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REGIONE LAZIO
Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA E MOBILITA'
Area: AUTORIZZ. PAESAGG. E VAL. AMBIENTALE STRATEGICA
DETERMINAZIONE
N. del Proposta n. 11851 del 27/06/2017
Oggetto:
Proponente:
Estensore LEONE FERDINANDO _____________________________
Responsabile del procedimento LEONE FERDINANDO _____________________________
Responsabile dell' Area AD INTERIM M.L. SALVATORI GR2509 _____________________________
Direttore Regionale MANETTI MANUELA _____________________________
_____________________________
Protocollo Invio _____________________________
Firma di Concerto _____________________________
Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) - art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e ss. mm. ii. - relativaalla Piano delle aree logistico – produttive denominato "PLP Guidonia" nel Comune di Guidonia Montecelio (RM) RINVIO AVAS
Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI Pagina 1 / 19 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI
G10399 24/07/2017
OGGETTO: Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) - art. 12 del
D.Lgs. 152/2006 e ss. mm. ii. - relativa alla Piano delle aree logistico – produttive
denominato “PLP Guidonia” nel Comune di Guidonia Montecelio (RM)
RINVIO A VAS
Autorità Procedente: COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO (RM)
IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA E
MOBILITA’
Su proposta del Dirigente dell’Area Autorizzazioni Paesaggistiche e Valutazione Ambientale
Strategica;
VISTA la Legge regionale n. 6 del 18 febbraio 2002, concernente la disciplina del sistema
organizzativo della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio, nonché le disposizioni riguardanti
la dirigenza ed il personale regionale;
VISTO il Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale n.
1/2002 e s.m.i.;
VISTA la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. “Norme in materia di procedimento amministrativo
e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 “Norme in materia ambientale” e s.m.i.;
VISTA la legge regionale 16 dicembre 2011 n. 16 “Norme in materia ambientale e fonti
rinnovabili”;
VISTA la Legge regionale 13 agosto 2011 n. 12 “Disposizioni collegate alla legge di assestamento
del bilancio 2011-2013”;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n.148 del 12 giugno 2013, con la quale è stato
adottato il Regolamento Regionale n. 11 del 26 giugno 2013 recante la modifica all’art. 20 del
Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 nonché all’Allegato B del medesimo Regolamento
Regionale, che, a seguito di dette modifiche, trasferisce la competenza in materia di valutazione
ambientale strategica alla “Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti”;
VISTA la determinazione n A05888 del 17 luglio 2013, concernente: “Soppressione, istituzione,
modifica e conferma delle “Aree” e degli “Uffici” della Direzione Regionale “Territorio,
Urbanistica, Mobilità e Rifiuti” che prevede l’istituzione dell’Area denominata “Area
Autorizzazioni Paesaggistiche e Valutazione Ambientale Strategica”;
VISTA la Delibera di Giunta Regionale n. 112 del 29 maggio 2013 con la quale è stato attribuito
all’Arch. Manuela Manetti l’incarico di Direttore della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica,
Mobilità e Rifiuti;
VISTO l’Atto di Organizzazione G00287 dell’11 ottobre 2013 con il quale è stato conferito
l’incarico di dirigente dell’Area Autorizzazioni Paesaggistiche e Valutazione Ambientale Strategica
all’Arch. Maria Luisa Salvatori;
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VISTA la deliberazione di Giunta regionale del 31/03/2016, n. 145, recante “Modifica del
regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 nonché del relativo allegato B” con la quale si è
provveduto tra l’altro a:
- modificare la denominazione della sopra indicata Direzione in Direzione regionale
Territorio, urbanistica e mobilità;
- procedere alla novazione del contratto individuale di lavoro già in essere relativo all’incarico
di Direttore conferito con deliberazione di Giunta regionale del 29/05/2013, n.112;
VISTA la nota prot. n. 42862 del 09/05/2016, acquisita al prot. n. 246204 del 11/05/2016 del
Comune di Latina in qualità di Autorità Procedente concernente istanza di Verifica di
Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS) - art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e ss.
mm. ii. – relativa al Piano delle aree logistico – produttive denominato “PLP Guidonia” nel
Comune di Guidonia Montecelio (RM);
CONSIDERATO che la competente “Area Autorizzazioni Paesaggistiche e Valutazione
Ambientale Strategica” ha redatto la relazione istruttoria relativa alla variante indicata in oggetto, da
considerarsi parte integrante della presente determinazione;
RITENUTO di dover procedere all’espressione del provvedimento di verifica di VAS,
assoggettando il Piano alla valutazione di cui agli artt. da 13 a 18 del D.lgs. 152/2006, sulla base
dell’istruttoria tecnica sopracitata;
DETERMINA
di esprimere, ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. 152/2006, provvedimento di assoggettabilità a VAS in
relazione al Piano delle aree logistico – produttive denominato “PLP Guidonia” nel Comune di
Guidonia Montecelio (RM), proposta dal Comune di Guidonia Montecelio in qualità di Autorità
Procedente secondo le risultanze di cui alla relazione istruttoria formulata dall’Area Autorizzazioni
Paesaggistiche e Valutazione Ambientale Strategica, da considerarsi parte integrante della presente
determinazione.
Il presente provvedimento sarà inoltrato all’Autorità Procedente.
Il presente provvedimento è emanato in conformità alla parte II° del D.lgs. 152/2006 e s.m.i. e non
sostituisce nessun altro parere o autorizzazione richiesti dalle vigenti norme.
Del presente verrà dato sintetico avviso sul BURL della Regione Lazio con pubblicazione integrale,
unitamente alla relazione istruttoria, sul sito web www. Regione.Lazio.it
Avverso il presente provvedimento è esperibile ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale
Amministrativo Regionale del Lazio nel termine di 60 giorni dal ricevimento (ex artt. 29, 41 e 119
D.Lgs. n° 104/2010), ovvero, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni
(ex art. 8 e ss. D.P.R. n° 1199/1971).
