PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE - Cerved Know · 2020. 3. 30. · PAGAMENTI Dopo un 2018 negativo, negli ultimi mesi del 2019 sono di nuovo migliorate le abitudini di pagamento

PROTESTI E PAGAMENTIDELLE IMPRESE

O S S E R V A T O R I O4°q | MARZO 2020 | N° 36

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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2020 / N° 36

IN AUMENTO I RITARDI DELLE PMI PRIMA DELLA DIFFUSIONE DEL COVID-19

Dopo un peggioramento delle abitudini di pagamento iniziato nel 2018, negli ultimi mesi del 2019 i tempi di liquidazione delle fatture sono di nuovo in calo, con una riduzione dei protesti, ritardi e della presenza di aziende in difficoltà nei pagamenti. Questo miglioramento non ha però riguardato le PMI: per il secondo anno consecutivo aumentano i giorni di ritardo e le aziende che sforano le scadenze per più di due mesi.

È questa la situazione che emerge dall’Osservatorio protesti e pagamenti all’origine di una fase che metterà a dura prova la gestione della liquidità delle aziende italiane.

I dati tratti da Payline, il database di Cerved che comprende le esperienze di pagamento relative a oltre 3 milioni di imprese, indicano che nel 2019 le aziende hanno saldato le fatture in media in 70,5 giorni, in calo rispetto ai 71,2 del 2018. Ha contribuito sia una riduzione dei giorni di ritardo medi (da 13,5 a 12,9) sia una diminuzione delle scadenze in fattura (da 57,7 a 57,6). I tempi più brevi sono accompagnati da un calo delle imprese che pagano in grave ritardo (da 6,7% a 6,3%). Per le PMI si riscontrano dati in contro tendenza: aumentano ritardi (da 10 a 10,4) e presenza di imprese con scaduti oltre 60 giorni (da 4,7% a 4,9%).

Migliorano invece micro e grandi società.

Tra i settori più colpiti dal COVID-19 le agenzie di viaggio,

già caratterizzate da forti ritardi nei pagamenti

delle fatture

Fonte: Cerved

Nonostante il miglioramento, rimane critica la situazione nel Mezzogiorno con la quota di aziende in forte difficoltà che per Sicilia (12%) e Calabria (11,5%) si attesta a livelli quasi doppi rispetto alla media nazionale.

In generale il miglioramento delle abitudini di pagamento osservato nel 2019 ha riguardato tutta l’economia, con una tendenza particolarmente positiva per le costruzioni. Tra i settori che secondo le nostre previsioni saranno più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, una quota maggiore di società in grave ritardo si osserva nella filiera automotive (-11,7% di ricavi, con una percentuale di imprese in grave ritardo già superiore al 10%) e nei servizi non finanziari (-10,1%; 7,4%).

Micro PMI Grandi

45,8 46,6 46,0 59,4 59,6 59,3

66,7 67,2 67,0

13,9 14,8 13,7

10,0 10,0 10,4

16,0 16,0 14,9 61,4 59,7

69,6 69,7

83,2 81,9

59,7

69,4

82,7

2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

GIORNI DI PAGAMENTO PER DIMENSIONE DELL'IMPRESA(Medie ponderate, giorni, dati al 4q)

RITARDO CONCORDATI



Nel 2019 è proseguito il calo dei protesti levati alle imprese, che prosegue dal 2013 e riguarda una tendenza favorita dall’utilizzo sempre meno diffuso di assegni e cambiali finanziarie. Secondo gli archivi di Cerved, nel 2019 sono state protestate 15.295 società, un dato in calo del 9,5% rispetto alle 16.901 dell’anno procedente.

