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quotidiano l’informazione free press Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002 Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it IN DISTRIBUZIONE GRATUITA TUTTI I GIORNI TRANNE LA DOMENICA E LUNEDÌ NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 28 - Giovedì 17 febbraio 2011 - San Flaviano Pagina 7 Pagina 3 Torna a sorridere la BioFox Vasto Incidente probatorio per una bimba violentata La rapina in via Tobruk La Polizia diffonde le immagini del giovane entrato in azione Gioco al massacro nel centrosinistra. Veleni e “rododendri” Angelo Bucciarelli e Tere- sa Di Santo sono le prime voci, di un certo “peso” che si levano a favore dello “scherzo” che è stato fatto nei confronti di Lapen- na. Diamo la precedenza alle signore: la Di Santo è perplessa perché dice, in sostanza, che Lapenna, dopo aver annunciato urbi ed orbi, la sua intenzione di non ricandidarsi, per i motivi più diversi, cambia idea. A quanto pare Lapen- na è aduso a certe varianti in corso d’opera visto come ha imposto cinque anni fa la Suriani all’urbanistica invece di Antonio Di Santo (padre dell’autrice dell’ap- passionato intervento che leggete in altra parte del giornale) E giù con il tra- dimento, e giù con la ne- cessità di aderire a quanto il partito chiede, vale a dire un confronto leale, e giù con la mancanza di senso di responsabilità, libertà di pensiero, coerenza, ecc. Ma non è lo stesso Luciano Lapenna del quale nessu- no della maggioranza ha detto una sola parola con- tro, a partire dal segretario politico del PD, e non è lo stesso Luciano Lapenna che si è presentato con gli amici di SeL e RC che era- no e dovrebbero essere an- che gli amici di tutti i PD? un caso di omonimia? Angelo Bucciarelli è un ex: ex segretario provinciale della Margherita, ex segre- tario personale di Mazzoc- ca, ex assessore alla Sani- tà della Giunta Del Turco, in attesa di giudizio con quest’ultimo e tanti altri. Ex amico di qualcuno ma, in politica, specie quella di paese, è facile essere amici ed ex amici nel giro di poco tempo, Bucciarel- li è stato tirato in ballo da Lapenna e la risposta alle accuse del sindaco che lo aveva indicato come uno degli artefici della trappola nei suoi confronti, è stata veemente ed ha inciso sul- la pietra (mica con carta e penna) il suo “rododendro” pensiero. L’esordio è di per se una intera epigrafe: “Luciano Lapenna mente sapendo di mentire”. L’equivalente moderno di “M’illumino d’immenso” di Ungaretti, epigrafe sacra e definitiva: potrebbe fare a meno di scrivere il resto della sua risposta, tanto è efficace il suo “Luciano Lapenna mente sapendo di men- tire”. Non 10 anni nel Ci- veta, bensì solo sei. E poi il rimprovero per l’ingra- titudine con cui Lapenna lo ripaga pur essendo stato uno degli artefici della sua candidatura (ma non ci poteva pensare prima!!!?). A questo punto il Buccia- relli si pente amaramente e rimpiange di non aver speso le sue energie per Peppino Forte, mortifican- done l’ambizione. Il rim- provero finale è comico: non aver accettato un leale (?) confronto con Peppino Forte che, molto lealmen- te (?), aspetta l’ultima ora utile, per far ritirare l’ami- co Molino e candidarsi a sindaco: chi la schiena l’ha dritta compatte lealmente colui che è stato compagno e complice nella devasta- zione di Vasto: o si deve pensare che tutto ciò che è stato fatto (e non fatto) a Vasto, in questi anni, sia esclusivo merito o colpa di Luciano Lapenna? Cam- biando il candidato a sin- daco (all’ultimo momento) si certifica che Lapenna e la sua amministrazione, intera, esterna ed inter- na al consiglio comunale, non ha svolto il program- ma politico: lo vogliamo ammettere o no? Per com- pletezza di informazione non può essere taciuto il commento di RC, che può essere riassunto in una frase che sembra una epi- grafe mortuaria, anche questo lapidario: “un po- litico come Forte non può avere il nostro appoggio alla candidatura a sindaco della città.”Amen. Servizio a pag. 3

Qui 17 febbraio 2011

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Direttore Responsabile: Giuseppe Tagliente - Registrato al Tribunale di Vasto n. 102 del 22/06/2002Redazione: Corso Italia n. 1 VASTO Tel. & Fax 0873.362742 - Pubblicità: Editoriale Quiquotidiano Corso Italia,1 VASTO - mail: [email protected] Stampa Edizioni Il Castello - Martano Editrice (BA) www.quiquotidiano.it in distribuzione gratuita tutti i giorni tranne la domenica e lunedì

NUOVA EDIZIONE Anno 10 n. 28 - Giovedì 17 febbraio 2011 - San Flaviano

Pagina 7Pagina 3

Tornaa sorriderela BioFox

Vasto

Incidenteprobatorio

per una bimba violentata

La rapinain via Tobruk

La Polizia diffonde le immaginidel giovane entrato in azione

Gioco al massacro nel centrosinistra. Veleni e “rododendri”

