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Rassegna stampa 1 ottobre 2013 def

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Rassegna Stampa

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ECONOMIA E MERCATIFEDERPREZIOSI.IT Aumentata l’IVA...e cosi si è fatto del male a tuttiAGI.IT Scatta aumento dell'Iva, ecco cosa cambiaIL SOLE 24 ORE Rincari Iva, dal tablet ai cosmetici al cibo per cani ecco cosa pagheremo di più a partire da oggiJULIENEWS.IT Export gioielli partenopei in crescita del 16,98 nel I semestre 2013BERGAMO NEWS Anche i Paperoni piangono, ma la ripresa comincia dal "lusso"IL SOLE 24 ORE Il made in Italy che abbassa i volumiLA REPUBBLICA ToyWatch si dà la carica e punta forte sulla ReteINFORMAZIONI D’ORO Slitta aumento IVA ma pesano altre tasseINFORMAZIONI D’ORO Trend oro, chiusura a 1.339,20ABOUT JEWELLERY Distretti orafi: analisi primo semestre 2013 ABOUT JEWELLERY Barrik Gold vende miniere australiane per 300 milioni di dollariABOUT JEWELLERY Da VicenzaOro Fall segnali positivi per l’export orafoPAMBIANCONEWS Orologi, turisti extra UE a +6% negli acquisto in Italia

FISCOSOLE 24 ORE Dieci quesiti per lo scatto - iva

COMPRO ORONOTIZIAOGGI VERCELLI Rapina diurna da Orocash: bottino da migliaia di euro

SETTORE E MODA DELUXE BLOG Auricolari in oro per iPhone a prezzo da paperoniIL GIORNALE DEL LUSSOZenith Pilot Montre d’Aéronef Type 20 Annual CalendarINFORMAZIONI D’ORO Rolex Oyster Perpetual Coca ColaIL GIORNALE DEL LUSSOiPad Mini 24ct Gold Edition: il lusso dell’oroDELUXE BLOG Bracciali Sector Jewels Special Edition Jorge LorenzoLA REPUBBLICA L’odissea di Cartier viaggia sull’isola del tesoroDELUXE BLOG Piaget il maestro dell'ultrasottile, arte per orologi di lussoINFORMAZIONI D’ORO Il Tourbillon con tre ponti d’oro

CRONACAANSA Rapina in gioielleria a CagliariVERONA SERA Andavano in gioielleria a fare acquisti con assegni falsi: arrestati due truffatori

01/10/2013

Rassegna in collaborazione con

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Economia e Mercati

AUMENTATA L’IVA…E COSI SI E’ FATTO DEL MALE A TUTTI

è scattato l’aumento dell’IVA dal 21% al 22%.Associati Federpreziosi

Federpreziosi–Confcommercio Giuseppe Aquilino l’aumento dell’IVA, non è accettabile. Come sistema Confcommercio lo abbiamo più volte ribadito

continua a leggere

http://www.federpreziosi.it/aumentata-livae-cosi-si-e-fatto-del-male-a-tutti/

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Scatta aumento dell'Iva, ecco cosa cambia

10:11 01 OTT 2013

(AGI) - Roma, 1 ott. - Scarpe, vino, birra, tv, radio e computer ma anche benzina, mobili, giocattoli, detersivi e parrucchieri. Da oggi con l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% scattera' una raffica di rincari e, anche se i beni di prima necessita', come pane, carne, pesce e latte, non sono soggetti all'aumento, ne potrebbero subire gli effetti a causa dei maggiori costi di trasporto. Secondo le associazioni dei consumatori le ricadute per le famiglie andranno dai 207 ai 349 euro l'anno.

Per non parlare dell'impatto sui consumi, gia' depressi. Secondo Confcommercio l'incremento dell'Iva andra' a incidere negativamente sulle spese natalizie e, in una situazione in cui l'inflazione e' sotto controllo, determinera' un aumento dei prezzi tra ottobre e novembre dello 0,4%. Il Codacons, che stima una stangata per le famiglie fino a 349 euro l'anno e un calo dei consumi del 3% su base annua. Secondo Adusbef e Federconsumatori, la stangata andra' dai 207 a 260 euro l'anno (62 euro solo per l'ultimo trimestre ottobre - dicembre. Alcuni grandi gruppi, come ha fatto in comunicato Ikea, hanno pero' gia' annunciato che assorbiranno l'aumento dell'imposta senza effetti sui prezzi. L'aliquota che passa dal 21 al 22% e' quella ordinaria che si applica ai beni e i servizi che non rientrano nell'aliquota ridotta al 10% o in quella super ridotta al 4% riservata a pane fresco, burro, latte, frutta e ortaggi e altri alimenti di prima necessita'. E quello che scatta oggi sara' il secondo rialzo di un punto nel giro di due anni: l'aliquota era gia' salita dal 20 al 21% dal 17 settembre 2011. Diventeranno piu' cari vino, birra, succhi di frutta e alimenti pregiati come i tartufi. Anche il prezzo della benzina salira' per effetto dell'aumento dell'imposta.

L'Iva aumentera' anche per le automobili, gli accessori auto, i pezzi di ricambio. E costera' di piu' anche la manutenzione e la riparazione dell'auto. Costeranno di piu' abbigliamento, calzature, pelletteria, biancheria per la casa, frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie e piccoli elettrodomestici, detersivi, televisori, radio, hi-fi, computer e prodotti di cancelleria.

La stretta riguardera' anche estetista, barbiere e parrucchiere, lavanderia e tintoria, gioielli e bigiotteria.