Un’indagine di maggiore dettaglio relativa ai dieci segmenti in cui le attese di caduta dei ricavi sono più forti, indica situazioni di forte criticità tra le agenzie di viaggio (-35,5% di ricavi, con una percentuale di imprese in grave ritardo già superiore al 10%), le società che gestiscono aeroporti (-22,5%; 9,8%) e gli autonoleggi (-21,7%; 7,7%).

media italiana: -7,4%

media italiana: 6,3%

Agenzie viaggi

Alberghi

Autonoleggiconcessionari Gestione areoporti

Organizzazione eventi

Istituti di bellezza

produzione e allestimentorimorchi industriali

Strutture non alberghiere

Trasporti aerei

-41,0%

-36,0%

-31,0%

-26,0%

-21,0%

-16,0%

-11,0%

-6,0%

-1,0%

0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0%

Settori con alta presenza di gravi ritardi e attese di forti cadute dei ricavi

INCIDENZA DELLE IMPRESE IN GRAVE RITARDO AL 4Q 2019(Var. % fatturato 2020/2019 per effetto COVID 19, nei settori più colpiti)

Fonte: Cerved



PAGAMENTIDopo un 2018 negativo, negli ultimi mesi del 2019 sono di nuovo migliorate le abitudini di pagamento delle imprese, con una riduzione dei tempi medi di ritardo e della presenza di aziende in difficoltà nei pagamenti. Il miglioramento non ha tuttavia riguardato le PMI, che per il secondo anno consecutivo evidenziano un peggioramento della loro situazione.

Secondo i dati tratti da Payline, nel quarto trimestre del 2019 le società hanno pagato in media i fornitori in 70,5 giorni, in calo rispetto ai 71,2 del 2018. L’accorciamento dei tempi è attribuibile sia alla riduzione dei tempi concordati (da 57,7 a 57,6) sia al calo dei giorni di ritardo (da 13,5 a 12,9). I ritardi fanno registrare un minimo dall’inizio della serie analizzata (2012), mentre i tempi complessivi si avvicinano al valore più basso, osservato nel 2017.

Questa diminuzione è stata accompagnata da una riduzione del numero delle aziende in grave ritardo con i fornitori, casi che possono sfociare in mancati pagamenti o veri e propri default. A fine 2019 il 6,3% delle imprese monitorate ha saldato le fatture con ritardi superiori ai due mesi, un dato in calo rispetto al 6,7% dell’anno precedente. Tra fine 2018 e fine 2019 tornano tuttavia ad aumentare i ritardi inferiori ai 60 giorni (da 42,5% a 43,8%), mentre cala il numero di società puntuali (da 50,7% a 49,8%).

60,6 58,9 58,5 57,9 57,6 57,1 57,7 57,61

20,1 17,7 16,7 16,6 13,8 13,3 13,5 12,9

80,7 76,6 75,2 74,6

71,4 70,4 71,2 70,5

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

GIORNI DI PAGAMENTO DELLE IMPRESE(Medie ponderate, giorni, dati al 4q)

Fonte: Cerved

GIORNO RITARDO TERMINI CONCORDATI



I tempi più brevi hanno riguardato le microimprese e le grandi società, ma non le PMI.

I dati indicano infatti che per le aziende più piccole i tempi medi di liquidazione delle fatture si sono ridotti tra il quarto trimestre 2018 e lo stesso periodo del 2019 da 61,4 a 59,7 giorni, grazie a un calo dei ritardi (da 14,8 a 13,7) e delle scadenze (46,6 a 46). I tempi più brevi sono accompagnati da una minore presenza di micro imprese in grave ritardo con i fornitori (da 6,8% a 6,7%), ma anche da un incremento dei ritardi contenuti (da 41,8% a 43,1%) e da un calo delle società puntuali (da 51,4% a 50,5%).

I miglioramenti sono evidenti per le grandi imprese: nel 2019 si riducono sotto gli 82 giorni i tempi di pagamento, spinti dalla riduzione dei giorni di ritardo (da 16 a 14,9); aumentano le aziende puntali (dal 10,8% al 12,1%) e calano quelle con medi (83,7% a 82,7%) e gravi ritardi (da 5,5% a 5,4%).

Viceversa si sono mantenuti sui livelli del 2018 le abitudini di pagamento delle PMI (69,7 giorni). Su questo ha inciso un aumento dei ritardi (da 10 a 10,4) quasi completamente compensato dalla riduzione delle scadenze (da 59,6 a 59,3). Per il secondo anno consecutivo è aumentata la quota di imprese in grave ritardo (da 4,7% a 4,9%), mentre cala quella di aziende con scaduti sotto i 60 giorni. Di nuovo in crescita la presenza di società puntuali (da 40,2% a 42,1%).

