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questa Valle dell'Argentino, a rischio 500 edizione alberi · 2014-12-23 · fauna e biodiversità. Ad appena un mese dall'ultima denuncia di Italia Nostra e di altre associazioni

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Giovedì, 18 Dicembre 2014 15:14 dimensione font

L'abbattimento sarebbe stato previsto dal Comune di Orsomarso per permettere unmigliore deflusso delle acque. Un cartello di associazioni calabresi e lucane: «È ildisboscamento la vera causa del dissesto idrogeologico»

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Valle dell'Argentino, a rischio 500alberi

CATANZARO «Può un'amministrazione comunaledistruggere un paesaggio che rappresenta lostraordinario patrimonio dei cittadini?». Lo chiedono icomponenti di un cartello di associazioniambientaliste calabresi e lucane dopo che, riportano,«il Comune di Orsomarso ha annunciato il taglio di500 alberi nella protettissima Valle dell'Argentino. Adappena un mese dall'ultima denuncia di "Italia nostra"e di altre associazioni ambientaliste contro il taglioche l'ente parco vuole fare in una riserva naturale digrande valore naturalistico nel Parco nazionale dellaSila – aggiungono – è di questi giorni la notizia che ilCorpo forestale dello Stato, che ha la responsabilitàdella gestione della riserva naturale della Valle delfiume Argentino, abbia negato al Comune diOrsomarso, l'autorizzazione al taglio di circa 500alberi, in pieno Parco nazionale del Pollino. Larichiesta è stata avanzata col pretesto che questialberi, tra cui diversi di grandi dimensioni, lungo lesponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnolie Povera Mosca, potrebbero rappresentare un

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ostacolo al deflusso delle acque». «Proprio il disboscamento, l'eliminazione dellavegetazione ripariale – proseguono gli interessati –sono fra le principali cause di dissesto idrogeologiconel nostro Paese sconvolto da esondazioni, alluvionied eventi catastrofici di ogni genere che, a quantopare, non insegnano niente. A sindaco, consiglieri e aquanti hanno avanzato la richiesta di taglio deglialberi, le associazioni Italia Nostra, Altura,"Associazione mediterranea" per la Natura, Forumambientalista "Stefano Gioia" e Lipu ricordano che,oltre a essere in pieno Parco nazionale del Pollino, lalocalità si trova anche nella riserva naturale dellaValle del fiume Argentino, istituita, ancor primadell'istituzione del Parco, che ha per scopo laconservazione dell'habitat naturale. La finalitàprincipale della riserva naturale orientata Valle delfiume Argentino, è la salvaguardia di un'eccezionalearea di wilderness, cioè di una zona di natura –concludono – praticamente integra».

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ARTE E CULTURA / La denuncia: "Puo' un'amministrazionedistruggere un paesaggio straordinario, patrimonio dei cittadini?"

ALTURA, MAN, Italia Nostra, il Forum Ambientalista e LIPU denunciano il comune diOrsomarso (CS) che annuncia il taglio di 500 alberi nella protettissima Valledell'Argentino

Giovedì 18 Dicembre 2014 ­ 15:31

Non si arresta la pessima tendenzadei comuni montani a far cassasvendendo o distruggendo il loropatrimonio boschivo. Solo negli ultimianni le denunce di tagli di alberisecolari e di pregio all'interno di parchinazionali, istituiti proprio per tutelarearee di particolare interessenaturalistico e paesaggistico, sonomolto numerose. E l'azione distruttricedell'uomo non accenna a fermarsi. InCalabria e in Basilicata, in particolare,aree protette, zone di Protezione

