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La Puglia migliore cresce Per credere nel futuro Quella di oggi è la Puglia dei traguardi importanti. E lo è non solo per i pugliesi, lo è per tutti coloro che vogliono venire ad investire qui, trovandovi un paesaggio straordinario ed un clima eccezionale, ma anche cultura, forma- zione, università e centri di ricerca. Questa è la Puglia sulla quale abbiamo investito. Per dare certezze ai pre- cari, per le piccole e medie imprese che vogliono uscire dalla crisi diventan- do protagoniste del futuro. Una Puglia che dice no al nucleare e si ad un modello ecocompatibile, quello che utilizza le fonti di energia rinnovabili, diventando prima in Italia nel solare e nell’eolico. La Puglia è oggi più com- petitiva. Anche quello che può sembrare un’utopia, tassello per tassello, si può realizzare. Occorre la fatica quotidiana, occorre l’impegno di molti, dell’am- ministrazione in primis, ma anche la fiducia di voi cittadini, dei sindacati, degli imprenditori, dei lavoratori e dei professionisti che amano questo territorio e che vogliono rimanere qui per migliorarlo. Io sono sicura che, proprio questo clima di fiducia che ha reso possibili tanti traguardi darà ancora la forza ai cit- tadini pugliesi di continuare a sperare contro tutte le avversità e contro tutte le difficoltà. Con il lavoro i sogni si realizzano. ATTIVATI DALLA REGIONE IN sOLI sETTE mEsI 13 bANDI pER LE pIccOLE, mEDIE E GRANDI ImpREsE Oltre 700 milioni di euro per uscire dalla crisi più forti Contratti di programma, Pro- grammi Integrati di Agevola- zioni, aiuti alle piccole, medie e grandi imprese, e un enor- me investimento in ricerca. Questi gli ingredienti della ricetta anticrisi adottata dal- la Regione Puglia, attraverso l’Assessorato allo sviluppo economico guidato da Lore- dana Capone; tredici bandi in soli sette mesi per colpire al cuore la crisi, e infondere un’iniezione di fiducia nel sistema produttivo pugliese. Una manovra anticrisi che mobilita risorse pubbliche per oltre 700 milioni di euro, generando investimenti per più di un miliardo e 500 mi- lioni. Una manovra che pun- ta sulla ricerca per rilanciare le imprese e finanziare le idee, specie quelle altamen- te creative dei giovani; una manovra da cui nessuna categoria sociale è esclusa. Le risorse pubbliche sono già totalmente a disposizio- ne, attraverso i tredici bandi, tutti attivati, per i quali sono arrivate più di 1950 proposte delle imprese. Il primo bando, denomina- to “Contratti di program- ma” riguarda le grandi imprese e prevede investi- menti industriali e in ricer- ca: 130 milioni di risorse pubbliche impiegate per generare investimenti pari a 550 milioni di euro. Credito: operazione trasparenza Investire ed accedere al credito per le piccole e medie imprese non è più un miraggio. Le banche utilizzavano l’alibi della crisi per giustificare la mancata erogazione dei prestiti alle aziende. Ma, dopo l’intervento dell’Assessora- to allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, non reg- ge più alcuna giustificazione. Stretta sulle banche: pubblicati i tassi di interesse applicati agli aiuti regionali SEGUE A PAG. 2 Prima per energia La Puglia è una regio- ne verde e fa dell’energie rinnovabili un settore che crea sviluppo e occupazio- ne. Per facilitare gli inse- diamenti produttivi e dar corso alla pianificazione progettata, la Regione ha regolamentato alcuni dei settori di produzione ener- getica da fonti rinnovabili, come l’eolico e le biomas- se, o settori strettamente correlati, quali l’edilizia sostenibile e ha ridisegnato alcune procedure burocra- tiche, rendendo più snello l’iter amministrativo e più semplice la realizzazione di interventi campo dell’ener- gia verde. Gli effetti di que- ste politiche si possono fa- cilmente misurare: cinque anni fa la Puglia non aveva storia nel campo delle rin- novabili, oggi è la regione leader in Italia. Raggiunti i primi posti in classifica per la produzione di ener- gie rinnovabili;ora bisogna abbassare il costo dell’energia per imprese e famiglie SEGUE A PAG.12 Aerospazio Pugliese: ricerca, sviluppo e competitività La Puglia del 2005 era la Regione d’Italia con il più basso livello di impegni e spesa in Ricerca & Sviluppo. Il livello di spesa delle isti- tuzioni pubbliche era, infatti, pari a 57 Milioni di euro, in un sistema regionale che com- plessivamente spendeva 426 milioni di euro. Oggi in Puglia le risorse investite nel nuovo ciclo di programmazione re- gionale 2007-2013 in Ricerca & Innovazione ammontano a 1.762 milioni di euro, di cui 581 destinati alla promozio- ne, valorizzazione e diffusio- ne della Ricerca e dell’Inno- vazione per la Competitività . Il Ministero dello Sviluppo Economico, nel Rapporto An- nuale 2008 del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo (DPS) sugli interventi nelle aree sottoutilizzate, eviden- zia che nell’ambito dei 19 Ac- cordi di Programma Quadro stipulati nel Mezzogiorno nel settore della ricerca, l’inve- stimento maggiore si regi- stra in Puglia con oltre 220 interventi finanziati. SEGUE A PAG. 14 Ricerca e innovazione, il presente chiama il futuro I finanziamenti regionali passano da 57 mln di euro a 1.762 mln di euro: 220 gli interventi finanziati Ricerca Gennaro Di Lemma Direttore Stabilimento Sanofi-Aventis di Brindisi “Grazie agli incentivi regionali dal 2010 partirà la produzione della spiramicina, un antibiotico per le infezioni del cavo orale. L’obiettivo è migliorare la produttivi- tà del micro organismo che ne costituisce il principio attivo” FOGLIO INFORMATIVO - NUMERO UNICO - LECCE - MARZO 2010 SEGUE A PAG. 4 Energie Rinnovabili Giuseppe Marinò Presidente Confindustria Brindisi “Si è lavorato benissimo con l’eolico, il fotovoltaico e le biomasse, fonti che costituiscono la strada verso il raggiungimento dell’autonomia energetica. Non comprendo l’esigenza di tornare al nucleare” SEGUE A PAG. 11 di Loredana Capone GRAFICA E IMPAGINAZIONE: - REDAZIONE TESTI: , Fabio Sirsi, Dario Sirsi, Matteo Tangolo, Antonio Martella, Lara Napoli - STAMPA: MARTANO EDITRICE srl - COMMITTENTE RESPONSABILE: il candidato - Tassa pagata - tariffa ridotta ai sensi della legge 515/93

PugliaDomani

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Con il Lavoro si realizzano i Sogni

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Page 1: PugliaDomani

La Puglia migliore cresce

Per crederenel futuro

Quella di oggi è la Puglia dei traguardi importanti. E lo è non solo per i pugliesi, lo è per tutti

coloro che vogliono venire ad investire qui, trovandovi un paesaggio straordinario ed un clima eccezionale, ma anche cultura, forma-zione, università e centri di ricerca.Questa è la Puglia sulla quale abbiamo investito. Per dare certezze ai pre-cari, per le piccole e medie imprese che vogliono uscire dalla crisi diventan-do protagoniste del futuro. Una Puglia che dice no al nucleare e si ad un modello ecocompatibile, quello che utilizza le fonti di energia rinnovabili, diventando prima in Italia nel solare e nell’eolico.La Puglia è oggi più com-petitiva. Anche quello che può sembrare un’utopia, tassello per tassello, si può realizzare. Occorre la fatica quotidiana, occorre l’impegno di molti, dell’am-ministrazione in primis, ma anche la fiducia di voi cittadini, dei sindacati, degli imprenditori, dei lavoratori e dei professionisti che amano questo territorio e che vogliono rimanere qui per migliorarlo. Io sono sicura che, proprio questo clima di fiducia che ha reso possibili tanti traguardi darà ancora la forza ai cit-tadini pugliesi di continuarea sperare contro tutte le avversità e contro tutte le difficoltà. Con il lavoro i sogni si realizzano.

ATTIVATI DALLA REGIONE IN sOLI sETTE mEsI 13 bANDI pER LE pIccOLE, mEDIE E GRANDI ImpREsE

Oltre 700 milioni di euro per uscire dalla crisi più fortiContratti di programma, Pro-grammi Integrati di Agevola-zioni, aiuti alle piccole, medie e grandi imprese, e un enor-me investimento in ricerca. Questi gli ingredienti della ricetta anticrisi adottata dal-la Regione Puglia, attraverso l’Assessorato allo sviluppo economico guidato da Lore-dana Capone; tredici bandi in soli sette mesi per colpire al cuore la crisi, e infondere un’iniezione di fiducia nel sistema produttivo pugliese. Una manovra anticrisi che mobilita risorse pubbliche per oltre 700 milioni di euro, generando investimenti per più di un miliardo e 500 mi-lioni. Una manovra che pun-

ta sulla ricerca per rilanciare le imprese e finanziare le idee, specie quelle altamen-te creative dei giovani; una manovra da cui nessuna categoria sociale è esclusa. Le risorse pubbliche sono già totalmente a disposizio-ne, attraverso i tredici bandi, tutti attivati, per i quali sono arrivate più di 1950 proposte delle imprese.

Il primo bando, denomina-to “Contratti di program-ma” riguarda le grandi imprese e prevede investi-menti industriali e in ricer-ca: 130 milioni di risorse pubbliche impiegate per generare investimenti pari a 550 milioni di euro.

Credito:operazione trasparenza

Investire ed accedere al credito per le piccole e medie imprese non è più un miraggio. Le banche utilizzavano l’alibi della crisi per giustificare la mancata erogazione dei prestiti alle aziende. Ma, dopo l’intervento dell’Assessora-to allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, non reg-ge più alcuna giustificazione.