Secondo la Cgia di Mestre fra le voci che subiranno i rincari maggiori ci sono i trasporti, carburanti in primis, con un aggravio medio di 39 euro. Altri 20 euro aggiuntivi graveranno sulla spesa per l'abbigliamento e le calzature e altri 17 euro per l'acquisto della mobilia e degli elettrodomestici. Per l'associazione l'aumento colpira' di piu' le famiglie numerose e piu' povere. Per i single l'aggravio potra' arrivare fino a 99 euro e per un lavoratore dipendente con moglie e figli a carico fino a 120 euro. Si allarghera' anche il divario con gli altri principali paesi europei: 2,4 punti in piu' rispetto alla Francia e addirittura 3 punti percentuali in piu' rispetto alla Germania.

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Rincari Iva, dal tablet ai cosmetici al cibo per cani ecco cosa pagheremo di più a partire da oggiDa oggi, 1° ottobre, scatta l'aumento dell'aliquota Iva, che passa dal 21 al 22 per cento. Ecco i prodotti che risentono del rincaro, settore per settore -

9. Rincari Iva / Gioielli e vini

Se invece a festeggiare è il vostro partner, preparatevi a un incremento dei prezzi anche per i prodotti che potrebbero rappresentare un regalo gradito: gioielli, orologi, borse e valigie salgono di prezzo, a causa dell'aumento dell'aliquota Iva. Meglio festeggiare solo con un buon vino o uno spumante? Anche per queste bevande il prezzo viene rivisto a partire da oggi. E lo stesso vale per i biglietti di concerti o spettacoli teatrali.

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Export gioielli partenopei in crescita del 16,98 nel I semestre 2013Il Giappone mercato leader

01/10/2013, 10:58

NAPOLI - Allunga il passo l’exportdei preziosi partenopei nei primi sei mesi del 2013. Il valore delle vendite oltreconfine ha fatto registrare un incremento di quasi il 17%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato estero è così salito a quota 11 milioni 448 mila euro, a fronte dei 9 milioni e 786 mila euro del 2012.Napoli è il polo orafo della Campania e

rappresenta magna pars delle esportazioni (81,14%). L’andamento dell’export napoletano è stato in ogni caso in controtendenza rispetto a quello rilevato nelle altre province. Basti pensare che, con vendite complessive per circa 14 milioni 110 mila euro, la Campania ha migliorato di appenail 4,6% il risultato del semestre 2012 e che l’incremento è dovuto solo al capoluogo, visto che il dato totale delle altre quattro province risulta nettamente inferiore a quello dell’anno scorso.L’anomalia virtuosa partenopea si rileva anche dal raffronto con il dato nazionale e con quello del Mezzogiorno continentale (in entrambi i casi la crescita è stata appena del 5,13%).“Il mercato orafo partenopeo è in ripresa- dichiarala Presidente del Centro Studisul Mercato del Lusso, Anna Lepre –ma siamo solo all’inizio. La sfida è accrescere in misura rilevante le quote di export sul fatturato complessivo delle aziende del gioiello napoletane. Per farlo, la maestria artigianale che arricchisce le creazioni di tante imprese non basta. Serve un’organizzazione aziendale proiettata stabilmente verso i mercati globali, con un occhio particolare ad aree come il Sud Est asiatico”.Proprio in Estremo Oriente si segnala il risultato più significativo acquisito dalle imprese orafe delmade in Naples. Se infatti, a consuntivo del primo trimestre, il mercato di sbocco principale era costituito dagli Stati Uniti, per effetto del secondo trimestre, periodo in cui i volumi di affari tradizionalmente si fanno più sostenuti, è il Giappone a risultare il paese più interessato a gioielli e monili partenopei. Le vendite verso il mercato nipponico hanno raggiunto nel primo semestre un valore diun milione 913 mila euro, in aumento del 31,91% sull’analogo periodo del 2012. L’incidenza del Giappone sul totale dell’export partenopeo è pari al16,72%.L’aumento delle vendite è sensibile anche verso gli Usa, dove si sono diretti valori per un milione 712 mila euro, con un miglioramento di ben 88,28 punti percentuali sul periodo gennaio-giugno 2012. GliStatesperaltro si collocano solo al terzo posto della classifica dei paesi di sbocco dei preziosi delle imprese orafe napoletane del primo semestre 2013. Dietro il Giappone c’è infatti la Svizzera, verso la quale si è indirizzata merce per un milione 780 mila euro. Le esportazioni nel paese elvetico, tuttavia, hanno fatto registrare una battuta d’arresto rispetto allo scorso anno, con undecremento di ben 11,44 punti percentuali.D’altra parte, è il mercato europeo nel suo complesso che, a causa della crisi, oppone maggiori ostacoli all’espansione del gioiello napoletano. L’aumento sul 2012 è stato molto contenuto, solo lo 0,32%. L’Europa comunque, con 5 milioni 167 mila euro, continua a incidere per il 45,14% sul valore totale dei gioielli esportati.Sul fronte delle importazioni, il capoluogo partenopeo fa registrareun leggero aumentodel 6,04%,salendo a quota 12 milioni 185 mila euro.Più di un terzodell’import (37,49%), pari a 4 milioni 568 mila euro, è di provenienza cinese.Il saldo della bilancia commerciale per l’intero settore è risultato passivo per 736 mila euro, ma comunque in diminuzione rispetto al periodo gennaio-giugno del 2012(1 milione e 704 mila euro). (Fonte: Lepre Group)

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Il settore del lusso pare avere le carte in regola per crescere del 6-8% in quest’anno grazie principalmente ai consumatori dei mercati emergenti come Russia, Medio Oriente, Giappone e dalla sempre più potente Cina.

