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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 1 UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA Facoltà di Economia REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE DELLE LAUREE L-18 SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE) Art. 1 – Definizioni 1. Ai sensi del presente Regolamento si intende: per classe di appartenenza dei Corsi di Laurea, l'insieme dei corsi di Laurea, comunque denominati, aventi gli stessi obiettivi qualificanti raggruppati ai sensi del Decreto Ministeriale del 22 ottobre 2004 n. 270 e dei Decreti ministeriali nn. 155 e 157 del 16 marzo 2007; per settori scientifico-disciplinari, quelli determinati dal Decreto Ministeriale n. 175 del 4 ottobre 2000 e definiti dalle declaratorie in esso contenute e successive modificazioni; per ambito disciplinare, un insieme di settori scientifico-disciplinari culturalmente e professionalmente affini, definito dai decreti ministeriali; per credito formativo universitario, di seguito denominato credito, la misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per l'acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Economia Aziendale; per obiettivi formativi, l'insieme di conoscenze, abilità e competenze, in termini di risultati di apprendimento attesi, che caratterizzano il profilo culturale e professionale al conseguimento delle quali il Corso di Laurea in Economia Aziendale è finalizzato; per ordinamento didattico l'insieme delle norme che regolano i curricula del Corso di Laurea in Economia Aziendale, come specificato nell’articolo 11 del Decreto Ministeriale del 22 ottobre 2004 n. 270; per attività formativa, ogni attività organizzata o prevista o riconosciuta dall’università al fine di assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti, con riferimento, tra l’altro, ai corsi di insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di laboratorio, alle attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato, all’orientamento, ai tirocini, ai progetti, alle tesi, alle attività di studio e di formazione individuale e di autoapprendimento anche svolte all’esterno dell’Università; per curriculum, l'insieme delle attività formative universitarie ed extrauniversitarie specificate nel regolamento didattico del Corso di Laurea in Economia Aziendale al fine del conseguimento del relativo titolo; per Consiglio di Corso di Studio, il Consiglio competente per il Corso di Laurea e per il Corso di Laurea Magistrale in Economia Aziendale.

REGOLAMENTO DIDATTICO CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA …€¦ · in Economia Aziendale, come specificato nell’articolo 11 del Decreto Ministeriale del 22 ottobre 2004 n. 270; • per

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 1

UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA

Facoltà di Economia

REGOLAMENTO DIDATTICO

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE (CLASSE DELLE LAUREE L-18 SCIENZE DELL’ECONOMIA E DELLA GESTIONE AZIENDALE)

Art. 1 – Definizioni

1. Ai sensi del presente Regolamento si intende:

• per classe di appartenenza dei Corsi di Laurea, l'insieme dei corsi di Laurea, comunque

denominati, aventi gli stessi obiettivi qualificanti raggruppati ai sensi del Decreto

Ministeriale del 22 ottobre 2004 n. 270 e dei Decreti ministeriali nn. 155 e 157 del 16 marzo

2007;

• per settori scientifico-disciplinari, quelli determinati dal Decreto Ministeriale n. 175 del 4

ottobre 2000 e definiti dalle declaratorie in esso contenute e successive modificazioni;

• per ambito disciplinare, un insieme di settori scientifico-disciplinari culturalmente e

professionalmente affini, definito dai decreti ministeriali;

• per credito formativo universitario, di seguito denominato credito, la misura del volume di

lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente in

possesso di adeguata preparazione iniziale per l'acquisizione di conoscenze ed abilità nelle

attività formative previste dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea in Economia

Aziendale;

• per obiettivi formativi, l'insieme di conoscenze, abilità e competenze, in termini di risultati di

apprendimento attesi, che caratterizzano il profilo culturale e professionale al

conseguimento delle quali il Corso di Laurea in Economia Aziendale è finalizzato;

• per ordinamento didattico l'insieme delle norme che regolano i curricula del Corso di Laurea

in Economia Aziendale, come specificato nell’articolo 11 del Decreto Ministeriale del 22

ottobre 2004 n. 270;

• per attività formativa, ogni attività organizzata o prevista o riconosciuta dall’università al

fine di assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti, con riferimento, tra

l’altro, ai corsi di insegnamento, ai seminari, alle esercitazioni pratiche o di laboratorio, alle

attività didattiche a piccoli gruppi, al tutorato, all’orientamento, ai tirocini, ai progetti, alle

tesi, alle attività di studio e di formazione individuale e di autoapprendimento anche svolte

all’esterno dell’Università;

• per curriculum, l'insieme delle attività formative universitarie ed extrauniversitarie

specificate nel regolamento didattico del Corso di Laurea in Economia Aziendale al fine del

conseguimento del relativo titolo;

• per Consiglio di Corso di Studio, il Consiglio competente per il Corso di Laurea e per il Corso

di Laurea Magistrale in Economia Aziendale.

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Art. 2 Premesse e finalità

1. Il Corso di Laurea in Economia Aziendale, di seguito detto Corso di Laurea, afferisce alla

Classe delle Lauree L- 18 in “Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale”.

2. Il Corso di Laurea si svolge nella Facoltà di Economia dell’Università della Calabria, di

seguito detta Facoltà, presso la sede didattica di Rende (Cosenza) - Campus di Arcavacata.

3. Il presente Regolamento, redatto in conformità alle disposizioni del Regolamento Didattico

di Ateneo e alla normativa vigente, disciplina gli aspetti organizzativi del Corso di Laurea.

4. L’ordinamento didattico del Corso di Laurea, redatto secondo lo schema della banca dati

ministeriale, è riportato all’Allegato 1 che costituisce parte integrante del presente

Regolamento.

Art. 3 Obiettivi formativi specifici

1. Il Corso di Laurea in Economia Aziendale si propone di fornire allo studente strumenti

metodologici e scientifici tali da prepararlo alla professione nel mondo aziendale, in modo

da renderlo in grado di interpretare e guidare correttamente il funzionamento dell'azienda

nelle sue diverse tipologie e aspetti. Lo studente, grazie al corso di studi intrapreso, potrà

non solo avere la padronanza delle diverse funzioni aziendali e la conoscenza degli

strumenti di supporto, di indirizzo e di analisi della gestione, ma acquisirà anche la

capacità di cogliere le interazioni tra impresa e ambiente. A tal fine, si mirerà a far acquisire

allo studente le necessarie competenze di base nelle discipline aziendali, economiche,

giuridiche e quantitative, così da prepararlo a entrare nel mondo del lavoro ed in

particolare nelle aziende private, nella libera professione, nelle aziende pubbliche, nel

campo della formazione. L’obiettivo è, dunque, quello di sviluppare le competenze tipiche

del management intese come base per l'avvio di una carriera nell'ambito della direzione,

gestione e consulenza aziendale. Il primo e il secondo anno di studi prevedono contenuti

comuni per tutti gli studenti: si tratta di insegnamenti ritenuti indispensabili per fornire un

background culturale idoneo ad affrontare con successo il terzo anno di studio e le

successive sfide proposte dal mondo del lavoro e dai percorsi di studio post-lauream

(lauree magistrali, master). Nel biennio sono pertanto previsti insegnamenti di economia,

diritto, matematica e matematica finanziaria, economia aziendale, statistica, gestione

d’impresa, lingue straniere e informatica.

A partire dal terzo anno, lo studente può completare il proprio piano di studi selezionando

tra un numero contenuto di gruppi di insegnamenti; l’obiettivo è quello di rinforzare

alcune competenze specifiche in funzione di un più efficace e immediato inserimento nel

mondo del lavoro, già dopo il primo triennio di studi universitari. L’offerta didattica,

tuttavia, è stata progettata anche nella prospettiva di chi intende proseguire gli studi

universitari al fine di conseguire una Laurea Magistrale, un Master o entrambi. Per tutte

queste ragioni, gli insegnamenti del terzo anno presentano una combinazione di corsi e di

attività didattiche originali e interattive (esercitazioni pratiche, studi di casi aziendali,

simulazioni, business game, stage e tirocini) idonee a consentire un immediato ed efficace

ingresso nel mondo del lavoro, come pure la prosecuzione degli studi per l’ottenimento dei

titoli post-lauream in aree di specializzazione simili o contigue (tutte le aree dell’economia

aziendale e della gestione, l’area della gestione delle tecnologie e delle reti, l’area della

giurisprudenza d’impresa, e così via). Il ventaglio di corsi per il terzo anno si riferisce in

modo analitico a tutte le problematiche d’impresa relative alla razionalità economica delle

decisioni di investimento e di finanziamento, con particolare riferimento alle scelte di

struttura finanziaria, all’individuazione dei servizi di finanziamento più opportuni per la

copertura degli investimenti produttivi, alla scelta dell'insieme delle diverse fonti di

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finanziamento, al ricorso agli intermediari piuttosto che ai mercati finanziari. Vengono

affrontate, inoltre, anche le problematiche relative al controllo di gestione e ai controlli

interni, con particolare riferimento alla valutazione delle performance.

Art. 4 Ammissione al Corso di Laurea e verifica dell’adeguata preparazione iniziale

1. L’ammissione ai Corsi di Studio è disciplinata annualmente dal Senato Accademico.

2. Fatte salve eventuali diverse disposizioni di legge, possono essere ammessi al Corso di

Laurea: a) i diplomati degli istituti di istruzione secondaria superiore di durata

quadriennale o quinquennale; b) quanti siano in possesso di altro titolo di studio

conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dalla Facoltà su proposta del Consiglio di Corso

di Studio e ratificato dal Senato Accademico, fatti salvi gli accordi bilaterali in materia e le

convenzioni internazionali.

3. Per l’ammissione al Corso di Laurea, inoltre, si richiede una adeguata preparazione iniziale

che contempli il possesso di un buon metodo di studio, un'adeguata conoscenza della

lingua italiana, una conoscenza di base della lingua inglese, adeguate capacità logico-

matematiche, conoscenze informatiche e giuridiche di base.

4. Il possesso dei citati requisiti di base potrà verificarsi attraverso un apposito test di ingresso

da effettuarsi secondo le modalità definite di anno in anno di concerto con la Facoltà.

5. L’eventuale esito negativo della verifica non comporta il diniego all’accesso; tuttavia, il

Consiglio di Corso di Studio può prevedere l’attivazione di attività formative dedicate al

recupero dei deficit riscontrati o al potenziamento delle conoscenze di base elencate. Il

Consiglio può altresì prevedere eventuali obblighi formativi aggiuntivi da soddisfare nel

primo anno di corso per quanti evidenzino lacune nei requisiti di ingresso. Tali obblighi

formativi aggiuntivi sono, in ogni caso, limitati all’ambito o agli ambiti di conoscenza per i

quali la verifica non è risultata positiva.

Art. 5 Crediti formativi universitari

1. L’ordinamento didattico del Corso di Laurea è organizzato sulla base dei crediti.

2. La quantità media di impegno complessivo di apprendimento che deve svolgere in un

anno uno studente a tempo pieno è convenzionalmente fissata in 60 crediti.

3. Ciascun credito formativo universitario (cfu) corrisponde a 25 ore di impegno complessivo

per studente. La quota dell’impegno orario complessivo che deve rimanere riservata a

disposizione dello studente per lo studio personale o per altre attività formative di tipo

individuale non può essere inferiore al 50% dell’impegno complessivo, salvo nel caso in cui

siano previste attività formative ad elevato contenuto sperimentale o pratico.

4. Un credito formativo è associato di norma a 6 ore di lezione frontale. A queste,

eventualmente, possono aggiungersi altre ore riservate ad attività didattiche integrative

quali esercitazioni, laboratori e simili, fermo restando quanto previsto dal Regolamento

Didattico e dalla normativa vigente.

Art. 6 Insegnamenti ed attività formative previste nei curricula

1. Il Corso di Laurea è organizzato in curricula. Con riferimento a ciascun curriculum previsto,

si riporta all’allegato 2 che costituisce parte integrante del presente Regolamento:

a) l’elenco degli insegnamenti, con l’indicazione dei settori scientifico-disciplinari di

riferimento e dell’eventuale articolazione in moduli nonché delle altre attività

formative;

b) gli obiettivi formativi specifici, i crediti e le eventuali propedeuticità di ogni

insegnamento e di ogni altra attività formativa.

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Art. 7 Organizzazione Didattica

1. Entro il 1° giugno di ogni anno, il Senato Accademico delibera il calendario per lo

svolgimento delle attività didattiche relative all’anno accademico successivo; esse si

articolano, di norma, in periodi (due, tre o quattro) di uguale durata. Le attività didattiche,

di norma, hanno inizio dopo il 15 settembre e terminano prima del 30 giugno.

2. Entro il 30 maggio di ogni anno, la Facoltà, su proposta del Consiglio di Corso di Studio,

delibera il Manifesto degli Studi relativo all’anno accademico successivo. Nel Manifesto

sono indicati i piani di studio ufficiali del Corso di Laurea, l’elenco delle attività formative

offerte e la loro distribuzione tra i periodi didattici, i programmi dei corsi di insegnamento,

l’eventuale numero di crediti o le specifiche attività formative che è necessario aver

acquisito per essere considerati studenti regolarmente in corso.

3. I professori responsabili di insegnamenti sdoppiati ai sensi dell’art. 15 comma 3) del

Regolamento Didattico di Ateneo, sono tenuti a concordare e coordinare i programmi di

insegnamento e le modalità di verifica del profitto e ad erogare il relativo corso, di norma,

nel medesimo periodo didattico individuato dal Consiglio di Corso di Studio.

4. Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo, il Corso di Laurea predispone

annualmente, per la parte di competenza, la “Guida dello Studente”, resa pubblica prima

dell’inizio dell’anno accademico cui si riferisce sul sito Web della Facoltà.

5. Sulla base di giustificate esigenze didattiche ed organizzative, un corso di insegnamento

può essere articolato in moduli, ciascuno corrispondente ad argomenti che siano

chiaramente individuabili all’interno di quelli complessivi del corso. Ciascun modulo è

affidato ad un unico titolare che ne avrà la responsabilità didattica.

6. I corsi che prevedono tre o quattro ore di lezione settimanali dovranno essere impartiti in

non meno di due giorni alla settimana. I corsi che prevedono cinque o sei ore di lezione

settimanali dovranno essere impartiti in non meno di tre giorni alla settimana. I corsi che

prevedono più di sei ore di lezione settimanali dovranno essere impartiti in non meno di

quattro giorni alla settimana.

7. I corsi che prevedono, in aggiunta alle lezioni, consistenti attività didattiche di natura

diversa da queste, quali ad esempio laboratori didattici, seminari, lezioni interdisciplinari,

dibattiti, interventi di esperti e docenti esterni, ed altre, possono regolare l’orario ed il

calendario delle attività didattiche e formative secondo le modalità proposte dal titolare del

corso ed approvate dal Corso di Laurea.

8. In presenza di particolari esigenze didattiche è possibile prevedere che un corso si estenda

su più di un periodo didattico; in questo caso esso si articolerà in moduli ciascuno dei quali

non si estenderà al di là di un periodo.

