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Rassegna stampa 14 giugno 2013 def

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Comunicato FederpreziosiECONOMIA E MERCATISOLE 24 ORE Il Leisure corre più degli orologiSOLE 24 ORE Cina, a 15 miliardi € i consumi domesticiSOLE 24 ORE Il lusso chiede il taglio del cuneo del 10%SOLE 24 ORE L’industria del lusso strategica per il PaeseCORRIERE DEL GIORNO “L’Italia che arretra”, giù il potere d’acquisto delle famiglieCORRIERE DELLA SERA La trincea dei negozi in crisi. Promozioni anche via smsLA STAMPA “Per tornare a crescere diciamo a Letta no all’aumento dell’Iva”IL GIORNALE Milano - L’allarme: «Milano chiude bottega»PAMBIANCONEWS Boselli, cinesi pronti a sul lussoIL TIRRENO «Come buttare benzina sul fuoco»INFORMAZIONI D’ORO India, tassa sull'import di oroPMI.IT L’Agenda di Confcommercio per salvare le PMI italianeLA REPUBBLICA Un’apertura ogni tre chiusure tra 10 anni Italia senza negoziLA REPUBBLICA In quattro mesi chiusi 1.200 negozi consumi ai livelli di vent’anni faIL MEZZOGIORNO Confcommercio: crisi «al dettaglio»SOLE 24 ORE Oro ancora in discesaSOLE 24 ORE Accelerano le estrazioni in PerùIL GIORNALE DI VICENZA«La crisi ha fatto grande selezione. Si salva il meglio»ABOUT JEWELLERY Un mercato di sblocco per i gioielli italiani

FISCOSOLE 24 ORE Iva: niente risorse, si va verso l’aumentoCORRIERE DELLA SERA Nuovo riccometro, ci sono gli assegni familiariCORRIERE DELLA SERA Le aziende e il record della burocrazia. In cinque anni 288 nuove norme

COMPRO OROCORRIERE DELLA SERA Colpo al compro oro, la pista delle telecamere. Rilievi sulle impronte lasciate dai rapinatoriAGI Sanremo: oroIL CIRIACO Rapina in villa ad Ariano: arrestato titolare di vari “compro oro”

SETTORE E MODA DELUXE BLOG.IT TonesDELUXE BLOG.IT I gioielli Pandora, preziosi di carattere per l'estate 2013L’ORAFO Preziosa: la gioielleria contemporanea a FirenzeDELUXE BLOG.IT F1 2013 Abu Dhabi, collezione gioielli dedicati a Yas MarinaABOUT JEWELLERY Sogni d’arteL’ORAFO 3° Forum del Lusso Sostenibile: un tema sempre più caldoABOUT JEWELLERY Pomellato 67INFORMAZIONI D’ORO DELUXE BLOG.IT Orologio di lusso Concord Saratoga Lady White e Lady BlueABOUT JEWELLERY Souvenir by DodoABOUT JEWELLERY ABOUT JEWELLERY Pomellato Rouge PassionABOUT JEWELLERY

CRONACAVAOL.IT Ondata di furti nei Grigioni: rubarti gioielli per 150'000 franchiLA REPUBBLICA Gioielliere legato e rapinato e torna la polemica sicurezzaANSA Fallisce maxi furto in gioielleriaPRIMA DA NOI.IT Tentato furto in gioielleria: per ora un arresto

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FEDERPREZIOSI INVITA IN CAMPO TUTTE LE FORZE DEL SETTORE ORAFO

PER CONTRASTARE TENSIONI E INCERTEZZE

L’11 Giugno si è tenuta a Roma l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci della Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere Orologiaie/Confcommercio Imprese per l’Italia - Problematiche e programmi illustrati dal presidente Giuseppe Aquilino a un anno dal cambiamento dell’assetto associativo

Roma, 14 Giugno 2013 – “In questi ultimi dodici mesi abbiamo dovuto affrontare partite molto difficili e altre ci attendono in un campionato ancora aperto e ancora tutto da giocare, ma mi sono reso conto che si è creata una squadra con forte spirito di collaborazione e ben determinata, di cui sono orgoglioso di far parte”.

Con una metafora calcistica il Presidente Giuseppe Aquilino si è rivolto all’Assemblea dei soci riunita a Roma martedì 11 Giugno, la prima della rinnovata Federazione. Risale a poco meno di un anno fa - era il 20 Giugno 2012 - la sostanziale trasformazione della Federazione da Federdettaglianti (Federazione Nazionale Dettaglianti Orafi Gioiellieri Argentieri Orologiai) aFederpreziosi (Federazione Nazionale delle Imprese Orafe Gioielliere Argentiere Orologiaie/Confcommercio Imprese per l’Italia), che ha concretizzato un progetto di crescita e di sviluppo finalizzato ad aumentare il suo livello di rappresentatività non solo in ambito confederale,riunendo tutta la filiera del comparto orafo gioielliero ed argentiero, ma nei confronti di Istituzioni Governative, Autorità , Enti, Associazioni e Sindacati a livello nazionale e internazionale, attraverso un ampliamento della base associativa, in un contesto socio economico che oramai lascia ben poco spazio all’individualismo.

Dalla relazione del presidente Aquilino emerge un quadro non certo esaltante della realtà che l’intero settore si trova ogni giorno ad affrontare: una situazione di vera e propria emergenza, innanzi tutto come conseguenza diretta di una crisi generalizzata dei consumi che – se nelprimo semestre del 2012 aveva lasciato spazio per qualche tiepido ottimismo - non ha accennato e non accenna a invertire la tendenza, sia per le incertezze sui mercati sia per la spinta della speculazione finanziaria. Dalle rilevazioni condotte da Federpreziosi nell’ambito del dettaglio, per il solo terzo quadrimestre dello scorso anno si registra un calo generalizzato delle vendite per tutti i prodotti “preziosi” pari a -22%. E altrettanto negative si presentano le prospettive per il 2013.

Pesano le difficoltà di accesso al credito, con moltissime aziende, dalla produzione alla distribuzione, che lamentano da ormai troppi anni il problema nel reperire finanziamenti e prestiti dal sistema bancario. Oltre che dalla stretta creditizia generalizzata - Bankitalia ha registrato, nel solo mese di aprile, una flessione del 3,7% con tassi di interesse in aumento - il comparto dei preziosi è pesantemente penalizzato dall’andamento della materia prima e dalla crisi del “prestito d’uso”.Le politiche restrittive adottate dagli Istituti di Credito ha determinato carenza di liquidità che moltospesso si è tradotta nel blocco della produzione e nella conseguente messa in mobilità del personale dipendente.Nell’ambito del “Tavolo istituzionale del Settore Orafo e dei Metalli Preziosi”, istituito presso il Ministero dello sviluppo economico e di cui Federpreziosi è parte attiva, l’ABI-Associazione

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Bancaria Italiana si sta concentrando in modo particolare sul Fondo di garanzia per il rilascio di “garanzie a prima richiesta” in favore delle PMI italiane, a fronte di ogni operazione utile all’attività d’impresa.

