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RELAZIONE DI CALCOLORELAZIONE DI CALCOLODI … · di analisi e verifica. ... Nel capitolo relativo alla progettazione degli elementi strutturali agli SLU vengono indicate, con riferimento

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RELAZIONE RELAZIONE RELAZIONE RELAZIONE DI CALCOLODI CALCOLODI CALCOLODI CALCOLO STRUTTURALE SCALASTRUTTURALE SCALASTRUTTURALE SCALASTRUTTURALE SCALA

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

INDICE

0. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE 3

1. RELAZIONE SUI MATERIALI 9

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 9

4. CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI 12

5. MODELLAZIONE DELLE SEZIONI 15

6. MODELLAZIONE ELEMENTI SOLAIO 17

7. MODELLAZIONE DELLE AZIONI 20

8. SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO 22

9. DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI 23

10. AZIONE SISMICA 25

11. RISULTATI ANALISI SISMICHE 26

12. VERIFICHE PER ELEMENTI IN ACCIAIO 34

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

0 . 0 . 0 . 0 . R E L A Z I O N E D I C A L C O L OR E L A Z I O N E D I C A L C O L OR E L A Z I O N E D I C A L C O L OR E L A Z I O N E D I C A L C O L O S T R U T T U R A L ES T R U T T U R A L ES T R U T T U R A L ES T R U T T U R A L E

0 . 10 . 10 . 10 . 1 P R E M E S S AP R E M E S S AP R E M E S S AP R E M E S S A

La presente relazione di calcolo strutturale, in co nformità al punto §10.1 del DM

14/01/08, è comprensiva di una descrizione generale dell’opera e dei criteri generali

di analisi e verifica. Segue inoltre le indicazioni fornite al §10.2 del DM stesso per

quanto concerne analisi e verifiche svolte con l’au silio di codici di calcolo.

Nella presente parte sono riportati i principali el ementi di inquadramento del proget-

to esecutivo riguardante le strutture, in relazione agli strumenti urbanistici, al

progetto architettonico, al progetto delle componen ti tecnologiche in generale ed alle

prestazioni attese dalla struttura.

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0 . 20 . 20 . 20 . 2 D E S C R I Z I O N E D E S C R I Z I O N E D E S C R I Z I O N E D E S C R I Z I O N E G E N E R A L E D E L L ’ O P E R AG E N E R A L E D E L L ’ O P E R AG E N E R A L E D E L L ’ O P E R AG E N E R A L E D E L L ’ O P E R A

La presente relazione analizza le caratteristiche g eometriche/meccaniche di una pensi-

lina di collegamento tra due corpi di fabbrica indi pendenti.

DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA

Fabbricato ad uso SSCALA METALLICA

Ubicazione

Comune di RAGUSA (RG) (Regione SICILIA)

Località RAGUSA (RG)

Longitudine 14.42 Latitudine 36.55

Numero di piani

Fuori terra

Interrati

le dimensioni dell’opera in pianta sono racchiuse i n un ret-

tangolo di /

Numero vani scale /

Numero vani ascensore /

Tipo di fondazione /

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA

Struttura regolare in pianta SI

Struttura regolare in altezza SI

Classe di duttilità CD B

Travi: ricalate o in spessore /

Pilastri IN ACCIAIO

Pilastri in falso /

Tipo di fondazione PLATEA DIRETTA

Condizioni per cui è necessario considerare

la componente verticale del sisma NO

PARAMETRI DELLA STRUTTURA

Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [anni]

III 50.0 1.5 75.0

FATTORE DI STRUTTURA

Calcolo del Fattore di struttura q per edificio nuo vo

Struttura non regolare in pianta, non regolare in a ltezza, progettata in bassa duttilità.

Sistema costruttivo: Acciaio

Tipologia strutturale: Strutture a mensola o a pend olo inverso

q0 =2,00 - au/a1 =1,00 - Kr =0,80

Valore fattore di struttura q da utilizzare: 1.60

0 . 30 . 30 . 30 . 3 Q U A D R O N O R M A T I V O D I Q U A D R O N O R M A T I V O D I Q U A D R O N O R M A T I V O D I Q U A D R O N O R M A T I V O D I R I F E R I M E N T O A D O T T A T OR I F E R I M E N T O A D O T T A T OR I F E R I M E N T O A D O T T A T OR I F E R I M E N T O A D O T T A T O

Le norme ed i documenti assunti quale riferimento p er la progettazione strutturale

vengono indicati di seguito.

Nel capitolo “normativa di riferimento” è comunque presente l’elenco completo delle

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normative disponibili.

PROGETTO-VERIFICA DEGLI ELEMENTI

Progetto cemento armato D.M. 14-01-2008

Progetto acciaio D.M. 14-01-2008

Progetto legno D.M. 14-01-2008

Progetto muratura D.M. 14-01-2008

AZIONE SISMICA

Norma applicata per l’ azione sismica D.M. 14-01-2 008

0 . 40 . 40 . 40 . 4 A Z I O N I D I P R O G E T T O SA Z I O N I D I P R O G E T T O SA Z I O N I D I P R O G E T T O SA Z I O N I D I P R O G E T T O S U L L A C O S T R U Z I O N EU L L A C O S T R U Z I O N EU L L A C O S T R U Z I O N EU L L A C O S T R U Z I O N E

Nei capitoli “modellazione delle azioni” e “schemat izzazione dei casi di carico” sono

indicate le azioni sulla costruzioni.

Nel prosieguo si indicano tipo di analisi struttur ale condotta (statico,dinamico, li-

neare o non lineare) e il metodo adottato per la ri soluzione del problema strutturale

nonché le metodologie seguite per la verifica o per il progetto-verifica delle sezio-

ni. Si riportano le combinazioni di carico adotta te e, nel caso di calcoli non line-

ari, i percorsi di carico seguiti; le configurazion i studiate per la struttura in esa-

me sono risultate effettivamente esaustive per la progettazione-verifica.

La verifica della sicurezza degli elementi struttur ali avviene con i metodi della

scienza delle costruzioni. L’analisi strutturale è condotta con il metodo degli spo-

stamenti per la valutazione dello stato tensodeform ativo indotto da carichi statici.

L’analisi strutturale è condotta con il metodo dell ’analisi modale e dello spettro di

risposta in termini di accelerazione per la valutaz ione dello stato tensodeformativo

indotto da carichi dinamici (tra cui quelli di tip o sismico).

L’analisi strutturale viene effettuata con il metod o degli elementi finiti. Il metodo

sopraindicato si basa sulla schematizzazione della struttura in elementi connessi solo

in corrispondenza di un numero prefissato di punti denominati nodi. I nodi sono defi-

niti dalle tre coordinate cartesiane in un sistema di riferimento globale. Le incogni-

te del problema (nell’ambito del metodo degli spost amenti) sono le componenti di spo-

stamento dei nodi riferite al sistema di riferiment o globale (traslazioni secondo X,

Y, Z, rotazioni attorno X, Y, Z). La soluzione del problema si ottiene con un sistema

di equazioni algebriche lineari i cui termini noti sono costituiti dai carichi agenti

sulla struttura opportunamente concentrati ai nodi:

K * u = F dove K = matrice di rigidezza

u = vettore spostamenti nodali

F = vettore forze nodali

Dagli spostamenti ottenuti con la risoluzione del s istema vengono quindi dedotte le

sollecitazioni e/o le tensioni di ogni elemento, ri ferite generalmente ad una terna

locale all’elemento stesso.

Il sistema di riferimento utilizzato è costituito d a una terna cartesiana destrorsa

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XYZ. Si assume l’asse Z verticale ed orientato vers o l'alto.

Gli elementi utilizzati per la modellazione dello s chema statico della struttura sono

i seguenti:

· Elemento tipo TRUSS (biella-D2)

· Elemento tipo BEAM (trave-D2)

· Elemento tipo MEMBRANE (membrana-D3)

· Elemento tipo PLATE (piastra-guscio-D3)

· Elemento tipo BOUNDARY (molla)

· Elemento tipo STIFFNESS (matrice di rigidezza)

· Elemento tipo BRICK (elemento solido)

· Elemento tipo SOLAIO (macro elemento composto da più membrane)

0 . 50 . 50 . 50 . 5 M O D E L L O N U M E R IM O D E L L O N U M E R IM O D E L L O N U M E R IM O D E L L O N U M E R I C OC OC OC O

In questa parte viene descritto il modello numerico utilizzato (o i modelli numerici

utilizzati) per l’analisi della struttura. La prese ntazione delle informazioni deve

essere, coerentemente con le prescrizioni del parag rafo 10.2 delle NTC-08, tale da ga-

rantirne la leggibilità, la corretta interpretazion e e la riproducibilità

TIPO DI ANALISI STRUTTURALE

Statica lineare SI

Statica non lineare NO

Sismica statica lineare NO

Sismica dinamica lineare SI

Sismica statica non lineare (prop. masse) NO

Sismica statica non lineare (prop. modo) NO

Sismica statica non lineare (triangolare) NO

Non linearità geometriche (fattore P delta) NO

Di seguito si indicano l’origine e le caratteristic he dei codici di calcolo utilizzati

riportando titolo, produttore e distributore, versi one, estremi della licenza d’uso:

INFORMAZIONI SUL CODICE DI CALCOLO

Titolo: PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Pr ogram

Versione: PROFESSIONAL (build 2013-11-167)

Produttore-Distributore: 2S.I. Software e Servizi p er l’Ingegneria s.r.l., Ferrara

Dati utente finale: ANSALDI STUDIO INGEGNERI ASSOCI ATI

Codice Utente: 001476/CLI

Codice Licenza: Licenza dsi3106

Un attento esame preliminare della documentazione a corredo del software ha consentito

di valutarne l’affidabilità e soprattutto l’idoneit à al caso specifico. La documenta-

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zione, fornita dal produttore e distributore del so ftware, contiene una esauriente de-

scrizione delle basi teoriche e degli algoritmi imp iegati, l’individuazione dei campi

d’impiego, nonché casi prova interamente risolti e commentati, corredati dei file di

input necessari a riprodurre l’elaborazione:

Affidabilità dei codici utilizzati

2S.I. ha verificato l’affidabilità e la robustezza del codice di calcolo attraverso un

numero significativo di casi pr ova in cui i risultati dell’analisi numerica sono s tati

confrontati con soluzioni teoriche.

E’ possibile reperire la documentazione contenente alcuni dei più significativi casi

trattati al seguente link: http://www.2si.it/Softwa re/Affidabilità.htm

MODELLAZIONE DELLA GEOMETRIA E PROPRIETÀ MECCANICHE:

nodi 146

elementi D2 (per aste, travi, pilastri…) 76

elementi D3 (per pareti, platee, gusci…) 126

elementi solaio 1

elementi solidi 0

Dimensione del modello strutturale [cm]:

X min = -67.50

Xmax = 242.50

Ymin = -67.50

Ymax = 165.00

Zmin = -135.00

Zmax = 750.00

Strutture verticali:

Elementi di tipo asta NO

Pilastri SI

Pareti SI

Setti (a comportamento membranale) NO

Strutture non verticali:

Elementi di tipo asta NO

Travi SI

Gusci NO

Membrane NO

Orizzontamenti:

Solai con la proprietà piano rigido SI

Solai senza la proprietà piano rigido NO

TIPO DI VINCOLI:

Nodi vincolati rigidamente NO

Nodi vincolati elasticamente NO

Nodi con isolatori sismici NO

Fondazioni puntuali (plinti/plinti su palo) NO

Fondazioni di tipo trave NO

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Fondazioni di tipo platea SI

Fondazioni con elementi solidi NO

0 . 5 . 1 M O D E L L A Z I O N E D E L L E A Z I O N I

Si veda il capitolo “Schematizzazione dei casi di c arico” per le informazioni neces-

sarie alla comprensione ed alla ricostruzione delle azioni applicate al modello nume-

rico, coerentemente con quanto indicato nella parte “2.6. Azioni di progetto sulla co-

struzione”.

0 . 5 . 2 C O M B I N A Z I O N I E / O P E R C O R S I D I C A R I C O

Si veda il capitolo “Definizione delle combiazioni” in cui sono indicate le combina-

zioni di carico adottate e, nel caso di calcoli non lineari, i percorsi di carico se-

guiti.

Combinazioni dei casi di carico

APPROCCIO PROGETTUALE Approccio 2

Tensioni ammissibili NO

SLU SI

SLV (SLU con sisma) SI

SLC NO

SLD SI

SLO NO

SLU GEO A2 (per approccio 1) NO

SLU EQU SI

Combinazione caratteristica (rara) SI

Combinazione frequente SI

Combinazione quasi permanente (SLE) SI

SLA (accidentale quale incendio) NO

0 . 60 . 60 . 60 . 6 I N F O R M A Z I O N I G E N E R A LI N F O R M A Z I O N I G E N E R A LI N F O R M A Z I O N I G E N E R A LI N F O R M A Z I O N I G E N E R A L I S U L L ’ E L A B O R A ZI S U L L ’ E L A B O R A ZI S U L L ’ E L A B O R A ZI S U L L ’ E L A B O R A Z I O N E E G I U D I Z I O M O T II O N E E G I U D I Z I O M O T II O N E E G I U D I Z I O M O T II O N E E G I U D I Z I O M O T I V A T O V A T O V A T O V A T O

D I A C C E T T A B I L I T À D E ID I A C C E T T A B I L I T À D E ID I A C C E T T A B I L I T À D E ID I A C C E T T A B I L I T À D E I R I S U L T A T I .R I S U L T A T I .R I S U L T A T I .R I S U L T A T I .

Il programma prevede una serie di controlli automat ici (check) che consentono

l’individuazione di errori di modellazione. Al term ine dell’analisi un controllo auto-

matico identifica la presenza di spostamenti o rota zioni abnormi. Si può pertanto as-

serire che l’ elaborazione sia corretta e completa. I risultati delle elaborazioni so-

no stati sottoposti a controlli che ne comprovano l ’attendibilità. Tale valutazione ha

compreso il confronto con i risultati di semplici c alcoli, eseguiti con metodi tradi-

zionali e adottati, anche in fase di primo proporzi onamento della struttura. Inoltre,

sulla base di considerazioni riguardanti gli stati tensionali e deformativi determina-

ti, si è valutata la validità delle scelte operate in sede di schematizzazione e di

modellazione della struttura e delle azioni. Si all ega al termine della presente rela-

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zione elenco sintetico dei controlli svolti (verifi che di equilibrio tra reazioni vin-

colari e carichi applicati, comparazioni tra i risu ltati delle analisi e quelli di va-

lutazioni semplificate, etc.) .

0 . 70 . 70 . 70 . 7 V E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T I L I M I T E U L T I M IL I M I T E U L T I M IL I M I T E U L T I M IL I M I T E U L T I M I

Nel capitolo relativo alla progettazione degli elem enti strutturali agli SLU vengono

indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità ed i criteri seguiti

per valutare la sicurezza della struttura nei confr onti delle possibili situazioni di

crisi ed i risultati delle valutazioni svolte. In v ia generale, oltre alle verifiche

di resistenza e di spostamento, devono essere prese in considerazione verifiche nei

confronti dei fenomeni di instabilità, locale e glo bale, di fatica, di duttilità, di

degrado.

0 . 80 . 80 . 80 . 8 V E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T I L I M I T E D I E S E R C I Z I OL I M I T E D I E S E R C I Z I OL I M I T E D I E S E R C I Z I OL I M I T E D I E S E R C I Z I O

Nel capitolo relativo alla progettazione degli elem enti strutturali agli SLU vengono

indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità seguite per valutare

l’affidabilità della struttura nei confronti delle possibili situazioni di perdita di

funzionalità (per eccessive deformazioni, fessurazi oni, vibrazioni, etc.) ed i risul-

tati delle valutazioni svolte.

1 . 1 . 1 . 1 . R E L A Z I O N E S U I M A T E R IR E L A Z I O N E S U I M A T E R IR E L A Z I O N E S U I M A T E R IR E L A Z I O N E S U I M A T E R I A L IA L IA L IA L I

Il capitolo Materiali riportata informazioni esaust ive relative all’elenco dei mate-

riali impiegati e loro modalità di posa in opera e ai valori di calcolo.

2 . 2 . 2 . 2 . N O R M A T I V A D I R I F E R I MN O R M A T I V A D I R I F E R I MN O R M A T I V A D I R I F E R I MN O R M A T I V A D I R I F E R I M E N T OE N T OE N T OE N T O

• D.Min. Infrastrutture Min. Interni e Prot. Civile 1 4 Gennaio 2008 e al-

legate "Norme tecniche per le costruzioni".

• D.Min. Infrastrutture e trasporti 14 Settembre 2005 e allegate "Norme

tecniche per le costruzioni".

• D.M. LL.PP. 9 Gennaio 1996 "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione

ed il collaudo delle strutture in cemento armato, n ormale e precompresso

e per le strutture metalliche".

• D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche relativ e ai <<Criteri gene-

rali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e so-

vraccarichi>>".

• D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche per le costruzioni in zone

sismiche".

• Circolare 4/07/96, n.156AA.GG./STC. istruzioni per l'applicazione delle

"Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicu-

rezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccaric hi>>" di cui al D.M.

16/01/96.

• Circolare 10/04/97, n.65AA.GG. istruzioni per l'app licazione delle "Nor-

me tecniche per le costruzioni in zone sismiche" di cui al D.M.

16/01/96.

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• D.M. LL.PP. 20 Novembre 1987 "Norme tecniche per la progettazione, ese-

cuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamen-

to".

• Circolare 4 Gennaio 1989 n. 30787 “Istruzioni in m erito alle norme tec-

niche per la progettazione, esecuzione e collaudo d egli edifici in mura-

tura e per il loro consolidamento”.

• D.M. LL.PP. 11 Marzo 1988 “Norme tecniche riguardan ti le indagini sui

terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii natu rali e delle scarpa-

te, i criteri generali e le prescrizioni per la pro gettazione, l'esecu-

zione e il collaudo delle opere di sostegno delle t erre e delle opere di

fondazione”.

• D.M. LL.PP. 3 Dicembre 1987 “Norme tecniche per la progettazione, esecu-

zione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”.

• UNI 9502 - Procedimento analitico per valutare la r esistenza al fuoco

degli elementi costruttivi di conglomerato cementiz io armato, normale e

precompresso - edizione maggio 2001

• Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo

2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classifica-

zione sismica del territorio nazionale e di normati ve tecniche per le

costruzioni in zona sismica” e successive modificaz ioni e integrazioni.

• UNI EN 1990:2006 13/04/2006 Eurocodice 0 - Criteri generali di progetta-

zione strutturale.

• UNI EN 1991-1-1:2004 01/08/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-1: Azioni in generale - Pesi per unità di v olume, pesi propri e

sovraccarichi per gli edifici.

• UNI EN 1991-2:2005 01/03/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture -

Parte 2: Carichi da traffico sui ponti.

• UNI EN 1991-1-3:2004 01/10/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve.

• UNI EN 1991-1-4:2005 01/07/2005 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-4: Azioni in generale - Azioni del vento.

• UNI EN 1991-1-5:2004 01/10/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-5: Azioni in generale - Azioni termiche.

• UNI EN 1992-1-1:2005 24/11/2005 Eurocodice 2 - Prog ettazione delle

strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole gener ali e regole per gli

edifici.

• UNI EN 1992-1-2:2005 01/04/2005 Eurocodice 2 - Prog ettazione delle

strutture di calcestruzzo - Parte 1-2: Regole gener ali - Progettazione

strutturale contro l'incendio.

• UNI EN 1993-1-1:2005 01/08/2005 Eurocodice 3 - Prog ettazione delle

strutture di acciaio - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edi-

fici.

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

• UNI EN 1993-1-8:2005 01/08/2005 Eurocodice 3 - Prog ettazione delle

strutture di acciaio - Parte 1-8: Progettazione dei collegamenti.

• UNI EN 1994-1-1:2005 01/03/2005 Eurocodice 4 - Prog ettazione delle

strutture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 1-1 : Regole generali e

regole per gli edifici.

• UNI EN 1994-2:2006 12/01/2006 Eurocodice 4 - Proget tazione delle strut-

ture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 2: Regol e generali e regole

per i ponti.

• UNI EN 1995-1-1:2005 01/02/2005 Eurocodice 5 - Prog ettazione delle

strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali – R egole comuni e regole

per gli edifici.

• UNI EN 1995-2:2005 01/01/2005 Eurocodice 5 - Proget tazione delle strut-

ture di legno - Parte 2: Ponti.

• UNI EN 1996-1-1:2006 26/01/2006 Eurocodice 6 - Prog ettazione delle

strutture di muratura - Parte 1-1: Regole generali per strutture di mu-

ratura armata e non armata.

• UNI EN 1996-3:2006 09/03/2006 Eurocodice 6 - Proget tazione delle strut-

ture di muratura - Parte 3: Metodi di calcolo sempl ificato per strutture

di muratura non armata.

• UNI EN 1997-1:2005 01/02/2005 Eurocodice 7 - Proget tazione geotecnica -

Parte 1: Regole generali.

• UNI EN 1998-1:2005 01/03/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 1: Regole ge nerali, azioni sismi-

che e regole per gli edifici.

• UNI EN 1998-3:2005 01/08/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 3: Valutazio ne e adeguamento de-

gli edifici.

• UNI EN 1998-5:2005 01/01/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 5: Fondazion i, strutture di con-

tenimento ed aspetti geotecnici.

NOTA sul capitolo "normativa di riferimento": ripor ta l' elenco delle normative imple-

mentate nel software. Le norme utilizzate per la st ruttura oggetto della presente re-

lazione sono indicate nel precedente capitolo "RELA ZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE"

"ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO". Laddove nei capitoli

successivi vengano richiamate norme antecedenti al DM 14.01.08 è dovuto o a progetta-

zione simulata di edifico esistente o ad applicazio ne del punto 2.7 del DM 14.01.08

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

3 . 3 . 3 . 3 .

4 . 4 . 4 . 4 . C A R A T T E R I S T I C H E M A T EC A R A T T E R I S T I C H E M A T EC A R A T T E R I S T I C H E M A T EC A R A T T E R I S T I C H E M A T E R I A L I U T I L I Z Z A T IR I A L I U T I L I Z Z A T IR I A L I U T I L I Z Z A T IR I A L I U T I L I Z Z A T I

Il programma consente l’uso di materiali diversi. S ono previsti i seguenti tipi di ma-

teriale:

1 materiale tipo cemento armato

2 materiale tipo acciaio

3 materiale tipo muratura

4 materiale tipo legno

5 materiale tipo generico

I materiali utilizzati nella modellazione sono indi viduati da una sigla identificativa

ed un codice numerico (gli elementi strutturali ric hiamano quest’ultimo nella propria

descrizione). Per ogni materiale vengono riportati in tabella i seguenti dati:

Young modulo di elasticità normale

Poisson coefficiente di contrazione trasver-

sale

G modulo di elasticità tangenziale

Gamma peso specifico

Alfa coefficiente di dilatazione termica

I dati soprariportati vengono utilizzati per la mod ellazione dello schema statico e

per la determinazione dei carichi inerziali e termi ci. In relazione al tipo di mate-

riale vengono riportati inoltre:

1 cemento armato

Rck resistenza caratteristica cubica

Fctm resistenza media a trazione semplice

2 acciaio

Ft tensione di rottura a trazione

Fy tensione di snervamento

Fd resistenza di calcolo

Fdt resistenza di calcolo per spess. t>40 mm

Sadm tensione ammissibile

Sadmt tensione ammissibile per spess. t>40 mm

3 muratura

Resist. Fk resistenza caratteristica a compressio ne

Resist. Fvko resistenza caratteristica a taglio

4 legno

Resist. fc0k R esistenza caratteristica (tensione amm.

- PAGINA 13 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

per REGLES) per compressione

Resist. ft0k Resistenza caratteristica (tensione amm.

per REGLES) per trazione

Resist. fmk Resistenza caratteristica (tensione amm.

per REGLES) per flessione

Resist. fvk Resisten za caratteristica (tensione amm.

per REGLES) per taglio

Modulo E0,05 Modulo elastico parallelo caratteris tico

Lamellare lamellare o massiccio

Vengono inoltre riportate le tabelle conteneti il r iassunto delle nformazioni assegna-

te nei criteri di progetto in uso.

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Modellazione di strutture in acciaio

Test

N° Titolo

55 VERIFICA DI STABILITA’ DI ASTE COMPRESSE IN ACCI AIO – METODO OMEGA

56 LUCE LIBERA DI TRAVI E ASTE IN ACCIAIO

57 LUCE LIBERA DI COLONNE IN ACCIAIO

58 SVERGOLAMENTO DI TRAVI IN ACCIAIO

59 FATTORE DI STRUTTURA

60 ACCIAIO D.M.2008

61 ACCIAIO EC3

62 GERARCHIA RESISTENZE STRUTTURE IN ACCIAIO

63 STABILITA’ DI ASTE COMPOSTE IN ACCIAIO

73 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO CON PRESENZA

IRRIGIDIMENTI TRASVERSALI

74 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO CON PRESENZA

DI UN PIATTO DI RINFORZO SALDATO ALL’ANIMA DELLA CO LONNA

75 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO CON PRESENZA

DI DUE PIATTI DI RINFORZO SALDATI ALL’ANIMA DELLA C OLONNA

76 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO A DUE VIE SU ALI

COLONNA

77 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO A UNA VIA CON DUE

COMBINAZIONI DI CARICO

78

COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO T RAVE COLONNA FLANGIATO SU ANIMA SENZA

RINFORZI A QUATTRO FILE DI BULLONI DI CUI UNA SU PI ASTRA INFERIORE E UNA

SU PIASTRA SUPERIORE

79 VERIFICA DELLA PIASTRA NODO TRAVE COLONNA

- PAGINA 14 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

85 TELAIO ACCIAIO: CONTROVENTI CONCENTRICI

Id Tipo / Note Young Poisson G Gamma Alfa

daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm3

10 acciaio Fe360 - S235 2.100e+06 0.30 8.077e+05 7 .85e-03 1.00e-05

ft 3600.0

fy 2350.0

fd 2350.0

fdt 2100.0

sadm 1600.0

sadmt 1400.0

Aste acc. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/..

Generalità

Beta assegnato 0.80 0.80 0.80 0.80

Verifica come controvento No No No No

Usa condizioni I e II Si Si Si Si

Coefficiente gamma M0 1.05 1.05 1.05 1.05

Coefficiente gamma M1 1.05 1.05 1.05 1.05

Coefficiente gamma M2 1.25 1.25 1.25 1.25

Pilastri acc. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/..

Lunghezze libere

Metodo di calcolo 2-2 Assegnato Assegnato Assegnato Assegnato

2-2 Beta assegnato 2.00 2.00 1.00 0.71

2-2 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 0.0 0.0

Metodo di calcolo 3-3 Assegnato Assegnato Assegnato Assegnato

3-3 Beta assegnato 2.00 2.00 1.00 0.71

3-3 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 0.0 0.0

1-1 Beta assegnato 1.00 1.00 1.00 1.00

1-1 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 0.0 0.0

Generalità

Coefficiente gamma M0 1.05 1.05 1.05 1.05

Coefficiente gamma M1 1.05 1.05 1.05 1.05

Coefficiente gamma M2 1.25 1.25 1.25 1.25

Effetti del 2 ordine Si Si Si Si

Momenti equivalenti Si Si Si Si

Usa condizioni I e II Si Si Si Si

Travi acc. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/..

Lunghezze libere

3-3 Beta * L automatico Si Si No No

- PAGINA 15 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Travi acc. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/..

3-3 Beta assegnato 1.00 1.00 1.00 0.71

3-3 Beta assegnato [ cm ] 0.0 0.0 0.0 0.0

2-2 Beta * L automatico Si Si No No

2-2 Beta assegnato 1.00 1.00 1.00 0.71

2-2 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 0.0 0.0

1-1 Beta * L automatico Si Si No No

1-1 Beta assegnato 1.00 1.00 1.00 1.00

1-1 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 0.0 0.0

Generalità

Coefficiente gamma M0 1.05 1.05 1.05 1.05

Coefficiente gamma M1 1.05 1.05 1.05 1.05

Coefficiente gamma M2 1.25 1.25 1.25 1.25

Luce di taglio per GR [ cm ] 1.00 1.00 1.00 1.00

Usa condizioni I e II Si Si Si Si

Momenti equivalenti Si Si Si Si

5 . 5 . 5 . 5 . M O D E L L A Z I O N E D E L L E SM O D E L L A Z I O N E D E L L E SM O D E L L A Z I O N E D E L L E SM O D E L L A Z I O N E D E L L E S E Z I O N IE Z I O N IE Z I O N IE Z I O N I

Il programma consente l’uso di sezioni diverse. Son o previsti i seguenti tipi di se-

zione:

1 sezione di tipo generico

2 profilati semplici

3 profilati accoppiati e speciali

Le sezioni utilizzate nella modellazione sono indiv iduate da una sigla identificativa

ed un codice numerico (gli elementi strutturali ric hiamano quest’ultimo nella propria

descrizione). Per ogni sezione vengono riportati in tabella i seguenti dati:

Area area della sezione

A V2 area della sezione/fattore di taglio (per il t aglio in direzione 2)

A V3 area della sezione/fattore di taglio (per il t aglio in direzione 3)

Jt fattore torsionale di rigidezza

J2-2 momento d'inerzia della sezione riferito all’a sse 2

J3-3 momento d'inerzia della sezione riferito all’a sse 3

W2-2 modulo di resistenza della sezione riferito al l’asse 2

W3-3 modulo di resistenza della sezione riferito al l’asse 3

Wp2-2 modulo di resistenza plastico della sezione r iferito all’asse 2

Wp3-3 modulo di resistenza plastico della sezione r iferito all’asse 3

I dati soprariportati vengono utilizzati per la det erminazione dei carichi inerziali e

per la definizione delle rigidezze degli elementi s trutturali; qualora il valore di

Area V2 (e/o Area V3) sia nullo la deformabilità pe r taglio V2 (e/o V3) è trascurata.

La valutazione delle caratteristiche inerziali dell e sezioni è condotta nel riferimen-

- PAGINA 16 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

to 2-3 dell’elemento.

rettangolare a T a T rovescia a T di colmo a L a L specchia-

ta

a L specchia-

ta rovescia

a L rovescia a L di colmo a doppio T a quattro

specchiata

a quattro

a U a C a croce circolare rettangolare

cava

circolare ca-

va

Per quanto concerne i profilati semplici ed accoppi ati l’asse 2 del riferimento coin-

cide con l’asse x riportato nei più diffusi profila tari.

Per quanto concerne le sezioni di tipo generico (ti po 1.):

• i valori dimensionali con prefisso B sono riferiti all’asse 2

• i valori dimensionali con prefisso H sono riferiti all’asse 3

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Test

N° Titolo

1 CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E INERZIALI

44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A.

47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 9/1/96

48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 14/1/2008

49 VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI S TRUTTURE IN C.A.

50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A.

95 ANALISI DI RESISTENZA AL FUOCO

- PAGINA 17 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Id Tipo Area A V2 A V3 Jt J 2-2 J 3-3 W 2-2 W 3-3 Wp 2-2 Wp 3-3 cm2 cm2 cm2 cm4 cm4 cm4 cm3 cm3 cm3 cm3 1 profilo C200x50x3.0 (Section Maker) 10.14 0.0 0.0 0.30 34.71 571.78 9.80 57.18 13.49 69.13 3 HEA 120 25.30 0.0 0.0 6.00 231.00 606.00 38.50 106.30 58.90 119.50

6 . 6 . 6 . 6 . M O D E L L A Z I O N E E L E M E N TM O D E L L A Z I O N E E L E M E N TM O D E L L A Z I O N E E L E M E N TM O D E L L A Z I O N E E L E M E N T I S O L A I OI S O L A I OI S O L A I OI S O L A I O

Il programma utilizza per la modellazione elementi a tre o più nodi denominati in ge-

nerale solaio.

Ogni elemento solaio è individuato da una poligonal e di nodi 1,2, ..., N.

L’elemento solaio è utilizzato in primo luogo per l a modellazione dei carichi agenti

sugli elementi strutturali. In secondo luogo può es sere utilizzato per la corretta ri-

partizione delle forze orizzontali agenti nel propr io piano. L’elemento balcone è de-

rivato dall’elemento solaio.

I carichi agenti sugli elementi, raccolti in un arc hivio, sono direttamente assegnati

agli elementi utilizzando le informazioni raccolte nell’ archivio (es. i coefficienti

combinatori). La tabella seguente riporta i dati ut ilizzati per la definizione dei ca-

richi e delle masse.

Id.Arch. Identificativo dell’ archivio

Tipo Tipo di carico

Variab. Carico variabile generico

Var. rid. Carico variabile generico con riduzione in funzione dell’

area (c.5.5. …)

Neve Carico di neve

G1k carico permanente (comprensivo del peso proprio )

G2k carico permanente non strutturale e non compiut amente definito

Qk carico variabile

Fatt. A fattore di riduzione del carico variabile (0.5 o 0. 75) per tipo

“Var.rid.”

S sis. fattore di riduzion e del carico variabile per la definizione delle

masse sismiche per D.M. 96 (vedi NOTA sul capitolo "normativa di rife-

rimento")

Psi 0 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni va-

riabili: per valore raro

Psi 1 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni va-

riabili: per valore frequente

Psi 2 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni va-

riabili: per valore quasi permanente

Psi S 2 Coefficiente di combinazione che fornisce i l valore quasi-perm anente

dell’azione variabile: per la definizione delle mas se sismiche

Fatt. Fi Coefficiente di correlazione dei carichi p er edifici

- PAGINA 18 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Ogni elemento è caratterizzato da un insieme di pro prietà riportate in tabella che ne

completano la modellazione. In particolare per ogni elemento viene indicato in tabel-

la:

Elem numero dell’elemento

Tipo codice di comportamento

S elemento utilizzato solo per scarico

C elemento utilizzato per scarico e per modellazi one pi-

ano rigido

M scarico monodirezionale

B scarico bidirezionale

Id.Arch. Identificativo dell’ archivio

Mat codice del materiale assegnato all'elemento

Spessore spessore dell’elemento (costante)

Orditura angolo (rispetto all’asse X) della direzio ne dei travetti principali

Gk carico permanente (comprensivo del peso proprio)

Qk carico variabile

Nodi numero dei nodi che definiscono l'elemento (5 per riga)

Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con le tensioni ammissibili vengo-

no riportate le massime tensioni nell'elemento (mas sima compressione nel calcestruzzo,

massima tensione nell'acciaio, massima tensione tan genziale); nel caso in cui si sia

proceduto alla progettazione con il metodo degli st ati limite vengono riportati il

rapporto x/d e le verifiche per sollecitazioni prop orzionali nonché le verifiche in

esercizio.

In particolare i simboli utilizzati in tabella assu mono il seguente significato:

Elem. numero identificativo dell’elemento

Stato Codici di verifica relativi alle tensioni normali e alle tensioni

tangenziali

Note Viene riportato il codice relativo alla sezion e(s) e relativo al ma-

teriale(m);

Pos. Ascissa del punto di verifica

F ist, F infi Frecce instantanee e a tempo infinito

Momento Momento flettente

Taglio Sollecitazione di taglio

Af inf. Area di armatura longitudinale posta all’in tradosso della trave

Af sup. Area di armatura longitudinale posta all’es tradosso della trave

AfV Area dell’armatura atta ad assorbire le azioni di taglio

Beff Base della sezione di cls per l’assorbimento d el taglio

simboli utilizzati con il metodo delle tensioni am missibili:

sc max Massima tensione di compressione del calcest ruzzo

sf max Massima tensione nell’acciaio

tau max Massima tensione tangenziale nel cls

- PAGINA 19 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

simboli utilizzati con il metodo degli stati limit e:

x/d ra pporto tra posizione dell’asse neutro e altezza uti le alla rottura

della sezione

(per sola flessione)

verif. rapporto Sd/Su con sollecitazioni ultime pro porzionali:

valore minore o uguale a 1 per verifica positiva

Verif.V rapporto Sd/Su con sollecitazioni taglianti proporzionali

valore minore o uguale a 1 per verifica positiva

rRfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione

fck in combinazioni rare [normalizzato a 1]

rFfck rapporto tra la massima compressione nel calc estruzzo e la tensione

fck in combinazioni frequenti [normalizzato a 1]

rPfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione

fck in combinazioni quasi permanenti [normalizzato a 1]

rRfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensi one fyk in

combinazioni frequenti [normalizzato a 1]

rFyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in

combinazioni rare [normalizzato a 1]

rPfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in

combinazioni quasi permanenti [normalizzato a 1]

wR apertura caratteristica delle fessure in combina zioni rare [mm]

wF apertura caratteristica delle fessure in combina zioni frequenti [mm]

wP apertura caratteristica delle fessure in combina zioni quasi perma-

nenti [mm]

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segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

14 ANALISI DEI CARICHI PER UN SOLAIO DI COPERTURA

15 EFFETTI DELLO SPESSORE SULLA RIGIDEZZA DEI SOLAI

16 SOLAIO: CONFRONTO FRA RIGIDO E DEFORMABILE

17 SOLAIO: MISTO LEGNO-CALCESTRUZZO

28 FRECCIA DI SOLAI IN C.A.

119 PROGETTO E VERIFICA DI SOLAI IN MATERIALE XLAM

ID Arch. Tipo G1k G2k Qk Fatt. A s sis. Psi 0 Psi 1 Psi 2 Psi S 2 Fatt. Fi daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 Variab. 3.00e-03 4.00e-02 1.00 0.70 0.70 0.60 0.60 1.00

Elem. Tipo ID Arch. Mat. Sp. Orditura G1k G2k Qk Nodo 1/6.. Nodo 2/7.. Nodo 3/8.. Nodo.. daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 SM 1 m=10 1.0 90.0 3.00e-03 4.00e-02 3 4 6 5

- PAGINA 20 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

7 . 7 . 7 . 7 . M O D E L L A Z I O N E D E L L E AM O D E L L A Z I O N E D E L L E AM O D E L L A Z I O N E D E L L E AM O D E L L A Z I O N E D E L L E A Z I O N IZ I O N IZ I O N IZ I O N I

Il programma consente l’uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utiliz-

zate nella modellazione sono individuate da una sig la identificativa ed un codice nu-

merico (gli elementi strutturali richiamano quest’u ltimo nella propria descrizione).

Per ogni azione applicata alla struttura viene di r iportato il codice, il tipo e la

sigla identificativa. Le tabelle successive dettagl iano i valori caratteristici di o-

gni azione in relazione al tipo. Le tabelle riporta no infatti i seguenti dati in rela-

zione al tipo:

1 carico concentrato nodale

6 dati (forza Fx, Fy, Fz, momento Mx, My, Mz)

2 spostamento nodale impresso

6 dati (spostamento Tx,Ty,Tz, rotazione Rx,Ry,Rz)

3 carico distribuito globale su elemento tipo trave

7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di inizio carico )

7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di fine carico)

4 carico distribuito locale su elemento tipo trave

7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di inizio carico )

7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di fine carico)

5 carico concentrato globale su elemento tipo trave

7 dati (Fx,Fy,Fz,Mx,My,Mz,ascissa di carico)

6 carico concentrato locale su elemento tipo trave

7 dati (F1, F2, F3, M1, M2, M3, ascissa di carico)

7 variazione termica applicata ad elemento tipo tra ve

7 dati (variazioni termiche: uniforme, media e diff erenza in altezza e larghezza

al nodo iniziale e finale)

8 carico di pressione uniforme su elemento tipo pia stra

1 dato (pressione)

9 carico di pressione variabile su elemento tipo pi astra

4 dati (pressione, quota, pressione, quota)

10 variazione termica applicata ad elemento tipo pi astra

2 dati (variazioni termiche: media e differenza ne llo spessore)

11 carico variabile generale su elementi tipo trave e piastra

1 dato descrizione della tipologia

4 dati per segmento (posizione, valore, posizione, valore)

la tipologia precisa l’ascissa di definizione, la d irezione del carico, la moda-

lità di carico e la larghezza d’influenza per gli e lementi tipo trave

12 gruppo di carichi con impronta su piastra

9 dati (numero di ripetizioni in direzione X e Y, valore di ciascun carico, po-

sizione centrale del primo, dimensioni dell’ impron ta, interasse tra i carichi

- PAGINA 21 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

FX

FY

FZ

MX

MY

MZ

Carico con-

centrato no-

dale

δX

δY

δZ

RX

RY

RZ

Spostamento

impresso

XY

Z

Carico di-

stribuito

globale

21

3 q3i

q3f

Carico di-

stribuito lo-

cale

XY

Z

a

Carico con-

centrato glo-

bale

21

3

a

F3

Carico con-

centrato lo-

cale

Carico termi-

co 2D

Carico termi-

co 3D

Carico pres-

sione unifor-

me

Carico pres-

sione varia-

bile

Tipo carico distribuito globale su trave

Id Tipo Pos. fx fy fz mx my mz

cm daN/cm daN/cm daN/cm daN daN daN

1 RINGHIERA 0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0

0.0 0.0 0.0 -0.30 0.0 0.0 0.0

Tipo carico variabile generale

Id Tipo ascissa valore ascissa valore

cm daN/cm2 cm daN/cm2

2 PRESSIONE VENTO RAMPA X POSITIVO

X - X Qx Pres. L2=60.00 -1.000e+04 0.01 1.000e+04 0.01

3 PRESSIONE VENTO RAMPA X NEGATIVO

X - X Qx Pres. L2=60.00 -1.000e+04 -0.01 1.000e+0 4 -0.01

- PAGINA 22 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

8 . 8 . 8 . 8 . S C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E IS C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E IS C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E IS C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E I C A S I D I C A R I C OC A S I D I C A R I C OC A S I D I C A R I C OC A S I D I C A R I C O

Il programma consente l’applicazione di diverse tip ologie di casi di carico.

Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico:

Sigla Tipo Descrizione

1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura

2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti

3 Qk NA caso di carico con azioni variabili

4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti s ui solai e sulle

coperture

5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi vari abili sui solai

6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di n eve sulle coperture

7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termic a agente sulla

struttura

8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da ve nto sulla struttura

9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente

10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinami ca

11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni deriv anti da coazioni, cedi-

menti e precompressioni

Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono intr oduzione dati da parte dell’utente)

i seguenti casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Q nk.

Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono un a minima introduzione dati da parte

dell’utente) i seguenti casi di carico:

• 7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della vari azione termica;

• 9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell ’angolo di ingresso

del sisma e l’individuazione dei casi di carico par tecipanti alla defi-

nizione delle masse.

Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la d iretta applicazione di carichi ge-

nerici agli elementi strutturali (si veda il preced ente punto Modellazione delle Azio-

ni) i restanti casi di carico.

Nella tabella successiva vengono riportati i casi d i carico agenti sulla struttura,

con l’indicazione dei dati relativi al caso di cari co stesso: Numero Tipo e Sigla i-

dentificativa, Valore di riferimento del caso di ca rico (se previsto).

In successione, per i casi di carico non automatici , viene riportato l’elenco di nodi

ed elementi direttamente caricati con la sigla iden tificativa del carico.

Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Ed k), viene riportata la tabella di

definizione delle masse: per ogni caso di carico pa rtecipante alla definizione delle

masse viene indicata la relativa aliquota (partecip azione) considerata. Si precisa che

- PAGINA 23 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

per i caso di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazion e è prevista localmente per ogni

elemento solaio o copertura presente nel modello (s i confronti il valore Sksol nel ca-

pitolo relativo agli elementi solaio) e pertanto la loro partecipazione è di norma pa-

ri a uno.

CDCTipo Sigla Id Note 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della strut-

tura)

2 Gsk CDC=G1sk (permanente solai-coperture)

3 Qsk CDC=Qsk (variabile solai) 4 Edk CDC=Ed (dinamico S LU) alfa=0.0

(ecc. +) partecipazione:1.00 per 1 CDC=Ggk (peso proprio d ella struttura)

partecipazione:1.00 per 2 CDC=G1sk (permanente s o-lai-coperture)

partecipazione:1.00 per 3 CDC=Qsk (variabile sola i) partecipazione:1.00 per 12 RINGHIERA 5 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0

(ecc. -) come precedente CDC sismico

6 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +)

come precedente CDC sismico

7 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. -)

come precedente CDC sismico

8 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +)

come precedente CDC sismico

9 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -)

come precedente CDC sismico

10 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +)

come precedente CDC sismico

11 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -)

come precedente CDC sismico

12 Gk RINGHIERA D2 : 5 Azione : RINGHIERA 13 Qvk VENTO X POSITIVO D2 : 5 Azione : PRESSIO NE VENTO RAMPA X POSITIVO D2 : 6 Azione : PRESSIONE VENTO RAMPA X POSITIV O 14 Qvk VENTO X NEGATIVO D2 : 5 Azione : PRESSIO NE VENTO RAMPA X NEGATIVO D2 : 6 Azione : PRESSIONE VENTO RAMPA X NEGATIV O

9 . 9 . 9 . 9 . D E F I N I Z I O N E D E L L E C OD E F I N I Z I O N E D E L L E C OD E F I N I Z I O N E D E L L E C OD E F I N I Z I O N E D E L L E C O M B I N A Z I O N IM B I N A Z I O N IM B I N A Z I O N IM B I N A Z I O N I

Il programma combina i diversi tipi di casi di cari co (CDC) secondo le regole previste

dalla normativa vigente.

Le combinazioni previste sono destinate al controll o di sicurezza della struttura ed

alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazi oni.

La prima tabella delle combinazioni riportata di se guito comprende le seguenti infor-

mazioni: Numero, Tipo, Sigla identificativa. Una se conda tabella riporta il peso nel-

la combinazione, assunto per ogni caso di carico.

Ai fini delle verifiche degli stati limite si defin iscono le seguenti combinazioni

delle azioni:

Combinazione fondamentale SLU

γG1×G1 + γG2×G2 + γP×P + γQ1×Qk1 + γQ2×ψ02×Qk2 + γQ3×ψ03×Qk3 + …

Combinazione caratteristica (rara) SLE

G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02×Qk2 + ψ03×Qk3+ …

Combinazione frequente SLE

G1 + G2 + P + ψ11×Qk1 + ψ22×Qk2 + ψ23×Qk3 + …

- PAGINA 24 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Combinazione quasi permanente SLE

G1 + G2 + P + ψ21×Qk1 + ψ22×Qk2 + ψ23×Qk3 + …

Combinazione sismica, impiegata per gli stati limit e ultimi e di esercizio connessi

all’azione sismica E

E + G1 + G2 + P + ψ21×Qk1 + ψ22×Qk2 + …

Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati l imite connessi alle azioni eccezio-

nali

G1 + G2 + P + y21×Qk1 + y22×Qk2 + …

Dove:

NTC 2008 Tabella 2.5.I

Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2

Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30

Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30

Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0 ,70 0,70 0,60

Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60

Categoria E biblioteche, archivi, magazzini,… 1,00 0,90 0,80

Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30k N) 0,70 0,70 0,60

Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN ) 0,70 0,50 0,30

Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00

Vento 0,60 0,20 0,00

Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00

Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20

Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00

Nelle verifiche possono essere adottati in alternat iva, due diversi approcci proget-

tuali:

• - per l’approccio 1 si considerano due diverse comb inazioni di gruppi di

coefficienti di sicurezza parziali per le azioni, p er i materiali e per

la resistenza globale (combinazione 1 con coefficie nti A1 e combinazione

2 con coefficienti A2),

• - per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazi one per le azioni,

per la resistenza dei materiali e per la resistenza globale (con coeffi-

cienti A1).

NTC 2008 Tabella 2.6.I

Coefficiente

gf

EQU A1 A2

Carichi permanenti Favorevoli

Sfavorevoli

γG1 0,9

1,1

1,0

1,3

1,0

1,0

Carichi permanenti non strutturali

(Non compiutamente definiti)

Favorevoli

Sfavorevoli

γG2 0,0

1,5

0,0

1,5

0,0

1,3

Carichi variabili Favorevoli

Sfavorevoli

γQi 0,0

1,5

0,0

1,5

0,0

1,3

- PAGINA 25 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

1 0 . 1 0 . 1 0 . 1 0 . A Z I O N E S I S M I C AA Z I O N E S I S M I C AA Z I O N E S I S M I C AA Z I O N E S I S M I C A

L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a par tire dalla “pericolosità sismica di

base”, in condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica

orizzontale.

Allo stato attuale, la pericolosità sismica su reti colo di riferimento nell’intervallo

di riferimento è fornita dai dati pubblicati sul si to http://esse1.mi.ingv.it/. Per

punti non coincidenti con il reticolo di riferiment o e periodi di ritorno non contem-

plati direttamente si opera come indicato nell’ all egato alle NTC (rispettivamente me-

dia pesata e interpolazione).

L’ azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si

ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplica ndone la vita nominale per il coef-

ficiente d’uso (vedi tabella Parametri della strutt ura). Fissato il periodo di rife-

rimento Vr e la probabilità di superamento Pver ass ociata a ciascuno degli stati limi-

te considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi parametri di perico-

losità sismica (vedi tabella successiva):

ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;

Fo: valore massimo del fattore di amplificazione de llo spettro in accelerazione

orizzontale;

T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costan te dello spettro in accelerazio-

ne orizzontale;

Parametri della struttura

Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [ anni] Tipo di suolo Categoria topografica III 50.0 1.5 75.0 A T1

Individuati su reticolo di riferimento i parametri di pericolosità sismica si valutano

i parametri spettrali riportati in tabella:

• S è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e del-

le condizioni topografiche

• mediante la relazione seguente S = Ss*St (3.2.5)

• Fo è il fattore che quantifica l’amplificazione spe ttrale massima, su

sito di riferimento rigido orizzontale

• Fv è il fattore che quantifica l’amplificazione spe ttrale massima verti-

cale, in termini di accelerazione orizzontale massi ma del terreno ag su

sito di riferimento rigido orizzontale

• Tb è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro ad

accelerazione costante.

• Tc è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro a ve-

locità costante.

- PAGINA 26 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

• Td è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro a

spostamento costante.

Id nodo Longitudine Latitudine Distanza

Km

Loc. 14.729 36.925

50746 14.673 36.878 7.195

50747 14.736 36.878 5.246

50525 14.736 36.928 0.704

50524 14.674 36.928 4.884

SL Pver Tr ag Fo T*c

Anni g sec

SLO 81.0 45.0 0.047 2.490 0.250

SLD 63.0 75.0 0.064 2.520 0.280

SLV 10.0 712.0 0.256 2.340 0.420

SLC 5.0 1462.0 0.366 2.360 0.490

SL ag S Fo Fv Tb Tc Td

g sec sec sec

SLO 0.047 1.000 2.490 0.726 0.083 0.250 1.787

SLD 0.064 1.000 2.520 0.863 0.093 0.280 1.857

SLV 0.256 1.000 2.340 1.597 0.140 0.420 2.622

SLC 0.366 1.000 2.360 1.927 0.163 0.490 3.064

1 1 . 1 1 . 1 1 . 1 1 . R I S U L T A T I A N A L I S I S IR I S U L T A T I A N A L I S I S IR I S U L T A T I A N A L I S I S IR I S U L T A T I A N A L I S I S I S M I C H ES M I C H ES M I C H ES M I C H E

Il programma consente l’analisi di diverse configur azioni sismiche.

Sono previsti, infatti, i seguenti casi di carico:

• 9. Esk caso di carico sismico con analisi statica e quivalente

• 10. Edk caso di carico sismico con analisi dinamica

Ciascun caso di carico è caratterizzato da un angol o di ingresso e da una configura-

zione di masse determinante la forza sismica comple ssiva (si rimanda al capitolo rela-

tivo ai casi di carico per chiarimenti inerenti que sto aspetto).

Nella colonna Note, in funzione della norma in uso sono riportati i parametri fonda-

mentali che caratterizzano l’ azione sismica: in pa rticolare possono essere presenti i

seguenti valori:

Angolo di in- Angolo di ingresso dell’azione sismica orizzontale

- PAGINA 27 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

gresso

Fatt ore di

importanza

Fattore di importanza dell’edificio, in base alla c ategoria di apparte-

nenza

Zona sismica Zona sismica

Accelerazione

ag

Accelerazione orizzontale massima sul suolo

Categoria

suolo

Categoria di profilo stratigrafico del suolo di fon dazione

Fattore di

struttura q

Fattore dipendente dalla tipologia strutturale

Fattore di

sito S

Fattore dipendente dalla stratigrafia e dal profilo topografico

Classe di

duttilità CD

Classe di duttilità della struttura – “A” duttilità alta, “B” duttilit à

bassa

Fattore ri-

duz. SLD

Fattore di riduzione dello spettro elastico per lo stato limite di dan-

no

Periodo pro-

prio T1

Periodo proprio di vibrazione della struttura

Coefficiente

Lambda

Coefficiente dipendente dal periodo proprio T1 e da l numero di piani

della struttura

Ordinata

spettro

Sd(T1)

Valore delle ordinate dello spettro di progetto per lo stato limite ul-

timo, componente orizzontale (verticale Svd)

Ordinata

spettro

Se(T1)

Valore delle ordinate dello spettro elastico ridott a del fattore SLD

per lo stato limite di danno, componente orizzontal e (verticale Sve)

Ordinata

spettro S

(Tb-Tc)

Valore dell’ ordinata dello spettro in uso nel tra tto costante

numero di mo-

di considera-

ti

Numero di modi di vibrare della struttura considera ti nell’analisi di-

namica

Per ciascun caso di carico sismico viene riportato l’insieme di dati sottoriportati

(le masse sono espresse in unità di forza):

• analisi sismica statica equivalente:

- quota, posizione del centro di applicazione e azion e orizzontale risul-

tante, posizione del baricentro delle rigidezze, ra pporto r/Ls (per

strutture a nucleo), indici di regolarità e/r secon do EC8 4.2.3.2

- azione sismica complessiva

• analisi sismica dinamica con spettro di risposta:

- quota, posizione del centro di massa e massa risult ante, posizione del

baricentro delle rigidezze, rapporto r/Ls (per stru tture a nucleo) , in-

dici di regolarità e/r secondo EC8 4.2.3.2

- PAGINA 28 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

- frequenza, periodo,accelerazione spettrale, massa e ccitata nelle tre di-

rezioni globali per tutti i modi

- massa complessiva ed aliquota di massa complessiva eccitata.

Per ciascuna combinazione sismica definita SLD o SL O viene riportato il livello di de-

formazione etaT (dr) degli elementi strutturali ver ticali. Per semplicità di consulta-

zione il livello è espresso anche in unità 1000*eta T/h da confrontare direttamente con

i valori forniti nella norma ( es. 5 per edifici co n tamponamenti collegati rigidamen-

te alla struttura, 10.0 per edifici con tamponament i collegati elasticamente, 3 per

edifici in muratura ordinaria, 4 per edifici in mur atura armata).

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test

N° Titolo

23 DM 2008: SPETTRO

29 SISMICA 1000/H, SOMMA V, EFFETTO P-d

30 ANALISI DI UN EDIFICIO CON ISOLATORI SISMICI

65 MASSE SISMICHE

70 PROGETTO DI ISOLATORI ELASTOMERICI

71 VERIFICA DI ISOLATORI ELASTOMERICI

72 VERIFICA DI ISOLATORI FRICTION PENDULUM

CDC Tipo Sigla Id Note 4 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.187 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.029 sec. fattore di struttura q: 3.200 fattore per spost. mu d: 12.000 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sism.x g Pos. GX Pos. GY E agg.X-X E agg. Y-Y Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls rapp. ex/rx rapp. ey/ry cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 -6.00 350.00 60.00 1 .069 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 -6.00 350.00 60.00 1. 069 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 -6.00 0.0 60.00 1.732 0. 0 0.081 Risulta1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 1.402 0.713 0.110 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.119 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.222 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0

- PAGINA 29 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

4 15.950 0.063 0.225 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.400 0.032 0.240 1.90 0.1 63.76 4.2 7.95e-03 5.24e-

04 0.0 0.0

6 34.223 0.029 0.241 787.78 51.9 0.31 2.01e-02

0.27 1.78e-02

0.0 0.0

7 40.815 0.025 0.243 546.73 36.0 0.03 2.25e-03

0.32 2.09e-02

0.0 0.0

8 85.258 0.012 0.250 106.30 7.0 5.48e-03 3.61e-04

8.53 0.6 0.0 0.0

9 101.694 0.010 0.251 72.92 4.8 5.31e-03 3.50e-04

16.41 1.1 0.0 0.0

10 124.799 0.008 0.252 0.83 5.49e-02

0.02 1.61e-03

493.60 32.5 0.0 0.0

11 135.257 0.007 0.252 1.29 8.52e-02

0.02 1.59e-03

337.18 22.2 0.0 0.0

12 185.769 0.005 0.253 0.01 7.21e-04

9.03e-06 0.0 358.48 23.6 0.0 0.0

Risulta 1517.76 1518.25 1214.80 In percen-tuale

99.97 100.00 80.01

DC Tipo Sigla Id Note 5 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.187 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.027 sec. fattore di struttura q: 3.200 fattore per spost. mu d: 12.000 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 6.00 350.00 60.00 1. 069 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 6.00 350.00 60.00 1.0 69 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 6.00 0.0 60.00 1.732 0.0 0.081 Risulta 1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M effi-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 1.402 0.713 0.110 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.119 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.222 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0 4 15.950 0.063 0.225 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.404 0.032 0.240 0.02 1.46e-

03 63.94 4.2 4.36e-03 2.87e-

04 0.0 0.0

6 36.630 0.027 0.242 704.76 46.4 0.09 6.09e-03

0.25 1.66e-02

0.0 0.0

7 37.554 0.027 0.242 631.62 41.6 0.08 4.97e-03

0.33 2.21e-02

0.0 0.0

8 91.718 0.011 0.250 97.28 6.4 4.17e-03 2.75e-04

8.17 0.5 0.0 0.0

9 93.104 0.011 0.250 82.04 5.4 6.59e-03 4.34e-04

15.55 1.0 0.0 0.0

10 125.365 0.008 0.252 1.54 0.1 0.02 1.50e-03

495.50 32.6 0.0 0.0

11 134.510 0.007 0.252 0.48 3.15e-02

0.03 1.70e-03

336.54 22.2 0.0 0.0

12 185.863 0.005 0.253 0.02 1.28e-03

9.73e-06 0.0 356.62 23.5 0.0 0.0

Risulta 1517.77 1518.25 1212.97 In percen-tuale

99.97 100.00 79.89

- PAGINA 30 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

CDC Tipo Sigla Id Note 6 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb- Tc) = 0.187

g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.713 sec. fattore di struttura q: 3.200 fattore per spost. mu d: 3.200 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 0.0 350.00 60.00 1.0 69 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 0.0 350.00 60.00 1.06 9 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 0.0 0.0 60.00 1.732 0.0 0.081 Risulta1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 1.402 0.713 0.110 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.119 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.222 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0 4 15.950 0.063 0.225 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.403 0.032 0.240 0.25 1.63e-

02 63.91 4.2 5.74e-03 3.78e-

04 0.0 0.0

6 35.771 0.028 0.242 726.53 47.9 0.13 8.85e-03

0.31 2.01e-02

0.0 0.0

7 38.553 0.026 0.243 609.63 40.2 0.06 3.64e-03

0.27 1.79e-02

0.0 0.0

8 88.940 0.011 0.250 97.74 6.4 5.71e-03 3.76e-04

11.49 0.8 0.0 0.0

9 96.350 0.010 0.250 81.76 5.4 4.81e-03 3.17e-04

10.49 0.7 0.0 0.0

10 125.031 0.008 0.252 1.08 7.12e-02

0.02 1.56e-03

495.78 32.7 0.0 0.0

11 134.805 0.007 0.252 0.76 5.01e-02

0.03 1.65e-03

337.74 22.2 0.0 0.0

12 185.810 0.005 0.253 0.01 9.44e-04

9.34e-06 0.0 357.67 23.6 0.0 0.0

Risulta 1517.77 1518.25 1213.75 In percen-tuale

99.97 100.00 79.94

CDC Tipo Sigla Id Note 7 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb- Tc) = 0.187

g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.713 sec. fattore di struttura q: 3.200 fattore per spost. mu d: 3.200 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

- PAGINA 31 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 0.0 350.00 60.00 1.0 69 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 0.0 350.00 60.00 1.06 9 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 0.0 0.0 60.00 1.732 0.0 0.081 Risulta1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 1.402 0.713 0.110 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.119 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.222 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0 4 15.950 0.063 0.225 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.403 0.032 0.240 0.25 1.63e-

02 63.91 4.2 5.74e-03 3.78e-

04 0.0 0.0

6 35.771 0.028 0.242 726.53 47.9 0.13 8.85e-03

0.31 2.01e-02

0.0 0.0

7 38.553 0.026 0.243 609.63 40.2 0.06 3.64e-03

0.27 1.79e-02

0.0 0.0

8 88.940 0.011 0.250 97.74 6.4 5.71e-03 3.76e-04

11.49 0.8 0.0 0.0

9 96.350 0.010 0.250 81.76 5.4 4.81e-03 3.17e-04

10.49 0.7 0.0 0.0

10 125.031 0.008 0.252 1.08 7.12e-02

0.02 1.56e-03

495.78 32.7 0.0 0.0

11 134.805 0.007 0.252 0.76 5.01e-02

0.03 1.65e-03

337.74 22.2 0.0 0.0

12 185.810 0.005 0.253 0.01 9.44e-04

9.34e-06 0.0 357.67 23.6 0.0 0.0

Risulta 1517.77 1518.25 1213.75 In percen-tuale

99.97 100.00 79.94

CDC Tipo Sigla Id Note 8 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.029 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 -6.00 350.00 60.00 1 .069 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 -6.00 350.00 60.00 1. 069 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 -6.00 0.0 60.00 1.732 0. 0 0.081 Risulta1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 1.402 0.713 0.064 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.069 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.136 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0 4 15.950 0.063 0.130 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.400 0.032 0.098 1.90 0.1 63.76 4.2 7.95e-03 5.24e-

04 0.0 0.0

6 34.223 0.029 0.095 787.78 51.9 0.31 2.01e-02

0.27 1.78e-02

0.0 0.0

7 40.815 0.025 0.090 546.73 36.0 0.03 2.25e-03

0.32 2.09e-02

0.0 0.0

- PAGINA 32 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

8 85.258 0.012 0.077 106.30 7.0 5.48e-03 3.61e-04

8.53 0.6 0.0 0.0

9 101.694 0.010 0.075 72.92 4.8 5.31e-03 3.50e-04

16.41 1.1 0.0 0.0

10 124.799 0.008 0.073 0.83 5.49e-02

0.02 1.61e-03

493.60 32.5 0.0 0.0

11 135.257 0.007 0.072 1.29 8.52e-02

0.02 1.59e-03

337.18 22.2 0.0 0.0

12 185.769 0.005 0.070 0.01 7.21e-04

9.03e-06 0.0 358.48 23.6 0.0 0.0

Risulta 1517.76 1518.25 1214.80 In percen-tuale

99.97 100.00 80.01

CDC Tipo Sigla Id Note 9 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.027 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 6.00 350.00 60.00 1. 069 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 6.00 350.00 60.00 1.0 69 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 6.00 0.0 60.00 1.732 0.0 0.081 Risulta1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 1.402 0.713 0.064 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.069 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.136 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0 4 15.950 0.063 0.130 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.404 0.032 0.098 0.02 1.46e-

03 63.94 4.2 4.36e-03 2.87e-

04 0.0 0.0

6 36.630 0.027 0.093 704.76 46.4 0.09 6.09e-03

0.25 1.66e-02

0.0 0.0

7 37.554 0.027 0.092 631.62 41.6 0.08 4.97e-03

0.33 2.21e-02

0.0 0.0

8 91.718 0.011 0.076 97.28 6.4 4.17e-03 2.75e-04

8.17 0.5 0.0 0.0

9 93.104 0.011 0.076 82.04 5.4 6.59e-03 4.34e-04

15.55 1.0 0.0 0.0

10 125.365 0.008 0.073 1.54 0.1 0.02 1.50e-03

495.50 32.6 0.0 0.0

11 134.510 0.007 0.072 0.48 3.15e-02

0.03 1.70e-03

336.54 22.2 0.0 0.0

12 185.863 0.005 0.070 0.02 1.28e-03

9.73e-06 0.0 356.62 23.5 0.0 0.0

Risulta 1517.77 1518.25 1212.97 In percen-tuale

99.97 100.00 79.89

CDC Tipo Sigla Id Note 10 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb- Tc) = 0.162

- PAGINA 33 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

CDC Tipo Sigla Id Note g

angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.713 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 0.0 350.00 60.00 1.0 69 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 0.0 350.00 60.00 1.06 9 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 0.0 0.0 60.00 1.732 0.0 0.081 Risulta1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 1.402 0.713 0.064 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.069 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.136 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0 4 15.950 0.063 0.130 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.403 0.032 0.098 0.25 1.63e-

02 63.91 4.2 5.74e-03 3.78e-

04 0.0 0.0

6 35.771 0.028 0.094 726.53 47.9 0.13 8.85e-03

0.31 2.01e-02

0.0 0.0

7 38.553 0.026 0.092 609.63 40.2 0.06 3.64e-03

0.27 1.79e-02

0.0 0.0

8 88.940 0.011 0.076 97.74 6.4 5.71e-03 3.76e-04

11.49 0.8 0.0 0.0

9 96.350 0.010 0.075 81.76 5.4 4.81e-03 3.17e-04

10.49 0.7 0.0 0.0

10 125.031 0.008 0.073 1.08 7.12e-02

0.02 1.56e-03

495.78 32.7 0.0 0.0

11 134.805 0.007 0.072 0.76 5.01e-02

0.03 1.65e-03

337.74 22.2 0.0 0.0

12 185.810 0.005 0.070 0.01 9.44e-04

9.34e-06 0.0 357.67 23.6 0.0 0.0

Risulta 1517.77 1518.25 1213.75 In percen-tuale

99.97 100.00 79.94

CDC Tipo Sigla Id Note 11 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb- Tc) = 0.162

g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.713 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 215.00 724.76 350.00 55.14 0.0 0.0 350.00 60.00 1.0 69 0.0 0.081 210.00 66.53 350.00 60.00 0.0 0.0 350.00 60.00 1.06 9 0.0 0.0 40.00 726.95 0.0 55.16 0.0 0.0 0.0 60.00 1.732 0.0 0.081 Risulta1518.25

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN

- PAGINA 34 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M effi-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

1 1.402 0.713 0.064 0.0 0.0 447.53 29.5 0.0 0.0 0.0 0.0 2 1.522 0.657 0.069 0.0 0.0 282.97 18.6 0.0 0.0 0.0 0.0 3 14.710 0.068 0.136 0.0 0.0 391.07 25.8 0.0 0.0 0. 0 0.0 4 15.950 0.063 0.130 0.0 0.0 332.51 21.9 0.0 0.0 0. 0 0.0 5 31.403 0.032 0.098 0.25 1.63e-

02 63.91 4.2 5.74e-03 3.78e-

04 0.0 0.0

6 35.771 0.028 0.094 726.53 47.9 0.13 8.85e-03

0.31 2.01e-02

0.0 0.0

7 38.553 0.026 0.092 609.63 40.2 0.06 3.64e-03

0.27 1.79e-02

0.0 0.0

8 88.940 0.011 0.076 97.74 6.4 5.71e-03 3.76e-04

11.49 0.8 0.0 0.0

9 96.350 0.010 0.075 81.76 5.4 4.81e-03 3.17e-04

10.49 0.7 0.0 0.0

10 125.031 0.008 0.073 1.08 7.12e-02

0.02 1.56e-03

495.78 32.7 0.0 0.0

11 134.805 0.007 0.072 0.76 5.01e-02

0.03 1.65e-03

337.74 22.2 0.0 0.0

12 185.810 0.005 0.070 0.01 9.44e-04

9.34e-06 0.0 357.67 23.6 0.0 0.0

Risulta 1517.77 1518.25 1213.75 In percen-tuale

99.97 100.00 79.94

Cmb Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h

Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h

Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h

cm cm cm cm cm cm 73 1 0.12 0.03 210.0 2 0.15 0.03 210.0 3 42.57 0.21 5.0 4 0.48 0.02 40.0 8 0.40 0.02 40.0 9 48.97 0.24 5.0 74 1 0.13 0.03 210.0 2 0.15 0.03 210.0 3 42.41 0.21 5.0 ... 104 4 0.58 0.02 40.0 8 0.48 0.02 40.0 9 162.81 0.81 5.0 Cmb 1000 etaT/h 162.84

1 2 . 1 2 . 1 2 . 1 2 . V E R I F I C HV E R I F I C HV E R I F I C HV E R I F I C H E P E R E L E M E N T I I N A CE P E R E L E M E N T I I N A CE P E R E L E M E N T I I N A CE P E R E L E M E N T I I N A C C I A I O C I A I O C I A I O C I A I O

Il programma consente la verifica dei seguenti tipi di elementi:

1. aste 2. travi 3. pilastri

L’esito delle verifiche è espresso con un codice co me di seguito indicato

• Ok: verifica con esito positivo

• NV: verifica con esito negativo

• Nr: verifica non richiesta.

Per comodità gli elementi vengono raggruppati in ta belle in relazione al tipo.

Ai fini delle verifiche (come da D.M. 14 Gennaio 20 08 e circ. 2 Febbraio 2009 n.617) i

tipi elementi differiscono per i seguenti aspetti:

Verifica Aste Travi Pila-

stri

4.2.3.1 Classificazione X X X

4.2.4.1.2 Trazione, Compressione X X X

Taglio, Torsione X X

Flessione,taglio e forza assiale X X

4.2.4.1.3.1 Aste compresse X X X

- PAGINA 35 DI 40 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

4.2.4.1.3.2 Instabilità flesso-torsionale X X

4.2.4.1.3.3 Membrature inflesse e compresse X X

Ai fini delle verifiche per strutture dissipative ( come da D.M. 14 Gennaio 2008 e

circ. 2 Febbraio 2009 n.617 per strutture intelaiat e e a controventi concentrici) si

considerano le verifiche del capitolo 4 con azioni amplificate e le verifiche del ca-

pitolo 7:

Verifica Travi Pila-

stri

4.2.4.1.2 Trazione, Compressione X X

Taglio, Torsione X

Flessione,taglio e forza assiale X X

4.2.4.1.3.1 Aste compresse X X

4.2.4.1.3.2 Instabilità flesso-torsionale X

7.5.3 Sfruttamento per momento X

7.5.4 Sfruttamento per sforzo normale X

7.5.5 Sfruttamento per taglio da capacità

flessionale

X

7.5.9 Sfruttamento per taglio amplificato X

Viene inoltre riportata la verifica del par. 7.5.4. 3 Gerarchia delle resistenze trave-

colonna per ogni colonna, considerando piede e test a in entrambe le direzioni globali

X e Y.

L’ insieme delle verifiche soprariportate è condott o sugli elementi purchè dotati di

sezione idonea come da tabella seguente:

Azione SEZIONI

GENERICHE

PROFILI

SEMPLICI

PROFILI ACCOPPIATI

4.2.3.1 Classificazione automa-

tica

L, doppio T,

C, rettangola-

re cava, cir-

colare cava

Tutti Da profilo semplice

4.2.3.1 Classificazione di de-

fault 2

Circolare

4.2.3.1 Classificazione di de-

fault 3

restanti

4.2.4.1.2 Trazione si si si

4.2.4.1.2 Compressione si si si

4.2.4.1.2 Taglio, Torsione si si si

4.2.4.1.2 Flessione,taglio e for-

za assiale

si si si

4.2.4.1.3.1 Aste compresse si si per elementi ravvicina-

ti e a croce o coppie

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

calstrellate

4.2.4.1.3.2 Travi inflesse doppio T sim-

metrica

doppio T no

Le verifiche sono riportate in tabelle con il signi ficato sottoindicato; le verifiche

sono espresse dal rapporto tra l’ azione di progett o e la capacità ultima, pertanto la

verifica ha esito positivo per rapporti non superi ori all’ unità.

Asta Trave Pilastro numero dell’elemento

Stato codice di verifica per resistenza, stabilità, svergolamento

Note sezione e materiali adottati per l’elemento

V N (ASTE) verifica come da par. 4.2.4.1.2 per punto ( 4.2.6) e

(4.2.10)

V V/T (TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.2 per azioni

taglio-torsione

V N/M (TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.2 per azioni

composte con riduzione per taglio (4.2.41) ove rich iesto

N M3 M2 V2 V3 T sollecitazioni di interesse per la verifica

V stab (ASTE) verifica come da par. 4.2.4.1.3 per punto (4.2.42)

V stab

(TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.3 per punti

(C4.2.32) o (C4.2.36) (membrature inflesse e compr esse sen-

za/con presenza di instabilità flesso-torsionale

BetaxL B22xL B33xL lunghezze libere di inflessione (se indicato riferi ti al piano

di normale 22 o 33 rispettivamente)

Snellezza snellezza massima

Classe classe del profilo

Chi mn coefficiente di riduzione (della capacità) per la modalità d i

instabilità pertinente

Rif. cmb combinazioni in cui si sono rispettivamente attinti i valori di

verifica più elevati

V flst (TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.3 per punto

(4.2.29)

B1-1 x L Beta1-1 x L: interasse tra i ritegni torsi onali

Chi LT coefficiente di riduzione (della capacità) per la modalità di

instabilità flesso-torsionale

Snell adim Valore della snellezza adimensionale, utilizzato pe r il control-

lo previsto al par. 7.5.5

v.Omeg

Valore del rapporto capacità/domanda per l' azione di interesse

(momento per travi e azione assiale per aste) utili zzato per l'

amplificazione delle azioni

f.Om. N

Fattore di amplificazione delle azioni assiali per travi e co-

lonne (prodotto di 1.1 x Omega x gamma rd materiale ); utilizzato

come specificato al par. 7.5.5

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

f.Om. T

Fattore di amplificazione delle azioni (assiali, fl ettenti e ta-

glianti) per colonne (prodotto di 1.1 x Omega x gam ma rd mate-

riale); utilizzato come specificato al par. 7.5.4

V.7.5.3 M Ed Verifica come prevista al punto 7 .5.3 e valore dell' azione

flettente

V.7.5.4 N Ed Verifica come prevista al punto 7.5.4 e valore dell ' azione as-

siale

V.7.5.5 V Ed,G V

Ed,M

Verifica come prevista al punto 7.5.5 e valore dei tagli dovuti

ai carichi e alla capacità

V.7.5.9 V Ed Verifica come prevista al punto 7.5.9 e valore dell' azione di

taglio

sovr. Xi (Xf, Yi,

Yf)

Valore della sovraresistenza come prevista al par. 7.5.4.3 (i

valori non sono normalizzati pertanto saranno maggi ori uguali a

gamma rd classe di duttilità)

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test

N° Titolo

55 VERIFICA DI STABILITA’ DI ASTE COMPRESSE IN ACCI AIO – METODO OMEGA

56 LUCE LIBERA DI TRAVI E ASTE IN ACCIAIO

57 LUCE LIBERA DI COLONNE IN ACCIAIO

58 SVERGOLAMENTO DI TRAVI IN ACCIAIO

63 STABILITA’ DI ASTE COMPOSTE IN ACCIAIO

68 VALUTAZIONE EFFETTO P-d SU PILASTRATA

69 VALUTAZIONE EFFETTO P-d SU TELAIO 3D

Trave Stato Note V V/T V N/M V stab Cl. B22xL B33xL Snell. Chi mn V flst B11xL Chi LT Rif. cmb cm cm 5 ok s=1,m=10 0.16 0.54 0.45 3 276.7 276.7 149.5 0.29 10,10,10,0 6 ok s=1,m=10 0.15 0.50 0.42 3 276.7 276.7 149.5 0.29 10,10,10,0 7 ok s=3,m=10 6.72e-03 0.01 0.01 1 120.0 120.0 39.7 0.89 1.15e-03 120.0 0.97 57,57,57,10 Trave V V/T V N/M V stab B22xL B33xL Snell. Chi mn V flst B11xL Chi LT 0.29 0.97 0.16 0.54 0.45 276.66 149.54 1.15e-03 120.00

Trave v.Omeg f.Om. N Stato V N/M V stab Rif. cmb V.7.5.3 M Ed V.7.5.4 N Ed V.7.5.5 V Ed,G V Ed,M daN cm daN daN daN 5 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 6 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 7 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 Trave v.Omeg V N/M V stab V.7.5.3M Ed V.7.5.4N Ed V.7.5.5V Ed,G V Ed,M 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0

Pilas. Stato Note V V/T V N/M V stab Cl. B22xL B33xL Snell. Chi mn V flst B11xL Chi LT Rif. cmb cm cm

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

Pilas. Stato Note V V/T V N/M V stab Cl. B22xL B33xL Snell. Chi mn V flst B11xL Chi LT Rif. cmb 1 ok s=3,m=10 3.61e-03 0.02 0.03 1 210.0 210.0 69.5 0.70 57,61,10,0 2 ok s=3,m=10 3.61e-03 0.02 0.03 1 210.0 210.0 69.5 0.70 60,58,10,0 3 ok s=3,m=10 3.54e-03 0.01 0.01 1 5.0 5.0 1.7 1.00 57,10,10,0 ... 9 ok s=3,m=10 4.07e-03 0.01 0.01 1 5.0 5.0 1.7 1.00 57,10,10,0 Pilas. V V/T V N/M V stab B22xL B33xL Snell. Chi mn V flst B11xL Chi LT 0.70 0.03 0.61 0.59 210.00 69.50

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_SCALA

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE PENSILINA

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

INDICE

0. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE 4

1. RELAZIONE SUI MATERIALI 10

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 10

3. CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI 12

4. MODELLAZIONE DELLE SEZIONI 18

5. MODELLAZIONE STRUTTURA: NODI 20

6. MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI TRAVE 21

7. MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI SHELL 23

8. MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA: ELEMENTI SOLAIO 25

9. MODELLAZIONE DELLE AZIONI 27

10. SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO 30

11. DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI 32

12. AZIONE SISMICA 34

13. RISULTATI ANALISI SISMICHE 35

14. RISULTATI OPERE DI FONDAZIONE 43

15. RISULTATI ELEMENTI TIPO TRAVE 44

16. RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL 45

17. VERIFICHE PER ELEMENTI IN ACCIAIO 47

18. VERIFICHE ELEMENTI TRAVE C.A. 50

19. STATI LIMITE D' ESERCIZIO 55

20. VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM 56

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

0. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE

0.1 PREMESSA

La presente relazione di calcolo strutturale, in co nformità al punto §10.1 del DM

14/01/08, è comprensiva di una descrizione generale dell’opera e dei criteri generali

di analisi e verifica. Segue inoltre le indicazioni fornite al §10.2 del DM stesso per

quanto concerne analisi e verifiche svolte con l’au silio di codici di calcolo.

Figura 1 - Modello di calcolo

Figura 2 - Modello di calcol - Vista solida

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

0.2 DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA

DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA

Fabbricato ad uso pENSILINA

Ubicazione

Comune di Ragusa (RG) (Regione Sicilia)

Località Ragusa (RG)

Longitudine 14.42 Latitudine 36.55

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA

Struttura regolare in pianta No

Struttura regolare in altezza No

Classe di duttilità CDB

Travi: ricalate o in spessore /

Pilastri In acciaio

Pilastri in falso /

Tipo di fondazione In c.a.

Condizioni per cui è necessario considerare

la componente verticale del sisma No

PARAMETRI DELLA STRUTTURA

Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [anni]

III 50.0 1.5 75.0

FATTORE DI STRUTTURA

Calcolo del Fattore di struttura q per edificio nuo vo

Struttura non regolare in pianta, non regolare in a ltezza, progettata in bassa dutti-

lità.

Sistema costruttivo: Acciaio

Tipologia strutturale: Strutture a mensola o a pend olo inverso

q0 =2,00

au/a1 =1,00

Kr =0,80

Valore fattore di struttura q da utilizzare: 1.60

0.3 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ADOTTATO

Le norme ed i documenti assunti quale riferimento p er la progettazione strutturale

vengono indicati di seguito.

Nel capitolo “normativa di riferimento” è comunque presente l’elenco completo delle

normative disponibili.

PROGETTO-VERIFICA DEGLI ELEMENTI

Progetto cemento armato D.M. 14-01-2008

Progetto acciaio D.M. 14-01-2008

Progetto legno D.M. 14-01-2008

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

Progetto muratura D.M. 14-01-2008

AZIONE SISMICA

Norma applicata per l’ azione sismica D.M. 14-01-2 008

0.4 AZIONI DI PROGETTO SULLA COSTRUZIONE

Nei capitoli “modellazione delle azioni” e “schemat izzazione dei casi di carico” sono

indicate le azioni sulla costruzioni.