Anche i Paperoni piangono, ma la ripresacomincia dal "lusso"

Se la politica non la affosserà per l'ennesima volta, la ripresa economica potrebbe non essere più un miraggio ma una certezza. Infatti finalmente qualcuno inizia ad intravedere l’agognata luce alla fine del tunnel e a parlare, con cauto ottimismo, di fine della recessione.

Segnali positivi e incoraggianti in particolare giungono dal mercato del lusso: facile, direte voi, ma nemmeno questo mercato è stato esente dalla crisi e tantomeno incentivato dalla riforma Monti.

Ma proprio il settore del lusso pare avere le carte in regola per crescere del 6-8% in quest’anno grazie principalmente ai consumatori dei mercati emergenti come Russia, Medio Oriente, Giappone e dalla sempre più potente Cina.

Proprio gli stessi mercati che negli ultimi anni hanno rappresentato la metà delle vendite totali di beni di lusso e ne hanno determinato la sopravvivenza.

Che un vero e proprio calo ci sia stato è innegabile, la gioielleria, l’oreficeria e l’artigianalità hanno pagato, forse più di tutti gli altri beni di lusso, il prezzo della contrazione dei consumi.

Non solo sono calati drasticamente gli acquisti di questi beni preziosi, ma secondo il “Rapporto Italia 2103” di Eurispes un italiano su quattro (con un incremento della percentuale che va dal 8,5% al 28,1%), si è visto costretto a disfarsi addirittura dei gioielli di famiglia, con un boom incredibile di ComproOro che inevitabilmente sono spuntati come funghi in tutta la Penisola.

Nel settore della gioielleria arrivano segnali positivi soprattutto per quanto riguarda le esportazioni, esportazioni che nel 2012 avevano visto calare del 15% la domanda italiana di gioielli in oro toccando il valore più basso mai raggiunto negli ultimi 10 anni.

Non indenne dalla crisi neppure il mercato dell’auto. Basti pensare che nel 2012 le immatricolazioni di auto di altissima gamma sono infatti crollate del 44% con Ferrari e Maserati che hanno subito un calo addirittura del 57% la prima e del 72% la seconda.

Nonostante tutto però sembra esserci comunque un ristretto gruppo di super-ricchi italiani immuni alla crisi economica. E sarebbero ben 2.075 i nostri connazionali che, secondo il sondaggio condotto dalla Banca d’Affari Elvetica relativo al periodo che va dal I semestre del 2012 al I

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semestre del 2013, entrerebbero di diritto a far parte della lista mondiale dei Paperon de’ Paperoni con una ricchezza superiore ai 30 milioni di dollari (23 milioni di euro).

Veri paperoni che si godono il proprio bel patrimonio di “fantastiliardi" navigando su cumuli e cumuli di monete, mentre la maggior parte degli italiani si accontenterebbe di navigare semplicemente in acque più tranquille.

Giuditta Casi

Lunedì, 30 Settembre, 2013Autore: Redazione Berga...

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del 30 Settembre 2013

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del 30 Settembre 2013

ToyWatch si dà la carica e punta forte sulla ReteIL PIANO STRATEGICO MESSO A PUNTO DA STEFANO CASSINA, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DEL BRAND DIOROLOGI, PARTE DALLA NOTORIETÀ DEL PRODOTTO, DALLA RIORGANIZZAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE E DAL RITORNO DI MARCO MAVILLA

Marcella Gabbiano

Milano I l grande successo della presentazione dei nuovi orologi firmati ToyWatch durante le recenti sfilate milanesi, dà ragione al piano strategico di rilancio avviato da Stefano Cassina, presidente e amministratore delegato del brand. Un piano iniziato nell’estate del 2011, quando il fondo di private equity Ilp III, gestito da J. Hirsch& Co. ha acquisito il 49% di ToyWatch. Viste le forti potenzialità dell’azienda, a marzo di quest’anno il fondo ha incrementato la propria quota fino al 100% del capitale. «La credibilità e la notorietà del marchio erano molto forti — racconta Cassina — ma l’organizzazione e la struttura distributiva erano troppo pesanti. Così abbiamo cambiato il business model, rendendolo più vicino a quella che è l’essenza del marchio ». Un marchio che ha bruciato le tappe. Fondato nel 2006 da Marco Mavilla, designer, appassionato di alta orologeria e collezionista di orologi d’epoca, nel giro di pochi anni ha sfondato sui mercati internazionali. Anche grazie alla schiera di trend setter e celebrities dello spettacolo e dello sport che, affascinati dall’ironia, creatività e precisione tecnica degli orologi ToyWatch, sono diventati ambasciatori spontanei. Tuttavia il genio creativo, per definizione, non sempre riesce a seguire anche tutta quella parte meno fantasiosa, ma necessaria, che è l’organizzazione aziendale, commerciale, distributiva che richiede anche risorse finanziarie importanti. In