Le misure adottate dal governo Monti per mettere in sicurezza i conti pubblici e rafforzare la fiducia nei confronti del nostro Paese hanno fatto pagare un conto salatissimo alle aziende con la voce principale rappresentata da un’impennata della pressione fiscale complessiva e dai pesanti effetti recessivi che ne sono derivati. “Effetti ulteriormente aggravati dall’introduzione di spesometro, redditometro, limitazioni nell’utilizzo dei contanti, che”, ha sottolineato il presidente Aquilino,“secondo il parere espresso dalla grande maggioranza degli associati, hanno avuto il solo merito di disorientare i nostri clienti, favorendo colleghi d’oltralpe che hanno vissuto una stagione commerciale, a loro dire, strepitosa”.

Non da ultimo, risultano penalizzanti la mancanza di normative adeguate come nel caso dei “compro oro” o dall’applicazione di regole inadeguate come quella relativa al nichel a seguito dell’entrata in vigore della nuova metodologia di analisi EN 1811:2011.

Risulta ulteriormente scoraggiante lavorare in questo contesto a fronte di reiterati attacchi all’onestà della categoria da parte della stampa, attacchi ripetutisi anche di recente con la pubblicazione dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi 2011. E’ ora di far chiarezza nei confronti di un settore che, con oltre 20.000 punti vendita, di cui la maggioranza a conduzione familiare, non ha nulla da nascondere versando regolarmente l’enorme mole di tributi (tra cui il 22,25% di imposte sui premi assicurativi), che hanno avuto una crescita elevatissima negli ultimi anni.

Si tratta di un’ingiusta criminalizzazione dell’intera categoria che non tiene conto dei problemi legati alla sopravvivenza stessa delle imprese. A questo proposito, vale la pena di puntualizzare che i dati diffusi dal Ministero dell’Economia – come tutti i dati soggetti ad elaborazione –avrebbero bisogno di essere opportunamente spiegati per evitare che risultino fuorvianti. Nel caso specifico, i dati per i “gioiellieri” non si riferiscono alle S.P.A. o alle S.R.L. bensì ai redditi delle persone fisiche, di piccole o micro realtà, spesso a conduzione familiare, attività di artigianato o di commercio di vicinato, con una clientela che risente im modo particolare della situazione di crisi e che ha ben altre priorità che non l’acquisto di preziosi. Le risorse economiche di questi imprenditori vengono parametrate a quelle dei dipendenti, tra i quali funzionari del settore pubblico, senza considerare che il guadagno viene percepito da questi ultimi come importo netto mentre i primi non hanno né ammortizzatori sociali, né quattordicesima, né TFR, né malattia retribuita. Oltre alla tassazione relativa alla dichiarazione dei redditi c’è anche un bel fardello di tributi: IRAP, INPS,INAIL, IVA, addizionali regionali, diritti camerali, tasse sulla tenuta dei registri, concessioni governative, tassa sull’insegna ed altro ancora. E’ tutt’altro che strano che i piccoli imprenditori di gioielleria possano guadagnare talvolta meno dei propri dipendenti, preferendo garantire loro il compenso e mantenere in vita l’attività, riiducendo il proprio guadagno; guadagno che, comunque,si concretizza solo al momento dell’effettiva vendita della merce.

Quadro che ci auguriamo emerga dagli studi di settore, attualmente in fase di revisione periodica.Su questo punto, Federpreziosi, in collaborazione con Confcommercio, si accinge a lavorare con la So.Se (Società per gli Studi di Settore), che ha avviato, anche per l'anno 2012, il programma di raccolta dei dati delle imprese, finalizzato ad elaborare i correttivi congiunturali da applicare, al fine di tenere conto dell'andamento della crisi economica.Federpreziosi si è fortemente impegnata per rafforzare le possibilità e le capacità del settore adogni livello, aprendo all’intervento di tutte le realtà che lo esprimono in ambito Confcommercio e ripensando il proprio ruolo per porsi come una “fabbrica di futuro”.

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Nei mesi a venire si rafforzerà ulteriormente l’impegno verso un ancor più ampio e condiviso coinvolgimento per studiare e promuovere nuovi modelli di fare impresa individuando le soluzioni pratiche per gestire il cambiamento a livello di formazione e innovazione in ogni campo: dall’e-commerce, al rilancio culturale dei prodotti italiani, alla promozione. Un passo ritenuto essenziale è la realizzazione, in stretta collaborazione con le istituzioni, di uno studio completo sull’intera filiera orafa per conoscere la reale identità e area di competenza nonché la segmentazione del mercato e la sua evoluzione. Si potrà così disporre di un quadro informativo aggiornato ed articolato sulle problematiche di marketing settoriali indispensabile per mettere a fuoco le aree critiche che condizionano i rapporti fabbricazione-distribuzione, per studiare proposte operative di partnership nell’ambito delle relazioni tra produttori e distributori ed infine, per sviluppare iniziative di comunicazione del settore realmente condivise.

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Economia e Mercatidel 14 Giugno 2013

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Dir. Resp.: Luisa Campatelli

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La trincea dei negozi in crisiPromozioni anche via smsGli operatori cercano di reagire al calo dei consumi, divisi sulle strategie

MILANO Messaggio invitante. «Gentile cliente, la informiamo che dal 15 giugno nellanostra boutique si terrà una vendita privata con uno sconto speciale sulle nostrecollezioni. La aspettiamo!». Furbi (o disperati), i negozianti milanesi. Si guardano benedall'usare il termine incriminato e cioè «saldi» ma di quello stanno parlando.Aggirano la legge che blocca le promozioni nel mese che precede le offerte epropongono sessioni di shopping per (dicono) pochi. L'anno scorso non erano necessaricerti giochetti: in Lombardia il divieto era stato fermato in nome della deregulation . Dauna settimana, riecco il vecchio regime. La crisi ha fatto il resto: via al saldo selvaggio.

«Pirati» dell'offerta e rispettosi delle regole, negozianti strozzati dai debiti e surfisti delle promozioni.