Nel prosieguo si indicano tipo di analisi struttur ale condotta (statico,dinamico, li-

neare o non lineare) e il metodo adottato per la ri soluzione del problema strutturale

nonché le metodologie seguite per la verifica o per il progetto-verifica delle sezio-

ni. Si riportano le combinazioni di carico adotta te e, nel caso di calcoli non line-

ari, i percorsi di carico seguiti; le configurazion i studiate per la struttura in esa-

me sono risultate effettivamente esaustive per la progettazione-verifica.

La verifica della sicurezza degli elementi struttur ali avviene con i metodi della

scienza delle costruzioni. L’analisi strutturale è condotta con il metodo degli spo-

stamenti per la valutazione dello stato tensodeform ativo indotto da carichi statici.

L’analisi strutturale è condotta con il metodo dell ’analisi modale e dello spettro di

risposta in termini di accelerazione per la valutaz ione dello stato tensodeformativo

indotto da carichi dinamici (tra cui quelli di tip o sismico).

L’analisi strutturale viene effettuata con il metod o degli elementi finiti. Il metodo

sopraindicato si basa sulla schematizzazione della struttura in elementi connessi solo

in corrispondenza di un numero prefissato di punti denominati nodi. I nodi sono defi-

niti dalle tre coordinate cartesiane in un sistema di riferimento globale. Le incogni-

te del problema (nell’ambito del metodo degli spost amenti) sono le componenti di spo-

stamento dei nodi riferite al sistema di riferiment o globale (traslazioni secondo X,

Y, Z, rotazioni attorno X, Y, Z). La soluzione del problema si ottiene con un sistema

di equazioni algebriche lineari i cui termini noti sono costituiti dai carichi agenti

sulla struttura opportunamente concentrati ai nodi:

K * u = F

dove

• K = matrice di rigidezza;

• u = vettore spostamenti nodali;

• F = vettore forze nodali.

Dagli spostamenti ottenuti con la risoluzione del s istema vengono quindi dedotte le

sollecitazioni e/o le tensioni di ogni elemento, ri ferite generalmente ad una terna

locale all’elemento stesso.

Il sistema di riferimento utilizzato è costituito d a una terna cartesiana destrorsa

XYZ. Si assume l’asse Z verticale ed orientato vers o l'alto.

Gli elementi utilizzati per la modellazione dello s chema statico della struttura sono

i seguenti:

• Elemento tipo TRUSS (biella-D2)

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

• Elemento tipo BEAM (trave-D2)

• Elemento tipo MEMBRANE (membrana-D3)

• Elemento tipo PLATE (piastra-guscio-D3)

• Elemento tipo BOUNDARY (molla)

• Elemento tipo STIFFNESS (matrice di rigidezza)

• Elemento tipo BRICK (elemento solido)

• Elemento tipo SOLAIO (macro elemento composto da p iù mem-

brane)

0.5 MODELLO NUMERICO

In questa parte viene descritto il modello numerico utilizzato (o i modelli numerici

utilizzati) per l’analisi della struttura. La prese ntazione delle informazioni deve

essere, coerentemente con le prescrizioni del parag rafo 10.2 delle NTC-08, tale da ga-

rantirne la leggibilità, la corretta interpretazion e e la riproducibilità.

TIPO DI ANALISI STRUTTURALE

Statica lineare SI

Statica non lineare NO

Sismica statica lineare NO

Sismica dinamica lineare SI

Sismica statica non lineare (prop. masse) NO

Sismica statica non lineare (prop. modo) NO

Sismica statica non lineare (triangolare) NO

Non linearità geometriche (fattore P delta) NO

Di seguito si indicano l’origine e le caratteristic he dei codici di calcolo utilizzati

riportando titolo, produttore e distributore, versi one, estremi della licenza d’uso:

INFORMAZIONI SUL CODICE DI CALCOLO

Titolo: PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Pr ogram

Versione: PROFESSIONAL (build 2013-11-167)

Produttore-Distributore: 2S.I. Software e Servizi p er l’Ingegneria s.r.l., Ferrara

Dati utente finale: Ansaldi Studio Ingegneri Associ ati

Codice Utente: 001476/cli

Codice Licenza: Licenza dsi3106

Un attento esame preliminare della documentazione a corredo del software ha consentito

di valutarne l’affidabilità e soprattutto l’idoneit à al caso specifico. La documenta-

zione, fornita dal produttore e distributore del so ftware, contiene una esauriente de-

scrizione delle basi teoriche e degli algoritmi imp iegati, l’individuazione dei campi

d’impiego, nonché casi prova interamente risolti e commentati, corredati dei file di

input necessari a riprodurre l’elaborazione:

AFFIDABILITÀ DEI CODICI UTILIZZATI

2S.I. ha verificato l’affidabilità e la robustezza del codice di calcolo attraverso un

numero significativo di casi prova in cui i risultati dell’analisi numerica sono stati

- PAGINA 8 DI 60 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

confrontati con soluzioni teoriche.

E’ possibile reperire la documentazione contenente alcuni dei più significativi casi

trattati al seguente link: http://www.2si.it/Softwa re/Affidabilità.htm

MODELLAZIONE DELLA GEOMETRIA E PROPRIETÀ MECCANICHE:

nodi 110

elementi D2 (per aste, travi, pilastri…) 66

elementi D3 (per pareti, platee, gusci…) 56

elementi solaio 11

elementi solidi 0

Dimensione del modello strutturale [cm]:

X min = -102.53

Xmax = 727.37

Ymin = 5.97

Ymax = 1840.04

Zmin = 0.00

Zmax = 450.00

Strutture verticali:

Elementi di tipo asta NO

Pilastri SI

Pareti NO

Setti (a comportamento membranale) NO

Strutture non verticali:

Elementi di tipo asta NO

Travi SI

Gusci SI

Membrane NO

Orizzontamenti:

Solai con la proprietà piano rigido SI

Solai senza la proprietà piano rigido NO

TIPO DI VINCOLI:

Nodi vincolati rigidamente NO

Nodi vincolati elasticamente NO

Nodi con isolatori sismici NO

Fondazioni puntuali (plinti/plinti su palo) NO

Fondazioni di tipo trave SI

Fondazioni di tipo platea NO

Fondazioni con elementi solidi NO

0.5.1 MODELLAZIONE DELLE AZIONI

Si veda il capitolo “Schematizzazione dei casi di c arico” per le informazioni neces-

sarie alla comprensione ed alla ricostruzione delle azioni applicate al modello nume-

rico, coerentemente con quanto indicato nella parte “2.6. Azioni di progetto sulla co-

- PAGINA 9 DI 60 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C3_PENSILINA

struzione”.

0.5.2 COMBINAZIONI E/O PERCORSI DI CARICO

Si veda il capitolo “Definizione delle combiazioni” in cui sono indicate le combina-

zioni di carico adottate e, nel caso di calcoli non lineari, i percorsi di carico se-

guiti.

COMBINAZIONI DEI CASI DI CARICO

APPROCCIO PROGETTUALE Approccio 2

Tensioni ammissibili NO

SLU SI

SLV (SLU con sisma) SI

SLC NO

SLD SI

SLO NO

SLU GEO A2 (per approccio 1) NO

SLU EQU SI

Combinazione caratteristica (rara) SI

Combinazione frequente SI

Combinazione quasi permanente (SLE) SI

SLA (accidentale quale incendio) NO

INFORMAZIONI GENERALI SULL’ELABORAZIONE E GIUDIZIO MOTIVATO DI ACCETTABILITÀ DEI

RISULTATI.

Il programma prevede una serie di controlli automat ici (check) che consentono

l’individuazione di errori di modellazione. Al term ine dell’analisi un controllo automa-

tico identifica la presenza di spostamenti o r otazioni abnormi. Si può pertanto asserire

che l’ elaborazione sia corretta e completa. I risu ltati delle elaborazioni sono stati

sottoposti a controlli che ne comprovano l’attendib ilità. Tale valutazione ha compreso il

confronto con i risultati di semplici calcoli, eseg uiti con metodi tradizionali e adotta-

ti, anche in fase di primo proporzionamento della s truttura. Inoltre, sulla base di con-

siderazioni riguardanti gli stati tensionali e defo rmativi determinati, si è valutata la

validità delle scelte operate in sede di schematizz azione e di modellazione della strut-

tura e delle azioni.

0.6 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE ULTIMI

Nel capitolo relativo alla progettazione degli elem enti strutturali agli SLU vengono

indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità ed i criteri seguiti

per valutare la sicurezza della struttura nei confr onti delle possibili situazioni di

crisi ed i risultati delle valutazioni svolte. In v ia generale, oltre alle verifiche

di resistenza e di spostamento, devono essere prese in considerazione verifiche nei

confronti dei fenomeni di instabilità, locale e glo bale, di fatica, di duttilità, di

degrado.

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RELAZIONE SUI MATERIALI C3_PENSILINA

0.7 VERIFICHE AGLI STATI LIMITE DI ESERCIZIO

Nel capitolo relativo alla progettazione degli elem enti strutturali agli SLU vengono

indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità seguite per valutare

l’affidabilità della struttura nei confronti delle possibili situazioni di perdita di

funzionalità (per eccessive deformazioni, fessurazi oni, vibrazioni, etc.) ed i risul-

tati delle valutazioni svolte.

1. RELAZIONE SUI MATERIALI

Il capitolo Materiali riportata informazioni esaust ive relative all’elenco dei mate-

riali impiegati e loro modalità di posa in opera e ai valori di calcolo.

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

• D.Min. Infrastrutture Min. Interni e Prot. Civile 1 4 Gennaio 2008 e al-

legate "Norme tecniche per le costruzioni".

• D.Min. Infrastrutture e trasporti 14 Settembre 2005 e allegate "Norme

tecniche per le costruzioni".

• D.M. LL.PP. 9 Gennaio 1996 "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione

ed il collaudo delle strutture in cemento armato, n ormale e precompresso

e per le strutture metalliche".

• D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche relativ e ai <<Criteri gene-

rali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e so-

vraccarichi>>".

• D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche per le costruzioni in zone

sismiche".

• Circolare 4/07/96, n.156AA.GG./STC. istruzioni per l'applicazione delle

"Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicu-

rezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccaric hi>>" di cui al D.M.

16/01/96.

• Circolare 10/04/97, n.65AA.GG. istruzioni per l'app licazione delle "Nor-

me tecniche per le costruzioni in zone sismiche" di cui al D.M.

16/01/96.

• D.M. LL.PP. 20 Novembre 1987 "Norme tecniche per la progettazione, ese-

cuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamen-

to".

• Circolare 4 Gennaio 1989 n. 30787 “Istruzioni in m erito alle norme tec-

niche per la progettazione, esecuzione e collaudo d egli edifici in mura-

tura e per il loro consolidamento”.

• D.M. LL.PP. 11 Marzo 1988 “Norme tecniche riguardan ti le indagini sui

terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii natu rali e delle scarpa-

te, i criteri generali e le prescrizioni per la pro gettazione, l'esecu-

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NORMATIVA DI RIFERIMENTO C3_PENSILINA

zione e il collaudo delle opere di sostegno delle t erre e delle opere di

fondazione”.

• D.M. LL.PP. 3 Dicembre 1987 “Norme tecniche per la progettazione, esecu-

zione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”.

• UNI 9502 - Procedimento analitico per valutare la r esistenza al fuoco

degli elementi costruttivi di conglomerato cementiz io armato, normale e

precompresso - edizione maggio 2001

• Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo

2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classifica-

zione sismica del territorio nazionale e di normati ve tecniche per le

costruzioni in zona sismica” e successive modificaz ioni e integrazioni.

• UNI EN 1990:2006 13/04/2006 Eurocodice 0 - Criteri generali di progetta-

zione strutturale.

• UNI EN 1991-1-1:2004 01/08/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-1: Azioni in generale - Pesi per unità di v olume, pesi propri e

sovraccarichi per gli edifici.

• UNI EN 1991-2:2005 01/03/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture -

Parte 2: Carichi da traffico sui ponti.

• UNI EN 1991-1-3:2004 01/10/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve.

• UNI EN 1991-1-4:2005 01/07/2005 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-4: Azioni in generale - Azioni del vento.

• UNI EN 1991-1-5:2004 01/10/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-5: Azioni in generale - Azioni termiche.

• UNI EN 1992-1-1:2005 24/11/2005 Eurocodice 2 - Prog ettazione delle

strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole gener ali e regole per gli

edifici.

• UNI EN 1992-1-2:2005 01/04/2005 Eurocodice 2 - Prog ettazione delle

strutture di calcestruzzo - Parte 1-2: Regole gener ali - Progettazione

strutturale contro l'incendio.

• UNI EN 1993-1-1:2005 01/08/2005 Eurocodice 3 - Prog ettazione delle

strutture di acciaio - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edi-

fici.

• UNI EN 1993-1-8:2005 01/08/2005 Eurocodice 3 - Prog ettazione delle

strutture di acciaio - Parte 1-8: Progettazione dei collegamenti.

• UNI EN 1994-1-1:2005 01/03/2005 Eurocodice 4 - Prog ettazione delle

strutture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 1-1 : Regole generali e

regole per gli edifici.

• UNI EN 1994-2:2006 12/01/2006 Eurocodice 4 - Proget tazione delle strut-

ture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 2: Regol e generali e regole

per i ponti.

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CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI C3_PENSILINA

• UNI EN 1995-1-1:2005 01/02/2005 Eurocodice 5 - Prog ettazione delle

strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali – R egole comuni e regole

per gli edifici.

• UNI EN 1995-2:2005 01/01/2005 Eurocodice 5 - Proget tazione delle strut-

ture di legno - Parte 2: Ponti.

• UNI EN 1996-1-1:2006 26/01/2006 Eurocodice 6 - Prog ettazione delle

strutture di muratura - Parte 1-1: Regole generali per strutture di mu-

ratura armata e non armata.

• UNI EN 1996-3:2006 09/03/2006 Eurocodice 6 - Proget tazione delle strut-

ture di muratura - Parte 3: Metodi di calcolo sempl ificato per strutture

di muratura non armata.

• UNI EN 1997-1:2005 01/02/2005 Eurocodice 7 - Proget tazione geotecnica -

Parte 1: Regole generali.

• UNI EN 1998-1:2005 01/03/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 1: Regole ge nerali, azioni sismi-

che e regole per gli edifici.

• UNI EN 1998-3:2005 01/08/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 3: Valutazio ne e adeguamento de-

gli edifici.

• UNI EN 1998-5:2005 01/01/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 5: Fondazion i, strutture di con-

tenimento ed aspetti geotecnici.

NOTA sul capitolo "normativa di riferimento": ripor ta l' elenco delle normative imple-

mentate nel software. Le norme utilizzate per la st ruttura oggetto della presente re-

lazione sono indicate nel precedente capitolo "RELA ZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE"

"ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO". Laddove nei capitoli

successivi vengano richiamate norme antecedenti al DM 14.01.08 è dovuto o a progetta-

zione simulata di edifico esistente o ad applicazio ne del punto 2.7 del DM 14.01.08.

3. CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI

Il programma consente l’uso di materiali diversi. S ono previsti i seguenti tipi di ma-

teriale:

1 materiale tipo cemento armato

2 materiale tipo acciaio

3 materiale tipo muratura

4 materiale tipo legno

5 materiale tipo generico

I materiali utilizzati nella modellazione sono indi viduati da una sigla identificativa

ed un codice numerico (gli elementi strutturali ric hiamano quest’ultimo nella propria

descrizione). Per ogni materiale vengono riportati in tabella i seguenti dati:

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CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI C3_PENSILINA

Young modulo di elasticità normale

Poisson coefficiente di contrazione trasversale

G modulo di elasticità tangenziale

Gamma peso specifico

Alfa coefficiente di dilatazione termica

I dati soprariportati vengono utilizzati per la mod ellazione dello schema statico e

per la determinazione dei carichi inerziali e termi ci. In relazione al tipo di mate-

riale vengono riportati inoltre:

1 cemento armato Rck resistenza caratteristica cubica Fctm resistenza media a trazione semplice 2 acciaio Ft tensione di rottura a trazione Fy tensione di snervamento Fd resistenza di calcolo Fdt resistenza di calcolo per spess. t>40 mm Sadm tensione ammissibile Sadmt tensione ammissibile per spess. t>40 mm 3 muratura Resist. Fk resistenza caratteristica a compressio ne Resist. Fvko resistenza caratteristica a taglio 4 legno Resist. fc0k Resistenza caratteristica (tensione amm. per

REGLES) per compressione Resist. ft0k Resistenza caratteristica (tensione amm. per

REGLES) per trazione Resist. fmk Resistenza caratteristica (tensione amm. per

REGLES) per flessione Resist. fvk Resi stenza caratteristica (tensione amm. per

REGLES) per taglio Modulo E0,05 Modulo elastico parallelo caratteris tico Lamellare lamellare o massiccio

Vengono inoltre riportate le tabelle conteneti il r iassunto delle nformazioni assegna-

te nei criteri di progetto in uso.

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Modellazione di strutture in c.a.

Test N° Titolo

41 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER TRAVI IN C.A.

42 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER PILASTRI IN C.A.

43 VERIFICA ALLE TA DI STRUTTURE IN C.A.

44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A.

45 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI PIASTRE IN C .A.

46 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI TRAVI IN C.A .

47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 9/1/96

48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 14/1/2008

49 VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI S TRUTTURE IN C.A.

50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A.

51 FATTORE DI STRUTTURA

52 SOVRARESISTENZE

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CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI C3_PENSILINA

53 DETTAGLI COSTRUTTIVI C.A.: LIMITI D'ARMATURA PIL ASTRI E NODI TRAVE-PILASTRO

54 PARETI IN C.A. SNELLE IN ZONA SISMICA

80 ANALISI PUSHOVER DI UN EDIFICIO IN C.A.

120 PROGETTO E VERIFICA DI TRAVI PREM

Modellazione di strutture in acciaio

Test N°

Titolo

55 VERIFICA DI STABILITA’ DI ASTE COMPRESSE IN ACCI AIO – METODO OMEGA

56 LUCE LIBERA DI TRAVI E ASTE IN ACCIAIO

57 LUCE LIBERA DI COLONNE IN ACCIAIO

58 SVERGOLAMENTO DI TRAVI IN ACCIAIO

59 FATTORE DI STRUTTURA

60 ACCIAIO D.M.2008

61 ACCIAIO EC3

62 GERARCHIA RESISTENZE STRUTTURE IN ACCIAIO

63 STABILITA’ DI ASTE COMPOSTE IN ACCIAIO

73 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO CON PRESENZA IRRIGIDIMENTI TRASVERSALI

74 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO CON PRESENZA DI UN PIATTO DI RINFORZO SALDATO ALL’ANIMA DELLA CO LONNA

75 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO CON PRESENZA DI DUE PIATTI DI RINFORZO SALDATI ALL’ANIMA DELLA C OLONNA

76 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO A DUE VIE SU ALI COLONNA

77 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIATO A UNA VIA CON DUE COMBINAZIONI DI CARICO

78 COLLEGAMENTI IN ACCIAIO: NODO TRAVE COLONNA FLANGIA TO SU ANIMA SENZA RINFORZI A QUATTRO FILE DI BULLONI DI CUI UNA SU PIASTRA INFERIORE E U NA SU PIASTRA SUPERIORE

79 VERIFICA DELLA PIASTRA NODO TRAVE COLONNA

85 TELAIO ACCIAIO: CONTROVENTI CONCENTRICI

Modellazione di strutture in legno

Test N° Titolo

17 SOLAIO: MISTO LEGNO-CALCESTRUZZO

89 VERIFICA ALLO SLU DI STRUTTURE IN LEGNO SECONDO EC5

90 VERIFICA ALLO SLE DI STRUTTURE IN LEGNO SECONDO EC5

91 FATTORE DI STRUTTURA

92 VERIFICHE EC5

93 SNELLEZZE EC5

94 VERIFICA AL FUOCO DI STRUTTURE IN LEGNO SECONDO EC5

117 PROGETTO E VERIFICA DI GUSCI IN MATERIALE XLAM

118 PROGETTO E VERIFICA DI PARETI IN MATERIALE XLAM E RELATIVI COLLEGAMENTI

119 PROGETTO E VERIFICA DI SOLAI IN MATERIALE XLAM

Id Tipo / Note Young Poisson G Gamma Alfa daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm3 1 Calcestruzzo Classe C25/30 3.145e+05 0.20 1.310e +05 2.50e-03 1.00e-05 Rck 300.0 fctm 25.6 10 acciaio Fe360 - S235 2.100e+06 0.30 8.077e+05 7.80 e-03 1.20e-05 ft 3600.0 fy 2350.0 fd 2350.0

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CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI C3_PENSILINA

Id Tipo / Note Young Poisson G Gamma Alfa fdt 2100.0 sadm 1600.0 sadmt 1400.0 48 XLAM 66 3 STR (XLAM -1- oriz) 5.685e+04 0.0 6900.0 5.00e-04 0.0 Modulo E0,05 5.685e+04 Lamellare =Si Resist. fc0k 1.0 Resist. ft0k 1.0 Resist. fmk 1.0 Resist. fvk 1.0 49 XLMA 100 3STR (XLAM -2- vert) 5.685e+04 0.0 6900.0 5.00e-04 0.0 Modulo E0,05 5.685e+04 Lamellare =Si Resist. fc0k 1.0 Resist. ft0k 1.0 Resist. fmk 1.0 Resist. fvk 1.0

Pilastri acc. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Lunghezze libere Metodo di calcolo 2-2 Assegnato Assegnato 2-2 Beta assegnato 2.00 2.00 2-2 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 Metodo di calcolo 3-3 Assegnato Assegnato 3-3 Beta assegnato 2.00 2.00 3-3 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 1-1 Beta assegnato 1.00 1.00 1-1 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 Generalità Coefficiente gamma M0 1.05 1.05 Coefficiente gamma M1 1.05 1.05 Coefficiente gamma M2 1.25 1.25 Effetti del 2 ordine Si Si Momenti equivalenti Si Si Usa condizioni I e II Si Si

Travi acc. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Lunghezze libere 3-3 Beta * L automatico Si Si 3-3 Beta assegnato 1.00 1.00 3-3 Beta assegnato [ cm ] 0.0 0.0 2-2 Beta * L automatico Si Si 2-2 Beta assegnato 1.00 1.00 2-2 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 1-1 Beta * L automatico Si Si 1-1 Beta assegnato 1.00 1.00 1-1 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 Generalità Coefficiente gamma M0 1.05 1.05 Coefficiente gamma M1 1.05 1.05 Coefficiente gamma M2 1.25 1.25 Luce di taglio per GR [ cm ] 1.00 1.00 Usa condizioni I e II Si Si Momenti equivalenti Si Si

Travi c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Generalità Progetta a filo No No Af inf: da q*L*L / 0.0 0.0 Armatura Minima tesa 0.31 0.20 Minima compressa 0.31 0.20 Massima tesa 0.78 0.78 Da sezione Si Si Usa armatura teorica No Si Stati limite ultimi Tensione fyk [daN/cm2 ] 4500.00 4500.00 Tipo acciaio tipo C tipo C Coefficiente gamma s 1.15 1.15 Coefficiente gamma c 1.50 1.50

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CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI C3_PENSILINA

Travi c.a. 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Fattore di confidenza FC 0.0 0.0 Verifiche con N costante Si Si Fattore di ridistribuzione 0.0 0.0 Modello per il confinamento Relazione tensio-deformativa Mander Mander Incrudimento acciaio 5.000e-03 5.000e-03 Fattore lambda 1.00 1.00 epsilon max,s 4.000e-02 4.000e-02 epsilon cu2 4.500e-03 4.500e-03 epsilon c2 0.0 0.0 epsilon cy 0.0 0.0 Tensioni ammissibili Tensione amm. cls [daN/cm2 ] 97.50 97.50 Tensione amm. acciaio [daN/cm2 ] 2600.00 2600.00 Rapporto omogeneizzazione N 15.00 15.00 Massimo rapporto area compressa/tesa 1.00 1.00 Staffe Diametro staffe 0.0 0.0 Passo minimo [ cm ] 4.00 5.00 Passo massimo [ cm ] 30.00 30.00 Passo raffittito [ cm ] 15.00 30.00 Lunghezza zona raffittita [ cm ] 50.00 0.0 Ctg(Teta) Max 2.50 2.50 Percentuale sagomati 0.0 0.0 Luce di taglio per GR [ cm ] 1.00 1.00 Adotta scorrimento medio No No Torsione non essenziale inclusa Si Si

Legno 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Lunghezze libere aste Beta assegnato 0.80 0.80 travi 3-3 Beta * L automatico Si Si 3-3 Beta assegnato 1.00 1.00 3-3 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 2-2 Beta * L automatico Si Si 2-2 Beta assegnato 1.00 1.00 2-2 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 1-1 Beta * L automatico Si Si 1-1 Beta assegnato 1.00 1.00 1-1 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 pilastri Metodo di calcolo 3-3 Assegnato Assegnato 3-3 Beta assegnato 2.00 2.00 3-3 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 Metodo di calcolo 2-2 Assegnato Assegnato 2-2 Beta assegnato 2.00 2.00 2-2 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 1-1 Beta assegnato 1.00 1.00 1-1 Beta * L assegnato [ cm ] 0.0 0.0 Generalità Gamma non sismico 1.50 1.50 Gamma sismico 1.10 1.10 Fattore di confidenza FC 0.0 0.0 Classificazione Classe di servizio 2 (media umidità) 2 (media umidità) Per classe di servizio 1 Kmod permanente 0.60 0.60 Kmod lunga 0.70 0.70 Kmod media 0.80 0.80 Kmod breve 0.90 0.90 Kmod istantanea 1.00 1.00 Kdef 0.60 0.60 Per classe di servizio 2 Kmod permanente 0.60 0.60 Kmod lunga 0.70 0.70 Kmod media 0.80 0.80 Kmod breve 0.90 0.90 Kmod istantanea 1.00 1.00 Kdef 0.80 0.80

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CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI C3_PENSILINA

Legno 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Per classe di servizio 3 Kmod permanente 0.50 0.50 Kmod lunga 0.55 0.55 Kmod media 0.65 0.65 Kmod breve 0.70 0.70 Kmod istantanea 0.90 0.90 Kdef 2.00 2.00

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MODELLAZIONE DELLE SEZIONI C3_PENSILINA

XLAM 1/7/.. 2/8/.. 3/9/.. 4/10/.. 5/11/.. 6/12/.. Generalità L direzione 1 [*] [ cm ] 1.00 1.00 L direzione 2 [ cm ] 0.0 0.0 Verifica V da D.38 No No Verifica M da M.5-45 No No Media valori elementi Si Si Connessioni pareti rvpk [daN/cm ] 50.00 50.00 rvtk [daN/cm ] 50.00 50.00 rvlk [daN/cm ] 50.00 50.00 RHk [daN ] 5000.00 5000.00 dH [ cm ] 25.00 25.00 fcH90k [daN/cm2 ] 20.00 20.00 Pannelli solaio f ist<L/ 500.00 500.00 f inf<L/ 350.00 350.00 Verifica vibrazioni (EC5 7.3) No No E massetto collaborante [daN/cm2 ] 200000.00 20000 0.00 t massetto collaborante [ cm ] 4.00 4.00 Smorzamento percentuale 0.0 0.0 Resistenza al fuoco Spessore carbonizzazione [ cm ] 0.0 0.0 3- intradosso No No 3+ estradosso No No

4. MODELLAZIONE DELLE SEZIONI

Il programma consente l’uso di sezioni diverse. Son o previsti i seguenti tipi di se-

zione:

• 1 sezione di tipo generico;

• 2 profilati semplici;

• 3 profilati accoppiati e speciali.

Le sezioni utilizzate nella modellazione sono indiv iduate da una sigla identificativa

ed un codice numerico (gli elementi strutturali ric hiamano quest’ultimo nella propria

descrizione). Per ogni sezione vengono riportati in tabella i seguenti dati:

Area area della sezione

A V2 area della sezione/fattore di taglio (per il t aglio in direzione 2)

A V3 area della sezione/fattore di taglio (per il t aglio in direzione 3)

Jt fattore torsionale di rigidezza

J2-2 momento d'inerzia della sezione riferito all’a sse 2

J3-3 momento d'inerzia della sezione riferito all’a sse 3

W2-2 modulo di resistenza della sezione riferito al l’asse 2

W3-3 modulo di resistenza della sezione riferito al l’asse 3

Wp2-2 modulo di resistenza plastico della sezione r iferito all’asse 2

Wp3-3 modulo di resistenza plastico della sezione r iferito all’asse 3

I dati soprariportati vengono utilizzati per la det erminazione dei carichi inerziali e

per la definizione delle rigidezze degli elementi s trutturali; qualora il valore di

Area V2 (e/o Area V3) sia nullo la deformabilità pe r taglio V2 (e/o V3) è trascurata.

La valutazione delle caratteristiche inerziali dell e sezioni è condotta nel riferimen-

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MODELLAZIONE DELLE SEZIONI C3_PENSILINA

to 2-3 dell’elemento.

rettangolare a T a T rovescia a T di colmo a L a L specchiata

a L specchiata rovescia

a L rovescia a L di colmo a doppio T a quattro spec -chiata

a quattro

a U a C a croce circolare rettangolare

cava circolare cava

Per quanto concerne i profilati semplici ed accoppi ati l’asse 2 del riferimento coin-

cide con l’asse x riportato nei più diffusi profila tari.

Per quanto concerne le sezioni di tipo generico (ti po 1.):

• i valori dimensionali con prefisso B sono riferiti all’asse 2;

• i valori dimensionali con prefisso H sono riferiti all’asse 3.

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

1 CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E INERZIALI

44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A.

47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 9/1/96

48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 14/1/2008

49 VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI S TRUTTURE IN C.A.

50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A.

95 ANALISI DI RESISTENZA AL FUOCO

Id

Tipo Area A V2 A V3 Jt J 2-2 J 3-3 W 2-2 W 3-3 Wp 2-2 Wp 3-3

cm2 cm2 cm2 cm4 cm4 cm4 cm3 cm3 cm3 cm3 1 HEA 120 25.30 0.0 0.0 6.00 231.00 606.00 38.50 106 .30 58.90 119.50 2 Rettangola-

re: b=120.00 h =40.00

4800.00

4000.00

4000.00

2.022e+06

5.760e+06

6.400e+05

9.600e+04

3.200e+04

1.440e+05

4.800e+04

3 Rettangola-re: b=10.00 h =6.00

60.00 50.00 50.00 447.84 500.00 180.00 100.00 60.00 150.00 90.00

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MODELLAZIONE STRUTTURA: NODI C3_PENSILINA

5. MODELLAZIONE STRUTTURA: NODI

Il programma utilizza per la modellazione nodi stru tturali.

Ogni nodo è individuato dalle coordinate cartesiane nel sistema di riferimento globale

(X Y Z).

Ad ogni nodo è eventualmente associato un codice di vincolamento rigido, un codice di

fondazione speciale, ed un set di sei molle (tre pe r le traslazioni, tre per le rota-

zioni). Le tabelle sottoriportate riflettono le suc citate possibilità. In particolare

per ogni nodo viene indicato in tabella:

Nodo numero del nodo. X valore della coordinata X Y valore della coordinata Y Z valore della coordinata Z

Per i nodi ai quali sia associato un codice di vinc olamento rigido, un codice di fon-

dazione speciale o un set di molle viene indicato in tabella:

Nodo numero del nodo. X valore della coordinata X Y valore della coordinata Y Z valore della coordinata Z Note eventuale codice di vincolo (es. v=110010 sei valori relativi ai sei gradi di libertà pre-

visti per il nodo TxTyTzRxRyRz, il valore 1 indica che lo spostamento o rotazione relativo è impedito, il valore 0 indica che lo spostamento o rotazione relativo è libero).

Note (FS = 1, 2,…) eventuale codice del tipo di fondazio ne speciale (1, 2,… fanno riferimento alle tipologie: plinto, palo, plinto su pali,…) che è collegato al nodo. (ISO = “id SIGLA”) indice e sigla identificativa de ll’ eventuale isolatore sismico asse-gnato al nodo

Rig. TX

valore della rigidezza dei vincoli elastici eventua lmente applicati al nodo, nello speci-fico TX (idem per TY, TZ, RX, RY, RZ).

5.1.1 TABELLA DATI NODI

Nodo X Y Z Nodo X Y Z Nodo X Y Z cm cm cm cm cm cm cm cm cm 1 9.4 6.0 0.0 2 9.4 6.0 290.0 3 -102.5 174.4 0.0 4 -102.5 174.4 290.0 5 -102.5 295.9 0.0 6 -102.5 29 5.9 290.0 7 -102.5 427.9 0.0 8 -102.5 427.9 290.0 9 -102.5 55 9.4 0.0 10 -102.5 559.4 290.0 11 -102.5 959.0 0.0 12 -102.5 959.0 290.0 13 344.8 1370.4 290.0 14 519.9 1532.6 290.0 15 -8.2 1261.5 0.0 16 -8.2 1261.5 290.0 17 147.3 1405.5 0.0 18 147.3 1 405.5 290.0 19 233.9 1485.8 0.0 20 233.9 1485.8 290.0 21 409.0 1647.9 0.0 22 409.0 1647.9 290.0 23 520.3 1751.0 0.0 24 520.3 1751.0 290.0 25 616.5 1840.0 0.0 26 616.5 1840.0 290.0 27 57.5 2 95.9 290.0 28 57.5 427.9 290.0 29 57.5 559.4 290.0 30 57.5 222 .7 290.0 31 57.5 959.0 290.0 32 142.6 94.5 290.0 33 -62.5 53 7.8 330.0 34 57.5 827.3 441.3 35 631.2 1635.6 290.0 36 727.4 1724.7 290.0 37 102.7 1146.2 290.0 38 258.2 1290.2 290.0 39 -102 .5 510.8 380.0 40 -102.5 1174.2 290.0 41 -102.5 1174.2 0.0 42 -22. 5 537.8 330.0 43 57.5 1104.3 290.0 44 -62.5 510.8 380.0 45 17.5 9 37.4 330.0 46 17.5 959.0 290.0 47 57.5 937.4 330.0 48 -22.5 51 0.8 380.0 49 -102.5 872.5 450.0 50 57.5 872.5 450.0 51 -102.5 915.8 370.0 52 -22.5 915.8 370.0 53 -22.5 872.5 450.0 54 -22.5 959.0 290.0 55 57.5 915.8 370.0 56 -102.5 894.1 410.0 57 -62.5 894.1 410.0 58 -62.5 872.5 450.0 59 -62.5 915.8 370.0 60 -22.5 894.1 410.0 61 -102.5 937.4 330.0 62 -62.5 937.4 330.0 63 -62.5 959.0 290.0 64 -22.5 937.4 330.0 65 17.5 894.1 410.0 66 17.5 87 2.5 450.0 67 17.5 915.8 370.0 68 57.5 894.1 410.0 69 17.5 510 .8 380.0 70 57.5 510.8 380.0 71 -22.5 559.4 290.0 72 17.5 55 9.4 290.0 73 -62.5 559.4 290.0 74 17.5 537.8 330.0 75 57.5 53 7.8 330.0 76 -102.5 537.8 330.0 77 57.5 691.6 415.0 78 -102.5 691.6 415.0 79 -102.5 601.2 397.5 80 -22.5 601.2 397.5 81 -22.5 691.6 415.0 82 57.5 601.2 397.5 83 -102.5 782.1 432.5 84 -22.5 782.1 432.5 85 57.5 782.1 432.5 86 -102.5 556.0 388.8 87 -62.5 556.0 388.8 88 -62.5 601.2 397.5 89 -22.5 556.0 388.8 90 -102.5 736.9 423.8

- PAGINA 21 DI 60 -

MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI TRAVE C3_PENSILINA

Nodo X Y Z Nodo X Y Z Nodo X Y Z 91 -62.5 736.9 423.8 92 -62.5 691.6 415.0 93 -62.5 782.1 432.5 94 -22.5 736.9 423.8 95 -102.5 646.4 406.3 96 -62.5 646.4 406.3 97 -22.5 646.4 406.3 98 17.5 556.0 388.8 99 17.5 60 1.2 397.5 100 57.5 556.0 388.8 101 17.5 646.4 406.3 102 17.5 691.6 415.0 103 57.5 646.4 406.3 104 -102.5 827.3 441.3 105 -62 .5 827.3 441.3 106 -22.5 827.3 441.3 107 17.5 736.9 423.8 108 17.5 782.1 432.5 109 57.5 736.9 423.8 110 17.5 827.3 441.3

6. MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI TRAVE

Il programma utilizza per la modellazione elementi a due nodi denominati in generale

travi.

Ogni elemento trave è individuato dal nodo iniziale e dal nodo finale.

Ogni elemento è caratterizzato da un insieme di pro prietà riportate in tabella che ne

completano la modellazione.

1

2

3X

Y

Z

orientamento elementi 2D non verticali

X

Y

Z

12

3

orientamento elementi 2D verticali

In particolare per ogni elemento viene indicato in tabella:

Elem. numero dell’elemento Note codice di comportamento: trave, trave di fondazione , pilastro, asta, asta tesa, asta

compressa Nodo I (J)

numero del nodo iniziale (finale)

Mat. codice del materiale assegnato all’elemento Sez. codice della sezione assegnata all’elemento Rotaz. valore della rotazione dell’elemento, attorno al pr oprio asse, nel caso in cui

l’orientamento di default non sia adottabile; l’ori entamento di default prevede per gli elementi non verticali l’asse 2 contenuto nel p iano verticale e l’asse 3 orizzon-tale, per gli elementi verticali l’asse 2 diretto s econdo X negativo e l’asse 3 diret-to secondo Y negativo

Svincolo I (J)

codici di svincolo per le azioni interne; i primi s ei codici si riferiscono a l nodo iniziale, i restanti sei al nodo finale (il valore 1 indica che la relativa azione in-terna non è attiva)

Wink V costante di sottofondo (coefficiente di Winkler) pe r la modellazione della trave su suolo elastico

Wink O costante di sottofondo (coefficiente di Wink ler) per la modellazione del suolo elasti-co orizzontale

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

2 TRAVI A UNA CAMPATA

3 TRAVE A PIU’ CAMPATE

4 TRAVE A UNA CAMPATA SU TERRENO ALLA WINKLER

5 TRAVI SU TERRENO ALLA WINKLER CON CARICO TRASVERSALE

- PAGINA 22 DI 60 -

MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI TRAVE C3_PENSILINA

6 TELAI PIANI CON CERNIERE ALLA BASE

7 TELAI PIANI CON INCASTRI ALLA BASE

11 STRUTTURE SOGGETTE A VARIAZIONI TERMICHE

12 STRUTTURE SU TERRENO ALLA WINKLER SOTTOPOSTE A CARICHI DISTRIBUITI TRIANGOLARI

21 DRILLING

24 TENSIONI E ROTAZIONI RISPETTO ALLA CORDA DI ELEM ENTI TRAVE

27 FRECCIA DI ELEMENTI TRAVE

41 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER TRAVI IN C.A.

42 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER PILASTRI IN C.A.

43 VERIFICA ALLE TA DI STRUTTURE IN C.A.

44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A.

46 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI TRAVI IN C.A .

47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 9/1/96

48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 14/1/2008

49 VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI S TRUTTURE IN C.A.

50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A.

