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Rassegna stampa 16 aprile 2014 def

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ECONOMIA E MERCATISOLE 24 ORE Oro a fronte di crediti Così sono esplose le importazioni cinesiSOLE 24 ORE Mille tonnellate di oro a garanzia di prestiti. Così si spiega la passione dei cinesi per il lingottoSOLE 24 ORE Yoox Group innova anche nella sostenibilità sociale e ambientale LA REPUBBLICA Commercio, i negozi online superano la soglia del 50%ANSA Distretti Piemonte in crescita, +6,5% quarto trimestre 2013LA SENTINELLA Caffè, cioccolato e gioielli trainano l’Export in PiemonteQUOTIDIANO PIEMONTESEMade in Piemonte: continua a crescere l’export dei distretti piemontesiSOLE 24 ORE Lvmh, Swatch e Richemont sono i preferiti di NomuraSOLE 24 ORE Bolle finanziarie/ La corsa all'oro del bitcoin

SETTORE E MODA SOLE 24 ORE Sì della Ue all'etichetta «Made in»CONFCOMMERCIO.IT Federpreziosi: "bene Renzi sull'uso del contante"PREZIOSA MAGAZINE Limitazione contante, segnali positivi dal Governo. Aquilino: Ora una seria riflessione

SETTORE E MODA PAMBIANCONEWS L’Europarlamento approva il Made in, ora passa in ConsiglioINFORMAZIONI D’ORO Bulgari: nuovo B.zero1 RomaDELUXE BLOG Gioielli Miluna, le idee regalo per la Festa della Mamma 2014DELUXE BLOG Gioielli Breil, la collezione per l'estate 2014L’ORAFO I gioielli “Echo” di Laura Rysman LA REPUBBLICA Oro. Ad Arezzo i gioielli della collezione CastellaniINFORMAZIONI D’ORO L’uovo più costoso del mondoALESSANDRIA NEWS Seminario Gioielleria e Oreficeria: Progetto Speciale Stati UnitiIL GIORNALE DI VICENZA Realizzato a Vicenza il tappo da guinness. E' in oro e diamanti e vale 40 mila euroDELUXE BLOG Chopard firma Palma d'Oro etica per il Festival di Cannes 2014INFORMAZIONI D’ORO In mostra il gioiello archeologico

CRONACAPREZIOSA MAGAZINE Oro in rete, compra lingotto on line ma nel pacco non ce n’è traccia IL GIORNALE DI VICENZA Costabissara, si fingono finanzieri. Entrano in casa e rapinano ex orafoLA NAZIONE Presi i rapinatori dei Rolex: il colpo in diretta davanti alle telecamere VIDEO CHOCLA REPUBBLICA Colpo a vuoto della banda del bucoLA REPUBBLICA Specialisti in rapine sgominata la banda che in un raid uccise un carabiniere

16 Aprile 201416 Aprile 2014

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Economia e Mercati

del 13/04/2014Preziosi. Il Wgc prevede una tregua nella domanda di Pechino

Oro a fronte di crediti Così sono esplose le importazioni cinesiIn 3 anni mille tonnellate come collaterale

Sissi BellomoNegli ultimi tre anni mille tonnellate di oro potrebbero aver varcato i confini cinesi solo per diventare collaterale a garanzia di crediti. Ad affermarlo è il World Gold Council (Wgc), la fonte per eccellenza quando si parla di mercati auriferi, che a sua volta ha incaricato Precious Metals Insights di stimare le dimensioni del fenomeno. Sono soprattutto queste in realtà a sorprendere. Ilcommodity financing è infatti sempre più diffuso in Cina e ben noto agli addetti ai lavori, che lo additano come uno dei maggiori fattori di rischio per i mercati delle materie prime (e non solo). In sintesi, la pratica consiste nel finanziarsi a breve con lettere di credito legate all'importazione di commodities, per poi impegnarle in cambio di altri fondi, che talvolta servono a sostenere le imprese, soffocate dalla stretta creditizia, ma in altri casi finiscono nel sottobosco dello shadow banking, per attività speculative più o meno spericolate.Iniziato con il rame, il commodity financing si è esteso in seguito ad altri metalli industriali, al minerale di ferro e persino a prodotti agricoli deperibili, come i semi di soia. Il valore di questi crediti secondo Goldman Sachs ha raggiunto 160 miliardi di dollari, pari al 31% dei finanziamenti a breve in valuta estera, mentre per Jp Morgano lo shadow banking ha ormai un giro di affari di 1.700 miliardi di $, ossia l'84% del Pil cinese.Sarebbe stato quasi incredibile se in questo sistema finanziario parallelo non ci fosse stato un ruolo rilevante anche per l'oro, che non solo è reputato un'eccellente riserva di valore, ma è anche facilmente conservabile (problemi di sicurezza a parte) e facilmente rivendibile. È proprio questo che il Wgc ipotizza che accada a gran parte dei lingotti importati a scopo finanziamento: una volta strutturato l'accordo, vengono subito riesportati, spesso sotto forma di «gioielleria molto grezza» per meglio aggirare i controlli alla frontiera.Il Wgc collega direttamente il gold financing all'enorme crescita dell'import di oro evidenziata dal 2011 in avanti dall'ufficio doganale di Hong Kong: cifre che hanno portato molti analisti a interrogarsi su perché Pechino acquisti – e produca – molto più oro di quanto consumi. L'ipotesi che una parte dei lingotti sia andata ad accrescere in segreto le riserve auree della banca centrale non viene scartata del tutto. «Mentre c'è qualche incertezza sul fatto che ci siano stati acquisti del settore ufficiale – osserva però il Wgc – questi dubbi non esistono per l'impiego di oro su larga scala in operazioni puramente finanziarie».Mille tonnellate di oro sembrano poche rispetto ai volumi di altre materie prime usate come collaterale in Cina: un milione di tonnellate di rame, stima Goldman, e addirittura 30 milioni di tonnellate di minerale di ferro. Il valore di queste ultime tuttavia è di appena 3,2 miliardi di $. Per il rame si arriva al doppio, mentre l'oro del commodity financing vale oltre 40 miliardi. Senza contare che 1.000 tonnellate sono l'equivalente di un anno di consumi cinesi: se rilasciate sul mercato, magari per effetto di controlli più rigidi sull'emissione di lettere di credito e sullo shadow banking (una tendenza già in atto), potrebbero avere un forte effetto ribassista sulle quotazioni dell'oro. Gli effetti non dovrebbero comunque essere devastanti per il sistema: «In genere – sottolinea il Wgc – i debitori si coprono dal rischio (di variazioni di prezzo) facendo hedging e in questo modo non c'è un impatto netto sul mercato fisico». Lo stesso vale per il rame, ma non per il minerale di ferro, che ha un mercato dei futures molto poco sviluppato.Il Wgc prevede anche che la domanda cinese di oro quest'anno si stabilizzerà sui livelli del 2013 (1.066 tonn), per poi riprendersi e arrivare a 1.350 tonn. nel 2017. Molto dovrà arrivare dall'estero: la produzione mineraria locale, secondo gli esperti del Council, non riuscirà a restare a lungo sopra 400 tonn. l'anno.@SissiBellomo

