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I Circolo Didattico Statale
“N. FORNELLI”
Via Repubblica Italiana, 116 – 70032 Bitonto
Tel./fax 0803751522
Cod. Mecc. BAEE076003 - Cod. Fiscale 80022450722
www.scuolafornelli.gov.it
Aggiornamento PTOF
Anno Scolastico 2018/2019 approvato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 30/10/2018 (delibera n. 52)
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
Anni scolastici 2016/17 - 2017/18 - 2018/19
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta 21 gennaio 2016
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INDICE
LE SCUOLE DELL’ISTITUTO .................................................................................................................3
PREMESSA ................................................................................................................................................4
FINALITA’ DELL’ISTITUTO...................................................................................................................5
FINALITA’ ISTITUZIONALI ...................................................................................................................6
FINALITA’ EDUCATIVE .........................................................................................................................7
SCELTE EDUCATIVE ..............................................................................................................................8
ANALISI DEL TERRITORIO ...................................................................................................................9
ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE, DISPERSIONE ...........................................................................12
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI...............................................................13
INCLUSIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO...................................16
INCLUSIONE SCOLASTICA ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI .............................18
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEI MINORI ADOTTATI..........................................................19
MODALITA’ DI INTERAZIONE CON IL TERRITORIO.....................................................................20
COLLABORAZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI DEL TERRITORIO ...................................21
CALENDARIO SCOLASTICO................................................................................................................24
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLA PRIMARIA ......................................25
PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ..............................................27
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA ...........................46
USCITE CULTURALI, VIAGGI DI ISTRUZIONE E MOMENTI DI FESTA .....................................50
GLI SPAZI DELLA NOSTRA SCUOLA ................................................................................................51
ORGANI COLLEGIALI...........................................................................................................................53
VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE......................................................................56
PRIORITA’ STRATEGICHE E DI MIGLIORAMENTO .......................................................................71
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LE SCUOLE DELL’ISTITUTO
Scuola dell’Infanzia
“De Amicis”
Via G. Mazzini
080 3713629
Scuola dell’Infanzia
“Collodi”
Via Berardi
080 3758518
Scuola dell’Infanzia
“M. G. Murgolo”
Via G. Mazzini
080 3745334
Scuola dell’Infanzia
“Papa Giovanni”
Viale Giovanni XXIII
080 3717468
Scuola Primaria
“N. Fornelli”
Via della Repubblica
Italiana, 116
080 3751522
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PREMESSA
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, è “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (DPR 275/1999 Art. 3 com. 1). Il Piano triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto Nicola Fornelli, è il documento che riassume il percorso formativo, didattico ed educativo che la scuola intende perseguire, specificando gli obiettivi, i percorsi, le risorse, l’organizzazione e le metodologie per raggiungere la crescita personale, culturale, sociale e civile dello studente. Esso rappresenta la carta di identità della scuola, che raccoglie e presenta gli aspetti della sua azione educativa e didattica, ma anche organizzativa, con gli impegni che si assume di fronte a tutti i “portatori di interesse” (studenti, famiglie, territorio, ecc.) per rispondere sempre meglio alla funzione per la quale è nata ed esiste, in un contesto in costante evoluzione. Il nucleo centrale del PTOF è rappresentato dalla progettazione curricolare, il cui quadro di riferimento principale è costituito dalle nuove “ Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del settembre 2012. I docenti sono così chiamati ad assumere e contestualizzare le Indicazioni, “elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale”. Il PTOF è un documento aperto e dinamico e viene sottoposto a verifica in corso d’anno: pertanto è suscettibile di modifiche e/o integrazioni che potrebbero rendersi necessarie da parte di quanti operano, a vario titolo, nell’Istituto. Il presente Piano triennale dell’offerta formativa è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo. Il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato; Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola. (www.scuolafornelli.gov.it)
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FINALITA’ DELL’ISTITUTO
La formazione dei ragazzi dai 3 agli 11 anni di un medesimo territorio implica la continuità e la verticalizzazione della progettualità educativa e didattica e comporta una maggiore responsabilizzazione del dirigente scolastico e dei docenti nei confronti degli alunni e delle loro famiglie.
La presenza di un allievo per molti anni nella stessa istituzione scolastica determina, infatti, lo sviluppo di rapporti educativi più profondi e la condivisione di responsabilità da parte di tutti gli attori dell’azione educativa.
La costruzione di un progetto formativo e didattico coordinato ed unitario, che favorisca la realizzazione della continuità educativa, richiede la configurazione di un ambiente professionale connotato da condizioni di vero dialogo e di continua comunicazione. Essendo la scuola un ecosistema funzionante grazie a molteplici e complesse relazioni, occorre infatti tenere in grande considerazione le caratteristiche del contesto in cui si opera e stabilire fattive interazioni con le famiglie e le altre agenzie educative presenti nel territorio.
Si tratta, quindi, di disegnare un “ambiente di apprendimento” all’interno del quale i bisogni formativi degli alunni possano trovare risposte adeguate. L’ambiente di apprendimento traccia la dimensione del fare, dell’appartenere e dell’interagire, ed è pertanto il prodotto di una serie di fattori che riguardano non solo le caratteristiche e le risorse strutturali, ma anche e soprattutto le scelte funzionali ed organizzative, nonché il livello di partecipazione e di responsabilità di tutti i membri della comunità.
La scuola è il luogo nel quale gli alunni maturano il senso dell’appartenenza e la propria identità sociale e civile, ed è quindi importante riuscire a creare un contesto in cui gli scopi possano essere condivisi e la cooperazione davvero praticata.
Progettare un “ambiente di apprendimento” significa, dunque, attivare meccanismi partecipativi permanenti attraverso una proposta formativa che implichi la continua sperimentazione di comportamenti consapevoli e di modalità di collaborazione con “l’altro e con il territorio”.
L’Istituto intende così attuare un percorso formativo, attraverso l’insegnamento delle discipline curricolari e la realizzazione di progetti; la diversificazione didattica e metodologica, in cui sia garantito il diritto allo studio e il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto della propria identità personale, culturale e sociale. La Scuola diventa, a tal fine, luogo di apprendimento, di crescita culturale, di collaborazione e scambio, di sviluppo della capacità critica, di accettazione della diversità come valore e opportunità di crescita democratica.
Finalità centrale è, pertanto, “ la promozione del pieno sviluppo della persona”.
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FINALITA’ ISTITUZIONALI
Le Finalità Istituzionali dell’Istituto si ispirano agli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e alle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012.
Le finalità educative dell’Istituto, nonché i principi fondamentali della Costituzione Italiana su cui esse si basano, prevedono che “… tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla Legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche...” (ART. 3, 1°comma).
Sulla base di ciò, pertanto, si riconosce e si valorizza l’identità di ognuno connessa alle differenze di genere, etniche, religiose e culturali. La scuola è la prima delle agenzie formative che, in applicazione dell’art. 3 comma 2° Cost., possa intervenire concretamente per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico – sociale, che, limitando di fatto la libertà ed uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …”
Inoltre, l’Istituto fa propri i principi indicati nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia. Esso pertanto si impegna a garantire:
• L’uguaglianza dei diritti dei suoi utenti realizzando quelle condizioni che fanno della scuola un luogo con FUNZIONI FORMATIVE piuttosto che selettive, anche attraverso specifici interventi previsti nel presente P.T.O.F. e in sede di programmazione, così da sviluppare, nel modo più armonioso e personalizzato, le potenzialità di ogni bambino.
• L’accoglienza e l’integrazione degli alunni e dei loro genitori, con particolare impegno verso i nuovi ingressi e verso gli alunni diversamente abili o in situazione di disagio.
• L’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri.
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FINALITA’ EDUCATIVE La nostra Scuola lavora per preparare gli studenti all’inserimento consapevole e attivo nella società, pianificando un’offerta formativa che:
• costruisce un ambiente di lavoro sereno, collaborativo e sicuro: tutti sono ascoltati nei bisogni, stimolati negli interessi personali, valorizzati nelle abilità, rassicurati e coinvolti nel processo di formazione;
• programma percorsi formativi finalizzati all’acquisizione di competenze, abilità e conoscenze vaste, approfondite, adeguate ai cambiamenti in atto nel mondo contemporaneo e stabili nel tempo;
• definisce, condivide e comunica le norme e le scelte didattiche che regolano la vita della scuola;
• promuove il benessere e pratica dell’inclusione, mediante iniziative di prevenzione/recupero/sostegno/integrazione/potenziamento;
• educa alla cittadinanza attiva e consapevole; • ottimizza le risorse: non dimentica la ricchezza delle esperienze passate pur
mantenendosi aperta al cambiamento, interagisce con il territorio, valorizza gli studenti, agisce in continuità;
• orienta, insegnando a ragionare su un progetto di vita possibile e coerente, di cui si è responsabili e protagonisti;
• verifica e valuta il percorso intrapreso in ogni momento e fase del suo svolgimento, pronta a modificare itinerari, metodologie e intenzioni, sempre attenta ai bisogni e alle potenzialità di ciascuno.
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SAPERE:
padronanza delle
abilità
fondamentali dei
linguaggi
comunicativi e delle
SAPER FARE:
interiorizzazione
delle modalità
essenziali alla
comprensione del
mondo e
SAPER ESSERE: maturazione delle capacità
di azione, di esplorazione,
di progettazione,
per capire ed operare
responsabilmente nel
contesto della scuola, della
famiglia e della società
SCELTE EDUCATIVE
L’offerta formativa dell’Istituto mira “alla promozione del pieno sviluppo della persona … accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti della cultura di base” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo ).
Nella scuola l’alunno matura il proprio SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE. Sviluppo di competenze Sviluppo dell’identità Sviluppo di interazioni sociali Cognitive Conoscenza di sé Gestione dei conflitti Comunicative ed esplicative integrazione educazione alla pace Psicomotorie autostima senso della legalità Affettivo-relazionale sicurezza e autonomia Tecnico-operative
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ANALISI DEL TERRITORIO
Il Comune di Bitonto sorge nella Provincia di Bari. All’ultimo censimento demografico contava 56 518 abitanti, di cui 968 cittadini stranieri.
Bitonto è conosciuta come la città degli ulivi per gli estesi oliveti che la circondano e la produzione olearia, che costituisce ancora oggi la più importante risorsa economica della città.
Il territorio comunale include Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia e la Lama Balice, sito naturalistico e paesaggistico recentemente istituito come Parco Regionale.
AGENZIE EDUCATIVE
Nel territorio bitontino hanno sede 4 Istituti Comprensivi (Scuole dell’infanzia, Scuole Primarie, Scuole Secondarie di I grado).
Le Scuole Secondarie di II grado comprendono 3 Licei, 2 Istituti Tecnici e 2 Istituti professionali. Operano, inoltre, diverse scuole dell’Infanzia private ed una Scuola Primaria paritaria.
La città di Bitonto può vantare la presenza di un teatro, di cinque biblioteche e quattro musei, dove vengono svolte mostre e offerte al pubblico percorsi formativi d’arte e di narrativa.
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L’ISTITUTO Il Circolo Didattico “N. Fornelli” ha la sua sede “centrale” in via della Repubblica Italiana, 116 dove sono la Dirigenza, l’Amministrazione e la Segreteria didattica. Nell’Istituto lavorano 96 docenti, impegnati come segue:
• 63 Scuola Primaria • 33 Scuola dell’Infanzia
La maggior parte degli insegnati è assunta a tempo indeterminato e solo una minoranza è laureata. Le specifiche competenze individuali del personale sono conosciute per vie dirette ed informali (compilazione di un questionario) dalla direzione e vengono valorizzate, se c’è la disponibilità del docente interessato.
In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto intende:
� riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla scuola;
� dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali; � maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive; � integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali; � dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni.
Nell’anno scolastico 2018/19 l’Istituto è frequentato da 1147 alunni, di cui 5 di nazionalità non italiana (da alcuni anni si registra, sul territorio della città, la presenza di un elevato numero di immigrati, i quali operano nel nostro paese principalmente come badanti). Nella nostra istituzione scolastica non si verificano casi di abbandono durante l’anno scolastico, né casi di non ammissione all’anno successivo, se non in casi sporadici di alunni diversamente abili, consultando e ricevendo il parere favorevole dell’equipe psico-socio- pedagogica. Dai dati statistici si rileva, inoltre, che il numero degli alunni trasferiti è assolutamente minimo e il rapporto tra gli alunni in entrata e quelli in uscita è perfettamente in equilibrio.
Il tenore di vita della popolazione scolastica risulta, altresì, abbastanza buono.
La scuola è molto aperta al territorio e sono stati coinvolti numerosi operatori nel processo educativo e formativo, avendo come finalità principale l’arricchimento dell’offerta formativa e la stimolazione del senso civico negli alunni e non la condivisione di materiali.
Il nostro Istituto coinvolge, altresì, in modo attivo e collaborativo i genitori: la nascita dell’associazione genitori “Insieme per Crescere” concretizza questa sinergia. I genitori partecipano giorno per giorno alla vita scolastica in stretto rapporto con il gruppo docente. La finalità condivisa è quella di migliorare l’offerta formativa. L’associazione
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ha, inoltre, organizzato incontri con e per i genitori per comprendere e potenziare il rapporto con i propri figli.
Negli ultimi anni la dirigenza è riuscita a migliorare notevolmente l’offerta della scuola (vedi, altresì, partecipazione a diversi progetti proposti dal bando POFT del Comune di Bitonto). La gestione e i criteri per la suddivisione delle risorse finanziarie vengono discussi all’inizio dell’anno.
Per i progetti più complessi vengono stipulati appositi accordi, ed esistono delle convenzioni con vari Enti.
Alcune collaborazioni si sono consolidate nel tempo e si ripetono annualmente:
� Enti locali (fondi manutenzione e arredi) � Fondazione De Palo- Ungaro, Museo � Coni (alfabetizzazione motoria Scuola Primaria) � Progetto Continenti � Ente Parco dell'Alta Murgia � Ulixes � Parrocchia (catechismo) � Associazione culturale “Just immagine” � Associazione guide turistiche � Associazione Culturale D.E.A. � Associazione socio educativa Colibrì � Social Lab � ASD VIRTUS Bitonto � ASD Sporting Club Bitonto � ASD OMNIA calcio � Associazione La Mandragora � Anatroccolo � SAC NOR BARESE: Biblioteca comunale “Rogadeo” � Fare Verde � Fondazione Santi Medici � Società Cooperativa Sociale Auxilium � Comitato di Quartiere 4 “Res Publica” � Libreria HAMELIN � Just British
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ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE, DISPERSIONE
La scuola accoglie l'iscrizione di tutti gli alunni che ne fanno richiesta (nei limiti oggettivi della capienza delle sue strutture), riservando particolare attenzione ai problemi degli svantaggiati e dei soggetti diversamente abili. Le azioni positive che la scuola pone in essere per gli alunni frequentanti le prime classi, nei primi giorni di lezione, sono le seguenti:
a) Creazione di un ambiente sereno e accogliente; b) Conoscenza degli alunni di classe, degli insegnanti e del Dirigente Scolastico; c) Conoscenza degli ambienti scolastici; d) Esecuzione di semplici attività/test per la verifica del livello di apprendimento; e) Guida all’acquisizione di un corretto metodo di studio
Sul piano dell'integrazione la scuola opera per:
a) assicurare il sostegno ad alunni diversamente abili. A tal fine è costituito un gruppo di lavoro presieduto dal Dirigente Scolastico e dai docenti di sostegno in servizio nella scuola. Il gruppo ha compiti di referenza circa le esigenze più avvertite da questi alunni e dalle rispettive famiglie, di consulenza sui problemi dell'handicap, di proposta di attuazione di attività operative, integrative, di recupero e di sostegno anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche. La Scuola si è già dotata e continuerà a dotarsi di software informatico appropriato per rispondere alle esigenze di apprendimento e di crescita umana e culturale di questi alunni;
b) garantire l'inserimento degli alunni stranieri e/o nomadi che dovessero eventualmente iscriversi;
c) realizzare un clima di classe sereno e cooperativo; d) ridurre, contenere, colmare lo svantaggio nell'apprendimento e socio-culturale.