Angelo Bucciarelli e Tere-sa Di Santo sono le prime voci, di un certo “peso” che si levano a favore dello “scherzo” che è stato fatto nei confronti di Lapen-na. Diamo la precedenza alle signore: la Di Santo è perplessa perché dice, in sostanza, che Lapenna, dopo aver annunciato urbi ed orbi, la sua intenzione di non ricandidarsi, per i motivi più diversi, cambia idea. A quanto pare Lapen-na è aduso a certe varianti in corso d’opera visto come ha imposto cinque anni fa la Suriani all’urbanistica invece di Antonio Di Santo (padre dell’autrice dell’ap-passionato intervento che leggete in altra parte del giornale) E giù con il tra-dimento, e giù con la ne-cessità di aderire a quanto il partito chiede, vale a dire un confronto leale, e giù con la mancanza di senso di responsabilità, libertà di pensiero, coerenza, ecc. Ma non è lo stesso Luciano Lapenna del quale nessu-

no della maggioranza ha detto una sola parola con-tro, a partire dal segretario politico del PD, e non è lo stesso Luciano Lapenna che si è presentato con gli amici di SeL e RC che era-no e dovrebbero essere an-che gli amici di tutti i PD? un caso di omonimia? Angelo Bucciarelli è un ex: ex segretario provinciale della Margherita, ex segre-tario personale di Mazzoc-ca, ex assessore alla Sani-tà della Giunta Del Turco, in attesa di giudizio con quest’ultimo e tanti altri. Ex amico di qualcuno ma, in politica, specie quella di paese, è facile essere amici ed ex amici nel giro di poco tempo, Bucciarel-li è stato tirato in ballo da Lapenna e la risposta alle accuse del sindaco che lo aveva indicato come uno degli artefici della trappola nei suoi confronti, è stata veemente ed ha inciso sul-la pietra (mica con carta e penna) il suo “rododendro” pensiero.

L’esordio è di per se una intera epigrafe: “Luciano Lapenna mente sapendo di mentire”. L’equivalente moderno di “M’illumino d’immenso” di Ungaretti, epigrafe sacra e definitiva: potrebbe fare a meno di scrivere il resto della sua risposta, tanto è efficace il suo “Luciano Lapenna mente sapendo di men-tire”. Non 10 anni nel Ci-veta, bensì solo sei. E poi il rimprovero per l’ingra-titudine con cui Lapenna lo ripaga pur essendo stato uno degli artefici della sua candidatura (ma non ci poteva pensare prima!!!?). A questo punto il Buccia-relli si pente amaramente e rimpiange di non aver speso le sue energie per Peppino Forte, mortifican-done l’ambizione. Il rim-provero finale è comico: non aver accettato un leale (?) confronto con Peppino Forte che, molto lealmen-te (?), aspetta l’ultima ora utile, per far ritirare l’ami-co Molino e candidarsi a

sindaco: chi la schiena l’ha dritta compatte lealmente colui che è stato compagno e complice nella devasta-zione di Vasto: o si deve pensare che tutto ciò che è stato fatto (e non fatto) a Vasto, in questi anni, sia esclusivo merito o colpa di Luciano Lapenna? Cam-biando il candidato a sin-daco (all’ultimo momento) si certifica che Lapenna e la sua amministrazione, intera, esterna ed inter-

na al consiglio comunale, non ha svolto il program-ma politico: lo vogliamo ammettere o no? Per com-pletezza di informazione non può essere taciuto il commento di RC, che può essere riassunto in una frase che sembra una epi-grafe mortuaria, anche questo lapidario: “un po-litico come Forte non può avere il nostro appoggio alla candidatura a sindaco della città.”Amen.

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giovedì17 febbraio 2011 2

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Tel. 0873/378460 [email protected]

Angelo Bucciarelli, ex se-gretario provinciale della Margherita, ex segretario personale dell’ex asses-sore regionale alla Sani-tà della Giunta Del Turco, rinviato con quest’ultimo a giudizio, non ci sta e ri-sponde a Lapenna che l’aveva chiamato in cau-sa come uno degli artefi-ci della trappole nei suoi confronti. Ha preso carta e penna ed ha vomitato ad-dosso tutto quello che gli rodeva dentro, forse per molto tempo. Questo è il testo del comunicato diffu-so stamani da Angelo Buc-ciarelli. Luciano Lapenna, mente sapendo di mentire. Proietta sugli altri conside-razioni e giudizi che vanno ascritti esclusivamente alla sua persona. Non è vero che sono stato nel cda del Civeta per 10 anni, in quanto la mia permanenza in quell’en-te va dall’aprile del 2004 al luglio del 2009. Ricordo che, in seguito ad un’ini-ziativa politica congiunta portata avanti da Gabriele Marchese, sindaco di San Salvo, e dal sottoscritto, al-lora segretario provinciale

della Margherita, e ad uno spezzone del centrodestra, riuscimmo a conquistare la gestione di quell’ente. Non è vero che sono stato “tolto” da lui, come afferma Lu-ciano Lapenna, ma il mio incarico è scaduto nel 2008 e, per incapacità a decidere dell’assemblea dei sindaci, il cda è rimasto in carica per un altro anno ancora, in regime di prorogatio.È riprovevole buttare fango su chi è stato artefice della sua candidatura a sindaco di Vasto nel 2006. Chi scri-ve ricorda di aver spaccato il partito della Margherita per poterlo candidare come leader del centrosinistra e rispettare, coerentemente, un accordo che prendemmo con i DS. Mal me ne incolse! Se la Margherita avesse candi-dato Peppino Forte, colui che ambiva a candidarsi al suo posto, lui ora non sa-rebbe il sindaco dimissio-nario della città del Vasto, che agogna, disperatamen-te, ossessivamente, esse-re ricandidato in barba a primarie, regole e decisioni democraticamente prese.