43,9% 45,0% 44,4% 44,7% 47,1% 47,9% 50,7% 49,8%

45,7% 46,8% 47,9% 47,6% 46,2% 45,7% 42,5% 43,8%

10,3% 8,1% 7,7% 7,5% 6,6% 6,3% 6,7% 6,3%

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

PUNTUALITÀ DELLE IMPRESE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti, dati al 4q)

Fonte: CervedRITARDI OLTRE 60 GIORNI RITARDI ENTRO 60 GIORNI PUNTUALI



I dati settoriali del 2019 indicano che i tempi di pagamento si sono ridotti nei servizi e nelle costruzioni, mentre sono di nuovo in aumento nell’industria. In ogni settore si registra una riduzione dei gravi ritardi.

Nell’industria, per il secondo anno consecutivo sono cresciuti i tempi di pagamento (da 75,2 a 77,3 giorni), a causa di tempi meno rigidi in fattura (da 66 a 68 giorni), mentre si sono mantenuti stabili i ritardi medi (9,2 giorni). Aumenta la quota di imprese puntuali (da 54,8% a 57,3%), mentre si riducono quelle con ritardi contenuti (da 39,3% a 37,2%) e con ritardi superiori ai 60 giorni (da 5,9% a 5,4%).

Micro PMI Grandi

45,8 46,6 46,0 59,4 59,6 59,3

66,7 67,2 67,0

13,9 14,8 13,7

10,0 10,0 10,4

16,0 16,0 14,9 61,4 59,7

69,6 69,7

83,2 81,9

59,7

69,4

82,7

2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

Micro PMI Grandi

48,4% 51,4% 50,5%39,6% 40,2% 42,1%

10,3% 10,8% 12,1%

45,2% 41,8% 43,1%55,9% 55,2% 53,0%

84,1% 83,7% 82,5%

6,4% 6,8% 6,4% 4,4% 4,7% 4,9% 5,6% 5,5% 5,4%

2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

GIORNI DI PAGAMENTO PER DIMENSIONE DELL'IMPRESA(Medie ponderate, giorni, dati al 4q)

PUNTUALITÀ PER DIMENSIONE DELLE IMPRESE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti, dati al 4q)

Fonte: Cerved

Fonte: Cerved

RITARDO CONCORDATI

RITARDI OLTRE 60 GIORNI RITARDI ENTRO 60 GIORNI PUNTUALI



Le costruzioni mostrano, dopo il peggioramento del 2018, una discesa dei giorni di pagamento (da 84,2 a 81,5) dovuta sia a scadenze meno rigide (da 68,4 a 67,6) sia a un calo di 2 giorni dei ritardi (da 15,8 a 13,8). Il miglioramento del settore è evidente anche osservando la distribuzione per grado di puntualità delle imprese: si riduce lievemente la quota di società in grave ritardo (da 5,6% a 5,5%) e con ritardi contenuti (da 34,5% a 33,7%), mentre aumentano le imprese puntuali (da 60% a 61%).

Nei servizi i tempi di pagamento si riducono di un giorno, da 66,4 di fine 2018 ai 67,4 del 2019. Il miglioramento è dovuto sia a un calo dei ritardi (da 15,3 a 14,6), sia a una lieve contrazione dei tempi concordati in fattura (da 52,1 a 51,9). I tempi più brevi coincidono con una distribuzione meno polarizzata: si riducono le imprese puntuali (dal 47,7% al 46,2%) e quelle con ritardi gravi (dal 7% al 6,6%); aumenta di due punti la quota di imprese con ritardi inferiori a 60 giorni (da 45,3% a 47,3%).