51 FATTORE DI STRUTTURA

52 SOVRARESISTENZE

53 DETTAGLI COSTRUTTIVI C.A.: LIMITI D'ARMATURA PIL ASTRI E NODI TRAVE-PILASTRO

55 VERIFICA DI STABILITA’ DI ASTE COMPRESSE IN ACCI AIO – METODO OMEGA

56 LUCE LIBERA DI TRAVI E ASTE IN ACCIAIO

57 LUCE LIBERA DI COLONNE IN ACCIAIO

58 SVERGOLAMENTO DI TRAVI IN ACCIAIO

63 STABILITA’ DI ASTE COMPOSTE IN ACCIAIO

68 VALUTAZIONE EFFETTO P- � SU PILASTRATA

69 VALUTAZIONE EFFETTO P- � SU TELAIO 3D

80 ANALISI PUSHOVER DI UN EDIFICIO IN C.A.

82 ANALISI ELASTO PLASTICA INCREMENTALE

83 ANALISI ELASTO PLASTICA INCREMENTALE

89 VERIFICA ALLO SLU DI STRUTTURE IN LEGNO SECONDO EC5

90 VERIFICA ALLO SLE DI STRUTTURE IN LEGNO SECONDO EC5

93 SNELLEZZE EC5

120 PROGETTO E VERIFICA DI TRAVI PREM

Elem. Note Nodo I Nodo J Mat. Sez. Rotaz. Svincolo I Svincolo J Wink V Wink O gradi daN/cm3 daN/cm3 1 Trave 24 35 10 1 2 Pilas. 15 16 10 1 134.00 3 Pilas. 9 10 10 1 4 Trave 71 72 10 1 5 Trave 46 31 10 1 6 Trave 73 71 10 1 7 Pilas. 11 12 10 1 8 Trave 54 46 10 1 9 Pilas. 17 18 10 1 134.00 10 Pilas. 19 20 10 1 134.00 11 Pilas. 21 22 10 1 134.00 12 Pilas. 23 24 10 1 134.00 13 Pilas. 25 26 10 1 134.00 14 Trave 72 29 10 1 15 Trave 6 27 10 1 16 Trave 8 28 10 1 17 Trave 10 73 10 1 18 Trave 4 30 10 1 19 Trave 12 63 10 1 20 Trave 2 32 10 1 21 Trave 26 36 10 1

- PAGINA 23 DI 60 -

MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI SHELL C3_PENSILINA

Elem. Note Nodo I Nodo J Mat. Sez. Rotaz. Svincolo I Svincolo J Wink V Wink O 22 Trave 16 37 10 1 23 Trave 18 38 10 1 24 Trave 20 13 10 1 25 Trave 22 14 10 1 26 Trave f. 19 21 1 2 40.00 17.06 27 Trave f. 11 41 1 2 40.00 17.06 28 Trave f. 21 23 1 2 40.00 17.06 29 Trave f. 23 25 1 2 40.00 17.06 30 Pilas. 5 6 10 1 31 Trave 63 54 10 1 32 Pilas. 7 8 10 1 33 Trave f. 3 1 1 2 40.00 17.06 34 Trave f. 3 5 1 2 40.00 17.06 35 Trave f. 41 15 1 2 40.00 17.06 36 Pilas. 41 40 10 1 157.00 37 Trave 40 43 10 1 38 Trave f. 5 7 1 2 40.00 17.06 39 Trave f. 15 17 1 2 40.00 17.06 40 Trave f. 7 9 1 2 40.00 17.06 41 Trave f. 17 19 1 2 40.00 17.06 42 Trave f. 9 11 1 2 40.00 17.06 43 Pilas. 1 2 10 1 213.00 44 Pilas. 3 4 10 1 196.00

7. MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI SHELL

Il programma utilizza per la modellazione elementi a tre o quattro nodi denominati in

generale shell.

Ogni elemento shell è individuato dai nodi I, J, K, L (L=I per gli elementi a tre no-

di).

Ogni elemento è caratterizzato da un insieme di pro prietà riportate in tabella che ne

completano la modellazione.

X

Y

Z

12

3

X

Y

Z

1

2

3

orientamento elementi 3D non verticali orientamento elementi 3D verticali

In particolare per ogni elemento viene indicato in tabella:

Elem. numero dell’elemento Note codice di comportamento:

Guscio (elemento guscio in elevazione non verticale ) Guscio fond. (elemento guscio su suolo elastico) Setto (elemento guscio in elevazione verticale) Membrana (elemento guscio con comportamento membran ale)

Nodo I (J, K, L)

numero del nodo I (J, K, L)

Mat. codice del materiale assegnato all’elemento Spessore spessore dell’elemento (costante) Wink V costante di sottofondo (coefficiente di Winkler) pe r la modellazione del suolo

elastico verticale Wink O costante di sottofondo (coefficiente di Wink ler) per la modellazione del suolo

elastico orizzontale

- PAGINA 24 DI 60 -

MODELLAZIONE STRUTTURA: ELEMENTI SHELL C3_PENSILINA

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

8 MENSOLE CON ELEMENTI PLATE E MATERIALE ORTOTROPO

10 PIASTRA CON ELEMENTI PLATE E MATERIALE ORTOTROPO

21 DRILLING

25 TENSIONI DI ELEMENTI PLATE

31 REALIZZAZIONE DI MESH PIANA SU GEOMETRIA CON PUNTI FISSI IMPORTATA DA FILE .DXF

32 REALIZZAZIONE DI MESH PIANA SU GEOMETRIA CON SEGMENTI E FORI INTERNI IMPORTATA DA FILE .DXF

33 REALIZZAZIONE DI MESH PIANE SU GEOMETRIE COSTRUI TE IN PRO_SAP

34 ANALISI DI BUCKLING DI PIASTRA ISOTROPA

35 ANALISI DI BUCKLING DI UN CILINDRO COMPRESSO INC ASTRATO ALLA BASE

36 ANALISI DI PARETI FORATE

37 BIMETALLIC STRIP (NAFEMS EXERCISE 6)

38 ANALISI ELASTICA DI PIASTRA CON INTAGLIO CIRCOLARE (FLAT BAR WITH EDGE NOTCHES-NAFEMS EXERCISE 9)

39 PLATEA NERVATA

45 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI PIASTRE IN C .A.

117 PROGETTO E VERIFICA DI GUSCI IN MATERIALE XLAM

118 PROGETTO E VERIFICA DI PARETI IN MATERIALE XLAM E RELATIVI COLLEGAMENTI

Elem. Note Nodo I Nodo J Nodo K Nodo L Mat. Spessore Wink V Wink O cm daN/cm3 daN/cm3 1 Guscio 49 58 57 56 49 10.0 2 Guscio 51 59 62 61 49 10.0 3 Guscio 53 66 65 60 49 10.0 4 Guscio 52 67 45 64 49 10.0 5 Guscio 56 57 59 51 49 10.0 6 Guscio 58 53 60 57 49 10.0 7 Guscio 57 60 52 59 49 10.0 8 Guscio 61 62 63 12 49 10.0 9 Guscio 59 52 64 62 49 10.0 10 Guscio 62 64 54 63 49 10.0 11 Guscio 60 65 67 52 49 10.0 12 Guscio 66 50 68 65 49 10.0 13 Guscio 65 68 55 67 49 10.0 14 Guscio 64 45 46 54 49 10.0 15 Guscio 67 55 47 45 49 10.0 16 Guscio 45 47 31 46 49 10.0 17 Guscio 39 44 33 76 49 10.0 18 Guscio 48 69 74 42 49 10.0 19 Guscio 76 33 73 10 49 10.0 20 Guscio 44 48 42 33 49 10.0 21 Guscio 33 42 71 73 49 10.0 22 Guscio 42 74 72 71 49 10.0 23 Guscio 69 70 75 74 49 10.0 24 Guscio 74 75 29 72 49 10.0 25 Guscio 39 44 87 86 49 10.0 26 Guscio 78 92 91 90 49 10.0 27 Guscio 79 88 96 95 49 10.0 28 Guscio 48 69 98 89 49 10.0 29 Guscio 80 99 101 97 49 10.0 30 Guscio 83 93 105 104 49 10.0 31 Guscio 81 102 107 94 49 10.0 32 Guscio 84 108 110 106 49 10.0 33 Guscio 86 87 88 79 49 10.0 34 Guscio 44 48 89 87 49 10.0 35 Guscio 87 89 80 88 49 10.0 36 Guscio 90 91 93 83 49 10.0

- PAGINA 25 DI 60 -

MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA: ELEMENTI SOLAIO C3_PENSILINA

Elem. Note Nodo I Nodo J Nodo K Nodo L Mat. Spessore Wink V Wink O 37 Guscio 92 81 94 91 49 10.0 38 Guscio 91 94 84 93 49 10.0 39 Guscio 95 96 92 78 49 10.0 40 Guscio 88 80 97 96 49 10.0 41 Guscio 96 97 81 92 49 10.0 42 Guscio 89 98 99 80 49 10.0 43 Guscio 69 70 100 98 49 10.0 44 Guscio 98 100 82 99 49 10.0 45 Guscio 97 101 102 81 49 10.0 46 Guscio 99 82 103 101 49 10.0 47 Guscio 101 103 77 102 49 10.0 48 Guscio 104 105 58 49 49 10.0 49 Guscio 93 84 106 105 49 10.0 50 Guscio 105 106 53 58 49 10.0 51 Guscio 94 107 108 84 49 10.0 52 Guscio 102 77 109 107 49 10.0 53 Guscio 107 109 85 108 49 10.0 54 Guscio 106 110 66 53 49 10.0 55 Guscio 108 85 34 110 49 10.0 56 Guscio 110 34 50 66 49 10.0

8. MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA: ELEMENTI SOLAIO

Il programma utilizza per la modellazione elementi a tre o più nodi denominati in ge-

nerale solaio.

Ogni elemento solaio è individuato da una poligonal e di nodi 1,2, ..., N.

L’elemento solaio è utilizzato in primo luogo per l a modellazione dei carichi agenti

sugli elementi strutturali. In secondo luogo può es sere utilizzato per la corretta ri-

partizione delle forze orizzontali agenti nel propr io piano. L’elemento balcone è de-

rivato dall’elemento solaio.

I carichi agenti sugli elementi, raccolti in un arc hivio, sono direttamente assegnati

agli elementi utilizzando le informazioni raccolte nell’ archivio (es. i coefficienti

combinatori). La tabella seguente riporta i dati ut ilizzati per la definizione dei ca-

richi e delle masse.

Id.Arch. Identificativo dell’ archivio Tipo Tipo di carico Variab. Carico variabile generico Var. rid. Carico variabile generico con riduzione in funzione dell’ area (c.5.5. …) Neve Carico di neve G1k carico permanente (comprensivo del peso proprio ) G2k carico permanente non strutturale e non compiut amente definito Qk carico variabile Fatt. A fattore di riduzione del carico variabile ( 0.5 o 0.75) per tipo “Var.rid.” S sis. fattore di riduzione del carico variabile pe r la definizione delle masse sismiche per

D.M. 96 (vedi NOTA sul capitolo "normativa di rifer imento") Psi 0 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni variabili: per valore

raro Psi 1 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni variabili: per valore

frequente Psi 2 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni variabili: per valore

quasi permanente Psi S 2 Coefficiente di combinazione che fornisce i l valore quasi-permanente dell’azione varia-

bile: per la definizione delle masse sismiche Fatt. Fi Coefficiente di correlazione dei carichi per edific i

Ogni elemento è caratterizzato da un insieme di pro prietà riportate in tabella che ne

completano la modellazione. In particolare per ogni elemento viene indicato in tabel-

la:

- PAGINA 26 DI 60 -

MODELLAZIONE DELLA STRUTTURA: ELEMENTI SOLAIO C3_PENSILINA

Elem numero dell’elemento Tipo codice di comportamento S elemento utilizzato solo per scarico C elemento utilizzato per scarico e per modellazi one piano rigido M scarico monodirezionale B scarico bidirezionale Id.Arch. Identificativo dell’ archivio Mat codice del materiale assegnato all'elemento Spessore spessore dell’elemento (costante) Orditura angolo (rispetto all’asse X) della direzio ne dei travetti principali Gk carico permanente (comprensivo del peso proprio) Qk carico variabile Nodi numero dei nodi che definiscono l'elemento (5 per riga)

Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con il metodo degli stati limite

vengono riportati il rapporto x/d e le verifiche pe r sollecitazioni proporzionali non-

ché le verifiche in esercizio.

In particolare i simboli utilizzati in tabella assu mono il seguente significato:

Elem. numero identificativo dell’elemento Stato Codici di verifica relativi alle tensioni nor mali e alle tensioni tangenziali Note Viene riportato il codice relativo alla sezion e(s) e relativo al materiale(m); Pos. Ascissa del punto di verifica F ist, F infi

Frecce instantanee e a tempo infinito

Momento Momento flettente Taglio Sollecitazione di taglio Af inf. Area di armatura longitudinale posta all’in tradosso della trave Af sup. Area di armatura longitudinale posta all’es tradosso della trave AfV Area dell’armatura atta ad assorbire le azioni di taglio Beff Base della sezione di cls per l’assorbimento d el taglio simboli utilizzati con il metodo delle tensioni am missibili: sc max Massima tensione di compressione del calcest ruzzo sf max Massima tensione nell’acciaio tau max Massima tensione tangenziale nel cls simboli utilizzati con il metodo degli stati limit e: x/d rapporto tra posizione dell’asse neutro e altez za utile alla rottura della sezione

(per sola flessione) verif. rapporto Sd/Su con sollecitazioni ultime pro porzionali:

valore minore o uguale a 1 per verifica positiva Verif.V rapporto Sd/Su con sollecitazioni taglianti proporzionali

valore minore o uguale a 1 per verifica positiva rRfck rapporto tra la massima compressione nel calc estruzzo e la tensione fck in combina-

zioni rare [normalizzato a 1] rFfck rapporto tra la massima compressione nel calc estruzzo e la tensione fck in combina-

zioni frequenti [normalizzato a 1] rPfck rapporto tra la massima compressione nel calc estruzzo e la tensione fck in combina-

zioni quasi permanenti [normalizzato a 1] rRfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in combinazioni fre-

quenti [normalizzato a 1] rFyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in combinazioni rare rPfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in combinazioni qua-

si permanenti [normalizzato a 1] wR apertura caratteristica delle fessure in combina zioni rare [mm] wF apertura caratteristica delle fessure in combina zioni frequenti [mm] wP apertura caratteristica delle fessure in combina zioni quasi permanenti [mm]

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

14 ANALISI DEI CARICHI PER UN SOLAIO DI COPERTURA

15 EFFETTI DELLO SPESSORE SULLA RIGIDEZZA DEI SOLAI

- PAGINA 27 DI 60 -

MODELLAZIONE DELLE AZIONI C3_PENSILINA

16 SOLAIO: CONFRONTO FRA RIGIDO E DEFORMABILE

17 SOLAIO: MISTO LEGNO-CALCESTRUZZO

28 FRECCIA DI SOLAI IN C.A.

119 PROGETTO E VERIFICA DI SOLAI IN MATERIALE XLAM

ID Arch. Tipo G1k G2k Qk Fatt. A s sis. Psi 0 Psi 1 Psi 2 Psi S 2 Fatt. Fi daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 6 Neve 6.50e-03 8.50e-03 1.00 0.50 0.20 0.0 0.0 1.00

Elem. Tipo ID Arch.

Mat. Spessore Orditura G1k G2k Qk Nodo 1/6..

Nodo 2/7..

Nodo 3/8..

Nodo.. Nodo..

daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 CM 6 m=486.0 90.0 6.50e-

03 8.50e-

03 30 27 6 4

2 CM 6 m=486.0 90.0 6.50e-03

8.50e-03

27 28 8 6

3 CM 6 m=486.0 90.0 6.50e-03

8.50e-03

28 29 10 8

4 CM 6 m=486.0 47.2 6.50e-03

8.50e-03

22 14 35 24

5 CM 6 m=486.0 47.2 6.50e-03

8.50e-03

20 13 14 22

6 CM 6 m=486.0 47.2 6.50e-03

8.50e-03

38 13 20 18

7 CM 6 m=486.0 47.2 6.50e-03

8.50e-03

35 36 26 24

8 CM 6 m=486.0 -33.6 6.50e-03

8.50e-03

4 2 32 30

9 CM 6 m=486.0 47.2 6.50e-03

8.50e-03

16 37 38 18

10 CM 6 m=486.0 47.2 6.50e-03

8.50e-03

40 43 37 16

11 CM 6 m=486.0 90.0 6.50e-03

8.50e-03

40 12 31 43

9. MODELLAZIONE DELLE AZIONI

9.1 LEGENDA TABELLA DATI AZIONI

Il programma consente l’uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utiliz-

zate nella modellazione sono individuate da una sig la identificativa ed un codice nu-

merico (gli elementi strutturali richiamano quest’u ltimo nella propria descrizione).

Per ogni azione applicata alla struttura viene di r iportato il codice, il tipo e la

sigla identificativa. Le tabelle successive dettagl iano i valori caratteristici di o-

gni azione in relazione al tipo. Le tabelle riporta no infatti i seguenti dati in rela-

zione al tipo:

1 carico concentrato nodale 6 dati (forza Fx, Fy, Fz, momento Mx, My, Mz) 2 spostamento nodale impresso 6 dati (spostamento Tx,Ty,Tz, rotazione Rx,Ry,Rz) 3 carico distribuito globale su elemento tipo trave 7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di inizio carico )

7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di fine carico) 4 carico distribuito locale su elemento tipo trave 7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di inizio carico )

7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di fine carico) 5 carico concentrato globale su elemento tipo trave 7 dati (Fx,Fy,Fz,Mx,My,Mz,ascissa di carico) 6 carico concentrato locale su elemento tipo trave 7 dati (F1, F2, F3, M1, M2, M3, ascissa di carico) 7 variazione termica applicata ad elemento tipo tra ve 7 dati (variazioni termiche: uniforme, media e dif ferenza in altezza e larghezza al nodo ini-

ziale e finale)

- PAGINA 28 DI 60 -

MODELLAZIONE DELLE AZIONI C3_PENSILINA

8 carico di pressione uniforme su elemento tipo pia stra 1 dato (pressione) 9 carico di pressione variabile su elemento tipo pi astra 4 dati (pressione, quota, pressione, quota) 10 variazione termica applicata ad elemento tipo piast ra 2 dati (variazioni termiche: media e differenza ne llo spessore) 11 carico variabile generale su elementi tipo trave e piastra 1 dato descrizione della tipologia

4 dati per segmento (posizione, valore, posizione, valore) la tipologia precisa l’ascissa di definizione, la d irezione del carico, la modalità di caric o e la larghezza d’influenza per gli elementi tipo tr ave

12 gruppo di carichi con impronta su piastra 9 dati (numero di ripetizioni in direzione X e Y, valore di ciascun carico, posizione centra-

le del primo, dimensioni dell’ impronta, interasse tra i carichi

FX

FY

FZ

MX

MY

MZ

Carico concen-trato nodale

δX

δY

δZ

RX

RY

RZ

Spostamento impresso

XY

Z

Carico distri-buito globale

21

3 q3i

q3f

Carico distri-buito locale

XY

Z

a

Carico concen-trato globale

21

3

a

F3

Carico concen-trato locale

Carico termico 2D

Carico termico 3D

Carico pres-sione uniforme

Carico pres-sione variabi-le

Tipo carico di pressione uniforme su piastra

Id Tipo pressione daN/cm2 7 P3:p=-8.500e-03 -8.50e-03

- PAGINA 29 DI 60 -

MODELLAZIONE DELLE AZIONI C3_PENSILINA

Tipo carico variabile generale

Id Tipo ascissa valore ascissa valore cm daN/cm2 cm daN/cm2 8 PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=100 Z - Z Qz Pres. L2=100.00 -1.000e+04 9.60e-03 1.00 0e+04 9.60e-03 9 PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=200 Z - Z Qz Pres. L2=200.00 -1.000e+04 9.60e-03 1.00 0e+04 9.60e-03 10 DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT=100 Z - Z Qz Pres. L2=100.00 -1.000e+04 -9.60e-03 1.0 00e+04 -9.60e-03 11 DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT=200 Z - Z Qz Pres. L2=200.00 -1.000e+04 -9.60e-03 1.0 00e+04 -9.60e-03 12 VENTO PARETI POSITIVO Y - Y Qy Pres. L2=0.0 -1.000e+04 9.60e-03 1.000e+ 04 9.60e-03 13 VENTO TETTOIA POSITIVO Y - Y Qy Pres. L2=0.0 -1.000e+04 -9.60e-03 1.000e +04 -9.60e-03 14 VENTO PARETI NEGATIVO Y - Y Qy Pres. L2=0.0 -1.000e+04 -9.60e-03 1.000e +04 -9.60e-03 15 VENTO TETTOIA NEGATIVO Y - Y Qy Pres. L2=0.0 -1.000e+04 9.60e-03 1.000e+ 04 9.60e-03

9.2 LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO

Località: RAGUSA

Provincia: RAGUSA

Regione: SICILIA

Coordinate GPS:

Latitudine : 36,55 N

Longitudine: 14,42 E

Altitudine s.l.m.: 633 m

CALCOLO DELLE AZIONI DELLA NEVE E DEL VENTO

Normativa di riferimento:

D.M. 14 gennaio 2008 - NORME TECNICHE PER LE COSTRU ZIONI

Cap. 3 - AZIONI SULLE COSTRUZIONI - Par. 3.3 e 3.4

NEVE:

Zona Neve = III

Ce (coeff. di esposizione al vento) = 1,00

Valore caratteristico del carico al suolo (qsk Ce) = 107 daN/mq

Copertura ad una falda:

Angolo di inclinazione della falda = 0,0°

µ1= 0,80 => Q = 85 daN/mq

Schema di carico:

- PAGINA 30 DI 60 -

SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO C3_PENSILINA

VENTO:

Zona vento = 4

( Vb.o = 28 m/s; Ao = 500 m; Ka = 0,020 1/s )

Classe di rugosità del terreno: B

[Aree urbane (non di classe A), suburbane, industri ali e boschive]

Categoria esposizione: tipo IV

( Kr = 0,22; Zo = 0,30 m; Zmin = 8 m )

Velocità di riferimento = 28,04 m/s

Pressione cinetica di riferimento (qb) = 49 daN/mq

Coefficiente di forma (Cp) = 1,00

Coefficiente dinamico (Cd) = 1,00

Coefficiente di esposizione (Ce) = 1,63

Coefficiente di esposizione topografica (Ct) = 1,00

Altezza dell'edificio = 3,00 m

Pressione del vento ( p = qb Ce Cp Cd ) = 80 daN/mq

10. SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO

Il programma consente l’applicazione di diverse tip ologie di casi di carico.

Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico:

Sigla Tipo Descrizione 1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura 2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti 3 Qk NA caso di carico con azioni variabili 4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi perm anenti sui solai e sulle coperture 5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi vari abili sui solai 6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di n eve sulle coperture 7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazio ne termica agente sulla struttura 8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da ve nto sulla struttura 9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente 10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinamica 11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni derivant i da coazioni, cedimenti e precom-

pressioni

Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono intr oduzione dati da parte dell’utente)

i seguenti casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Q nk.

Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono un a minima introduzione dati da parte

dell’utente) i seguenti casi di carico:

• 7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della vari azione termica;

• 9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell ’angolo di ingresso

del sisma e l’individuazione dei casi di carico par tecipanti alla defi-

nizione delle masse.

Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la d iretta applicazione di carichi ge-

nerici agli elementi strutturali (si veda il preced ente punto Modellazione delle Azio-

ni) i restanti casi di carico.

Nella tabella successiva vengono riportati i casi d i carico agenti sulla struttura,

con l’indicazione dei dati relativi al caso di cari co stesso:

- PAGINA 31 DI 60 -

SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO C3_PENSILINA

Numero Tipo e Sigla identificativa, Valore di rifer imento del caso di carico (se pre-

visto).

In successione, per i casi di carico non automatici , viene riportato l’elenco di nodi

ed elementi direttamente caricati con la sigla iden tificativa del carico.

Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Ed k), viene riportata la tabella di

definizione delle masse: per ogni caso di carico pa rtecipante alla definizione delle

masse viene indicata la relativa aliquota (partecip azione) considerata. Si precisa che

per i caso di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazion e è prevista localmente per ogni

elemento solaio o copertura presente nel modello (s i confronti il valore Sksol nel ca-

pitolo relativo agli elementi solaio) e pertanto la loro partecipazione è di norma pa-

ri a uno.

CDCTipo Sigla Id Note 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio della strut-

tura)

2 Gsk CDC=G1sk (permanente solai-coperture)

3 Qnk CDC=Qnk (carico da neve) 4 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0

(ecc. +) partecipazione:1.00 per 1 CDC=Ggk (peso proprio d ella struttura)

partecipazione:1.00 per 2 CDC=G1sk (permanente s o-lai-coperture)

partecipazione:1.00 per 3 CDC=Qnk (carico da neve ) partecipazione:0.80 per 12 CDC=Qk (variabile gener ico)

NEVE 5 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0

(ecc. -) come precedente CDC sismico

6 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +)

come precedente CDC sismico

7 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alf a=90.00 (ecc. -)

come precedente CDC sismico

8 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +)

come precedente CDC sismico

9 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -)

come precedente CDC sismico

10 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +)

come precedente CDC sismico

11 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -)

come precedente CDC sismico

12 Qk CDC=Qk (variabile generico) NEVE D3 :da 25 a 47 Azione : P3:p=-8.500e-03 D3 : 48 Azione : P3:p=-8.500e-03 D3 :da 49 a 56 Azione : P3:p=-8.500e-03 13 Qvk VENTO X POSITIVO D2 : 1 Azione : PRESSIO NE VENTO POSITIVO INT=200 D2 : 4 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 : 5 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D2 : 6 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 : 8 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D2 : 14 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 :da 15 a 16 Azione : PRESSIONE VENTO POSIT IVO

INT=200 D2 : 17 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 :da 18 a 19 Azione : PRESSIONE VENTO POSITI VO

INT=200 D2 :da 20 a 21 Azione : PRESSIONE VENTO POSITI VO

INT=100 D2 :da 22 a 25 Azione : PRESSIONE VENTO POSIT IVO

INT=200 D2 : 31 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D2 : 37 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D3 :da 25 a 47 Azione : VENTO TETTOIA NEGATIV O D3 : 48 Azione : VENTO TETTOIA NEGATIVO D3 :da 49 a 56 Azione : VENTO TETTOIA NEGATIV O 14 Qvk VENTO X NEGATIVO D2 : 1 Azione : DEPRESS IONE VENTO POSITIVO INT=200 D2 : 4 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 : 5 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200 D2 : 6 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 : 8 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200

- PAGINA 32 DI 60 -

DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI C3_PENSILINA

CDCTipo Sigla Id Note D2 : 14 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 :da 15 a 16 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSI TIVO

INT=200 D2 : 17 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 :da 18 a 19 Azione : DEPRESSIONE VENT O POSITIVO

INT=200 D2 :da 20 a 21 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSI TIVO

INT=100 D2 :da 22 a 25 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSI TIVO

INT=200 D2 : 31 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200 D2 : 37 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200 D3 :da 25 a 47 Azione : VENTO TETTOIA POSITIV O D3 : 48 Azione : VENTO TETTOIA POSITIVO D3 :da 49 a 56 Azione : VENTO TETTOIA POSITIV O 15 Qvk VENTO Y POSITIVO D2 : 1 Azione : PRESSIO NE VENTO POSITIVO INT=200 D2 : 4 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 : 5 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D2 : 6 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 : 8 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D2 : 14 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 :da 15 a 16 Azione : PRESSIONE VENTO POSIT IVO

INT=200 D2 : 17 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D2 :da 18 a 19 Azione : PRESSIONE VENTO POSIT IVO

INT=200 D2 :da 20 a 21 Azion e : PRESSIONE VENTO POSITIVO

INT=100 D2 :da 22 a 25 Azione : PRESSIONE VENTO POSIT IVO

INT=200 D2 : 31 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D2 : 37 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=2 00 D3 :da 1 a 16 Azione : VENTO PARETI POSITIVO D3 : 17 Azione : PRESSIONE VENTO POSITIVO INT=10 0 D3 :da 18 a 24 Azione : VENTO PARETI POSITIVO D3 :da 25 a 47 Azione : VENTO TETTOIA POSITIV O D3 : 48 Azione : VENTO TETTOIA POSITIVO D3 :da 49 a 56 Azione : VENTO TETTOIA POSITIV O 16 Qvk VENTO Y NEGATIVO D2 : 1 Azione : DEPRESS IONE VENTO POSITIVO INT=200 D2 : 4 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 : 5 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200 D2 : 6 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 : 8 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200 D2 : 14 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 :da 15 a 16 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSI TIVO

INT=200 D2 : 17 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 100 D2 :da 18 a 19 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSI TIVO

INT=200 D2 :da 20 a 21 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSI TIVO

INT=100 D2 :da 22 a 25 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSI TIVO

INT=200 D2 : 31 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200 D2 : 37 Azione : DEPRESSIONE VENTO POSITIVO INT= 200 D3 :da 1 a 16 Azione : VENTO PARETI NEGATIVO D3 : 17 Azione : VENTO PARETI NEGATIVO D3 :da 18 a 24 Azione : VENTO PARETI NEGATIVO D3 :da 25 a 47 Azione : VENTO TETTOIA NEGATIV O D3 : 48 Azione : VENTO TETTOIA NEGATIVO D3 :da 49 a 56 Azione : VENTO TETTOIA NEGATIV O

11. DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI

Il programma combina i diversi tipi di casi di cari co (CDC) secondo le regole previste

dalla normativa vigente.

Le combinazioni previste sono destinate al controll o di sicurezza della struttura ed

alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazi oni.

- PAGINA 33 DI 60 -

DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI C3_PENSILINA

La prima tabella delle combinazioni riportata di se guito comprende le seguenti infor-

mazioni: Numero, Tipo, Sigla identificativa. Una se conda tabella riporta il peso nel-

la combinazione, assunto per ogni caso di carico.

Ai fini delle verifiche degli stati limite si defin iscono le seguenti combinazioni

delle azioni:

Combinazione fondamentale SLU

γG1*G1 + γG2*G2 + Γp*P + γQ1*Qk1 + γQ2*ψ02�Qk2 + γQ3*ψ03*Qk3 + …

Combinazione caratteristica (rara) SLE

G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02*Qk2 + ψ03*Qk3+ …

Combinazione frequente SLE

G1 + G2 + P + ψ11*Qk1 + ψ22*Qk2 + ψ23*Qk3 + …

Combinazione quasi permanente SLE

G1 + G2 + P + ψ21*Qk1 + ψ22*Qk2 + ψ23*Qk3 + …

Combinazione sismica, impiegata per gli stati limit e ultimi e di esercizio connessi

all’azione sismica E

E + G1 + G2 + P + ψ21*Qk1 + ψ22*Qk2 + …

Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati l imite connessi alle azioni eccezio-

nali

G1 + G2 + P + ψ21*Qk1 + ψ22*Qk2 + …

Dove:

NTC 2008 Tabella 2.5.I

Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2 Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30 Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30 Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0 ,70 0,70 0,60 Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60 Categoria E biblioteche, archivi, magazzini,… 1,00 0,90 0,80 Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30k N) 0,70 0,70 0,60 Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN ) 0,70 0,50 0,30 Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00 Vento 0,60 0,20 0,00 Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00 Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20 Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00

Nelle verifiche possono essere adottati in alternat iva, due diversi approcci proget-

tuali:

• per l’approccio 1 si considerano due diverse combin azioni di gruppi di

coefficienti di sicurezza parziali per le azioni, p er i materiali e per

la resistenza globale (combinazione 1 con coefficie nti A1 e combinazione

2 con coefficienti A2),

• per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazion e per le azioni, per

la resistenza dei materiali e per la resistenza glo bale (con coefficien-

ti A1).

NTC 2008 Tabella 2.6.I

Coefficiente γf

EQU A1 A2

Carichi permanenti Favorevoli Sfavorevoli

γG1 0,9 1,1

1,0 1,3

1,0 1,0

Carichi permanenti non strutturali Favorevoli γG2 0,0 0,0 0,0

- PAGINA 34 DI 60 -

AZIONE SISMICA C3_PENSILINA

(Non compiutamente definiti) Sfavorevoli 1,5 1,5 1, 3 Carichi variabili Favorevoli

Sfavorevoli γQi 0,0

1,5 0,0 1,5

0,0 1,3

12. AZIONE SISMICA

L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a par tire dalla “pericolosità sismica di

base”, in condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica

orizzontale.

Allo stato attuale, la pericolosità sismica su reti colo di riferimento nell’intervallo

di riferimento è fornita dai dati pubblicati sul si to http://esse1.mi.ingv.it/. Per

punti non coincidenti con il reticolo di riferiment o e periodi di ritorno non contem-

plati direttamente si opera come indicato nell’ all egato alle NTC (rispettivamente me-

dia pesata e interpolazione).

L’ azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si

ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplica ndone la vita nominale per il coef-

ficiente d’uso (vedi tabella Parametri della strutt ura). Fissato il periodo di rife-

rimento Vr e la probabilità di superamento Pver ass ociata a ciascuno degli stati limi-

te considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi parametri di perico-

losità sismica (vedi tabella successiva):

• ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;

• Fo: valore massimo del fattore di amplificazione de llo spettro in

accelerazione orizzontale;

• T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costan te dello spettro

in accelerazione orizzontale;

PARAMETRI DELLA STRUTTURA

Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [ anni] Tipo di suolo Categoria topografica III 50.0 1.5 75.0 A T1

Individuati su reticolo di riferimento i parametri di pericolosità sismica si valutano

i parametri spettrali riportati in tabella:

• S è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e del-

le condizioni topografiche mediante la relazione se guente S = Ss*St

(3.2.5);

• Fo è il fattore che quantifica l’amplificazione spe ttrale massima, su

sito di riferimento rigido orizzontale;

• Fv è il fattore che quantifica l’amplificazione spe ttrale massima verti-

cale, in termini di accelerazione orizzontale massi ma del terreno ag su

sito di riferimento rigido orizzontale;

• Tb è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro ad

accelerazione costante;

• Tc è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro a ve-

locità costante;

- PAGINA 35 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

• Td è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro a

spostamento costante.

Id nodo Longitudine Latitudine Distanza

Km

Loc. 14.729 36.925

50746 14.673 36.878 7.195

50747 14.736 36.878 5.246

50525 14.736 36.928 0.704

50524 14.674 36.928 4.884

SL Pver Tr ag Fo T*c

Anni g sec

SLO 81.0 45.0 0.047 2.490 0.250

SLD 63.0 75.0 0.064 2.520 0.280

SLV 10.0 712.0 0.256 2.340 0.420

SLC 5.0 1462.0 0.366 2.360 0.490

SL ag S Fo Fv Tb Tc Td

g sec sec sec

SLO 0.047 1.000 2.490 0.726 0.083 0.250 1.787

SLD 0.064 1.000 2.520 0.863 0.093 0.280 1.857

SLV 0.256 1.000 2.340 1.597 0.140 0.420 2.622

SLC 0.366 1.000 2.360 1.927 0.163 0.490 3.064

13. RISULTATI ANALISI SISMICHE

Il programma consente l’analisi di diverse configur azioni sismiche.

Sono previsti, infatti, i seguenti casi di carico:

• 9. Esk caso di carico sismico con analisi statica e quivalente;

• 10. Edk caso di carico sismico con analisi dinamica .

Ciascun caso di carico è caratterizzato da un angol o di ingresso e da una configura-

zione di masse determinante la forza sismica comple ssiva (si rimanda al capitolo rela-

tivo ai casi di carico per chiarimenti inerenti que sto aspetto).

Nella colonna Note, in funzione della norma in uso sono riportati i parametri fonda-

mentali che caratterizzano l’ azione sismica: in pa rticolare possono essere presenti i

seguenti valori:

Angolo di ingresso Angolo di ingresso dell’azione s ismica orizzontale Fattore di impor-tanza

Fattore di importanza dell’edificio, in base alla c ategoria di appartenenza

Zona sismica Zona sismica Accelerazione ag Accelerazione orizzontale massima sul suolo Categoria suolo Categoria di profilo stratigrafico del suolo di fondazione Fattore di struttu-ra q

Fattore dipendente dalla tipologia strutturale

Fattore di sito S Fattore dipendente dalla stratigr afia e dal profilo topografico

- PAGINA 36 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

Classe di duttilità CD

Classe di duttilità della struttura – “A” duttilità alta, “B” duttilità bassa

Fattore riduz. SLD Fattore di riduzione dello spett ro elastico per lo stato limite di danno Periodo proprio T1 Periodo proprio di vibrazione de lla struttura Coefficiente Lambda Coefficiente dipende nte dal periodo proprio T1 e dal numero di piani de lla

struttura Ordinata spettro Sd(T1)

Valore delle ordinate dello spettro di progetto per lo stato limite ultimo, componente orizzontale (verticale Svd)

Ordinata spettro Se(T1)

Valore delle ordinate dell o spettro elastico ridotta del fattore SLD per lo stato limite di danno, componente orizzontale (vert icale Sve)

Ordinata spettro S (Tb-Tc)

Valore dell’ ordinata dello spettro in uso nel tra tto costante

numero di modi con-siderati

Numero di modi di vibrare della struttura considera ti nell’analisi dinamica

Per ciascun caso di carico sismico viene riportato l’insieme di dati sottoriportati

(le masse sono espresse in unità di forza):

• analisi sismica statica equivalente:

- quota, posizione del centro di applicazione e azion e orizzontale risul-

tante, posizione del baricentro delle rigidezze, ra pporto r/Ls (per

strutture a nucleo), indici di regolarità e/r secon do EC8 4.2.3.2 ;

- azione sismica complessiva;

• analisi sismica dinamica con spettro di risposta:

- quota, posizione del centro di massa e massa risult ante, posizione del

baricentro delle rigidezze, rapporto r/Ls (per stru tture a nucleo) , in-

dici di regolarità e/r secondo EC8 4.2.3.2;

- frequenza, periodo,accelerazione spettrale, massa e ccitata nelle tre di-

rezioni globali per tutti i modi;

- massa complessiva ed aliquota di massa complessiva eccitata.

Per ciascuna combinazione sismica definita SLD o SL O viene riportato il livello di de-

formazione etaT (dr) degli elementi strutturali ver ticali. Per semplicità di consulta-

zione il livello è espresso anche in unità 1000*eta T/h da confrontare direttamente con

i valori forniti nella norma ( es. 5 per edifici co n tamponamenti collegati rigidamen-

te alla struttura, 10.0 per edifici con tamponament i collegati elasticamente, 3 per

edifici in muratura ordinaria, 4 per edifici in mur atura armata).