Il Direttore
Arch. Manuela Manetti
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DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA’
AREA AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE E VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
VIA GIORGIONE, 129 TEL. +39.06.5168.5807
DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA’ E RIFIUTI 00147 ROMA FAX +39.06.5168.5879
AREA AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE E VALUTAZIONE AMBIENTALE E STRATEGICA www.regione.lazio.it
V I A D E L G I O RGI O N E , 1 29 TE L +3 9 . 06 . 51 68 58 07 W W W. R EG I O N E . LA Z I O . I T
00 14 7 RO MA FA X +3 9 . 0 6 . 5 16 8 5 87 9
OGGETTO: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
ex Art. 12 del D. Lgs 152/2006 e ss. mm. ii. relativa al Piano delle aree logistico –
produttive denominato “PLP Guidonia” nel Comune di Guidonia Montecelio
(RM)
COMUNE DI GUIDONIA MONTECELIO (RM)
RELAZIONE ISTRUTTORIA
PREMESSO che:
- Il Piano delle aree logistico – produttive denominato “PLP Guidonia”, di cui in oggetto (di
seguito “Piano”) deve essere sottoposta a verifica di assoggettabilità a VAS, in quanto
ricompresa tra le tipologie di Piano previste dall’art. 6, comma 3 bis, del D.Lgs. n. 152/2006
e ss.mm.ii. (di seguito “Decreto”);
- con nota prot. n. 42862 del 09/05/2016, acquisita al prot. n. 246204 del 11/05/2016, il
Comune di Guidonia Montecelio (RM), in qualità di Autorità Procedente ha trasmesso alla
scrivente struttura il Rapporto Preliminare e lo schema di Piano, per l’espletamento della
relativa procedura di Verifica di Assoggettabilità a VAS;
- la trasmissione del Rapporto Preliminare (di seguito R.P.), ha determinato l’avvio della
procedura di Verifica di Assoggettabilità a VAS, di cui all’art.12 del Decreto;
DATO ATTO che sono stati individuati i seguenti soggetti competenti in materia ambientale,
comunicati formalmente all’Autorità Procedente con nota prot. n.298904 del 07/06/2016, chiedendo
all’Autorità Procedente la trasmissione del Rapporto Preliminare ai seguenti Soggetti Competenti in
materia Ambientale (SCA):
Regione Lazio - Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali
- Ufficio: Gestione, Coordinamento e Semplificazione in materia di Lavori Pubblici, VAS
e nulla osta ambientali;
Regione Lazio - Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo
- Area Difesa del Suolo e Bonifiche;
Regione Lazio - Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti
- Area Urbanistica e Copianificazione Comunale (Province di Frosinone e Latina)
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
- Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per
il Lazio;
- Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell'Etruria meridionale;
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- Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti
e Viterbo;
Città Metropolitana di Roma Capitale;
Autorità di Bacino del Fiume Tevere;
Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Lazio – ARPA LAZIO;
ASL Roma 5 (ex RM G);
Ente d’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 – Lazio Centrale – Roma;
ACEA ATO 2 S.p.A.;
TERNA S.p.A. - RETE ELETTRICA NAZIONALE.
con la medesima nota venivano richiesti approfondimenti/integrazioni al Rapporto Preliminare
consegnato in merito ai seguenti aspetti:
1. dalle cartografie consegnate sono visibili nell'area, nella parte est paralleli al fosso
Albuccione, n.2 elettrodotti aerei di alta e/o media tensione che attraversano tutta l'area,
nonché altre due linee nella parte sud-est (che risultano poi interrate in prossimità del
C.A.R.). Si chiede di integrare il rapporto preliminare con l'analisi di tale aspetti, con
riguardo in particolare alla protezione dai campi elettromagnetici (Legge n.36/2001, art. 4
del DPCM 08/07/2003 e D.M. 29/05/2008) ed alle eventuali fasce di rispetto da contemplare
nel piano, evidenziando come il piano abbia tenuto conto di tale aspetto;
2. relativamente all'inquadramento settoriale del piano, al fine di descrivere come il Piano
stesso si pone rispetto agli indirizzi di sviluppo dell'ambito interessato, per verificare le
interferenze e valutare le interrelazioni, le eventuali ricadute e gli impatti cumulativi sul
contesto circostante, il R.P. dovrà fornire un quadro complessivo (anche con l'ausilio di
stralci cartografici e foto aeree) degli aspetti relazionali tra il Piano in esame e gli altri Piani
o Programmi Comunali e sovracomunali, già approvati o in fase di elaborazione, sia relativi
al sistema insediativo che al sistema della mobilità e dei servizi.
PRESO ATTO che:
- con nota prot. n. 60312/Urb del 28/06/2016, acquisita al prot. n. 364171 del 11/07/2016,
l’Autorità Procedente ha trasmesso alla scrivente e agli SCA individuati il Rapporto
Ambientale integrato all’Autorità Competente e ai Soggetti Competenti in materia
Ambientale (SCA), senza fornire successivamente attestazione della consegna dello
stesso Rapporto Preliminare;
Da parte dei suddetti soggetti competenti in materia ambientale sono pervenuti, nell’ambito del
procedimento ai sensi dell’articolo 12, comma 2, del suddetto Decreto, i seguenti pareri:
- Nota prot. n. 54403 del 18/07/2016, acquisita al prot. n. 378471 del 19/07/2016 di
ARPA Lazio;
- Nota prot. n. 2959 del 19/07/2016, acquisita al prot. n. 384322 del 21/07/2016
dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere;
- Nota prot. n. 3456 del 19/08/2016, acquisita al prot. n. 440647 del 31/08/2016 del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per
l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale;
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- Nota prot. n. 227-16 del 05/08/2016, acquisita al prot. n. 440626 del 31/08/2016
dell’ATO2 Lazio Centrale Roma;
- Nota prot. n. 115452 del 02/09/2016, acquisita al prot. n. 444202 del 02/09/2016 della
Città Metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento VI “Pianificazione Territoriale
Generale”;
- Nota prot. n. 5652 del 20/09/2016 del del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia
di Viterno e l’Etruria Meridionale, che allega per quanto di competenza riguardo
all’aspetto archeologico, la nota prot. n.9024 del 23/05/2016 della Soprintendenza
Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale.
Alla data di redazione del presente provvedimento, da parte dei seguenti soggetti in materia
ambientale coinvolti, non sono pervenuti i pareri di competenza, ai sensi dell’art. 12, comma 2 del
D.Lgs. 152/2006:
Regione Lazio - Direzione Regionale Ambiente e Sistemi Naturali
- Ufficio: Gestione, Coordinamento e Semplificazione in materia di Lavori Pubblici, VAS
e nulla osta ambientali;
Regione Lazio - Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo
- Area Difesa del Suolo e Bonifiche;
Regione Lazio - Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti
- Area Urbanistica e Copianificazione Comunale (Province di Frosinone e Latina)
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
- Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per
il Lazio;
ASL Roma 5 (ex RM G);
ACEA ATO 2 S.p.A.;
TERNA S.p.A. - RETE ELETTRICA NAZIONALE.
