Upload
others
View
5
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Pagina 1 di 18
RELAZIONE GENERALE DEL PROGETTO DEFINITIVO
Rotonda di Sant’Ampelio
Premessa metodologica
La premessa metodologica dello studio progettuale ha dovuto necessariamente
fondarsi sull’analisi del contesto in cui sorge l’immobile oggetto d’intervento.
Nel caso della Rotonda di Sant’Ampelio una corretta proposta di progetto definitivo è
stata possibile soltanto a partire da una riflessione del sito in cui il manufatto sorge e
quindi sull’eccezionale valenza del “Genius Loci”.
L’individuazione dei più opportuni interventi, destinazioni e distribuzioni
planivolumetriche legate alle funzioni di progetto sono stati infatti definiti sulla base
del particolare rapporto tra “luogo naturale” e “luogo costruito”, della specifica
genesi storica della trasformazione del sito, delle diverse condizioni paesaggistiche
che in esso convergono (scogliera a levante, arenile a ponente, parco in declivio
naturale a monte), così come sono state considerate le molteplici connotazioni
urbanistiche (sbocco della passeggiata a mare, zona di interscambio con le
prospicienti strutture turistico-ricettive, assetto viario, la piccola Chiesa di
Sant’Ampelio costruita sugli scogli a sentinella dell’ingresso alla città da levante).
La progettazione dell’immagine architettonica così come della scelta del più
opportuno intervento di riqualificazione strutturale ad essa strettamente connessa
oltre che dei materiali utilizzati, deriva poi da ulteriori considerazioni sul più vasto
contesto di scala territoriale e sulle relative condizioni meteorologiche: la Rotonda
sorge infatti sulla punta del Capo Sant’Ampelio, il promontorio più meridionale della
Liguria e dell’Italia Settentrionale, a levante del quale la costa cambia l’orientamento
da Ovest-Sud/Ovest a Sud-Nord/Est), in una zona particolarmente soggetta alle
intemperie marine in quanto ubicata in un punto di “saldo” tra due spiagge alluvionali
Pagina 2 di 18
(Bordighera e Arziglia), particolarmente soggetta ai venti da levante in un ambiente
saturo di atmosfera salina.
Alla luce di quanto finora esposto, in ossequio a quanto previsto dalle specifiche
norme tecniche di attuazione del vigente P.R.G. (Art. 45) riguardo alle zone “F” di
interesse sovracomunale e più specificatamente della Zona F4, la proposta di progetto
preliminare di completa riqualificazione architettonica e funzionale dell’immobile
della Rotonda ed in seguito ai numerosi incontri di verifica e analisi intercorsi con
l’Amministrazione Comunale di Bordighera, l’intervento progettuale non si è limitata
al solo manufatto in oggetto, bensì è stata supportata da un parallelo ed organico
progetto complessivo (a livello di studio di fattibilità) per il risanamento e la
valorizzazione delle aree di contorno del Parco Urbano (così come definito dall’Art.
45.04) con un’indicazione delle principali funzioni pubbliche e di uso pubblico che
possano fungere da correlazione ed integrazione alle più specifiche scelte relative alla
Rotonda.
Gli obiettivi di questa “pianificazione sostenibile” sono stati quelli di articolare le
proposte del progetto preliminare architettonico anche ai circostanti spazi liberi e
costruiti, ricorrendo ad un corretto e condiviso orientamento per determinare le più
opportune scelte tecnologiche e strutturali, ma anche a tecniche per progettazioni
future concepite per ridurre i consumi energetici (sfruttando le caratteristiche
meteorologiche peculiari della zona), mirate alla creazione di una filigrana di spazi
pubblici e ambienti protetti con adeguate densità fruitive, mix di funzioni compatibili
e modelli evoluti di vivibilità, con attività di livello collettivo, per generare, attraverso
il giusto denominatore tra funzionale e sociale, il recupero del corretto rapporto tra
potenzialità del luogo, arte, urbanistica ed architettura.
Pagina 3 di 18
Progetto Definitivo architettonico
Le scelte progettuali del un nuovo organismo architettonico sono state elaborate nel
rispetto e nei limiti delle prescrizioni e degli orientamenti condivisi sia
dall’Amministrazione Comunale sia da tutti gli altri Enti sensibili ed in particolar
modo la Soprintendenza ai Beni Architettonici (vedi capitolo Ottemperanze).