La prevenzione della dispersione scolastica è assicurata:
a) dal controllo sistematico del numero, della frequenza e durata delle assenze con il conseguente richiamo delle famiglie per la giustifica delle stesse;
b) da corsi pomeridiani di recupero di abilità trasversali (area linguistico- espressiva e logico-matematica) tenuti da docenti di questa scuola, per gruppi ristretti di alunni;
c) dalla predisposizione di progetti specifici, tesi a favorire la partecipazione attiva degli alunni a rischio, in collaborazione con docenti di questa scuola.
L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza, sono assicurati da interventi coordinati della scuola e dei servizi presenti sul territorio.
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ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
Negli ultimi anni il nostro Istituto ha avuto un notevole incremento di presenze di alunni stranieri, anche di recente immigrazione. Pertanto, intende attuare un protocollo di accoglienza e integrazione che si colloca nel panorama di ricca produzione e ricerca istituzionale e culturale sulla questione integrazione dei bambini stranieri nella Scuola italiana.
“La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienze di innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno ,e ai fini di una proficua integrazione dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di taluni alunni.”
COSA E’ IL PROTOCOLLO
Il protocollo di accoglienza e integrazione contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati, definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali.
Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzare.
FINALITA’
Il protocollo si propone di:
• Definire pratiche condivise all’interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri.
• Facilitare l’ingresso a scuola di bambini di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale.
• Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto.
• Favorire una clima d’accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione.
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• Costruire un contesto favorevole all’incontro con altre e con le “storie” di ogni alunno.
• Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.
ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO
Il protocollo d’accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere:
• Amministrativo-burocratico-informativo che riguardano l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri.
• Comunicativo-relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell’accoglienza a scuola.
• Educativo-didattico che traccia le fasi relative all’assegnazione della classe, insegnamento dell’italiano come seconda lingua.
• Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio.
A tal fine il protocollo di accoglienza:
• prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza formata dal Dirigente Scolastico, Docente referente (FS), personale amministrativo referente per la iscrizione degli alunni stranieri.
• definisce le fasi e le modalità dell’accoglienza a scuola, specificando compiti e ruoli degli operatori scolastici nel loro complesso.
• propone modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curriculari.
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MODALITA’ DI INTERVENTO
Al momento della richiesta di iscrizione si attiva la Commissione di Accoglienza che, dopo un primo colloquio con le famiglie per l’illustrazione dell’organizzazione scolastica, provvederà alla realizzazione di attività di accoglienza. L’accoglienza dovrebbe corrispondere ad una modalità di lavoro atta ad instaurare e mantenere un clima accettabile e motivante per tutti i protagonisti dell’azione educativa. La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale e l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante. Sarà compito delle insegnanti preparare l’accoglienza predisponendo attività mirate a:
• sensibilizzare la classe all’accoglienza del nuovo compagno e favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe;
• favorire la conoscenza dei tempi e dei ritmi della scuola; • favorire la conoscenza degli spazi della scuola; • rilevare i bisogni specifici di apprendimento; • individuare ed applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione
linguistica per ogni disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione:
• programmare l’attività con l’insegnante che segue l’alunno straniero; • valorizzare la cultura “altra”.
Il protocollo di accoglienza della Scuola costituisce la base sulla quale verrà costruita una rete di raccordo ed integrazione delle istituzioni scolastiche e del Servizio Sociale del Comune. “Tutto ciò avrà il fine di garantire ad ogni alunno straniero il diritto fondamentale all’istruzione e alla promozione della propria personalità. Le scuole, possibilmente con azioni in rete, vorranno, pertanto, sollecitare o assecondare attivamente le iniziative degli Enti locali e/o di altri soggetti a livello istituzionale per l’adozione di misure di prevenzione, orientamento e controllo circa l’assolvimento dell’obbligo scolastico. Si rivela poi di fondamentale importanza l’instaurazione di un attento e proficuo rapporto tra le scuole e le famiglie dei minori iscritti, eventualmente facilitato dall’intervento di mediatori culturali e di operatori del volontariato sociale e di associazioni interculturali”.
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INCLUSIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
E’ importante che il bambino con DSA riceva un adeguato supporto nel percorso scolastico che tenga conto delle sue difficoltà e che derivi soprattutto da una efficace collaborazione tra scuola, famiglia e operatore sanitario. La diagnosi, che deve essere eseguita da un professionista esperto, consente di mettere in atto aiuti specifici, tecniche di riabilitazione e di compenso, nonché alcuni semplici provvedimenti della modifica della didattica a favore dei ragazzi con DSA e contenute nelle direttive Ministeriali (Prot. n. 4099/A/4 del 5/10/2004), come ad esempio la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti, l'uso della calcolatrice e/o del computer. Tali provvedimenti devono poter essere utilizzati anche nei momenti di valutazione, compresi gli Esami di Stato (Legge 170 /10) - Art.2 Finalità: e) “Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti”; Decreto applicativo (n.5669/) - Art. 6 Forme di verifica e valutazione: “La valutazione scolastica, periodica e finale degli alunni e degli studenti con DSA deve essere coerente con gli interventi pedagogico-didattici di cui ai precedenti articoli”; DPR N. 122 del 22.06.2009 - Regolamento della Valutazione -Art. 10 Valutazione degli alunni con DSA: “Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti […] devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei”.
Per favorire una progettualità che risponda in modo mirato alle esigenze degli studenti con DSA, la nostra Scuola prevede la compilazione del "PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO STUDENTI DSA" (PDP). Per predisporre adeguati interventi personalizzati per un allievo con DSA occorre conoscere bene:
� Diagnosi (quale e quando) � Punti forti / Punti deboli � Stile cognitivo � Metodo di studio
Le scelte didattiche e i cambiamenti metodologici e di gestione che si devono fare per aiutare un alunno con DSA si rivelano utili a tutti gli allievi, perché rendono più efficace la pratica didattica, più consapevole il metodo di studio, più duraturi e profondi gli apprendimenti.
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In favore degli alunni con DSA vengono attuati interventi individualizzati/personalizzati. Per didattica individualizzata si intende l’attività di recupero individuale che può svolgere l’alunno per potenziare determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio... Le attività individualizzate possono essere svolte nelle fasi di lavoro individuale in classe o in momenti ad esse dedicati, secondo tutte le forme di flessibilità del lavoro scolastico consentite dalla normativa vigente. La didattica personalizzata, anche sulla base della Lg. 53/2003 e del DL. 59/2004, calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo consapevole delle sue preferenze e del suo talento. Le attività personalizzate possono essere svolte attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo di ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, ecc.) l’attenzione agli stili di apprendimento... Per le misure dispensative, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti:
� Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline.
� Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e per lo studio a casa. (a 30% in più secondo Linee guida)
� Organizzazione di interrogazioni programmate. � Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del
contenuto e non della forma. Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati:
� La sintesi vocale (lettura ascolto) � Il registratore (per gli appunti) � I programmi di videoscrittura con correttore ortografico � La calcolatrice � Altri strumenti tecnologicamente meno evoluti, quali tabelle, formulari, mappe
concettuali, etc. Verifiche:
� Verifiche brevi e frequenti, su porzioni di programma � Inserire item basati su linguaggi visivi � Lasciare alcuni esercizi facoltativi /dare più tempo � Nelle verifiche di storia, geografia… inserire domande aperte e test strutturati � Nelle verifiche di grammatica inserire elenchi dei termini specifici necessari o
dare schemi, formulari da consultare � Nel proporre test con risposta a scelta multipla fare attenzione alla lunghezza
degli item.
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INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo che necessita di educazione speciale individualizzata e finalizzata all’inclusione.
Dalla direttiva del 27 dicembre 2012
“…ogni alunno, in continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”.
Con la C.M. n.8 del 6 marzo 2013 vengono fornite le indicazioni operative:
• L’attivazione del GLHI che assume la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), con il preciso compito di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES.
• L’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e/o dispensative, nella prospettiva di inclusività di tutti gli alunni.
• Redazione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.
Le metodologie e le strategie didattiche devono essere volte a:
• ridurre al minimo i modi tradizionali di “fare scuola”;
• sfruttare i punti di forza di ciascun alunno;
• utilizzare mediatori didattici diversificati;
• favorire attività di tipo laboratoriale;
• far leva sulla motivazione ad apprendere.
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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
DEI MINORI ADOTTATI Il nostro Istituto ha aderito ad un Protocollo di buone prassi per l’accoglienza di minori
adottati, il fine è quello di creare una rete di supporto, comunicazione e collaborazione fra
scuola, famiglia, servizi preposti ed Enti autorizzati.
La scuola, nell’ottica dell’accoglienza e inclusione, assume un atteggiamento di
disponibilità all’ascolto dei bisogni e di continua collaborazione con la famiglia per
garantire adeguate modalità d’inserimento e di integrazione, utilizzando risorse e
strategie condivise e agevolando il dialogo, la relazione e la cooperazione fra tutte le parti
coinvolte.
INTEGRAZIONE NEL TERRITORIO In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’Istituto intende:
• riconoscere la valenza formativa del territorio socioculturale e naturale esterno alla
scuola;
• dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali;
• maturare nell’alunno la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive;
• integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali;
• dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni.
Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il
rapporto fra la scuola e le altre agenzie educative del territorio, anche allo scopo di
rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile.
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MODALITÀ D’ INTERAZIONE CON IL TERRITORIO Ambito culturale
• Realizzazione di iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante intese, accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici.
• Promozione della biblioteca come centro di ricerca e studio polivalente non solo per gli alunni ma per tutta la cittadinanza , anche in collaborazione con le circoscrizioni comunali.
• Uso degli strumenti informatici e delle tecnologie multimediali come veicolo di conoscenza e di connessione con altre realtà, anche attraverso la partecipazione a progetti nazionali e locali e la collaborazione con scuole superiori ad indirizzo tecnico-scientifico.
• Potenziamento dello studio delle lingue comunitarie, attraverso l’uso dei laboratori linguistici e degli strumenti informatici anche in rete locale.
• Partecipazione ad attività culturali a livello locale, nazionale ed internazionale e confronto sull’attività di ricerca-azione con altre scuole.
• Giochi studenteschi sportivi. • Partecipazione a gare e concorsi esterni. • Divulgazione delle iniziative scolastiche e dei materiali didattici prodotti tramite il
sito web d’istituto.
Ambito metodologico
• Attività di ricerca ed esplorazione sul territorio • Lezioni in ambienti didattici decentrati (ambienti naturali, musei, cinema, teatro…)
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COLLABORAZIONI CON ENTI PUBBLICI E PRIVATI DEL
TERRITORIO
Progetto Nazionale MIUR-CONI-CIP-PCM
“SPORT DI CLASSE” Primaria
Impegno congiunto del Ministero dell’Istruzione,
Università e Ricerca (MIUR), del Comitato
Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e della
Presidenza del Consiglio dei Ministri, per
promuovere l’educazione fisica fin dalla scuola
primaria e favorire i processi educativi e formativi
delle giovani generazioni. L’efficacia di interventi
qualificati sull’attività fisica e la coordinazione
motoria, permettono di diffondere tra i giovani
l’idea che lo sport sia una sana abitudine
quotidiana che favorisce un corretto stile di vita
(direttive dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità). Il progetto coinvolge tutte le classi di
quarta e quinta).
Associazione culturale ed ambientale: “LE TERRE DI FEDERICO”
Percorsi finalizzati a promuovere le bellezze del
territorio dell’Italia Meridionale con attività a
carattere culturale ed ambientale attraverso
viaggi d’istruzione.
Libreria “HAMELIN”
Percorsi di promozione alla lettura in forma animata e creativa.
Apulia FlavoursComunication (Cultura Alimentazione Sport)
Laboratori didattici e viaggi fuori classe.
Associazione culturale
“Just immagine” Cinema a colazione
Progetto didattico di approfondimento
filmografico di titoli vicini alla prospettiva
dell’infanzia e dell’adolescenza e sociale.
Attività finalizzate a svilupparel'edutainment.
Cooperativa Re Artù
(Religione Arte Turismo)
Valorizzazione, promozione e fruizione del
patrimonio storico, artistico, culturale e
gastronomico della città di Bitonto e del territorio
pugliese.
Social LAB Percorso di educazione alimentare finalizzato a
far comprendere in maniera giocosa le
caratteristiche e le proprietà della frutta e della
verdura.
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Masseria didattica “Lama Balice”
Laboratori didattici finalizzati alla conoscenza
delle attività agricole dei cicli produttivi e della
biodiversità animale e vegetale.
Associazione culturale “Us Art Lab”
Percorso di teatro: TEMPOFAVOLANDO
Coop. ULIXES
Percorsi di educazione ambientale e turismo
sostenibile.
Artist Mind Production Musical e Show
Proposta spettacolo teatrale “ L’isola del tesoro”
presso il Palaflorio di Bari
Associazione “Progetto Continenti”
Percorso di sensibilizzazione e raccolta fondi per i
bambini dell’Etiopia.
AIRC
Sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca
MUSEO ARCHEOLOGICO
“Fondazione De Palo-Ungaro”
Laboratori manipolativo-creativi
Appuntamenti annuali:
� Giornate dell’accoglienza finalizzate a favorire l’inserimento (classi prime Scuola Primaria e sezioni di Scuola dell’Infanzia)
� Festa dei nonni
� Festa del Natale
� Spettacoli di fine anno
� “Incontri” con il teatro, il cinema, il museo, il territorio per una continuità tra scuola e territorio;
23
SCUOLA INFANZIA
“Così… per Gioco” dell’ A.S.D. e
Culturale “Laureati in Movimento” :
a crescere bene si incomincia da
piccoli.
Il percorso si avvale della presenza di esperti
dell’A.S.D. e Culturale “Laureati in Movimento”,
che incontreranno i bambini della S.I. affiancando
l’insegnante.
Sarà svolto dal 05/11/2018 al 31/05/2019 e
coinvolgerà i bambini di 4 e di 5 anni di tutte le
sezioni dei plessi Papa Giovanni XXIII, M.G.Murgolo
e De Amicis e i bambini di cinque anni della sez. B
del plesso Collodi.
Percorso di educazione ludico-motoria che,
prendendo le mosse dal gioco nelle sue molteplici
forme e radici culturali, favorirà la piena
integrazione tra i bambini, la socializzazione, la
corretta condotta alimentare, l’acquisizione di un
corretto stile di vita.
LIBRERIA HAMELIN
“A scuola … Ti racconto e ti InCanto” un laboratorio di
sonorizzazione della fiaba presso la libreria e la scuola .
Sarà svolto nel mese di marzo/ aprile, durante la
compresenza delle insegnanti che adotteranno la
flessibilità oraria. Plesso Papa Giovanni XXIII.
Progetto Comunale
“dell’ASSOCIAZIONE PANACEA”
Laboratorio di Musicoterapia, condotto dalla dott.ssa
Antonella Apollonio che coinvolgerà tutti i bambini di
tutte le sezioni di Scuola Infanzia per un totale di 6
incontri.
Progetto Comunale di
EDUCAZIONE STRADALE
Percorso condotto da una vigilessa che coinvolgerà i
bambini di cinque anni, per un totale di tre incontri di
un’ora ciascuno, per ogni plesso di S.I.
FILOSOFIACOIBAMBINI
Approccio alla didattica filosofica che stimola la
riflessione e la logica.
