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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 11 FERRARA________________________________________pag. 12 - 14 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 15 PARMA__________________________________________pag. 16 - 17 REGGIO E._______________________________________pag. 18 PIACENZA_______________________________________pag. 19 - 21 AGENZIE________________________________________pag. 22 - 25 MODENA________________________________________pag. 26 - 27 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 22-11-2011

rassegna del 22-11-2011

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rassegna del 22-11-2011

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Page 1: rassegna del 22-11-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 11

FERRARA________________________________________pag. 12 - 14

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 15

PARMA__________________________________________pag. 16 - 17

REGGIO E._______________________________________pag. 18

PIACENZA_______________________________________pag. 19 - 21

AGENZIE________________________________________pag. 22 - 25

MODENA________________________________________pag. 26 - 27

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 22-11-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Corriere 22-11-2011

La vertenza Lunedì prossimo andranno in consiglio. È arrivata solo una parte del 40% del premio di risultato del 2009

Il più «povero» è assuntoa tempo determinato e nel2010 ha guadagnato soltanto49 mila euro lordi, premi diproduttività inclusi. Il più«ricco», assunto anche lui atempo determinato, può con-tare invece su uno stipendiodecisamente più rassicuran-te: circa 160 mila euro all’an-no. Sono solo la cima e la ba-se della truppa di dirigentidella Regione Emilia-Roma-gna: quasi 170 per oltre 16milioni di euro, secondo il li-bro paga di viale Aldo Morodello scorso anno. Dove qua-si tutti (137 su 168) possonocontare sul premio di produt-tività, incassato in percentua-li sempre superiori all’80%della retribuzione massimadi risultato.Sono 168 i dirigenti che lo

scorso anno hanno lavoratoin viale Aldo Moro, con con-tratti spesso profondamentediversi. Quattro le posizionicontrattuali dei dirigenti incarica. Oltre ai dirigenti as-sunti a tempo indeterminatoperché vincitori di concorso,ci sono infatti ben tre diver-se tipologie di contratti atempo determinato. Una del-le quali legata a doppio filoalla durata della legislatura,visto che si tratta di incarichiriconducibili agli organi poli-tici e istituzionali di viale Al-doMoro (assemblea, assesso-rati o presidenza). La bustapaga totale del singolo diri-gente va poi calcolata su trefronti: stipendio lordo su tre-dici mensilità, retribuzionedi posizione e retribuzionedi risultato.Per gli stipendi dei dirigen-

ti, lo scorso anno, la Regioneha pagato in totale 16 milio-ni e 438 mila euro. Con unasemplice media matematicasi tratta di uno stipendio dicirca 97 mila euro per ognu-no dei quasi 170 dirigenti,ma ovviamente le buste pa-ga sono ben diverse a secon-da delle responsabilità in ca-rico ai singoli tecnici. In ci-ma alla classifica dei «Papero-ni», se così li si può definire,c’è il direttore generale del-l’assessorato alla SanitàMari-

nella Martini, che nel 2010ha guadagnato 156.845 euro.Il resto della top ten è costitu-ito da nove dirigenti che arri-vano tutti a 150mila euro an-nui (120 di stipendio e 30 diproduttività, ndr.), soglia ol-tre la quale scatta la trattenu-ta del 10% voluta dal prece-dente governo. Tra di loroc’è anche Filomena Terzini,direttore generale degli Affa-ri istituzionali e legislativi fi-nita sotto inchiesta nella pri-

mavera del 2010 per abusod’ufficio. In fondo alla classi-fica si piazza invece la re-sponsabile del servizio di col-legamento con gli organi del-l’Unione Europea, che lo scor-so anno è rimasta poco sottoi 50 mila euro.Concentrandosi soltanto

sulle retribuzioni di risulta-to, meglio conosciute comepremi di produttività, balzainvece agli occhi un altro da-to. Su 168 dirigenti regionali

sono pochissimi quelli chenon hanno ricevuto nessuntipo di premio, pur avendo-ne potenzialmente il diritto.Ben 137 dirigenti hanno in-fatti avuto nel 2010 il premiodi produttività. Nel miglioredei modi, a quanto pare, vi-sto che a tutti i premiati è sta-ta riconosciuta una delle duevalutazioni massime sullequattro disponibili (A, B, C,D ed E). Ben 98 dirigenti han-no infatti raggiunto la valuta-

zione massima, A, incassan-do così il 100% della retribu-zione massima di risultato.Altri 39, invece, si sono fer-mati al secondo scaglione(valutazione B) ricevendol’80% del massimo premio diproduttività. La sufficienza,o addirittura peggio, non ènemmeno contemplata in Al-do Moro.

Francesco [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

People mover, il Pd ora rimane da solo

Produttività riconosciuta a 137 su 168: 98 con la valutazione massimaAi più «ricchi» 150 mila euro. Costo totale delle retribuzioni: 16 milioni

CapogruppoSergio LoGiudice guida ilPd in Comune

Enrico Bassani (Cisl)Siamo in una fase criticaE il bonus non è l’unico problema

Il Pd resta solo nella difesa del People mover:ieri in consiglio comunale al momento didecidere sulla richiesta di stop all’opera, solo idemocratici hanno votato contro, mentre l’Idvha scelto il non voto e Sel l’astensione. Così si èdivisa ieri la maggioranza in consigliocomunale, in attesa di una nuova seduta dicommissione per dissipare i dubbi, ma anchesenza dimenticare che sabato scorso sono statedepositate a Palazzo d’Accursio 3.700 firme chechiedono un’istruttoria pubblicasull’infrastruttura. L’ordine del giorno per

fermare i lavori redatto dal Movimento 5 stelle,appoggiato dalla Lega Nord, dal Pdl e della ListaAldrovandi, è stato dunque bocciato per pochivoti. In aula anche una ventina di esponenti delcomitato «No People Mover» che chiede lo stopdell’opera. Salvo colpi di scena dunque ilprogetto per la realizzazione dell’infrastrutturadestinata a collegare la stazione e l’aeroportoMarconi è dunque destinato ad andare avanti. Icantieri dovrebbero aprire all’inizio delprossimo anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Michele Vannini (Cgil)È la goccia che fa traboccare il vasoCosì si pregiudicano i rapporti

I Palazzi della politica I conti

Arriva la prima vera grana sin-dacale per la giunta Merola. Da al-cuni mesi Cgil-Cisl-Uil avevanoaperto una vertenza con l’ammini-strazione sul premio di produttivi-tà e nelle ultime settimane sem-brava essersi trovata una composi-zione. L’arrivo delle buste paga dinovembre per i dipendenti ha in-vece riaperto il caso. «I lavoratoridel Comune — ha spiegato ieri ilsegretario della Fp-Cgil, MicheleVannini — dovevano ricevere il40% del premio di produttivitàelargito nel 2009, mentre è arriva-to il 33%. Questa è stata la classicagoccia che ha fatto traboccare ilvaso. O l’amministrazione trova ilmodo di risolvere il problema op-

pure a pochi mesi di distanza dal-l’insediamento della giunta ri-schia di essere pregiudicato il rap-porto con i dipendenti».Ieri il sindacato di categoria del-

la Cgil insieme ai sindacati di cate-goria di Cisl e Uil ha avviato la mo-bilitazione dei dipendenti annun-ciando una protesta per lunedìprossimo in consiglio comunale.

Oggi Merola tornerà da un viag-gio di lavoro a Tolosa e c’è dascommettere che cercherà di se-dersi al tavolo con il sindacato edi trovare una soluzione primadella seduta del consiglio di lune-dì prossimo. La decisione di ta-gliare il premio di produttività fupresa dalla gestione commissaria-le ma i sindacati avevano avuto

garanzie dal Comune che quelladecisione sarebbe stata rivista. Ilpremio di produttività si aggiravainmedia intorno ai 1100-1200 eu-ro l’anno e i sindacati avevanoconcordato di dare ai dipendentiil 40% di questo a novembre e siaspettavano dunque circa 500 eu-ro mentre pare che ne siano arri-vati solo 400. «Tra l’altro— ha ag-

giunto Vannini — registriamouna lentezza incredibile nella ri-cerca di soluzioni alternative percompensare il taglio ed un murodi gomma a tutte le nostre propo-ste di benefit, ad esempio i buonispesa».«Non parlo ancora di delusio-

ne, ma è chiaro che siamo in unafase critica— ha aggiunto il segre-tario della Fp Cisl, Enrico Bassani— anche perché il tema dei preminon è l’unico problema». Per oranessuna replica da parte dell’am-ministrazione comunale che peròdovrà per forza affrontare la que-stione.

O. Ro.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Idv non vota sullo stop all’opera chiesto dal Pdl, Sel si astiene

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Sindacati all’attacco di Merola: paghi gli arretrati

Regione, quel bonus «facile»Dirigenti quasi tutti premiati

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2 Primo Piano Martedì 22 Novembre 2011 Corriere di BolognaBO

Codice cliente: 211252

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 22-11-2011

22-NOV-2011

da pag. 11Direttore: Pierluigi Visci

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 22-11-2011

BOLOGNAMartedì 22 novembre 2011

www.ilrestodelcarlino.it/bolognae-mail: [email protected]

[email protected]

Redazione: via E. Mattei, 106 - Tel. 051 600.6801/6208 (notturno) - Fax 800.252871 · Pubblicità: S.P.E. - via E. Mattei, 106 - Tel. 051 6033889-6033890 - Fax: 051 60338500

GIRELLA · A pagina 4 e 5

BARBETTI · A pagina 9

Delitto di viaPrimodì

AugustaammazzataconseicoltellateServizio · A pagina 8

Servizio · A pagina 6

PremioPaoloMascagni

Caffita, cialdada record

Vetrata sfondata

Ristoranteassaltatocol tombino

PropostadiUnindustria

«Menoprecariatoma orariflessibili»

IL DUELLO

PeopleMover,salta lamaggioranzaAllavigiliadell’aperturadeicantieri il Pdrestasolo.Scettici Sel e Idv;nodiGrillini,LegaePdl

· A pagina 14 e 15

di Comaschi

RADOGNA · A pagina 17

IL MOSCHITO

La Draghetti ha gelatocon un no il comitatoper la riduzione delle tariffedell’acqua. E il comitatoè morto assiderato

Gioielli rubati, taglia sui ladriColpo da 150mila euro nella villa di un imprenditore a Budrio

ANDREAMAIOLI

GIANNIPECCI

ORSI e commentodi GAGLIARDI · A pagina 7

Concerti rock inpiazza«Nessunapaura»«No, luogo inadatto»

Il presidente Alberto Vacchi:«Pronti ad aprire il confronto»

VS

Rd

C

Barbetti a pagina 2 e 3

Gianluca Ferrari, 41 anni, è rimasto ucciso

in un incidente in via Marzabotto

Stava andando a prendere servizio

MUORE IN SCOOTERVIGILE

P.zza della Mercanzia, 5 - Bologna - Aperti giovedì pomeriggio

ABBIGLIAMENTO DONNA

Festeggiamo insiemeil nostro 40° compleanno

SCONTO 20%

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Carlino 22-11-2011••7BOLOGNAPRIMOPIANOMARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

METRO’ PRESSING DEL PD VITALI SUL MINISTRO

«Forse possibile salvare i fondi»

I BINARI DELLE POLEMICHE

PD IN CAMPO per convincere il ministro alle Infrastrutture CorradoPassera a confermare a Bologna i milioni di euro sulle infrastrutture. Lapartita più delicata, a scadenza vicinissima (31 dicembre), sono i 267milioni di euro per la metrotranvia che non si farà più: la possibilità disalvare i finanziamenti sarà al centro di un tentativo in extremis da par-te dell’amministrazione Merola. Ma in vista di quell’incontro, si è mos-so il senatore Pd Walter Vitali. Che si mostra fiducioso. «Ho parlato conPassera. L’ho informato della situazione bolognese — ha detto a RadioTau —. Aspettiamo l’incontro col sindaco, ma penso sia possibile per lecittà come Bologna che non riescono a cofinanziare opere per via delPatto di stabilità presentare progetti alternativi». Il Comune chiede didirottare quei finanziamenti nei treni del’Servizio ferroviario metropo-litano. «Abbiamo interlocutori affidabili — dice sicuro Vitali — quelloche dicono c’è da augurarsi che venga attuato».

di LUCA ORSI

LA MAGGIORANZA scende alvolo dal people mover. A due-tre me-si dall’annunciata apertura dei can-tieri, a bordo della monorotaia so-praelevata stazione-aeroporto re-sta solo il Pd. Ieri, in consiglio co-munale, chiedendo alla giunta di«sospendere ogni operazione ine-rente al progetto», l’asse fra grilli-ni, Pdl e Lega nord — con il soste-gno del civico Stefano Aldrovandi— ha spaccato il centrosinistra.Il Pd, isolato, ha votato contro; Selsi è astenuta e l’Italia dei valori hascelto il non voto. L’ordine delgiorno presentato dal grillino Mas-simo Bugani è stato bocciato consolo i 17 no del Pd su 35 consiglie-ri presenti; 14 i sì. «Così non ci so-no più dubbi su chi sottoscrivequest’opera», commenta Marco Li-sei, capogruppo pdl. Che ribattez-za la navetta «Pdmover».L’odg chiede di fermare le macchi-ne «fino al termine dell’istruttoriapubblica chiesta da oltre 3.600 cit-tadini» e fino a che «non si sarà tro-vato un nuovo assetto di finanzia-mento dell’opera», che ha un costostimato in oltre 100 milioni di eu-ro. Si chiede anche di limitare lapartecipazione degli enti pubblicial 30% della società Marconi Ex-press (oggi formata dal costruttoreCcc e da Atc) che gestirà il peoplemover.

L’opera «non serve ai bolognesi, èutile solo a chi la costruisce», affer-ma Lorenzo Tomassini (Pdl). E ri-corda come, stando agli accordi at-tuali, in pochi anni Atc subentreràal Ccc nella spa, «accollandosi tut-ti i rischi d’impresa». Il Ccc ha fat-to sapere di essere pronto a rivede-re le clausole. «Ma al di là degli im-

pegni e delle rassicurazioni — av-verte Tomassini — lo stato degliatti resta quello di prima». I grilli-ni del Movimento 5 stelle sottoli-neano «le troppe incertezze ancorain campo per potere dire sì ai can-tieri». Incertezze, precisa Bugani,«sulle condizioni poste dalle ban-che, sul numero dei passeggeri, suisoci privati che dovrebbero entra-re, sulla gestione...».

LA LEGHISTA Mirka Coccon-celli ricorda poi che Giada Gran-di, presidente del Marconi, nonvuole rinunciare all’Aerobus Blq,con cui Atc collega il centro all’ae-

roporto. «Se così fosse crollerebbe-ro tutti i calcoli sui passeggeri delpeople mover, e quindi verrebbe me-no la sostenibilità dell’opera», so-stiene l’esponente del Carroccio.«Ci sono tutti i motivi per dire no— afferma Manes Bernardini, ca-pogruppo leghista —, per verifica-re se ci sono idee migliori di spen-dere denaro pubblico». In ogni ca-so, «la maggioranza non c’è più».Lorenzo Sazzini, di Sel, ribadisce«la centralità del sistema ferrovia-rio metropolitano», e che il peoplemover «non deve essere fatto a di-scapito della ferrovia». E chiede al-la giunta «di rispondere ai dubbiin commissione»,. L’Italia dei valo-ri «non ci sta a giocare a tombolacon i soldi pubblici», afferma Pa-squale Caviano. E chiede, «primadi dare il via libera all’opera, chia-rezza, certezze e garanzie sulla suasostenibilità economica».«Noi per primi vogliamo la massi-ma chiarezza», assicura Sergio LoGiudice, capogruppo del Pd. Ma«l’odg di oggi è incompatibile conil progetto, perché uno stop porte-rebbe costi che farebbero saltare ilprogetto». («Nessuna penale», re-plica il grillino Marco Piazza).Claudio Mazzanti avverte: «Avan-ti con gli approfondimenti e i chia-rimenti, ma non possiamo perdereanche questo treno. Non fermia-mo anche questo progetto, che èl’unico rimasto sul piatto».