CONSIDERATO che:
- con nota prot. n.47664 del 31/01/2017 l’Autorità Competente ai sensi dell’art.12 comma
2 del Decreto ha richiesto:
o Attestazione dell’avvenuta trasmissione del R.P. (copia raccomandate e/o
ricevute di consegna email/PEC) agli SCA da parte di Codesta Autorità
Procedente, già richiesta nelle precedenti comunicazioni;
o Riscontro dell'elenco dei pareri dei Soggetti Competenti in materia Ambientale
acquisiti ai sensi dell’art.12, comma 2, del D.Lgs. n.152/2006 dall’Autorità
Procedente e contestuale trasmissione di eventuali pareri in possesso della
stessa e non presenti agli atti della scrivente, come su elencati e come già
richiesto nelle precedenti note;
o Ulteriori considerazioni, ai sensi dell'art.12, comma 4, del D. Lgs. n.152/2006,
utili alla conclusione dell'istruttoria anche sulla base dei pareri pervenuti.
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- con nota prot. n. 24665 del 14/03/2017, acquisita al prot. n. 136268 del 15/03/2017, ha
ritrasmesso la medesima documentazione integrativa già trasmessa con nota prot. n.
60312/Urb del 28/06/2016, non fornendo l’attestazione di ricezione della stessa, né
riscontro dei pareri pervenuti come su elencati, né ulteriori considerazioni in merito a tali
pareri utili alla conclusione dell’istruttoria;
CONSIDERATO che il Piano delle aree Logistico Produttive (P.L.P.) riguarda la creazione di un
nuovo polo logistico-produttivo su un'area posta a sud ovest del territorio comunale, ponendosi
come completamento del tessuto industriale contermine esistente nel quadrante urbano di
riferimento. Il P.L.P. interessa una superficie di ca. 54 ha. e si pone in Variante allo strumento
urbanistico generale, P.R.G. del Comune di Guidonia Montecelio, approvato dalla Regione Lazio
con delibera di Giunta n° 430 del 10 febbraio 1976;
CONSIDERATO che nel R.P. è riportato che l’area interessata dal Piano, rispetto al sistema della
pianificazione sovraordinata, è inquadrata come si riporta di seguito:
Il P.R.G. vigente del Comune di Guidonia Montecelio è stato approvato con D.G.R.L. n. 430
del 10 febbraio 1976. L’area del Piano in esame è classificata zona agricola E.
Piano Territoriale Paesistico (PTP), Ambito n.7 “Monterotondo Tivoli”
Dall’analisi dell’elaborato E3 di PTP, l’area di PIANO risulta ricadere in Zona C/3 “Zone in
cui è ammessa la trasformazione dei luoghi nei limiti consentiti dagli strumenti urbanistici
(art. 28) e presenta alcune Zone A/6 (zone di rispetto delle preesistenze archeologiche e
monumentali (art. 22);
Tavola “A” - Sistemi ed Ambiti del Paesaggio:
l’area dell’intervento è indicata nella maggior parte dell’area interna al perimetro, come
Paesaggio degli insediamenti in evoluzione, e in due fasce (Fosso di Albuccione e Fosso
delle Tavernucole) come Paesaggio Naturale di continuità;
Tavola “B” - Beni Paesaggistici:
Nella tavola B “Sistemi ed ambiti del paesaggio”, vengono individuati i seguenti beni
paesaggistici tipizzati (beni puntuali e lineari archeologici con fascia di rispetto art. 134, co.
1 lett. b e art. 142 co.1 D.Lgvo 42/2004 e art. 13 co.3 lett. a L.R. n.24/98):
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Tavola “C” - Beni del Patrimonio naturale e culturale (di carattere descrittivo e non
prescrittivo):
La Tavola C restituisce parte delle prescrizioni della Tavola B, relativa al bene di Santa
Sinforosa, che qui viene riconosciuto all’interno del Sistema dell’insediamento storico,
come beni del patrimonio monumentale, storico e architettonico, con fascia di rispetto di 100
metri. Tutta l’area ricade nell’ambito prioritario per i progetti di conservazione, recupero,
riqualificazione, gestione e valorizzazione del paesaggio regionale (art. 153 D.Lgs.
42/2004), con riferimento ai Parchi archeologici e culturali (art. 31ter L.R. 24/98);
Si riportano nelle seguenti tabelle i dati caratteristici del PIANO con riferimento alle previsioni del
P.R.G. vigente:
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VERIFICATO che il Rapporto Preliminare e allegati ha evidenziato le seguenti caratteristiche:
- Il PLP in variante urbanistica al Piano Regolatore Generale è già stata oggetto di valutazione
da parte dell'amministrazione comunale con la manifestazione di volontà espressa in due
delibere comunali, con riferimento al cambio di destinazione d'uso dei suoli da zona E
(agricola) a zona D (industriale). Le due delibere, oggetto d’interesse, sono la Delibera di
Giunta Comunale n. 161 del 11.12.2014 che promuoveva: “un protocollo di intesa relativo
alla pianificazione concertata dell'area PSM3.B del vigente P.T.P.G., comportante
variazione urbanistica, al sensi dell'art. 4, comma 4, della l.r. n. 36/1987” e la D.G.C. n. 54
del 25.06.2015, relativa alla proposta di un “Progetto di un nuovo Insediamento Produttivo
denominato NEG Nuovo Ecopolo Guidonia”. La seconda era funzionale alla partecipazione
del bando indetto dall’Area metropolitana di Roma, finalizzato a supportare i comuni nel
settore dello sviluppo economico sostenibile;
- Il Piano si propone di ricucire e rendere omogeneo il tessuto della zona sud di Guidonia.
