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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 11 FERRARA________________________________________pag. 12 PARMA___________________________________________pag. 14 - 14 REGGIO E._______________________________________pag. 15 - 20 MODENA________________________________________pag. 21 - 24 PIACENZA______________________________________pag. 25 - 28 AGENZIE________________________________________pag. 29 - 31 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 7-10-2011

Rassegna del 7-10-2011

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Rassegna del 7-10-2011

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Page 1: Rassegna del 7-10-2011

BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 11

FERRARA________________________________________pag. 12

PARMA___________________________________________pag. 14 - 14

REGGIO E._______________________________________pag. 15 - 20

MODENA________________________________________pag. 21 - 24

PIACENZA______________________________________pag. 25 - 28

AGENZIE________________________________________pag. 29 - 31

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 7-10-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Corriere copertina

Riapre l’Esprit Nouveau. Dopo anni diinagibilità torna al pubblico il gioielloarchitettonico progettato da LeCorbusier, e costruito per iniziativadegli architetti della rivista Parametrodavanti all’ingresso della Fiera nel 1977.Sarà gestito per otto anni dalla Regionee diventerà un Urban Center territorialee spazio espositivo aperto alle visite. Inanteprima un viaggio all’interno.

A PAGINA 12

Figurine

L’intervista

P aolo Nanni dell’Italia dei Valorisi è duramente scagliato contro

l’ingaggio «one shot» di KobeBryant da parte della Virtus. Etutto questo perché Bryant parlal’italiano molto meglio di Di Pietro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Kobe da pazzi

I piani per il tour

di LUCA BOTTURA

http://figurine.corrieredibologna.corriere.it/

Sotto a un treno

L’INCURIA DELLA CITTÀDopo il crollo

Riapre l’Esprit Nouveau:chiuso da anni, ecco com’è

Gruppi (Cgil):«Punto di non ritornoMerola non fotocopile politiche di destra»

di PIER LUIGI CERVELLATI

Inchiesta,la Stavecoal setaccio

La palazzina di Le Corbusier in Fiera

Già pronti i bigliettiE l’Unipol prenotaKobe in via Farini

A PAGINA 3

«Rivivere» in via Torleone

IL BEN ESSEREE IL BEN AVERE

Post it all’Apple store«Ci mancherai, Steve»

La Procura apre un’inchiestasul crollo del cornicione allaStaveco e incarica i vigili delfuoco di controllare tutto ilperimetro, esterno e interno,dell’ex caserma perverificarne le condizioni edevitare, soprattutto, altricedimenti.Intanto dalsettoreLavoripubblici delComunefanno sapereche,dall’iniziodell’anno, sono state emesse25 ordinanze per la tuteladell’incolumità pubblica inrelazione a problemi distaticità degli edifici.

A PAGINA 5 Espositodi MARCO MADONIA

Guida 2012: Vicolo Colombina new entry

di PIERO DI DOMENICOdi HELMUT FAILONI

La morte di Jobs

A PAGINA 10

Addio patto salva-assunzioni,i sindacati contro il Comune

Mercoledì sarà una serata tributo per Kobe Br-yant. «Un’amichevole ci permette di vendere i di-ritti tv senza dividerli con la LegaBasket», fa sa-pere Sabatini. Il contratto non è ancora firmato,sarebbe stato molto difficile tesserare il numero24 per il campionato entro lunedì. Il costo del-l’operazione salirebbe a 2,3 milioni di dollari.

A PAGINA 10 Aquino

Niente match in campionato,basta un’amichevoleMa ora Bryant alza il prezzo

La libreria con lo psicologo:«Qui curiamo crisi e lutti»

Si uccidea 14 anni,aveva presoun brutto voto

Ristoranti, i voti dell’Espresso:un debuttante tra i soliti noti

«U n degradotale, qua-l e f o r s en o n h a

mai conosciuto nella suastoria recente» ha affer-mato il cardinal Caffarra,È il «segno di un disinte-resse per la propria cit-tà». È sinonimo di «estra-neità al bene comune». Èvenuta meno, insiste ilcardinale nella sua tantoincisiva quanto appassio-nata omelia per la festadel patrono, «l’amicizia ci-vile intesa come forza diintima coesione sociale».«L’amicizia civile non ba-sta, sottolinea il cardina-le. Non basta infatti evita-re che il bene comune siaavvertito comemeno «in-teressante del proprio in-dividuale profitto».È indubbio che a Bolo-

gna, come in molte altrecittà, ma forse più che inaltre, si è spento quel«coinvolgimento operati-vo di tutti per il bene co-mune» che aveva caratte-rizzato la ricostruzione ela formazione della nuo-va città. L’aspirazione aun «ben essere» dei citta-dini, si è trasformata nel-la ricerca, spesso esaspe-rata, del «ben avere» indi-viduale. Alla scena urba-na — intesa come luogodi convivenza, di vita —abbiamo sostituito il no-stro appartamento. Sem-pre più confortevole.Sempre più grande. Sem-pre più isolato. Ci chiudia-mo dentro, credendo disfuggire al degrado. Noncapiamo che per realizza-re veramente un «den-tro», ci si deve aprire al«fuori». Ci si deve rappor-tare con l’altro, perché lacittà continui a essere un«bene comune».Una città quando fini-

sce di essere patrimoniodi tutti non è più una cit-tà. Non è più un luogo diconvivenza, d’interscam-bio, di sussidiarietà. Il de-

grado a Bologna si è ac-centuato con il rigetto del-la manutenzione e l’inca-pacità di pianificare. E lospreco, l’abbandono deifabbricati, il consumo del-le risorse, barattato comeoccupazione, lavoro, hainciso non poco sul disin-teresse per l’assetto dellacittà: dallo stravolgimen-to delle strade per dar spa-zio allo sventurato Civis,alle nuove inutili infra-strutture — People mo-ver, Passante Nord — lacui gestione e manuten-zione ricadrà sull’indebi-tamento delle ammini-strazioni pubbliche. L’in-teresse verso l’espansio-ne, l’allargamento dell’ur-banizzato oltre le reali ne-cessità, ha causato un au-mento progressivo del co-sto della gestione urbanae di conseguenza del co-sto della vita.La riduzione dei servizi

pubblici, dall’istruzionealla mobilità, si traducenella perdita progressivadel bene comune «città».Ascoltando Caffarra misono venuti in mente al-tri cardinali. Nella Bolo-gna pontificia — nella ri-correnza del decennaleEucaristico della Parroc-chia, gli «addobbi» —era obbligo dei proprieta-ri di un fabbricato, ripara-re il tetto, rifare gli intona-ci e soprattutto, mantene-re in ottimo stato il porti-co. Proprietà privata diuso pubblico. Negli statu-ti di altre città (a esempioSiena) era responsabilitàdi chi governava «avere acuore massimamente labellezza della città, per ca-gione di diletto e allegrez-za ai forestieri, per onore,prosperità e accrescimen-to della città e dei cittadi-ni». Il crollo anche parzia-le di un fabbricato, causa-to dall’incuria del proprie-tario, era considerato undisonore per tutta la città.

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L’Apple store di via Rizzoli è stato meta ieri di un mestopellegrinaggio di fan con post it e fiori per Steve Jobs. IlComune: potremmo organizzare un evento per ricordarlo.

A PAGINA 6 Giordano

La Procura interviene

di FERNANDO PELLERANO

Si apre uno scontro durissimo tra Comune e sindacati sugli appalti e sul-la clausola sociale. L’assessore Nadia Monti annuncia che il protocollo fir-mato da Cofferati nel 2005 e che prevede l’obbligo di riassunzione del perso-nale se cambia un appalto è «illegittimo».Scoppia l’ira dei sindacati per i quali si apre «un enorme problema politi-

co». Poi l’assessore in parte precisa spiegando di voler comunque, d’accor-do con i sindacati, introdurre meccanismi per salvaguardare il personale.L’Ance: «Il Comune ha ragione, questo modello confliggeva con la legalità».

A PAGINA 2 Romanini

Sabatini lo vuole in campo mercoledì sera

Più che una libreria specializzata«una clinica di strada», come la de-finisce la curatrice Francesca Bona-relli, visto che in alcune mattinatesarà disponibile gratuitamenteuno psicologo, pronto a dare con-forto su come affrontare situazionipersonali di crisi, dall’elaborazionedel lutto alla perdita del lavoro. È lalibreria «Rivivere» dell’associazio-ne del professore Francesco Cam-pione. Inaugura domani in via Tor-leone.

A PAGINA 14

Il ristorante La Francescana di Mo-dena (chef Massimo Bottura) restasempre il numero uno, con il massi-mo dei voti mai elargiti.

È soprattutto una conferma l’edi-zione 2012 della Guida ai ristorantide L’Espresso che, in città, premia so-prattutto lo chef Haverkock dell’hotelI Portici e Max Poggi del Cambio chedebutta con Vicolo Colombina. Trion-fatori anche in provincia: il ristoranteMarconi a Sasso Marconi affidato allacucina di Aurora Mazzucchelli.

A PAGINA 13

Un quattordicenne di Pra-to si è tolto la vita all’alba diieri sdraiandosi sulle rotaiedella Bologna-Rimini, a Mi-randola di Ozzano. Il ragazzi-no è stato travolto da un tre-no in transito.Il giorno prima aveva preso

a scuola un brutto voto inma-tematica. Prima di sparire, halasciato ai genitori— la mam-ma veterinaria a Prato e il pa-dre titolare di un negozio a Bo-logna — un biglietto nel qua-le ha scritto che aveva inten-zione di farla finita lanciando-si dalla Torre Asinelli. Il papà,distrutto, ha detto: «Il bruttovoto? Forse il motivo scate-nante, ma la ragione non puòessere soltanto questa».

A PAGINA 8 Buono, Rotondi

La starKobeBryant

Appalti, cancellata la norma sul riassorbimento automatico dei lavoratori. È bufera

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VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011 ANNO V - N. 238 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE - Via Baruzzi, 1/2 - 40138 Bologna - Tel 051-3951201 - Fax 051-3951251 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Corriere

‘‘ Definita anche«clausola di

solidarietà», è quellaparte dell’intesa trasindacati e Comune cheprevede l’assorbimentoautomatico deilavoratori dell’aziendache perde un appalto daparte dell’azienda chesubentra. La nuovanormativa sullamateria, il decretolegislativo 163 del 2006,non prevede più questaregola.

Alberani (Cisl)Inaccettabiledisdettare il pattosalva-assunzioniOra si apre unproblema enorme

L’assessore Monti: «Siamo esposti ad annullamenti delle gare»

Fornituredi cancelleria,scontroPdl-Altercoop

Nadia MontiNon possiamolimitare la libertàdi un’impresa,troviamo piuttostomeccanismi premiali

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Economia e politica

La parola

Preziosi (Ance)Giusto cheil Comune si tuteli,ora come orale aziende possonofare ricorso al Tar

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«Prezzi gonfiati»

Clausola sociale

Si apre uno scontro durissi-mo tra Comune e sindacati su-gli appalti e sulla cosiddettaclausola sociale. Un aspettoapparentemente tecnico madi fortissima rilevanza politi-ca. L’amministrazione spiegainfatti che il protocollo firma-to nel 2005 dalla giunta Coffe-rati è carta straccia sul temadella clausola di solidarietàperché non si possono impor-re le assunzioni e solleva cosìle ire dei sindacati per i quali«si apre un enorme problemapolitico».I fatti. Ieri l’assessore comu-

nale alle Attività Produttive,Nadia Monti ha definito «ille-gittima» quella parte dell’inte-sa del 2005 che prevede l’as-sorbimento automatico dei la-voratori dell’azienda che per-de l’appalto da parte di quellache subentra. «Non possiamolimitare la libertà di un’impre-sa che ha vinto un appalto, sipossono però prevedere deimeccanismi premiatori, maaprioristicamente non si puòimporre ad un’impresa di as-sumere i lavoratori, lo dice ilcodice degli appalti». La rea-zione sindacale a caldo è du-rissima. «Si apre un problemapolitico grosso come una casa— ha detto il segretario dellaCisl di Bologna, Alessandro Al-berani — ed è inaccettabileche un assessore prenda posi-zione contro il punto più im-portante di quel protocollo.Sono basito che in commissio-

ne, mi chiedo se per conto delsindaco o della giunta, l’asses-sore si prenda la responsabili-tà di mettere in discussione laclausola sociale. Tra l’altro ègrave che noi apprendiamoqui prima che dal sindacouna cosa che stravolge un do-cumento sottoscritto dopomesi e mesi di lavoro». Anco-ra più netta la posizione dellaCgil: «Disdettate il protocollo—ha sfidato la giunta il segre-tario della Cgil, Danilo Gruppi(vedi intervista a fianco) —noi ci regoleremo di conse-guenza. Chiunque però puòcomprendere cosa significa di-sdettare un accordo con i sin-

dacati su una materia così de-licata».Poco dopo è arrivata la pre-

cisazione di Monti che chiari-sce meglio il suo pensiero.«Evidentemente, nonostanteabbia ripetuto più e più volteil concetto, non sono statecomprese appieno le mie pa-role. Leggo con sincero ram-marico della polemica scaturi-ta coi vertici dei sindacati.Nessuno e ribadisco nessunovuole disdettare il protocollofirmato nell’era Cofferati. Ilproblema è solo uno: l’artico-lo 6 di quel protocollo, cosìper come è stato scritto, puòcreare gravi problemi, fino a

rendere nulla una gara d’ap-palto. Dunque è necessariotrovare un’altra formula». Eancora: «È necessario riunirsiattorno ad un tavolo tutti as-sieme e senza polemiche, percreare un protocollo unicochemantenga inalterate le ga-ranzie sindacali, formulando-le però nella forma più corret-ta ed inattaccabile possibile,tutto questo per garantire, elo ribadisco, i lavoratori».Monti ha naturalmente indi-rizzato la discussione su unterreno più accettabile per isindacati, ma la sostanza noncambia perché per le organiz-zazioni dei lavoratori il pas-

saggio dall’obbligo della clau-sola sociale all’introduzionedi meccanismi premiali non èpropriamente indolore.Il tema interessa soprattut-

to il settore dei servizi ma an-che quello delle imprese di co-struzione. «Il decreto legislati-vo 163 del 2006— spiega il di-rettore dell’Ance, CarminePreziosi — non prevede laclausola sociale. E quindi è ve-ro quello che dice l’assessoreMonti». Per sintetizzare: il co-dice degli appalti non vieta laclausola sociale, semplice-mente non ne parla. La nor-ma dunque può essere lettain diversi modi. «Diciamo cheun’impresa che facesse ricor-so al Tar contro la clausola so-ciale — sintetizza Preziosi —potrebbe ragionevolmentevincere. E quindi è giusto cheil Comune si tuteli».Più in generale, però, per

l’associazione dei costruttoriil comportamento dell’ammi-nistrazione è opportuno.«Purtroppo nel modello con-sociativo bolognese ci sonodelle cose che confliggonocon la legalità. Mi sembra evi-dente che un’impresa che par-tecipa ad un appalto vogliasvolgere il lavoro con il pro-prio personale». Una cosasembra certa: l’argomento ter-rà banco nelle prossime setti-mane.

Olivio [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Appalti, via la clausola socialeÈ bufera sindacale sul Comune

Cancelleria salata, a prezzi«assolutamente fuorimercato». Il consiglieredel Pdl LorenzoTomassini, accompagnatodai colleghi del gruppo,punta il dito contro ilcontratto di fornitura chelega Palazzo d’Accursio adAltercoop. Per gli articolida ufficio non inclusinell’accordo conIntercenter, sostiene ilberlusconiano mostrandouna lista di 119 prodotti,la cooperativa applica alComune prezzi maggioratidi circa il 35% rispetto aiprodotti acquistabili viaInternet. Più cari anche diquando Altercoop vende aiprivati: «Anche se dichiaradi applicare uno scontodel 45,8%». Un esempio?«Una scatola di puntimetallici costa al Comune49 centesimi di euro, sulweb invece costa 20centesimi e la stessaAltercoop la vende aiprivati a 24 centesimi». Ladifesa della cooperativa, ilcui contratto scadrà a fineanno, arriva dal direttorecommerciale PaoloSebartoli. «Quei prodottisono extra rispetto allalista di 130 articoli su cuisi concentrava lavalutazione economicadella gara. Erappresentano unapercentuale bassissimadelle richieste delComune». La vicesindacoSilvia Giannini, pronta arispondere in aula al Pdl,annuncia però «verificheper i prossimi giorni».

Francesco Rosano© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Primo Piano Venerdì 7 Ottobre 2011 Corriere di BolognaBO

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Corriere

La «Kobe Night» di mercole-dì prossimo sarà un tributo alcampionissimo dei Los Ange-les Lakers, ma senza i due pun-ti in palio. Non sarà infatti unagara valida per il campionato,quella della prossima settima-na, ma un’amichevole di gran-de lusso con la Benetton Trevi-so nella quale poter ammirareda vicino il più forte giocatoredel mondo con la maglia bian-conera. La tempistica strettissi-ma per firmare un contrattoche ieri sera non era ancorastato siglato (i contatti fraSabatini e l’agente di Br-yant sono proseguiti innottata), ritirare il vi-sto nella giornata di og-gi e volare in Italia peril tesseramento entro le12 di lunedì mattina perpoterlo schierare in campio-nato si sono rivelati un ostaco-lo troppo alto. Sabatini haquindi preferito aggirarlo pren-dendosi altro spazio per le trat-tative, per arrivare a chiudereil cerchio soprattutto per quan-to riguarda gli impegni delgiocatori con gli sponsor chene sosterranno l’approdo aBologna: «Sarà una seratatributo per Kobe— sottoli-nea il patron virtussino —.Al momento è questal’eventualità più probabile.Essendo un’amichevole enon una gara ufficiale po-tremo anche vendere i di-ritti televisivi internazio-nali della partita che an-dranno tutti nelle cas-se della Virtus e nonsaranno divisi con laLegaBasket». Si puntaa trasmettere l’eventoin 80 Paesi.Per chi aveva sogna-

to di vederlo sui nostricampi per quarantagiorni, l’amichevolepotrebbe apparire ri-duttiva, ma l’eventosarà comunque me-morabile. E Sabatininon ha ancora rinun-ciato all’idea di pro-lungare la permanen-za di Kobe a Bolo-gna. «A Cadriano —racconta — stiamo la-vorando di giornoper mettere insiemeil denaro necessa-rio a sostenere l’ini-ziativa e di notte peri c o n t a t t i c o nl’agente di Kobe.Abbiamo accetta-to le sue richiesteeconomiche e gliabbiamo inviato un pa-io di proposte per una

sola partita e per quaranta gior-ni, ora aspettiamo il contratto.Intanto sarebbe già splendidoaverlo qui per una partita, poicontinueremo a lavorare per ri-portarlo a Bologna più a lun-

go».Se nella nottata si arriverà al-

la firma, Kobe dovrebbe arriva-re a Bologna domenica sera, ri-manendovi fino a giovedìquando dovrà tornare negli

Stati Uniti. La settimana succes-siva ha impegni già fissati coni suoi sponsor, l’obiettivo è ri-portarlo qui in seguito. Qui siinserisce il lockout: è attesol’annuncio ufficiale del suo

prolungamento. Dagli Usa, pe-rò, trapela che i colleghi di Br-yant non sarebbero contentis-simi di vederlo giocare 40 gior-ni in Italia guadagnando oltre3 milioni di dollari mentre lo-

ro lottano con la Nba per il rin-novo del contratto di lavoro.Anche da qui la scelta di unasola notte, che peraltro consen-tirà alla Virtus di risparmiareun visto in ottica campionato.L’operazione a questo punto

si aggirerebbe sui 2,3 milionidi dollari perché l’agenteavrebbe alzato il prezzo per la-sciare Kobe a Bologna per quat-tro giorni. Dopo aver lavoratoinutilmente sulle istituzioni cit-tadine («Il piatto piange", sot-tolinea Sabatini), il presidentedella Virtus ha trovato l’appog-gio di Legacoop, Unindustria equalche azienda privata comePizzoli. «Con gli sponsor —spiega il patron — copriamo iquattro quinti del costo totale,il merchandising è già pronto.Essendo fuori dal campionato,non abbiamo limiti alle spon-sorizzazioni sulle maglie».

Luca Aquino© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sport

Sabatini: «Un’amichevole per vendere da soli i diritti tv»I costi salirebbero a 2,3 milioni: «Coperti i quattro quinti»

Kobe night senza i due puntiMa l’America alza il prezzo

È tutto pronto anche se manca soloun dettaglio: il BlackMamba. Lamacchi-na d’accoglienza per Kobe Bryant sottole Due Torri è già in fase di lancio. Tutti,però, restano in stand by in attesa che ilnumero 24 prenda la penna in manoper siglare l’accordo che lo legherà allaVirtus per una partita-amichevole contre giorni da passare all’ombra del Net-tuno. Perché il 5 volte campione Nbapotrebbe arrivare in città martedì e re-stare bolognese fino a giovedì.

La pazza idea del patron della Virtus,Claudio Sabatini, ha già messo insiemeuna truppa di convinti sostenitori. Sututti Unipol, la cassaforte del mondo co-operativo che, per cinque anni, ha piaz-zato il suo marchio sopra l’impianto diCasalecchio, la fu FuturshowStationche si chiamerà Unipol Arena. Ieri alcu-

ni fortunati dipendenti del gruppo assi-curativo hanno potuto acquistare in an-teprima i biglietti della gara di mercole-dì contro Treviso. Sono stati i primi adavere in mano il prezioso tagliando.

La prevendita allargata a tutti, se cisarà il match, avverrà nella sede delleVu nere, in tutte le filiali Unipol e, ovvia-mente, anche on line. Se Kobe arrivassein città martedì potrebbe essere lui stes-so a mettersi dietro lo sportello della fi-liale di via Farini per vendere i bigliettidi una serata storica per la pallacane-stro europea. Sabatini dalla vendita deitagliandi conta di ricavare circa 700.000euro. Un bel gruzzolo che, però, non ba-sta a coprire l’esoso cachet (compresodi assicurazione) del Black Mamba cheper scivolare sulle tavole di Casalecchiovorrebbe 2.300.000 dollari.

È una contro il tempo per arrivare albreak even del sogno del Divo Claudio.Unamano consistente la potrebbero da-re i diritti televisivi venduti Oltreocea-no e le imprese della via Emilia, comeTecnogym, che farebbero follie per unacomparsata in azienda del numero 24.Dal canto suo, il Comune è pronto aospitare Kobe a Palazzo d’Accursio perfargli firmare il libro d’onore. Ascom, in-vece, si è resa disponibile a coprire le

spese di logistica per accompagnare ilfenomeno fin sotto le Due Torri.

Nelle file dei pochi intimi semprescontenti ci sono, infine, Lega Nord eIdv. «Il Comune non deve sborsare nédirettamente né indirettamente neppu-re un euro», ha affermato il consiglierecomunale del Carroccio, Manes Bernar-dini. «Manca tutto, le fabbriche chiudo-no, i disoccupati aumentano, pagaredue milioni un cestista è uno schiaffoalla gente», ha affermato il consigliereprovinciale dipietrista, Paolo Natali. Evi-dentemente non sono stati informatiche Kobe, se arrivasse, lo pagherebberoSabatini e i suoi sponsor privati. Luceverde dall’Udc: «L’arrivo di Bryant? Mol-to intrigante», commenta Silvia Noè.

Marco Madonia© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’evento Primi tagliandi già venduti ai dipendenti. Caccia ad altre aziende, sarà un tour di 4 giorni

Idea Unipol: Bryant a fare il bigliettaio

Abbiamo inviatodue contratti, anchequello per 40 giorni:ora tocca a loro

Sarà una splendidaserata tributo,ma insisteremo peraverlo più a lungo

Polemiche politiche

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Altolà da Lega e Idv: il Comunenon si faccia coinvolgereAscom potrebbe pagare perportare la stella sotto le Torri

Numero 24Kobe Bryant,33 anni,dei Los AngelesLakers,è consideratoil più forte cestistadel mondo.Nella foto in altoClaudio Sabatini,patron della Virtus

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10 Venerdì 7 Ottobre 2011 Corriere di BolognaBO

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Corriere

La Guida dell’Espresso loda il Marconi e l’Hotel I Portici

Immaginatevi di presentarvipreparatissimi a un’esame uni-versitario e di prendere 30 e«mezza lode». Ci rimarreste

male. Che significa «mezza lode»?.O me la dai o non me la dai questalode. Chissà cosa penserà MassimoBottura della Francescana di Mode-na del voto (che comunque supervoto è) che gli ha attribuito la nuo-va Guida dei ristoranti de L’Espres-so edizione 2012, presentata ieri aFirenze. Lo chef modenese è statonuovamente incoronato il migliored’Italia con un voto pari a 19,75/20per differenziarlo da Heinz Beck del-la Pergola di Roma che ha 19,5. Esu, caro Espresso, dagli una lodepiena.Ma si sa le guide vanno avanti a

voti e mezzi voti. L’Espresso, da unanno, ha aggiunto al mezzo 1/4 perstaccare Bottura dagli altri. Per ri-manere in regione, un altro grandis-simo riconoscimento è andato allasempre luminosa Osteria del Pove-ro Diavolo di Torriana (Rn) con18/20. Prestigio e smalto alla cucinadell’Emilia Romagna la danno an-che l’intramontabile San Domenicodi Imola a pari merito (17/20) conl’Antica Trattoria del Teatro di Pia-cenza, un altro grandeclassico dell’alta ristora-zione italiana.Passiamo dallo sguar-

do macroscopico sullastrada che da Piacenzaporta a Torriana, a quel-lo microscopico che ri-guarda più da vicino ibolognesi. Che dire,nulla di nuovo sotto ilsole. Qualche variazione «alchemi-ca» di mezzo punto in su o in giùnon cambia la situazione attuale. Siconsideri inoltre il fatto che i voti(non è il caso di posti come la Fran-cescana o Il Canto del bravissimoPaolo Lopriore) vengono attribuitinella stragrande maggioranza deicasi dopo un’unica visita (da annila crisi ha colpito anche il settoreguide...) e non dopo invece dopo di-versi controlli incrociati, come qual-cuno potrebbe (a ragione pensare).Ecco allora i migliori ristoranti

cittadini secondo L’Espresso nuovaedizione. E si tratta soprattutto diconferme (con una new entry: Vico-lo Colombina dell’omonima via, lo-

cale recentemente aperto dallo staffdi Max Poggi del Cambio). Confer-me che partono proprio da Poggi(14.5), chef di indiscutibile talentoche ha sempre lavorato dietro lequinte, lontano dalle luci di ribalta,dall’autopromozione, dal «io sonoil numero uno».L’Espresso ha apprezzato molto

anche la cucina di Guido Have-rkock, da alcuni anni ai fornelli delristorante dell’Hotel I Portici (15)di via Indipendenza. Risalendo lastrada verso il centro all’altezza divia de’ Falegnami, lo storico Cami-netto d’Oro (14) di Paolo Carati conla madre Maria di Giandomenico incucina mostra le sue carte vincenticon piatti di tradizione (tagliatelle,le migliori di Bologna) e di conce-zione moderna, una cantina unica

in città, un servizio ineccepibile inun ambiente che gioca fra design eold style.Salendo ancora per via Indipen-

denza e girando dalle parti di viaOberdan in piazzetta San Simone ilristorante Ciacco (13.5) proponeuna cucina di mare con (anche) ra-re crudità. Si arriva sotto le Due Tor-ri, si percorre Strada Maggiore e infondo si svolta a sinistra (a piediperché è senso unico) giù per viaBroccaindosso per arrivare alloScacco Matto (14) dai fratelli Marioe Enzo Ferrara, ristorante che consi-deriamo fra i migliori in cittá per ge-nuinità dei prodotti, leggerezza del-la cucina, solarità dei piatti. Piatti(si può dire?) di ispirazione e affla-

to mediterraneo, sia di mare che diterra.Chi vuole immergere i propri sen-

si (mettendo da parte per qualcheora i pensieri di colesterolo e trigli-ceridi) nella cucina bolognese contripudi di salumi, tortellini, taglia-telle, cotolette petroniane dovràprenotare un tavolo (è sempre pie-no) all’Osteria Bottega (14) di viaSanta Caterina dove troverete Da-nielone Minarelli, l’oste vero, san-guigno, di quelli che non esistonopiù (Cantarelli style), di quelli checon la loro inesauribile vulcanicitàrisvegliano anche i morti.Altro personaggio bizzarro (l’ag-

gettivo è inteso naturalmente nellasua accezione più positiva) è MarcoFadiga, dell’omonimo Bistrot di viaRialto (voto 13.5), chef di eccellen-za, provocatore instancabile, unodei pochi (forse l’unico) che in cittàha capito che la cucina è anche gio-co. Gioco pieno di piacere per il pa-lato s’intende. Un grande sottovalu-tato da L’Espresso: Gianluca Esposi-to, chef di Eataly (12.5), una delle«mani» più felici della città. Se è ve-ro (e chi scrive ha collaborato conL’Espresso per dieci anni) che laguida dice ai propri collaboratori diguardare solo nel piatto per dare ilvoto, ci sembra davvero un peccatoche sia sfuggito il talento (perché èproprio di questo che stiamo par-lando) dello chef, ammirato dallastragrande maggioranza dei suoicolleghi.Chiudiamo il nostro giro fra le pa-

gine soffermandoci sulla provincia.Trionfa su tutti, anche sulla città,Aurora Mazzucchelli del RistoranteMarconi (16) di Sasso Marconi, unachef in continua ed inesorabile cre-scita: delicatezza e solidità si tendo-no vicendevolmente la mano nellasua cucina fatta di fantasia, ricercae ricordi atavici. Altre certezze. Lacucina di Franco Cimini dell’Oste-ria del Mirasole (14) di San Giovan-ni in Persiceto, quella di AlessandraBuriani del ristorante Buriani(13.5) di Pieve di Cento, e infineL’Antica Trattoria di Sacerno (14) aCalderara, che, nonostante il cam-bio di gestione, è rimasta punto diriferimento per la cucina di mare ela cantina (Champagne e Riesling agogo).