Industria Costruzioni Servizi

64,7 66,0 68,1 66,5 68,4 67,6 52,0 52,1 51,9

9,0 9,2 9,2 16,9 15,8 13,8

14,7 15,3 14,6

75,2 77,3 84,2 81,5

67,4 66,4 73,8

66,6

83,4

2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019


2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

54,7% 54,8% 57,3% 60,0% 59,9% 60,9%

43,8% 47,7% 46,2%

39,6% 39,3% 37,2% 34,3% 33,7%

49,7% 45,3% 47,3%

5,6% 5,9% 5,4% 5,7% 5,6% 5,5% 6,5% 7,0% 6,6%

34,5%

GIORNI DI PAGAMENTO PER MACROSETTORE DELL'IMPRESA(Medie ponderate, giorni, dati al 4q)

PUNTUALITÀ PER MACROSETTORE DELLE IMPRESE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti, dati al 4q)

Fonte: Cerved

Fonte: Cerved

RITARDO CONCORDATI




Il lockdown dovuto alla diffusione del Covid-19 sta producendo un fortissimo rallentamento dell’attività economica, che per molte imprese si tradurrà in mancati incassi e problemi di liquidità. Secondo le previsioni del Cerved Industry Forecast, le conseguenze saranno molto diversificate a livello settoriale: correlare le attese di contrazione dei ricavi con i ritardi nei pagamenti può essere utile per individuare i settori in cui i problemi di liquidità saranno più gravi ed emergeranno prima.

Tra i settori che subiranno le conseguenze più pesanti in termini di caduta dei ricavi, servizi non finanziari e filiera automotive sono quelli con la maggiore presenza di imprese che pagano i fornitori con oltre due mesi di ritardo. Viceversa, per il settore in cui la situazione dei gravi ritardi è più critica, l'agricolo, non si prevedono effetti negativi per l’emergenza sanitaria.

Dati di maggiore dettaglio, che segmentano le imprese in oltre 200 settori, indicano tuttavia che a essere colpiti maggiormente dall’emergenza sono settori in cui la presenza di aziende gravemente ritardatarie è elevata, come le agenzie di viaggio (oltre il 10% già paga i fornitori dopo due mesi rispetto alle scadenze) e la gestione degli aeroporti (9,8%).



0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0%

Aziende agricole

Largo consumo

Sistema modaSistema casa

Automotive

Chimica e farmaceutica

Metalli

Meccanica

Hi tech

Prodotti intermendi

Info e intrattenimento

Utility Costruzioni

Distribuzione

Logistica e trasporti

Servizi non finanziari

Immobiliare

-16,0%

-14,0%

-12,0%

-10,0%

-8,0%

-6,0%

-4,0%

-2,0%

0,0%

2,0%

Variazione incidenza gravi ritardi 2019/2018

IN AUMENTO

IN DIMINUZIONE


INCIDENZA DELLE IMPRESE IN GRAVE RITARDO 4Q 2019(Var. % fatturato 2020/2019 per effetto del Covid-19 per settore)

Fonte: Cerved

https://know.cerved.com/imprese-mercati/gli-impatti-del-covid-19-sui-ricavi-delle-imprese-italiane/



In tutta la Penisola migliorano le abitudini di pagamento e si riduce la quota di imprese fortemente ritardatarie, con la parziale eccezione del Nord-Ovest, in cui si osserva un aumento dei tempi di liquidazione delle fatture, dovuto a scadenze meno rigide.

Il Nord Est si conferma l’area in cui le imprese liquidano più velocemente le fatture (67,8 giorni), con un miglioramento rispetto all’anno precedente (68,2 giorni). Il calo è dovuto principalmente a una riduzione dei termini concordati in fattura (da 59,2 a 58,9), mentre i giorni medi di ritardo si attestano a livelli contenuti, non distanti da quelli del 2018 (da 9 a 8,9 giorni). L’intera distribuzione si sposta verso comportamenti più virtuosi: aumentano le società puntuali (da 56,6% a 57,1%) mentre si riducono sia quelle con ritardi entro i due mesi (da 39,1% a 38,9%) sia quelle con ritardi gravi (dal 4,3% al 4%).

Nel Nord Ovest per il secondo anno consecutivo si allungano i tempi medi di pagamento (da 71,1 a 71,3 giorni tra fine 2018 e 2019), a causa di termini di fatturazione più lunghi (da 59,4 a 59,6) mentre i giorni di ritardo si mantengono da 3 anni sugli stessi livelli (11,7 giorni). Cala il numero delle imprese che liquida le fatture oltre i 60 giorni di scaduto (da 4,9% a 4,7%) ma torna a crescere la quota di imprese con ritardi entro i due mesi (da 37,9% a 38,4%) e a ridursi quella delle puntuali (da 57,2% a 56,9%).

