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RegioneLombardia
AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE IN REGIONE LOMBARDIA
UN NUOVO PROCESSO PER INNESCARE LO SVILUPPO SOSTENIBILE ?
Gianni FerrarioD.G. Qualità dell’Ambiente
Sviluppo sostenibilee imprese
Consumo Profitto Conservazione
E’ possibile avviare un processo efficace ?
La dimensione del fenomenoOltre 30.000 imprese (di cui circa 1.000 IPPC)
Quasi 10 Milioni di abitanti25.000 kmq di sup. 400 ab/KmqPIL, densità abitativa, n. imprese,…consumo d’acqua, di energia, produzione rifiuti, emissioni in aria, CO2, …pro capite superiore a Austria, Svezia, Belgio, Portogallo, Danimarca,…
Le aspettative• Per gli imprenditori il profitto, la crescita e
la continuità nel tempo,…• Per la popolazione il benessere, il lavoro, le
aree verdi, i trasporti efficienti e rapidi, la salute, l’ambiente pulito,…
• Per l’Amministrazione una buona programmazione, lo sviluppo sostenibile,…
PER PROGRAMMARE E METTERE IN ATTO AZIONI EFFICACI
OCCORRE UNA VISIONE OLISTICA
• Limitare i consumi integrando i processi produttivi (MATERIE PRIME, ACQUE, ENERGIA, RIFIUTI, TRASPORTI…)
• Innescare e mantenere cicli virtuosi mediante azioni sinergiche tra pubblico e privato (ISO, EMAS, Patti d’area, Agende 21,…)
• Finanziare interventi tecnologici innovativi (BAT di settore e sito specificiche): per il privato sostenere i costi dello s.s. e per il pubblico agevolare le imprese (meno burocrazia, tempi più celeri, finanziamenti, project financing,…)
• Programmazione (VAS) (per evitare cattedrali nel deserto e garantire uno sviluppo “duraturo”)
Autorizzazione Integrata AmbientaleApplicazione della direttiva 96/61/CE e del D.lgs.
372/99 IPPC/AIA
• E’ un nuovo processo autorizzativo che comporta approccio differente della P.A. nei confronti delle imprese
• Integra non solo le svariate autorizzazioni e nulla osta ambientali ma anche le fasi decisionali in capo a più soggetti pubblici (Stato, Regione, Provincia, Comune)
REQUISITI DEL SISTEMA
Capacità della P.A. nel generare processi di integrazione attraverso:
• Condivisione di principi e orientamenti; concorrere alla costruzione del risultato (cultura distintiva di capacità differenti per scopi comuni, co-costruzione interattiva, proattività, decisione come sintesi degli incontri,…)
• Trasformare i “disaccordi” in fonti di creatività• Monitoraggio inteso non solo come controllo di limiti, ma
soprattutto controllo sul cambiamento (raggiungimento dei risultati attesi), rispetto degli impegni, acquisizione di nuove conoscenze maturate con l’esperienza
IPPC/AIA: COME ATTREZZARSI?
• Programmazione puntuale dei tempi:calendario
• Definizione dello sportello e individuazione delle procedure
• Programmazione ed individuazione delle risorse finanziarie, strumentali ed umane
CALENDARIO E MODULISTICA
• DGR 5 agosto 2004 N. 7/18623• DGR 16 dicembre 2004 N. 7/19902
- STABILIRE LA CADENZA DI PRESENTAZIONEDELLE DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE DA PARTE DELLE AZIENDE
- Elaborare schede e moduli per la raccolta dei dati impiantistici, l’analisi dei processi, le emissioni, le tecniche di depurazione e smaltimento, la valutazione integrata e le prescrizioni
Proponente/Gestore impianto
Sportello ippc
Verifica amministrativa istanza
Individua responsabile procedimento
D.G.S.P.U.
D.G.Agricoltura
D.G. Q .A.