PAOLONATALI (PD) LORENZO TOMASSINI (PDL)«BLOCCARE IL PROGETTOIN ATTESA DELL’ISTRUTTORIAE’ DEL TUTTO FUORI LUOGO»

«L’ASTENSIONE DI SEL NEGAALLA CITTÀ L’ULTIMA CHANCEDI EVITARE LO SPERPERO»

I cantieri del peoplemover, che è adalimentazione elettrica, dovrebbero partire nelleprime settimane del 2012 e dureranno tre anni

È UN AFFARE terribilmen-te serio, questo del People Mo-ver. L’ovvia considerazionepolitica del voto di ieri in con-siglio comunale sarebbe che lamaggioranza non c’è più: ilPd solo a difendere il PeopleMover, Sel e Idv quantomenoscettici in un inedito asse conLega, Pdl e Aldrovandi. Lamaggioranza si ricomporrà,certo. Ma forse non suquest’opera, che è di quelle de-finite strategiche. E allora: segli alleati non marciano unitisulle questioni importanti, sucosa stanno assieme, sulle ba-gatelle?Perché non si possono classifi-care come «bizze ambientali-ste» i dubbi che sollevano glioppositori del progetto. Chie-dono risposte chiare che fino-ra non sono arrivate. A genna-io dovrebbero partire i cantierima non abbiamo ancora vistoil Piano economico finanzia-rio. Per il semplice motivo chenon sono stati sciolti nodi fon-damentali come quellidell’azionariato e del rischioche si accolla il socio pubblico(Atc, cioè noi) che è anche ilsocio di maggioranza. Il Con-sorzio cooperativo costruzioniha accettato di uscire più tar-di (dopo otto anni) ma dei fon-di di private equity, pur evoca-ti, non v’è traccia. Si parla diun 10 per cento a Nuova Mo-bilità, ma nulla è ancora nerosu bianco. E poi che senso ha,come ha detto la presidente diSab Giada Grandi, mantene-re il bus Blq anche quandopartirà il People Mover?Avviare i cantieri è facile, fer-marli, come è accaduto col Ci-vis, sarebbe un disastro. È orache il Comune dia rispostechiare.

I L C O M M E N T O

IL COMUNE DIARISPOSTE CHIARE

Peoplemover,Pd isolato«La maggioranza non c’è più»Stop ai lavori, asse grillini-Pdl-Lega. Sel si astiene, l’Idv non vota

LE RIFLESSIONIDocumentobocciato,maperi democratici è uno smaccoBernardini e 5 stelle scatenati

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ILPROGETTO

«NON VERRETE rieletti per questo!».Lorenzo Alberghini fa sentire nell’aula delconsiglio comunale la voce del comitato‘No people mover’. Alla testa di un gruppodi attivisti (foto sotto), apostrofa iconsiglieri pd, che bocciano la sospensionedei lavori della monorotaiastazione-aeroporto. «Vergogna,irresponsabili», è il coro al momento delvoto che sancisce il via libera ai cantieri.Quindi si alza uno striscione, e la sedutaviene sospesa. Gli attivisti del comitato ‘Nopeople mover’ indossano magliette con lascritta «3.700 firme in 20 giorni: la città vista osservando». Il riferimento è alle firme(quasi 3.700, appunto) raccolte a tempo direcord e consegnate tre giorni fa al

Comune, con cui si chiede un’istruttoriapubblica sul people mover. «Ora — affermaVanni Pancaldi — il sindaco VirginioMerola dovrà risponderci. Cosa che finoranon si è degnato di fare». Tra le firmeraccolte ci sono anche quelle diEugenio Riccòmini, PierluigiCervellati, MilenaGabanelli, LiberoMancuso, StefanoBonaga, MilenaNaldi e StefanoBicocchi, in arteVito.

RABBIAUn’elaborazionegrafica di come saràil People moverIn basso, la protestadel comitato control’opera in aula

1Il peoplemover è una navetta sumonorotaiache collegherà, in circa 7minuti emezzo, lastazione all’aeroportoMarconi

2Lungo il tragitto effettuerà un’unica fermataintermedia, Bertalia-Lazzaretto, la grandearea in corso di riqualificazione

di MASSIMOGAGLIARDI

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Informazione 22-11-2011

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di BOLOGNAE 1,20MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

L’INFORMAZIONEDomanil Edizione

ANNO XII NUMERO 322

Dopo la nascita del governo Monti, turbolenze negli enti locali. In Provincia la rottura è a un passo

Grana Di Pietro per il centrosinistraBraccio di ferro con Draghetti sulla nuova sede, si rischia l’effetto domino

D i Pietro sempre più aiferri corti col Pd e leripercussioni si vedo-

no a Bologna. Il banco di provaè il voto sul bilancio in Pro-vincia con lo stanziamento perla nuova sede. In caso di rot-tura si rischia l’effetto domino

DE AGOSTINOA PAGINA 5

LA MONOROTAIA

I democraticivotano da soli

«È il Pd Mover»S olo il Pd vota contro il

blocco dei cantieridel People Mover. Idv

e Sel si sfilano, il testo deigrillini non passa per pochivo t i .

A PAGINA 5

Vigile urbano morto in uno schiantoA PAGINA 7

Lo scambio di UnindustriaProposta ai sindacati: meno precari, più flessibilità

L a proposta c’è. Gli in-dustriali aspettano lerisposte dei sindacati.

Pronti a ridurre il numero diprecari ma chiedono unamaggiore flessibilità. Unin-dustria chiede anche lo stopal conflitto in alcune grandiaziende bolognesi.

TESTAA PAGINA 3

CRONACHE DALLA LIBRERIA

Dal blog al libro,le disavventuredi Marino BuzziCAMONCHIA A PAGINA 21

PALADOZZA

Sacrati evitail fallimento

Il Comune: paghi

BUDRIO

Un civicoin corsa

da sindaco

M auro Rinaldi saràil candidato civi-co che sfiderà il

democratico Giulio Pierinialle prossime comunali.

CORSINIA PAGINA 10

IMOLA

Ecco i redditidi consiglieri

e assessori

I l paperone tra i con-siglieri imolesi è Gui-do Ferrari (Pd) che nel

2010 ha dichiarato pocomeno di 450mila euro.

MONGARDIA PAGINA 11

I l Comune vuole i sol-di per il PalaDozza,ma intanto Gilberto

Sacrati evita al Tar il fal-limento.

MANCOA PAGINA 13

L’ ora delle scelte èsempre più vicinaper Stefano Pioli. Il

problema del Bologna non èsolo Marco Di Vaio ma an-che l’assetto della squadra incampo. Se i risultati non do-vessere arrivare, il tecnico èpronto a cambiare modulo.Intanto il Bologna si sta muo-vendo sul mercato alla cac-cia di una mezzala alla Laz-zari per rafforzare il centrocampo. Domani rossoblù incampo per la Coppa Italia.

MERLINIA PAGINA 12

Modulo e Di Vaio, Pioli deve scegliereServe una svolta dopo il ko con il Cesena. Mercato: i rossoblù cercano una mezzala

L’INTERVENTO

PasseraSalza

in voloDI DARIO CASELLI

N on si sa se perrecarsi al giura-mento da mini-

stro, Corrado Passera ab-bia volato Alitalia o AirOne, la compagnia di cuila sua affascinante con-sorte, Giovanna Salza, e-ra direttrice per le re-lazioni esterne, quel cheè certo è il suo decolloverso mete ambiziose.

SEGUE A PAGINA 7

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KKK( +#!#!=!$!?

AFFARI EMILIANI / 1

Patto per salvare i prodottiagroalimentari di qualità

Nove grandi Regioni agricole europee, anche Emilia-Romagna e Toscana, lottano perchéla nuova Pac (la politica europea per il periodo 2014-20) contenga una difesa delleproduzioni di qualità Dop, Igp, Stg. Le richieste di modifica sono state presentate nelcorso di un incontro che si è tenuto a Bruxelles.

ALL’INTERNO

AFFARI EMILIANI / 2

Previsioni negative per chiopera solo sul mercato localeLa salvezza sta nell’export, nel mettere sul mercato prodotti che si possano venderefuori confine. Per superare la crisi, Bologna deve valorizzare ancora di più quella suavocazione internazionale (dato di ieri: Bologna è la quarta provincia italiana perquantità di export verso Brasile, Russia India e Cina, i cosiddetti paesi Bric).

ALL’INTERNO

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Informazione 22-11-2011

4 MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

Lo scontroAcceso dibattito in consiglio comunale. Bocciata la proposta dei grillini di rinviare l’inizio dei lavori

Il Pd difende da solo il People MoverI cantieri non aspetteranno l’istruttoria

I consiglieri si danno battaglia anche su Facebook. La Lega: la maggioranza non c’è più

La “verità” di Sel arriva fuori dall’aula«Certo che l’opera andrebbe fermata, Merola dovrebbe fare un passo indietro»

«M a certo che i cantieridel People Mover an-

drebbero fermati, non si puòpartire con un’opera nella to-tale incertezza. Merola potreb-be essere davvero geniale se de-cidesse di fare un passo indie-tro sul People Mover». Lo sostie-ne («ma “fuori sacco”, mi rac-comando») un esponente diSel fuori dall’aula del consi-glio e a taccuini rigorosamen-te chiusi. Una posizione un po’diversa da quella manifestatain consiglio dove il partito diVendola ha deciso di astenersidal voto sull’ordine del giornocon cui la minoranza chiede-va di fermare la cantierizza-zione dell’opera per aspettarel’esito dell’istruttoria pubbli-ca. Ufficialmente Sel sostienedi voler aspettare l’esito delprocesso istituzionale che pre-

vede udienze conoscitive e larisposta a una dettagliata in-terrogazione presentata alladirigenza del Comune. E dice,con la sua astensione, che in-tanto si può partire con i lavo-ri. In realtà i vendoliani, cosìcome l’Idv, sono assolutamen-te convinti della bontà dellaproposta dei grillini, ma han-no le mani legate: appoggiare

la minoranza su un tema stra-tegico voleva dire chiamarsifuori dalla maggioranzacreando non pochi problemialla giunta già sottoposta allepressioni dei costruttori, an-siosi di alzare i piloni. E lo stes-so ragionamento tutto “politi -co”, sussurrano i malignidell’opposizione, lo hanno fat-to molti consiglieri del Pd con-trari o perlomeno perplessi ri-spetto al People Mover. «Ieri so-no stati tutti precettati – insi -nua un esponente della mino-ranza – bastava qualche as-sente per far passare il docu-mento, o anche qualcuno cheal momento del voto si trovas-se in bagno». Forse è a questoche pensava Massimo Bugani,capogruppo M5s, che su Face-book ironicamente offre «17pannoloni “S e re n i t y ”per i con-

siglieri del Pd». Invece colpi discena non ce ne sono stati. Esulla graticola ci finisce Sel:«Sono dei buffoni» è il com-mento lapidario di un consi-gliere di minoranza.

Chiusa la “battaglia” in con-siglio, un nuovo fronte si apresu Facebook. «Anche Sel a pa-role è contraria - si sfoga il con-sigliere Pdl Lorenzo Tomassini- peccato che in aula si asten-ga». Finiti nell’occhio del ciclo-ne, i vendoliani provano a spo-stare l’attenzione sul M5s:sempre su Facebook il consi-gliere Lorenzo Cipriani anno-ta come i cosiddetti “g rillini”ormai votino con Lega e Pdl. AlCarroccio l’ultima parola: «SulPeople Mover - sostiene il capo-gruppo Manes Bernardini - lamaggioranza non c’è più».

(jda)

I cantieri del People Mo-ver non si fermeranno

per permettere lo svolgi-mento dell’istruttoria pub-blica chiesta da 3.700 citta-dini al fine di sciogliere lalunga serie di dubbi sull’o-pera. È questa la decisionedel consiglio comunale che

sere l’ultima discussione inconsiglio sull’argomento: agennaio si apriranno i can-tieri della monorotaia chedovrà collegare AeroportoMarconi alla stazione ferro-viaria, passando per l’a re adel Lazzaretto dove c’è inprogramma di realizzare u-

ai costi di gestione qualoranon si raggiungesse la sogliaminima di passeggeri), pas-sando per la composizionesocietaria della Marconi E-xpress che attualmente, senon si faranno avanti nuovisoci privati, vede parados-salmente una azienda pub-

dichiarata sulla carta.Dubbi peraltro condivisi

dal Pd che invita la giunta arispondere ma allo stessotempo si trincera dietro laquestione della sede più ap-propriata per ottenere chia-rimenti, ossia quella istitu-zionale delle commissioni

è

no studentato. Molte le in-certezze sull’opera, a co-minciare dalla sostenibilitàfinanziaria e dal numero dipotenziali utenti (temi colle-gati dalla clausola che chia-ma il Comune a partecipare

blica (Atc) accollarsi gli one-ri del project financing chedovrebbe essere in carico aiprivati. Senza dimenticareanche i dubbi sulla capienzadei vagoni che, a parere deigrillini, non sarebbe quella

consiliari che hanno già inprogramma udienze cono-scitive con esperti “te r z i”.Insomma - è la posizione delPd - intanto bisogna partirecon i cantieri per evitare, co-me dice il consigliere Clau-

a maggioranza, con i soli vo-ti del Pd (presenti tutti e 17 iconsiglieri) ha respinto l’or-dine del giorno propostodal Movimento5stelle e so-stenuto in modo compattoda tutta la minoranza (14 isì). Sel, che aveva sottoscrit-to la petizione, si è astenuta,mentre l’Italia dei Valori,che ha manifestato perples-sità sul progetto, ha scelto dinon partecipare alla votazio-ne.

L’esito del voto è stato ac-colto da fischi e da parecchi“ver gogna” e “buf foni” urla-ti dagli esponenti del comi-tato “No People Mover”,promotore della raccolta difirme, che hanno seguito ladiscussione in consiglio ac-compagnando con una ru-morosa polemica le dichia-razioni dei consiglieri delPartito democratico e indos-sando la maglietta con il lo-go “No People Mover”. «Oradovrete cambiarlo, scriven-do “No Pd Mover» è la bat-tuta del capogruppo Pdl,Marco Lisei. Se il tema peruna volta ha messo d’accor-do tutta la minoranza, ha difatto spaccato la maggioran-za che ha però limitato i dan-ni. Per la giunta sarebbe sta-to un colpo davvero grossovedere Sel e Idv affondare u-no dei suoi progetti cardi-ne.

Quella di ieri potrebbe es-

IL DIBATTITO

ì ì ì ì

dio Mazzanti, di «perderepure questo treno dopo a-ver perso Civis e metrò». E ilcapogruppo Lo Giudice av-verte dei rischi di ritardarel’opera: le penali, quelle sì,affonderebbero i costi delComune. A smentirlo cipensa però Marco Piazza,l’ingegnere economista deigrillini, che spiega che l’uni-ca penale di rilievo è previ-sta per il ritardo sul piano fi-nanziario dell’opera. Pianoche ancora non c’è.

Unitissima la minoranza(che definisce l’opera una“c i o fe c a ”) che resiste agli af-fondi di Lo Giudice che citiene a registrare l’insolita al-leanza dei grillini col centro-destra. «Una alleanza “sgan-g h e ra t a ” - risponde il capo-gruppo leghista Manes Ber-nardini - fatta nel nome delbuon senso e del rispettodei cittadini». Non manca divotare col Movimento5stel-le anche Stefano Aldrovandidi Bologna 2016, inizialmen-te favorevole al People Mo-ver. Una decisione presa amalincuore visto che, calco-la Aldrovandi, «sono passati48 anni e 18 giorni dall’ul-tima decisione presa sul traf-fico: l’addio al tram. Da al-lora pare che ci sia sorta dimaledizione sui trasporti».

(jessica de agostino)

Il comitato protestaL’esito del voto vieneaccolto con un coro di“vergogna” e “buffoni”

Maggioranza divisaSel scegliel’astensione, l’Italiadei Valori il non voto

Centrodestra«È una inutile ecostosa“ciofeca”, serverispetto per i cittadini»

Provocazione grillina«C’è incertezza totalema fatelo così, è unregalo all’opposizione»

è

è

People Mover al viaPartiranno a gennaio icantieri della monorotaiache collegherà aeroportoe stazione. A realizzarlasarà la società MarconiExpress

Crisi Idv in ProvinciaLa presidente BeatriceDraghetti pronta aescludere l’assessore DeBiasi dalla giunta se l’Idvboccerà la nuova sededell’e n te

PRIMO

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8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Informazione 22-11-2011

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011 5

A dicembre con il bilancio si voterà la nuova sede. Idv è contraria al progetto: se non dice sì è fuori dalla giunta

Italia dei Valori vicina alla rottura col PdLa crisi della Provincia rischia di ripercuotersi sulla maggioranza in Comune

INFRASTRUTTURE

Il Pd è sceso in campoper indurre il nuovo mi-nistro alle InfrastruttureCorrado Passera a con-fermare a Bologna imilioni di euro in bilicosulle infrastrutture. Invista di un incontro,ancora da fissare, si èmosso il senatore Pded ex sindaco WalterVitali. Il quale si mostrafiducioso. «Ho parlatogiovedì in Senato conPassera. L'ho informatodella situazione delleinfrastrutture bologne-si», ha raccontato ierimattina su Radio Tau.Il ministro dunque «è aconoscenza dei proble-mi di Bologna. Aspet-tiamo con fiducia l'in-contro col sindaco».