Helmut Failoni© RIPRODUZIONE RISERVATA

Bologna capitale del cake design. Il15 e 16 ottobre Palazzo Isolani e piazzaSanto Stefano ospiteranno «The cakeshow», la prima fiera italiana dedicataalle «torte capolavoro», dove alcunitra i più importanti protagonisti diquesto settore sia avvicenderanno nel-la conduzione di cor-si, laboratori e dimo-strazioni. Pasta di zuc-chero e glassa colora-ta saranno gli ingre-dienti protagonistidell’evento, utilizzatiper dare colore formaa creazioni belle da ve-dere e buone da gusta-re. «Vogliamo diffondere questa disci-plina— spiega Vittorio Sabbatelli, del-la scuola di cucina Maison Madeleine— partendo dalle Due Torri vogliamorendere questa manifestazione itine-rante e portarla in giro per l’Italia. Ri-

spetto a qualche anno fa stanno cre-scendo dei talenti anche nel nostro Pa-ese». L’assessore al Commercio, NadiaMonti, ritiene appuntamenti simili im-portanti per valorizzare al tradizioneenogastronomica di Bologna: «Diamoil benvenuto al mondo della sugar art.

Il nostro territorio è fa-moso nel mondo perla sua cucina. Apren-doci a questo hobbymolto diffuso nelmon-do anglosassone am-pliamo il calendario dieventi in città. Arrive-ranno appassionati datutta Italia e dall’este-

ro». Alle attività parteciperanno dellestar internazionali, come Mich Tur-ner, la pasticcera ufficiale della casa re-ale britannica e l’italo-australiana To-ni Brancatisano, volto noto di Gambe-ro Rosso e ideatrice del sito «Le torte

di Toni». Lo zucchero utilizzato è forni-to dall’Eridania, che collabora per l’or-ganizzazione. Le torte realizzate saran-no messe all’asta, i fondi andranno infavore del restauro della basilica diSanto Stefano e dell’Ageop.

Mauro Giordano© RIPRODUZIONE RISERVATA

DelikatessenDelikatessendi HELMUT FAILONI

[email protected]

Parole a tavola

Ristoranti di gusto

La kermesse L’appuntamento sarà il 15 e il 16 ottobre a palazzo Isolani e in piazza Santo Stefano

Il numero uno d’Italia è semprela Francescana di ModenaA Bologna debutta Vicolo Colombina,locale aperto dallo chef del Cambio

ProtagonistiDall’alto Massimo Bottura(La Francescana); GuidoHaverkock (Hotel Portici);Aurora Mazzucchelli(Marconi); Mario Ferrara(Scacco Matto)

I «vincitori»

«Cake design», in gara le torte capolavoro

La star

Colori

Tra gli ospiti MichTurner, la pasticceraufficiale della casareale britannica

Alcune creazionidell’edizionedell’anno scorso;la prima da sinistraè la chef pasticceraMich Turner

13Tempo LiberoCorriere di Bologna Venerdì 7 Ottobre 2011

BO

Codice cliente: 211252

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6 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Carlino

•• 8 BOLOGNAPRIMOPIANO VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011

INPILLOLE

Sonia Peronaci, la chefitaliana con più fan suFacebook e cofondatricedi GialloZafferano, sarà ilbattitore d’eccezionedelle tortemesseall’asta: il ricavato andràalla Basilica di SantoStefano e all’Ageop.

Tre le cake competition inprogramma in stileanglosassone. Leconcorrenti potrannosfidarsi in ‘A.A.A. cakestar italiane cercasi’;‘Omaggio al Giappone’ e‘Sugar flower mania’.(Sotto Giulia Guandalini)

UN VERO guru per i cake designer di tutto il mondo. Trenta-sei anni, geniale mente di Little Venice Cake Company di Lon-dra (www.lvcc.co.uk) e fornitrice ufficiale della regina ElisabettaII e di molte celebrità di Hollywood. E’ a lei che il mitico 007

Pierce Brosnan si è affidato per la sua torta di matrimonio a seipiani a base di carote e sempre a lei si sono rivolte star del cali-bro di Madonna e Paul Mc Cartney per festeggiare i loro even-ti speciali o sportivi come David Beckam che ha soffiato lesue trenta candeline su un Budda di cioccolato alto 46 centi-metri preparato da Mich Turner e trasportato a Madrid insoli 48 ore. Ospite d’onore del ‘The Cake Show’ di PalazzoIsolani, sabato 15 ottobre per le appassionate di sugar art ter-rà ben due corsi.

MrsTurner,da pasticcieraper hobbyè riuscitaa tra-sformare la sua passione in un lavoro vero e di suc-cesso. Come ha iniziato?

«A 15 vinsi una gara di cucina di una scuola del Devon e dueanni dopo, a 17 anni unadocente del corso di lau-rea che stavo frequentan-do mi chiese di decorarela sua torta nuziale. L’hofatto e lì ho scoperto l’arte

di decorare ma ho conti-nuato a portarla avanti solo

come hobby. Il mondo dellacucina mi ha sempre interessa-

to ma fino a quel momento dapunto di vista più scientifico.

Nel ’92 mi sono laureata come nu-trizionista e la prima esperienza è sta-ta quella di monitorare la produzio-ne delle torte di Natale di McVitie’s. Poi ho lavorato nell’ufficio acquistidi Harvey Nichols».

Quello con lo zucchero quindi non è stato amore a prima vista...«No, è cresciuto nel tempo. Come tutti gli amori veri. Poi nel 1999 hofondato la Little Venice Cake Company».

E da lì il successo su scala mondiale. Quanti clienti si sono affida-ti alla sua arte?

«Impossibile darle un numero preciso. Oggi, io e il mio staff prepariamoqualcosa come cinquecento wedding cake l’anno».

La sua torta preferita?«I miei gusti, come credo quelli di tutti variano a seconda dell’umore edelle mode. Dipende dal giorno, da come sono vestita e dalle cose che stosperimentando. Per esempio in questo ultimo periodo utilizzo molto lemandorle e le albicocche».

Gli ingredienti che non stancano mai?«Cioccolato, limone e vaniglia sono un po’ i grandi classici».

Ha fatto torte per star del calibro di Madonna e Pierce Brosnan.C’è stata qualche richiesta particolare di cui può raccontarci?

«Ovviamente qualsiasi cliente che si affidi a me ha qualcosa di particolareda chiedere e io cerco sempre di accontentare tutti. Ogni torta è una vera epropria creazione su misura e questo credo sia il segreto del mio successo.Oltre alla proverbiale discrezione...».

Ha mai fatto una torta per sé stessa?«Sì, quella del mio matrimonio».

Di cosa non potrebbe mai fare a meno?«Della mia sac à poche».

Tre cose che non mancano mai nel suo frigo?«Latte biologico, salmone affumicato e i Mars di cioccolato».

L’APPUNTAMENTO, imperdibile, è per il 15 eil 16 ottobre con il Cake Show, la prima fiera delcake design che verrà ospitata a Palazzo Isolani.Corsi, laboratori, dimostrazioni e competizioni invero stile anglosassone animeranno la due giorni

aperta a tutti eche porterà

per la primavolta sotto

le Due

Torri nomi del calibro di Mich Turner, lapasticciera della regina Elisabetta II e diMadonna, o Fiorella Balzamo e ToniBrancatisano la giovane mamma con la passioneper i dolci che insieme alla figlia Annabella èstata protagonista de ‘Le torte di Toni’ l primoprogramma sul cake design in onda su GamberoRosso Channel. Ma le torte che verranno createdurante il Cake show avranno anche il saporedella beneficienza perché le più ricche efantasiose verranno battute all’asta e il ricavatosarà devoluto al restauro della Basilica di SantoStefano e all’Ageop. «Questo evento ha riempito4 hotel cittadini — si congratula l’assessore alCommercio Nadia Monti con l’ideatoredell’evento Vittorio Sabbatelli — e perl’occasione abbiamo ideato visite guidate tra lebotteghe storiche per assaggiare i prodotti tipicidella nostra città. A completare il tour degliospiti internazionali e non una visita al museoFerrari e alla Ducati, eccellenze del territorio».

Ezio Ridolfi (qui sopracon Giovanna Geremicca)il pasticciere dellacelebre ’Gamberini’ cheha dedicato al Cake Showla vetrina di via UgoBassi, realizzerà un abitoda sposa a grandezzanaturale in pasta dizucchero.

I corsi

Laperformance

Lecompetition

L’asta

Durante il Cake Show sipotranno seguire i corsidi Makiko Searle,Antonella Di Maria,Fiorella Balzamo, MichTurner, ToniBrancatisano (in alto),Lisa Slatter, EmanuelaLorenzini, Antonella DiMaria e Catia Cavani.

IL SEGRETODELSUCCESSO

GUEST STARE’ Mich Turner (qui sotto)l’ospite d’onore del ‘The CakeShow’ che verrà ospitato il 15e il 16 ottobre a PalazzoIsolani. E’ sua la torta nuzialedello 007 Pierce Brosnan(in alto a sinistra)

Ogni mia creazioneviene ‘cucita’ sumisuradel cliente chiunque siaNon potrei mai viveresenza la mia ‘sac à poche’

di EMANUELA NALDI

«Dal concorso nel Devonalla torta dello 007 più famoso»Al Cake Show arriva Mrs Turner, pasticciera dei vip

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7Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Carlino••3BOLOGNAPRIMOPIANOVENERDÌ 7 OTTOBRE 2011

NEI PANNI di quella che ap-profitta dei fondi pubblici nonci sta. Elisabetta Calari, assesso-re per una breve stagione nellagiunta Cofferati e presidentedi Altercoop, ribatte alle accu-se di Lorenzo Tomassini sulprezzo del materiale di cancel-leria pagato dal Comune.«Tomassini dovrebbe sapere— attacca — che abbiamovinto una gara d’ appalto eu-ropea, a cui hanno partecipa-to multinazionali che nonriuscivano a fare prezzi mi-gliori dei nostri».

Secondo lei perché?«L’appalto riguardava la fornitu-ra di materiale d’ufficio per tuttele pubbliche amministrazionidell’Emilia Romagna».

Quindi non è una convenzio-ne col Comune di Bologna?

«Niente affatto. E’ una gara indet-ta da Intercenter e poneva condi-zioni che vanno oltre il valore delsingolo articolo in listino».

Di solito è una scusa per au-mentare i prezzi.

«La gara stabiliva diversi vincoliche influiscono sui costi: peresempio bisogna sempre avere a

disposizione il materiale richiestoe consegnarlo al piano dell’ammi-nistrazione che lo acquista, co-prendo il trasporto. Il tutto molti-plicato per decine di Comuni edenti».

PerBolognaunprezzomedioche tenga conto dei disagi diportare carta, penne e matitea Ligonchio, potrebbe esserepenalizzante.

«Consideriamo anche che il listi-no è bloccato, e risale al 2008».

Ma diversi prodotti, da allorasono calati di prezzo, special-mente nell’elettronica.

«La maggior parte sono aumenta-ti. Noi trattiamo prodotti accom-pagnati da schede tecniche di qua-lità, e certificati. E’ chiaro cheonline può trovarli a prezzi mino-ri, specialmente se sono stock adesaurimento. Però nessuno glieliporta in ufficio, la qualità può es-sere dubbia e i modi di pagamen-to sono diversi».

Cioè?«La pubblica amministrazione pa-ga a 120-150 giorni. Chi comprasu internet paga subito e la mercearriva dopo».

Tomassini sostiene che fate

prezzi migliori ai privati.«L’appalto che abbiamo vinto ri-guarda solo 130 prodotti. Poi cene sono altri 14mila per i quali leamministrazioni possono sceglie-re di acquistare da chi vogliono.E, in ogni caso, su 8 milioni di fat-turato in regione, i prodotti fuoridall’appalto generano un incasso

di 80mila euro, più o meno».L’uno per cento.

«Giusto per dire quanto valgono.Gli articoli citati dal consiglieredel Pdl in conferenza stampa nonrientrano nell’appalto, perciò lecomparazioni sono improponibi-li».

E perché il Comune comprada voi anche quelli?

«Non so se sia così, ma nel casoserve a non avere dieci fornitoridiversi. E, ripeto, gli acquisti perarticoli fuori dall’appalto sonomolto bassi».

Marco Girella

«Dati sbagliati,La presidente Calari: «Abbiamo

i nostri prezzi sono vantaggiosi»vincoli che pesano, come la disponibilità immediata e la consegna»

QUANTO spende il Comune perla cancelleria, la carta e il materia-le d’ufficio? E, soprattutto, quan-to spreca per semplice mancanzadi controlli sugli acquisti? Due in-terrogativi che il consigliere delPdl Lorenzo Tomassini ha rilan-ciato ieri in una conferenza stam-pa, per denunciare quella che, asuo avviso, è un’anomalia di Pa-lazzo D’Accursio.Tutto è cominciato dalla richie-sta, fatta dal gruppo politico di To-massini, di acquistare materialedi cancelleria. Il consigliere si ètrovato davanti un elenco di 7mi-la articoli, forniti da Altercoop, se-condo una convenzione che fissa i

prezzi proposti al Comune.Tomassini, come ha spiegato, havisto che «Altercoop si è impegna-ta a fare uno sconto del 45,8%».Ma il problema sarebbe il prezzodi partenza. Prendendo, ad esem-pio, una scatola di punti metallici,Altercoop la fa pagare a PalazzoD’Accursio 90 centesimi, che di-ventano 49 applicando lo scontoda contratto. Lo stesso prodotto,però, «su internet si trova a 20 cen-tesimi — sottolinea ancora To-massini — e la stessa Altercoop aisingoli privati lo fa pagare 24 cen-tesimi». Come si spiega?, chiede ilconsigliere. E ancora. Una confe-zione da cinque blue-ray, che sulweb si può acquistare persino a 25euro, il Comune la paga con losconto 89 euro, ma il prezzo baseè di 164 euro, mentre ad un priva-to Altercoop la vende a 32,5 euro.

«Questo la dice lunga sull’atten-zione che i dirigenti del Comunemettono sui fornitori e sulla ge-stione amministrativa — attaccaTomassini —, forse anche a causadi indirizzi politici all’acqua di ro-se». Il consigliere berlusconianosi augura che «questo lavoro ven-ga valutato anche dalla Procura.Non adombro ipotesi di reato, macredo che serva un’indagine».

Il contratto tra Comune e Alterco-op «viene reiterato da tempo», sot-tolinea Tomassini, e l’ultimo rin-novo risale all’inizio del 2010, conscadenza a dicembre 2011.Su questo caso, annuncia il consi-gliere del Pdl «presenteremo unacatena di interrogazioni per sape-re quanto viene speso per la can-celleria, quali sono gli articoli piùrichiesti e quale è stato il fatturatodi Altercoop in questi anni». I da-ti, del resto, parlano chiaro. «Il Co-mune spende in media il 33-35%in più su questi prodotti rispettoagli ordini online — sottolineaTomassini — e il 10% in più ri-spetto a un singolo privato che si

rivolge ad Altercoop».Secondo il capogrup-po del Pdl in Comune,Marco Lisei, «si prefi-gura una grave respon-sabilità politica e am-ministrativa». E se peril berlusconiano Patri-zio Gattuso, quella delPdl «è un’operazionetrasparenza», Daniele

Carella sintetizza: «Una roba cosìè una presa in giro. Il listino prez-zi è stato piegato in base a quantosi voleva incassare».Questi dati, aggiunge Lisei, «di-mostrano che la manovra del Go-verno va nella direzione giusta,perché i margini di spreco sonosempre ampi». Concorda Tomas-sini: «Per mesi la Giunta se l’è pre-sa con i tagli del Governo, spaven-tando i cittadini, parlando di ta-gliare i servizi. Piuttosto, Merolaguardi bene all’interno del Comu-ne e scelga bene i suoi dirigenti».

DITASCANOSTRA

«SprechiassurdiperLe accuse del consigliere Tomassini: «Comune

comprarecartaematite»penalizzato dagli accordi. Altercoop fa pagare meno i privati»

WALTERVITALI (PD)«GIUSTO CHE IL SINDACO ABBIA PRESO LA STRADADELLA SUSSIDIARIETÀ. ED ERA UN TEMA PRESENTEBENPRIMADEI TAGLI DELGOVERNO»

BRUNOPAPIGNANI (FIOM)«SULWELFAREC’ÈANCORACONFUSIONE:IO PREFERIREI PENSARE A DELLE PATRIMONIALIILCARDINALE?PARLAALSUOMONDO»

FRANCODI GIANGIROLAMO (AUSER)«PERCHÉPARLAREDEGLI EFFETTIDELDEGRADOSENZATOCCARELECAUSE?SONOL’AUMENTODELLAPOVERTÀEL’ASSENZADI PROSPETTIVE»

SALE la tensione trasindacati e Comune , chemette in discussione ilprotocollo sugli appaltisiglato nel 2005 dall’allorasindaco Sergio Cofferati.A gelare Cgil, Cisl e Uil èl’assessore alle Attivitàproduttive, Nadia Monti(nella foto), cheillustrando un nuovoprotocollo sugli appaltipromosso dal Cles esottoscritto dalla giunta,ha definito illegittimaquella parte dell’intesadel 2005 che prevede laclausola di solidarietà,cioè l’assorbimentoautomatico dei lavoratoridall’azienda che perdel’appalto a quella chesubentra. «Non possiamolimitare la libertà diun’impresa che ha vintoun appalto», spiegal’assessore, precisandoche «si possono prevederedei meccanismipremiatori, maaprioristicamente non sipuò imporre adun’impresa di assumere ilavoratori, lo dice ilcodice degli appalti».A poco sono valse lerassicurazioni di Monticirca la volontàdell’amministrazione dinon disdettare ilprotocollo del 2005, masolo integrarlo. Lareazione sindacale è stataimmediata. «Si apre unproblema politico grossocome una casa», tuona ilsegretario Cisl,Alessandro Alberani. «E’inaccettabile — sbotta —che un assessore prendaposizione contro il puntopiù importante di quelprotocollo». Non menogelida la replica dellaCgil. «Disdettate ilprotocollo. Noi ciregoleremo diconseguenza», avverte ilsegretario Danilo Gruppi.

LA GIUNTA Merola verifi-cherà la fornitura di cancelle-ria al Comune di Bologna daparte di Altercoop. Ad assi-curarlo è la vicesindaco Sil-via Giannini (foto), dopo leaccuse di mossedal consigliere co-munale del Pdl,Lorenzo Tomas-sini, contro la co-operativa socialeper il listino prez-zi troppo esoso acui l’amministra-zione deve atte-nersi (anche senon è detto che ilproblema sia di Altercoop).«Il Comune ha fatto una ga-ra (secondo Altercoop inve-ce ha aderito al risultato diun appalto regionale, ndr) —ricorda Giannini, tramitel’ufficio stampa di Palazzod’Accursio —. Nei prossimigiorni faremo delle verifi-che». Quanto alla «catena diinterpellanze» promessa daTomassini, assicura la vice-sindaco, «risponderemo conpuntualità in Consiglio co-munale».

EMERGENZACASASONO9.601 LEFAMIGLIE INATTESADIUNACASAPOPOLARE. CGIL, CISL EUIL E SINDACATI INQUILINICHIEDONOTEMPESTIVITÀNELL’ASSEGNAZIONE

IL MECCANISMO«Lo sconto applicatoè annullato dai prezzidi partenza.Meglio online»

IL CONTROLLO«La situazione è segnodi poca attenzione dei dirigentialla gestione amministrativa»

L’APPALTO«Abbiamovinto unagaraeuropea, di Intercenter,per i Comuni della Regione»

MODIFICATOILPROTOCOLLO

Appalti,tensione

tra Montie i sindacati

«CON TUTTA la stima e l’af-fetto, l’uscita di Segata (presi-dente della Coop Dolce, ndr)che critica il cardinale non l’hocapita». Paolo Mengoli, presi-dente della Caritas è lapidarioanche senza rinunciare allaconsueta bonomia. Sul princi-pio di sussidiarietà in materiadi servizi sociali si sta consu-mando uno scontro tra laici ecattolici che attraversa l’econo-mia, l’associazionismo e la poli-tica.«Eppure il discorso del cardina-le, raccolto anche dal sindaco,mi sembrava chiaro: mettiamo-ci intorno a un tavolo e provia-mo a pensare al sociale in un al-tro modo, sotto il profilo cultu-

rale. Segata parla di fondi e ruo-lo della Caritas. Ma la nostraforza non sono i soldi: sono lebraccia e i cuori dei volontari.Più di tremila persone che cipermettono di distribuire pa-sti, vestiti, assistenza a chi neha bisogno. Non facciamo busi-ness, noi. In due anni abbiamodistribuito 2 milioni e mezzodi euro per aiutare le famigliein crisi. Metà raccolti dalla Ca-ritas e l’altra metà donati dalleFondazioni, a cui abbiamo re-so conto di ogni euro speso».Su quale sia il tipo disussidiarietà da applicare a Bo-longa i pareri sono tanti, e pa-

recchio diversi. Per il senatoreVitali, ex sindaco, è giusto che«il sindaco abbia intrapresocon decisione questa strada edè malizioso dire che lo fa per ra-gioni di risorse, perché anchein campagna elettorale questoera un tema e allora non c’era-no ancora i tagli» con cui oggideve fare i conti il bilancio delComune.Per il leader della Fiom, BrunoPapignani, meglio ricorrere aricette più semplici: «Io al po-sto delle fondazioni mettereidelle patrimoniali», suggeri-sce, aggiungendo che sulla ma-teria «il cardinale ha detto cosescontate, guardando ad interes-si del mondo cattolico».

PIÙ POLEMICO il presiden-te dell’Auser dell’Emilia Roma-gna, Franco Di Giangirolamo.Rivolgendosi a Caffarra conuna lettera aperta, Di Giangiro-lamo si definisce presidente diun’associazione laica, che la«sussidiarietà» la pratica «quo-tidianamente» Diversamenteda Caffarra, scrive, è «più utilepartire dalle cause del degradodi Bologna» o di altre città «enon dagli effetti secondari», co-me la pulizia: tra le diverse cau-se la lettera cita «la disoccupa-zione, la mancanza di prospetti-ve di intere fasce giovanili, l’au-mento della povertà». La que-stione di fondo, dunque, «è unsistema economico che ha pro-dotto progressivamente dise-guaglianze mai conosciute ne-gli ultimi due secoli — affermaDi Giangirolamo —. Ma suquesti punti la Chiesa «manife-sta l’udito debole, la vista preca-ria e la voce tremula».

«La Caritasnon fa business»Mengoli replica a Coop Dolce

L’ASSESSORE

«Verifichenei prossimi giorni»

LO SCONTRO«Il cardinale parla di unanuova cultura, Segataparla di fondi e di ruoli»

OMELIAIl cardinaleCarloCaffarra nelgiorno di SanPetronio hainvitato aduna nuovasussidiarietà,con pubblicoe privato

ElisabettaCalari

Page 8: Rassegna del 7-10-2011

8 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Carlino

••11BOLOGNACRONACAVENERDÌ 7 OTTOBRE 2011

Il Navile nel mirino dei NasGiro di vite anche sui cinesi

84 ispezioni sulle 156 totali. 270mila euro di multeFINTI operatori sanitari, alimentiin cattivo stato di conservazione o in-vasi da parassiti, prodotti elettrici ecosmetici ritenuti pericolosi per la sa-lute. E’ quanto hanno trovato i carabi-nieri del Nas nelle 156 ispezioni fat-te, dall’inizio dell’anno ad oggi, in al-trettante attività commerciali, oltrela metà delle quali nel quartiere Navi-le. Il bilancio complessivo è di 190 in-frazioni rilevate, 31 denunce e 59 se-gnalazioni all’autorità sanitaria. I mi-litari hanno inoltre sequestrato oltretre tonnellate e mezzo di materiale,fra alimenti, cosmetici e oggetti elet-trici, per un valore complessivo di cir-ca 270mila euro, ed elevato sanzioniper 241mila euro. Per 30 esercizicommerciali è scattata la chiusura euno dei negozi è stato sottoposto a se-questro penale, perché alcuni dei pro-dotti a base di erbe sono risultati con-tenere cannabinoidi sintetici. A fini-re nei guai sono stati negozi di generi

alimentari e giocattoli, ma anche bar-bieri e parrucchieri, estetisti ed erbo-risterie. Tra le principali violazioniriscontrate, spiega l’Arma in una no-ta, ci sono l’esercizio abusivo dellaprofessione sanitaria in negozi di pro-dotti orientali, l’attivazione abusiva

di centri benessere o di estetica, tal-volta con carenze igieniche. È statainoltre accertata la vendita di prodot-ti in cattivo stato di conservazione oinvasi da parassiti, di integratori ali-mentari non conformi o con etichet-tatura irregolare, di giocattoli e mate-riale elettrico pericolosi e di puntato-ri laser di cui è vietato il commercio.

CIRCA il 54% dei controlli effettuatidal Nas in città si sono concentratinel quartiere Navile: 84 ispezioni,119 infrazioni per quasi tre tonnella-te di merce sequestrata, nonché 19 de-nunce, tra cui anche quella di LuciaBorgonzoni. Il consigliere della Legala settimana scorsa ha segnalato lecondizioni di alcuni esercizi orienta-li, che rappresentano «una concorren-za sleale e un rischio per la salute deicittadini, con condizioni igenichepietose e certificazioni Ce contraffat-te». Il consigliere ha poi consegnatola denuncia a Nadia Monti, assessoreal Commercio e alla legalità. «È ne-cessaria un’azione mirata del sindacoe del dirigente di settore per combat-tere questi reati — conclude Borgon-zoni — Ad esempio, si potrebbe au-mentare la durata delle sospensioniper gli esercizi non in regola e contra-stare i continui cambi di gestioneche spesso servono solo a eludere lalegge».