pillole, il piano di rilancio si basa su uno snellimento della struttura organizzativa, forti investimenti in marketing, comunicazione e «grande attenzione al web come canale commerciale. ToyWatch si posiziona bene fin da subito in particolare in Inghilterra e America, e attraverso accordi con importanti partner locali, in tutto il sud est asiatico». I bene informati dicono che tra qualche settimana dovrebbe essere annunciata una nuova joint venture in Asia per coprire con più capillarità Giappone, Corea, Cina e Taiwan. «Già oggi, grazie a joint venture con partner locali, copriamo i fiorenti mercati di Malesia, Indonesia e Singapore». Con 17 boutique monomarca (8 in Europa e 9 in Asia), 1.800 multimarca tra gioiellerie, fashion e department store di cinque continenti, ToyWatch continua la sua espansione. «I nostri negozi sono nelle vie del lusso, frequentate da una clientela trasversale che ama trovare nelle location più prestigiose gli oggetti del proprio desiderio. ToyWatch compreso». Per questo, il piano di sviluppo prevede ancora forti investimenti nell’apertura di nuovi monobrand. In parallelo con il restyling di organizzazione e distribuzione, marcia spedita la realizzazione di nuovi prodotti: «Per la prossima primavera — anticipa Cassina — stiamo preparando una nuova collezione con un materiale inedito per il mondo dei segnatempo. Abbiamo affidato la campionatura a un paio di aziende italiane e cinesi. “Vincerà” chi darà le maggiori garanzie di eccellenza. Perché ToyWatch è un brand unico e deve essere sempre all’altezza della sua immagine». Sarà anche per questo che, in una sorta di ritorno al futuro, Cassina ha giocato l’asso nella manica: «Dopo due anni di assenza, Marco Mavilla torna in azienda. Portando al team creativo, guidato dalla designer Bianca Zambolo e composto da giovani talenti che lavorano con grande passione, la sua personale fonte di idee». Nella foto a sinistra Stefano Cassina presidente e amm. del. di ToyWatch il brand di orologi fondato da Marco Mavilla

(30 settembre 2013)

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Slitta aumento IVA ma pesano altre tasse

Consiglio deiMinistri approvare il decreto legge sposterà all’1 gennaio2014 aumento dell’Iva dal 21 al 22%

il surplus di un puntopercentuale sull’imposta andrebbe a pesare sulle tasche delle famiglieper circa 200 euro annui

la copertura della manovra verràassicurata dall’incremento di altre accise quelle sui carburanti rincaro di 2,5centesimi acconti Irpef e Irap

aumento anche per l’acconto Ires porterà nelle casse delloStato 534,4 milioni di euro modifiche Irap altri 372,2 milioni

coprire il mancatoaumento dell’Iva con un aumento generalizzato dei prezzi di diversi prodotti

piano dedicato agli investimentirifinanziamento della Cig

manutenzione contabile per rientrare sotto iltetto del 3% del rapporto deficit Pil

il governo ha già programmato una serie ditagli alla spesa pubblica per non meno di 400 milioni di euro

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Lunedì 30 Settembre 2013 Scritto da Informazioni d'Oro

Venerdì al Comex i con consegna a dicembresono , chiudendo a .

Durante la sessione i prezzi erano arrivati a toccare i 1.344,40dollari, massimo dal 10 settembre, con ,minimo dal 24 settembre, e , massimo dal20 settembre.

Per il metallo si tratta del, con una crescita dello 0,5%.

Intanto , cercando indizi sulproseguimento della americana. Un è previsto pervalutare il futuro degli stimoli monetari in relazione ai nuovi dati sull’economia.

Altrove sul Comex, l' con consegna a dicembre ha guadagnato venerdì lo 0,3% chiudendo lasettimana a .

Il con consegna a dicembre è salito venerdì dello 0,7%, chiudendo a .

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DISTRETTI ORAFI: ANALISI PRIMO SEMESTRE 201328 Settembre 2013

L’aumento in termini nominali avvenuto nel primo semestre 2013 (+4.6%) è stato realizzato con il concorsodei prodotti esportati da parte dei principali Distretti italiani. Come emerge dal report degli analisti di Asi,l’export di Arezzo è cresciuto del 15,7%, raggiungendo un volume che è più di un terzo dell’export totale digioielleria. Seguono Napoli (+17%), Vicenza (+7,2%), e Milano (+6,8%). In aumento negli ultimi mesi anchele esportazioni di Valenza, ma nel complesso il segno è negativo a causa del calo del primo trimestre. Percontro, ulteriore rettifica per le esportazioni delle imprese non distrettuali ( 8,1%).

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BARRIK GOLD VENDE MINIERE AUSTRALIANE PER 300 MILIONI DI DOLLARI25 Settembre 2013

Il primo e più grande produttore mondiale di oro, la società canadese Barrick Gold, cederà tre miniereaustraliane ad un suo concorrente, la società sudafricana Gold Fields, per 300 milioni di dollari, pagabili al50% in azioni. Lo sfruttamento dei tre giacimenti aggiungerà ogni anno 425mila once d’oro all’output diGold Fields (attualmente a 1,8 – 1,9 milioni di once), che diventerà così il terzo maggior produttore almondo del comparto. Allo stesso tempo gold Fields diventerà il numero uno del settore in Australia, doverealizzerà il 42% della propria produzione di oro: il 32% viene attualmente realizzato in Ghana, il 13% inPerù e l’11% in Sudafrica.

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DA VICENZAORO Fall SEGNALI POSITIVI PER L'EXPORT ORAFO23 Settembre 2013

L’indagine messa a punto in occasione di VICENZAORO Fall dall’Università di Verona ha evidenziato che leesportazioni orafe nella prima metà del 2013 sono aumentate del 6%, in termini di valore, per un totale dioltre 2 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In termini di quantità, le esportazionisono aumentate del 2,6% per un totale di quasi 2 tonnellate. Inoltre, sempre secondo la relazione curatadal team del prof. Andrea Beretta Zanoni, l’Italia è il principale produttore ed esportatore di prodotti orafiin Europa. Per quanto riguarda i singoli mercati, si sottolinea l’aumento dell’export del 12% verso gli StatiUniti, e del 32% verso gli Emirati Arabi. Buono il flusso verso la Francia (25% del totale esportato).Aumentato anche l’ingresso dei prodotti orafi ad Hong Kong (+20%).