Rispetto alle considerazioni metodologiche esposte ed alle specifiche esecutive
dell’intervento strutturale, il progetto definitivo architettonico è stato redatto non
solo sull’indirizzo del progetto preliminare ma anche su nuove e motivate indicazioni
fornite dagli Enti competenti. In particolar modo l’insediamento della nuova giunta
comunale ha portato ad un ripensamento di una parte significativa del progetto. La
chiara volontà della giunta di diminuire la volumetria “chiusa” del fabbricato e la
richiesta sempre maggiore di spazi aperti di qualità da parte della popolazione ha
guidato la progettazione verso un nuovo risultato finale che non può che derivare dal
rispetto della conformazione geometrica e dalla percezione spaziale dell’attuale
manufatto della Rotonda. Il profilo curvilineo della Piazza del Mare, sostenuta a
valle da un porticato con archi e delimitata a monte da un “anfiteatro verde”, richiama
il profilo naturale del versante, permettendo la piena percezione della Chiesetta di
Sant’Ampelio. Inoltre il Sagrato sarà oggetto di altro intervento di riqualificazione a
cura degli architetti Aldo Panetta e Alessandro Liotta. I due progetti dialogano tra di
loro grazie al lavoro di confronto tra i due team di progettazione e attraverso
l'inserimento di alcuni elementi architettonici che creano un legame tra i due
interventi.
La progettazione è stata vincolata da due orientamenti preventivi:
l’arretramento verso monte, di almeno 6 metri lineari rispetto all’attuale aggetto
della rotonda con la conseguente possibilità di ottenere una maggior superficie utile
all’interno del profilo naturale del terrapieno, che ha determinato la nuova
conformazione planimetrica ed il nuovo profilo di sezione;
Pagina 4 di 18
l’abbassamento della quota altimetrica di estradosso, portando gran parte
dell’intervento costituito dalla Piazza del Mare ad una quota di +6,00 s.l.m. lasciando
alla quota di +7,90 s.l.m., il solo Belvedere Superiore con il percorso della
passeggiata panoramica.
L’intervento prevede il prolungamento fisiologico della passeggiata a mare
Argentina sia al livello intermedio, pressoché in quota con il Sagrato, sia con il livello
superiore alla quota dell’attuale Piazza del Casinò.
Il Belvedere Superiore che consente la vista verso la Francia e verso la Chiesa di
Sant’Ampelio è collegato al lungomare Argentina attraverso un camminamento
dedicato ad andamento circolare che delimita un’aiuola e la vasca d’acqua ed è
collegato all’attuale Piazza del Casinò attraverso un percorso panoramico.
Quest’ultimo, come il Belvedere, è attrezzato con elementi di arredo urbano costituiti
da sedute realizzate in cemento armato gettato in opera che ne delimitano le
retrostanti aiuole.
Dal livello Belvedere Superiore (quota + 7,90 s.l.m.) i collegamenti con la nuova
Piazza del Mare sono costituiti dalla gradinata e dalla Creüza de Mä. La gradinata è
stata concepita in modo che nel discendere verso la Piazza permetterà l'accesso alle
zone verdi attrezzate con sedute, pensate e progettate in modo tale da definirne lo
spazio come un ampio anfiteatro verde. La Creüza, che trova ispirazione dai
caratteristici vicoli dei borghi liguri, discende lentamente verso il limite del Sagrato
della Chiesa di Sant'Ampelio diventando così l'elemento di unione tra la passeggiata
panoramica superiore e quella del livello intermedio. In questo modo si crea una vera
e propria “promenade” concepita non soltanto come fisiologico approdo alla zona
panoramica soprastante (belvedere), ma anche come meta fruibile e penetrabile ai
livelli sottostanti.
Pagina 5 di 18
Al livello intermedio (quota + 6,00 s.l.m.) il percorso in progetto si fonde con il
Lungomare Argentina e permette un collegamento in quota con la Piazza del Mare ed
il Sagrato della Chiesa di Sant’Ampelio.