24
IL CALENDARIO SCOLASTICO
Inizio delle attività 17 settembre 2018: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria Inizio servizio mensa Scuola dell’Infanzia 23 ottobre 2018 Termine del 1° quadrimestre 31 gennaio 2019 nella Scuola Primaria Termine delle attività: 12 giugno 2019 nella Scuola Primaria 29 giugno 2019 nella Scuola dell’Infanzia Non si terranno lezioni nei seguenti giorni:
• 1 novembre 2018 (Tutti i Santi)
• 2-3 novembre 2018 (Festività riconosciute dalla Regione)
• 8 dicembre 2018 (Festa dell’Immacolata)
• dal 24 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019 (Vacanze natalizie)
• 4-5 marzo 2019 (Recupero anticipo inizio anno scolastico SP-SI)
• dal 18 aprile al 24 aprile 2019 (Vacanze pasquali)
• 25 aprile 2019 (Anniversario della Liberazione)
• 26 aprile 2019 (Recupero anticipo inizio anno scolastico SP-SI)
• 1 maggio 2019 (Festa del lavoro)
• 26 maggio 2019 (Festa del Santo Patrono)
• 2 giugno 2019 (Festa nazionale della Repubblica)
25
ARTICOLAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Curricolo di base e potenziamento dell’offerta formativa della Scuola Primaria
Il Tempo Scuola viene considerato dalla nostra Scuola un elemento determinante per la realizzazione del Progetto Educativo e parte del tessuto connettivo della proposta formativa.
Pertanto, Tempo e relativa Gestione non rivestono aspetti di puro carattere organizzativo, ma assumono precisa rilevanza in base:
• Ai bisogni delle famiglie • Alla flessibilità nella gestione organizzativo – pedagogica delle scansioni temporali • Rapporto gruppo classe ed attività per piccoli gruppi • Relazione “tempo gioco” e “tempo di apprendimento”.
La normativa vigente (Legge 169/08 e Regolamento attuativo) prevede le seguenti opzioni:
• 24 ore settimanali; • 27 ore settimanali (curricolo di base); • 30 ore settimanali (curricolo potenziato), compatibilmente con le disponibilità
dell’organico; • 40 ore settimanali (tempo pieno).
Peraltro, lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni.
Nel nostro Istituto, attualmente,tutte le classi funzionano con un curricolo di base a 27 ore.
Il monte ore settimanale delle attività di insegnamento è così articolato: Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Lingua italiana 7 6 6 6 6 Lingua Inglese
1 2 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 Matematica 6 6 5 5 5
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Scienze 2 2 2 2 2 Tecnologia ed informatica
1 1 1 1 1
Musica 1 1 1 1 1 Arte e immagine 1 1 1 1 1 Educazione fisica
2 2 2 2 2
Religione/attività alternative
2 2 2 2 2
Totale ore 27 27 27 27 27
ORGANIZZAZIONE SETTIMANALE Il quadro orario settimanale, pur rispettando il monte ore complessivo obbligatorio, terrà conto delle esigenze didattiche dell’insegnamento per un utilizzo ottimale delle risorse tempo.
Pertanto si farà fede al seguente orario
Orario settimanale Scuola primaria
Classi I , II, III, IV,V
Dal lunedì al giovedi 8,05 – 13,35 Venerdi 8,05 – 13,05
Orario settimanale Scuola dell’Infanzia
Tutti i Plessi
Dal lunedì al venerdì 8, 05 – 16, 05 8, 05 – 13, 05 (in assenza di mensa)
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PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le attività curriculari si integrano da diversi anni con progetti di particolare rilevanza. Essi offrono la possibilità di incontro con persone, ambienti e linguaggi nuovi costituendo occasioni formative uniche di apertura al territorio e alle sue risorse. I progetti, in parte comuni a tutte le Scuole dell’Istituto, in parte differenziati per plesso e/o per classi afferiscono nell’insieme alle seguenti principali aree:
1. Legalità 2. Continuità 3. Educazione ambientale 4. Potenziamento / inclusione
Alla loro realizzazione contribuiscono, inoltre, le uscite sul territorio, le visite d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali e la partecipazione ai concorsi che ciascun team docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi. Ogni progetto, accompagnato da una scheda completa nella declinazione degli obiettivi, nella metodologia, nella documentazione e verifica, è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa.
Progetti PTOF 1 C.D. “N. Fornelli” A.S. 2018/19 e Ampliamento dell’Offerta Formativa
PROGETTI DI CIRCOLO
TITOLI (tempo di attuazione)
CLASSI FINALITA’/OBIETTIVI INSEGNANTI (n. di ore)
“IO LEGGO PERCHÉ” (dal 20 al 28 ottobre)
Scuola Primaria e
Infanzia
Sensibilizzare e
promuovere la lettura.
Rendere la lettura
un’abitudine sociale
diffusa e riconosciuta.
Ampliare il patrimonio
librario della biblioteca
scolastica dell’Istituto.
Tutti
“CODEWEEK”
(dal 6 al 21 ottobre)
*Scuola Primaria
-Stimolare gli alunni
all’apprendimento del
problem solving,del
coding e del pensiero
computazionale
Tutti
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CONTINUITA’
“L’AQUILONE DELL’AMICIZIA”
(26-29-30-31ottobre e
dal 12 al 16novembre)
-Bambini di 5 anni
dei 4 plessi:
“De Amicis,
“M. Murgolo”, “Papa
Giovanni XXIII”,
“Collodi” e bambini
delle classi prime:
1^A - 1^B
1^C - 1^D
1^E - 1^F
-Favorire il
coinvolgimento degli
alunni in comportamenti
e relazioni sociali
costruttivi.
-Promuovere percorsi di
crescita in un contesto di
convivenza civile e
democratica.
-Tutti i docenti della
Scuola dell’Infanzia e
delle classi prime della
Scuola Primaria
(senza oneri)
“SALVIAMO L’ARCOBALENO”
(5 - 6 dicembre dalle
16.00 alle 19.30)
-Bambini di 5 anni
dei 4 plessi:
“De Amicis
“M. Murgolo”
“Papa Giovanni
XXIII”
“Collodi”
5^A - 5^ C
-Soddisfare le esigenze
interiori di sicurezza e
d’identità.
-Consentire ai bambini un
approccio alla scuola
primaria che li faccia
sentire parte attiva della
comunità scolastica.
-Progettare e realizzare
lavori di gruppo in un
clima di reciproca
collaborazione.
• Natola R.
• Santoruvo R.
• Saulle F.
• Sorgente A.
• Tarantino V.
• Castro F.
• Lorusso F.
• Lucarano L.
• Mancini M.G.
• Perrini B.
• Salierno I.
• Sicolo A.
• Caldarola C.
• Carluccio A.
• Leccese C.
• Morgese G.
• Murgolo L.
• Vitucci L.
• Carbone D.
• Rizzi A.
• Battaglia A.
• Ciccarone E.
• Milo C.
• Rienzo V.
• Delvino Luciana
• Licinio Annalisa
• Vino Annamaria
• Minenna
Francesca
• Schiavone Maria
29
5^ B
5^D
5^E – 5^F
5^ G
• Mastronicola
Francesca
• Liso angela
• De Santis
Innocenza
• Muschitiello Maria
• Fusari Rosaria
• Piscopo Filomena
• Ruggiero
Arcangelo
• (sost.
SummoAnna,
• Carbonara Maria
Antonietta,
Rossiello
Vincenza)
• Sicolo Teresa
• (sost. Maffei
Vincenza)
(tutti senza oneri)
ANZIBAM
Scuola Infanzia e
Primaria
-Favorire relazioni efficaci
tra bambini e anziani.
Tutti
(senza oneri)
NATALE IN … CANTO! (Extracurricolare per la Scuola dell’Infanzia e Primaria)
� SCUOLA INFANZIA:
Plesso “De Amicis”
• Natola Rosalba 8h
• Santoruvo Rita 8h
• Sorgente
Addolorata 8h
• Saulle Francesca
8h
(con oneri)
Inizio: novembre
Fine: dicembre
Plesso “M. Murgolo”
-Accogliere la diversità
attraverso i valori del rispetto e
della tolleranza.
-Promuovere l’educazione alla
legalità e alla solidarietà. -
Comprendere che la diversità è
una ricchezza
-Assumere atteggiamenti di
• Castro Franca 8h
• Lorusso Flora 8h
30
• Lucarano Lucia 8h
• Mancini M.G .8h
• Perrini Berenice
8h
• Sicolo Anna 8h
(con oneri)
Plesso “Papa
Giovanni XXIII”
• Caldarola Concetta
8h
• Carluccio
Antonietta 8h
• Leccese Concetta
8h
• Morgese Grazia 8h
• Murgolo Lucia 8h
• Vitucci Lucia 8h
(con oneri)
Plesso “Collodi”
accoglienza e di inclusione nei
confronti dell’altro.
-Riconoscere alcuni linguaggi
simbolici (il presepe, canti,
festa) tipici del vissuto
religioso.
-Vivere il messaggio natalizio
come momento ricco di
esperienze da condividere
• Battaglia Anna 8h
• Carbone
Domenica 8h
• Ciccarone
Elisabetta 8h
• Fallacara Angela
8h
• Milo Caterina 8h
• Parisi Nicoletta 8h
• Rienzo Vincenza
8h
• Rizzi Antonia 8h
(con oneri)
NATALE IN … CANTO!
� SCUOLA PRIMARIA
Classi prime
seconde, terze
quinte
• Salierno Anna 8h
• Mastro Teresa 8h
• D’Aucelli Anna 8h
• Degennaro Teresa
8h
• Allegretta Nunzia
8h
• Leccese Anna 8h
• Antonino Concetta
8h
• Annese 8h
• Lozito Domenica
8h
• Perrino Angela 8h
• Lovero Maria 8h
31
(con oneri )
PROGETTI CURRICOLARI - Scuola Primaria A.S. 2018/2019 (senza oneri)
TITOLI (tempo di attuazione)
CLASSI FINALITA’/OBIETTIVI INSEGNANTI n. di ore
“LEGGER…MENTE”
Inizio: Ottobre
Fine: Maggio
2^A
-Essere motivati alla
lettura
• Lozito Domenica
• Annese Diana
“TUTTI IN SCENA”
Inizio: ottobre
Fine: dicembre
2^A
-Imparare ad
esprimersi con la voce
e con il corpo.
-Sviluppare
competenze sociali e
civiche.
• Lozito Domenica
• Leccese Anna
• Annese Diana
“CODING@SCUOLA Inizio: Ottobre
Fine: Maggio
2^A
-Sviluppare le abilità di
lavoro di gruppo,
l’attenzione, la
concentrazione e la
memoria.
-Sviluppare il pensiero
creativo divergente.
-Incrementare le
competenze logiche e
decisionali.
• Lozito Domenica
• Annese Diana
Progetto di Scienze:
“MI TRASFORMO” Inizio: Febbraio
Fine: Aprile
Interclasse di terza
-Conoscere le varie fasi
del metodo scientifico
sperimentale.
• Cannito Teresa
• Catucci Teresa
• Lovero Maria
• Sblendorio
Dominga
Progetto Accoglienza :
“IL FIORE DELLA GENTILEZZA”
Progetto lettura:
“I libri ali per volare”
Progetto recupero e
supporto alla classe.
Progetto legalita’:
QUATTRO PASSI IN COMPAGNIA TRA…DIRITTI, DOVERI, RESPONSABILITA’”
Interclasse di quarta
-Conoscere le regole
che permettono il
vivere comune,
spiegarne la funzione e
rispettarle.
-Analizzare gli elementi
di una storia e le
relazioni di causa-
effetto.
-Esplorare le
potenzialità di una
storia attraverso la
lettura espressiva e la
drammatizzazione.
-Sviluppare la
consapevolezza che
l’ambiente scolastico è
• Sotero Grazia
• Piglionica Maria
• Schiavone Maria
• Ruggiero Arcangelo
• Cazzolla Angela
• Moretti Nella
• Gentile Angela
• Schiavone
Francesca
• Mancini Paola
• Fornelli Cecilia
• Minenna Francesca
• Putignani Maria
• Devanna Sabina
32
(Tutto l’anno
scolastico)
luogo deputato alla
lealtà, al rispetto, alla
gentilezza, alla
solidarietà e
all’accoglienza delle
diversità.
“CONOSCERE BITONTO”
Inizio: Marzo
Fine: Aprile
4^C
-Conoscere il territorio
bitontino.
• Schiavone
Francesca
“EMOZIONI TRA LE RIGHE”
Inizio: Gennaio
Fine: Maggio
5^A
5^B
5^C
5^D
5^E
5^F
5^G
-Vivere il libro come
strumento di ricerca, di
gioco, di
approfondimento, di
conoscenza.
• Le docenti
assegnate alle
classi indicate.
“CANTIAMO INSIEME” Inizio: Ottobre
Fine: Maggio
5^B
2^A
Utilizzare la voce e gli
strumenti musicali
• Mastronicola
Francesca
• Liso Angela
• Lozito Domenica
• Leccese Anna
• Annese Diana
PROGETTI EXTRACURRICULARI - Scuola Primaria A.S. 2018/2019 (con oneri)
TITOLI (tempo di attuazione)
CLASSI FINALITA’/OBIETTIVI INSEGNANTI n. di ore
“TEMPOFAVOLANDO”
Inizio: gennaio/febbraio
Fine: maggio/giugno
1^ C
1^ D
-Promuovere la
sensibilizzazione all’ascolto,
potenziando la creatività e
la capacità di comunicare.
• Valentino Domenica
20h
• Salierno Rosalia 10h
• Politi Emma 10h
• Chiappperini
Rosanna 10h
(con oneri)
33
“IL MARE NASCONDE LE STELLE” (Progetto curricolare ed
extra)
Inizio: Ottobre
Fine: Giugno
2^F
-Approfondire lo studio
delle tecniche e delle
metodologie delle arti
drammatiche, uso della voce
e movimento scenico.
- Favorire un percorso di
studio interdisciplinare
avendo come focus il
VALORE DELL’AMICIZIA e
la DIVERSITA’.
• Ruggiero Maria
Angela 30h
• Cannito T. 10 h
(con oneri)
“PASSEGGIANDO NELLA PREISTORIA”
Inizio : gennaio
Fine: aprile
3^E – 3^F
- Saper ricercare fonti.
- Saper elaborare nuove
conoscenze e trasferirle per
nuove competenze.
• Lovascio Rita 16h
• D’elia Filomena 16h
(con oneri)
“A TEATRO CON …IL PICCOLO PRINCIPE”
Inizio: Gennaio
Fine: Maggio
4^A
-Sviluppo della conoscenza
di sé.
-Sviluppo di capacità
creative, espressive,
motorie e di ascolto.
• Sotero Grazia 20h
• Piglionica Maria 10h
(con oneri)
“IL GRANDE GIGANTE GENTILE VA IN SCENA”
Inizio: metà ottobre
Fine: metà dicembre
4^B
-Acquisire la coscienza della
propria dimensione
emozionale per sviluppare
la consapevolezza del valore
della persona e della
solidarietà.
• Cazzolla Angela 15h
• Moretti Gaetana 15h
(con oneri)
“LA MERAVIGLIA DEL NATALE”
Inizio: Novembre
Fine: Dicembre
4^C
-Sviluppare rapporti di
inclusione e legalità, di
amicizia e condivisione,
• Schiavone Francesca
12h
• Schiavone Maria 12h
• Mancini Paola 12h
• Ruggiero Arcangelo
12h
(con oneri)
“CRESCERE IN MUSICA”
Inizio: Novembre
Fine: Febbraio
4^D
-Favorire la capacità di
ascolto e la comprensione
dei fenomeni sonori e dei
messaggi musicali.
• Fornelli Cecilia 10h
• Gentile Angela 10h
(con oneri)
“LeggiAMO… operiAMO…insceniAMO” Inizio: novembre
4^E
-Favorire l’acquisizione di
nuove competenze
linguistiche.
-Potenziare la capacità di
ascolto, le capacità creative
• Putignani Maria 8h
• Devanna Sabina 8h
(con oneri)
34
Fine: dicembre ed espressive.
-Potenziare e rafforzare la
conoscenza del sé e
dell’altro.
-Educare al rispetto
dell’altro, alla
collaborazione e alla
cooperazione.
“INCONTRO CON L’ALTRO”
Inizio: Febbraio
Fine: Maggio
5^A
5^C
5^E
5^F
5^G
3^A
3^B
-Accettare e rispettare
l’altro.
-Promuovere la capacità di
socializzare e integrare.
-Partecipare a scambi
comunicativi in modo
pertinente ed adeguato alla
situazione.
-Esprimere vissuti ed
emozioni in modo sempre
più adeguato.
-Essere disponibili al
confronto e rispettare le
opinioni altrui.