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NEWS

Orologi, turisti extra UE a +6% negli acquisti in Italiavenerdì, 27 settembre 2013

I turisti cinesi e russi si confermano il motore trainante nelle vendite di orologi e gioielli di lusso in Italia.Secondo i dati elaborati da Global Blue per Assorologi, nei primi otto mesi del 2013 gli articoli di orologeriae gioielleria venduti dai negozi italiani a turisti extracomunitari sono cresciuti di quasi il 6% rispetto allostesso periodo del 2012, arrivando a rappresentare il 15% del valore totale. Il valore medio delletransazioni supera i 2.600 euro, la cifra più alta rispetto alle altre categorie merceologiche e alla mediagenerale, ferma a 700 euro. Le vendite di orologi e gioielli superiori ai 3.000 euro pesano per il 18% deltotale, ma sono il 79% delle vendite a valore generate nei negozi.

Le prime tre città preferite sono nell’ordine Milano, Roma e Firenze. Guardando invece alla provenienzadei turisti, al primo posto ci sono i cinesi (31% del totale per quasi 5.000 euro di valore medio), seguiti dairussi (16% del totale e quasi 2.000 euro di valore medio) e dagli statunitensi (13% del totale e 1.900 euro divalore medio). I turisti del Dragone, in particolare, dal 2006 ad oggi, hanno fatto registrare un incrementodel 3.000% come clienti dei negozi italiani.

“In una fase così debole sul fronte dei consumi interni – afferma in una nota il presidente di AssorologiMario Peserico – certamente il gradimento mostrato dal turismo di qualità verso l’orologeria acquistatanei negozi italiani rappresenta un segnale molto positivo e confortante. Sarebbe opportuno nondisincentivare questi acquisti attraverso adempimenti burocratici abnormi né aggravare ulteriormente iprezzi con un incremento IVA che avrebbe effetti negativi sulle vendite e quindi, in ultima analisi, sullostesso gettito fiscale”.

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Fisco

del 29 Settembre 2013

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Compro Oro

NotiziaOggi VercelliLunedì 30 settembre 2013 CRONACA 9

SABATO DI FOLLIA IN VIA PETRARCA. UN UOMO ENTRA NEL COMPRO ORO, MINACCIA DI MORTE LA COMMESSA E PORTA VIA TUTTO

RAPINADIURNADAOROCASH:BOTTINODAMIGLIAIADI EUROVERCELLI (tri) Oltre 200milaeuro tra gioielli e contanti.E’ questo, da una primastima effettuata dai rappre-sentanti delle forze dell’or-dine, il bottino della rapinaavvenuta lo scorso sabatomattina ai danni del com-pro oro «OroCash» di viaPetrarca. Un furto messo asegno in pieno giorno, inuna zona residenziale al-quanto trafficata (vista lavicinanza con l’ospedalecittadino) ed in barba alletelecamere di videosorve-glianza presenti all’internodel locale. Da una primaricostruzione dei fatti, unuomo, poco dopo l’orariodi apertura del negozio, sisarebbe intrufolato all’in-

terno dello stabile appro-fittando dell’ingresso di uncliente (accedere ad essonon è semplice: occorre co-munque suonare il cam-panello ed attendere che laporta venga sbloccata).Una volta messo piede nelcompro oro l’intruso avreb-be cominciato ad inveirenei confronti della com-messa minacciandola ver-balmente di morte in casodi una sua intromissione.Niente armi, dunque, mauna pressione psicologicatale da lasciare letteral-mente pietrificata e terro-rizzata la donna. L’uomosarebbe così riuscito a farerazzia di ogni cosa presentedentro il locale: dall’oro ai

S hi bi i i TROPPE BOTTIGLIE DI VETRO FUORI DAI LOCALI

gioielli passando poi ancheai contanti. L’iniziale stimadel maltolto si aggira infattisulle centinaia di migliaiadi euro. Dopo aver arraffatoogni cosa il ladro è poifuggito in auto.Ecco perché non si può

escludere al momento lapresenza di uno o più com-plici appostati in zonapronti a fornire l’aiuto ne-cessario al rapinatore.Sconvolta, la commessa hapoi chiamato i rappresen-tanti le forze dell’ordineche sono giunti immedia-tamente sul luogo del de-litto. Sulla vicenda sonotuttora in corso le indaginida parte dei poliziotti dellaSquadra Mobile. Quello av-

venuto sabato mattina invia Petrarca è il secondomaxi furto realizzato in set-timana in città. Martedìnotte, infatti, ladri espertihanno sfondato la saraci-nesca posta all’ingresso 21dell’ipermercato Carrefourper raggiungere la colon-nina del Bancomat. I ma-lintenzionati, con una ma-novra di soli quattro mi-nuti, sono riusciti a “pre-levare” circa 80mila euro;peccato che le banconotesiano state macchiate dallavernice rossa anti-rapina equindi non potranno esserespese se non in piccolaquantità. Il caso è in manoai Carabinieri.

Michela TradaIl compro oro «OroCash» di via Petrarca

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Settore e Moda

Auricolari in oro per iPhone a prezzo da paperoniScritto da: Rosario Scelsi lunedì 30 settembre 2013

Nel mondo della telefonia si vedono spesso delle proposte sfarzose, ma gli auricolari di Happy Plugs, placcati inoro giallo 24 carati, sono qualcosa di insolito.

Indirizzati all’iPhone, rappresentano la soluzione ideale per quanti scelgono gli allestimenti aurei del“melafonino”, che non difettano mai sul mercato.

A differenza di questi, che incidono su un segmento di nicchia piuttosto vivace, dove le proposte arrivanocon una certa frequenza, gli auricolari sfarzosi sono meno ricorrenti. Ecco perché fanno ancora più notiziaquando i produttori si avventurano su tale campo.

