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QUALITA’ AMBIENTALE NORME/REGOLAMENTI Regolamento 1221/09 (EMAS III) Regolamento 66/10 (ECOLABEL) MI–EMAS-mag 13 UNI EN ISO 14001:2004

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QUALITA’ AMBIENTALENORME/REGOLAMENTI

Regolamento 1221/09 (EMAS III)

Regolamento 66/10 (ECOLABEL)

MI–EMAS-mag 13

UNI EN ISO 14001:2004

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EMAS - OBIETTIVO

Promuovere miglioramenti continui delle prestazioni ambientali delle organizzazioni mediante:

L’attuazione di un SGA da parte delle Organizzazioni.La valutazione sistematica, obiettiva e periodica dell’efficacia di

tale sistemaL’informazione sulle prestazioni ambientali e un dialogo aperto

con il pubblico ed altri soggetti interessati.La partecipazione attiva dei dipendenti nonché una formazione

professionale.

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PARTECIPAZIONE A EMAS

Per la registrazione EMAS un’Organizzazione deve svolgere le seguenti fasi:

I FASE: Analisi ambientale iniziale

- descrizione dell’ambiente circostante,

- descrizione delle attività,

- valutazione della conformità legislativa,

- identificazione degli aspetti/impatti ambientali

diretti e indiretti,

- valutazione aspetti/impatti ambientali (condizioni

normali, anomale e di emergenza),

- identificazione aspetti ambientali significativi

- esame delle pratiche e procedure esistenti in

materia ambientale.

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Analisi ambientale:

Esaminare tutti gli impatti ambientali delle attività svolte: processi produttivi, prodotti e servizi, metodi di valutazione, quadro normativo, prassi e procedure di gestione ambientale già in uso.

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NORMATIVA AMBIENTALE

SCARICHI D.Lgs 152/99RIFIUTI D.Lgs 22/97BONIFICA DEI SITI INQUINATI DM 471/99ARIA D.P.R. 203/88

D.P.R 25 luglio 1991RUMORE L. Quadro 447/95TUT STR OZ L. 549/93AMIANTO L. 257/92PCB-PCT D.P.R.216/88

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NORMATIVA AMBIENTALE

D. Lgs 152/20006 “NORME IN MATERIA AMBIENTALE”

D.Lgs 4/2008 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del

decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"

D. Lgs 152/20006° s.m.i.

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TESTO UNICO IN MATERIA AMBIENTALE

• Legge 15 dicembre 2004 n° 308Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione

• E' stato pubblicato sul Supplemento Ordinario n. 96/L della Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14/04/06 il D. Lgs. del 3/4/06 n. 152 di attuazione della Delega conferita al Governo per il "riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale" con L.308/04. Il Provvedimento riordina la legislazione ambientale in sei settori chiave: procedure di valutazione ambientale; difesa del suolo; tutela e gestione delle acque; rifiuti e bonifiche; tutela dell’aria; danno ambientale.

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TESTO UNICO IN MATERIA AMBIENTALE

• Testo e allegati approvati in via definitiva dal Consiglio dei Ministri in data 29 marzo 2006 e promulgato il 3 aprile

2006.

• Decreto Legislativo: Testo approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri in data 29 marzo 2006 e promulgato il

3 aprile 2006 pagg.346 (10/02/2006).

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ASPETTI AMBIENTALI

IMPATTI AMBIENTALE

produzione di rifiuti inquinamento delle acque, del suolo o dell’atmosfera

produzione di emissioni in atmosfera

inquinamento atmosferico

produzione di scarichi idrici inquinamento delle acque

Consumi di prodotti inquinanti

inquinamento delle acque, del suolo o dell’atmosfera

utilizzo delle fonti di energia spreco di energia

utilizzo di acqua spreco risorse naturali

produzione di rumore inquinamento acustico

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Descrizione della sensibilità del sito

Descrizione delle attività

Individuazione input/output di processo

Identificazione aspetti ambientali

Definizione impatti ambientali

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VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI

CRITERIO LIVELLO

A B

Gravità    

Probabilità    

Economia    

Sensibilità del sito    

Rilevabilità    

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PARTECIPAZIONE A EMAS

II FASE: Dotazione di un sistema di gestione ambientale e

attuazione:

Sulla base dei risultati dell'analisi ambientale, creare un efficace sistema di gestione ambientale che punti a realizzare la politica ambientale dell'organizzazione ed a conseguire gli obiettivi di miglioramento definiti dal vertice aziendale.

• politica ambientale, manuale, procedure e istruzioni

• pianificazione: definizione obiettivi

• attuazione e funzionamento: monitoraggio

• verifica

• riesame della Direzione

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Il sistema deve specificare responsabilità, mezzi, procedure operative, esigenze di

formazione, provvedimenti di monitoraggio e controllo, sistemi di comunicazione.

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PARTECIPAZIONE A EMAS

III FASE: Dichiarazione ambientale

Documento descrittivo che fornisce ai soggetti interessati informazioni sull’impatto e sulle prestazioni ambientali dell’Organizzazione, dei risultati ambientali raggiunti rispetto agli obiettivi fissati e indicare in che modo e con quali programmi l'organizzazione prevede di migliorare continuamente le proprie prestazioni in campo ambientale

Le informazioni ambientali devono essere convalidate da un verificatore ambientale e messe a disposizione delle parti interessate.

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PARTECIPAZIONE A EMAS

IV FASE: Verifica

Un verificatore abilitato da un Organismo di accreditamento EMAS (Comitato per l’Ecolabel – Ecoaudit) esamina e controlla quanto previsto dalle fasi precedenti:- A.A.I.