Stretta sulle banche: pubblicati i tassi di interesse applicati agli aiuti regionali

SEgUE A PAg. 2

Prima per energiaLa Puglia è una regio-ne verde e fa dell’energie rinnovabili un settore che crea sviluppo e occupazio-ne. Per facilitare gli inse-diamenti produttivi e dar corso alla pianificazione progettata, la Regione ha regolamentato alcuni dei settori di produzione ener-getica da fonti rinnovabili, come l’eolico e le biomas-se, o settori strettamente correlati, quali l’edilizia

sostenibile e ha ridisegnato alcune procedure burocra-tiche, rendendo più snello l’iter amministrativo e più semplice la realizzazione di interventi campo dell’ener-gia verde. gli effetti di que-ste politiche si possono fa-cilmente misurare: cinque anni fa la Puglia non aveva storia nel campo delle rin-novabili, oggi è la regione leader in Italia.

Raggiunti i primi posti in classifica per la produzione di ener-gie rinnovabili;ora bisogna abbassare il costo dell’energia per imprese e famiglie

SEgUE A PAg.12

Aerospazio Pugliese: ricerca, sviluppoe competitività

La Puglia del 2005 era la Regione d’Italia con il più basso livello di impegni e spesa in Ricerca & Sviluppo. Il livello di spesa delle isti-tuzioni pubbliche era, infatti, pari a 57 Milioni di euro, in un sistema regionale che com-plessivamente spendeva 426 milioni di euro. Oggi in Puglia le risorse investite nel nuovo ciclo di programmazione re-gionale 2007-2013 in Ricerca & Innovazione ammontano a 1.762 milioni di euro, di cui 581 destinati alla promozio-ne, valorizzazione e diffusio-ne della Ricerca e dell’Inno-vazione per la Competitività .

Il Ministero dello Sviluppo Economico, nel Rapporto An-nuale 2008 del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo (DPS) sugli interventi nelle aree sottoutilizzate, eviden-zia che nell’ambito dei 19 Ac-cordi di Programma Quadro stipulati nel Mezzogiorno nel settore della ricerca, l’inve-stimento maggiore si regi-stra in Puglia con oltre 220 interventi finanziati.

SEgUE A PAg. 14

Ricerca einnovazione, il presente chiamail futuroI finanziamentiregionali passano da 57 mln di euro a 1.762 mln di euro: 220 gli interventi finanziati

RicercaGennaro Di Lemma – Direttore Stabilimento Sanofi-Aventis di Brindisi“grazie agli incentivi regionali dal 2010 partirà la produzione della spiramicina, un antibiotico per le infezioni del cavo orale. L’obiettivo è migliorare la produttivi-tà del micro organismo che ne costituisce il principio attivo”

fOgLIO InfORMAtIvO - nUMERO UnICO - LECCE - MARZO 2010

SEgUE A PAg. 4

Energie RinnovabiliGiuseppe Marinò – Presidente Confindustria Brindisi“Si è lavorato benissimo con l’eolico, il fotovoltaico e le biomasse, fonti che costituiscono la strada verso il raggiungimento dell’autonomia energetica. non comprendo l’esigenza di tornare al nucleare”

SEgUE A PAg. 11

di Loredana Capone

GRAFICA E IMPAGINAZIONE: - REDAZIONE tEStI: , fabio Sirsi, Dario Sirsi, Matteo tangolo, Antonio Martella, Lara napoli - StAMPA: MARtAnO EDItRICE srl - COMMIttENtE RESPONSABILE: il candidato - tassa pagata - tariffa ridotta ai sensi della legge 515/93

Page 2: PugliaDomani

La Puglia migliore cresceL’Assessorato allo sviluppo economico della Regione Puglia ha attivato, in soli sette mesi, 13 bandi per le piccole, medie e grandi imprese

Una manovra da oltre 700mln di euro di risorse pubbliche per uscire dalla crisi più forti e coesi

Il secondo avviso riguarda i Programmi Integrati di Agevolazione (Pia), rivol-ti alle medie imprese e a consorzi di piccole e medie imprese: permettono di in-centivare iniziative indu-striali, di risparmio ener-getico, di ricerca, di servizi e di e-business. Sono pari a 88 milioni di euro le risor-se pubbliche per generare investimenti per 270 milio-ni di euro. Entrambi i ban-di (a sportello, cioè fino ad esaurimento delle risorse), puntano ad incentivare, con modalità diverse, la realiz-zazione di nuove unità pro-duttive, l’ampliamento di quelle già esistenti, la cre-azione di nuovi prodotti, il cambiamento del processo di produzione e gli investi-menti in ricerca industriale e sviluppo sperimenta-le. La giunta Regionale, nell’ambito dei Contratti di programma e PIA, ha già dichiarato ammissibili in-vestimenti per 702.435.086 euro che produrranno un incremento occupaziona-le di 1269 unità, con un investimento pubblico di 222.394.303 euro. Succes-sivamente, i due bandi sono stati rifinanziati con 180 mi-lioni di euro, divisi tra questi due avvisi e il “titolo II”, il terzo bando della manovra anticrisi, denominato an-che “Aiuti per programmi di investimento di micro e piccole imprese”: cento milioni di euro di risorse pubbliche per generare in-vestimenti per 400 milioni di euro. Coinvolte le micro imprese (con meno di 10 dipendenti, e un fatturato o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro), e le piccole imprese (con meno di 50 dipendenti e un fatturato o un totale di

bilancio annuo non supe-riori a 10 milioni di euro). L’azienda che intende fare un investimento si rivolge ad una banca per chiedere l’aiuto previsto dal bando regionale; la banca istrui-sce la pratica, la inoltra alla Regione; se viene concesso il mutuo, la Regione paga gli interessi, e lo fa in un’unica soluzione, portando nelle casse dell’impresa liquidità immediata. Il quarto bando consiste in Aiuti alla ricer-ca e si rivolge alle piccole e medie imprese che voglia-no investire puntando sulla ricerca, dunque sulla crea-zione di prodotti innovativi: 48 milioni di euro di risorse pubbliche per investimenti pari a 140 milioni di euro. Sono 287 le domande giun-te all’Assessorato allo Svi-luppo Economico, 68 quelle provenienti dalla provincia di Lecce, un vero e proprio boom. Solo tre anni fa, per un avviso simile, le candi-dature furono 56, un nu-mero che oggi ci restituisce nitida la fotografia di un fenomeno: la Regione ha puntato sulla ricerca per uscire dalla crisi; le azien-de, con le loro candidature, mostrano di aver accettato la sfida.

tre bandi riguardano l’in-ternazionalizzazione, per la promozione all’estero di tre tipi di consorzi export (agro-alimentari, turistico-alber-ghieri e manifatturiero): 9 milioni di euro di fondi pub-blici per generare investi-menti per 15 milioni di euro.

L’ottavo bando è dedicato al contrasto all’usura, un inter-vento in favore dei Confidi e delle fondazioni impegnate nella lotta all’usura: a di-sposizione 770mila euro di risorse pubbliche. Segue l’avviso in favore di Coope-

rative di garanzie e Consorzi fidi per la dotazione di fondi di rischi, una misura capace di mobilitare prestiti per un miliardo, con 50 milioni di fondi pubblici. C’è poi il ban-do Sostegno allo start up di microimprese di nuova costi-tuzione realizzate da sogget-ti svantaggiati, come giovani, disoccupati, cassintegrati, precari e donne: 43 milioni di euro di fondi pubblici a fronte di 90 milioni tra investimen-ti e spese di funzionamento. Segue il bando denominato “Iniziative per le infrastruttu-re di supporto degli insedia-menti produttivi”: 60 milioni di euro per far ripartire l’edi-lizia locale, dotando di infra-strutture le zone industriali. Il penultimo bando riguarda ancora la Prevenzione del fe-nomeno dell’usura e preve-de un contributo di 950mila euro in favore dei Confidi e delle fondazioni antiusu-ra. Infine, il bando Aiuti alle

piccole imprese innovative di nuova costituzione, che pun-ta a trasformare la ricerca in impresa con un avviso da 5 milioni di euro.

Dei tredici bandi, cinque sono quelli ancora aperti: Contratti di programma (a sportello), PIA (a sportello), Aiuti per programmi di in-vestimento di micro e pic-cole imprese (a sportello), lo Start up di microimprese di nuova costituzione realizza-te da soggetti svantaggiati (a sportello), Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione (a sportello).

Strumenti, agevolazioni, risorse pubbliche messe a disposizione del sistema produttivo pugliese. Il più articolato pacchetto di soste-gno pubblico all’economia messo a punto da una Regio-ne italiana, specie in un con-testo in cui il governo centra-le naviga a vista, convinto che la crisi sia già passata.

PugliaDomani | pag. 2

RASSEGNA STAMPA TEMATICA

MICRO E PICCOLE IMPRESE COn MEnO DI 10 DIPEnDEntI

Avviso per l’erogazione di Aiuti ai programmi di investimento pro-mossi da micro e piccole imprese (tItOLO II)

L’azienda chiede diretta-mente alla Banca un Mutuo finalizzato alla creazione di una nuova unità produttiva, all’ampliamento e ammo-dernamento, al cambiamen-to del processo produttivo

ChE COS’é

Conto interessi in un’unica solu-zione anticipata. Di fatto è un con-tributo a fondo perduto in fondo Capitale

1 La banca concede il Mutuo2

Per agevolare l’accensione di Mutui la Regione ha finanziato con 50 milioni di euro le Coop di garanzia e i Consorzi fidi

3

La Regione eroga una sommacorrispondente agli interessi che l’azienda deve pagare alla Banca

4

“tItOLO II”

Realizzazione, ampliamento o diversificazione unità pro-duttive (conto impianti)

gRAnDE IMPRESA COnPIù DI 50 DIPEnDEntI

MICRO E PMI + gRAnDE IMPRESA PROPOnEntE

CONtRAttIDI

PROGRAMMA

A COSA SI RIFERISCONO

Progetti industriali di im-porto complessivo tra 10 e 50 mln di euro

Realizzazione, amplia-mento o diversificazio-ne unità produttive

Ricerca IndustrialeSviluppo sperimentale

“CONtRAttI DI PROGRAMMA”

SEgUE DA PAg.1

Page 3: PugliaDomani

Investire nelle aree in-dustriali non giova solo ai Comuni e agli imprendito-ri, ma alla comunità inte-ra. nasce così, all’interno della complessa manovra anticrisi, il bando “Inizia-tive per le infrastrutture di supporto degli insedia-menti produttivi”. Messi a disposizione dalla Regione Puglia 120 milioni di euro per migliorare le circa 200 zone industriali presen-ti sul territorio regionale, dotandole di strade, illumi-nazione, reti energetiche e per la fornitura di acqua in-dustriale, video sorveglian-za, infrastrutture ICt, ma anche mense, centri diurni per l’infanzia e asili nido.