Speciali, Riserve Naturali e parchi Nazionali non sono più sufficienti a tutelare paesaggio,fauna e biodiversità.Ad appena un mese dall'ultima denuncia di Italia Nostra e di altre associazioni ambientalistecontro il taglio che l'Ente Parco vuole fare in una riserva naturale di grande valorenaturalistico nel Parco Nazionale della Sila, è di questi giorni la notizia che il CorpoForestale dello Stato, che ha la responsabilità della gestione della Riserva Naturale dellaValle del fiume Argentino, abbia negato al comune di Orsomarso (Cosenza)l'autorizzazione al taglio di circa 500 alberi, in pieno Parco nazionale del Pollino. Larichiesta è stata avanzata col pretesto che questi alberi, tra cui diversi di grandi dimensioni,lungo le sponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnoli e Povera Mosca, potrebberorappresentare un ostacolo al deflusso delle acque! Proprio il disboscamento, l'eliminazionedella vegetazione ripariale sono fra le principali cause di dissesto idrogeologico nel nostroPaese sconvolto da esondazioni, alluvioni ed eventi catastrofici di ogni genere che, aquanto pare, non insegnano niente. A Sindaco, consiglieri e a quanti hanno avanzato la richiesta di taglio degli alberi, leassociazioni Italia Nostra, Altura, Associazione Mediterranea per la Natura, ForumAmbientalista calabro­lucano "Stefano Gioia" e Lipu ricordano che, oltre ad essere in pienoParco Nazionale del Pollino, la località si trova anche nella Riserva Naturale della Valledel fiume Argentino, istituita, ancor prima dell'istituzione del Parco, con Decreto del Ministrodell'Ambiente n. 423 del 21/7/1987 che ha per scopo la conservazione dell'habitatnaturale. La finalità principale della Riserva Naturale Orientata Valle del fiume Argentinoè la salvaguardia di un'eccezionale area di wilderness, cioè di una zona di naturapraticamente integra. L'area, in cui ricadrebbero i suddetti tagli, è stata inoltre dichiarataSito di Importanza Comunitaria, nonché Zona di Protezione Speciale, ai sensi delle Direttive92/43/CEE e 2009/147/CEE (ex 79/409/CEE) ed è pertanto inclusa nella rete "Natura 2000",che comprende le zone di maggior valore naturalistico europee che gli Stati membri sonotenuti a conservare in modo adeguato. La valle dell'Argentino rappresenta una delle poche, se non l'unica valle di naturaselvaggia e integra rimasta in Calabria, un ambiente a elevato valore ecologico efaunistico caratterizzato da specie particolarmente protette a livello comunitario. Tra tuttericordiamo la Salamandrina dagli occhiali e la Rana appenninica tra gli anfibi; il Cervone e ilSaettone tra i rettili; l'Aquila reale, il Falco pellegrino, il Picchio nero e la Balia dal collare, tragli uccelli e il Lupo appenninico, la Lontra e il Gatto selvatico tra i mammiferi. Inoltrecostituisce un importante ambiente di vita per il Capriolo italico, in zona presente con unpiccolo nucleo indigeno. Una bellezze naturalistica che annualmente richiama visitatorida ogni parte d'Europa e del mondo.

Stefano Allavena ­ presidente nazionale ALTURADeborah Ricciardi ­ presidente nazionale MANTeresa Liguori ­ vice presidente nazionale Italia NostraFerdinando Laghi ­ Forum Ambientalista “Stefano Gioia” Roberto Santopaolo ­ responsabile provinciale LIPU, sezione di RENDE

Italia Nostra, ufficio stampa

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Calabria, associazioneAmbientaliste: “A rischio 500 alberiin Parco Pollino”(/Ultimora/calabria­associazione­ambientaliste­a­rischio­500­alberi­in­parco­pollino.html)Giovedì, 18 Dicembre 2014 15:04