Nel Centro Italia si osserva la riduzione più marcata dei tempi di liquidazione delle fatture (da 72,3 a 69,7 giorni), grazie a un consistente calo dei ritardi (da 17,4 a 15,2). Tra fine 2018 e fine 2019 si è ridotta la quota di imprese in grave ritardo (da 6,3% a 6,1%), mentre aumentano i ritardi sotto i due mesi (da 46,8% a 47,2%). In lieve calo la presenza di società puntuali (da 57,2% a 56,9%).

Dopo una forte crescita dei tempi di pagamento nel 2018, l’anno scorso le imprese del Mezzogiorno hanno liquidato più velocemente i fornitori (da 75,2 a 74,1 giorni), grazie ad una riduzione dei giorni di ritardo, che sono passati da 20,8 a 19,9 giorni. Questo è coinciso, da un lato, con un calo del numero di società con scaduti oltre i 60 giorni (dal 10,3% al 9,7%) e, dall’altro, con un aumento di quelle con ritardi contenuti (da 46,6% a 50%). In calo e ai livelli più bassi della Penisola la presenza di imprese puntuali (da 43,3% a 40,4%).



Agenzie viaggi

Alberghi

Autonoleggiconcessionari Gestione areoporti

Organizzazione eventi

Istituti di bellezza

produzione e allestimentorimorchi industriali

Strutture non alberghiere

Trasporti aerei

-41,0%

-36,0%

-31,0%

-26,0%

-21,0%

-16,0%

-11,0%

-6,0%

-1,0%

0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0%


INCIDENZA DELLE IMPRESE IN GRAVE RITARDO AL 4Q 2019(Var. % fatturato 2020/2019 per effetto del COVID-19, nei settori più colpiti)

Fonte: Cerved



Nord Est Nord Ovest Centro Mezzogiorno

2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

58,4 59,2 58,9 59,2 59,4 59,6 53,8 54,9 54,5 53,6 54,5 54,2

9,0 9,0 8,9 11,7 11,7 11,7 16,5 17,4 15,2 20,3 20,8 19,9

68,2 67,8 71,1 71,3 72,3 69,7

75,2 74,1 67,4

70,9 70,3 73,9


2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019 2017 2018 2019

54,7% 56,6% 57,1% 54,4% 57,2% 56,9%44,9% 46,8% 46,7%

39,1% 43,1% 40,4%

40,9% 39,1% 38,9% 40,8% 37,9% 38,4%49,2% 46,8%

51,5% 46,6% 49,9%

4,3% 4,0% 4,7% 4,9% 4,7% 5,9% 6,3% 6,1% 9,4% 10,3% 9,7%4,3%

47,2%

GIORNI DI PAGAMENTO PER AREA GEOGRAFICA(Medie ponderate, giorni, dati al 4q)

PUNTUALITÀ PER AREA GEOGRAFICA DELLE IMPRESE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti, dati al 4q)

Fonte: Cerved

Fonte: Cerved

RITARDO CONCORDATI




I dati regionali evidenziano il perdurare di forti differenze, con le regioni del Mezzogiorno in cui si osserva un’elevata presenza di imprese con ritardi superiori a due mesi. I casi più critici si osservano in Sicilia e Calabria, con più del 10% delle aziende con ritardi superiori a due mesi.