Questo andrà a collegare le diverse aree che compongono il territorio circostante al
perimetro del Piano, dando priorità a una politica di industrie e servizi integrati. La
realizzazione dell'area logisticoproduttiva in prossimità di comparti industriali già esistenti,
quali i Piani degli Insediamenti Produttivi "Tavernelle-Martellona" e "Tavernelle - interventi
1 e 2" ed il Piano di Lottizzazione di iniziativa privata "ED.IN." nonché il Centro
Agroalimentare Roma (C.A.R.), andrebbe a completare ed integrare un'area già dalla forte
vocazione industriale;
- la situazione urbana della zona oggetto di studio, sottolinea pesantemente che la
destinazione agricola per quell’area non sia più consona. Al suo intorno troviamo sia il
CAR, sia gli edifici/capannoni dei PIP. Le zone industriali limitrofe sono riconosciute con
destinazione D2 e la presenza della Via Tiburtina è confine sia visivo che fisico-morfologico
dell’area oggetto di Piano; la sede viaria si trova, ad una quota altimetrica di poco maggiore
rispetto alla zona di intervento. Attualmente l'area di intervento è priva di opere di
urbanizzazione primaria, quali strade a servizio al futuro nuovo insediamento. Gli
insediamenti rurali presenti, dei quali molti abbandonati, trovano accesso diretto sulla SS5
Tiburtina Valeria tramite ingressi indipendenti. Non esistono collettori fognari per le acque
luride e per le acque meteoriche né rete idrica di adduzione per l'erogazione di acqua
potabile. La pubblica illuminazione e la rete del gas combustibile è inesistente (anche lungo
la SS5 Tiburtina Valeria) e non sono presenti aree a verde pubblico attrezzato e parcheggi;
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- il nuovo insediamento ha l'ambizione da un lato di rilanciare il tessuto economico-
industriale locale con una concezione più moderna di filiera e con standard produttivi
all'avanguardia, dall'altro, di perseguire in modo deciso obiettivi di eco-sostenibilità legati a
criteri alternativi di produzione e sfruttamento delle risorse energetiche, di realizzazione dei
manufatti seguendo i principi di bioedilizia legati al risparmio energetico e al riciclo
virtuoso delle materie, nonché a tutte quelle opere e quegli accorgimenti volti alla
mitigazione ambientale dovuta alla trasformazione del suolo;
- sull’area sono presenti vincoli archeologici puntuali e diffusi. Le presenti emergenze
archeologiche sono riconducibili a un sepolcreto e a una serie di ville risalenti al periodo
romano, mentre il bene riconosciuto con la sigla tp 058_1901, è il famoso Complesso
Paleocristiano di Santa Sinforosa, emergenza storico-architettonica più eminente e ad oggi
rilevabile. La chiesa dedicata alla Santa martire di Tivoli, Sinforosa, risalente al V secolo
dopo Cristo, fu edificata al km 17,400 della via Tiburtina Valeria, a circa 50 metri
dall'antico asse viario, pressoché coincidente con quello attuale, è oggi costituita dai resti
dell'abside e del presbiterio costituenti il corpo della basilica maior, le cui mura appaiono
conservate fino all'altezza delle volte. Le emergenze archeologiche di cui sopra saranno
oggetto di attenzione durante l'esecuzione delle opere ed eventualmente recupero e
valorizzazione secondo quanto disposto dalla competente Soprintendenza, a carico dei
soggetti privati che interverranno nell'attuazione del P.L.P. Guidonia. ;
- dal punto di vista geologico-vegetazionale è stato elaborato lo studio di microzonazione
sismica di Livello 1 e sono state effettuate analisi geognostiche, geotecniche e geofisiche.
Dalle analisi svolte è stato redatto un elaborato di sintesi della carta della pericolosità e
vulnerabilità sulle previsioni di Piano, introducendo due classi di pericolosità e vulnerabilità
ed evidenziando le aree in cui è necessario effettuare lo studio di risposta sismica licale e
quelle ove non è necessario, nonché le aree a pericolosità e vulnerabilità idraulica (due fasce
a cavallo del Fosso Albuccione e del Fosso di S. Sinforosa) dove si ritiene che debba essere
inibita l’edificazione per consentire il regolare deflusso delle acque;
- Nel RP viene effettuata un analisi tra gli obiettivi del piano e le azioni, riassunte dalle
seguenti tabelle:
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- Nel RP viene effettuata una analisi di coerenza esterna con la Pianificazione sovraordinata e
un analisi di coerenza interna tra le azioni di piano non rilevando elementi di criticità e/o
effetti negativi;
- Nell’integrazione al RP, in risposta alla richiesta integrazioni di cui alla nota prot. n.298904
del 07/06/2016, viene riportato quanto di seguito:
o per quanto riguarda il punto 1 viene allegato l’accordo stipulato tra Acea s.p.a. e Nuo
Guidonia srl in merito all’impegno di costituire le servitù per gli elettrodotti esistenti.
Le fasce di rispetto sono: la prima per l’elettrodotto con voltaggio 220 kv di metri
75, la seconda per quello di 150 kv, che ha una fascia di 40 metri. Le fasce di rispetto
riportate sono state concordate con i responsabili dell’Acea, e che le stesse sono state
rispettate anche in sede di progettazione per la zonizzazione del Piano presentato;
o In merito al punto 2 e all’inquadramento settoriale del Piano oggetto di studio viene
riportata un’immagine schematica della Pianificazione attuativa/Sistema insediativo,
e un’altra di inquadramento territoriale su foto aerea in cui viene riportato come la
nuova proposta di Piano riguarda la realizzazione di un nuovo insediamento
logistico- produttivo che comunicherà con le zone limitrofe e sarà un nuovo polo
strategico. Per quanto riguarda la Pianificazione sovraordinata viene preso a
riferimento il PTPG e riportata la tavola TP2 ove l’area di Piano ricade all’interno
del “PSM3. Parco intercomunale (Roma/Guidonia) di funzioni strategiche
metropolitane – direttrice Tiburtina”, le cui funzioni, attività e azioni riportate nel
PTPG sono state studiate, seguite e riportate il più possibile nell’elaborazione del
Piano oggetto della richiesta.