Oggetti del genere si rivolgono a quanti non si accontentano delle soluzioni standard, spesso noiose ebanali. In questo caso il desiderio di distinzione si manifesta nella forma più alta, per chi cerca l’eccellenzanei materiali, più che sulla coniugazione dialettica degli elementi.

Il bisogno è più avvertito in chi sceglie una versione preziosa dell’iconico smartphone della Apple, plasmatain ingredienti nobili e costosi. In casi del genere, infatti, diventa quasi necessario circondarsi di accessoriche non facciano abbassare la qualità complessiva del pacchetto, anche quando si tratta di semplici cuffie.Nel caso in esame il prezzo tocca quota 14.500 dollari. Roba da sultani o giù di lì….

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Zenith Pilot Montre d’Aéronef Type 20 Annual CalendarPubblicato il 30 settembre 2013 da redazione1 | Alta orologeria

A spasso nel cielo in abito scuro…

di Enrico MASSERINI e Davide MAPELLI

L’estate è ormai quasi un ricordo, si spera bellissimo, i colori cambiano dai toni accesi e vivaci dell’agostotrascorso per vestirsi di abiti più tenui e morigerati di questo tardo settembre che ha portato con sél’autunno….

Ma non tutti i cambiamenti sono negativi: in orologeria, ad esempio, la stagione delle foglie che cadonoporta l’effettiva commercializzazione di tutte le novità viste nei saloni di primavera.

Ed ecco allora, nel suo elegante abito scuro, una novità di questo 2013: lo Zenith Pilot Montre d’AéronefType 20 Annual Calendar!

Cosa si cela dietro questo lungo e roboante nome? Innanzi tutto uno Zenith che nasconde al suo internoun’inedita variante del movimento cronografico automatico meccanico più famoso e longevo del mondo: ilcalibro El Primero, poi, una nuova veste estetica dai connotati di assoluta eccellenza.

La collezione Pilot di Zenith è stata lanciata recentemente e si sta arricchendo di nuovi pezzi tuttiestremamente caratterizzati. Il motivo conduttore è il rimando filologico ai modelli per aviatori degli AnniTrenta e Quaranta del secolo scorso quando l’orologio era uno strumento fondamentale nelle ‘essenziali’cabine di pilotaggio dell’epoca.

Ma perché riproporre quello stile oggi che nessuno più si cimenta in eroici voli ‘a vista’?

La risposta è semplice: i valori fondamentali di allora ci consegnano un orologio dalle caratteristichesempre valide, tutte improntate alla facilità d’uso e consultazione.

Il Pilot Montre d’Aéronef Type 20 Annual Calendar vanta un impianto a dir poco robusto:cassa tonda in acciaio (o in titanio con particolari in oro rosa per chi vuol proprioesagerare) che tocca i 48mm di diametro con lunetta liscia molto sottile, anse dritteavvitate che piegano verso il basso, un immenso quadrante di tonalità nera votato allanitidezza più completa. Su quest’ultimo troviamo all’esterno l’indicazione dei minuti a

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binario, i numeri arabi delle ore trattati con materiale luminoso, lancette a forma di lancia, anch’essetrattate con Superluminova, i quadrantini crono dei minuti (fino a 60: normalmente si fermano a 30) ad oresei e dei piccoli secondi ad ore nove. Ad ore dodici troviamo il nome della Maison e del modellounitamente alla stellina con cinque punte, logo storico della Casa di Le Locle.

La vera chicca di questo segnatempo sono le indicazioni del calendario annuale: ad ore sei troviamo ildatario ed al tre una finestrella allungata ci mostra il giorno della settimana ed il mese dell’anno. Cosasignifica ‘calendario annuale’? Il movimento in questione è in grado di ‘leggere’ la lunghezza dei mesi e diaggiornare conseguentemente in modo corretto il datario ed il relativo mese entrante, richiedendo diessere aggiustato solo una volta l’anno, il 28 Febbraio. Tutto ciò viene reso possibile dalla presenza dicamme sagomate sui dodici mesi che distinguono quelli della durata di 30 giorni da quelli da 31. In praticaè una versione semplificata (passateci il termine…) del calendario perpetuo che legge anche il Febbraio da28 e 29 giorni. Vista la rilevante differenza di costo dei due sistemi riteniamo che non sia un grande sforzointervenire una volta l’anno manualmente…

Completano la struttura dell’orologio una bellissima ed enorme corona a cipolla zigrinata ed altrettantoimponenti pulsanti crono rettangolari con superficie lavorata per facilitarne l’azionamento coi guanti. Ilvetro a copertura del quadrante, invisibile, è uno zaffiro curvo con trattamento antiriflesso. Molto belloanche il cinturino in cocco marrone con evidenti impunture bianche e protezioni in gomma peraumentarne la resistenza. L’impermeabilità si attesta sul ragguardevole dato delle 10 atmosfere,rendendolo idoneo anche ad un uso subacqueo non professionale.

No, non ci siamo dimenticati di lui: il cuore è ovviamente il calibro El Primero anzi detto, qua denominato4054, diametro 30mm (o 13 linee e tre quarti per i nostalgici…) e spessore 8,3mm composto da 341 (!)particolari, ruota a colonne per lo smistamento della cronografia, 36.000 alternanze/ora, montato su 29rubini, ricarica automatica con circa 50 ore di autonomia. Insomma: lo stato dell’arte a distanza di 44 annidalla sua nascita…

Che dire a chiusa di tutto? Un segnatempo dal sapore antico, tuttavia dotato della più recente tecnologia,ricco di funzioni utili ed intelligenti, prodotto da una manifattura che appartiene al Gotha della bellaorologeria dal 1865… Ci siamo spiegati? Certo, non possiamo dire che sia ‘regalato’, ma se voleteregalarvelo (o farvelo regalare…) di sicuro non lo lascerete mai nel cassetto!