-Sviluppare l’accoglienza.
• Licinio Annalisa 8h
• Delvino Luciana 8h
• Vino Annamaria 8h
• Piscopo Floriana 8h
• Fusari Rosaria 8h
• De Santis Innocenza
8h
• Carbonara
Mariantonietta 8h
• Rossiello Vincenza
8h
• Sicolo Teresa 8h
• Summo Anna 8h
• Acquafredda Rosa 8h
• Minenna Francesca
8h
(con oneri)
“TEATRO A SCUOLA” Inizio: Ottobre
Fine: Giugno
5^B
-Imparare ad esprimersi con
la voce ed il corpo.
-Imparare a stare insieme
rispettando le regole.
• Mastronicola
Francesca 15h
• Liso Angela 15h
(con oneri)
35
PROGETTI PER L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA NELLA SCUOLA INFANZIA
PROGETTI CURRICULARI CON ESPERTI ESTERNI Scuola Infanzia
PLESSO PAPA GIOVANNI XXIII :
1)Filosofiacoibambini sarà svolto con l’esperta dott.ssa Marica Masciale in 7 incontri che si
svolgeranno dal 26 ottobre al 14 dicembre 2018 durante la compresenza delle insegnanti che
adotteranno la flessibilità oraria. I laboratori coinvolgeranno i bambini di 4 anni suddivisi in due
gruppi: 1° dalle ore 10.30 alle ore 11.15 - 2° dalle ore 11.15 alle ore 12.00
2)Progetto “A scuola…Ti racconto e ti InCanto” con Gianna Lomangino e la Libreria Hamelin. 1
laboratorio di un’ora che coinvolgerà tutti i bambini del plesso . Sarà svolto nel mese di marzo/ aprile,
durante la compresenza delle insegnanti che adotteranno la flessibilità oraria.
PLESSO DE AMICIS : 1)Filosofiacoibambini sarà svolto con l’esperta dott.ssa Marica Masciale. Il progetto è diretto ai
bambini di cinque anni e si svolgerà durante la compresenza delle insegnanti, adottando
eventualmente la flessibilità oraria. Si realizzerà nella seconda parte dell’anno scolastico.
PROGETTI EXTRACURRICULARI - Scuola Infanzia A.S. 2018/2019
TITOLI
(tempo attuazione)
PLESSI
FINALITA’/OBIETTIVI
INSEGNANTI n. di ore
“FESTEGGIAMO INSIEME”
Inizio: Maggio
Fine: primi di giugno
Plesso “De Amicis”
-Usare linguaggi
espressivi differenti
per trasmettere
emozioni e sentimenti.
Tutti i docenti ad
esclusione della
docente Tarantino
Vincenza
(senza oneri) “UN MONDO SENZA CONFINI”
Inizio: Maggio
Fine: Giugno
Plesso “M. Murgolo”
-Favorire percorsi di
gruppo atti alla
costruzione di rapporti
positivi con gli altri.
Tutti
(senza oneri)
“CANTA…FAVOLANDO”
Inizio: Maggio
Fine: Giugno
Plesso “Papa Giovanni
XXIII”
-Conoscere, rispettare
e amare l’ambiente e il
proprio territorio.
Tutti
(senza oneri)
“IL FESTIVAL DEI COLORI” Inizio: 20 maggio
Fine: 4 giugno
Plesso “Collodi”
(bambini di 5 anni)
-Interagire con gli altri
nei giochi di
movimento, nella
musica, nella danza e
nella comunicazione
espressiva.
• Battaglia A.
• Parisi N.
• Milo C.
• Ciccarone E.
• Carbone D.
• Rizzi A.
• Fallacara
• Rienzo V.
(senza oneri)
36
1-2-3- JUMPING
PLESSO “De Amicis”
(Bambini di 4 e 5 anni
sez. B)
-Migliorare le capacità
di ascolto, di
attenzione, di
comprensione e di
memorizzazione.
-Acquisire gli elementi
lessicali del nuovo
codice linguistico.
-Saper utilizzare i
vocaboli legati alla
realtà quotidiana del
bambino.
• Tarantino
Vincenza
h?
(Con oneri)
PROGETTI AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA 2018/19 1. Visite guidate e i viaggi d’ istruzione 2. Progetti area a rischio – se banditi
3. Progetto “La Filosofiacoibambini” – laboratori di formazione per la Scuola Primaria e dell’Infanzia
4. Progetti Lingua Inglese alunni sc. Primaria-Infanzia (finanziamento delle famiglie) eventuali 5. Progetto Sport di Classe promosso da MIUR, CONI e CIP destinato agli alunni delle classi 4 e 5
della scuola Primaria. 6. Progetti Piani di Miglioramento (anche in rete) 7. Progetto “Così per gioco” attività complementare di educazione fisica per primaria e infanzia
8. Programma “Frutta e verdura nelle scuole” anno scolastico 2018/19 destinato agli alunni della
scuola primaria su autorizzazione e finanziamento
9. POFT: Piano dell’Offerta Formativa Territoriale - su nuova proposta dell’Ente Locale alunni
primaria e infanzia.
10. Piani Integrati PON FSE 2014-2020:
• Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo
(FSE).Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche
mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff.
Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità –espressione
creativa espressività corporea);
Azione 10.2.2. Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue
straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.).
PON FSE - COMPETENZE DI BASE IN CHIAVE INNOVATIVA
TITOLO PROGETTO:“ARCOBALENO DELLE EMOZIONI “ (SCUOLA INFANZIA)
PROGETTO
SCUOLA INFANZIA
MODULI
3
FINALITÀ/OBIETTIVI
DESTINAT
ARI
PON FSE Asse I –
Istruzione – FSE
1 - EMOZIONI IN GIOCO (Linguaggi)
- Imparare a riconoscere le emozioni
che si provano, attraverso le
occasioni e il piacere di creare,
sperimentare e inventare situazioni
di gioco e di scoperta.
20alunni
anni 5
37
2 - GIOC’ARTE
20 alunni
anni 5
Ob. Specifico 10.2.
Azione 10.2.1.
SCUOLA INFANZIA
Potenziamento
delle
competenze di base in chiave innovativa a
supporto
dell’offerta
formativa
“ARCOBALENO DELLE EMOZIONI “
3 - 'CREATIVA...mente...ARTISTI'
- Stimolare, attraverso attività di
gruppo, a saper stare con gli altri
divertendosi nel rispetto
reciproco e comunicando non solo
con il linguaggio verbale, ma anche
attraverso il corpo e le arti creative
- Accrescere il bagaglio culturale dei
bambini fornendo nuovi stimoli e
aprendo nuovi orizzonti
- Sviluppare il piacere di esprimersi
liberamente attraverso l'uso del
colore
- Acquisire scioltezza, fiducia e
sicurezza nelle proprie potenzialità,
espressive, creative e manuali.
- Sviluppare la capacità di
osservazione, affinando di
conseguenza la capacità, percettiva.
- Sviluppare un atteggiamento di
accettazione e valorizzazione del
punto di vista dell’altro e delle
sue capacità espressive.
20 alunni
anni 5
• PON FSE Asse I – Istruzione – FSE Ob. Specifico 10.2. Azione 10.2.2. Potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa a supporto dell’offerta formativa
SCUOLA PRIMARIA
Titolo progetto “Cre…ATTIVA… mente INSIEME” SCUOLA PRIMARIA
MODULI 4
FINALITA’ DESTINATARI
1 “C’era una volta… un LIBRO”
(italiano)
-Sviluppare il gusto della lettura come esigenza di
vita quotidiana, come fonte di piacere, di
arricchimento culturale e di crescita personale
- Educare al piacere dell’ascolto, alla condivisione e
al confronto
- Fornire al bambino le competenze necessarie per
realizzare un rapporto attivo-creativo e costruttivo
con il libro
- Formare la persona sotto l'aspetto cognitivo,
affettivo- relazionale e sociale in sinergia
con gli attuali sistemi multimediali
PRIMARIA
20 alunni
Cl 1^2^
3^4^5^
38
2- LA “BOTTEGA” DELLA MATEMATICA
(matematica)
- Incentivare il gusto per la matematica, attraverso
esperienze significative,
comprendendo l’utilità nella vita pratica
- saper applicare le conoscenze e competenze in
contesti quotidiani allo scopo di compensare
svantaggi culturali, economici e sociali
-sviluppare le capacità astrattive e deduttive
- favorire l’autonomia operativa e il pensiero critico
- sviluppare dinamiche relazionali per lavorare in
gruppo
Sviluppare l’interazione tra sapere teorico e
pratica, attività laboratoriale e apprendimento
informale
PRIMARIA
20 alunni
classi 3^4^5^
3- “OFFICINE DEGLI AROMI”: PERCORSO
ECOLOGICO-NATURALISTICO
(Scienze)
- Stimolare l’osservazione, l’attenzione e la capacità
di discernimento
- Favorire la valorizzazione di ogni forma di
intelligenza e il riconoscimento positivo delle
differenze e loro convivialità
- Offrire occasioni in cui poter sperimentare
concretamente un senso di auto-efficacia e pro -
positività verso lo studio in generale
- Stimolare il rispetto delle regole del gruppo,
valorizzando forme di comportamento adeguato e
la capacità cooperativa
Favorire la creatività, l’autonomia, e la
partecipazione attiva e condivisa
20 alunni classi
1^2^3^4^5^
4- Windows on CLIL:
Content and Language Integrated Learning
(Inglese)
1.Sviluppare negli alunni una migliore padronanza
della lingua straniera attraverso lo
studio in L2 di contenuti disciplinari in situazioni di
apprendimento “reale”.
2.Formare ad una conoscenza "complessa" e
“integrata” del sapere.
3.Educare ad un approccio interculturale del
sapere.
- Migliorare le competenze linguistiche e le abilità
di comunicazione nella lingua orale, attraverso
l'aumento del tempo di esposizione alla lingua.
- Aumentare la propria motivazione verso le lingue
e le materie non linguistiche apprese.
- Accrescere l' apertura personale sull’Europa e il
mondo.
- Accrescere la conoscenza interculturale, il
rispetto e l’accettazione di altre
20 alunni classi
3^4^5^
***********************************
• PON FSE - Competenze di cittadinanza globale Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per
l’apprendimento” 2014- 2020. Avviso 3340 del 23/03/2017 “Potenziamento delle competenze di cittadinanza globale” Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2
Miglioramento delle competenze chiave degli allievi.
39
Azione 10.2.5 Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali
Sottoazione 10.2.5.A Competenze trasversali.
TITOLO PROGETTO: “Conoscere... per fare... per essere... CITTADINI DEL MONDO”
PROGETTO SCUOLA PRIMARIA
MODULI 5
FINALITA’ DESTINATARI
PON FSE Asse I –
Istruzione – FSE
Ob. Specifico
10.2. Azione 10.2.5.
SCUOLA
PRIMARIA
10.2
Miglioramento
delle
competenze
chiave degli
allievi.
10.2.5 Azioni
volte allo
sviluppo delle
competenze traversali
“Conoscere, fare, essere… CITTADINI DEL MONDO”
1-
Facciamo pace con il cibo
(cl 4^-5^)
2- A scuola con gusto (cl1^-2^)
3-
Giochiamo Insieme (cl 1^-2^)
4-
Sportivi… Insieme
(cl 3-4-5)
5- “ORO BLU… risorsa preziosa comune” (cl 3^ 4^
5^)
-Prendere consapevolezza
dell'importanza della cura della propria
persona
-Fornire le linee guida per una sana
alimentazione
-Far acquisire abitudini alimentari sane
stimolando l'abbandono di
comportamenti errati.
-Indirizzare ad un più generale
atteggiamento eco-sostenibile nei
confronti delle risorse del Pianeta
-Prendere consapevolezza del ruolo che
ha una corretta alimentazione
-Migliorare progressivamente la
conoscenza e la consapevolezza della
propria identità corporea e la cura della
propria persona (star bene);
-essere consapevoli delle opportunità
offerte dal gioco e dallo sport per lo
sviluppo di abilità prosociali (stare
insieme);
-riconoscere nell’attività motoria e
sportiva i valori etici alla base della
convivenza civile (star bene insieme);
-Sviluppare atteggiamenti e
comportamenti responsabili,
rispettosamente ecosostenibili e solidali
-riflettere sul concetto di cittadinanza
-educare al rispetto e all’accettazione del
“diverso da sé”
-riconoscere l’importanza dell’acqua per
l’equilibrio dell’ecosistema e per la vita
dell’uomo
-avvicinarsi a un consumo consapevole e
responsabile dell’acqua in un’ottica di
sostenibilità
-apprezzare la natura, l’ambiente e
prendersi cura dei propri spazi di vita
-creare attenzione alla coerenza fra il
sapere e l’agire, per realizzare una vera
educazione ambientale che si esprima in
comportamenti corretti
20 alunni
Per modulo
40
************************
11. Progetto “WEL.COM.E. Lab Laboratori di Welfare di/per Comunità Educanti”
Finanziato da Impresa sociale Con i Bambini - Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile -
Bando “Nuove generazioni”
FINALITA’ Promuovere processi e modelli di partecipazione in ambito educativo e sociale, per minori in fascia d’età 5-11 anni in contesti caratterizzati da periferizzazione in ambito urbano, sociale ed economico.
OBIETTIVI -Potenziare le competenze dei minori attraverso attività laboratoriali in ambito educativo e formativo,
rinforzando le competenze digitali e STEM;
-Promuovere e la valorizzare le comunità educanti, attraverso:
• percorsi e servizi di supporto alla genitorialità
• interventi di contrasto all’esclusione sociale ed economica.
PERCORSI educativi e formativi, rivolti ai bambini del nostro Istituto partner del progetto aperti al
contributo di tutte le comunità educanti.
L’intervento progettuale è stato strutturato in tre laboratori, come di seguito dettagliato:
‘EDU Lab’ - LA CITTÀ DEI PICCOLI Descrizione: percorso di urbanistica partecipata, dedicato all’elaborazione della visione di città e focalizzato su:
- spazi verdi
- luoghi di aggregazione
- mobilità
- la città del colore.
Obiettivi del percorso sono:
• agire sulla motivazione per contrastare l’abbandono scolastico;
• rafforzare il ruolo della scuola e di tutti gli attori del processo educativo;
• sviluppare il senso di riappropriazione degli spazi comuni;
• promuovere le competenze cognitive e non dei minori, anche in chiave di futura occupabilità.
OUTPUT: - applicazione digitale di progettazione urbanistica simulata, basata sul pensiero
computazionale e sul coding (mediante l’utilizzo di software dedicati).
- workshop di progettazione urbanistica partecipata
‘EDU Lab’ -‘U MEST D’ASC’. Descrizione: percorso di educazione ambientale focalizzato su:
- rifiuti e riciclo creativo;
- valorizzazione delle sapienze artigianali contadine
- orto intergenerazionale
Nel corso dei laboratori ci si potrà avvicinare, attraverso il coinvolgimento di anziani e “maestri artigiani”
alla conoscenza degli antichi mestieri, degli ambienti naturali locali, delle produzioni agricole tipiche.
OUTPUT: - esposizione temporanea allestita negli ambienti scolastici e aperta a tutte le comunità
cittadine, con gli studenti nel ruolo di guide e narratori;
- attivazione di Gruppi di Acquisto Solidale per la ‘vendita’ dei prodotti del riciclo creativo
e per le eventuali eccedenze di produzione dell’orto scolastico.
41
‘EDU Lab’ - ‘T.EX. – TIME’SEXPLORERS. Descrizione: percorso storico-culturale di conoscenza e valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico e culturale
locale. La conoscenza delle realtà archeologiche, artistiche e socio–culturali, è un momento importante per
la comunità in quanto si “ riappropria” delle sue tracce, attraverso la ricostruzione storica dei momenti che
ne hanno segnato il divenire nel tempo.
Obiettivo dell’azione è quello di:
• costruire percorsi e strumenti didattici mirati,
• realizzare strategie euristiche fondate sul recupero del patrimonio culturale sociale-storico del
territorio, conoscere, recuperare e valorizzare gli aspetti della tradizione,
• costituire poli museali permanenti come luogo di testimonianza del patrimonio locale e come
centro vivo di partecipazione e di ricerca, per rendere viva l’ identità storica della comunità ed
attuare il legame tra l’esperienza passata e la contemporaneità.