Circa 60 milioni di euro provengono da due de-libere Cipe, per progetti che vanno dalla viabilità al completamento della rete idrica, dalle opere di ur-banizzazione alla realizza-zione della pavimentazione

stradale, alla rete gas.L’altra metà viene mes-

sa a disposizione dall’ul-timo bando chiuso il 30 ottobre 2009, i cui desti-natari sono gli Enti locali e i Consorzi ASI: ad essi competerà provvedere all’organizzazione di gare d’appalto a favore delle imprese locali per asse-gnare i lavori nelle zone industriali. Le risorse previste saranno impe-gnate per metà in inter-venti su aree già esistenti e per metà su nuove aree, mentre il contributo pre-visto per ogni singolo progetto potrà arrivare ad un massimo di quattro milioni di euro. È il ban-do d’avanguardia dell’in-tera manovra; vengono impiegate ingenti risorse pubbliche con le quali si riescono a raggiungere più obiettivi: dotare di in-frastrutture una zona in-dustriale significa innova-

Strade e asili per riprendere il lavoro

re tutto il sistema produttivo territo-riale, agevolando la voglia e la capacità d’investimento di tanti imprenditori. La straordinarietà di questo bando si rivela, tuttavia, in altri aspetti, di fon-damentale impor-tanza: il sostegno alle imprese edili del territorio pugliese e il conseguente incremento delle opportunità di lavoro. Il tutto si realizza concretamente attraver-so l’attivazione di una miriade di piccoli appalti che gli Enti locali e i Consorzi ASI attiveranno, una volta conseguito il finan-ziamento regionale, per assegnare i vari lavori previsti. Altro aspetto, assoluta-mente non secondario, è la sostenibilità ambientale dell’intervento: il punteggio

attribuito ai progetti tie-ne conto, infatti, di alcuni aspetti fondamentali quali il riuso delle acque piova-ne, industriali e di fogna-tura nera depurate, delle misure di miglioramento della qualità dell’aria, del-la produzione di energia da fonti rinnovabili e dell’in-troduzione della tecnolo-gia a led nell’illuminazione pubblica esterna.

Ultimo obiettivo, non cer-tamente per importanza, è quello che riguarda l’in-tera comunità pugliese: avere considerato nel ban-do la possibilità di realiz-zare servizi fondamentali alla persona come centri diurni per l’infanzia, men-se e asili nido, significa pensare concretamente ai lavoratori e, in particolar modo, alle donne lavora-trici, migliorando la qua-lità del loro lavoro e della loro vita. Solo in questo modo, l’arrivo di un figlio diventa un evento felice che ti cambia la vita e non

un ostacolo alla re-alizzazione della donna come madre e come lavoratrice. E poi: prevedere la costruzione di un asilo nido o di un centro diurno per l’infanzia non è solo un’opportu-nità messa nelle mani delle imprese edili ma, anche e soprattutto, un’oc-

casione di lavoro per le tante professiona-lità presenti in Puglia nel vasto settore dei servizi alla persona.

Il bando, chiuso il 30 ottobre 2009, ha registrato un boom di domande: 131 pro-poste per 390 milioni di investimenti pro-grammati con una richiesta di circa 310 milioni di contributo pubblico. La miglio-re dimostrazione di come gli uomini e le donne di Puglia vogliano uscire, presto e forti, dalla crisi.

Infrastrutture e servizi alla persona nelle zone industriali pugliesi: 120 milioni di euro per sostenere gli investimenti e l’occupazione

Manovra anticrisiGiovanni Bertolone – Amministratore Delegato ALENIA AERONAUtICA“gli incentivi regionali per il settore dell’aerospazio promuoveranno complessi-vamente più di 252 mln di investimenti, programmati da 14 imprese del distretto aerospaziale pugliese e incrementeranno l’occupazione di 650 nuove unità”

Politiche urbaneMatteo Biancofiore – Presidente Confcommercio Puglia“Dalla serietà e dalla lungimiranza con cui si è sviluppato il confronto, non pos-siamo che dare merito all’assessore Capone che ha condiviso con le forze sociali ed economiche regionali questo percorso che punta a far sviluppare nuove ed integrate dinamiche economiche delle politiche urbane”

IMPRESE MEDIECOn MASSIMO50 DIPEnDEntI

Approvati almeno 2bilanci, fatturato precedentealmeno 8 milioni di euro

“PIA”

PROgRAMMIIntEgRAtI

DI AgEvOLAZIOnE

PIA

COnSORZI di Micro e PiccoleImprese e PMI

COSAfInAnZIA

tutela ambientale(riparmio energetico)

Servizi di consulenza(conto esercizio)

Ricerca IndustrialeSviluppo sperimentale

Realizzazione, ampliamento o diversificazione unità pro-duttive (conto impianti)

È IL BAnDO D’AvAngUARDIA DELL’IntERA MAnOvRA; vEngOnO IMPIEgAtE IngEntI RISORSE PUB-BLIChE COn LE QUALI SI RIESCOnO A RAggIUngERE PIù OBIEttIvI

Loredana Capone:

Page 4: PugliaDomani

Credito: operazione trasparenzaLa Regione Puglia stanzia 50 milioni di euro per agevolare l’accesso al credito da partedelle imprese. Stretta sulle banche: resi pubblici i tassi di interesse applicati agli aiuti regionali

La Puglia, infatti, è la prima Regione d’Italia a stanziare un contributo così rile-vante (50 milioni di euro) a sostegno di Co-operative di garanzia e Consorzi fidi per la dotazione di fondi rischi diretti alla con-cessione di garanzie a favore di operazioni di credito attivate da pic-cole e medie imprese socie. “vogliamo – spiega Loredana Ca-pone - dare un calcio alla crisi attraverso un supporto concreto agli imprenditori”. Le piccole e medie im-prese (PMI) possono così accendere più facilmente un mutuo chiedendo aiuti in forma di garanzia per prestiti fino ad 1milione 500mila euro e fino a 750mila euro se l’impresa è attiva nel settore dei trasporti. La garanzia non deve superare l’80% del prestito concesso all’impresa. Sono ammissibili a garanzia i finanziamenti destinati a coprire le spe-se per acquisto del suolo aziendale, opere murarie, infrastrutture, acquisto macchi-nari e programmi informatici, acquisto di servizi di consulenza, costi relativi al rila-scio di certificazione di qualità etica, socia-le e ambientale. Per ottenere le agevola-zioni, i Confidi devono essere costituiti da piccole e medie imprese con sede in Puglia che abbiano più di 3000 soci con operazioni di garanzia in corso superiori a 10 milioni di euro.

Incentivi significativi da parte della Regio-ne, vivacità degli inve-stimenti programmati dalle imprese. Ma non basta. Resta il ruolo di grande responsa-bilità delle banche, che non devono chiu-dere i rubinetti del credito. trasparenza e concorrenza sono le chiavi per contrastare l’atteggiamento restrittivo e protezionista degli Istituti di Credito. Il lavoro delle banche per contra-stare la crisi economica attraverso i bandi regionali è stato perciò reso trasparente e accessibile a tutti. L’Assessorato allo Svi-luppo Economico, per la prima volta nella storia del credito, ha sfatato un tabù con la pubblicazione in tempo reale (dal 29 luglio 2009) sul portale dell’Assessorato www.si-stema.puglia.it, di dati fino a quel momen-

to celati dal segreto bancario. Così oggi è possibile conoscere quali sono gli Istituti di Credito che si stanno impegnando a con-cedere mutui attraverso il bando “Aiuti ai programmi di investimento di Micro e Pic-

cole imprese” (detto anche titolo II) con-sultando una pa-gina dinamica, che cambia continua-mente e ci fornisce in tempo reale una fotografia chiara e nitida delle solleci-tazioni al mondo del credito. Il risultato di quest’azione di trasparenza è stato immediato: in due

mesi, incluso agosto, le pratiche sono rad-doppiate. Il 26 gennaio 2010 la battaglia per il credito si è arricchita di un nuovo ca-pitolo. È stata inserita sul portale www.si-stema.puglia.it una nuova pagina dinamica che svela uno dei più protetti segreti ban-cari: i tassi di interesse. Si tratta dei tassi applicati dalle Banche sempre sull’avviso “titolo II”. Anche questa iniziativa ha avuto un riscontro immediato: a soli venti giorni dalla pubblicazione degli interessi bancari, i tassi massimi (che arrivavano al 7,78%) si sono ridotti di oltre un punto percentuale, con un tasso massimo diventato del 6,71%.

Per accedere al servizio il percorso è semplice: occorre innanzitutto registrarsi

al sito e poi aprire, dalla sezione “Ban-di Attivi”, la pagina denominata “Regimi di Aiuti - titolo II”). Da lì, attraverso il link “Iter in corso” si accede a tre pa-gine: “Il lavoro delle Banche”, “Il lavoro dei Confidi” e “I tas-si applicati”. Così è possibile visionare in tempo reale la si-

tuazione delle pratiche per la concessione, rispettivamente, dei mutui, delle garanzie e dei tassi di interesse applicati dalle banche.

Per la vicepresidente Capone “mettere on-line questi dati non equivale ad attac-care gratuitamente e demagogicamente le banche. Al contrario, è il punto di parten-za per una sana e corretta concorrenza in grado di determinare effetti positivi nell’in-tero sistema economico pugliese”.