L’accesso alla quota degli stabilimenti balneari è garantito da un collettore verticale
costituito dal corpo scale curvo che collega i vari livelli. Il raccordo tra il
camminamento che porta al Belvedere Superiore e il tratto di strada in fregio
all’Hotel Piccolo Lido, è stato progettato in modo da smaterializzare il salto di quota
attraverso un elemento di raccordo costituito da gradini in grado di svolgere la doppia
funzione di seduta e di gradino vero e proprio. Inoltre l’accesso alle spiagge sarà in
ogni caso garantito dal mantenimento dell’attuale accesso in quota con il lungomare
Argentina.
La fruibilità è consentita alle diverse tipologie di utenze come quella ciclabile che
potrà attraversare la “Rotonda” e collegarsi alla via Aurelia attraverso la breve salita
che porta a Sagrato della Chiesa. Inoltre sono state prese le dovuti precauzioni nei
confronti delle persone diversamente abili evitando il superamento di dislivelli con
pendenze maggiori all’8%.
Particolare attenzione è stata posta alla scelta dei materiali di finitura per le varie
superfici e per i vari elementi architettonici. Le pavimentazioni dei percorsi e della
Piazza, saranno realizzate in asfalto ecologico pigmentato comprensivo di strato
impermeabilizzante a protezione della struttura, ove necessario. Le restanti parti,
come la finitura dei pilastri, le scale, gli intradossi dei solai, le murature di
tamponamento ed i muretti di contenimento delle aiuole saranno trattati con
l'applicazione di resina colorata che oltre a impermeabilizzare permetterà di
proteggere il cemento armato dagli agenti corrosivi grazie al componete antisalino
compreso nel pacchetto di finitura. Tali soluzioni permetteranno di ottenere varie
gamme di colori capaci di rendere gradevole l'inserimento dell'intervento nel contesto
Pagina 6 di 18
circostante. A tal proposito si rimanda alla descrizione precisa dei componenti in coda
alla relazione.
Tutti i percorsi pedonali saranno protetti dalla caduta attraverso ringhiere metalliche
in acciaio zincato, costituiti da moduli di altezza pari a ml 1,10 con tondini intermedi
in acciaio.
Si prevede il mantenimento della viabilità veicolare esistente di via Sant’Ampelio e
della possibilità di accesso dalla via Aurelia; viene altresì garantita l’accessibilità
veicolare alla passeggiata per le normali attività del mercato settimanale e per quelle
di soccorso e controllo.
Secondo le indicazioni della Soprintendenza per la Tutela dei Beni Architettonici e
Paesaggistici della Regione Liguria, è stato inoltre eliminato l’attuale terrapieno posto
a levante in corrispondenza con il sagrato della Chiesa di Sant’Ampelio al fine di
ampliare la percezione spaziale e panoramica dell’edificio storico e nel contempo
smaterializzare l’impatto dell’attuale muraglione.
La progettazione è stata concepita in maniera tale da realizzare un Parco Urbano
Attrezzato, naturale continuazione verso il mare dei “giardini della Regina
Margherita”. Per rendere maggiore la percezione di tale continuità, la grande area
verde che delimita la Piazza del Mare è stata concepita come un ampio anfiteatro
naturale in cui si inseriscono le sedute dall'andamento curvilineo creando una serie di
terrazzamenti in pendenza (aiuole c1-c2) dall'andamento simile ai “giardini della
Regina Margherita”. Verranno realizzate una serie di aiuole in piena terra (a1-a2; b1-
b2-b3-b4) caratterizzate da diverse specie vegetali e due aiuole pensili (aiuole a1-a2).
Le aiuole esistenti verranno mantenute con lievi modifiche: l'aiuola d1 verrà ribassata
nella porzione oltre i tre esemplari esistenti di palme Washingtonia Robusta fino ad
un’altezza massima di circa 70/80 cm, così come già accordato con la Curia ed i
Pagina 7 di 18
progettisti Panetta e Liotta, autori del progetto di sistemazione del Sagrato mentre
l'aiuola d2 verrà rimodellata per permettere il collegamento tra la nuova Piazza del
Mare ed il Sagrato.
Le specie vegetali esistenti saranno trattate secondo i criteri definiti in apposita All.