Catanzaro ­ "Può un'amministrazione comunale distruggere un paesaggio,straordinario patrimonio dei cittadini?". Lo chiedono i componenti di un cartello diassociazioni ambientaliste calabresi e lucane dopo che, affermano in una nota, "ilComune di Orsomarso ha annunciato il taglio di 500 alberi nella protettissima Valledell'Argentino". "Ad appena un mese dall'ultima denuncia di Italia Nostra e di altreassociazioni ambientaliste contro il taglio che l'Ente Parco vuole fare in una riservanaturale di grande valore naturalistico nel Parco Nazionale della Sila ­ si aggiungenel comunicato ­ è di questi giorni la notizia che il Corpo Forestale dello Stato, cheha la responsabilità della gestione della Riserva Naturale della Valle del fiumeArgentino, abbia negato al comune di Orsomarso, l'autorizzazione al taglio di circa500 alberi, in pieno Parco nazionale del Pollino.

La richiesta è stata avanzata col pretesto che questi alberi, tra cui diversi di grandidimensioni, lungo le sponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnoli e PoveraMosca, potrebbero rappresentare un ostacolo al deflusso delle acque. Proprio ildisboscamento, l'eliminazione della vegetazione ripariale sono fra le principali causedi dissesto idrogeologico nel nostro Paese sconvolto da esondazioni, alluvioni edeventi catastrofici di ogni genere che, a quanto pare, non insegnano niente". "Asindaco, consiglieri e a quanti hanno avanzato la richiesta di taglio degli alberi ­prosegue la nota ­ le associazioni Italia Nostra, Altura, Associazione Mediterraneaper la Natura, Forum Ambientalista 'Stefano Gioia' e Lipu ricordano che, oltre adessere in pieno Parco Nazionale del Pollino, la località si trova anche nella RiservaNaturale della Valle del fiume Argentino, istituita, ancor prima dell'istituzione delParco, che ha per scopo la conservazione dell'habitat naturale. La finalità principaledella Riserva Naturale Orientata Valle del fiume Argentino è la salvaguardia diun'eccezionale area di wilderness, cioè di una zona di natura praticamente integra".

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AMBIENTE, LE ASSOCIAZIONI: “A RISCHIO 500 ALBERI NELPARCO DEL POLLINO”

18 DIC 2014

CATANZARO. “Può un’amministrazione comunale distruggere un paesaggio, straordinario patrimoniodei cittadini?”. Lo chiedono i componenti di un cartello di associazioni ambientaliste calabresi e lucanedopo che, affermano in una nota, “il Comune di Orsomarso ha annunciato il taglio di 500 alberi nellaprotettissima Valle dell’Argentino”. “Ad appena un mese dall’ultima denuncia di Italia Nostra e di altreassociazioni ambientaliste contro il taglio che l’Ente Parco vuole fare in una riserva naturale di grandevalore naturalistico nel Parco Nazionale della Sila – si aggiunge nel comunicato – è di questi giorni lanotizia che il Corpo Forestale dello Stato, che ha la responsabilità della gestione della Riserva Naturaledella Valle del fiume Argentino, abbia negato al comune di Orsomarso, l’autorizzazione al taglio di circa500 alberi, in pieno Parco nazionale del Pollino. La richiesta è stata avanzata col pretesto che questialberi, tra cui diversi di grandi dimensioni, lungo le sponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnolie Povera Mosca, potrebbero rappresentare un ostacolo al deflusso delle acque. Proprio ildisboscamento, l’eliminazione della vegetazione ripariale sono fra le principali cause di dissesto

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Associazioni: a rischio 500 alberi del Parco del Pollino

Associazioni: a rischio 500alberi del Parco del Pollino

18 dic 14 "Puo'un'amministrazionecomunale distruggere unpaesaggio, straordinariopatrimonio dei cittadini?".

Lo chiedono i componenti diun cartello di associazioniambientaliste calabresi elucane dopo che, affermanoin una nota, "il Comune diOrsomarso ha annunciato iltaglio di 500 alberi nellaprotettissima Valledell'Argentino".