RASSEGNA STAMPA TEMATICA

LUG

LIO

‘09

AG

OST

O ‘0

9

8,0

7,0

6,5

7,5

SETT

EMBR

E ‘0

9

OTT

OBR

E ‘0

9

NO

VEM

BRE

‘09

DIC

EMBR

E ‘0

9

GEN

NA

IO ‘1

0

FEBB

RAIO

‘10

n.B. Dalla pubblicazione online dei tassi da parte dell’Assessorato allo Sviluppo Economico (26.01.2010) riduzione di quasi 1 punto percentuale in solo 1 mese

FONtE: www.sistema.puglia.it

Andamento dei tassi massimi mensili

PERIODO

luglio 2009

agosto 2009

settembre 2009

ottobre 2009

novembre 2009

dicembre 2009

gennaio 2010

febbraio 2010

IStItUtO BANCARIO

Banca Monte dei Paschi di Siena

Banca Popolare Pugliese

Banca Popolare Pugliese

Banca Popolare Pugliese

Banca Popolare Pugliese

Banca Monte dei Paschi di Siena

Banca Popolare Pugliese

Banca del CC Alberobello e Sammichele di Bari

tASSI

7,50%

7,55%

6,99%

7,78%

7,44%

7,49%

7,46%

6,71%

Tassi massimi applicati dalle banche sull’avviso “TiTolo ii”

SEgUE DA PAg.1

PugliaDomani | pag. 4

LE BAnChE nOn DEvOnO ChIUDERE I RUBInEttI DEL CREDItO. tRASPAREnZA E COnCORREnZA SOnO LE ChIAvI PER COntRAStARE L’AttEg-gIAMEntO REStRIttIvO E PROtEZIOnI-StA DEgLI IStItUtI DI CREDItO

Loredana Capone:

A SOLI vEntI gIORnI DALLA PUB-BLICAZIOnE DEgLI IntERESSI BAnCARI, I tASSI MASSIMI (ChE ARRIvAvAnO AL 7,78%) SI SOnO RIDOttI DI OLtRE Un PUntO PERCEntUALE, COn Un tASSO MASSIMO DIvEntAtO DEL 6,71%

Loredana Capone:

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Il superamento della crisi passa anche attraverso i servizi alle donne lavoratrici e alle famiglie che si occupano di anziani e disabili: dalla Regione una svolta alle poli-tiche a sostegno dello sviluppo economico, allargando la platea dei beneficiari degli aiuti pubblici: non più soldi solo alle grandi industrie, ma anche alle imprese sociali, a chi gestisce asili nido o fornisce servizi non residenziali agli anziani e ai diversamente abili, dando sollievo alle famiglie, e pro-ducendo benefici soprattutto per le donne lavoratrici. Il bando in questione, denomi-nato “Aiuti ai programmi di investimento di micro e piccole imprese”, è un avviso a sportello, aperto dal 23 aprile del 2009, fino ad esaurimento delle risorse; vengono stanziati 100 milioni di euro di risorse pub-bliche, in grado di generare investimenti (in macchinari o in immobili) per circa 400 milioni di euro: “Un dovere morale e am-ministrativo”, secondo la vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico Lore-dana Capone.

COME FUNZIONA?La Regione eroga all’impresa che ne fa ri-

chiesta un contributo in conto interessi, cioè una somma che corrisponde agli interessi che l’azienda deve pagare alla banca per ot-

tenere un mutuo. Ma, andiamo per ordine.Un’impresa intende costruire un asilo nido, facendo un investimento compreso tra un minimo di 30 mila euro ed un massimo di 100 mila euro, e vuole accedere alle agevo-lazioni concesse dal bando regionale in que-stione: si rivolge ad una banca per contrarre un mutuo e, alla stessa presenta istanza di agevolazione. La banca istruisce la prati-ca e la inoltra alla Regione; se l’Istituto di Credito concede il mutuo, la Regione eroga all’impresa gli interessi in un’unica soluzio-ne anticipata. Questo significa che non solo vengono abbattuti gli interessi su un mutuo ma l’aiuto in un’unica soluzione funziona di fatto come un contributo a fondo perduto in conto capitale.

REGIONE PUGLIA:IL “MIRACOLO SOCIALE”Sono 465 le imprese interessate da que-

sto bando: 198 della categoria asili nido e 267 impegnate per servizi ad anziani e di-sabili; di queste, 80 riguardano la provin-cia di Lecce. Allargare il bando a questo tipo di imprese significa coniugare l’at-tenzione allo sviluppo alle politiche socia-li e il riscontro ci viene immediatamente dai numeri: dal 2005 al 2008, le strutture per la prima infanzia, in Puglia, sono cre-

sciute del 185%. Dalle 80 del 2005 che contavano 2420 posti nido si è passati alle 228 strutture del 2008 per un totale di 6930 posti nido. Se quattro anni fa solo il 4% dei bam-bini frequentava il nido, nel 2008 la percentuale è salita al 6%. nel 2005, inoltre, il 24% dei comuni disponeva di asili nido, mentre nel 2008 erano il 28%. È il dato complessivo sul-la spesa sociale della Regione che rende il quadro ancora più chiaro: dai 5,7 euro pro capite del 2005 è passata ai 20,5 euro del 2008.

numeri questi dietro i quali si na-scondono storie di comuni cittadini, ognuno dei quali con proprie esigenze da soddisfare e diritti di cui godere. Pensate alle donne e, specie, alle lavoratrici: “Oggi le donne – spiega Loredana Capone – sem-pre più spesso sono costrette a restare fuori dal mercato del lavoro per potersi de-dicare ai figli. non è un caso che il tasso di occupazione femminile in Puglia sia meno della metà di quello maschile (il 30,2% ri-spetto al 63,3%). Con questo provvedimen-to intendiamo invertire una rotta che non fa bene né all’economia né alle famiglie”. L’estensione di questo bando alle imprese sociali porta con sé un altro fondamentale obiettivo: offrire la risposta più ampia alle

esigenze di ampliamento e potenziamento dell’offerta territoriale per la prima infan-zia. Per il triennio 2007-2010, la Regione Puglia ha messo in campo più di 86 milioni di euro di risorse pubbliche finalizzate ad un piano straordinario per gli asili nido: di questi, quasi 65 milioni sono investimen-ti destinati a potenziare l’offerta pubblica. Questo provvedimento è il primo per il pri-vato. Il tutto rientra in una precisa politica regionale: incidere sulla crescita delle im-prese e, nel contempo, sul miglioramento della qualità della vita, sull’occupazione come sull’educazione. Due modi di pensa-re allo sviluppo di una Regione e al benes-sere dei suoi cittadini.

La svolta sociale della Regione PugliaUn bando, pensato per la grande industria, viene esteso, per la prima volta, anche alle imprese sociali: finanziati asili nido e servizi per disabili e anziani

La svolta socialeElena Gentile – Assessore Regionale alle Politiche Sociali“volevamo offrire la più ampia risposta alle esigenze di ampliamento e potenzia-mento dell’offerta territoriale per la prima infanzia. Le imprese sociali entrano così a pieno titolo nel sistema produttivo della Puglia”

Operazione TrasparenzaFrancesco Sgherza – Presidente Confartigianato Puglia“Condividiamo la forte preoccupazione espressa dall’Assessore allo Sviluppo Eco-nomico, Loredana Capone, circa lo scarso impegno del sistema bancario nel suo complesso a sostenere le imprese per superare il delicato momento di crisi”

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RASSEGNA STAMPA TEMATICA

La Puglia dei distrettipunta sulla qualitàAgroalimentare, florovivaistico, editoria: 1204 imprese insieme, per dare più forza alla promozione dello sviluppo locale

Distretti Produttivi, ovvero la soluzione dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia per ridi-segnare il futuro del territorio. È stata certamente una delle idee più lungimiranti della giunta vendola quella di puntare sul potere dell’aggregazione tra le imprese, promuovendo la Legge regionale n. 23 del 3 agosto 2007, attraverso la quale ha riconosciuto 15 distretti produttivi. Uno strumento particolarmente incisivo per la promozio-ne dello sviluppo locale e della competitività: si tratta, infatti, di una rete di imprese legate tra loro per comparti produttivi o per filiere che svolgono, con il coinvolgimen-to delle istituzioni, attività collegate, anche se in territori non confinanti.

Sono quattro i distretti produttivi riconosciuti dalla giunta Regionale: “Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico-Salentino”, “Distretto Agroalimentare di Qualità terre federiciane”, “Distretto florovivaistico di Puglia” e “Distretto Produttivo della Comunicazione, dell’Edito-ria, dell’Industria grafica e Cartotecnica”, appartenenti ai settori economici agroalimentare, florovivaistico ed editoria e ai quali hanno aderito 1204 imprese, pratica-mente quasi la metà, rappresentando il 45% delle azien-de aggregate in tutti i quindici distretti produttivi della Puglia e che oggi contano 2.638 imprese. La Puglia eco-nomica completa così quel percorso partito nel mese di febbraio 2008 con l’arrivo di 59 proposte. I nuovi distretti rappresentano tutti i settori della tradizione economica pugliese, lanciati però verso l’innovazione e la competiti-vità, raggiunte grazie alla ricerca industriale e l’interna-zionalizzazione. “Le proposte di distretto rappresentano un traguardo di enorme rilievo per la nostra economia – è stato il commento della vice Presidente della Regio-ne Puglia e Assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone – Queste proposte di aggregazione dimostrano la volontà delle imprese di accogliere le sfide promuovendo ricerca, internazionalizzazione e nuovi investimenti. Di-mostrano di voler affrontare le difficoltà della congiun-tura economica puntando sulla qualità, che è il valore aggiunto della Puglia. I distretti agroali-mentari contengono questa paro-la nel loro nome. non è un caso. È la qualità che valorizza la Puglia sui mercati esteri e che attrae gli investimenti. È la qualità che la giunta Regionale vuole valorizzare come biglietto da visita della Puglia nel mondo”.

Ma l’opera meritoria dell’Asses-sorato allo Sviluppo Economico si dirama anche nelle politiche

economiche condotte, riscontrabili negli indicatori pre-cedenti alla crisi. Lo dimostra il fatto che nel biennio 2006/2007 la Puglia ha attraversato una fase di grande espansione della propria economia, con un aumento complessivo del Pil del 4%. In modo particolare, la regio-

ne ha visto crescere il proprio prodotto interno lordo del + 1,8, meglio della Lombardia (+ 1,7) e della media italiana (+ 1,5) e in controtendenza rispetto al Mez-zogiorno che ha registrato una crescita dello 0, 7%.

Ora c’è da disegnare il futuro e i progetti in proposito sono davvero tanti, tra cui quello di puntare all’uscita dalla crisi, guardando in modo particolare alle microimprese, vero tessuto del territorio pugliese.

