:La somma del numero di iniziative associate alle singole aree tematiche non coincide con il totale delle iniziative di educazione am-bientale realizzate (progetti + attività puntuali = 492), in quanto alcune iniziative sono conteggiate in più aree tematiche
107917. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLA CULTURA AMBIENTALE
OPERATIVITÀ NELLA RETE LOCALE DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
DESCRIZIONEL’indicatore fornisce una rappresentazione delle modalità operative e di integrazione dei soggetti considerati, ri-spetto alle reti - nazionale, regionale e provinciale - di educazione ambientale. I dati raccolti nella presente edi-zione fanno riferimento al Sistema ISPRA-ARPA/APPA.
QUALITÀ dell’INFORMAZIONERilevanza Accuratezza Comparabilità nel tempo Comparabilità nello spazio
2 2 3 2L’indicatore risente di alcune carenze, dovute da un lato alla difficoltà di censire un ambito più vasto e completodelle funzioni e attività effettivamente svolte dalle Agenzie nel proprio ambito territoriale di riferimento, e dall’altroalla difficoltà di misurazione del dato rispetto alla rilevanza e al peso della singola tipologia, al di là della semplicepresenza/assenza delle funzioni presenti.
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OBIETTIVI FISSATI dalla NORMATIVALe norme di riferimento non fissano alcun obiettivo.
STATO e TRENDNon è possibile attribuire un trend in quanto i dati rappresentati non sono confrontabili con le serie storiche pre-cedenti, per variabilità del numero e/o dell’identità delle Agenzie che hanno fornito i dati.
COMMENTI a TABELLE e FIGUREDalle risposte positive ottenute per questo indicatore si deduce un quadro abbastanza stabile, rispetto agli scorsianni, per quanto riguarda l’integrazione e la partecipazione attiva da parte delle Agenzie nei rispettivi sistemi lo-cali (regionali e provinciali) di educazione ambientale, in alcuni casi anche con l’attribuzione di funzioni di coordi-namento (o di partecipazione a un gruppo di coordinamento), esercitate con mandato istituzionale nell’ambito deisistemi educativi regionali/provinciali (tipicamente riferito alla rete INFEA). Situazione analoga è quella relativa allosvolgimento di funzioni di supporto tecnico e metodologico nell’attivazione e nello svolgimento di processi parte-cipati di sostenibilità locale (quali soprattutto le Agende 21 locali), nei quali esse intervengono con compiti di pro-mozione, diffusione delle informazioni, sensibilizzazione della cittadinanza, interventi di educazione e comunica-zione in situazioni di conflittualità ambientali, ecc., nell’ambito di un rapporto ormai consolidato di conoscenza edi fiducia con il territorio in cui operano.
Tabella 17.16: Operatività nella rete locale di educazione ambientale (2008)
1080 ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI
Coordinamento Rete istituzionale educazione ambientale (naz.le / reg.le / prov.le)
Partecipazione alla rete reg.le prov.le INFEA
Altre Reti educative nazionali/internazionali
Supporto a processi di AG 21 locale
Supporto tecnico-scientifico e/o tutoraggio
Piemonte 0 1 1 1 1Valle d'Aosta 0 0 0 0 1Lombardia 0 0 0 1 1
Bolzano-Bozen - - - - -Trento 1 1 0 1 1
Veneto 1 1 1 1 1Friuli Venezia Giulia 1 1 0 1 1Liguria 1 1 1 0 1Emilia Romagna - - - - -Toscana 1 1 1 1 1Umbria - - - - -Marche 1 1 1 1 1Lazio 0 0 0 0 1Abruzzo - - - - -Molise 1 1 1 0 1Campania - - - - -Puglia 0 1 0 0 0Basilicata 1 0 1 1 1Calabria - - - - -Sicilia 1 1 1 1 1Sardegna - - - - -ISPRA 1 0 1 0 1
Agenzia
SI = 1/NO = 0
Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ISPRA-ARPA/APPA