Invia Istanza a nucleo tecnicoC/o ARPA per istruttoria
Istruttoria tecnica c/o ARPA o ….Con elaborazione della Valutazione Integrata
ARPA restituisce istruttoria a Sportello IPPC eDG Competente per osservazioni
Conferenza dei servizi preliminareIndetta da sportello IPPC
Acquisizione pareri, integrazioni osservazioni, …
DG competente rilascia benestareall’allegato tecnico definitivo
Sportello IPPC convoca conferenza decisoria
Sportello predispone atto finale a firma del suo responsabile
Attività di competenza Direzione Qualità dell’Ambiente
• Punto 1 - Attività energetiche - solo punti 1.1 - 1.3• Punto 2 - Attività di trasformazione dei metalli• Punto 3 - attività dei prodotti Minerali• Punto 4 - Industria Chimica• Punto 6 - Altre attività - solo punti 6.1a - 6.1b
(carta e pasta di carta) - 6.2 (tessile) - 6.3 (concia pelli) - 6.7 (trattamenti di superficie con solventi organici) e 6.8 (fabbricazione carbonio o grafite)
Attività di competenza Direzione Risorse Idriche e Servizi di
Pubblica Attività
• Punto 1- Attività Energetiche - solo i punti 1.1. e 1.2
• punto 5 - Attività Gestione rifiuti - completo• punto 6 - Altre Attività - solo punti 6.4a -6.4b -
6.4c (macelli, trasformazione prodotti alimentari e materie prime animali) e punto 6.5 (trattamenti e recupero carcasse animali)
Attività di competenza Direzione Agricoltura
• Punto 6 - Altre Attività - solo punti 6.6a -6.6b - 6.6c (allevamenti suini e pollame)
Struttura responsabile dell’istruttoria tecnica:
Struttura di ProgettoSoggetti coinvolti:
• D.G. Agricoltura;
• D.G. Qualità dell’ambiente;
• D.G. Servizi di pubblica utilità;
• ARPA;
• Province;
• Comune (conferenza istruttoria);
• Ente Parco.
Gruppo istruttorio
3 Supervisori regionali
Tecnici Regionali
Referenti Tecnici ARPA
15 Tecnici Istruttori
DG QA
DG SPU
DG AGR
Professionalità tecnico-scientifiche adeguate
alle necessità
Uffici provinciali
Ruolo di coordinamento e programmazione
Area istruttoria
L’Istruttoria Tecnica: • Esame delle autorizzazioni ambientali allegate, con
particolare riferimento alle prescrizioni contenute;
• Individuazione del tipo di attività IPPC;
• Analisi delle produzioni e delle materie prime impiegate;
• Analisi dei cicli produttivi e delle apparecchiature
impiegate;
• Analisi della produzione di energia e dei consumi
energetici e idrici;
•Inquadramento territoriale del sito;
•Analisi delle emissioni inquinanti derivanti dai cicli
produttivi, dal trattamento dei rifiuti e delle acque,
nonché dalle emissioni sonore generate dall’impianto;
•Analisi del piano di bonifica e di emergenza;
•Identificazione delle sostanze pericolose impiegate e/o
delle emissioni pericolose generate.
In presenza di vincoli sul sito, l’istruttoria dovrà evidenziare le eventuali difformità delle emissioni
dell’impianto rispetto a quantoprevisto dai piani ambientali esistenti.
Valutazione tecnica della riduzione integrata dell’inquinamento:
• Tabella I: riepilogo quali-quantitativo delle emissioni dell’impianto;
• Tabella H4: consumi energetici;
• Descrizione delle tecniche di riduzione e prevenzione dell’inquinamento già adottate;
• Descrizione degli eventuali interventi di riduzione dei consumienergetici, di acqua e di materie prime pericolose;
• Descrizione delle tecniche contenute nei BREF (se presenti) o riconducibili ai criteri di cui all’allegato 4 del d.lgs. 372/99 che l’Azienda intende adottare per prevenire l’inquinamento in modo integrato.
Criteri di valutazione qualitativa
• Conformità alle tecniche previste dai BREF esistenti e già approvati;
• Aderenza delle tecniche adottate ai criteri di cui all’allegato 4 del d.lgs. 372/99:
Impiego di tecniche a scarsa produzione di rifiuti; impiego di sostanze meno pericolose; sviluppo di tecniche per il recupero ed il riciclo delle sostanze emesse e usate nel processo; processi sistemi o metodi operativi comparabili, e sperimentati con successo a scala industriale; natura effetti e volumi delle emissioni; tempo necessario per Utilizzare una MTD; consumo e natura delle materie prime ivi compresa l’acqua usata nel processo e efficienza energetica; necessità di prevenire gli incidenti e ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente
Utilizzo coordinato dei criteri precedenti.Criterio di valutazione quantitativa
• Calcolatore integrato.
Compiti dello sportello IPPC
• Ricevere le istanze di autorizzazione• gestire la procedura di assegnazione delle
istanze alle direzioni interessate;• gestire l’archivio delle pratiche IPPC• gestire il sito WEB e le informazioni al
Pubblico ed agli altri Soggetti portatori d’interesse
• trasmettere e ricevere le integrazioni e le autorizzazioni AIA
Responsabile: Dottor Gianni Ferrario D.G. Qualità Ambiente
• Altri Riferimenti• Fabris Piero - D.G. Qualità Ambiente• tel: 02/67654566 - [email protected]
• Meda Marisa - D.G. Agricoltura• tel: 02/6765…. - [email protected]
• Confalonieri Elisabetta - D.G Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità
• tel: 02/6765. - [email protected]
CRITICITA’
•Il recepimento integrale della direttiva•I rapporti tra VIA – VAS – IPPC•La legge delega ambientale•L’integrazione IPPC e altre direttive (ETS, COV)•I BREF europei e le BAT nazionali