"Ad appena un mesedall'ultima denuncia di ItaliaNostra e di altreassociazioni ambientalistecontro il taglio che l'EnteParco vuole fare in una riserva naturale di grande valore naturalistico nel Parco Nazionale dellaSila - si aggiunge nel comunicato - è di questi giorni la notizia che il Corpo Forestale dello Stato,che ha la responsabilità della gestione della Riserva Naturale della Valle del fiume Argentino, abbianegato al comune di Orsomarso, l'autorizzazione al taglio di circa 500 alberi, in pieno Parconazionale del Pollino.

La richiesta è stata avanzata col pretesto che questi alberi, tra cui diversi di grandi dimensioni,lungo le sponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnoli e Povera Mosca, potrebberorappresentare un ostacolo al deflusso delle acque.

Proprio il disboscamento, l'eliminazione della vegetazione ripariale sono fra le principali cause didissesto idrogeologico nel nostro Paese sconvolto da esondazioni, alluvioni ed eventi catastrofici diogni genere che, a quanto pare, non insegnano niente".

"A sindaco, consiglieri e a quanti hanno avanzato la richiesta di taglio degli alberi - prosegue lanota - le associazioni Italia Nostra, Altura, Associazione Mediterranea per la Natura, ForumAmbientalista 'Stefano Gioia' e Lipu ricordano che, oltre ad essere in pieno Parco Nazionale del

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La finalità principale della Riserva Naturale Orientata Valle del fiume Argentino è la salvaguardia diun'eccezionale area di wilderness, cioè di una zona di natura praticamente integra".

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Home PROVINCIA Il Comune di Orsomarso annuncia il taglio di 500 alberi, la denuncia di Italia Nostra

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IL COMUNE DI ORSOMARSO ANNUNCIA IL TAGLIO DI

500 ALBERI, LA DENUNCIA DI ITALIA NOSTRAGiovedì, 18 Dicembre 2014 14:02

Scritto da RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

ORSOMARSO (CS) ­ Puo' un'amministrazione distruggere unpaesaggio straordinario, patrimonio dei cittadini?

In Calabria, il comune di Orsomarso (Cs) annuncia il taglio di 500 alberinella protettissima Valle dell'Argentino. Una pessima tendenza quella deicomuni montani che, per far cassa svendono o distruggono il patrimonioboschivo. Solo negli ultimi anni le denunce di tagli di alberi secolari e dipregio all'interno di parchi nazionali, istituiti proprio per tutelare aree diparticolare interesse naturalistico e paesaggistico, sono molto numerose.E l'azione distruttrice dell'uomo non accenna a fermarsi. In Calabria e inBasilicata, in particolare, aree protette, zone di Protezione Speciali,Riserve Naturali e parchi Nazionali non sono più sufficienti a tutelarepaesaggio, fauna e biodiversità. Ad appena un mese dall'ultima denunciadi Italia Nostra e di altre associazioni ambientaliste contro il taglio chel'Ente Parco vuole fare in una riserva naturale di grande valore

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l'Ente Parco vuole fare in una riserva naturale di grande valorenaturalistico nel Parco Nazionale della Sila, è di questi giorni la notizia cheil Corpo Forestale dello Stato, che ha la responsabilità della gestionedella Riserva Naturale della Valle del fiume Argentino, abbia negato alcomune di Orsomarso (Cosenza) l'autorizzazione al taglio di circa 500alberi, in pieno Parco nazionale del Pollino.