R.A. Relazione Agronomica: verrà dunque mantenuta l’esemplare più imponente di
Araucaria Heterophylla ed i tre esemplari esistenti di palme Washingtonia Robusta
presenti nell’aiuola d1, mentre sarà oggetto di rilocazione all’interno dell’aiuola c2
l’esemplare di Phoenix spp, più esattamente Phoenix Reclinata, e all’interno
dell’aiuola d1 quello di Washingtonia robusta presente nell’unica aiuola oggetto di
demolizione. Per quanto riguarda la nuova piantumazione le specie qui di seguito
elencate brevemente, ma descritte in maniera accurata in All. R.B. Relazione
botanica, sono: palme Washingtonia robusta, Phoenix dactylifera, al suolo una
vegetazione compatta formata da Pistacia lentiscus (lentisco), pianta autoctona delle
nostre coste e ancora Pittosporum tobira "nanum", Teucrium fruticans "azureum".
Inoltre verranno mantenute le specie presenti nelle aiuole esistenti d2.
Gli spazi attrezzati di progetto potranno conformarsi come vera e propria “Piazza sul
Mare” mantenendo una continuità tra il livello superiore, zona Belvedere, ed il livello
sottostante, creando un luogo panoramico, di sosta e meditazione che sarà possibile
trasformare fisiologicamente, a seconda delle occasioni, eventi ed opportunità,
sfruttando pressoché tutte le possibili destinazioni d’uso degli spazi aperti (area di
aggregazione, luogo di culto, di spettacolo, d’esposizione, d’arte, d’interscambio, di
svago); in breve un’area concepita come realizzazione “a zero cubatura” con il
primario obiettivo di “qualificare lo spazio e le funzioni” attraverso un alto grado di
sperimentazione e di libertà stilistica “low cost”.
Arredo urbano: tutti gli elementi di arredo urbano previsti sono stati pensati in
maniera tale da essere il più possibile integrati negli elementi naturali o
architettonici al fine di realizzare un minimo impatto ambientale tramite
Pagina 8 di 18
l’omogeneizzazione dei materiali e, attraverso l’oculata scelta di questi ultimi,
rispettare i criteri di agevole manutenzione nel tempo.
A tal proposito in coda alla relazione è allegato l’elenco degli elementi di arredo con
la precisa descrizione.
Inoltre ogni nuovo manufatto progettato risponde a criteri di sostenibilità ambientale,
di contenimento energetico e di integrazione con il progetto del verde.
Il nuovo fabbricato della Rotonda, in funzione della scelta dell’intervento di completa
demolizione/ricostruzione ed alle ultime indicazioni dell’Amministrazione
Comunale, si conforma su un unico livello al di sotto della quota + 6,00 s.l.m. con
altezze interne di ml 3,00 per il locale commerciale/cabine e ml 2,70 per il locale
accessorio.
Il progetto planimetrico alla quota delle spiagge (+ 2,65 s.l.m.) sarà articolato in due
macro-zone:
a) la porzione posta a ponente [mq lordi 458] ospiterà le attività strettamente
collegate alle esigenze dell’attuale conduttore (sala ristorante, bar, cucina, locali
accessori, ecc), con un progetto condiviso degli spazi tale da rendere più flessibile
la gestione a seconda delle richieste connesse alla fruizione nei diversi periodi
dell’anno, oltre che alla forte connotazione conferita dallo stabilimento balneare e
le specifiche esigenze estive: il rapporto interno/esterno è risolto attraverso l’uso
della vetrata di tamponamento che permette ai fruitori di poter contemplare la
bellezza della spiaggia in ogni momento della giornata, inoltre la stessa è protetta
dalla radiazione solare diretta grazie all’aggetto del soprastante Belvedere Mare.
La disposizione planimetrica lascia la possibilità di modificare la consistenza e la
funzione delle varie zone.
b) la porzione posta a levante [mq lordi 224] in fregio alla costa naturale, sarà
invece dedicata a locale cabine dello stabilimento balneare.
Pagina 9 di 18
Tale suddivisione è stata necessaria in quanto rispetta quanto concordato con gli
Organi Competenti in accordo con i limiti di espansione planimetrica dettati dal
Vincolo Ronchey e le attuali concessioni.
Inoltre la porzione di passeggiata inferiore coperta dallo sbalzo del solaio del
Belvedere Mare permette di ottenere un’ampia zona coperta a servizio degli ambienti
in fregio alla zona balneare attrezzata.