Art. 8 Attività di ricerca a supporto delle attività formative

1. Le attività formative relative ai curricula in cui si articola il Corso di Laurea possono essere

collegate alle attività di ricerca sviluppate dai docenti coinvolti, al fine di fornire

conoscenze e prospettive che rispondano alle attese degli studenti e del mercato del lavoro.

Le indicazioni relative a tali attività di ricerca sono reperibili sui siti dei Dipartimenti della

Facoltà.

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Art. 9 Tipologia delle forme didattiche

1. La didattica viene impartita secondo diverse tipologie: lezioni ed esercitazioni in aula,

esercitazioni e attività pratiche in laboratori, seminari, stages e tirocini presso imprese, enti

pubblici o privati, ordini professionali.

Art. 10 Tirocini

1. Il tirocinio consiste in un periodo di inserimento operativo dello studente in una struttura

produttiva, progettuale di ricerca, di servizio, professionale o amministrativa interna o

esterna all’Ateneo, con il fine di apprendere le modalità di applicazione di argomenti

oggetto di insegnamento.

2. Responsabile dell’organizzazione delle attività di tirocinio è il presidente del Consiglio di

Corso di Studio, che può delegare tale compito ad un professore di ruolo o ad un

ricercatore scelto tra i membri del Consiglio.

3. L’attività di tirocinio è disciplinata dal “Regolamento delle attività di tirocinio didattico

universitario”di Facoltà.

4. E’ previsto lo svolgimento di un tirocinio curriculare obbligatorio della durata di 50 ore,

finalizzato al conseguimento di 2 cfu.

5. La valutazione dell’attività di tirocinio verrà effettuata dal Tutor Accademico secondo le

procedure previste dall’art. 15 del “Regolamento delle attività di tirocinio didattico

universitario”, tenuto conto della coerenza dell’esperienza di tirocinio rispetto agli obiettivi

formativi del Corso di Laurea.

6. Lo studente può, eventualmente e di concerto con un docente del Corso di Laurea,

individuare l’argomento oggetto della prova finale in connessione con le attività svolte

nell’ambito del tirocinio. Nell’ambito dei programmi di scambio internazionale, è data

inoltre agli studenti la possibilità di svolgere il tirocinio anche all’estero.

Art. 11 Criteri di riconoscimento delle conoscenze e abilità extrauniversitarie

1. Il Consiglio di Corso di Studio può riconoscere come crediti le conoscenze e le abilità

culturali e professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in

materia, nonché altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello

postsecondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso.

2. Solo le attività formative di tipo universitario con una votazione espressa in trentesimi,

ancorché erogate in convenzione, salvo quanto diversamente previsto dai regolamenti di

Ateneo, possono essere riconosciute come equipollenti a lezioni o seminari delle attività di

base, caratterizzanti, affini o integrative. Nella tipologia delle altre attività possono essere

riconosciute tutte le altre conoscenze e abilità. I rapporti tra le parti per l’attuazione di tali

attività formative sono regolati con atti di convenzione. La partecipazione dell’università

alle attività di cui al presente comma è deliberata dal Senato Accademico su proposta del

Consiglio di Corso di Studio approvata dal Consiglio di Facoltà.

3. Il numero massimo di crediti formativi universitari riconoscibili non può comunque essere

superiore a 12. Le attività già riconosciute ai fini dell’attribuzione di crediti formativi

universitari nell’ambito del Corso di Laurea non possono essere nuovamente riconosciute

come crediti formativi nell’ambito di Corsi di Laurea Magistrale.

4. Il riconoscimento potrà avvenire qualora l’attività sia coerente con gli obiettivi formativi

specifici del Corso di Laurea e delle attività formative che si riconoscono, visti anche il

contenuto e la durata in ore dell’attività svolta.

5. I crediti relativi alla conoscenza delle lingue straniere possono essere riconosciuti dal

Consiglio di Corso di Studio sulla base di certificazioni rilasciate da strutture, interne o

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esterne all'Università, competenti per ciascuna delle lingue e sulla base del parere motivato

del docente di riferimento. Tali certificazioni dovranno attestare, con riferimento alla

conoscenza della Lingua Inglese, competenze di livello B1 (Quadro Comune di

Riferimento Europeo, Consiglio d'Europa 2001) nel settore economico/aziendale. Per le

ulteriori conoscenze linguistiche, tali certificazioni dovranno attestare competenze di

livello B1 Lower (Quadro Comune di Riferimento Europeo, Consiglio d'Europa 2001).

Il possesso delle suddette competenze dovrà, in ogni caso, essere confermato attraverso un

placement test formulato dal docente di riferimento.

Art. 12 Verifiche del profitto

1. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa riportata nell’allegato 2 al presente

Regolamento, ad eccezione di quelli relativi all’attività di tirocinio, sono acquisiti dallo

studente con il superamento dell’esame.

2. La verifica del profitto è obbligatoria per tutte le attività formative riportate nell’allegato 2

al presente Regolamento.

3. La verifica del profitto per le attività formative diverse dai corsi di insegnamento,

specificate nel Manifesto degli studi, può non prevedere una votazione, ma soltanto una

valutazione di superamento (che determina l’acquisizione da parte dello studente dei

relativi crediti). In questo caso, i cfu maturati vengono esclusi dal computo della media dei

voti ai fini della determinazione del voto finale di Laurea di cui all’art. 18 del presente

Regolamento.

4. Per i corsi di insegnamento sono previste ogni anno almeno una sessione per le attività di

verifica del profitto al termine del periodo didattico in cui l’insegnamento è tenuto, ed altre

due sessioni comprese tra la conclusione di quella relativa all’ultimo periodo dell’anno

accademico e l’inizio del primo periodo dell’anno accademico successivo.

5. Il numero annuale degli appelli e la loro distribuzione entro le sessioni indicate sono

stabiliti dalla Facoltà su proposta del Consiglio di Corso di Studio, tenendo conto delle

specifiche esigenze didattiche e delle eventuali propedeuticità.

6. Gli appelli relativi a insegnamenti obbligatori dello stesso anno di corso devono, in ogni

caso, essere fissati in modo tale da consentire allo studente di sostenere le prove in giorni

distinti.

7. In ciascuna sessione, lo studente in regola con l’iscrizione e le tasse relative può sostenere,

senza alcuna limitazione numerica, tutte le prove di accertamento del profitto delle attività

formative di cui possieda l’attestazione di frequenza e che si riferiscano comunque a corsi

conclusi.

8. E’ preliminare allo svolgimento delle prove di accertamento del profitto e condizione per la

loro validità la verifica da parte della commissione esaminatrice dell’identità del candidato.

9. Non sono previste sessioni aggiuntive per le attività di verifica del profitto né limitazioni

alla facoltà dello studente di ripetere la prova di accertamento del profitto per la medesima

attività formativa nel corso dell’anno accademico.

10. L’accertamento del profitto per attività formative diverse dai corsi di insegnamento, quali

seminari, esercitazioni e tirocini, può avvenire anche al di fuori dei periodi destinati alle

sessioni di esame.

11. Per i corsi di insegnamento la prova di accertamento del profitto può essere in forma

scritta, in forma orale, e in forma scritta e orale. Il superamento dell’accertamento del

profitto in una di tali forme può essere requisito per l’ammissione alle restanti parti della

prova di accertamento del profitto. E’ possibile utilizzare modalità di accertamento del

profitto a risposta multipla, anche informatizzate, come forma concorrente di accertamento,

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nonché come forma di ammissione alle restanti parti della prova di accertamento del

profitto.

12. Possono essere considerati in sede di esame gli elementi acquisiti nel corso di esercitazioni

e seminari svolti durante i corsi di insegnamento, anche se valutati dal solo responsabile

degli stessi, purché sia incaricato dal professore titolare del corso.

13. Fatto salvo quanto stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo e dalle norme vigenti, le

modalità dell’accertamento del profitto per i corsi di insegnamento sono stabilite dal

presidente della commissione in accordo con il presente Regolamento e con le delibere del

Consiglio di Corso di Studio. L’accertamento del profitto è individuale.

14. Qualora sia prevista una votazione, l’accertamento del profitto si conclude con un giudizio

di approvazione espresso in trentesimi. Il giudizio deve essere formalizzato dalla

commissione esaminatrice in apposito verbale redatto contestualmente all’esame, anche

con modalità informatizzate, e immediatamente sottoscritto dal candidato e dagli

esaminatori.

15. Le modalità per la registrazione degli esami di profitto degli studenti iscritti al Corso di

Laurea sono eseguite esclusivamente con strumenti informatici, utilizzando una delle

seguenti procedure:

a) con firma digitale che prevede le seguenti operazioni:

- il presidente di commissione carica il verbale d’esame sul sistema

informatico in sede d’esame;

- il presidente della commissione e almeno uno dei commissari firmano

digitalmente tutti i verbali caricati. Un resoconto dei verbali caricati è inviato

giornalmente ai commissari per posta elettronica;

- dopo che il verbale è stato firmato digitalmente sia dal presidente che dal

commissario, lo studente ne prende visione apponendo il proprio PIN, in

sede d’esame o immediatamente dopo;

- il verbale viene quindi caricato in automatico nel sistema informatico di

gestione dell’area didattica.

b) Con altro sistema di autenticazione digitale che prevede le seguenti operazioni:

- il presidente di commissione carica il verbale d’esame sul sistema

informatico in sede d’esame;

- il presidente di commissione firma digitalmente tutti i verbali caricati, in

sede d’esame o immediatamente dopo;

- il presidente, il commissario e lo studente, in sede di esame, firmano

contestualmente – con firma autografa – lo statino cartaceo compilato in ogni

sua parte;

- gli statini cartacei vengono consegnati all’area didattica entro e non oltre

sette giorni dalla chiusura dell’appello;

- il responsabile del procedimento dopo aver effettuato un controllo di

congruenza tra il verbale cartaceo e quello elettronico firma quest’ultimo

digitalmente;

- il verbale viene quindi caricato in automatico nel sistema informatico di

gestione dell’area didattica.

Il sistema cartaceo può essere adottato solo nei seguenti casi:

c) per i corsi di studio previgenti al D.M. 509/99;

d) per master, corsi di specializzazione e singole attività formative.

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16. Le prove di accertamento del profitto sostenute con esito negativo non comportano

l’attribuzione di un voto, salvo che tale voto non confluisca in un voto complessivo di

insegnamento, che dovrà essere in ogni caso positivo.

17. Non è consentito ripetere un esame di profitto già sostenuto con esito positivo.

18. Qualora sia prevista una votazione, l’esame è superato se la votazione ottenuta è non

inferiore a diciotto trentesimi. L’eventuale attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio

massimo di trenta trentesimi, è subordinata alla valutazione unanime della commissione.

19. Le prove di accertamento del profitto sono pubbliche e pubblica è la comunicazione delle

votazioni riportate dagli studenti.

20. Per sostenere le prove di accertamento del profitto lo studente deve essere iscritto e in

regola con il versamento delle tasse e dei contributi richiesti e con le disposizioni relative

all’accertamento dell’obbligo di frequenza, ai sensi di quanto previsto dal presente

Regolamento.

21. I calendari delle prove per la valutazione del profitto per le singole attività formative,

redatti nel rispetto del tassativo divieto per gli studenti in corso della sovrapposizione delle

attività di verifica del profitto con le lezioni, sono resi pubblici dalla Facoltà o dal Corso di

Laurea, anche per via telematica, almeno quindici giorni prima dell’inizio delle sessioni.

22. La responsabilità della pubblicizzazione dei calendari delle prove per la valutazione del

profitto nei tempi e secondo le modalità previste dal presente regolamento è del Preside di

Facoltà.

23. Il programma di ciascun insegnamento resta valido, ai fini del sostenimento del relativo

esame, sino a quando il corso non viene nuovamente erogato per l’anno accademico

successivo.

Art. 13 Commissioni per l’accertamento del profitto

1. Le commissioni per l’accertamento del profitto relative ai corsi di insegnamento sono

nominate dal Presidente del Consiglio di Corso di Studio e sono, di norma, composte da 3

membri. La commissione opera validamente con la presenza effettiva del presidente e di

almeno un secondo componente.

2. Le commissioni sono nominate all’inizio dell’anno accademico ed il Presidente del

Consiglio di Corso di Studio, su comunicazione dei professori titolari, trasmette all’area

didattica eventuali variazioni dopo almeno due periodi didattici.

3. La commissione è presieduta dal professore titolare dell’attività formativa. Nel caso di

attività formative suddivise in insegnamenti o moduli coordinati, di cui sono titolari

professori diversi, la commissione è presieduta da uno dei professori individuato dal

Presidente del Consiglio di Corso di Studio.

4. Nel caso di corsi di insegnamento o di moduli del Corso di Laurea sdoppiati o aventi la

medesima denominazione ed offerti nello stesso periodo, ove sia nominata un'unica

commissione, di essa devono far parte tutti i professori titolari dei corsi stessi. Il presidente

della commissione d’esame viene designato dal Presidente del Consiglio di Corso di Studio

o dal Preside della facoltà.

5. Possono far parte della commissione professori di ruolo, supplenti o a contratto, ricercatori,

professori incaricati stabilizzati e assistenti del ruolo ad esaurimento di materie afferenti al

settore disciplinare o a settore affine, anche se di altra Facoltà dell’Ateneo. Possono altresì

fare parte delle commissioni cultori della materia.

6. Ove necessario, il presidente della commissione può richiedere al Presidente del Consiglio

di Corso di Studio la nomina di un congruo numero di membri al fine di ripartire il lavoro

di accertamento del profitto in più sottocommissioni.

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7. Ogni sottocommissione opera validamente se formata da almeno due componenti, di cui

almeno un professore di ruolo o a contratto, professore incaricato stabilizzato, ricercatore

confermato o assistente del ruolo ad esaurimento, afferente al settore scientifico-

disciplinare cui il corso è attribuito nel presente Regolamento o a settore scientifico-

disciplinare affine.

8. Il presidente fornisce alle sottocommissioni direttive di uniformità e vigila sull’osservanza

delle stesse, mantenendo la responsabilità di tutti gli esami svolti.

9. Nel caso di documentata indisponibilità del presidente della commissione, il Presidente del

Consiglio del Corso di Studio, ovvero il Preside di facoltà, provvede alla nomina di un

sostituto.

10. Nella determinazione del risultato dell’accertamento del profitto dello studente da parte

della commissione la responsabilità della valutazione finale è collegiale.

11. Le modalità di accertamento del profitto e di determinazione del voto finale, qualora essa

avvenga sulla base anche dell’esito di eventuali prove intermedie sostenute e/o dei risultati

relativi ad eventuali attività di seminario, esercitazioni e lavori di gruppo svolti durante il

corso, sono comunicate agli studenti nella prima settimana del corso.

12. I presidenti delle commissioni di esami sono responsabili della tenuta dei registri di esami

dal momento in cui questi sono ritirati presso i competenti uffici amministrativi sino a

quando essi sono riconsegnati agli stessi.

Art. 14 Modalità di accertamento della conoscenza delle lingue dell’Unione Europea diverse

dall’italiano

1. La conoscenza della Lingua Inglese e della seconda lingua dell’Unione europea diversa

dall’italiano, da scegliere tra quelle riportate nell’ allegato 2 al presente Regolamento,

obbligatorie per il conseguimento della Laurea, viene verificata con riferimento ai livelli

richiesti per ogni lingua dal Consiglio di Corso di Studio secondo le modalità indicate

all’art. 12 del presente Regolamento.