La richiesta è stata avanzata col pretesto che questi alberi, tra cui diversidi grandi dimensioni, lungo le sponde del fiume Argentino, tra le localitàPantagnoli e Povera Mosca, potrebbero rappresentare un ostacolo aldeflusso delle acque! Proprio il disboscamento, l'eliminazione dellavegetazione ripariale sono fra le principali cause di dissesto idrogeologiconel nostro Paese sconvolto da esondazioni, alluvioni ed eventi catastroficidi ogni genere che, a quanto pare, non insegnano niente. A Sindaco,consiglieri e a quanti hanno avanzato la richiesta di taglio degli alberi, leassociazioni Italia Nostra, Altura, Associazione Mediterranea per laNatura, Forum Ambientalista calabro­lucano "Stefano Gioia" e Lipuricordano che, oltre ad essere in pieno Parco Nazionale del Pollino, lalocalità si trova anche nella Riserva Naturale della Valle del fiumeArgentino, istituita, ancor prima dell'istituzione del Parco, con Decreto delMinistro dell'Ambiente n. 423 del 21/7/1987 che ha per scopo laconservazione dell'habitat naturale.

La finalità principale della Riserva Naturale Orientata Valle del fiumeArgentino è la salvaguardia di un'eccezionale area di wilderness, cioè diuna zona di natura praticamente integra. L'area, in cui ricadrebbero isuddetti tagli, è stata inoltre dichiarata Sito di Importanza Comunitaria,nonché Zona di Protezione Speciale, ai sensi delle Direttive 92/43/CEE e2009/147/CEE (ex 79/409/CEE) ed è pertanto inclusa nella rete "Natura2000", che comprende le zone di maggior valore naturalistico europeeche gli Stati membri sono tenuti a conservare in modo adeguato.

La valle dell'Argentino rappresenta una delle poche, se non l'unica valledi natura selvaggia e integra rimasta in Calabria, un ambiente a elevatovalore ecologico e faunistico caratterizzato da specie particolarmenteprotette a livello comunitario. Tra tutte ricordiamo la Salamandrina dagliocchiali e la Rana appenninica tra gli anfibi; il Cervone e il Saettone tra irettili; l'Aquila reale, il Falco pellegrino, il Picchio nero e la Balia dalcollare, tra gli uccelli e il Lupo appenninico, la Lontra e il Gatto selvaticotra i mammiferi. Inoltre costituisce un importante ambiente di vita per ilCapriolo italico, in zona presente con un piccolo nucleo indigeno. Unabellezze naturalistica che annualmente richiama visitatori da ogni parted'Europa e del mondo.

Stefano Allavena ­ presidente nazionale ALTURA

Deborah Ricciardi ­ presidente nazionale MAN

Teresa Liguori ­ vice presidente nazionale Italia Nostra

Ferdinando Laghi ­ Forum Ambientalista “Stefano Gioia”

Roberto Santopaolo ­ responsabile provinciale LIPU, sezione di RENDE

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22/12/2014 Oltre 500 alberi a rischio taglio nella protettissima Valle dell'Argentino in pieno Parco del Pollino

http://www.sibarinet.it/index.php/blog/19­attualita/4483­oltre­500­alberi­a­rischio­taglio­nella­protettissima­valle­dell­argentino­in­pieno­parco­del­pollino.… 1/3

Dettagli Categoria: ATTUALITÀ Scritto da Comunicato stampa

Oltre 500 alberi a rischio taglio nellaprotettissima Valle dell'Argentino in pienoParco del Pollino