Al di sotto del belvedere di ponente (+ 2,65 s.l.m.) è previsto un locale accessorio
[mq 130] a servizio del più vicino stabilimento balneare ed un locale tecnico [mq 15]
La realizzazione del portico dall’andamento curvilineo permetterà l’accesso alla
porzione di spiaggia più prossima alla Chiesa di Sant’Ampelio che risulterà liberata e
bonificata dall’attuale pilastrata degradata.
Le finalità perseguite dalla progettazione riguarderanno in modo particolare la qualità
dei materiali, delle scelte impiantistiche per il raggiungimento di un’alta mobilità,
compartimentazione e flessibilità degli spazi, garantendo sempre la qualità massima
di esercizio.
Pagina 10 di 18
Metodologia del progetto del sistema di illuminazione esterno
Presupposto fondamentale dei criteri d’illuminazione utilizzati per lo sviluppo del
progetto’ è stato quello di coniugare una buona illuminazione con il risparmio
energetico, una più agevole manutenzione degli impianti grazie alla resistenza e lunga
durata dei prodotti con la tutela dell’ambiente dovuta alla riduzione delle emissioni di
CO2 nell’atmosfera.
Pertanto, il progetto risulta essere nel pieno rispetto della legge Regione Liguria
contro l’inquinamento luminoso e tiene conto delle raccomandazioni regionali in
materia di risparmio energetico.
Tutti i corpi illuminanti relativi al progetto stesso, sono con tecnologia a led ultima
generazione ad altissimo rendimento e dalle performance indiscutibilmente eccellenti.
Per quanto riguarda i corpi illuminanti ad emissione verso l’alto, sono provvisti di
ottica orientabile e flusso controllato, in modo da poter essere orientati sulle superfici
da illuminare (alberi) e ridurre al massimo la dispersione del flusso nell’ambiente e
pertanto rientrano nelle 2 deroghe previste dalla Regione Liguria
I corpi illuminanti previsti per l’illuminazione della piazza, inoltre, possono essere
programmati per una riduzione del flusso nelle ore notturne.
L’utilizzo di lampade a led di ultima generazione, consente oltre che un notevole
risparmio energetico, una riduzione della manutenzione. L’eccellente resa cromatica
crea beneficio al contrasto e confort visivo.
Tutti i corpi illuminanti in progetto sono 4500/5000k
Pagina 11 di 18
Disponibilità delle aree e dell’immobile oggetto d’intervento
Tabella descrittiva della natura catastale e delle proprietà delle aree e dell’immobile
oggetto di intervento (Foglio 9 Comune Censuario di Bordighera) con indicazione
della consistenza e delle destinazioni previste dal progetto.
Nr. Mappale Consistenza (mq.) Proprietà Area interessata
dal progetto (mq.) Destinazione di progetto
256 2342 Comune di Bordighera
2342
Nuovo inserimento progetto rotonda percorsi/verde
attrezzato/riqualificazione spiaggia
461 3478
Demanio Pubblico
dello Stato
1 aree oggetto di riqualificazione accessorie all'intervento (percorsi)
490 1829
Comune di Bordighera
629 aree oggetto di riqualificazione
accessorie all'intervento (verde attrezzato/percorsi)
491 31
Comune di Bordighera
31 aree oggetto di riqualificazione accessorie all'intervento (verde
attrezzato)
550 7738
Demanio Pubblico
dello Stato
35 aree oggetto di riqualificazione
accessorie all'intervento (percorsi/riqualificazione spiaggia)
554 806
Demanio Pubblico
dello Stato
57 aree oggetto di riqualificazione
accessorie all'intervento (stabilimenti balneari/percorsi)
Viabilità pubblica (Lungomare Argentina) 88 aree oggetto di riqualificazione
accessorie all'intervento (percorsi)
Per il posizionamento all’interno dell’ambito della Concessione Demaniale del
manufatto di carattere precario idoneo per ospitare, nel corso dei lavori, la gestione
dell’esercizio commerciale attualmente ubicato all’interno dell’immobile oggetto
d’intervento, si rimanda alla Tavola 4.0.