Il sostegno a Monti e il “ricatto” del PdIl retroscena svelato a Bologna da Di Pietro aisuoi: «La Finocchiaro mi ha detto: o appoggiatel’esecutivo o siete fuori da tutte le giunte. Hodovuto accettare ma me la sono legata al dito»

PIANO

Acque agitate nel centrosi-nistra con l’Italia dei Valori

vicina alla rottura con il Partitodemocratico. A far esplodere la“bomba” potrebbe essere, giàprima delle vacanze di Natale,il voto in Provincia sul Bilancionel quale è stato inserito anchelo stanziamento per la nuovasede in via Bigari. Un progetto

da 31 milioni di euro non gra-dito all’Italia dei Valori che nonha intenzione di votarlo, arri-vando di fatto a bocciare tuttala programmazione finanziariadi Palazzo Malvezzi. La presi-dente Beatrice Draghetti ha giàfatto sapere che ogni voto chenon sia un “sì” sarà consideratoun “t ra d i m e n t o ” verso la mag-

gioranza, con la conseguenzache potrebbe uscire di giuntal’unico assessore dell’Italia deiValori, Giuseppe De Biasi. Larottura avrebbe ripercussionianche nel consiglio comunaledove il voto del consigliere di-pietrista, Pasquale Caviano, èconsiderato fondamentale perla tenuta della maggioranza

che su molti temi, dalla sussi-diarietà fino al People Mover,non può sempre contare sul so-stegno dei quattro consiglieriin quota Sel. Senza l’ago dellabilancia dell’Idv la maggioran-za di Palazzo d’Accursio ri-schierebbe di trovarsi in diffi-coltà.

A complicare ulteriormentelo scenario è il malessere delpartito a livello nazionale. Il lea-der Antonio Di Pietro ha dovu-to mandare giù il boccone ama-ro del sostegno al GovernoMonti. Dopo aver annunciatoin prima battuta l’opposizioneal l’esecutivo tecnico, la lineadel partito è cambiata, ufficial-mente per gli argomenti convi-centi forniti dal presidente Na-politano. In realtà le cose sonoandate molto diversamente. Arivelarlo è stato lo stesso Di Pie-tro in occasione della visita disabato sotto le Due Torri. Aisuoi ha infatti confidato di esse-re stato messo alle strette dallacapogruppo Pd al Senato AnnaFinocchiaro: «O appoggi connoi il governo – è stato l’aut autdella democratica –o l’Italia deiValori esce da tutte le giunte dicentrosinistra». Di Pietro ha do-vuto accettare a denti stretti eai suoi fedelissimi ha detto diessersi legato il “r icatto”al dito.Ora basterebbe una goccia perfar traboccare il vaso: l’alleanzacon l’Udc. Di Pietro pare nongradisca questo filo diretto traBersani e Casini e la linea det-tata al partito è quella di prepa-rarsi a una rottura nel caso si a-pra la coalizione all’Udc. «Sia-mo nel centrosinistra ma alter-nativi al Pd» l’indicazione datadal leader dell’Idv ai “seguaci”bolognesi. Di Pietro, attraversola coordinatrice regionale Sil-vana Mura, sta seguendo anchela situazione creatasi in Provin-cia di Bologna. E la linea indica-ta è quella più dura: no al pro-getto di una nuova sede della

Provincia (ritenuta troppo one-rosa a fronte della prospettivadella Città metropolitana), an-che a costo di lasciare la mag-gioranza in consiglio (dove sie-de Paolo Nanni) e la giunta, fi-no ad estendere la rottura a Pa-lazzo d’Accur sio.

Per la mediazione è invece u-na minoranza interna al parti-to, guidata, non a caso, dall’as -sessore De Biasi che non vor-rebbe uscire dalla giunta pro-vinciale. L’idea è di presentareun emendamento che sleghi ladiscussione della nuova sededal bilancio, rimandandola in lànel tempo per avere, ad esem-pio, più certezze sulla fattibilitàdella Città metropolitana. Ma,appunto, questa proposta è inminoranza nel partito con laMura che spinge per arrivare al-la rottura. Anche il Partito de-mocratico sta seguendo da vi-

cino la spaccatura creatasi inProvincia ma avrebbe le manilegate: finora i tentativi di am-morbidimento della linea diDraghetti non avrebbero datofrutti. «Il fatto è che Draghetti èuna che ha fatto sempre di testasua, anche a costo di andarecontro il partito – spiega qual-cuno nel centrosinistra – ades -so che non può più candidarsinon ha più nulla da perdere.Convincerla è quasi impossibi-le». Inevitabile quindi arrivareal muro contro muro. A questopunto l’unico modo per nonsfasciare il centro sinistra pri-ma di Natale potrebbe essere ladecisione della Provincia di en-trare in esercizio provvisorio ri-mandando l’approvazione delbilancio a gennaio. Con la spe-ranza che Di Pietro e Bersanirinsaldino l’alleanza.

(jessica de agostino)

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 22-11-2011

BOLOGNAbologna.repubblica.it

REDAZIONE DI BOLOGNA Via Santo Stefano, 57 | 40125 | e-mail: [email protected] | tel. 051/6580111 | fax 051/271466 (Redazione) | CAPO DELLA REDAZIONE GIOVANNI EGIDIOSEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 051/6580111 | fax 051/271466 dalle ore 12.00 alle ore 20.00 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Viale Silvani, 2 | 40121 BOLOGNA | tel. 051/5283911 | fax 051/5283912

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

Arresti per concussionenella società del Comune SttManette a due funzionari:in vacanza con le mazzette

PARMA.REPUBBLICA.IT

Bologna.it Parma.it

Calci e pugni nella gabbiasbarcano a Bolognai combattimenti liberidel “Fight Club”

BOLOGNA.REPUBBLICA.IT

Il Comune di Bologna ha deciso di creare unteam specializzato in Twitter e Facebook percomunicare meglio con i mezzi del web. Il

nome in codice del gruppo sarà: “SoccialNetwork”.

(federico taddia)

IL BOLOGNINO

Ecco perchémi sta a cuorepedonalizzareil centro storico

L’intervento

GIANNI SOFRI

QUANDO si parla di chiu-sura al traffico, di pedo-nalizzazione, di limita-

zioni per le auto, si pensa sem-pre e soltanto a un problemaigienico-sanitario, a una minac-cia per la nostra salute. Questo,naturalmente, è molto giusto.Anzi, è ben strano che sentiamoil bisogno di ripeterci di conti-nuo certe cose pur sapendoletutti benissimo. I bambini chegirano per il centro in carrozzel-la o tenuti per mano dai genitorisi muovono esattamente allastessa altezza dei tubi di scappa-mento di automobili e motoci-clette. Una delle glorie di questacittà, i portici (per i quali assaiopportunamente si aspira al pa-trocinio dell’Unesco), sono or-mai da molto tempo vere e pro-prie camere a gas. L’udito dibambini e adulti viene danneg-giato di continuo da rumorisgradevoli che formano un flus-so ininterrotto. Potremmo chia-marlo una specie di ronzio se laparola non facesse pensare aqualcosa di tenue, mentre i ru-mori del traffico sono caratte-rizzati da un volume variabilema tendenzialmente assai ele-vato. E ancora, la città è percor-sa da persone che le difficoltàdel traffico rendono estrema-mente nervose. Chi ha studiatoquesto problema ha dimostratoampiamente che in bicicletta cisi muove molto più velocemen-te che in auto (ma anche, ahimè,più pericolosamente).

SEGUE A PAGINA VII

Ricerca della Cisl sulla provincia di Bologna, dati allarmanti dal 2006 a oggi. I contratti a tempo indeterminato sono calati del 12%

L’esercito dei 70mila disoccupatiNegli ultimi cinque anni +69% . E la Regione stanzia 20 milioni per i precari

IN CITTÀ i disoccupati sfonda-no quota 70 mila, sono cresciutidel 70% in cinque anni. Crollanole assunzioni a tempo indeter-minato, solo il 16% dei contrattinei primi sei mesi dell’anno. Undramma per i giovani: gli iscrittiai centri per l’impiego sotto i 34anni sono oggi 26.400, mentrenel 2006 erano meno di 20 mila.La Cisl, che ha presentato i dati,lancia l’allarme: «Siamo tra lecittà colpite dalla crisi». La Re-gione ha stanziato 20 milioni dieuro per stabilizzare i precari.

I SERVIZI ALLE PAGINE II E III

Cortile del Pozzo in rendering OLIVIERI A PAGINA VII

Il Comune aderisce al progetto Gaialanciato e sostenuto dall’Unione europea

“Tremila alberi in piùentro la fine del 2013”Palazzo d’Accursiolancia un appello

L’eclissi di Di Vaio e altri guaiora il Bologna teme la B

L’ASTINENZA di Di Vaio, lacrisi del Bologna e lo spet-tro della retrocessione. Il

pesante ko di domenica col Cesena,il secondo consecutivo dopo quel-lo di Palermo, il settimo nelle undi-ci partite sin qui giocate, riprecipi-ta la squadra e i suoi tifosi nell’in-quietudine. Ci sono ancora cinqueincontri prima di gennaio, speran-do che il mercato, che s’annunciacomplicato con pochi soldi a dispo-sizione e un’ampia rosa da sfoltire,porti qualche miglioramento. Ora,però, bisogna provare a crescere.

INTORCIA E MONARI ALLE PAGINE XII E XIII

Il mercato di gennaio per tentare una difficile risalita. Intanto si naviga a vista

Lo sport

Legge boccia i suoi professorinegati sei titoli di “emeriti”

ILARIA VENTURI

BOCCIATI a Giurisprudenza,sei maestri del diritto andatiin pensione da poco più d’un

anno non avranno il titolo di “pro-fessore emerito”. Nomi illustri, dalcostituzionalista Augusto Barberaal giuslavorista Luigi Montuschi,uno dei maestri di Marco Biagi. DaRenzo Costi a Paolo Mengozzi. DaFranco Carinci a Federico Carpi.Presa la scorsa settimana dal consi-glio di Facoltà, la decisione ha fattoscalpore e creato subbuglio, nonchéforti irritazioni ai vertici dell’Ateneo.

SEGUE A PAGINA V

Da Barbera a Montuschi, da Costi a Carinci, affondati a Giurisprudenza nel segreto dell’urna

Il caso

Claudio Abbado, la musica e Re Lear“Il dialogo tra le arti crea nuove idee”

Oggi la prova aperta ai giovani

IL REGALO è stato confezionato su precisa richiesta di ClaudioAbbado: un ingresso gratuito per tutti i giovani tra i 15 e i 30 an-ni per la prova generale del ciclo «L’Orchestra Mozart incontra

il cinema russo». L’appuntamento è alle 16 di oggi al Teatro Man-zoni, l’invito è esteso a chi sta in quei tre lustri d’età, i tagliandi gra-tuiti si ritirano alla biglietteria di via de’ Monari dalle 14.30 alle 15.30.

SEGUE A PAGINA XV

L’opposizione vota sì allo stop dei lavori, passa il no dei Democratici. Alleati astenuti

People mover, il Pd resta soloSel e Idv gli voltano le spalleIL PD resta solo nella difesa delPeople mover: al momento di deci-dere sull’ordine del giorno chechiede lo stop all'opera, solo i 17consiglieri Democratici votanocontro, l'Idv sceglie il non voto e Sell'astensione. Votano compatti peril “sì” al blocco dell’opera Pdl, LegaNord, grillini e Aldrovandi. Alla finel’odg viene respinto, ma il centrosi-nistra è spaccato. «Sul People mo-ver non c’è la maggioranza» esultail leghista Manes Bernardini.

BIGNAMI A PAGINA V

LUCA BACCOLINI

Il professor Franco Carinci Stefano Pioli

Crescono i forzati della partita Ivaquei precari travestiti da autonomi

L’inchiesta

COMPETENTI, qualificati, motivati, sottopagati e soli. Prendo-no — quando va bene — 1000 euro al mese, non hanno dirit-to alle ferie pagate, alla malattia, né tanto meno alla maternità.

Sono i finti lavoratori autonomi della nostra città. Quelli che in teo-ria dovrebbero avere più di un committente e godere dei vantaggidella libera professione, ma in pratica sono dipendenti come gli al-tri, solo con meno diritti.

SEGUE A PAGINA III

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 22-11-2011

BOLOGNA

CRONACA� V

@MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

la Repubblica

LE SCELTE DEL PALAZZOPER SAPERNE DI PIÙwww.comune.bologna.itwww.caritasbologna.it

SILVIA BIGNAMI

IL PD resta solo a difendere il Peo-ple Mover. Davanti alla richiestadi stop all’opera chiesto dai grilli-ni con un ordine del giorno, sol-tanto i 17 consiglieri Democraticivotano contro. Si astengono ivendoliani di Sel. Non vota l’Idv.Alla fine, l’odg del Movimento a 5Stelle non passa, ma il campanel-lo d’allarme politico è di quelli chepesano. Il voto sancisce, di fatto,che il People Mover non ha unamaggioranza in consiglio comu-nale, visto che i 17 eletti democra-tici (18 con il sindaco Virginio Me-rola) non raggiungono da soli lamaggioranza assoluta dei 37 con-siglieri di Palazzo d’Accursio.

Un’altra tegola sulla navettaaeroporto-stazione, per la qualesi attende ancora il via libera defi-nitivo sul progetto esecutivo esulla quale gravano dubbi, peti-zioni, indagini e proteste semprepiù bipartisan. Solo sabato sonostate depositate a Palazzo d’Ac-cursio 3.700 firme, tra le qualiquella di Milena Gabanelli, perchiedere una istruttoria pubblicasul People Mover. Sempre la scor-sa settimana Sel ha depositatouna interrogazione alla giuntacon tredici complesse domandesui lavori della monorotaia. E le ri-sposte, i consiglieri Cathy La Tor-re, Mirko Pieralisi, Lorenzo Ci-priani e Lorenzo Sazzini, le vo-gliono «esaustive e convincenti» econsegnate entro 15 giorni, cosìcome è scritto nel maxi docu-mento. Contraria alla navetta, icui cantieri dovrebbero aprirsigià a gennaio, anche la Cgil, cosìcome un cartello di architetti gui-dati da Pietro Maria Alemagna.

Finora la giunta ha tenuto durosull’avanti tutta al People Mover,col Ccc che pressa per aprire i can-tieri a gennaio, ma ieri il voto inconsiglio verbalizza un problemanella maggioranza. Davanti a unaventina di membri del comitato“No People Mover” tra il pubbli-co, il centrosinistra si spacca.L’odg che chiede lo stop ai lavori(fino alla fine dell’istruttoria pub-blica) viene respinto, ma di poco:in aula, i “no” allo stop dell’opera

sono 17 del Pd, 3 le astensioni diSel, uno il non voto dell’Idv. LIstagrillo, Pdl, Lega e Stefano Aldro-vandi votano invece compatti 14“si” al blocco dell’infrastruttura.

