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PROTESTI E PAGAMENTIDELLE IMPRESE
O S S E R V A T O R I O4°q | MARZO 2018 | N° 29
2 © 2018 – Cerved Group Spa – Tutti i diritti riservati – Riproduzione vietata
OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
0,00%
0,02%
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0,14%
0,16%
0,18%
0,20%
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20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
120.000
1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
NUMERO ED INCIDENZA DEI PROTESTI(Valori assoluti e % rispetto al numero di assegni incassati)
IN CINQUE ANNI IMPRESE PIÙ VELOCIDI 11 GIORNI A PAGARE I FORNITORI
SINTESI DEI RISULTATI - Le statistiche sui protesti e sulle abitudini di pagamento confermano la fase di rafforzamento delle condizioni finanziarie delle imprese italiane, ormai in atto dal 2013 e favorita dalla congiuntura economica positiva.I dati tratti dall’archivio dei protesti e da Payline, il database di Cerved che comprende le esperienze di pagamento relative a oltre 3 milioni di imprese, indicano infatti che nel 2017 le imprese italiane hanno toccato record positivi sia per quanto riguarda il numero di titoli protestati, sia per quanto riguarda le abitudini di pagamento. Nel corso dell’anno sono state protestate 19.466 imprese non individuali, 3 mila meno dell’anno precedente (-13,7%) e un livello nettamente inferiore sia al picco raggiunto nel 2012 (43 mila), sia al dato pre-crisi (29 mila). Questa tendenza è in parte attribuibile al minore utilizzo dei titoli protestabili in favore di soluzioni di moneta elettronica: secondo i dati di Banca d’Italia, negli ultimi dieci anni il numero di assegni si è infatti ridotto da 359 a 149 milioni per un valore complessivo che è sceso da 815 a 316 mila miliardi. Il numero e il valore dei protesti è però su livelli minimi del decennio anche in rapporto al complesso dei titoli in circolazione, a indicare il miglioramento della salute delle imprese italiane.
Pagamentie protestiai minimi.
Permangono tuttavia differenze
strutturali in alcuni settori e nelle
regioni del Centro-Sud
Nel 2017 le imprese italiane hanno pagato più velocemente i propri fornitori: in media in 72,4 giorni, in calo di 1,2 giorni rispetto al 2016 e di 11,4 rispetto al 2012, anno in cui la crisi aveva raggiunto il suo acme. I tempi si sono ridotti grazie a un calo dei ritardi medi – che sono passati da 16 a 15,3 giorni, il minimo nella serie storica monitorata – e delle scadenze concordate, che si sono ridotte da 57,6 a 57,1 giorni. Migliora anche la puntualità, con una quota maggiore di imprese che saldano nei tempi concordati le fatture (dal 47,1% al 47,6%) e una percentuale più bassa di società che accumulano ritardi superiori a due mesi, casi che spesso possono sfociare in mancati pagamenti o default (dal 7,2% al 6,8%).
Fonte: elaborazione Cerved su dati Banca d'ItaliaNUMERO INCIDENZA (ASSE DX)
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia RomagnaFriuli
Lazio Liguria
Lombardia Marche
Molise
Piemonte
Puglia Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino a.a.
Umbria Valle d'aosta
Veneto
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
14%
0,0% 0,2% 0,4% 0,6% 0,8% 1,0% 1,2% 1,4% 1,6% 1,8%
Medianazionale:
0,8%
Medianazionale:
6,8%
INCIDENZA DEI PROTESTI E GRAVI RITARDI PER REGIONE
60,6
23,2
83,8
58,5
19,3
77,8
57,9
19,2
77,1
57,6
16,0
73,6
57,1
15,3
72,4
58,9
20,4
79,3
2012 2013 2014 2015 2016 2017
GIORNI DI PAGAMENTO TRA LE IMPRESE NEL QUARTO TRIMESTRE(Medie ponderate, giorni)
TERMINI CONCORDATI GIORNI DI RITARDO
I miglioramenti sono diffusi alla maggior parte dei settori e delle aree del Paese. I protesti si riducono ovunque, ma a ritmi più sostenuti nel Nord della Penisola e più ridotti nel Centro-Sud, con un allargamento dei già ampi divari territoriali. Viceversa, i tempi di pagamento si accorciano più velocemente al Centro e al Sud rispetto al Nord.I gap rimangono evidenti: i casi più critici, sia sul fronte dei gravi ritardi che dei protesti, si osservano nelle regioni meridionali con i casi più eclatanti in Calabria, Sicilia e Campania.