Pensa, Lapenna, di essere l’unto del Signore, in realtà è solo un politico che dopo 9 anni di consigliere regio-nale, 2 anni di assessore provinciale esterno(cioè senza essere eletto, ma in-dicato dal partito), 5 anni di Sindaco(dopo un accordo tra segreterie DS e Mar-gherita), pretende di sot-trarsi al giudizio democra-tico sancito dallo statuto del Pd, le Primarie, solo perché teme di perderle. Tenga la schiena dritta La-penna, e affronti Peppino Forte in un confronto libe-ro, aperto, democretico.

Angelo Bucciarelli

Scendono in campo le don-ne del PD, ma stavolta non contro Berlusconi. Teresa Di Santo, per gli amici Emily, figlia del consigliere comu-nale Antonio Di Santo ha indirizzato questa nota “ro-vente” al sindaco dimissio-nario. Eccone il testo. Assisto senza troppa me-raviglia ma con grandi per-plessità ad uno scenario che il nostro sindaco ci presenta alla vigilia delle primarie per la scelta del futuro candidato sindaco del pd.In che sen-so? dopo mesi di incertezze , dopo aver sentito mille volte non mi ricandido perchè la mia salute non me lo permet-te, perchè quello che guada-gno mi consente di condurre una vita molto agiata, per-chè...tanti sono i motivi che si alternano per arrivare oggi a dire mi candido per forza . Ma mi candido non alle primarie ma come sin-daco di vasto, nel modo più terribile, ossia mettendo da parte regole e persone e de-legittimando ancora una vol-ta il partito. Caro Luciano, questo modo di fare politica, alzando i toni e sbattendo i

pugni perchè qualcuno, ma non uno qualsiasi, ha deciso che è arrivato il momento di confrontarsi , non è affat-to democratico. Non è stato democratico cinque anni fa, l’imposizione da parte tua dell’assessore Suriani dele-gittimando il partito che ave-va scelto come assessore e a maggioranza il consigliere Antonio Di Santo Ma anche in quel caso il partito aveva osato scegliere in modo di-verso dalle tue indicazioni. E’ vero il tradimento non è facile da digerire, la parola data non è facile da dimen-ticare , eppure in quel caso specifico hai dimenticato il partito e le promesse fatte in virtù di una scelta fatta per il bene del partito. ll tempo non porta via né i tradimenti né le mancate promesse ma il par-tito oggi ti ha chiesto in modo democratico un confronto al quale non è possibile sottrar-si se è vera la tua lealtà verso questo partito e verso la città. Il comportamento di alcuni consiglieri che ieri hanno di-sertato il consiglio comunale, fatta eccezione del consiglie-re di santo che non era pre-sente perchè fuori sede, mi lascia ancora più perplessa perchè dimostra una ,man-canza di senso di respon-sabilità. Dov’è la libertà di pensiero? dov’è la coerenza di quelle persone che fino a ieri hanno criticato modi e metodi del sindaco invocan-do le primarie a tutti i costi e oggi si ritrovano ad assecon-dare un comportamento che a me pare assolutamente e per nulla democratico. Voler a tutti i costi apparire vittima mi sembra ingiusto , perchè quello che vedo è solo l’arte-fice di una grande confusione all’interno di questo partito appoggiato e acclamato dai suoi cari e intimi amici di sempre di Sel e rifondazione.

Di Santo Teresa

Se non ora quando?Le donne di sinistra contro Lapenna

Bucciarelli: Lapenna mente sapendo di mentire

Nelle polemiche ferocissi-me tra esponenti del cen-trosinistra di cui si stanno riempiendo le cronache vastesi entra da ultimo an-che Rifondazione Comu-nista con un duro comu-nicato con il quale attacca Peppino Forte. "Il teatrino politico al qua-le abbiamo dovuto assiste-re in questi giorni ci lascia con l'amaro in bocca di chi si accorge che qualcosa si è rotto irrimediabilmente. Osservare come il presi-dente del Consiglio comu-nale, nonché segretario del Pd ha usato le sue cariche per di fatto costringere il

sindaco Luciano Lapenna a farsi da parte, non può essere accettato da chiun-que anteponga gli inte-ressi generali della città e della stessa coalizione alle ambizioni personali. Non vogliamo certo entrare nel merito dei regolamenti del Pd e della loro attuazione, ma delle domande siamo costretti a porcele, visto che Forte ed i suoi sodali hanno di fatto compromes-so le sorti di una possibile coalizione di centro-sini-stra, con le loro manovre in seno a quelle che sareb-bero dovute essere, nelle dichiarate intenzioni, delle

primarie di coalizione. Così sarebbero auspica-bili chiarimenti su come e quando sia maturata la decisione di Forte di par-tecipare alle primarie; ci piacerebbe conoscere i nomi dei sottoscrittori alla sua candidatura, che do-vrebbero essere almeno il 30% degli iscritti al Pd; do-vrebbe spiegare Forte per-chè erano già pronti i suoi manifesti elettorali. Non dovrebbero esserci diffi-coltà a fornire chiarimenti se la candidatura è stata mossa davvero nel segno di una limpida onestà po-litica”. L’attacco va giù an-

cora duro nei confronti di Peppino Forte, ritenuto il rottamatore della sinistra. “In questi giorni Forte ha mostrato in maniera lim-pida di non avere attitudi-ni a mantenere salda una coalizione politica sulla posizione degli interessi dei cittadini, prima nel suo ruolo di segretario di par-tito e poi come presidente del Consiglio convocando un'assise civica (quella di martedì 15 febbraio) pro domo sua. E' chiaro che un politico come Forte non può avere il nostro appog-gio alla candidatura a sin-daco della città”.

