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1 abito fuori casa Laboratorio16

Quarantotto DTP Grafica Editoriale | Giorgia Ugo

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“Mi occupo dello spazio e delle relazioniche lo creano, lavoro nel campo degli eventi e della comunicazione. Il mio progetto editoriale riunisce tuttiq uesti aspetti utilizzando come filo conduttore le illustrazioni che vengono realizzate all’interno dello studio in cui lavoro”

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abito fuori casaLaboratorio16

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“... le città

si trasformano

più rapidamente

nel cuore

di un uomo”

C. Baudelaire

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ABITO FUORI CASA è un progetto che nasce

da una domanda: esiste un modo per sentirsi

sempre ed ovunque a casa propria? La risposta

ha implicato una ricerca sullo spazio: quello

che ognuno di noi vive ogni giorno, quello

che gli architetti cercano di progettare, e

alla fine, quello in cui tutto accade.

ABITO FUORI CASA is a project born from a

question: is there a way to feel at home

anywhere and anytime? The response has involved

a research about the concept of space: the

space that each of us lives every day, that

architects try to design, and at the end, the

space in which everything happens.

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Camminando per la città capita di notare persone che stendono fazzoletti bianchi sulle panchine prima di sedersi, ragazzi in stazione che capovolgono una valigia e la usano come tavolino improvvisato per un gioco a carte, mamme che si appropriano di un gradino alto per accudire il piccolo come a casa, homeless che si fanno un rifugio di cartone sulle grate di aereazione delle banche, ragazzi che guardano assenti il vagone della metropolitana immersi nel loro mondo musicale, e tanti altri, molto più consapevoli, che organizzano una “Cena per tutti” in piazza Cadorna, come l’Associazione Esterni di Milano oppure mettono zerbini all’ingresso delle metropolitane con la scritta “Welcome to the museum”, come l’artista milanese Bros.Alcuni è vero, sono artisti e architetti

che lavorano con lo spazio ma in realtà ognuno di noi fa la stessa cosa... Anche se non ce ne rendiamo conto tutti cerchiamo di trovare un modo per vivere lo spazio, temporaneamente o meno, pubblicamente o no ma sempre e soltanto con un chiodo fisso: sentirci a casa nel posto in cui siamo, sentire che apparteniamo ad un luogo.

Walking in the city happen to notice that people lie white handkerchiefs on the benches before sitting down, guys at the station, which overturned a suitcase and use it as a makeshift table for a game of cards, mothers who are siphoning off a high step to care for a child like home, you make a homeless shelter on board the ventilation grilles of banks, boys who look absent the subway car plunged into their musical world, and many other, much more aware, to organize a “Dinner for all” in

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the square Cadorna, such as the association Outside or put doormats at the entrance of the subway that read “Welcome to the museum”, as the Milanese artist Bros. Some is true, are artists and architects working with the space but in reality each of us does the same thing.Even if you do not realize it all trying to find a way to enjoy the space, temporarily or not, publicly or not, but always and only with an obsession: to be at home in the place where we are, feel that we belong to a place.

“abitareè essere ovunquea casa propria”

Ugo La Pietra

Per George Perec, in Specie di spazi, lo spazio è ciò che arresta lo sguardo,ciò su cui inciampa la vista, l’ostacolo.Lo spazio che viviamo ha dei bordi e grazie ad essi facciamo l’esperienza del limite, esperienza fondamentale per chiunque voglia chiedersi cosa significa abitare.

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Cambiare il punto di vista, prendere coscienza di una diversa idea di spazio e anche ripercorrere la nostra esperienza dello spazio e dell’abitare è la conseguenza di una ricerca di senso.Ti senti a casa? Se te lo sei chiesto è forse perchè hai bisogno di capire cosa significa per te casa.

It is said that a place you only see what you know.Generally do not ever ask what do we know the space in which we live. When we design a space then we get this question, but the space that

Si dice che di un luogo si vede solo quello che si sa.Generalmente non ci chiediamo mai che cosa sappiamo dello spazio in cui viviamo.Quando dobbiamo progettare uno spazio allora ci facciamo questa domanda, ma lo spazio che ci corrisponde e che potrà prendere forma esternamente grazie ad esempio ad un progetto di architettura, fa riferimento a quelli che consideriamo dei valori, valori che scopriamo attraverso una ricerca e in qualche modo “costruiamo” internamente con la nostra immaginazione.

“nulla accade in un luogo qualsiasi o in nessuno, bensì in un posto ben determinato”

Rudolf Zur Lippe

“Viviamo nello spa-zio, in questi spazi, in queste città, (...) in questi giardini. Ci sembra eviden-te. Forse dovrebbe essere effettiva-mente evidente, ma non è evidente, non è scontato.„George Perec

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corresponds to us and that will take shape will take shape externally through, for example, an architecture project, refers to those who consider the values, values that we find through a search and in some to “build” in-house with our imagination.Changing the point of view, become aware of a different idea of space and also go through our experience of living space and is the result of a search for meaning. Do you feel at home? If I have wondered is it because you need to understand what it means for you home.

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avere uno sguardo personale.

In the book entitled Living the city artist, architect and designer Ugo La Pietra, we find an explanation of what it means to inhabit a place: “I have always believed that inhabit a place means to be able to understand, love, hate, to explore, etc.”Artists help us to understand this point of view on living telling us what is important and necessary for us to have a personal look.