INDICI DI MIGLIORAMENTO INDICI DI PEGGIORAMENTO
Fonte: Cerved
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
I PROTESTIÈ proseguito nel quarto trimestre del 2017 il crollo dei protesti, iniziato nel 2013. Tra ottobre e dicembre del 2017 sono state protestate 8.835 imprese non individuali, in calo del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Questo dato porta a 19.466 il totale delle società cui è stato levato almeno un protesto nell’anno, il 13,7% in meno rispetto alle 22.565 dell’anno precedente e il livello più basso dall’inizio della serie storica.
-25%
-20%
-15%
-10%
-5%
0%
5%
10%
15%
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25%
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
40.000
45.000
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
LE SOCIETÀ PROTESTATE(Imprese non individuali con almeno un protesto nell'anno, variazioni a/a)
NUMERO VARIAZIONI A/A
Questa tendenza è in parte attribuibile al minore utilizzo dei titoli protestabili in favore di soluzioni di moneta elettronica: secondo i dati di Banca d’Italia, negli ultimi dieci anni il numero di assegni si è infatti ridotto da 359 a 149 milioni per un valore complessivo che è sceso da 815 a 316 mila miliardi. Il miglioramento dei conti delle imprese è evidente anche se si normalizzano i dati dei protesti con le informazioni sui titoli in circolazione: nel 2017 sono stati protestati 8 titoli ogni 10 mila assegni in circolazione, in calo rispetto ai 9 dell’anno precedente e ben lontani dai picchi di 17 toccati durante la fase più acuta della crisi.Anche considerando l’importo dei titoli, nel 2017 l’incidenza dei mancati pagamenti torna vicino ai minimi degli ultimi dieci anni: risultano infatti protestati in totale lo 0,04% del valore totale degli assegni incassati, contro lo 0,03% nel 2007.
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
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0,04%
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0,14%
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1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q 3q 4q 1q 2q
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
L'INCIDENZA DEI MANCATI PAGAMENTI SUI TITOLI IN CIRCOLAZIONE(Rapporto tra protesti e assegni incassati, in numeri e valore dei titoli)
Il calo dei protesti è diffuso a tutti i settori e le aree della Penisola. L’industria si conferma il settore più in salute: registra il miglioramento più consistente (-15,8% vs 2016), il livello più basso di protestati (1.860, la metà rispetto al dato del 2007) e la minor diffusione del fenomeno (protestate lo 0,7% delle imprese operative). Nell’industria, sono i settori dell’hi tech (0,3%), della chimica e della meccanica (0,4%) ad avere la percentuale più bassa di imprese protestate, mentre nel largo consumo e nelle aziende del sistema casa la percentuale di società con almeno un protesto sale all’1%.