IERI sera, nell’Aula Absidale di SantaLucia, il presidente della Facoltà diMedicina e chirurgia Sergio Stefoni haconsegnato al professor Horst Klink-mann la laurea ad honorem in Medici-na. Attualmente decano della Facoltàinternazionale degli organi artificiali(Infa), associazione di 14 università eu-ropee, americane e asiatiche, Klink-

mann è stato insignito della presiden-za onoraria della Società internaziona-le degli organi artificiali (Isao) e dellaSocietà europea degli organi artificiali(Esao), per i suoi studi in materia e ilsuo lavoro con il professor Kolff, consi-derato il padre degli organi artificiali.Alla cerimonia era presente anche ilrettore Ivano Dionigi, che ha festeggia-

to il posizionamento dell’Alma Maternella classifica ‘Times higher educa-tion’ sulle migliori università del mon-do. L’Ateneo recupera le posizioni per-se l’anno scorso, piazzandosi al 228esi-mo posto e confermandosi primo inItalia. Un risultato agrodolce, dal mo-mento che l’Università di Bologna nonrientra però fra i migliori 200 ateneidel mondo.

Laurea ad honorem in medicina per Horst Klinkmann

LA SPESALucia Borgonzoni mentre consegna all’assessoreNadia Monti la denuncia fatta ai Carabinieri

Il rettore Ivano Dionigi, mentre consegnail riconoscimento a Horst Klinkmann

LUCIA BORGONZONIIl consigliere della Lega avevasegnalato all’assessoreMontialcuni esercizi non in regola

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9Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Informazione

VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011 5

La proposta di Vitali che invita i Costruttori ad archiviare il progetto. «Fronte comune o Bologna perde»

Un patto per salvare i fondi del metròIl decreto sviluppo è l’unica strada per garantire i finanziamenti

Il 31 dicembre si avvicina«ma si può ancora salvare la si-tuazione» e cioè si può trovareil modo, ad esempio con il de-creto sviluppo, di evitare chea Bologna siano tolti i finanzia-menti ottenuti per il metrò. Apatto però che ci sia «l’impe -gno di tutti», dunque non solodelle istituzioni locali, e che siaccetti l’idea di usare quei sol-di per un altro tipo di infra-struttura. Ne è convinto il se-natore del Pd ed ex sindaco diBologna, Walter Vitali, da tem-po consapevole del rischio diveder inghiottiti i milioni pro-messi per il metrò di Bolognain un generico fondo naziona-le infrastrutture se entro il 31dicembre non si adotterannoatti di spesa. «Noi parlamenta-ri Pd lo diciamo dalla manovradi luglio» e per impedire cheBologna perdesse i soldi si ètentata la strada di due emen-damenti, ma «sono stati re-spinti dal Governo», sottoli-nea il democratico. Tuttavia, sipuò ancora rimediare, a pattoperò di archiviare il metrò. «Incittà c’è ancora una certa ideaper cui si può ancora realizza-re il metrò. Io - dice Vitali - so-no un fan sfegatato di ogni ti-po di infrastrutture perché Bo-logna ne ha un gran bisogno.Però, guardiamoci bene negliocchi: per realizzare il metrò,il Comune dovrebbe investirerisorse che non ha più dopo itagli che ci sono stati». Ancoraieri i costruttori mettevano inguardia dal rischio di esplicita-re la rinuncia al metrò, ma perVitali è meglio «convergeretutti, parlamentari, associazio-ni economiche, sindacati,s ul l ’esigenza di salvare queifondi e impiegarli per l’Sfmpiù che cullarsi nell’il lusione

che si possa fare il metrò con ilbel risultato che alla fine nonotteniamo niente». Anche peril consigliere comunale e re-gionale del Pd Maurizio Ceve-nini «la metropolitana oggi aBologna è un progetto irrealiz-zabile, bisogna dirlo chiara-mente e fare una battaglia perottenere finanziamenti legitti-mi e giusti per la città, così dapoter elaborare proposte al-ter native».

Invece, prosegue il demo-cratico sul suo profilo Face-book, «andando avanti così, dipassaggio in passaggio, si fa ilgioco dell’oca e si gira sempreintorno. E Bologna, che ha giàla sua parte di finanziamentibloccati e la parte nazionale

che non arriva, non ne ha iltempo. Al governo chiediamolo stesso trattamento che han-no avuto Parma e Palermo».

Serve un pressing «costantee condiviso perché il Governonon revochi i fondi del metrò aBologna ma li inserisca nel de-creto sviluppo, permettendo,così come accaduto per Par-ma, il loro utilizzo per altriprogetti», dichiara Silvana Mu-ra, deputata e coordinatriced e ll ’Idv dell’Emilia-Roma gna.Quelle risorse, afferma ancorain una nota, rappresentano« u n’occasione che Bolognanon può perdere e che offri-rebbe alla città la possibilità diripensare la mobilità e i serviziai cittadini con una nuova e

più efficace progettualità, in-vestendo i fondi del metrò peril Servizio ferroviario metro-politano, l’elettrificazione siadei mezzi che delle principalilinee radiali e di penetrazionee, per ultima ma non meno im-portante, per la realizzazionedi piste ciclabili».

Detto questo, l’Italia dei va-lori vuol sapere da Pdl e Lega«se hanno intenzione di offrirequesta chance a Bologna op-pure no. Sarebbe davvero i-naccettabile se anche questavolta, come fu per l’e l e c ti o nday che Maroni negò alla città,Bologna venisse trattata dalGoverno e dalla maggioranzaparlamentare come una cittàdi serie B».

IL PRESIDIO

Il patrimonio pubbliconon si vendeNo alla vendita del patri-monio immobiliare pubbli-co per far fronte ai tagli delGoverno. Con questa pa-rola d’ordine il collettivo“Bologna prende casa!”(Bpc) annuncia un presi-dio alle 11 in piazza Liberparadisus davanti alla se-de di Equitalia. «Mentrecontinua a crescere il nu-mero degli sfratti per mo-rosità, quello delle famiglieinsolventi al mutuo primacasa e si allunga la lista dirichieste per ottenere unacasa popolare, il Comunedi Bologna, con accordobipartisan, sta progettan-do di vendere tutto il pa-trimonio immobiliare perripianare i bilanci». Ma, av-verte il collettivo, «venderepatrimonio pubblico signi-fica peggiorare le condizio-ni di tutti».

Il realismoIl senatore Walter Vitali

invita all’unione e a«convergere tutti,

parlamentari,associazioni

economiche, sindacati,sull’esigenza di salvarequei fondi e impiegarli

per l’Sfm più che cullarsinell’illusione che si

possa fare il metrò conil bel risultato che alla

fine non otteniamon i e n te »

Maurizio Cevenini: ora non si può fare«La metropolitana oggi a Bologna è un progetto

irrealizzabile, bisogna dirlo chiaramente e fare unabattaglia per ottenere finanziamenti legittimi e giusti

per la città ed elaborare proposte alternative»

PIANO

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10 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Repubblica

FRANCESCO FORNI

NIENTE campionato per KobeBryant. La porta è ancora aperta,ma l’ultimo rilancio è per un’ami-chevole. E anche la prima di SerieA, che vedrebbe la Virtus impe-gnata questa domenica a Casa-lecchio contro Roma, rischia disaltare. Il braccio di ferro tral'Aiap, il sindacato degli arbi-tri, e il Cia, il comitato italia-no arbitri, mette «a rischioconcreto» l'inizio del torneo.Lo sottolinea una nota dellaLegabasket nella quale viene det-to che «allo stato attuale, non si èancora a conoscenza di quantiarbitri di serie A confermeran-no la propria disponibilità,con il rischio concreto chenon sia possibile partire».

Quanto a Kobe, l’ultimo ri-lancio di Sabatini èper un’amichevo-le, una notte dispettacolo, colsuperasso deiLakers allaU n i p o lA r e n a .S e m p r emercoledì

prossimo,sempre con la

Benetton,ma non in

campionato.«Questa è la solu-

zione che ab-

biamo prospettato per l’immedia-to – ha detto Sabatini – poi lavore-remo per farlo tornare, anche per-ché Kobe la settimana seguentedovrà rientrare negli USA per unimpegno con un suo sponsor».Daifamosi 40 giorni, all’ultima ipotesi.Se andrà in porto il nome di Bryantnon finirà su un referto ufficiale, laVirtus risparmierà un visto, ma idue milioni di dollari sono da met-tere lo stesso sul piatto e soprattut-to da Los Angeles deve ancora arri-vare il contratto firmato.

L’attesa, dunque, persiste. Idubbi aumentano, e il tempo strin-ge. «Le prossime ore saranno deci-sive», dice ancora il patron Virtus,prospettando l’ennesima confe-rence call notturna per mettere, fi-nalmente, nero su bianco. L’altrofattore a favore dell’amichevole ri-guarda i diritti televisivi interna-zionali, che la Lega non ha vendu-to. «Per noi è un aspetto importan-te, possiamo mettere sul mercatol’evento e ricavarci. Continuiamo aprovarci in tutti i modi a portarlo aBologna».Pur rivedendo al ribassoprogetti e strategie, Sabatini puntacomunque sull’evento. Per coro-narlo la raccolta è diventata febbri-le: «Legacoop, Unindustria e alcu-ne aziende private ci stanno dandoil loro appoggio. Mi sono rivoltoanche ad Aeroporto e Fiera, misembra onesto chiedere un contri-buto, perché Bryant genera indot-to per tutti. Non capisco le parole diNanni, dell’Idv. Vasco Rossi per unconcerto in città mi risulta abbiaincassato anche di più». In realtàCamera di Commercio, Fiera eAscom sono perplesse. La loro po-sizione, di fronte ad una richiesta diSabatini di 80, 100 mila euro a testa,

BOLOGNA

SPORT� XIII

@VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011

la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙwww.virtus.itwww.kb24.com

Il caso

Intanto domenica la Serie A è a rischio stopè chiara: se Bryant sta qui una setti-mana si può puntare su un’opera-zione di marketing territoriale, sesta qui una sola notte tutto è più dif-ficile. «Nulla vieta che venga a Bo-logna domenica sera per l'incon-

tro di mercoledì contro la BenettonTreviso e poi si fermi ancora. Ab-biamo già ricevuto molte richiestedi biglietti, non ci sarà certo il pro-blema di avere posti vuoti. Non ciresta che aspettare la sua decisione

e questo contratto. Sta a lui, poi ve-dremo cosa fare in base anche al-l’entità e alla durata del lock-outNba».

ha collaborato enrico miele

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA TRATTATIVA

Kobe Bryant e piùin piccolo ClaudioSabatini, che dice.“Stiamo facendo ditutto per averlo qui”

La polemica

PER Maurizio Cevenini«Bryant è un’occasionedi rilancio per la città». Peril dipietrista Nanni, presi-dente della commissionesport della Provincia, de-cisamente no. In un mo-mento economicamentedifficile come questo «ar-rivare a pagare due milio-ni ad un cestista, seppuril più bravo del mondo, èuno schiaffo alla gente».Nanni afferma che Saba-tini «fa il suo mestiere»,ma chiede che «Palazzod'Accursio non si lascitrascinare nel vortice me-diatico». Anche se que-sta operazione, «ma ètutto da dimostrare, avràbenefici commerciali,non è un bel esempio peri giovani pagare 50.000dollari al minuto a chic-chessia».

Bryant sì ma in amichevole“Godiamocelo per una notte”

Politici a canestroNanni stoppa Kobe

“Cifre assurde”

Le perplessità degli operatorieconomici. “L’ideale sarebbeaverlo una settimana”. E si aprela questione arbitrale, potrebbenon partire il campionato

PER UNA NOTTE

È l’ingaggio offertoda Sabatini aBryant per unasola partita, dagiocare mercoledì12 ottobre controla Benetton Treviso

2 mlnPER 40 GIORNI

È l’offerta totaleper trattenereBryant fino al 16novembre: si puòfare se andrà avantiil braccio di ferrofra club e atleti Nba

3,5 mlnPER TRE ANNI

È la cifra in dollariche Kobe percepirànelle prossime trestagioni dai LosAngeles Lakers:25.24 solonel 2011-2012

83 mlnIL BIGLIETTO

È il costo minimoper vedere Bryantse dovesse giocareall’Unipol Arena.Mille euro inveceper stare inparterre

100€

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11Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

BOLOGNA - Unità

perare». Un esempio su tutti: l’assi-stenza domiciliare oggi si fa conorari “d’ufficio”, per chi magariavrebbe bisogno 24 ore su 24 o ingiorni e fasce particolari, come se-re e domenica.

Un domani, allora, soggetti«che da tempo operano sul territo-rio potrebbero collaborare con noiper raggiungere più persone». Se-condo una lettura molto precisa dicosa è sussidiarietà: «Non si trattadi “cedere” spazi del pubblico aiprivati, al contrario di inserirsi co-me Comune nel rapporto tra citta-dino e privato per offrire - nota l’as-sessore - garanzie su qualità, con-trolli, costi contenuti».

È il modello dell’accreditamentogià sperimentato dalla Regione. Ei tempi sembrano maturi ancheper Bologna, «non solo e al di làdei tagli che gravano sul bilancio:ci sono bisogni nuovi, e dobbiamoporci il problema di come intercet-tarli». L’alternativa? Posto che il

Comune non riesce a fare di più dasolo, è quella di lasciare gli anzianie le loro famiglie a tu per tu con iprivati, «quello sì allora che sareb-be cedere al libero mercato», a con-trattare prezzi e servizi. Se invece iprivati «entrassero con noi in unsistema, potremmo stabilire chipuò rispondere a quali esigenze».

È dunque a soggetti privati chepotrebbe finire la quota bolognese

dei fondi regionali per la non auto-sufficienza. Un finanziamentodavvero necessario? Sì, secondoRizzo Nervo, se si vuole davverofar adeguare il privato alle doman-de che arrivano dal sistema, «in ca-so contrario non saremmo in gra-do di incidere su di loro». L’obietti-vo invece è proprio questo, «ci met-tiamo tra il cittadino e chi fornisceil servizio e diciamo, “indichiamoinsieme come operare”» . In modopragmatico, insomma, «a partireda esperienze che sono state posi-tive: in Emilia-Romagna abbiamogià dimostrato di poter ampliarel’offerta su obiettivi, che il pubbli-co tiene saldamente in mano». In-somma, «il privato qui non è quel-lo di Lombardia o Veneto, non siinsegue il modello Marchionne».

Perchè si vada in questa direzio-ne, poi, occorre che palazzo d’Ac-cursio adegui la sua macchina allanuova funzione: ma «abbiamo lecompetenze e le professionalitànecessarie», assicura l’assessore.❖

Monti: «Illegittima» clausola di solidarietàsugli appalti. I sindacati in rivolta

Lorenzo Tomassini (consigliere Pdl)«Abbiamo esaminato 119 articoli: Altercoop fornisce

cancelleria al Comune a prezzi più alti in media del 35%rispetto agli acquisti on line».

Sale la tensione tra sindacati eComune di Bologna, che mette in di-scussione il protocollo sugli appaltisiglato nel 2005 dal sindaco Coffera-ti. «Si apre un problema politico gros-so come una casa», tuona ad esem-pio il segretario Cisl Alessandro Albe-rani. E quello della Cgil Danilo Grup-pi avverte: «Allora disdettate l’accor-do. Noi ci regoleremo di conseguen-

za». Il caso si apre per un interventodell’assessore alle Attività produtti-ve Nadia Monti, ieri in commissione.Monti definisce «illegittima» la partedell'intesa del 2005 (siglata alla pre-senza dell’allora ministro del LavoroDamiano), che prevede la clausoladi solidarietà, ovvero l'assorbimentoautomatico dei lavoratori dall'azien-da che perde l'appalto a quella che

subentra. «Non possiamo limitare lalibertà di un'impresa che ha vinto unappalto», spiega l'assessore, «si pos-sono al massimo prevedere dei mec-canismi premiatori». «È inaccettabi-le - sbotta Alberani - che un assessoreprenda posizione contro il punto piùimportante del protocollo, parla a no-me del sindaco?». Gelido Gruppi:«Noi chiediamo l'integrale applica-

zione del protocollo del 2005. Altri-menti date la disdetta». Prova a get-tare acqua sul fuoco il consiglierePd Francesco Critelli. «È un'inter-pretazione dell’assessore». Ma i sin-dacati insistono: così si cancellaproprio la parte più innovativadell’accordo. Monti prova a chiari-re: «Non sono stata capita, nessu-na intenzione di disdettare quelprotocollo. Ma l’articolo 6 per co-me è stato scritto può portare a ren-dere nulla una gara d'appalto.Quindi è necessario trovare un'al-tra formula, che vogliamo cerca, in-sieme ai sindacati, proprio per da-re certezze ai lavoratori». ❖

Silvia Giannini (assessore al Bilancio)«Per la cancelleria il Comune ha fatto una gara, nei

prossimi giorni faremo delle verifiche e risponderemocon puntualità in Consiglio comunale».

La squadra di Caterpillar diRadio 2 per la prima volta a Bolo-gna, dal vivo alle 18 (ingresso libe-ro) sul palco del Teatro delle Cele-brazioni. Una festa alle 9.30 alla Ca-sa dei risvegli con le scolaresche,uno speciale «Caterisvegli» con Mas-simo Cirri che intervista AlessandroBergonzoni, alle 21 sempre alle Ce-lebrazioni (biglietto 20 euro, devo-luto alla Casa dei risvegli»). E anco-ra, nel pomeriggio, il convegno«Studi di neurofisiologia e indizi dicoscienza». È il programma della13esima edizione della «Giornatade risvegli per la ricerca sul coma»,che oggi si celebra a Bologna, pro-mossa dall'associazione «Gli amicidi Luca», sotto l'Alto patronato delpresidente della Repubblica.❖

Giornata dei risvegli,Caterpillar dal vivoal TeatroCelebrazioni

LO SPILLOOggi confronto tra Cgil eCisl dopo le recentidivisioni sui temi dellavoro. Alle 14.30 altendone Spi in p.za ReEnzo intervista ai leaderGruppi e Alberani

Web-tvper ilComune

Dalla web-tv del Comune alle colonnine di ricarica per i cellulari nei parchi; dalla con-nessione wi-fi libera alle fermate dei bus fino al fascicolo elettronico del cittadino, sul model-lo di quello sanitario di Cup2000. Progetti a cui guarda l’assessore alla Comunicazione Mat-teo Lepore grazie a Man, la rete a banda larga che Lepida ha terminato di installare in città.

IIIVENERDÌ

7 OTTOBRE2011

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12 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

FERRARA - Carlino

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13Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

PARMA - Gazzetta

VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011 7

Parma

GESTIONE CORRETTA RIFIUTI IERI ALL'IPSIA

Barbieri: continuiamola nostra battaglia

In vista delle primarie

Rifiuti: tanti distinguonel centrosinistra

AMBIENTE FISSATA PER IL 7 DICEMBRE L'UDIENZA SUL MERITO

TermovalorizzatoreIl Tar: si va avantiE Iren vinceil primo roundLa multiutility: resta ferma la richiesta danniIl Comune: il nostro ruolo esce rafforzato

II Termovalorizzatore, il Tar dàvia libera ai lavori. Accogliendola richiesta di sospensiva (la de-cisione sul merito è fissata per il 7dicembre) presentata dalla mul-tiutility Iren, relativa all’incene -ritore di Parma, i giudici del Tri-bunale Amministrativo consen-tono la ripresa dei lavori per lacostruzione dell'impianto diUgozzolo, che il Comune avevabloccato.

L’ultimo provvedimento adot-tato dal Comune aveva di fattofermato i lavori per la costruzionedell’impianto (già in stato avan-zato) sulla base di un presuntoabuso edilizio che grava sull'ope-ra. In pratica, nella procedura bu-rocratica relativa al progettodell’inceneritore, sembrerebbemancare un atto, la concessioneedilizia, appunto, che legittimi ilprosieguo dei lavori. Nell’acco -gliere la richiesta di sospensivadel provvedimento del comune, ilTar ha inteso tutelare «l' interes-se pubblico dell’intervento» el’eventuale «pregiudizio» cheuno stop prolungato del cantierepotrebbe produrre in capo a Iren,che ne sta sopportando i costi.

La questione del cantieredell’inceneritore a Parma è alcentro di grandi polemiche dapiù di un anno, da quando, cioè,un comitato di cittadini si è at-tivato per contestare la costru-zione del «forno», sostenendo lanecessità di tutelare la salubritàdell’ambiente e spingendo perl’individuazione di tecnologie al-ternative all’incenerimento deirifiuti.

Il commento di Iren«Siamo lieti che il Tar - sot-

tolinea l’Amministratore Dele-gato di Iren Ambiente, AndreaViero - abbia debitamente valu-tato il pregiudizio per la collet-

tività sia in considerazione dellavalenza ambientale del Pai perrisolvere il problema dello smal-timento dei rifiuti in ambito pro-vinciale, sia rispetto ai danni pa-trimoniali che l’interruzione deilavori di realizzazione potrebbecomportare per il Comune di Par-ma. Considerazioni di rilievo perl’interesse collettivo in base allequali il Tar ha anche ritenuto diprocedere da subito a fissare peril 7 dicembre prossimo l’udienzadi trattazione del merito».

Proprio in considerazione deicontenuti del provvedimentopronunciato dal Tar, Iren Am-biente procederà quanto primaalla riapertura del cantiere e allaprosecuzione dei lavori di costru-zione. «Resta comunque ferma -si legge nel comunicato di Iren -la richiesta di risarcimento dan-ni per tutto il periodo di sospen-sione dei lavori di realizzazionedel Polo Ambientale Integrato».

La soddisfazione del ComuneDa parte sua il Comune af-

ferma, attraverso il Servizio le-gale che «il provvedimentoemesso dal giudice amministra-tivo, che costituisce una ordi-nanza e non una sentenza, è unsegno forte e autorevole dell'im-portanza del diritto e della suacorretta applicazione nella con-vivenza civile. Un bel provvedi-mento frutto della sapiente sag-gezza giuridica che è capace direstituire a ciascuno il propriolegittimo ruolo e le proprie re-sponsabilità».

«Ne esce fortemente rafforza-to il ruolo del Comune di Parma -prosegue la nota - che si è vistoriconoscere il legittimo eserciziodel proprio potere di ordinanza, afronte di una complessa situazio-ne giuridico-amministrativa tut-t'altro che chiara e definita e su

II Centrosinistra avanti in ordinesparso sulla questione del ter-movalorizzatore. E ancora unavolta le varie anime della coa-lizione che si presenterà alle pri-marie rimarcano le proprie dif-ferenze «genetiche». La polemi-ca è scattata dopo l'anticipazio-ne pubblicata ieri dalla «Gazzet-ta» sui contenuti del recente in-contro programmatico del cen-trosinistra: «L'impianto di Ugoz-zolo va completato, la decisioneè stata già presa in passato e nonci si può più tornare sopra», erala stata la linea del Pd, espressaanche dal segretario provincialeGarbi in un'intervista. Una posi-zione che secondo le voci rac-colte dalla «Gazzetta» sarebbestata avallata anche dagli allea-ti. Ma a intervenire, negando chesu tale tema si sia raggiunto unaccordo, sono stati ieri Italia deivalori, Sinistra ecologia e libertàe Verdi. Mentre nel Pd nessuno siè pronunciato, se non GiuseppeBizzi, ma in quanto coordinatoredel «Tavolo per il programmadelle primarie», intervenuto perspiegare che «in tempi moltobrevi la base programmatica sa-rà presentata alla città nella sua

stesura scritta e definitiva. Finoad allora ogni anticipazione ri-sulta parziale e elemento diostacolo alla fiducia tra gli alleatie alla chiarezza verso la città».

Paola Zilli, segretario provin-ciale dell'Idv, spiega che «nes-sun accordo è stato ancora si-glato, nulla è stato deciso, nem-meno in merito al termovaloriz-zatore», confermando la man-canza di una linea unitaria nel-l'alleanza: «Su certi temi vi sonodiverse sensibilità, diverse opi-nioni e approcci differenti ed èproprio per questo che la discus-sione e il confronto sono fonda-mentali al fine di costruire unacoalizione compatta».

A negare l'accordo è anche Sel,che ricorda: «È evidente cheall’interno della coalizione dicentrosinistra, su alcuni temispecifici come l’incenerimentodei rifiuti, le forze politiche espri-mono sensibilità diverse chenon possono facilmente essereportate a sintesi». Sul termova-lorizzatore, si legge nella nota,«proponiamo una “pausa di ri-flessione”, per rivedere da capotutto l'iter che ha portato al can-t i e re » .

Per i Verdi interviene il referen-te cittadino Hassan Bassi, che asua volta nega che vi sia stato unaccordo e ricorda che «le forzepolitiche devono ancora termi-nare la discussione sul program-ma», per poi spiegare che «i Ver-di hanno sostenuto e ottenutoche lo strumento delle primariedi coalizione venisse utilizzato inmaniera libera e i singoli candi-dati potessero esprimere posi-zioni articolate sui singoli punti.Del resto - aggiunge - sarebbeinutile e incomprensibile aglielettori del centrosinistra e a tut-ti i cittadini un meccanismo diprimarie che costringesse tutti icandidati a pensarla nello stes-so modo».

Sulla questione interviene an-che il candidato alle primarie delcentrosinistra Simone Rossi, cheesprime soddisfazione per leprecisazioni di Idv, Sel e Verdi,che a suo avviso sono la con-ferma che «la coalizione c'è, èviva e ha voglia di futuro».

Ciò che è stato riportato nell'ar-ticolo di ieri è stato scritto sullabase di quanto riferito da perso-na presente all'incontro, della

cui versione non si ha motivo didubitare. L'articolo non aveva lapretesa di rappresentare un re-soconto dettagliato della riunio-ne, ma intendeva affrontare uni-camente il tema del termovalo-rizzatore. Che su tale questionenon vi sia ancora una linea uffi-ciale della coalizione è stato pre-cisato anche nell'articolo, laddo-ve si spiegava che «questa posi-zione non è ancora definitiva edovrà essere confermata in sededi approvazione finale delle li-nee programmatiche». Ma il fat-to che tale linea non sia ancoraufficiale non significa che quan-to riferito non corrisponda al ve-ro. Che il Pd sostenga che quelladi realizzare il termovalorizzato-re sia una decisione sulla qualenon si può tornare indietro, ri-sulta in modo inequivocabileanche dall'intervista al segreta-rio provinciale di tale partito Ro-berto Garbi (pubblicata a fiancodell'articolo in questione), in cuisi legge: «Deve essere chiaro chela scelta dell'impianto è già statafatta in passato e non è un temadel futuro». A quanto risulta, ta-le linea del Pd è stata accettatadai rappresentanti degli alleatidi coalizione presenti all'incon-tro. Se così non fosse, più cheuna smentita della «Gazzetta»,tale circostanza apparirebbe co-me una smentita del Pd.�

w w w. g a z ze t t a d i pa r m a . i t

Tutti i commentisul nostro sito

Delitti denunciati a Parma e provincia il 5 ottobre 2011q Furti di auto 0qAuto recuperate 0q Furti a bordo di auto 0q Furti in abitazione 6

q Furti ai dannidi esercizi commerciali 2

qBorseggi 2qScippi 0

qRapine 0qTruffe 3qPersone indagate in stato di libertà 5qPersone arrestate 3*Fonte Prefettura

Enrico Gotti

II «La decisione del Tar non spo-sta di una virgola la nostra bat-taglia» sostiene Francesco Bar-bieri, dell’associazione Gestionecorretta rifiuti e risorse. Dopo lasentenza che riapre il cantiere deltermovalorizzatore, dopo il no alreferendum, gli attivisti control’inceneritore si preparano ad unaltro voto popolare: quello per lecomunali del 2012. «Ci resta unultimo tassello, che sono le ele-zioni, il prossimo anno. Il Pd so-stiene che l’inceneritore sia unascelta inamovibile: toccherannocon mano la loro protervia». «Lasocietà civile si organizzerà - as-sicura Barbieri - per rappresen-

tare politicamente questa vogliadi cambiamento, che non riguar-da solo un impianto, ma tutta lanostra vita». «Sono deluso dal Tare dalla bocciatura del referen-dum, ma sono contento che in-contriamo i giovani e parliamocon loro delle alternative all’in -ceneritore. Gli adulti fanno faticaa sognare, c'è bisogno del contri-buto dei giovani», dice il militantedel Gcr, che ieri era nell’audito -rium dell’Ipsia Primo Levi. La bat-taglia di Gcr continua nelle scuo-le. Ieri i ragazzi delle classi quartee quinte dell’istituto professiona-le hanno incontrato Jack Macy,responsabile della gestione rifiutiper la città di San Francisco. Oggil’esperto californiano sarà prima

all’istituto Bodoni e poi al liceoMarconi. Domenica, FrancescoBarbieri e Jack Macy saranno aRoma, per incontrare il sindacoAlemanno, che vuole avere più in-formazioni su come la California èriuscita a mettere al bando la co-struzione di impianti di incene-rimento di rifiuti. Ieri mattina,all’Ipsia, è stato proiettato il do-cumentario «Zero Waste», di Vic-tor Ibanez e Francesco Barbieri,girato negli Stati Uniti d’America.Gli studenti dell’Ipsia hanno tem-pestato di domande il loro ospite.Un ragazzo ha chiesto: «Se le al-ternative all’inceneritore conven-gono così tanto, perché i governidel mondo non spingono su que-sta cosa?». «Excellent question. -ha risposto, un po' spiazzato, JackMacy - I governi vanno avanti bru-ciando i rifiuti anche se si rendonoconto che non è la cosa giusta dafare. Gli inceneritori sono la stra-da più facile, ma non la migliore.Si risparmia molto di più riciclan-do, conviene di più, anche se l’in -ceneritore, bruciando rifiuti, pro-duce energia».�

REAZIONE GUARNIERI, BIACCHI E PIZZIGONI

Altra politica: controlloda parte delle istituzioniII Sull'inceneritore sono interve-nuti ieri Maria Teresa Guarnieri,Gabriella Biacchi e Paolo Pizzi-goni di Altra politica.