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di Sissi Bellomo 15 aprile 2014

Negli ultimi tre anni mille tonnellate di oro potrebbero aver varcato i confinicinesi solo per diventare collaterale a garanzia di crediti. Ad affermarlo è ilWorld Gold Council (Wgc), la fonte per eccellenza quando si parla di mercatiauriferi, che a sua volta ha incaricato Precious Metals Insights di stimare ledimensioni del fenomeno. Sono soprattutto queste in realtà a sorprendere.Ilcommodity financing è infatti sempre più diffuso in Cina e ben noto agliaddetti ai lavori, che lo additano come uno dei maggiori fattori di rischio peri mercati delle materie prime (e non solo). In sintesi, la pratica consiste nelfinanziarsi a breve con lettere di credito legate all'importazione dicommodities, per poi impegnarle in cambio di altri fondi, che talvolta

servono a sostenere le imprese, soffocate dalla stretta creditizia, ma in altri casi finiscono nel sottoboscodello shadow banking, per attività speculative più o meno spericolate.

Iniziato con il rame, il commodity financing si è esteso in seguito ad altri metalli industriali, al minerale diferro e persino a prodotti agricoli deperibili, come i semi di soia. Il valore di questi crediti secondo GoldmanSachs ha raggiunto 160 miliardi di dollari, pari al 31% dei finanziamenti a breve in valuta estera, mentre perJp Morgano lo shadow banking ha ormai un giro di affari di 1.700 miliardi di $, ossia l'84% del Pil cinese.Sarebbe stato quasi incredibile se in questo sistema finanziario parallelo non ci fosse stato un ruolorilevante anche per l'oro, che non solo è reputato un'eccellente riserva di valore, ma è anche facilmenteconservabile (problemi di sicurezza a parte) e facilmente rivendibile. È proprio questo che il Wgc ipotizzache accada a gran parte dei lingotti importati a scopo finanziamento: una volta strutturato l'accordo,vengono subito riesportati, spesso sotto forma di «gioielleria molto grezza» per meglio aggirare i controllialla frontiera. Il Wgc collega direttamente il gold financing all'enorme crescita dell'import di oroevidenziata dal 2011 in avanti dall'ufficio doganale di Hong Kong: cifre che hanno portato molti analisti ainterrogarsi su perché Pechino acquisti – e produca – molto più oro di quanto consumi. L'ipotesi che unaparte dei lingotti sia andata ad accrescere in segreto le riserve auree della banca centrale non vienescartata del tutto. «Mentre c'è qualche incertezza sul fatto che ci siano stati acquisti del settore ufficiale –osserva però il Wgc – questi dubbi non esistono per l'impiego di oro su larga scala in operazioni puramentefinanziarie». Mille tonnellate di oro sembrano poche rispetto ai volumi di altre materie prime usate comecollaterale in Cina: un milione di tonnellate di rame, stima Goldman, e addirittura 30 milioni di tonnellate diminerale di ferro. Il valore di queste ultime tuttavia è di appena 3,2 miliardi di $. Per il rame si arriva aldoppio, mentre l'oro del commodity financing vale oltre 40 miliardi. Senza contare che 1.000 tonnellatesono l'equivalente di un anno di consumi cinesi: se rilasciate sul mercato, magari per effetto di controlli piùrigidi sull'emissione di lettere di credito e sullo shadow banking (una tendenza già in atto), potrebberoavere un forte effetto ribassista sulle quotazioni dell'oro. Gli effetti non dovrebbero comunque esseredevastanti per il sistema: «In genere – sottolinea il Wgc – i debitori si coprono dal rischio (di variazioni diprezzo) facendo hedging e in questo modo non c'è un impatto netto sul mercato fisico». Lo stesso vale peril rame, ma non per il minerale di ferro, che ha un mercato dei futures molto poco sviluppato.Il Wgc prevede anche che la domanda cinese di oro quest'anno si stabilizzerà sui livelli del 2013 (1.066tonnellate), per poi riprendersi e arrivare a 1.350 tonnellate nel 2017. Molto dovrà arrivare dall'estero: laproduzione mineraria locale, secondo gli esperti del Council, non riuscirà a restare a lungo sopra 400tonnellate l'anno.

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di Giulia Crivelli 15 aprile 2014

«Non possiamo applicare la nostra creatività ai prodotti, perché vendiamoabbigliamento, accessori e oggetti di design fatti da altri. Ma possiamo esserecreativi, innovativi e, idealmente, leader, su servizi, progetti e modi dicomunicarli all'esterno: il bilancio di sostenibilità nasce da questo impegno».

Federico Marchetti, fondatore e presidente di Yoox Group, presenta così ilBilancio di sostenibilità 2013 dell'azienda, che nello scorso anno si è confermatanumero uno europeo nell'e commerce di moda. Il bilancio, oltre 150 paginecertificate da Kpmg, è solo l'ultimo tassello, in ordine di tempo, di un anno darecord: Yoox, quotata dal 2009 sul segmento Star di Piazza Affari, è entrata nel

dicembre scorso nell'indice Ftse Mib, forte di un fatturato annuale (si veda Il Sole 24 Ore del 6 marzo) cresciutodel 21,2% a 455,6 milioni, con un ebitda di 43,1 milioni (+34,2%).

«È da cinque anni che presentiamo un bilancio di sostenibilità: ho sempre osservato le best practice di tanteaziende all'estero che stimo e a cui, per alcuni aspetti, cerchiamo di ispirarci e ho sempre pensato che perun'impresa l'attenzione all'ambiente, al sociale e soprattutto al benessere dei dipendenti sia una sorta di precondizione per avere successo. Non è questione di seguire regole o leggi nazionali o internazionali, anzi. Pensoche quando si cerca di imporre buoni comportamenti "a valle" il successo non sia assicurato. Bisogna imporli "amonte", devono essere consapevoli e convinte scelte aziendali».