Art. 15 Mobilità degli studenti e riconoscimento delle attività formative svolte all’estero

1. Gli studenti iscritti al Corso di Laurea possono svolgere parte dei propri studi presso

Università estere.

2. E’ possibile sostenere all’estero qualsiasi esame previsto dal proprio piano di studi, ad

esclusione di quelli relativi ad insegnamenti previsti dal Manifesto degli Studi al primo

anno di corso.

3. Lo studente interessato al riconoscimento di attività formative che intende svolgere presso

università estere è tenuto a presentare in tempo utile una domanda al Consiglio di Corso di

Studio allegando la documentazione disponibile relativa alle attività formative che intende

seguire e di cui intende richiedere il riconoscimento (compresi il numero di crediti ed una

descrizione del contenuto di ciascuna attività formativa, il numero di ore di lezione e di

esercitazioni, e le modalità di accertamento del profitto). Il Consiglio di Corso di Studio

delibera entro 45 giorni dal ricevimento della domanda le frequenze, le attività formative,

con l’indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari ed i crediti riconoscibili come

equivalenti e riconducibili ad attività formative previste nel piano di studio dello studente.

4. Qualora le attività formative da svolgere presso Università estere non siano riconoscibili in

attività formative previste nel piano di studio dello studente, il Consiglio di Corso di Studio

invia all’Area Didattica apposita delibera indicante la variazione del piano di studio che

deve essere recepita con decorrenza dalla data stessa della delibera, ovvero per l’anno

accademico in corso e non per quello successivo.

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5. Al termine del periodo di permanenza all’estero, sulla base della documentazione e della

certificazione esibita dallo studente, il Consiglio di Corso di Studio delibera il

riconoscimento delle frequenze, delle attività formative, con l’indicazione dei relativi settori

scientifico-disciplinari, dei crediti e dell’esito dell’eventuale accertamento del profitto, in

modo che siano direttamente riferibili ad attività formative previste nel piano di studio

dello studente.

6. Lo studente può presentare al Consiglio di Corso di Studio istanza di riconoscimento in

itinere delle attività formative svolte presso Università estere diverse da quelle autorizzate,

motivando adeguatamente la ragione della difformità. Su tali istanze il Consiglio di Corso

di Studio esprime parere con urgenza. La delibera del Consiglio ai fini del riconoscimento

non è necessaria (a) nel caso in cui, nell’ambito di programmi di scambio, siano state

approvate dalla Facoltà di Economia tabelle di equivalenza tra attività formative tenute

presso le Università coinvolte, o (b) ove il riconoscimento sia richiesto nell’ambito di un

programma che ha adottato il sistema di trasferimento dei crediti ECTS.

7. Copia delle delibere del Consiglio di Corso di Studio per il riconoscimento delle attività

formative degli studenti in mobilità (Erasmus) deve essere trasmessa all’ufficio Socrates

dell’Ateneo.

8. L’università favorisce gli scambi di studenti con università estere secondo un principio di

reciprocità, mettendo a disposizione degli studenti ospiti le proprie risorse didattiche e

offrendo supporto organizzativo e logistico agli scambi. Tali scambi devono avvenire

secondo convenzioni preventivamente approvate dall’università.

9. Gli studenti in mobilità, in entrata nell’Ateneo, devono essere considerati, a tutti gli effetti,

studenti di questo Ateneo attraverso la formalizzazione della loro iscrizione con rilascio di

eventuale matricola provvisoria e libretto di studi.

10. I dati relativi agli esami sostenuti da parte degli studenti in mobilità, devono essere

registrati nella banca dati dell’area didattica.

11. I professori di ruolo che esaminano uno studente Erasmus devono compilare in duplice

copia lo statino d’esame. Una copia deve essere trasmessa all’area didattica, secondo l’iter

seguito per tutti gli studenti dell’Ateneo, l’altra deve essere trasmessa al coordinatore ECTS

di Facoltà che a sua volta trascrive i risultati dei singoli esami su un apposito modulo

denominato “Transcript of Records”, che invia in duplice copia all’ufficio Socrates insieme

agli statini. I “Transcript of Records” sono debitamente firmati dai coordinatori ECTS di

Facoltà e dal coordinatore istituzionale Socrates dell’Ateneo. L’ufficio Socrates provvede ad

inviare i “Transcript of Records” alle università partner.

Art. 16 Prova finale

1. La Laurea è conferita previo superamento di una prova finale, da sostenersi dinnanzi ad

una apposita Commissione, la quale è separata dalla proclamazione in forma pubblica del

conferimento del titolo. La data di conferimento del titolo è quella del completamento della

prova finale.

2. Alla prova finale sono attribuiti i cfu di cui all’allegato 2 al presente Regolamento. Essa

consiste nella discussione orale di un elaborato avente per oggetto un argomento specifico

concordato dallo studente con un docente che sia stato o sia titolare di un insegnamento

compreso nel proprio piano di studio ed approvato dal Consiglio di Corso di Studio. Il

Consiglio di Corso di Studio vigila sulla congruenza tra i cfu assegnati alla prova finale e

impegno richiesto allo studente per l'espletamento della stessa.

3. Il Consiglio di Corso di Studio disciplina le modalità di svolgimento delle prove finali,

della loro valutazione e del conferimento della Laurea.

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4. Possono proporre all’approvazione del Consiglio un argomento oggetto della prova finale

gli studenti che abbiano acquisito almeno 150 cfu. Tale richiesta di approvazione dovrà

comunque presentarsi al massimo nei termini previsti per la presentazione della domanda

di ammissione alla prova finale all’Area Didattica. L’argomento oggetto della prova finale

può essere connesso all’attività di tirocinio svolta in Italia oppure nell’ambito dei

programmi di scambio internazionale.

5. Lo studente concorderà con il proprio relatore la discussione della prova finale durante un

appello di esame, al quale lo stesso studente sarà tenuto a prenotarsi.

6. Lo studente, per poter partecipare alle sessioni delle prove finali, deve presentare presso

l’Area Didattica, entro i termini stabiliti dal Consiglio di Corso di Studio, domanda di

ammissione alla prova finale; per presentare tale domanda e sostenere la prova finale, lo

studente deve avere acquisito tutti i crediti previsti dall’ordinamento didattico del Corso di

Laurea e dal suo piano di studio, ad eccezione di quelli relativi alla prova finale stessa,

entro la fine della sessione d’esami che precede quella della prova finale ed essere in regola

con il pagamento delle tasse e dei contributi universitari. Ulteriori e dettagliate disposizioni

in materia di ammissione alle prove finali sono stabilite dal Consiglio di Corso di Studio ed

approvate dal Consiglio di Facoltà.

7. Le prove finali per il conferimento di titoli universitari sono pubbliche.

8. Lo studente che abbia maturato tutti i crediti previsti dal suo piano di studi può conseguire

la Laurea indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università.

Art. 17 Commissioni per la valutazione della prova finale

1. Le commissioni per la valutazione della prova finale e per la proclamazione pubblica sono

nominate dal Preside della Facoltà su proposta del Consiglio di Corso di Studio. Le

commissioni per la valutazione della prova finale sono composte da un minimo di cinque

membri, di cui almeno due professori di ruolo dell’ateneo, responsabili di insegnamento

nella Facoltà. Possono prevedersi sedute collegiali di più commissioni.

2. Possono far parte della commissione professori di ruolo, supplenti o a contratto, ricercatori,

professori incaricati stabilizzati ed assistenti del ruolo ad esaurimento, anche se di altra

facoltà dell’ateneo.

3. Il Presidente designa tra i componenti della commissione il segretario incaricato della

verbalizzazione. Il verbale è redatto contestualmente alla prova, eventualmente con

modalità informatizzate, e immediatamente sottoscritto dal candidato e da tutti i

componenti della commissione.

4. Nel caso di adozione di modalità automatiche e informatizzate di verbalizzazione delle

prove finali, le competenti strutture didattiche e amministrative sono tenute ad adottare

procedure coerenti con le norme di cui al comma precedente.

5. I Presidenti delle commissioni sono tenuti a trasmettere all’ufficio competente i verbali

delle prove effettuate al termine delle prove stesse.

Art. 18 Conseguimento della Laurea e calcolo del voto finale

1. Per conseguire la laurea, lo studente deve aver acquisito almeno 180 crediti secondo quanto

riportato nell’allegato 2 al presente Regolamento.

2. La durata normale del Corso di Laurea è di tre anni, riducibili nel caso di riconoscimento di

crediti ottenuti prima dell’ammissione.

3. La valutazione finale dello studente è espressa in centodecimi; ai fini del conseguimento

della Laurea è necessario acquisire il punteggio minimo di sessantasei centodecimi.

4. La proceduta di calcolo del voto finale di laurea è la seguente:

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a) si calcola la media espressa in centodecimi delle votazioni riportate in ciascuna

attività formativa ponderate sulla base dei relativi crediti; pertanto, ottenuta la

media ponderata espressa in trentesimi, sarà necessario moltiplicare tale valore per

11/3;

b) si moltiplica il valore di cui al punto a) per 1,08;

c) al valore di cui al punto b) si aggiungono 0,3 punti per ogni lode in attività

formative da più di cinque crediti e 0,15 punti per ognuna di quelle ottenute in

attività formative da cinque crediti o meno;

d) si aumenta il risultato di cui al punto c):

- di cinque punti nel caso in cui lo studente abbia acquisito tutti i crediti previsti dal

suo piano di studio e sostenuto la prova finale entro il 31 Dicembre dell’anno solare

in cui si conclude il terzo anno di corso;

- di tre punti nel caso in cui lo studente abbia acquisito tutti i crediti previsti dal suo

piano di studio, ad eccezione dei crediti relativi alla prova finale, entro il 31

Dicembre dell’anno solare in cui si conclude il terzo anno di corso e sostenga la

prova finale entro il 31 Maggio dell’anno successivo.

e) si aumenta il risultato di cui al punto d) di 2 punti qualora lo studente abbia

trascorso un periodo di studio all’estero nell’ambito di programmi di mobilità

internazionale dell’Ateneo avendo acquisito almeno 20 crediti per semestre

all’estero con una votazione media non inferiore a 25/30;

f) in ogni caso, l’incremento ottenuto rispetto alla media calcolata in a) per come

indicato nei punti b), c), d) ed e) non potrà in superare gli undici punti;

g) la votazione così ottenuta è arrotondata al centodecimo più vicino; l’eventuale

attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio massimo di centodieci

centodecimi, è subordinata all’accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal

candidato e alla valutazione unanime della commissione.

Nel calcolo del tempo che si è impiegato per conseguire il titolo in modo da stabilire se lo

studente abbia o meno diritto di fruire dell’incremento di punteggio di cui al punto (d), è

necessario partire dell’anno di prima immatricolazione e cioè dell’anno in cui lo studente si

è iscritto per la prima volta all’Università, in questo o in altri Atenei. In ogni caso,

l’incremento di punteggio non può essere attribuito agli studenti che partano con crediti già

acquisiti in una precedente carriera: è infatti evidente che, in questi casi, il completamento

degli studi in tempi brevi si prospetta come naturale conseguenza del riconoscimento dei

crediti già maturati nella precedente carriera stessa.

5. A coloro che conseguono la laurea compete la qualifica accademica di dottore.

Art. 19 Proclamazione

1. La proclamazione, con il carattere di cerimonia pubblica cui partecipano i laureati non

ancora proclamati e i loro invitati, si terrà tre volte all’anno, secondo il calendario

deliberato dal Consiglio di Corso di Studio e pubblicizzato sul sito telematico del Corso di

Laurea e della Facoltà.

Art. 20 Frequenza ai corsi

1. Lo studente ha il diritto e il dovere di frequentare le lezioni e di partecipare attivamente e

criticamente a tutte le attività formative previste dal Corso di Laurea.

2. Affinché l’obbligo di frequenza possa ritenersi assolto, le assenze non devono eccedere

almeno il 30% delle ore di lezione.

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3. La frequenza è accertata dal docente responsabile dell’attività formativa in base a modalità

da questi stabilite e comunicate agli studenti all’inizio dell’attività stessa.

4. Lo studente ha diritto in ogni caso, sempre che ne faccia richiesta all'inizio della lezione e

previa esibizione del libretto di iscrizione e dell’eventuale modulo predisposto dalla

segreteria del Corso di Laurea, al rilascio da parte del professore di ruolo di una

dichiarazione attestante la sua presenza al corso.

5. Il Corso di Laurea in Economia Aziendale non prevede per gli studenti l’iscrizione in

regime di studio non a tempo pieno.

Art. 21 Studenti regolarmente in corso, non regolarmente in corso e fuori corso

1. E’ iscritto al secondo anno “regolarmente in corso” lo studente che abbia maturato, entro la

data d’inizio dei corsi del secondo anno, almeno 30 crediti relativi alle attività formative

previste al primo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea così come riportato

all’allegato 2 al presente Regolamento. Lo studente che abbia maturato un numero di

crediti inferiore viene considerato “non regolarmente in corso”.

2. E’ iscritto al terzo anno “regolarmente in corso” lo studente che abbia maturato, entro la

data d’inizio dei corsi del terzo anno, almeno 80 crediti relativi alle attività formative

previste al primo ed al secondo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea così

come riportato all’allegato 2 al presente Regolamento. Lo studente che abbia maturato un

numero di crediti inferiore viene considerato “non regolarmente in corso”.

3. Viene considerato fuori corso lo studente che, pur avendo seguito il corso di Laurea per

l’intera sua durata, non abbia acquisito, entro il 31 dicembre immediatamente successivo

alla fine dell’ultimo anno di iscrizione, tutti i crediti richiesti per il conseguimento del

titolo.

4. Gli studenti non “regolarmente in corso” e gli studenti “fuori corso” sono oggetto di

specifiche attività di tutorato e di recupero, individuali e di gruppo, volte ad aiutarli nel

superamento delle difficoltà incontrate. Gli organi competenti dell’Ateneo possono

deliberare per tali tipologie di studenti contributi maggiorati.

5. Fatte salve le eventuali propedeuticità in essere, gli studenti “non regolarmente in corso”

possono frequentare le attività formative previste per l’anno di corso cui sono iscritti e

sostenere le relative prove di accertamento del profitto.

Art. 22 Trasferimenti da altri Atenei e passaggi da altri Corsi di Laurea dell’Ateneo

1. Il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente ai fini della

prosecuzione degli studi nel Corso di Laurea a seguito di un passaggio da altro Corso di

Laurea dell’Ateneo o di trasferimento da altro Ateneo, compete al Consiglio di Corso di

Studio, conformemente ai criteri predeterminati dalla Facoltà sulla base delle proposte

elaborate dallo stesso Consiglio. Compete altresì al Consiglio la valutazione dell’avvenuto

accertamento del possesso dell’adeguata preparazione.

2. E’ altresì competenza del Consiglio la verifica della condizione dello studente rispetto a

quanto specificato all’art. 21 del presente Regolamento.