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Pubblicato il 29 settembre 2013 da redazione1 | Lusso hi tech

iPad Mini è stato oggetto del trattamento di bellezza by Goldstriker che ha provveduto a rivestirlo con unalamina in oro 24 carati

iPad Mini è un tablet che tutti conosciamo; si tratta della versione in miniatura del classico iPad, prodottiche ha venduto milioni di pezzi in tutto il Mondo. La capacità di Apple è stata quella di rendere navigazioneweb e lettura di quotidiani e giornali, semplice e alla portata di tutti, elementi questi che hanno contribuitoa rendere il tablet della mela morsicata un must have.

Ovviamente però l’iPad è un tablet piuttosto ingombrante e quindi Apple ha realizzato una sorta difratellino minore, iPad Mini, dotato di valide caratteristiche tecniche e di finiture all’altezza.

iPad Mini è diventato un oggetto di culto, specie presso il pubblico femminile che ha chiesto a gran vocedelle reinterpretazioni di lusso. ha carpito meglio di tutti questa richiesta e così, nel suoatelier di Liverpool, ha progettato un ricco campionario di modelli venduti sul mercato con l’etichettaGoldstriker. Il brand fondato da Hughes ha una grande fama sul mercato della personalizzazione, graziealle molte opere relative ai prodotti tecnologici più in voga del momento.

iPad Mini è stato oggetto del trattamento di bellezza by Goldstriker che ha provveduto a rivestirlo con unalamina in oro 24 carati. iPad Mini si presenta come un oggetto brillante, grazie al processo di lucidatura acui è stato sottoposto l’oro, prezioso e glamour.

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L'ODISSEA DI CARTIER VIAGGIO SULL'ISOLA DEL TESORO

Lo scrigno più prestigioso di Cartier è andato in mostra, con un gran gala di due giorni per un pubblicomolto esclusivo e internazionale. Gli happy few sono i 250 top client di Cartier provenienti da tutto ilmondo, accomunati da una passione: quella dell'alta gioielleria, che amano collezionaree acquistare coninvestimenti molto consistenti.

Sono stati loro i grandi protagonisti della due giorni che si è svolta a Lisbona, in due palazzi storici, il QueluzPalace, la Versailles del Portogallo, e il Monastero dei Geronimiti.

Sotto i riflettori, le strepitose creazioni della collezione L'Odyssée de Cartier, parcours d'un style. «È unacollezione concepita come un viaggio immaginario che esalta la storia di una maison con 165 anni di storia,con una cultura e un savoir faire riconosciuti a livello internazionale» spiega Pierre Rainero, direttoreimmagine e patrimonio di Cartier, una delle figure chiave di quest'azienda del lusso, nata nel 1847 a Parigi,con la sede storica all'11 di rue de la Paix.

Il "viaggio" tra i grandi capolavori della gioielleria che inneggia all'Odissea di Cartier,è scandito da centopezzi unici, nati da diverse fonti di ispirazione l'Africa, il dinamismo della città passando per tutti i temipiù cari della tradizione Cartier: l'Oriente, l'India, la Cina.

Più, naturalmente, la pantera, da sempre uno dei suoi simboli più conosciuti.

«L'Africa è la terra del sole e la culla di tutte le pietre spiega Pierre Rainero in omaggio a questa terra,nel 1914, la pantera ha fatto la sua prima comparsa nella collezione Cartier. Poi, nel '20, è stata la volta deiprimi bracciali sudanesi, seguiti negli anni 50 dalle spille con le maschere africane. L'amore di Cartier perl'Africa e il suo bestiario si rinnova con gioielli di grande forza e sensualità, e lavorazioni straordinarie». Digrande seduzione anche i capolavori Cartier, che in un trionfo di pietre preziose, interpretano «ladinamicità, le geometrie e le astrazioni» delle grandi metropoli. Sono bracciali, anelli, collier che evocano loskyline dei grattacieli,i dettagli di architetture ardite e persino il traffico che anima le strade cittadine. Tra itanti capolavori anche i gioielli con i dragoni cinesi, i collier dei Maraja indiani e i pendenti con i simbolidell'Oriente.

Più altre centinaia di orologi di alta gioielleria, pendulette e nuove creazioni della linea «Tradition», sonostati al centro della due giorni di festeggiamenti molto esclusivi e protetti dalla massima privacy, di Lisbona.

Già dalla prima sera, i preziosi sono andati in mostra nell'ex palazzo reale, tra un cocktail accompagnato dauno spettacolo equestre, e una cena nella stanza del trono. In seguito, un gran gala, nel Mosteiro DosJeronimos, dove ha fatto gli onori di casa Stanislas de Quercize, il presidente di Cartier International. Lacena, nel cortile del monastero, era "firmata" dallo chef Jose Avillez. Il cuoco più famoso del Portogallo si èispirato ai preziosi gioielli Cartier per elaborare i suoi piatti.

LAURA ASNAGHI 28 settembre 2013

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Scritto da: Rosario Scelsi venerdì 27 settembre 2013

per

Ventitré dei trentacinque movimenti di manifattura della maison sono calibri ultrapiatti, detentori di 12record che ne celebrano lo spessore ridotto. Questo straordinario savoir faire è divenuto l’emblema delmarchio Piaget, oltre che l’essenza di una ricercata eleganza.

I settori di eccellenza sono sostanzialmente tre: i movimenti di base (a carica manuale o automatici), icalibri dotati delle più importanti complicazioni (tourbillon, calendario perpetuo, cronografo, ripetizioneminuti) e i movimenti traforati o squelette, inclusi i calibri tempestati di gemme, arte nella quale laManufacture de Haute Horlogerie Piaget vanta una straordinaria maestria.