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
-12,6%
-15,8%
-10,3%
SOCIETÀ PROTESTATE PER MACRO-SETTORE(Imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto)
NUMERO VALORE
SERVIZI COSTRUZIONI INDUSTRIA
Fonte: elaborazione Cerved su dati Banca d'Italia
Fonte: Cerved
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Costruzioni Servizi Industria
1,5%
1,3%
0,8%0,7%
0,8%0,7%
INCIDENZA DEI PROTESTI PER MACROSETTORE(Imprese non individuali con almeno un protesto su imprese non individuali operative)
2007 2015 2016 2017
Sistemacasa
Largoconsumo
Mezzidi trasporto
Sistemamoda
Prodottiintermedi
Metalli MeccanicaAltri benidi consumo
Chimica Hi tech
1,0%
0,8%0,7%
0,6%0,6%
0,5%
0,3%
0,4% 0,4%
1,0%
INCIDENZA DEI PROTESTI NELL'INDUSTRIA NEL 2017(Imprese non individuali con almeno un protesto su imprese non individuali operative)
Anche nelle costruzioni, un settore storicamente caratterizzato da un’elevata diffusione dei protesti, si registra un chiaro miglioramento. Nel 2017 sono state protestate 4.140 società, il 12,6% meno del 2016 e il minimo dall’inizio della serie storica. Nonostante le tendenze positive, le costruzioni rimangono il comparto con la più alta incidenza del fenomeno,con 1,3 imprese protestate su 100 operative.Nei servizi sono state protestate nel 2017 11.291 società, in calo del 10,3% rispetto al 2016. L’incidenza si attesta sui livelli minimi osservati nell’industria (0,7%). Dati di dettaglio mostrano tuttavia una forte eterogeneità: nei servizi finanziari (0,1%) e tra le società immobiliari (0,2%) il fenomeno appare trascurabile, al contrario di logistica (1,1%) e distribuzione (1,2%), in cui l’incidenza dei protesti è su livelli ben più alti.
Fonte: Cerved
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
Logisticae trasporti
1,1%
Servizi nonfinanziari
0,7%
Agricoltura
0,7%
Informazione eintrattenimento
0,5%
Energia eutility
0,5%
Immobiliari
0,2%
Servizi finanziari
0,1%
Distribuzione
1,2%
INCIDENZA DEI PROTESTI NEI SERVIZI NEL 2017(Imprese non individuali con almeno un protesto su imprese non individuali operative)
-20,4%
-20,3%
-8,5%
-12,3%
-
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
18.000
2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017
SOCIETÀ PROTESTATE PER AREA GEOGRAFICA(Imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto)
Il miglioramento è diffuso a tutta la Penisola, ma rimangono ampie differenze tra il Nord e il Centro-Sud. Nel Nord Est sono state protestate 1.965 società, un calo del 20% rispetto al 2016 e quasi la metà rispetto al 2007. L’incidenza dei protesti è molto bassa, pari allo 0,4% rispetto alle imprese dell’area.Le dinamiche sono di entità analoga nel Nord Ovest, dove sono state protestate 3.595 società, il 20% in meno del 2016, con un’incidenza dello 0,5% rispetto alle società operative sul mercato.Nel Centro e nel Sud i miglioramenti sono più contenuti – rispettivamente, -8,5% e -12,3% rispetto al 2016 – e l’incidenza dei protesti rimane più alta (1% e 1,2%).La mappa dei protesti evidenzia un’Italia spaccata a metà, con le regioni del Centro-Sud che fanno registrare una diffusione dei protesti ben più alta di quelle del Nord. I livelli più critici si osservano in Calabria (1,5%), Campania (1,4%) e Lazio (1,2%).
SUD E ISOLE CENTRO NORD OVEST NORD EST
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
0,5% 0,5%0,7%
1,1%
1,4%
0,4%
1,0%
1,2%
Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole
1,5%1,4%
1,2%1,2%
1,2%1,2%
1,0%1,0%
0,9%0,7%
0,7%0,6%
0,6%0,5%
0,4%0,4%0,4%
0,4%0,2%
0,2%
0,0% 0,5% 1,0% 1,5% 2,0%
CalabriaCampania
LazioPugliaSicilia
BasilicataMolise
AbruzzoUmbria
SardegnaMarche
LombardiaToscana
Emilia RomagnaFriuli
VenetoPiemonte
LiguriaValle d'aostaTrentino a.a.