3. Alla domanda intesa ad ottenere il nulla osta al trasferimento da altro Ateneo o il passaggio

al Corso di Laurea deve essere allegata certificazione o autocertificazione attestante l’anno

di immatricolazione, la denominazione di ciascuna attività formativa per la quale lo

studente abbia superato la relativa prova, la data del superamento e la votazione

eventualmente riportata ed i programmi di ciascuna attività formativa. Nella domanda si

dovrà inoltre necessariamente indicare il curriculum che si intende seguire, secondo quanto

riportato all’allegato 2 al presente Regolamento.

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4. Per ogni insegnamento convalidato, verrà riconosciuto allo studente al massimo lo stesso

numero di crediti risultante dalla certificazione prodotta, tenuto conto del programma

relativo all’insegnamento sostenuto che lo studente avrà provveduto ad allegare alla

domanda. Le modalità di acquisizione dei crediti integrativi necessari per raggiungere il

numero di crediti previsti dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea di cui all’allegato

2 per lo specifico insegnamento, dovranno essere concordate dallo studente con il docente

di riferimento.

5. L’eventuale mancato riconoscimento di crediti maturati sarà in ogni caso adeguatamente

motivato dal Consiglio di Corso di Studio; se lo studente proviene da un Corso di Laurea

appartenente alla classe L-18 (DM 270) o 17 (DM 509), il numero di cfu riconosciuto non

può essere inferiore al cinquanta per cento di quelli già maturati. Nel caso in cui il corso di

provenienza sia svolto in modalità a distanza, la quota minima del 50% è riconosciuta solo

se il corso di provenienza risulta accreditato dalla normativa ministeriale.

6. Le domande, da compilarsi sul sito web dell’area didattica, dovranno presentarsi presso

l’Ufficio protocollo della Facoltà tra il primo giugno ed il dieci settembre.

7. Le domande verranno accolte nel limite massimo dei posti dichiarati disponibili dall’area

didattica per l’anno di corso al quale, in base al numero di crediti riconosciuti, è consentita

l’iscrizione. Per l’iscrizione al secondo anno, conformemente a quanto stabilito dal

precedente articolo, è necessario ottenere il riconoscimento di almeno 30 cfu relativi alle

attività formative previste al primo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea di

cui all’allegato 2. Per l’iscrizione al terzo anno, è necessario ottenere il riconoscimento di

almeno 80 cfu relativi alle attività formative previste al primo anno ed al secondo anno

dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea di cui all’allegato 2.

8. Nel caso le domande superino il numero di posti disponibili per ciascun anno di corso,

verrà redatta una graduatoria che sarà formulata come di seguito riportato: il primo criterio

è quello del numero di crediti formativi riconosciuti; in caso di parità di crediti riconosciuti,

si terrà conto della media dei voti conseguiti e nel caso di ulteriore parità della minore età.

9. Relativamente alle richieste di trasferimento da altro Ateneo, entro il dieci ottobre il

Consiglio di Corso di Studio dovrà esprimersi e lo studente al quale è stato concesso il

nulla osta dovrà presentare o far pervenire all’area didattica il foglio di congedo e

perfezionare l’iscrizione di norma entro il 15 ottobre.

10. A decorrere dalla data di presentazione della domanda di passaggio e fino alla effettiva

iscrizione al Corso di Laurea, lo studente non può sostenere alcun esame ovvero compiere

alcun ulteriore atto di carriera.

11. La Facoltà può consentire il passaggio, nel limite massimo dei posti dichiarati disponibili

dall’area didattica a seguito delle procedure di immatricolazione, tra corsi di laurea ad essa

afferenti anche a studenti iscritti al primo anno di corso. Le domande dovranno essere

compilate fra il primo gennaio ed il 31 marzo.

Art. 23 Iscrizione ad anni successivi al primo di studenti in possesso di un titolo di studio

universitario

1. Chiunque sia in possesso di un titolo di studio universitario può chiedere l’iscrizione ad un

anno successivo al primo ed il riconoscimento di tutte o parte delle attività formative

completate per l’acquisizione del titolo di studio posseduto.

2. Nel caso in cui il titolo posseduto sia identico per nome, durata e classe alla Laurea in

Economia Aziendale, occorre presentare motivata istanza al Consiglio di Corso di Studio.

L’iscrizione è consentita solo in caso di approvazione del Consiglio stesso.

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3. La deliberazione in merito all’accettazione dell’istanza, all’anno al quale lo studente viene

iscritto ed al riconoscimento di tutta o parte della precedente carriera in termini di crediti

ed attività formative sono di competenza del Consiglio di Corso di Studio. Compete altresì

al Consiglio la valutazione dell’avvenuto accertamento del possesso dell’adeguata

preparazione iniziale.

4. La domanda dovrà essere compilata sul sito web dell’area didattica e presentata tra il

primo giugno e il 10 settembre all’Ufficio protocollo della Facoltà di Economia. Alla

domanda deve essere allegata certificazione o autocertificazione attestante il titolo

universitario posseduto, l’anno di immatricolazione e di conseguimento del titolo, la

denominazione di ciascuna attività formativa per la quale lo studente abbia superato la

relativa prova, la data del superamento, la votazione eventualmente riportata ed i

programmi di ciascuna attività formativa. Nella domanda si dovrà inoltre necessariamente

indicare il curriculum che si intende seguire, secondo quanto riportato all’allegato 2 al

presente Regolamento.

5. La delibera da parte del Consiglio di Corso di Studio dovrà essere emanata entro il 10

ottobre.

6. Le domande verranno accolte nel limite massimo dei posti dichiarati disponibili dall’area

didattica per l’anno di corso al quale, in base al numero di crediti riconosciuti, è consentita

l’iscrizione. Per l’iscrizione al secondo anno, conformemente a quanto stabilito dall’art. 21

del presente Regolamento, è necessario ottenere il riconoscimento di almeno 30 cfu relativi

alle attività formative previste al primo anno dall’ordinamento didattico del Corso di

Laurea di cui all’allegato 2. Per l’iscrizione al terzo anno, è necessario ottenere il

riconoscimento di almeno 80 cfu relativi alle attività formative previste al primo anno ed al

secondo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea di cui all’allegato 2.

7. Per ogni insegnamento convalidato, verrà riconosciuto allo studente al massimo lo stesso

numero di crediti risultante dalla certificazione prodotta, tenuto conto del programma

relativo all’insegnamento sostenuto che lo studente avrà provveduto ad allegare alla

domanda. Le modalità di acquisizione dei crediti integrativi necessari per raggiungere il

numero di crediti previsti dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea di cui all’allegato

2 per lo specifico insegnamento, dovranno essere concordate dallo studente con il docente

di riferimento.

8. Nel caso in cui le domande superino il numero di posti disponibili per ciascun anno di

corso, verrà redatta una graduatoria che sarà formulata come di seguito riportato: il primo

criterio è quello del numero di crediti formativi riconosciuti; in caso di parità di crediti

riconosciuti, si terrà conto della media dei voti conseguiti e nel caso di ulteriore parità della

minore età.

Art. 24 Rinuncia agli studi e decadenza

1. Lo studente che intende ottenere la rinuncia agli studi, dovrà compilare la domanda sul

sito web dell’area didattica e presentarla allo sportello unitamente al libretto universitario e

alle certificazioni attestanti la non esistenza di carichi pendenti con l’Ateneo.

2. Lo studente che abbia rinunciato agli studi o che sia incorso nella decadenza può chiedere il

riconoscimento della precedente carriera. Il Consiglio di Corso di studio valuta se

riconoscere parzialmente o totalmente la precedente carriera, anche in termini di crediti

formativi.

3. La domanda intesa ad ottenere il riconoscimento della precedente carriera dovrà essere

compilata sul sito web dell’area didattica e consegnata tra il primo giugno ed il 10

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settembre all’Ufficio protocollo della Facoltà. Il Consiglio di Corso di Studio dovrà

pronunciarsi entro il 10 ottobre successivo.

4. Alla domanda deve essere allegata certificazione o autocertificazione attestante l’anno di

immatricolazione, la denominazione di ciascuna attività formativa per la quale lo studente

ha superato la relativa prova, la data del superamento e la votazione eventualmente

riportata ed i programmi di ciascuna attività formativa. Nella domanda si dovrà inoltre

necessariamente indicare il curriculum che si intende seguire, secondo quanto riportato

all’allegato 2 al presente Regolamento.

5. Per ogni insegnamento convalidato, verrà riconosciuto allo studente al massimo lo stesso

numero di crediti risultante dalla certificazione prodotta, tenuto conto del programma

relativo all’insegnamento sostenuto che lo studente avrà provveduto ad allegare alla

domanda. Le modalità di acquisizione dei crediti integrativi necessari per raggiungere il

numero di crediti previsti dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea di cui all’allegato

2 per lo specifico insegnamento, dovranno essere concordate dallo studente con il docente

di riferimento.

6. Le domande verranno accolte nel limite massimo dei posti dichiarati disponibili dall’area

didattica per l’anno di corso al quale, in base al numero di crediti riconosciuti, è consentita

l’iscrizione. Per l’iscrizione al secondo anno, conformemente a quanto stabilito dall’art. 21

del presente Regolamento, è necessario ottenere il riconoscimento di almeno 30 cfu relativi

alle attività formative previste al primo anno dall’ordinamento didattico del Corso di

Laurea di cui all’ allegato 2. Per l’iscrizione al terzo anno, è necessario ottenere il

riconoscimento di almeno 80 cfu relativi alle attività formative previste al primo anno ed al

secondo anno dall’ordinamento didattico del Corso di Laurea di cui all’allegato 2.

7. Nel caso in cui le domande superino il numero di posti disponibili per ciascun anno di

corso, verrà redatta una graduatoria che sarà formulata come di seguito riportato: il primo

criterio è quello del numero di crediti formativi riconosciuti; in caso di parità di crediti

riconosciuti, si terrà conto della media dei voti conseguiti e nel caso di ulteriore parità della

minore età.

Art. 25 Piani di Studio

1. I piani di studio ufficiali sono deliberati dal Consiglio di Corso di Studio e sono riportati

nel Manifesto degli Studi.

2. All’atto della presentazione della domanda di ammissione, lo studente dovrà

obbligatoriamente scegliere uno dei curricula di cui all’allegato 2 al presente Regolamento.

In funzione del curriculum selezionato, sarà assegnato a ciascuno studente utilmente

collocato nella graduatoria di ammissione un piano di studio standard, riportato nel

Manifesto degli Studi. Con riferimento al piano standard attribuito, lo studente potrà, di

norma entro il 31 Ottobre dell’anno di immatricolazione, effettuare le modifiche riferite agli

ambiti opzionali a scelta previsti nei primi due anni di corso. Nell’ipotesi in cui lo studente

non effettui tali modifiche, verranno confermati d’ufficio gli insegnamenti previsti in tali

ambiti dal piano di studio standard.

3. All’inizio del terzo anno di corso, lo studente dovrà, di norma entro il 31 Ottobre,

confermare o variare la scelta del curriculum effettuata al primo anno e compilare il

relativo piano di studio individuando gli insegnamenti da inserire negli ambiti opzionali

eventualmente previsti dal proprio curriculum e le attività formative a scelta dello

studente. Non è prevista la possibilità di presentare piani di studio individuali.

4. Lo studente regolarmente in corso, non regolarmente in corso o fuori corso, può modificare

ogni anno il proprio piano di studi di norma entro il 31 Ottobre; le modifiche possono

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 17

interessare le attività formative dell’anno di corso cui lo studente è iscritto e quelle inserite

negli anni precedenti i cui crediti non siano stati ancora acquisiti, purché previste in ambiti

opzionali a scelta o nell’ambito delle attività formative a scelta dello studente. Non è

consentito il passaggio tra i curricula previsti. Lo studente che partecipi ai programmi di

mobilità internazionale dell’Ateneo potrà, con riferimento agli esami così sostenuti o da

sostenere, variare il proprio piano di studi in corso d’anno, prima della partenza ed al

rientro.

5. I piani di studio vengono, di norma, presentati tramite sistema telematico.

Art. 26 Attività formative a scelta dallo studente

1. Lo studente può indicare autonomamente fino a 15 cfu quali attività formative a scelta tra

tutte quelle offerte dall’Ateneo presentando apposita richiesta al Consiglio nei termini

previsti per la presentazione dei piani di studio. Il Consiglio valuterà la coerenza della

scelta con gli obiettivi formativi del Corso di Laurea e ne darà tempestiva notizia allo

studente prima dell’inizio di tali insegnamenti.

2. Gli insegnamenti riportati nell’allegato 2 sono considerati coerenti con il progetto

formativo senza ulteriore attività istruttoria da parte del Consiglio di Corso di Studio.

Art. 27 Ricevimento degli studenti

1. Gli studenti hanno diritto a essere ricevuti personalmente dai docenti per chiarimenti e

consigli didattici nonché per essere assistiti nello svolgimento della tesi di laurea e di altri

lavori di ricerca concordati. Il docente dà pubblica comunicazione dell’orario di

ricevimento da lui stabilito prima dell’inizio di ogni periodo didattico. Dell' eventuale

assenza per ragioni urgenti e impreviste egli dà tempestiva comunicazione sul proprio sito

telematico.

Art. 28 Tutorato

1. Nel Corso di Laurea è istituito un servizio di tutorato per gli studenti. Obiettivo del

tutorato è orientare ed assistere gli studenti nel corso degli studi, renderli attivamente

partecipi del processo formativo, aiutarli a rimuovere gli ostacoli ad una proficua

frequenza dei corsi e assisterli nelle loro scelte formative.

2. Responsabile delle attività di tutorato è il Presidente del Consiglio di Corso di Studio, che

può demandare tale compito ad un suo delegato scelto tra i professori di ruolo ed i

ricercatori membri del Consiglio di Corso di Studio. Distinte attività di tutorato saranno

svolte da studenti capaci e meritevoli iscritti ai corsi di laurea magistrale o ai corsi di

dottorato di ricerca.

3. Entro il primo mese dall’immatricolazione o iscrizione ad anni successivi al primo, a

ciascuno degli studenti è attribuito un tutor tra i professori di ruolo ed i ricercatori afferenti

al Corso di Laurea.

4. Gli studenti immatricolati nel corso del primo anno degli studi hanno l’obbligo di

incontrare almeno due volte il loro tutor, fatta salva la possibilità per il Consiglio di Corso

di Studio di incrementare tale frequenza.

5. Gli studenti incontrano il loro tutor, di norma, nell’orario che questi destina al ricevimento

degli studenti.

6. Le attività di tutorato possono avere luogo anche in periodi di interruzione delle attività

didattiche ed in orari serali.

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 18

Art. 29 Valutazione della qualità

1. Entro il 31 dicembre di ogni anno il Consiglio di Corso di Studio provvede ai sensi dell’art.

26, comma 2, del Regolamento Didattico di Ateneo alla valutazione della qualità e alla

verifica dei risultati delle attività formative offerte nell’anno accademico precedente,

comprese quelle relative al tutorato. I risultati di tale verifica sono presentati in un rapporto

annuale trasmesso alla Facoltà di Economia ed alla Commissione Didattica di Ateneo.