- il sistema di gestione ambientale- procedure adottate- attività di audit previste

- dichiarazione ambientalee conferma la correttezza e la congruità dell’intero procedimento proposto dalla Organizzazione richiedente.

Al fine di valutare l’efficacia del SGA e le prestazioni ambientali

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Audit ambientale:

Valutare l'efficacia del sistema di gestione e le prestazioni ambientali a fronte della politica, degli

obiettivi di miglioramento, dei programmi ambientali dell'organizzazione, e delle norme vigenti.

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PARTECIPAZIONE A EMAS

V FASE: Registrazione

Il Comitato Ecolabel-Ecoaudit riceve la richiesta di registrazione e con il supporto di ISPRA e delle autorità di controllo (ARPA regionali), valuta la richiesta e, ove risultino rispettate tutte le condizioni incluso il rispetto della normativa vigente, delibera la Registrazione della Organizzazione.

l’Organizzazione riceve un n. che l’identifica nel registro europeo, ha diritto ad utilizzare il logo EMAS e mette a disposizione del pubblico la DA.

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Registrare la dichiarazione presso l'organismo competente dello Stato membro.

La dichiarazione ambientale convalidata dal verificatore deve essere inviata all'Organismo competente dello Stato membro

per la registrazione. Ottenuta la registrazione, l'organizzazione riceve un numero che la identifica nel registro europeo, ha

diritto ad utilizzare il logo EMAS e mette a disposizione del pubblico la dichiarazione ambientale.

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ATTORI COINVOLTI

ORGANIZZAZIONI: società, azienda, impresa, autorità o istituzione o parte o combinazione di essi, con o senza personalità giuridica.

ISPRA: Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – Supporto tecnico al Comitato

ARPA regionale: Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale – Supporto tecnico di ISPRA

VERIFICATORE AMBIENTALE: qualsiasi persona o Organizzazione indipendente dall’Organizzazione oggetto di verifica che abbia ottenuto l’accreditamento secondo la procedura di accreditamento e sorveglianza dei verificatori ambientali del Comitato ECOLABEL ECOAUDIT.

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Organizzazione

richiede la convalida DA

Comitato ecolabel ecoaudit sezione EMAS

ISPRA

invia l’istruttoria

richiede la registrazioneVerificatore ambientale

emette parere

Comitato

EFFETTUA LA REGISTRAZIONE

chiede il supporto tecnico

ARPA

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VANTAGGI

• migliorare le prestazioni delle attività relative alla riduzione dell’impatto ambientale derivante dall’esecuzione delle attività

• ridurre e/o tenere sotto controllo gli aspetti ambientali, i rischi associati alle attività

• migliorare la produttività individuale

• migliorare i rapporti con le autorità

• migliorare le prestazioni economiche (ridurre i costi)

• prevenzione dei danni ambientali

• diminuzione dei costi assicurativi

• migliorare i rapporti con gli Organi di Controllo

• aiutare l’azienda a far crescere un’immagine responsabile sul mercatoMI–EMAS-mag 13

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Regolamento EMAS - revisioni

Lanciato a livello europeo nel 1993 (EMAS).

Sottoposto a revisione nel 2001 (EMAS II), introducendo in particolare:- la possibilità di far aderire tutti i settori allo schema- valutazione degli aspetti ambientali indiretti- adozione di un nuovo logo EMAS- partecipazione dei dipendenti- integrazione con la norma UNI EN ISO 14001:1996.

Regolamento 1221/09 (EMAS III), strumento più coerente con le caratteristiche delle PMI ed elemento di integrazione gestionale tra diverse tematiche (ambiente, responsabilità sociale, sicurezza etc), se non addirittura ipotesi di convergenza tra EMAS ed ECOLABEL.

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EMAS ISO 14001

• Regolamento europeo

• AAI obbligatoria

• Dichiarazione ambientale

• Rispetto delle leggi

• Controlli pubblici e privati

• Norma internazionale

• AAI consigliata

• -

• Impegno al rispetto delle leggi

• Controlli privati

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EMAS – ISO 14001

EMAS

ISO 14001

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DIFFUSIONE(dati aggiornati al 31/12/2012

fonte ISPRA)

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Rapporto Verifica Documentale

Esito

Verifica Ispettiva sul campoverifica attuazione dei Sistemi

Rapporto Verifica Ispettiva

Eliminazioni non conformità

documentali

Esito

Interruzione Processo di certificazione in attesa

eliminazione non conformitàRIPETIZIONE VERIFICA SUL CAMPO

EMISSIONECERTIFICATO

Verifiche Ispettive Periodiche sul campoper verifica attuazione nel corso dei 2 anni successivi

dei Sistemi

Rapporto Verifica Ispettiva

Esito

Rinnovo Certificazione al completamento del triennio di Certificazione

STOP

NOME ORGANISMO CERTIFICAZIONE__________________________________________________________________________________________

QUALITY SISTEM CERTIFICATE------------------------------------------------------------------------------------------

Certificato N°.xxxxxxxxxxx

si attesta che laNOME ORGANIZZAZIONE & Ragione Sociale

Indirizzo Organizzazione..................e' conforme ai requisiti della normativa

UNI EN ISO 14001:1996

Questa certificazione è valida per il seguente campo applicativo:

Scopo della certificazione___________ ___________data aa.mm.gg. SINCERT ___________

LOGO

Verifica conformità della documentazione

alla normaUNI EN ISO 14001

POSITIVO

NEGATIVO

NEGATIVO

NEGATIVO

NEGATIVO

POSITIVO

POSITIVO

STEP 1

STEP 2

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