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

23 DM 2008: SPETTRO

29 SISMICA 1000/H, SOMMA V, EFFETTO P- �

30 ANALISI DI UN EDIFICIO CON ISOLATORI SISMICI

65 MASSE SISMICHE

70 PROGETTO DI ISOLATORI ELASTOMERICI

71 VERIFICA DI ISOLATORI ELASTOMERICI

72 VERIFICA DI ISOLATORI FRICTION PENDULUM

- PAGINA 37 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

CDC Tipo Sigla Id Note 4 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.374 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.393 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.641 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 0.0 -2.50e-05 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 370.00 36.38 -22.53 915.76 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 0.0 -19.98 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.480.0 -91.70 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta 3140.93

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.545 0.393 0.374 1522.07 48.5 2.07 6.60e-

02 108.12 3.4 0.0 0.0

2 2.933 0.341 0.374 28.60 0.9 2770.05 88.2 17.32 0. 6 0.0 0.0 3 3.704 0.270 0.374 329.85 10.5 19.40 0.6 27.02 0.9 0.0 0.0 4 3.894 0.257 0.374 540.94 17.2 97.04 3.1 160.42 5. 1 0.0 0.0 5 4.839 0.207 0.374 82.74 2.6 0.49 1.56e-

02 2.19 6.97e-

02 0.0 0.0

6 5.870 0.170 0.374 7.18 0.2 11.90 0.4 2.66 8.47e-02

0.0 0.0

7 8.892 0.112 0.350 68.75 2.2 3.13 9.95e-02

28.95 0.9 0.0 0.0

8 9.341 0.107 0.346 0.73 2.34e-02

33.72 1.1 9.58 0.3 0.0 0.0

9 9.636 0.104 0.343 24.51 0.8 14.39 0.5 44.05 1.4 0 .0 0.0 10 10.534 0.095 0.336 0.97 3.09e-

02 3.87 0.1 16.28 0.5 0.0 0.0

11 10.788 0.093 0.334 11.72 0.4 3.56 0.1 31.92 1.0 0.0 0.0 12 10.872 0.092 0.333 135.58 4.3 77.39 2.5 364.37 1 1.6 0.0 0.0 Risulta 2753.65 3037.01 812.87 In perce n-tuale

87.67 96.69 25.88

CDC Tipo Sigla Id Note 5 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.374 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.393 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.641 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

- PAGINA 38 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 0.0 2.50e-05 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 370.00 36.38 -22.53 915.76 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 0.0 19.98 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.480.0 91.70 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta3140.93

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.544 0.393 0.374 1663.06 52.9 27.29 0.9 105.73 3 .4 0.0 0.0 2 2.908 0.344 0.374 45.94 1.5 2570.57 81.8 18.93 0. 6 0.0 0.0 3 3.624 0.276 0.374 497.46 15.8 285.43 9.1 98.74 3. 1 0.0 0.0 4 4.306 0.232 0.374 201.67 6.4 1.40 4.45e-

02 95.25 3.0 0.0 0.0

5 4.810 0.208 0.374 102.20 3.3 0.03 1.06e-03

5.85 0.2 0.0 0.0

6 6.198 0.161 0.374 23.53 0.7 10.84 0.3 2.90 9.24e-02

0.0 0.0

7 8.936 0.112 0.350 61.97 2.0 0.88 2.80e-02

32.38 1.0 0.0 0.0

8 9.313 0.107 0.346 1.67 5.30e-02

46.92 1.5 20.62 0.7 0.0 0.0

9 9.622 0.104 0.343 24.73 0.8 11.10 0.4 44.29 1.4 0 .0 0.0 10 10.529 0.095 0.336 15.83 0.5 0.56 1.78e-

02 0.52 1.65e-

02 0.0 0.0

11 10.786 0.093 0.334 16.43 0.5 7.81 0.2 50.06 1.6 0.0 0.0 12 10.841 0.092 0.333 130.16 4.1 81.56 2.6 374.53 1 1.9 0.0 0.0 Risulta 2784.64 3044.39 849.80 In perce n-tuale

88.66 96.93 27.06

CDC Tipo Sigla Id Note 6 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.374 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.336 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.750 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0

- PAGINA 39 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

370.00 36.38 -22.53 915.76 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.4841.49 0.0 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta 3140.93

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.522 0.397 0.374 1506.18 48.0 91.20 2.9 90.85 2. 9 0.0 0.0 2 2.976 0.336 0.374 0.08 2.50e-

03 2689.35 85.6 40.43 1.3 0.0 0.0

3 3.655 0.274 0.374 567.94 18.1 95.48 3.0 109.53 3. 5 0.0 0.0 4 3.989 0.251 0.374 366.23 11.7 6.75 0.2 67.90 2.2 0.0 0.0 5 4.988 0.200 0.374 66.13 2.1 1.56 4.97e-

02 0.63 2.02e-

02 0.0 0.0

6 5.987 0.167 0.374 16.58 0.5 12.34 0.4 1.17 3.72e-02

0.0 0.0

7 8.886 0.113 0.350 61.58 2.0 4.37 0.1 22.25 0.7 0. 0 0.0 8 9.250 0.108 0.347 5.39 0.2 44.52 1.4 29.58 0.9 0. 0 0.0 9 9.625 0.104 0.343 24.12 0.8 10.40 0.3 41.98 1.3 0 .0 0.0 10 10.659 0.094 0.335 20.70 0.7 1.31 4.16e-

02 8.34 0.3 0.0 0.0

11 10.799 0.093 0.334 5.72e-04 1.82e-05

0.08 2.67e-03

0.70 2.22e-02

0.0 0.0

12 10.934 0.091 0.333 145.63 4.6 88.70 2.8 455.24 1 4.5 0.0 0.0 Risulta 2780.55 3046.05 868.59 In perce n-tuale

88.53 96.98 27.65

CDC Tipo Sigla Id Note 7 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.374 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.349 sec. fattore di struttura q: 1.600 fattore per spost. mu d: 1.722 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 370.00 36.38 -22.53 915.76 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.48-41.49 0.0 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta 3140.93

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.564 0.390 0.374 1565.94 49.9 18.84 0.6 121.39 3 .9 0.0 0.0 2 2.866 0.349 0.374 148.75 4.7 2629.63 83.7 4.25 0. 1 0.0 0.0 3 3.858 0.259 0.374 144.70 4.6 226.26 7.2 55.40 1.8 0.0 0.0

- PAGINA 40 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

4 4.003 0.250 0.374 558.66 17.8 14.81 0.5 136.97 4. 4 0.0 0.0 5 4.631 0.216 0.374 89.26 2.8 0.12 3.71e-

03 0.88 2.82e-

02 0.0 0.0

6 6.066 0.165 0.374 10.88 0.3 10.58 0.3 7.57 0.2 0. 0 0.0 7 8.931 0.112 0.350 69.20 2.2 0.49 1.57e-

02 38.80 1.2 0.0 0.0

8 9.419 0.106 0.345 0.10 3.10e-03

30.35 1.0 2.75 8.76e-02

0.0 0.0

9 9.635 0.104 0.343 24.82 0.8 17.80 0.6 46.71 1.5 0 .0 0.0 10 10.392 0.096 0.337 2.10 6.70e-

02 7.60 0.2 14.15 0.5 0.0 0.0

11 10.774 0.093 0.334 63.10 2.0 26.74 0.9 154.65 4. 9 0.0 0.0 12 10.820 0.092 0.334 94.02 3.0 53.78 1.7 237.86 7. 6 0.0 0.0 Risulta 2771.54 3037.00 821.39 In perce n-tuale

88.24 96.69 26.15

CDC Tipo Sigla Id Note 8 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.393 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 0.0 -2.50e-05 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 370.00 36.38 -22.53 915.76 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 0.0 -19.98 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.480.0 -91.70 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta 3140.93

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.545 0.393 0.115 1522.07 48.5 2.07 6.60e-

02 108.12 3.4 0.0 0.0

2 2.933 0.341 0.133 28.60 0.9 2770.05 88.2 17.32 0. 6 0.0 0.0 3 3.704 0.270 0.162 329.85 10.5 19.40 0.6 27.02 0.9 0.0 0.0 4 3.894 0.257 0.162 540.94 17.2 97.04 3.1 160.42 5. 1 0.0 0.0 5 4.839 0.207 0.162 82.74 2.6 0.49 1.56e-

02 2.19 6.97e-

02 0.0 0.0

6 5.870 0.170 0.162 7.18 0.2 11.90 0.4 2.66 8.47e-02

0.0 0.0

7 8.892 0.112 0.162 68.75 2.2 3.13 9.95e-02

28.95 0.9 0.0 0.0

8 9.341 0.107 0.162 0.73 2.34e-02

33.72 1.1 9.58 0.3 0.0 0.0

9 9.636 0.104 0.162 24.51 0.8 14.39 0.5 44.05 1.4 0 .0 0.0 10 10.534 0.095 0.162 0.97 3.09e-

02 3.87 0.1 16.28 0.5 0.0 0.0

11 10.788 0.093 0.162 11.72 0.4 3.56 0.1 31.92 1.0 0.0 0.0 12 10.872 0.092 0.161 135.58 4.3 77.39 2.5 364.37 1 1.6 0.0 0.0 Risulta 2753.65 3037.01 812.87

- PAGINA 41 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

In perce n-tuale

87.67 96.69 25.88

CDC Tipo Sigla Id Note 9 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.393 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 0.0 2.50e-05 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 370.00 36.38 -22.53 915.76 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 0.0 19.98 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.480.0 91.70 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta 3140.93

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.544 0.393 0.115 1663.06 52.9 27.29 0.9 105.73 3 .4 0.0 0.0 2 2.908 0.344 0.132 45.94 1.5 2570.57 81.8 18.93 0. 6 0.0 0.0 3 3.624 0.276 0.162 497.46 15.8 285.43 9.1 98.74 3. 1 0.0 0.0 4 4.306 0.232 0.162 201.67 6.4 1.40 4.45e-

02 95.25 3.0 0.0 0.0

5 4.810 0.208 0.162 102.20 3.3 0.03 1.06e-03

5.85 0.2 0.0 0.0

6 6.198 0.161 0.162 23.53 0.7 10.84 0.3 2.90 9.24e-02

0.0 0.0

7 8.936 0.112 0.162 61.97 2.0 0.88 2.80e-02

32.38 1.0 0.0 0.0

8 9.313 0.107 0.162 1.67 5.30e-02

46.92 1.5 20.62 0.7 0.0 0.0

9 9.622 0.104 0.162 24.73 0.8 11.10 0.4 44.29 1.4 0 .0 0.0 10 10.529 0.095 0.162 15.83 0.5 0.56 1.78e-

02 0.52 1.65e-

02 0.0 0.0

11 10.786 0.093 0.162 16.43 0.5 7.81 0.2 50.06 1.6 0.0 0.0 12 10.841 0.092 0.161 130.16 4.1 81.56 2.6 374.53 1 1.9 0.0 0.0 Risulta 2784.64 3044.39 849.80 In perce n-tuale

88.66 96.93 27.06

CDC Tipo Sigla Id Note 10 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.336 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

- PAGINA 42 DI 60 -

RISULTATI ANALISI SISMICHE C3_PENSILINA

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 370.00 36.38 -22.53 915.76 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.4841.49 0.0 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta 3140.93

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.522 0.397 0.114 1506.18 48.0 91.20 2.9 90.85 2. 9 0.0 0.0 2 2.976 0.336 0.135 0.08 2.50e-

03 2689.35 85.6 40.43 1.3 0.0 0.0

3 3.655 0.274 0.162 567.94 18.1 95.48 3.0 109.53 3. 5 0.0 0.0 4 3.989 0.251 0.162 366.23 11.7 6.75 0.2 67.90 2.2 0.0 0.0 5 4.988 0.200 0.162 66.13 2.1 1.56 4.97e-

02 0.63 2.02e-

02 0.0 0.0

6 5.987 0.167 0.162 16.58 0.5 12.34 0.4 1.17 3.72e-02

0.0 0.0

7 8.886 0.113 0.162 61.58 2.0 4.37 0.1 22.25 0.7 0. 0 0.0 8 9.250 0.108 0.162 5.39 0.2 44.52 1.4 29.58 0.9 0. 0 0.0 9 9.625 0.104 0.162 24.12 0.8 10.40 0.3 41.98 1.3 0 .0 0.0 10 10.659 0.094 0.162 20.70 0.7 1.31 4.16e-

02 8.34 0.3 0.0 0.0

11 10.799 0.093 0.162 5.72e-04 1.82e-05

0.08 2.67e-03

0.70 2.22e-02

0.0 0.0

12 10.934 0.091 0.160 145.63 4.6 88.70 2.8 455.24 1 4.5 0.0 0.0 Risulta 2780.55 3046.05 868.59 In perce n-tuale

88.53 96.98 27.65

CDC Tipo Sigla Id Note 11 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.349 sec. numero di modi considerati: 12 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX

Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX

Pos. KY

rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 450.00 36.61 -22.53 872.52 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 441.25 36.85 -22.53 827.30 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 432.50 36.85 -22.53 782.08 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 423.75 36.85 -22.53 736.86 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 415.00 36.85 -22.53 691.64 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 410.00 36.38 -22.53 894.14 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 406.25 36.85 -22.53 646.43 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 397.50 36.85 -22.53 601.21 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 388.75 36.85 -22.53 555.99 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 380.00 41.16 -22.53 510.77 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 370.00 36.38 -22.53 915.76 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 330.00 77.30 -22.53 725.84 -8.00 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 0.0 290.00 2655.19 162.72 1019.48-41.49 0.0 153.03 916.98 1.098 0.012 0.161 Risulta 3140.93

- PAGINA 43 DI 60 -

RISULTATI OPERE DI FONDAZIONE C3_PENSILINA

Modo Frequenza Periodo Acc. Spettrale

M eff i-cace X x g

% M effi-cace Y x g

% M eff i-cace Z x g

% Energia Energia x v

Hz sec g daN daN daN 1 2.564 0.390 0.116 1565.94 49.9 18.84 0.6 121.39 3 .9 0.0 0.0 2 2.866 0.349 0.130 148.75 4.7 2629.63 83.7 4.25 0. 1 0.0 0.0 3 3.858 0.259 0.162 144.70 4.6 226.26 7.2 55.40 1.8 0.0 0.0 4 4.003 0.250 0.162 558.66 17.8 14.81 0.5 136.97 4. 4 0.0 0.0 5 4.631 0.216 0.162 89.26 2.8 0.12 3.71e-

03 0.88 2.82e-

02 0.0 0.0

6 6.066 0.165 0.162 10.88 0.3 10.58 0.3 7.57 0.2 0. 0 0.0 7 8.931 0.112 0.162 69.20 2.2 0.49 1.57e-

02 38.80 1.2 0.0 0.0

8 9.419 0.106 0.162 0.10 3.10e-03

30.35 1.0 2.75 8.76e-02

0.0 0.0

9 9.635 0.104 0.162 24.82 0.8 17.80 0.6 46.71 1.5 0 .0 0.0 10 10.392 0.096 0.162 2.10 6.70e-

02 7.60 0.2 14.15 0.5 0.0 0.0

11 10.774 0.093 0.162 63.10 2.0 26.74 0.9 154.65 4. 9 0.0 0.0 12 10.820 0.092 0.161 94.02 3.0 53.78 1.7 237.86 7. 6 0.0 0.0 Risulta 2771.54 3037.00 821.39 In perce n-tuale

88.24 96.69 26.15

Cmb Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h cm cm cm cm cm cm 237 2 2.77 0.80 290.0 3 3.30 0.96 290.0 7 3.26 0.95 290.0 9 2.59 0.75 290.0 10 2.50 0.73 290.0 11 2.39 0.69 290.0 12 2.37 0.69 290.0 13 2.38 0.69 290.0 30 2.45 0.71 290.0 ... 268 44 2.51 0.73 290.0 36 2.43 0.70 290.0 43 2.35 0.68 290.0 Cmb 1000 etaT/h 3.72

14. RISULTATI OPERE DI FONDAZIONE

Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne le opere di

fondazione, è possibile in relazione alla tabella s eguente che è riferita alle fonda-

zioni tipo trave su suolo elastico.

Per questo tipo di fondazione vengono riportate le pressioni alle estremità

dell’elemento e la massima (in valore assoluto) pre ssione lungo lo sviluppo

dell’elemento.

Vengono inoltre riportati, con funzione statistica, i valori massimo e minimo delle

pressioni che compaiono nella tabella.

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

96 PLINTO SUPERFICIALE

97 PLINTO SUPERFICIALE

98 PLINTO SUPERFICIALE

99 PLINTO SUPERFICIALE

100 PLINTO SUPERFICIALE

101 PLINTO SUPERFICIALE

- PAGINA 44 DI 60 -

RISULTATI ELEMENTI TIPO TRAVE C3_PENSILINA

102 PLINTO SUPERFICIALE

103 PLINTO SUPERFICIALE

104 PLINTO SUPERFICIALE

105 PLINTO SUPERFICIALE

106 PLINTO SUPERFICIALE

107 PLINTO SUPERFICIALE

108 PLINTO SUPERFICIALE

109 PLINTO SUPERFICIALE

110 PLINTO SUPERFICIALE

111 PLINTO SUPERFICIALE

112 PLINTO SUPERFICIALE

113 PLINTO SUPERFICIALE

114 PLINTO SUPERFICIALE

115 FONDAZIONE NASTRIFORME 116 CALCOLO DEI K DI WINKLER

Elem. Cmb Pt ini Pt fin Pt max Cmb Pt ini Pt fin Pt max Cmb Pt ini Pt fin Pt max daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 26 1 -0.27 -0.26 -0.26 2 -0.27 -0.26 -0.26 3 -0.34 -0.34 -0.34 4 -0.34 -0.33 -0.33 5 -0.22 -0.22 -0.22 6 -0.22 -0 .22 -0.22 7 -0.29 -0.30 -0.30 8 -0.29 -0.29 -0.29 9 -0.27 -0 .25 -0.26 ... 42 325 -0.17 -0.16 -0.16 326 -0.14 -0.13 -0.14 327 -0.16 -0.14 -0.15 Elem. Pt ini Pt fin Pt max Pt ini Pt fin Pt max Pt ini Pt fin Pt max -0.47 -0.08

15. RISULTATI ELEMENTI TIPO TRAVE

Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne gli elementi

tipo trave, è possibile in relazione alle tabelle s ottoriportate.

Gli elementi vengono suddivisi, in relazione alle p roprietà in elementi:

• tipo pilastro;

• tipo trave in elevazione;

• tipo trave in fondazione.

Per ogni elemento, e per ogni combinazione (o caso di carico) vengono riportati i ri-

sultati più significativi.

Per gli elementi tipo pilastro sono riportati in ta bella i seguenti valori:

Pilas. numero dell’elemento pilastro Cmb combinazione in cui si verificano i valori ripo rtati M3 mx/mn momento flettente in campata M3 max (prima riga) / min (seconda riga) M2 mx/mn momento flettente in campata M2 max (prima riga) / min (seconda riga) D2/D3 freccia massima in direzione 2 (prima riga) / direzione 3 (seconda riga) Q2/Q3 carico totale in direzione 2 (prima riga) / d irezione 3 (seconda riga) Pos. ascissa del punto iniziale e finale dell’eleme nto N, V2, ecc.. sei componenti di sollecitazione al p iede ed in sommità dell’elemento

Per gli elementi tipo trave in elevazione sono ripo rtati, oltre al numero

dell’elemento, i medesimi risultati visti per i pil astri.

Per gli elementi tipo trave in fondazione (trave f. ) sono riportati, oltre al numero

dell’elemento, i medesimi risultati visti per i pil astri e la massima pressione sul

terreno.

- PAGINA 45 DI 60 -

RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL C3_PENSILINA

1

2

3X

Y

Z

orientamento elemen ti 2D non verticali

X

Y

Z

12

3

orientamento elementi 2D ver-ticali

Pilas. Cmb M3 mx/mn M2 mx/mn D 2 / D 3 Q 2 / Q 3 Pos. N V 2 V 3 T M 2 M 3 daN cm daN cm cm daN cm daN daN daN daN cm daN cm daN cm 2 1 4.890e+04 984.43 1.59 0.0 0.0 -685.17 5.31 -4.1 5 8.18 984.43 4.736e+04 4.736e+04 -219.07 0.05 0.0 290.0 -610.78 5.31 -4.15 8.18 -219.074.890e+042 2 4.962e+04 4191.08 1.61 0.0 0.0 -693.11 6.42 -17 .35 10.05 4191.084.776e+04... 44 327 1.165e+04 -5553.47 -0.29 0.0 290.0 -164.15 1.70 22.72 -10.01 1035.631.214e+04Pilas. M3 mx/mn M2 mx/mn D 2 / D 3 Q 2 / Q 3 N V 2 V 3 T -1.297e+05 -3.460e+04 -2.94 0.0 -1593.64-274.80 -188.22 -49.67 8.889e+04 4.019e+04 2.54 0.0 474.16 143.38 136.1 2 60.54

Trave Cmb M3 mx/mn M2 mx/mn D 2 / D 3 Q 2 / Q 3 Pos. N V 2 V 3 T M 2 M 3 daN cm daN cm cm daN cm daN daN daN daN cm daN cm daN cm 1 1 27.77 64.98 -1.58 -500.38 0.0 -10.96 502.59 0.7 0 69.09 -47.71-4.036e+04 -4.036e+04 -47.71 -0.09 0.0 160.0-10.96 2.21 0.70 69.09 64.98 27.77 1 2 28.05 71.80 -1.54 -500.38 0.0 -11.98 502.46 0.8 0 93.79 -55.73-4.034e+04 ... 37 327 -1.009e+04 -153.61 -0.03 0.0 174.649.19 -8.82 0.46 20.90 -73.3 2359.60 Trave M3 mx/mn M2 mx/mn D 2 / D 3 Q 2 / Q 3 N V 2 V 3 T -8.457e+04 -1.103e+04 -3.23 -1048.04 -681.23 -324.79 -568.32 -1391.56 2.687e+04 3.532e+04 1.14 371.98 209.93 1052.93 264.97 1309.66

Trave f.

CmbM3 mx/mn M2 mx/mn D 2 / D 3

Pt Pos. N V 2 V 3 T M 2 M 3

daN cm daN cm cm daN/cm2 cm daN daN daN daN cm daN cm daN cm 26 1 1.349e+04 5709.96 2.44e-04 -0.27 0.0 112.77 -

408.84 -3.82 -

2.737e+04 5709.961.349e+04

-9737.94 4798.08 -1.10e-04

238.6112.77 342.14 -3.82 2.750e+04 4798.088978.06

26 2 1.568e+04 5744.10 2.55e-04 -0.27 0.0 123.83 -430.43

-5.25 -2.799e+04

5744.101.568e+04

... 42 327-5706.10 1878.38 -2.32e-

05 -0.16 399.6105.53 257.46 -2.52 7711.26 1878.381.428e+04

Trave f.

M3 mx/mn M2 mx/mn D 2 / D 3

Pt N V 2 V 3 T

-4.881e+04

-4.195e+04

-2.16e-03

-0.47 -201.21

-955.60

-229.06

-7.017e+04

7.254e+04 1.185e+04 3.81e-03 -0.08 608.00 967.37 273.57 7.219e+04

16. RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL

Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne gli elementi

tipo shell, è possibile in relazione alle tabelle s ottoriportate.

Per ogni elemento, e per ogni combinazione(o caso d i carico) vengono riportati i ri-

sultati più significativi.

- PAGINA 46 DI 60 -

RISULTATI ELEMENTI TIPO SHELL C3_PENSILINA

N2

N11

2

3

Azione N

1

2

3

Azione N 1-2

M2

M11

2

3

Azione M

1

2

3

Azione M 1-2

orientamento per stampa setti orientamento per stam pa gusci

αVn

nn

αV

αV

αO

αO

αO

In particolare vengono riportati in ogni nodo di un elemento per ogni combinazione:

tensione di Von Mises

(valore riassuntivo del complessivo stato di sollec itazione)

N max sforzo membranale principale massimo N min sforzo membranale principale minimo M max sforzo flessionale principale massimo M min sforzo flessionale principale minimo N1 N2 sforzi membranali e flessionali in direzione locale 1 e 2 dell’elemento (lo sfor-

zo 2-1 è uguale allo sforzo 1-2 per la reciprocità delle tensioni tangenziali) N1-2 M1 M2 M1-2

I suddetti risultati possono a scelta del progettis ta essere preceduti o sostituiti da

valori di sollecitazione non più riferiti al sistem a locale dell’elemento ma al siste-

ma globale.

In questo caso gli elementi vengono raggruppati in gruppi (M_S: macro gusci o macro

setti, raggruppati per materiale, spessore, e posiz ione fisica) per la valutazione dei

valori mediati ai nodi appartenenti agli elementi d ei gruppi stessi.

I valori di sollecitazione sono, in questo caso, ri feriti ad una terna specifica del

gruppo ruotata di αO attorno all’asse Z per i gusci e ruotata di αV attorno alla nor-

male (che per definizione è orizzontale) al piano d el setto.

Per i setti, in particolare, se αV è zero, l’asse '1-1 rappresenta la verticale e

l'asse '2-2 l'orizzontale contenuta nel setto.

Le azioni sui setti possono essere espresse anche c on formato macro, cioè riferite

all’intero macroelemento.

In particolare vengono riportati per ogni quota Z d ei nodi e per ogni combinazione i

seguenti valori:

N memb. Azione membranale complessiva agente sulla parete in direzione Z V memb. Azione complessiva di taglio agente nel pia no del macroelemento

- PAGINA 47 DI 60 -

VERIFICHE PER ELEMENTI IN ACCIAIO C3_PENSILINA

V orto Azione complessiva di taglio agente in direz ione perpendicolare al macroelemento M memb. Azione flessionale complessiva agente nel p iano del macroelemento M orto Azione flessionale complessiva agente in dir ezione perpendicolare al macroelemento T Azione torsionale complessiva agente nel piano or izzontale

Elem. Cmb Nodo Von Mises N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M 1-2 daN/cm2 daN/cm daN/cm daN/cm daN/cm daN/cm daN daN daN daN daN 1 1 49 1.07 -0.02 -0.13 -0.02 -0.13 9.40e-03 0.42 -17.53 -0.42 -16.70 -3.77 58 2.23 0.64 0.16 0.52 0.28 -0.21 1.85 -36.06 1.2 2 -35.43 -4.84 57 5.09 0.22 -0.37 -0.14 -0.02 -0.29 3.79 -82.76 2.86 -81.84 -8.90 ... 56 327 66 0.10 -1.22e-03 -0.43 -7.63e-03 -0.43 -0.05 1.01 -0.29 0.02 0.70 -0.56 Elem. Von Mises N max N min N 1 N 2 N 1-2 M max M min M 1 M 2 M 1- 2 -27.47 -18.67 -26.05 -8.21 -991.77 -116.81 -970.09 -202.08 66.85 28.86 25.70 21.05 11.49 864.81 251.30 818.75 162.11

17. VERIFICHE PER ELEMENTI IN ACCIAIO

Il programma consente la verifica dei seguenti tipi di elementi:

• 1. Aste;

• 2. Travi;

• 3. Pilastri.

L’esito delle verifiche è espresso con un codice co me di seguito indicato

• Ok: verifica con esito positivo;

• NV: verifica con esito negativo;

• Nr: verifica non richiesta..

Per comodità gli elementi vengono raggruppati in ta belle in relazione al tipo.

Ai fini delle verifiche (come da D.M. 14 Gennaio 20 08 e circ. 2 Febbraio 2009 n.617) i

tipi elementi differiscono per i seguenti aspetti:

Verifica Aste Travi Pilastri 4.2.3.1 Classificazione X X X 4.2.4.1.2 Trazione, Compressione X X X Taglio, Torsione X X Flessione,taglio e forza assiale X X 4.2.4.1.3.1 Aste compresse X X X 4.2.4.1.3.2 Instabilità flesso-torsionale X X 4.2.4.1.3.3 Membrature inflesse e compresse X X

Ai fini delle verifiche per strutture dissipative ( come da D.M. 14 Gennaio 2008 e

circ. 2 Febbraio 2009 n.617 per strutture intelaiat e e a controventi concentrici) si

considerano le verifiche del capitolo 4 con azioni amplificate e le verifiche del ca-

pitolo 7:

Verifica Travi Pilastri 4.2.4.1.2 Trazione, Compressione X X Taglio, Torsione X Flessione,taglio e forza assiale X X 4.2.4.1.3.1 Aste compresse X X 4.2.4.1.3.2 Instabilità flesso-torsionale X 7.5.3 Sfruttamento per momento X 7.5.4 Sfruttamento per sforzo normale X 7.5.5 Sfruttamento per taglio da capacità flessiona le X 7.5.9 Sfruttamento per taglio amplificato X

Viene inoltre riportata la verifica del par. 7.5.4. 3 Gerarchia delle resistenze trave-

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VERIFICHE PER ELEMENTI IN ACCIAIO C3_PENSILINA

colonna per ogni colonna, considerando piede e test a in entrambe le direzioni globali

X e Y.

L’ insieme delle verifiche soprariportate è condott o sugli elementi purchè dotati di

sezione idonea come da tabella seguente:

Azione SEZIONI GENERICHE PROFILI SEMPLICI

PROFILI ACCOPPIATI

4.2.3.1 Classificazione au-tomatica

L, doppio T, C, rettan-golare cava, circolare cava

Tutti Da profilo semplice

4.2.3.1 Classificazione di default 2

Circolare

4.2.3.1 Classificazione di default 3

restanti

4.2.4.1.2 Trazione si si si 4.2.4.1.2 Compressione si si si 4.2.4.1.2 Taglio, Torsione si si si 4.2.4.1.2 Flessione,taglio e

forza assiale si si si

4.2.4.1.3.1 Aste compresse si si per elementi ravvicinati e a croce o coppie cal-strellate

4.2.4.1.3.2 Travi inflesse doppio T simmetrica doppio T no

Le verifiche sono riportate in tabelle con il signi ficato sottoindicato; le verifiche

sono espresse dal rapporto tra l’ azione di progett o e la capacità ultima, pertanto la

verifica ha esito positivo per rapporti non superi ori all’ unità.

Asta Trave Pilastro numero dell’elemento Stato codice di verifica per resistenza, stabilità, svergolamento Note sezione e materiali adottati per l’elemento V N (ASTE) verifica come da par. 4.2.4.1.2 per pun to (4.2.6) e (4.2.10)

V V/T (TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.2 per azioni taglio-torsione

V N/M (TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.2 per azioni composte con riduzione per taglio (4.2.41) ove richiesto

N M3 M2 V2 V3 T sollecitazioni di interesse per la verif ica V stab (ASTE) verifica come da par. 4.2.4.1.3 per punto (4.2.42)

V stab (TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.3 per punti (C4.2.32) o (C4.2.3 6) (membrature inflesse e compresse senza/con presenza di instabilità flesso-torsionale

BetaxL B22xL B33xL lunghezze libere di inflessione (se indicato riferi ti al piano di nor-male 22 o 33 rispettivamente)

Snellezza snellezza massima Classe classe del profilo

Chi mn coefficiente di riduzione (della capacità) per la modalità di insta-bilità pertinente

Rif. cmb combinazioni in cui si sono rispettivamente attinti i valori di veri-fica più elevati

V flst (TRAVI E PILASTRI) verifica come da par. 4.2.4.1.3 per punto (4.2.29)

B1-1 x L Beta1-1 x L: interasse tra i ritegni torsi onali

Chi LT coefficiente di riduzione (della capacità) per la modalità di insta-bilità flesso-torsionale

Snell adim Valore della snellezza adimensionale, utilizzato pe r il controllo pre-visto al par. 7.5.5

v.Omeg Valore del rapporto capacità/domanda per l' azione di interesse (mo-mento per travi e azione assiale per aste) utilizza to per l' amplifi-cazione delle azioni

f.Om. N Fattore di amplificazione delle azioni assiali per tra vi e colonne (prodotto di 1.1 x Omega x gamma rd materiale); uti lizzato come speci-ficato al par. 7.5.5

f.Om. T Fattore di amplificazione delle azioni (assiali, fl ettenti e taglian-ti) per colonne (prodotto di 1.1 x Omega x gamma rd materiale); uti-lizzato come specificato al par. 7.5.4

V.7.5.3 M Ed Verifica come prevista al punto 7.5.3 e valore dell' azione flettente V.7.5.4 N Ed Verifica come prevista al punto 7.5.4 e valore dell' azione assiale

V.7.5.5 V Ed,G V Ed,M Verifica come prevista al punto 7.5.5 e valore dei tagli dovuti ai ca-richi e alla capacità

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VERIFICHE PER ELEMENTI IN ACCIAIO C3_PENSILINA

V.7.5.9 V Ed Verifica come prevista al punto 7.5.9 e valore dell' azione di taglio

sovr. Xi (Xf, Yi, Yf) Valore della sovraresistenza come prevista al par. 7.5.4.3 (i valori non sono normalizzati p ertanto saranno maggiori uguali a gamma rd classe di duttilità)

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

55 VERIFICA DI STABILITA’ DI ASTE COMPRESSE IN ACCI AIO – METODO OMEGA

56 LUCE LIBERA DI TRAVI E ASTE IN ACCIAIO

57 LUCE LIBERA DI COLONNE IN ACCIAIO

58 SVERGOLAMENTO DI TRAVI IN ACCIAIO

63 STABILITA’ DI ASTE COMPOSTE IN ACCIAIO

68 VALUTAZIONE EFFETTO P- � SU PILASTRATA

69 VALUTAZIONE EFFETTO P- � SU TELAIO 3D

Trave Stato Note V V/T V N/M V stab Classe B22xL B33xL Snellezza Chi mn V flst B11xL Chi LT Rif. cmb cm cm 1 ok s=1,m=10 0.08 0.25 0.19 1 160.0 160.0 53.0 0.81 0.25 160.0 0.97 62,17,17,17 4 ok s=1,m=10 0.02 0.05 0.04 1 40.0 40.0 13.2 1.00 62,62,62,0 5 ok s=1,m=10 0.02 0.07 0.03 1 40.0 40.0 13.2 1.00 38,40,62,0 ... 37 ok s=1,m=10 0.07 0.20 0.07 1 174.6 174.6 57.8 0.78 0.20 174.6 0.97 62,62,85,61 Trave V V/T V N/M V stab B22xL B33xL Snellezza Chi mn V flst B11xL Chi LT 0.78 0.97 0.14 0.48 0.44 174.59 57.78 0.32 174.59

Pilas. Stato Note V V/T V N/M

V stab

Classe B22xL B33xL Snellezza Chi mn

V flst

B11xL Chi LT

Rif. cmb

cm cm 2 ok s=1,m=100.01 0.39 0.53 1 580.0 580.0191.9 0.19 0.37 290.0 0.81 223,62 ,62,183 ok s=1,m=100.02 0.45 0.64 1 580.0 580.0191.9 0.19 0.48 290.0 0.85 38,62, 62,62 7 ok s=1,m=100.03 0.53 0.63 1 580.0 580.0191.9 0.19 0.53 290.0 0.92 60,62, 62,62 ... 44 ok s=1,m=107.12e-

03 0.37 0.44 1 580.0 580.0191.9 0.19 0.27 290.0 0.82 212,18 ,18,62

Pilas. V V/T V N/M

V stab

B22xL B33xLSnellezzaChi mn

V flst

B11xL Chi LT

0.19 0.79 0.03 0.53 0.64 580.00 191.95 0.53 290.00

- PAGINA 50 DI 60 -

VERIFICHE ELEMENTI TRAVE C.A. C3_PENSILINA

18. VERIFICHE ELEMENTI TRAVE C.A.

In tabella vengono riportati per ogni elemento il n umero dello stesso ed il codice di

verifica.

Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con il metodo degli stati limite

vengono riportati il rapporto x/d, le verifiche per sollecitazioni proporzionali e la

verifica per compressione media con l’indicazione d elle combinazioni in cui si sono

attinti i rispettivi valori.

Per gli elementi tipo pilastro sono riportati numer o e diametro dei ferri di vertice,

numero e diametro di ferri disposti lungo i lati L1 (paralleli alla base della sezio-

ne) e lungo i lati L2 (paralleli all’altezza della sezione).

Per gli elementi tipo trave sono riportati infine l e quantità di armatura inferiore e

superiore.

I simboli utilizzati con il metodo degli stati limi te assumono il seguente significa-

to:

r. snell. Rapporto λ su λ*: valore superiore a 1 per elementi snelli, caso in cui viene effettuata la verifica con il metodo diretto del-lo stato di equilibrio

Verifica(verif.) rapporto Sd/Su con sollecitazioni ul-time proporzionali o a sforzo normale costante: valore minore o uguale a 1 per verifi-ca positiva

ver.sis rapporto Nd/Nu con Nu calcolato come al punto 7.4.4.2.2.1; valore minore o uguale a 1 per verifica positiva

ver.V/T rapporto Sd/Su con sollecitazioni ta-glianti e torcenti proporzionali

Figura 3 - Sfruttamento elementi in acciaio

- PAGINA 51 DI 60 -

VERIFICHE ELEMENTI TRAVE C.A. C3_PENSILINA

valore minore o uguale a 1 per verifi-ca positiva

x/d rapporto tra posizione dell’asse neu-tro e altezza utile alla rottura della sezione (per sola flessione)

Per gli elementi progettati secondo il criterio del la gerarchia delle resistenze (pi-

lastri e travi) si riporta una ulteriore tabella di seguito descritta:

M negati-vo i

Valore del momento resistente negativo (positivo) a ll’ estremità iniziale i (finale f) della trave

V M- i M+f Taglio generato dai momenti resistenti negativo i e positivo f (positivo i e negativo f)

V totale Massimo valore assoluto ottenuto per combinazione d el taglio isostatico e dei tagli concomitanti (p.to 7.4.4.1.1.)

Verif. V Rapporto tra il taglio massimo e Vr1 (p.to 7.4.4.1.2.2); Sovr. 2- 2 i

Sovraresistenza del pilastro (come da formula 7.4.4 ). Rapporto tra i momenti resisten-ti delle travi e dei pilastri. Il valore del fattor e rispettivamente per il momento 2-2 (3-3) alla base i ed alla sommità f del pil astro deve essere maggiore del gammaRd adottato

M 2-2 i Valore del momento resistente rispettivamen te per 2-2 (3-3) alla base i ed alla sommi-tà f del pilastro (massimo momento in presenza dell o sforzo normale di calcolo)

Luce per V

Luce di calcolo per la definizione del taglio (gene rato dai momenti resistenti)

V M2-2 Valore del taglio generato dai momenti resis tenti 2-2 (3-3)

Per i nodi trave-pilastro viene riportata la seguen te tabella relativa al calcolo del-

le armature di confinamento e

alla verifica di resistenza del nodo (richiesta sol o per strutture in classe di dutti-

lità alta); le caselle vuote indicano parametri non riportati in quanto non necessari.

Stato Esito della verifica (come da formula 7.4.8) per re sistenza a compressione del nodo (solo CDA)

I 7.4.29

Passo delle staffe di confinamento come richiesto d alla formula 7.4.29

Bj2(3) Dimensione del nodo per il taglio in direzio ne 2 (3) Hjc2(2) Distanza tra le giaciture di armatura del p ilastro per il taglio in direzione 2 (3) V. 7.4.8

Rapporto tra il taglio Vjbd e il taglio resistente come da formula 7.4.8 (solo CDA)

I 7.4.10

Passo delle staffe valutato in funzione della formu la 7.4.10 (solo CDA)

- PAGINA 52 DI 60 -

VERIFICHE ELEMENTI TRAVE C.A. C3_PENSILINA

schema della distribuzione delle armature longitudi nali

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segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

24 TENSIONI E ROTAZIONI RISPETTO ALLA CORDA DI ELEM ENTI TRAVE

27 FRECCIA DI ELEMENTI TRAVE

41 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER TRAVI IN C.A.

42 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER PILASTRI IN C.A.

43 VERIFICA ALLE TA DI STRUTTURE IN C.A.

44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A.

46 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI TRAVI IN C.A .

47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 9/1/96

48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 14/1/2008

49 VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI S TRUTTURE IN C.A.

50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A.

52 SOVRARESISTENZE

53 DETTAGLI COSTRUTTIVI C.A.: LIMITI D'ARMATURA PIL ASTRI E NODI TRAVE-PILASTRO

68 VALUTAZIONE EFFETTO P- � SU PILASTRATA

69 VALUTAZIONE EFFETTO P- � SU TELAIO 3D

120 PROGETTO E VERIFICA DI TRAVI PREM

- PAGINA 53 DI 60 -

VERIFICHE ELEMENTI TRAVE C.A. C3_PENSILINA

M_T= 13

Z=0.0 P=7 P=13

TraveNote Pos. %Af Af inf.

Af. sup

Af long.

x/d V N/M V V/T cls

V V/T acc

Staffe Rif. cmb

cm L=cm 35 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.03 0.01 5.56e-03 4d10/17

L=35 62,217,62

s=2,m=1 64.3 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.01 4.35e-03 4d10/17 L=59

18,17,220

128.50.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.03 0.03 5.36e-03 4d10/17 L=35

17,17,17

39 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.04 0.03 0.02 4d10/17 L=65

62,62,62

s=2,m=1 106.00.21 10.0 10.0 0.0 0.12 7.81e-03

9.23e-03 4.41e-03 4d10/17 L=83

61,216,62

211.90.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.01 0.03 0.01 4d10/17 L=65

233,17,17

41 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.02 9.71e-03 4d10/17 L=35

62,18,62

s=2,m=1 59.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 3.21e-03

8.50e-03 2.85e-03 4d10/17 L=49

17,209,236

118.10.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.01 0.02 7.30e-03 4d10/17 L=35

17,17,17

26 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.03 0.03 0.01 4d10/17 L=40

62,18,62

s=2,m=1 119.30.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.01 9.49e-03 2.22e-03 4d10/17 L=159

17,212,236

238.60.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.01 0.03 0.01 4d10/17 L=40

233,17,17

28 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.01 0.01 4d10/17 L=35

62,18,62

s=2,m=1 75.9 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 8.30e-03

0.02 5.94e-03 4d10/17 L=82

62,47,62

151.70.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.04 6.81e-03 4d10/17 L=35

236,3,17

29 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 4.39e-03

0.01 0.01 4d10/17 L=35

17,48,62

s=2,m=1 65.5 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.02 5.00e-03 4d10/17 L=62

62,47,62

131.10.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.04 9.60e-03 4d10/17 L=35

236,17,62

M_T= 14

Z=0.0 P=2 P=7

TraveNote Pos. %Af Af inf.