Centrosinistra a pezzi (e ossa)

Rifondazione Comunista attacca Forte

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La Contadina

VASTOquotidiano

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giovedì17 febbraio 2011 3

Via Lago, 27 (Portale S. Pietro) VASTO - Tel. 0873 368077

STUDIO PARRUCCHIERI

la riflessione di giusfra

Sono tre i punti all’ordine del giorno del Consiglio Co-munale convocato per venerdì 15 febbraio.Questi gli argomenti:- Comunicazioni del Sindaco- Comunicazioni del Presidente- Provvedimenti in merito al documento elaborato dai medici del presidio ospedaliero di Vasto sul riordino della Sanità.

La politica, si sa, è fantasiosa... La politica è impre-vedibile per suo stesso genoma, si esercita di con-tinuo nell’arte dell’(im)possibile.In realtà, scri-vo “politica” ma penso ai politi-ci, chè – al solito, ma non sempre è chiaro – non è il peccato o la luci-ferina attrazione dell’uomo per la trasgressione, ma il peccatore, provata che sia la sua colpa, che va messo in gabbia o esposto “alla berlina”. Lo sappiam, però... C’è gente in Italia (e non solo fra i politici militanti) che nelle loro affermazioni ha perduto, assieme al si-gnificato delle parole, il senso del ridicolo, o del risi-bile.I Media hanno di recente riferito che il Procuratore Generale della Cassazione, nella sua prolusione d’ini-zio anno, avrebbe esortato i togati a ”equilibrio e pru-denza”, a ...“maggiore discrezione”! L’esortare – come fa il prete in chiesa – appare già di per sé fuori luogo laddove si esercita la giustizia sulla base del diritto e della non opinabilità delle leggi. I Giudici non han-no da essere “discreti”, ma ...giusti, ovvero attenersi – esemplarmente – alle regole e alle leggi. Nulla di più, nulla di meno. E’ una ‘indiscrezione’ o un incredibile abuso – c’è da chiedersi - propalare e far sapere a tut-ti quello che nell’esercizio delle proprie funzioni, per indagine o funzionale intercettazione, si è ascoltato e saputo? Dell’attuale Capo del Governo si continua ad affer-mare – mischiando vizi privati di alcuni con suppo-ste pubbliche virtù di altri - che ...“deve fare” o (altra esortazione!) “faccia” un passo indietro! Si dice: “que-stione di opportunità morale”... In politica si è eletti o meno, si è in maggioranza o all’opposizione. Nelle Istituzioni si è in carica e si governa, o si è sfiduciati con regole democratiche e, nel caso, si lascia l’incarico ricevuto. Il resto è pura fantasia. E’, in fin dei conti, soltanto chiara sfacciataggine nel nascondere le pro-prie intenzioni e i propri malcelati interessi.

Fantasia, retorica o sfacciataggine?

Convocato Consiglio Comunale

Circa 30 anni di età, alto 1,70 m., capelli scuri corti e a spazzola, al momen-to della rapina indossava una felpa di colore beige e occhiali neri da sole: è la descrizione, estrapolata

dalle immagini del sistema di videosorveglianza inter-no, del giovane rapinatore entrato in azione lunedì pomeriggio, intorno alle 15, al Bar 'Magìa' di via To-bruk. Minacciando l'uso di

un taglierino, il ragazzo ha intimato alla proprietaria di consegnargli il denaro in cassa, circa 70 euro, al-lontanandosi poi di tutta fretta dal posto. All'inter-no del locale, al momento dell'irruzione del malvi-vente, c'erano un cliente ed il figlio di nove anni della titolare. Le indagini della Polizia sono scattate subito e nelle vicinanze del bar, in via Umile, gli agenti della Volante hanno rinvenu-to il taglierino e la sciarpa del rapinatore. "La Polizia Scientifica ha ricostruito l’accaduto attraverso la rie-laborazione delle immagini estraendo le foto dai filma-ti", spiega il vicequestore e dirigente del Commissaria-to Cesare Ciammaichella. Che lancia poi un appello: "Chiunque fosse in grado di dare indicazioni sull’au-tore della rapina è pregato di rivolgersi al Commissa-riato di Polizia".

La rapina in via TobrukLa Polizia diffonde le immagini del giovane entrato in azione

Riceviamo e Pubblichiamo

Cittadini vastesi in balia di schizofrenici chiedono di dare voce al loro dramma quotidiano. Membri di una famiglia vastese, affetti da seri disturbi psichici , aggre-discono verbalmente e fisica-mente gli sfortunati vicini di

casa e di quartiere. Nessuna istituzione locale sembra es-sere interessata al problema: le autorità rifiutano di prati-care il t.s.o. sostenendo che il suo utilizzo debba seguire a un evento di grave entità. Sono una ragazza di 29 anni,

non intendo aspettare che tale "evento" drammatico si verifichi prima di trovare una soluzione. Mi chiedo che funzione svolgano gli assi-stenti sociali in tutto questo. Date voce al mio sfogo.