OUTPUT: - applicazione digitale di itinerari culturali, storico-archeologici e ambientali basati sul
pensiero computazionale e sul coding.
******************************
12. PROGETTI REGIONALI Piano Strategico Per La Promozione Della Salute Nella Scuola
TITOLO DEL PROGETTO: ARMONIE PER LA SALUTE A SCUOLA
FINALITA’ Diffondere le diverse espressioni musicali al fine di favorire il benessere scolastico e prevenire e/o ridurre
il disagio giovanile.
OBIETTIVI Formare ed informare il personale docente della scuola sulle possibilità che “El Sistema” Abreu offre nella
prevenzione del disagio e integrazione sociale e personale per un benessere diffuso; creare orchestre e
cori infantili .
DESTINATARI: alunni scuola primaria di età 6 -11 anni
LA METODOLOGIA: La metodologia è quella collaudata della didattica reticolare MusicaInGioco e della
peer-education utilizzate dal Sistema delle Orchestre infantili ispirato al metodo Abreu. L’attività musicale
è intesa, come “motore di sviluppo” della sicurezza individuale e della capacità di integrarsi con gli altri e,
in senso più generale, come mezzo per promuovere e sviluppare la capacità di “star bene insieme”.
VERIFICA/VALUTAZIONE
Verifiche in itinere e finali
******************************
TITOLO PROGETTO - OSPITALITÀ MEDITERRANEA
FINALITA’ Favorire l’adozione di stili di vita salutari e promuovere il potenziamento dei fattori di protezione (life
skill,) nella popolazione scolastica. Il bambino, reso consapevole dei propri comportamenti alimentari e
stile di vita, attraverso l’esperienza diretta che lo coinvolgerà dal punto di vista emotivo, percettivo e
cognitivo, è il protagonista del processo di apprendimento.
OBIETTIVI Favorire stili di vita salutari e promuovere il potenziamento dei fattori di protezione nei bambini.
DESTINATARI Alunni tra i 6 e gli 11 anni
METODOLOGIA
42
Didattica innovativa che attraverso un approccio esperenziale (compito di realtà) favorirà l’esplorazione
del mondo del cibo da diverse angolature così da incidere sui comportamenti e stili di vita in direzione della
promozione della salute. Brainstorming, discussioni, confronti, giochi, escursioni.
VERIFICA/VALUTAZIONE Verifiche in itinere e finali
*********************************
13. TITOLO PROGETTO – POLIBRIS- COMUNE BITONTO POR FESR PUGLIA 2014/2010 – Asse VI – tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali. Poli Librari innovativi specialistici Il progetto Polibris mira a costituire un sistema diffuso e specializzato di contenuti librari tradizionali e di
contenuti tecnologicamente avanzati…
Il progetto permetterà di realizzare un sistema policentrico costituito da 7 luoghi con vocazioni differenti di
cui la Biblioteca Comunale Rogadeo è il solo luogo già in funzione:
…………….
• Un centro biblioteca/mediateca/spazio tecnologico dedicato all’infanzia, alle famiglie e alle giovani
generazioni, ubicato presso il 1° C.D. “N. Fornelli”…
La biblio-ludo-mediateca sarà organizzata nelle aule del primo piano della scuola Fornelli e sarà allestita
con le seguenti forniture:
- Video proiettore e Avatar Multimediali
- Virtual BOX
- Desk Touch AR
- Touch WEB TV
- Postazioni WEB
- Diffusione sonora
PROGRAMMA SETTIMANALE POTENZIAMENTO S.P.
Ins. Vitale Maria ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05 I E
10.05-11.05 I E I E
11.05-12.05 I E I E I E
Ins. Di Biase Liana
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 V E IV B V E
9.05-10.05 V E V E IV B V E
10.05-11.05 V E V E V E
11.05-12.05 V E V E IV B
12.05-13.05 IV B
Ins. Cannito Teresa
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 III A
9.05-10.05
10.05-11.05 III A
43
11.05-12.05 III A III A
12.05-13.05 III A
13.05-13.35 III A III A
Ins. Leccese Anna
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 IV D IV D
9.05-10.05 IV D IV D IV D
10.05-11.05 IV D
11.05-12.05 IV D
Ins. Murgolo Anna
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05
10.05-11.05
11.05-12.05
12.05-13.05 V G V G
13.05-13.35 V G V G
Ins. Acquafredda Rosa
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05
10.05-11.05 III A
11.05-12.05 III A
Ins. Catucci Teresa Pasqualina
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 III G
9.05-10.05 III G III G
Ins. Cazzolla Angela Maria
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05 IV B
10.05-11.05 IV B IV B IV B
11.05-12.05 IV B
12.05-13.05 IV B
Ins. D’Aucelli Anna
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 II E
9.05-10.05 II E
Ins. Fornelli Cecilia
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
44
9.05-10.05 IV D
10.05-11.05 IV D IV D
11.05-12.05 IV D
12.05-13.05 IV D IV D
Ins. Gentile Angela
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05 IV B
10.05-11.05 IV E IV E
11.05-12.05 IV E
Ins. Lovascio Rita
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 III F
9.05-10.05
10.05-11.05 III F
11.05-12.05 III F
12.05-13.05 III F
Ins. Paolino Pasqua
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 III G III G
9.05-10.05 III G III G
10.05-11.05 III G III G III G III G
Ins. Piglionica Mariantonia
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05 IV A
10.05-11.05
11.05-12.05 IV A
12.05-13.05 IV A IV A
Ins. Putignani Maria
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05 IV E
10.05-11.05
11.05-12.05 IV E IV E IV E
12.05-13.05 IV E IV E
Ins. Sblendorio Maria Dominga
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05
9.05-10.05
10.05-11.05 II E
11.05-12.05 II E II E II E
45
Ins. Sotero Grazia
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 IV A
9.05-10.05 IV A
10.05-11.05 IV A IV A
11.05-12.05 IV A IV A
Ins. Fiore Sabrina
ore Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì
8.05-9.05 III F III F V G
9.05-10.05 III F III F III F III F
10.05-11.05 III F III F V G III F
11.05-12.05 III F V G V G
12.05-13.05 V G
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ARTICOLAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA CURRICOLO DI BASE DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
La progettazione annuale è stata elaborata dalle docenti tenendo conto delle grandi finalità enunciate dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia:
- Consolidare l’identità: imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in ambiente con relazioni sociali allargate, conquistare sicurezza, stima e fiducia in se stessi, ricoprire ruoli diversi e diverse forme di identità personale e culturale connessa alle differenze dei sessi e alla comprensione di altre culture.
- Sviluppare l’autonomia: capacità di orientarsi, di compiere scelte, di scoprire e interiorizzare valori, di pensare liberamente, di fare da sé e saper chiedere aiuto, di esprimere con diversità di linguaggi stati d’animo ed emozioni e sentimenti e assumere atteggiamenti via via più responsabili.
- Acquisire competenze: consolidamento delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive; produzione ed interpretazione di messaggi, sviluppo di capacità cognitive e valorizzazione di intuizioni, immaginazione ed intelligenza creativa, sviluppare l’attitudine a fare domande, a riflettere, a negoziare i significati.
- Avvio alla cittadinanza: essere in grado di scoprire gli altri, i loro bisogni, rispettando il pensiero e il punto di vista dell’altro avviando relazioni e dialoghi in modo da porre le fondamenta di un ambito mentale democratico, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo – uomo, uomo – natura.
Le insegnanti si organizzano e scelgono l’itinerario più opportuno per consentire ai bambini il miglior conseguimento dei risultati attraverso azioni educative atte a:
• motivare il bambino attraverso esperienze dirette, sia all’interno che all’esterno del contesto scolastico;
• approfondire ed analizzare eventi e problemi, per scoprire e costruire insieme il significato, il senso, le ragioni degli accadimenti e delle cose;
• promuovere la conquista dell’autonomia personale; • sollecitare le prime forme di rielaborazione delle esperienze, attraverso la
formulazione di previsioni, di congetture, di ipotesi, affinché ciascuno impari a mettere a confronto le proprie idee, a rivederle, a migliorarle e a verificarle insieme ai coetanei;
• favorire la rielaborazione cognitiva attraverso i sistemi simbolico – culturali;
47
• promuovere competenze sensoriali, motorie, linguistiche, cognitive, di riorganizzazione delle esperienze.
I traguardi di sviluppo delle competenze, previsti nella progettazione, sono suddivisi per livelli di età, in relazione ai seguenti Campi di Esperienza:
� IL SÉ E L’ALTRO � IL CORPO IN MOVIMENTO � IMMAGINI,SUONI,COLORI � DISCORSI E LE PAROLE � LA CONOSCENZA DEL MONDO
METODOLOGIA
Per consentire a tutti i bambini di conseguire i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze, è necessario che la scuola sia su misura di bambino, permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi distesi. Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all’espressività e alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti degli apprendimenti significativi. Alla base del nostro “agire quotidiano” ci sarà pertanto un’intenzionalità didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie:
Il gioco: risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontando ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. L’esplorazione e la ricerca: le esperienze promosse faranno leva sulla originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso le attività laboratoriali, in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi. Si darà ampio rilievo al “fare” e “all’agire” dei bambini, alle esperienze dirette, al contatto con la natura, con le cose che li circondano, con l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro proposte e iniziative. La vita di relazione: l’interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il gioco simbolico, facilita lo svolgimento delle attività didattiche, sollecita a dare e a ricevere aiuto e spiegazioni. E’ necessario però avere un’attenzione continua ai segnali inviati dai bambini, soddisfacendo i loro continui bisogni di sicurezza e gratificazione. Riteniamo che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di crescita di ognuno, affinché il bambino acquisti autostima, maturi gradualmente la propria identità nel confronto con l’altro, imparando a rispettare il prossimo e a condividere le regole. La mediazione didattica: per consentire a tutte le bambine e i bambini di raggiungere i traguardi programmati, è necessario organizzare in maniera intenzionale e sistematica gli
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spazi e l’uso dei materiali, sia informali che strutturati, da manipolare, esplorare, ordinare ecc. La sezione: è il luogo privilegiato per le esperienze affettive di socializzazione e di introduzione globale alle tematiche programmate; la sicurezza e la familiarità che questo ambiente trasmette al bambino aiuta a facilitare ogni forma di apprendimento. L’intersezione: è il luogo delle esperienze educativo-didattiche realizzate per gruppi omogenei; permette al bambino di confrontarsi e di socializzare con figure diverse dai propri insegnanti e compagni di sezione; offre maggiori stimoli per conseguire degli apprendimenti significativi. I laboratori: ogni bambino diventa autore e protagonista dell’attività didattica proposta nel laboratorio; tale esperienza è limitata nel tempo, ma risulta utilissima per la conquista dell’autonomia, la maturazione dell’identità e lo sviluppo della competenza. Le uscite didattiche: integrano ed approfondiscono gli apprendimenti avvenuti nella sezione, nell’intersezione e nei laboratori perché il bambino si trova ad operare a contatto diretto con la realtà. L’organizzazione dei Tempi e degli spazi: lo spazio, attentamente e consapevolmente organizzato, è elemento rassicurante che contiene, permette libertà d’uso e garantisce il movimento. E’ cura delle insegnanti, predisporre un ambiente accogliente e rassicurante, percettivamente invitante e stimolante, con angoli che richiamino al vissuto - gioco simbolico - atti a creare una continuità emozionale (scuola – casa); angoli con oggetti, giochi, materiali strutturati e didattici per il gioco e le attività individuali e/ o di gruppo, per le attività espressive e manipolative; spazio per le attività motorie; spazio dedicato alla lettura e alla conversazione. Spazi interni ed esterni come il giardino, organizzati per lo svolgimento di attività specifiche e spazi dedicati alle attività laboratoriali. Spazi interni alla sezione dedicati alla pulizia personale, al momento conviviale del pranzo e della merenda e lo spazio adeguatamente allestito per il riposo. Anche la scansione dei tempi è parte essenziale del contesto educativo. Il tempo costituisce da sempre una dimensione complessa e ricca di significati. La giornata scolastica è anch’essa scandita dal tempo in modo indicativo, modulabile e non rigido. Tale organizzazione, permette di mantenere una struttura per sezione e di realizzare ampi momenti di eterogeneità, fondamentali per la socializzazione, la conoscenza, la comunicazione e la relazione. Le insegnanti hanno cura di determinare il tempo, il ritmo della giornata scolastica tenendo conto delle finalità proprie della scuola dell’infanzia, proponendo un equilibrato e armonico alternarsi di attività fra momenti intensi e momenti distesi (attività libera e strutturata; esperienze individuali o di gruppo..). Le attività ricorrenti di vita quotidiana, infine, opportunamente programmate e agite, offrono ai bambini la possibilità di interiorizzare la scansione del tempo e assumono un significato rassicurante nella giornata scolastica.
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VALUTAZIONE DOCUMENTAZIONE
L’osservazione sarà effettuata in ogni momento della giornata e permetterà ai docenti di rilevare la qualità dell’interazione tra i bambini e le proposte formative. L’attività di osservazione consentirà di verificare i livelli delle abilità e delle conoscenze, per sostenere e sviluppare l’apprendimento dei bambini L’ osservazione permetterà alle insegnanti di progettare interventi che rispondano realmente ai bisogni specifici di ciascun bambino. La valutazione assumerà una funzione formativa e accompagnerà i processi di apprendimento/formazione, in un quadro aperto e dinamico, in continuo miglioramento.
50
USCITE CULTURALI, VIAGGI DI ISTRUZIONE E MOMENTI DI FESTA
FINALITA’ GENERALI
La scuola considera i viaggi d’istruzione, le visite guidate a musei, mostre,
manifestazioni culturali, le lezioni con esperti, le visite a enti istituzionali o
amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso
laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali,
nazionali, europei, a campionati o gare sportive, i gemellaggi con scuole estere
parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di
conoscenza, comunicazione e socializzazione. Esse verranno effettuate con la
collaborazione di tutti i docenti e sono parte integrante del PTOF e della
progettazione didattica in quanto sono finalizzati a promuovere il contatto
diretto con i diversi aspetti della realtà culturale, sociale, ambientale, economica
e storica del proprio o di altri territori. Le visite guidate, i viaggi di istruzione e
gli scambi culturali costituiscono iniziative complementari delle attività
istituzionali di istruzione e formazione della scuola, sono coerenti con gli
obiettivi educativi e didattici del corso di studi e devono essere capaci, per
spirito e modalità organizzative, di suscitare l’interesse degli alunni in relazione
anche alla fascia di età, alle provenienze non hanno, quindi, finalità meramente
ricreative o di evasione dagli impegni scolastici. La loro caratteristica comune è
quella di integrare la normale attività della scuola con la formazione generale
della personalità degli alunni. Le visite e i viaggi sono considerati esperienze di
apprendimento e occasioni di crescita degli alunni; richiedono, pertanto, una
progettazione articolata e coerente con l’attività didattica e formativa dell’
Istituto. Fondamento di queste iniziative saranno quindi:
• le motivazioni culturali
• le motivazioni didattico - educative indicate dai docenti nella programmazione
annuale.
In considerazione di ciò, deve essere favorita la partecipazione di tutti gli alunni
alle iniziative programmate.
E’ fondamentale prevedere, nello spirito della progettazione propria di ogni
esperienza formativa, un momento finale di verifica e valutazione, elaborato
attraverso la compilazione di una sintetica scheda di monitoraggio che consenta
l’elaborazione dei dati e la relativa socializzazione finale.