Un esempio? Le quote rosa, di cui tanto si discute in Italia da anni. Il 56% dei 713 dipendenti di Yoox Group, lacui età media è 32 anni, sono donne. «Il primo cfo dell'azienda era una donna e oggi la presenza femminile tra iquadri e i dirigenti è del 38% – precisa il fondatore di Yoox –. Ma vorrei che salisse ancora: sono convinto, comeho letto anche in un recente studio, che le donne siano più oneste, in tutti i sensi, a partire dal punto di vitaintellettuale. Non sfruttare tutto il potenziale della componente femminile per un'azienda è quindi antieconomico, oltre che eticamente, per così dire, censurabile. Il nostro impegno si riflette ovviamente nellepolitiche di retribuzione: nel 2013 lo stipendio annuo lordo medio delle donne rispetto agli uomini era del 96%per quanto riguarda i quadri e del 90% per dirigenti e impiegati. Non siamo ancora alla perfezione, ma ci stiamoavvicinando e comunque piccoli scostamento da una parità totale possono capitare: nel 2012 ad esempio iquadri donna guadagnavano il 2% in più rispetto agli uomini». Proprio per andare incontro alle esigenze delledonne, che spesso sono anche mamme, il bilancio di sostenibilità 2013 sottolinea l'introduzione del telelavoro,ancora poco utilizzato nel nostro Paese, e quello della formazione. «Avere dipendenti soddisfatti, valorizzatisecondo logiche meritocratiche e ai quali viene data la possibilità di crescere è da sempre la mia priorità: l'87%delle persone che lavorano per Yoox hanno un contratto a tempo indeterminato e nel 2013 abbiamo fatto15.469 ore di formazione – aggiunge Marchetti –. Sono scelte concrete che pagano: a fronte di 226 nuoveassunzioni, l'anno scorso abbiamo ricevuto 16.117 candidature, quasi 6mila in più rispetto al 2012 e quattrovolte tanto le circa 4mila del 2011. Uno dei dati di cui sono più orgoglioso è il tasso di assenteismo, pari a 1,76giorni all'anno, meno che fisiologico, direi». Cruciale anche l'aspetto ambientale della sostenibilità: quasi il 50%dei consumi viene da energie rinnovabili e la flotta aziendale è fatta solo di auto ibride. «Nello scorso annoabbiamo spedito 2,8 milioni di ordini, con un ecopackaging che pesa sui costi, inevitabilmente – concludeMarchetti –. A volte penso che aziende più grandi della nostra, anche americane, potrebbero fare lo stesso eavrebbero un impatto positivo sull'ambiente e sulle persone ancora maggiore. Ma, come ho detto, non credoche i buoni comportamenti debbano essere imposti: si è più credibili quando si agisce seguendo la propriacoscienza e nel medio lungo periodo queste scelte sono sempre vincenti, per tutti».

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Andrea Frollà

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(ANSA) TORINO, 14 APR Nel quarto trimestre 2013 l'export dei distretti del Piemonte hamantenuto un buon ritmo di crescita, confermando per il secondo trimestre consecutivo unaumento tendenziale del 6,5%. Anche il saldo commerciale si è ulteriormente ampliato,raggiungendo la cifra record di 4,3 miliardi di euro. Hanno raggiunto il massimo storico, inparticolare, il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese, la nocciola e la frutta, l'oreficeria diValenza e i vini di Langhe, Roero e Monferrato.

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Distretti regionali in crescita, +6,5% nel quarto trimestre 2013

Nel quarto trimestre 2013 l'export dei distretti del Piemonteha mantenuto un buon ritmo di crescita, confermando per ilsecondo trimestre consecutivo un aumento tendenziale del6,5%. Tra le regioni a più alta intensità distrettuale solo FriuliVenezia Giulia, Toscana e Puglia hanno fatto meglio. Nelcomplesso del 2013 le esportazioni dei distretti piemontesihanno registrato un aumento del 3,4%. Hanno raggiunto nuovilivelli di massimo storico il caffè, le confetterie e il cioccolato

torinese, la nocciola e la frutta piemontese, l'oreficeria di Valenza e i vini di Langhe, Roero eMonferrato. Anche il saldo commerciale si è ulteriormente ampliato, raggiungendo la cifra recorddi 4,3 miliardi di euro.

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Le eccellenze piemontesi non conoscono crisi. Nel quarto trimestre 2013l’export dei distretti del Piemonte ha mantenuto un buon ritmo dicrescita, confermando per il secondo trimestre consecutivo un aumentotendenziale del 6,5%. Nel complesso del 2013 le esportazioni dei distrettipiemontesi hanno registrato un aumento del 3,4%. Hanno raggiuntonuovi livelli di massimo storico il caffè, le confetterie e il cioccolatotorinese, la nocciola e la frutta piemontese, l’oreficeria di Valenza e i vinidi Langhe, Roero e Monferrato. Anche il saldo commerciale si èulteriormente ampliato, raggiungendo la cifra record di 4,3 miliardi di euro. Tra le regioni a più altaintensità distrettuale solo Friuli Venezia Giulia, Toscana e Puglia hanno fatto meglio.

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di Monica D'Ascenzo 14 aprile 2014

Anno non particolarmente fortunato per i titoli del settoreluxury a guardare le performance da gennaio ad oggi. Ilcomparto segna un calo medio delle azioni pari al 6,4% (MsciLuxury goods), rispetto al più contenuto 2,8% della mediadei maggiori listini a livello mondiale, elaborata dagli analistidi Nomura. Proprio per questo la cautela è d'obbligo eNomura preferisce un approccio selettivo al compartoscegliendo come titoli su cui puntare Lvmh, Swatch eRichemont e in seconda battuta Kering. I criteri di selezione?Pur essendo titoli che offrono livelli di crescita in media piùbassi rispetto ad altri, mantengono caratteristiche piùdifensive perché trattano a multipli inferiori rispetto al

comparto, hanno profili di redditività più diversificati (per prodotto o per distribuzione globale) e offrono unrapporto rischio/premio migliore.

Nel dettaglio da inizio anno Lvmh presenta un saldo positivo ma limitato a un +5,4%, Kering un lieve +0,3%,mentre Swatch e Richemont hanno registrato addirittura performance negative: rispettivamente 0,7% e 1,1%.Su tutti e quattro i titoli il giudizio degli analisti Nomura è "buy" (acquistare). I target price sono: 155 euro perLvmh contro i circa 131 euro attuali, 163 euro per kering dai 144 euro attuali, 105 franchi svizzeri per Swatchdagli 82 dei corsi di Borsa e infine 650 franchi svizzeri contro i 548 franchi svizzeri attuali.

Nomura è, invece, "neutral" sul resto del comparto da Luxottica (+10,4% da inizio anno) a Prada ( 13,4%), daSalvatore Ferragamo ( 19,5%) a Brunello Cucinelli ( 19,6%), da Moncler a Tod's ( 17,8%).