Tutti contro tutti. La polemica si inserisce in una stagione drammatica per i commercianti lombardi: trapioggia, basse temperature e crisi, a Milano e in molte città della regione le vetrine dell'abbigliamentohanno ridotto i ricavi anche di un quinto. Il confronto tra il primo quadrimestre del 2012 e quello del 2013:vendite crollate del nove per cento in Lombardia (contro l'11,45 nazionale), a Milano in aprile gli incassisono scesi del 12 per cento. Ma il record è di marzo: meno 20. Nessuno ha comprato bermuda, gonnellinee costumi anche perché, fino a qualche giorno fa, avrebbe rischiato la polmonite e adesso che è arrivatoil caldo è già ora di saldi. In teoria, si parte il 6 luglio e si va avanti per due mesi. In pratica, basta cercare. Lacrisi aguzza l'ingegno.

Serve un passo indietro: dal 9 giugno 2012 all'8 giugno 2013 Regione Lombardia ha concesso una derogaal divieto di fare sconti, promozioni e offerte nei trenta giorni prima dell'avvio dei saldi. «Una decisione pervenire incontro ai commercianti», aveva detto l'allora assessore Stefano Maullu. Litigiosi come sempre, gliimprenditori si divisero tra favorevoli e contrari. Giro di pareri, indagine Swg per Confesercenti,maggioranza di «no perché così siamo penalizzati», ed ecco la recente decisione della giunta lombarda (nelfrattempo cambiata con la guida di Roberto Maroni): nessuna proroga. Il nuovo assessore, Alberto Cavallicommenta: «Fin dall'inizio è stato spiegato che la sperimentazione sarebbe terminata dopo un anno. Èvero, le opinioni sono frammentate, molti commercianti sono a favore del ritorno al regime ordinariomentre la grande distribuzione chiede promozioni anche a ridosso dei saldi. Ho preso l'impegno dianalizzare i dati e definire una soluzione il più possibile condivisa».

Più facile a dirsi che a farsi. Basta sentire due colossi delle imprese per farsi un'idea. Renato Borghi,presidente di Federazione Moda Italia, sospira: «La maggioranza dei nostri associati nelle provincelombarde era contraria a continuare e così è stato deciso. Io, però, sarei favorevole alla liberalizzazione».Borghi indica due strade: promozioni sì, ma solo su alcuni capi, e saldi posticipati a fine luglio, «è da duegiorni che fa caldo». Infine l'analisi: «La percentuale di imprese che la pensa come me è in crescita».Peccato che Giancarlo Morghen, direttore di Confesercenti Lombardia, replichi: «I commercianti che nonvogliono la deregulation e nemmeno fare regali alla grande distribuzione sono in aumento. Il motivo? Nonsono stupidi: hanno capito che i saldi, il 40 per cento del fatturato annuo, hanno ancora un grande potereevocativo. Se li contaminiamo con altre offerte, si perde tutta la loro forza». Altro parere, quello diGiovanni Cobolli Gigli, numero uno di Federdistribuzione: «La situazione è disastrosa, i magazzini sonopieni di merce. Avevamo bisogno di una spinta e cosa fanno? Bloccano le promozioni. Con il risultato che

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aumentano i furbi a danno dei consumatori, divisi tra la serie A, informata da email e sms sulle offertenascoste, e la serie B. Atteggiamento miope. E pasticcio lombardo. È arrivato il momento di rivedere leregole. In tutta Italia».

Se sono divisi i rappresentanti di categoria, figuriamoci i dettaglianti. Carlo Massoletti possiede trenegozi di abbigliamento a Brescia. «Anche da noi dice è un susseguirsi di cartoline e inviti: il momento ètalmente tragico che si provano tutte le strade. È la conseguenza di norme anacronistiche: su Internetfioriscono le offerte mentre alle boutique si impongono vincoli». Attacca Gabriel Meghnagi,rappresentante dei dettaglianti di corso Buenos Aires, grande arteria del commercio milanese: «Avevamoun'opportunità in più e ce l'hanno tolta sulla base di un sondaggio, quello di Federmoda, pocorappresentativo. Non si lamentino se poi i negozi chiudono. E se, nella migliore delle ipotesi, si scatena losconto selvaggio». Alberto Negrini, lecchese, ha 25 negozi di calzature e pelletteria: «Questo continuosperimentare ci danneggia, gli sconti di fine stagione sono una cosa seria da applicare con criteri uguali pertutti». Negrini ricorda: «L'anno scorso molti imprenditori hanno organizzato liquidazioni camuffate,svendite illegali. Perché dobbiamo rinunciare al grande rito dei saldi? Come dice il sociologo MauroMagatti, l'eccesso di offerta soffoca il desiderio». Ma anche i costi troppo alti.

Annachiara Sacchi 14 giugno 2013 | 7:37

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giovedì, 13 giugno 2013

A chi ha gli occhi a mandorla non sfugge proprio nulla. È questo il dato che emerge con piùevidenza in Cina secondo il presidente della Camera della Moda Italiana che haparlato del Paese asiatico sia ieri sera, in occasione del convegno sulle prospettivedigitali della moda, sia questa mattina .

Facendo riferimento al suo recente viaggio di lavoro in Cina, Boselli ha spiegato che nei prossimi 5anni ci saranno 400 milioni di nuovi consumatori cinesi che dalle campagne arriveranno nelle città,non solo nelle quattro capitali dello shopping, ma in altre 150 circa.

Secondo il presidente della Cnmi, questi cominceranno a consumare prodotti cinesi, ”perchéoramai hanno imparato a produrre molto bene anche grazie a noi e al nostro know how trasmessoin questi anni”, e poi ”arriveranno al top di gamma”. Ma mentre alla Cina continuerà a interessarela produzione delle grandi quantità, ”le piccole serie rimarranno appannaggio nostro” ha precisatoBoselli.

”Anche se fino a due anni fa la crescita del mercato globale di questa area registrava numeri a duecifre e ora segna solo un 8% circa ha precisato il presidente di Camera moda questo nonsignifica che stia rallentando il sistema moda”. Finora, infatti, la Cina “ha sempre fatto passi inavanti, ma in termini quantitativi ha osservato Boselli mentre negli ultimi 15 anni lo ha fattoanche dal punto di vista qualitativo, in maniera esponenziale”.

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L’Agenda di Confcommercio per salvare le PMI italiane

Assemblea Confcommercio 2013: i numeri della crisi e le richieste di Sangalli al Governo, apartire dall'aumento IVA e dai costi del lavoro e delle tasse per le imprese.Barbara Weisz 12 giugno 2013

Non sono poche le proposte che Carlo Sangalli, presidente di Confcommercioha rivolto al Governo – chiedendo di «

» – in occasione dell’assemblea generale dell’associazione diPMI, durante la quale sono stati forniti nuovi, impietosi numeri sulla crisi e ledifficoltà delle imprese. Ecco le richieste:

niente aumento IVA a luglio,meno tasse per le imprese e deducibilità IMU da reddito d’impresa ed IRAP,rilancio dell’occupazione e semplificazioni grazie alla Spending Review.