[email protected]

I servizi sociali dove sono?

Lei in una stanza buia col gip, lui, il presunto violen-tatore, in un locale contiguo collegato via audio e video: è stato un pomeriggio diffi-cile ieri in Tribunale a Va-sto per una bambina di 12 anni, che, vittima presunta di violenza carnale, ha do-vuto sostenere un delicato incidente probatorio. Sotto processo con la pesante ac-cusa è un uomo della pro-vincia che, secondo l'accu-

sa, avrebbe abusato della bambina sul finire dell’anno scorso, anche se le sue mor-bose attenzioni sarebbero andate avanti da quando la piccola aveva appena 7 anni. La ragazzina avrebbe confermato le accuse all'uo-mo, che, dopo le confidenze raccolte a scuola, sono co-state il carcere al presunto violentatore, arrestato nel dicembre scorso e rinchiu-so nel carcere di Teramo.

La famiglia della ragazzina, costituitasi parte civile, è rappresentata dall'avvoca-to Angela Pennetta, l'uomo è difeso da Marisa Berar-ducci e Alessandro Orlando, tutti e tre del foro di Vasto. Del delicato caso si occupa il criminologo Francesco Bruno, che, impossibilitato a presenziare oggi all'inci-dente probatorio, ha inviato a Vasto la dottoressa Fran-cesca Lonero.

Incidente probatorio per una bimba violentata

VASTOquotidiano

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giovedì17 febbraio 2011 4

Sono apparsi in città ma-nifesti per invitare le per-sone a votare per far resta-re Luca Dirisio sull'Isola dei Famosi. Dopo la nomi-nation a sopresa di lunedì sera, gli amici di Luca si sono immediatamente mo-bilitati per una campagna in suo favore. Il pubblico dovrà decidere in questi giorni chi, tra lui e France-sca De Andrè, dovrà resta-re sull'isola dell'Honduras.

È partita il 14 febbraio, con una Simona Ventura l'ottava edizione dell'Isola dei famosi. Quest'anno il vincitore si porta a casa un premio di 200.000 Eu. Da-niele Battaglia, figlio del chitarrista dei Pooh Dodi, che ha vinto la scorsa edi-zione, è l'inviato speciale sull'Isola mentre le opi-nioniste in studio sono Vladimir Luxuria e Alba Parietti.

Partono le presentazio-ni dei concorrenti che quest'anno si dividono in due isole: una per i famosi e una per i figli e parenti di. Per ora c'è una parità di numero, sono 16 naufraghi totali, 8 nelle rispettive ca-tegorie, ma, nelle prossime puntate, entrano tre nuovi concorrenti non famosi. I 150 anni dell'Unità d'Italia vengono ricordati sull'Iso-la grazie alla presenza del pronipote di Garibaldi. In nomination subito Fran-cesca De Andrè e il nostro Luca Diriso, dopo che la prima nominata, Eleono-ra Brigliadori, è riuscita a scampare la nomina-tion attraverso una prova supplementare. I famosi vincono la prova e si gua-dagnano un soggiorno su uno yacht di lusso, o al-meno questo è quello che è stato detto loro in diret-ta. Peccato che l'imbarca-zione costosa sia in realtà una vecchia bagnarola: ve-dremo le reazioni dei con-correnti nella prossima puntata. Per gli 8 parenti invece inizia subito l'espe-rienza dell'Isola.

Parte la mobilitazione pro-Luca Dirisio

il sit-in è organizzato per ricordare tutte le vittima di malasanità e sono in-vitati tutti i cittadini che hanno avuto a che fare con la cattiva sanità,un invito particolare a rivolto an-che a tutti i politici di tutti gli schieramenti e ideolo-gie che proprio in questo periodo hanno detto di tutto,vorrei vedere real-mente quando siano stru-mentali gli interventi sulla sanità abruzzese,vediamo fino in fondo chi è vera-mente sincero. La sanità abruzzese è sotto la lente di ingrandimento per l'au-dizione del governatore Gianni Chiodi sui 7 casi di malasanità avvenuti in questo periodo. La com-missione della camera dei deputati è interessata tan-to per gli errori sanitari

quanto sui disavanzi sani-tari. È assolutamente vero che la sanità in generale è l'apice di lobby potenti e potentati localistici che implementano la prolife-razione di affari e business ad ampio raggio,la malasa-nità è figlia del disavanzo sanitario,si collega a spre-chi e danni erariali im-mensi connessi al crimine organizzato,ciò crea pur-troppo gravi disservizi e fratture del diritto alla tu-tela della salute dei cittadi-ni. Le manifestazioni sono un diritto inviolabile del diritto di esprimere libera-mente le proprie opinioni e fare le proprie battaglie nel rispetto dell'etica e dei comportamenti. Il sit-in è l'occasione per tutti i citta-dini di dire basta alla catti-va sanità.