Andamento del rapporto price/earning per ilsettore lusso dal 2003 ad oggi

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Fisco

del 13/04/2014Lotta ai falsi. Il Parlamento approva a larghissima maggioranza il pacchetto sull'origine dei prodotti - Ora l'esame del Consiglio

Sì della Ue all'etichetta «Made in»Confindustria: è un passo fondamentale per il rilancio del manifatturiero italiano

Laura CavestriMILANO

Con 485 sì, 130 no e 27 astenuti, alle 18.45 di ieri, l'assemblea plenaria di Strasburgo ha approvato, a larghissima maggioranza, il pacchetto legislativo Tajani-Borg per la tutela dei consumatori europei da prodotti falsi e nocivi. Soprattutto, ha dato il via libera all'articolo 7, quello che contiene il cosiddetto "Made in", ovvero la norma che impone l'etichettatura di origine sia ai prodotti realizzati in Europa sia a quelli extra Ue.Il voto di ieri ha respinto il fuoco di fila degli emendamenti presentati dal blocco anglo-scandinavo che chiedevano di stralciare l'articolo 7, il quale prevede che «i fabbricanti e gli importatori appongano sui prodotti un'indicazione del Paese d'origine del prodotto o, se le dimensione e la natura del prodotto non lo consentano, sull'imballaggio o un documento di accompagnamento». Soddisfatta la relatrice, la socialdemocratica danese Christel Schaldemose, secondo cui «la misura garantisce la sicurezza dei consumatori ma

anche un mercato equo per le imprese».Il testo aveva già ricevuto il placet dello stesso Europarlamento in Commissione mercato interno, lo scorso ottobre, prima di arenarsi al Consiglio per il veto di una cordata di Paesi scandinavi, guidati da Germania e Gran Bretagna (Paesi importatori e, anche quando manifatturieri, per lo più assemblatori di componenti dall'estero) da sempre contrari a imporre per legge la tracciabilità delle merci in entrata. Per questo, a ottobre, si era deciso di rinviare il voto in assemblea per lasciare al Consiglio Ue più tempo per trovare una sintesi. Tutto invano. Così gli eurodeputati sono giunti all'approvazione in prima lettura proprio ieri, all'ultima sessione utile prima del voto europeo del 25 maggio. Nella discussione di ieri mattina – a parte la granitica posizione favorevole dei socialisti (compresi i loro membri teutonici e scandinavi) – la linea di faglia è passata per le delegazioni nazionali, con le obiezioni di liberali e conservatori tedeschi, britannici e svedesi, secondo cui il "made in" sarebbe "colpevole" di bloccare al Consiglio il buon esito dell'intero pacchetto sui consumatori e aumenterebbe i costi delle Pmi. Con il sì schiacciante di Strasburgo, il Consiglio Ue sarà ora costretto a trovare un accordo al proprio interno, attraverso il "trilogo" Commissione-Parlamento-Consiglio. Informalmente, da subito. Ufficialmente, in autunno. Tanto più che il 1° luglio la presidenza del semestre europeo spetterà all'Italia, la "congiunzione astrale" più favorevole per vincere le resistenze dei tedeschi. «Un eccellente risultato – lo definisce il vicepresidente della Commissione Ue, Antonio Tajani –per la competitività delle nostre imprese, la tutela dei consumatori e la lotta alla contraffazione, che ha caratterizzato anche il mio impegno da commissario. Un messaggio positivo che l'Europa manda a tutte le Pmi e agli artigiani».

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«Un passo fondamentale se si vuole puntare alla crescita e al rilancio del manifatturiero, in Italia come in Europa – spiega, in una nota, Confindustria – grazie al contributo delle associazioni di settore italiane ed europee ed alla mobilitazione degli eurodeputati italiani più coinvolti. Confindustria auspica che sulla proposta di Regolamento approvata in prima lettura dal Parlamento europeo il Consiglio possa trovare una convergenza in tempi brevi, in vista anche del semestre di Presidenza italiana dell'Ue». «Abbiamo superato lo scoglio sinora insormontabile – osserva Lisa Ferrarini, vicepresidente di Confindustria, con delega al Made in e alla lotta alla contraffazione –.Ora il Governo deve spendersi all'osso per farlo approvare dal Consiglio».«I consumatori europei – affermano gli eurodeputati del Pd, Patrizia Toia e Sergio Cofferati –saranno più protetti e le aziende italiane che producono beni di alta qualità, con materiali di ottima fattura, saranno finalmente tutelate . La perseveranza della delegazione italiana è stata premiata. Ora speriamo – concludono – che anche il Consiglio europeo, fin qui incapace di prendere posizione , confermi in tempi rapidi il voto dell'Europarlamento». «L'Europa c'è – aggiunge Lara Comi, eurodeputato di Forza Italia – ora tocca alla Germania dimostrare che vuole l'Europa». «Anche questa volta – interviene l'eurodeputato Cristiana Muscardini (Conservatori) –i governi, che proteggono solo la grande distribuzione, contro il manifatturiero, sono stati sconfessati dai loro stessi deputati. Lascio il Parlamento Ue dopo 25 anni di lavoro, con la soddisfazione di aver visto due volte l'Aula votare per il "Made in" a difesa di consumatori e produttori europei . Ci affidiamo ora alla Presidenza italiana». La risposta del Governo italiano non si è fatta attendere: «Questo voto – sono parole del viceministro allo Sviluppo Economico, Carlo Calenda – ci dà la possibilità di fare dell'adozione del "made in" un punto cardine del semestre italiano».

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Federpreziosi: "bene Renzi sull'uso del contante"Il presidente Aquilino: "estremamente positivo il fatto che si siano riaperte nuove econfortanti prospettive sulla necessità di una seria riflessione sulla limitazione alcontante nel nostro Paese".

Il Governo sembra voler proseguire sulla strada della limitazione all'uso dei contanti, per il qualeera stata prospettata anche se poi prontamente smentita un'ulteriore riduzione.Le indicazionidi Renzi sono infatti per un fisco "meno oppressivo e più operativo. La lotta all'evasione non si facon i blitz a Cortina o a Ponte Vecchio, ma con un investimento massiccio in informationcommunication tecnology, con tanta innovazione". A proposito di una stretta sull'uso delcontante, il premier la ritiene "macchinosa e poco utile". Commenta Il presidente di FederpreziosiConfcommercio, Giuseppe Aquilino: "non c'è dubbio che in tema di provvedimenti fiscali ilGoverno stia premendo sull'acceleratore e si tratta di vedere ora se la macchina risponderà adovere e con tempestività. Ma, intanto, è estremamente positivo il fatto che si siano riapertenuove e confortanti prospettive per le azioni che anche Federpreziosi, come le rappresentanzedegli altri settori interessati, continua a mettere in atto per riportare l'attenzione sulla necessità diuna seria riflessione sulla limitazione al contante nel nostro Paese". D'altronde, anche autorevolistudi e pubblicazioni dimostrano come sulla lotta al riciclaggio e all'evasione fiscale la riduzionedella soglia di circolazione al contante non abbia effetti decisivi. Al tempo stesso, in questomomento particolare per la nostra economia in generale e per artigiani e piccoli commercianti inparticolare, le ripercussioni sono pesantemente negative e la revisione della soglia imposta puòessere un utile strumento di ripresa, ponendoci alla pari con gli altri Paesi europei, ad eccezionedel Portogallo, che non sono stati così stringenti nel recepire la direttiva europea in materiadi circolazione del contante, che impone il limite a 15.000 euro.