TENUTO CONTO che i pareri espressi dai Soggetti Competenti in materia Ambientale, che sono
pervenuti alla data di redazione del presente provvedimento hanno evidenziato quanto si riporta di
seguito:
- ARPALAZIO – Agenzia Regionale Protezione Ambientale Del Lazio L’Agenzia nella nota prot. n.54403 del 18/07/2016 riassume i contenuti del Piano ed evidenzia in
generale che la significatività degli impatti ambientali su alcune componenti, quali ad esempio le
risorse idriche e l’atmosfera, non può essere efficacemente valutata poiché l’analisi è stata limitata
alle sole aree oggetto dell’intervento proposto. Si evidenzia inoltre che sono numerose le istruttorie
inerenti alla VAS che coinvolgono il comune di Guidonia Montecelio. Il PRG del comune è del
1976 e, nel corso degli anni, ha subito numerose varianti urbanistiche. La valutazione della
sostenibilità dei singoli interventi all’interno di quadro generale le cui previsioni sono state
effettuate 38 anni fa, risulta quindi difficoltosa. L’area è interessata da altri sei piani la cui
procedura attuativa è già stata approvata (cfr. pag. 164 del RP e documento integrativo). Alla luce
delle proprie competenze l’Agenzia esprime dunque il seguente parere:
1. RIFIUTI: l’incremento complessivo di utenti insiste in un Comune nel quale la percentuale
di raccolta differenziata (58,49% — dato 2013 ISPRA …) è inferiore agli obiettivi
normativi, ma non distante dal limite e con un significativo trend di crescita (24%, nel 2011,
45% nel 2012). Si ritiene, alla luce del contesto territoriale, del carico antropico previsto,
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della principale tipologia di rifiuti che saranno prodotti dalle attività previste, che l’impatto
generato dall’aumento della produzione di rifiuti urbani non sia significativo.
2. ARIA: in riferimento alla matrice aria si evidenzia che gli interventi previsti dal programma
prevedono elementi permanenti che possono incidere negativamente; il comune di Guidonia
è classificato nel Piano di risanamento della qualità dell’aria, approvato con Delibera del
Consiglio Regionale n.66 del 10 dicembre 2009, in zona B (“dove è accertata, sia con
misure dirette o per risultato di un modello di simulazione, l’effettivo superamento o
l’elevato rischio di superamento, del limite da parte di almeno un inquinante”). Al fine di
fornire ulteriori elementi di valutazione vengono riportati i dati di monitoraggio registrati nel
2010-2016. Il RP non contiene elementi quantitativi utili a stimare la significatività
dell’impatto, si ritiene che l‘impatto ambientale sulla qualità dell’aria generato dal
programma (aumento del traffico veicolare e di mezzi pesanti) potrebbe contribuire a
generare una criticità alla luce del complesso degli interventi pianificati nel comune di
Guidonia Montecelio e andrebbe valutato alla luce dell’attuale grado di saturazione delle
infrastrutture esistenti. La realizzazione delle infrastrutture previste nell’area (cfr. RP
par.8.l) mitigherebbe certamente l’impatto generato dall’intervento. Il RP non fornisce
informazioni in merito allo stato di avanzamento dei progetti.
3. RISORSE IDRICHE: si evidenzia che, in base al Piano regionale di tutela delle acque,
approvato con Delibera del Consiglio Regionale n.42 del 2007, l’area oggetto del
programma ricade all’interno di un bacino con classe di qualità 4 (“scadente”). Gli
scarichi idrici dovranno essere collettati presso la pubblica fognatura ed efficacemente
trattati presso il depuratore che dovrà avere una potenzialità residua sufficiente
all’incremento dei reflui da trattare anche alla luce di eventuali ulteriori aumenti del carico
insediativo previsti da altri piani. Per quanto riguarda gli aspetti quantitativi relativi alla
risorsa idrica andrà verificata preventivamente la possibilità dell’acquedotto di servire le
nuove utenze previste.
4. SUOLO: il suolo è una risorsa di fatto non rinnovabile che è sottoposta a vari processi di
degrado e a diverse tipologie di minacce tra le quali l’impermeabilizzazione, la
compattazione, la perdita di biodiversità, la contaminazione, la diminuzione di materia
organica. Nell’ambito del settimo programma di azione ambientale (“Vivere bene entro il
limiti del pianeta”, Parlamento europeo e consiglio 2013) viene ribadito il traguardo di un
incremento dell’occupazione netta di terreno pari a zero da raggiungere in Europa entro il
2050 e richiesto che entro il 2020 le politiche dell’Unione tengano conto dei loro impatti
diretti e indiretti sull’uso del territorio. Il comune di Guidonia (dato 2012) ha una
percentuale di suolo consumato sulla superficie amministrata pari al 19.l% (fonte:
ISPRA…). Il Piano interessa un’area di dimensioni non trascurabili attualmente con
destinazione agricola. Si ritiene che l’impatto inerente al consumo di suolo sia significativo.
- AUTORITÀ DEI BACINO DEL FIUME TEVERE
La struttura, nella nota prot. n.2959 del 19/07/2016, nell’ambito della procedura di verifica di
assoggettabilità a VAS, richiamata la pianificazione di bacino/distretto significativa per l’area rileva
preliminarmente che è stata valutata la coerenza del piano proposto rispetto alla pianificazione di
bacino/distretto sopra elencata e, pur essendo presenti problematiche specifiche rispetto al reticolo
idraulico minore ed alla pianificazione di bacino/distretto, si prende atto del contesto di
riferimento e della tipologia dell'intervento proposto e si rimette la valutazione sull'assoggettabilità
a VAS all'Autorità Competente con le seguenti segnalazioni e osservazioni:
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poiché l’intervento ricade parzialmente in “Area critica”, il rilascio delle autorizzazioni
alla ricerca e delle concessioni di acque sotterranee è sospeso nelle more della adozione di
specifici provvedimenti di revisione del regime delle concessioni ai sensi dell’art. 95 comma
5 del D.lgs 3 aprile 2006 n. 152;
è opportuno che il Fosso Albuccione rimanga all'esterno dei lotti privati al fine di
garantirne la piena e libera accessibilità per le esigenze di ordinaria manutenzione e
pertanto si ritiene utile la valutazione di una diversa disposizione planimetrica dei lotti e
della strada di progetto parallela al Fosso da parte dell'Autorità Precedente;
nel rispetto dei principi della pianificazione di bacino/distretto, al fine di garantire un
elevato livello di protezione dell'ambiente e contribuire alle condizioni per uno sviluppo
sostenibile si ritiene opportuno che l'Autorità Procedente valuti la possibilità che il piano
preveda, nella parte normativa, l'obbligo di ricorrere a soluzioni progettuali e tecniche che
consentano di ridurre le superfici impermeabili e/o di aumentare le superfici di scambio tra
suolo e sottosuolo nel rispetto del principio dell'invarianza idraulica.