Lorenzo Sazzini, Sel, motiva l’a-stensione spiegando che, «pur ri-conoscendo la serietà delle per-plessità dei grillini», la scelta delgruppo è quella di attendere le ri-

sposte della giunta alle propriedomande. Pasquale Caviano(Idv) ha invece chiesto «garanziedella sostenibilità economica,prima di dare via libera». Dura la

Il caso Assistenza ai senzatetto: già 90 persone accolte, ai 123 posti letto se ne aggiungono altri 44

Piano Freddo, la Frascaroli detta le regole“Il Comune non chiederà i documenti”

Solo il Pd difende il People MoverI Democratici bloccano in Consiglio lo stop ai lavori. Sel e Idv si astengono

BEPPE PERSICHELLA

PER far fronte al freddo que-st'anno il Comune metterà a di-sposizione al Parco Nord i con-tainer della Protezione Civile, giàusati durante il terremoto dell'A-quila. Palazzo D'Accursio, comegià annunciato dall'assessore alWelfare Amelia Frascaroli, riescecosì a ricavare altri 44 posti grazieall'installazione di cinque unitàabitative mobili. Vanno ad ag-giungersi ai 123 posti già dispo-nibili nei dormitori Zaccarelli,Beltrame, Madre Teresa di Cal-cutta, di via Lombardia e via delGomito. La conferma è arrivata

ieri dalla stessa Frascaroli duran-te la presentazione del pianofreddo, che terminerà a fine mar-zo e usufruirà della collaborazio-ne della Protezione Civile, del-l'Arpa e di diverse associazioni divolontariato. Palazzo D'Accur-sio quest'anno non farà distin-guo, durante l'accoglienza, trastranieri con permesso di sog-giorno e irregolari. Né terrà piùconto, come in passato, del re-quisito della residenza. «Il Co-mune fa una scelta etica di acco-glienza e in questo modo scegliedi non rispondere ad una leggeiniqua» spiega Frascaroli. Letemperature rigide degli ultimi

giorni hanno costretto l'ammi-nistrazione comunale ad antici-pare l'accoglienza. «Domenicasera sono entrate nelle strutture91 persone e sono rimasti 14 po-sti vuoti - aggiunge Frascaroli -,ma questo non significa che il bi-sogno non ci sia». E in tal caso,appena i posti letto nelle struttu-

re non basteranno più, si attiveràla Protezione Civile al ParcoNord. «Siamo in grado di conse-gnare le unità abitative nel giro di72 ore», assicura il responsabileregionale, Demetrio Egidi. L'ac-coglienza sarà comunque gestitadal Comune, che allestirà bagni edocce, garantendo la presenza dioperatori sociali. Per richiedereun posto letto bisognerà rivol-gersi all'Unità di strada presentein Largo Respighi e in piazza XXSettembre, al Servizio Mobile disostegno, attivo la sera fino amezzanotte in stazione, e al cen-tro diurno di via del Porto.

I nuovi containeral Parco Nord sonogli stessi impiegatiall’Aquila dopoil terremoto

bocciatura del responsabile mo-bilità del Pd Paolo Natali, che inserata bacchetta: «La richiesta distop all’opera è del tutto fuori».

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ILARIA VENTURI

(segue dalla prima di cronaca)

C’È CHI parla di una fi-guraccia, chi vi legge ilprevalere di invidie, ri-

picche e lotte sotterranee, chi ilsegnale di una frattura tra giova-ni docenti e decani. Fatto sta cheuna simile vicenda mai era suc-cessa prima, anche perché la no-mina non comporta onorari oprerogative accademiche: con-sente solo, a questi docenti or-mai fuori dalle aule, la possibi-lità di continuare a fregiarsi deltitolo di professore.

Continuando coi profili degliillustri esclusi, Renzo Costi èesperto di diritto commerciale,Paolo Mengozzi titolare dellacattedra Jean Monnet di dirittodelle comunità europee, Federi-co Carpi un apprezzato civilistae Franco Carinci, oltrechè lumi-nare di diritto, fu pure vicesinda-co di Vitali a Bologna. Fra l’altro,proprio Montuschi e Costi sonostati scelti come saggi dal sinda-co Merola. Insomma, persona-lità riconosciute in città o, nel ca-so di Mengozzi, a Bruxelles.

Ma cosa è successo a Giuri-sprudenza? L’anomalia sta nellacandidatura di sei docenti: trop-pi, secondo alcuni, ma a frontedi 14 andati in pensione. Questoavrebbe contribuito alle divisio-ni. Poi c’è stata l’applicazionedelle nuove linee guida per otte-nere il titolo di emerito, ricono-scimento che lo stesso rettoreavrebbe consigliato di limitare:uno o due per area, al massimo,all’anno. «Meccanismo troppofarraginoso e burocratico», la-mentano alcuni. Ma più di tuttoha fatto il voto. Perché, mentreprima la decisione era per accla-mazione, ora nasce nel segretodell’urna: e qui è uscito il peggiodell’accademia. Ieri il caso è sta-to discusso nuovamente in Con-siglio di Facoltà. Ma per man-canza del numero legale non si èarrivati al voto tra due posizionidifferenti: lasciare le cose così opassare la patata bollente al ret-tore, per un recupero in extremisdegli emeriti impallinati dallaFacoltà.

GIURISPRUDENZANEGA IL TITOLOA SEI PROF “EMERITI”

Il People Mover, che dovrebbe collegare aeroporto e stazione

Le reazioni

Bernardini: non c’è maggioranzaBugani sfotte: regalo pannoloni...«SUL People Mover la maggioranza nonc'è più» sancisce alla fine il leghista Ma-nes Bernardini. Ma se in aula il consiglie-re del Carroccio vede il bicchiere mezzopieno, il collega Pdl Lorenzo Tomassinilamenta che si sia persa per un soffio lapossibilità di fermare per davvero l'infra-struttura: sarebbe bastato un voto con-trario di Sel. I vendoliani invece se la pren-dono con la Lista Grillo, che ormai vota“costantemente con Pdl e Lega Nord”.Mentre il grillino Massimo Bugani cischerza su evocando la paura dei De-mocratici per l’esito del voto: «Offro 17pannoloni “serenity” ai consiglieri Pd...».

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

BOLOGNA - Repubblica 22-11-2011 22-NOV-2011

da pag. 7Direttore: Giovanni Egidio

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

FERRARA - Carlino 22-11-2011

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara 22-11-2011

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

FERRARA - Nuova Ferrara 22-11-2011

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

FORLI’ - Voce 22-11-2011

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16 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

PARMA - Gazzetta 22-11-2011

MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011 7

ParmaINCHIESTA SEQUESTRATI ANCHE DUE APPARTAMENTI IN VAL DI FASSA

Fiumi di soldiper pilotareappalti: in celladue dirigenti SttDal Wcc al palasport fino alla «Cittadella del cibo»:concussione per Ivano Savi e Stefania Benecchi

Georgia Azzali

II Lo spot non ha nulla di pub-blicitario. E' denaro che serve adungere gli ingranaggi degli ap-palti. E finisce nelle tasche di chipuò governare la macchina deimega contratti. Da «Green mo-ney» a «Easy money», fino a«Spot money», l'operazione,condotta dalla Guardia di finan-za, che ieri ha fatto finire in car-cere Ivano Savi, 47 anni, e Ste-fania Benecchi, 40, ex funzionaricomunali e poi dirigenti di Stt, lamaxi holding nata nel 2009 cheriunisce le partecipate. Lui, l'a-nima tecnica della società, leiquella amministrativa.

Coppia nella vita e anche negliaffari, secondo la procura: i dueavrebbero fatto pressioni su alcu-ni imprenditori per ottenere maz-zette da decine di migliaia di euroin cambio dell'aggiudicazione diappalti. Denaro che avrebbe an-che consentito a Savi e alla Be-necchi di acquistare due appar-tamenti in Val di Fassa, per il va-lore complessivo di un milione dieuro, intestati a società di comodoe messi sotto sequestro.

Gare pubbliche di primariaimportanza, come il Wcc, il Wel-fare community center, la grandecittadella dei servizi per anziani,ma non solo, che avrebbe dovutosorgere in via Budellungo. E il cuiprogetto, però, è stato poi defi-nitivamente abbandonato loscorso agosto. Concussione, l'ac-cusa per entrambi i dirigenti pub-blici, che dal pomeriggio di ierisono rinchiusi in due carceri dif-ferenti: Savi a Modena e StefaniaBenecchi a Piacenza.

Il verde e la «Fattoria urbana»Il Wcc, gestito da Stt, aveva

portato nel settembre 2010 all'in-

dizione di quattro gare d'appaltoseparate, per un totale di quasi 80milioni di euro. Massimo riserbosull'inchiesta, coordinata dal pmPaola Dal Monte, ma pare cheSavi e la Benecchi abbiano fattopressioni per ottenere denaro inparticolare dagli imprenditoriparmigiani e milanesi che si era-no uniti nell'associazione tempo-ranea di impresa per la realiz-zazione della «Fabbrica del ver-de» e della «Fattoria urbana».Un intervento complessivo percirca 15 milioni di euro da rea-lizzare tramite project financing.La «Fabbrica del verde» preve-deva la costruzione di un grandeedificio-serra, in cui far rientrareattività vivaistiche, di giardinag-gio e bricolage. La «Fattoria ur-bana», invece, era stata concepi-ta come un'azienda agricola mul-tifunzionale, aperta alle scolare-sche, per promuovere la culturarurale contadina. Progetti rima-sti sulla carta, perché i gravi pro-blemi economici di Stt portano ilComune a dire addio al Wcc. Mala coppia Savi-Benecchi avrebbecomunque incassato alcune de-cine di migliaia di euro. Soldi pre-tesi dagli imprenditori per «adat-tare» il progetto alle loro esigen-ze, prima che tutto naufragasse.

False e «care» consulenzeI finanzieri si sono presentati

all'alba a casa dei due dirigenti. Esono scattate le perquisizioni:nell'appartamento e poi negli uf-fici. Nelle mani degli uomini delNucleo di polizia tributaria, quel-l'ordinanza di custodia cautelarecon la storia del giro di mazzette.Perché altri, oltre al Wcc, sono gliappalti grazie ai quali avrebberorimpinguato i loro conti. Nelprovvedimento di sequestro deidue appartamenti, il gip cita an-

che le gare per il nuovo palasporte per la «Cittadella del cibo». Sol-di che la coppia avrebbe guada-gnato grazie alla «Bevi», la socie-tà di comodo a loro riconducibilee schermata da una fiduciaria consede a Milano. Ufficialmente con-sulenze, in realtà, secondo gli in-vestigatori, denaro che la coppiaavrebbe ottenuto dagli imprendi-tori per entrare negli appalti. Lagara per il palasport - valore com-plessivo circa 22 milioni di euro - èstata aggiudicata, anche se perora è «congelata», in attesa dellemodifiche progettuali richieste.Un altro project financing fermo èinvece quello della «Cittadella delcibo», nell'ex Fiera del Parco Du-cale, che doveva essere avviato en-tro la fine del 2010, ma si è are-nato.

Il gip: «Quelle mail cancellate»Gli investigatori hanno pas-

sato al setaccio faldoni di docu-mentazione contabile ed extra-contabile. Oltre ad aver rico-struito tutti i movimenti banca-ri. Ma è anche attraverso la con-sultazione di una serie di mail,che gli inquirenti sono riusciti adaccertare che i «veri» titolaridella «Bevi» sarebbero proprioIvano Savi e Stefania Benecchi.Messaggi di posta elettronicache i due avrebbero poi tentatodi cancellare per impedire che sipotesse risalire a loro, ma chesono stati recuperati. Uno deimotivi alla base dell'ordinanzadi custodia cautelare, perché ilgip ha ritenuto quella mossa untentativo di inquinamento pro-batorio.

Insieme nella vita e nel lavoro,Ivano Savi e Stefania Benecchi,ora sono in due carceri diversi.In attesa dell'interrogatorio digaranzia. �

Le carriere

Da funzionariaa responsabiledell'area risorse�� Stefania Benecchi,quarant'anni, entra alComune di Parma, tramiteconcorso, come funzionariadurante la Giunta guidatadal sindaco StefanoLavagetto. Ma la suacarriera prende il volo conla Giunta successiva,guidata da Elvio Ubaldi,quando diventa dirigentedell'area risorse (Bilancio efinanze). Nel 2008 arriva aguadagnare 78 mila eurolordi. Inoltre è in diversi cdadi partecipate. Nel 2009lascia il Comune perdiventare direttoreamministrativo di Stt, ruoloche ha ricoperto sino a unmese fa.

Abuso e omissione d'atti d'ufficio

E i due manager indagatianche per il caso ex scalo merciII Concussione, un'accusa graveper Ivano Savi e Stefania Benec-chi. Perché avrebbero preteso diessere pagati da alcuni impren-ditori per pilotare gli appalti. Ma iloro nomi compaiono anche nelregistro degli indagati per il casoex scalo merci, sotto sequestrodallo scorso gennaio.

Tutt'altra vicenda, che nulla haa che vedere con gli arresti di ieri.Lei, nel suo ruolo di dirigente diStt, lui, come responsabile delprocedimento unico, nell'inchie-sta ex scalo merci sono accusatidi abuso d'ufficio e omissioned'atti d'ufficio. Stessi reati percui sono anche indagati l'ex as-sessore comunale all'Urbanisti-ca, Francesco Manfredi, l'ex am-

ministratore di Stu Stazione, Co-stantino Monteverdi, e la diri-gente di Stt, Costanza Barbieri.

Nel decreto di sequestro pre-ventivo, il gip aveva messo in evi-denza che «i soggetti proprietarie il Comune, pur avendo contez-za della contaminazione, nonavevano effettuato la segnala-zione agli enti competenti perdare il via alle procedure previ-

ste». Un sequestro confermatoin sede di Riesame, tuttavia neigiorni scorsi la Cassazione haannullato l'ordinanza rinviando,però, il procedimento al tribuna-le di Parma per un nuovo esame.

Le analisi, svolte sia da ArpaParma, Piacenza e Ravenna per laprocura che dai consulenti di par-te interessati, hanno escluso chel'area privata, su cui dovrà sor-gere il centro direzionale, sia con-taminata. Per l'altra zona, invece,quella su cui era prevista la rea-lizzazione della nuova questura edel polo pediatrico, la Conferen-za dei servizi ha disposto l'attua-zione di un piano di rischio, per-ché alcuni metalli e acidi supe-rano i livelli di riferimento.�

LE REAZIONI PAGLIARI: E' LA PUNTA DELL'ICEBERG. ZORANDI: E' MANCATO IL CONTROLLO

Dalla Lega al Pd: valanga di commentiII Molte le reazioni politiche agliarresti dei due dirigenti Stt.

«Ancora una volta la città di Par-ma balza all’onore delle cronachenazionali per il clientelismo e lacorruzione portati alla lucedall’ennesima inchiesta checoinvolge i vertici dell’ammini -strazione comunale di centrode-stra dell’ex sindaco Pietro Vigna-li» dice il portavoce dei Verdi diParma, Hassan Bassi. «E’ neces -sario - continua Bassi - che i cit-tadini di Parma alle prossime ele-zioni diano un chiaro segnale disvolta».

«A margine degli ultimi due il-lustri arresti che hanno colpitol’amministrazione comunale diParma, - si legge in una nota diFuturo e Libertà - siamo ancora

E' il commento di Giorgio Pagliari,del Partito Democratico. «Siamoancora, purtroppo, ancora solo al-la punta dell’iceberg. Penso, però,che l’episodio di oggi (ieri, ndr) co-stituisca un ulteriore monito per icittadini di Parma affinché nonperdano l’occasione delle prossi-me elezioni politiche per fare pu-lizia, ma anche per darsi un go-verno di vera alternativa».

«Parma non può permettersi,in alcun modo - conclude Pagliari -che le logiche, che hanno condottoa questi disastri, caratterizzinoancora, in qualche misura, l’am -ministrazione futura della città».

«La notizia dei due nuovi arrestiall’interno del Comune di Parma- afferma Andrea Zorandi, segre-tario cittadino della Lega Nord diParma - non ci sorprende: è in-

fatti un’ulteriore dimostrazionedi come la città sia stata ammi-nistrata in questi anni e di comesia mancato del tutto il controllosull’attività di persone nominateall’interno delle partecipate. LaLega Nord ha sempre avuto unaposizione molto critica in meritoal proliferare indiscriminato del-le partecipate».

«Oltre un anno fa - conclude ilsegretario leghista - la Lega chieseuna commissione di verifica e ga-ranzia su quanto stava accadendoe l’allora maggioranza ben si guar-dò da aprire al doveroso confron-to: oggi ancor di più abbiamo con-ferme del perché».