Puo' un'amministrazione distruggere un paesaggio straordinario,patrimonio dei cittadini? In Calabria, il comune di Orsomarso (CS)annuncia il taglio di 500 alberi nella protettissima Valle dell'ArgentinoNon si arresta la pessima tendenza dei comuni montani a far cassasvendendo o distruggendo il loro patrimonio boschivo. Solo negli ultimianni le denunce di tagli di alberi secolari e di pregio all'interno di parchinazionali, istituiti proprio per tutelare aree di particolare interessenaturalistico e paesaggistico, sono molto numerose. E l'azionedistruttrice dell'uomo non accenna a fermarsi. In Calabria e in Basilicata,in particolare, aree protette, zone di Protezione Speciali, RiserveNaturali e parchi Nazionali non sono più sufficienti a tutelare paesaggio,fauna e biodiversità.Ad appena un mese dall'ultima denuncia di Italia Nostra e di altreassociazioni ambientaliste contro il taglio che l'Ente Parco vuole fare in una riserva naturale di grande valorenaturalistico nel Parco Nazionale della Sila, è di questi giorni la notizia che il Corpo Forestale dello Stato, cheha la responsabilità della gestione della Riserva Naturale della Valle del fiume Argentino, abbia negato alcomune di Orsomarso (Cosenza) l'autorizzazione al taglio di circa 500 alberi, in pieno Parco nazionale delPollino. La richiesta è stata avanzata col pretesto che questi alberi, tra cui diversi di grandi dimensioni, lungo lesponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnoli e Povera Mosca, potrebbero rappresentare un ostacolo aldeflusso delle acque! Proprio il disboscamento, l'eliminazione della vegetazione ripariale sono fra le principalicause di dissesto idrogeologico nel nostro Paese sconvolto da esondazioni, alluvioni ed eventi catastrofici diogni genere che, a quanto pare, non insegnano niente. A Sindaco, consiglieri e a quanti hanno avanzato la richiesta di taglio degli alberi, le associazioni Italia Nostra,Altura, Associazione Mediterranea per la Natura, Forum Ambientalista calabro­lucano "Stefano Gioia" e Lipuricordano che, oltre ad essere in pieno Parco Nazionale del Pollino, la località si trova anche nella RiservaNaturale della Valle del fiume Argentino, istituita, ancor prima dell'istituzione del Parco, con Decreto del Ministrodell'Ambiente n. 423 del 21/7/1987 che ha per scopo la conservazione dell'habitat naturale. La finalità principaledella Riserva Naturale Orientata Valle del fiume Argentino è la salvaguardia di un'eccezionale area diwilderness, cioè di una zona di natura praticamente integra. L'area, in cui ricadrebbero i suddetti tagli, è statainoltre dichiarata Sito di Importanza Comunitaria, nonché Zona di Protezione Speciale, ai sensi delle Direttive92/43/CEE e 2009/147/CEE (ex 79/409/CEE) ed è pertanto inclusa nella rete "Natura 2000", che comprende lezone di maggior valore naturalistico europee che gli Stati membri sono tenuti a conservare in modo adeguato. La valle dell'Argentino rappresenta una delle poche, se non l'unica valle di natura selvaggia e integra rimasta inCalabria, un ambiente a elevato valore ecologico e faunistico caratterizzato da specie particolarmente protette alivello comunitario. Tra tutte ricordiamo la Salamandrina dagli occhiali e la Rana appenninica tra gli anfibi; ilCervone e il Saettone tra i rettili; l'Aquila reale, il Falco pellegrino, il Picchio nero e la Balia dal collare, tra gliuccelli e il Lupo appenninico, la Lontra e il Gatto selvatico tra i mammiferi. Inoltre costituisce un importanteambiente di vita per il Capriolo italico, in zona presente con un piccolo nucleo indigeno. Una bellezzenaturalistica che annualmente richiama visitatori da ogni parte d'Europa e del mondo.

Stefano Allavena ­ presidente nazionale ALTURADeborah Ricciardi ­ presidente nazionale MANTeresa Liguori ­ vice presidente nazionale Italia NostraFerdinando Laghi ­ Forum Ambientalista “Stefano Gioia” Roberto Santopaolo ­ responsabile provinciale LIPU, sezione di RENDE

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Orsomarso (CS), il comune annuncia il taglio di 500 alberi nella Valle dell’Argentino18 dicembre 2014 14:02 | Danilo Loria