(…)
- ENTE D'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N. 2 - LAZIO CENTRALE
L’Ufficio nella nota prot. n. 227-16 del 05/08/2016, nell’ambito della procedura di verifica di
assoggettabilità a VAS, …segnala la necessità che il Gestore del S.I.I. ACEA ATO2 S.p.A. esprima
un parere sulla disponibilità idrica e la capacità depurativa nelle zone interessate dal progetto in
esame. ACEA ATO2 non allaccerà alla rete idrica le nuove costruzioni previste se non ci sarà
disponibilità idrica o se queste non saranno o non potranno essere allacciate ad un sistema
depurativo regolarmente funzionante.
… Con riferimento all’art.146 comma 1 lett. g) del D.Lgs.152/2006, e dell’art. 25 comma 3 delle
Norme di Attuazione del Piano Regionale di Tutela delle Acque (PTAR), approvato con D.G.R.
42/2007, qualora non sia già disposto da regolamenti dell’Ente competente e/o previsto dal
Programma in oggetto, si rappresenta, di fatto, che è necessario prevedere la separazione delle
acque bianche dalle acque nere, al fine di evitare ripercussioni negative sull’ambiente…
- CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE – Dipartimento VI “Pianificazione
territoriale generale”, Servizio 1 “Pianificazione territoriale e della mobilità, generale e
di settore. Urbanistica e attuazione del PTMG”
L’Ente nella nota prot. n.115452 del 02/09/2016, nell’ambito delle proprie competenze, riassunte le
caratteristiche del piano, evidenzia …riguardo alla valutazione condotta sull’intervento in
relazione al P.T.P.G., con riferimento al Sistema Insediativo funzionale, si osserva che l‘area
interessata dall’intervento è inclusa nell’ambito del parco intercomunale (Roma/Guidonia) di
Funzioni strategiche metropolitane — direttrice Tiburtina (PSM3), di cui all’art. 65 delle N.A. del
PTPG. I PSM sono costituiti da aree attrezzate unitarie o policentriche (esistenti da ampliare o di
nuovo Impianto) dotate di servizi organizzati e di dotazioni urbanistiche ed ambientali di elevato
livello, in condizioni di accessibilità diretta alle infrastrutture nazionali ed alle reti metropolitane,
localizzate in prossimità ed in appoggio dei centri di sistema e sub-sistema della provincia ed in
rapporto con le centralità del nuovo PRG di Roma, che accolgono, con logica di filiera o di
compatibilità, funzioni che per il loro livello di specializzazione sono considerate strategiche per lo
sviluppo provinciale.
Per il PSM3 l’Ente provinciale richiama le prescrizioni e le indicazioni riportate negli artt. 65, 66,
29 e 60 delle NTA del PTPG e rileva che le previsioni del Piano attuativo in variante proposto,
aventi natura sostanzialmente produttiva, si discostano dalle prescrizioni e direttive indicate per il
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PSM3 dall’art. 66 delle N.A. del PTPG. finalizzate alla “realizzazione lungo la direttrice Tiburtina
di un sistema di funzioni strategiche differenziate, con aree di riserva per ulteriori ampliamenti,
interconnesse alla rete stradale e del ferro di livello metropolitano e interregionale, nonché la
realizzazione di un Parco Ecologico che funga da efficace interconnessione al parco fluviale
dell’Aniene”, secondo un modello organizzativo spaziale “(omissis.....) con filiere di funzioni
distinte e specializzate per la Ricerca e Sviluppo e per il settore agroalimentare”.
Si sottolinea, inoltre, la necessità che sia precisamente definito l’ambito complessivo del PSM3, che
dovrà risultare dagli accordi di cui all’art. 65 c. 6 delle N.A. del PTPG e dalle valutazioni basate
su un adeguato apparto analitico del quadro esigenziale produttivo.
Pertanto, nel ribadire che il Piano attuativo in variante proposto debba ricondursi ai contenuti e
alla corretta procedura di attuazione dei PSM prescritta dall’Art. 66 delle N.A. del PTPG, ferma
restando la competenza dell’Ente regionale in ordine alla valutazione ex art.12 del D.Lgs 152/06,
si rilevano gli ulteriori seguenti elementi di approfondimento da specificare in un eventuale
Rapporto Ambientale e, comunque, da garantire in fase di eventuale prosieguo dell’iter
urbanistico:
- una dettagliata analisi di natura tecnico-economica che supporti le motivazioni, anche con
riferimento alla prescrizione di cui all’art. 57 c. 7 (…) ed il dimensionamento della variante
proposta, chiarendone con maggiore precisione la natura produttiva e la compatibilità sia
con le funzioni sia con le procedure che il PTPG, all’Art. 66 delle NA, prevede per il PSM3,
tenendo conto anche del coinvolgimento dell’Amministrazione Comunale di Roma,
considerata la natura intercomunale del PSM stesso;
- l’inquadramento del Piano proposto nell’ambito complessivo del PSM3, in modo da
delineare con precisione il perimetro ed i contenuti, da considerare in previsione della
redazione del “Programma di Fattibilità” e del “Masterplan” di cui agli Articoli 65 e 66
delle N.A. del PTPG e tenendo conto delle valutazioni di ordine generale che dovrebbero
essere più correttamente condotte nell’ambito della nuova pianificazione generale;
- un’analisi delle connessioni ed interazioni tra il sistema della viabilità del Piano proposto e
quello degli insediamenti produttivi esistenti;
- analisi di possibili soluzioni idonee a garantire la costruzione del Parco Ecologico previsto
dal PTPG e le sue connessioni ambientali con il Parco Fluviale dell’Aniene e l’area di
Territorio Agricolo Tutelato sul versante nord.
(…)
- MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO – Soprintendenza
Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di
Viterbo e l’Etruria Meridionale
La Struttura con nota prot. n. 3456 del 19/08/2016 ha trasmesso la nota prot. n. 17230 del
28/06/2016 della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Roma, Frosinone,
Latina, Rieti e Viterbo nella quale si specifica per il Piano in argomento quanto segue:
A seguito della comunicazione dell’avvio del procedimento inviata ai soggetti interessati con nota
ns. prot. n. 6610 del 11/03/2016, relativo al provvedimento di tutela paesaggistica, proposto da
questo Ufficio, denominato “Proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area
denominata tenute storiche di Tor Mastorta, di Pilo Rotto, dell'Inviolata, di Tor dei Sordi, di
Castell'Arcione e di alcune località limitrofe”, tutta la porzione di territorio ricompresa nel
perimetro così individuato è sottoposto alle normative paesaggistiche da esso indicate.