«Crediamo che sia necessarioche la politica esca dall’ambiguitàe si riappropri con forza del pro-prio ruolo, indipendentementedalle convenienze elettorali»,scrivono. «Ciò che la politica devegarantire oggi ai cittadini èun’azione seria e attenta di vigi-lanza e di controllo sulla realiz-zazione dell’impianto e domani lastessa azione sul suo funziona-mento, se sarà confermato. - con-tinuano - Come movimento ci sia-mo opposti in Consiglio comunalea che, nel piano di fusione di Eniain Iren, il Comune delegasse com-pletamente a quest’ultima la rea-

lizzazione e soprattutto la gestio-ne del termovalorizzatore, privan-dosi di fatto di un ruolo forte dicontrollo. Molte vicende che stia-mo vivendo ora e i dubbi cheemergono sulla realizzazionedell’impianto nascono in granparte anche da quella decisione,per noi profondamente sbagliata,e da atteggiamenti poco chiaridell’attuale maggioranza di go-verno cittadina, che, da un lato, havoluto fermamente l’opera e,dall’altro, strizza l’occhio a chi vi sioppone. In questa situazione, incui il termovalorizzatore sembradestinato a esserci, indipenden-temente dai diversi convincimen-ti personali, crediamo che ai cit-tadini interessi sentirsi tutelatidalle istituzioni del territorio».�

cui pesano come un macigno lequestioni irrisolte del permessodi costruire, del progetto di im-pianto, dell'affidamento del ser-vizio mediante gara pubblica».

«E' vero che i lavori potrannoessere ripresi, ma a questo puntosotto la diretta responsabilità de-gli interessati i quali dovranno fa-re i conti con la circostanza che ilTar non ha affatto dato loro ra-gione, ma anzi ha esplicitamenteaffermato che resta: "impregiu-dicata ogni decisione nel meritodelle complesse questioni solle-vate". Bene ha fatto dunque il Co-mune a intervenire con le proprieordinanze, assicurando, comeaveva richiesto lo stesso giudiceamministrativo, sin dall'inizio, lanon alterabilità della situazioneesistente. Restano dunque aperte- prosegue la nota del Comune -tutte le questioni oggetto non so-lo dei provvedimenti comunali intermini cautelativi, ma anchequelle oggetto delle varie denun-ce e, soprattutto, la grave penden-za sulla questione della gara pub-blica oggetto di contestazione alivello comunitario. In tal senso, èchiarissima l'ordinanza del Tar diParma che rinvia al 7 dicembre2011 ogni sentenza sul merito dichi ha torto e di chi ha ragione.D'ora in avanti la responsabilità ètutta di chi intende continuare acostruire l'impianto in presenzadelle richiamate gravi e preoccu-panti pendenze sia sul piano giu-ridico-amministrativo generalesia sotto il profilo dell'osservanzadelle regole in materia edilizia».«Se le ragioni esposte nelle or-dinanze del Comune - conclude lanota - fossero risultate prive difondamento, le stesse ordinanzesarebbero state travolte dalla pre-ponderanza degli interessi eco-nomici e degli aspetti finanziariconnessi all'operazione».�

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14 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

PARMA - La Sera

VENERDì 7 OTTOBRE 2011www.laseradiparma.it

[email protected] 5POLITICA

Ambiente/ Le reazioni

Galeotto fu l’articolo sulla Gazzetta di Par-ma, che ieri ha ingua-iato il Pd e i suoi al-leati. Il giorno stesso

in cui il Tar deliberava l’ordinan-za a favore di Iren, sul quotidiano di via Mantova è apparso un pezzo che ha svelato come “per il centrosinistra il termovalorizza-tore si deve fare”. A supporto di questa tesi una serie di considera-zioni smentite poche ore dopo da Verdi, Idv e Sel ma che lasciano, lo stesso, il dubbio che qualcuno abbia pur detto qualcosa al gior-nalista della Gazzetta. Di fatto, si dava notizia dell’esito del tavolo delle forze di centrosinistra, dal quale sarebbe uscita la linea che verrà adottata in merito all’im-pianto di Ugozzolo, proposta dal Pd e condivisa da tutta la squadra:

“Quella di costruire il termovalo-rizzatore è una scelta che appar-tiene al passato e quindi deve considerarsi consolidata. Proprio per questo motivo non potrà es-sere messo in discussione, né tantomeno essere inserita nel programma, a meno che un tri-bunale non decida diversamente, imponendo altre strade”. Sull’ine-

Il forno di Ugozzolo anima Pd e alleatiSel propone la “pausa di riflessione”

Un articolo di stampa che dava per raggiunto il placet all’inceneritore porta democratici, Verdi e Idv a precisare che la mediazione sul programma è in costruzione. Vendoliani a gamba tesa: “Sintesi difficile”

di STEFANIA DE CESARE

luttabilità del forno sono subito insorti i partiti a sinistra del Pd. Tanto che il democratico Giusep-pe Bizzi, coordinatore del tavolo per il programma delle primarie, è uscito con una nota ufficiale per spiegare che quanto riferito nell’ar-ticolo “non è fedele a ciò che è emerso dal confronto tra le diver-se sensibilità della coalizione e alla sintesi individuata durante la ri-

unione. In tempi molto brevi la base programmatica sarà presen-tata alla città nella sua stesura scritta e definitiva. Fino ad allora ogni anticipazione risulta parzia-le e elemento di ostacolo alla fi-ducia tra gli alleati e alla chiarez-za verso la città”. A sostenere questa tesi è arrivata anche l’Italia dei Valori. “Smen-tiamo l’indiscrezione giornalisti-

ca secondo cui le forze di coali-zione hanno deciso che il termovalorizzatore fosse una decisione assodata che il prossimo candidato sindaco dovrà fare propria” afferma in un comuni-cato Paola Zilli, segretaria provin-ciale dell’Idv.

“Stiamo lavorando per cercare di costruire un programma condi-viso tra le varie parti - continua

- Su certi temi vi sono diversi ap-procci differenti ed è proprio per questo che la discussione ed il confronto sono fondamentali per una coalizione compatta”. L’arti-colo quindi risulta “inesatto: nes-sun accordo è stato ancora sigla-to, nulla è stato deciso”. A onor del vero, l’ambasciatore si sa non porta pena. Anche il referente cittadino dei Verdi di Parma, Hassan Bassi afferma che quanto scritto “non corrisponde al vero – spiega Bas-si –. I Verdi hanno chiesto che nel programma venisse affermata la necessità di superare l’attuale si-stema di smaltimento dei rifiuti e questo punto è stato accettato dalle altre forze politiche che de-vono ancora terminare la discus-sione sul programma”.L’unica pecora nera al momento, pare essere il partito Sel. Sinistra

ecologica e libertà, infatti, se da una parte ribadisce quanto detto dagli alleati in quanto “si è discus-so di un programma di smalti-mento, che porti quanto prima al superamento degli attuali si-stemi” dall’altra pone dei dubbi quando si tocca il tasto dolente conosciuto come inceneritore: “Su questo proponiamo una “pausa di riflessione”, per rivedere da capo tutto l’iter che ha portato al can-tiere, in quanto, nutriamo forti dubbi sulla regolarità e legalità di tutte le procedure”. Qualche cre-pa all’interno del centrosinistra pare esserci in quanto “all’inter-no della coalizione – si legge nel comunicato -, pur condividendo una base programmatica comu-ne, su alcuni temi specifici, come l’incenerimento dei rifiuti, le for-ze politiche esprimono sensibili-tà diverse che non possono facil-mente essere portate a sintesi”.Punto interrogativo quindi sul tema del termovalorizzatore. A chi nel Pd, articoli o no, crede che sia possibile un sì all’incenerito-re si oppone una coalizione che frena con un “ci stiamo ancora lavorando”, senza dimenticare un partito che tuona con un “diffi-cile mettersi d’accordo”.

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L’ordinanza del Tar che riapre il cantiere del forno di Ugozzolo è commentata anche da Ap-Av, il movimento di Maria Teresa Guarnieri. “Crediamo che a ques-to punto, in attesa del giudizio sul merito, sia necessario che la politica esca dall’ambiguità e si riappropri con forza del proprio ruolo, indipendentemente dalle convenienze elettorali. Ciò che la politica deve garantire oggi è un’azione seria e attenta di vigi-lanza e di controllo sulla realiz-zazione dell’impianto e domani la stessa azione sul suo funziona-mento, se sarà confermato. Come movimento ci siamo opposti in Consiglio Comunale a che, nel piano di fusione di Enia in Iren, il Comune delegasse completa-mente a quest’ultima la realizzazi-one e soprattutto la gestione del termovalorizzatore, privandosi di fatto di un ruolo forte di controllo. Molte vicende che stiamo vivendo ora e i dubbi che emergono sulla realizzazione dell’impianto nasco-no in gran parte anche da quella decisione, per noi profondamente sbagliata, e da atteggiamenti poco chiari dell’attuale maggioranza di governo cittadina, che, da un lato, ha voluto fermamente l’opera e, dall’altro, strizza l’occhio a chi vi si oppone. In questa situazione, crediamo che ai cittadini inter-essi sentirsi tutelati dalle istituzi-oni del territorio e che vogliano che Comune e Provincia, facciano quanto possano per recuperare alla città il controllo della gestione dell’impianto e per garantire a tutti la tutela della salute”.

L’appello di Ap-Av “Basta ambiguità”

Dal civismo

E nel centrodestra vince il “nì”

Centrodestra in stato con-fusionale. La decisione del Tribunale amministrativo

ha spiazzato il lato destro della politica di Parma. Pdl, civici e carroccio infatti hanno accolto la notizia con sentimenti diversi. Non nasconde un velo di ironia il vice coordinatore del Pdl, Mas-simo Moine quando dichiara che «in Italia le decisioni dei magi-strati devono essere sempre rispet-tate». Intervenendo nel merito della questione sottolinea come «se il Tar si è espresso in questo modo, noi oggi non possiamo che accettare la riapertura temporanea del cantiere, anche se personal-mente avrei preferito una scelta ben diversa». Lascia intendere Moine ma non è l’unico a rima-nere vago e neutrale. «L’ordinan-za del tribunale – afferma Mas-simo Bonu, coordinatore cittadino del Pdl - va sicuramen-te rispettata ma questo non deve fermare i ragionamenti intorno al tema del termovalorizzatore». Piccoli spiragli di polemica di intravedono nelle parole di Gian-luca Armellini. Per il capogruppo del Pdl in Provincia infatti «Par-ma ha bisogno di un metodo di smaltimento di rifiuti valido che possa una volta per tutte risolve-

Nel Pdl Moine deluso dal Tar ma Armellini apre (poco) all’opera. Il civico Aiello soddisfatto: “Forno importante”. Lega: “Altre scelte”

re il problema. Una soluzione bisogna trovarla per non finire come Napoli». Il capoluogo cam-pano, secondo Armellini, è l’esem-pio negativo da evitare anche se «sulla localizzazione del termo-valorizzatore, sono giustificate le perplessità degli imprenditori. La questione è stata gestita male fin dall’inizio. Ora i tempi sono stret-ti ma una soluzione va trovata: o si valutano delle soluzioni alter-native, o si va avanti con il cantie-re». Frecciatina finale diretta alla Provincia di sinistra: «Noi come consiglieri non siamo mai stati coinvolti nelle decisioni ma ci siamo sempre trovati davanti a fatti compiuti. Avevamo posto degli interrogativi, soprattutto sulla localizzazione, ma l’ammi-nistrazione ci ha sempre rassicu-rato». Se il Popolo delle libertà parla ma si sbilancia poco, molti civici preferiscono non commen-tare, primo tra tutti Carlo Alber-to Cova, assessore allo Sport, che preferisce non esprimersi in quan-to «le mie dichiarazioni sarebbe-ro interpretate in quanto membro di Giunta. Tra qualche giorno, quando il mio incarico finirà al-lora potrò dire quello che penso». Solo Giorgio Aiello, assessore ai Lavori pubblici apre bocca, e le

parole si trasformano in applau-si: «Le sentenze non si commen-tano mai a prescindere. In questo caso però credo la decisione del Tar è stata una scelta positiva. L’inceneritore è una costruzione importante. Fermare il cantiere sarebbe stato un danno a carico della comunità. Adesso aspettia-mo la decisione sul merito del 7 dicembre». Chi non si nasconde invece è il carroccio. «La scelta del Tar non ci rende contenti, non essendo completamente favore-voli a questa soluzione chiamata inceneritore». Questo è quanto dichiara Andrea Zorandi, segre-tario Lega Nord, sezione Parma che si dichiara convinto che «ad oggi possano essere adottate so-luzioni alternative che alleggeri-scono l’impatto ambientale sulla città. Prendiamo atto della sen-tenza che altro non è che una vittoria per la sinistra». (Sdc)

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15Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

REGGIO EMILIA - 24Emilia

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REGGIO EMILIA - 24Emilia

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17Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

REGGIO EMILIA - Carlino ••3REGGIOPRIMOPIANOVENERDÌ 7 OTTOBRE 2011

““PAOLOGANDOLFIAbbiamoassistito a un assurdotentativo di forzare lamanoall’interno dell’Anci»

SIMONACASELLIE’ stato premiato per l’impegnoe le capacità. Sarà sindaco di unaterra dove la coop ha una tradizione»

Bersani eD’Alemahanno dato vitaa una farsa.Ha vintoDelrio, ha persoil Pd: dimostrazione di inadeguatezza»“GIACOMOGIOVANNINI

«PerReggioèunonore.E lagiuntaDelrio: «Come diceva Santa Teresa: è l’oggi che conta. La mia elezione non è

non si cambia»un segnale di sfiducia a Bersani»

POLITICA

di DAVIDE NITROSI

DELRIO, ma ora che succedeper Reggio?

«Intanto diciamo che per Reggio èun bell’onore».Ha la voce affannata il nuovo presi-dente dell’Anci, l’Associazione na-zionale comuni d’Italia. Sono passa-te meno di 24 ore dall’elezione peracclamazione a Brindisi, alla facciadei diktat dei piani alti del Pd (im-maginiamo che qualche devotosherpa abbia portato un Alka-Selt-zer a D’Alema). Ora il sindaco diReggio si è caricato sul gropponeuno zaino pesante. Non solo perl’impegno nell’Anci, ma anche per-ché ha più prosaicamente catalizza-to su di sé la base del Pd, degli am-ministratori locali Pd che dopoaver fatto le nozze coi fichi secchinei loro Comuni chiedono di conta-re di più. Non è facile in un partitodove si credono ancora nocchieri icacicchi del vecchio Pds. PerDelrio il lavoraccio comincia ora.

Un successo, ma anche un im-pegno. Quali conseguenzeavrà sulla giunta il suo lavoroa Roma?

«Non succede molto. E’ da Romaad esempio che abbiamo difeso iComuni. Se fanno i tagli a Roma,sono le famiglie di Reggio a pagar-ne le conseguenze. Guardate che illavoro nell’Anci non è di semplicerappresentanza».

Per questo la impegnerà mol-

to. Lontano da Reg-gio.

«No. Oltre a collabo-rare con OsvaldoNapoli e SergioChiamparino, ilp r e s i d e n t edell’Anci ha adisposizionetante giovanienergie, espres-se dai sindaci. Iltempo che dedi-cherò all’Anci saràlo stesso di questi ulti-mi intensissimi due an-

ni. E’ solo stando vicino alla mia cit-tà che posso capire i problemi deiComuni».

Però in città c’ègiàchi siaspet-ta un cambiamento in giunta,ad esempio del vice sindaco.

«No, assolutamente. Sono concen-trato a difendere i nostri bilanciche saranno difficilissimi, a prescin-dere dai problemi. Di rimpasti nonse ne parla. Con questa squadra sia-mo perfettamente in grado di af-frontare un momento difficile co-me questo, anche grazie alla colla-

borazione che abbiamoavuto, in questi mesi,

della società civile».Quindi non sitocca la giun-ta?

«Non è nei pro-grammi».

Nei pro-grammi abrevescaden-zaoper ipros-

simi due anni?«Non è nei program-

mi. Punto. Come dice-va Santa Teresa del Bam-

bin Gesù: è l’oggi che conta».Però Delrio staràper duegior-ni la settimana a Roma.

«Come ho sempre fatto negli ultimidue anni e mezzo. Parto il mercole-dì sera e torno il giovedì sera. Io fac-cio la vita di associazione da setteanni come vice presidente, anchese a Reggio se ne è parlato poco».

L’obiettivo è difendere Reggiodifendendo i Comuni italiani:le è toccato fare il sindacalistadei Comuni, più che il sinda-co?

«No e spero che il paese non abbiapiù a che fare con quattro finanzia-rie in due settimane come è accadu-to durante l’estate. E’ stato un perio-do eccezionale. Forse, per dire unabattuta, più che Reggio ne hannosofferto le mie ferie».

Delrio, se l’aspettavaunaresi-stenzacosì fortedelgruppodi-

rigente nazionale del Pd?«Mi sono accreditato presso i sinda-ci per uno stile molto autonomista,sapevo che questa linea non sareb-be stata vista come il massimo. Pe-rò credo che il Pd abbia garantitouna discussione democratica. Loslogan che ho scelto è stato appun-to l’autonomia per fare ripartire,per cambiare il paese. Il partito haposto con più forza un altro proble-ma, è indiscutibile: il problema geo-grafico. C’è stata una discussionedemocratica, non ci sono nè vintinè vincitori. E’ vero che ha vinto

dentro il Pd di più la mia imposta-zione, ma abbiamo assunto entram-bi i problemi come problemi veri.So che il problema del mezzogior-no è vero e so che se avesse vintoEmiliano, avrebbe assunto il proble-ma dell’autonomia in tutti i sensicome un problema vero. Credo chequesta discussione sia stata un po’dolorosa perché è stato dolosorososentire la distanza».

Su Facebook l’assessore Gan-dolfi ha definito il comporta-mento dei vertici Pd una «por-cata».

«Il Pd aveva il compito di garantireuna discussione democratica. Ioavrei preferito fare queste discussio-ni nell’assemblea generale dell’An-ci. Però ora guardiamo avanti».

Uno smacco per Bersani?«Non è segnale di sfiducia versoBersani. Noi abbiamo fatto una pro-posta a favore, non una propostacontro. Una proposta che dai sinda-ci italiani è stata accolta all’unani-mità, mentre nel Pd è passata con lamaggioranza. Non credo che sia ungiudizio sulla segreteria Bersani».

A Brindisi sembra nascere ilPd del Nord, il partito di cuiaveva parlato Chiamparino...

«No, c’è un malessere del sud forte,di cui tutti ci dobbiamo fare carico,soprattutto l’Anci. Io, da sindacodella città del Tricolore, ho difesola nostra unità nazionale. I dirigen-ti politici che la vedono così nonhanno capito cos’è l’Anci. Altrimen-ti dovrebbero dire che Napolitano èstato eletto perché è di Napoli. Sielegge la persona capace di guidarel’istituzione».

Il consigliere comunale Giaco-mo Giovannini, della LegaNord,hadettodiaversostenu-to Delrio a Brindisi perché è«padano»...

«Non condivido la definizione, masono felice che mi abbiano ricono-sciuto come presidente di tutti i sin-daci. Del sud e del nord».

AUGURI a Graziano Delrio,ma non solo. Dal centrodestrareggiano anche critiche all’indi-rizzo del Pd e polemiche in meri-to a quel che sarà della giunta co-munale dopo l’incoronazionedel sindaco a presidente Anci.«A Brindisi - attacca GiacomoGiovannini, capogruppo Legain Sala del Tricolore — il Pd si èpreso la responsabilità di inges-sare l’attività congressuale, tra-sformata in un’assemblea di par-tito. Una farsa, con il naufragiodel tentativo di Bersani e D’Ale-ma di boicottare Delrio, che noiabbiamo sostenuto in quantounico candidato padano. Insom-ma, ha vinto Delrio, ha perso ilPd, che ha dato un’altra dimo-strazione di inadeguatezza. Sape-te che non sono mai d’accordocon lui a Reggio, ma stavoltaDelrio aveva ragione nel colerportare le due candidature in au-la e far votare l’assemblea».

PARLANDO di Reggio, inve-ce, il leghista dice: «Già primadell’elezione di Delrio a presi-dente Anci avevamo depositatouna mozione per chiedere il di-mezzamento della giunta, checonsentirebbe un risparmio dialmeno 200mila euro all’anno.

Ad esempio, tra gli assessori Iu-na Sassi, Mauro Del Bue e Gio-vanni Catellani, due sono ditroppo. E poi Spadoni è il dop-pione di Ferrari. A proposito,Spadoni che ci faceva a Brindi-si? Non aveva nulla da fare aReggio?». Secondo Giovannini,inoltre, sarebbe ora necessaria la«sostituzione di un vicesindaco,Filomena De Sciscio, che sta lì arappresentare le sue nove prefe-

renze». Ma «al di là dei nomi —conclude il leghista — ora cheDelrio sarà ancora più assente,vogliamo che ci sia un governodella città».

SECONDO il consigliere comu-nale Marco Eboli (Pdl), invece,«Bersani ha dimostrato di noncontare nulla e di non avere nes-suna legittimità a governare l’Ita-lia». E la situazione reggiana?«Credo che la De Sciscio manter-rà la delega al Bilancio, ma nonsarà più vicesindaco. Al suo po-sto vedo Vecchi (capogruppoPd, ndr) o Gandolfi (assessore al-la Mobilità, ndr). Comunque, senon di persone, credo ci sarà al-meno un rimpasto di deleghe»,osserva il pidiellino.

SEMPRE dal Pdl interviene ilconsigliere regionale Fabio Fi-lippi, che dice a Delrio: «La tuaelezione ha spaccato a metà il Pde rappresentato l’ennesima scon-fitta del teorico del ’tanto peg-gio, tanto meglio’, ossia di Pier-luigi Bersani. Ma mi domandocome potrai, d’ora in avanti, svol-gere nel migliore dei modi il du-plice incarico di sindaco di Reg-gio e presidente nazionaledell’Anci».

Francesco Pizzigallo

LA FRATTURA corre sull’asseReggio-Roma. Il Pd reggiano si sca-glia contro i vertici del partito e cri-tica duramente il modo con cui lasegreteria nazionale ha gestito l’ele-zione del presidente Anci a Brindi-si. Nel mirino delle ‘frecciate’ fini-scono così il segretario PierluigiBersani e gli altri ‘big’ democratici.«I partiti — ha osservato ieri l’ono-revole Pierluigi Castagnetti — de-vono riconoscere l’autonomia delleistituzioni, in questo caso dell’An-ci. In questo senso credo che la se-greteria del Pd abbia commesso unerrore, prendendo un abbaglio e af-frontando il tema come non dove-va essere affrontato».

ANCORA più esplicito l’assessorePaolo Gandolfi: «Il mio partito hafatto una porcata enorme, degna diun gruppo dirigente decotto», ave-va scritto già mercoledì su Face-book. «Abbiamo assistito — ha ag-giunto ieri — a un assurdo tentati-vo di forzare la mano all’internodell’Anci». Affidato al noto socialnetwork, mercoledì, anche il pen-siero di Luca Veccchi, capogruppo

Pd in Sala del Tricolore: «Credoche il Pd reggiano debba prenderedecisamente le distanze da quantosta accadendo a Brindisi. La candi-datura di Graziano nasce sul cam-po, nella competenza e nella coeren-za di una battaglia in nome del valo-re delle autonomie locali per il futu-ro del nostro paese. Trova il consen-

so trasversale sul campo per il valo-re del candidato e dell’esperienzaamministrativa rappresentata daquesti territori. Raccogliere questaesperienza e questo valore era ilcompito di una buona politica.Contrastarla con giochetti da Pri-ma Repubblica è l’espressione anco-ra attuale di una brutta politica».Non meno morbido il commentodel day-after: «Si è cercato di forza-re la mano in favore di Emiliano —ha aggiunto Vecchi — come se fos-

se un congresso di partito. Da ‘ber-saniano’ prendo le distanze e nonmi vergogno». Dure, ieri, anche leparole di Oreste Zurlini, sindaco diSan Martino in Rio, che si congra-tula con Delrio, ma attacca: «Le vi-cende di Brindisi stanno tra il peno-so e il vergognoso, sono veramentedispiaciuto. Ho sostenuto con con-

vinzione Bersani, questa volta miha deluso. Rimarca sempre di ave-re in segreteria ‘giovani Marado-na’, ma sinceramente non li ho vi-sti: giocano meglio alla scuola di fo-otball di San Martino». Contro la«vecchia politica» si sono schieratisu Facebook anche i giovani consi-glieri comunali del Pd ValeriaMontanari e Andrea Capelli.

INSOMMA, una presa di distanzanetta, quella degli esponenti reggia-ni del Pd che, parlando di ’ipotesirimpasto’ in giunta preferiscono in-vece non sbilanciarsi. «Sarà il sinda-co — si limita a dire Vecchi — a de-cidere. Per quello che mi riguarda,non traggo conseguenze in terminidi automatismi che riguardano lepoltrone e non credo sia necessariofare una rivoluzione, anche perchèritengo che Delrio continuerà a fa-re il sindaco come ha sempre fat-to». Sulla stessa lunghezza d’ondal’assessore Gandolfi, da qualcunoindicato tra i papabili alla carica divicesindaco: «Non ne abbiamo maiparlato in giunta e, secondo me, lecose possono anche funzionare cosìcome sono», taglia corto.

Francesco Pizzigallo

Eletto anche dai leghisti«Era l’unico candidato padano»Filippi (Pdl): «Come potrà svolgere bene il duplice incarico?»