“Non si arresta la pessima tendenza dei comuni montani a far cassa svendendo o distruggendo il loro patrimonioboschivo. Solo negli ultimi anni le denunce di tagli di alberi secolari e di pregio all’interno di parchi nazionali, istituitiproprio per tutelare aree di particolare interesse naturalistico e paesaggistico, sono molto numerose” affermano in unanota i responsabili di Italia Nostra, Altura, Man, Forum Ambientalista, Lipu. “E l’azione distruttrice dell’uomo nonaccenna a fermarsi. In Calabria e in Basilicata, in particolare, aree protette, zone di Protezione Speciali, RiserveNaturali e parchi Nazionali non sono più sufficienti a tutelare paesaggio, fauna e biodiversità. Ad appena un mesedall’ultima denuncia di Italia Nostra e di altre associazioni ambientaliste contro il taglio che l’Ente Parco vuole fare in

una riserva naturale di grande valore naturalistico nel Parco Nazionale della Sila, è di questi giorni la notizia che il Corpo Forestale dello Stato, cheha la responsabilità della gestione della Riserva Naturale della Valle del fiume Argentino, abbia negato al comune di Orsomarso (Cosenza)l’autorizzazione al taglio di circa 500 alberi, in pieno Parco nazionale del Pollino. La richiesta è stata avanzata col pretesto che questi alberi, tra cuidiversi di grandi dimensioni, lungo le sponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnoli e Povera Mosca, potrebbero rappresentare un ostacolo aldeflusso delle acque! Proprio il disboscamento, l’eliminazione della vegetazione ripariale sono fra le principali cause di dissesto idrogeologico nelnostro Paese sconvolto da esondazioni, alluvioni ed eventi catastrofici di ogni genere che, a quanto pare, non insegnano niente. A Sindaco,consiglieri e a quanti hanno avanzato la richiesta di taglio degli alberi, le associazioni Italia Nostra, Altura, Associazione Mediterranea per la Natura,Forum Ambientalista calabro­lucano “Stefano Gioia” e Lipu ricordano che, oltre ad essere in pieno Parco Nazionale del Pollino, la località si trovaanche nella Riserva Naturale della Valle del fiume Argentino, istituita, ancor prima dell’istituzione del Parco, con Decreto del Ministro dell’Ambiente n.423 del 21/7/1987 che ha per scopo la conservazione dell’habitat naturale. La finalità principale della Riserva Naturale Orientata Valle del fiumeArgentino è la salvaguardia di un’eccezionale area di wilderness, cioè di una zona di natura praticamente integra. L’area, in cui ricadrebbero isuddetti tagli, è stata inoltre dichiarata Sito di Importanza Comunitaria, nonché Zona di Protezione Speciale, ai sensi delle Direttive 92/43/CEE e2009/147/CEE (ex 79/409/CEE) ed è pertanto inclusa nella rete “Natura 2000″, che comprende le zone di maggior valore naturalistico europee chegli Stati membri sono tenuti a conservare in modo adeguato. La valle dell’Argentino – continua la nota­ rappresenta una delle poche, se non l’unicavalle di natura selvaggia e integra rimasta in Calabria, un ambiente a elevato valore ecologico e faunistico caratterizzato da specie particolarmenteprotette a livello comunitario. Tra tutte ricordiamo la Salamandrina dagli occhiali e la Rana appenninica tra gli anfibi; il Cervone e il Saettone tra irettili; l’Aquila reale, il Falco pellegrino, il Picchio nero e la Balia dal collare, tra gli uccelli e il Lupo appenninico, la Lontra e il Gatto selvatico tra imammiferi. Inoltre costituisce un importante ambiente di vita per il Capriolo italico, in zona presente con un piccolo nucleo indigeno. Una bellezzenaturalistica – conclude la nota­ che annualmente richiama visitatori da ogni parte d’Europa e del mondo”.