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Si è verificato che parte dell'area perimetrata ai fini della presente variante urbanistica ricade
nell'area individuata dal provvedimento di tutela, e precisamente, si fa riferimento alla porzione del
perimetro corrispondente alla zona prossima al tracciato della SS n. 5 Via Nazionale Tiburtina, nel
tratto corrispondente all'attuale vincolo archeologico-paesaggistico identificato dal P.T.P.R.
adottato con la sigla "tl_0329", su cui insiste anche il complesso monumentale della Chiesa di
Santa Sinforosa, già sottoposto a tutela ai sensi degli artt. 10 e 13 del D. Lgs.42104 da questo
Ministero.
La normativa paesaggistica proposta dal vincolo in itinere citato, inserisce tale zona nel
"Paesaggio agrario di rilevante valore", art.24 delle N.T.A. del P.T.P.R. del Lazio, che risulta
essere del tutto in contrasto con la destinazione d'uso che il progetto di variante urbanistica in
esame intenderebbe assegnare alle aree in Parola.
In ogni caso, tale destinazione d'uso di tipo logistico-produttiva appare, per l'intera area
interessata, del tutto in contrasto con le valenze naturali ed agricole del paesaggio attuale le quali,
nonostante la continua trasformazione e la massiccia urbanizzazione che il territorio del comune di
Guidonia ha subito nel corso degli ultimi decenni, ancora appaiono sufficientemente conservate. Si
esprimono anche forti perplessità dal punto di vista ambientale-paesaggistico in merito al pesante
ed estensivo consumo di suolo che il Comune di Guidonia continua a prevedere nelle sue proposte
di variante, e che ha portato già alla saturazione edilizia di intere porzioni del territorio comunale,
con conseguente impatto negativo sulla qualità del paesaggio e della vita degli abitanti.
-Inoltre, trattandosi di una variante di Piano Regolatore che può avere impatti significativi
sull’ambiente e sul patrimonio culturale, si ritiene necessario sottoporre il progetto urbanistico a
procedura di VAS ai sensi dell'art. 6 del D. lgs.152106 e s.m.i.
Tutto quanto sopra considerato, per quanto di competenza, questo Ufficio ritiene di dover
esprimere un parere negativo alla variante urbanistica proposta, per le motivazioni e
considerazioni su esposte.
Si chiede, infine, alla Regione Lazio che legge per conoscenza, di voler comunicare le proprie
considerazioni e valutazioni in merito alla suddetta variante, anche alla luce delle considerazioni
qui espresse e alla consorella soprintendenza Archeologia di voler esprimere il suo parere, ove non
ancora intervenuto.
- MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO – Soprintendenza
Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di
Viterbo e l’Etruria Meridionale
La Struttura con nota prot. n. 5652 del 20/09/2016 conferma, per quanto di competenza riguardo
all’aspetto archeologico, il parere già espresso con nota prot. n. 9024 del 23/05/2016, che viene
allegata.
Nella suddetta nota esaminata la documentazione consegnata e richiamati i vincoli presenti nell’area
con particolare riferimenti a quelli archeologici osserva che:
- il perimetro del Piano Logistico-Produttivo abbraccia l’intero contesto di giacenza delle
suddette presenze archeologiche (complesso monumentale di S. Sinforosa, “beni puntuali”,
tracciato della Via Tiburtina) e si inserisce esattamente fra altri “beni puntuali”
(tp058_2532, 2533, 2540, 2542) che si trovano subito all’esterno;
- in particolare la fascia di rispetto della basilica di S. Sinforosa (tp058_1901) è invasa dai
lotti edificabili nn. 4 e 6, dalla viabilità di accesso compresa la rotatoria e dalla viabilità di
Piano; il “bene puntuale” tp058_1900 è invaso dai lotti nn. 4 e 6 e dalla viabilità di piano,
il “bene puntuale” tp058_2540 è completamente invaso dal lotto n. 11, e il “bene lineare”
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della Via Tiburtina tl_0044 è invaso dalla rotatoria della viabilità di accesso, dalla viabilità
di Piano e, marginalmente, dai lotti nn. 7 e 10.
Alla luce di quanto sopra esposto, si evidenzia come il progetto, nella sua attuale configurazione ed
estensione e per le tipologie edilizie, confligga fortemente con i valori paesaggistico-archeologici
che i vincoli in essere e in itinere mirano a tutelare.
In conclusione l’Ufficio esprime - per quanto di competenza - parere negativo alla realizzazione del
Piano delle aree logistiche-produttive e invita ad esperire le necessarie verifiche onde localizzare
detto Piano in zone di minor pregio, possibilmente in contesti già in parte urbanizzati e
antropizzati.
VALUTATO che:
il procedimento riguarda il “Piano Aree Logistiche-Produttive P.L.P. Guidonia” che si pone
in variante al vigente strumento Urbanistico Generale del Comune di Guidonia Montecelio
approvato con D.G.R. n.430 del 10/02/1976. Il Piano in oggetto, che interessa un’area in
località Santa Sinforosa ed è compresa tra l'abitato di Setteville, la SS 5 Tiburtina-Valeria, il
nucleo Albuccione e la recente area artigianale Tavernucole, prevede di trasformare la
destinazione urbanistica da zona Agricola, sottozona “E1”, attribuita dal vigente PRG, a
Zona D, sottozona “D1” mediante il ricorso alla procedura ex art. 4 della LR 36/1987. La
nuova proposta di Piano, che si prefigge di realizzare un nuovo insediamento logistico-
produttivo con valenza strategica in termini di nuovi investimenti sul territorio Comunale,
interessa una superficie territoriale complessiva di mq 540.035,00, di cui da mq. 463.403,00
da destinare alla sottozona D1, suddivisa in 11 lotti, per una superficie coperta massima
prevista pari a mq. 230.758,50 ed una superficie destinata a “viabilità e altro” pari a mq.
18.816,00. Circa la previsione delle superfici da destinare a standard, il Piano prevede spazi
pubblici nella misura del 10% della superficie territoriale, così come previsto dall'art.5 del
D.M. 2 aprile 1968, n. 1444. Il Rapporto Preliminare precisa che “Le superfici a verde (mq.