Art. 30 Modifiche del Regolamento

1. Il presente Regolamento è deliberato dal Senato Accademico, che verifica la conformità

delle disposizioni in esso contenute al Regolamento Didattico di Ateneo e alla normativa

vigente, su proposta del Consiglio di Corso di Studio previo parere della Facoltà. Eventuali

modifiche al Regolamento sono approvate con le stesse modalità.

2. Non è necessaria la delibera del Senato Accademico, ma è sufficiente il parere della Facoltà

per le successive modifiche che, nel rispetto degli ordinamenti e delle norme definite dal

Regolamento Didattico di Ateneo, riguardino l’elenco degli insegnamenti attivati e delle

altre attività formative offerte, le relative propedeuticità, l’articolazione dei periodi didattici

e quant’altro rilevante ai fini dell’emanazione del Manifesto degli Studi.

Art. 31 Verifica e aggiornamento

1. Il presente Regolamento viene rivisto ed eventualmente aggiornato con una periodicità non

superiore a 3 anni dal Consiglio di Corso di Studio, in particolare per quanto riguarda il

numero dei crediti assegnati ad ogni insegnamento o ad altra attività formativa.

2. In occasione di tale revisione, il Consiglio di Corso di Studio verifica anche la non

obsolescenza dei contenuti conoscitivi dei crediti acquisiti dagli studenti. I crediti i cui

contenuti conoscitivi siano dichiarati obsoleti verranno considerati come non acquisiti nelle

carriere degli studenti che abbiano superato a suo tempo le relative prove di accertamento.

3. Le attestazioni di frequenza relative ad attività formative i cui contenuti conoscitivi siano

dichiarati obsoleti verranno considerate come non acquisite.

4. Qualora il Consiglio di Corso di Studio riconosca l’obsolescenza di una sola parte dei

contenuti formativi di una specifica attività, lo stesso Consiglio di Corso di Studio

provvederà a stabilire le prove integrative che dovranno essere sostenute dallo studente,

definendo gli argomenti delle stesse e le modalità di verifica. Una volta superate le

verifiche previste, il Consiglio di Corso di Studio convaliderà i crediti acquisiti con apposita

delibera. Qualora la relativa attività didattica preveda una votazione, la stessa potrà essere

variata rispetto a quella precedentemente ottenuta, su proposta della commissione che ha

proceduto alla verifica.

Art. 32 Norme transitorie

1. Gli studenti già iscritti al Corso di Laurea in Economia Aziendale (ex DM 509/99 o

previgenti ordinamenti) alla data di entrata in vigore del presente Regolamento, possono

concludere i corsi di studio e conseguire i relativi titoli. A tali Corsi di Studio continuano ad

applicarsi le norme vigenti al momento dell’entrata in vigore del presente Regolamento. I

medesimi hanno altresì la facoltà di optare per l'iscrizione al Corso di Laurea previsto

dall’ordinamento ex DM 270/04 di cui al presente Regolamento.

2. Gli studi compiuti per conseguire i diplomi universitari in base agli ordinamenti didattici

previgenti al DM 509/99 sono valutati dal Consiglio di Corso di Studio in crediti

riconoscibili per il conseguimento della Laurea in Economia Aziendale.

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3. Nell’a.a. 2009/2010 gli studenti già iscritti al Corso di Laurea in Economia Aziendale

secondo gli ordinamenti didattici previgenti al DM 509/99, potranno optare per l’iscrizione

al Corso di Laurea in Economia Aziendale ex DM 509/99 a condizione che non debbano

sostenere attività formative previste al primo anno di corso dall’ordinamento didattico ex

DM 509/99, riportato nel Manifesto degli Studi 2008/2009, non più attivate o per le quali

non esista una corrispondenza con attività formative offerte nell’ambito del Corso di

Laurea in Economia Aziendale ex DM 270/04 di cui al presente Regolamento.

4. Nell’a.a. 2009/2010 le richieste di iscrizione con riconoscimento esami, le istanze di

passaggio da altro Corso di Laurea dell’Ateneo o di trasferimento da altro Ateneo e le

richieste di iscrizione ad anni successivi al primo proposte da quanti siano già in possesso

di un titolo di studio universitario saranno consentite, nel limite massimo dei posti

dichiarati disponibili dall’area didattica e nel rispetto delle regole riportate sul Manifesto

degli Studi 2008/2009, per il secondo o per il terzo anno del Corso di Laurea in Economia

Aziendale ex DM 509/99 e comunque solo agli studenti che non dovranno sostenere attività

formative previste al primo anno dall’ordinamento didattico ex DM 509/99 riportato sul

Manifesto degli Studi 2008/09 non più attivate o per le quali non esista una corrispondenza

con attività formative offerte nell’ambito del Corso di Laurea in Economia Aziendale ex

D.M. 270 di cui al presente Regolamento.

5. L’equivalenza fra le attività formative della Laurea in Economia Aziendale ex DM 509/99

non più erogate e quelle della Laurea in Economia Aziendale ex DM 270/04, è deliberata

dal Consiglio di Corso di Studio.

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 20

Allegato 1

Università Università della CALABRIA

Facoltà ECONOMIA

Classe L-18 Scienze dell'economia e della gestione

aziendale

Nome del corso

Economia Aziendale

adeguamento di Economia Aziendale (codice

1005452)

Nome inglese del corso Business Administration

Codice interno all'ateneo del corso

Il corso è trasformazione di ECONOMIA AZIENDALE

(RENDE) (cod 24141)

Data di approvazione del consiglio di facoltà 19/11/2008

Data di approvazione del senato accademico 19/01/2009

Data della relazione tecnica del nucleo di

valutazione 16/01/2009

Data della consultazione con le organizzazioni

rappresentative a livello locale della produzione,

servizi, professioni

25/10/2008

Modalità di svolgimento Convenzionale

Indirizzo internet del corso di laurea www.economia.unical.it/test/ecoaz/

Massimo numero di crediti riconoscibili (DM

16/3/2007 Art 4) 12

Corsi della medesima classe

Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270

Il presente Corso di Laurea in Economia Aziendale costituisce la trasformazione all'ordinamento

ex DM 270 del Corso di Laurea avente la stessa denominazione nell'ordinamento ex DM 509.

Il nuovo Corso di Laurea è stato progettato con l'obiettivo di rendere l'offerta formativa ancora

più efficace; a tal fine, per garantire un migliore approfondimento delle tematiche centrali del

percorso formativo, un maggior numero di crediti è stato riservato ai corsi caratterizzanti.

L'adozione delle nuove norme contribuirà inoltre al ridimensionamento del numero degli

studenti fuori corso, per effetto sia della riduzione del numero delle prove d'esame, sia per la

semestralizzazione di varie discipline.

Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione

Il Nucleo prende atto della proposta relativa all’istituzione del Corso di Studio in Economia

Aziendale (L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) presentata dalla Facoltà di

Economia.

Rinviando per le considerazioni generali alla relazione del Nucleo, per quanto riguarda

specificatamente questo corso, verificata la corrispondenza fra le proposte e quanto indicato nel

DM 31/10/07, Allegato C, e in particolare: che la progettazione del Corso rispondesse a criteri

didatticamente coerenti e funzionali alla formazione di laureati in possesso delle competenze

necessarie all’inserimento nel mondo del lavoro; che il Corso è compatibile con le disponibilità

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 21

dell’Ateneo in termini di docenza e di struttura; che vengono rispettati criteri di

razionalizzazione e qualificazione dell’offerta formativa in concordanza con la classe di lauree di

riferimento e a quelle culturalmente più vicine, il Nucleo di Valutazione esprime parere

favorevole.

Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della

produzione, servizi, professioni

Alla riunione, tenutasi in data 25 Ottobre 2008 alle ore 9:30 presso l’aula SDIPA della Facoltà di

Economia, hanno partecipato il Preside della Facoltà prof. Franco Rubino, il Presidente del Corso

di Laurea prof. Alfio Cariola ed i rappresentati delle organizzazioni a livello locale della

produzione, servizi e professioni (Confindustria, Banche di Credito Cooperativo, FLC-CGIL,

Regione Calabria, CCIAA). Il prof. Cariola illustra il contenuto della bozza di progettazione del

Corso di Laurea. Nel corso della discussione, emergono osservazioni concernenti le figure

professionali e le loro funzioni, gli sbocchi occupazionali, i risultati di apprendimento e le attività

formative dei diversi percorsi formativi. Dopo approfondita analisi, i convenuti ritengono che il

progetto di corso sia coerente con le esigenze del sistema socio-economico regionale e non solo,

condividendo la scelta di percorsi formativi che, assicurando una solida preparazione di base,

evitano preparazioni professionali troppo specializzate, con rigidità culturali non facilmente

adeguabili al mercato. Al termine dell'incontro è emersa l'esigenza condivisa di attivare una

consultazione sistematica e ricorrente con i rappresentanti delle Istituzioni e del mondo delle

imprese e delle professioni per individuare e aggiornare i fabbisogni di competenza attesi dal

mondo produttivo nonché per intraprendere tutte le possibili iniziative volte a migliorare la

spendibilità del titolo di studio sul mercato del lavoro.

Obiettivi formativi qualificanti della classe

I laureati nei corsi di laurea della classe devono:

- possedere conoscenze di metodiche di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle

dinamiche di azienda, mediante l'acquisizione delle necessarie competenze in più aree

disciplinari: economiche, aziendali, giuridiche e quantitative;

- possedere un'adeguata conoscenza delle discipline aziendali, che rappresentano il nucleo

fondamentale, declinate sia per aree funzionali (la gestione, l'organizzazione, la rilevazione), sia

per classi di aziende dei vari settori (manifatturiero, commerciale, dei servizi, della pubblica

amministrazione).

Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono nelle aziende, dove

potranno svolgere funzioni manageriali o imprenditoriali, nelle pubbliche amministrazioni e

nelle libere professioni dell'area economica.

Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea della classe:

- comprendono in ogni caso la necessaria acquisizione di conoscenze fondamentali nei vari campi

dell'economia e della gestione delle aziende, nonché i metodi e le tecniche della matematica

finanziaria e attuariale, della matematica per le applicazioni economiche e della statistica;

- comprendono in ogni caso l'acquisizione di conoscenze giuridiche di base e specialistiche negli

ambiti della gestione delle aziende private o pubbliche;

- comprendono in ogni caso l'acquisizione di conoscenze specialistiche in tutti gli ambiti della

gestione delle aziende pubbliche e private e delle amministrazioni pubbliche;

- possono prevedere la conoscenza in forma scritta e orale di almeno due lingue dell'Unione

Europea, oltre l'italiano;

- prevedono, in relazione ad obiettivi specifici di formazione professionale ed agli sbocchi

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occupazionali, l'obbligo di attività esterne con tirocini formativi presso aziende e organizzazioni

pubbliche e private nazionali e internazionali.

Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo

Il Corso di Laurea in Economia Aziendale si propone di fornire allo studente strumenti

metodologici e scientifici tali da prepararlo alla professione nel mondo aziendale, in modo da

renderlo in grado di interpretare e guidare correttamente il funzionamento dell'azienda nelle sue

diverse tipologie e aspetti. Lo studente, grazie al corso di studi intrapreso, potrà non solo avere la

padronanza delle diverse funzioni aziendali e la conoscenza degli strumenti di supporto, di

indirizzo e di analisi della gestione, ma acquisirà anche la capacità di cogliere le interazioni tra

impresa e ambiente. A tal fine, si mirerà a far acquisire allo studente le necessarie competenze di

base nelle discipline aziendali, economiche, giuridiche e quantitative, così da prepararlo a entrare

nel mondo del lavoro ed in particolare nelle aziende private, nella libera professione, nelle

aziende pubbliche, nel campo della formazione. L’obiettivo è, dunque, quello di sviluppare le

competenze tipiche del management intese come base per l'avvio di una carriera nell'ambito

della direzione, gestione e consulenza aziendale. Il primo e il secondo anno di studi prevedono

contenuti comuni per tutti gli studenti: si tratta di insegnamenti ritenuti indispensabili per fornire

un background culturale idoneo ad affrontare con successo il terzo anno di studio e le successive

sfide proposte dal mondo del lavoro e dai percorsi di studio post-lauream (lauree magistrali,

master). Nel biennio sono pertanto previsti insegnamenti di economia, diritto, matematica e

matematica finanziaria, economia aziendale, statistica, gestione d’impresa, lingue straniere e

informatica.

A partire dal terzo anno, lo studente può completare il proprio piano di studi selezionando tra un

numero contenuto di gruppi di insegnamenti; l’obiettivo è quello di rinforzare alcune

competenze specifiche in funzione di un più efficace e immediato inserimento nel mondo del

lavoro, già dopo il primo triennio di studi universitari. L’offerta didattica, tuttavia, è stata

progettata anche nella prospettiva di chi intende proseguire gli studi universitari al fine di

conseguire una Laurea Magistrale, un Master o entrambi. Per tutte queste ragioni, gli

insegnamenti del terzo anno presentano una combinazione di corsi e di attività didattiche

originali e interattive (esercitazioni pratiche, studi di casi aziendali, simulazioni, business game,

stage e tirocini) idonee a consentire un immediato ed efficace ingresso nel mondo del lavoro,

come pure la prosecuzione degli studi per l’ottenimento dei titoli post-lauream in aree di

specializzazione simili o contigue (tutte le aree dell’economia aziendale e della gestione, l’area

della gestione delle tecnologie e delle reti, l’area della giurisprudenza d’impresa, e così via). Il

ventaglio di corsi per il terzo anno si riferisce in modo analitico a tutte le problematiche

d’impresa relative alla razionalità economica delle decisioni di investimento e di finanziamento,

con particolare riferimento alle scelte di struttura finanziaria, all’individuazione dei servizi di

finanziamento più opportuni per la copertura degli investimenti produttivi, alla scelta

dell'insieme delle diverse fonti di finanziamento, al ricorso agli intermediari piuttosto che ai

mercati finanziari. Vengono affrontate, inoltre, anche le problematiche relative al controllo di

gestione e ai controlli interni, con particolare riferimento alla valutazione delle performance.