In tema di aumento IVA, sono state però deludenti le prime risposte: ilMinistro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha infatti gelato la platea dichiarando: «Vorrei esserequa per dire che non aumenteremo l’IVA» ma «al momento non lo posso fare» .

I numeri della crisi

Tasse. Il 2013 vede il record assoluto di giorni lavorativi necessari per pagare tasse, imposte e contributi:162 giorni contro i 130 della media europea ( 24% rispetto all’Italia). Ogni azienda italiana dedical’equivalente di 269 ore di lavoro l’anno ad adempimenti fiscali (85 in più della media Ue ed Efta). Per nonparlare delle PMI, che hanno un onere annuo di 10 miliardi (50% in più della media Ue).

Redditi. Il tutto, in un contesto generale che vede il reddito pro capite italiano sceso dell’11% rispetto aquello della Germania e del 5% rispetto alla Francia. La dinamica di redditi, Fisco, bassa produttività einflazione ha comportato dal 2007 ad oggi una perdita di potere d’acquisto pari a 3mila400 euro a famiglia.

Lavoro e Consumi. Il disagio occupazionale riguarda nove milioni di persone, nel solo primo trimestre 2013hanno chiuso i battenti più di 40mila imprese e i consumi sono tornati ai livelli del 2000.

Interventi immediati

Aumento IVA: evitarla perchè l’impatto «sarebbe benzina sul fuoco della recessione».Investimenti pubblici qualificati e privati: da rilanciare, ad esempio sbloccando il cofinanziamento di partenazionale dei fondi strutturali europei, che consentirebbe di mettere in campo 30 miliardi di euro.Mezzogiorno, più risorse, anche puntando sul Turismo e sul Made in Italy.Debiti PA: dopo i 40 miliardi già sbloccati ( ), serve ora saldare tutti gli arretrati.Credito: riduzione dei costi sulla moneta elettronica, potenziamento del ruolo del Fondo centrale di garanziae del sistema dei consorzi fidi, facilitazioni per i bond delle PMI.Deducibilità IMU utilizzando i risparmi della Spending Review: non solo dal reddito d’impresa ( ),ma anche dall’IRAP.Lavoro: rivedere le restrizioni della Riforma Fornero sulla flessibilità in entrata, abbassare il costo del lavoro,soprattutto dell’apprendistato. C’è anche un passaggio sul rinnovo del contratto del Terziario, in scadenza afine anno, che si rivolge in particolare ai sindacati, per una collaborazione intraprendente.

L'assemblea 2013 diConfcommercio

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mercoledì 12 giugno 2013

L´INTERVISTA. Il settore è ancora in difficoltà, vanno bene le griffe

Maria Elena Bonacini

Giuseppe Corrado: «Il fatturato 2012 ha chiuso in calo del 2% per la contrazione delle vendite interne. Daigiovani ci sono segnali incoraggianti»

Giuseppe Corrado, presidente degli orafi di ConfindustriaLe nuove generazioni, competenti e appassionate, per affrontare ilfuturo. È questo il chiodo fisso di Giuseppe Corrado, presidente degliorafi di Confindustria Vicenza, che a fine mese concluderà il propriomandato. Un settore, il suo, di grande peso in provincia, ma conmoltissime sfide da affrontare.Lei è presidente di un settore strategico nel Vicentino, come stal´oro?La situazione è drammatica. Dopo un recupero nel 2010 2011 ilfatturato 2012 si chiude in calo del 2 per cento, a causa di unacontrazione delle vendite interne del 12,4 per cento, livelli inferioridel 38 per cento rispetto al 2007. Pare che in Italia non facciano checreare problemi al nostro settore. Non ci vuole un economista percapire che mettere limiti al contante o introdurre il redditometrosignifica seppellire il mercato del lusso. Chi vuole comprare gioielli,ormai, o paga in nero o va all´estero, dove questi problemi non cisono.Questo sul mercato interno. E l´estero?Per quanto riguarda l´estero, il valore è aumentato del 10,9 percento, arrivando a 5,6 miliardi di euro, a fronte però di un aumento

del prezzo della materia prima. Al netto di quest´ultimo anche leesportazioni risultano in calo del 3,5 per cento. Rispetto al 2007,sempre al netto dell´aumento del prezzo dell´oro, le esportazionisono diminuite del 50 per cento. Pare che nell´ultimo periodoqualcosa si stia muovendo, soprattutto negli Usa più che in Europa, che non è messa male come noi, manemmeno tanto bene.C´è qualcuno che va bene?Sì, le grandi griffe. Speriamo che tornino a far fare i loro gioielli qui in Italia, se vogliono qualcosa diinnovativo, e non in Birmania e Messico, dove adesso cominciano a chiedere quantità. Questa è l´unicaancora di salvezza. Guardi, un broker che una volta veniva a comprare a Vicenza e poi è dovuto andare inThailandia e Birmania, mi ha detto che adesso è tornato a cercare i vecchi fornitori, per avere qualcosa dinuovo, ma che è preoccupato perché molti stanno chiudendo.Da molte parti si parla anche di vendere attraverso il web.Ci sono aziende che hanno cominciato a farlo, ma è un mercato che ha sue peculiarità. Si può vendere labigiotteria, mentre dubito funzioni con anelli di fidanzamento da 3 o 4mila euro.In questo quadro, vede una speranza per il settore?I giovani. Abbiamo bravissimi ragazzi, che non sono più improvvisati, come eravamo noi all´inizio. Sonoingegneri, hanno frequentato corsi e stanno adoperando queste competenze per fare cose interessanti. Epoi hanno passione e voglia di fare. A VicenzaOro alcune vetrine mostravano pezzi molto innovativi.

Una modella in Fiera. Secondo Corrado laFiera di Vicenza è importante anche per farelobby a livello internazionale.

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Non avremo più 1.300 aziende, saranno 200, ma saranno quelle che porteranno avanti il distretto. Questacrisi ha fatto pulizia tra le imprese, sono rimaste le migliori.Ha nominato la Fiera e i giovani. A maggio ha "debuttato" il giovane neopresidente Paolo Mantovani. Cosagli chiede?Mantovani è in gamba, bisogna lasciargli il tempo di prendere le misure all´incarico.Gli chiedo davvero più pragmatismo, che guardi in faccia alla realtà. Oggi bisogna aiutare gli espositori, farein modo che possano vivere, fare un´azione di lobby a livello internazionale.Come non è stato fatto riguardo alla normativa sul nichel?Precisamente.La normativa sul nichel è stata approvata perché non abbiamo mandato nessuno al tavolo, mentre ilsettore dell´occhialeria, che era presente, ha ottenuto che le montature non fossero incluse. Adesso, comecomitato orafo di Unioncamere, siamo riusciti a mettere un legale e un tecnico nella commissione Iso equest´ultimo sarà un nostro associato. Prima non c´erano i fondi necessari e la Fiera non ci ha mai aiutati.Lei è giunto a fine mandato, che bilancio traccia?Spero che il lavoro degli ultimi tempi porti un consiglio giovane, con un presidente giovane, più bravo dime, che dia più vitalità.Come dicevo, il nostro settore è in mano alle nuove generazioni, che è giusto che siano rappresentate dagiovani. Io ho aperto il consiglio invitando tutti e facendo in modo che tutti potessero partecipare alladiscussione».