Qual è la vostra opinionesulll’elezione di Delrioall’Anci? Scrivete allanostra [email protected]

IN VIAGGIO«Parto ilmercoledì seraperRomae torno il giovedìLo faccio da oltre due anni»

LA RIVOLTA DEI DEMOCRATICI ZURLINI (SAN MARTINO): «VICENDA PENOSA E VERGOGNOSA»

Castagnetti: «La segreteria Pd ha preso un abbaglio»

L’OPPOSIZIONEMarcoEboli: «Il prossimovicesindaco sarà LucaVecchi oPaolo Gandolfi»

DEPUTATO Pierluigi Castagnetti

IL CAPOGRUPPO VECCHI‘Si è cercato di forzare lamanoa favore di Emiliano che sefosseun congresso di partito’

I COMPLIMENTI sisprecano. Gli augurianche. Il giorno dopo,per Graziano Delrio, èun fiume di congratula-zioni. «Molto conten-ta» si era detta già mer-coledì sera Sonia Masi-ni, presidente dellaProvincia, a cui ieri hafatto eco il presidentedel Consiglio provin-ciale, Gianluca Chieri-ci. Di «onore per la cit-tà, la provincia e la no-stra regione» parlal’onorevole Pd MainoMarchi, secondo cuil’elezione di Delrio apresidente Anci «rap-presenta la valorizza-zione dell’esperienzaamministrativa di Reg-gio». «Grande soddisfa-zione» e «auguri since-ri» anche da parte delsegretario provincialePd, Roberto Ferrari,dal presidente della Re-gione, Vasco Errani, edalla senatrice LeanaPignedoli. Congratula-zioni al sindacoDelrio, inoltre, da par-te dell’avvocato reggia-no Dino Felisetti e diMargherita Salvioli (se-gretaria provinciale Ci-sl), secondo cui «il neo-eletto porterà in questanuova responsabilitàl’esperienza di confron-to e dialogo che abbia-mo sperimentato aReggio». Di «nominadi grandissimo presti-gio» parla invece Simo-ne Caselli, presidenteLegacoop, secondo cuiil primo cittadino reg-giano è stato premiatoper «il suo impegno ele sue capacità». La Ca-selli, inoltre, esprimesoddisfazione perchè ilpresidente Anci sarà«il sindaco di una terradove la cooperazioneha una tradizione co-me altri pochi territo-ri». Auguri anche daColdiretti e Consorziodi Bonifica dell’EmiliaCentrale. Infine, aDelrio, i complimentidell’assessore comuna-le Mauro Del Bue (se-greteria nazionale Psi)e perfino del pidiellinoFabio Filippi.

fra.pi.

A FAVORE

Applausianche

da destra

Page 18: Rassegna del 7-10-2011

18 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

� CASALGRANDE

E’ morto lo scrittore e poetadialettale Carlo Appio Margi-ni. Aveva 63 anni. Il paese inlutto: cordoglio dall'ammini-strazione comunale «per laprematura scomparsa dell'amico». Il sindaco Andrea Ros-si dice: «Perdiamo un uomoche era un'espressione solaredelle nostre terre il quale, attra-verso la poesia dialettale, ha te-nuto alta la tradizione, e ci haregalato dei simpatici momen-ti nel corso di diversi appunta-menti svolti insieme».

Poeta dialettale apprezzato,Margini era nato a Casalgran-de nel 1948. Faceva parte dell'Associazione scrittori reggia-ni. Proprio in un incontro dell'associazione, a Castellaro diVetto, dove è organizzata larassegna dialettale, Marginiaveva conosciuto la sua com-pagna, Alessandra Casali, di-ventata sua moglie qualche an-no fa. Anche lei scrittrice, oltreche pittrice e con la quale Mar-gini scriveva spesso a quattromani.

Margini lascia anche la ma-dre e la sorella Ave, dirigentescolastico dell'Istituto com-prensivo Galilei di Reggio. Daqualche anno era ammalato,ma i miglioramenti avvenutifacevano sperare al meglio. In-vece la sua forte fibra ha cedu-to mercoledì mattina in un re-parto dell’ospedale Santa Ma-ria Nuova di Reggio.

Margini si era diplomato alMotti di Reggio. Con la capar-bietà che lo distingueva avevaarricchito il proprio bagaglioculturale con letture impegna-tive e i primi seri tentativi discrivere in vernacolo risalgonoal 1966. Il primo risultato im-portante nel 1973 partecipan-do al IV concorso di poesia enarrativa intitolato a GiuseppeUngaretti, a Roma.

In quell’occasione si classifi-cò quinto e ritirò il premio inCampidoglio. Seguì un lungoperiodo di riflessione, poi ri-prese a partecipare a concorsie rassegne, conseguendo pre-mi a livello locale ma anche na-zionale, in lingua e in vernaco-lo. Pubblicò anche due libri dipoesie.

Margini quasi sempre racco-

glieva soddisfazioni e plauso,per due volte vinse “La Cara-vella” a Roma. Viveva a Sabbio-ne con la moglie.

Ci piace ricordarlo coi suoiversi, messi lì, come per caso,ma che sembrano un testa-mento preciso.

«E poi viene il momento dipensare, / di chiedersi se è giu-sto continuare, / di fare l’auto-critica e capire / se sia più giu-sto vivere o morire. // non ba-steranno più le mie parole, /avrò la voglia di toccare il sole,/ e correrò incontro al miooblio / e niente mi ferma, senon mi ferma Dio”», dalla poe-sia “E poi”.

Oggi, dalle 10, con partenzadall’obitorio dell’ospedale diReggio, si svolge il funerale.

La cerimonia religiosa saràofficiata nella chiesa parroc-chiale della Madonna del La-voro. Poi la salma sarà trasferi-ta a Coviolo per la cremazione.

Domenico Amidati

� SCANDIANO

L'Avis di Scandiano, nell'otti-ca di promuovere la raccoltadi sangue, ha ideato alcuniprogetti per avvicinare i giova-ni delle scuole del territoriodella Rocca ai quali, oltre allapropaganda dell'Associazio-ne, regalerà libri a seconda del-le esigenze dei piani di studio.

Un’iniziativa lodevole chetroverà piena realizzazionenei prossimi giorni e, forsenon per caso, nella ricorrenzadel trigesimo di Luigi Nasi,morto lo scorso 7 settembredopo una lunghissima malat-tia che lo aveva minato nel fisi-co, ma non nello spirito del vo-lontariato che ne ha sempreanimato la vita.

Nato ad Arceto _ dove era re-sidente _ nel 1939, Nasi era uo-mo semplice, di poche parole,ma che servì l'Avis di Scandia-no per oltre 25 anni. Faceva an-che parte del consiglio diretti-vo dell’associazione.

Ma Nasi era soprattutto co-nosciuto dai numerosi donato-ri di Scandiano, come «l'uomodella friggitrice», colui che sa-pientemente friggeva lo gnoc-co che i volontari offrono co-

me rinfresco ai donatori dome-nicali.

«Sarà sempre con noi – dico-no dall'Avis di Scandiano –con la sua forza di volontà. Il ri-cordo di lui impegnato in cuci-na alla preparazione dellognocco non potremmo mai di-menticarlo».

Ora Nasi sarà ricordato an-che dai giovani locali ai qualil’associazione punta per dif-fondere la buona pratica delladonazione di sangue e lo faràproprio in ricordo dell’uomoche per 25 anni ha donato ilproprio sangue con la speran-za di salvare la vita a molti ma-lati.

Alessandro Zelioli

� RUBIERA

Torna all’attacco e questa vol-ta sceglie le vie più modernecome un video su Youtube. E’Claudio Pifferi, consigliere co-munale della lista civica Rubie-ra 5 stelle che ancora una voltase la prende con il sindaco Lo-rena Baccarani, la sua giunta ela maggioranza tutta.

In un video, consegnato allaRete, prende di mira il pianoparticolareggiato relativo allecasse di espansione del Sec-chia che, secondo Pifferi, an-drà a deturpare «l’ultima partedel comune di Rubiera chenon è ancora stata intaccatada una speculazione ediliziache ha visto il nostro territorioper vent’anni subire ogni for-ma di degrado possibile».

Siamo alle porte di Rubiera,Pifferi parla davanti a un car-tellone in cui compaiono foto-grafia e progetti relativi al pia-

no “incriminato”. Alle sue spal-le la bella struttura della CorteOspitale, palcoscenico privile-giato e suggestivo per moltieventi e spettacoli nel comu-ne.

Dopo il duro intervento sulpiano del Commercio appro-

vato di recente e seguito dallareplica, altrettanto dura, delsindaco Baccarani, ora Pifferisposta l’attenzione su questavicenda.

«La Corte Ospitale sarà sog-getta, per volontà di maggio-ranza e sindaco, a questo pia-

no che precluderebbe tutto ilcannocchiale di veduta dellaCorte. La struttura resterebbechiusa da una parte dal villag-gio artigianale, dall’altra daquesto intervento che ritengoscandaloso e mostruoso».

Il piano di ampliamento del-le casse di espansione del Sec-chia, sostiene Pifferi, prevedeun argine di dieci metri vicinoa un centro abitato: «Lo sfogoin caso di piena è vicino al cen-tro abitato, con un argine di 10metri. Scandaloso anche per lenorme di sicurezza».

«Chiediamo di non toglierenulla ai soggetti attuatoridell’intervento, ma di spostar-lo in altra zona – sostiene anco-ra Pifferi nel video – Si può faredal momento che abbiamo an-cora in discussione il Psc. LeBelle arti hanno già detto no eridotto la cubatura di questopiano particolareggiato. Manel nuovo piano del Commer-

cio il sindaco ha dato la possi-bilità all’attuatore di questa zo-na di riportarlo al centro nelpp Enel dove va a recuperarela spesa per l’acquisto di que-ste aree pubbliche. Sono cosesenza senso. Ci rimettiamonoi, la cosa pubblica».

Di qui l’appello a tutti i citta-dini di Rubiera: «Di sollecitareil sindaco e i consilieri di mag-gioranza perché spostino l’in-tervento in un’altra zona già“contaminata” (dallo sviluppoedilizio, ndr)».

«Questo sindaco dovevacambiare – è l’affondo finale –e invece prosegue sulla stessastrada dei sindaci precedentiche non hanno tutelato nientedel nostro territorio sviluppan-do in modo scandaloso edili-zia privata e industriale. Solo aRubiera uno scandalo del ge-nere. I nostri amministratorinon tutelano una zona che do-vrebbe invece esserlo». (m.f.)

L’Avis ricordaunvolontarioe regala libri

A63 anni èmortoMarginiscrittore e poeta dialettaleCasalgrande, oggi alle 10 il funerale nella chiesa della Madonna del lavoroIl sindaco Rossi: «Perdiamo un uomo espressione solare delle nostre terre»

Il poeta Carlo Appio Margini morto all’età di 63 anni

scandiano

Luigi Nasi

Su Youtube per attaccare sindaco e giuntaA Rubiera Pifferi (5 stelle) su Internet boccia il piano particolareggiato delle casse di espansione

La Corte Ospitale al centro del video con Claudio Pifferi

� SCANDIANO

Si svolge stamane, alle 9.30, ilfunerale di Vincenzo Caroli, il78enne morto dopo essere sta-to investito lunedì da un’autoin via Costi, nella frazione diVentoso. Il corteo funebre siformerà alle camere ardentidell’ospedale Santa MariaNuova di Reggio e si dirigeràverso la chiesa di San Ruffino.Al termine, la salma sarà tumu-lata nel cimitero locale.

L’episodio è avvenuto nelprimo pomeriggio di lunedì,intorno alle 14.30, in via Goti.In quel momento, diretta ver-

so il centro di Scandiano, stavaviaggiando un’auto, una Da-cia modello Sandero al volantedella quale si trovava una don-na di 38 anni di Castellarano.L’uomo – per cause ancora alvaglio della polizia municipaleTresinaro-Secchia – è stato in-vestito dall’auto. Dopo un’ago-nia di alcune ore, Caroli è mor-to nel tardo pomeriggio nel re-parto di rianimazione del San-ta Maria Nuova. L’uomo lasciail fratello Rino (titolare del ne-gozio Foto Caroli), e le sorelleGiuseppina e Onoris, che vivo-no rispettivamente a Sassuoloe Modena.

Scandiano

Travolto da un’auto, oggi l’addioL’incidente a Ventoso, alle 9.30 messa nella chiesa di San Ruffino

Vincenzo Caroli

� CASTELLARANO

Dalla Danimarca per appren-dere i modelli d’insegnamen-to che vengono utilizzati nellascuola materna di Castellara-no. Le scuole reggiane e in par-ticolare quelle di Castellaranosono al centro di un gemellag-gio e scambio di esperienze di-dattiche con le scuole danesie, in particolare, con la cittadi-na di Vejle, che si trova vicinoalla capitale Copenaghen.

La folta delegazione di inse-gnanti vuole studiare i metodiutilizzati per recuperare tuttiquei bambini che hanno dei

seri problemi linguistici. Ben13 docenti danesi, fra cui moltilogopedisti, hanno incontratonella scuola materna di vialedella Pace i maestri per unoscambio di esperienze e per ve-rificare la possibilità di utilizza-re i nostri modelli didattici nel-le scuole dell’infanzia danesi.

All’incontro erano presentiil direttore didattico di Castel-larano, Antonio Claser, IvoRondanini ispettore scolasticoe il vice sindaco Paolo Iotti. PerErik Pedersen, docente e re-sponsabile della spedizione, ilrapporto con Castellarano èmolto importante: «Il modello

italiano, e in particolare qua aCastellarano – ha sottolinatoPedersen – è per noi danesimolto importante perché stia-mo lavorando a una riformascolastica che abolisca le classidifferenziali (in Italia è dal1977 che non vi sono questedifferenze fra i bambini) e ilmodello di questa provincia cisembra quello più efficace perfavorire l’integrazione sia deibambini stranieri che dei bam-bini che hanno difficoltà di lin-guaggio». La delegazione dane-se ha visitato altre due scuole aRubiera e a Reggio.

Paolo Ruini

castellarano

I danesi in visita alle scuoleInteressati a come si affrontano le difficoltà di linguaggio dei bimbi

VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011 GAZZETTA Scandiano � Comprensorio Ceramiche 21

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19Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

REGGIO EMILIA - Gazzetta

Il sindaco di Casalgrande, Andrea Rossi (a destra) seduto accanto al primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi

� REGGIO

E’ bastato andare su Facebooke seguire la cronologia deicommenti da parte di alcunidei dirigenti del Pd reggianosull’elezione di GrazianoDelrio alla presidenza dell’An-ci, per scoprire che, almeno aReggio, i “dalemiani” sembrasiano del tutto scomparsi.

Nello scontro tutto internoal Pd, nessuno a Reggio si èschierato con D’Alema e diconseguenza contro GrazianoDelrio, che ha battuto il sinda-co di Bari. Michele Emilianoera il candidato sostenuto dachi a Reggio ha vinto il con-gresso provinciale Pd, senzapoi riuscire ad esprimere il se-gretario. Una carica che è fini-ta sulle spalle di Roberto Ferra-ri, che bersaniano non è.

Forse sono vicende che ap-partengono a un’altra era poli-tica, come ha detto il capo-gruppo Pd in sala Tricolore Lu-ca Vecchi che “dalemiano”non è mai stato e che fin da pri-ma del voto dell’assemblea aBrindisi ha preso le distanzeda come il Pd ha gestito la vi-cenda. Fatta questa premessaVecchi si congratula con Gra-ziano Delrio per la vittoria. Maresta per Vecchi un giudiziocritico su come il Pd ha gestitola vicenda.

Per il sindaco di Casalgran-de Andrea Rossi, uno dei“grandi elettori” di Bersani aReggio e che su Facebook si èschierato con il partito proDelrio, si tratta di «scherma-glie politiche che il Pd naziona-le doveva valutare e che hannoquesto peso qui a Reggio, per-ché vede protagonista Delrio,ma da qui a pensare che que-

sta vicenda abbia creato unaqualche preoccupazione a li-vello nazionale ce ne passa.Delrio ha avuto la capacitàprofessionale nella gestionedell’Anci che sotto la sua reg-genza ha ottenuto importantirisultati con il governo e nellostesso tempo è riuscito a tene-

re uniti i sindaci al di là della lo-ro posizione politica». Per l’as-sessore alla Mobilità PaoloGandolfi al Pd nazionale si so-no un po’ persi: «Intanto - è ilsuo giudizio - non puoi fareaspettare gli altri perché il Pdnon si mette d’accordo. Unpartito può dire la sua, ma sen-

za arrivare ad assumere unaposizione e senza questa forza-tura estrema. E questo al di làdei nomi o dalla presenza delnostro sindaco. Ciò che stupi-sce è quando ci si trova di fron-te a rigurgiti di una politica dialtro tempo». Anche chi si èsempre professato dalemiano,

come il presidente di Rete Raf-faele Leoni, ha preso le distan-ze dal suo referente politico esempre su Facebook dice di es-sere totalmente d’accordo conLuca Vecchi.

Leoni infatti parla di «unapessima figura del gruppo diri-gente nazionale del Pd, che si

scorda il valore del “limite deipartiti”». Poi amplia il ragiona-mento e sottolinea come la vi-cenda Anci abbia mostrato ilproblema . E il riferimento è al-la discesa in campo a sostegnodel sindaco di Bari Emiliano,da parte di Nichi Vendola, cheha parlato di un’Italia divarica-ta.

Paola Baraldi sindaco Pd diCampagnola, che viene de-scritta come una “dalemiana”anche se lei dice di rifiutare leschematizzazioni politiche,ma riconosce di aver apprezza-to, in passato Massimo D’Ale-ma, sottolinea: «Sono molto in-soddisfatta della posizione as-sunta dal Pd - e poi va oltre - eper questo ho già scritto unalettera di protesta al mio segre-tario di sezione. Delrio rappre-senterà bene anche i Comunimedio-piccoli. Ed è un fattoimportante. Fino ad ora i presi-denti dell’Anci sono stati sin-daci di grandi città. Ma dettociò mi dispiace che il Pd abbiaassunto quella posizione, checredo abbia rappresentato unerrore».

Roberto Fontanili©RIPRODUZIONERISERVATA

La De Sciscio in bilico: io non ne so nulla

rimpasto in giunta

� REGGIO

«Esprimo le mie congratulazionia Delrio per la sua elezione allapresidenza nazionale dell’Anci -dice Andrea Tagliavini, sindacodi Quattro Castella -. L’elezionedel sindaco di Reggio è il giustoriconoscimento al valore del si-stema degli enti locali reggiani eal lavoro svolto da Delrio nel ruo-lo di vicepresidente nazionaledell'associazione. Un’elezioneche mi fa ancora più piacere per-ché maturata nonostante vecchie poco trasparenti “giochi di po-tere” portati avanti da alcuniesponenti politici, tra cui l’ono-revole D'Alema, ma che si sonoinfranti di fronte a una propostaforte e valida come quella di Gra-ziano Delrio che, ne sono certo,porterà al vertice dell'Anci an-che le istanze delle città e dei Co-muni di medio-piccole dimen-sioni».

«Le mie migliori congratula-zioni a Graziano Delrio - affer-ma la senatrice Leana Pignedoli-. Siamo consapevoli che questa

nomina, in questo particolaremomento in cui versa il Paese,rappresenti un’assunzione digrande responsabilità, può e de-ve diventare il traino verso unafase di cambiamento, spingen-do il sistema pubblico a una for-te innovazione. Contro un Go-verno capace solo di tagli oriz-zontali, si dovrà contrapporre ri-gore, progettualità ed efficien-za».

A fargli eco è Simona Casellipresidente di Legacoop: «E’ unanomina di grandissimo presti-

gio che fa onore alla nostra cittàed ai suoi abitanti. Ma special-mente è una nomina che assu-me un valore straordinario nellasituazione di crisi economica,sociale, e in parte morale, che ilnostro Paese sta attraversando.Il ruolo che hanno e che dovran-

no aver i Comuni e le autonomielocali per uscire dall'attuale si-tuazione è fondamentale. Ga-rantire lo sviluppo, difenderel'occupazione, mantenere e in-novare il sistema di welfare a fa-vore di tutti i cittadini è un com-pito che vede le autonomie loca-

li in prima fila anche per far fron-te agli effetti negativi della ma-novra. La nomina è inoltre ungrandissimo riconoscimento alsuo impegno e alle sua capacitàe anche ai risultati che nel no-stro territorio le amministrazio-ni locali e le comunità hanno sa-puto raggiungere». Congratula-zioni a Delrio anche dall’opposi-zione: «Intendo congratularmicon te per la tua elezione - diceFabio Filippi -. I sindaci del Pdlavrebbero votato per te e non

per Michele Emiliano, un ex ma-gistrato, giustizialista e comuni-sta, patrocinato da D’Alema equindi figlio della politica di bas-so profilo. Sono certo saprai es-sere il presidente di tutti i Comu-ni italiani e non espressione diun orientamento politico mono-colore. Mi domando però comepotrai svolgere nel migliore deimodi il duplice incarico di sinda-co i Reggio e presidente naziona-le dell’Anci». (g.r.)

©RIPRODUZIONERISERVATA

Manel Pd reggianocritiche ferocial partito nazionale«La vicenda è stata gestita malissimo», si legge su FacebookPresa di distanze, e Reggio si riscopre priva di “dalemiani”

Luca Vecchi è capogruppo in Comune ma anche segretario cittadino Pd

Qualcuno, come la Lega Nord, lo dice apertamente. altri sottotraccia. Mase il nuovo incarico del sindaco Delrio alla presidenza dell’Anci sparigli lecarte degli attuali assetti amministrativi è un tema che in Comuneiniziano a porsi. Già prima della sua acclamazione a Brindisi, il Carroccioaveva parlato di Delrio come di sindaco “virtuale” per i frequentispostamenti nella capitale in qualità di vicepresidente dell’associazionedei Comuni italiani. Adesso, è il ragionamento, gli impegni saranno piùpressanti ed è dunque necessario rafforzare il presidio del governocittadino. Nel mirino finisce in particolare la vicesindaco Filomena DeSciscio dell’Idv (nella foto col dg Mauro Bonaretti), che secondo i rumorsandrebbe sostituita con una figura più forte. Ritorna quindi il tema delrimpasto di giunta. La De Sciscio, da parte sua, non si scompone: «Ilsindaco non ne ha mai parlato, né con me, né con altri assessori in giunta.Potrebbe decidere di assegnare le deleghe che gli sottraggono più tempocome l’ambiente e il personale ad altri, oppure decidere di mettere manoalla giunta, ma per il momento stiamo parlando di ipotesi».

Congratulazioni, anche dal PdlDai sindaci ai parlamentari ai presidenti di associazione, gli auguri a Graziano

La senatrice Pd Leana Pignedoli, dietro di lei il deputato Maino MarchiIn alto,Simona Caselli(Legacoop)con DelrioA lato, AndreaTagliavini

4 Il fatto del giorno GAZZETTA VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011

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20 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

REGGIO EMILIA - Giornale di Reggio

RIEQUILIBRI Delrio mai così forte nel Pd. Ecco il suo piano per stoppare l’ingresso in giunta del capogruppo

Anci, Vecchi lancia un’opa sul ComuneDa oggi inizia la corsa alla successione. Quasi certa le delega all’Ambiente per Delbue

ANDREA ZAMBRANO

E' UN GRAZIANO Delrionotevolmente rafforzato anche ingiunta quello che esce vittoriosodallo psicodramma di Brindisi,dove il Pd ha rimediato una figu-raccia imponendo ai suoi delega-ti il candidato poi sconfitto dalsindaco di Reggio.

Il giorno dopo l’assurda ele-zione della sala Amaranto, ilprimo cittadino reggiano si ritro-va con un incarico di primariaimportanza nell’Anci: la presi-denza, cioè la possibilità di potertrattare direttamente con ilgoverno, ma quando tornerà aReggio dovrà anche affrontare ladelicata partita della redistribu-zione delle deleghe.

Un sindaco presidente del-l’Anci però necessita di moltotempo da dedicare all’associa-zione comuni italiani. Servedunque una giunta di peso chesappia portare la legislatura daqui al 2013. Ma con chi? A moltila figura di Filomena DeSciscio, vicesindaco con delegaal bilancio appare la più indicataa fare le valigie: è inesperta esoprattutto non ha più un consi-gliere di riferimento che l’ap-poggi dopo l’addio all’Idv di Matteo Riva.

Al momento gli scenari sonodue.

O fare entrare qualcuno dall’e-sterno oppure risolvere la partitainternamente redistribuendo ledeleghe che il sindaco attual-mente detiene tra cui l’ambiente,il personale e l’industria.

In questo scenario a MauroDelbue, attuale titolare delloSport, dovrebbe andare l’am-biente mentre a Franco Corra-

dini o a Mimmo Spadoni, quasisicuramente toccheranno le altredue.

C’è poi la seconda strategiache vede l’ingresso di un ammi-nistratore come vicesindaco. Inquesto caso tutti pensano a LucaVecchi, capogruppo Pd in consi-glio che secondo molti nel Pddovrebbe essere il prossimo can-didato di centro sinistra alleamministrative. L’ingresso diVecchi sarebbe sponsorizzatodal Pd per preparare per tempola successione a Delrio. Ma sullasua strada il capogruppo del Pdpotrebbe trovare proprio lo stes-so sindaco Delrio. «E’ come seProdi avesse fatto entrare algoverno Veltroni», rideva ieri unamministratore vicino al Pd.

Dunque un ingresso di Vecchi alposto della De Sciscio sarebbeosteggiato da Delrio stesso, cheavrebbe così le mani più libereper preparare una successionecon un candidato più organico alsuo mondo di provenienza. Chis-sà che cosa ne pensa Castagnet-ti? Si chiedeva qualcun altromentre altri ancora facevanonotare che l’elezione all’Anci hadefinitivamente sdoganato il sin-daco dal suo nume tutelare eoggi vicepresidente della Came-ra, che da ieri sembra diventatoun uomo di Delrio e non più ilcontrario. Dunque Delrio cer-cherà da domani, una volta tor-nato da Brindisi, di far valere ilsuo potere e di tenere testa agliassalti di un partito che, a giudi-

care dalla figuraccia delle elezio-ni Anci, ha dimostrato di essergliormai una spina nel fianco.

In pochi a questo punto siimmaginano un Roberto Ferra-ri con il cappello in mano perperorare la causa di Vecchi. Eccoperché al momento Delrio pensadi confermare la De Sciscio elimitarsi a qualche redistribuzio-ne delle deleghe internamente: equi, l’assessore alla mobilità Paolo Gandolfi e Spadonipotrebbero essere in grado difare la differenza e far la guardia,per così dire al bidone in assenzadi Delrio.

Una cosa è certa: tra i consi-glieri Pd c’è un discreto movi-mento per trovare uno strapunti-no in giunta che li rilanci in vista

delle elezioni.Per il resto la giornata di ieri è

stata quella dei sorrisi e dellapacche sulle spalle. A comincia-re dai complimenti che sonoarrivati da Pierluigi Bersani alneo presidente nazionale Anci.Nella telefonata di cortesia, nellaquale ovviamente il leader Pd, siè ben guardato dal toccare iltema del suo appoggio ad Emi-liano, che ha spaccato il Pd emandato in frantumi una coesio-ne ricercata nelle fasi preparato-rie dell’assemblea, ma dissoltasicon il colpo di mano di Bersani.

«Avevamo tanti candidatimolto autorevoli per la presiden-za Anci, segno evidente che i ter-ritori ed i Comuni in particolaresono la base solida del partito.

Siamo convinti che questo per-corso abbia conciliato l'interessedell'Anci con le priorità politichesenza invasioni di campo nelpieno rispetto dei ruoli di ciascu-no. Questa è la vittoria delle cittàin trincea e vorrei un Anci ingrado di essere davvero portavo-ce di realtà anche piccole e nonsolo delle città metropolitane»,sono state le prime parole delsindaco di Reggio che ai cronistisi è potuto anche concedere diderubricare a semplice confron-to, quella che in realtà tutti i diri-genti del Pd hanno visto come«una squallida lotta per accapar-rarsi un posto». Ma il riferimen-to, ovviamente, era allo sfidantesconfitto, il sindaco di Bari Michele Emiliano.