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio

Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

I laureati acquisiscono conoscenze fondamentali di carattere generale, specifico e

interdisciplinare di livello post-secondario riguardanti:

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 23

- i temi generali dell'Economia Aziendale e del Management, con particolare attenzione agli

strumenti per analizzare con rigore di metodo le caratteristiche, le condizioni di funzionamento,

la complessità delle diverse tipologie di azienda;

- gli strumenti matematici e statistici di base per la rilevazione, la misura e l’analisi quantitativa

dei fenomeni economici;

- le basi della microeconomia e della macroeconomia come strumento per prendere decisioni

manageriali, per l'ideazione e la comprensione delle politiche economiche e, più in generale, per

comprendere il funzionamento dell'economia moderna;

- la legislazione attinente all'azienda pubblica e privata con particolare riferimento alla

Costituzione, al Codice civile e leggi collegate;

- i temi specifici della misurazione e controllo dei fenomeni aziendali, con particolare riguardo ai

bilanci interni e esterni, ai metodi di determinazione quantitativa per le decisioni strategiche e

operative, al controllo strategico e operativo;

- schemi di analisi e tecniche atti alla definizione e comprensione della struttura organizzativa e

della strategia dell'impresa, le principali strategie di corporate e le loro applicazioni pratiche;

- i temi specifici della banca e della finanza, con particolare riguardo agli strumenti finanziari,

alle operazioni bancarie e finanziarie, alle operazioni di borsa, alle tecniche di affidamento, ai

prodotti assicurativi e previdenziali;

Le conoscenze e le capacità di comprensione sopra elencate sono conseguite tramite la

partecipazione a lezioni frontali, esercitazioni, seminari nonché tramite lo studio personale

guidato e lo studio indipendente previsti dalle attività formative attivate, in particolare

nell’ambito dei settori disciplinari di base e caratterizzanti. L’acquisizione delle stesse è verificata

nell’ambito delle prove d’esame e della prova finale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

L'acquisizione e il consolidamento delle conoscenze fondamentali di tipo generale e specifico in

ambito aziendale e di tipo interdisciplinare in ambito economico, giuridico e quantitativo

permettono al laureato di poter affrontare e risolvere con un approccio critico e con una

prospettiva ampia e integrata i principali problemi che investono il contesto economico e

aziendale.

Il laureato è capace di:

- analizzare le aziende dal punto di vista economico, patrimoniale e finanziario;

- applicare le metodologie contabili e gli strumenti operativi volti a razionalizzare i processi di

direzione aziendale, con particolare riferimento alle tecniche di analisi e di calcolo dei costi

aziendali;

- applicare tecniche di gestione delle risorse umane di un'azienda e di coordinamento del

personale in modo da ottimizzare le risorse a disposizione;

- lavorare in gruppo, eseguire ricerche su tematiche prestabilite ed ha una valida conoscenza

operativa delle tematiche affrontate.

Per favorire lo sviluppo di capacità applicative, il percorso formativo prevede, accanto alle

lezioni frontali, esercitazioni in aula informatica, discussione di casi aziendali, incontri con

imprenditori, manager, professionisti e, prima della prova finale, la possibilità di svolgere un

tirocinio presso aziende, istituti di credito, società di consulenza, studi professionali,

organizzazioni non profit o enti pubblici. Nell’ambito delle medesime attività è verificata

l’acquisizione di tali capacità.

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 24

Autonomia di giudizio (making judgements)

La padronanza di adeguate competenze tecniche e, al contempo, il carattere interdisciplinare del

percorso formativo, permettono al laureato in Economia Aziendale di:

- saper raccogliere, analizzare e interpretare con rigore metodologico e strumentale informazioni

espresse in forma descrittiva e quantitativa e riguardanti situazioni e problemi aziendali;

- saper fornire con rigore metodologico e strumentale soluzioni a situazioni e problemi aziendali;

- saper formulare e formalizzare giudizi riguardanti situazioni e problemi aziendali.

Allo sviluppo di un’autonoma capacità di giudizio contribuiscono le attività formative previste e

anche incontri con esperti esterni, organizzati con modalità tali da consentire una attiva

partecipazione degli studenti, chiamati ad esprimere il proprio punto di vista sugli argomenti di

volta in volta trattati. La verifica dell'acquisizione di tale capacità è demandata al superamento

delle prove di accertamento del profitto e della prova finale.

Abilità comunicative (communication skills)

Il laureato:

- sa relazionare sinteticamente su un tema di proprio interesse inerente le tematiche del corso di

laurea;

- ha una conoscenza di base della lingua inglese e, in particolare, la padronanza del linguaggio

specialistico relativo alle materie economiche.

Le abilità comunicative sono particolarmente sviluppate in occasione delle attività formative che

prevedono anche la preparazione di relazioni e documenti scritti e l’esposizione orale dei

medesimi. L’acquisizione delle abilità comunicative sopraelencate è prevista inoltre in occasione

dello svolgimento del tirocinio-stage e tramite l’attività svolta dallo studente per la preparazione

della prova finale e la discussione della medesima; tali attività consentono anche di verificare

l'acquisizione dell'abilità specifica. Inoltre, sempre al fine di potenziare le abilità comunicative,

nell’ambito di alcuni insegnamenti sono previste discussioni e presentazioni (in gruppo e/o

singolarmente) di casi aziendali, di indagini empiriche, di documenti prodotti da istituzioni

economiche e finanziarie nazionali ed internazionali. La Facoltà inoltre promuove ed incentiva la

partecipazione degli studenti ai programmi di mobilità per favorire anche lo sviluppo di

adeguate abilità comunicative in un contesto internazionale.

Capacità di apprendimento (learning skills)

Il processo formativo è concepito in modo da fornire gli strumenti cognitivi di base per lo

sviluppo e l’aggiornamento delle competenze acquisite e per sviluppare la capacità di selezionare

autonomamente i quadri teorici e gli strumenti di analisi più adeguati per alimentare una

funzione di apprendimento costante.

Conoscenze richieste per l'accesso

Possono essere ammessi al Corso di laurea in Economia Aziendale: (a) i diplomati degli istituti di

istruzione secondaria superiore di durata quadriennale o quinquennale; (b) quanti siano in

possesso di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo dalla Facoltà di

Economia su proposta del Consiglio di Corso di laurea e ratificato dal Senato Accademico, fatti

salvi gli accordi bilaterali in materia e le convenzioni internazionali.

La preparazione iniziale richiesta prevede, in generale, un'adeguata conoscenza della lingua

italiana, una conoscenza di base della matematica e della lingua inglese. La precisazione di tali

conoscenze e la specificazione delle modalità di verifica iniziale delle stesse è rimandata al

regolamento didattico del corso di laurea, nell’ambito del quale saranno altresì indicati gli

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Regolamento Didattico Corso di Laurea in Economia Aziendale (Classe L-18 Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale) 25

obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva.

Caratteristiche della prova finale

La prova finale consiste in un elaborato avente per oggetto un argomento specifico proposto

dallo studente e approvato dal consiglio di Corso di Laurea. Il Consiglio di Corso di Laurea vigila

sulla congruenza tra cfu assegnati alla prova finale e impegno richiesto allo studente per

l'espletamento della stessa. L'argomento della prova finale può eventualmente essere connesso

all'attività di tirocinio svolta. Nell'ambito dei programmi di scambio internazionale, è data inoltre

agli studenti la possibilità di svolgere il tirocinio anche all'estero.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati

Gli sbocchi professionali riguardano sia la carriera manageriale nelle istituzioni aziendali sia la

libera professione previo superamento del relativo esame di Stato, con particolare riferimento alle

seguenti prospettive:

- bancaria, parabancaria, assicurativa e della consulenza finanziaria;

- delle professioni nell’ambito di imprese, banche, amministrazioni pubbliche con riguardo

soprattutto alle funzioni dell’amministrazione, del controllo e della finanza;

- della libera professione nel campo amministrativo, societario, tributario e della consulenza

aziendale e direzionale;

in tal senso, la laurea in Economia Aziendale consente l’iscrizione alla prima sezione dell’albo

professionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ciò previo rispetto dei termini di

accesso stabiliti dalla normativa vigente (praticantato, esame di stato);

- del general management privato e pubblico e del management funzionale nelle diverse aree

aziendali, dalla finanziaria alla commerciale, dal marketing alla produzione, dall’organizzazione

aziendale alla gestione delle risorse umane;

- del management pubblico e privato nel mondo dell’Information Technology e dei mercati

internazionali, per le strategie di determinazione dei prezzi all’interno delle imprese o di attività

di regolamentazione dei mercati da parte delle autorità pubbliche.

Il corso prepara alle professioni di:

Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione

Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione

Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private

Specialisti in contabilità

Specialisti in attività finanziarie

Specialisti nell’acquisizione di beni e servizi

Specialisti nella commercializzazione di beni e servizi

Analisti di mercato

Specialisti dell'economia aziendale

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Attività formative di base

ambito disciplinare settore CFU

Economico SECS-P/01 Economia politica

10 - 10

Aziendale SECS-P/07 Economia aziendale 10 - 10

Statistico-matematico SECS-S/06 Metodi matematici dell'economia e delle scienze

attuariali e finanziarie 10 - 10

Giuridico IUS/01 Diritto privato 10 - 10

Totale crediti riservati alle attività di base (da DM min 28) 40

Attività formative caratterizzanti

ambito disciplinare settore CFU

Aziendale

SECS-P/07 Economia aziendale

SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

SECS-P/09 Finanza aziendale

SECS-P/10 Organizzazione aziendale

SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

35 - 55

Economico

SECS-P/01 Economia politica

SECS-P/02 Politica economica

SECS-P/06 Economia applicata

10 - 30

Statistico-matematico SECS-S/01 Statistica 10 - 10

Giuridico

IUS/04 Diritto commerciale

IUS/07 Diritto del lavoro

IUS/12 Diritto tributario

15 - 20

Totale crediti riservati alle attività caratterizzanti (da DM min 62) 70 - 115

Attività affini o integrative

settore CFU

IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

SECS-P/01 Economia politica

SECS-P/02 Politica economica

SECS-P/06 Economia applicata

SECS-P/10 Organizzazione aziendale

SECS-S/06 Metodi matematici dell'economia e delle scienze attuariali e finanziarie

20 - 20

Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe (SECS-P/01,

SECS-P/02, SECS-P/06, SECS-P/10, SECS-S/06, IUS/09)

I settori scientifici riproposti anche nelle attività affini e integrative indicati sono ritenuti

essenziali per integrare le conoscenze acquisite dallo studente negli ambiti base e caratterizzante,

per favorire il raggiungimento degli obiettivi formativi.

In particolare:

- il settore SECS-P/01 è inserito anche tra le attività affini e integrative per dare la possibilità

allo studente di approfondire ulteriormente e criticamente le tematiche dell’economia

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politica a un livello più avanzato rispetto a quanto previsto negli insegnamenti

fondamentali di Micro e Macro Economia;

- il settore SECS-P/02 è inserito anche tra le attività affini e integrative per consentire agli

studenti che avessero optato per un maggiore peso delle materie di area aziendale tra le

attività caratterizzanti, di approfondire criticamente anche le tematiche della Politica

Economica;

- il settore SECS-P/06 è inserito anche tra le attività affini e integrative per consentire agli

studenti che avessero optato per un maggiore peso delle materie di area aziendale tra le

attività caratterizzanti, di approfondire criticamente le tematiche della Economia

Applicata;

- il settore SECS-P/10 è inserito anche tra le attività affini e integrative per consentire di

completare il ventaglio di conoscenze nell’area dell’organizzazione aziendale anche agli

studenti che nell’ambito delle attività caratterizzanti avessero preferito privilegiare le

tematiche dell’Economia Aziendale, dell’Economia e Gestione delle Imprese,

dell’Economia degli Intermediari Finanziari e della Finanza Aziendale;

- il settore SECS-S/06 è inserito anche tra le attività affini e integrative dal momento che i

crediti assegnati nell’ambito delle materie di base di area quantitativo-matematica sono

destinati ai fondamentali metodi matematici per l’economia. Si ritiene necessario che lo

studente integri la propria preparazione con riferimento alle tematiche della matematica

finanziaria e attuariale;

- il settore IUS/09 è inserito anche tra le attività affini e integrative dal momento che i

crediti assegnati nell’ambito delle materie di base di area giuridica sono destinati al

settore Diritto Privato. Si ritiene necessario completare la preparazione dello studente con

tematiche connesse al Diritto Pubblico.

Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)

ambito disciplinare CFU

A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) 15

Per la prova finale 3 Per la prova finale e la lingua

straniera (art.10, comma 5, lettera c) Per la conoscenza di almeno una lingua

straniera 4

Ulteriori conoscenze linguistiche 4

Abilità informatiche e telematiche 2

Tirocini formativi e di orientamento Ulteriori attività formative (art.10,

comma 5, lettera d) Altre conoscenze utili per l'inserimento nel

mondo del lavoro

Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali (art.10,

comma 5, lettera e) 2

Totale crediti riservati alle altre attività formative 30

CFU totali per il conseguimento del titolo (range 160 - 205) 180

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Allegato 2 Attività formative previste nei curricula

Attività formative previste al primo e al secondo anno di corso (biennio comune a tutti i curricula)

Primo Anno

Insegnamento Tipologia

Ambito

disciplinare

Settore

scientifico-

disciplinare Cfu

Metodi Matematici per l’economia (parte 1

e parte 2) Base

Statistico-

Matematico SECS-S/06 10

Statistica (parte 1 e parte 2) Caratterizzante Statistico-

Matematico SECS-S/01 10

Economia Aziendale (parte 1 e parte 2) Base Aziendale SECS-P/07 10

Microeconomia (parte 1 e parte 2) Base Economico SECS-P/01 10

Istituzioni di diritto pubblico Affini o integrative Giuridico IUS/09 5

Laboratorio informatico di base

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Ulteriori

Attività

formative (art.

10, comma 5,

lettera d)

INF/01 2

Lingua Inglese

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per la prova

finale e la

lingua straniera

(art. 10, comma

5, lettera c)

L-LIN/12 4

Seconda Lingua straniera a scelta tra:

- Laboratorio di Lingua Francese

- Laboratorio di Lingua Tedesca

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Ulteriori

Attività

formative (art.

10, comma 5,

lettera d)

L-LIN/04

L-LIN/14 4

Totale Cfu 55

Secondo Anno

Insegnamento Tipologia

Ambito

disciplinare

Settore

scientifico-

disciplinare Cfu

Ragioneria Generale ed Applicata (parte 1 e

parte 2) Caratterizzante Aziendale SECS-P/07 10

Economia e Gestione delle Imprese (parte 1

e parte 2) Caratterizzante Aziendale SECS-P/08 10

Istituzioni di Diritto Privato (parte 1 e parte

2) Base Giuridico IUS/01 10

Macroeconomia (parte 1 e parte 2) Caratterizzante Economico SECS-P/01 10

Matematica Finanziaria Affini o integrative Statistico-

Matematico SECS-S/06 5

Diritto Commerciale (parte 1 e parte 2) Caratterizzante Giuridico IUS/04 10

5 cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti:

- Diritto Tributario

- Diritto del lavoro

Caratterizzante Giuridico IUS/12

IUS/07 5

Totale cfu 60

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Attività formative previste al terzo anno nei diversi curricula

Curriculum “Banca e Finanza”

Terzo anno

Insegnamento Tipologia

Ambito

disciplinare

Settore

scientifico-

disciplinare Cfu

Finanza Aziendale

Moduli coordinati:

Finanza Aziendale 1 (5 cfu) + Finanza Aziendale

2 (5 cfu).

Caratterizzante Aziendale SECS-P/09 10

Organizzazione Aziendale 1 Affini o integrative Aziendale SECS-P/10 5

Corporate banking Caratterizzante Aziendale SECS-P/11 10

Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie

Moduli Coordinati:

Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie 1 (5

cfu)+Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie 2

(5 cfu).

Caratterizzante Aziendale SECS-P/11 10

Economia Internazionale 1 Affini o integrative Economico SECS-P/01 5

Legislazione Bancaria Caratterizzante Giuridico IUS/04 5

Attività formative a scelta dello studente

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

A scelta dello

studente (art.