12,0%11,5%

9,2%9,2%9,1%

7,1%6,8%

6,8%6,6%

6,4%6,3%

5,9%5,7%

5,6%5,5%

4,7%4,6%

4,1%4,0%

3,8%3,6%

SiciliaCalabria

SardegnaCampania

PugliaUmbria

BasilicataLazio

AbruzzoMolise

ItaliaValle d'Aosta

ToscanaLiguria

PiemonteFriuli

MarcheLombardia

Emilia RomagnaVeneto

Trentino Alto Adige

0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0%

INCIDENZA DEI GRAVI RITARDI PER REGIONE(Imprese con ritardi nei pagamenti delle fatture superiori ai 60 giorni, dati al 4q 2019)

Fonte: Cerved



PROTESTIÈ proseguito nel quarto trimestre del 2019, anche se a ritmi più contenuti, il calo dei protesti, cominciato nel 2013. Tra ottobre e dicembre del 2019 sono state protestate 7.270 imprese non individuali, il 3,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2018 (7.519). Nel complesso, nel 2019 è stato levato almeno un protesto a 15.295 società, in diminuzione del 9,5% rispetto alle 16.901 dell’anno procedente. Si tratta del valore più basso dall’inizio della serie storica considerata (2007-2019), molto distante dal massimo del 2012 (40 mila società protestate).

Questa tendenza è in parte dovuta al minore utilizzo dei titoli prestabili in favore di soluzioni di moneta elettronica: secondo Banca d’Italia negli ultimi 11 anni (2007-2018) il numero di assegni si è ridotto da 359 milioni a 135 milioni per un valore complessivo calato da 815 miliardi a 265 miliardi del 2018. I dati del primo semestre 2019 evidenziano che negli ultimi mesi il miglioramento è quasi completamente attribuibile al minor utilizzo di titoli protestabili: a metà dell’anno il rapporto tra protesti e assegni si è attestato allo 0,07%, un valore vicino a quello dell’anno precedente (0,08%); la tendenza è simile in termini di valore dei protesti (dallo 0,12% allo 0,11%).

12,4%

21,1%

-2,6%0,0%

9,6%

-1,8%

-17,3%-18,8%

-20,0%

-13,7% -13,2%

-9,5%

-25%

-20%

-15%

-10%

-5%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

LE SOCIETÀ PROTESTATE(Imprese non individuali con almeno un protesto, variazione a/a)

Fonte: CervedVARIAZIONE a/a VALORI ASSOLUTI



La riduzione dei protesti è generalizzata a tutti i settori e a tutte le aree del Paese con l’eccezione del Nord Ovest.

L’industria, si presenta, anche nel 2019, come il comparto più virtuoso, in termini tendenziali (da 1.587 a 1.201 società protestate, -24,3%) e in termini di diffusione del fenomeno (protestate lo 0,5% delle operative, contro una media dello 0,4%). Sono i settori della chimica (0,14% vs 0,21% nel 2018), dell’hi tech (0,19%) e della meccanica (0,33% vs 0,38%) a mostrare la percentuale più bassa di imprese protestate, mentre nel largo consumo e nell’automotive si osservano le frequenze più alte (rispettivamente 0,8% e 0,7%).

Anche nelle costruzioni, settore storicamente contraddistinto da un’alta diffusione dei protesti, si registra un ulteriore miglioramento del fenomeno. Nel 2019 sono state protestate 3.353 imprese, in calo dell’8,2% rispetto al 2018 (3.652). L’incidenza rimane la più alta tra tutti i comparti (1% vs 1,1% del 2018).

Nei servizi sono state protestate 9.183 società nel 2019, in calo del 6,4% rispetto al 2018. L’incidenza si attesta allo 0,6%, sugli stessi livelli dell’anno precedente. Dati di dettaglio evidenziano una forte eterogeneità nel terziario: nei servizi finanziari (0,07%) e tra le società immobiliari (0,11%) il fenomeno è marginale; molto più diffusi i protesti nella logistica (1%) e nella distribuzione (0,9%).

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

0,07%

0,11%

0,00%

0,05%

0,10%

0,15%

0,20%

0,25%

0,30%

0,35%

0,40%

0,45%

1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q

L'INCIDENZA DEI PROTESTI DELLE SOCIETÀ(Rapporto tra protesti e assegni incassati, in numeri e valori dei titoli)

Fonte: CervedVALORENUMERI



1,5%

2,1%

1,2%

0,7%

1,3%

0,7%0,6%

0,5%

1,1%1,0%

0,6% 0,6%


INCIDENZA DEI PROTESTI PER MACRO-SETTORE(Imprese individuali con almeno un protesto su imprese non individuali operative)