Sit in di protesta a Pescara il 18 febbraio per ricordare

le vittime di malasanità

SAN SALVOquotidiano

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giovedì17 febbraio 2011 5

project & engineering solutions

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Costruiamo il presente...... progettiamo il futuro

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Dai monitoraggi effettua-ti in quest’ultimi giorni dai volontari della Fee – Abruzzo, coordinati dal Presidente regionale, Pa-olo Leonzio, emerge con tutta evidenza la buona salute del fiume Sinel-lo. Le sue acque, infatti, dalla sorgente alla foce si presentano salubri e, per tale ragione, sono state da ultimo ripopola-te di prodotti ittici ed, in particolare,sono stati im-messi giovani esemplari di trota fario e trota gialla.Il Presidente regionale, da sempre impegnato nei

programmi “Eco-Schools Abruzzo” presso le scuole regionali e “Bandiera Blu”, ambito riconoscimento concesso alle località turi-stiche, ha dichiarato: “Nei prossimi giorni provvede-remo ad effettuare presso i nostri laboratori ulterio-ri ed approfondite analisi per verificare la salute dei fiumi dell’alto Vastese ed, in particolare, dei fiumi Osento, Sangro e Sinello”. Il personale specializza-to ed i volontari dell’As-sociazione, inoltre, sono impegnati sul sito della “Masseria Didattica” e del

limitrofo “Lago Verde” in Contrada Pili di Atessa. Al suo interno, le scolaresche potranno fruire di visite didattiche, con lezioni te-nute da esperti e verran-no organizzati convegni e meeting di carattere cul-turale ed ambientale per la collettività.Per qualsiasi informazio-ne e segnalazione è pos-sibile rivolgersi agli ope-ratori della FEE-Abruzzo presso la sede regionale sita in Vasto al Corso Nuo-va Italia. Avv. Virgilia Amalia MEMOLIAddetto stampa e legale FEE

Il 17 marzo 2011 dovrebbe essere la data in cui ver-ranno ufficialmente cele-brati i 150 anni dell’unità d’Italia; scrivo “dovrebbe” perché anche questa scel-ta rappresenta l’ennesimo pasticcio che lascia davve-ro allibiti.Da un lato, infatti, Presi-denza del Consiglio dei Ministri e Presidenza della

Repubblica hanno scelto di fissare le celebrazioni nel-la data in cui Vittorio Ema-nuele proclamò il Regno d’Italia (17 marzo 1861) ma, per contro, larghe fet-te di opinione pubblica, la stessa Confindustria per bocca del suo Presidente e persino Ministri dell’at-tuale Governo osteggiano la decisione.

Il problema che pone Con-findustria è che, al di là dell’ufficialità dei festeg-giamenti, il 17 marzo non dovrebbe essere consi-derato un giorno festivo poiché, così facendo, alla produzione di quel mese verrebbero sottratti non uno ma due giorni, inclu-dendo nel ragionamento anche venerdì 18 marzo, giorno esposto al cosiddet-to “rischio ponte”.Per altri versi, anche il Mi-nistro Calderoli concorda sulla necessità di non ren-dere festivo il 17 marzo: una nuova festività pese-rebbe per svariati milioni sui costi del personale del-la Funzione Pubblica e, al momento, questo aggravio non ha copertura finanzia-ria.C’è, poi, tutta la schiera di coloro che non considerano per nulla rilevante festeg-giare i 150 anni dell’unità d’Italia: spicca, tra questi ultimi, il Presidente della Regione a statuto specia-le Trentino-Alto Adige il

quale beatamente dichiara che non ci sarà nulla da fe-steggiare secondo lui.Infine, nel bailamme gene-rale, ad oggi non è ancora chiaro se quel giorno al-meno le scuole resteranno chiuse o no.Lasciatemelo dire con chiarezza estrema: è una vergogna!È scandaloso che il ricordo di una ricorrenza così im-portante passi in secondo piano rispetto al fatto che sarà considerata “giornata festiva” o “lavorativa”.Chissà, forse anche Mazzi-ni, Garibaldi, Cavour, Ma-meli, Toti, Pisacane, Attilio ed Emilio Bandiera, Silvio Pellico, Maroncelli e gli al-tri, prima di sollevare una barricata o scatenare dei moti rivoluzionari control-lavano sempre se il calen-dario segnava “festivo” (nel qual caso si astenevano) o “feriale” (ed allora giù di botti ed archibugi!).Magari i Milanesi scelse-ro le famose “cinque gior-nate” avendo cura di non

farle capitare a ridosso di una domenica, in modo da evitare che la gente faces-se “il ponte” invece delle barricate…Una cosa appare certa ed ineluttabile: oggi, dopo 150 anni, gli Italiani “non sono ancora stati fatti”, para-frasando la celebre frase di Camillo Benso conte di Cavour.Il Tricolore è un drappo da sfoggiare sul balcone ai mondiali di calcio e lo Stato una entità a noi alie-na, ancorché costituita da cittadini scelti da quella parte di noi elettori (sem-pre meno numerosa) che va a votare e non diserta il seggio in favore di una passeggiata sul lungomare o in montagna.Forse – ma la mia è solo una meravigliosa illusio-ne – onoreremmo meglio l’Italia se ci fermassimo tutti per una volta a riflet-tere e a chiederci con one-stà: “come siamo arrivati a questo?”