Lo sviluppo e la produzione di movimenti ultrapiatti impone sfide tecniche impegnative, che la maison di LaCôte aux Fées, tra le montagne del Giura svizzero, ha imparato ad affrontare ricorrendo a un’esperienza ea un know how tramandati di generazione in generazione. Anche i movimenti ultrapiatti più “semplici”(ore e minuti) sono considerati come vere e proprie complicazioni.

La loro creazione, infatti, implica una conoscenza approfondita dell’arte dell’orologeria e dellaminiaturizzazione, al fine di spostare sempre più lontano le frontiere tecniche dei componenti etrascendere le convenzioni tipiche dell’industria orologiera, assicurando nel tempo la necessariarobustezza e prestazioni eccellenti. Il design ultrapiatto aggiunge ulteriori difficoltà alle fasi diprogettazione, produzione, regolazione e finitura.

Lo sviluppo di un nuovo calibro richiede dai due ai quattro anni di lavoro. In effetti, oltre a inserire laplatina e un numero infinito di ruote, pignoni, alberi, leve, rubini, ponti, molle, ecc. in spazi che talvoltahanno una larghezza di appena due millimetri, occorre che i componenti stessi siano il più possibile sottili.Alcune ruote, ad esempio, hanno uno spessore di appena 0,12 mm (ricordando, a titolo di paragone, cheun capello misura circa 0,08 mm).

Tecnici specializzati verificano accuratamente i vari componenti, affinché siano presenti le caratteristiche dirobustezza necessarie per un corretto funzionamento. La gestione degli spazi ristretti tra le varie partimobili è un altro aspetto di grande importanza. Affinché ciascuna ruota possa girare liberamente e in

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maniera affidabile, infatti, occorre garantire un gioco di almeno 0,03 millimetri. Durante l’assemblaggio diun calibro ultrapiatto Piaget, fase che richiede una grande maestria per la presenza in alcuni movimenti dipiù di 400 componenti, un orologiaio esperto deve verificare manualmente il gioco di ogni singola ruota delmovimento.

In seguito al lancio dei due straordinari calibri del 1957 e del 1960, Piaget si è distinta nella produzione diuna serie completa di movimenti ultrapiatti, in grado di indicare le ore, i minuti ed eventualmente anche ipiccoli secondi. Nell’intento di realizzare esemplari sempre più sottili e infinitamente piccoli, la manifatturaelvetica ha avuto modo di occuparsi anche delle grandi complicazioni. Questo ha reso ancora piùstraordinarie le sue opere.

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Venerdì 27 Settembre 2013 Scritto da Alda Cannizzo

Un affascinante arricchito da: il

di entra così in scena,presentandosi in tutta la sua bellezza ad un

che della moda e del buon gusto ne fanno una verae propria filosofia di vita.

La versione femminile esprime attraversole morbide linee ed un’architettura ammaliante. La è

stata realizzata mentre sul è stato posto un leggermentebombato.

La e il sono impreziositi da , cheilluminano l’opera in modo sorprendente.

Il quadrante appare realizzato in bianco naturale e inmadreperla leggermente dorato, dando la possibilità alle fortunateacquirenti di scegliere tra una tonalità più classica ed una più audace. I treponti d’oro sono ben visibili e risaltano anche grazie alla luminosità dellosfondo.

L’orologio è inoltre dotato di un Tourbillon formato da. La brillante architettura ha un micro rotore posto sul bordo del

bariletto, tale da rendere il un sistema estremamente preciso.

Infine è possibile scorgere l’ultimo in un intarsio floreale sul tamburo, unitoad un mpreziosito dalla fibbia con diamanti.

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Cronaca

Rapina in gioielleria a CagliariBandito mascherato da donna copre complice con la pistola30 settembre, 20:38

(ANSA) - CAGLIARI, 30 SET - E' entrato nella gioielleria travestito da donna, coprendo i due complici armati di pistola, e insieme hanno messo a segno la rapina. E' successo poco dopo le 19.30 all'interno della gioielleria "Feeling" al numero 50 di via dei Giudicati, a Cagliari. Il bottino non è ancora stato quantificato. I malviventi hanno minacciato la titolare e la figlia che si trovavano nel negozio, facendosi consegnare tutti i gioielli. Sono quindi fuggiti facendo perdere al momento le tracce. Indaga la polizia

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Andavano in gioielleria a fare acquisti con assegni falsi: arrestati due truffatoriI carabinieri di Caprino li hanno sorpresi in un'esercizio di Malcesine mentre acquistavano monili con un assegno contraffatto. Una volta identificati è venuto alla luce che nello stesso modo avevano truffato altre attività della zona

Luca Stoppele28 settembre 2013

Li hanno sorpresi nella tarda serata di ieri all'interno di una gioielleria di Malcesine, mentre acquistavano gioielli con un assegno circolare contraffatto.

Così i carabinieri di Caprino hanno bloccato e controllato i due, scoprendo che avevano già fatto altre truffe con lo stesso trucchetto ai danni di altre oreficerie di Malcesine e di altri paesi del lago di Garda. I due sono stati subito arrestati e condotti in caserma: si tratta di Omar Predieri di 48 anni e Cesare Sbardellati di 51 anni, entrambi residenti nel modenese e pluripregiudicati per reati simili.

I militari sono riusciti a recuperare gioielli per un valore di 2100 euro, mentre i due malavitosi questa mattina sono stati sottoposti al rito direttissimo presso il Tribunale di Verona, che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere, in attesa del processo che si svolgerà il 9 ottobre.

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