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UNMERCATO DI SBOCCO PER I GIOIELLI ITALIANI10 Giugno 2013

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) sono il secondo mercato in valore per la gioielleria italiana: le esportazioniammontano a circa il 13% del totale dell’export italiano di gioielleria e oreficeria. Nella graduatoria delleesportazioni italiane negli Emirati Arabi Uniti, il primo posto è stato ricoperto dalle macchine per impieghispeciali in oreficeria, gioielli e articoli di oreficeria. La presenza imprenditoriale italiana negli Emirati ArabiUniti è altamente qualificata ed è rappresentata da oltre 300 società con la propria filiale e da molte altreche operano tramite agenti locali. Il potenziale per le produzioni e i servizi italiani sul mercato potrà nelmedio termine beneficiare della presenza nel Paese di un elevato reddito pro capite e di una ricchezzapetrolivera che durerà almeno per i prossimi 100 anni.

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Fisco

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Nuovo riccometro, ci sono gli assegni familiariLe misure: dal conto in banca ai figli, stretta sui trucchi per aggirare le regole

ROMA Ci sono novità che faranno discutere: per misurare la ricchezza di una famiglianon si terrà conto solo del reddito dichiarato nel 730 ma di tutte le entrate, compresigli assegni per i figli, le pensioni di invalidità o le borse di studio. E altre che chiudonoun buco imperdonabile, nel quale finora si sono infilati in parecchi: per tirare via dalcalcolo i risparmi non basterà dire di non avere un conto in banca, come fa oggi l'80%degli italiani con punte del 96% al Sud (no, non è un refuso). Le autocertificazioniandranno incrociate con la banca dati del Fisco e chi dichiara il falso ne pagherà leconseguenze.

Il governo riscrive l'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, più semplicemente ilriccometro. Serve a misurare la ricchezza, mettere le famiglie in fila in quelle graduatorie che i funzionaridel Comune scorrono dal basso verso l'alto, dai poveri ai ricchi. E quindi a decidere chi ha diritto ad alcuniservizi sociali, dagli asili nido alle borse di studio, oppure quanto li deve pagare, come per le mensescolastiche. Dopo 15 anni di servizio non troppo onorato il vecchio Isee aveva mostrato ormai tutti i suoidifetti. E la nuova versione era stata varata già dal governo Monti. Mancava però il via libera delle Regioni,arrivato ieri in cambio della licenza di aggiungere qualche piccola variazione sul tema. Per farlo entrare invigore adesso serve il parere delle commissioni parlamentari, che il ministro degli Affari regionali GrazianoDelrio si augura «arrivi il prima possibile». Una fretta che si spiega non solo con la volontà di complicare lavita ai «ladri di welfare». Ma anche con l'idea di usare il riccometro per calibrare la nuova Imu.

Se la tassa sulla prima casa peserà davvero più sui ricchi, come vorrebbe il Pd, allora non sarà legata alreddito puro e semplice, con tutti i rischi che comporta l'evasione fiscale. Ma proprio all'Isee, che scattauna fotografia più fedele della solidità economica di una famiglia.

Il nuovo riccometro, ad esempio, terrà conto di tutte le azioni e i titoli che si hanno in portafoglio, di tuttigli immobili, anche all'estero. Sui risparmi in banca, in realtà, un buco ancora c'è. Resta utilizzabile ilvecchio trucco di togliere tutti i soldi dal conto, firmare l'Isee dichiarando di non avere risparmi, e poiversare di nuovo tutti i soldi sullo stesso conto. Un gioco delle tre carte contro il quale il nuovo Isee dice, inteoria, che saranno possibili controlli successivi, a campione e per sorteggio, sulla reale consistenza deidepositi di chi aveva dichiarato zero. Ma al momento la soluzione non è tecnicamente possibile e quindi ilpunto interrogativo resta. «Abbiamo eliminato il maggior numero di storture del passato» spiega ilviceministro del Lavoro Maria Cecilia Guerra, che ha seguito il provvedimento passo passo. E gli esempipossibili sono tanti. Quello classico riguarda gli asili nido, dove oggi funziona così: i genitori non sonosposati e hanno due residenze diverse. Lui lavora e guadagna bene, lei sta a casa. Se il bambino è a caricodella madre risulta figlio di nullatenente, ed entra al nido scavalcando pure chi è in cassa integrazione. Conil nuovo Isee almeno questo trucco sarà impossibile visto che si terrà comunque conto del reddito delpadre. Altra cosa che ha fatto discutere sono le detrazioni per i figli: rispetto al passato fino al secondo noncambia nulla, mentre gli sgravi diventano più generosi dal terzo in poi. Una specie di quoziente familiareche però aiuterà solo le famiglie davvero grandi. Cambiano le regole anche per i disabili, sulle quali inquesti mesi le associazioni hanno protestato. Lo sgravio ci sarà in ogni caso ma se oggi è uguale per tuttidiventerà crescente su tre livelli: disabilità grave, media e non autosufficienza. Deducibile anche l'affitto,fino a 7 mila euro l'anno, stessa somma tagliata in automatico per chi vive nella casa di proprietà. Cifra

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fissa in tutta Italia, anche se forse bassa nelle grandi città e alta nei piccoli centri, ma fare diversamentesarebbe stato troppo complicato.

Novità importante, e purtroppo significativa, la possibilità di aggiornare l'indicatore in corso d'opera. Chiperde il lavoro oggi rimane ancorato per un anno al vecchio Isee e magari non ha diritto ai servizi perchésulla carta risulta ancora ricco. Adesso sarà possibile chiedere il cosiddetto Isee corrente, cioè calcolato intempo reale, per non aggiungere al danno del licenziamento anche la beffa di essere considerati ricchi.«Purtroppo in questi mesi dice il viceministro Guerra abbiamo visto diversi casi del genere. E questo èsicuramente un ottimo motivo per andare avanti con urgenza».