11 aprile 2014

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11 apr

Limitazione contante, segnali positivi dal Governo. Aquilino: Ora una seria riflessioneEconomia / Gioielli / trade Pubblicato da preziosa /

Il presidente di Federpreziosi Confcommercio risponde con favore all’intervento del premier Renzi sullanecessità di trovare nuove forme di lotte all’evasione e al riciclaggio

. Questo il commento acaldo del Presidente di Federpreziosi Confcommercio Giuseppe Aquilino nelle ore cheseguono l’intervento del premierMatteo Renzi in tema di evasione e limitazione dei contanti.

La discussione è nata su Twitter. Parlando di Def, Documento dieconomia e finanza approvato in consiglio dei ministri, un followerscrive al primo ministro: “peccato non ci sia traccia di lotta all’evasione”.E il presidente del Consiglio risponde . Perpoi aggiungere, stavolta di persona da Verona, “su questo temacontinuiamo la battaglia ma ne parleremo a tempo debito”. Leindicazioni di Renzi sono per un fisco “meno oppressivo e più operativo.La lotta all’evasione non si fa con i blitz a Cortina o a Ponte Vecchio, macon un investimento massiccio in information communication tecnology,con tanta innovazione. Il che non vuol dire ridurre l’utilizzo delcontante”. A proposito di questo strumento, il premier lo ritiene“macchinosa e poco utile”.

Federpreziosi Confcommercio, da tempo impegnata a trovare una soluzione al limite delle spese in contanti (fissatoa mille euro) che danneggerebbe la categoria, trattandosi di una forma di commercio che spesso, per sua natura,supera quel limite, esprime dunque soddisfazione per l’impostazione avanzata da Matteo Renzi.

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– si legge in una nota della Federazione

Al tempostesso, in questo momento particolare per la nostra economia in generale e per artigiani e piccoli commercianti inparticolare, le ripercussioni sono pesantemente negative

ponendoci alla pari con gli altri Paesi europei,

.

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Settore e Moda

mercoledì, 16 aprile 2014

Il vince la sua battaglia a Strasburgo ottenendo, contro le previsioni negative degli ultimi giorni, ilsì dell’Europarlamento. La sessione plenaria, l’ultima prima della fine della legislatura, ha approvato ierisera con 485 voti a favore, 130 contrari e 27 astensioni la proposta sulla direttiva per lasicurezza dei consumatori che prevede l’etichettatura obbligatoria per tutti i prodotti venduti nell’Ue conl’eccezione delle categorie alimentari e dei medicinali. Secondo la proposta approvata, i produttori Uepotrebbero scegliere se mettere sull’etichetta la dicitura “Made in Eu” oppure il nome del loro Paese. Ilprossimo passo sarà il Consiglio Ue per l’approvazione definitiva del testo, un passo difficile perché proprioall’interno dell’organo comunitario si svolge da tempo il braccio di ferro tra nord e sud Europa.

“Il Parlamento europeo – ha dichiarato a caldo europarlamentare da tempoimpegnata nella battaglia per l’etichettatura obbligatoria vota a favore del Regolamento per la Sicurezzadei prodotti al consumo, incluso il suo capitolo 7 sull’obbligatorietà del marchio ‘Made In’, e boccia ilConsiglio che da anni ha cercato di bloccare l’attuazione di norme e di regole a garanzia della sicurezza deiconsumatori europei e della corretta concorrenza sul mercato”. ”Ci affidiamo ora – prosegue – allaPresidenza italiana che nel suo semestre di Presidenza dovrà finalmente portare a un voto favorevole inConsiglio perché i diritti dei consumatori e dei produttori siano riconosciuti”. “Questo grande risultato, chesorprende nei numeri, non potrà non esercitare una forte pressione sul consiglio europeo dei ministri, chedovrà esprimersi su questa norma proprio durante il semestre di presidenza italiana che inizierà il prossimoluglio”, ha aggiunto , presidente di Assocalzaturifici, l’associazione che riunisce gran partedei produttori italiani di calzature.

Che la strada del Made in sia ancora in salita lo testimonia anche la prova di forza della Germania nel corsodella discussione del testo a Strasburgo. E’ stato infatti presentato un emendamento, respinto a largamaggioranza, che intendeva cancellare dal testo della proposta Tajani Borg sulla direttiva per la ‘sicurezzadei consumatori’ proprio l’articolo 7, ovvero quello che si riferisce all’obbligatorietà dell’indicazione diorigine nei prodotti destinati al consumo.

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Mercoledì 16 Aprile 2014 Scritto da Greta Milici

Un nuovo anello si aggiunge alla famiglia delle meraviglie di casa per celebrare i.

Il si inserisce nell’insieme di proposte dalla maison, insieme anuovi occhiali, orologi, profumi e borse realizzati ad hoc per i festeggiamenti. La ricorrenza èrappresentativa di ben oltre cento anni di storia da quel giorno del in cui l’argentiere greco

aprì il suo primo negozio in Via Sistina a Roma.

Per questo speciale anniversario l’anello B.zero1 si veste a tema, riportando sui bordi la scritta “Roma”incisa nell’ . Un tributo alla città in cui tutto ebbe inizio, con che richiamano allamente la circolarità dei capolavori più rappresentativi dell’architettura romana, come il Colosseo e CastelSant’Angelo.

Oggi Bulgari è ormai sinonimo di , uso delle , utilizzo die senza pari.

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Gioielli Miluna, le idee regalo per la Festa della Mamma 2014Scritto da: Rosario Scelsi martedì 15 aprile 2014

I gioielli Miluna non hanno bisogno di presentazioni, non solo perché dal 1997 si legano alconcorso di Miss Italia. In listino ci sono prodotti per ogni occasione.

I gioielli Miluna sono creati per raccontare il sogno d’Amore di ogni donna. Nel catalogo della maison cisono molti accessori adatti per un un’idea regalo in occasione della Festa della Mamma 2014.

Le creazioni di questo brand sono dei gioielli d’amore, adatti alle varie ricorrenze. Il loro fascino nasce dauna coniugazione nobile di oro, diamanti, perle, gemme e argento in opere artigianali di altissima qualità.

La gamma è ricca e articolata, per soddisfare i bisogni di ogni donna e di ogni momento. Il tutto sotto lenote della bellezza, che non manca mai, per rendere magico ciascun dono.

Nel ricco ventaglio di proposte abbiamo scelto cinque accessori, fra collane, bracciali ed orecchini, per laFesta della Mamma 2014, che si avvicina velocemente all’orizzonte.