Pagina 12 di 18
Ottemperanze
Il progetto come sopra descritto è il risultato derivato delle ottemperanze alle
prescrizioni indette dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della
Liguria (Comune di Bordighera n°prot. 0018199/2014 del 26/08/2014) di cui si
riportano le suddette prescrizioni:
1. Il perimetro dell’intervento dovrà essere ricondotto all’area attualmente
occupata dal belvedere evitando la ricostruzione di appoggi sulla
scogliera, attualmente occupata dai resti della precedente struttura in
cemento armato ormai completamente distrutta;
2. Il locale tecnico/deposito sottostante il belvedere sia ricondotto alla
larghezza di quello attuale e pertanto ridotto di ca. 3,5/4 m;
3. Sia eliminato il locale che porta all’altezza del belvedere (sez BB, Tav
2.6) dagli attuali m 7,90 a m 9,05;
4. Siano salvaguardate e mantenute in loco l’araucaria collocata a ponente
e le palme.
Segue descrizione di come il progetto attuale ottempera alle prescrizioni punto per
punto:
1. Il perimetro della Rotonda in progetto è stato rimodulato, variando il
raggio di curvatura della stessa e arretrandolo rispetto alla versione
precedente (Tav 2.1 maggio 2014 rev. 06) di circa ml 11,00 in
corrispondenza dell’attuale Belvedere di Levante rientrando per intero
all’interno del profilo dell’attuale costruzione (Tav 2.1 gennaio 2015
rev. 09)
2. Il locale tecnico/deposito, ora denominato locale cabine, è stato
ricondotto nei limiti delle consistenze previste nel contratto di locazione
del 1989 in rispetto del Vincolo Ronchey “ il locale pubblico esistente
sotto al Belvedere, costituente sempre il mapp. 256, potrà essere oggetto
di interventi migliorativi ma non potrà estendersi sull’arenile nel tratto
Pagina 13 di 18
di area protetto né svilupparsi verso levante, nell’ambito della struttura
di sostegno del Belvedere.” (Tav 4.1 gennaio 2015 rev. 09)
3. Il locale a disposizione dell’amministrazione comunale presente al
livello ballatoio (Tav 3.2 maggio 2014 rev. 06) è stato stralciato dal
presente progetto, riportando la quota massima del Belvedere Superiore
a quota +7,90 s.l.m. (Tav 3.6 gennaio 2015 rev. 09). Lo stralcio del
suddetto locale ha comportato la rimodulazione del tratto interessato
risolto tramite l’aiuola pensile digradante c1 con sedute confinate a
monte dal Belvedere Superiore (Tav 3.3 gennaio 2015 rev. 09). Tale
soluzione permette di avere luoghi idonei alla contemplazione del
paesaggio con visuali aperte sia verso la costa francese sia verso la
Chiesa di Sant’Ampelio, non solo alla quota + 6,00 s.l.m. ma anche da
un’altezza maggiore con più ampio respiro. Dunque il progetto
mantiene la filosofia del Vincolo Ronchey in cui viene indicato che “il
Belvedere sul Capo potrà essere ridotto planimetricamente,
arretrandolo rispetto al mare, abbassato di quota al massimo di mt.3,
consolidato nella sua struttura verticale di sostegno, sempre secondo un
progetto da sottoporre all’esame della Soprintendenza, ma non potrà
essere nè soppresso né rialzato perché, nel primo caso si perderebbero
importanti viste prospettiche della Chiesa, nel secondo caso, il
manufatto assumerebbe un’incidenza sproporzionata in rapporto alla
scala dimensionale della chiesa stessa.”
4. L’esemplare di Araucaria heterophylla posta a ponente era presente nel
versione del progetto antecedente alla data di emissione del suddetto
parere della Soprintendenza, come dimostra la Tav 3.9 maggio 2014 rev.
06, così come i tre esemplari di Washingtonia robusta e la Phoenix
dactilifera. Il progetto prevedeva l’abbattimento del secondo esemplare
di Araucaria, meno imponente e con alcuni segni di decadimento,
dell’esemplare di Phoenix reclinata e in ultimo degli esemplari presenti
Pagina 14 di 18
nell’unica aiuola prevista in demolizione (Livistona australis ed un
esemplare minore di Washingtonia).
Il progetto qui presentato pone maggior attenzione a questi esemplari
anche in seguito alla richiesta da parte della Soprintendenza di produrre
la valutazione redatta da dott. Agronomo o Forestale. Tale valutazione
esprime parere favorevole all’abbattimento dell’Araucaria di levante e
pone attenzione alle criticità del reimpiego dell’esemplare di Phoenix
dactilifera a causa di difetti strutturali del tronco.