Vivere uno spazio significa farlo proprio esplorandolo, passandoci tempo, amandolo.

Nel libro dal titolo Abitare la città dell’artista, architetto e designer Ugo La Pietra, troviamo una spiegazione di cosa può significare abitare un luogo: “ho sempre creduto che abitare un luogo vuol dire poterlo capire, amare, odiare, esplorare, ecc.”Gli artisti ci aiutano a comprendere questo punto di vista sull’abitare, proponendoci il tema dello sguardo in generale ed in particolare quello della necesità di

“saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno”

Italo Calvino

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Quando arriviamo in un posto che non conosciamo ci lasciamo guidare dalle mappe ma poi, lentamente, cominciamo a conoscere. E conoscere significa amare ed odiare: odio il bar della stazione prendiamo il caffè in piazza, vediamoci al parco, è un posto che amo.

When we come to a place that we know we let the maps to guide our steps, but then, slowly, we begin to learn. And to know something is always love and hate: I hate the bars of the station take the coffee in the square, let’s meet at the park, is a place I love.

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“quando ti girie vedi un sirenanella vasca da bagno”

Prodotti

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Gli Uccellini di carta: Appendi gli uccellini in un luogo che ami, che senti come casa, dove ti piace passare il tempo e fare esperienza dello spazio.

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GLI UCCELLINI

Gli Uccellini sono dei piccoli oggetti di carta colorata appesi ad un filo come a formare una catena. L’invito è di appendere gli Uccellini in un luogo che ami.

The Birds are small objects with colored paper hanging by a thread as to form a chain. Hang the Birds in a place you love.

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LE BARCHETTE

Le Barchette sono dei piccoli oggetti in carta, servono per trasforamere le pozzanghere-laghi che si formano nella tua città quando piove.

The Barchette are small objects made of paper, are used to trasforamere lakes-the pools that form in your city when it rains.

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Le Barchette in carta: Nei marciapiedi in città dove passi sempre quando piove si formano dei veri e propri laghi? Usa le Barchette per cambiare punto di vista!

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I Quaderni-Mappa: cammina per la strada,osserva, presta attenzione,troverai molte storieda raccontare... Le storie, tutte insieme,formano una mappa deltuo quartiere.

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QUADERNI-MAPPA

I Quaderni-Mappa in carta e rilegati a mano sono dei piccoli oggetti che racchiudono le micro storie del quartiere dove lavoriamo e viviamo.

The Notebooks-Map are small objects that contain micro histories of the neighborhood where we live and work.

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UN SASSO NELLO STAGNO

Un Sasso nello Stagno è una scatola di carta con dentro un sasso e un biglietto di istruzioni. Vuoi muovere le acque? Esprimi un desiderio!

A Stone in the Pond is a paper box containing a stone and a note of instructions. Want to make waves? Make a wish!

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Laboratorio16

grazie al tentativo

di unire queste due

attività.

Laboratorio16 born

in Milan in 2006 as

an architecture and

design studio. The

main activities of the

study are the design

and construction of

residential buildings

in new construction

and renovation of the

interior, in some cases

also plans to study

interior design.

From 2011 Laboratorio16

also deals with the

Laboratorio16 nasce a

Milano nel 2006 come

studio di architettura

e design.

Le attività principali

dello studio sono

la progettazione e

realizzazione di

edifici residenziali di

nuova costruzione e la

ristrutturazione di

interni, in alcuni casi

lo studio relizza anche

l’interior design.

Dal 2011 Laboratorio16

si occupa anche della

progettazione e ricerca

sugli spazi pubblici,

abito fuori casa nasce

design and research on

public spaces, abito

fuori casa comes with

the attempt to combine

these two activities.

Uffici della Fondazione Cassa di

Risparmio di Tortona, Palazzetto

Mediovale.

2010

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Pinacoteca di Tortona realizzata

per la Fondazione Cassa di

Risparmio di Tortona, Palazzetto

Mediovale.

2011

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Creating illustrations,

logos, and the creation

of communication

projects is another

Laboratorio16

activities, which

over the years has

collaborated with

advertising agencies,

with the cultural

project named Culture

Factory of Fondazione

Eni Enrico Matttei,

with the language

school Shenker and the

Municipal Theatre of

Voghera.

L’illustrazione, la

creazione di loghi

e di progetti di

comunicazione è

un’altra attività

di Laboratorio16

che negli anni ha

collaborato, tra gli

altri, con agenzie di

pubblicità, con il

progetto culturale

Culture Factory della

Fondazione Eni Enrico

Matttei, con la scuola

di lingue Shenker e

il Teatro Comunale di

Voghera.

Logo per il progetto

Culturexpress della Fondazione Eni

Enrico Mattei.

2006

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ABITO FUORI CASA è un progetto di

Laboratorio16Via Panfilo Castaldi 16

20124 Milano

[email protected]

Marcello Marelli

[email protected]

Giorgia Ugo

[email protected]

Progetto grafico e impaginazione

Design and layout

Laboratorio16

Stampa Print

Global Copy System

Traduzioni di Translate by

translate.google.it

Si ringrazia per la collaborazione

We thank you for your collaboration

Marco Pea per Studio’48

Stampato su Printed on

Carta Fedrigoni gr.140

Copertina Cover

Carta Fedrigoni gr.270

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24ABITO FUORI CASA è un progetto di Laboratorio16, Via Panfilo Castaldi 16, 20124 Milano, [email protected]