«E' difficile dire qualcosa di nuo-vo su questo ennesimo episodiodi concussione/corruzione chenon siano l’indignazione e il di-sgusto già esternati. La realtà èche è necessario fare piazza pu-lita di tutto il blocco di potere chein questi quindici anni ha gover-nato la città» - commenta Simo-ne Rossi, candidato alle primariedel centrosinistra.�

Per sei anniha diretto il settoredell'Urbanistica�� Classe 1964, architetto,Ivano Savi arriva al Comunedi Parma nel 2003 dalComune di Fiorenzuola,dove dirigeva l'ufficiotecnico. Viene assunto conun contratto a tempodeterminato dalla GiuntaUbaldi come dirigente delSettore pianificazioneterritoriale, incarico chemantiene per sei anni. Nel2008 ha il terzo reddito piùalto in Comune con 115 milaeuro lordi l'anno. Nel 2009lascia piazza Garibaldi perdiventare direttore tecnicodell'holding Stt.

più convinti di quanto siano stateinadeguate ed inopportune le in-terrogazioni parlamentari svoltedal senatore Berselli. Quello cheemerge è la mala gestione, ilclientelismo e un’offesa alle per-sone che credono ancora nellapolitica e a chi, per arrivare a finemese, è costretto ad andare a fon-do con i propri risparmi per potermandare i figli a scuola o percomprarsi il pane».

Sinistra Ecologia e Libertà «ri -tiene che è giunto il momento perun vero cambiamento: ritornia-mo al pubblico, alla trasparenza,all'etica. Principi questi che ri-chiedono un maggior coinvolgi-mento di tutti i cittadini perchèpossano avere un controllo con-tinuo e costante sulla res pub-blica e per evitare che ammini-

stratori continuino a specularein modo vergognoso sui serviziche dovrebbero garantire ai cit-tadini».

«L'ennesima dimostrazione diun sistema marcio da cambiareradicalmente e profondamente -dice Paola Zilli, coordinatriceprovinciale dell'Italia dei Valori -nel quale la politica ha pensatoad operare prediligendo i propriaffari e interessi, ignorando il be-nessere comune dei cittadini».

«Sul piano politico, gli arresti con-fermano, purtroppo, quel conte-sto di mala gestione e di logicheclientelari che hanno caratteriz-zato l’amministrazione del centro-destra, e che le opposizioni hannostrenuamente contestato dal 2007fino alle dimissioni del sindaco».

Delitti denunciati a Parma e provincia il 20 novembreq Furti di auto 0qAuto recuperate 0q Furti a bordo di auto 4q Furti in abitazione 4

q Furti ai dannidi esercizi commerciali 1

qBorseggi 0qScippi 0

qRapine 0qTruffe 2qPersone indagate in stato di libertà 4qPersone arrestate 3*Fonte Prefettura

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

PARMA - Gazzetta 22-11-2011

LUNEDÌ 21 NOVEMBRE 201112

LA CURIOSITA' DOPO L'ARTICOLO DELLA «GAZZETTA» SUI LEGGENDARI FORZIERI SEPOLTI

Adesso tutta Italia sognail tesoro dei bizantiniLa vicenda dell'oro al Petitot ripresa dal Giornale e Canale 5

Luca Pelagatti

II Verrebbe da citare Peppino deFilippo e la sua celebre comme-dia: «Non è vero ma ci credo».Chè, almeno per quanto riguar-da la stampa nazionale, sembraproprio che funzioni così. E' ba-stato infatti che la «Gazzetta»raccontasse la curiosa storia diun misterioso tesoro che sareb-be nascosto tra il Petitot e lo sta-dio Tardini per vedere alcuneprestigiose testate precipitarsi aParma per scoprire tutto sullacaccia all'oro dei bizantini. Che,certamente, sarà anche una bu-fala. Ma è bello pensare che cisia.

La storia è semplice: da qual-che tempo una serie di letterefirmate da uno stranamente beninformato «strajè» parmigianotrapiantato a New York hannofatto balenare che nella nostracittà, sottoterra nella zona di viaTorelli, stanno seppelliti dal lon-tano anno 567 i forzieri del te-soriere dell'imperatore di Bisan-zio. Una fortuna straordinariasulle cui tracce si muoverebberopure dei circospetti figuri di ori-gine araba che, armati di metaldetector, frugano in tutta segre-tezza tra le zolle di casa nostra. Incerca di oro e preziosi.

A confermare questa diceria icontenuti di un libro, scritto daun autore iraniano, che addirit-tura restringerebbe il campodelle ricerche al giardino di unavilletta a due passi dal Tardini.

Leggende metropolitane? Sa-rebbe strano il contrario. Ma la

PRESENTAZIONE L'INVENZIONE DEL BALCONE

Gnocchi scrittore:un sorriso amarosul «mondo finito»II C'è poco da ridere. In realtà, ilsorriso, ad ascoltare e a leggereGene Gnocchi, lo si ha sempre lì,pronto ad affacciarsi sulle lab-bra. Ma l'argomento de «L'in-venzione del balcone» non è pro-prio dei più leggeri: il mondo èfinito (e forse il nostro, racchiusodai confini del Belpaese, sta peg-gio di altri) e al suo posto è ri-masta la farsa. E' rimasto unquotidiano carnevale, un rumo-re di fondo che obbliga ad af-facciarsi a un balcone per farsisentire, «perché se non ci si esi-bisce non si viene considerati».

Per essere considerato, Gnoc-chi non ha avuto bisogno di spor-gersi da un balcone: è rimasto alpiano terra, tra gli scaffali dellalibreria Feltrinelli di via Repub-blica. Ma intanto è salito al pianoalto della letteratura. Il pubblicoera da grande occasione. Folto eattento, desideroso di non per-dere una parola di uno scrittorevero e molto credibile, che nellavita fa anche il comico. Gnocchiha risposto con simpatia e di-sponibilità, firmando decine diautografi alla fine. «Un libro nel

quale sono presi in giro tutti ipersonaggi che uno vorrebbe ve-der prendere in giro, da Berlu-sconi a Ligabue» dice lui. Che ilsuo protagonista-alter ego sia unvenditore ambulante di siero an-tivipera è un escamotage comicomolto efficace, ma al tempo stes-so anche una trovata dal fortevalore simbolico, visti i tempi«avvelenati» nei quali si ha l'im-pressione di vivere.

A presentare il libro accantoall'autore, Giuseppe Marchetti.«Si tratta di una sorta di diario -spiega il critico - per raccontarela vita di questi giorni e la tra-gedia dell'italiano piccolo, me-dio e dimenticato: cioè dellastragrande maggioranza degliitaliani. Alla base di quest'operac'è una straordinaria fantasia,una notevole capacità di finzio-ne. Basti pensare anche alle falselettere a Benedetto Croce o adAlberto Arbasino». Marchetti haletto a voce alta una pagina delromanzo, che ha magnetizzatol'attenzione del pubblico. Alla fi-ne, il giudizio, in estrema sintesi:«Stupendo». �

MANIFESTAZIONE BILANCIO POSITIVO DELLA TRE GIORNI IN CENTRO STORICO

«Belli e Buoni»: tanti parmigianifra le bancarelle più goloseSpecialitàgastronomicheda tutta Italiama anche artigianato

Laura Ugolotti

II Si è conclusa ieri l’ottava edi-zione di «Belli e buoni», l’ormaitradizionale appuntamento coni prodotti tipici regionali e l’ar -tigianato di qualità organizzatoda Confesercenti Parma, con ilpatrocinio del Comune, la col-laborazione del Quartiere Par-ma Centro e di Banca Monte Par-ma.

Una tre giorni, da venerdì a do-menica, nel cuore della città, perscoprire le specialità dello stiva-le, soprattutto quelle alimentari:dallo strudel Trentino alla moz-

CRONACA

RASSEGNA DA DOMANI PROMOSSA DAL CLUB ALPINO ITALIANO

«Verso l'Alto»: la montagnasul grande schermo

hanno visitato le oltre 40 ban-carelle, disposte nella centralis-sima via Cavour, in via Melloni ein via Garibaldi.

Tanti assaggi, per i più golosi,ma pochi acquisti, almeno a det-ta degli operatori che conferma-no di subire ancora gli effetti diuna crisi che non accenna a fi-nire.

«La gente è curiosa - dicono -,cerca la qualità e se la trova èdisposto a spendere, ma semprecon cautela».

«Iniziative come queste - com-menta un esercente di via Ca-vour - sicuramente aumentano ilpassaggio nelle vie centrali, manon influiscono in modo consi-derevole sugli affari dei negozi.Probabilmente quello che visitale bancarelle è un utente diverso,attirato in particolare da quel ti-po di commercio».�

II Anche quest'anno nel mese dinovembre il Club Alpino Italia-no, sezione di Parma, organizza«Verso l'Alto» una manifesta-zione cinematografica e d’incon -tri con tematiche inerenti lamontagna.

Obiettivo di questo progetto(giunto al suo quarto appunta-mento) è quello di divulgare gra-tuitamente e con competenza ilgrande patrimonio tecnico, masoprattutto culturale sul quale sifonda il sodalizio e che riguardal’ambito montano, una parte im-portante del nostro territorio.

Lo scorso anno la manifesta-zione si è svolta presso il CinemaAstra in collaborazione con l'Uf-ficio Cinema del Comune di Par-ma riscuotendo un notevole suc-cesso di pubblico riempiendo lasala per tre serate di fila.

La manifestazione proiettafilm di stampo documentaristi-co che provengono principal-

mente dal TrentoFilmFestival(grazie ad un accordo tra TrentoFilmFestival e CAI), il più im-portante festival europeo cine-matografico e di letteratura dimontagna-avventura-esplora -zione.

I titoli che verranno propostiquest'anno riguardano non solola montagna ma anche temati-che sociali di grande rilevanza,come ad esempio «Into Eterni-ty» che tratta della problematica

relativa allo stoccaggio dei rifiutiradioattivi. Un altro film propo-sto è il «Il Corridore», che narrala vicenda di Marco Olmo cam-pione a sessant’anni di corsa inmontagna di resistenza (Ul-tra-Trail).

In più, quest'anno è in pro-gramma una pellicola di mon-tagna di elevata qualità che trat-ta la vicenda dei fratelli Messnernella storica e drammatica salitaal Nanga Parbat. L'evento è rea-lizzato in collaborazione conl'ufficio cinema del Comune diParma e col patrocinio oltre chedell'assessorato alla cultura edell'assessorato allo sport che hainserito l'evento nell'ambito diParma città europea dello sport2011.

Il primo appuntamento è inprogramma domani sera al ci-nema Astra con la proiezione,alle 21, di «Into Eternity» di Mi-chael Madsen.�

OLTRETORRENTE DOPO IL TRASLOCO IN GHIAIA

Mercato dell'antiquariatoPolemica dell'IdvII «Abbiamo assistito in questesettimane allo spostamento delmercatino degli antiquari daiportici dell'Ospedale Vecchio al-la Ghiaia, l'ennesimo colpo alcommercio, alla socialità e alletradizioni del quartiere Oltretor-rente. Abbiamo parlato con co-loro che hanno vissuto in primapersona questo trasloco, è evi-dente l'amarezza con cui vivonolo smantellamento dello storicomercatino da un luogo sugge-

stivo e con una tradizione ormaiconsolidata. Inoltre le proble-maticità attuali sono tante, unafra tutte la difficoltà per i clienti acaricare mobili di un certo peso eoggetti ingombranti, in quantola zona è a traffico limitato e nonè permesso accedervi in automo-bile».

Così commenta lo sposta-mento Michele Pellerzi, respon-sabile del quartiere Oltretorren-te per l'Italia dei Valori.�

febbre dell'oro, si sa, è contagio-sa assai. E così l'articolo della«Gazzetta» è stato prontamenteripreso prima dal «Giornale» epoi da «Canale 5» che, rispet-tivamente, in un ampio articolonelle pagine delle cronache na-zionali e in un servizio nel tg diieri hanno ricostruito la vicenda.Magari romanzandola un filotanto da fare balenare che moltiparmigiani abbiano per davveroimpugnato la pala per conqui-starsi una fetta del tesoro del mi-tico Esarca bizantino.

Ora, che nessuno per il mo-mento sia sceso in strada conpiccone e detector per metalli ècerto. Ma che la notizia di questibauli di mitiche ricchezze daqualche giorno stia rimbalzando

in città è altrettanto vero. Inqualche locale addirittura la let-tera del misterioso «strajè» ne-wyorchese è stata esposta in bel-la vista e molti hanno sghignaz-zato sulla storia. Immaginandocosa fare di quel mitico tesoro.Un malloppo che, come detto,viene citato in un tomo ponde-roso e apparentemente ben do-cumentato, scritto da un autoremediorientale, che parte da unaricerca genealogica sui testimo-ni della morte di Maometto perarrivare a raccontare alcuni se-coli di storie e leggende. Tra cui,appunto quella della fortuna ce-lata vicino ad «un albero a due-mila e duecento passi da portaPidocchiosa».

L'albero, è ovvio, non c'è più.

Ma lo scrittore spiega - e almenoquesto non è leggenda ma storia- quello era il nome in epoca me-dievale della porta posta doveora si trova barriera Farini. Par-tendo da li il calcolo è facile: econduce appunto dalle parti delPetitot.

L'autore della lettera diffusa apioggia in città consiglia al Co-mune di crederci e iniziare sca-vare e l'attenzione della stampanazionale sembrerebbe spinge-re in questa direzione. Probabil-mente però aveva davvero ragio-ne De Filippo: Non è vero mapreferisco pensare che lo sia. An-che se poi non ho nessuna in-tenzione di cercare conferme.

In fondo è molto più bellocontinuare a sognare.�

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InBreveCIRCOLO ZERBINI

Cibi e pietanzeda tutto il mondo�� Riparte il viaggio intornoal mondo dell’associazioneFolklore che anche quest’an -no ci porterà alla scopertadelle culture, degli usi e deicostumi del mondo nell’am -bito dei suoi numerosi pro-getti, non ultimo dei quali«Aggiungi un posto a tavo-la» patrocinato dalla Provin-cia di Parma, una serie dieventi che hanno come co-mune denominatore la de-gustazione di cibi e pietanzetipiche di altri Paesi. Il 30novembre, alle ore 20, pres-so il Circolo Arci Zerbini diBorgo Santa Caterina sarà ilturno del Medio Oriente chegià nella precedente edizio-ne della rassegna ha riscos-so un successo sensazionalein una serata che registrò iltutto esaurito già in fase diprenotazione.

LEGAMBIENTE

Oggi la Festadell'Albero�� Legambiente organizza laFesta dell'Albero, in collabo-razione con la scuola «DonMilani». L'appuntamentocon è fissato per oggi, alleore 10.30, presso il parcoBizzozero. Sarà piantumatoun gelso e si svolgerannoaltre attività con tre classidella «Don Milani».

zarella di bufala campana, daisalumi toscani ai dolci della Si-cilia.

Ad attirare la curiosità deipassanti sono stati però anchegli stand di artigianato, dalla la-vorazione dell’argento alle stof-

fe: prodotti meno golosi rispettoa quelli gastronomici ma altret-tanto di qualità.

E la qualità è stata premiata datanti i parmigiani che, soprat-tutto nella giornata di sabato,

INQUINAMENTO I MEDICI PER L'AMBIENTE

«Pm10: anche a Parmail blocco del traffico»II Inquinamento: allarme dei«Medici per l'ambiente».

«Giorni di superamenti conti-nui dei limiti per le polveri sottiliPM10 - si legge in una nota - nonfan sì che al Comune ci sia qual-cuno che si proccupi per la salutedei cittadini. Anzi, se in altre cittàcon qualità dell'aria vicini alla no-stra si sono fatte scelte come quel-la di chiudere al traffico le vie cit-tadine, qui a Parma si permette dientrare attraverso i varchi elettro-

nici in centro al sabato pomerig-gio. Siamo pertanto a chiedere, invirtù ormai della nota correlazio-ne fra rialzo della concentrazionedelle PM10 e malattie dell'uomo,che si attui una revisione del per-messo al sabato pomeriggio di po-ter circolare nelle zone del centro eche anzi si estenda a tutta la cittàdentro il perimetro delle tangen-ziali il blocco del traffico durante iweek end, come praticato da altrecittà del nord Italia».�

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18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

REGGIO E. - Informazione 22-11-2011IL’INFORMAZIONE il DomaniI MARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

Aperte le prenotazioni per partecipare all’iniziativa benefica che si svolgerà al bocciodromo di Arceto

Pranzo in memoria di Boccia e MineIl ricavato sarà interamente devoluto al Centro Oncologico di Reggio

Borse di studioCASTELLARANO - E' fissata al10 dicembre la scadenza perpartecipare al bando che as-segnerà tre borse di studio perun'esperienza di soggiorno elavoro all'estero. «Si tratta diuna grande opportunità, dal-l'alto valore formativo e profes-sionale» sostiene il vice sinda-co di Castellarano Paolo Iottinel presentare alla stampa l'i-niziativa. Possono candidarsiall’esperienza di tirocinio all’e-stero persone disoccupate inpossesso di diploma di matu-rità superiore o laurea con al-meno uno dei seguenti indirizzidi studio: indirizzo tecni-co/commerciale/linguistico perl’inserimento in tirocinio sullacommercializzazione e venditadi prodotti ceramici; indirizzografico, artistico o d’architettu -ra per l’inserimento in tirociniosulla progettazione e comuni-cazione di prodotti ceramici; in-dirizzo tecnico o professionaleper l’inserimento in tirociniosulla gestione e razionalizzazio-ne delle risorse energetiche;persone precariamente occu-pate o coinvolte da situazioni dicrisi aziendale, in possesso dimaturità superiore o laurea.In ogni caso, per tutti i can-didati sono richieste compe-tenze linguistiche del Paese didestinazione o almeno di lin-gua veicolare, in primis l’ingle -se. Info sul sito http://www.co-mune.castellarano.re.it/.