A sinistra ilcapogruppodel Pd LucaVecchi. Adestra il neopresidenteAnci GrazianoDelrio

Il sindaco di San Martino polemico sulla guerra nel Pd

Zurlini: “Io bersanianorimasto deluso da Bersani”

Il sindaco di San Martino Oreste Zurlini

IL SINDACO di San Martino Oreste Zurlini si complimen-ta con il sindaco GrazianoDelrio, ma si scaglia contro lelotte intestine al suo partito esi smarca dal segretario nazio-nale, da lui sostenuto alle pri-marie: «Le vicende di Brindisistanno tra il penoso e il vergo-gnoso: sono veramente dispia-ciuto. Ho sostenuto con con-vinzione Pier Luigi Bersani,ma questa volta mi ha deluso.Bersani rimarca sempre diavere in segreteria “giovaniMaradona”, ma sinceramenteieri (mercoledì, ndr) non li hovisti: giocano meglio allascuola di football di San Mar-tino - commenta sarcastica-mente il primo cittadino - Gra-

ziano sarà sicuramente il pre-sidente di tutti i sindaci italia-ni e porterà avanti quel buonlavoro che già ha iniziato neimesi scorsi».«Un’elezione che mi fa anco-

ra più piacere perché maturatanonostante vecchi e poco tra-sparenti giochi di potere porta-ti avanti da alcuni esponentipolitici, tra cui l’onorevole Massimo D’Alema - dichiarail sindaco di Quattro Castella Andrea Tagliavini - ma che sisono infranti di fronte a unaproposta forte e valida comequella di Delrio che, ne sonocerto, porterà al vertice del-l’Anci anche le istanze dellecittà e dei comuni di medio-piccole dimensioni». (al.cod.)

Il segretario provinciale: “Non affidiamo a scorciatoie le risoluzioni di problemi veri”

Ferrari: “Il Pd risolva le lotte interne”PIOGGIA di complimenti al sin-daco Graziano Delrio. «Il presi-dente dell’Anci dev’essere ilrappresentante dei sindaci italia-ni di ogni orientamento e di ognilatitudine - scrive il segretarioprovinciale del Pd Roberto Fer-rari - Il Pd ha titolo di preoccu-parsi di rappresentare le ragionidei territori e dei comuni meri-dionali, lo deve fare perchésiamo un partito nazionale.Abbiamo la possibilità di farlo apartire dalle esperienze in cui giàsiamo al governo, superando ilcommissariamento del partito inCalabria, risolvendo le lotteinterne al Pd siciliano. Non affi-diamo a scorciatoie la risoluzio-ne di problemi veri». Scrive ilconsigliere regionale del Pdl Fabio Filippi: «Sabato durantel’inaugurazione della fiera“Casa & Tavola” avevo informa-to Delrio che il Pdl lo avrebbesostenuto, in quanto la sua ele-zione a presidente è molto piùgradita rispetto a quella del sin-daco di Bari MicheleEmiliano». «L’elezione di Del-rio rappresenta la valorizzazionedell’esperienza amministrativadi Reggio che in più occasioni siè dimostrata di valenza naziona-le ed europea», scrive il parla-mentare del Pd Maino Marchi.«Quel che è certo è che il candi-dato dell'Anci ha battuto quelloimposto dal Pd - scrive l’asses-sore socialista allo Sport delComune Mauro Del Bue -Voglio esprimere a Graziano ilmio compiacimento e quello deisocialisti, che nell'assembleadell'Anci avrebbero votato perlui e non per Emiliano qualora laconta si fosse trasferita in con-gresso». «Siamo consapevoliche questa nomina rappresenta

un'assunzione di grande respon-sabilità», afferma la senatricedel Pd Leana Pignedoli.

La presidente di LegacoopReggio Simona Caselli scrive:«Siamo certi che saprà far tesorodei valori della cooperazionereggiana». La Cisl si congratula:«Crediamo – dichiara Marghe-rita Salvioli Mariani, segretariaprovinciale – che sia il giustoriconoscimento di un Comuneche ha realizzato, anche nel con-fronto con le parti sociali, prati-che di virtuosità». Anche il pre-sidente del consiglio provinciale Gianluca Chierici, si associa:«Auspichiamo che la presidenzadi Delrio porti a un maggiore

coordinamento con l’Unionedelle Province e con la Confe-renza delle Regioni per arrivarea una riorganizzazione degli entilocali complessiva ed efficien-te». La presidente della Provin-cia Sonia Masini si è detta«molto contenta per un risultatoche porta a Roma le nostre espe-rienze amministrative». L’Anbi(Associazione nazionale bonifi-che irrigazioni) per voce del pre-sidente Massimo Gargano e ilConsorzio di Bonifica dell’Emi-lia Centrale, per voce del presi-dente Marino Zani esprimonocongratulazioni, oltre alle asso-ciazioni agricole reggiane Cia,Confagricoltura e Coldiretti.

Il segretarioprovincialedel PartitoDemocraticoRobertoFerrari

Cefalota, Gente di Reggio

“E’ il segretarioe non D’Alema,il vero sconfitto”

Franco Cefalota

«IN REALTÀ il vincitoredell’Anci sembrerebbe usci-to da un vero e propriobagno di sangue nel propriopartito - scrive FrancoCefalota di Gente di Reg-gio, dando una lettura del-l’elezione del sindaco Gra-ziano Delrio - Almeno agiudicare dalle dichiarazio-ni, quanto meno scomposte,a livello locale, di alcunibersaniani pallidi. A comin-ciare dall’assessore PaoloGandolfi che attribuiscetutto alle manovre dell’uo-mo nero Massimo D’Ale-ma, ignorando il fatto che Michele Emiliano, sindacodi Bari, che ha perso perquattro voti, era il candidatodella segreteria. Se sconfittaè stata, è di Bersani».

Cronaca Reggio VENERDÌ7 OTTOBRE 2011 5

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MODENA - 24Emilia

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MODENA - Gazzetta

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MODENA - Informazione

8 VENERDÌ 7 OTTOBRE 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI MODENA

BUFERA TRAI DIPIETRISTI

TRASPORTI Borghetti e Mura accusano la capogruppo dopo il voto su Seta

Idv, partito contro Eugenia Rossi:«Non ci servono bastian contrari»

La consiglieracomunale

dell’IdvEugenia Rossi.

Nel riquadro,il coordinatore

p r ov i n c i a l eAlessandro

Borghetti: i duesono in rottadopo il voto

sulla fusionedi Atcm in Seta

di Luca Gardinale

Pederzini sì, Rossi no. E allo-ra questa volta devono in-

tervenire Alessandro Borghettie Silvana Mura, coordinatoreprovinciale e segretario regio-nale dell’Italia dei Valori, permettere le cose in chiaro e ‘fre -n a re ’ la focosa capogruppo co-munale dell’Idv: lunedì scorso,Eugenia Rossi ha votato controla fusione di Atcm in Seta, il co-losso del trasporto pubblicoche ingloberà Modena, Piacen-za e Reggio Emilia.

«Siamo sorpresi che la nostrarappresentante in Consiglio co-munale abbia votato contro lafusione di Atcm in Seta - spiegaBorghetti - in Provincia, infatti,chiedemmo un rinvio per otte-nere ulteriori chiarimenti daparte del presidente e dell’a s-sessore competente. Il provve-dimento è stato rinviato, e nelfrattempo abbiamo svolto unaserie di incontri al fine di chia-rire le questioni e studiare la si-tuazione, a margine dei quali cisono state date garanzie di per-corso e metodo, espresse an-che pubblicamente così da po-ter informare anche i cittadini.Soprattutto per questo motivo,

il coordinamento provincialeIdv, riunitosi nelle scorse setti-mane, ha espresso parere favo-revole alla fusione e informatotutti i suoi eletti sulla posizioneda tenere nelle rispettive sedi i-stituzionali. Non è una questio-ne di alleanze - aggiunge Bor-ghetti - qui si fanno i conti con ildrastico taglio al settore del tra-sporto pubblico e con la neces-sità di ridurre i costi di gestionegarantendo ai cittadini un servi-

zio adeguato. L’Idv non ha de-ciso di votare contro e lo ha fat-to dopo un’attenta analisi.

Questa volta - incalza SilvanaMura - è il partito a dare l’aut autalla consigliera Rossi. Non è ac-cettabile un comportamento diquesto tipo, soprattutto alla lu-ce del lavoro e delle verificheche sono state svolte. Stiamomonitorando ogni passaggiodelle fusioni in tutte le provincecon estrema attenzione e con-

tinueremo a farlo affinché la na-scita di Seta non presenti alcu-na opacità. Occorre ricordarealla Rossi che questa è la prassidell’Idv in ogni realtà: studiare afondo il problema e avere chia-rezza di merito, principio econtenuto prima di dare l’ok.Con la politica dei no a prescin-dere si da solo l’impressione diessere dei gran bastian contrarie non è questa la politica chel’Idv intende sviluppare».

EX ALLEATI La consigliera replica a Trande (Pd) sulla bocciatura della fusione in Consiglio comunale

«Bilanci in rosso e conflitti d’interesse: ecco perchè ho detto no»«In barba alla partecipazione, ci è stato chiesto di ratificare una decisione già presa da altri»

«M i sembrava di esserestata chiara e di aver di-

scusso nel merito dei problemiriguardo la nascita di Seta, alpunto che l’assessore Sitta hariconosciuto il contenuto nonpregiudiziale degli interventidell’opposizione e invece, ec-colo, Trande, a rivolgermi unattacco personale».

Lo scr ive la consigl ieradell’Idv Eugenia Rossi, che re-plica così al capogruppo delPd Paolo Trande, che mercole-d ì scor so , in ter venendosull’Infor mazione, aveva fatto

notare il ‘no’ della Rossi nel vo-to su Seta, mentre in Provincial’Idv ha votato sì. «Mi chiedo seTrande sia stato attento allemie dichiarazioni - continua laRossi - peraltro apprezzate an-che da alcuni consiglieri delsuo partito. Io ho detto che,pur condividendo la volontàdichiarata di razionalizzazioneed efficientamento, non ho in-dividuato la presenza dellecondizioni e di un metodo ac-cettabile per arrivare ad unasoluzione condivisa. In barbaallo sbandierato principio di

partecipazione, il Consigliocomunale è stato chiamatonon ad una discussione propo-

sitiva, ma ad una ratifica nota-rile di quello che era già statodeciso in altra sede. Inoltre, orapiù che mai dobbiamo fare i

conti con una situazione di ri-sorse calanti, e le situazionidelle agenzie di Reggio e Pia-cenza sono tutto meno cherassicuranti. E poi, l’operazio -ne non è garantita sotto il pro-filo giuridico: come si accordaquesto progetto di fusionecon la normativa della gara? Lostesso assessore Sitta l’ha rico-nosciuto con lucidità, affer-mando che ‘c’è indubbiamen-te un conflitto di interesse trachi bandisce la gara e il sogget-to gestore’».

La consigliera avrebbe prefe-

rito «una strada graduale e piùsicura: prima la fusione conReggio, già complicata per lecartteristiche della agenzia lo-cale e i problemi di pareggio dibilancio, poi forse con Parma,poi, per ultima, Piacenza. Pia-cenza che non ha alcuna con-tiguità territoriale e che pre-senta ricorsi al Tar e gravi pro-blemi di bilancio. Purtroppo -conclude - devo confessare aTrande che ho il vizio di legge-re e verificare prima di votare,oltre che non rinunciare a pen-sare. E quindi mi chiedo dovetroveranno le risorse, non di-co per mantenere, ma addirit-tura per migliorare i servizi. Ul-timo punto, non da poco, ilmantenimento delle agenzieAmo: questa era l’o c ca s i o n eper eliminarle».

«Ho ancora il viziodi leggere

e verificare, e nonrinuncio a pensare»

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24 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

MODENA - Sassuolo2000

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Sassuolo 2000quotidiano online

Modena Seta, IDV: “indicazione per voto favorevole, i no aprescindere non servono a nessuno”· giovedì 6 ottobre 2011

“ S i a m o s o r p r e s i c h e l a n o s t r arappresentante in Consiglio Comunale abbiavotato contro la fusione di Atcm in SETA. InProvincia, infatti – spiega il coordinatoreprovinciale Borghetti – chiedemmo un rinvioper ottenere ulteriori chiarimenti da partedel Presidente e dell’Assessore competente.Il provvedimento è stato rinviato e nelfrattempo abbiamo svolto una serie diincontri al fine di chiarire le questioni estudiare la situazione, a margine dei quaslici sono state date garanzie di percorso emetodo, espresse anche pubblicamente cosìda poter informare anche i cittadini.

Soprattutto per questo motivo il Coordinamento Provinciale IdV riunitosi nelle scorsesettimane ha espresso parere favorevole alla fusione ed informato tutti i suoi elettisulla posizione da tenere nelle rispettive sedi istituzionali.

Non è una questione di alleanze o di maggioranze di governo – aggiunge Borghetti -,qui si fanno i conti con il drastico taglio al settore del trasporto pubblico locale e conla necessità di ridurre i costi di gestione garantendo ai cittadini un servizio adeguato.L’Italia dei Valori non ha deciso di votare contro e lo ha fatto dopo attente analisi”.

“Questa volta – chiosa Silvana Mura, dell’IdV emiliano romagnolo – è il partito a darel’aut aut alla consigliera Rossi. Non è accettabile un comportamento di questo tipo,soprattutto alla luce del lavoro e delle verifiche che sono state svolte negli scorsi mesiin merito alla riorganizzazione del trasporto pubblico locale. Stiamo monitorando ognipassaggio delle fusioni in tutte le province con estrema attenzione e continueremo afarlo affinché la nascita di Seta non presenti alcuna opacità, soprattutto per i cittadini.

Occorre ricordare a Rossi – continua il segretario regionale IdV – che questa è laprassi dell’IdV in ogni realtà: studiare a fondo il problema e avere chiarezza di merito,

Sassuolo 2000 - 1 / 2 - 07.10.2011

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MODENA - Sassuolo2000 PIACENZA - LibertàCronaca di Piacenza

Il team partirà per il Mozambico il 3 novembre,come sempre in moto

Viaggi e solidarietà:“Raid for Aid”raccoglie fondiper un progetto di microcredito agrario

Le promotricidel progettodi solidarietàcon l’Africa

■ Un gruppo di amici - Raidfor Aid - Viaggiare per bene - checondivide la passione per i viag-gi, un progetto di solidarietà chesi propone la realizzazione di unintervento di microcredito agra-rio in Mozambico, sotto la regiadell’associazione di volontariatoOnlus - Lavoratori credenti diFombio.

Questi gli “ingredienti” che so-no andati in scena alla NinoBixio, nei giorni scorsi, quando ilgruppo di “Raid for Aid - Viaggia-re per bene”, ha dato vita a unaserata conviviale finalizzata allaraccolta di fondi, in occasione

della quale sono anche stati ven-duti gadgets appositamente rea-lizzati dall’associazione.

«Il nostro team - dice DavideBaciotti, di Raid for Aid, promo-tore dell’iniziativa - partirà ilprossimo 3 novembre alla voltadello Stato africano. Là conse-gneremo simbolicamente il rica-vato alla missione di Mueria. Del

resto questa è la nostra caratteri-stica: i nostri viaggi che si svolgo-no rigorosamente in moto, si di-stinguono sempre per uno sfor-zo volto a coniugare l’avventuracon la solidarietà; anche perchédurante la nostra permanenza inquesti Paesi lontani adottiamosempre una modalità di visitache prevede l’approccio diretto

con le popolazioni locali».Quindi, dopo Mali, Namibia e

Palestina, ora è la volta del Mo-zambico per un “coast to coast”africano, attraverso lo Zimbabwee la Namibia. «Raggiungeremo -dice ancora Baciotti - la capitale,Windhoeck: proprio qui potrem-mo prendere visione diretta deipassi avanti compiuti da un altro

progetto, legato alla realizzazio-ne di asili per bambini abbando-nati, che era stato oggetto di una

raccolta fondi realizzata nel2009». E in attesa di partire per ilMozambico, il gruppo non se nesta con le mani in mano: anzi giàil 13 ottobre sempre alla NinoBixio è in programma una seratadi “burraco”, che consentirà dirimpinguare ulteriormente l’en-tità dell’offerta.

Claudia Molinari

■ Esce allo scoperto il movi-mento civico da qualche mese ingestazione con l’obiettivo di par-tecipare alle comunali di prima-vera 2012 con un suo program-ma e un suo candidato sindaco.Magari giocando di sponda conl’Italia dei valori dal momentoche il segretario provinciale deidipietristi, Sabrina Freda, figuranell’elenco dei tredici promoto-ri. Elenco che in queste ore è sta-to pubblicato sul sito InternetPiacenzachevorrei. it, e non sisbaglia a immaginare che così sichiamerà la lista civica in prepa-razione, con simbolo che giàcampeggia sul web vellicandol’orgoglio municipale: discobiancorosso e lupa capitolina dicolor blu in balzo beneaugurale.

C’è Umberto Fantigrossi tra itredici promotori, nel ‘94 nelgruppo di Alleanza per Piacenza,da tempo legato alle battaglieambientaliste e all’associazionePendolari, regista dell’operazio-ne civica e, secondo le indiscre-zioni, papabile candidato a sin-daco come anche il presidentedell’Ordine provinciale dei me-dici Giuseppe Miserotti. Un altrodei “soci fondatori” è DomenicoFerrari Cesena, presidente pro-vinciale del Fai, pure lui attentoai temi ambientali e alla tuteladel patrimonio architettonico.Come del resto Anna Lalatta,consigliere della sezione piacen-tina di “Italia Nostra”.

Della partita è Lorenzo Bosca-relli, già presidente di Tempi A-genzia, candidato nel 2007 nelleformazioni in appoggio a GianniD’Amo. C’è Pietro Chiappelloni,anch’egli impegnato sui temi ur-banistico-ambientali e dell’arre-do urbano, alle ultime elezioni inlista con l’Esistenza civile diMaurizio Sesenna. Nell’elencodue esponenti del direttivo del-

l’associazione Pendolari qualiFederica Albini e MassimilianoLazzarotti. E poi Nicola Contardi,Alessandro Draffa, Martin Isola-bella, Tiziano Petrone.

Mancano nomi che risultanoavere partecipato alle prime riu-nioni del costituendo movimen-to: ad esempio il presidente diBanca Farnese Augusto Ridella oesponenti ambientalisti comeStefano Benedetti e Marco Nata-li, entrambi impegnati nel comi-tato per la Pertite.

Questi sono i tredici che han-

no sottoscritto la “dichiarazioned’intenti per le elezioni comuna-li del 2012”, ossia il manifestoprogrammatico della formazio-ne. Un elenco «dinamico e aper-to a chiunque condivida la di-chiarazione di intenti e voglia la-vorare per una Piacenza miglio-re», si legge nel sito.

«Noi, cittadini di Piacenza, ab-biamo un desiderio: che le pros-sime elezioni comunali sianol’occasione per un cambiamen-to significativo di stile di governodella nostra città e che, questo

cambiamento, abbia come mo-tore la partecipazione diffusa edautentica alle grandi scelte cheriguardano il futuro di tutti noi».Questo l’attacco di un manifestoprogrammatico che si pone l’o-biettivo di far diventare Piacenza«attrattiva in primo luogo per lepersone, prima ancora che per leimprese, investendo nella qua-lità della vita, nelle istituzioni enei servizi della scuola, della cul-tura e della sanità».

Tutela dell’ambiente e dellasalute, no alla cementificazione,

partecipazione popolare sono leparole d’ordine dei “civici”. Ri-suoneranno nella «assembleapermanente di cittadini» che èstata «autoconvocata» per do-mani alle 18 nella sala di via Bru-no. Tema di discussione: “La cittàdei giovani e per i giovani”. Saràavviato, si spiega nel sito, «unpercorso di riflessione e di par-tecipazione diffusa sul futuro diPiacenza, in vista delle elezionicomunali del 2012».

Gustavo Roccellagustavo. roccella@liberta. it

no ha scarsa qualità anche perl’eccesso di cementificazioneche ci ha posto al vertice delleclassifiche per il consumo disuolo. Noi riteniamo che occor-ra, senza ulteriori ritardi, dotarela città di un piano urbanisticocentrato sulla riqualificazionedell’esistente e la creazione di unsistema di parchi pubblici e diverde periurbano che compen-sino il forsennato sviluppo diquesti ultimi anni».

LA MOBILITÀ E SVILUPPO - «Lamobilità deve diventare unapriorità per il Comune, utilizzan-do al meglio tutte le infrastruttu-re esistenti sul nostro territorio,in primo luogo la linea ferrovia-

■ Partecipazione, ambiente,tutela del territorio, sviluppo emobilità compatibili. Sono leparole ricorrenti del manifestoprogramatico della lista civica“Piacenza che vorrei”.

L’AMBIENTE - La città, vi si leg-ge, «ha molte potenzialità masoffre di gravi criticità. In primoluogo il livello di inquinamentoe condizioni ambientali pessimein quanto le strategie di contra-sto che sono state messe in cam-po, da tutte le ultime ammini-strazioni, sono all’evidenza in-sufficienti a migliorare in modosignificativo la qualità dell’ariache respiriamo».

«A tal proposito serve daremaggiore coerenza locale allestrategie per il miglioramentodella qualità dell’aria che gli En-ti preposti hanno sottoscritto perallinearsi agli obiettivi richiestidall’Unione Europea. Questocoinvolgendo le regioni del baci-no padano». «L’ambiente urba-

ria ad alta velocità. Vogliamo da-re concretezza alla strategia “Eu-ropa 2020” e ai principi su cui èfondata: crescita intelligente(sviluppare un’economia basatasulla conoscenza e sull’innova-zione), crescita sostenibile (pro-muovere un’economia più effi-ciente sotto il profilo delle risor-se, più verde e più competitiva) ecrescita inclusiva (promuovereun’economia con un alto tasso dioccupazione che favorisca lacoesione sociale e territoriale) ».

PARTECIPAZIONE - «Ma la con-dizione perché tutto questo sirealizzi è il rinnovamento radi-cale del modo di fare politicaperché il decadimento del siste-ma dei partiti e della rappresen-tanza basata sulla delega a po-chi appare irreversibile. Occorreintrodurre dosi massicce di de-mocrazia diretta e soprattuttoche venga avviato un percorsodi discussione aperto e dal bas-so sia sul programma della nuo-

va amministrazione sia sulle li-ste e i candidati. Riteniamo inol-tre che questo percorso partici-pativo non debba limitarsi alperiodo pre-elettorale ma deb-ba proseguire con la finalità diindirizzare ed accompagnare laprossima Amministrazione Co-munale nelle sfide e decisionisempre più ardue su cui si tro-verà impegnata».

NON ANTI, MA OLTRE I PARTITI - «Tutto ciò non contro i partiti egli schieramenti esistenti ma u-tilizzando modalità che vadanooltre ed indipendentemente daloro».

Chiunque voglia contribuireviene invitato a farlo sul sito web.Ma c’è poi «l’assemblea perma-nente che ogni settimana, finoalle elezioni, costituirà il luogo diconfronto, di libero dibattito e diemersione del progetto che verràproposto al giudizio degli eletto-ri». Primo appuntamento doma-ni alle 18 in via Bruno.

Ecco i civici di Fantigrossi«Serve più qualità di vita»Elezioni: arriva “Piacenza che Vorrei” con Miserotti (medici),Freda (Idv), Ferrari (Fai), Lalatta (Italia Nostra) e due pendolari

S.MARIA DI CAMPAGNA

Oggi celebrazioneeucaristica in latino■ Si terrà questo pomerig-gio, alle 19.30, nella chiesa diSanta Maria di Campagna, lasesta celebrazione eucaristi-ca in latino in memoria deicaduti per la fede. «Sono cir-ca cinquanta milioni - sotto-linea l’on. Polledri - i cristianiche vedono negata la libertàreligiosa e subiscono mal-trattamenti, torture e limita-zioni civili a causa della lorofede. L’Europa e l’Italia nonpossono rimanere insensibilie rinchiusi nel loro recinto didiritti e privilegi». «Per que-sto - conclude il deputato delCarroccio - in questo giornodedicato alla ricorrenza sto-rico/religiosa, si ripeteràquesto momento secondo ledirettive del Concilio Vatica-no II, ovvero in lingua latina»

DOMANI,ORE 18.30

Messa degli alpiniin S.Maria di Campagna■ Domani, alle ore 18.30,nella chiesa di S. Maria diCampagna si terrà una SantaMessa del Gruppo Alpini diPiacenza.

LUNEDÌ

Convegno in S.Ilariocon l’Enaip■ “Educazione alla cittadi-nanza e competenze profes-sionali”: questo il titolo del-l’incontro, promosso dall’E-naip di Piacenza, che si terràlunedì 10 ottobre a partiredalle 9.30 in S. Ilario. Inter-verranno Pierpaolo Triani,dell’Università Cattolica ePaolo Rizzi, sempre dellaCattolica; Andrea Paparo, as-sessore provinciale alla scuo-la e formazione. L’introdu-zione spetterà a Fausto Bale-stra, presidente Enaip Pia-cenza; moderatore PietroNatale (direttore Generale E-naip Piacenza).

Notiziein breve

IN PALIO UNA BICICLETTA DEL LABORATORIO MUSP

Business Games,la Cna in Franciaper consegnare il trofeo ai vincitori■ Primo capitolo del reporta-ge Oltralpe di Cna, che ha orga-nizzato, dal 4 al 7 ottobre, unviaggio in Francia per consegna-re il premio ufficiale della finaledell’Enterprise Business Game2011, la manifestazione interna-zionale riservata agli studentisulla simulazione di impresa chesi è tenuta a giugno a Piacenzacon la collaborazione del Cna diRavenna. Una delegazione loca-le è in questo momento a Limo-ges, nel cuore del Limousin, pro-prio per recapitare il riconosci-mento alle studentesse francesiche si sono aggiudicate la vitto-ria, ovvero un’avveniristica bici-cletta progettata per l’occasionedal Musp di Piacenza.

«La prima lunga giornata tra-scorsa nel Limousine - fa saperela delegazione - si è conclusa

con una visita al Museo delleporcellane della città. La matti-na è passata tra una breve pre-sentazione delle attività e dellecaratteristiche della regionefrancese, la visita al Gruppo Le-grand, leader mondiale nel set-tore elettrico, e l’incontro con laGiunta Regionale del Limousi-ne. Nello stabilimento di Le-grand, abbiamo avuto l’occasio-ne di visitare un innovativo edi-ficio chiamato Innoval, all’inter-no del quale è stato allestito unesempio di domotica: illumina-zione, imposte, audio e sistemidi allarme possono essere co-mandati con un semplice toccosu touchscreen inserito nellaparete o addirittura con un di-spositivo mobile». Raggiunta lasede del Consiglio regionale ladelegazione ha incontrato il pre-

sidente Jean-Paul Denanot perla consegna del premio per En-terprise Business Game 2011 al-le studentesse. Dopo gli inter-venti del presidente Denanot,del presidente del Consiglio del-la Provincia di Ravenna Gabrie-le Rossi e del rappresentante diCna di Ravenna Mauro Baruzzi,il presidente di Cna PiacenzaDario Costantini ha portato i sa-

luti delle autorità piacentine eha consegnato il prototipo di bi-cicletta innovativa, realizzatodal Laboratorio Musp in colla-borazione con le aziende pia-centine, alle vincitrici. Nel po-meriggio il gruppo degli im-prenditori si è recato a visitare ilTecnopolo di Limoges.

Lisa ConcariRicercatrice del Laboratorio MUSP

La consegna alle studentesse vincitrici dei Business Games Cna della bici del Musp

L’onorevole De Micheliin visita al collegio Morigi◗◗ Il Consiglio di amministrazione dell’Asp Morigi siè incontrato con l’on. Paola De Micheli nel corso diuna visita della parlamentare piacentina al collegiouniversitario, recentemente restaurato. Il presidenteFiorella Scaletti e il vicepresidente Bruno Cassinarihanno presentato all’on De Micheli le numeroseattività formative del Morigi e i progetti futuri.