CONFRONtARSI PER CRESCERE:GLI StAtI GENERALI DEL COMMERCIO

Un presente, molti futuri. All’insegna di que-sto auspicio si è concluso l’appuntamento de-gli Stati generali del Commercio svoltosi a Bari lo scorso gennaio. Un confronto tra attori del territorio, esperti del settore, protagoni-sti di rilievo internazionale, voluto fortemente dalla Vicepresidente della Regione Loredana Capone, per ridare slancio ad uno dei settori trainanti dell’economia pugliese nel tessuto urbano. Commercio e territorio procedono di pari passo per incrementare lo sviluppo eco-nomico locale, la competitività del settore e rafforzare l’immagine del Sistema Puglia.

DIStREttI PRODUttIVI

L.R. 23/2007:istituzione distretti produttivi

DIStREttI PRODUttIVI

Un distretto produttivo è una rete di imprese legate tra loro per com-parti produttivi o per filiere

QUAL è L’OBIEttIVO

I distretti, in collaborazione con le Istituzioni, permettono alle azien-de aderenti di cooperare, attra-verso i programmi di sviluppo, per essere più competitive nei mercati internazionali.

DIStREttI PRODUttIVI

Aerospaziale Pugliese

Legno e Arredo

nautica da Diporto in Puglia

Edilizia Sostenibile Pugliese

nautica da Diporto in Puglia

filiera Moda Puglia

Logistico Pugliese

Lapideo Pugliese

Energie Rinnovabili ed Efficienza energetica ‘La nuova Energia’

Ambiente e Riutilizzo

Meccanica Pugliese

Informatica

Agroalimentare di Qualità Jonico-Salentino

Agroalimentare di Qualità terre federiciane

florovivaistico di Puglia

Produttivo della Comunicazione, dell’Editoria, dell’Indu-stria grafica e Cartotecnica

37

84

70

133

70

230

111

201

263

138

95

72

167

683

227

127

i distretti in Puglia

N° IMPRESE COINVOLtE

Per maggiori informazioni: Regione Puglia, Ufficio Ricerca Industriale e Innovazione tecnologica www.sistema.puglia.it

PugliaDomani | pag. 6

“È LA QUALItà ChE vALORIZZA LA PUgLIA SUI MERCAtI EStERI E ChE AttRAE gLI InvEStIMEntI. È LA QUALI-tà ChE LA gIUntA REgIOnALE vUOLE vALORIZZARE COME BIgLIEttO DA vISItA DELLA PUgLIA nEL MOnDO”.

Loredana Capone:

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Continueremoa dare valorealla Puglia

InTERvISTA A LOREDAnA CAPOnEdi Federico Pirro

Chiediamo a quei giovani, agli studenti, agli imprenditori, ai lavoratori, alle donne che ormai hanno su-perato gli argini, ai professionisti, agli operatori commerciali, alle banche, di seguirci con la stessa, ma-tura attenzione critica che hanno adottato sin qui. A loro, cui prevalentemente è dedicata questa conver-sazione, possiamo intanto dare assicurazioni che “indietro non si torna”…

PugliaDomani | pag. 7

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di sviluppo. E siccome per me i fatti devono avere la stessa velocità delle idee, giovedì 25 febbraio ho pre-sentato in giunta la proposta di costituzione di questa Cabina di Regia, ed è stato già predisposto il protocol-lo d’intesa da sottoporre alle parti sociali. Si partirà con un Osservatorio sui Distretti, che riceverà dalla Regione una vera e propria cessione di sovranità, al fine di far crescere un sistema che molti già ci invi-diano senza condizionarlo con scelte emozionali e di corto respiro, togliendo di fatto alla politica il diritto d’essere unica lettrice dei fatti economici e sociali.

F.P.: La Puglia ha varato il suo Piano di Sviluppo in un arco temporale caratterizzato da una crisi economica profon-da, con le difficoltà rappre-sentate da un lato dalle man-cate risposte del Governo nazionale alle richieste di un tempestivo utilizzo dei fondi FAS, dall’altro dalle perdu-ranti resistenze di alcuni ba-cini e settori a vere azioni di riconversione industriale. Si impone una rimodulazione del Piano di Sviluppo?

L.C.: Dopo le elezioni ci troveremo a metà del 2010, periodo giusto per fare una verifica a 360° dell’uti-lizzo dei fondi europei e valutarne l’impatto in una prospettiva di rimodulazione delle scelte. Posso dire con orgoglio che ci sono Ambiti d’intervento - nell’Assessorato allo Sviluppo Economico che io ho diretto - nei quali è già stata impegnata, e per buo-na parte anche spesa, l’intera somma a disposizione per quest’anno (ad esempio, il settore Ricerca ed In-novazione, mentre per il Settore Sostegno alle PMI abbiamo voluto addirittura prenotare fondi del 2011). Preciso che tanto è avvenuto con il convinto soste-gno delle Associazioni dell’Industria e dell’Artigiana-

to e ci ha consentito di raggiungere un risultato straordinario: la Pu-glia è oggi la Regione d’Italia che nell’ultimo anno ha perso meno produttività rispetto a tutte le altre, eccezion fatta per il trentino, che come è noto ha altre condizioni di partenza e altro regime d’aiuti.

F.P.: Ma questo non dovrebbe costi-tuire un indice di premialità anche sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni e dunque convincere il Go-verno centrale a fare la sua parte senza paraocchi politici?L.C.: Dovrebbe, ma a quanto pare non è così. Lo voglio dire con chia-rezza: il governo - immagino per un preciso disegno avallato o ad-dirittura ispirato dal Ministro fit-

to - tiene bloccati 1 miliardo e 200 milioni di euro di fondi europei fAS che dovrebbero essere investiti, in Puglia, per l’ammodernamento delle infrastrutture dei trasporti, strade e ferrovie, per l’edilizia sanita-ria, per l’edilizia scolastica. La nostra proposta di utulizzo di questi fondi è stata consegnata al governo nell’aprile del 2009. non ne sappiamo nulla…Questo, me lo lasci dire, è un delitto verso il Mezzogiorno…

F.P.: L’incentivazione alla nascita di nuove impre-se e la valorizzazione delle energie giovanili sono stati un fiore all’occhiello del Governo Vendola. Al di là dei nomi accattivanti (Bollenti Spiriti, Ritor-no al Futuro, Principi attivi), il dato di fondo è che avete investito sui giovani, rovesciando il vecchio modello assistenziale-clientelare caro alla classe dirigente del Sud. è lecito ora chiedersi, accanto alla prosecuzione di queste politiche, in che mi-sura nella nuova legislatura la Regione possa “accompagnare” la crescita di queste esperienze

“traghetteremo la Puglia fuori dalla crisi internazionale. Liberi da condizionamenti, attraver-so scelte chiare ed operative. Ripartiremo da qui, da quel lavoro che ha sovvertito il rapporto fra sviluppo e sistema del credito, che ha messo l’impresa al centro delle politiche economiche regionali, dando ad essa la dose massima di fiducia, pretendendo, naturalmente, consapevo-lezza e maturità.”. Loredana Capone ha, come al solito, idee ben precise. Se serve fare memoria su ciò che la Regione Puglia ha fatto per l’economia pugliese in questa legislatura – in particolare nell’ultima fase -, ba-sta sfogliare queste pagine. Abbiamo preferito farlo raccontare direttamente dai giornali, citando testata e titoli. La stampa libera non è mai tenera – giustamente – nei confronti di chi ha la respon-sabilità di governare, pretende fatti e non si fida delle azioni di marketing istituzionale. “Ora, si potrà riprendere cn un respiro progettuale e una prospettiva politica ben diverse, capaci di accom-pagnare lo sviluppo e riconvertire le crisi, mantenendo, nel contempo, uno stato di sensibile all’erta nei confronti della straordinaria capacità delle giovani generazioni pugliesi di tener alta la testa e sfidare le disuguaglienze con la scommessa dell’estro e del talento che divengono eccellenza”.Parole, quelle di Loredana Capone, che introducono a questa approfondita conversazione con il prof. federico Pirro, docente di Storia dell’Industria presso l’Università di Bari e responsabile della task force per l’occupazione alla presidenza della giunta Regionale, con il quale tracciamo qui di seguito le linee e gli indirizzi per “fare ancora meglio”.

InTERvISTA A LOREDAnA CAPOnEdi Federico Pirro

federico Pirro: Assessore, se volessimo riassume-re con uno slogan i mesi della sua attività da re-sponsabile delle politiche di sviluppo regionali, po-tremmo scegliere “l’impresa al centro”. Mai come adesso le Associazioni degli Imprenditori si sono sentite corresponsabili delle decisioni strategiche sul varo delle misure di aiuti, sull’avvio dei Distret-ti, sull’uso dei fondi comunitari. Giudica questa una “linea” utilmente irreversibile, la chiave dell’acce-lerazione che lei ha impresso alle attività dell’As-sessorato, dunque la “sposerebbe” globalmente anche nella nuova legislatura?

Loredana Capone: Le piccole e medie imprese sono l’ossatura dell’economia pugliese, dunque l’impegno della Regione al loro fianco - con un nuovo governo vendola - sarà ancora più incisivo. Il partenariato sociale non è uno slogan e non serve a fare finta di lavorare insieme. Alle imprese si deve chiedere maturità e voglia di misurarsi con le sfide dell’in-novazione e della qualità. Se ci sono queste condizioni, si posso-no davvero “governare” insieme i processi di sviluppo.

F.P.: Si può pensare per il futuro di rendere per-manente questo dialogo con il partenariato sociale (per evitare che l’interlocuzione risenta delle con-tingenze e, qualche volta, delle emergenze) e dare vita, ad una sorta di CNEL regionale, peraltro pre-visto dallo Statuto?

L.C.: Credo che al di là delle sigle, la questione posta è più che pertinente. nelle ultime riunioni svolte con le Associazioni imprenditoriali e le Organizzazioni sin-dacali ci siamo ritrovati sull’idea di costituzione di una Cabina di Regia del partenariato sociale, che coadiuvi e controlli il varo e l’efficacia delle politiche regionali

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SI PARtIRà COn Un OSSER-vAtORIO SUI DIStREttI, ChE RICE-vERà DALLA REgIOnE UnA vERA E PROPRIA CESSIOnE DI SOvRAnItà, AL fInE DI fAR CRESCERE Un SIStEMA ChE MOLtI gIà CI InvIDIAnO

Loredana Capone:

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imprenditoriali ancora adolescenti…L.C.: Incentivando le aggregazioni consortili, conti-nuando a tallonare le banche perché guardino con occhi diversi ai giovani imprenditori, fornendo loro servizi reali utili, capaci di supportarli nelle scel-te fondamentali, in una parola fare in modo che il governo regionale diventi garante dell’efficacia di un’azione di sistema.