Af. sup

Af long.

x/d V N/M V V/T cls

V V/T acc

Staffe Rif. cmb

34 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.02 4.20e-03 4d10/17 L=35

229,224,229

s=2,m=1 60.7 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.01 0.02 5.17e-03 4d10/17 L=52

61,208,229

121.50.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.03 0.03 9.91e-03 4d10/17 L=35

17,62,18

38 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.02 8.58e-03 4d10/17 L=40

233,61,61

s=2,m=1 66.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 5.06e-03

0.01 4.53e-03 4d10/17 L=53

17,208,233

132.00.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.03 0.01 4d10/17 L=40

17,62,18

40 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.01 0.03 7.40e-03 4d10/17 L=35

233,62,61

s=2,m=1 65.8 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 3.90e-03

0.01 4.47e-03 4d10/17 L=62

53,62,229

131.60.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.03 0.01 0.01 4d10/17 L=35

62,18,62

42 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.05 0.01 4d10/17 L=140

62,62,62

s=2,m=1 199.80.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 7.42e-03 5.74e-04 4d10/17 L=120

62,62,18

399.60.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.04 0.03 0.02 4d10/17 L=140

62,18,62

27 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.03 0.02 0.01 4d10/17 L=80

62,62,62

s=2,m=1 107.60.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.01 0.01 6.72e-03 4d10/17 L=56

213,18,17

215.20.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.05 0.03 0.01 4d10/17 17,18,17

- PAGINA 54 DI 60 -

VERIFICHE ELEMENTI TRAVE C.A. C3_PENSILINA

L=80 M_T=

15 Z=0.0 P=1 P=2

TraveNote Pos. %Af Af inf.

Af. sup

Af long.

x/d V N/M V V/T cls

V V/T acc

Staffe Rif. cmb

33 ok,ok 0.0 0.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.04 0.03 0.02 4d10/17 L=40

62,62,18

s=2,m=1 101.10.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.02 0.02 0.01 4d10/17 L=123

17,208,18

202.20.21 10.0 10.0 0.0 0.12 0.03 0.02 0.01 4d10/17 L=40

18,229,18

Trave %Af Af

inf. Af. sup

Af long.

x/d V N/M V V/T cls

V V/T acc

0.21 10.05 10.05 0.0 0.12 0.05 0.05 0.02

Figura 5 - Verifica N-M travi in c.a.

Figura 4 - Verifica V-T acciaio travi in c.a.

- PAGINA 55 DI 60 -

STATI LIMITE D' ESERCIZIO C3_PENSILINA

19. STATI LIMITE D' ESERCIZIO

In tabella vengono riportati i valori di interesse per il controllo degli stati limite

d'esercizio.

In particolare vengono riportati, in relazione al t ipo di elemento strutturale, i ri-

sultati relativi alle tre categorie di combinazione considerate:

• Combinazioni rare;

• Combinazioni frequenti;

• Combinazioni quasi permanenti.

I valori di interesse sono i seguenti:

rRfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione fck in combinazioni rare [normalizzato a 1]

rRfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in combinazioni rare [normalizzato a 1]

rPfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione fck in combinazioni quasi permanenti [normalizzato a 1]

wR apertura caratteristica delle fessure in combina zioni rare [mm] wF apertura caratteristica delle fessure in combina zioni frequenti [mm] wP apertura caratteristica delle fessure in combina zioni quasi permanenti [mm] dR massima deformazione in combinazioni rare dF massima deformazione in combinazioni frequenti dP massima deformazione in combinazioni quasi perma nenti

Per ognuno dei nove valori soprariportati viene ind icata (Rif.cmb) la combinazione in

cui si è verificato.

In relazione al tipo di elemento strutturale i valo ri sono selezionati nel modo se-

guente:

pilastri rRfck rRfyk rPfck per sezioni significativ e travi rRfck rRfyk rPfck per sezioni significative wR wF wP per sezioni significative dR dF dP massimi in campata

Figura 6 - Verifica V-T cls travi in c.a.

- PAGINA 56 DI 60 -

VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM C3_PENSILINA

setti e gusci rRfck rRfyk rPfck massimi nei nodi de ll’elemento wR wF wP massimi nei nodi dell’elemento

Si precisa che i valori di massima deformazione per travi sono riferiti al piano ver-

ticale (piano locale 1-2 con momenti flettenti 3-3) .

Trave Pos. rRfck rRfyk rPfck Rif. cmb wR wF wP Rif. cmb dR dF dP Rif. cmb cm mm mm mm cm cm cm 26 0.0 0.01 0.02 4.67e-03 301,301,327 0.0 0.0 0.0 0,0,0 1.43e-03 6.17e-04 4.65e-04 301,325,327 119.3 4.29e-03 0.01 2.13e-03 278,279,327 0.0 0.0 0.0 0,0,0 238.6 4.40e-03 0.01 1.06e-03 278,278,327 0.0 0.0 0.0 0,0,0 ... 42 399.6 0.02 0.04 7.64e-03 301,301,327 0.0 0.0 0.0 0,0,0 1.99e-03 9.43e-04 7.76e-04 301,325,327 Trave rRfck rRfyk rPfck wR wF wP dR dF dP 0.02 0.05 7.64e-03 0.0 0.0 0.0 0.01 5.58e-03 4.56e-03

20. VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM

20.1 LEGENDA TABELLA VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM

Il programma consente la verifica dei seguenti tipi di elementi:

• 1. Gusci;

• 2. Setti.

L’esito delle verifiche è espresso con un codice co me di seguito indicato:

• ok: verifica con esito positivo;

• NV: verifica con esito negativo.

Le verifiche sono condotte in ottemperanza alle NT C 14 Gennaio 2008 seguendo anche le

indicazioni analitiche riportate nella norma tecnic a UNI EN 1995-1-1:2005 “Eurocodice

5 - Progettazione delle strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali - Regole comu-

ni e regole per gli edifici” e nella norma tedesca DIN 1052 (D) - 2008.

Utilizzando il riferimento tecnico dell' Università di Monaco “Teilprojekt 15 – TP 15

Flächen aus Brettstapeln, Brettsperrholz und Verbun dkonstruktionen” che permette di

valutare in modo esaustivo il comportamento del pan nello in presenza di significative

deformazioni a taglio si è valutata in fase di veri fica la migrazione degli sforzi dal

"Piano B" al "Piano A" come previsto nell' appendi ce D parte 3 della norma tedesca

DIN 1052 (D) - 2008.

In particolare le verifiche effettuate sono ricondu cibili a quanto previsto nell' ap-

pendice D e al capitolo 10.7 della DIN:

• 10.7.1 (127) tensoflessione;

• 10.7.1 (128) pressoflessione;

• 10.7.1 (129) taglio torsione;

• 10.7.1 (130) trazione e taglio di rotolamento;

• 10.7.1 (131) compressione e taglio di rotolamento;

• App D. (26) momento torcente di incollaggio

Viene riportata un' ulteriore verifica (Mestek 5.4. 5 ) in cui tutte le tensioni norma-

li sono rapportate alla resistenza di progetto a fl essione.

Le verifiche sono tabellate come di seguito (raccol te per macroelementi e riportate ai

nodi):

- PAGINA 57 DI 60 -

VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM C3_PENSILINA

Setto/Guscio Numero del macroelemento

Mat. Materiale degli strati

N. strati Numero di strati

Spessore Spessore degli strati

Incoll. Tavole incollate lungo il lato (si/no)

Direz. fibre Inclinazione della direzione (0) rispetto all' asse X (per gusci)

Stato Codice della verifica: ok verificato, NV non verificato

Nodo Numero del nodo per il quale si riportano le verifi che; prima riga direzione (0) seconda riga direzione (1)

V.127 Verifica come da DIN 10.7.1 (127) per tensofl essione

V.128 Verifica come da DIN 10.7.1 (128) per pressof lessione

V.545 Verifica come da riferimento tecnico dell' Universi tà di Monaco Tp 15. (tensioni normali rapportate alla resistenza di progetto a fl essione)

V.129 Verifica come da DIN 10.7.1 (129) per taglio torsione

V.130 Verifica come da DIN 10.7.1 (130) trazione e taglio di rotolamento

V.131 Verifica come da DIN 10.7.1 (131) compression e e taglio di rotolamento

M. D26 Momento torcente di incollaggio come da DIN App D. (26)

Fac. B-A Fattore di riduzione della quota afferente al piano B in relazione alla deformabi-lità a taglio

Qsup. A Quota afferente al piano A

Qsup. B Quota afferente al piano B

A chiarimento delle verifiche riportate si precisa quanto segue.

Il programma consente la modellazione di pannelli X LAM con un numero di strati dispari

di ugual spessore.

Gli strati sono costituiti da tavole che possono o meno essere incollate lungo il lato

lungo.

Gli strati sono caratterizzati dai moduli E0, G0, E 90, G90 e Gori, rispettivamente in

direzione 0 (parallela alle fibre), 90 (ortogonale alle fibre) e orizzontale.

Per convenzione la direzione 0 del pannello è quell a parallela alle fibre del primo (e

ultimo) strato. La direzione 0 pertanto ha caratte ristiche di resistenza e rigidezza

superiore alla direzione 1. Il programma ipotizza c he la direzione 0 sia verticale per

i setti e inclinata rispetto all' asse X per i gusc i (inclinazione settabile da crite-

rio di progetto). In fase di verifica non esiste in terazione tra direzione 0 e 1.

La peculiarità del pannello XLAM è data dalla prese nza di strati molto deformabili a

taglio (G90 è di un ordine di grandezza inferiore a G0) così da invalidare l' ipotesi

di conservazione delle sezioni piane. L' appendice D della DIN 1052 (D) - 2008 forni-

sce indicazioni per la valutazione delle rigidezze e delle tensioni sui pannelli XLAM,

anche considerando la cedevolezza a taglio degli st rati. In sostanza le azioni di pia-

stra vengono ripartite su due piani ideali A e B me ntre le azioni di lastra sono ri-

portate sul piano ideale C. La deformabilità a tagl io regola la ripartizione tra i

piani A e B. Utilizzando il riferimento tecnico de ll' Università di Monaco “Teilpro-

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VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM C3_PENSILINA

jekt 15 – TP 15 Flächen aus Brettstapeln, Brettsper rholz und Verbundkonstruktionen” si

è implementato l' algoritmo di ripartizione indicat o al cap. 5.4.2.3 basato sull' ana-

logia del taglio per carico sinusoidale. In base a questa analogia la quota di carico

afferente al piano B viene ridotta in funzione dell e caratteristiche statiche del pac-

chetto di strati e della luce del pannello nella di rezione di studio.

Per entrambe le direzioni 0 e 1 si avranno 8 compo nenti di sollecitazione:

• Momento flettente ripartito su piano A e piano B;

• Momento torcente ripartito su piano A e piano B;

• Taglio ortogonale ripartito su piano A e piano B;

• Sforzo normale su piano C;

• Taglio membranale su piano C.

Inoltre:

• nel caso in cui le tavole siano incollate

- il momento di incollaggio è nullo;

- il momento torcente viene ripartito sul piano A e B e verificato per la

parte competente allo strato e al pannello (quota d i Steiner);

- la resistenza al taglio di piano è offerta dall' in tero spessore del

pannello;

- la dimensione "a" di fig. 16 par. 8.9.3 DIN 1052 (D ) è identica nelle

due direzioni;

• in caso contrario

- il momento di incollaggio viene computato secondo D IN D.26;

- il momento torcente non viene verificato;

- la resistenza al taglio di piano è offerta dallo sp essore del pannello

ridotto del 75%;

- E90 DEVE ESSERE ASSUNTO PARI 0 (gli strati esterni si trascurano per

tutti gli effetti in direzione debole);

- la dimensione "a" di fig. 16 par. 8.9.3 DIN 1052 (D ) è minore in dire-

zione (1).

Le verifiche V.127, V.128, V.545, V129 (ossia le ve rifiche per le tensioni normali e

tangenziali) sono effettuate per gli strati pari in direzione 0 e per gli strati di-

spari in direzione 1 (ovvero gli strati con E0), le verifiche V130 e V131 sono effet-

tuate per gli strati pari in direzione 1 e per gli strati dispari in direzione 0 (ov-

vero gli strati con G90).

Ai fini della verifica a taglio di piastra, è conse ntita una verifica semplificata che

affida al piano B l' intero taglio e determina la t ensione tangenziale dividendo il

taglio per la dimensione "a" di fig. 16 par. 8.9.3 .

Il programma prevede a scelta dell' utente questa p ossibilità.

Si sottolinea che le sei verifiche sono espresse da l rapporto tra domanda e capacità,

affinché la verifica sia positiva il rapporto deve essere inferiore o uguale a 1. La

capacità è affetta dal termine kmod, espressione de lla classe di servizio e della du-

rata dei carichi (si considera a livello di combina zione il caso di carico di minor

- PAGINA 59 DI 60 -

VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM C3_PENSILINA

durata).

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

117 PROGETTO E VERIFICA DI GUSCI IN MATERIALE XLAM

118 PROGETTO E VERIFICA DI PARETI IN MATERIALE XLAM E R ELATIVI COLLEGAMENTI

119 PROGETTO E VERIFICA DI SOLAI IN MATERIALE XLAM

Guscio Mat. N. strati Spessore Incoll. Direz. fib. Stato cm 1 XLMA 100 3STR (XLAM -2- vert) 5 10.0 SI 0.0 ok

Nodo V. 127 V. 128 V. 545 Rif. cmb V. 129 V. 130 V. 131 Rif. cmb V. D.26 Rif. cmb Fac. B-A Qsup. A Qsup. B 12 0.54 0.17 0.0 62,85,0 0.20 0.81 0.13 38,62,62 0.0 0 1.06e-04 1.00 3.35e-

03 0.58 0.32 0.0 17,17,0 5.59e-030.93 0.15 38,17,17 1.00 0.07 0.93 31 0.10 0.11 0.0 62,40,0 0.04 0.16 0.03 62,40,40 0.0 0 1.06e-04 1.00 3.35e-

03 ... 68 0.33 0.22 0.0 44,44,0 5.77e-040.55 0.10 40,44,44 0.0 0 1.00 0.07 0.93 Nodo V. 127 V. 128 V. 545 V. 129 V. 130 V. 131 V. D.26 0.60 0.32 0.0 0.20 0.93 0.15 0.0

Guscio Mat. N. strati Spessore Incoll. Direz. fib. Stato cm 2 XLMA 100 3STR (XLAM -2- vert) 5 10.0 SI 0.0 NV

Nodo V. 127 V. 128 V. 545 Rif. cmb V. 129 V. 130 V. 131 Rif. cmb V. D.26 Rif. cmb Fac. B-A Qsup. A Qsup. B 10 0.18 0.06 0.0 62,85,0 0.05 0.28 0.04 231,62,62 0.0 0 1.06e-04 1.00 3.35e-03 0.18 0.09 0.0 17,231,0 0.01 0.41 0.40 62,62,62 1.00 0.07 0.93 29 0.06 0.03 0.0 18,41,0 0.23 0.09 0.02 53,18,18 0. 0 0 1.06e-04 1.00 3.35e-03 ... 76 0.73 0.44 0.0 55,55,0 0.02 1.22 0.44 62,55,62 0. 0 0 1.00 0.07 0.93 Nodo V. 127 V. 128 V. 545 V. 129 V. 130 V. 131 V. D.26 0.73 0.44 0.0 0.25 1.22 0.44 0.0

Guscio Mat. N. strati Spessore Incoll. Direz. fib. Stato cm 3 XLMA 100 3STR (XLAM -2- vert) 5 10.0 SI 0.0 NV

NodoV. 127

V. 128

V. 545

Rif. cmb

V. 129 V. 130

V. 131 Rif. cmb V. D.26

Rif. cmb

Fac. B-A

Qsup. A

Qsup. B

34 0.02 0.02 0.0 53,38,0 2.77e-

03 0.03 4.94e-

03 236,38,38 0.0 0 1.06e-

04 1.00 3.35e-

03 0.30 0.18 0.0 31,31,0 4.44e-

03 0.50 0.25 40,31,40 1.00 0.07 0.93

39 0.02 0.02 0.0 55,42,0 0.03 0.03 4.85e-03

62,55,55 0.0 0 1.06e-04

1.00 3.35e-03

... 110 0.32 0.19 0.0 31,31,0 4.44e-

03 0.53 0.25 40,31,40 0.0 0 1.00 0.07 0.93

NodoV. 127

V. 128

V. 545

V. 129 V. 130

V. 131 V. D.26

0.82 0.50 0.0 0.04 1.36 0.37 0.0

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VERIFICHE S.L. PANNELLI XLAM C3_PENSILINA

Figura 7 - Sfruttamento elementi in Xlam

RELAZIONE RELAZIONE RELAZIONE RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURADI CALCOLO STRUTTURADI CALCOLO STRUTTURADI CALCOLO STRUTTURALE ASCENSORELE ASCENSORELE ASCENSORELE ASCENSORE

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

INDICE

0. INDICE 2

1. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE 3

2. RELAZIONE SUI MATERIALI 9

3. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 9

5. CARATTERISTICHE MATERIALI UTILIZZATI 12

6. MODELLAZIONE DELLE SEZIONI 16

7. MODELLAZIONE ELEMENTI SOLAIO 17

8. MODELLAZIONE DELLE AZIONI 20

9. SCHEMATIZZAZIONE DEI CASI DI CARICO 23

10. DEFINIZIONE DELLE COMBINAZIONI 26

11. AZIONE SISMICA 27

12. RISULTATI ANALISI SISMICHE 29

13. RISULTATI OPERE DI FONDAZIONE 35

14. VERIFICHE ELEMENTI PARETE E GUSCIO IN C.A. 37

15. STATI LIMITE D' ESERCIZIO 42

16. VERIFICHE GEOTECNICHE 43

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

0 . 0 . 0 . 0 . R E L A Z I O N E D I C A L C O L OR E L A Z I O N E D I C A L C O L OR E L A Z I O N E D I C A L C O L OR E L A Z I O N E D I C A L C O L O S T R U T T U R A L ES T R U T T U R A L ES T R U T T U R A L ES T R U T T U R A L E

0 . 10 . 10 . 10 . 1 P R E M E S S AP R E M E S S AP R E M E S S AP R E M E S S A

La presente relazione di calcolo strutturale, in co nformità al punto §10.1 del DM

14/01/08, è comprensiva di una descrizione generale dell’opera e dei criteri generali

di analisi e verifica. Segue inoltre le indicazioni fornite al §10.2 del DM stesso per

quanto concerne analisi e verifiche svolte con l’au silio di codici di calcolo.

Nella presente parte sono riportati i principali el ementi di inquadramento del proget-

to esecutivo riguardante le strutture, in relazione agli strumenti urbanistici, al

progetto architettonico, al progetto delle componen ti tecnologiche in generale ed alle

prestazioni attese dalla struttura.

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

0 . 20 . 20 . 20 . 2 D E S C R ID E S C R ID E S C R ID E S C R I Z I O N E G E N E R A L E D E L L ’Z I O N E G E N E R A L E D E L L ’Z I O N E G E N E R A L E D E L L ’Z I O N E G E N E R A L E D E L L ’ O P E R AO P E R AO P E R AO P E R A

La presente relazione analizza unicamente le caratt eristiche geometriche/meccaniche

della fossa dell'ascensore. Per valutare i contribu ti in fondazione di tutte le azioni

agenti sull'intera struttura si è provveduto a real izzare il modello anche del castel-

lo in acciaio utilizzato per il completamento dell' opera.

DESCRIZIONE GENERALE DELL’OPERA

Fabbricato ad uso FOSSA ASCENSORE

Ubicazione

Comune di RAGUSA (RG) (Regione SICILIA)

Località RAGUSA (RG)

Longitudine 14.42 Latitudine 36.55

Numero di piani

Fuori terra

Interrati

le dimensioni dell’opera in pianta sono racchiuse i n un ret-

tangolo di

Numero vani scale /

Numero vani ascensore /

Tipo di fondazione /

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA

Struttura regolare in pianta SI

Struttura regolare in altezza SI

Classe di duttilità CD B

Travi: ricalate o in spessore /

Pilastri IN ACCIAIO

Pilastri in falso /

Tipo di fondazione PLATEA DIRETTA

Condizioni per cui è necessario considerare

la componente verticale del sisma NO

PARAMETRI DELLA STRUTTURA

Classe d'uso Vita Vn [anni] Coeff. Uso Periodo Vr [anni]

III 50.0 1.5 75.0

FATTORE DI STRUTTURA

Calcolo del Fattore di struttura q per edificio nuo vo

Struttura regolare in pianta, regolare in altezza, progettata in bassa duttilità.

Sistema costruttivo: Acciaio

Tipologia strutturale: Strutture intelaiate o Strut ture con controventi eccentrici

q0 =4,00 - au/a1 =1,00 - Kr =1,00

Valore fattore di struttura q da utilizzare: 4.00

0 . 30 . 30 . 30 . 3 Q U A D R O N O R M A T I V O D I Q U A D R O N O R M A T I V O D I Q U A D R O N O R M A T I V O D I Q U A D R O N O R M A T I V O D I R I F E R I M E N T O A D O TR I F E R I M E N T O A D O TR I F E R I M E N T O A D O TR I F E R I M E N T O A D O T T A T OT A T OT A T OT A T O

Le norme ed i documenti assunti quale riferimento p er la progettazione strutturale

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

vengono indicati di seguito.

Nel capitolo “normativa di riferimento” è comunque presente l’elenco completo delle

normative disponibili.

PROGETTO-VERIFICA DEGLI ELEMENTI

Progetto cemento armato D.M. 14-01-2008

Progetto acciaio D.M. 14-01-2008

Progetto legno D.M. 14-01-2008

Progetto muratura D.M. 14-01-2008

AZIONE SISMICA

Norma applicata per l’ azione sismica D.M. 14-01-2 008

0 . 40 . 40 . 40 . 4 A Z I O N I D I P R O G E T T O SA Z I O N I D I P R O G E T T O SA Z I O N I D I P R O G E T T O SA Z I O N I D I P R O G E T T O S U L L A C O S T R U Z I O N EU L L A C O S T R U Z I O N EU L L A C O S T R U Z I O N EU L L A C O S T R U Z I O N E

Nei capitoli “modellazione delle azioni” e “schemat izzazione dei casi di carico” sono

indicate le azioni sulla costruzioni.

Nel prosieguo si indicano tipo di analisi struttur ale condotta (statico,dinamico, li-

neare o non lineare) e il metodo adottato per la ri soluzione del problema strutturale

nonché le metodologie seguite per la verifica o per il progetto-verifica delle sezio-

ni. Si riportano le combinazioni di carico adotta te e, nel caso di calcoli non line-

ari, i percorsi di carico seguiti; le configurazion i studiate per la struttura in esa-

me sono risultate effettivamente esaustive per la progettazione-verifica.

La verifica della sicurezza degli elementi struttur ali avviene con i metodi della

scienza delle costruzioni. L’analisi strutturale è condotta con il metodo degli spo-

stamenti per la valutazione dello stato tensodeform ativo indotto da carichi statici.

L’analisi strutturale è condotta con il metodo dell ’analisi modale e dello spettro di

risposta in termini di accelerazione per la valutaz ione dello stato tensodeformativo

indotto da carichi dinamici (tra cui quelli di tip o sismico).

L’analisi strutturale viene effettuata con il metod o degli elementi finiti. Il metodo

sopraindicato si basa sulla schematizzazione della struttura in elementi connessi solo

in corrispondenza di un numero prefissato di punti denominati nodi. I nodi sono defi-

niti dalle tre coordinate cartesiane in un sistema di riferimento globale. Le incogni-

te del problema (nell’ambito del metodo degli spost amenti) sono le componenti di spo-

stamento dei nodi riferite al sistema di riferiment o globale (traslazioni secondo X,

Y, Z, rotazioni attorno X, Y, Z). La soluzione del problema si ottiene con un sistema

di equazioni algebriche lineari i cui termini noti sono costituiti dai carichi agenti

sulla struttura opportunamente concentrati ai nodi:

K * u = F dove K = matrice di rigidezza

u = vettore spostamenti nodali

F = vettore forze nodali

Dagli spostamenti ottenuti con la risoluzione del s istema vengono quindi dedotte le

sollecitazioni e/o le tensioni di ogni elemento, ri ferite generalmente ad una terna

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

locale all’elemento stesso.

Il sistema di riferimento utilizzato è costituito d a una terna cartesiana destrorsa

XYZ. Si assume l’asse Z verticale ed orientato vers o l'alto.

Gli elementi utilizzati per la modellazione dello s chema statico della struttura sono

i seguenti:

· Elemento tipo TRUSS (biella-D2)

· Elemento tipo BEAM (trave-D2)

· Elemento tipo MEMBRANE (membrana-D3)

· Elemento tipo PLATE (piastra-guscio-D3)

· Elemento tipo BOUNDARY (molla)

· Elemento tipo STIFFNESS (matrice di rigidezza)

· Elemento tipo BRICK (elemento solido)

· Elemento tipo SOLAIO (macro elemento composto da più membrane)

0 . 50 . 50 . 50 . 5 M O D E L L O N U M E R I C OM O D E L L O N U M E R I C OM O D E L L O N U M E R I C OM O D E L L O N U M E R I C O

In questa parte viene descritto il modello numerico utilizzato (o i modelli numerici

utilizzati) per l’analisi della struttura. La prese ntazione delle informazioni deve

essere, coerentemente con le prescrizioni del parag rafo 10.2 delle NTC-08, tale da ga-

rantirne la leggibilità, la corretta interpretazion e e la riproducibilità

TIPO DI ANALISI STRUTTURALE

Statica lineare SI

Statica non lineare NO

Sismica statica lineare NO

Sismica dinamica lineare SI

Sismica statica non lineare (prop. masse) NO

Sismica statica non lineare (prop. modo) NO

Sismica statica non lineare (triangolare) NO

Non linearità geometriche (fattore P delta) NO

Di seguito si indicano l’origine e le caratteristic he dei codici di calcolo utilizzati

riportando titolo, produttore e distributore, versi one, estremi della licenza d’uso:

INFORMAZIONI SUL CODICE DI CALCOLO

Titolo: PRO_SAP PROfessional Structural Analysis Pr ogram

Versione: PROFESSIONAL (build 2013-11-167)

Produttore-Distributore: 2S.I. Software e Servizi p er l’Ingegneria s.r.l., Ferrara

Dati utente finale: ANSALDI STUDIO INGEGNERI ASSOCI ATI

Codice Utente: 001476/CLI

Codice Licenza: Licenza dsi3106

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Un attento esame preliminare della documentazione a corredo del software ha consentito

di valutarne l’affidabilità e soprattutto l’idoneit à al caso specifico. La documenta-

zione, fornita dal produttore e distributore del so ftware, contiene una esauriente de-

scrizione delle basi teoriche e degli algoritmi imp iegati, l’individuazione dei campi

d’impiego, nonché casi prova interamente risolti e commentati, corredati dei file di

input necessari a riprodurre l’elaborazione:

Affidabilità dei codici utilizzati

2S.I. ha verificato l’affidabilità e la robustezza del codice di calcolo attraverso un

numero significativo di casi prova in cui i risulta ti dell’analisi numerica sono stati

confrontati con soluzioni teoriche.

E’ possibile reperire la documentazione contenente alcuni dei più significativi casi

trattati al seguente link: http://www.2si.it/Softwa re/Affidabilità.htm

MODELLAZIONE DELLA GEOMETRIA E PROPRIETÀ MECCANICHE:

nodi 146

elementi D2 (per aste, travi, pilastri…) 76

elementi D3 (per pareti, platee, gusci…) 126

elementi solaio 1

elementi solidi 0

Dimensione del modello strutturale [cm]:

X min = -67.50

Xmax = 242.50

Ymin = -67.50

Ymax = 165.00

Zmin = -135.00

Zmax = 750.00

Strutture verticali:

Elementi di tipo asta NO

Pilastri SI

Pareti SI

Setti (a comportamento membranale) NO

Strutture non verticali:

Elementi di tipo asta NO

Travi SI

Gusci NO

Membrane NO

Orizzontamenti:

Solai con la proprietà piano rigido SI

Solai senza la proprietà piano rigido NO

TIPO DI VINCOLI:

Nodi vincolati rigidamente NO

Nodi vincolati elasticamente NO

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Nodi con isolatori sismici NO

Fondazioni puntuali (plinti/plinti su palo) NO

Fondazioni di tipo trave NO

Fondazioni di tipo platea SI

Fondazioni con elementi solidi NO

0 . 5 . 1 M O D E L L A Z I O N E D E L L E A Z I O N I

Si veda il capitolo “Schematizzazione dei casi di c arico” per le informazioni neces-

sarie alla comprensione ed alla ricostruzione delle azioni applicate al modello nume-

rico, coerentemente con quanto indicato nella parte “2.6. Azioni di progetto sulla co-

struzione”.

0 . 5 . 2 C O M B I N A Z I O N I E / O P E R C O R S I D I C A R I C O

Si veda il capitolo “Definizione delle combinazioni ” in cui sono indicate le combina-

zioni di carico adottate e, nel caso di calcoli non lineari, i percorsi di carico se-

guiti.

Combinazioni dei casi di carico

APPROCCIO PROGETTUALE Approccio 2

Tensioni ammissibili NO

SLU SI

SLV (SLU con sisma) SI

SLC NO

SLD SI

SLO NO

SLU GEO A2 (per approccio 1) NO

SLU EQU SI

Combinazione caratteristica (rara) SI

Combinazione frequente SI

Combinazione quasi permanente (SLE) SI

SLA (accidentale quale incendio) NO

0 . 60 . 60 . 60 . 6 I N F O R M A Z I O N I G E N E R A LI N F O R M A Z I O N I G E N E R A LI N F O R M A Z I O N I G E N E R A LI N F O R M A Z I O N I G E N E R A L I S U L L ’ E L A B O R A Z I O N E I S U L L ’ E L A B O R A Z I O N E I S U L L ’ E L A B O R A Z I O N E I S U L L ’ E L A B O R A Z I O N E E G I U D I Z I O M O T I V A T O E G I U D I Z I O M O T I V A T O E G I U D I Z I O M O T I V A T O E G I U D I Z I O M O T I V A T O

D I A C C E T T A B I L I T À D E ID I A C C E T T A B I L I T À D E ID I A C C E T T A B I L I T À D E ID I A C C E T T A B I L I T À D E I R I S U L T A T I .R I S U L T A T I .R I S U L T A T I .R I S U L T A T I .

Il programma prevede una serie di controlli automat ici (check) che consentono

l’individuazione di errori di modellazione. Al term ine dell’analisi un controllo auto-

matico identifica la presenza di spostamenti o rota zioni abnormi. Si può pertanto as-

serire che l’ elaborazione sia corretta e completa. I risultati delle elaborazioni so-

no stati sottoposti a controlli che ne comprovano l ’attendibilità. Tale valutazione ha

compreso il confronto con i risultati di semplici c alcoli, eseguiti con metodi tradi-

zionali e adottati, anche in fase di primo proporzi onamento della struttura. Inoltre,

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

sulla base di considerazioni riguardanti gli stati tensionali e deformativi determina-

ti, si è valutata la validità delle scelte operate in sede di schematizzazione e di

modellazione della struttura e delle azioni. Si all ega al termine della presente rela-

zione elenco sintetico dei controlli svolti (verifi che di equilibrio tra reazioni vin-

colari e carichi applicati, comparazioni tra i risu ltati delle analisi e quelli di va-

lutazioni semplificate, etc.) .

0 . 70 . 70 . 70 . 7 V E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T I L I M I T E U L T I M IL I M I T E U L T I M IL I M I T E U L T I M IL I M I T E U L T I M I

Nel capitolo relativo alla progettazione degli elem enti strutturali agli SLU vengono

indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità ed i criteri seguiti

per valutare la sicurezza della struttura nei confr onti delle possibili situazioni di

crisi ed i risultati delle valutazioni svolte. In v ia generale, oltre alle verifiche

di resistenza e di spostamento, devono essere prese in considerazione verifiche nei

confronti dei fenomeni di instabilità, locale e glo bale, di fatica, di duttilità, di

degrado.

0 . 80 . 80 . 80 . 8 V E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T IV E R I F I C H E A G L I S T A T I L I M I T E D I E S E R C I Z I OL I M I T E D I E S E R C I Z I OL I M I T E D I E S E R C I Z I OL I M I T E D I E S E R C I Z I O

Nel capitolo relativo alla progettazione degli elem enti strutturali agli SLU vengono

indicate, con riferimento alla normativa adottata, le modalità seguite per valutare

l’affidabilità della struttura nei confronti delle possibili situazioni di perdita di

funzionalità (per eccessive deformazioni, fessurazi oni, vibrazioni, etc.) ed i risul-

tati delle valutazioni svolte.

1 . 1 . 1 . 1 . R E L A Z I O N E S U I M A T E R IR E L A Z I O N E S U I M A T E R IR E L A Z I O N E S U I M A T E R IR E L A Z I O N E S U I M A T E R I A L IA L IA L IA L I

Il capitolo Materiali riportata informazioni esaust ive relative all’elenco dei mate-

riali impiegati e loro modalità di posa in opera e ai valori di calcolo.

2 . 2 . 2 . 2 . N O R M A T I V A D I R I F E R I MN O R M A T I V A D I R I F E R I MN O R M A T I V A D I R I F E R I MN O R M A T I V A D I R I F E R I M E N T OE N T OE N T OE N T O

• D.Min. Infrastrutture Min. Interni e Prot. Civile 1 4 Gennaio 2008 e al-

legate "Norme tecniche per le costruzioni".

• D.Min. Infrastrutture e trasporti 14 Settembre 2005 e allegate "Norme

tecniche per le costruzioni".

• D.M. LL.PP. 9 Gennaio 1996 "Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione

ed il collaudo delle strutture in cemento armato, n ormale e precompresso

e per le strutture metalliche".

• D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche relativ e ai <<Criteri gene-

rali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e so-

vraccarichi>>".

• D.M. LL.PP. 16 Gennaio 1996 "Norme tecniche per le costruzioni in zone

sismiche".

• Circolare 4/07/96, n.156AA.GG./STC. istruzioni per l'applicazione delle

"Norme tecniche relative ai <<Criteri generali per la verifica di sicu-

rezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccaric hi>>" di cui al D.M.

16/01/96.

- PAGINA 10 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

• Circolare 10/04/97, n.65AA.GG. istruzioni per l'app licazione delle "Nor-

me tecniche per le costruzioni in zone sismiche" di cui al D.M.

16/01/96.

• D.M. LL.PP. 20 Novembre 1987 "Norme tecniche per la progettazione, ese-

cuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro consolidamen-

to".

• Circolare 4 Gennaio 1989 n. 30787 “Istruzioni in m erito alle norme tec-

niche per la progettazione, esecuzione e collaudo d egli edifici in mura-

tura e per il loro consolidamento”.

• D.M. LL.PP. 11 Marzo 1988 “Norme tecniche riguardan ti le indagini sui

terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii natu rali e delle scarpa-

te, i criteri generali e le prescrizioni per la pro gettazione, l'esecu-

zione e il collaudo delle opere di sostegno delle t erre e delle opere di

fondazione”.

• D.M. LL.PP. 3 Dicembre 1987 “Norme tecniche per la progettazione, esecu-

zione e collaudo delle costruzioni prefabbricate”.

• UNI 9502 - Procedimento analitico per valutare la r esistenza al fuoco

degli elementi costruttivi di conglomerato cementiz io armato, normale e

precompresso - edizione maggio 2001

• Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo

2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classifica-

zione sismica del territorio nazionale e di normati ve tecniche per le

costruzioni in zona sismica” e successive modificaz ioni e integrazioni.

• UNI EN 1990:2006 13/04/2006 Eurocodice 0 - Criteri generali di progetta-

zione strutturale.

• UNI EN 1991-1-1:2004 01/08/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-1: Azioni in generale - Pesi per unità di v olume, pesi propri e

sovraccarichi per gli edifici.

• UNI EN 1991-2:2005 01/03/2005 Eurocodice 1 - Azioni sulle strutture -

Parte 2: Carichi da traffico sui ponti.

• UNI EN 1991-1-3:2004 01/10/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-3: Azioni in generale - Carichi da neve.

• UNI EN 1991-1-4:2005 01/07/2005 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-4: Azioni in generale - Azioni del vento.

• UNI EN 1991-1-5:2004 01/10/2004 Eurocodice 1 - Azio ni sulle strutture -

Parte 1-5: Azioni in generale - Azioni termiche.

• UNI EN 1992-1-1:2005 24/11/2005 Eurocodice 2 - Prog ettazione delle

strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole gener ali e regole per gli

edifici.

• UNI EN 1992-1-2:2005 01/04/2005 Eurocodice 2 - Prog ettazione delle

strutture di calcestruzzo - Parte 1-2: Regole gener ali - Progettazione

strutturale contro l'incendio.

- PAGINA 11 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

• UNI EN 1993-1-1:2005 01/08/2005 Eurocodice 3 - Prog ettazione delle

strutture di acciaio - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edi-

fici.

• UNI EN 1993-1-8:2005 01/08/2005 Eurocodice 3 - Prog ettazione delle

strutture di acciaio - Parte 1-8: Progettazione dei collegamenti.

• UNI EN 1994-1-1:2005 01/03/2005 Eurocodice 4 - Prog ettazione delle

strutture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 1-1 : Regole generali e

regole per gli edifici.

• UNI EN 1994-2:2006 12/01/2006 Eurocodice 4 - Proget tazione delle strut-

ture composte acciaio-calcestruzzo - Parte 2: Regol e generali e regole

per i ponti.

• UNI EN 1995-1-1:2005 01/02/2005 Eurocodice 5 - Prog ettazione delle

strutture di legno - Parte 1-1: Regole generali – R egole comuni e regole

per gli edifici.

• UNI EN 1995-2:2005 01/01/2005 Eurocodice 5 - Proget tazione delle strut-

ture di legno - Parte 2: Ponti.

• UNI EN 1996-1-1:2006 26/01/2006 Eurocodice 6 - Prog ettazione delle

strutture di muratura - Parte 1-1: Regole generali per strutture di mu-

ratura armata e non armata.

• UNI EN 1996-3:2006 09/03/2006 Eurocodice 6 - Proget tazione delle strut-

ture di muratura - Parte 3: Metodi di calcolo sempl ificato per strutture

di muratura non armata.

• UNI EN 1997-1:2005 01/02/2005 Eurocodice 7 - Proget tazione geotecnica -

Parte 1: Regole generali.

• UNI EN 1998-1:2005 01/03/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 1: Regole ge nerali, azioni sismi-

che e regole per gli edifici.

• UNI EN 1998-3:2005 01/08/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 3: Valutazio ne e adeguamento de-

gli edifici.

• UNI EN 1998-5:2005 01/01/2005 Eurocodice 8 - Proget tazione delle strut-

ture per la resistenza sismica - Parte 5: Fondazion i, strutture di con-

tenimento ed aspetti geotecnici.

NOTA sul capitolo "normativa di riferimento": ripor ta l' elenco delle normative imple-

mentate nel software. Le norme utilizzate per la st ruttura oggetto della presente re-

lazione sono indicate nel precedente capitolo "RELA ZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE"

"ANALISI E VERIFICHE SVOLTE CON L’AUSILIO DI CODICI DI CALCOLO". Laddove nei capitoli

successivi vengano richiamate norme antecedenti al DM 14.01.08 è dovuto o a progetta-

zione simulata di edifico esistente o ad applicazio ne del punto 2.7 del DM 14.01.08

- PAGINA 12 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

3 . 3 . 3 . 3 .