Da sinistraFiorella

Scaletti,PaoloRebecchi,Paola

De Micheli eBruno

Cassinari

Il debutto pubblicoDomani prima assembleaSaranno appuntamentisettimanali fino al voto

«La politica deve rinnovarsi radicalmente»Il manifesto programmatico: ambiente, crescita sostenibile, partecipazione

Umberto Fantigrossi e Sabrina Freda

Domenico Ferrari Cesena e Giuseppe Miserotti

LIBERTÀVenerdì 7 ottobre 201116

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PIACENZA - Libertà

Cronaca di Piacenza

Piano tagli,Iren pronta al confrontoma i sindacati restano in agitazione

■ (mir) Si è concluso con unverbale di mancato accordol’incontro che si è svolto ieri inprefettura a Reggio Emilia tra irappresentanti di Iren Emilia ei sindacati. Questi ultimi han-no quindi confermato lo statodi agitazione per le province diPiacenza, Parma e Reggio, pura fronte della disponibilità ma-nifestata dall’azienda di avvia-re una fitta serie di incontri peril confronto su temi strategicie operativi.

Al centro della protesta deisindacati, come hanno ribadi-to, il fatto che la dirigenza «ri-

fiuti il confronto sull’attuazio-ne del piano industriale di Irenin regione, che a regime por-terà una diminuzione dell’oc-cupazione nei siti emiliani pa-ri a 167 lavoratori. Sul tema vierano impegni dei massimivertici aziendali ad approfon-dire in appositi incontri argo-menti di assoluta importanza,

ma sono stati ridotti, per vo-lontà aziendale, al solo parzia-le confronto sui processi diriorganizzazione».

E proprio l’esigenza di inten-sificare le relazioni industriali,alla base della minaccia di scio-pero avanzata dalle organizza-zioni sindacali, è stata al centrodella discussione di ieri. «Nel

corso della quale – spiega l’a-zienda - Iren Emilia ha ribaditola solidità del gruppo, pur in u-no scenario generale di incer-tezza economica e di evoluzio-ne normativa in vari settori,sottolineando l’importanza peril territorio delle ricadute delpiano industriale, che prevedo-no ingenti investimenti in tutte

le aree di attività e importantiriflessi occupazionali. Nel ri-confermare il proprio radica-mento territoriale, non solo intermini di investimenti, ma an-che di prosecuzione nella poli-tica di assunzioni mirate, di at-tenzione all’ambiente e al tes-suto sociale, di sostegno alle a-ziende e alle famiglie in diffi-coltà – prosegue la nota socie-taria - Iren Emilia ha ribadito lapropria volontà di proseguirein modo costruttivo sul pianodelle relazioni industriali, con-siderate un valore centrale perla crescita dell’azienda, ed ha

proposto di avviare un’intensi-ficazione dei tavoli di confron-to per approfondire sia le lineeguida strategiche sia l’analisi diprogetti operativi mirati».

Tutto ciò, però, non è basta-to per convincere i sindacati,che restano sul piede di guerrae minacciano lo sciopero se lasituazione non si sbloccherà:«Iren Emilia – conclude l’azien-da - constata con rammaricol’indisponibilità delle organiz-zazioni sindacali a ritirare lostato di agitazione e auspica al-tresì un segnale positivo per laripresa del confronto».

■ Arpa e la città abbraccianoSandro Fabbri, direttore uscentedell’agenzia, da domenica inpensione. E salutano con caloreil suo successore, Giuseppe Bia-sini, che con Fabbri stesso e lostaff di Arpa fa squadra da anni,famoso è il rito mattutino delcaffè, tutti insieme, al bar di fron-te all’agenzia in via XXI Aprile.

Dalla prima rete di controllodell’aria a fine Anni ‘70, ai bloc-chi del traffico nati a Piacenzanel lontano 1992, a “Supersito” ilprogetto di ultima generazionecontro l’inquinamento in EmiliaRomagna, la nostra Arpa ha fat-to passi importanti per la difesadell’ambiente. «E’ l’unica in re-gione dove la p (dell’acronimo, ndr) sta per prevenzione e nonper protezione» puntualizza Ste-fano Tibaldi, direttore generaledi Arpa Emilia Romagna, con iltono di chi appunta una meda-glia al valore, lodando, fra tantiinterventi, il provvidenziale con-tenimento della marea nera cheha inquinato il Po arrivando dalLambro.

Il convegno al Vicolo del Pavo-ne, moderato da Gaetano Rizzu-to, direttore di Libertà, e dedica-to all’ultimo numero della rivistaArpa Ecoscienza, si trasforma inun’affettuosa carrellata di testi-monianze, molte nate sul mo-mento, del lavoro svolto in que-sti decenni e si rivela il migliorcongedo - culminato in un brin-disi - per il ferrarese Fabbri, inservizio nella nostra città dal1978 e già conteso da enti e asso-ciazioni per metterne a frutto lecompetenze, è anche l’ufficializ-zazione del ruolo di Biasini, altracolonna storica del team. Dalfronte politico, l’assessore regio-nale all’Ambiente, Sabrina Fre-da, ricorda con orgoglio il ruolodi Arpa nell’emergenza radioat-tiva giapponese («l’idea di moni-torare il cibo importato nacqueinsieme a Fabbri») e lancia l’ideadi un «Pil ambientale» dove ogniazione sia accompagnata da unacompensazione risanatrice.

Fabbri stesso ricorda poi le tra-sformazioni di Arpa, attraversouna continua strutturazione delservizio-ambiente, dallo scorpo-ro dalla medicina del lavoro finoai presidi multizonali di preven-zione e con la Legge 44 alla na-scita delle agenzie, dove ambien-te e salute s’intrecciano. Mentresullo sfondo le battaglie al bios-

sido di azoto dei primordi diven-tano quelle alle polveri sottili dioggi. «A Biasini lascio una strut-tura forte, all’altezza della situa-zione» dice Fabbri: un’Arpa chedella «trasparenza e della serietà,dell’onestà intellettuale» ha fattobandiera, lavorando a fianco delmondo politico ma nella pienaautonomia. «Sono nato di dome-nica e destinato a prendere ser-

vizio di domenica.. », scherzacon tono scaramantico Biasininel raccogliere il testimone e («o-ra che Eto’o è partito... », rivol-gendosi a Fabbri) promette di te-ner alto il senso di squadra e an-nuncia alleanze con l’università.

Giuseppe Miserotti, presiden-te dell’Ordine dei Medici, fra au-mento di tumori e crescita dimalattie come tiroiditi e artrite

reumatoide, un tempo rare, re-puta fondamentale investirequell’euro sull’ambiente che nerende dieci di risparmio in spesasanitaria, agendo subito perchéla prevenzione ha tempi lunghi.

Marco Natali (Legambiente)ricorda, nella diversità dei ruoli,come su traffico, nucleare e ac-qua, Arpa e ambientalisti furonobuoni profeti. E arrivano parole

di stima da Nanda Montanari(Salute e Ambiente), dall’asses-sore comunale all’Ambiente Pie-rangelo Carbone, da GiovanniLombardi, direttore del serviziosicurezza e ambiente dell’Ausl eda Gian Marco Ratti (Confindu-stria). E mentre Paola Angelini(servizio di Sanità pubblica re-gionale) accenna ai nuovi per-corsi scientifici sui cambiamen-

ti climatici, Andrea Ranzi (ArpaEmilia Romagna) parlando di“Supersito”, indica il futuro, inuovi confini della ricerca findentro la composizione del par-ticolato fine, delle polveri per co-noscere di cosa sono fatte, comeevolveranno nel tempo. Così dacombatterle più efficacemente.

Patrizia Soffientinipatrizia. soffientini@liberta. it

■ Si è insediamo ieri a palaz-zo vescovile l’undicesimo Con-siglio Presbiterale Diocesano,denominato anche “senato delVescovo” che resterà in caricaper i prossimi cinque anni. Lopresiede il vescovo Gianni Am-brosio e ne fanno parte, in qua-lità di membri di diritto, il vica-rio generale mons. Giuseppe Il-lica, il vicario episcopale per lapastorale mons. Giuseppe Busa-ni, i vicari episcopali mons. Eli-seo Segalini, mons. Mario Da-crema, mons. Luigi Chiesa,mons. Gianni Vincini, don Enri-co Fornasari, don Claudio Car-beni, don Paolo Buscarini,mons. Aldo Maggi, padre SistoCaccia, don Giampiero Esopi,padre Mario Di Carlo Mario,mons. Carlo Tarli, don PaoloCamminati. Membri eletti: Bal-lati padre Secondo, Basini donGiuseppe, Calamari don Alfon-so, Cignatta don Paolo, Costanti-no don Giovanni, Garilli don Ste-fano, Isola don Roberto, Lisonidon Riccardo, Poggi don Mario,Rigolli don Giuseppe, Riscassidon Gianni, Segalini don Stefa-no, Tagliaferri don Federico.

In apertura mons. Gianni Am-brosio ha rivolto al nuovo Consi-glio un saluto con il quale hapuntualizzato il ruolo ed i com-piti del “Senato del Vescovo”. Inparticolare il Vescovo si è soffer-mato su tre punti: la comunio-ne, la missionarietà e la vita deipresbiteri. “La comunione nellaChiesa e la partecipazione allavita della Chiesa – sono parole dimons. Ambrosio - scaturisconoinnanzitutto dalla natura dellaChiesa. Non da esigenze di effi-cacia pastorale, peraltro impor-tante, non dal governo della dio-cesi, peraltro necessario. Scatu-riscono dalla natura della Chie-sa stessa così come è stata volu-

ta da Cristo, come si è struttura-ta nel corso dei secoli, come èstata riproposta dal Concilio Va-ticano II. Il compito più urgentedella nostra Chiesa diocesana edelle nostre comunità ecclesiali– ha in seguito osservato mons.Ambrosio - è la missionarietà, o,per evitare parole un po’ troppoastratte, l’impegno missionariodei nostri cristiani, delle nostreparrocchie, delle associazioni edei movimenti. È chiaro che an-che il Consiglio Presbiterale de-ve avere sullo sfondo questo

compito della Chiesa: dobbiamotenere sempre presente questaesigenza fondamentale”.

Infine la vita dei presbiteri. “IlConsiglio Presbiterale non puòmai ignorare i presbiteri, la loroformazione spirituale, le lorocondizioni di vita, il loro lavoropastorale. Anche qui è impor-tante avere bene in mente il ser-vizio al vangelo, tenendo pre-sente che la situazione ci solleci-ta al ripensamento del ministe-ro. Più diminuiamo di numero,più dobbiamo pensarci dentro il

presbiterio, dentro l’unità pasto-rale, dentro la diocesi e non iso-lati, con un ministero che igno-ra tutto il resto. Più aumenta ilcarico di lavoro, più il parrocodovrà essere l’uomo della comu-nione, e sempre meno l’uomodel fare e del fare da solo. Insom-ma, più che l’uomo del fare, ilprete dovrà suscitare interesse,vocazioni, collaborazione, cor-responsabilità”.

Dopo le comunicazioni del vi-cario generale mons. Illica cheha ricordato i sacerdoti mortinegli ultimi mesi e coloro che at-tualmente sono infermi, il Con-siglio, attraverso elezioni segre-te, ha designato gli organi statu-tari: è stato confermato nella ca-rica di segretario don PaoloCamminati; entrano a far partedella giunta mons. Aldo Maggi,don Federico Tagliaferri, mons.Luigi Chiesa, don Riccardo Liso-ni e don Giuseppe Basini (sonodi diritto il vicario generalemons. Illica, il vicario episcopa-le per la pastorale mons. Busanie il segretario don Camminati);compongono la commissionesolidarietà del clero don Rober-to Isola, don Alfonso Calamari,don Mario Poggi; componentidella commissione per la forma-zione permanente del clero: donGiovanni Costantino, mons. Lui-gi Chiesa e don Paolo Cignatta;rappresenterà il Presbiterale nel-la commissione diocesana di ar-te sacra don Gianni Riscassi.

Il Vicario episcopale per la pa-storale mons. Giuseppe Busaniha ricordato i prossimi impegnidella Missione popolare dioce-sana: 15 ottobre ore 9.30 al cen-tro pastorale Bellotta: formatoridella missione, presentazionedelle iniziative dell’anno; 3 no-vembre ore 21.00: Lectio divinain Cattedrale sul tema dell’Ospi-

talità (Enzo bianchi, priore diBose); 1° dicembre ore 21.00:Lectio divina in Cattedrale sultema della Benevolenza (vesco-vo mons. Franco Giulio Brambil-la); 12 gennaio ore 21.00: Lectiodivina in Cattedrale sul temadella fiducia (don Cesare Pagaz-zi); 6-12 febbraio: settimanamissionaria, seminatori di spe-ranza (settimana sociale); 1°marzo ore 21.00: Lectio divina inCattedrale sul tema della Dedi-zione (mons. Pierangelo Seque-ri); 15-22 aprile: settimana mis-sionaria-eucaristica; 3 maggio:pellegrinaggio mariano nei vica-riati e lectio sulla gratitudine.

Il Vicario generale mons. Giu-seppe Illica ha ricordato, tra l’al-tro, i temi principali che dovràaffrontare il Consiglio: il rinno-vo dei consigli pastorali; la situa-zione degli archivi parrocchiali ediocesani; la nuova organizza-zione degli uffici di Curia (per ilmomento è stato stabilito che ilmartedì tutti gli uffici saranno a-perti al pubblico con la presenzadei direttori); revisione della di-stribuzione dei punti a disposi-zione del Vescovo per gli stipen-di dei sacerdoti ed altri.

Tra le comunicazioni impor-tante quella di padre Sisto Cac-cia: ha ricordato che il prossimo11 novembre verrà presentato aPiacenza un nuovo libro sul Bea-to Scalabrini (Roberto Italo Za-nini, Della stessa forza di Dio.Scalabrini, un vescovo negli an-ni difficili dell’Ottocento; edizio-ni San Paolo); nei prosismi mesila diocesi ospiterà, inizialmentein forma sperimentale, una nuo-va comunità monastica (con en-trambi i rami, femminile e ma-schile) di cui padre Caccia è sta-to ultimamente coordinatore –riorganizzatore per incarico del-la Santa Sede.

Due momentidel ConsiglioPresbiteraleche si è svoltoieri a PalazzoVescovile(foto Bellardo)

Arpa abbraccia Fabbri e Biasini prende il testimoneAffetto e stima per il direttore uscente che ripercorre trent’anni di tutela dell’ambiente e della salute. Freda: «Adessopensiamo a un Pil verde». La sfida futura: il progetto Supersito contro l’inquinamento. Domenica “cambio della guardia”

Si è insediato il nuovo “senato del Vescovo”Consiglio Presbiterale riunito ieri. All’ordine del giorno: comunione, missionarietà e vita dei presbiteri

Il tavolo dei relatori con:Gaetano Rizzuto,Sabrina Freda e Stefano Tibaldi.Nelle foto centrali:Sandro Fabbri (con il microfono) e Giuseppe Biasini.Uno scorcio del pubblico al Vicolo del Pavone (foto Cravedi)

LIBERTÀVenerdì 7 ottobre 2011 17

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

PIACENZA - Libertà PIACENZA - Libertà

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Libertà di parolaDISSERVIZI

LE POSTE RISPONDONO:NUOVA PRESA IN GIRO

✒Gentile direttore, vorrei repli-care con disappunto alla lettera di‘Poste Italiane’ (una volta qualcu-no si prendeva delle responsabi-lità e ci metteva la firma). Innanzi-tutto la mia non era una polemicacon il personale della distribuzio-ne, anzi, credo proprio che questilavoratori facciano veramente be-ne il loro lavoro.Ma la mia protesta era perché sia-mo stati per più di due settimane(quasi tre) senza vedere qualcunoche ci consegnasse la posta. Ri-guardo alle fatture domestichenon è accettabile una risposta co-me quella data su ‘Libertà’ di mar-tedì 4 ottobre, in quanto questoperiodo l’Enel ha spedito le fattu-re di gas e corrente elettrica nellazona di S. Antonio, a tal propositomi sono ben informato, l’Enel haemesso le fatture il 9 settembre equindi l’11 o il 12 le ha spedite.La fattura del gas che scadeva il 28è arrivata il 29, mentre quella del-la corrente elettrica con scadenzail 26 non è ancora arrivata. E chedire del giornalino delle informa-zioni televisive (SKY) che io pagoe mi arriva sempre tra il 5 e il 10 delmese in vigore (questo di ottobrenon è ancora arrivato)? E’ un con-tinuo prenderci in giro.Alberto Cacciamani

AGAZZANO

CAMION PROIBITOIN PIAZZA EUROPA

✒Egregio direttore, sono uncittadino di Agazzano indignatoper il fatto che costantemente dadiverse settimane anche ieri po-meriggio (martedì 4 ottobre)transita su suolo comunale Piaz-za Europa, la piazza principaledel paese, dove vige il divieto ditransito di autoarticolati, un au-toarticolato che rifornisce di ga-solio e benzina un distributore.Questo passaggio comporta pe-ricolo per i cittadini, c’è un pas-saggio di anziani e bambini cheescono dalle scuole a quell’ora esi recano a casa e rovina il suolo(pavé) della nostra piazza che ilsindaco Bongiorni insieme al-l’Amministrazione ha permessodi realizzare.Sono molto arrabbiato perché cisono autovetture che sostano perlungo tempo di fronte al Palazzodel Comune: l’Amministrazionedovrebbe dare buon esempio, manonostante i miei numerosi sol-leciti al vigile del paese ho avutosolo risposte vaghe.Paolo BersaniAgazzano

CRISI RDB

CORDATA PIACENTINA,NON COMMISSARIAMENTO

✒Egregio direttore,approfitto della sua rubrica perrivolgermi all’on. Paola De Mi-cheli con la quale ho condiviso,per cinque anni, i banchi delConsiglio comunale di Pontenu-re, a seguito delle dichiarazionidalla stessa rilasciate a Libertà eall’emittente televisiva.Lavoro alla RDB da 35 anni e miimpegno, giorno dopo giorno,con la mia squadra dalle 5 delmattino alle 21. Nei giorni scorsiho passato una giornata a cerca-re (pur non essendone titolato)di dare spiegazioni a lavoratori eartigiani sulle possibili conse-guenze dell’ipotizzato commis-sariamento della RDB. A Ponte-nure, a molti sono rizzati i capel-li in testa nel sentire proporredall’onorevole questa soluzione,non avendo ancora dimenticatoil tempo della sua gestione di A-gridoro, tanto da chiedersi e sisono chiesti come mai un com-missario non l’avesse invocatoallora.Certo, confidare nella capacitàdel Ministero dello Sviluppo Eco-nomico di gestire e risolvere la si-tuazione pontenurese è una piaillusione. Vero è però che dai par-lamentari piacentini, e dall’on.De Micheli in particolare che è di

Valconasso, ci si sarebbe aspetta-to un diverso impegno - più chea fare da spettatori ai vertici mi-nisteriali - per aiutare la RDB atrovare una cordata di imprendi-tori piacentini o della zona ingrado di dare una mano.Francesco BarocelliPontenure

IDROELETTRICO

IL CORAGGIO CHE ÈMANCATO A PD E IDV

✒Gentile direttore,i sindaci della montagna hannomille ragioni per essere contra-riati dopo la discussione sullapartita dell’idroelettrico avvenu-ta in consiglio provinciale e suigiornali.Il presidente della comunitàmontana dell’Appennino, Ca-stelli ha compiuto un gesto digrande coraggio chiedendo agliambientalisti tramite Libertà so-luzioni rapide e concrete in sosti-tuzione di questa fonte che nonvorrebbero, un gesto che altri a-vrebbero dovuto fare ben primaperché non si può sempre direno a tutto.Tale coraggio è mancato al Pd eall’Idv che in un recente consiglioprovinciale hanno espresso per-plessità sulla decisione della Re-gione pur votando favorevol-mente. Ho riflettuto molto primadi scriverLe ma sono convintoche prese di posizione comequelle di Castelli vadano soste-nute appieno.Marco BorsottiPiacenza

BIOGAS

IL PROGETTO LUSURASCOÈ ANCORA INCOMPLETO

✒Egregio direttore, in quantomembro del Comitato “Difen-diamo la nostra salute”, che, co-me noto, da ormai quasi quattroanni si batte contro il progettatoimpianto a biogas presso lo sta-bilimento di Conserve Italia a Lu-surasco, ho partecipato al semi-nario “ L’evoluzione del biogas el’uso dei sottoprodotti per un’a-gricoltura più sostenibile”, tenu-tosi a Piacenza presso il Palazzo

dell’Agricoltura il 4 ottobre scor-so.Questo anche allo scopo di ap-profondire le nostre conoscenzein materia.Mi ha creato sconcerto, però, ilpressante appello del Presidentedi Confagricoltura Piacenza dott.Enrico Chiesa rivolto a coloroche sono deputati ad assumerele decisioni politiche, affinchécon responsabilità si sblocchi ra-pidamente l’iter amministrativonecessario per alcuni impiantilocali, in primis quello di Lusura-sco, fondamentale per mantene-re il lavoro di tanti dipendentinonché per le scelte strategichesul nostro territorio di un’impor-tante realtà produttiva comeConserve Italia. “ Lo sconcerto èstato dovuto al constatare la di-sinvoltura con cui sono state da-te alla platea delle informazioninon corrette riguardo al progettobiogas di Lusurasco.Infatti non si può dimenticareche il progetto, dopo quasi quat-tro anni, è tuttora incompleto permancanza di atti, di parti di pro-getto e non solo: permangono ir-risolte tutte le criticità, le discre-panze, nonché gli errori, segnala-ti dal Comitato.

Come si possono riempire i bu-chi, risolvere errori e criticità ap-pellandosi ai politici?Forse che le decisioni politichedevono prevalere sui problemitecnici e sull’impatto che un im-pianto può avere sulla salute deicittadini, dei lavoratori e dell’am-biente?Un organo tecnico quale la Con-ferenza dei Servizi deve forse e-sprimersi in funzione di ciò cheaggrada ai politici, anziché valu-tare coscientemente e responsa-bilmente tutti gli aspetti tecnicidi un progetto?Non sarebbe stato più responsa-bile, da parte del signor Chiesa,prima di rivolgersi in questo mo-do alla platea sul problema di Lu-surasco, attingere qualche infor-mazione in più dagli organi pre-posti all’esame del progetto? Selo avesse fatto, si sarebbe rispar-miato di fare disinformazione.Pierluigi BolzoniLusurasco

LEGGE ELETTORALE

DIVENTA BELLOANCHE IL MATTARELLUM

✒Gentile direttore,aveva ragione Leopardi: nel ri-

cordo, il passato diventa semprebello (anche quando, nellarealtà, non lo era affatto).Vedo in giro tanto entusiasmoper il possibile ritorno al Matta-rellum, attraverso la via referen-daria.Una curiosità: ritorneranno an-che le famose (e famigerate) li-ste civetta? Io scommetto di sì.Roberto ArvediPontedellolio

IN PARLAMENTO

TANTO FUMONIENTE ARRESTI

✒Gentile direttore,Bagarre alla Camera e, come vo-levasi dimostrare, il ministroRomano come Milanese: "tan-to fumo e NIENTE ARRESTI".Ezio Trasciatti

IL DIBATTITO

LAVORATORI SFRUTTATI,FATESENTIRE LA VOSTRA VOCE

✒Egregio direttore,ho sempre ignorato le lettere diIvo Giorgi. Adesso però conqualche semplice riga voglio e-sprimere la mia solidarietà atutti quelli che sono stati licen-

ziati, finiti in mobilità o in cas-sa integrazione e che rifiutanolavori faticosi (d’altronde unmetalmeccanico in mobilitànon ha mai conosciuto la fati-ca), rinunciando magari aquattro euro all’ora salvo poi fi-nire sotto le macerie vedi Bar-letta. In più questi individui"addirittura" protestano. Fatesempre sentire la vostra voce eanche di più, con buona pacedel mitico Ivo.Andrea Chiappini

NO AL BAVAGLIO

AIUTATE QUEL GRUPPO CHESOSTIENE WIKIPEDIA

✒Carissimo direttore,noi tutti cittadini italiani vor-remmo avere una libera enci-clopedia, ed alcune persone so-no contrarie.Vorrei ringraziare questa pagi-na di facebook in cui si lottaper avere Wikipedia. Chiedo atutti gli utenti registrati su fa-cebook di mettere "mi piace "per aiutare il gruppo che fa ditutto per poter salvare Wikipe-dia. Questo è il link: http://www. facebook. com/#! /pa-ges/Rivogliamo - Wikipedia -No - alla - legge - bava-glio/185745561500946?sk=wallAlberto Fulcini

LA MORTE DI CURTONI

MANCHERANNO LA SUASENSIBILITÀ E INTELLIGENZA

✒Egregio direttoresono rimasto profondamenteaddolorato nell’apprendere lanotizia della scomparsa di Vit-torio Curtoni.Sono sicuro d’interpretare ilpensiero di tanti (piacentini enon) nell’affermare che da oggila nostra bella rubrica “Libertàdi Parola” sarà un po’ più pove-ra avendo perso una firma diquel calibro. Anche se non hoavuto il piacere di conoscerlopersonalmente, mi manche-ranno tantissimo l’arguzia, lasensibilità e l’intelligenza checaratterizzavano gli interventidi Vittorio Curtoni, specie in unmomento come questo, dovetali doti sono sempre più mer-ce rara.Paolo PrandiniTuna di Gazzola

ueste lettere, di due nonni, hanno in co-mune il presente e il futuro dei nostri ra-gazzi.Ci sono due grandi maestri del no-

stro tempo,Ermanno Olmi e Steve Jobs,che sicu-ramente sono due buoni esempi da ascoltare eseguire.Olmi,grande regista,conoscitore dei va-

Q lori della società italiana,con quel suo messaggioai giovani di non “buttarsi via”lancia una sfida sulfuturo,un invito a riconquistare un mondo vero.Steve Jobs, un’icona, un gigante che ha saputovincere tutte le scommesse, è un esempio per igiovani. Ha saputo creare innovazione, ha sapu-

to, con intelligenza e carisma, proiettare il mon-do intero in una nuova era dove la comunicazio-ne non ha più frontiere. Sì, i nostri giovani nondevono buttarsi via,devono saper mettere a frut-to le proprie doti e scommettere sul futuro.

Gaetano Rizzuto

Egregio direttore,ho ormai 60 anni, sono sposa-

ta da 40 ed ho un nipotino di dueanni del quale sono innamora-tissima. Le scrivo per dirle chesabato primo ottobre mi sonocommossa quando Ermanno Ol-mi alla trasmissione “Che Tempoche fa’” si rivolgeva ai nostri gio-vani dicendo loro di non buttar-si via specialmente in amore.

Io che ho sempre detto ai miei

figli che “la prima volta” deve es-sere con chi si ama perché que-sto ricordo dolcissimo li accom-pagnerà tutta la vita ho dovutoanch’io dire la mia.

Sono sicura che tutti i giovaninon sono quelli che si rimbecilli-scono con alcol, droghe, ecc. masono invece fantastici. Invito per-tanto tutti i ragazzi “di buona vo-lontà” a prendersi quella parte dimondo che gli appartiene, per-

ché tocca a loro rimettere in se-sto le cose, visto che noi ormainoi non ne siamo capaci.

Rita Sartori

* * *Caro direttore, ieri è morto Ste-

ve Jobs, il genio della Apple. Un

genio che ha cambiato, con lesue scoperte, con le sue inven-zioni, la nostra vita.

Qualcuno l’ha definito il Gu-tenberg del nostro tempo, sicu-ramente oggi, grazie a lui, il mon-do non è più lo stesso. Lo hacambiato. Incoraggiava i giovani:“Abbiate fame, siate folli, creati-vi”. Può essere un esempio per inostri nipoti?