51
GLI SPAZI DELLA NOSTRA SCUOLA SCUOLA PRIMARIA
• n. 34 aule, di cui una fornita di lavagna multimediale LIM • n. 1 Laboratorio di informatica • n. 1 Biblioteca • n. 1 Laboratorio musicale • n. 1 Laboratorio di scienze • n. 1 Laboratorio linguistico • n. 1 aula con video proiettore • n. 1 palestra • n. 1 laboratorio con lavagna multimediale LIM • n. 1 ufficio Dirigente Scolastico • n. 1 ufficio Direttore Servizi Generali Amministrativi • n. 2 uffici amministrativi • n. 1 Aula Magna con video proiettore • n. 1 cortile esterno • n. 1 archivio • n. 2 aule mensa
SCUOLA DELL’INFANZIA “DE AMICIS”
• n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 1 spazio ludico comune • palestra in comune con la scuola primaria • cortile esterno • n. 1 aula dispensa • n. 1 refettorio
Nell’a.s. 2018/2019 sono operative tre sezioni di età eterogenea. SCUOLA DELL’INFANZIA “COLLODI”
• n. 6 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 1 cortile esterno • n. 1 locale • n. 1 aula dispensa
Nell’ a.s.2018/2019 sono operative sei sezioni di età eterogenea
52
SCUOLA DELL’INFANZIA “PAPA GIOVANNI XIII”
• n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 1 spazio ludico comune • n. 1 cortile esterno • n. 1 aula dispensa • n. 2 aule laboratorio • n. 1 refettorio
Nell’ a.s.2018/2019 sono operative tre sezioni di età eterogenea.
SCUOLA DELL’INFANZIA “M. G. MURGOLO”
• n. 3 aule per le attività didattiche delle sezioni • n. 2 spazio ludico comune • n. 1 cortile esterno • n. 1 refettorio
53
ORGANI COLLEGIALI
Premessa Gli incontri collegiali costituiscono lo strumento privilegiato per promuovere una condivisione critica e corresponsabile delle scelte programmatiche e valutative a livello di Circolo. COLLEGIO DOCENTI Costituisce momento di confronto e raccordo delle proposte emerse e discusse nei vari Consigli di Interclasse e di Intersezione, nonché un momento per un più ampio controllo collegiale della progettazione. Obiettivi
• Analisi di problemi comuni a tutto il Circolo • Assunzione di decisioni che impegnano tutti i docenti • Verifica e valutazione periodica dell’andamento dell’attività didattica
Tempi
• In relazione ai principali adempimenti collegiali CONSIGLIO INTERCLASSE/INTERSEZIONE Continuando l’esperienza degli anni precedenti, si propone la valorizzazione del C.I. come luogo e momento di incontro dei docenti del medesimo plesso e come elemento base per il buon funzionamento del Collegio Docenti. Obiettivi
• Discussione e confronto decentrato su problemi generali del Circolo • Gestione coordinata delle risorse umane e finanziarie del plesso • Organizzazione plesso: uso spazi, tempi, strutture, sussidi • Predisposizione di progetti comuni per l’arricchimento formativo
Tempi
• In relazione a specifiche esigenze di plesso • Strettamente correlati con i Collegi Docenti
54
CONSIGLIO INTERCLASSE/GENITORI Momento di incontro significativo fra Scuola e Famiglia. Obiettivi
• Promozione della partecipazione dei genitori alla gestione del progetto educativo scolastico
• Programmazione e valutazione attività educativo-didattica • Formulazione proposte di azione educativa
Tempi
• Cadenza bimestrale CONSIGLIO DI CIRCOLO Obiettivi Gestire la parte amministrativa della scuola:
• Deliberare il bilancio • Adottare regolamento interno e il PTOF • Adattare calendario scolastico • Acquistare, rinnovare, conservare attrezzature e sussidi didattici • Stabilire criteri per la programmazione e l’attuazione di attività para-inter-
extra scolastiche (visite di istruzione…). COMITATO DI VALUTAZIONE Il già esistente Comitato per la valutazione dei docenti è stato novellato dal
comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “legge
buona scuola”.
LA COMPOSIZIONE DEL COMITATO
il Comitato è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso previsto per
i membri;
durerà in carica tre anni scolastici; sarà presieduto dal Dirigente Scolastico;
i componenti dell’organo saranno:
• tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti
e uno dal consiglio di istituto; a questi ultimi si aggiungono due rappresentanti
55
dei genitori, per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un
rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo
ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;
un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra
docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
I COMPITI DEL COMITATO
Individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti
sulla base di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11;
il comma 130 stabilisce che al termine del triennio 2016/2018 sarà cura degli
uffici scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati
dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che
sulla base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico
nominato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, predisporrà
le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale.
esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova
per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo
è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel
comma 2 dell’art.11 e si integra con la partecipazione del docente cui sono
affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria;
in ultimo il comitato valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio
del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente
scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di
cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato opera con la
presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente
riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto.
56
LA VALUTAZIONE NEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
La valutazione è da considerarsi come momento sia formativo che conclusivo
dell’attività didattica di cui rappresenta un fondamentale sostegno; viene
strutturata secondo i criteri generali e specifici individuati, rispettivamente,
dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Classe; i singoli docenti quindi, in
seno ai dipartimenti, rielaborano i criteri in base alla specificità della propria
disciplina.
La VALUTAZIONE è pertanto coerente con:
- L’offerta formativa delle istituzioni scolastiche.
- La personalizzazione dei percorsi
- Le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee Guida di cui ai decreti del
Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88 e n. 89
La valutazione è effettuata dai docenti nell’esercizio della propria autonomia
professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei
docenti e inseriti nel piano triennale dell’Offerta formativa.
LA VALUTAZIONE
OGGETTO
- Il processo formativo - I risultati di apprendimento - Il comportamento
(comma 3 art.1 DPR 122/09 e D.L. 62, 13 aprile 2017)
FINALITA’
- Ha una valenza formativa ed educativa; - Concorre al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo; - Documenta lo sviluppo dell’identità personale; - Promuove la tovalutazione di ciascuno in relazione alla acquisizione di
conoscenze, di abilità e competenze.
OBIETTIVI
- Valutare l’apprendimento, cioè il raggiungimento degli obiettivi cognitivi e
meta cognitivi, con particolare attenzione al processo e non solo al
prodotto; quindi il miglioramento rispetto alla situazione di partenza;
- Valutare aspetti del comportamento, cioè il raggiungimento di obiettivi
relazionali: livello di rispetto delle persone, delle norme e regole
condivise e dell’ambiente scolastico, l’atteggiamento dello studente.
ATTORI
- Il docente: rappresenta una forma di valutazione del proprio operato in
classe ed ha lo scopo di programmare gli interventi didattici successivi;
- Lo studente: la valutazione è l’indicatore delle proprie tappe di
apprendimento, di eventuali livelli di difficoltà, nonché lo stimolo ad una
migliore prosecuzione del lavoro scolastico;
- La famiglia: è momento di informazione e controllo del processo di
apprendimento dei propri figli. La valutazione non è riferita alla personalità
o all’individuale modo di porsi del singolo alunno.
57
FASI
- 1° FASE: costituita dalla diagnosi iniziale, effettuata dal singolo docente di
ciascuna disciplina attraverso prove di ingresso comuni e osservazione in
classe.
- 2° FASE: costituita dalla valutazione del docente, attraverso un’analisi del
percorso complessivo dell’allievo che terrà conto tra l’altro, di: - livello di partenza; - atteggiamento nei confronti della disciplina; - metodo di studio; - costanza e produttività; - collaborazione e cooperazione;
3° FASE: costituita dalla valutazione complessiva del Consiglio di classe, dove
accanto al giudizio proposto dal docente curriculare, intervengono altri
elementi utili a completare la valutazione complessiva e a stendere il giudizio
finale, che sarà poi riportato sul documento di valutazione. La valutazione
complessiva è espressa con notazione numerica, in decimi, di norma non inferiore al 5.
I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di
alunni, i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica e di
attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, partecipano alla
valutazione degli alunni che si avvolgono dei suddetti insegnamenti.
4° FASE: costituita dalla certificazione delle competenze come atto
conclusivo della valutazione, stabilisce il livello di competenze raggiunte
dall’alunno nei diversi ambiti previsti dalla vigente normativa al termine della Scuola Primaria ed alla fine del Primo Ciclo di Istruzione.
CARATTERI
Il Collegio docenti definisce modalità e criteri (comma 2 art.1 DPR 122/09)
per assicurare:
- Chiarezza: gli alunni e le famiglie devono essere informati sull’acquisizione
delle competenze che sono oggetto di valutazione, sugli strumenti adottati e
sui criteri di misurazione;
- Trasparenza: individuazione dell'intervento migliorativo delle strategie
formative e dei criteri comuni nella formulazione di giudizi;
La trasmissione della valutazione alle famiglie avviene, mediante:
� Colloqui individuali secondo calendario inizio anno e su richiesta delle
famiglie. � Scheda di valutazione.
� Convocazione da parte di: docenti, Consigli di classe, Dirigente (note,
lettere, email, etc.).
Secondo il D.L. 62, 13 aprile 2017, la valutazione deve essere espressa in
decimi ed indicare i differenti livelli di apprendimento. Per i livelli
parzialmente raggiunti o in via di acquisizione, la scuola attiva, nell’ambito
della propria autonomia, specifiche strategie per il loro miglioramento.
La scuola si deve fare carico di assicurare alle famiglie una tempestiva
informazione sul processo di apprendimento e la valutazione dei propri figli,
nel pieno rispetto delle norme vigenti sulla privacy.
58
STRUMENTI
Verifiche intermedie e valutazioni periodiche e finali coerenti con gli obiettivi
del Ptof, al fine di effettuare:
- Una valutazione sommativa e certificativa: avviene di norma al termine di
fasi periodiche dell’attività didattica ed ha lo scopo di accertare il livello di
padronanza di abilità e conoscenze. Permette di verificare e attribuire valore
a ciò che l’alunno sa e definisce che cosa concretamente sa fare con ciò che
sa.
- Valutazione formativa: processo complessivo, che implica la registrazione dei
progressi fatti, dei fattori meta cognitivi che entrano in gioco, dei livelli
motivazionali e socio-affettivi, della riflessione sui fattori che ostacolano la
sicurezza nelle prestazioni.
Per uniformare i criteri di valutazione tra le classi, come obiettivo di
miglioramento, sono state predisposte prove comuni iniziali, intermedie e
finali, elaborate in area dipartimenti, per ogni classe della scuola Primaria
Relativamente al numero minimo di verifiche scritte, il Collegio del nostro
Istituto ha stabilito di effettuarne un numero minimo di 3 per ciascun
quadrimestre.
I docenti che svolgono insegnamenti curricolari per gruppi di alunne e di
alunni, i docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica e di
attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, partecipano alla
valutazione degli alunni che si avvolgono dei suddetti insegnamenti.
IL CURRICULO VERTICALE
Il curriculo è un percorso (formativo) con dei traguardi da raggiungere (nel tempo), una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al contesto. Il nostro Istituto ha in fase di realizzazione il Curricolo Verticale, scuola dell’Infanzia e Primaria coerente con le Indicazioni Nazionali del settembre 2012.
I TRAGUARDI DI COMPETENZA
Le raccomandazioni del parlamento europeo e del consiglio del 7 settembre 2006 contengono le seguenti definizioni:
CONOSCENZE Risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento; sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative a un settore di studio.
ABILITA’
Indicano le capacità di applicare le conoscenze, per portare a termine compiti e
risolvere problemi; sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico,
intuitivo, creativo) e pratiche (abilità manuali, uso di metodi, materiali,
strumenti).
COMPETENZE
Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali,
sociali e/o metodologiche, in situazione di lavoro e di studio.
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
� comunicazione nella madrelingua;
� comunicazione nelle lingue straniere;
� competenza digitale;
� competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia;
� imparare a imparare;
59
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Nel 2006 il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa hanno stabilito, per tutti i Paesi dell’Unione, che le competenze devono essere il punto di riferimento per valutare e certificare i profili di professionalità e per organizzare i curricoli dei sistemi scolastici e formativi. La certificazione non va intesa «come semplice trasposizione degli esiti degli apprendimenti disciplinari, ma come valutazione complessiva in ordine alla capacità degli allievi di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati». Il processo che porta alla certificazione è competenza del Consiglio di classe è quindi frutto di una operazione e decisione di tipo collegiale. Secondo il decreto legislativo n. 62, 13 aprile 2017, art. 9, la certificazione:
� Descrive lo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite.
� Viene rilasciata al termine della Scuola Primaria e del Primo ciclo di istruzione. � Fa riferimento al profilo dello studente nelle Indicazioni nazionali per il curricolo della
Scuola dell’Infanzia e del primo Ciclo di istruzione. � E’ ancorata alle competenze chiave individuate nell’Unione Europea, così come recepite
nell’ordinamento italiano. � E’ definita, mediante enunciati descrittivi, dei diversi livelli di acquisizione delle competenze. � Valorizza eventuali competenze significative, sviluppate anche in situazioni di
apprendimento non formale e informale.
� E’ coerente con il Piano Educativo individualizzato per le alunne e alunni con disabilità.
Indica, in forma descrittiva, il livello raggiunto nelle prove a carattere nazionale distintamente per ciascuna disciplina oggetto della rilevazione e certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese.
La certificazione delle competenze, prevista già dal DPR 275/99 e obbligatoria dal 2007, era formulata su modelli che le scuole predisponevano nella propria autonomia. Il modello definitivo di certificazione, negli intendimenti del MIUR, è entrato in vigore nell’a.s. 2016/2017. Viene predisposto al termine della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado. Il decreto legislativo n. 62, 13 aprile 2017 ha individuato le norme in materia di “Valutazione e certificazione delle competenze nel primo Ciclo ed Esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180, 81dellalegge107/2015.
� competenze sociali e civiche;
� spirito di iniziativa e imprenditorialità;
� consapevolezza ed espressione culturale.
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo
sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
60
SCUOLA DELL’INFANZIA
DESCRITTORI DI VALUTAZIONE DEI CAMPI DI ESPERIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA
IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL
MOVIMENTO
IMMAGINI, SUONI E
COLORI
I DISCORSI E
LE PAROLE
CONOSCENZA DEL
MONDO
LIVE
LLO
Il bambino ha instaurato rapporti
positivi con i pari e con gli adulti, partecipa e
collabora alle attività di gruppo, rispetta regole
e ruoli di ciascuno. Gestisce positivamente
gli insuccessi, tollerando l’errore e
cercando soluzioni alle difficoltà
Il bambino riconosce la
globalità del corpo e le
parti che lo
Compongono.
Sperimenta schemi
posturali e motori e li
applica nei giochi,
orientandosi nello
spazio e riconoscendo
la propria lateralità.
Il bambino si esprime
con produzioni
grafico-pittoriche e
usa appropriatamente
diverse tecniche e
materiali. Produce
suoni e ritmi con il
corpo. Esplora la voce
per cantare.
Il bambino si esprime
con chiarezza e usa la
lingua madre con
ricchezza di lessico e
creatività. Riconosce e
riproduce segni grafici
e simbolici.
Ascolta, comprende
e rappresenta brevi
storie.
Ha sviluppato
buone capacità di
ordinamento,
raggruppamento,
classificazione
secondo criteri,
identifica qualità e
proprietà. Usa i
numeri e conta
entro la decina. Si
orienta nel tempo
della vita
quotidiana.
A
Il bambino interagisce
con i pari e con gli adulti,
riconosce e rispetta le
regole.
Il bambino vive
pienamente la propria
corporeità, ne
percepisce il potenziale
comunicativo e
interagisce con gli altri
nei giochi di
movimento, inclusione
e integrazione.
Il bambino ha
interiorizzato i primi
alfabeti musicali,
utilizzando simboli
per codificare i suoni.
Usa tecniche diverse
nelle varie attività in
modo spontaneo e
guidato.
Il bambino si esprime
con un linguaggio
corretto, si avvicina
alla lingua scritta,
esplora e sperimenta
prime forme di
comunicazione.
Ascolta e comprende
brevi storie.
Il bambino sa
discriminare,
abbinare e
raggruppare
oggetti. Conosce i
concetti spazio-
temporali e si
orienta sulla base
di indicazioni.
Riconosce i numeri e li associa alla
quantità
B
Il bambino sviluppa il
senso
dell’identità personale,
ma non ha ancora
raggiunto la piena
accettazione delle
regole e nei rapporti
interpersonali incontra
qualche difficoltà.