4 . 4 . 4 . 4 . C A R A T T E R I S T I C H E M A T EC A R A T T E R I S T I C H E M A T EC A R A T T E R I S T I C H E M A T EC A R A T T E R I S T I C H E M A T E R I A L I U T I L I Z Z A T IR I A L I U T I L I Z Z A T IR I A L I U T I L I Z Z A T IR I A L I U T I L I Z Z A T I

Il programma consente l’uso di materiali diversi. S ono previsti i seguenti tipi di ma-

teriale:

1 materiale tipo cemento armato

2 materiale tipo acciaio

3 materiale tipo muratura

4 materiale tipo legno

5 materiale tipo generico

I materiali utilizzati nella modellazione sono indi viduati da una sigla identificativa

ed un codice numerico (gli elementi strutturali ric hiamano quest’ultimo nella propria

descrizione). Per ogni materiale vengono riportati in tabella i seguenti dati:

Young modulo di elasticità normale

Poisson coefficiente di contrazione trasversale

G modulo di elasticità tangenziale

Gamma peso specifico

Alfa coefficiente di dilatazione termica

I dati soprariportati vengono utilizzati per la mod ellazione dello schema statico e

per la determinazione dei carichi inerziali e termi ci. In relazione al tipo di mate-

riale vengono riportati inoltre:

1 cemento armato

Rck resistenza caratteristica cubica

Fctm resistenza media a trazione semplice

2 acciaio

Ft tensione di rottura a trazione

Fy tensione di snervamento

Fd resistenza di calcolo

Fdt resistenza di calcolo per spess. t>40 mm

Sadm tensione ammissibile

Sadmt tensione ammissibile per spess. t>40 mm

3 muratura

Resist. Fk resistenza caratteristica a compressio ne

Resist. Fvko resistenza caratteristica a taglio

4 legno

Resist. fc0k Resistenza caratteristica (tensione amm.

per REGLES) per compressione

Resist. ft0k Resistenza caratteristica (tensione amm.

- PAGINA 13 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

per REGLES) per trazione

Resist. fmk Resistenza caratteristica (tensione amm.

per REGLES) per flessione

Resist. fvk Resistenza caratteristica (tensione amm.

per REGLES) per taglio

Modulo E0,05 Modulo elastico parallelo caratteris tico

Lamellare lamellare o massiccio

Vengono inoltre riportate le tabelle conteneti il r iassunto delle nformazioni assegna-

te nei criteri di progetto in uso.

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Modellazione di strutture in c.a.

Test

N° Titolo

41 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER TRAVI IN C.A.

42 GERARCHIA DELLE RESISTENZE PER PILASTRI IN C.A.

43 VERIFICA ALLE TA DI STRUTTURE IN C.A.

44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A.

45 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI PIASTRE IN C .A.

46 VERIFICA A PUNZONAMENTO ALLO SLU DI TRAVI IN C.A .

47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 9/1/96

48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 14/1/2008

49 VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI S TRUTTURE IN C.A.

50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A.

51 FATTORE DI STRUTTURA

52 SOVRARESISTENZE

53 DETTAGLI COSTRUTTIVI C.A.: LIMITI D'ARMATURA PILAST RI E NODI TRAVE-

PILASTRO

54 PARETI IN C.A. SNELLE IN ZONA SISMICA

80 ANALISI PUSHOVER DI UN EDIFICIO IN C.A.

120 PROGETTO E VERIFICA DI TRAVI PREM

Id Tipo / Note Young Poisson G Gamma Alfa daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm3 1 Calcestruzzo Classe C25/30 3.145e+05 0.20 1.310e +05 2.50e-03 1.00e-05 Rck 300.0 fctm 25.6 10 acciaio Fe360 - S235 2.100e+06 0.30 8.077e+05 7.80 e-03 1.20e-05 ft 3600.0 fy 2350.0 fd 2350.0 fdt 2100.0

- PAGINA 14 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Id Tipo / Note Young Poisson G Gamma Alfa sadm 1600.0 sadmt 1400.0 52 materiale E = 2.100e+06 2.100e+06 0.0 50.0 0.0 0.0

Pareti c.a. 1/7/..

Generalità

Progetto armatura Singolo elemento

Armatura

Inclinazione Av [ gradi ] 90.00

Angolo Av-Ao [ gradi ] 90.00

Minima tesa 0.20

Massima tesa 4.00

Maglia unica centrale No

Copriferro [ cm ] 3.00

Maglia V

diametro 8

passo 20

diametro aggiuntivi 12

Maglia O

diametro 8

passo 20

diametro aggiuntivi 8

Stati limite ultimi

Tensione fyk [daN/cm2 ] 4500.00

Tipo acciaio tipo C

Coefficiente gamma s 1.15

Coefficiente gamma c 1.50

Fattore di confidenza FC 0.0

Verifiche con N costante Si

Tensioni ammissibili

Tensione amm. cls [daN/cm2 ] 97.50

Tensione amm. acciaio [daN/cm2 ] 2600.00

Rapporto omogeneizzazione N 15.00

Massimo rapporto area compressa/tesa 1.00

Parete sismica

Fattore amplificazione taglio V 1.50

Hcrit. par. 7.4.4.5.1 [ cm ] 0.0

Hcrit. par. 7.4.6.1.4 [ cm ] 0.0

Usa diagramma di fig. 7.4.2 Si

Verifica come fascia No

Zona confinata

Minima tesa 1.00

Massima tesa 4.00

- PAGINA 15 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Pareti c.a. 1/7/..

Distanza barre [ cm ] 2.00

Interferro 2

Armatura inclinata

Area barre [ cm2 ] 0.0

Angolo orizzontale [ gradi ] 0.0

Distanza di base [ cm ] 0.0

Resistenza al fuoco

3- intradosso No

3+ estradosso No

Tempo di esposizione R 15

Gusci c.a. 1/7/..

Armatura

Inclinazione Ax [ gradi ] 0.0

Angolo Ax-Ay [ gradi ] 90.00

Minima tesa 0.20

Massima tesa 0.78

Maglia unica centrale No

Copriferro [ cm ] 2.00

Maglia x

diametro 12

passo 20

diametro aggiuntivi 12

Maglia y

diametro 12

passo 20

diametro aggiuntivi 12

Stati limite ultimi

Tensione fyk [daN/cm2 ] 4500.00

Tipo acciaio tipo C

Coefficiente gamma s 1.15

Coefficiente gamma c 1.50

Fattore di confidenza FC 0.0

Verifiche con N costante Si

Applica SLU da DIN No

Tensioni ammissibili

Tensione amm. cls [daN/cm2 ] 97.50

Tensione amm. acciaio [daN/cm2 ] 2600.00

Rapporto omogeneizzazione N 15.00

Massimo rapporto area compressa/tesa 1.00

Resistenza al fuoco

3- intradosso No

3+ estradosso No

- PAGINA 16 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Gusci c.a. 1/7/..

Tempo di esposizione R 15

5 . 5 . 5 . 5 . M O D E L L A Z I O N E D E L L E SM O D E L L A Z I O N E D E L L E SM O D E L L A Z I O N E D E L L E SM O D E L L A Z I O N E D E L L E S E Z I O N IE Z I O N IE Z I O N IE Z I O N I

Il programma consente l’uso di sezioni diverse. Son o previsti i seguenti tipi di se-

zione:

1. sezione di tipo generico

2. profilati semplici

3. profilati accoppiati e speciali

Le sezioni utilizzate nella modellazione sono indiv iduate da una sigla identificativa

ed un codice numerico (gli elementi strutturali ric hiamano quest’ultimo nella propria

descrizione). Per ogni sezione vengono riportati in tabella i seguenti dati:

Area area della sezione

A V2 area della sezione/fattore di taglio (per il t aglio in direzione 2)

A V3 area della sezione/fattore di taglio (per il t aglio in direzione 3)

Jt fattore torsionale di rigidezza

J2-2 momento d'inerzia della sezione riferito all’a sse 2

J3-3 momento d'inerzia della sezione riferito all’a sse 3

W2-2 modulo di resistenza della sezione riferito al l’asse 2

W3-3 modulo di resistenza della sezione riferito al l’asse 3

Wp2-2 modulo di resistenza plastico della sezione r iferito all’asse 2

Wp3-3 modulo di resistenza plastico della sezione r iferito all’asse 3

I dati soprariportati vengono utilizzati per la det erminazione dei carichi inerziali e

per la definizione delle rigidezze degli elementi s trutturali; qualora il valore di

Area V2 (e/o Area V3) sia nullo la deformabilità pe r taglio V2 (e/o V3) è trascurata.

La valutazione delle caratteristiche inerziali dell e sezioni è condotta nel riferimen-

to 2-3 dell’elemento.

rettangolare a T a T rovescia a T di colmo a L a L specchia-

ta

- PAGINA 17 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

a L specchia-

ta rovescia

a L rovescia a L di colmo a doppio T a quattro

specchiata

a quattro

a U a C a croce circolare rettangolare

cava

circolare ca-

va

Per quanto concerne i profilati semplici ed accoppi ati l’asse 2 del riferimento coin-

cide con l’asse x riportato nei più diffusi profila tari.

Per quanto concerne le sezioni di tipo generico (ti po 1.):

• i valori dimensionali con prefisso B sono riferiti all’asse 2

• i valori dimensionali con prefisso H sono riferiti all’asse 3

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test

N° Titolo

1 CARATTERISTICHE GEOMETRICHE E INERZIALI

44 VERIFICA AGLI SLU DI STRUTTURE IN C.A.

47 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 9/1/96

48 PROGETTAZIONE A TAGLIO DI STRUTTURE IN C.A. SECO NDO IL D.M. 14/1/2008

49 VERIFICA ALLO SLE (TENSIONI E FESSURAZIONE) DI S TRUTTURE IN C.A.

50 VERIFICA ALLO SLE (DEFORMAZIONE) DI STRUTTURE IN C.A.

95 ANALISI DI RESISTENZA AL FUOCO

Id Tipo Area A V2 A V3 Jt J 2-2 J 3-3 W 2-2 W 3-3 Wp 2-2 Wp 3-3

cm2 cm2 cm2 cm4 cm4 cm4 cm3 cm3 cm3 cm3

1 UPN 100 13.50 0.0 0.0 2.81 29.10 205.00 8.40 41. 10 16.20 49.00

6 . 6 . 6 . 6 . M O D E L L A Z I OM O D E L L A Z I OM O D E L L A Z I OM O D E L L A Z I O N E N E N E N E E L E M E N T I S O L A I OE L E M E N T I S O L A I OE L E M E N T I S O L A I OE L E M E N T I S O L A I O

Il programma utilizza per la modellazione elementi a tre o più nodi denominati in ge-

nerale solaio.

Ogni elemento solaio è individuato da una poligonal e di nodi 1,2, ..., N.

L’elemento solaio è utilizzato in primo luogo per l a modellazione dei carichi agenti

- PAGINA 18 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

sugli elementi strutturali. In secondo luogo può es sere utilizzato per la corretta ri-

partizione delle forze orizzontali agenti nel propr io piano. L’elemento balcone è de-

rivato dall’elemento solaio.

I carichi agenti sugli elementi, raccolti in un arc hivio, sono direttamente assegnati

agli elementi utilizzando le informazioni raccolte nell’ archivio (es. i coefficienti

combinatori). La tabella seguente riporta i dati ut ilizzati per la definizione dei ca-

richi e delle masse.

Id.Arch. Identificativo dell’ archivio

Tipo Tipo di carico

Variab. Carico variabile generico

Var. rid. Carico variabile generico con riduzione in funzione dell’

area (c.5.5. …)

Neve Carico di neve

G1k carico permanente (comprensivo del peso proprio )

G2k carico permanente non strutturale e non compiut amente definito

Qk carico variabile

Fatt. A fattore di riduzione del carico variabile (0.5 o 0. 75) per tipo

“Var.rid.”

S sis. fattore di riduzione del carico variabile per la de finizione delle

masse sismiche per D.M. 96 (vedi NOTA sul capitolo "normativa di rife-

rimento")

Psi 0 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni va-

riabili: per valore raro

Psi 1 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni va-

riabili: per valore frequente

Psi 2 Coefficiente combinatorio dei valori caratter istici delle azioni va-

riabili: per valore quasi permanente

Psi S 2 Coefficiente di combinazione che fornisce i l valore quasi- permanente

dell’azione variabile: per la definizione delle mas se sismiche

Fatt. Fi Coefficiente di correlazione dei carichi p er edifici

Ogni elemento è caratterizzato da un insieme di pro prietà riportate in tabella che ne

completano la modellazione. In particolare per ogni elemento viene indicato in tabel-

la:

Elem numero dell’elemento

Tipo codice di comportamento

S elemento utilizzato solo per scarico

C elemento utilizzato per scarico e per modellazi one pi-

ano rigido

M scarico monodirezionale

B scarico bidirezionale

Id.Arch. Identificativo dell’ archivio

- PAGINA 19 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Mat codice del materiale assegnato all'elemento

Spessore spessore dell’elemento (costante)

Orditura angolo (rispetto all’asse X) della direzio ne dei travetti principali

Gk carico permanente (comprensivo del peso proprio)

Qk carico variabile

Nodi numero dei nodi che definiscono l'elemento (5 per riga)

Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con le tensioni ammissibili vengo-

no riportate le massime tensioni nell'elemento (mas sima compressione nel calcestruzzo,

massima tensione nell'acciaio, massima tensione tan genziale); nel caso in cui si sia

proceduto alla progettazione con il metodo degli st ati limite vengono riportati il

rapporto x/d e le verifiche per sollecitazioni prop orzionali nonché le verifiche in

esercizio.

In particolare i simboli utilizzati in tabella assu mono il seguente significato:

Elem. numero identificativo dell’elemento

Stato Codici di verifica relativi alle tensioni nor mali e alle tensioni tan-

genziali

Note Viene riportato il codice relativo alla sezion e(s) e relativo al mate-

riale(m);

Pos. Ascissa del punto di verifica

F ist, F infi Frecce instantanee e a tempo infinito

Momento Momento flettente

Taglio Sollecitazione di taglio

Af inf. Area di armatura longitudinale posta all’in tradosso della trave

Af sup. Area di armatura longitudinale posta all’es tradosso della trave

AfV Area dell’armatura atta ad assorbire le azioni di taglio

Beff Base della sezione di cls per l’assorbimento d el taglio

simboli utilizzati con il metodo delle tensioni am missibili:

sc max Massima tensione di compressione del calcest ruzzo

sf max Massima tensione nell’acciaio

tau max Massima tensione tangenziale nel cls

simboli utilizzati con il metodo degli stati limit e:

x/d rapporto tra posizione dell’asse neutro e altez za utile all a rottura

della sezione

(per sola flessione)

verif. rapporto Sd/Su con sollecitazioni ultime pro porzionali:

valore minore o uguale a 1 per verifica positiva

Verif.V rapporto Sd/Su con sollecitazioni taglianti proporzionali

valore minore o uguale a 1 per verifica positiva

rRfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione fck

in combinazioni rare [normalizzato a 1]

rFfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione fck

- PAGINA 20 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

in combinazioni frequenti [normalizzato a 1]

rPfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione fck

in combinazioni quasi permanenti [normalizzato a 1]

rRfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in com-

binazioni frequenti [normalizzato a 1]

rFyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in com-

binazioni rare [normalizzato a 1]

rPfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in com-

binazioni quasi permanenti [normalizzato a 1]

wR apertura caratteristica delle fessure in combina zioni rare [mm]

wF apertura caratteristica delle fessure in combina zioni frequenti [mm]

wP apertura caratteristica delle fessure in combina zioni quasi permanenti

[mm]

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test N° Titolo

14 ANALISI DEI CARICHI PER UN SOLAIO DI COPERTURA

15 EFFETTI DELLO SPESSORE SULLA RIGIDEZZA DEI SOLAI

16 SOLAIO: CONFRONTO FRA RIGIDO E DEFORMABILE

17 SOLAIO: MISTO LEGNO-CALCESTRUZZO

28 FRECCIA DI SOLAI IN C.A.

119 PROGETTO E VERIFICA DI SOLAI IN MATERIALE XLAM

ID Arch. Tipo G1k G2k Qk Fatt. A s sis. Psi 0 Psi 1 Psi 2 Psi S 2 Fatt. Fi

daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2

6 Neve 1.15e-02 8.50e-03 1.00 0.50 0.20 0.0 0.0 1.00

Elem. Tipo ID Arch. Mat. Spessore Orditura G1k G2k Qk Nodo 1/6.. Nodo 2/7.. Nodo 3/8.. Nodo.. daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 CB 6 m=1 1.0 90.0 1.15e-02 8.50e-03100 101 103 10 2

7 . 7 . 7 . 7 . M O D E L L A Z I O N E D E L L E AM O D E L L A Z I O N E D E L L E AM O D E L L A Z I O N E D E L L E AM O D E L L A Z I O N E D E L L E A Z I O N IZ I O N IZ I O N IZ I O N I

Il programma consente l’uso di diverse tipologie di carico (azioni). Le azioni utiliz-

zate nella modellazione sono individuate da una sig la identificativa ed un codice nu-

merico (gli elementi strutturali richiamano quest’u ltimo nella propria descrizione).

Per ogni azione applicata alla struttura viene di r iportato il codice, il tipo e la

sigla identificativa. Le tabelle successive dettagl iano i valori caratteristici di o-

gni azione in relazione al tipo. Le tabelle riporta no infatti i seguenti dati in rela-

- PAGINA 21 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

zione al tipo:

1 carico concentrato nodale

6 dati (forza Fx, Fy, Fz, momento Mx, My, Mz)

2 spostamento nodale impresso

6 dati (spostamento Tx,Ty,Tz, rotazione Rx,Ry,Rz)

3 carico distribuito globale su elemento tipo trave

7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di inizio carico )

7 dati (fx,fy,fz,mx,my,mz,ascissa di fine carico)

4 carico distribuito locale su elemento tipo trave

7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di inizio carico )

7 dati (f1,f2,f3,m1,m2,m3,ascissa di fine carico)

5 carico concentrato globale su elemento tipo trave

7 dati (Fx,Fy,Fz,Mx,My,Mz,ascissa di carico)

6 carico concentrato locale su elemento tipo trave

7 dati (F1, F2, F3, M1, M2, M3, ascissa di carico)

7 variazione termica applicata ad elemento tipo tra ve

7 dati (variazioni termiche: uniforme, media e diff erenza in altezza e larghezza

al nodo iniziale e finale)

8 carico di pressione uniforme su elemento tipo pia stra

1 dato (pressione)

9 carico di pressione variabile su elemento tipo pi astra

4 dati (pressione, quota, pressione, quota)

10 variazione termica applicata ad elemento tipo pi astra

2 dati (variazioni termiche: media e differenza ne llo spessore)

11 carico variabile generale su elementi tipo trave e piastra

1 dato descrizione della tipologia

4 dati per segmento (posizione, valore, posizione, valore)

la tipologia precisa l’ascissa di definizione, la d irezione del carico, la moda-

lità di carico e la larghezza d’influenza per gli e lementi tipo trave

12 gruppo di carichi con impronta su piastra

9 dati (numero di ripetizioni in direzione X e Y, valore di ciascun carico, po-

sizione centrale del primo, dimensioni dell’ impron ta, interasse tra i carichi

FX

FY

FZ

MX

MY

MZ

Carico con-

centrato no-

dale

δX

δY

δZ

RX

RY

RZ

Spostamento

impresso

- PAGINA 22 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

XY

Z

Carico di-

stribuito

globale

21

3 q3i

q3f

Carico di-

stribuito lo-

cale

XY

Z

a

Carico con-

centrato glo-

bale

21

3

a

F3

Carico con-

centrato lo-

cale

Carico termi-

co 2D

Carico termi-

co 3D

Carico pres-

sione unifor-

me

Carico pres-

sione varia-

bile

Tipo carico concentrato nodale

Id Tipo Fx Fy Fz Mx My Mz

daN daN daN daN cm daN cm daN cm

6 CN:Fz=-300.00 0.0 0.0 -300.00 0.0 0.0 0.0

Tipo carico di pressione uniforme su piastra

Id Tipo pressione

daN/cm2

1 P3:p=4.380e-03 4.38e-03

2 P3:p=-4.380e-03 -4.38e-03

5 P3:p=0.19 0.19

- PAGINA 23 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Tipo carico di pressione variabile su piastra

Id Tipo pressione quota pressione quota

daN/cm2 cm daN/cm2 cm

3 PL3:pi=0.0 qi=0.0 pf=6.500e-02 qf=-125.00 0.0 0. 0 0.07 -125.00

4 PL3:pi=0.0 qi=0.0 pf=-6.500e-02 qf=-125.00 0.0 0.0 -0.07 -125.00

8 . 8 . 8 . 8 . S C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E IS C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E IS C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E IS C H E M A T I Z Z A Z I O N E D E I C A S I D I C A R I C OC A S I D I C A R I C OC A S I D I C A R I C OC A S I D I C A R I C O

Il programma consente l’applicazione di diverse tip ologie di casi di carico.

Sono previsti i seguenti 11 tipi di casi di carico:

Sigla Tipo Descrizione

1 Ggk A caso di carico comprensivo del peso proprio struttura

2 Gk NA caso di carico con azioni permanenti

3 Qk NA caso di carico con azioni variabili

4 Gsk A caso di carico comprensivo dei carichi permanenti s ui solai e sulle

coperture

5 Qsk A caso di carico comprensivo dei carichi vari abili sui solai

6 Qnk A caso di carico comprensivo dei carichi di n eve sulle coperture

7 Qtk SA caso di carico comprensivo di una variazione termic a agente sulla

struttura

8 Qvk NA caso di carico comprensivo di azioni da ve nto sulla struttura

9 Esk SA caso di carico sismico con analisi statica equivalente

10 Edk SA caso di carico sismico con analisi dinami ca

11 Pk NA caso di carico comprensivo di azioni deriv anti da coazioni, cedi-

menti e precompressioni

Sono di tipo automatico A (ossia non prevedono intr oduzione dati da parte dell’utente)

i seguenti casi di carico: 1-Ggk; 4-Gsk; 5-Qsk; 6-Q nk.

Sono di tipo semi-automatico SA (ossia prevedono un a minima introduzione dati da parte

dell’utente) i seguenti casi di carico:

• 7-Qtk, in quanto richiede solo il valore della vari azione termica;

• 9-Esk e 10-Edk, in quanto richiedono il valore dell ’angolo di ingresso

del sisma e l’individuazione dei casi di carico par tecipanti alla defi-

nizione delle masse.

Sono di tipo non automatico NA ossia prevedono la d iretta applicazione di carichi ge-

nerici agli elementi strutturali (si veda il preced ente punto Modellazione delle Azio-

ni) i restanti casi di carico.

Nella tabella successiva vengono riportati i casi d i carico agenti sulla struttura,

- PAGINA 24 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

con l’indicazione dei dati relativi al caso di cari co stesso:

Numero Tipo e Sigla identificativa, Valore di rifer imento del caso di carico (se pre-

visto).

In successione, per i casi di carico non automatici , viene riportato l’elenco di nodi

ed elementi direttamente caricati con la sigla iden tificativa del carico.

Per i casi di carico di tipo sismico (9-Esk e 10-Ed k), viene riportata la tabella di

definizione delle masse: per ogni caso di carico pa rtecipante alla definizione delle

masse viene indicata la relativa aliquota (partecip azione) considerata. Si precisa che

per i caso di carico 5-Qsk e 6-Qnk la partecipazion e è prevista localmente per ogni

elemento solaio o copertura presente nel modello (s i confronti il valore Sksol nel ca-

pitolo relativo agli elementi solaio) e pertanto la loro partecipazione è di norma pa-

ri a uno.

8 . 18 . 18 . 18 . 1 L O C A L I Z Z A Z I O N E D E L L 'L O C A L I Z Z A Z I O N E D E L L 'L O C A L I Z Z A Z I O N E D E L L 'L O C A L I Z Z A Z I O N E D E L L ' I N T E R V E N T OI N T E R V E N T OI N T E R V E N T OI N T E R V E N T O

Località: RAGUSA

Provincia: RAGUSA

Regione: SICILIA

Coordinate GPS:

Latitudine : 36,55 N

Longitudine: 14,42 E

Altitudine s.l.m.: 633 m

Normativa di riferimento:

• D.M. 14 gennaio 2008 - NORME TECNICHE PER LE COSTRU ZIONI

• Cap. 3 - AZIONI SULLE COSTRUZIONI - Par. 3.3 e 3.4

8 . 1 . 1 N E V E :

Zona Neve = III

Ce (coeff. di esposizione al vento) = 1,00

Valore caratteristico del carico al suolo (qsk Ce) = 107 daN/mq

Copertura ad una falda:

Angolo di inclinazione della falda = 0,0°

µ1= 0,80 => Q = 85 daN/mq

Schema di carico:

- PAGINA 25 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

8 . 1 . 2 V E N T O :

Zona vento = 4

( Vb.o = 28 m/s; Ao = 500 m; Ka = 0,020 1/s )

Classe di rugosità del terreno: B

[Aree urbane (non di classe A), suburbane, industri ali e boschive]

Categoria esposizione: tipo IV

( Kr = 0,22; Zo = 0,30 m; Zmin = 8 m )

Velocità di riferimento = 28,04 m/s

Pressione cinetica di riferimento (qb) = 49 daN/mq

Coefficiente di forma (Cp) = 1,00

Coefficiente dinamico (Cd) = 1,00

Coefficiente di esposizione (Ce) = 5,61

Coefficiente di esposizione topografica (Ct) = 1,00

Altezza dell'edificio = 750,00 m

Pressione del vento ( p = qb Ce Cp Cd ) = 276 daN/m q

CDC Tipo Sigla Id Note 1 Ggk CDC=Ggk (peso proprio) 2 Gsk CDC=G1sk (perm. solai-cop.) 3 Qnk CDC=Qnk (carico da neve) 4 Edk CDC=Ed (din. SLU) α=0 (ecc. +) partecipazione:1.00 per 1 CDC=Ggk (pe so proprio) partecipazione:1.00 per 2 CDC=G1sk (perm. solai- cop.) partecipazione:1.00 per 3 CDC=Qnk (carico da neve ) partecipazione:1.00 per 16 TERRENO 5 Edk CDC=Ed (din. SLU) α=0 (ecc. -) come precedente CDC sismico 6 Edk CDC=Ed (din. SLU) α=90 (ecc. +) come precedente CDC sismico 7 Edk CDC=Ed (din. SLU) α=90 (ecc. -) come precedente CDC sismico 8 Edk CDC=Ed (din. SLD) α=0 (ecc. +) come precedente CDC sismico 9 Edk CDC=Ed (din. SLD) α=0 (ecc. -) come precedente CDC sismico 10 Edk CDC=Ed (din. SLD) α=90 (ecc. +) come precedente CDC sismico 11 Edk CDC=Ed (din. SLD) α=90 (ecc. -) come precedente CDC sismico 12 Qvk CDC=Qvk αVENTO X+ D3 :da 88 a 103 Azione : P3:p=4.380e-0 3 D3 :da 88 a 103 Azione : P3:p=4.380e-03 D3 :da 111 a 126 Azione : P3:p=4.380e-03 13 Qvk CDC=Qvk αVENTO X- D3 :da 88 a 103 Azione : P3:p=-4.380e- 03 D3 :da 111 a 126 Azione : P3:p=-4.380e-03 D3 :da 111 a 126 Azione : P3:p=-4.380e-03 14 Qvk CDC=Qvk αVENTO Y+ D3 :da 95 a 103 Azione : P3:p=4.380e-0 3 D3 :da 95 a 103 Azione : P3:p=4.380e-03 15 Qvk CDC=Qvk αVENTO Y- D3 :da 95 a 103 Azione : P3:p=-4.380e- 03 16 Gk TERRENO D3 :da 1 a 32 Az.: PL3 D3 :da 33 a 64 Az.: PL3 D3 :da 81 a 87 Azione : P3:p=0.19 D3 :da 104 a 110 Azione : P3:p=0.19 17 Gk ASCENSORE PERM. Nodo: 146 Azione : CN:Fz=- 300.00 18 Qk ASCNSORE VARIABILE Nodo: 146 Azione : CN:F z=-300.00

- PAGINA 26 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

9 . 9 . 9 . 9 . D E F I N I Z I O N E D E L L E C OD E F I N I Z I O N E D E L L E C OD E F I N I Z I O N E D E L L E C OD E F I N I Z I O N E D E L L E C O M B I N A Z I O N IM B I N A Z I O N IM B I N A Z I O N IM B I N A Z I O N I

Il programma combina i diversi tipi di casi di cari co (CDC) secondo le regole previste

dalla normativa vigente.

Le combinazioni previste sono destinate al controll o di sicurezza della struttura ed

alla verifica degli spostamenti e delle sollecitazi oni.

La prima tabella delle combinazioni riportata di se guito comprende le seguenti infor-

mazioni: Numero, Tipo, Sigla identificativa. Una se conda tabella riporta il peso nel-

la combinazione, assunto per ogni caso di carico.

Ai fini delle verifiche degli stati limite si defin iscono le seguenti combinazioni

delle azioni:

• Combinazione fondamentale SLU

γG1xG1 + γG2xG2 + γPxP + γQ1xQk1 + γQ2xψ02xQk2 + γQ3xψ03xQk3 + …

• Combinazione caratteristica (rara) SLE

G1 + G2 + P + Qk1 + ψ02xQk2 + ψ03xQk3+ …

• Combinazione frequente SLE

G1 + G2 + P + ψ11xQk1 + ψ22xQk2 + ψ23xQk3 + …

• Combinazione quasi permanente SLE

G1 + G2 + P + ψ21xQk1 + ψ22xQk2 + ψ23xQk3 + …

• Combinazione sismica, impiegata per gli stati limit e ultimi e di eserci-

zio connessi all’azione sismica E

E + G1 + G2 + P + ψ21xQk1 + ψ22xQk2 + …

• Combinazione eccezionale, impiegata per gli stati l imite connessi alle

azioni eccezionali

G1 + G2 + P + ψ21xQk1 + ψ22xQk2 + …

Dove:

NTC 2008 Tabella 2.5.I

Destinazione d’uso/azione ψ0 ψ1 ψ2

Categoria A residenziali 0,70 0,50 0,30

Categoria B uffici 0,70 0,50 0,30

Categoria C ambienti suscettibili di affollamento 0 ,70 0,70 0,60

Categoria D ambienti ad uso commerciale 0,70 0,70 0,60

Categoria E biblioteche, archivi, magazzini,… 1,00 0,90 0,80

Categoria F Rimesse e parcheggi (autoveicoli <= 30k N) 0,70 0,70 0,60

Categoria G Rimesse e parcheggi (autoveicoli > 30kN ) 0,70 0,50 0,30

Categoria H Coperture 0,00 0,00 0,00

Vento 0,60 0,20 0,00

Neve a quota <= 1000 m 0,50 0,20 0,00

Neve a quota > 1000 m 0,70 0,50 0,20

- PAGINA 27 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Variazioni Termiche 0,60 0,50 0,00

Nelle verifiche possono essere adottati in alternat iva, due diversi approcci proget-

tuali:

- per l’approccio 1 si considerano due diverse comb inazioni di gruppi di coefficienti

di sicurezza parziali per le azioni, per i material i e per la resistenza globale (com-

binazione 1 con coefficienti A1 e combinazione 2 co n coefficienti A2),

- per l’approccio 2 si definisce un’unica combinazi one per le azioni, per la resisten-

za dei materiali e per la resistenza globale (con c oefficienti A1).

NTC 2008 Tabella 2.6.I

Coefficiente

γf

EQU A1 A2

Carichi permanenti Favorevoli

Sfavorevoli

γG1 0,9

1,1

1,0

1,3

1,0

1,0

Carichi permanenti non strutturali

(Non compiutamente definiti)

Favorevoli

Sfavorevoli

γG2 0,0

1,5

0,0

1,5

0,0

1,3

Carichi variabili Favorevoli

Sfavorevoli

γQi 0,0

1,5

0,0

1,5

0,0

1,3

1 0 . 1 0 . 1 0 . 1 0 . A Z I O N E S I S M I C AA Z I O N E S I S M I C AA Z I O N E S I S M I C AA Z I O N E S I S M I C A

L’azione sismica sulle costruzioni è valutata a par tire dalla “pericolosità sismica di

base”, in condizioni ideali di sito di riferimento rigido con superficie topografica

orizzontale.

Allo stato attuale, la pericolosità sismica su reti colo di riferimento nell’intervallo

di riferimento è fornita dai dati pubblicati sul si to http://esse1.mi.ingv.it/. Per

punti non coincidenti con il reticolo di riferiment o e periodi di ritorno non contem-

plati direttamente si opera come indicato nell’ all egato alle NTC (rispettivamente me-

dia pesata e interpolazione).

L’ azione sismica viene definita in relazione ad un periodo di riferimento Vr che si

ricava, per ciascun tipo di costruzione, moltiplica ndone la vita nominale per il coef-

ficiente d’uso (vedi tabella Parametri della strutt ura). Fissato il periodo di rife-

rimento Vr e la probabilità di superamento Pver ass ociata a ciascuno degli stati limi-

te considerati, si ottiene il periodo di ritorno Tr e i relativi parametri di perico-

losità sismica (vedi tabella successiva):

• ag: accelerazione orizzontale massima del terreno;

• Fo: valore massimo del fattore di amplificazione de llo spettro in

accelerazione orizzontale;

• T*c: periodo di inizio del tratto a velocità costan te dello spettro

in accelerazione orizzontale;

- PAGINA 28 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

PARAMETRI DELLA STRUTTURA

Classe d'u-

so

Vita Vn [an-

ni]

Coeff.

Uso

Periodo Vr [an-

ni]

Tipo di

suolo

Categoria topogra-

fica

III 50.0 1.5 75.0 A T1

Individuati su reticolo di riferimento i parametri di pericolosità sismica si valutano

i parametri spettrali riportati in tabella:

• S è il coefficiente che tiene conto della categoria di sottosuolo e del-

le condizioni topografiche

• mediante la relazione seguente S = Ss*St (3.2.5)

• Fo è il fattore che quantifica l’amplificazione spe ttrale massima, su

sito di riferimento rigido orizzontale

• Fv è il fattore che quantifica l’amplificazione spe ttrale massima verti-

cale, in termini di accelerazione orizzontale massi ma del terreno ag su

sito di riferimento rigido orizzontale

• Tb è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro ad

accelerazione costante.

• Tc è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro a ve-

locità costante.

• Td è il periodo corrispondente all’inizio del tratt o dello spettro a

spostamento costante.

Id nodo Longitudine Latitudine Distanza

Km

Loc. 14.729 36.925

50746 14.673 36.878 7.195

50747 14.736 36.878 5.246

50525 14.736 36.928 0.704

50524 14.674 36.928 4.884

SL Pver Tr ag Fo T*c

Anni g sec

SLO 81.0 45.0 0.047 2.490 0.250

SLD 63.0 75.0 0.064 2.520 0.280

SLV 10.0 712.0 0.256 2.340 0.420

SLC 5.0 1462.0 0.366 2.360 0.490

SL ag S Fo Fv Tb Tc Td

g sec sec sec

- PAGINA 29 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

SL ag S Fo Fv Tb Tc Td

SLO 0.047 1.000 2.490 0.726 0.083 0.250 1.787

SLD 0.064 1.000 2.520 0.863 0.093 0.280 1.857

SLV 0.256 1.000 2.340 1.597 0.140 0.420 2.622

SLC 0.366 1.000 2.360 1.927 0.163 0.490 3.064

1 1 . 1 1 . 1 1 . 1 1 . R I S U L T A T I A N A L I S I S IR I S U L T A T I A N A L I S I S IR I S U L T A T I A N A L I S I S IR I S U L T A T I A N A L I S I S I S M I C H ES M I C H ES M I C H ES M I C H E

Il programma consente l’analisi di diverse configur azioni sismiche.

Sono previsti, infatti, i seguenti casi di carico:

• 9. Esk caso di carico sismico con analisi statica e quivalente

• 10. Edk caso di carico sismico con analisi dinamica

Ciascun caso di carico è caratterizzato da un angol o di ingresso e da una configura-

zione di masse determinante la forza sismica comple ssiva (si rimanda al capitolo rela-

tivo ai casi di carico per chiarimenti inerenti que sto aspetto).

Nella colonna Note, in funzione della norma in uso sono riportati i parametri fonda-

mentali che caratterizzano l’ azione sismica: in pa rticolare possono essere presenti i

seguenti valori:

Angolo di in-gresso

Angolo di ingresso dell’azione sismica orizzontale

Fattore di im-portanza

Fattore di importanza dell’edificio, in base alla c ategoria di appartenenza

Zona sismica Zona sismica Accelerazione ag

Accelerazione orizzontale massima sul suolo

Categoria suo-lo

Categoria di profilo stratigrafico del suolo di fon dazione

Fattore di struttura q

Fattore dipendente dalla tipologia strutturale

Fattore di si-to S

Fattore dipendente dalla stratigrafia e dal profilo topografico

Classe di dut-tilità CD

Classe di duttilità della struttura – “A” duttilità alta, “B” duttilità bassa

Fattore riduz. SLD

Fattore di riduzione dello spettro elastico per lo stato limite di danno

Periodo pro-prio T1

Periodo proprio di vibrazione della struttura

Coefficiente Lambda

Coefficiente dip endente dal periodo proprio T1 e dal numero di pian i della struttura

Ordinata spet-tro Sd(T1)

Valore delle ordinate dello spettro di progetto per lo stato limite ultimo, com-ponente orizzontale (verticale Svd)

Ordinata spet-tro Se(T1)

Valore delle ordinate dello spettro elastico ridott a del fattore SLD per lo sta-to limite di danno, componente orizzontale (vertica le Sve)

Ordinata spet-tro S (Tb-Tc)

Valore dell’ ordinata dello spettro in uso nel tra tto costante

numero di modi considerati

Numero di modi di vibrare della struttura considera ti nell’analisi dinamica

Per ciascun caso di carico sismico viene riportato l’insieme di dati sottoriportati

(le masse sono espresse in unità di forza):

• analisi sismica statica equivalente:

- PAGINA 30 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

- quota, posizione del centro di applicazione e azion e orizzontale risul-

tante, posizione del baricentro delle rigidezze, ra pporto r/Ls (per

strutture a nucleo), indici di regolarità e/r secon do EC8 4.2.3.2

- azione sismica complessiva

• analisi sismica dinamica con spettro di risposta:

- quota, posizione del centro di massa e massa risult ante, posizione del

baricentro delle rigidezze, rapporto r/Ls (per stru tture a nucleo) , in-

dici di regolarità e/r secondo EC8 4.2.3.2

- frequenza, periodo,accelerazione spettrale, massa e ccitata nelle tre di-

rezioni globali per tutti i modi

- massa complessiva ed aliquota di massa complessiva eccitata.

Per ciascuna combinazione sismica definita SLD o SL O viene riportato il livello di de-

formazione etaT (dr) degli elementi strutturali ver ticali. Per semplicità di consulta-

zione il livello è espresso anche in unità 1000*eta T/h da confrontare direttamente con

i valori forniti nella norma ( es. 5 per edifici co n tamponamenti collegati rigidamen-

te alla struttura, 10.0 per edifici con tamponament i collegati elasticamente, 3 per

edifici in muratura ordinaria, 4 per edifici in mur atura armata).