In vista della ricorrenza dell’11 maggio, queste tentazioni possono fare colpo in chi vuol fare un regaloparticolare per celebrare un momento speciale dell’anno, che rende omaggio alla regina delle donne: lapropria mamma.

Gran parte dei modelli scelti appartengono alla linea “La Perla Regina”, che simboleggia la purezza e ilfascino naturale, giovandosi delle migliori perle coltivate. Scopriamoli insieme.

Filo di Perle Oriente

Codice Gioiello: 1MPU445

Collana in oro 750/1000 e perle

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Codice Gioiello: PCL4336

Collana in oro 750/1000, perle e diamanti

Codice Gioiello: PCL4041

Orecchini in oro 750/1000, perle e diamanti

Codice Gioiello: POR657BM_004

Anello in argento 925/1000, titanio e perle

Codice Gioiello: PLI1419AG

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Gioielli Breil, la collezione per l'estate 2014Scritto da: Rosario Scelsi martedì 15 aprile 2014

L’estate 2014 si avvicina a passo spedito e Breil offre nel suo catalogo un ricco assortimentodi gioielli per tutte le tasche.

Abbiamo selezionato alcuni gioielli Breil adatti, secondo noi, all’estate 2014. Sono degli accessori belli davedere e da indossare, che non comportano un elevato sacrificio economico per l’acquisto. Dire che sonoper tutte le tasche non è un’eresia.

In cambio di una spesa molto contenuta, si possono acquistare dei modelli gradevoli alla vista, chetrasmettono le note dell’entusiasmo e della gioia estiva, in quella festa offerta dalla natura per la bellastagione.

Il catalogo della maison è molto ricco e contiene modelli per tutti i gusti. Noi ne abbiamo scelti alcuni,rappresentativi della gamma, ma il campionario è molto più vasto e articolato. Se lo gradite, seguiteci nelnostro viaggio alla loro scoperta.

SKYFALL collana in acciaio lunga

Collana in acciaio lucido formata da catene di diverso stile e lunghezza, intervallate da tre originali eingegnose chiusure che permettono di portare il gioiello in altrettanti modi diversi. Indossata in tutta la sualunghezza, la collana si scioglie lungo il busto in una vera e propria cascata sfavillante ma, spostandol’aggancio delle chiusure, la collana assume un indosso a metà lunghezza, con doppio giro di catene suldavanti o, ancora, un indosso a girocollo. Prezzo: 126,50 euro.

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SKYFALL bracciale in acciaio

Bracciale in acciaio lucido con sfavillanti catene di diverso stile e chiusura a moschettone. Una cascata diluce illuminerà il vostro polso. Prezzo 71,00 euro.

BEAT FLAVOR collana corta con pendente

Romantica collana girocollo con catena in acciaio lucido e pendente a forma di cuore stilizzato in acciaiobilux e trattamento IP oro. Un tocco di poesia per rendere speciale ogni look. Prezzo 66,00 euro.

MOONROCK orecchini corti con pietra

Eleganti e raffinati orecchini in acciaio, con pietra naturale. Minimal, chic, perfetti per esaltare ogni look.Prezzo: 81,00 euro.

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MOONROCK anello in acciaio bilux con pietra

Elegante e raffinato anello, composto da due fedine in acciaio lucido e satinato, con pietra naturale.Volutamente minimal, chic, perfetto per esaltare ogni look. Prezzo 71,00 euro.

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15/04/2014By orafoitaliano

L’evento si terrà a Torino, presso il Verve Creative Lab,giovedì 17 Aprile. In quella occasione Laura Rysman,giovane designer emergente, presenterà la sua nuovacollezione di gioielli “Echo”, che si ispira al rapportotra l’essere umano e il mondo naturale. Collane,bracciali, orecchini sono realizzati in oro, argento epietre preziose, e riprendono motivi naturalireinterpretati con forme geometriche e minimaliste.Nella foto: gli orecchini.

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15 aprile 2014

Oro. Ad Arezzo i gioielli della collezione Castellani

Una mostra sull'"oro nei secoli dalla collezione Castellani" va in scena negli spazi espositivi della Basilica di SanFrancesco, ad Arezzo, restaurati in occasione dell'anniversario vasariano. Francesco ad Arezzo. L'esposizione, curatada Alfonsina Russo e da Ida Caruso, presenta, attraverso una importante selezione di gioielli, di documentid'archivio, e un innovativo allestimento multimediale, la storia dell'oreficeria italiana nel XIX secolo in un momentoculturale e politico caratterizzato dalle vicende dell'Unità d'Italia da una parte e dalle grandi scoperte archeologichenel Lazio e in Etruria dall'altra. Protagonista principale è la famiglia Castellani, composta di cultori del mondo classicoe soprattutto eccellenti e abilissimi orafi, capaci di dettare per un secolo in Europa e nel mondo una nuova moda,quella del "gioiello archeologico". La mostra è arricchita da un'antica bottega orafa, ricreata grazie allacollaborazione di Argenterie Giovanni Raspini. Nella bottega, arredata con antichi coralli, vasi e stampe delsettecento, i visitatori avranno la possibilità di ammirare un orafo al lavoro al suo banco con tutti gli strumenti delmestiere. Parte del progetto espositivo un innovativo allestimento multimediale, che prevede l'animazione di treimportanti dipinti: il Sant'Eligio nella bottega di un orefice, Petrus Christus, 1449, New York, Metropolitan Museum;la bottega dell'orefice, Alessandro Fei, 1571, Firenze, Palazzo Vecchio e il Retablo di Sant'Eligio, Maestro di Sanluri,Pinacoteca Nazionale di Cagliari. La mostra è in programma da domani al 2 novembre. Ecco alcune opere dallacollezione Castellani

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Martedì 15 Aprile 2014 Scritto da Greta Milici

La si avvicina e gli scaffali dei supermercati si riempiono di colombe e uova di cioccolato. Daqualche parte nel mondo, però, vi è un che ha voluto commissionare ad un

la realizzazione di un uovo di Pasqua alquanto "prezioso".

nasce infatti da e può essere etichettato come "" per via dei suoi , ognuno dei quali vale .

L’uovo poggia su una base formata anch’essa da diamanti, e contiene un’eccezionale sorpresa: unrealizzato interamente a mano all’interno del quale si cela a sua volta unapoggiata su un .

Un "gioiello pasquale" che certamente soltanto pochi miliardari potrebbero permettersi. Al momento,però, l’anonimo collezionista non sembra intenzionato a venderlo.