F.P.: Quando lei iniziò a “prendersela” con la banche pugliesi o comunque operanti in Puglia, molti si chiesero cosa si fosse messo in testa. Mi pare che nelle pagine seguenti si dimostri quanto e come il sistema del credito nella no-stra regione sia cambiato da quando le banche sono state chiamate a rendere conto delle loro politiche di sviluppo e, alla fine, anche dei loro tassi. Immagino che sotto questo aspetto, l’Os-servatorio sulla trasparenza bancaria che il suo Assessorato ha attivato continuerà a funzionare.

Si può fare ancora di più? L.C.: La Regione non è solo l’Ente che indirizza e pro-muove lo sviluppo di soggetti e sub-sistemi economi-ci, ma è essa stessa operatore finanziario, anzi il più grande operatore finanziario della Puglia, nel senso che fa transitare dalle banche, che svolgono per essa il ruolo di tesoreria, qualcosa come 8 miliardi di euro all’anno. Si potrà allora aprire con la banca o il pool di banche per gestiranno la tesoreria per il prossimo mandato un ragionamento pro-spettico, un piano di collaborazio-ne che, nel rispetto dei ruoli, porti però quelle banche ad attivare “linee di fido” garantiti per i pro-cessi di riconversione industriale, ristrutturazione aziendale, start up, interventi di riorganizzazione aziendale. Si dovrà poi continuare a vigilare sui tassi applicati, per-ché senza un diverso sistema del credito e del fisco, le PMI pugliesi saranno sempre in affanno. In ulti-mo, vorremo sollecitare le Banche nazionali a “spostare” in Puglia le sedi delle loro fon-dazioni, o comunque a decentrarle.

F.P.: Dei Governi di centro-sinistra che hanno guidato il Paese dalla fine degli anni ’60, la sto-ria ha rivalutato quelle politiche di “intervento pubblico”, senza le quali il nostro Mezzogiorno sarebbe ancora più indietro. Forse è arrivato il momento di chiedersi se possano essere rein-dirizzati nelle nostre regioni i piani di sviluppo delle grandi Aziende pubbliche sopravissute, ENI, ENEL, Finmeccanica, le stesse Fer-rovie dello Stato. Per esempio: nel-la rigenerazione economica del vecchio tAC del basso Salento si può ipotizzare di chiedere ad Aziende pubbliche ci con-tribuire a riavviare il siste-ma?

L.C.: Sì, ma non si può pre-tendere che ciò avvenga sen-za che il tAC comprenda che è già stato superato il limite massimo per cambiare rotta. voglio dire che gli interventi pubblici a favore del tac ci sono stati, ma dall’altra parte si chie-de qualità totale, organizzazione di marchi propri, investimenti nel mar-keting e verso nuovi mercati sui quali non concorrere sul basso costo. Chi ha raccolto la sfida è già fuori dalla crisi.

F.P.: La Puglia ha attratto da sempre investimenti di aziende del Nord e dell’Europa e i risultati sono sotto gli occhi di tutti (Alenia, Evergreen, Bosch,

Getrag, Edison, ecc.). Mi chiedo e le chiedo se non sono maturi i tempi per imprimere questo ta-glio alle politiche di internazionalizzazione della Regione, al di là della partecipazione dei nostri operatori a meeting e Fiere all’estero, che hanno uno scopo diverso. Si può immaginare un’azione sistematica di attrazione degli investimenti, con iniziative di “incoming” insediativo che promuo-vano la convenienza di detti investimenti?

L.C.: In alcuni settori d’eccel-lenza, la Puglia è già attraen-te per investimenti italiani ed europei. nell’aerospazio, per esempio, le due ultime missio-ni a Seattle e a Montreal hanno confermato che c’è un interes-se marcato di grandi aziende straniere a scegliere la nostra regione, anche perché le po-litiche “di distretto” possono garantire infrastrutture, reti, servizi, senza i quali non si può fare “incoming” industriale.

Per il resto, bisogna continuare ad aiutare le nostre imprese a lavorare sui mercati esteri, per rafforzar-si, non per delocalizzare!

F.P.: Vorrei terminare chiamandola in causa sulle scelte a favore del commercio. Gli Stati generali hanno riscosso un ottimo successo, mi pare che il varo dei Distretti urbani assegni alle Associazioni di categoria e ai Comuni un ruolo finalmente or-ganico in materia di pianificazione commerciale e servizi al commercio e ai cittadini. Si apre una

stagione in cui la Regione vorrà accompagna-re davvero lo sviluppo (e il “ritorno”) del

piccolo commercio? Saremo però in grado, in questo caso, di vigilare

perché i risvolti occupazionali siano quantitativamente rile-vanti e rispettosi delle leggi e dei contratti? In sostanza, per la grande distribuzione in Pu-glia non c’è futuro?L.C.: non ci sono alternative, non siamo pentiti di aver bloc-

cato l’apertura di nuovi iper-mercati e la nostra linea sarà

quella di contribuire a dotare di infrastrutture le aree mercatali dei

nostri Comuni, convinti, come sia-mo, che quelli siano luoghi di crescita

sociale, civile, non solo economica e com-merciale. Per il resto, con il varo dei Distretti urbani abbiamo gettato le basi perché d’ora in poi le scelte di valorizzazione commerciale di ogni Comune siano compiute insieme ai cittadini, oltreché con le Asso-ciazioni di categoria e gli amministratori locali. Que-sto è autentico “sviluppo dal basso”.

InTERvISTA A LOREDAnA CAPOnEdi Federico Pirro

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gLI IntERvEntI PUBBLICI A fAvORE DEL tAC CI SOnO StAtI, MA DALL’ALtRA PARtE SI ChIEDE QUALItà tOtALE, ORgAnIZZAZIOnE DI MARChI PROPRI, InvEStIMEntI nEL MARkE-tIng E vERSO nUOvI MERCAtI

Loredana Capone:

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InTERvISTA A LOREDAnA CAPOnEdi Federico Pirro

PugliaDomani | pag. 10

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Per affrontare una crisi internazionale è ne-cessaria una risposta globale. L’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia è partito da questa premessa fondamentale per programmare e supportare una serie di iniziati-ve internazionali orientate alla promozione dei prodotti pugliesi d’eccellenza nel mondo. Semi-nari, missioni di operatori pugliesi all’estero e

di operatori esteri in Puglia, par-tecipazione a fiere campionarie e specialistiche che si sono svolte in Europa, Asia e America. nel biennio 2008-2009, sono state più di 60 le iniziative alle quali hanno partecipato attivamente circa 3000 operatori economici pugliesi.nei mesi di ottobre e novembre 2009 si sono concentrati degli eventi di rilevanza internazionale. nel settore agroalimentare, gran-

dissimo successo hanno riscosso le fiere di Co-lonia e di Los Angeles dedicate ai nostri prodotti

tipici enogastronomici. Le eccellenze dell’arre-do mobile pugliese hanno avuto la possibilità, grazie al supporto della Regione, di ottenere grande visibilità e prestigio con la partecipazio-ne ad importanti fiere Internazionali del settore (Saloni Worldwide Mosca, Index Dubai). ha pro-dotto grandi aspettative commerciali la missio-ne riservata agli operatori arabi, russi e statu-nitensi del settore lapideo con lo svolgimento a Bari del Seminario “I percorsi della pietra in Puglia” in collaborazione con lo SPRInt (Spor-tello per l’internazionalizzazione delle imprese).La scelta strategica compiuta dall’Assessorato allo Sviluppo Economico trova riscontro in alcu-ni dati significativi. Oggi esistono in Puglia 130 consorzi (agroalimentari, turistico-alberghieri, import-export del settore manifatturiero) che operano per l’internazionalizzazione e riuni-scono in tutto 891 imprese. hanno ricevuto (dal 2007 al 2009) 32.614.541 euro di risorse pubbli-che, crescendo annualmente ad un ritmo del 20% circa (sia nel numero di consorzi che di im-

prese aderenti), con uno picco nel 2009 anno nel quale il numero di aziende aderenti è aumenta-to del 33%. Uno sforzo notevole che ha portato grandi risultati sul fronte delle esportazioni con un aumento del 12,6% dal 2005 al 2008 (prima della Crisi).Il valore aggiunto dei nostri prodotti e l’attività di promozione da parte della Regione sono due facce della stessa medaglia: il made in Puglia vincente nel mondo.

Il Made in Puglia conquista il mondo

Quarantasette imprese con oltre 4.200 addetti e un giro di affari che, nel 2008, si è attestato sugli 800 mi-lioni di euro (oltre il 10% del totale nazionale). Sono numeri importanti quelli dell’Aerospazio in Puglia che dimostrano come in questo settore nella re-gione esistano delle realtà produttive di grande rilievo con dei progetti industria-li innovativi e competitivi. Le enormi potenzialità di sviluppo del settore hanno spinto la Regione a ricono-scere nel luglio 2008 il Di-stretto Produttivo aerospa-ziale pugliese che unisce imprese, associazioni di categoria, enti locali ed or-ganizzazioni sindacali, enti pubblici e privati di ricerca,

Università. Ma il ruolo stra-tegico dell’Aerospazio pu-gliese oltrepassa i confini regionali. La Puglia, infatti, fa parte del Metadistretto nazionale insieme a Pie-monte, Lombardia e Cam-pania. Obiettivo dichiarato dell’Assessore allo Svilup-po Economico Capone è supportare l’Aerospazio Pugliese nella program-mazione di sviluppo del settore in Italia.

Le grandi imprese ope-ranti in Puglia nel settore dell’aerospazio sono quat-tro, ad esse si affiancano un centinaio di piccole e medie imprese, compresi spin-off del mondo univer-sitario, in grado di procu-rarsi opportunità di busi-ness sul mercato italiano

e internazionale grazie anche alle diverse attività di internazionalizzazione promosse dalla Regione in Europa e in America. La Puglia, in seguito a questi appuntamenti, ha avviato una collaborazione con il Distretto canadese (uno dei tre poli industriali dell’ae-rospazio più importanti al mondo insieme a quelli di Seattle e tolosa) in ambi-to industriale e nel campo della ricerca-formazione.