Elio Bucciantonio

“L’Italia è fatta: ora bisogna fare gli Italiani”

Riceviamo e Pubblichiamo

Il Sinello è in buona salute

VASTOquotidiano

l’informazione free press

giovedì17 febbraio 2011 6

La storia del giornale. Nato gracilino nel 2003, un solo foglio, due faccia-te, distribuzione artigiana-le e familiare, si presenta oggi con il passaggio dalla stampa piana alla rotati-va e dal bianco e nero al colore, come un prodotto moderno e tecnicamente ineccepibile sotto l’aspetto grafico. Tutto ciò, in rapida ed efficace progressione, ha fatto sì che il giornale, aperto senza preclusioni a tutte le opinioni, sia ormai entrato nella mente e nel cuore di tanti lettori, va-stesi e non. La creazione da ultimo di un giornale on line e d’una web tele-vision, (www.quiquotidia-no.it) che si affianca ogni giorno al cartaceo, ha ri-chiamato attorno ad esso anche una vastissima pla-tea di giovani.L’esigenza di crescere e durareIn parallelo con lo svi-luppo e la crescita di Qui-quotidiano, si sta manife-stando, più di quanto non si fosse palesato prima d’ora, un problema di tol-lerabilità di costi, comune peraltro a tutti i giornali che non godono di finan-ziamenti pubblici. Per tro-vare una soluzione idonea a sopportarne la crescita senza minacciare l’indi-pendenza del giornale, è nata l’idea di proporre ai

lettori un “azionariato po-polare”.L’azionariato popolareCon l’azionariato popo-lare Quiquotidiano passa direttamente nelle mani dei lettori, almeno nella misura del 49%. Anche con una sola azione si potrà diventar proprietari del giornale ed aver diritto a partecipare alle periodi-che riunioni dell’assem-blea dei soci ed aver in quella sede diritto di pa-rola e di controllo. In pra-tica i lettori, acquisendo-ne una ancorchè minima partecipazione, diventano editori a pieno titolo della testata giornalistica.Le modalità di parteci-pazioneLa proposta di azionariato popolare si sostanzia nel-la cessione ai soci, i quali danno vita alla Associa-zione denominata Amici di Quiquotidiano, del 49% della proprietà del gior-nale. La quota minima di partecipazione viene in-dividuata in 50 euro (una tantum) e l’acquisizione anche d’una sola di esse dà diritto a partecipare alla gestione dell’azienda con diritto d’intervento alle assemblee annua-li della società editrice. È esclusa ogni responsabili-tà dei soci anche in ordi-ne ad eventuali ripiani di passività

La proprietà di una sol-tanto delle quote dà inol-tre diritto:- ad avere diritto ad inserzioni gratuite sul giornale;- al 30% di sconto sulle pubblicità, se il socio è azienda commerciale o impresa:- al 50% di sconto sulle pubblicazioni delle Edizioni Q;- ad avere informa-zioni su tutte le iniziative della Società editoriale (convegni, mostre, etc.).I versamenti potranno avvenire mediante con-segna del modulo pre-stampato direttamente presso gli uffici di Qui-quotidiano in Corso Italia, n.1, Vasto,oppure tramite bonifico bancario presso la Banca Popolare di Lan-ciano e Sulmona, sede di Vasto, con i seguenti rife-rimenti.Iban IT 97K0555077910 000000 456366 AdesioneLa richiesta di adesio-ne all’Associazione degli Amici di Quiquotidiano va consegnata o inviata in busta chiusa a:Direzione e Redazione di Quiquotidiano, Corso Ita-lia, n.1, 66054 VASTOTel./ fax 0873 362742 e-mail: [email protected]

Un azionariato popolare per QuiQuotidiano

SPORTquotidiano

l’informazione free pressgiovedì

17 febbraio 2011 7

Nutrizione e Dietetica

Corso Italia 34/36Tel. 0873/361795

NATURHOUSE VASTO

NATURHOUSE: l’alimentazione educata

NATURHOUSE è un marchio leader nel campo dell’educazione alimentare. In Italia conta circa 300 punti vendita. La professionalità dei consulenti NATURHOUSE e un’esclusiva linea di integratori alimentari a base di sostanze naturali sono i motivi del successo di questo innovativo metodo per migliorare il proprio benessere. Il percorso di educazione alimentare proposto da NATURHOUSE consente al cliente di diventare consapevole e autonomo nelle abitudini alimentari comprendendo il perché di ogni scelta. Alla �ne di questo percorso il cliente raggiunge il proprio peso salute divenendo consulente di sè stesso. Il tutto senza so�rire la fame!

Interrotta la serie di tre sconfitte consecutive che aveva relegato la BioFox Basket Vasto al penultimo posto della classifica del girone G del campionato nazionale di Serie C Dilet-tanti: al PalaBCC di Vasto, i ragazzi di coach Giusep-pe Della Godenza sono tornati al successo grazie al 77-59 inflitto ai cugini della Polisportiva Sulmo-na, formazione che resta relegata all’ultimo posto con sei punti, otto in meno dei vastesi che non sono

più soli, perché Venafro e Lucera hanno perso i ri-spettivi incontri. Non c’è ancora da stare allegri, co-munque sono pur sempre due punti che fanno mora-le e impinguano il bottino, specialmente dopo aver disputato una partita non ai giusti livelli, come ap-punto quella di domenica contro gli ovidiani. L’avvio da dimenticare, con il pri-mo canestro messo a se-gno, addirittura, dopo qua-si sei minuti, mentre gli avversari, sapendo di non

perdere nulla, avevano già realizzato dieci punti. La BioFox sorpassa per la prima volta a metà terzo quarto e a cavallo dell’ul-timo mini riposo; con due punti di vantaggio (47-45) piazza il break (13-0) per il +15 e gli ospiti nuova-mente a canestro al sesto minuto dell’ultimo quarto ma con la gara ormai com-promessa e coach Della Godenza che controlla e amministra per il +18 fina-le. Tra i vastesi, in evidenza D’Alessandro con 18 punti, Campi con 15, Bonaiuto 12, Mariani 11 e Celenza 10. Per il prossimo turno, è in programma un altro derby, quello sul parquet della Pallacanestro Pescara.La classifica: Mola di Bari 30, Virtus Termoli 28, Città di Airola 24, Pallacanestro Pescara 20, Roseto Sharks, JuveTrani e Monteroni 18, Giulianova, Torre Greco e Trinitapoli 16, BioFox Va-sto, Lucera e Venafro 14, Polisportiva Sulmona 6.