In definitiva, il progetto prevede:
a) il mantenimento dell’Araucaria heterophylla posta a ponente e dei
tre esemplari di Washingtonia robusta, così come già previsto nel
progetto di maggio 2014;
b) la ricollocazione dell’esemplare di Phoenix reclinata e
dell’esemplare minore di Washingtonia;
c) la possibilità di un reimpiego dell’esemplare di Livistona australis;
d) l’abbattimento dell’Araucaria di levante e della Phoenix dactilifera
per i motivi sopra citati ed accuratamente descritti in All. R.A..
Il progetto così come descritto nei precedenti punti ottempera alle prescrizioni
sopracitate, ed è conforme al progetto trasmesso presso gli uffici della
Soprintendenza il 25/11/2014 per il quale la stessa conferma il parere positivo
(Comune di Bordighera n°prot. 0028019/2014 del 19/12/2014).
Pagina 15 di 18
Descrizioni componenti architettoniche
Ø COIBENTAZIONE
Isolante termico, spessore mm 40, 60
, in polistirene espanso estruso (tipo STYRODUR CS)
Caratteristiche:
Non utilizza FCKW, HFCKW e HFKW come gas espandenti contribuendo in modo
significativo, come materiale termoisolante, alla riduzione delle emissioni di CO2.
Alta resistenza a compressione, basso assorbimento d’acqua e alla propria longevità e
imputrescibilità.
Ø IMPERMEABILIZZAZIONE
Guaina elastomerica a base di resine poliuretaniche pregiate addizionate a poliureiche
prive completamente di solventi e veicoli a base acquosa (tipo KEM PU).
Campi Di Applicazione
E’ consigliata per impermeabilizzare muri di fondazione, frontalini di balconi, muretti
perimetrali, comignoli, giunti tecnici, protezione per strutture in ferro, rivestimento
per container o strutture similari, ecc.
Le differenze di isolamento tra un poliuretano e laterizio porizzato installato con
malta termica speciale sono evidenti; prima in particolare quella di poter realizzare
impermeabilizzazioni di edifici con minor volume e in particolare minor peso di
materiale. Il poliuretano consente di ottenere un isolamento sec. UNI 7891 e UNI EN
13165 di 0,35 W/m2K fattore richiesto dalle normative vigenti.
Ø FINITURA CON RESINA COLORATA
(compresa di impermeabilizzazione e trattamento antisalino per superfici non
calpestabili e calpestabili)
Pagina 16 di 18
Finitura poliuretanica a due componenti ad alta resistenza disponibile nelle tonalità
semilucida e satinata (tipo KEM FINISH PIGMENTATO).
Miscelando il componente A con il componente B si ottiene un prodotto fluido di
facile applicazione che, una volta indurito, forma un film dotato di ottime
caratteristiche di resistenza.
Campi D’impiego
Viene utilizzato come mano di finitura su rivestimenti in resina al fine di aumentarne
resistenza chimica, all’abrasione e per conferirne un miglior aspetto estetico.
Conserva nel tempo la sua tonalità di brillantezza.
Ø FINITURA CON ASFALTO ECOLOGICO PIGMENTATO PER
PAVIMENTAZIONE (con e senza impermeabilizzazione per superfici calpestabili sp.
10 mm)
Formulato tricomponente spatolabile a base di polimeri ed inerti minerali e quarziferi
ad indurimento rapido idoneo per pavimentazioni soggette a carichi pesanti ed a
sollecitazioni meccaniche e chimiche (tipo RASOCRETE).
Nella tinta bianca è addizionato con biossido di titanio (TiO2), producendo così una
forte azione fotocatalitica stimolata dalla luce solare; coassorbe lo sporco e
l’inquinamento prodotto dai gas di scarico, depurando pertanto l’aria circostante.
Campi D’impiego
Viene largamente utilizzato per la realizzazione di pavimentazioni interne ed esterne
nell’edilizia civile ed industriale.