Carmine ForteseEnrico Bocedi

SCANDIANO

Domenica dalle ore 12.30,presso la sala polivalente

del bocciodromo di Arceto, sisvolgerà il pranzo di beneficen-za in memoria di due ragazzi ar-cetani, Enrico Bocedi e Carmi-ne Fortese, scomparsi a causa diuna malattia tumorale.

L’intero incasso della giorna-ta sarà devoluto al Centro On-cologico di Reggio. Il pranzoprevede un primo piatto e, a se-guire, polenta e selvaggina.

I prezzi saranno i seguenti: da0 a 5 anni il pranzo sarà gratuito,da 5 a 15 anni 10 euro, sopra i 15anni 15 euro. Al pranzo parteci-peranno il primario dottor Cor-

rado Boni e il dottor GiancarloBisogni del Centro Oncologicodi Reggio, presso l’a rc i s p e d a l eSanta Maria Nuova. Essendo iposti limitati, è obbligatoria laprenotazione. Inutile sottoli-neare di accorrere numero-si..sappiamo già che non ce nesarà bisogno, data l’onore volecausa e l’inestimabile affettoche lega gli arcetani a questidue ragazzi scomparsi troppopresto. Per info e prenotazioni:Davide Bel t rami (Dadda)333/6237027, Andrea Borghi(Boa) 348/9785092, CorradoG i o v a n n i ( C o r r a )333/8670344, Pellacini Matteo(Pella) 348/7920117, JonathanRivi (Jonny) 348/1831825.

Successo per il viaalla biennale caldo e freddoSCANDIANO - Partenza alla grande per la biennalecaldo e freddo, la fiera sul risparmio energetico eambiente organizzata da Rtc Fiere. Nel primo giornodi apertura, avvenuto domenica, ha registrato unnotevole afflusso di pubblico che ha soddisfattoorganizzatori ed espositori. Infatti, dopo il taglio del

nastro avvenuto per mano dell’assessore alla per-sona Dott. Alberto Pighini, l’affluenza è stata nu-merosa e costante per tutta la giornata. Molte leproposte e tante le soluzioni per riscaldare gliambienti. La fiera riaprirà al pubblico venerdì 25,giorno di festa a Scandiano per i festeggiamenti delPatrono Santa Caterina. Terzo e ultimo giorno pervisitare la fiera domenica 27 novembre. In tutte edue le giornate l’orario sarà dalle 10 alle 19, coningresso gratuito.

PROVINCIAZONA CERAMICHE

La libreriaha aperto la stagione degli incontri in libreria

VI ASPETTIAMO!

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

PIACENZA - Cronaca 22-11-2011

La Cronaca cittadinaMARTEDÌ 22 NOVEMBRE 2011

7

«Nella presentazione della candidatura di Paolo Dosi alle primariedel centrosinistra c’erano sei decimi della giunta, una caduta distile sul piano etico, spero che ne paghiate le conseguenze». CosìCarlo Mazza (misto) ieri nelle comunicazioni in Consiglio comu-nale ha bacchettato la giunta per un’esposizione politica a suo direeccessiva e non opportuna. Ma ha anche evidenziato il parcheggioselvaggio cui si assiste davanti alla scuola Alberoni all’uscita deglistudenti lamentandosi per i pochi controlli: «Si dovrebbe utilizzarelo stesso metodo dappertutto, non solo in via Giordani». CarloPallavicini (Prc) ha augurato buona fortuna a tutti i candidati inlizza alle primarie di centrosinistra precisando che, «come Prc vo-gliamo mettere qualche paletto. Per noi sono centrali la categoria ela difesa dei beni comuni, il lavoro».Pierangelo Romersi (Pd) ha lodato la fiducia raccolta in Parla-

mento dal Governo Monti mentre a livello localeha fatto notare, dopo il caso dell’omicidio di Cre-mona, come siano in aumento i casi di personeche perdono la vita per un posto auto. «Assistia-mo ad un imbarbarimento a livello civile» ha an-notato.Edo Piazza (per Pc con Reggi) ha evidenziato ilproblema viabilistico legato all’incrocio tra viaRaffaello e via Vignola. «Con via Corneglianachiusa il traffico si è infittito e cresce il numero diincidenti. Speriamo non ci scappi il morto perché le auto passanoa forte velocità convinte di avere la precedenza. Mettere un dossorallentatore».Bruno Galvani (misto) ha invitato il presidente della commissione

3 Stefano Perrucci a discutere in commissione lasituazione del carcere piacentino dopo la manca-ta partecipazione della direttrice Caterina Zurloalla riunione di commissione. Ha poi sposatol’appello della Map per la realizzazione del pro-getto della nuova sede.Infine Lorenzo Gattoni (Pc Tutta) si è concentra-to sui parcheggi selvaggi in viale Dante: «Da viaNasolini a via Conciliazione gli spazi non sonodelimitati singolarmente, questo fa perdere molti

posti. Serve un’adeguata segnaletica orizzontale. In più occorre re-golamentare il parcheggio a rotazione nella mattina e nel pomerig-gio».

(mapo)

A destra, l’assessore al Bilancio Luigi Gazzola

«Uomo investito, società imbarbarita» Romersi (Pd) nelle comunicazioni.Mazza: «Tutta la giunta da Dosi,una caduta di stile»

Dal Consiglio comunale ar-riva il via libera all’adozio-ne del regolamento per l’i-

stituzione del Consiglio tributario.In aula tutte le forze politiche si so-no espresse a favore dello strumen-to, ma e’ stato scontro sulla com-posizione con gli schieramenti divi-si tra le figure di tecnici e quelle dipolitici. Alla fine sulla propostadell’amministrazione di inserire nelconsiglio sei dirigenti comunali (edunque non esponenti espressionedel Consiglio) hanno votato a favo-re il Partito democratico, l’Api, PcTutta e Bruno Galvani (misto). Sie’ astenuto il Pdl insieme con laLega e l’Udc mentre non ha parte-cipato al voto Carlo Mazza (mi-sto).

Istituto finora rimasto sulla car-ta, il Consiglio tributario ha vistola luce nel 1945, ma da allora isuoi poteri sono rimasti sulla carta.La recente manovra d’agosto ha ri-chiamato questo istituto preveden-do per quei comuni che la istitui-scono entro il 31 dicembre la pos-sibilita’ di riscuotere il 100% delmaggior gettito introitato (riferitoagli anni 2012-2014).

Sul modello di composizione ilComune, come ha spiegato l’asses-sore al Bilancio Luigi Gazzola, si e’avvalso dei consulenti dell’Anci.«Non esiste un modello che dicacome deve essere composto, i Co-muni hanno massima autonomia»ha aggiunto. Gli ambiti di inter-vento sono commercio, urbanisticae territorio, disponibilità di beni,proprietà edilizia e patrimonio im-mobiliare e residenze all’estero. Hauna funzione consultiva e punta acombattere l’evasione fiscale.

Il Consiglio tributario è statodunque pensato come un organi-

Consiglio tributario, scontro sulla composizione L’amministrazione inserisce i dirigenti comunali mentre il Pdl propendeva

per nomine politiche.Alla fine regolamento adottato. «Aiuterà a combattere l’evasione»

smo snello e senza costi di cui fa-ranno parte i responsabili dei ser-vizi comunali che hanno compe-tenza nelle materie in questione.Ad esso sono stati comunque invi-tati i responsabili dell’Agenzia del-le Entrate, dell’Inps, dell’Agenziadel territorio, della Guardia di Fi-nanza, ministero del Lavoro eesperti appartenenti agli ordiniprofessionali. La presidente sareb-be la dottoressa Savi, responsabileservizio Tributi e entrate. Luigi Sa-lice (Pdl) si è detto favorevolissimoall’istituzione del Consiglio tribu-tario, ma ha ribadito le perplessitàgià espresse in commissione circala composizione («argomento sot-

CONSIGLIO COMUNALE

In via Cherchi

Centro servizi PmiInaugura la sedepiacentinaCentro Servizi Pmi, una delleprincipali società di forma-zione e consulenza in Emilia-Romagna, inaugura la nuovasede di Piacenza. L’inaugura-zione si svolgerà domani apartire dalle 18,30, pressoi locali da poco ultimati diVia Grazia Cherchi, in loca-lità Montale. Sarà un’inaugu-razione senza tagli di nastroo discorsi istituzionali. Sitratterà piuttosto di entrarein un percorso guidato di ar-te contemporanea, tanto piùparticolare perché ad allesti-re lo spazio saranno i pre-senti. A guidare il lavorocreativo sarà il giovane arti-sta reggiano Simone Ferrari-ni, che per l’occasione haappositamente realizzatoquaranta gigantografie. Si-mone Ferrarini ha iniziato lasua attività artistica nel2004 con Italian Factory alSuperstudiopiù di Milano. Haesposto quadri allo Studio18 Gallery di New York, al-l’Ars Pro Toto di Erlangen inGermania, al Pittura Italianadi Milano e presso lo StudioVigato di Alessandria e Ber-gamo. Dal 2005 ha affian-cato al percorso artisticol’attività di formatore in con-testi e ambiti molto diversitra loro, come Centri perOperatori Culturali, Carceri,Cooperative Sociali, IstitutiSuperiori, sfruttando l’artecome mezzo e strumentoper trasferire conoscenza.Le persone presenti all’inau-gurazione avranno la possibi-lità di scegliere una delleproduzioni realizzate da Fer-rarini per l'occasione, di"manipolarle" a proprio gu-sto con gli "attrezzi del me-stiere" che saranno forniti edi attaccarle nella nuova se-de di Centro Servizi Pmi, an-che nei luoghi meno conven-zionali o comunque diversida quelli tradizionalmentedestinati ad ospitare quadrie poster. Ed è proprio daquesto lavoro di “attacchi-naggio” che nasce il titolodella serata di inaugurazio-ne: “Attacco al Centro Servi-zi PMI di Piacenza. Trasfor-mazione di uno spazio attra-verso le idee”.

Alpini, verso l’adunata nazionaleSopralluogo del presidente Vecchio

In vista dell’adunata nazionale degli alpinidel 2013, venerdì prossimo giungerà a Pia-cenza il segretario nazionale Ana generaleSilverio Vecchio per incontrare ancora unavolta le autorità locali e individuare gli allog-giamenti collettivi e varie aree attrezzate (lu-ce, acqua, servizi igienici) e i parcheggi di-slocati in vari punti della città e periferiaper accogliere le centinaia di migliaia di alpi-ni che giungeranno. L’incontro è fissato alle10,30 in una sala del comune di Piacenza.

Parteciperanno il vice sindaco di PiacenzaFrancesco Cacciatore, il vice presidente del-la Provincia Maurizio Parma, il comandantedel Polo di Mantenimento pesante nordClaudio Totteri ed il maggiore Giovanni LaPorta. I lavori proseguiranno al “campo Da-turi” presso la sede della sezione alpini diPiacenza, dove alle 12,30 si unirà anche ilpresidente della Provincia Massimo Trespi-

di.Per l’occasione sarà presente anche il sin-

daco di Ottone Giovanni Piazza che conse-gnerà un contributo alla sezione alpini inmemoria del nonno Troglio Luigi (Gino), al-pino del 3° battaglione della Brigata Tauri-nense. Il segretario nazionale Generale Sil-verio Vecchio inoltre si fermerà a Piacenzaper tutta la giornata per visionare ancorauna volta l’intero percorso della sfilata, so-prattutto l’ammassamento che, anziché inviale Martiri della Resistenza, potrebbe esse-re viale Dante e via Conciliazione.

Alle 21 poi il segretario nazionale incon-trerà il consiglio direttivo sezionale e tutti icapigruppo alpini della provincia (in tutto46) all’auditorium comunale di Podenzanoin via Battisti dove il sindaco AlessandroGhisoni porterà il saluto della propria am-ministrazione.

tratto al controllo del Consiglio co-munale») i meccanismi relativi al-l’accertamento che provocherebbe-ro un potenziale conflitto d’inte-ressi. «Avrei fatto nominare i com-ponenti dal Consiglio». Ancora unavolta è stato quello il tasto dove siè acceso il dibattito. Dello stessoavviso anche Sandro Ballerini (mi-sto), secondo cui il rischio è che ilConsiglio «diventi un organismovessatorio con aumenti indiscrimi-nati dei ricorsi da parte dei cittadi-ni». Da Ballerini dubbi anche sullacomposizione numerica e sulla du-rata del mandato (che non è fissa-ta). «E’ nel Comune che si speri-menta l’equità» ha sottolineato il

leghista Massimo Polledri secondocui questo organismo va nel solcodel federalismo fiscale. GuglielmoZuccon (Pc Tutta) si è detto favo-revole a iniziative che toglierannosoldi dalle tasche degli evasori. Eha anche annunciato di voler pre-sentare una mozione che rendapubblici i redditi dei consiglieri co-munali. Pierangelo Romersi (Pd)ha infine chiesto, manifestandoun’apertura, di verificare l’eventua-le partecipazione esterna ai lavoridel Consiglio sottolinenando l’im-portanza dello strumento control’evasione fiscale.

Marcello [email protected]

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 22-11-2011

■ Un negozio amico della na-tura, ma anche e soprattutto del-la qualità e della sostenibilitàambientale, che ha come grandiprotagoniste le eccellenze agroa-limentari italiane. Questa larealtà della Bottega di CampagnaAmica, il punto vendita inaugu-rato ieri da Coldiretti, in via Co-lombo 35 (accanto al Consorzioagrario), che costituisce il voltoconcreto (uno dei primi in Italia)del progetto di Coldiretti, chepunta alla costituzione di una fi-liera agricola tutta italiana, fir-mata dagli agricoltori, che accor-ci le distanze tra produttore econsumatore.

In pratica si tratta di un’ideamolto semplice e innovativa allostesso tempo, che «vuole - hachiarito Toni De Amicis, diretto-re della Fondazione CampagnaAmica, intervenendo prima deltradizionale taglio del nastro - ri-dare protagonismo al nostroprodotto, dando vita a questonuovo canale di vendita, che siaggiunge agli 850 farmers marketpresenti in tutta Italia e che, se-condo i dati delle ricerche Coldi-retti, valorizza un marchio ormaiconosciuto da oltre 8milioni dipersone».

«La catena delle Botteghe diCampagna Amica - ha spiegatoinvece Claudio Filipuzzi, presi-dente nazionale del ConsorzioCampagna Amica - non rappre-sentano l’unica modalità con cuii produttori di Coldiretti voglio-no raggiungere i consumatori,poiché esistono altri progetti ri-volti alla distribuzione. Tuttaviaquesto canale di vendita costi-tuisce la chiave per fare conosce-re adeguatamente i prodotti ma-de in Italy e facilitare il consuma-tore nel riconoscerli anchequando fa spesa al supermerca-to».

Per questo alla Bottega i con-sumatori piacentini trovano daoggi i prodotti piacentini, comecarni, prodotti lattiero caseari,frutta e ortaggi di stagione, ce-reali, confetture. Il tutto accom-pagnato da pannelli illustrativiche spiegano le origini e le mo-dalità di produzione. Ma non so-lo. La bottega ospita anche pro-dotti provenienti da tutta la peni-

sola - «il lavoro di tanti agricolto-ri - ha chiarito il direttore piacen-tino, Massimo Albano -, fornitidagli agricoltori di Coldiretti del-le altre regioni. Si tratta di pro-dotti di alta qualità, la cui trac-ciabilità è garantita dal Consor-zio Produttori Campagna Amica.