Luigi G.

Il Direttore risponde

Non buttatevi via,specialmente in amore

Giovani, prendetevi la vostra parte di mondo

Galleriadi ritrattipiacentini

◗◗ Bettola: spuntanoi primi funghi in altaValnure.Vittorio Scrivanie Giuseppe Fantidi Piacenzacon un bel bottinodi porcini(foto Marina)

Il giornale della gente

[email protected]

Certificato n. 6892del 21-12-2010

La tiratura di ieri, giovedì 6 ottobre 2011,è stata di 32.450 copie

Quotidiano di Piacenza fondato da Ernesto Prati nel 1883

DIRETTORE RESPONSABILE: Gaetano RizzutoCAPOREDATTORE CENTRALE: Stefano Carini

ART DIRECTOR: Paolo Terzago

EDITORE E STAMPATORE

Editoriale Libertà S.p.a.29121 Piacenza - Via Benedettine, 68 Tel. 0523.393939 - Fax 0523.393962

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE: Donatella RonconiCONSIGLIERI: Enrica Prati, Francesco Arcucci,

Luigi Guastamacchia, Luigi Vicinanza,Alessandro Miglioli, Marco MoroniDIRETTORE GENERALE: Marco Zazzali

NECROLOGIE SERVIZIO SPORTELLO - Via Giarelli 4/6 - Orari: dal lunedìal venerdì 8.30-12.30 e 14.30-21.30; sabato domenica e festivi 16.30-21.30. SERVIZIO TELEFONICO: Tel. 0523/384.999 - fax 0523/384.967 -Orari dal lunedì al venerdì: 15.30/21.30; sabato, domenica e festivi:16.30-21.30.Prezzi necrologie: € 1,00 per parola - neretto € 2,00 - spazio foto €82,00 - parola anniversario o ringraziamento € 3,50 - croce € 42,00 -partecipazioni minimo 10 parole € 0,82 per parola - neretto € 1,64 perparola -

ABBONAMENTI - Sportello Altrimedia: Via Giarelli 4/6 - Tel.0523/384.811 Fax 0523/384.967. Orari: dal lunedì al venerdì 8.30-12.30e 14.30-18.00.ABBONAMENTI ITALIA: annuale 7 numeri € 324; annuale 6 numeri (ascelta senza domenica o senza lunedì) € 280; annuale 5 numeri (senzasabato e domenica) € 227; annuale solo lunedì € 57; semestrale 7numeri € 172; semestrale 6 numeri € 150; semestrale 5 numeri € 128;semestrale solo lunedì € 30; trimestrale 7 numeri € 96; trimestrale 6numeri € 85; trimestrale 5 numeri € 69; trimestrale solo lunedì € 15.Prezzo di una singola copia € 1,20; copie arretrate € 2,40.

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LA POESIADon Luigi Carrà

di FABRIZIO MOGGI

Un mio pensier, gaudioso,

va, al ricordo glorioso,

di un missionario,

per parecchi anni, in Brasile,

e poi, di parroco,

Don Luigi Carrà.

Lo conobbi negli anni 90,

nella mia Parrocchia,

e, mi accorsi,

della sua predisposizione,

di uomo, servile, e umile,

di colui, che di sua vita,

aveva fatto, veramente missione.

Fu testimone,

e, artefice, nel sacramento,

dell' estremunzione,

ai miei genitori,

che aveva conosciuto in vita.

Mio Padre, gli ultimi giorni,

prima di morire, l' abbracciò.

Così, mia Madre, pregò insieme a lui.

Fu di passaggio,

nella nostra Parrocchia,

infatti, come volle Iddio,

fu trasferito.

Un mio nobile saluto,

va alle sue spoglie, e alla sua figura,

buona, e parsimoniosa,

di uomo di chiesa, e di famiglia.

Si fece sera, e fece ritorno al Padre.

Don Luigi, così ti ricorderò,

come un amico, che condivise,

un momento,

difficile, ma felice,

di mia vita. Regni con te la pace...!

LIBERTÀVenerdì 7 ottobre 201146

Page 28: Rassegna del 7-10-2011

28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 07 - 10 - 2011

PIACENZA - Libertà

Necrologie

V ANNIVERSARIO

Enrico Fornaroliogni giorno c'è sempre un pensie-ro per te.

La moglie e i figli

Una santa messa sarà celebrataoggi stesso, venerdì, alle ore 18nella chiesa parrocchiale di S.Anna.

Piacenza, 7 ottobre 2011(On. funebri Fornaroli)

Sempre ti ricordiamo.Angela, Luigi e Claudio

II ANNIVERSARIO

Sandro Gallonelliil tempo passa ma il tuo ricordorimane nel cuore di chi ti ha sem-pre amato e voluto bene.

Ci manchi.La moglie,

il figlio, la nuorae i tuoi cari

Castel San Giovanni,7 ottobre 2011

II ANNIVERSARIO

Bruno Devoticon il passare degli anni il doloreper la tua mancanza, invece diaffievolirsi, aumenta ogni giornodi più ... e tutto diventa ancora piùdifficile.

I tuoi cari

Una santa messa a suffragio saràcelebrata domenica 9 ottobre alleore 9,30 nella chiesa di Ivaccari.

Piacenza, 7 ottobre 2011(Impr. Buscarini di F. Spingardi& C. - via XXIV Maggio, 72tel. 0523.324801)

RINGRAZIAMENTO

In un momento di dolore cosìgrande non è possibile manifestarecon parole il conforto per la sentitapartecipazione di tutti coloro chesono stati vicini ai familiari ed aiparenti tutti della cara

Anna Galliin Dallavalle

i quali, profondamente commossida tanto calore, ringraziano tuttele gentili persone che hanno volu-to testimoniare, con la loro presen-za, scritti e preghiere, il loroimmenso dolore, dimostrandotanto affetto per la loro cara.

Polignano di San Pietro inCerro, 7 ottobre 2011(Impr. fun. Fava srl Fiorenzuola tel. 0523.982985 - 941557 Carpaneto, tel. 852371 - S.Giorgio Roveleto, Lugagnano, Gropparello)

E' mancata all'affetto dei suoicari

Emilia Bertuzzived. Pautasso

di 98 anni

Ne danno il triste annuncio:i figli:— Maria Pia,— Franco,— Gabrielecon le rispettive famiglie,i nipoti, i pronipoti e i parentitutti.

Con successivo avviso sarannoresi noti il giorno e l'ora dei fune-rali.

Piacenza (ospedale civile),7 ottobre 2011

(Impr. Maestri di Bertuzzi Agazzano, tel. 0523.976757 tel. 0523.976390)

Natascia,ti stringiamo in un forte abbrac-cio.

Marco, Alessandra, Simona,Mariangela, Maria Grazia,

Teresa, Giusi, Daniela

Cara

Giulia

per noi sei stata un'amica sincera,una collega leale. Sarai sempre neinostri cuori. Ci stringiamo neldolore ai tuoi cari, ti accompagni-no le nostre preghiere nell'ultimotuo viaggio.

Daria, Santina, Fiorella conle rispettive famiglie

Ciao

Giulia

ti ricorderemo sempre mentrecanti tra schiere di bambini.Adesso lassù continuerai a canta-re con gli angeli. Con immensa tri-stezza porgiamo al marito e allafiglia sentite condoglianze.

Antonella, Carla, Federica,Maura

E' mancata all'affetto dei suoicari

Giulia Spagnuoloin Baldanti

di 68 anni

Con infinita tristezza ne dannol'annuncio:— il marito Andrea,— la figlia Natascia,— la cugina Annarita,i fratelli, le sorelle, i nipoti e iparenti tutti.

I funerali avranno luogo doma-ni, sabato, alle ore 11 nella chiesaparrocchiale di Sant'Antonio aTrebbia, ove la cara salma verràfatta giungere dall'ospedale civile,indi al cimitero di Piacenza.

Questa sera, venerdì, alle ore20,30 sarà recitato un santo rosarionella chiesa parrocchiale diSant'Antonio a Trebbia.

Piacenza, 7 ottobre 2011(Impr. Buscarini di F. Spingardi& C. - via XXIV Maggio, 72tel. 0523.324801)

Per tragico incidente è mancatoall'immenso affetto dei suoi cari

Sergio Bisidi 63 anni

Addolorati l'annunciano:— la moglie, i figli, i familiari ed i

parenti tutti.Un santo rosario sarà recitato

questa sera, venerdì, alle ore 20,30nella chiesa parrocchiale diRompeggio.

Con successivo avviso sarannoresi noti il giorno e l'ora dei fune-rali.

Rompeggio di Ferriere,7 ottobre 2011

(Impr. Paolo GarilliFarini - Ferrieretel. 0523.910133 - 0523.910480)

TIZIANA PEVERI porge aBianca e familiari sentite condo-glianze per la perdita della cara

Carla

COCCA e i FIGLI con le rispetti-ve FAMIGLIE sono vicini a ziaBianca e familiari e porgono senti-te condoglianze.

PIER FIORENZO ORSI e FAMI-GLIA con immensa tristezza e sin-cero cordoglio porgono a Bianca,Roberto e a tutti i familiari le piùsentite condoglianze.

RITA ROMITI CARRETTA eFIGLI sono vicini a Roberto,Stefania, Roberta e porgono sentitecondoglianze.

La ditta AUTOSERVICE è vicinaa Sandro e familiari e porge le piùsentite condoglianze.

GIUSEPPE, ELENA e le COLLE-GHE TUTTE della CUCINA delO.V.E. partecipano al grande dolo-re di Roberta e Stefania per la per-dita della cara mamma e porgonosentite condogllianze.

E' mancata all'affetto dei suoicari

Carla Vallain Romiti

di 61 anni

Ne danno l'annuncio:— il marito Roberto,le figlie:— Roberta,— Stefania,la mamma Bianca,i fratelli:— Sergio,— Sandro,i cognati, le cognate, i nipoti e iparenti tutti.

I funerali avranno luogo doma-ni, sabato 8 ottobre, alle ore 10nella collegiata di San Fiorenzo,ove la cara salma sarà fatta giunge-re dall'ospedale di Fiorenzuolad'Arda, indi al cimitero locale.

Il corteo funebre si svolgerà inauto.

Il santo rosario sarà recitato que-sta sera, venerdì, alle ore 20,30 nellacollegiata di San Fiorenzo inFiorenzuola d'Arda.

Il presente serve di partecipazio-ne personale e di anticipato ringra-ziamento a tutte le gentili personeche prenderanno parte alla mestacerimonia.

Fiorenzuola d'Arda,7 ottobre 2011

(Impr. fun. Macchetti Fiorenzuola - CastellarquatoLugagnano - Fidenza,tel. 0523.982151)

Esterina Marazzived. Rossetti

Porgiamo alle care Bruna eMaria le più sentite condoglianzeper la perdita della cara mamma.

Zia Franca e familiari

Le famiglie ARDUINI e PANCI-NI sono vicine ai familiari e porgo-no sentite condoglianze.

MANUELA ed EMANUELEsono vicini ai familiari in questotriste momento e porgono sentitecondoglianze.

SANDRINA e DANIELA sonovicine con affetto a Bruna,Daniele, Paolo con le rispettivefamiglie e porgono sincere condo-glianze.

LINA IDROPICI con i figli RITAed ERNESTO con le rispettiveFAMIGLIE partecipa al lutto diDaniele e familiari e porge sentitecondoglianze.

CARLO, FRANCA, FABIO eMADDALENA sono vicini in que-sto triste momento a Bruna,Daniele, Paolo e familiari e porgo-no sentite condoglianze.

GIULIO e CARLA profondamen-te addolorati partecipano al luttodella famiglia Mazzoni per la per-dita del loro caro e porgono a tuttile più sentite condoglianze.

MARIUCCIA, BRUNO conMARINA e MARTINA, MAUROcon NICOLETTA sono vicini conaffetto a Bruna, Daniele, Paolo efamiliari tutti per la perdita delloro caro.

ROBERTO ed ANDREINA SAN-TAGOSTINO unitamente aiDIPENDENTI e COLLABORATO-RI dell'AGENZIA si uniscono aldolore dei signori Daniele e GianPaolo per la perdita del caro papà eporgono sentite condoglianze.

LUIGI e FABIO LORENZON por-gono sentite condoglianze aDaniele e famiglia.

Ci ha lasciati

Giovanni Battista Mazzonidi 77 anni

Ne danno il doloroso annuncio:— la moglie Bruna,i figli:— Daniele con Marta, Alessandro e

Federico,— Gian Paolo con Luca, Camilla e

Jacqueline,i parenti tutti.

I funerali avranno luogo oggistesso, venerdì, alle ore 15,30 conincontro alla chiesa parrocchialedi S. Anna, ove il caro GiovanniBattista sarà fatto giungere diret-tamente dall'ospedale di Piacenza,dopo i riti religiosi sarà tumulatonel cimitero di Lugagnano Vald'Arda in avello di famiglia.

Sensi di stima e riconoscenza ifamiliari rivolgono al personalemedico e paramedico del repartoarea critica dell'ospedale diPiacenza, nonchè un grazie dicuore a Carlo e Franca.

Il presente serve di partecipazio-ne personale e anticipato ringra-ziamento a quanti si uniranno alleestreme onoranze.

Piacenza (ospedale civile),7 ottobre 2011

(On. funebri Fornaroli Piacenza - via Scalabrini, 122 Caorso - via G.D. Saliceto, 16 tel. 0523.321341-328348)

L’OPINIONE

La Regione smantella latutela dei nostri fiumi

ulla stampa di domenica 2Ottobre abbiamo letto unintervento dell’Assessore

Regionale Paola Gazzolo e delConsigliere Regionale Marco Ca-rini con cui si intendeva tranquil-lizzare i cittadini Piacentini circala sorte dei nostri fiumi in segui-to alle recenti modifiche impostedalla Regione al Piano Territoria-le di Coordinamento della Pro-vincia di Piacenza.

Chiariamo subito che l’inter-vento non ci ha tranquillizzatoper niente. Con le modifiche im-poste, ricordiamo, la Regione hacancellato d’autorità la tutela deicorsi d’acqua minori del nostroterritorio, che la Provincia avevastabilito negli anni 2009 e 2010.Tutela da cosa? Dalla possibilitàdi costruire indiscriminatamenteimpianti idroelettrici su quei cor-si d’acqua, intubandoli così inmodo definitivo e lasciando altorrente solo un rivolo striminzi-to pari al 10% della sua portatanaturale.

Questa tutela era contenutanel “famoso” Art. 100 del PianoProvinciale, articolo che è statoscritto raccogliendo la volontà di14.000 cittadini,di votazioni una-nimi del Consiglio Provinciale,della maggioranza di centro-sini-stra che adottò il Piano nel 2009 edi quella di centro-destra che loapprovò nel 2010. I due rappre-sentanti Regionali scrivono che“l’accordo raggiunto tra la Provin-cia e la Regione permetterà dimantenere le disposizioni del-l’art. 100 del Ptcp, ossia di preser-vare dalla realizzazione di centra-line le tre aste fluviali principali:Trebbia,Aveto e Nure.”Purtropponon è così: l’Art. 100 del Ptcp nonpreservava solo le aste principalidi Trebbia Nure e Aveto, ma sal-vaguardava, come detto, anche itorrenti minori che si trovano inun altissimo stato di naturalità.L’affermazione che l’Art. 100 èstato mantenuto è quindi sba-gliata. E’ stato mantenuto, ma so-lo per una parte.Vale anche la pe-na di ricordare che la Giunta Re-gionale in Luglio aveva licenziatoun testo delle linee guida che delPtcp di Piacenza non salvaguar-dava alcunchè, e che, se non fos-se stato per la mobilitazione deicittadini di Piacenza- con le millemail inviate in Regione in pochigiorni – e della Provincia, la Re-gione avrebbe verosimilmentetrasformato anche Trebbia Nuree Aveto in terreno fertile per i pro-fessionisti della devastazione am-bientale.

Viene poi elencata una lunga li-sta di salvaguardie aggiuntiveverso i nostri fiumi che la Regioneavrebbe introdotto con l’appro-vazione di queste linee guida.

Anche qui i fatti sono purtrop-po diversi da quella prospettatida Gazzolo e Carini. Nella realtàl’introduzione delle linee guidaha tolto la tutela a importanti a-ree che il Piano Paesistico prece-dente invece proteggeva, in par-ticolare le Aree di particolare inte-resse paesaggistico ambientale,le Aree del sistema dei crinali in-feriori ai 1200 metri, le aree bo-scate di particolare pregio indivi-duate dai PTCP. Significa che inbuona parte del nostro Appeni-no prima era impossibile fare im-pianti e ora invece è possibile.

Sono ben poche le zone tutela-te rimaste dopo la mannaia dellaRegione. Infatti le aree di tutelanaturalistica sono molto ridotte enon ospitano corsi d’acqua adat-ti.Lo stesso vale per i crinali supe-riori ai 1200 metri o ai calanchi:non ci sono torrenti con portated’acqua adatte sopra i 1200 metrinella Provincia di Piacenza e chipuò pensare di mettere una cen-trale appoggiata a un calanco? Anessuno verrebbe tantomeno inmente di costruire impianti idroe-lettrici in zone archeologiche odove ci sono immobili pubblici.Allo stesso tempo non ci sonocorsi d’acqua nelle aree percorsedal fuoco e nella nostra Provinciapurtroppo non ci sono zone A deiparchi e non ci sono riserve natu-rali (se non quella della Pietra Par-

S cellara dove non ci sono corsid’acqua).

E’ rimasta quindi la protezionein zone che o non esistono,o nonsono adatte per natura a ospitareimpianti.

Grazie alle norme introdotte,oggi i nostri corsi d’acqua (tutti,eccetto Trebbia Nure e Aveto)possono finire come altri prezio-si torrenti della nostra Regionesono già finiti: devastati e intuba-ti.Carini e Gazzolo citano anche ladelibera regionale 1793 del 2008,nata per far ordine nel far west i-droelettrico.Quella norma è mol-to avanzata e chiede fortissimi re-quisiti di tutela, ma ha un proble-ma:viene sistematicamente igno-rata quando si tratta di approva-re impianti idroelettrici. Invitiamogli Amministratori Regionali a vi-sitare alcuni ex fiumi delle Provin-ce limitrofe: il Secchia, il Dolo, il fa-moso Rio delle tagliole, il Fellica-rolo, lo Scoltenna, il Cedra, l’Ospi-tale, il Setta e tanti altri, per vede-re che uso viene fatto di quellanorma. Vadano a vedere se laqualità dell’ambiente fluviale diquei torrenti è stata alterata omeno. Sempre che trovino anco-ra i torrenti..

E oggi il Perino, il Curiasca, ilGrondana, il Gramizzola possonofinire nella stessa situazione. Aquel giro turistico invitiamo an-che i Sindaci di alcuni ComuniPiacentini, capitanati dal Presi-dente della Comunità Montanadell’Appennino Piacentino, Mas-simo Castelli, il quale si chiede co-me mai le altre Province hannoottenuto l’intesa dalla Regionesenza creare problemi. Crediamoche se la nostra Provincia si è“messa di traverso” (espressionesua), questo possa solo essere unvanto, per un Ente e per dei citta-dini che difendono il proprio ter-ritorio invece di svenderlo, comealtri vogliono fare. Vada a vedereCastelli nelle Province vicine co-sa significa non tutelare i proprifiumi,cosa che lui desidererebbe.La posizione del Presidente dellaComunità Montana ci indigna,ma non ci stupisce. Del resto,quando il 14 gennaio 2008 inConsiglio Provinciale si discutevadel mega-progetto che avrebbedevastato per sempre il Trebbia el’Aveto, fu proprio lo stesso Ca-stelli a difendere quella proposta,intervenendo addirittura comerappresentante della San Colom-bano Srl,che era l’Azienda propo-nente. Di fronte a tanto zelo…

Quello che proprio non capia-mo è che vantaggio pensa di ot-tenere la Regione dalla elimina-zione del divieto di localizzare gliimpianti idroelettrici sui corsid’acqua a carattere naturale.E’co-sì strano pensare di costruire cen-trali idroelettriche a partire daitratti già artificializzati e riservarequelli ancora allo stato naturaleal mantenimento dell’ambiente eall’uso collettivo? Pochi mesi fa laRegione aveva approvato questaparte del Ptcp senza fare osserva-zioni. Cosa ha portato Bologna acambiare idea?

Come si vede, non abbiamomotivo per essere rassicurati.Però cogliamo con favore il fattoche Carini e Gazzolo abbiano pre-so una posizione pubblica. Alme-no hanno rivendicato la sceltapolitica fatta dalla Regione,e han-no chiarito che non si è trattatodi una questione meramente tec-nica da riservare a funzionari le-gali che non sanno distinguere u-na sorgente da uno scarico fo-gnario. Proprio perché hannopreso apertamente posizione,chiediamo loro di poterci incon-trare in una sede pubblica, difronte alla cittadinanza, per chia-rire meglio l’impatto della deci-sione presa dalla Regione e so-prattutto per verificare se è possi-bile costruire un percorso che ri-pari in anticipo il danno che lenuove norme potrebbero portareal nostro territorio.

Noi siamo a disposizione.Il comitato No tube, Fipsas, Legam-

biente, Spinning Club Piacenza,Associazione Pesca

e Natura in Valtidone

LIBERTÀVenerdì 7 ottobre 2011 43

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AGENZIE

(ER) BASKET BOLOGNA. IDV: MILIONI PER BRYANT, E’ SCHIAFFO A GENTE

(DIRE) Bologna, 6 ott. - In un momento in cui i Comuni sonotravolti dai tagli, “le fabbriche chiudono, i disoccupatiaumentano, i consumi calano”, arrivare a “pagare due milioni adun cestista, anche se il piu’ bravo del mondo, e’ uno schiaffoalla gente”. Lo afferma Paolo Nanni (Idv), presidente dellacommissione Sport della Provincia di Bologna, bocciando dunquel’operazione per portare, anche solo per una unica partita,l’asso della Nba sotto le Due torri. E cosi’ mentre il Pd Maurizio Cevenini vede in Bryant unaoccasione per il ‘sistema Bologna’, il dipietrista riconosce cheil patron della Virtus, Claudio Sabatini, “fa il suo mestiere elo fa bene, ha i soldi e li spende come gli pare”, ma chiede chele amministrazioni locali, “Palazzo d’Accursio in primis, non silascino trascinare nel vortice mediatico che la questione stasollevando”. Anche se questa operazione, “ma e’ tutto dadimostrare, avra’ benefici in termini commerciali e di marketing,non e’ certo un bel esempio per i giovani pagare 50.000 dollarial minuto a chicchessia”, conclude Nanni in una nota.

(ER) METRO’ BOLOGNA. IDV SFIDA PDL-LEGA: VOLETE SALVARE I FONDI?MURA: SERVE PRESSING COSTANTE E CONDIVISO SUL GOVERNO

(DIRE) Bologna, 6 ott. - Serve un pressing “costante e condivisoperche’ il Governo non revochi i fondi del metro’ a Bologna ma liinserisca nel decreto sviluppo, permettendo, cosi’ come accadutoper Parma, il loro utilizzo per altri progetti”. Lo dichiaraSilvana Mura, deputata e coordinatrice dell’Idvdell’Emilia-Romagna. Quelle risorse, afferma ancora in una nota,rappresentano “una occasione che Bologna non puo’ perdere e cheoffrirebbe alla citta’ la possibilita’ di ripensare la mobilita’e i servizi ai cittadini con una nuova e piu’ efficaceprogettualita’, investendo i fondi del metro’ per il Servizioferroviario metropolitano, l’elettrificazione sia dei mezzi chedelle principali linee radiali e di penetrazione e, per ultima manon meno importante, per la realizzazione di piste ciclabili”. Detto questo, l’Italia dei valori vuol sapere da Pdl e Lega“se hanno intenzione di offrire questa chance a Bologna oppureno. Sarebbe davvero inaccettabile se anche questa volta, come fuper l’election day che Maroni nego’ alla citta’, Bologna venissetrattata dal Governo e dalla maggioranza parlamentare come unacitta’ di serie B”.

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(ER) COMUNE MODENA. AUT AUT DELL’IDV A EUGENIA ROSSIMURA DOPO VOTO CONTRARIO SU SETA: “COMPORTAMENTO INACCETTABILE”

(DIRE) Modena, 6 ott. - “Questa volta e’ il partito a dare l’autaut alla consigliera Eugenia Rossi. Non e’ accettabile uncomportamento di questo tipo, soprattutto alla luce del lavoro edelle verifiche che sono state svolte negli scorsi mesi in meritoalla riorganizzazione del trasporto pubblico locale”. Ariprendere la modenese ‘ribelle’ dell’Idv, Eugenia Rossi, questavolta e’ la coordinatrice regionale del partito in persona,Silvana Mura. Fuoriuscita da tempo dalla maggioranza di piazzaGrande, Rossi lunedi’ scorso ha votato contro la delibera cheautorizza la fusione delle aziende di trasporto locale di Modena,Reggio Emilia e Piacenza. Ma la mossa non e’ piaciuta al resto del partito. “Non e’ unaquestione di alleanze o di maggioranze di governo- afferma ilsegretario provinciale dei dipietristi, Alessandro Borghetti- quisi fanno i conti con il drastico taglio al settore del trasportopubblico locale e con la necessita’ di ridurre i costi digestione garantendo ai cittadini un servizio adeguato”. L’Idv,ricorda, “non ha deciso di votare contro e lo ha fatto dopoattente analisi”. Il voto di Rossi, che in Comune e’ capogruppo,dunque non si spiega. “Occorre ricordare a Rossi- continua Mura-che questa e’ la prassi dell’IdV in ogni realta’: studiare afondo il problema e avere chiarezza di merito, principio econtenuto prima di dare l’ok”. Invece, prosegue, “con la politicadei no a prescindere si da’ solo l’impressione di essere dei granbastian contrari e non e’ questa la politica che l’Idv intendesviluppare attraverso i propri rappresentanti nelle istituzioni”,conclude la leader regionale.

(ER) COMUNE REGGIO. DE SCISCIO: RIMPASTO PREMATURO, FORSE DELEGHEVICE IPOTIZZA CESSIONE AMBIENTE E PERSONALE, “MA NON SO NULLA”

(DIRE) Reggio Emilia, 6 ott. - Qualcuno, come la Lega nord, lodice apertamente. Altri sottotraccia. Ma se il nuovo incarico delsindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio alla presidenzadell’Anci sparigli le carte degli attuali assetti amministrativie’ un tema che nel Comune della citta’ del Tricolore incomincianoa porsi. Gia’ prima della sua acclamazione ieri a Brindisi, ilCarroccio aveva parlato di Delrio come di sindaco “virtuale” peri frequenti spostamenti nella capitale in qualita’ di vicepresidente dell’associazione dei Comuni italiani. Adesso, e’ ilragionamento, gli impegni saranno piu’ pressanti ed e’ dunquenecessario rafforzare il presidio del governo cittadino. Nelmirino finisce in particolare la vice sindaco Filomena De Scisciodell’Idv, che secondo i rumors andrebbe sostituita con una figurapiu’ forte. Ritorna quindi il tema del rimpasto di giunta che gia’ si eraaffacciato con l’annuncio delle dimissioni- in una trasmissione

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televisiva- dell’assessore alla Cultura Giovanni Catellani, poirespinte dal sindaco che ha anzi blindato il suo assessore. DeSciscio, da parte sua, non si scompone: “Il sindaco non ne ha maiparlato, ne’ con me, ne’ con altri assessori in giunta. Per cui,per quanto mi riguarda non c’e’ nulla di ufficiale”, tagliacorto. “Il sindaco- aggiunge- potrebbe decidere di assegnare ledeleghe che gli sottraggono piu’ tempo come l’Ambiente e ilPersonale ad altri, oppure decidere di mettere mano alla giunta,ma per il momento stiamo parlando di ipotesi”