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Economia e lavoro

Seminario Gioielleria e Oreficeria: Progetto SpecialeStati UnitiMartedì 15 aprile in videoconferenza con New York il seminario di formazione sulle opportunità di business e gliaspetti tecnico operativi riferiti agli Usa

ECONOMIA E LAVORO Confindustria Alessandria, in collaborazione conConfindustria Federorafi, Associazione Orafa Valenzana e Ice, organizza ilseminario Gioielleria e Oreficeria Progetto Speciale Stati Uniti, che siterràmartedì 15 aprile alle 13,30 presso la sede di Confindustria in viaLegnano 34. Il seminario è riservato alle imprese del settore iscritteall’incontro. L’iniziativa fa parte del programma Piano Usa promosso dalMinistero dello Sviluppo Economico con Ice Agenzia, e al qualeConfindustria collabora a livello nazionale quale progetto prioritario estrategico per le imprese.

La prima fase del Piano Usa prevede la realizzazione di programmi diformazione per imprese, gratuiti e con un taglio tecnico e commerciale, eincontri individuali con gli esperti sui temi doganali, legali e di marketing. Il

Piano Usa comprende inoltre, tra l’altro, visite di operatori americani in Italia che potranno approfondire laconoscenza delle eccellenze produttive del nostro Paese. Il seminario di formazione sulle opportunità di business egli aspetti tecnico operativi riferiti agli Stati Uniti che si terrà ad Alessandria, si articola in una videoconferenza congli Stati Uniti dagli uffici Ice di New York, che porterà le testimonianze di esperti, oltre ad interventi in sala adAlessandria e a seguire incontri B2B tra aziende ed esperti presenti.

Introdurranno i lavori rappresentanti di Confindustria Alessandria, dell’Associazione Orafa Valenzana, e l’interventodi Dimitri Stella, vicepresidente vicario Confindustria Federorafi. In videoconferenza con gli uffici Ice di New York sisvolgeranno le relazioni di apertura: interverranno Pierpaolo Celeste, direttore Ice New York, che presenterà ilProgramma Speciale Stati Uniti, e Alberto Milani, esperto marketing del settore, che spiegherà come approcciare ilmercato americano. Seguiranno, ad Alessandria, le relazioni di esperti del settore: Gaetano Macario (espertomarketing), che parlerà di marketing e penetrazione commerciale; Pier Pietro Brunelli (psicologo/specialista dellaComunicazione Sociale) che tratterà il tema (moda, design e italian life style, highsocio/digital know how, vetrinizzazione/spettacolo, concept design); Andrea Primerano (Senior Manager, CostumsBroker, Emaia Tax Centre Global Trade), che illustrerà il sistema doganale e le procedure di importazione;Francesca Secondari e Jacopo Liguori (Studio Legale Bonelli Pappalardo) che tratteranno il tema

. A seguire, incontri B2B tra aziende ed esperti presenti.

14/04/2014

Redazione

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Realizzato a Vicenza il tappo da guinness. E' in oro e diamanti evale 40 mila euro

VICENZA.

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Scritto da: Rosario Scelsi lunedì 14 aprile 2014

Quest’anno ha creato una etica per il . Così l’ambito riconoscimento,introdotto nel 1955 dalla commissione organizzatrice per premiare il vincitore della rassegna cinematograficafrancese, guadagna una nuova dimensione, frutto dell’impegno per un lusso sostenibile e sano nei suoi valori base.

L’azienda svizzera di orologi, gioielli ed accessori di fascia alta, fondata nel 1860 da Louis Ulysse Chopard,conferma così il suo impegno di responsabilità sociale, attraverso l’impiego dell’oro etico.

Con la prima Palma d’Oro sostenibile, Chopard e il Festival di Cannes stanno scrivendo una nuova paginadella loro storia comune. Queste le parole di Caroline Scheufele, co presidente della maison elvetica: “

”.

Anche Thierry Fremaux, delegato generale dell’evento cinematografico in Costa Azzurra, parla conentusiasmo della cosa: “

”.

L’oro scelto è quello etico Fairmined, estratto in piccola scala dall’omonima miniera, secondo standardcertificati di tutela dell’ambiente e delle condizioni di lavoro, con un occhio puntato sullo sviluppoeconomico della comunità mineraria interessata. Ora la magia di questa materia prima arricchisce unsimbolo del successo artistico mondiale.

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In mostra il gioiello archeologicoLunedì 14 Aprile 2014 Scritto da Greta Milici

Orafi, antiquari e ceramisti, i Castellani si affermarono nel settore orafo romano tra il XIX e il XXsecolo. Oggi ad Arezzo è allestita una mostra per ricordarne il talento e la storia attraversoprestigiosi spazi espositivi nella Basilica di San Francesco della città toscana.

“L’oro nei secoli dalla collezione Castellani” si terrà dal 16 aprile al 2 novembre 2014 e saràcurata da Alfonsina Russo e da Ida Caruso. L’esposizione consisterà in una selezione di gioielli edocumenti d’archivio che verranno presentati al pubblico mediante un allestimento innovativomultimediale.

Un intero evento dedicato all’oreficeria archeologica Castellani, che dettò per un secolo in Europae nel mondo la nuova moda del “gioiello archeologico”.

All’interno della mostra è stata ricreata un’antiica bottega orafa, grazie alla collaborazione diArgenterie Giovanni Raspini, con arredamento ad hoc nella forma di antichi coralli, vasi e stampedel Settecento, cesello, utensili per la lavorazione a sbalzo, nonché un orafo al lavoro.

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Cronaca

15 apr

Oro in rete, compra lingotto on line ma nel pacco non ce n’è traccia

Economia / Gioielli / trade Pubblicato da preziosa

Nuovo caso di presunta truffa ad Ariccia: lo ha raccontato il legale della vittima a un sito locale. Laconfezione è arrivata per posta ordinaria con l’indicazione di “bigiotteria”

Nuova truffa on line: stavolta a farne le spese è stato un consumatore di Ariccia che ha acquistato unlingotto in oro e cinque monete, ma al momento della consegna ha avuto un’amara sorpresa. Loracconta il suo legale a un sito di informazione locale dei Castelli Romani. I fatti sono avvenuti a novembre:un uomo ha cercato su internet aziende che vendessero oro da investimento su Roma. La sua scelta ècaduta su una società che presentava evidenti profili di garanzia e sicurezza, indicando sul sito l’iscrizioneal registro della Banca d’Italia e un ranking che la poneva tra le prime nella ricerca.

Il consumatore ha comprato un lingotto d’oro da 20 grammi e 5 sterline inglesi, sempre in oro. Il prezzoera conveniente ma non sospetto ed è stato pagato con bonifico anticipato. La spedizione sarebbe dovutaavvenire con corriere apposito per il trasporto di preziosi, provvisto pertanto di assicurazione: unasettimana dopo, però, la merce è stata recapitata con un plico di posta ordinaria e all’interno c’eranosoltanto quattro delle cinque sterline (non corrispondenti comunque alle richieste), ma del lingottonessuna traccia.