Un filo che continua anche nelsegno della sostenibilità am-bientale; poiché la Bottega, rea-

lizzata su una superficie di 335metri quadrati, con un cortile di180 mq e un parcheggio privatodi 300 mq; è il primo negozio dialimentari completamente rici-clabile, con arredi in legno otte-nuto da filiera agro-forestale i-taliana certificata Fsc (ForestStewardship council); pannelliin carta riciclata, contenitori peralimenti sfusi prodotti con un

nuovo tipo di plastica che ri-spetto al policarbonato non haemissioni di bisfenolo (sostanzautilizzata per produrre molteplastiche) e consuma meno e-nergia in fase di produzione; im-ballaggi compostabili e biode-gradabili per ridurre la produ-zione di rifiuti urbani e l’inqui-namento dell’aria.

Un negozio insomma che per

le sue caratteristiche - comehanno sostenuto Filippo Pozzi,assessore all’agricoltura dellaProvincia di Piacenza e Katia Ta-rasconi, assessore al commerciodel Comune di Piacenza - con-tribuisce alla riqualificazionedella città, incentivando la dif-fusione di una cultura dellaqualità.

E favorendo anche lo sviluppodel territorio: «Finalmente - hadetto Luigi Bisi, presidente diColdiretti Piacenza, intervenen-do prima della tradizionale be-nedizione del locale, affidata adon Stefano Segalini, assistenteecclesiastico di Coldiretti e dellainaugurazione della targa, sco-perta tra gli applausi come nellegrandi occasioni - possiamo diredi avere un luogo che sintetizza ilmade in Italy agroalimentare».Un primato che la nostra cittàpuò vantare nell’universo Coldi-retti a livello nazionale, come èstato riconosciuto anche daMauro Tonello, vicepresidenteconfederale di Coldiretti.

Claudia Molinari

Provincia

Un momento del convegno organizzato dalla Coldiretti (foto Franzini)

■ Il pomodoro da industria ri-mane una coltivazione molto in-teressante per il nostro territo-rio. Una coltura che per le suenotevoli esigenze in termini ditecnologia, crea un indotto e-norme sia dal punto di vista e-conomico, che da quello dell’oc-cupazione.

Questa la premessa, delineatadal presidente di Coldiretti Pia-cenza Luigi Bisi; sulla base dellaquale sono stati impostati i lavo-ri del convegno dedicato al po-modoro, che si è svolto ieri al Pa-lazzo dell’agricoltura e che hapreceduto l’inaugurazione dellaBottega di Campagna Amica.

I lavori, che sono stati intro-dotti dai saluti, oltre che dal pre-sidente Bisi, di Pierluigi Scroc-chi, presidente del Consorzio A-grario; hanno tratteggiato, sottoil sapiente coordinamento diMarco Crotti, la realtà di questocomparto partendo dalla situa-zione internazionale, per arriva-re a quella locale del nostro di-stretto.

«A livello internazionale - haspiegato Costantino Vaia, ammi-

nistratore delegato di Boschifood and beverage, l’azienda cheproduce il prestigioso marchioPomì - assistiamo a una situa-zione molto differenziata conrealtà che si sono affermate mol-to rapidamente, come ad esem-pio la Cina, che oggi costituisceil secondo produttore a livellomondiale».

Molto interessante anche la

lettura dell’evoluzione dei con-sumi, che in alcune aree si atte-stano ancora su livelli molto bas-si: «il che - ha detto Vaia - ci spin-ge a lavorare attraverso strategiedi valorizzazione del prodotto,appunto nella direzione di in-centivare i consumi».

Un’analisi più dettagliata diquanto è accaduto nella scorsacampagna nel nostro territorio è

invece stata offerta da PaoloGazza, direttore di Ainpo, che haevidenziato come gli investi-menti in termini di ettari sianodiminuiti a livello di Distretto delpomodoro (l’associazione cheriunisce le province più signifi-cative per il comparto del nordItalia).

A livello della nostra provinciai dati storici messi in luce dalconvegno evidenziano dal 2000ad oggi una diminuzione degliinvestimenti da 14mila ettari apoco meno di 10mila ettari; allaquale ha fatto però riscontro unincremento delle rese, con unadiminuzione molto contenuta intermini di produzione da 820mi-la a quasi 690mila tonnellate.Durante la mattinata però è sta-ta anche presa in esame in ma-niera molto dettagliata la pro-spettiva per quanto riguarda lanuova Politica agricola comuni-taria, che dovrebbe entrare in vi-gore dopo il 2013. Come è notoda parte della Commissione del-la Unione europea è stata avan-zata una prima proposta che hagenerato molte insoddisfazioni

da parte dei produttori italiani,tanto che il mondo agricolo ita-liano ha espresso già due docu-menti comuni - firmati cioè datutte le organizzazioni professio-nali agricole - nei quali sono evi-denziati alcuni punti fondamen-tali. Tra gli altri, uno tra gli aspet-ti più critici - come ha spiegatoPietro Sandali di Confederazio-ne nazionale Coldiretti - è quel-lo della definizione dell’agricol-tore attivo, che «così come è sta-ta impostata rischia di penaliz-zare gli agricoltori professionali,cioè i veri imprenditori».

«La riforma della Pac, così co-me è stata presentata dall’Unio-ne europea - ha sottolineato inproposito Mauro Tonello, vice-presidente confederale, nel con-cludere i lavori - rischia di pena-lizzare l’Italia, molto di più chenon altri Paesi come la Francia ola Germania. Servirà quindimolto lavoro per cercare di rad-drizzare la situazione. Anche se ilpunto fondamentale per vincerele sfide del futuro è sempre quel-lo legato al rapporto con il mer-cato. E in questo senso, vasenz’altro preso atto del lavoroenorme svolto da Coldiretti cheha raggiunto il grande risultatodi avere stretto un rapporto di fi-ducia con il consumatore».

mol

«Pomodoro,sinergie per valorizzarlo»Convegno a Palazzo dell’agricoltura: crea indotto economico e occupazionale

La Bottega di Coldirettiè amica della naturaVia Colombo: privilegiati qualità e tracciabilità dei prodotti

PIACENZA - L’inaugurazione della Bottega di Coldiretti in via Colombo aPiacenza:carne,formaggi,frutta e verdura,confetture e cereali (foto Franzini)

Negozio completamente“riciclabile”

QUESTA SERA ALLE ORE 19.10

■ (elma) Procede spedito inRegione l’iter per l’avvio del nuo-vo sistema regionale dei parchiche, per Piacenza, ri-guarda i consorzi delparco del Trebbia, delloStirone e del Piacenzia-no, destinati a gravitarein una macroarea di cuifarà parte anche il terri-torio di Parma. Entro lafine dell’anno, la propo-sta sarà approvata dal-l’assemblea legislativa aBologna nonostante,nelle ultime settimane, sisiano scagliati contro ilprovvedimento (che pre-vede quattro macroaree) le asso-ciazioni degli agricoltori, degliambientalisti, i Comuni e la Pro-vincia. Ieri è cominciato l’esamein commissione del bilancio re-

gionale di previsione 2012 e quel-lo pluriennale 2012-2014. Tra iprovvedimenti analizzati, anchequello relativo ai parchi. Nell’il-lustrare il progetto di legge, Si-

monetta Saliera, vicepresidentee assessore alle finanze, ha ricor-dato che «il nuovo bilancio pro-segue sulla via della riduzione deicosti di gestione e del conteni-mento del debito, tanto che, coni suoi 206 euro a testa per abitan-te, la nostra Regione è quella cheha il minor debito pro capite in I-

talia. Abbiamo accompa-gnato il bilancio con al-tre importanti leggi, dal-la riforma delle Ato allariforma dei parchi».«Questo è un bilanciodifficile» commenta ilpresidente della Regione,Vasco Errani. La Regionespenderà per il sostegnoall’occupazione 60 mi-lioni di euro aggiuntivi. Aseguire il welfare, con unincremento del fondo re-gionale per la non auto-

sufficienza che va oltre i 400 mi-lioni. «Abbiamo garantito i fondiper il trasporto pubblico locale ei servizi per la mobilità dei citta-dini», conclude Errani.

Una suggestiva immagine del Parco delTrebbia:procede l’iter delle macroaree

PREVISTA L’APPROVAZIONE IN REGIONE ENTRO FINE ANNO

Riforma dei parchi,avanti tuttaanche con tante contestazioni

LIBERTÀMartedì 22 novembre 201126

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21Rassegna Stampa Emilia Romagna del 22 - 11 - 2011

PIACENZA - Libertà 22-11-2011Cronaca di Piacenza

«Incrocio killer,troppi scontri»Allarme di Piazza sull’intersezione via Sanzio-via Vignola■ (guro) Se c’erano criticità ri-teniamo di averle superate. Così,in sintesi, l’assessore alla mobi-lità Pierangelo Carbone, ha spie-gato ieri in consiglio comunalela contrarietà della giunta allamozione con cui Carlo Mazzoni

(Pdl) ha contestato l’eliminazio-ne di una quota di parcheggilungo stradone Farnese. Una po-sizione, quella di Mazzoni, deri-vante dalle lamentele di abitan-ti e commercianti della zona.

PARCHEGGI STRADONE - La mo-

zione è stata respinta dalla mag-gioranza da cui però si è distintoBruno Galvani (gruppo misto)che ha votato a favore con cen-trodestra e Udc (astenuta l’Api).

INCROCIO PERICOLOSO - SempreGalvani ha appoggiato l’allarme

viabilistico lanciato da EdoardoPiazza (Per Piacenza con Reggi)sull’incrocio tra via Sanzio e viaVignola: «C’è un problema ab-bastanza grave, lì le auto vannotroppo forte e ci sono media-mente due incidenti al mese. Diquesto andazzo è probabile checi scappi il morto».

POSTEGGI IN VIA DANTE - Di via-bilità ha parlato anche LorenzoGattoni (Pc Tutta) criticando lestrisce dei parcheggi di vialeDante che, «essendo continue e

non indicando i posti individua-li, fanno perdere molto spazio».

SCUOLE E STOP ALLE AUTO - Car-lo Mazza (gruppo misto) ha con-testato il divieto di parcheggiodavanti alla scuola Giordani nel-le ore di entrata e uscita degli a-lunni dalla scuola se paragonatoa quanto avviene in altre situa-zioni analoghe come davanti al-la scuola Alberoni dove, secon-do Mazza, c’è la stessa situazio-ne di parcheggio selvaggio e in-quinamento atmosferico.

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■ Il sì della maggioranza, del-l’Api e di Gianni D’Amo (Piacen-zacomune), l’astensione di cen-trodestra e Udc. Approvazione insicurezza per il consiglio tributa-rio. Nessun voto contrario ieri inconsiglio comunale, anche se al-cuni degli interventi dell’opposi-zione lasciavano presagire più unno che l’astensione. In compen-so è parsa più somigliante a un sìla posizione della Lega. E in effet-ti Massimo Polledri ha definito lasua un’«astensione benevola».

TAVOLO A PIÙ GAMBE - Via liberadunque all’istituzione del tavolo,che ha natura tecnica e consulti-va, dove riunire insieme al Co-mune tutte le realtà con compe-tenze di natura fiscale, così da at-tivare un virtuoso scambio diinformazioni, mettendole in retee organizzando la più efficace a-zione di contrasto all’evasione.L’istituto, ha spiegato l’assessoreal bilancio Luigi Gazzola, è pre-visto fin dal 1945, senza che peròabbia mai trovato grande appli-cazione. A "riesumare" il consi-glio tributario è stata la Finanzia-ria 2011 dando ai Comuni che sene dotano la possibilità di tratte-nere il 33% degli introiti della lot-ta all’evasione fiscale, soglia poialzata al 50%, fino al 100% stabi-lito dalla manovra di agosto.

IL NODO DELLA COMPOSIZIONE - A differenza di altre esperienze,dove i membri vengono eletti dalconsiglio comunale, il consigliotributario predisposto dalla giun-ta già individua chi ne fa parte, ecioè i dirigenti dei servizi comu-nali a vario titolo chiamati incausa nella materia fiscale: com-mercio, urbanistica, edilizia, ana-grafe, polizia municipale. Alle se-dute si ha poi la facoltà di invita-re i responsabili di Agenzia delleentrate, Agenzia del territorio,guardia di finanza, Inps, direzio-ne del lavoro e altri esperti ap-partenenti a ordini professionali.

«CARROZZONI ELETTIVI» - Si èoptato per questa modalità dicomposizione rispetto a quella e-lettiva, ha ribadito Gazzola, per-ché la seconda, dove è stata adot-tata, ha dato cattiva prova, facen-do diventare i consigli tributaridei «carrozzoni politici».

La volontà, ha spiegato l’asses-sore, è una collaborazione tra or-gani dello Stato e comunali conl’obiettivo di recuperare risorsedall’evasione fiscale e contribu-tiva, gravando il meno possibilesul bilancio visto che non si ero-gano compensi né gettoni.

CENTRODESTRA SCETTICO - Ilpunto di divergenza più forte si èrivelato la composizione del con-siglio tributario. Luigi Salice(Pdl), pur chiarendo di condivi-dere lo strumento, ha ammonito

dal rischio di incompatibilità, ocomunque di inopportunità, incui potrebbero trovarsi i suoimembri: «Metterci dentro i desti-natari delle risorse poi recupera-te configura un potenziale con-flitto di interessi».

DATI SENSIBILI - Sulla falsariga diSalice, che preferirebbe che icomponenti siano eletti dal con-siglio comunale («La vostra è unastrada che svilisce l’assemblea»),si sono espressi anche SandroBallerini (gruppo misto) che vedeil «pericolo di un’azione persecu-toria, da inquisizione, nei con-fronti dei contribuenti», CarloMazzoni (Pdl) e Carlo Mazza(gruppo misto) che ha motivatola sua non partecipazione al votocon i «mille dubbi» sul nuovo or-ganismo che «mi pare nasceresolo per ragione di incassi». EMarco Tassi (Pdl) ha ammonitodall’utilizzo di dati sensibili daparte degli uffici comunali.

POLLEDRI BENEVOLO - Toni di-

versi, si diceva, nell’intervento diPolledri: «Qui non è che c’è la de-lazione, piuttosto “segnalazioniqualificate”» con scambio «biu-nivoco» fra il Comune e i sogget-ti deputati all’attività di accerta-mento come Agenzia delle entra-te e guardia di finanza. L’onore-vole leghista ha ascritto al federa-lismo fiscale varato dal governoBerlusconi il merito di un mec-canismo che però è «virtuoso so-lo se si realizza un vincolo solida-ristico e morale» tra ciò che si re-cupera dall’evasione e l’utilizzoche di quelle risorse farà l’entelocale: «Se io mi accorgo che con-tinuando a evadere pregiudico amio nipote di avere l’asilo, eccoche la cosa funziona, se invece ifrutti della capacità di accerta-mento del Comune finiscono aRoma il sistema si rompe».

LE RASSICURAZIONI DI GAZZOLA - Gazzola ha replicato invitando atenere conto di «qual è l’interes-se tutelato», ossia «l’equità fisca-

le, l’interesse di chi le tasse le pa-ga». Dopodiché, il consiglio tri-butario «non ha potere decisio-nale, si chiede ai Comuni di met-tere a disposizione ogni elemen-to utile» per valutare la coerenzatra dichiarazioni dei redditi e te-nore di vita dei contribuenti.Quanto alla composizionedel’organismo, Gazzola ha ga-rantito sulla legittimità della mo-dalità prevista. E sui dati sensibi-li, «se fosse un organismo eletti-vo darebbe forse più garanzie disegretezza rispetto a una compo-sizione con i dirigenti comunali?», si è chiesto retoricamente.

PUBBLICI I REDDITI DELL’AULA - «Se il Comune contribuisce a sni-dare chi evade è un bene», haconsiderato Gianpaolo Crespoli(Api) spalleggiato da Gianni D’A-mo e da Guglielmo Zucconi (PcTutta) che ha annunciato unamozione «per rendere pubblici iredditi dei consiglieri comunali».

Favorevole anche PierangeloRomersi (Pd) che ha però teso lamano ai critici prendendo «l’im-pegno a verificare future modifi-che» per migliorare il funziona-mento del consiglio tributario.