Lorenzo Salvia 14 giugno 2013 | 8:43

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art

da pag. 6

10-GIU-2013

Diffusione: 477.910

Lettori: 2.964.000

Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

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da pag. 6

10-GIU-2013

Diffusione: 477.910

Lettori: 2.964.000

Dir. Resp.: Ferruccio de Bortoli

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Compro Oro

Piazza Piemonte Due i banditi armati di pistola

Colpo al compro oro, la pista delle telecamere.Rilievi sulle impronte lasciate dai rapinatoriGli investigatori ascolteranno il gioielliere, cardiopatico, ricoverato in ospedale per lo choc

I finti clienti che spianano le pistole. Il cuore traballante che si mette a pulsareall'impazzata, la testa che gira, il respiro che si fa affannoso. I banditi che lo legano mani epiedi. Ha dovuto essere portato in ospedale Angelo A., gioielliere cardiopaticosessantanovenne, che ieri mattina è rimasto legato dopo un drammatico colpo nel suonegozio. L'uomo, fortunatamente, si è ripreso e i medici non temono per la sua vita.A scoprirlo immobilizzato e ansimante a terra è stata la socia Sabrina, 48 anni. Era uscita pocoprima e al ritorno ha lanciato l'allarme.

L'ESCA DELLA COLLANINA Tutto ha avuto inizio attorno alle 11.40 quando due «clienti» sono entrati nellagioielleria «Tentazioni» che è in via Cuneo, praticamente all'angolo con piazza Piemonte. I clienti si sonoguardati attorno e poi, siccome il negozio è anche un compro oro, hanno mostrato una collanina e hannochiesto: «Ce la può pesare e dire quanto vale»? Il gioielliere non ha fatto in tempo a guardare il piccolomonile che si è trovato puntato addosso una pistola. L'atteggiamento dei due sconosciuti si è fattoaggressivo e mentre uno dei due teneva a bada il negoziante, il complice ha preso quanti più gioielli poteva(compreso un chilo d'oro). Infine i rapinatori hanno trascinato il negoziate al piano di sotto, steso a terra elo hanno immobilizzato mani e piedi con scotch per pacchi. Poi hanno aperto la porta e sono spariti.SOCCORSO DALLA SOCIA Un colpo durato pochi minuti, ma che ha mandato in fibrillazione il cuore delsessantanovenne gioielliere che è cardiopatico. A salvare una situazione che avrebbe potuto degenerare ciha pensato la socia, che, attorno a mezzogiorno, è arrivata in negozio. La donna si è accorta dall'esternodei cassetti aperti e della merce per terra e ha chiesto aiuto a un negoziante vicino. I due hanno soccorso ilgioielliere, lo hanno slegato e chiamato i soccorsi. In via Cuneo, oltre alla volante, è arrivata ancheun'ambulanza. Il gioielliere è stato curato sul posto e poi trasportato al centro clinico Monzino,specializzato nei problemi cardiaci. I medici hanno preso in cura il rapinato sotto choc per poi spiegare agliagenti che si riprenderà.

LE INDAGINI In piazza Piemonte sono arrivati gli specialisti della scientifica e gli uomini della squadramobile ai quali sono state affidate le indagini. I primi hanno eseguito i rilievi in cerca di eventuali improntelasciate dai malviventi. I detective della mobile sono invece in cerca di immagini di telecamere attigue allagioielleria per vedere se ce n'è qualcuna che possa agevolare le indagini, far capire se i banditi si sonoallontanati a piedi oppure con qualche mezzo. Quando il cuore del gioielliere sarà più tranquillo i poliziottivogliono anche interrogarlo per sentire i dettagli della movimentata rapina e per comprendere conesattezza l'ammontare del bottino.

Alberto Berticelli12 giugno 2013

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11 Giugno 2013

(AGI) Sanremo, 11 giu. Un colpo da alcune migliaia di euro e' stato messo a segno, intorno alle 18.30,alla filiale "Compro Oro", di piazza Cesare Battisti, di fronte alla vecchia stazione di Sanremo. Un uomo, adetta del titolare, fintosi poliziotto, dopo aver mostrato al negoziante una sorta di tesserino, avrebbechiesto a quest'ultimo di mettere in visione tutti i gioielli ritirati in giornata; quindi avrebbe domandatodella documentazione e, a quel punto, approfittando di una distrazione del negoziante, ha arraffato ipreziosi ed e' scappato. Sul posto sono intervenuti gli agenti del locale commissariato di polizia e gli uominidella Scientifica, che hanno a lungo interrogato il titolare. Accertamenti sono in corso anche con letelecamere cittadine, per trovare traccia del malvivente. (AGI) .

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Settore e Moda

Il plettro più costoso al mondo porta la firma diTimber TonesScritto da: Rosario Scelsi venerdì 14 giugno 2013

Molti oggetti, anche banali, guadagnano l’attenzione mediatica e del mercato con alcune trasformazioni opulente.Anche un plettro può diventare prezioso, non solo per le armonie di cui si fa fonte pizzicando le corde di unostrumento musicale come la chitarra.

La combinazione degli ingredienti può renderlo infatti esclusivo e di alta gamma, come un orologio di lussoo un accessorio da collezione.

E’ il caso del modello proposto da Timber Tones, in una vasta gamma di declinazioni. L’azienda britannica,specializzata nella produzione di questi strumenti, offre un ventaglio di interpretazioni inserite nella lineaTreasure Tones.

Della collana fanno parte dei plettri in argento, oro, palladio e platino. Quest’ultimo diventa il più costosoal mondo, in virtù del prezzo di 5.000 sterline. Anche gli altri, però, hanno in dote l’arte creativa di uno deipiù grandi gioiellieri del Regno Unito.

I prezzi scendono per il resto della linea, con cifre variabili da 100 a 3.700 sterline. In tutti i casi, l’impegnoeconomico può lievitare qualora si scelga di fare ricorso alle infinite opzioni di personalizzazione. Unsuggerimento arriva dal foro di 2.5 millimetri piazzato sul corpo, dove si può incastonare un bel diamante,conto in banca permettendo.

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14/06/2013

By orafoitaliano

Il prossimo 20 Giugno, presso il Museo Marino Marini di Firenze, sarà inaugurata la mostra “Un certainregard”, nell’ambito della settima edizione di Preziosa, mostra che intende promuove e diffondere lacultura del gioiello contemporaneo. Organizzata da LAO – Le Arti Orafe Jewellery School, Preziosa ospiteràle opere di Karin Seufert, Philip Sajet (nella foto), Suska Mackert, David Bielander, Sophie Hanagarth, SigurtBronger. Integreranno la mostra principale, Preziosa Young,coi lavori di otto artisti emergenti, selezionati da MariaCristina Bergesio, e 12 foto di Eva Sauer, con alcuni dei gioielliesposti indossati in luoghi storici di Firenze. La mostra resteràaperta fino al 20 Luglio.