L’azienda, contattata, ha assicurato di risolvere il disguido ma di fronte alla ricevuta di spedizione – cheindicava la dicitura “Bigiotteria” e non “oro” (non potendo le poste inviare questo tipo di merce) – ilconsumatore si è rivolto a un avvocato. Ricontattata la società romana, le spiegazioni sono state menochiare e, dopo la denuncia della vittima presso le autorità competenti, l’azienda ha diffidato il cliente.

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Costabissara, si fingono finanzieriEntrano in casa e rapinano ex orafo

Hanno perquisito la casa ma non trovando i valori hanno puntato la pistola alla tempia di GiuseppePileggi, 71 anni. Bottino di circa 30 mila euro

14/04/2014

COSTABISSARA. ORE 15.21 L'EX ORAFO TORTURATO CON UNA PINZA. Un ex orafo vicentino èstato malmenato e rapinato nella sua villa a Costabissara da cinque malviventi che, stamane alle 7,si sono presentati alla porta indossando una pettorina da finanzieri, sostenendo che dovevanocompiere una perquisizione per conto della Procura. L’uomo, Giuseppe Pileggi, 71 anni, che vivesolo, è riuscito a liberarsi e a dare l’allarme solo tre ore più tardi. Il commando era entrato in casaagendo come se si trattasse di una vera perquisizione: ha controllato la villa, distribuita tra ilpianoterra e uno interrato, cercando preziosi, ma non trovando nulla uno dei cinque ha estrattouna pistola e l’ha puntata contro l’anziano, intimandogli di aprire la cassaforte.Il 71enne ha tentato di reagire ma è stato immobilizzato: uno dei malviventi ha preso una pinzacon la quale ha storto l’orecchio dell’ex orafo, lacerando parte del lobo. A quel punto la vittima haceduto, aprendo la cassaforte dalla quale i banditi hanno preso tre pistole, 1.500 euro in contanti emonili in oro per un valore complessivo di 30mila euro. Prima di fuggire col il bottino i banditihanno legato Pileggi. Una volta liberatosi, l’uomo si è recato in auto a casa di un cugino e da lì hachiamato il 112. Della indagini si stanno occupando i carabinieri di Vicenza.

ORE 13.14 SI FINGONO FINANZIERI E LO RAPINANO. Si fingono finanzieri, entrano nella villa e sifanno aprire dal proprietario la cassaforte dove erano custodite tre pistole, soldi e gioielli. E'successo stamattina attorno alle 7 quando una banda a volto scoperto ha suonato il campanellodella casa di Giuseppe Pileggi, 71 anni ex orafo che vive nel residence delle Pignare a Costabissara.I finti finanzieri sono entrati e per oltre un'ora hanno finto di perquisire la casa per un'indaginefiscale. Ma era tutta una messinscena, tanto che alla fine i malviventi non trovando quello checercavano hanno puntato una pistola alle tempie di Pileggi il quale terrorizzato ha indicato dov'erala cassaforte. I cinque dopo aver legato ad una sedia l'uomo, hanno aperto la cassaforte portandovia tre pistole, 1.500 euro in banconote e gioielli per 30 mila euro di valore. Poi la fuga. Ventiminuti dopo Giuseppe Pileggi è riuscito a liberarsi e in auto ha raggiunto la zona industriale diCostabissara dove con l'aiuto di un parente ha dato l'allarme ai carabinieri

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Presi i rapinatori dei Rolex: il colpo in direttadavanti alle telecamere / VIDEO CHOC

IL VIDEO DELLA RAPINA IN DIRETTA

Erano abilissimirolex al polso delle vittime

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A VUOTO per un soffio il colpo della “banda del buco” in una gioielleria di via dei Pettinari. Gliscassinatori sono entrati in azione verso le 4 di mattina. Hanno fatto un foro nella parete incorrispondenza della porta interna dell’esercizio. Poi, come mostra il video delle telecamere disicurezza, hanno staccato la centralina del sistema antifurto e disattivato la sirena. Avevano ancheun disturbatore Gsm Umts per bloccare l’invio del messaggio d’allarme al cellulare del titolare mail congegno non ha funzionato. L’orefice ha ricevuto l’sms e chiamato il 113. I ladri sono scappati.

14 aprile 2014 sez. Roma

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IRENE DE ARCANGELIS

LA CRUENTA rapina con decine e decine di colpi di pistola sparati all’impazzata, e con la tragicamorte del carabiniere Tiziano Della Ratta, fu per la banda l’unico colpo andato male. Quello deitanti in cui l’imprevisto — il coraggioso Della Ratta con il suo collega Domenico Trombetta —sorprese i banditi nella gioielleria da rapinare. Questo provocò il conflitto a fuoco, l’omicidiodell’appuntato, la morte di due dei rapinatori, un uomo e una donna. Ma quella rapina fu anche,soltanto, una delle tante. Perché dietro il colpo c’era una organizzazione ben rodata che sidedicava esclusivamente all’assalto delle gioiellerie. In provincia di Caserta come nell’hinterlandnapoletano e nel Lazio. Un’organizzazione di uomini e donne — età media 25 anni — ognuno conun ruolo ben preciso.

Quella banda di 14 persone — 9 già in carcere per l’omicidio di Tiziano Della Ratta — è statadefinitivamente neutralizzata, con l’esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare, di cui 10 incarcere e 2 agli arresti domiciliari, emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere. Mancanonell’elenco i due rapinatori morti nel conflitto a fuoco, si aggiungono alla lista tre nomi, tra cui unadonna, nell’organico della banda delle rapine ai gioiellieri. I carabinieri del colonnello GiancarloScafuri hanno infatti ricostruito cinque rapine avvenute tra marzo e apriun le 2013, ossia un meseprima di quella di Maddaloni in cui perse la vita il carabiniere Della Ratta. Sempre con la stessastrategia. Prima il sopralluogo alla gioielleria. Coppia di rapinatori — un uomo e una donna — chemanifesta l’intenzione di comprare gioiello. Poi l’azione, con la disponibilità di numerose armi digrosso calibro e altrettante auto per non avere brutte sorprese durante la fuga. Uomini disupporto e di vedetta all’esterno della gioielleria da rapinare. Metodo vincente fino al 27 aprile diun anno fa. Maddaloni, gioielleria “Ogm” in via Ponte Carolino. Il commando entra e fa la rapinaripreso dalle telecamere. Piombano due carabinieri in borghese. Sono Tiziano Della Ratta, 35 anni,sposato e padre di un bambino di otto mesi, e il maresciallo Domenico Trombetta. La sparatoriainizia all’interno della gioielleria e prosegue all’esterno. Tre persone ferite. Sono un cliente dellagioielleria e i due malviventi Angelo Covato, 18 anni, e la trentenne Vincenza Gaglione. Entrambimoriranno in ospedale dopo una lunga agonia. Ma nella gioielleria, già senza vita per un solo colpodi pistola alla testa, è rimasto il carabiniere Della Ratta.

13 aprile 2014 sez. Napoli

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