INCIDENZA DEI PROTESTI PER AREA GEOGRAFICA(Imprese non individuali protestate sulle società operative nell'area)
INCIDENZA DEI PROTESTI PER REGIONE(Imprese non individuali cui è stato levato almeno un protesto nel 2017)
2007 2015 2016 2017Fonte: Cerved
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
60,6
23,2
83,8
58,5
19,3
77,8
57,9
19,2
77,1
57,6
16,0
73,6
57,1
15,3
72,4
58,9
20,4
79,3
2012 2013 2014 2015 2016 2017
2016
45,8%
47,1%
7,2%
2017
45,3%
47,9%
6,8%
2015
47,2%
8,0%
44,7%
2014
47,5%
8,1%
44,4%
2012
45,3%
10,8%
43,9%
2013
46,4%
8,6%
45,0%
PUNTUALITÀ DELLE IMPRESE PER DIMENSIONE NEL QUARTO TRIMESTRE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti)
RITARDI ENTRO 60 GIORNIPUNTUALI RITARDO OLTRE 60 GIORNI
I PAGAMENTIÈ proseguito nell’ultima parte del 2017 il miglioramento delle abitudini di pagamento delle imprese italiane. Nel quarto trimestre, le società hanno pagato i fornitori in 72,4 giorni, in calo di 1,2 giorni rispetto all’anno precedente. L’accorciamento dei tempi è attribuibile a una riduzione sia dei termini concordati in fattura (da 57,6 a 57,1 giorni) sia dei ritardi (da 16 a 15,3 giorni). Nel 2017 è anche aumentata la percentuale di aziende puntuali, passata dal 47,1% al 47,9%, e si è ridotta la quota di società che accumulano ritardi superiori a 60 giorni (dal 7,2% al 6,8%), casi che possono precludere a mancati pagamenti o a veri e propri default.L’anno si è chiuso quindi con dati molto positivi, con minimi che riguardano le scadenze, i ritardi, i tempi medi di pagamento, il numero di aziende con ritardi patologici e un massimo di società che regolano le proprie fatture entro i termini concordati con i propri fornitori.
GIORNI DI PAGAMENTO TRA LE IMPRESE NEL QUARTO TRIMESTRE(Medie ponderate, giorni)
TERMINI CONCORDATI GIORNI DI RITARDOFonte: Cerved
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
I tempi più brevi hanno riguardato le microimprese e le grandi società, ma non le PMI. I dati indicano infatti che per le società più piccole i tempi medi di liquidazione delle fatture si sono ridotti tra 2016 e 2017 da 63 a 61,8 giorni, grazie sia a un calo dei ritardi (da 16,8 a 16) sia delle scadenze (da 46,2 a 45,8 giorni). Le grandi imprese hanno pagato in media in 85,2 giorni a fine 2017 contro gli 86,8 giorni dell’anno precedente: anche in questo caso il miglioramento è attribuibile sia a un calo delle scadenze (da 67,7 a 66,7 giorni), sia dei ritardi (da 19,2 a 18,5 giorni). Viceversa si sono leggermente allungati i tempi di pagamento delle PMI, da 71,6 a 71,8 giorni. Su questo ha inciso l’aumento dei ritardi (da 11,5 a 12 giorni), che peraltro si attestano su livelli più bassi rispetto a quelli osservati nelle altre fasce dimensionali.I gravi ritardi si riducono in tutte le fasce dimensionali, con una quota di società che sfora le scadenze per più di 60 giorni pari al 6,9% tra le microimprese, al 5% tra le PMI e del 6,1% tra le società maggiori. La quota di aziende puntuali cresce invece solo tra le aziende più piccole (dal 47,5% al 48,4%), mentre torna a ridursi tra le PMI (da 39,9% a 39,4%) e tra le grandi imprese (da 11,3% a 10,3%).