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F1 2013 Abu Dhabi, collezione gioielli dedicati a YasMarinaScritto da: Rosario Scelsi giovedì 13 giugno 2013

Il circuito di Yas Marina, che il 3 novembre ospiterà il Gran Premio di Abu Dhabi di F1 2013, ha ispirato l’operadell'orafo valenzano Gianfranco Quartaroli, che dedica un'altra collezione di gioielli unica e preziosa al mondo delmotorsport.

Lo fa celebrando una delle piste più affascinanti e moderne del calendario iridato. Questo impianto degliEmirati Arabi Uniti è adiacente allo straordinario parco tematico della Ferrari.

Sorge sulla Yas Island e porta la firma dell’architetto tedesco Hermann Tilke, progettista delle piste piùrecenti del Circus. Si tratta di un complesso faraonico, come solo in Oriente possono nascere nel momentoattuale.

A questo progetto architettonico Quartaroli dedica le sue nuove fatiche creative, dopo quelle offerte allacelebrazione di altri circuiti, come Monza e Montecarlo, solo per citarne un paio.

Il gioielliere degli sportivi ha ideato il bracciale e il ciondolo in oro bianco 750 e diamanti con la forma delcircuito di Yas Marina, un capolavoro dell’alta gioielleria Made in Italy. Queste opere, firmate Circuiti,trovano la loro vetrina ideale in un ambiente emozionante per i cultori del bello e del lusso estremo: ilmondo dorato dei Gran Premi.

La raccolta è completata da un portachiavi e un fermasoldi in oro giallo 750. La collezione di gioielli Circuitiè disponibile sul sito internet www.circuitigioielli.com. Il prezzo del bracciale “Pole Position” Abu Dhabi è di49 mila euro.

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SOGNI D'ARTE13 Giugno 2013

Un nuovo nome si affaccia nel panorama del gioiello con fiori, piume, pizzi e pietre dure. Il colore èla parola d'ordine. Stiamo parlando di Adalgisa De Angelis e dei suoi "Sogni d'Arte". Gioielli chesfruttano la straordinaria leggerezza della resina stampata o della pasta polimaterica per esagerarenei volumi. Seguitela su Facebook!

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13/06/2013

By orafoitaliano

Si terrà a Ginevra, il 18 e il 19 Giugno, il 3° Sustainable Luxury Forum (Forum del Lusso Sostenibile),organizzato da Christopher H. Corday, direttore e fondatore del Forum e amministratore delegato diFuturatinow. La sostenibilità è un argomento di grande importanza, protagonista di temi e convegniinternazionali: se infatti la Resp0nsabilità Sociale d’Impresa era, fino a pochi anni fa, un optional per leaziende del settore luxury, oggi non è più così: la richiesta di trasparenza e di rispetto per l’ambiente arrivadal basso, da parte dei consumatori, sempre più e meglio informati di quanto succede nel mondo, e deidanni che vengono causati dall’estrazione e dalla lavorazione di materie prime, dallo sfruttamento dellavoro minorile, dal finanziamento di guerre e guerriglie. I marchi più blasonati del mondo del lusso (daCartier a De Beers, da Audemars Piguet a Gucci ed LVMH) insieme con alcune organizzazioni no profit e leUniversità di Londra e di Ginevra, si danno appuntamento aGinevra per discutere di come equilibrare le opportunità dibusiness con l’impatto e il cambiamento sociale. Perinformazioni: www.etouches.com

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POMELLATO 67

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Tiffany, un remake d’eccezioneGiovedì 13 Giugno 2013 Scritto da Alda Cannizzo

La celebre maison Tiffany & Co. stupisce ancora una volta con unremake d’eccezione.

È stata di recente presentata la New Atlas Jewellery Collection cheriprende il sensuale magnetismo della linea evolvendosi ereinterpretando l’iconico disegno in chiave moderna.

I classici numeri romani offrono uno stile imperiale da abbinare adun look contemporaneo, casual o elegante, ma pur sempre raffinatoe di classe.

I contorni si adattano facilmente alle linee del corpo femminileimpreziosendolo con l’intramontabile garbo firmato Tiffany & Co.

La collezione prende nome dallo storico orologio Atlas che sormonta e governa l’ingresso della gioielleriadi Tiffany &Co. a New York sin dal 1850.

La serie di gioielli si compone di preziosi monili ove i numeri sono realizzati in oro giallo, bianco 18 carati oin argento, alcuni illuminati in modo sofisticato da piccoli diamanti.

Sono stati creati anelli a fascia, bracciali rigidi o con larghe placche con numeriaccompagnati da catene sottili, lunghe collane impreziosite da grandimedaglioni in argento e splendidi orecchini a cerchio.

La storica collezione, reinventata ad opera d’arte, è disponibile presso leboutique Tiffany & Co. in tutto il mondo.

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Scritto da: Rosario Scelsi mercoledì 12 giugno 2013

Meravigliose vacanze al mare, momenti di gioia spensierata e di ricordi da conservare per sempre, mirabilmenteaccompagnati da una versione estiva di un segnatempo che potrebbe anche diventare un amico fedele per ognistagione.

Il modello è disponibile nelle edizioni bianco perla e azzurro cristallino, che evocano distese di sabbiainfinite e acque scintillanti. Sei diamanti scintillanti incastonati con maestria nel quadrante di madreperlabianca o grigio blu richiamano il bagliore del sole che luccica sul mare al mattino.

A protezione del movimento al quarzo ETA con una durata della batteria di ben 54 mesi, la cassa in acciaioinox reca l’esclusivo fondello Saratoga contraddistinto dall’eterno motivo a sbalzo dei cavallidell’emblematico ippodromo.

Dotati di datario a ore 3, lancette delle ore e dei minuti stile Dauphine placcate rodio e lancetta dei secondia filo placcata rodio, protetti dal vetro zaffiro trattato antiriflesso, i Saratoga Lady White e Lady Blue sonoimpermeabili fino a 30 metri.

Contraddistinto da una lunetta con 32 diamanti splendenti incastonati, ciascun modello è abbinato a uncinturino in alligatore bianco o azzurro pastello perlato, per aggiungere uno spensierato tocco finale aquesto capolavoro di eleganza casual.