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

Test

N° Titolo

23 DM 2008: SPETTRO

29 SISMICA 1000/H, SOMMA V, EFFETTO P- �

30 ANALISI DI UN EDIFICIO CON ISOLATORI SISMICI

65 MASSE SISMICHE

70 PROGETTO DI ISOLATORI ELASTOMERICI

71 VERIFICA DI ISOLATORI ELASTOMERICI

72 VERIFICA DI ISOLATORI FRICTION PENDULUM

CDC Tipo Sigla Id Note 4 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.149 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.263 sec. fattore di struttura q: 4.000 fattore per spost. mu d: 5.794 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC

- PAGINA 31 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X -X

E agg. Y -Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 100.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 Risul-ta

1199.73

Modo Freq. Periodo Acc.Spettr. Meff.X x g % Meff.Y x g % Meff.Z x g % En. En.x v Hz sec g daN daN daN 1 3.805 0.263 0.149 680.40 56.7 20.55 1.7 9.48e-05 7.90e-06 0.00.0 2 4.608 0.217 0.149 129.32 10.8 853.90 71.2 4.01e-0 3 3.34e-04 0.00.0 3 4.978 0.201 0.149 194.85 16.2 233.24 19.4 2.98e-0 3 2.49e-04 0.00.0 4 13.387 0.075 0.199 72.13 6.0 0.69 5.76e-02 4.96e-06 0.0 0.00.0 5 16.582 0.060 0.210 12.72 1.1 51.47 4.3 0.02 1.38e-03 0.00.0 6 17.652 0.057 0.213 25.57 2.1 16.41 1.4 0.02 1.39e-03 0.00.0 7 22.118 0.045 0.221 5.62 0.5 0.17 1.45e-02 9.32e-04 7.77e-05 0.00.0 8 30.420 0.033 0.231 1.38e-03 1.15e-04 5.90 0.5 5.41e-03 4.51e-04 0.00.0 9 32.929 0.030 0.233 11.74 1.0 0.17 1.44e-02 9.14e-05 7.62e-06 0.00.0 Risulta 1132.35 1182.50 0.05 % 94.38 98.56 3.89e-03

CDC Tipo Sigla Id Note 5 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.149 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.281 sec. fattore di struttura q: 4.000 fattore per spost. mu d: 5.490 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 100.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 Risulta1199.73

Modo Freq. Per. Acc.Spettr. Meff.Xxg % Meff.Yxg % Meff.Zxg % En. En.x v Hz sec g daN daN daN 1 3.564 0.281 0.149 673.68 56.2 13.60 1.1 4.26e-05 3.55e-06 0.0 0.0 2 4.648 0.215 0.149 53.45 4.5 1026.29 85.5 5.51e-03 4.60e-04 0.0 0.0 3 5.250 0.190 0.149 278.11 23.2 67.79 5.7 1.57e-03 1.31e-04 0.0 0.0 4 12.270 0.082 0.194 75.03 6.3 0.42 3.49e-02 2.95e-05 2.45e-06 0.0 0.0 5 16.669 0.060 0.210 4.19 0.3 61.15 5.1 0.02 1.86e-03 0.0 0.0 6 18.299 0.055 0.214 22.51 1.9 7.11 0.6 0.01 9.60e-04 0.0 0.0 7 22.709 0.044 0.222 13.63 1.1 0.08 6.37e-03 3.59e-04 2.99e-05 0.0 0.0 8 30.408 0.033 0.231 0.10 8.35e-03 5.84 0.5 5.58e-03 4.65e-04 0.0 0.0 9 33.011 0.030 0.233 9.01 0.8 0.81 6.74e-02 1.72e-03 1.43e-04 0.0 0.0 Risulta 1129.72 1183.08 0.05 % 94.16 98.61 4.05e-03

- PAGINA 32 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

CDC Tipo Sigla Id Note 6 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb- Tc) = 0.149

g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.214 sec. fattore di struttura q: 4.000 fattore per spost. mu d: 6.888 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 100.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 Risulta1199.73

Modo Freq. Periodo Acc.Spettr. Meff.X x g % Meff.Y x g % Meff.Z x g % EN. EN. x v Hz sec g daN daN daN 1 3.697 0.270 0.149 697.00 58.1 0.13 1.08e-02 6.01e-06 0.0 0.0 0.0 2 4.673 0.214 0.149 0.33 2.75e-02 1107.67 92.3 6.67e-03 5.56e-04 0.0 0.0 3 5.059 0.198 0.149 307.55 25.6 0.26 2.13e-02 2.45e-04 2.04e-05 0.0 0.0 4 12.833 0.078 0.196 74.42 6.2 3.62e-03 3.02e-04 1.28e-04 1.07e-05 0.0 0.0 5 16.806 0.060 0.210 0.44 3.63e-02 67.67 5.6 0.03 2.67e-03 0.0 0.0 6 17.917 0.056 0.213 32.03 2.7 1.04 8.66e-02 3.11e-04 2.59e-05 0.0 0.0 7 22.390 0.045 0.222 8.87 0.7 0.03 2.87e-03 1.05e-04 8.73e-06 0.0 0.0 8 31.530 0.032 0.231 6.23e-03 5.19e-04 9.20 0.8 0.02 1.29e-03 0.0 0.0 9 32.506 0.031 0.232 0.48 3.99e-02 0.30 2.52e-02 2.14e-05 1.79e-06 0.0 0.0 Risulta 1121.11 1186.30 0.05 % 93.45 98.88 4.58e-03

CDC Tipo Sigla Id Note 7 Edk CDC=Ed (dinamico SLU) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb- Tc) = 0.149

g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.220 sec. fattore di struttura q: 4.000 fattore per spost. mu d: 6.740 classe di duttilità CD: B numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: SRSS

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600

- PAGINA 33 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

100.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 Risulta1199.73

Modo Freq. Periodo Acc.Spettr. Meff.X x g % Meff.Y x g % Meff.Z x g % EN. EN. x v Hz sec g daN daN daN 1 3.651 0.274 0.149 620.11 51.7 59.53 5.0 1.67e-04 1.39e-05 0.0 0.0 2 4.556 0.220 0.149 208.92 17.4 790.24 65.9 3.42e-0 3 2.85e-04 0.0 0.0 3 5.225 0.191 0.149 175.83 14.7 257.65 21.5 3.78e-0 3 3.15e-04 0.0 0.0 4 12.748 0.078 0.196 70.04 5.8 2.00 0.2 7.98e-06 0.0 0.0 0.0 5 16.146 0.062 0.209 16.23 1.4 46.56 3.9 0.01 1.07e-03 0.0 0.0 6 18.512 0.054 0.215 20.57 1.7 19.24 1.6 0.02 1.79e-03 0.0 0.0 7 22.324 0.045 0.222 8.92 0.7 0.86 7.18e-02 1.91e-03 1.59e-04 0.0 0.0 8 28.932 0.035 0.229 8.97e-03 7.47e-04 5.56 0.5 4.30e-03 3.58e-04 0.0 0.0 9 33.071 0.030 0.233 9.24 0.8 0.02 1.41e-03 1.47e-06 0.0 0.0 0.0 Risulta 1129.88 1181.66 0.05 % 94.18 98.49 3.99e-03

CDC Tipo Sigla Id Note 8 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.263 sec. numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 100.00 105.83 96.21 68.13 0.0 -8.25 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 Risulta1199.73

Modo Freq. Periodo Acc.Spettr. Meff.X x g % Meff.Y x g % Meff.Z x g % EN. EN. x v Hz sec g daN daN daN 1 3.805 0.263 0.162 680.40 56.7 20.55 1.7 9.48e-05 7.90e-06 0.0 0.0 2 4.608 0.217 0.162 129.32 10.8 853.90 71.2 4.01e-0 3 3.34e-04 0.0 0.0 3 4.978 0.201 0.162 194.85 16.2 233.24 19.4 2.98e-0 3 2.49e-04 0.0 0.0 4 13.387 0.075 0.143 72.13 6.0 0.69 5.76e-02 4.96e-06 0.0 0.0 0.0 5 16.582 0.060 0.128 12.72 1.1 51.47 4.3 0.02 1.38e-03 0.0 0.0 6 17.652 0.057 0.124 25.57 2.1 16.41 1.4 0.02 1.39e-03 0.0 0.0 7 22.118 0.045 0.112 5.62 0.5 0.17 1.45e-02 9.32e-04 7.77e-05 0.0 0.0 8 30.420 0.033 0.099 1.38e-03 1.15e-04 5.90 0.5 5.41e-03 4.51e-04 0.0 0.0 9 32.929 0.030 0.096 11.74 1.0 0.17 1.44e-02 9.14e-05 7.62e-06 0.0 0.0 Risulta 1132.35 1182.50 0.05 % 94.38 98.56 3.89e-03

CDC Tipo Sigla Id Note 9 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=0.0 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162 g angolo di ingresso:0.0 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.281 sec. numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC

- PAGINA 34 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 100.00 105.83 96.21 68.13 0.0 8.25 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 Risulta1199.73

Modo Freq. Periodo Acc.Spettr. Meff.X x g % Meff.Y x g % Meff.Z x g % EN. EN. x v Hz sec g daN daN daN 1 3.564 0.281 0.162 673.68 56.2 13.60 1.1 4.26e-05 3.55e-06 0.0 0.0 2 4.648 0.215 0.162 53.45 4.5 1026.29 85.5 5.51e-03 4.60e-04 0.0 0.0 3 5.250 0.190 0.162 278.11 23.2 67.79 5.7 1.57e-03 1.31e-04 0.0 0.0 4 12.270 0.082 0.150 75.03 6.3 0.42 3.49e-02 2.95e-05 2.45e-06 0.0 0.0 5 16.669 0.060 0.127 4.19 0.3 61.15 5.1 0.02 1.86e-03 0.0 0.0 6 18.299 0.055 0.122 22.51 1.9 7.11 0.6 0.01 9.60e-04 0.0 0.0 7 22.709 0.044 0.111 13.63 1.1 0.08 6.37e-03 3.59e-04 2.99e-05 0.0 0.0 8 30.408 0.033 0.099 0.10 8.35e-03 5.84 0.5 5.58e-03 4.65e-04 0.0 0.0 9 33.011 0.030 0.096 9.01 0.8 0.81 6.74e-02 1.72e-03 1.43e-04 0.0 0.0 Risulta 1129.72 1183.08 0.05 % 94.16 98.61 4.05e-03

CDC Tipo Sigla Id Note 10 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. +) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb- Tc) = 0.162

g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: positiva periodo proprio T1: 0.214 sec. numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: CQC

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 100.00 105.83 96.21 68.13 8.75 0.0 87.50 0.11 1.261 0.099 0.600 Risulta1199.73

Modo Freq. Periodo Acc.Spettr. Meff.X x g % Meff.Y x g % Meff.Z x g % EN. EN. x v Hz sec g daN daN daN 1 3.697 0.270 0.162 697.00 58.1 0.13 1.08e-02 6.01e-06 0.0 0.0 0.0 2 4.673 0.214 0.162 0.33 2.75e-02 1107.67 92.3 6.67e-03 5.56e-04 0.0 0.0 3 5.059 0.198 0.162 307.55 25.6 0.26 2.13e-02 2.45e-04 2.04e-05 0.0 0.0 4 12.833 0.078 0.146 74.42 6.2 3.62e-03 3.02e-04 1.28e-04 1.07e-05 0.0 0.0 5 16.806 0.060 0.127 0.44 3.63e-02 67.67 5.6 0.03 2.67e-03 0.0 0.0 6 17.917 0.056 0.123 32.03 2.7 1.04 8.66e-02 3.11e-04 2.59e-05 0.0 0.0 7 22.390 0.045 0.111 8.87 0.7 0.03 2.87e-03 1.05e-04 8.73e-06 0.0 0.0 8 31.530 0.032 0.098 6.23e-03 5.19e-04 9.20 0.8 0.02 1.29e-03 0.0 0.0 9 32.506 0.031 0.097 0.48 3.99e-02 0.30 2.52e-02 2.14e-05 1.79e-06 0.0 0.0 Risulta 1121.11 1186.30 0.05 % 93.45 98.88 4.58e-03

- PAGINA 35 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

CDC Tipo Sigla Id Note 11 Edk CDC=Ed (dinamico SLD) alfa=90.00 (ecc. -) categoria suolo: A fattore di sito S = 1.000 ordinata spettro (tratto Tb-Tc) = 0.162

g angolo di ingresso:90.00 eccentricità aggiuntiva: negativa periodo proprio T1: 0.220 sec. numero di modi considerati: 9 combinaz. modale: SRSS

Quota M Sismica x g

Pos. GX Pos. GY E agg. X-X

E agg. Y-Y

Pos. KX Pos. KY rapp. r/Ls

rapp. ex/rx

rapp. ey/ry

cm daN cm cm cm cm cm cm 750.00 416.83 88.05 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.006 0.727 700.00 111.09 93.72 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.071 0.727 600.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 500.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 400.00 124.25 94.92 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.085 0.727 300.00 124.25 94.92 82.50 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.085 0.727 200.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 100.00 105.83 96.21 68.13 -8.75 0.0 87.50 0.11 1.26 1 0.099 0.600 Risulta1199.73

Modo Freq. Periodo Acc.Spettr. Meff.X x g % Meff.Y x g % Meff.Z x g % EN. EN. x v Hz sec g daN daN daN 1 3.651 0.274 0.162 620.11 51.7 59.53 5.0 1.67e-04 1.39e-05 0.0 0.0 2 4.556 0.220 0.162 208.92 17.4 790.24 65.9 3.42e-0 3 2.85e-04 0.0 0.0 3 5.225 0.191 0.162 175.83 14.7 257.65 21.5 3.78e-0 3 3.15e-04 0.0 0.0 4 12.748 0.078 0.147 70.04 5.8 2.00 0.2 7.98e-06 0.0 0.0 0.0 5 16.146 0.062 0.129 16.23 1.4 46.56 3.9 0.01 1.07e-03 0.0 0.0 6 18.512 0.054 0.121 20.57 1.7 19.24 1.6 0.02 1.79e-03 0.0 0.0 7 22.324 0.045 0.111 8.92 0.7 0.86 7.18e-02 1.91e-03 1.59e-04 0.0 0.0 8 28.932 0.035 0.101 8.97e-03 7.47e-04 5.56 0.5 4.30e-03 3.58e-04 0.0 0.0 9 33.071 0.030 0.096 9.24 0.8 0.02 1.41e-03 1.47e-06 0.0 0.0 0.0 Risulta 1129.88 1181.66 0.05 % 94.18 98.49 3.99e-03

Cmb Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h

Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h

Pilas. 1000 etaT/h etaT inter. h

cm cm cm cm cm cm 237 1 0.57 0.06 100.0 2 0.17 0.02 100.0 3 0.66 0.07 100.0 4 0.36 0.04 100.0 8 0.48 0.05 100.0 12 0.47 0.05 1 00.0 24 0.51 0.05 100.0 28 0.71 0.07 100.0 37 0.21 0.02 100.0 ... 268 76 0.21 0.01 50.0 74 0.31 0.03 100.0 75 0.22 0. 02 100.0 Cmb 1000 etaT/h 1.05

1 2 . 1 2 . 1 2 . 1 2 . R I S U L T A T I O P E R E D I FR I S U L T A T I O P E R E D I FR I S U L T A T I O P E R E D I FR I S U L T A T I O P E R E D I F O N D A Z I O N EO N D A Z I O N EO N D A Z I O N EO N D A Z I O N E

Il controllo dei risultati delle analisi condotte, per quanto concerne le opere di

fondazione, è possibile in relazione alle tabelle s ottoriportate.

La prima tabella è riferita alle fondazioni tipo pa lo e plinto su pali.

Per questo tipo di fondazione vengono riportate le sei componenti di sollecitazione

(espresse nel riferimento globale della struttura) per ogni palo componente l’opera.

In particolare viene riportato:

Nodo numero del nodo a cui è applicato il plinto

Tipo codice corrispondente al nome assegnato al tip o di plinto di fondazione:

- PAGINA 36 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

3) palo singolo (PALO)

4) plinto su palo

5) plinto su due pali (PL.2P)

6) plinto su tre pali (PL.3P)

7) plinto su quattro pali (PL.4P)

8) plinto rettangolare su cinque pali (PL.5P.R)

9) plinto pentagonale su cinque pali (PL.5P)

10) plinto su sei pali (PL.6P)

Palo numero del palo

Comb. combinazione di carico in cui si verificano l e sei componenti di sollecita-

zione.

Quota quota assoluta della sezione del palo per cui si riportano le sei componen-

ti di sollecitazione.

L’azione Fz ( corrispondente allo sforzo normale ne l palo) è costante poiché il peso

del palo stesso non è considerato nella modellazion e.

La seconda tabella è riferita alle fondazioni tipo plinto su suolo elastico.

Per questo tipo di fondazione vengono riportate le pressioni nei quattro vertici

dell’impronta sul terreno.

In particolare viene riportato:

Nodo numero del nodo a cui è applicato il plinto

Tipo Codice identificativo del nome assegnato al pl into

area area dell’impronta del plinto

Wink O Wink V coefficienti di Winkler (orizzontale e verticale) adottati

Comb Combinazione di carico in cui si verificano i valori riporta-

ti

Pt (P1 P2 P3 P4) valori di pressione nei vertici

La terza tabella è riferita alle fondazioni tipo pl atea su suolo elastico.

Per questo tipo di fondazione vengono riportate le pressioni in ogni vertice (nodo)

degli elementi costituenti la platea.

La quarta tabella è riferita alle fondazioni tipo t rave su suolo elastico.

Per questo tipo di fondazione vengono riportate le pressioni alle estremità

dell’elemento e la massima (in valore assoluto) pre ssione lungo lo sviluppo

dell’elemento.

Vengono inoltre riportati, con funzione statistica, i valori massimo e minimo delle

pressioni che compaiono nella tabella.

Con riferimento al Documento di Affidabilità “Test di validazione del software di cal-

colo PRO_SAP e dei moduli aggiuntivi PRO_SAP Modulo Geotecnico, PRO_CAD nodi acciaio e

PRO_MST” - versione Maggio 2011, disponibile per i l download sul sito www.2si.it, si

segnalano i seguenti esempi applicativi:

- PAGINA 37 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Test

N° Titolo

96 PLINTO SUPERFICIALE

97 PLINTO SUPERFICIALE

98 PLINTO SUPERFICIALE

99 PLINTO SUPERFICIALE

100 PLINTO SUPERFICIALE

101 PLINTO SUPERFICIALE

102 PLINTO SUPERFICIALE

103 PLINTO SUPERFICIALE

104 PLINTO SUPERFICIALE

105 PLINTO SUPERFICIALE

106 PLINTO SUPERFICIALE

107 PLINTO SUPERFICIALE

108 PLINTO SUPERFICIALE

109 PLINTO SUPERFICIALE

110 PLINTO SUPERFICIALE

111 PLINTO SUPERFICIALE

112 PLINTO SUPERFICIALE

113 PLINTO SUPERFICIALE

114 PLINTO SUPERFICIALE

115 FONDAZIONE NASTRIFORME

116 CALCOLO DEI K DI WINKLER

Nodo (G) Pt 1/12 Pt 2/13 Pt 3... Pt 4... daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 daN/cm2 1 -0.40 -0.39 -0.40 -0.40 -0.32 -0.31 -0.32 -0.32 - 0.43 -0.43 -0.43 -0.43 -0.35 -0.35 -0.35 -0.35 -0.39 -0.40 -0.40 -0 .31 -0.32 -0.32 -0.24 -0.24 -0.24 -0.24 -0.16 -0.16 -0.16 -0.16 -0 .17 -0.17 -0.17 ... 138 -0.22 -0.22 -0.26 -0.26 -0.26 -0.26 -0.26 -0.24 -0.24 -0.29 -0.29 Nodo (G) Pt 1/12 Pt 2/13 Pt 3... Pt 4... -0.82 0.04

1 3 . 1 3 . 1 3 . 1 3 . V E R I F I C H E E L E M E N T I PV E R I F I C H E E L E M E N T I PV E R I F I C H E E L E M E N T I PV E R I F I C H E E L E M E N T I P A R E T E E G U S C I O I N C .A R E T E E G U S C I O I N C .A R E T E E G U S C I O I N C .A R E T E E G U S C I O I N C . A .A .A .A .

Per le pareti in c.a. progettate in ottemperanza al cap. 7 del DM 14-01-08 vengono ri-

portate 4 tabelle. In particolare per ogni parete s i riportano:

• una tabella riassuntiva della geometria e dello sta to di verifica per

compressione assiale, pressoflessione e taglio;

• una tabella nella quale, per ogni quota significati va, si riporta l' ar-

matura verticale di base e della zona confinata, l' armatura orizzonta-

le, l' esito delle 5 verifiche condotte, lo sforzo assiale aggiuntivo

per q superiore a 2 e i valori di inviluppo di tagl io e momento;

• una tabella nella quale, per ogni quota significati va, si riportano le

azioni che hanno reso massimo il valore delle 5 ver ifiche condotte (in

- PAGINA 38 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

particolare le verifiche a taglio sono influenzate dal valore dello

sforzo assiale e del momento). Le azioni derivate d all' analisi, in ogni

combinazione di calcolo, sono elaborate come previs to al punto 7.4.4.5.1

: traslazione del momento, incremento e variazione diagramma taglio, in-

cremento e decremento sforzo assiale ;

• una tabella riassuntiva dei parametri utilizzati pe r le verifiche a ta-

glio per ogni quota significativa.

Tabella 1

H totale Altezza complessiva della parete

Spessore Spessore della parete

H critica Altezza come da punto 7.4.4.5.1 per tra slazione momen-

to

H critica V Altezza come da punto 7.4.6.1.4 per la definizione del-

la zona critica e zona confinata

L totale Larghezza di base della parete

L confinata Larghezza della zona confinata

Verif. N Verifica di cui al punto 7.4.4.5.2.1 compr essione sem-

plice

Verif. N-M Verifica di cui al punto 7.4.4.5.2.1 pre ssoflessione

Fattore V Fattore di amplificazione del taglio di cui al punt o

7.4.4.5.1

Diagramma V Diagramma elaborato per effetto modi superiori come da

fig. 7.4.2

Verif. V Verifica di cui al punto 7.4.4.5.2.2 tagli o (compres-

sione cls, trazione acciaio, scorrimento in zona cr iti-

ca)

Tabella 2

Af conf. Numero e diametro armatura presente in una zona confi-

nata

Af std Diametro e passo armatura in zona non confinata (do ppia

maglia)

Af V (ori) Diametro e passo armatura orizzontale (d oppia maglia)

Ver. N Rapporto tra azione di calcolo e resistenza a compres-

sione (normalizzato a 1 in quanto da confrontare co n

40% in CDB e 35 % in CDA)

Ver. N/M Rapporto tra azione di calcolo e resistenz a a presso-

flessione

Ver. V cls Rapporto tra azione di calcolo e resiste nza a taglio-

compressione

Ver. V acc Rapporto tra azione di calcolo e resist enza a taglio-

trazione

- PAGINA 39 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Ver. V scorr. Rapporto tra azione di calcolo e resistenza a tagli o

scorrimento

N add Sforzo assiale di cui al punto 7.4.4.5.1 da sommare e

sottrarre nelle verifiche quando q supera 2

M invil Inviluppo del momento come al punto 7.4.4.5 .1 (informa-

tivo)

V invil Inviluppo del taglio come al punto 7.4.4.5. 1 (informa-

tivo)

Tabella 3

N v.N Valore dello sforzo assiale per cui Ver. N attinge il

massimo valore

N v.M/N, M v.M/N Valore dello sforzo assiale e momento per cui Ver. N/M

attinge il massimo valore

N v.Vcls, V v.Vcls, Valore dello sforzo assiale e taglio per cui Ver. V .

cls attinge il massimo valore

N v.Vacc, M v.Vacc, V

v.Vacc,

Valore dello sforzo a ssiale, momento e taglio per cui

Ver. V. acc attinge il massimo valore

N v.Vscorr, M v.Vscorr, V

v.Vscorr,

Valore dello sforzo assiale, momento e taglio per c ui

Ver. V. scorr.e

Tabella 4

CtgT Vcls Valore di ctg(teta) adottato nella verifi ca V compres-

sione cls

Vrsd Vcls Valore della resistenza a taglio trazione (armatura di

calcolo)

Vrcd Vcls Valore della resistenza a taglio compress ione

CtgT Vacc Valore di ctg(teta) adottato nella verifica V trazi one

armatura

Vrsd Vacc Valore della resistenza a ta glio trazione (armatura

presente)

Vrcd Vacc Valore della resistenza a taglio compress ione

Vdd Valore del contributo alla resistenza allo scorrime nto

come da [7.4.19]

Vid Valore del contributo alla resistenza allo scorrime nto

come da [7.4.20]

Vfd Valo re del contributo alla resistenza allo scorrimento

come da [7.4.21]

Nel caso dei gusci e nel caso in cui la progettazio ne della parete sia integrata o ef-

fettuata del tutto con progettazione locale si prod uce una tabella nella quale vengono

riportati per ogni macroelemento il numero dello st esso ed il codice di verifica.

Per la progettazione con il metodo degli stati limi te vengono riportati il rapporto

x/d, la verifica per sollecitazioni ultime e la ver ifica per compressione media con

l’indicazione delle due combinazioni in cui si sono attinti i rispettivi valori.

Nel caso in cui si sia proceduto alla progettazione con le tensioni ammissibili vengo-

- PAGINA 40 DI 46 -

RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

no riportate le massime tensioni nell’elemento (mas sima compressione nel calcestruzzo,

massima compressione media nel calcestruzzo, massim a tensione nell’acciaio) con

l’indicazione delle combinazioni in cui si sono att inti i rispettivi valori.

Per ogni elemento viene riportata inoltre la maglia di armatura necessaria in relazio-

ne alle risultanze della progettazione dei nodi del l’elemento stesso (diametri in mm,

passi in cm). Le quantità di armature necessarie

sono armature (disposte rispettivamente in direzion e principale e secondaria, inferio-

re e superiore) distribuite nell’elemento ed espres se in centimetri quadri per svilup-

po lineare pari ad un metro.

In particolare i simboli utilizzati assumono il seg uente significato:

M_S macroelemento di tipo setto (elementi verticali con tigui ed analoghi

per proprietà)

M_G macroelemento di tipo guscio (elementi non vert icali contigui ed ana-

loghi per proprietà)

Stato codice di verifica dell’elemento

Nodo numero del nodo

x/d rapporto tra posizione dell’asse neutro e altezza u tile alla rottura

della sezione (per sola flessione)

ver. rapporto Sd/Su con sollecitazioni ultime propo rzional i: valore minore

o uguale a 1 per verifica positiva

Ver.rd rapporto Nd/Nu (Nu ottenuto con riduzione de l 25% di fcd): valore mi-

nore o uguale a 1 per verifica positiva

Rete pr maglia di armatura (diametro/passo) in dire zione principale infer iore

e superiore

Rete sec maglia di armatura (diametro/passo) in direzione se condaria inferiore

e superiore

Aggiuntivi relativa armatura aggiuntiva (diametro/p asso) inferiore (i) e supe-

riore (s) eventualmente differenziate

sc max massima tensione di compressione del calcest ruzzo

sc med massima tensione media di compressione del c alcestruzzo

sf max massima tensione dell’acciaio

Rif. cmb combinazioni di carico in cui si verifican o i valori riportati

Af pr- quantità di armatura richiesta in direzione pr incipale relativa alla

faccia negativa (intradosso piastre) (valore deriva nte da calcolo o

minimo normativo)

Af pr+ quantità di armatura richiesta in direzione princip ale relativa alla

faccia positiva (estradosso piastre) (valore deriva nte da calcolo o

minimo normativo)

Af sec- Af

sec+

valori analoghi a quelli soprariportati ma relativi alla armatura se-

condaria

N M azioni membranali e flessionali (in direzione d ell’armatura principa-

le e secondaria) estratte, poiché rappresentative, tra quelle utiliz-

zate per il progetto e la verifica

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

M_SNodo x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N z N o N zo M z M o M zo daN/cm daN/cm daN/cm daN daN daN 1 ok 1 0.08 0.7 3.76e-022.5 2.5 2.5 2.5 105.1 12.6 -19.4 -713.3 -72.9 17.5 1 ok 2 0.08 8.70e-

02 3.11e-022.5 2.5 2.5 2.5 -78.9 -5.8 -8.6 69.2 -154.4 12.7

1 ok 3 0.08 0.1 2.10e-022.5 2.5 2.5 2.5 23.2 25.6 0.8 -199.9 -1 02.2 -73.9 ... 1 ok

25 0.15 1.0 3.71e-028.8 6.1 5.4 3.6 -66.1 -48.5 58.0 4808.7 460.0 -1687.2

M_S x/d ver. ver. ridAf pr- Af pr+Af sec- Af sec+N z N o N zo M z M o M zo -245.66 -63.46-94.48 -2608.15-466.17 -1687.19 0.16 0.99 0.09 9.69 6.06 5.38 3.56 145.40 121.0167.78 48 08.67 580.33 1555.11

M_S Nodo x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N z N o N zo M z M o M zo daN/cm daN/cm daN/cm daN daN daN 2 ok 1 0.08 0.5 0.1 2.5 2.5 2.5 2.5 101.8 15.3 31.9 -483.1 -68. 7 -49.6 2 ok 2 0.08 0.1 0.1 2.5 2.5 2.5 2.5 -81.2 -22.0 -5.5 -63.8 -193 .1 -13.1 2 ok 5 0.08 0.1 0.1 2.5 2.5 2.5 2.5 -90.9 -26.7 3.10e-04 -6.9 -271.4 5.6 ... 2 ok 45 0.11 0.9 0.1 4.6 2.9 3.4 3.8 -184.6 219.8 27.3 544.0 399 .7 583.9 M_S x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N z N o N zo M z M o M zo -205.18 -150.51 -62.43 -483.14 -567.00 -610.90 0.11 0.88 0.1 5.03 3.20 3.76 3.81 135.12 219.81 66.18 617.83 399.73 583.88

M_S Nodo x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N z N o N zo M z M o M zo daN/cm daN/cm daN/cm daN daN daN 3 ok 21 0.08 0.1 9.96e-03 2.5 2.5 2.5 2.5 -22.9 -1.4 -0.3 15.2 -18.8 -3.8 3 ok 22 0.08 0.1 8.03e-03 2.5 2.5 2.5 2.5 -9.6 2.6 -16.8 33.7 -13.8 -34.6 3 ok 23 0.08 0.1 1.37e-02 2.5 2.5 2.5 2.5 -37.9 -2.4 6.3 -43.5 -43.1 -5.3 ... 3 ok 65 0.11 0.9 0.1 3.4 2.5 5.1 2.5 -43.8 -237.0 -120.1 -323.9 1261.5 265.6 M_S x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N z N o N zo M z M o M zo -84.61 -239.60 -120.11 -323.94 -171.70 -304.77 0.11 0.88 0.10 3.43 2.58 5.11 2.58 85.09 159.17 125.59 726.34 1261.46 265.60

M_S Nodo x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N z N o N zo M z M o M zo daN/cm daN/cm daN/cm daN daN daN 4 ok 41 0.08 0.1 3.16e-02 2.5 2.5 2.5 2.5 -81.8 -6.5 -4.3 -91.4 162.7 2.4 4 ok 42 0.08 0.6 4.11e-02 2.5 2.5 2.5 2.5 -107.4 -11.4 31.4 -729.1 -80.1 36.4 4 ok 43 0.08 0.1 3.38e-02 2.5 2.5 2.5 2.5 -94.1 -8.4 -13.5 -109.1 209.9 42.0 ... 4 ok 85 0.11 0.9 1.35e-02 3.3 3.8 3.0 3.5 40.1 40.7 22.9 501.7 -89.0 504.2 M_S x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N z N o N zo M z M o M zo -224.69 -64.28 -95.23 -3751.07 -455.31 -1511.18 0.15 0.98 0.08 5.60 9.19 3.47 5.13 127.18 110.52 67.00 1874.63 498.51 785.37

M_G Nodo x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N x N y N xy M x M y M xy daN/cm daN/cm daN/cm daN daN daN 5 ok 1 0.12 0.2 5.79e-03 5.7 5.7 5.7 5.7 -10.7 9.0 -0.7 -842.3 -483.2 -103.6 5 ok 4 0.12 0.2 3.95e-03 5.7 5.7 5.7 5.7 -0.4 3.7 7.4 -796.0 -211.9 -53.2 5 ok 12 0.12 0.2 3.93e-03 5.7 5.7 5.7 5.7 3.3 -4.8 2.3 -653.3 -102.9 26.7 ... 5 ok 138 0.12 4.09e-02 2.02e-03 5.7 5.7 5.7 5.7 -0.6 4.5 2.3 68.5 -109.5 125.0 M_G x/d ver. ver. rid Af pr- Af pr+ Af sec- Af sec+ N x N y N xy M x M y M xy -13.01 -7.68 -6.27 -903.87 -511.12 -136.46 0.12 0.22 5.79e-03 5.65 5.65 5.65 5.65 3.68 8.95 7.42 294.53 553.07 13 3.11

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

1 4 . 1 4 . 1 4 . 1 4 . S T A T I L I M I T E D ' E S E RS T A T I L I M I T E D ' E S E RS T A T I L I M I T E D ' E S E RS T A T I L I M I T E D ' E S E R C I Z I OC I Z I OC I Z I OC I Z I O

In tabella vengono riportati i valori di interesse per il controllo degli stati limite

d'esercizio.

In particolare vengono riportati, in relazione al t ipo di elemento strutturale, i ri-

sultati relativi alle tre categorie di combinazione considerate:

• Combinazioni rare

• Combinazioni frequenti

• Combinazioni quasi permanenti.

I valori di interesse sono i seguenti:

rRfck rapporto tra la massima compressione nel calc estruzzo e la tension e

fck in combinazioni rare [normalizzato a 1]

rRfyk rapporto tra la massima tensione nell’acciaio e la tensione fyk in

combinazioni rare [normalizzato a 1]

rPfck rapporto tra la massima compressione nel calcestruz zo e la tensione

fck in combinazioni quasi permanenti [normalizzato a 1]

wR apertura caratteristica delle fessure in combina zioni rare [mm]

wF apertura caratteristica delle fessure in combina zioni frequenti [mm]

wP apertura caratteristica delle fessure in combina zioni quasi perma-

nenti [mm]

dR massima deformazione in combinazioni rare

dF massima deformazione in combinazioni frequenti

dP massima deformazione in combinazioni quasi perma nenti

Per ognuno dei nove valori soprariportati viene ind icata (Rif.cmb) la combinazione in

cui si è verificato.

In relazione al tipo di elemento strutturale i valo ri sono selezionati nel modo se-

guente:

pilastri rRfck rRfyk rPfck per sezioni significativ e

travi rRfck rRfyk rPfck per sezioni significative

wR wF wP per sezioni significative

dR dF dP massimi in campata

setti e gusci rRfck rRfyk rPfck massimi nei nodi de ll’elemento

wR wF wP massimi nei nodi dell’elemento

Si precisa che i valori di massima deformazione per travi sono riferiti al piano ver-

ticale (piano locale 1-2 con momenti flettenti 3-3) .

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

Setto rRfck rRfyk rPfck Rif. cmb wR wF wP Rif. cmb

mm mm mm

1 0.05 0.69 0.01 307,307,334 0.0 0.0 0.0 0,0,0

2 0.03 0.32 5.03e-03 296,307,334 0.0 0.0 0.0 0,0,0

3 0.05 0.67 6.25e-03 297,307,334 0.0 0.0 0.0 0,0,0

...

64 0.40 0.75 7.86e-03 308,298,334 0.23 0.0 0.0 306, 0,0

Setto rRfck rRfyk rPfck wR wF wP

0.42 0.75 0.04 0.23 0.0 0.0

Guscio rRfck rRfyk rPfck Rif. cmb wR wF wP Rif. cmb

mm mm mm

65 0.05 0.13 0.03 297,297,333 0.0 0.0 0.0 0,0,0

66 0.05 0.11 0.04 298,298,334 0.0 0.0 0.0 0,0,0

67 0.06 0.11 0.04 298,298,334 0.0 0.0 0.0 0,0,0

...

110 0.08 0.15 0.02 309,309,334 0.0 0.0 0.0 0,0,0

Guscio rRfck rRfyk rPfck wR wF wP

0.09 0.16 0.04 0.0 0.0 0.0

1 5 . 1 5 . 1 5 . 1 5 . V E R I F I C H E G E O T E C N I C HV E R I F I C H E G E O T E C N I C HV E R I F I C H E G E O T E C N I C HV E R I F I C H E G E O T E C N I C H EEEE

1 5 . 11 5 . 11 5 . 11 5 . 1 P A R A M E T R I D I C A L C O L OP A R A M E T R I D I C A L C O L OP A R A M E T R I D I C A L C O L OP A R A M E T R I D I C A L C O L O

Metodi di calcolo della portanza per fondazioni sup erficiali :

• Per terreni sciolti: Vesic

• Per terreni lapidei: Terzaghi

Combinazioni di carico da approccio progettuale TIP O 2

• Fattori utilizzati per il calcolo della portanza pe r fondazioni superfi-

ciali :

- Riduzione dimensioni per eccentricità : Si

- Fattori di forma della fondazione : Si

- Fattori di profondità del piano di posa : Si

- Fattori di inclinazione del carico : Si

- Fattori di punzonamento (Vesic) : Si

- Fattore riduzione effetto piastra (Bowles) : Si

- Fattore di riduzione dimensione Base equivalente pl atea : 20,00 %

- Fattore di riduzione dimensione Lunghezza equivalen te platea : 20,00

%

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

• Effetti inerziali (Paolucci-Pecker):

- Coeff. sismico orizzontale Kh = 0,077

- Angolo d'attrito alla quota di fond.= 20,0

- Fattore correttivo Zc = 0,975

- Fattore correttivo Zq = 0,921

• Coefficienti parziali di sicurezza per Tensioni Amm issibili, SLE e SLD

nel calcolo della portanza per fondazioni superfici ali :

- Coeff. parziale di sicurezza Fc (statico) : 2,50

- Coeff. parziale di sicurezza Fq (statico) : 2,50

- Coeff. parziale di sicurezza Fg (statico) : 2,50

- Coeff. parziale di sicurezza Fc (sismico) : 3,00

- Coeff. parziale di sicurezza Fq (sismico) : 3,00

- Coeff. parziale di sicurezza Fg (sismico) : 3,00

• Coefficienti parziali di sicurezza per SLU nel calc olo della portanza

per fondazioni superficiali :

- Coeff. parz. di sicurezza Prop. Materiali per Tan(f i)(statico) : 1,25

- Coeff. parz. di sicurezza Prop. Materiali per c' (s tatico) : 1,25

- Coeff. parz. di sicurezza Prop. Materiali per Cu (s tatico) : 1,40

- Coeff. parz. di sicurezza Prop. Materiali per Tan(f i)(sismico) : 1,00

- Coeff. parz. di sicurezza Prop. Materiali per c' (s ismico) : 1,25

- Coeff. parz. di sicurezza Prop. Materiali per Cu (s ismico) : 1,40

- Coeff. R1 capacità portante : 1,00

- Coeff. R2 capacità portante : 1,80

- Coeff. R3 capacità portante : 2,30

- Coeff. R1 scorrimento : 1,00

- Coeff. R2 scorrimento : 1,10

- Coeff. R3 scorrimento : 1,10

• Parametri per la verifica a scorrimento delle fonda zioni superficiali :

- Fattore per l'adesione 6 < Ca < 10 : 8

- Fattore per attrito ter.-fond. 5 < Delta < 10 : 7

- Frazione di spinta passiva fSp : 30,00 %

• Metodi e parametri per il calcolo dei cedimenti del le fondazioni super-

ficiali :

- Metodo di calcolo tensioni superficiali : Boussines q

- Modalità d'interferenza dei bulbi tensionali: Sovra pposizione dei bulbi

- Metodo di calcolo dei cedimenti del terreno: Cedime nti edometrici

-

1 5 . 21 5 . 21 5 . 21 5 . 2 V A L O R I D I C A L C O L O D EV A L O R I D I C A L C O L O D EV A L O R I D I C A L C O L O D EV A L O R I D I C A L C O L O D E L L A P O R T A NL L A P O R T A NL L A P O R T A NL L A P O R T A N Z A P E R F O N D A Z I O N I Z A P E R F O N D A Z I O N I Z A P E R F O N D A Z I O N I Z A P E R F O N D A Z I O N I

S U P E R F I C I A L IS U P E R F I C I A L IS U P E R F I C I A L IS U P E R F I C I A L I

Ai fini dei calcoli di portanza le sollecitazioni S LU sismiche saranno considerate

moltiplicate per un coef. GammaRD = 1.10

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE

N.B. La relazione è redatta in forma sintetica. Ver ranno riportate le sole combinazio-

ni maggiormente gravose per ogni verifica.

ELEMENTO : PLATEA MACRO N° 5

Cmb Tip. Sism. Ecc. B Ecc. L S. T.B S.T.L S. Normale T.T. min T.T.

max

n° cm cm daN daN daN daN/cmq

daN/cmq

034 SLU No 37,3 -2,7 1724,6 0,0 -25882,6 -0,100 -0,816

036 SLU No 47,6 -3,1 1724,6 0,0 -19840,8 -0,022 -0,716

080 SLU No 3,3 -65,8 0,0 -2439,1 -19840,8 0,015

-0,562

Cmb Str. Rot. Ver. TB S.T.B / TB Ver. TL S.T.L / TL Sgm. Lt.

Qlim q Qlim g Qlim c Qres T QLIM T.T. / QLIM

n° n° daN daN daN/cmq daN/cmq daN/cmq

daN/cmq daN/cmq daN/cmq

034/SLU STR 1 di 1 54928,3 0,031 52369,6 0,000 -0,278 -7,113 -1,461 -

67,833 0,000 -76,407 0,011

036/SLU STR 1 di 1 46098,6 0,037 43539,9 0,000 -0,278 -7,051 -1,175 -

67,215 0,000 -75,441 0,009

080/SLU STR 1 di 1 44762,2 0,000 42203,5 0,058 -0,278 -6,948 -2,258 -

66,203 0,000 -75,408 0,007

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RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE C4_ASCENSORE