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Giovedì, 18 Dicembre 2014 15:29

Oltre 500 alberi a rischio taglio nellaprotettissima Valle dell'Argentino in pienoParco del Pollino

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Non si arresta la pessima tendenza dei comuni montani a far cassa svendendo o distruggendo illoro patrimonio boschivo. Solo negli ultimi anni le denunce di tagli di alberi secolari e di pregioall'interno di parchi nazionali, istituiti proprio per tutelare aree di particolare interesse naturalistico epaesaggistico, sono molto numerose. E l'azione distruttrice dell'uomo non accenna a fermarsi. InCalabria e in Basilicata, in particolare, aree protette, zone di Protezione Speciali, Riserve Naturali eparchi Nazionali non sono più sufficienti a tutelare paesaggio, fauna e biodiversità.Ad appena un mese dall'ultima denuncia di Italia Nostra e di altre associazioni ambientaliste controil taglio che l'Ente Parco vuole fare in una riserva naturale di grande valore naturalistico nel ParcoNazionale della Sila, è di questi giorni la notizia che il Corpo Forestale dello Stato, che ha laresponsabilità della gestione della Riserva Naturale della Valle del fiume Argentino, abbia negato alcomune di Orsomarso (Cosenza) l'autorizzazione al taglio di circa 500 alberi, in pieno Parconazionale del Pollino. La richiesta è stata avanzata col pretesto che questi alberi, tra cui diversi digrandi dimensioni, lungo le sponde del fiume Argentino, tra le località Pantagnoli e Povera Mosca,potrebbero rappresentare un ostacolo al deflusso delle acque! Proprio il disboscamento,l'eliminazione della vegetazione ripariale sono fra le principali cause di dissesto idrogeologico nelnostro Paese sconvolto da esondazioni, alluvioni ed eventi catastrofici di ogni genere che, a quantopare, non insegnano niente. A Sindaco, consiglieri e a quanti hanno avanzato la richiesta di taglio degli alberi, le associazioniItalia Nostra, Altura, Associazione Mediterranea per la Natura, Forum Ambientalista calabro­lucano"Stefano Gioia" e Lipu ricordano che, oltre ad essere in pieno Parco Nazionale del Pollino, la localitàsi trova anche nella Riserva Naturale della Valle del fiume Argentino, istituita, ancor primadell'istituzione del Parco, con Decreto del Ministro dell'Ambiente n. 423 del 21/7/1987 che ha perscopo la conservazione dell'habitat naturale. La finalità principale della Riserva Naturale OrientataValle del fiume Argentino è la salvaguardia di un'eccezionale area di wilderness, cioè di una zona dinatura praticamente integra. L'area, in cui ricadrebbero i suddetti tagli, è stata inoltre dichiarata Sitodi Importanza Comunitaria, nonché Zona di Protezione Speciale, ai sensi delle Direttive 92/43/CEEe 2009/147/CEE (ex 79/409/CEE) ed è pertanto inclusa nella rete "Natura 2000", che comprende lezone di maggior valore naturalistico europee che gli Stati membri sono tenuti a conservare in modoadeguato. La valle dell'Argentino rappresenta una delle poche, se non l'unica valle di natura selvaggia eintegra rimasta in Calabria, un ambiente a elevato valore ecologico e faunistico caratterizzato daspecie particolarmente protette a livello comunitario. Tra tutte ricordiamo la Salamandrina dagliocchiali e la Rana appenninica tra gli anfibi; il Cervone e il Saettone tra i rettili; l'Aquila reale, il Falcopellegrino, il Picchio nero e la Balia dal collare, tra gli uccelli e il Lupo appenninico, la Lontra e ilGatto selvatico tra i mammiferi. Inoltre costituisce un importante ambiente di vita per il Caprioloitalico, in zona presente con un piccolo nucleo indigeno. Una bellezze naturalistica che annualmenterichiama visitatori da ogni parte d'Europa e del mondo.

Stefano Allavena ­ presidente nazionale ALTURADeborah Ricciardi ­ presidente nazionale MANTeresa Liguori ­ vice presidente nazionale Italia NostraFerdinando Laghi ­ Forum Ambientalista “Stefano Gioia” Roberto Santopaolo ­ responsabile provinciale LIPU, sezione di RENDE

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