53.242,00) e a parcheggi pubblici destinati a standard di piano (mq 4.574) verranno
reperiti all’interno del perimetro in variante tenendo conto della presenza di vincoli di
carattere ambientale con valenza paesaggistica, fasce di rispetto relative a infrastrutture a
rete (elettrodotti e metanodotti), fossi e aree intercluse tra la nuova viabilità di progetto ed i
lotti fondiari”;
dal punto di vista della pianificazione sovraordinata e della coerenza con il PTPG, le
previsioni del Piano attuativo in variante proposto, aventi natura sostanzialmente produttiva,
si discostano dalle prescrizioni e direttive indicate per il PSM3 dall’art. 66 delle N.A. del
PTPG finalizzate alla “realizzazione lungo la direttrice Tiburtina di un sistema di funzioni
strategiche differenziate, con aree di riserva per ulteriori ampliamenti, interconnesse alla
rete stradale e del ferro di livello metropolitano e interregionale, nonché la realizzazione di
un Parco Ecologico che funga da efficace interconnessione al parco fluviale dell’Aniene”,
secondo un modello organizzativo spaziale “(omissis.....) con filiere di funzioni distinte e
specializzate per la Ricerca e Sviluppo e per il settore agroalimentare”;
dal punto di vista paesaggistico e del consumo di suolo come indicato dalla Soprintendenza
competente, la destinazione d'uso di tipo logistico-produttiva appare, per l'intera area
interessata, del tutto in contrasto con le valenze naturali ed agricole del paesaggio attuale
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le quali, nonostante la continua trasformazione e la massiccia urbanizzazione che il
territorio del comune di Guidonia ha subito nel corso degli ultimi decenni, ancora appaiono
sufficientemente conservate. Vengono espresse inoltre perplessità dal punto di vista
ambientale-paesaggistico in merito al pesante ed estensivo consumo di suolo che il Comune
di Guidonia continua a prevedere nelle sue proposte di variante, e che ha portato già alla
saturazione edilizia di intere porzioni del territorio comunale, con conseguente impatto
negativo sulla qualità del paesaggio e della vita degli abitanti;
dal punto di vista idrogeologico e delle risorse idriche, l’intervento ricade parzialmente in
“Area critica”, il rilascio delle autorizzazioni alla ricerca e delle concessioni di acque
sotterranee è sospeso nelle more della adozione di specifici provvedimenti di revisione del
regime delle concessioni ai sensi dell’art. 95 comma 5 del D.lgs 3 aprile 2006, n. 152;
il Comune di Guidonia Montecelio è classificato nel Piano di Risanamento della Qualità
dell’Aria, approvato con Delibera del Consiglio Regionale n.66 del 10 dicembre 2009, in
Zona “B” (“comuni per i quali si è registrato un superamento degli standard della qualità
dell’aria per almeno un inquinante, oppure si è stimato un elevato rischio di superamento”).
Il RP non contiene elementi quantitativi utili a stimare la significatività dell’impatto, si
ritiene che l‘impatto ambientale sulla qualità dell’aria generato dal programma (aumento del
traffico veicolare e di mezzi pesanti) potrebbe contribuire a generare una criticità alla luce
del complesso degli interventi pianificati nel comune di Guidonia Montecelio e andrebbe
valutato alla luce dell’attuale grado di saturazione delle infrastrutture esistenti. La
realizzazione delle infrastrutture previste nell’area mitigherebbe certamente l’impatto
generato dall’intervento. Il RP non fornisce informazioni in merito allo stato di avanzamento
dei progetti;
dal punto di vista archeologico il progetto riguarda un’area di notevole interesse per la
diffusa presenza di insediamenti antichi, afferenti alla Via Tiburtina, e - di conseguenza - ad
alto rischio archeologico. In particolare nell’area ricade i1 complesso monumentale
paleocristiano della basilica dedicata alla martire tiburtina S. Sinforosa, sottoposto a vincolo
(F. 11, Sez. Marco Simone, part.lla 17), in quanto dichiarato di interesse particolarmente
importante ex Lege n. 1089/1939, con D.M. 15.01.1966 (Trascrizione 03.03.1966); il
complesso è stato oggetto di importanti scavi nel 1887 e 1967. Nell’area del progetto
ricadono, altresì, i “beni puntuali” tp058_1900 e tp058_2540, corrispondenti a resti murari,
sepolcreto e villa di età romana, oltre al tp058_1901, corrispondente al suddetto complesso
paleocristiane, tutti dichiarati di interesse paesaggistico-archeologico e riportati nelle Tavv.
B 24 e B 25 del P.T.P.R.; inoltre l’area è interessata dal “bene lineare” tl_0044,
corrispondente al tracciato della Via Tiburtina antica; la parte del progetto subito a Sud del
margine dell’attuale Strada Statale Tiburtina rientra per una fascia continuativa larga m 100,
che intende tutelare dal punto di vista paesaggistico-archeologico il tracciato della Tiburtina
antica, nell’area interessata dalla Proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico;
la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma,
la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, rilevando che già con nota prot. n. 3789 del
02/03/1994 aveva espresso parere contrario al progetto di edificazione dell’area, per le
motivazioni su esposte ha indicato che la variante di Piano Regolatore può avere impatti
significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale, ritenendo necessario sottoporre il
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progetto urbanistico a procedura di VAS ed esprimendo parere negativo alla realizzazione
del Piano delle aree logistiche-produttive e invitando ad esperire le necessarie verifiche
onde localizzare detto Piano in zone di minor pregio, possibilmente in contesti già in parte
urbanizzati e antropizzati;
per il complesso di S.Sinforosa, attualmente in stato di abbandono, risulta recentemente
(novembre 2016) finanziato dal MIBACT il restauro del complesso monumentale ai fini di
una nuova fruizione del bene;
le criticità avanzate da alcuni dei Soggetti Competenti Ambientali nel corso del
procedimento determinano la necessità di approfondire la valutazione in merito alla
significatività degli effetti derivanti dall’attuazione del Piano;
TUTTO CIO’ PREMESSO
Si ritiene che, ai sensi dell’art. 12 del D. Lgs. n. 152/2006, il Piano in oggetto sia da assoggettare
alla Valutazione Ambientale Strategica di cui agli artt. da 13 a 18 del citato Decreto.
Il Responsabile del Procedimento
Ing. Ferdinando Maria Leone
Il Dirigente ad Interim
Arch. Maria Luisa Salvatori
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