Terminate le lunghe va-canze dovute al maltempo che ha fatto saltare anche alcune gare del campiona-to di calcio emiliano Uisp, a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, finalmente il Boca Punta Penna, squa-dra formata da vastesi che risiedono a Bologna per lavoro e/o studio, è tornato in campo iniziando il 2011 con un prezioso pareggio.Al “Lucchini” del capoluo-go emiliano, i biancorossi hanno affrontato Il Mu-lino, compagine che nel match d’andata si era im-posto con un sonoro 3-0. La gara di sabato inizia già con un’emozione, quando

il vastese Vincenzo Russo si trova davanti al portiere avversario, ma non riesce a trovare lo spazio per il tiro. Sembra il preludio a una sfida avvincente, in-vece la prima frazione di gioco è avara di occasio-ni da rete. Alla mezzora il fattaccio: entrata in gioco pericoloso di Mariotti al li-mite dell’area, la punizio-ne sembrerebbe indiretta ma, mentre Bruno è inten-to a sistemare la barriera, la punta avversaria calcia imparabilmente nell’an-golo opposto e il direttore di gara convalida la rete, nonostante le proteste della panchina biancoros-

sa. Da segnalare soltanto un paio di conclusioni da fuori di Del Forno e Se-rafini e un cross di Brin-disi su cui Russo manca di poco l’appuntamento con il gol. Nella ripresa, il Boca si presenta in cam-po più determinato: Russo scatta in posizione regola-re e si ritrova solo davan-ti all’estremo difensore ospite ma l’arbitro fischia il fuorigioco e, accortosi dell’errore, riprende il gio-co scodellando il pallone. Pochi minuti dopo, Menna si esibisce in una splendi-da serpentina in area av-versaria, supera il portiere in uscita ma la palla esce

a fil di palo. C’è l’assedio della squadra di casa: lan-cio in profondità per Rus-so che da posizione defila-ta colpisce il palo. Il computo dei legni au-menta quando Di Fabio scheggia la traversa con un pallonetto. Al 35’ il Boca rischia di capitolare quan-do la punta ospite supe-ra Bruno in uscita, ma la palla è alta sulla traversa. Allo scadere, arriva il pa-reggio biancorosso con Russo che, di testa, insacca un cross di Di Fabio sul se-condo palo. “Due punti persi - dichia-ra Simone Giardino -, se si contano le occasioni

da rete avute, un punto guadagnato considerato l’andamento della partita. Ora la classifica dice che il Boca è in terza posizione, a quattro punti dalla capo-lista Rondone, ma con due partite in meno. Sabato, intanto, è prevista la sfida con il Miki Calcio, secondo in classifica, per il recupe-ro dell’ultima giornata di andata”. Questi i giocato-ri in distinta: Bruno, Gile-no, Pomponio, Della Casa, Serafini, Di Giacomo, Ma-riotti, Del Forno, Di Fabio, Menna, Russo, Radoccia, Maccione, De Gregorio, Brindisi, Tana, Fiore, Bac-calà, Giardino.

Sconfitta casalinga, ma-turata al tie-break, per la San Gabriele Volley Vasto dopo due ore di partita: a uscire vit-torioso dalla palestra del Centro Sportivo dell’Istituto San Gabrie-le è stato il Casoli che, alla pari delle avversa-rie, ha disputato un’ot-tima gara, imponendosi per 15-13 nel set deci-sivo. Il primo parziale si era chiuso per 25-19 a favore delle ragazze al-lenate da Ettore Marco-vecchio che si sono fatte apprezzare in difesa e in fase offensiva. Il sogno di restare in vantaggio è durato poco: il Casoli, infatti, non è rimasto a guardare, tant’è che nei due successivi set ha imposto il 22-25 e il 13-25. Caterina De Marinis e compagne non sono state certo a guardare,

anzi la reazione è stata di quelle da incornicia-re, però non hanno ri-sposto come dovevano, forse, le centrali che hanno trovato qualche difficoltà. Nel tie-break si sono affrontate sen-za esclusione di colpi le due squadre, ma il se-stetto casolano ha vinto il set decisivo per 15-13. “E’ stata buona, alla fine, la prestazione della mia squadra che, alla luce di quanto visto, non ha nulla da invidiare con le formazioni, come il Casoli, attrezzate per il salto di categoria. Non dimentichiamo che dò spazio a molte ragazze del vivaio giovanile e, questa volta, addirittura, ha fatto il suo esordio in Serie C Vittoria De Lena, classe 1997”. Sabato è in programma la difficile sfida con il Lanciano.

Biofox - Quinta giornata di ritorno

Tornano a sorridere i ragazzidel coach Della Godenza

San Gabriele Volley Serie C femminile

Vastesi sconfittidal Casoli

Campionato UISP

Il Boca inizia con un pareggio il nuovo anno