Caratterizzato da ottime resistenze chimiche, meccaniche ed all’abrasione oltre che
alle alte temperature ha subito trovato largo impiego sul mercato delle
pavimentazioni stradali grazie soprattutto alla facilità di applicazione ed alla
resistenza al calpestio e, con spessori adeguati, alla carrabilità. Altro indubbio
vantaggio è quello di poter ottenere superfici a ridotto impatto ambientale e pertanto
idonee ad essere utilizzate nei centri storici, per la realizzazione di marciapiedi,
viottoli, strade e piazze.
Pagina 17 di 18
Ø ARREDO URBANO
CESTINO
Cestino composto da una struttura cilindrica in lamiera di acciaio inox AISI304L
satinato sp. 20/10 mm, Ø 390 mm e altezza 740 mm. Il coperchio di Ø 395 mm in
lamiera di acciaio inox AISI304L satinato sp. 6 mm presenta un foro centrale di Ø
172 mm per l'introduzione dei rifiuti. Il cestino può essere fornito completo di
posacenere semicircolare. Il coperchio, dotato di serratura a scatto brevettata da
Metalco, si apre a ribalta grazie a una speciale cerniera interna al cesto. All'interno
del contenitore è alloggiato un anello, in trafilato tondo d'acciaio inox Ø 8mm, per il
fissaggio del sacco porta rifiuti. La base Ø 219 sp.3 m, in acciaio inox AISI304L
satinato, è fissata al cesto tramite 2 viti M8x30. Il cestino può essere dotato, a
richiesta e con sovrapprezzo, di targa in acciaio inox satinato con logo o pittogramma
del sistema di utilizzo. Il fissaggio al suolo avviene con idonei tasselli in acciaio
(questi esclusi).Tutta la viteria è in acciaio inox. Capacità totale 80 litri. Altezza totale
801 mm. tipo: (METALCO SPENCER INOX)
PORTABICI
Il portabiciclette tipologia 1 monoposto è costituito da una piastra calandrata,
sagomata al laser da lamiera d’acciaio corten sp. 6 mm sabbiata e trattata con un
particolare ciclo di ossidazione, di dimensioni 564 x 170 mm, altezza 242 mm. Il
fissaggio a terra avviene con appositi tasselli in acciaio inox (tipo METALCO
MOVE)
FONTANA
Fontana costituita da una struttura in tubo d'acciaio inox AISI304L satinato
disponibile, a scelta, a sezione circolare ø102mm, rettangolare o ellittica
100x200mm, di altezza 990mm con piastra base rettangolare 290x140mm e tappo
superiore in lamiera. Il rubinetto in ottone nichelato è del tipo a pulsante con molla di
ritorno normalmente chiuso, avvitato al manicotto da 1/2” e raccordato alla tubazione
in acciaio inox con terminale filettato per l'allacciamento alla rete idrica. La struttura
è fissata con quattro viti alla base della vasca, in lamiera d'acciaio zincato a caldo e
Pagina 18 di 18
verniciato a poleveri P.P. di dimensioni 296x890mm e profondità 102mm, dotata di
un tubo di scarico e troppo-pieno ø40mm. Sul retro della stessa è presente una feritoia
adatta al collegamento del tubo di alimentazione. La caditoia, asportabile per
consentire la pulizia della vasca, di dimensioni 740x290mm e sp. 5mm è in acciaio
zincato e verniciato a polveri P.P. tipo: (METALCO FUENTE INOX)
Ø SEDUTE
SEDUTE IN LEGNO ANFITEATRO
Seduta in legno trattato con supporti in metallo zincato da fissare in testa ai setti curvi
in cemento armato, dimensione della seduta finita larghezza cm 42 e spessore cm 10.
SEDUTE PANORAMICHE
Seduta sagomata ad “L” rovescia in cemento armato gettato in opera, dimensioni
larghezza seduta cm 42 altezza cm 42 spessore cm 15.
Ø AERAZIONE
BOCCHETTONE
Bocchettone per canale di aspirazione di aria primaria ed espulsione di aria esausta in
acciaio trattato corten, diametro 600 mm, altezza 1600 mm in quantità pari a n.2 con
forme riconducibili ai camini delle navi.
CAMINO
Camino per aspirazione di aria primaria ed espulsione di fumi e aria esausta in
acciaio zincato diametro 600 mm, altezza 4000 mm in quantità pari a n.2
Il progettista Arch. Sergio Raimondo