SKU 0320214

MovimentoCalibro quarzo ETA 8 3/4” 956.412

FunzioniOre, minuti, secondi, finestrella della data a ore 3

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CassaCassa in acciaio inox31 mm diametroVetro zaffiro trattato antiriflessoCorona in acciaio inoxFondello in acciaio inox con disegno a sbalzo dei cavalli di SaratogaImpermeabile fino a 30 metri32 diamanti (32 x 1,50) Incastonati tra le decorazioniQualità VSPeso complessivo in carati: 0,416

QuadranteMadreperla bianca con 6 diamanti VS 1,10 (peso complessivo in carati = 0,0342) a ore 1 3 5 7 9 11

CinturinoCinturino in alligatore bianco perlaFibbia déployante in acciaio inox con pulsanti

SKU 0320215

MovimentoCalibro quarzo ETA 8 3/4” 956.412

FunzioniOre, minuti, secondi, finestrella della data a ore 3

CassaCassa in acciaio inox31 mmVetro zaffiro trattato antiriflessoCorona in acciaio inoxFondello in acciaio inox con cavalli Saratoga a sbalzoImpermeabile fino a 30 metri32 diamanti (32 x 1,50) Incastonati tra le decorazioniQualità VSPeso complessivo in carati: 0,416

QuadranteMadreperla grigio blu con 6 diamanti VS 1,10 (peso complessivo in carati = 0,0342) a ore 1 3 5 7 9 11

CinturinoCinturino in alligatore azzurro pastello perlatoFibbia déployante in acciaio inox con pulsanti

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ZIEGFELD BY TIFFANY & CO.

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POMELLATO ROUGE PASSION

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IL NUOVO LUSSO: PROFILO DEL CONSUMATORE11 Giugno 2013

Ci troviamo di fronte a un nuovo consumatore eclettico, volubile, incostante, che non segue più unmodello di consumo lineare condizionato da variabili come il reddito o la classe sociale. Al contempo ilprofilo lo delinea come curioso, disincantato, attivo, sofisticato, competente, esigente e selettivo. Secondoquanto riscontrato da Brandforum, l’Osservatorio Culturale sul Branding, il consumatore del nuovo lussonon cerca una marca solo per segnalare la propria ricchezza secondo la logica dello status symbol, mavuole segnalare la sua capacità di apprezzare alcune specifiche caratteristiche del bene. Ricerca infattibrand coerenti con i propri valori e il suo stile personale, non semplicemente perché noti. Più che di statussymbol ora si parla di style symbol.

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Cronaca

13.06.2013

Ondata di furti nei Grigioni: rubarti gioielli per150'000 franchi

Otto furti con scasso sono stati perpetrati la scorsa notte nei Grigioni. I Comuni presi di mira dailadri sono stati St. Moritz, Splügen, Tschierv, Zuoz e Farden. A Poschiavo e a Mesocco sono staterubate due autovetture.

I ladri hanno fatto uso della forza per accedere agli immobili. Sono stati presi di mira un albergo,un’officina meccanica, alcune abitazioni private e una gioielleria. A Tschierv i ladri hanno asportatola cassaforte di un albergo. A Splügen invece, gli autori hanno forzato la cassaforte di un’officinameccanica e si sono impossessati del contenuto. Una Ford Focus di colore nero con targhe ticinesiè stata rubata a Mesocco. Mentre, l’auto sottratta a Poschiavo, è stata abbandonata in zona LaMotta, probabilmente a causa della mancanza di carburante. In tutti questi casi la Poliziacantonale dei grigioni ha aperto un’inchiesta.

Sottratti gioielli per un valore pari a circa CHF 150'000

Il caso più grave è avvenuto a St. Moritz. Dopo aver infranto la porta d’ingresso in vetro di unagioielleria, gli autori hanno asportato orologi e gioielli per un valore approssimativo di CHF150'000. Un vicino, svegliato dal rumore, ha visto tre uomini vestiti di scuro mentre stavanouscendo dalla gioielleria. Il terzetto si è allontanato a passo di corsa, riuscendo a far perdere le suetracce.

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del 12 giugno 2013

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11 giugno, (ANSA) CAGLIARI, 11 GIU Hanno tentato diderubare una gioielleria in centro, sfondando la vetrina, ma acausa del troppo rumore sono stati scoperti dai residenti chehanno chiamato il 113. Gli agenti della Squadra volante dellaQuestura hanno arrestato per tentato furto aggravato MichaelGiudice, di 27, che già si trovava ai domiciliari, il fratello MirkoGiudice, di 20, e Alessio Pireddu, di 31. Durante la notte i treavrebbero cercato di scassinare la vetrina della gioielleria Mattain via Manno a Cagliari.

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PESCARA. Con la complicità di altre persone avrebbe provato a mettere a segno un furto nella gioielleriaTroiano di Montesilvano situata in via Marinelli. Per questo un albanese, Mullaj Mariglen, 30 anni, in Italiasenza fissa dimora, irregolare, domiciliato a Cerignola e già noto alle forze dell'ordine per reati legati alladroga, e' stato arrestato dai carabinieri di Montesilvano con l'accusa di tentato furto aggravato.L'uomo e' stato intercettato e bloccato dai militari dell'Arma successivamente all'assalto al negozio ma glielementi raccolti dagli investigatori fanno ritenere che abbia responsabilità dirette nel tentativo di furto.

I ladri, due o tre in tutto, sono stati scoperti da un vicino mentre erano in azione. Verso le 3 l'uomo hasentito il rumore di un martello, con cui i malviventi stavano cercando di rompere il muro per entrare ingioielleria dopo essersi introdotti in uno sgabuzzino, e ha allertato il 112. Arrivando sul posto i carabinieri,coordinati dal capitano Enzo Marinelli, sono stati notati da un 'palo' che ha messo in fuga il complice, o icomplici, per cui i ladri sono riusciti ad allontanarsi rapidamente e a far perdere le tracce lasciando sulposto tutti gli arnesi da scasso ma ai militari non e' sfuggita una Alfa Romeo 147 nera con targa tedescaparcheggiata vicino al negozio, che era chiusa e senza persone a bordo.

Successivamente, dopo meno di un'ora, la stessa auto è stata intercettata e fermata dai carabinieri. Eracondotta dall'albanese che aveva con se' arnesi da scasso e un nastro adesivo identico a quello trovato ingioielleria ma lo straniero non è stato in grado di giustificare la sua presenza in zona ne' il possesso delmezzo. L'auto risulta intestata a un pregiudicato di Cerignola. La 147, peraltro, era stata notata già un paiodi giorni fa dai cittadini della zona, come se il conducente fosse interessato a qualcosa nella zona. Qualchenotte fa i carabinieri hanno inseguito, sempre a Montesilvano e sempre in via Marinelli, un'auto ritenutasospetta, una Mercedes con targa tedesca. Il conducente, spegnendo i fari, è riuscito a dileguarsi. Leindagini proseguono.

10/06/2013

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Comunichiamo a tutti gli associati che è finalmente possibile aderire

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