La Puglia si conferma dunque un territorio in grado di ospitare e favori-re, grazie al sostegno della Regione, presidi produttivi e tecnologici di assoluto rilievo mondiale che quali-ficano il nostro sistema di produzione industriale.

Aerospazio Pugliese:ricerca, sviluppo e competitivitàDal distretto regionale al metadistretto nazionale: il ruolo strategico della Puglia per lo sviluppo del settore in Italia e nel mondo

Enogastronomia,arredo mobile, settore lapideo: in mostra le eccellenze pugliesi nelle più importanti Fiere mondiali

CommercioOttavio Severo – Presidente Confesercenti Puglia“valutiamo positivamente l’istituzione dei Distretti urbani del commercio che non rappresentano soltanto una battaglia di difesa, ma anche di ammodernamento del tessuto commerciale tradizionale e una nuova frontiera per mettere in rete le attività e i servizi di supporto, un vero e proprio laboratorio economico e sociale che faccia da traino anche per il turismo”

AerospazioTheresa Mulloy – Responsabile Sprint“gli operatori esteri sono pronti a fare investimenti e ad avviare rapporti com-merciali con il sistema aerospaziale pugliese”

RASSEGNA STAMPA TEMATICA

SEgUE DA PAg.1

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Raggiunti i primi posti in classifica per la produzione di energie rinnovabili; ora bisogna abbassare il costo dell’energia per imprese e famiglie

Dopo aver raggiunto questi risultati la prossima sfida della Puglia è ottenere un riconoscimento attraverso il sistema tariffario. L’ener-gia pulita è per la puglia una scelta netta e inequivocabile. Dati alla mano la nostra re-gione produce più del 27% di energia eolica in Italia, più del 13% per il solare e supera il 13% anche il mix di energie rappresentato da biomasse, rifiuti solidi urbani biode-gradabili, biogas e bioliquidi. Ma registrati questi dati la Regione Puglia non intende fermarsi bensì migliorare. Rispetto per l’ambiente, per le comunità locali, semplifi-cazione amministrativa, ri-lancio economico attraverso la gremì economi, sostenibi-lità finale degli investimenti. Sono questi i temi su cui si concentrerà il lavoro dell’En-te regionale. Sarà a quanto pare fondamentale vantare i crediti maturati in termini di sforzo territoriale. Oggi la Puglia da tutte le fonti ener-getiche registra un surplus rispetto ai propri consumi dell’86%, “Il carico ambienta-le è enorme. Rispetto a que-sti sforzi il sistema tariffario ci penalizza - dice l’Assosso-re alla Sviluppo Economico Loredana Capone - per que-sto chiediamo per le nostre imprese e per tutti i pugliesi un miglioramento delle tarif-fe e reti nuove che riducano gli sprechi”. La Regione chiede e chie-derà dunque, con forza, ta-riffe meno invasive e meno pesanti nei confronti di un territorio che paga da tempo

anche in termini ambienta-li, la presenza di così tante centrali nelle proprie provin-ce, considerando anche gli impianti che si occupano di energia pulita.“vogliamo - ha spiegato il Presidente vendola - ripen-sare la programmazione ur-bana basandola sul paradig-ma dell’energia rinnovabile. vogliamo accompagnare la ricerca verso nuove frontiere, come quella dell’energia mi-sta eolico-solare. vogliamo - ha aggiunto - scelte di po-litica industriale in grado di chiudere il ciclo dell’intera fi-liera sui nostri territori’’. Una sfida al Meridione d’Italia, al quale è offerta l’opportuni-tà di diventare un esempio di buone prassi nel settore della produzione di energia pulita.Le sfide per il futuro saran-no sicuramente legate alla qualificazione delle impre-se, mettendole in condizioni di poter acquisire maggiore capacità per competere sul mercato, cogliendo le oppor-tunità offerte da un settore nuovo ed in crescita, lavoran-do in rete con tutta la filiera.Sviluppare quindi sempre maggiori competenze nel campo del risparmio ener-getico e dell’efficienza delle fonti rinnovabili, favorendo, contestualmente, lo sviluppo delle piccole e medie impre-se qualificate operanti sul territorio. La nostra regione è in grado di continuare ad essere lea-der in innovazione ed energia pulita, la strada è stata trac-ciata e la sfida colta in pieno.

Energia:la Puglialeaderin Italia

RASSEGNA STAMPA TEMATICA

PEAR

Piano EnergeticoAmbientale Regionalesulla riduzione delleemissioni inquinanti

DIA

La Regione semplifica l’iter per l’installazione di impianti sotto 1 Megawattdi potenza

PUGLIA LEADER

PER LE ENERGIE RINNOVABILI

13,44%Energia solare (1° posto in Italia)

27,1%Energia eolica (1° posto in Italia)

25,3%Biomasse (2° posto in Italia)

+86%Surplus energia prodotta

rispetto ai consumi regionali

I NUMERI DELL’ENERGIA RINNOVABILE IN PUGLIA

SEgUE DA PAg.1

PugliaDomani | pag. 12

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Il rispetto dell’ambiente non deve mai venire meno sopratutto in politiche di sviluppo economi-co che si aprano a mercati nazio-nali e internazionali. La Regione Puglia ha deciso di puntare sulle energie rinnovabili piuttosto che su altre modalità di produzione di energia dall’alto livello di pe-ricolosità e dall’elevata produ-zione di residui e scorie, anche e soprattutto per rispettare la vocazione turistica del territorio e per garantire alle aziende pu-gliesi la possibilità di continuare a crescere e a sviluppare proget-ti di impresa in grado di sfruttare al meglio le qualità della nostra regione.A questo proposito l’Assessorato allo Sviluppo Economico guidato da Loredana Capone ha promos-so un nuovo Avviso pubblico in favore delle imprese piccole e piccolissime che intendono in-vestire per fornire servizi nel

Il turismo è l’industria della PugliaLe Regione presenta un nuovo bando per investire nel turismo; obiettivo: favorire lo sviluppo delle attività economiche delle piccole imprese turistiche facilitando l’accesso al credito

TIPOLOGIA DI INVESTIMENTOAmmIssIbILE A cONTRIbUTO

1. l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione delle strut-ture turistico - alberghiere, ivi comprese le strutture di servizi fun-zionali allo svolgimento dell’attività (bar, palestre, piscine, centri be-nessere, ecc.) nonché gli interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche, al rinnovo e aggiornamento tecnologico, al miglioramento dell’impatto ambientale;

2. la realizzazione di strutture turistico - alberghiere attraverso il recu-pero ed il restauro di una pluralità di trulli e case rurali esistenti, antiche masserie, torri e fortificazioni, castelli, immobili di particolare pregio sto-rico - architettonico, compresa la realizzazione di strutture di servizi di cui al punto precedente;

3. la realizzazione o l’ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;

4.la realizzazione e/o la gestione di approdi turistici.

Si finanziano progetti di investimento di importo non inferiore a € 30.000 per:

campo del turismo e della va-lorizzazione dei beni culturali e delle risorse ambientali. I potenziali fruitori sono rap-presentati in Puglia da oltre 10mila aziende attive. L’avviso intitolato “Aiuti agli investimen-ti iniziali alle piccole imprese operanti nel settore turistico” (definito per brevità “titolo II – turismo”) è un intervento parti-colarmente atteso che apre un capitolo nuovo nella manovra anticrisi varata dalla Regione Puglia, perché entra in un set-tore, il turismo, che pur avendo risentito meno di altri comparti della congiuntura economica negativa, va potenziato e soste-nuto soprattutto nella compo-nente micro e piccole imprese, che rappresentano in Puglia più del 99% delle aziende attive. Uno scenario produttivo parti-colarmente ampio: ci riferiamo ad imprese che devono occu-

pare da 0 a 49 persone e rea-lizzare un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiori a 10milioni di euro. Il pregio di questo avviso è appunto nel nu-mero rilevante di aziende che può agevolare, e nella facilità di accesso in quanto bando forte-mente semplificato. Quindi, ri-spetto al passato, cresce note-volmente il numero di persone destinatarie degli aiuti, mentre gli investimenti saranno più certi: l’avviso è infatti legato alla richiesta di un mutuo e per di più è a sportello, quindi non si chiude fino all’esaurimento delle risorse. gli aiuti sono rivolti anche alle attività creative, artistiche e di intrattenimento, alle attività di biblioteche, archivi, musei, ai parchi di divertimento e temati-ci, alle discoteche, sale da bal-lo, night-club e simili, alla ge-stione di stabilimenti balneari.

no al nucleareFrancesco Tarantini – Presidente Legambiente Puglia“nonostante la Regione Puglia abbia varato la legge per dichiararsi denuclea-rizzata, il governo prevede la possibilità di avviare la costruzione di una centrale nucleare o di un impianto di trattamento scorie anche in presenza di un parere contrario delle istituzioni locali, militarizzando inoltre i siti scelti”

TurismoRaffaele Colaizzo – coordinatore tecnico del Progetto SPRINt“non va trascurata la necessità di intervenire sulla qualità totale del territorio, ed in primo luogo sulla qualità del paesaggio, perché un bene culturale non attrae e trattiene visitatori, o almeno non lo fa a sufficienza, se sta in un contesto degra-dato e inospitale”

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Ricerca: il presente chiama il futuroLa Puglia punta sulla ricerca per uscire dalla crisi; intensificati i finanziamenti, che passano da 57 mln di euro a 1.762 mln di euro: 220 gli interventi finanziati. Per guardare al futuro, puntando sulle idee e sul merito

nel luglio del 2009 è stato sottoscritto l’Accordo con il MIUR sul Programma Operativo nazionale (POn) Ricerca e Competitività che rende disponibili per la Pu-glia ulteriori 405 milioni di euro per azioni di com-pletamento della Strategia regionale, per oltre il 50% indirizzati a Distretti tecno-logici e Laboratori pubblici-privati, mentre le risorse destinate al sostegno della ricerca industriale sono in termini assoluti le più con-sistenti tra le regioni della Convergenza.