47,0
19,3
66,3
2015
46,2
16,8
63,0
2016
61,0
13,6
74,6
67,4
24,5
92,0
45,8
16,0
61,8
2017 2015 2016 2017 2015 2016 2017
60,1
11,5
71,6
59,8
12,0
71,8
67,7
19,2
86,8
66,7
18,5
85,2
Micro PMI Grandi
47,5% 48,4%39,9% 39,4%
11,3% 10,3%
45,2% 44,6%55,2% 55,5%
82,2% 83,6%
7,3% 6,9% 4,9% 5,0% 6,5% 6,1%
2016 2017 2016 2017 2016 2017
Micro PMI Grandi
GIORNI DI PAGAMENTO PER DIMENSIONE DELL'IMPRESA NEL QUARTO TRIMESTRE(Medie ponderate, giorni)
PUNTUALITÀ DELLE IMPRESE PER DIMENSIONE NEL QUARTO TRIMESTRE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti)
TERMINI CONCORDATI GIORNI DI RITARDO
RITARDI ENTRO 60 GIORNIPUNTUALI RITARDO OLTRE 60 GIORNI
Fonte: Cerved
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
65,8
13,9
79,7
2015 2016 2017 2015 2016 2017 2015 2016 2017
Industria Costruzioni Servizi
10,4
64,7 65,6 64,5 66,1 66,5 53,4 52,6 52,0
75,2
11,0
76,5
22,7 20,1 19,5
21,617,8 16,9
86,2 86,0
70,4 68,9 75,0
87,2
GIORNI DI PAGAMENTO PER MACROSETTORE DELL'IMPRESA NEL QUARTO TRIMESTRE(Medie ponderate, giorni)
TERMINI CONCORDATI GIORNI DI RITARDO
Dati di maggiore dettaglio evidenziano che il miglioramento non ha riguardato tutti i settori, con mezzi di trasporto, servizi finanziari e assicurativi, chimica e farmaceutica, logistica e trasporti, hi tech in cui il numero di società con ritardi superiori ai due mesi risulta in crescita rispetto all’anno precedente. Tra questi settori, le situazioni più critiche risultano quelle del largo consumo, dei mezzi di trasporto e dell’hi tech, in cui la presenza di società in grave ritardo si attesta su livelli ben oltre la media.
I dati indicano che i tempi più brevi di liquidazione delle fatture e la minore presenza di imprese in grave ritardo hanno riguardato tutti i macro-comparti a fine 2017. Nell’industria, i tempi di pagamento si sono ridotti da 76,5 a 75,2 giorni e si è leggermente ridotta la quota di società in grave ritardo. Nelle costruzioni, i tempi si sono attestati a 86 giorni (86,2 nel 2016), grazie al calo dei ritardi medi, e si è ridotto a livelli minimi il numero di aziende con ritardi oltre i due mesi (al 6,2%). Nei servizi il calo è più consistente (da 70,4 a 68,9 giorni) e, anche in questo caso, accompagnato da una riduzione delle società che in media accumulano ritardi superiori a 60 giorni.
Fonte: Cerved
2016 2017 2016 2017 2016 2017
Industria Costruzioni Servizi
54,4% 54,7% 59,9% 60,0%
42,7% 43,8%
39,4% 39,2% 33,6% 33,8%
49,9% 49,1%
6,2% 6,1% 6,6% 6,2% 7,4% 7,0%
PUNTUALITÀ PER MACROSETTORE NEL QUARTO TRIMESTRE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti)
RITARDI ENTRO 60 GIORNIPUNTUALI RITARDO OLTRE 60 GIORNIFonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
I tempi di liquidazione delle fatture risultano in calo in tutta la Penisola, con l’eccezione del Nord Ovest. I miglioramenti risultano particolarmente consistenti nel Mezzogiorno, con una forte riduzione dei divari territoriali.Nel Nord Est, l’area più ‘rapida’, i tempi medi di liquidazione delle fatture si sono ridotti tra 2016 e 2017 da 69,2 a 68,8 giorni, grazie a un ulteriore calo dei ritardi (da 11,1 a 10,4 giorni). Nel Nord Ovest, in media le imprese hanno invece pagato più lentamente i propri fornitori (da 72,6 a 72,7 giorni), a causa di un aumento dei ritardi (da 13,2 a 13,5 giorni).Nel 2017, il miglioramento più marcato si osserva nel Centro, dove le imprese hanno liquidato i clienti in 72,8 giorni, 4,5 meno del 2016. Il calo è da attribuire sia ad un forte taglio dei termini in fattura (da 56,3 a 53,8 giorni) sia a un deciso calo dei ritardi accumulati (da 21 a 19 giorni). Il Mezzogiorno, con una media di 77,1 giorni, rimane l’area più lenta, nonostante una riduzione di 1,2 giorni rispetto ai tempi di pagamento del 2016.