10, comma 5,

lettera a)

- 15

Tirocinio

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per stages e

tirocini presso

imprese, enti

pubblici o

privati, ordini

professionali

(art.10, comma

5, lettera e)

- 2

Prova Finale

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per la prova

finale e la

lingua straniera

(art. 10, comma

5, lettera c)

- 3

Totale Cfu 65

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Curriculum “ Imprese, Mercati e New Economy”

Terzo anno

Insegnamento Tipologia

Ambito

disciplinare

Settore

scientifico-

disciplinare Cfu

Finanza Aziendale 1 Caratterizzante Aziendale SECS-P/09 5

Mercati, strumenti e Istituzioni Finanziarie

1 Caratterizzante Aziendale SECS-P/11 5

Organizzazione Aziendale 1 Affini o integrative Aziendale SECS-P/10 5

5 Cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti:

- Finanza Aziendale 2;

- Organizzazione Aziendale 2;

- Mercati, strumenti e Istituzioni

Finanziarie 2.

Caratterizzante

Aziendale

SECS-P/09

SECS-P/10

SECS-P/11

5

Economia dei contratti e del personale

Moduli coordinati:

Economia dei contratti (5 cfu)+Economia del

personale (5 cfu)

Caratterizzante Economico SECS-P/01 10

Economia Internazionale

Moduli coordinati:

Economia Internazionale 1 (5 cfu)+Economia

Internazionale 2 (5 cfu)

Caratterizzante Economico SECS-P/01 10

Economia dell’innovazione Affini o integrative Economico SECS-P/02 5

Attività formative a scelta dello studente

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

A scelta dello

studente (art.

10, comma 5,

lettera a)

- 15

Tirocinio

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per stages e

tirocini presso

imprese, enti

pubblici o

privati, ordini

professionali

(art.10, comma

5, lettera e)

- 2

Prova Finale

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per la prova

finale e la

lingua straniera

(art. 10, comma

5, lettera c)

3

Totale Cfu 65

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Curriculum “Libera Professione e Direzione Aziendale”

Terzo Anno

Insegnamento Tipologia

Ambito

disciplinare

Settore

scientifico-

disciplinare Cfu

Finanza Aziendale 1 Caratterizzante Aziendale SECS-P/09 5

Analisi di Bilancio Caratterizzante Aziendale SECS-P/07 10

Analisi e contabilità dei costi Caratterizzante Aziendale SECS-P/07 10

Strategia e politica aziendale Caratterizzante Aziendale SECS-P/07 5

Mercati, strumenti e Istituzioni finanziarie 1 Caratterizzante Aziendale SECS-P/11 5

Organizzazione Aziendale 1 Affini o integrative Aziendale SECS-P/10 5

5 Cfu a scelta tra i seguenti insegnamenti:

Economia Internazionale 1

Economia dei contratti

Economia del personale

Economia dell’innovazione

Affini o integrative Economico

SECS-P/01

SECS-P/01

SECS-P/01

SECS-P/02

5

Attività formative a scelta dello studente

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

A scelta dello

studente (art.

10, comma 5,

lettera a)

- 15

Tirocinio

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per stages e

tirocini presso

imprese, enti

pubblici o

privati, ordini

professionali

(art.10, comma

5, lettera e)

- 2

Prova Finale

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per la prova

finale e la

lingua straniera

(art. 10, comma

5, lettera c)

3

Totale Cfu 65

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Curriculum “Management e Finanza d’impresa”

Terzo Anno

Insegnamento Tipologia

Ambito

disciplinare

Settore

scientifico-

disciplinare Cfu

Marketing Caratterizzante Aziendale SECS-P/08 10

Strategie d’impresa Caratterizzante Aziendale SECS-P/08 10

Finanza Aziendale

Moduli coordinati:

Finanza Aziendale 1 (5 cfu) + Finanza Aziendale

2 (5 cfu).

Caratterizzante Aziendale SECS-P/09 10

Organizzazione Aziendale 1 Affini o integrative Aziendale SECS-P/10 5

Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie 1 Caratterizzante Aziendale SECS-P/11 5

Economia dell’innovazione Affini o integrative Economico SECS-P/02 5

Attività formative a scelta dello studente

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

A scelta dello

studente (art.

10, comma 5,

lettera a)

- 15

Tirocinio

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per stages e

tirocini presso

imprese, enti

pubblici o

privati, ordini

professionali

(art.10, comma

5, lettera e)

- 2

Prova Finale

Altre attività

formative (DM 270

art. 10 § 5)

Per la prova

finale e la

lingua straniera

(art. 10, comma

5, lettera c)

- 3

Totale Cfu 65

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Elenco attività formative “a scelta dello studente” (art. 10, comma 5, lettera a)

considerate coerenti con il progetto formativo del CdL in Economia Aziendale.

Attività formative Settore scientifico-disciplinare Cfu

Finanza Aziendale 2 SECS-P/09 Finanza Aziendale 5

Organizzazione Aziendale 2 SECS-P/10 Organizzazione Aziendale 5

Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie 2 SECS-P/11 Economia degli intermediari

finanziari

5

Corporate banking SECS-P/11 Economia degli intermediari

finanziari

10

Economia Internazionale 1 SECS-P/01 Economia Politica 5

Economia Internazionale 2 SECS-P/01 Economia Politica 5

Legislazione bancaria IUS/04 Diritto Commerciale 5

Economia dei contratti SECS-P/01 Economia Politica 5

Economia del personale SECS-P/01 Economia Politica 5

Economia dell’innovazione SECS-P/02 Politica Economica 5

Analisi di Bilancio SECS-P/07 Economia Aziendale 10

Analisi e contabilità dei costi SECS-P/07 Economia Aziendale 10

Strategia e politica aziendale SECS-P/07 Economia Aziendale 5

Marketing SECS-P/08 Economia e Gestione delle Imprese 10

Strategie d’impresa SECS-P/08 Economia e Gestione delle Imprese 10

Analisi economico finanziaria d’impresa SECS-P/08 Economia e Gestione delle imprese 5

Marketing di rete SECS-P/08 Economia e Gestione delle imprese 5

Imprese e amministrazioni pubbliche SECS-P/07 Economia Aziendale 5

Economia dei gruppi SECS-P/07 Economia Aziendale 5

Bilancio Consolidato SECS-P/07 Economia Aziendale 5

Tecnica Professionale (corso base) SECS-P/07 Economia Aziendale 5

Economia degli Intermediari finanziari SECS-P/11 Economia degli intermediari

finanziari

10

Diritto Tributario IUS/12 Diritto Tributario 5

Diritto del Lavoro IUS/07 Diritto del Lavoro 5

Informatica e Tecnologie per la comunicazione

in rete

INF/01 Informatica 5

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Elenco Attività formative con indicazione degli obiettivi formativi specifici, numero di

cfu attribuiti ed eventuali propedeuticità

Attività formativa Analisi economico finanziaria d’impresa

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/08

Obiettivi formativi specifici

L’impresa deve saper essere competitiva nei

diversi segmenti del sistema finanziario, sapendoli

selezionare nel rispetto della coerenza tra qualità

del fabbisogno e logica di comportamento dei

finanziatori. Questa capacità di analisi è

presupposto necessario affinché l’impresa possa

coniugare investimenti a sostegno dei propri

vantaggi competitivi, condizioni di solvibilità e

creazione di valore per gli azionisti. In questo

quadro, il corso propone una guida alle

metodologie di analisi finanziaria, soprattutto in

chiave prospettica: come leggere in chiave

finanziaria i dati di bilancio, quali dati considerare

per analisi di valutazione degli investimenti,

impostare la previsione del fabbisogno

finanziario, come pianificare la solvibilità, come

verificare che i programmi possano tradursi in

aumento del valore di mercato del capitale di

rischio. Pertanto, gli studenti, alla fine del corso,

sapranno interpretare nella prospettiva finanziaria

il bilancio, venendo a conoscenza delle grandezze

da esso rilevabili per valutare la bontà

dell’impresa e degli investimenti.

Propedeuticità Economia Aziendale, Ragioneria Generale ed

Applicata, Economia e Gestione delle Imprese.

Cfu 5

Attività formativa Analisi e contabilità dei costi

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Il corso si propone di esaminare i criteri da seguire

per la progettazione e implementazione di un

sistema di contabilità analitica, in grado di

rispondere ai diversi fabbisogni informativi di chi

svolge un’attività di direzione d’impresa.

L’obiettivo del corso è quello di fornire agli

studenti un quadro di riferimento sulle

metodologie quantitative, tradizionali e avanzate,

di supporto all’attività direzionale nelle aziende di

produzione. Il corso intende inoltre approfondire

la tematica dell'utilizzo della contabilità analitica a

supporto dei processi decisionali di breve periodo,

prendendo in considerazione sia la metodologia

tradizionale che i nuovi approcci al controllo di

gestione.

Propedeuticità Economia Aziendale, Ragioneria Generale ed

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Applicata (consigliata)

Cfu 10

Attività formativa Analisi di bilancio

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti

metodologici e le competenze pratiche per

applicare le tecniche di analisi di bilancio diffuse

nella prassi economico-finanziaria.

Propedeuticità Economia Aziendale

Cfu 10

Attività formativa Bilancio consolidato

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Fornire i concetti fondamentali dell’economia del

gruppo aziendale nonché preparare

professionalmente lo studente a redigere il

bilancio consolidato con un costante approccio di

tipo comparativo tra la normativa nazionale e le

indicazioni rivenienti dai principi dello IASB.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5

Attività formativa Corporate banking

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/11

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende studiare il mercato dei servizi di

corporate e investment banking, richiamando le

implicazioni strategiche e organizzative dello

sviluppo di tale mercato in un sistema finanziario

come quello italiano. Questi temi sono completati

da una sezione dedicata all’analisi delle

metodologie di valutazione delle aziende e degli

assets, nonché delle principali attività sul mercato

dei capitali.

Il corso inoltre intende illustrare gli aspetti

economici e tecnici delle principali classi di

operazioni di corporate e investment banking:

dall’attività di advisory alla finanza strutturata, dal

corporate finance al corporate restructuring, dal

risk management alle cartolarizzazioni, etc

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

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Attività formativa Diritto Commerciale

Settore scientifico-disciplinare IUS/04

Obiettivi formativi specifici

Il corso è rivolto allo studio del diritto dell’impresa

esercitata in forma individuale o collettiva.

Completa il corso lo studio delle procedure

concorsuali e dei principi e della disciplina dei

titoli di credito. L’obiettivo è quello di fornire gli

elementi istituzionali della disciplina e al

contempo di mettere in luce il ruolo del diritto

commerciale per lo sviluppo delle imprese e

dell’economia, tra regole e autonomia dei privati.

Propedeuticità Istituzioni di diritto privato

Cfu 10

Attività formativa Diritto del lavoro

Settore scientifico-disciplinare IUS/07

Obiettivi formativi specifici

L’allievo dovrebbe apprendere i fondamenti teorici

della materia. Particolare attenzione verrà dedicata

a trasmettere l’essenza, invero particolare, del

diritto del lavoro, disciplina contraddistinta, nel

suo costante cambiamento, dall’intreccio, spesso

complicato, tra testo normativo, anche comunitario,

e vissuto della giurisprudenza.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5

Attività formativa Diritto Tributario

Settore scientifico-disciplinare IUS/12

Obiettivi formativi specifici

Il Corso si propone l’obiettivo di formare gli

studenti sui principi generali dell’ordinamento

tributario e sulla disciplina dei singoli tributi.

Propedeuticità E’ preferibile sostenere l’esame dopo aver superato

gli esami di Istituzioni di Diritto Privato,

Istituzioni di Diritto Pubblico e Diritto

Commerciale.

Cfu 5

Attività formativa Economia Aziendale

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende fornire le basi per lo studio del

fenomeno azienda e della sua organizzazione, sia

con riguardo alle teorie più tradizionali che agli

orientamenti più recenti. In particolare si

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Attività formativa Economia degli intermediari finanziari

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/11

Obiettivi formativi specifici

Il corso si prefigge di mettere a fuoco i principali

temi dell’economia degli intermediari finanziari

che, con l’eccezione delle imprese di assicurazione,

interessano nella loro globalità. Particolare

attenzione è dedicata all’economia delle aziende di

credito che, nella realtà italiana così come sul

piano internazionale, rappresentano il tipo

d’intermediario più radicato e più ricco di

tradizioni operative.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

Attività formativa Economia dei contratti

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/01

Obiettivi formativi specifici

Il corso di Economia dei Contratti si propone lo

studio delle relazioni economiche e dei

meccanismi contrattuali adottati in presenza di

asimmetrie informative nei mercati del lavoro, dei

prodotti e nei mercati finanziari. Comunemente, in

questi mercati esistono asimmetrie informative tra

le parti che entrano in relazione (i datori di lavoro

non conoscono perfettamente le capacità o

l’impegno dei lavoratori, gli acquirenti di un

prodotto non ne conoscono la qualità, le banche

non conoscono l’affidabilità di coloro che

prendono a prestito, ecc.). L’economia dei contratti

studia i particolari strumenti contrattuali (impliciti

o espliciti) e i meccanismi incentivanti adottati in

queste situazioni dagli agenti per indurre la

controparte a comportarsi nel modo desiderato,

analizza le istituzioni che sorgono per supportare

queste attività, ne valuta le conseguenze per gli

equilibri di mercato.

soffermerà l'attenzione sul fenomeno azienda e

sulle modalità di organizzazione del lavoro

all'interno della stessa. Verranno, inoltre,

approfondite le problematiche relative alla

gestione delle aziende, alle modalità attraverso le

quali le operazioni di gestione vengono rilevate in

un sistema di scritture contabili, l’analisi dei due

fondamentali livelli di equilibrio,economico e

finanziario d'azienda.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

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Propedeuticità Microeconomia

Cfu 5

Attività formativa Economia dei gruppi

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Il corso si propone di esaminare le strategie e le

modalità di formazione dei gruppi aziendali e

delle collaborazioni tra imprese, privilegiando le

modalità di governance e i rapporti con gli

stakeholder.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5

Attività formativa Economia dell’innovazione

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/02

Obiettivi formativi specifici

L’obiettivo del corso è dare allo studente gli

strumenti per comprendere la generazione, la

diffusione e l’impatto del progresso tecnologico

sull’economia. Il corso mira ad esaminare natura,

caratteristiche, determinanti e conseguenze

dell’innovazione e della sua diffusione nel sistema

economico.