La ricerca si conferma come uno dei settori sui cui la Regione ha investito maggiormente e meglio, affinché il futuro, specie dei più giovani, sia più garanti-to. Per fare in modo che a partire dalle cose fatte in questi cinque anni sia pos-sibile continuare a investire e puntare, con sempre più concretezza, su un settore in grado di rendere la no-stra regione all’avanguar-dia nel nostro Paese e in Europa.

Ecco le principali attività del cantiere della ricerca e dell’innovazione pugliese:

- Il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche attraverso le Reti di Labo-ratori Pubblici (19 reti di laboratorio che coinvolgo-no 81 unità di ricerca tra università ed enti pubblici di ricerca per un comples-sivo impegno di 48 milioni di euro a cui si aggiungo-no 11 milioni di euro per il reclutamento di ricercatori con alto profilo di esperien-za dedicati alla funzionalità della rete ed al raccordo con il sistema produttivo regionale);

- Il rafforzamento della ri-cerca collaborativa tra cen-tri pubblici di ricerca e si-stema produttivo regionale che può contare su 60 mi-lioni di euro, e precisamen-

te 45 milioni di euro per la realizzazione di 53 Progetti Strategici di ricerca, e 15 milioni di euro per 112 Pro-getti Esplorativi per il tra-sferimento tecnologico;

- Ai programmi di ricerca e sviluppo industriale del Sistema di Impresa sono in-dirizzati 98 milioni di euro a cui si aggiungono 15 milioni di euro che verranno presto messi in campo per le nuo-ve imprese innovatrici;

- gli investimenti nelle Risorse Umane attraverso Borse ed Assegni di Ricerca e Dottorati, hanno reso di-sponibili 27 milioni di euro per contrastare l’esodo dei giovani ricercatori pugliesi;

- La costruzione della fi-liera del trasferimento tec-nologico attraverso la rete regionale degli Uffici per il rapporto con le imprese nelle 5 università pugliesi, a cura dell’Agenzia Regionale della tecnologia e dell’In-novazione (ARtI), sostenuta da un contributo regionale di 3 milioni di euro, che si appresta a coinvolgere tut-ti gli enti pubblici di ricerca regionali con un supporto di ulteriori 7, 5 milioni di euro;

- Il supporto alla creazione ed allo sviluppo dei Distretti tecnologici che, di concerto con il MIUR, vede oggi ope-rare in Puglia il Distretto

RASSEGNA STAMPA TEMATICA

400

200

100

300

Risorse Pubblicheper la Ricerca & innovazione

Regione Puglia

0

57 mlndi euro

326 mlndi euro

2005 2008

delle nanotecnologie (DI-tECh), il Distretto Agroali-mentare (DARE), il Distretto della Meccatronica (MEDIS) ed il Distretto nazionale dell’Energia (DItnE);

- La diffusione della cul-tura dell’imprenditorialità e dell’innovazione, nell’am-bito dell’Osservatorio Per-manente dell’Innovazione attuata dall’ARtI;

- Investimenti più consi-stenti e mirati nei campi

della ricerca e dell’innova-zione costituiscono il fatto-re chiave per una crescita sostenibile e a lungo termi-ne di un’economia che sia competitiva, e devono con-tinuare ad essere una prio-rità soprattutto nell’attuale crisi economica globale.

È necessario stimolare l’interesse nell’ambito della ricerca e dell’innovazione all’interno della società ci-vile, in particolare tra i gio-vani perché, senza retorica, a noi abitanti del presente compete creare le condizio-ni affinché il futuro possa essere realmente un luogo in cui il merito e la compe-tenza possano esprimersi al meglio e al di là di ogni appartenenza politica.

nel 2005 la Puglia ultima in Italia per investi-menti in Ricerca & Innovazione con 57 mln di euro investiti, nel 2008 prima nel Mezzogiorno con 326 mln di euro, un incremento del 472%

Principali attività finanziate dalla Regione Pugliain Ricerca & Sviluppo nel 2009

LABORAtORI PUBBLICI59 mln di euro

SIStEMA IMPRESA113 mln di euro

BORSE DI StUDIO E ASSEgnIDI RICERCA - 27 mln di euro

PROgEttI StRAtEgICIDI RICERCA PUBBLICA/PRIvAtA60 mln di euro

PROgEttI ESPLORAtIvI PER ILtRASfERIMEntO tECnOLOgICO10,5 mln di euro

SEgUE DA PAg.1

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LA RICERCA SI COnfERMA COME UnO DEI SEttORI SUI CUI LA REgIO-nE hA InvEStItO MAggIOR-MEntE E MEgLIO

Loredana Capone:

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fare della ricerca un’im-presa è possibile. Innovare, a partire dalle idee di busi-ness delle aziende puglie-si, significa sostenerle non solo su progetti e brevetti, ma sulla produzione vera, con occupati regolarmente assunti che avranno il com-pito di valorizzare a livello produttivo i risultati delle ricerche condotte nei settori industriali più strategici per lo sviluppo della Puglia.

Il mese scorso ha preso il via il primo bando regiona-le per sostenere le imprese innovative di nuova costitu-zione, che mette in campo 5milioni di euro rifinanziabili per sostenere le aziende in grado di sviluppare progetti e business innovativi.

Si apre una stagione nuova

nelle politiche regionali di attrazione degli investimenti perché favorisce l’insedia-mento in Puglia di aziende, anche provenienti da altre regioni, ad alto contenuto di conoscenza..

Di questo primo avviso in-titolato “Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione” ne potranno usufruire le aziende inno-vative piccole (fino a 49 ad-detti) e piccolissime (non più di 9 addetti) in procinto di aprire i battenti o quelle che si sono costituite entro i sei mesi precedenti alla presentazione della doman-da. Le imprese devono avere sede in Puglia e perseguire l’obiettivo ambizioso di tra-sformare in un prodotto i risultati delle ricerche con-

dotte nei settori dei materia-li avanzati, dell’aerospazio e aeronautica, della mec-catronica, dell’Ict, dell’am-biente e risparmio energe-tico, della salute dell’uomo, dell’agroalimentare, tutti comparti fortemente stra-tegici per la Puglia. L’Avviso diventerà una misura strut-turale e permanente, quindi ciclicamente rifinanziata, nell’ambito degli interventi regionali di sostegno alla ri-cerca e all’innovazione.

Questo intervento agevo-la le spese di investimento riguardanti opere edili, im-pianti e macchinari, l’ac-quisto di licenze e brevetti e le spese di gestione per il personale dipendente, per le tasse, per l’affitto di immobili e macchinari, per

l’energia, l’acqua e il riscal-damento. Il tutto per i primi tre anni di vita dell’impre-sa e fino ad un massimo di 1milione 200mila euro per ciascuna azienda finanziata. Condizione essenziale per l’erogazione del beneficio economico è l’assunzione regolare dei lavoratori con l’applicazione integrale da parte dell’imprenditore dei contratti collettivi nazionali o territoriali. Un obbligo, que-sto, che punta a contrastare il fenomeno del lavoro irre-golare. Le domande sono presentabili a partire dal 15 marzo 2010, ma non c’è una data di scadenza perché il bando è a sportello, dunque è aperto fino all’esaurimen-to delle risorse.

Lavoro di ricerca

Una scoperta di risonanza mondiale

Il progetto “Aquaporina 4” fa parte della campagna “I doni della Scienza” ideata dalla Regione Puglia per valorizzare la ricerca e renderne noti i risultati. È uno dei 53 progetti strategici sostenuti dall’Assessorato allo Sviluppo Economi-co con un finanziamento complessivo di 45 milioni di euro disponibili nell’Accordo di Programma quadro sulla Ricerca. Il sistema della Ricerca e dell’innovazione è in fase di forte crescita. nel 2005 la Regione ha stanziato solo 50 milioni di euro, oggi siamo arrivati a 4 miliardi e 762 milioni di euro. I risultati di questo studio stanno avendo una risonanza in-ternazionale. Il nome del progetto si deve a una proteina vitale per le cellule del sistema nervoso. Il team di ricerca ha basato il proprio lavoro su di essa scoprendo che nei pazienti affetti da neuromielite ottica, contrariamente a quanto avviene per la sclerosi multipla, gli anticorpi ag-grediscono l’acquaporina come fosse un nemico da elimi-nare. La comprensione di questo meccanismo è una tappa essenziale per la diagnosi. “Ci proponiamo di approntare dei kit diagnostici – ha detto Maria Svelto, coordinatrice

del Progetto – in modo da intervenire con una terapia mi-rata. L’altro obiettivo è di individuare i principi attivi alla base dell’acquaporina per preparare un farmaco che ci permetta di gestirla limitando i danni del sistema auto-immune”. Oggi in Italia 1 persona su 1000 si ammala di sclerosi multi-pla. Ci sono 1800 nuovi casi all’anno. La neuromielite ottica è considerata una malattia rara la cui incidenza è di difficile valutazione. Al Policlinico di Bari, presso il dipartimento di scienze neurologiche e psichiatriche sono seguite e gestite 3800 persone affette da malattie demielinizzanti. Con una buona approssimazione, si può dire che in Italia e nel ca-poluogo pugliese, le neuromieliti ottiche rappresentino il 5-10% del totale delle malattie demielinizzanti.Questa ricerca è di particolare rilievo perché apre le por-te alla comprensione delle cause scatenanti anche di al-tre patologie autoimmuni del sistema nervoso centrale creando le premesse per la preparazione del farmaco adatto alla cura.

Finanziate le imprese innovative di nuova costituzione: 5 mln di euro per trasformare in prodotti i risultati delle ricerche condotte nei settori industriali più strategici per lo sviluppo della Puglia

Le Regione Puglia finanzia 53 progetti di ricerca,per un investimento complessivo di 45 milioni di euro.Spicca una proteina vitale per le cellule del sistema nervoso

InnovazioneArturo Zanni – Deputy General Manager Sanofi Italia“In Puglia Sanofi – Aventis Italia occupa oltre 270 collaboratori grazie allo stabili-mento di Brindisi ed agli informatori scientifici con una produzione di farmaci nel 2008 per 54,3 milioni di euro esportati in 4 continenti”

RicercaMaria Svelto – Resp. Dip. Fisiologia Generale ed ambientale Università Bari“La ricerca sull’acquaporina assume quindi una forte rilevanza nello scenario scientifico mondiale perchè spalanca le porte ad indagini su altre patologie del sistema nervoso centrale”

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