Fonte: Cerved

2007 2017 2018 2019

-8,2%

-6,4%

-24,3%

-

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

SOCIETÀ PROTESTATE PER MACRO-SETTORE(Imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto)

Fonte: CervedSERVIZICOSTRUZIONI INDUSTRIA (ASSE DX)



1,02%0,95%

0,60%

0,39%

0,14%0,08%

1,04%

0,89%

0,57%

0,26%

0,11%0,07%

Servizi finanziariLogistica e trasporti Distribuzione Servizi non finanziari Altre attività Immobiliari

INCIDENZA DEI PROTESTI NEI SERVIZI 2018-2019(Imprese non individuali con almeno un protesto su imprese non individuali operative)

Fonte: Cerved2017 2018

0,84%0,80%

0,77%

0,66%

0,53%

0,41% 0,41%0,38%

0,21% 0,19%

0,82%

0,70%

0,57% 0,56%

0,46%

0,32% 0,34% 0,33%

0,14%

0,19%

Largoconsumo

Automotive Prodottiintermedi

Altri beni diconsumo

Metalli Chimica efarmaceutica

Hi techSistemacasa

Sistemamoda

Meccanica

INCIDENZA DEI PROTESTI NELL'INDUSTRIA NEL 2018-2019(Imprese non individuali con almeno un protesto su imprese non individuali operative)

Fonte: Cerved

2017 2018



2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

-20,9%

1,1%

-4,5%

-15,2%

-

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

18.000

SOCIETÀ PROTESTATE PER MACRO-AREA(Imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto)

Fonte: Cerved

NORD-EST NORD-OVEST CENTRO MEZZOGIORNO

I dati territoriali evidenziano ampie differenze tra Nord e Centro Sud.

Nel Nord Est sono state protestate 1.192 imprese non individuali, una riduzione del 21% rispetto al 2018, il calo più marcato considerando tutte le aree geografiche. L’incidenza dei protesti è molto contenuta (0,2%) in diminuzione rispetto al dato già basso del 2018 (0,3%).

In controtendenza rispetto al resto della Penisola, nel 2019 aumentano nel Nord-Ovest le imprese protestate (3.142, +1,1% rispetto all’anno precedente), con un’incidenza passata dallo 0,4% allo 0,5%.

Nel Centro e nel Mezzogiorno il miglioramento risulta più debole di quello fatto registrare nel Nord-Est, con tassi rispettivamente del -4,5% e -15,2%. L’incidenza dei protesti rimane per il Centro invariata (0,8%) e diminuisce sotto l’1% (0,9%) nelle regioni meridionali.

La mappa dei protesti mostra quindi un’Italia spaccata a metà, con le regione del Centro-Sud che fanno registrare una diffusione dei protesti ben più alta di quella del Nord. I livelli più alti si osservano in Calabria (1,2%), Lazio e Campania (1,1%).



0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0%

1,2%1,1%

1,1%1,0%

0,8%0,8%

0,7%0,7%

0,6%0,5%

0,4%0,4%0,4%

0,4%0,3%

0,3%0,3%0,3%

0,2%0,2%

0,1%

CalabriaLazio

CampaniaBasilicata

MolisePugliaSicilia

AbruzzoLombardia

SardegnaUmbria

ToscanaItalia

MarcheEmilia Romagna

LiguriaValle d'Aosta

FriuliPiemonte

VenetoTrentino Alto Adige

INCIDENZA DEI PROTESTI TRA LE SOCIETÀ PER REGIONE(Imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto o una cambiale, dati 4q 2019)

Fonte: Cerved


0,8%

1,0%

1,6%

2,0%

0,4%0,5%

1,0%

1,2%

0,3%0,4%

0,8%

1,0%

0,2%

0,5%

0,8% 0,9%

INCIDENZA DEI PROTESTI PER MACRO-AREA(Imprese non individuali con almeno un protesto su imprese non individuali operative)

Fonte: Cerved

2007 2017 2018 2019

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PROTESTI E PAGAMENTI DELLE IMPRESE - Cerved Know · 2020. 3. 30. · PAGAMENTI Dopo un 2018 negativo, negli ultimi mesi del 2019 sono di nuovo migliorate le abitudini di pagamento