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

Via al consiglio tributario:più dura la vita degli evasoriSì di maggioranza, Api, D’Amo al tavolo con le agenzie fiscaliIl centrodestra e l’Udc si astengono: rischi di incompatibilità

Da sinistra:Ballerini,Polledri e Mazzoni (foto Cravedi)

■ «Creare le condizioni af-finché a Piacenza nasca la fi-liera industriale del riciclo». E’questo il messaggio lanciatoda Marco Mazzoli, durante laserata “Piacenza: salute, am-biente e rifiuti”, un incontro didialogo e ascolto organizzatonell’ambito della campagnaper le primarie del centrosini-stra. Relatori dell’appunta-mento l’ex presidente dell’Or-dine dei Medici di Piacenza,Giuseppe Miserotti, e il ricer-catore universitario AlbertoBellini, già assessore all’am-biente del Comune di Forlì.Tanti i temi affrontati nel cor-so della serata, in particolareil “nodo delle combustioni”,con riferimento agli inceneri-tori, sviluppato sotto il profilodella tutela della salute da Mi-

serotti, e la gestione dei rifiuti,con interessanti chiavi di let-tura proposte da Bellini. «Inquesti anni il lavoro in fatto diraccolta differenziata è statopositivo, anche grazie alla col-laborazione dei cittadini, chehanno capito l’esigenza e l’im-portanza di vivere in un am-biente migliore, - ha sottoli-neato Mazzoli - ma visti i nu-meri che sta raggiungendo laraccolta differenziata, dobbia-mo pensare a come crearneun vantaggio economico per ilterritorio. Dalle crisi nasconosempre problemi e nuove op-portunità, la gestione dei rifiu-ti può diventare un volano peruna parte del nostro sistemaindustriale».

Considerazioni a cui si ag-giungono proposte operative:

«Il settore del riciclo è un set-tore di attività economica chein Germania e in Olanda gene-ra reddito - ha proseguitoMazzoli -, dunque è un’attivitàin cui non deve essere coin-volto solamente l’assessoratoall’ambiente, ma anche l’as-sessorato alle attività produtti-ve, che dovrà promuoverlo efacilitare la localizzazione diimprese, naturalmente in areegià destinate e senza ulterioreconsumo di suolo». E per farequesto, la sinergia che dovrànascere sarà quella con ilmondo universitario locale:«Serve promuovere convegnidi studio e di ricerca in spazi,come ad esempio lo UrbanCenter - ha concluso il candi-dato alle primarie del centro-sinistra -, anche perché Pia-cenza può vantare due impor-tanti sedi universitarie, il Poli-tecnico e l’Università Cattoli-ca, che potrebbero sicura-mente portare valoreaggiunto».

AMBIENTE E SALUTE - La proposta di Marco Mazzoli

«A Piacenza deve nascerela filiera industriale del riciclo»

Workshop sull’economia solidale:«Cooperazione esperienza unica»

Folto pubblicoper i lavori delquartoworkshopsull’economiasolidale(foto Lunini)

■ Si sono svolti ieri in una sa-la gremita di pubblico i lavori delIV workshop sull’Economia so-lidale organizzato da Centro stu-di di politica economica e mo-netaria “Mario Arcelli” e dal Ce-spem (centro studi di politica e-conomica e mo-netaria), chehanno avuto alcentro le pro-blematiche delmondo dellacooperazione,anche in vistadell’aperturadell’Anno internazionale dellacooperative proclamato da Onu.La mattinata, che è stata intro-dotta da Francesco Timpano di-rettore del Cespem, ha avuto ilsuo momento di approfondi-mento scientifico con la relazio-

ne di Luigi Campiglio, professo-re ordinario di politica Economi-ca dell’Università Cattolica.Campiglio è partito da un’anali-si statistica sul sistema produtti-vo italiano per poi arrivare almondo della cooperazione: «Nel

nostro Paese –ha detto il pro-fessore – assi-stiamo ad unacrescita del pe-so percentualedelle impreseclasse 0 – cioèquelle senza di-

pendenti – e delle microimpre-se, alla quale fa da controcantola scomparsa della grande im-presa».

Sul fronte della cooperazioneinvece, il professore ha chiaritocome sia caratterizzante ed as-

solutamente originale il fattoche a monte dell’impresa vi sial’intenzionalità di lavorare insie-me per ottenere un bene comu-ne: «E’proprio la scelta intenzio-nale – ha sottolineato il docente– che differenzia e rende unical’esperienza della cooperazioneda qualunque altra di mercato».

E proprio alle prospettive del-la cooperazione in questo deli-cato momento di crisi è stata de-dicata la tavola rotonda della se-conda parte della mattinata mo-derata da Michele Dorigatti, re-sponsabile dell’Ufficio StudiCooperazione Trentina, che stacollaborando ad ACI, alleanzadelle cooperative italiane, un or-ganismo costituito apposita-mente per promuovere l’integra-zione tra le due grandi centralicooperative italiane Legacoop e

Confcooperative, che in Trenti-no si sono già fuse, dando vita adun unica realtà. «La cooperazio-ne – ha sottolineato il presiden-te nazionale di Legacoop, Giulia-no Poletti – è da sempre dallaparte del cittadino e da semprecollabora molto strettamentecon le comunità locali. Per que-sto è naturale che in un periododi difficoltà la scelta sia quella diprivilegiare il lavoro e ridurre la

redditività. Certamente il mo-mento è difficile: l’Italia è già piùpovera. E la soluzione di questacrisi, che non sarà breve, nonpuò essere solo economica: oc-corre ridefinire i modelli di vitaanche a livello culturale e torna-re a promuovere quel protagoni-smo sociale che porta i cittadiniad assumersi impegni per la co-munità».

Mol

Alla CattolicaL’incontro di ieri è statoorganizzato dal CentroArcelli e dal Cespem

BRUNO GALVANI (MISTO)

«La nuova sede Mapsia accessibile ai disabili»■ La futura sede della Mapabbia l’accessibilità per i disa-bili. E’ la richiesta di BrunoGalvani (gruppo misto) allaluce della recente presenta-zione del progetto della nuovasede della Motonautica di Pia-cenza. Meglio che il problemasia affrontato e risolto sin daprincipio piuttosto che rinvia-to, ha osservato Galvani che èanche presidente dell’Anmil.

CARLO MAZZA (MISTO)

«Una caduta di stilequegli assessori pro Dosi»■ «Una caduta di stile enor-me». Così ha giudicato CarloMazza (gruppo misto) il pub-blico intervento di gran partedella giunta comunale sabatoscorso alla convention di pre-sentazione della candidaturadell’assessore Paolo Dosi alleprimarie del centrosinistraper il Pd. «C’erano sei decimidella giunta, se avesse parteci-pato anche il sindaco Reggi,sarebbero stati sette. Sul pia-no etico non è una bella co-sa», ha sostenuto Mazza.

Campus Day al Raineri◗◗ Oltre un centinaio di studenti delle medie dellaprovincia che assieme ai loro genitori hannopartecipato ai laboratori interattivi proposti nelledue giornate del campus day al campus "Raineri -Marcora".Particolarmente soddisfatta della buonariuscita dell’iniziativa la dirigente scolastica TeresaAndena che ha sottolineato come esista un grandeinteresse da parte dei ragazzi verso il mondo dellescienze,dell’ambiente,della natura e degli animali.

Un momentodell’iniziativa

al RaineriMarcora

Brevi dall’aula

Consigliocomunale

LIBERTÀMartedì 22 novembre 201118

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(ER) PROVINCIA BOLOGNA. VARIAZIONE DI BILANCIO DISCUSSA AL BUIO -2-

(DIRE) Bologna, 21 nov. - Per quanto riguarda l’assestamentoapprovato dal Consiglio, “si tratta di una variazioneobbligatoria che dobbiamo adottare entro il 30 novembre”, spiegal’assessore al Bilancio, Maria Bernardetta Chiusoli, per“registrare gli ultimi cambiamenti intervenuti prima di procederecon il consuntivo 2011”. Una manovra “non impegnativa”, assicuraChiusoli, caratterizzata in particolar modo da un calo di 9,2milioni di euro da registrare sulle entrate correnti, a causa diuna riduzione di trasferimenti regionali a sua volta determinatada minori entrate dal Fondo sociale europeo. Un calo di entratecompensato, solo in parte, da maggiori entrate per 2,4 milioni dieuro (sempre regionali) per le politiche a sostegno del lavorodelle persone disabili. Sul fronte investimenti, invece, la Provincia registral’arrivo di 1,8 milioni dal ministero delle Infrastrutture per lariduzione del rischio sismico nelle scuole: “Registriamo iltrasferimento ma i soldi non li abbiamo ancora incassati”,avverte pero’ l’assessore di Palazzo Malvezzi.áLa delibera passacon i voti di Pd, Fds, Idv e di Francesco Pagnetti del gruppomisto. Votano contro, invece, i consiglieri di Pdl, Lega, Fli,Udc e Floriano Rambaldi del misto.

(ER) COMUNE BOLOGNA. FRONDA ANTI-RADIOHEAD NEL CENTROSINISTRAIDV ALL’ATTACCO, MANDINI: P.MAGGIORE NON ADATTA E COSTA TROPPO

(DIRE) Bologna, 21 nov. - C’e’ un fronte anti-Radiohead nel cuoredella stessa maggioranza di centrosinistra che amministraBologna. Dubbi e perplessita’ sul grande evento del prossimo 3luglio in piazza Maggiore attanagliano anche l’Idv, che li haespressi questa mattina per bocca del proprio coordinatore(nonche’ consigliere regionale) Sandro Mandini. “Perplessita’ neabbiamo anche noi”, ha detto Mandini su Radio Tau. In primoluogo, “non riteniamo il luogo adatto a questo tipo dimanifestazione: il Crescentone deve essere un luogo in cui lagente s’incontra e puo’ godere anche di spettacoli, ma devonoessere spettacoli accessibili e popolari”, avverte. “A questiprezzi (i biglietti sono in vendita a 50 euro, ndr) diventa undiscorso diverso, diventa una manifestazione musicale come se nefanno tante altre e a quel punto sarebbe piu’ opportuno svolgerlanei luoghi deputati, puo’ essere il Parco nord, puo’ essere lo

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stadio”. Insomma, per i dipietristi i “posti non mancano per farequeste cose”. Ma c’e’ un altro motivo per cui i dipietristi, terza forzadella maggioranza in Comune, non esultano per il colpaccio messoa segno dall’assessore alla Cultura Alberto Ronchi. “In questomomento in cui il Comune ha tagliato risorse per colpa dei tagliche il Governo ha fatto sugli enti locali ho anche un po’ didubbi sul fatto che valga la pena spendere 100.000 euro dallecasse comunali per questo tipo di evento- dice Mandini- Credo chesi possa, in questo momento particolare, dirottare quelle risorseo impegnarle per piu’ eventi”. (SEGUE)

(ER) BOLOGNA. IL PD RESTA SOLO A DIFENDERE IL PEOPLE MOVERIN CONSIGLIO SU ODG MINORANZE ASTENSIONE SEL, NON VOTO IDV

(DIRE) Bologna, 21 nov. - Il Pd resta solo nella difesa delPeople Mover: al momento di decidere sulla richiesta di stopall’opera, solo i democratici votano contro, mentre l’Idv sceglieil non voto e Sel l’astensione. Cosi’ si divide la maggioranza inConsiglio comunale, in attesa di una nuova seduta di commissioneper dissipare i dubbi, ma anche senza dimenticare che sabatoscorso sono state depositate a Palazzo D’Accursio 3.700 firme chechiedono una istruttoria pubblica sull’infrastruttura. L’ordinedel giorno redatto dal Movimento 5 stelle per fermare i lavori,appoggiato dalla Lega Nord, dal Pdl e della Lista Aldrovandi,viene dunque bocciato per pochi voti. In aula, i ‘no’ allo stopdell’opera sono 17 del Pd, tre le astensioni di Sel, uno il nonvoto dell’Italia dei Valori. Movimento 5 stelle, Pdl, Lega eStefano Aldrovandi vota compatta: 14 i ‘Si’’. Non mancano i momenti di accese discussioni, sia tra iconsiglieri che col pubblico. Una ventina di esponenti delcomitato “No People Mover” ascoltano il dibattito e non fannomancare commenti, anche pepati. In cinque con una maglietta sucui c’e’ scritto appunto ‘No people mover’ si alzano in piedi erestano cosi’ fino al voto dell’odg. (SEGUE)

(ER) BOLOGNA. IL PD RESTA SOLO A DIFENDERE IL PEOPLE MOVER -2-

(DIRE) Bologna, 21 nov. - Il documento portato oggi in Consiglio,aggiornato dopo il deposito delle firme del comitato No Peoplemover, e’ stato emendato dai grillini, che infatti, tenendo conto

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della richiesta di istruttoria pubblica, chiede alla Giunta difermare i lavori fino alla fine di questa procedura (previstadall’articolo 12 dello Statuto del Comune). Ma anche di fare unaverifica sull’ingresso dei soci pubblici. E sembrano essere questi, alla fine, i punti sui quali sia Idvche Sel decidono il loro non voto e l’astensione. Anche perche’ idipietristi da tempo chiedono alla Giunta di sciogliere alcunidubbi. Come afferma in aula il capogruppo Pasquale Caviano,nell’annunciare la sua non partecipazione al voto, “auspichiamoun approfondimento e dei chiarimenti affinche’ il progetto abbiatutte le garanzie”. Nel sostenere ancora la centralita’ dell’Sfme la richiesta che “il People mover non sia fatto a discapitodella ferrovia”, invece, Lorenzo Sazzini (Sel) ricorda che “lacommissione sia il luogo opportuno per parlarne, ma li’ devonoarrivare le risposte”. Innumerevoli i dubbi posti dal redattore dell’odg MassimoBugani (M5s) che chiama in causa i consiglieri di maggioranza che“hanno cambiato le loro dichiarazioni” e parla di una “incertezzatotale sul People mover”: dalla concessione che sarebbe salita da35 a 40 anni, all’aumento degli interessi chiesti dalla banche;dal numero di passeggeri che “sono cambiati quattro volte nelleprevisioni”, alla solo annunciata presenza di soci privati colrischio di far partire un’opera senza conoscerne lasostenibilita’ economica. Alla maggioranza Bugani dice: “Fatequesto regalo alle forze di opposizione, fate il Peoplemover...”.(SEGUE)

(ER) BOLOGNA. IL PD RESTA SOLO A DIFENDERE IL PEOPLE MOVER -3-

(DIRE) Bologna, 21 nov. - A Bugani fa eco il capogruppo del PdlMarco Lisei, che rinomina l’infrastruttura il ‘Pd mover’: “Losappiano tutti che e’ il Pd a volerlo, cosi’ se e’ una ciofeca neavrete la responsabilita’”, attacca. Anche il capogruppo ManesBernardini e’ convinto che “ci siano tutti i motivi per dire dino”. E anzi, a chi parla di una nuova alleanza tra ilcentrodestra e i grillini Lisei replica che “e’ data dalbuonsenso” “a quanto pare ha fatto tremare le gambine a Sel e hafatto riflettere l’Idv”. A difendere il People mover, seppur non cosi’ fermamente, c’e’il democratico Maurizio Ghetti, che nel ricordare di aver gia’avuto molti chiarimenti dalla Giunta, pone la questionedell’assetto societario e del “superare i dubbi su chi dovrebbeentrare”. Molto piu’ convinto sembra essere il collega Claudio

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Mazzanti, che scende nell’arena battibeccando a lungo conPatrizio Gattuso (Pdl), e che indica la monorotaia come“necessaria” visto che e’ l’unica opera rimasta, in un assettoche prevedeva diverse infrastrutture. “Bene approfondire-chiarisce Mazzanti- ma non fermiamo anche questa”. Ci prova ancheil capogruppo Pd Sergio Lo Giudice, il quale torna sul fatto cheun’opera di “trasparenza e verita’” da parte del Comune sulPeople mover e’ stata fatta e continuera’ ancora. Ma “sospendereadesso porterebbe un aggravio dei costi”. Durante tutta ladiscussione dal pubblico sono arrivati molti commenti e anchequalche offesa: “Non verrete rieletti”, hanno urlato quelli delcomitato; “serve la carta firmata non le dichiarazioni allastampa”, ha detto un altro riferendosi all’ingresso dei sociprivati. Alla fine, quando l’odg e’ stato bocciato, e’ volatoanche un “irresponsabili, buffoni”, con l’immancabile striscione“No People mover”.

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MODENA - Gazzetta 22-11-2011MODENA - Gazzetta 22-11-2011