Propedeuticità Microeconomia

Cfu 5

Attività formativa Economia del personale

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/01

Obiettivi formativi specifici

Il corso esamina le politiche di gestione del

personale, implementate attraverso meccanismi

contrattuali e strumenti organizzativi che – a

seconda del contesto informativo, di mercato e

istituzionale – permettono alle imprese di ottenere

risultati efficienti e massimizzare i profitti.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5

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Attività formativa Economia e Gestione delle Imprese

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/08

Obiettivi formativi specifici

Il corso di Economia e Gestione delle Imprese

propone lo studio di teorie economiche, modelli

manageriali e tecniche di gestione, con l'obiettivo

di trasferire agli studenti gli strumenti necessari a

governare i processi di funzionamento

dell’impresa. L’approccio è fondato sul concetto di

“valore economico”, proposto quale finalità

principe della gestione aziendale; la prospettiva di

studio proposta agli studenti, invece, è duplice: i

processi e le funzioni.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

Attività formativa Economia Internazionale 1

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/01

Obiettivi formativi specifici

Il corso si propone di illustrare le principali

tematiche riguardanti gli scambi internazionali di

prodotti. A tale scopo verranno presentati i più

importanti elementi teorici ed empirici che

consentono di comprendere le determinanti e

l’evoluzione dei flussi commerciali, del processo di

integrazione internazionale e del funzionamento

del sistema monetario internazionale. Ampio

spazio verrà dato alla lettura e all'interpretazione

di casi e statistiche di più rilevante attualità.

Propedeuticità Nessuna, tuttavia si consiglia di aver sostenuto gli

esami di microeconomia e macroeconomia

Cfu 5

Attività formativa Economia Internazionale 2

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/01

Obiettivi formativi specifici

Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in

grado di comprendere le relazioni finanziarie

internazionali basate su mercati estremamente

articolati, nei quali prezzi, tassi di cambio e tassi di

interesse risultano determinati dall’equilibrio dei

portafogli degli operatori economici e dai flussi

dei pagamenti connessi al commercio

internazionale. Lo studente inoltre dovrebbe

essere in grado di cogliere attraverso l’analisi

dell’evoluzione del sistema monetario

internazionale il dibattito tra tassi di cambio fissi e

flessibili.

Propedeuticità Si consiglia di aver sostenuto gli esami di

microeconomia e macroeconomia

Cfu 5

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Attività formativa Finanza aziendale 1

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/09

Obiettivi formativi specifici

Fornire le conoscenze di base dalla corporate

finance con particolare riferimento alle tematiche

della valutazione degli investimenti.

Propedeuticità Economia e Gestione delle Imprese

Cfu 5

Attività formativa Finanza aziendale 2

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/09

Obiettivi formativi specifici

Propedeuticità Il corso di Finanza Aziendale secondo modulo ha

un taglio prevalentemente quantitativo e

presuppone una buona preparazione di base in

campo aziendale. Per questo motivo appare

conveniente che gli studenti che intendono

preparare

e sostenere l’esame abbiano superato o preparato

entrambi i moduli (ove ne siano previsti due) dei

seguenti esami:

1. Economia Aziendale

2. Ragioneria generale ed applicata

3. Matematica

4. Matematica finanziaria

5. Statistica

6. Economia e Gestione delle Imprese

7. Finanza Aziendale primo modulo

Cfu 5

Attività formativa Imprese e amministrazioni pubbliche

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Conoscenza delle principali caratteristiche dei

processi di creazione di valore nelle imprese e

nelle aziende e amministrazioni pubbliche.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5

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Attività formativa Informatica e Tecnologie per la Comunicazione in

Rete

Settore scientifico-disciplinare INF/01 Informatica

Obiettivi formativi specifici

La diffusione delle tecnologie dell’informazione e

della comunicazione introduce nella vita

quotidiana e nel mondo del lavoro, tra le altre,

attività di e-business, commercio elettronico,

Internet marketing, NetBanking, telefonia mobile,

wireless, New economy, sicurezza informatica, che

delineano nelle loro varie articolazioni gli

elementi dell'epoca digitale. In particolar modo la

convergenza tra Informatica e Telecomunicazione

e tra nuove tecnologie e tecnologie consolidate

propone nuove modalità di comunicazione.

Obiettivo del corso è di fornire un’introduzione ai

nuovi media, alle tecnologie informatiche e

telematiche e più in generale al mondo digitale.

Tali conoscenze si rilevano fondamentali per la

formazione professionale dei nuovi Manager

aziendali pubblici e privati. Il corso, pertanto, si

propone di far acquisire le competenze delle

tecnologie dell’informazione e della

comunicazione – ICT - e del loro impiego sia in

ambito aziendale sia nella vita quotidiana.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5

Attività formativa Istituzioni di Diritto Privato

Settore scientifico-disciplinare IUS/01

Obiettivi formativi specifici

Il corso si propone di far acquisire le nozioni

giuridiche fondamentali propedeutiche allo studio

degli istituti del diritto civile.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

Attività formativa Istituzioni di diritto pubblico

Settore scientifico-disciplinare IUS/09

Obiettivi formativi specifici

L’obiettivo del corso è quello di far maturare negli

studenti una conoscenza adeguata degli strumenti

teorici e metodologici indispensabili per la

comprensione e l’analisi del fenomeno giuridico e

del diritto pubblico. In particolare, il primo

modulo si propone di analizzare il fenomeno

giuridico, i principi della dottrina dello Stato,

l’organizzazione costituzionale dello Stato, il

sistema delle fonti del diritto, le garanzie

costituzionali.

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In particolare il corso si prefigge il conseguimento,

da parte degli studenti, di alcune competenze

specifiche: l’uso corretto della terminologia

giuridica di base; l’utilizzo delle diverse tecniche

di interpretazione giuridica; la comprensione di

materiali giurisprudenziali e dottrinari inerenti il

diritto pubblico; la capacità di orientarsi nel

complesso sistema delle fonti del diritto statale,

regionale e comunitario con particolare riferimento

alle tecniche di risoluzione delle antinomie

normative.

Lo studio dei profili istituzionali del diritto

pubblico, della Costituzione italiana e

l’acquisizione delle suddette capacità si pongono,

infatti, come condizioni preliminari necessarie per

la corretta formazione di un giurista, ai fini sia dei

successivi studi e sia di future attività

professionali nell’ambito giuridico - economico.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5

Attività formativa Laboratorio di Lingua Francese

Settore scientifico-disciplinare L-LIN/04

Obiettivi formativi specifici

Propedeuticità Nessuna

Cfu 4

Attività formativa Laboratorio di Lingua Tedesca

Settore scientifico-disciplinare L-LIN/14

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende fornire le basi per la comprensione

scritta e orale della lingua tedesca di testi specifici

per studenti di Economia Aziendale

Propedeuticità Nessuna

Cfu 4

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Attività formativa Laboratorio informatico di base

Settore scientifico-disciplinare INF/01

Obiettivi formativi specifici

Conoscenza di alcuni concetti di base relativi alla

rappresentazione ed al trattamento automatico

delle informazioni ed all’architettura logica e fisica

dei calcolatori. Capacità pratiche relative all’uso

del calcolatore ed all’utilizzo dei principali

applicativi software di Office Automation

(scrittura testi, fogli elettronici) e dei servizi di rete

(posta elettronica, trasferimento file, WWW).

Propedeuticità Nessuna

Cfu 2

Attività formativa Legislazione Bancaria

Settore scientifico-disciplinare IUS/04

Obiettivi formativi specifici

Propedeuticità

Cfu 5

Attività formativa Lingua Inglese

Settore scientifico-disciplinare L-LIN/12

Obiettivi formativi specifici

Il corso si pone l’obiettivo principale di

raggiungere un livello di reading skills, study skills

ed oral skills tale da comprendere testi autentici e

specialistici nell’ambito dell’indirizzo di studio e

da relazionare sul loro contenuto.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 4

Attività formativa Macroeconomia

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/01

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende fornire un approccio alle questioni

economiche: affronta , in maniera sistematica, il

significato delle principali grandezze economiche

e le relazioni che tra loro esistono ed illustra i

modi nei quali le grandezze stesse possono essere

manovrate in vista del perseguimento di obiettivi

di politica economica, come la lotta alla

disoccupazione, il controllo dell’inflazione, la

solvibilità con l’estero, la crescita e lo sviluppo

economico.

Propedeuticità Conoscenze di analisi matematica: funzioni,

numeri indici.

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Cfu 10

Attività formativa Marketing

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/08

Obiettivi formativi specifici

Sviluppare conoscenze sull’analisi e la gestione

dei processi di scambio e delle relazioni fra

domanda e offerta di beni e servizi

Propedeuticità Economia e Gestione delle Imprese

Cfu 10

Attività formativa Marketing di rete

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/08

Obiettivi formativi specifici

Sviluppare conoscenze sull’analisi e la gestione

dei processi di scambio e delle relazioni fra

domanda e offerta, con riferimento alle specificità

degli ambienti digitali

Propedeuticità Economia e Gestione delle Imprese

Cfu 5

Attività formativa Matematica Finanziaria

Settore scientifico-disciplinare SECS-S/06

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende fornire allo studente gli strumenti

atti a definire i principi e le tecniche del calcolo

finanziario, impostare le logiche della valutazione

finanziaria, fornendo le nozioni di base per la

formalizzazione dei contratti e per la lettura

formale dei mercati dei capitali.

Il corso si propone, inoltre, di fornire allo studente

gli strumenti atti a definire i principi e le tecniche

del funzionamento dei mercati obbligazionari,

della gestione del rischio di tasso d’interesse e

della teoria delle decisioni in condizioni di

incertezza.

Propedeuticità Metodi Matematici per L’Economia

Cfu 5

Attività formativa Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie 1

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/11

Obiettivi formativi specifici

Il corso nel suo insieme (modulo I + modulo II) si

propone di fornire le conoscenze di base relative

alle tre componenti in cui si articola il sistema

finanziario, rappresentate dai mercati, dagli

strumenti e dagli intermediari finanziari.

L’approccio seguito privilegia un’impostazione

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istituzionale, rivolta all’analisi dei profili specifici

della struttura del sistema finanziario e della sua

regolamentazione da parte delle Autorità di

Vigilanza. L'attenzione prevalente sarà rivolta alle

banche e al sistema bancario, considerata la

centralità da esso ricoperta all'interno del sistema

finanziario italiano.

La frequenza del I modulo dovrà consentire allo

studente di:

1. acquisire la terminologia di uso corrente nei

mercati finanziari;

2. comprendere le funzioni dei principali

strumenti e servizi negoziati e offerti dagli

intermediari creditizi;

3. utilizzare gli strumenti e i servizi finanziari di

pagamento e di natura creditizia;

4. confrontare e valutare la convenienza di

offerte/alternative differenti in merito agli

strumenti finanziari trattati.

Si consiglia di non inserire nel piano di studi il I

modulo disgiuntamente dal II

Propedeuticità Economia Aziendale, Istituzioni di diritto privato

Cfu 5

Attività formativa Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie 2

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/11

Obiettivi formativi specifici

Il corso nel suo insieme (modulo I + modulo II) si

propone di fornire le conoscenze di base relative

alle tre componenti in cui si articola il sistema

finanziario, rappresentate dai mercati, dagli

strumenti e dagli intermediari finanziari.

La frequenza del II modulo dovrà consentire allo

studente di:

1. comprendere le funzioni dei mercati finanziari

2. comprendere le funzioni dei principali

strumenti e servizi negoziati e offerti dagli

intermediari non creditizi;

3. conoscere i motivi che giustificano la presenza

di una regolamentazione specifica del sistema

finanziario e gli obiettivi dell’attività di

Vigilanza

Propedeuticità Mercati, strumenti e istituzioni finanziarie 1

Cfu 5

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Attività formativa Metodi matematici per l’economia

Settore scientifico-disciplinare SECS-S/06

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende fornire agli studenti le conoscenze

di base degli strumenti di Matematica che sono di

largo utilizzo nello studio e nelle applicazioni

dell’Economia e della Finanza.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

Attività formativa Organizzazione Aziendale 1

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/10

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende fornire i principali concetti e

strumenti dell’analisi e della progettazione

organizzativa in una prospettiva integrata ma con

particolare riferimento ai criteri di valutazione di

natura economica.

Propedeuticità Economia Aziendale

Cfu 5

Attività formativa Organizzazione Aziendale 2

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/10

Obiettivi formativi specifici

Il corso, sulla base dei concetti studiati nel corso di

Organizzazione aziendale, affronta alcuni dei temi

tradizionali del comportamento organizzativo a

fondamento delle scelte organizzative

Propedeuticità Organizzazione Aziendale 1

Cfu 5

Attività formativa Microeconomia

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/01

Obiettivi formativi specifici

Il corso costituisce una introduzione alla studio

della microeconomia e ha come obiettivo quello di

fornire agli studenti i principali strumenti

utilizzati dalla teoria economica.

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

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Attività formativa Ragioneria Generale ed Applicata

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Il corso si propone di fornire agli studenti le

conoscenze di base in merito ai fondamenti della

contabilità generale, seguendo un percorso che va

dalla rilevazione delle principali operazioni di

gestione, fino alla redazione del bilancio

d’esercizio. Partendo, infatti, dalle conoscenze

acquisite nel corso di Economia Aziendale si

affronteranno le principali tematiche inerenti la

contabilità. Più precisamente, dopo il richiamo di

alcuni concetti, l’attenzione si focalizzerà sulle

principali scritture continuative per poi analizzare

le scritture di assestamento, chiusura e riapertura.

Lo studente saprà elaborare lo Stato patrimoniale e

il Conto economico di pura derivazione contabile.

Successivamente si procede ad esaminare i

fenomeni gestionali, nei loro riflessi contabili, alla

luce della disciplina vigente e dei principi

contabili, nazionali e internazionali.

Propedeuticità Economia Aziendale

Cfu 10

Attività formativa Statistica

Settore scientifico-disciplinare SECS-S/01

Obiettivi formativi specifici

Lo studente al termine del corso deve essere in

grado di analizzare e descrivere da un punto di

vista statistico un fenomeno caratterizzato da uno o

due caratteri. Inoltre deve essere in grado di

interpretare problemi con natura di incertezza

seguendo un ragionamento di tipo probabilistico

Propedeuticità Nessuna

Cfu 10

Attività formativa Strategia e politica aziendale

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Il corso si propone di affrontare le problematiche

del governo strategico delle imprese, in particolare

delle PMI, negli attuali contesti competitivi,

caratterizzati dalla diffusa applicazione

dell'innovazione tecnologica e dalla progressiva

globalizzazione dei mercati. In tale ambito,

verranno analizzati, da un lato, i processi

decisionali e gli organi aziendali coinvolti,

dall'altro lato, le opzioni strategiche più

appropriate nelle diverse situazioni competitive e

nelle diverse fasi di sviluppo dell'impresa.

Propedeuticità Economia Aziendale

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Cfu 5

Attività formativa Strategie d’impresa

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/08

Obiettivi formativi specifici

Il corso si propone di fornire una preparazione in

chiave critica sulla teoria e la pratica dello strategic

management di un’impresa, in particolare sui

concetti, gli strumenti e i contesti del processo

manageriale di formulazione di una strategia. Il

programma e la didattica seguiranno un approccio

problematico e orientato all’analisi di casi reali,

con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di capacità

di comprensione e confronto critico delle teorie e

delle tecniche, di loro rielaborazione e

applicazione selettiva in contesti diversi, di analisi

e interpretazione articolata di situazioni reali.

Propedeuticità Economia e Gestione delle Imprese

Cfu 10

Attività formativa Tecnica professionale (corso base)

Settore scientifico-disciplinare SECS-P/07

Obiettivi formativi specifici

Propedeuticità Nessuna

Cfu 5