58,8
13,0
20154q
Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole
58,0
11,1
4q2016
69,2
58,4
10,4
4q2017
68,8
20164q
59,4
72,6
20174q
59,2
72,771,7
60,0
20154q
76,7
56,5
23,9
20154q
80,4
56,3
20164q
77,3
53,8
19,0
20174q
72,8
53,4
29,6
20154q
83,0
20164q
54,0
24,3
78,3
53,6
23,4
20174q
77,1
21,013,2 13,5 16,7
GIORNI DI PAGAMENTO PER AREA GEOGRAFICA(Medie ponderate, giorni)
Media6,8%
Media-0,3%largo consumo
mezzi di trasporto
hi tech
sistema moda
metalli
chimica e farmaceutica
sistema casa altri beni di consumo
prodotti intermedi meccanica
agricoltura servizi non finanziari
distribuzione
logistica e trasporti
immobiliari
servizi finanziari e assicurativi
informazione e intrattenimento
energia e utility costruzioni
-1,0%
-0,5%
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0%
Vari
azio
ne
Gravi ritardi
I GRAVI RITARDI PER SETTORE(% di imprese che accumulano ritardi superiori a due mesi, valori al 4q 2017 e variazione a/a)
TERMINI CONCORDATI GIORNI DI RITARDO
Fonte: Cerved
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OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE - MARZO 2018 / N° 29
2016 2017 2016 2017 2016 2017
54,5% 54,7% 54,0% 54,4%37,1% 39,1%
40,9% 40,6% 40,8% 40,4%
52,1% 50,7%
4,5% 4,7% 5,1% 5,1% 10,8% 10,2%
2016 2017
Nord Est Nord Ovest Centro Sud e Isole
44,4%
48,2%
7,4%
44,9%
48,7%
6,4%
PUNTUALITÀ DELLE IMPRESE PER AREA GEOGRAFICA NEL QUARTO TRIMESTRE(Distribuzione delle imprese per ritardi nei pagamenti)
Il numero di società in grave ritardo è su livelli molto bassi ma in crescita nel Nord Est (dal 4,5% al 4,7%) e sui livelli dell’anno precedente nel Nord Ovest (5,1%). In calo tra 2016 e 2017, ma più alta la presenza di queste società nel Centro (dal 7,4% al 6,4%) e soprattutto nel Mezzogiorno (dal 10,8% al 10,2%).
Tra le regioni, quelle con una maggiore presenza di società in grave ritardo, Sicilia (13,2%), Calabria (12,4%) e Campania (9,6%) hanno fatto registrare lievi miglioramenti. Le situazioni più critiche, con una presenza di società con ritardi oltre 60 giorni in crescita e superiore alla media italiana si osservano in Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta.
Sicilia
Calabria
Campania Puglia
Sardegna
Umbria
Abruzzo
Valle d'aosta
Lazio
Molise
Liguria
Basilicata
Piemonte Toscana
Friuli
Marche
Emilia romagna
Lombardia
Veneto
Trentino a.a.
-2,0%
-1,5%
-1,0%
-0,5%
0,0%
0,5%
1,0%
1,5%
2,0%
0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14%
Vari
azio
ni
Media: 6,8%
Media:-0,3%
Gravi ritardi
I GRAVI RITARDI PER REGIONE(% di imprese che accumulano ritardi superiori a due mesi, valori al 4q 2017 e variazione a/a)
RITARDI ENTRO 60 GIORNIPUNTUALI RITARDO OLTRE 60 GIORNIFonte: Cerved
Fonte: Cerved
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