Il bambino percepisce
e riconosce il
potenziale
comunicativo ed
espressivo della
propria corporeità.
Esegue con sufficiente
sicurezza percorsi
motori.
Il bambino utilizza, se
guidato, materiali,
strumenti e tecniche
espressive.
Interiorizza i primi
alfabeti musicali.
Disegna solo su
consegna.
Il bambino esprime con un linguaggio semplice bisogni,
sentimenti e pensieri. Ascolta brevi storie e le ripete se motivato.
Il bambino conosce
e discrimina la
successione delle
azioni, raggruppa
ed ordina oggetti e
materiali con diversi
criteri.
Riconosce i numeri
ma li associa alla
quantità solo se
opportunamente
guidato.
C
Il bambino ha difficoltà a
relazionarsi pienamente
con il gruppo,
preferendo il rapporto
individuale.
Il bambino osserva il
proprio corpo e lo usa
come strumento di
socializzazione. Trova
difficoltà nel
coordinamento visuo-
motorio.
Il bambino riconosce i
colori, usa le tecniche
di base se guidato.
Riconosce i primi
alfabeti musicali.
Esprime poca curiosità
e va guidato nelle
esperienze creative.
Il bambino si esprime
con un linguaggio
elementare e poco
articolato, e con
lessico essenziale. Ha
tempi di attenzione e
di ascolto ancora
brevi. Ripete con
difficoltà ime e
filastrocche.
Il bambino descrive
i fenomeni osservati
ma evidenzia
ancora difficoltà nel
raggruppare ed
ordinare oggetti.
Riconosce i numeri
solo se guidato. Si
orienta nel mondo
digitale. Utilizza
funzioni basilari del
computer.
D
61
DESCRITTORI DI V ALUTAZIONE BAMBINI DI 5 ANNI
Livelli di competenza da considerare in fase di compilazione della certificazione al termine della scuola dell’infanzia.
IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL
MOVIMENTO
LINGUAGGI,
CREATIVITA’
ESPRESSIONE
I DISCORSI
E LE
PAROLE
CONOSCENZA DEL
MONDO
LIVELLO
Collabora con gli altri, usa
strutture e risorse comuni. Rileva la
necessità del rispetto della
convivenza civile.
Riconosce la globalità
del corpo e le parti
che la compongono..
Si esprime con
produzioni grafico-
pittoriche e usa
diverse tecniche e
materiali.
Comprende e
decodifica messaggi.
Sviluppa capacità di
ascolto. Rielabora brevi
narrazioni.
Sa raggruppare,
ordinare e classificare
oggetti; discrimina e
nomina le
caratteristiche di
colore, forma e
dimensione; riconosce
forme geometriche
semplici.
INIZIALE
Sa instaurare positivi rapporti
interpersonali con
coetanei e adulti,
Partecipa e
collabora
alle attività di
gruppo.
Percepisce e
riconosce il
potenziale
comunicativo ed
espressivo della
propria
corporeità.
Esplora i primi
alfabeti musicali,
utilizzando simboli
per codificare i suoni.
Si esprime con lessico
corretto. Sa
comunicare bisogni.
Esprime sentimenti ed
emozioni.
Usa numeri e conta
entro la decina.
Conta quantità e
stabilisce relazioni
tra quantità.
BASE
Riconosce le
diverse identità,
le tradizioni
culturali e
religiose in
un'ottica di
dialogo e di
rispetto reciproco.
Usa l'attività
motoria come
strumento di
socializzazion
e, inclusione
ed
integrazione.
Produce suoni, canti
ritmi con la voce, con
il corpo.
Riconosce segni grafici e simbolici. Esplora e
sperimenta prime forme di
comunicazione scritta.
Conosce discrimina e
analizza la
successione delle
azioni. Conosce i
principali misuratori
del tempo.
INTERMEDIO
Sa riconoscersi
come
appartenente a
una famiglia, a un
gruppo, a una
comunità.
Prova piacere nel
movimento e
sperimenta schemi
posturali e dinamici
- individuali e di
gruppo
E’ creative. Inventa storie. Sviluppa viva
attenzione per il disegno, la pittura e le attività
manipulative.
Sperimenta semplici
forme comunicative
di lingue diverse
dalla propria.
Conosce i concetti
spazio-temporali e
si orienta sulla
base di indicazioni.
Si orienta nel
mondo digitale.
Utilizza funzioni
basilari del
computer.
AVANZATO
62
SCUOLA PRIMARIA
GRIGLIE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Scala docimologica - ITALIANO
5
Lettura stentata - Gravi carenze nella comprensione - Esposizione orale scorretta e disorganica -
Povertà e improprietà lessicale - Scarsa conoscenza dei contenuti - Presenza di numerosi errori
ortografici e morfo-sintattici - Carenza nella strutturazione della frase e dei periodi– Applicazione
guidata
6
Lettura lenta – Comprensione approssimativa del contenuto - Esposizione orale incerta su
contenuti minimi - Possesso di un lessico semplice e generico - Conoscenza dei contenuti
superficiali - Presenza di errori ortografici e morfo-sintattici - Strutturazione sostanzialmente
corretta della frase minima - Applicazione semi guidata
7
Lettura corretta - Comprensione dei contenuti - Esposizione orale esenziale - Possesso di un lessico
semplice, ma sostanzialmente appropriato - Conoscenza dei contenuti di base - Presenza di
qualche errore ortografico e morfo-sintattico e di qualche improprietà lessicale - Strutturazione
corretta della frase, dei periodi e di semplici testi - Capacità di applicare conoscenze semplici
8
Lettura espressiva - Comprensione e capacità di riesposizione semplice dei contenuti – Proprietà
lessicale - Conoscenza completa dei contenuti - Uso linguistico corretto - Esposizione logica e
coerente - Padronanza autonoma dei contenuti
9
Sicurezza nella lettura e nella comprensione - Padronanza e varietà lessicale - Padronanza dei
contenuti - Uso linguistico corretto - Utilizzo di un registro adeguato - Esposizione logica, coerente
e organica – Produzione con elementi di creatività - Applicazione autonoma e capacità di stabilire
relazioni
10
Padronanza della lettura e della comprensione - Padronanza lessicale e formale completa -
Conoscenza ampia dei contenuti - Esposizione logica, coerente, organica, ampia - Produzione con
elementi di creatività e originalità - Capacità di applicazione e di rielaborazione personale dei
contenuti
63
Scala docimologica – INGLESE
5 Ascolto frammentario – Comprensione scarsa – Produzione orale stentata – Lettura insicura –
Scrittura frammentaria
6 Ascolto discontinuo – Comprensione minima – produzione orale incompleta – Lettura stentata e
non sempre corretta – scittura stentata
7 Ascolto, comprensione e produzione orale essenziali – Lettura comprensibile - Uso di un lessico
semplice e generico della lingua scritta
8 Ascolto adeguato – Comprensione globale –- Produzione orale adeguata e corretta - Lettura
adeguata - Uso adeguato delle conoscenze acquisite
9 Ascolto attento – Comprensione completa - Produzione orale pertinente e corretta - Lettura
corretta - Uso corretto della lingua scritta
10 Ascolto consapevole - Comprensione completa e analitica - Produzione orale sicura e creativa -
Lettura chiara, scorrevole e sicura - Uso consapevole e appropriato della lingua scritta
Scala docimologica - STORIA – GEOGRAFIA – SCIENZE
5
Comprensione e capacità espositiva confusa e frammentaria - Conoscenza incerta o parziale dei
contenuti - Uso stentato del linguaggio specifico - Scarsa capacità di individuare i problemi e di
cogliere i nessi causali e spazio – temporali
6
Comprensione essenziale dell'argomento - Conoscenza del contenuto essenziale – Usa con
difficoltà
il linguaggio specifico - Sufficiente capacità espositiva - Applica sufficientemente gli elementi della
realtà storico –geografica
7
Comprensione essenziale dell’argomento - Conoscenza del contenuto essenziale - Uso di un
linguaggio specifico ecorretto - Sufficiente capacità espositiva - Riconosce e risolve semplici
problemi; coglie in modo autonomo i nessi causali e spazio – temporali
8
Comprensione compiuta e agevole - Conoscenza adeguata dei contenuti - Uso di un linguaggio
specifico e corretto - Adeguata capacità espositiva - Riconosce e risolve semplici problemi; coglie in
modo autonomo i nessi causali e spazio – temporali
9
Comprensione completa e immediata - Conoscenza ampia dei contenuti - Pertinenza e
appropriatezza lessicale nell'uso del linguaggio specifico - Adeguata e pertinente capacità espositiva
- Coglie in modo corretto ed immediato le relazioni tra eventi; collega e rielabora in modo
personale le conoscenze
10
Comprensione approfondita e immediata - Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti -
Padronanza, pertinenza e ricchezza lessicale nell'uso del linguaggio specifico - Chiarezza e
organicità espositiva - Coglie in modo corretto ed immediato le relazioni tra eventi; collega e
rielabora in modo personale le conoscenze
64
Scala docimologica-MATEMATICA
5
Comprensione confuse e frammentaria - Conoscenza incerta dei contenuti –
Incerta capacità espositiva - Assente capacità di individuare i problemi e di cogliere i nessi logici
6
Comprensione minima e frammentaria - Conoscenza parziale dei contenuti - Sufficiente capacità
espositiva - Uso stentato del linguaggio specifico - Scarsa capacità di individuare i problemi e di
cogliere i nessi logici
7
Comprensione essenziale dell'argomento - Conoscenza del contenuto essenziale -
Discreta capacità espositiva - Uso sufficiente del linguaggio specifico - Applicazione
sufficiente degli elementi della realtà scientifico – matematica.
8
Comprensione agevole - Conoscenza adeguata dei contenuti - Adeguata capacità espositiva
Uso appropriato del linguaggio specifico - Risoluzione corretta di quesiti logico –matematici.
9
Comprensione complete - Conoscenza complete - Adeguata e pertinente capacità espositiva -
Uso appropriato e corretto del linguaggio specifico - Uso appropriato e corretto del linguaggio
specifico - Risoluzione corretta e completa di quesiti logico –matematici.
10
Comprensione approfondita e immediate - Conoscenza ampia e approfondita dei contenuti -
Chiarezza , ricchezza e organicità espositiva - Padronanza, pertinenza e ricchezza lessicale
nell'uso del linguaggio specifico - Coglie in modo corretto ed immediato le relazioni logico–
matematiche; collega e rielabora in modo personale le conoscenze.
Scala docimologica – TECNOLOGIA
5
Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo scarso. Realizza modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo non adeguato. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo scarso.
6
Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo accettabile. Realizza modelli/rappresentazioni
grafiche e usa gli strumenti in modo sufficiente. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e
linguaggio in modo adeguato.
7
Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo essenziale. Realizza modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo adeguato. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo corretto.
8
Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo corretto. Realizza modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo corretto e preciso. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo consapevole.
65
9
Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo completo. Realizza modelli/rappresentazioni
grafiche e usa gli strumenti in modo consapevole. Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti
e linguaggio in modo articolato.
10
Riconosce/osserva elementi e fenomeni in modo originale e creativo. Realizza
modelli/rappresentazioni grafiche e usa gli strumenti in modo creativo.
Conosce/comprende/utilizza oggetti, strumenti e linguaggio in modo critico.
Scala docimologica – MUSICA
5
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo scarso - Gestisce diverse possibilità
espressive in modo inadeguato - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche,
applicando schemi elementari in modo scarso - Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e
vocali in modo poco
rispettoso - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in modo non pertinente
6
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo poco accettabile - Gestisce diverse possibilità
espressive in modo mediocre - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando
schemi elementari in modo confuso - Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e vocali in
modo rispettoso - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in modo mediocre
7
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo accettabile - Gestisce diverse possibilità
espressive in modo adeguato - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando
schemi elementari in modo consapevole - Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e
vocali in modo partecipativo - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in
modo
adeguato
8
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo completo - Gestisce diverse possibilità
espressive in modo consapevole - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche,
applicando schemi elementari in modo articolato - Esegue da solo e in gruppo semplici brani
musicali e vocali in modo collaborativo - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano
musicale in modo partecipativo
9
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo originale - Gestisce diverse possibilità
espressive in modo creativo - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando
schemi elementari in modo critico Esegue da solo e in gruppo semplici brani musicali e vocali in
modo attivo - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un brano musicale in modo attivo
10
Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori in modo originale e creativo - Gestisce diverse
possibilità espressive in modo creativo e consapevole - Articola combinazioni timbriche, ritmiche e
melodiche, applicando schemi elementari in modo critico - Esegue da solo e in gruppo semplici
brani musicali e vocali in modo attivo e originale - Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un
brano musicale in modo attivo
66
Scala docimologica - ARTE E IMMAGINE
5
Osserva la realtà in modo frammentario - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo
superficiale - Produce e rielabora immagini in modo scarso - Utilizza gli elementi della grammatica
visuale e le diverse tecniche espressive in modo improprio e confuso - Conosce i principali beni
artistico - culturali del territorio in modo scarso
6
Osserva la realtà in modo superficiale - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo
superficiale - Produce e rielabora immagini in modo essenziale - Utilizza gli elementi della grammatica
visuale e le diverse tecniche espressive in modo essenziale - Conosce i principali beni artistico -
culturali del territorio in modo generico
7
Osserva la realtà in modo essenziale - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo
appropriato - Produce e rielabora immagini in modo adeguato - Utilizza gli elementi della grammatica
visuale e le diverse tecniche espressive in modo significativo - Conosce i principali beni artistico -
culturali del territorio in modo adeguato
8
Osserva la realtà in modo completo - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo completo e
globale - Produce e rielabora immagini in modo ricco e completo - Utilizza gli elementi della
grammatica visuale e le diverse tecniche espressive - Conosce i principali beni artistico - culturali del
territorio in modo soddisfacente
9
Osserva la realtà in modo consapevole - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo
completo e analitico-Produce e rielabora immagini in modo originale e completo - Utilizza gli elementi
della grammatica visuale e le diverse tecniche espressive in modo pertinente e sicuro - Conosce i
principali beni artistico - culturali del territorio in modo ampio
10
Osserva la realtà in modo consapevole - Legge e comprende immagini e opere d’arte in modo
completo, analitico e critico - Produce e rielabora immagini in modo creativo, originale e completo
Utilizza gli elementi della grammatica visuale e le diverse tecniche espressive in modo pertinente,
sicuro e creativo - Conosce i principali beni artistico - culturali del territorio in modo eccellente
67
Scala docimologica - EDUCAZIONE FISICA
5
Non adeguata consapevolezza del proprio corpo - Mediocre capacità di comunicare attraverso il corpo
Scarsa padronanza degli schemi motori e posturali - Scarsa capacità di orientarsi nello spazio
conosciuto e non - Non accettabile conoscenza e rispetto delle regole in attività di gioco-sport
Scarsa conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico
6
Parziale consapevolezza del proprio corpo - Sufficiente capacità di comunicare attraverso il corpo
Sufficiente padronanza degli schemi motori e posturali - Parziale capacità di orientarsi nello spazio
conosciuto e non - Scarsa conoscenza e rispetto delle regole in attività di gioco-sport
Non adeguata conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico
7
Adeguata consapevolezza del proprio corpo - Accettabile capacità di comunicare attraverso il corpo
Buona padronanza degli schemi motori e posturali - Adeguata capacità di orientarsi nello spazio
conosciuto e non - Buona conoscenza ma discontinuo nel rispetto delle regole in attività di gioco-sport
Accettabile conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico
8
Completa consapevolezza del proprio corpo - Discreta capacità di comunicare attraverso il corpo
Adeguata padronanza degli schemi motori e posturali - Sicura capacità di orientarsi nello spazio
conosciuto e non - Costante e corretta conoscenza del rispetto delle regole in attività di gioco-sport
Pertinente conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico
9
Sicura consapevolezza del proprio corpo - Ottima capacità di comunicare attraverso il corpo
Sicura padronanza degli schemi motori e posturali - Completa capacità di orientarsi nello spazio
conosciuto e non - Consapevole conoscenza e rispetto delle regole in attività di gioco-sport
Sicura conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere psico-fisico
10
Sicura consapevolezza del proprio corpo - Eccellente capacità di comunicare attraverso il corpo
Sicura e completa padronanza degli schemi motori e posturali - Completa e immediata capacità di
orientarsi nello spazio conosciuto e non - Consapevole e corretta conoscenza del rispetto delle regole
in attività di gioco-sport - Sicura e completa conoscenza di nozioni essenziali relativi al benessere
psico-fisico
68
DESCRITTORI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA
DESCRITT
ORI
VOTO Giudizio IRC
L’alunno possiede conoscenze approfondite. Abilità sicure,
corrette ed autonome, di comprendere, applicare, eseguire,
formalizzare, giustificare e motivare concetti, di trovare
procedimenti e strategie originali in situazioni complesse e nuove
di apprendimento. Il metodo di studio è preciso e organico.
10
ECCELLENTE
L’alunno possiede conoscenze complete. Acquisizione
completa delle competenze. Abilità stabili di
comprendere, applicare, eseguire, formalizzare,
giustificare e motivare concetti, procedimenti e
strategie in situazioni diverse e nuove di
apprendimento.
9
OTTIMO
L’alunno possiede conoscenze esaurienti in relazione alle proprie
capacità, dimostra impegno e attenzione costanti. Abilità
abbastanza stabili di comprendere, applicare, eseguire,
formalizzare, giustificare e motivare concetti, procedimenti e
strategie in situazioni anche nuove di apprendimento.
8
DISTINTO
L’alunno possiede conoscenze e soddisfacenti, evidenziando
potenzialità di miglioramento. Abilità complessivamente
acquisite di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare,
giustificare e motivare concetti, procedimenti e strategie in
situazioni note o simili di apprendimento.
7
BUONO
L’alunno possiede conoscenze, ma impegno non sempre
continuo. Il metodo di studio non è ancora del tutto
autonomo. Abilità complessivamente, ma non stabilmente
acquisite, di comprendere, applicare, eseguire e giustificare
concetti e procedimenti in situazioni semplici e simili di
apprendimento.
6
SUFFICIENTE
L’alunno possiede conoscenze modeste e non raggiunge ancora
gli obiettivi prefissati. Abilità non acquisite di comprendere,
eseguire, formalizzare, giustificare concetti e procedimenti in
situazioni semplici, simili e guidate di apprendimento.
5
INSUFFICIENTE
69
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Il DPR n.122 del 8/09/09 regolamenta la valutazione del comportamento degli studenti: in relazione a questa definizione il Collegio docenti ha deliberato di utilizzare il giudizio sintetico per la valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria.
L’attenzione dei docenti, oltre che sull’effettivo rispetto delle regole, è focalizzata sulla comprensione, condivisione e assimilazione dei valori positivi che le sottendono. Anche nella scuola primaria il percorso formativo degli alunni passa attraverso l’acquisizione di strumenti di autovalutazione.
Infatti, la capacità di riflettere sul proprio comportamento e sul modo di far fronte ai propri doveri e alle proprie responsabilità costituisce un importante indice di maturazione dell’identità personale nell’ambito delle relazioni con gli altri.
Per la valutazione del comportamento nella scuola primaria si osservano i seguenti indicatori:
• INTERESSE E PARTECIPAZIONE: ascolto e attenzione, interventi pertinenti e ordinati nelle conversazioni, partecipazione alle iniziative scolastiche comuni;
• IMPEGNO : impegno e costanza nel lavoro scolastico individuale e di gruppo; • RELAZIONE CON GLI ALTRI : rispetto e condivisione delle regole comuni, rispetto del
personale scolastico, relazioni positive con i coetanei, disponibilità a collaborare con i compagni e con gli adulti;
• AMBIENTE SCOLASTICO : rispetto degli ambienti e del materiale della scuola, uso appropriato degli spazi
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL GIUDIZIO SINTETICO NELCOMPORTAMENTO
OTTIMO Partecipa attivamente alle attività della classe apportando un contributo
costruttivo e propositivo; si impegna proficuamente con costanza ed attenzione, rispettando modalità e scadenze delle consegne. E’ disponibile a collaborare con tutti, rispetta e usa in modo appropriato materiale e spazi della scuola.
DISTINTO Partecipa con interesse alle attività della classe con attenzione costante nel tempo; si impegna con continuità e raramente non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo con tutti e rispetta spazi e materiali della scuola.
BUONO Partecipa con interesse non sempre adeguato alle attività della classe; si impegna in modo settoriale e l’attenzione non è sempre costante, qualche volta non rispetta modalità e tempi delle consegne. E’ collaborativo e normalmente rispetta spazi e materiali della scuola.
SUFFICIENTE Partecipa con interesse discontinuo alle varie attività della classe; si impegna in modo irregolare e fatica a rispettare modalità e scadenze delle consegne. E’ collaborativo solo in alcune attività e con alcuni compagni. Fatica a rispettare le regole comuni, spazi e materiali della scuola.
70
La valutazione con giudizio analitico, richiesta dalla normativa sul livello globale di
maturazione raggiunto dall’alunno alla fine di ciascun quadrimestre, viene espressa
su quattro fondamentali “dimensioni” osservate sistematicamente nel corso delle
prestazioni scolastiche: PARTECIPAZIONE, IMPEGNO, AUTONOMIA,
RITMI E MODI DELL’APPRENDIMENTO.
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Per l’anno scolastico in corso si prevede la partecipazione delle classi seconde e
quinte alle rilevazioni dell’INVALSI per la valutazione del sistema scolastico
nazionale.
Nel nostro Istituto a livello di interclasse/intersezione vengono effettuate
periodicamente le verifiche sull’andamento delle progettazioni di classe, sui progetti
di plesso, sui laboratori.
A conclusione dell’ anno scolastico, nell’ultimo Collegio Docenti unificato, dai vari
referenti di progetto o di commissione, dai responsabili di plesso e dalle Funzioni
Strumentali, viene dato conto del lavoro svolto allo scopo di riflettere sugli aspetti
positivi, ma soprattutto per intervenire sui limiti e le carenze al fine di elevare la
qualità del sistema.
71
PRIORITÀ STRATEGICHE E DI MIGLIORAMENTO
RAV (Rapporto Annuale di Autovalutazione) - PDM (Piano di Miglioramento) Dall’analisi del RAV si evincono di seguito le priorità strategiche che connotano l’Istituto “Nicola Fornelli”. Priorità relative al miglioramento degli esiti degli studenti: Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA
PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi degli alunni che evidenzino scarsa motivazione e/o difficoltà negli apprendimenti.
Attività aggiuntive per alunni, il cui obiettivo comune è favorire lo sviluppo delle competenze di base intervenendo in maniera trasversale.
Risultati scolastici
Migliorare i livelli di conoscenza e di competenza di tutti gli alunni e potenziare le eccellenze.
Percorsi di formazione, destinati a docenti per favorire la sperimentazione di nuove metodologie, di strategie di insegnamento e di valutazione.
Competenze chiave europee Migliorare la capacità di creare rapporti positivi con gli altri e costruire il senso di responsabilità e legalità.
L'obiettivo dell'istituto è quello di abbassare la soglia percentuale delle valutazioni minime relative al comportamento, anche se esigue.
L’Istituto attua un percorso di miglioramento basato sull’individuazione di aree prioritarie su cui agire. Prima fra tutte, l’attuazione di strategie e attività didattiche di differenziazione in base alle diverse capacità degli studenti al fine di attivare apprendimenti significativi in continuità, sviluppare positivi atteggiamenti motivazionali e nuove prospettive di apprendimento con particolare attenzione sia agli alunni con bisogni educativi speciali che agli alunni con spiccate potenzialità, attraverso attività laboratoriali e metodologie di insegnamento innovative. Il percorso di miglioramento, inoltre, mira all’attuazione di relazioni efficaci e sinergiche fra il personale nella condivisione della mission dell’Istituto, anche attraverso la creazione di un curricolo di istituto e le periodica revisione e rendicontazione dello stesso. Ancora, il miglioramento delle capacità relazionali può rendere più coesa la comunità scolastica e favorire anche l'inclusione di alunni in difficoltà. OBIETTIVI DI PROCESSO:
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PRO CESSO
Favorire attività laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.
Curricolo, progettazione e valutazione
Somministrare prove di valutazione strutturate iniziali, intermedie e finali per classi parallele.
Inclusione e differenziazione Piani di adattamento e semplificazione degli obiettivi, attività di recupero per gli alunni con l'utilizzo anche di misure dispensative.
72
Incentivare la formazione continua di tutto il personale scolastico, anche aderendo ai piani di formazione in rete tra scuole.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Mappare e aggiornare con regolarità le competenze professionali di tutto il personale scolastico.
Gli obiettivi di processo contribuiscono al raggiungimento delle priorità attraverso l'attuazione costante di pratiche didattico- metodologiche a carattere innovativo (classe aperte, cooperative learning, flessibilità oraria) che facilitano l'apprendimento negli alunni in difficoltà e, nel contempo, potenziano le eccellenze.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento, elaborato in seguito alle azioni di valutazione del nostro Circolo Didattico, si configura come base strategica per il conseguimento degli obiettivi individuati a conclusione dell’autoanalisi che la scuola ha fatto dei propri punti di forza e di criticità. Nel corso dell’anno le finalità saranno, se necessario, modulate ed implementate in riferimento al contesto e alle specifiche esigenze che si manifesteranno in itinere; ovviamente è intenzione dell’Istituto proseguire, anche negli anni successivi, con la stessa linea d’indirizzo, dopo un’attenta valutazione dell’efficacia degli interventi intrapresi.
Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo
Obiettivi di processo
1 Favorire attività laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.
Curricolo, progettazione e valutazione
2 Somministrare prove di valutazione strutturate e per classi parallele.
Inclusione e differenziazione
1 Promuovere la presenza di docenti tutor o figure specialistiche per supportare studenti in difficoltà.
1 Implementare l’aggiornamento, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
2 Mappare e aggiornare con regolarità le competenze professionali di tutto il personale scolastico.
73
Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di
processo in via di
attuazione
Risultati
attesi
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Favorire attività laboratoriali e
Miglioramento delle interazioni
Aumentare la percentuale degli
Esiti verifiche periodiche (iniziali, in
progettuali per sociali alunni che, alla itinere, finali) ed migliorare le nell’ottica della fine della classe osservazioni
competenze chiave, legalità. 5° acquisiscano sistematiche. quelle sociali e Miglioramento con ottimi risultati
civiche. delle le competenze di
competenze di base.
base per il
successo
scolastico.
Promuovere la presenza di docenti
Miglioramento dell’offerta
Aumentare la percentuale degli
Esiti verifiche periodiche (iniziali, in
tutor o figure formativa, per alunni in difficoltà itinere, finali) ed specialistiche per valorizzare le che, alla fine della osservazioni
supportare studenti abilità degli classe 5° sistematiche.
in difficoltà. studenti in acquisiscano
difficoltà nel adeguati risultati
loro processo di nelle competenze
formazione, di base.
anche con
l’intervento di
docenti
dell’Organico di
Potenziamento.
Somministrare prove di
Monitoraggio dei risultati
Verificare la corrispondenza
Somministrazione, rilevazione e
valutazione conseguiti e tra i risultati confronto di prove di
strutturate e per riavvio delle attesi e quelli verifica strutturate
classi parallele. azioni raggiunti. iniziali, in itinere e intraprese, finali. misurando in
modo oggettivo
i progressi nelle
prove
curriculari.
74
Implementare l’aggiornamento, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.
Ampliamento dell’offerta formativa attraverso l’aggiornamento professionale per una didattica innovativa.
Attuare corsi di formazione su metodologie innovative per l’insegnamento della lingua straniera e l’utilizzo delle nuove tecnologie.
Controllo e verifica dell’effettiva partecipazione del personale docente ai corsi organizzati.
Mappare e aggiornare con regolarità le competenze professionali di tutto il personale scolastico.
Valorizzazione delle singole professionalità dei docenti per ampliare l’offerta formativa.
Attuare collaborazione continua fra docenti, attraverso lo scambio di competenze professionali, anche in un’ottica di attività di gruppo e/o classi aperte per potenziare la progettazione.
Attuazione di progetti di interclasse e/o di istituto, valorizzando le competenze e le risorse professionali di tutto il personale scolastico.
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
Effetti negativi all’interno della scuola a medio
termine
Effetti positivi all’interno della scuola a lungo
termine
Effetti negativi all’interno della scuola a lungo
termine
Favorire attività laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.
Accrescimento della
motivazione e
dell’interesse
per le
discipline.
Capacità di
lavorare in
gruppo,
nell’ottica della
cooperazione e
del rispetto
Difficoltà di coordinare
l’utilizzo degli
spazi laboratoriali
in base alle
effettive necessità.
Miglioramento del livello di
apprendimento
degli alunni nelle
competenze di
base, in quelle
sociali e civiche,
attraverso
l’aumento
significativo delle
ore di utilizzo dei
laboratori.
Difficoltà di garantire il numero
adeguato di spazi
laboratoriali e
attrezzature
informatiche per
una didattica
innovativa.
75
Promuovere la presenza di docenti tutor o figure specialistiche per supportare studenti in difficoltà.
Attivazione di
positivi
atteggiamenti
motivazionali e
nuove
prospettive
cognitive da
parte di alunni
con bisogni
educativi
speciali.
Rischio di delega
ai docenti tutor e
alle figure
specialistiche da
parte del corpo
docente.
Attivazione di
apprendimenti
“significativi” in
continuità con gli
anni futuri.
Eccessiva
attribuzione di
responsabilità
all’attività di
recupero come
fattore di
successo/insucces
so.
Somministrare prove di valutazione strutturate e per classi parallele.
Revisione e
adeguamento
della
progettazione
in base ai
risultati
ottenuti dalle
prove.
Falsificazione dei
risultati dovuta
all’effetto
cheating.
Aumento
significativo dei
risultati degli
apprendimenti
raggiunti dagli
alunni, in base
all’azione
didattica dei docenti.
Risultati sugli
apprendimenti non
in linea con le
comparazioni del
sistema nazionale
di comparazione.
Implementare l’aggiornamento, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.
Miglioramento
delle
competenze
individuali
attraverso un
percorso
ricerca-azione
su strategie
didattiche
innovative.
Difficoltà di
coordinare la
necessità di
realizzare progetti
di formazione con
le effettive
disponibilità
economiche della
scuola.
Progettazione, in
gruppo, di azioni
didattiche in
verticale, da
realizzare e
valutare nelle
classi/sezioni di
docenti
partecipanti alle
attività formative.
Partecipazione
non totale dei
docenti alle
iniziative di
formazione.
76
CARATTERI INNOVATIVI
Caratteri innovativi dell’obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Attivazione di percorsi laboratoriali e progettuali per migliorare le competenze chiave, quelle sociali e civiche.
Appendice A: b. potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; c. potenziamento delle competenze nella musica, nell’arte, nel cinema; d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture; i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio. Appendice B: 2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare. 3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento.
Attivazione di percorsi di recupero attraverso la presenza di docenti tutor o figure specialistiche per supportare studenti in difficoltà.
Appendice A: j. potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati;
n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
Somministrazione di prove di valutazione strutturate e per classi parallele.
Appendice A: o. individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;
q. definizione di un sistema di orientamento.
77
Incremento dell’aggiornamento dei docenti, aumentando la spesa media per progetti di formazione portandola in linea con il dato nazionale.
Appendice A: a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL; i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
Appendice B: Investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari,...) 6. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
Registrazione e aggiornamento regolare delle competenze professionali di tutto il personale scolastico.
Appendice A: a. valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL; i. potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; k. valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio; n. valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
Appendice B: investire sul “capitale umano” ripensando i rapporti (dentro/fuori, insegnamento frontale/apprendimento tra pari,...) 6. Promuovere l’innovazione perché sia sostenibile e trasferibile.
L’effettiva realizzazione del Piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Angela Maria Mangini Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
dell'art. 3, comma 2 del decreto legislativo n. 39/1993