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Modello n. 2 per Comuni e Unione di comuni Città di Follonica RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER IL PERIODO 2015 – 2016 - 2017

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA · relazione previsionale e programmatica 2015 - 2016 - 2017. sezione 1. caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell`economia

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Modello n. 2

per Comuni e Unione di comuni

Città di Follonica

RELAZIONE

PREVISIONALE

E PROGRAMMATICA

PER IL PERIODO 2015 – 2016 - 2017

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INDICE GENERALE

1.1 Popolazione Pag. 4

1.2 Territorio Pag. 17

1.3.1 Personale Pag. 18

1.3.2 Strutture Pag. 21

1.3.3 Organismi gestionali Pag. 22

1.3.4 Accordi di programma Pag. 29

1.3.5 Funzioni esercitate su delega Pag. 39

1.4 Economia insediata Pag. 42

2.1 Fonti di finanziamento Pag. 53

2.2 Analisi delle risorse Pag. 54

3.1 Considerazioni generali programmi e progetti Pag. 78

3.3 Impieghi per programma Pag. 81

3.4 Programmi Pag. 82

3.9 Fonti di finanziamento per programma Pag. 183

4.1 Elenco opere pubbliche Pag. 185

5.2 Dati analitici di cassa Pag. 189

6.1 Valutazioni finali della programmazione Pag. 194

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2015 - 2016 - 2017

SEZIONE 1

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO,DELL`ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL`ENTE

COMUNE DI FOLLONICA

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1.1 POPOLAZIONE

1.1.1 - Popolazione legale al censimento del 2011 21.752

1.1.2 - Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente

(art.156 D.Lvo 267/2000)

n. 21.762

di cui: maschi n. 10.203

femmine n. 11.559

nuclei familiari n. 10.328

comunità/convivenze n. 7

1.1.3 - Popolazione al 1 gennaio 2013 n. 21.955

1.1.4 - Nati nell'anno n. 148

1.1.5 - Deceduti nell'anno n. 269

saldo naturale n. -121

1.1.6 - Immigrati nell'anno n. 542

1.1.7 - Emigrati nell'anno n. 614

saldo migratorio n. -72

1.1.8 Popolazione al 31-12-2013 n. 21.762

di cui

1.1.9 - In età prescolare (0/6 anni) n. 1.098

1.1.10 - In età scuola dell'obbligo (7/14 anni) n. 1.872

1.1.11 - In forza lavoro 1. occupazione (15/29 anni) n. 2.655

1.1.12 - In età adulta (30/65 anni) n. 10.364

1.1.13 - In età senile (oltre 65 anni) n. 5.773

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1.1.14 - Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno Tasso

2009 0,69 %

2010 0,68 %

2011 0,68 %

2012 0,58 %

2013 0,68 %

1.1.15 - Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno Tasso

2009 1,29 %

2010 1,11 %

2011 1,22 %

2012 1,30 %

2013 1,24 %

1.1.16 - Popolazione massima insediabile come strumento urbanistico vigenteAbitanti n. 23.200 entro il 31-12-2013

1.1.17 - Livello di istruzione della popolazione residenteLaurea 5,36 %

Diploma 20,24 %

Lic. Media 39,10 %

Lic. Elementare 35,22 %

Alfabeti 0,00 %

Analfabeti 0,08 %

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1.1.18 – CONDIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLE FAMIGLIE

(Fonte: rapporto realizzato dal COAP-Azienda Speciale della CCIAA di Grosseto)

Lo scenario socio-demografico

La serie storica riguardante gli aspetti socio-demografici può contare ormai su sei annualità, una quantità di dati non certo sufficiente a leggere le dinamichedemografiche, ma abbastanza lunga per poter leggere alcuni segnali sui principali aspetti evolutivi della popolazione. L’entità e le caratteristiche dei residentisono la base delle analisi riguardanti la popolazione residente, mentre l’utilizzo di indici sintetici fornirà, agevoli chiavi di lettura per interpretare il ruolo degliaspetti demografici nello sviluppo socio-economico del territorio di Follonica.

I dati di seguito presentati, sono stati raccolti presso la banca dati DEMO, messa a disposizione dall’ISTAT, e fanno riferimento al periodo 2004-2009. Sono statipresi in considerazione sia i dati riguardanti la popolazione residente (in questo caso il dato fa riferimento al 1° gennaio 2008) che il bilancio demografico nelsuddetto periodo (in questo secondo caso il dato fa riferimento al 31 gennaio 2008). Laddove possibile, il confronto è stato realizzato tra il Comune di Follonica, laProvincia di Grosseto e la Regione Toscana.

La popolazione residente

Alla data del 31 dicembre 2009 nel territorio comunale di Follonica risultavano residenti 22.149 persone (pari al 9,8% della popolazione provinciale ed allo 0,6%di quella regionale), di cui il 47,2% maschi (Tav. 1 e Graf. 1).Rispetto alla stessa data del 2004 la popolazione residente a Follonica è cresciuta del 3,3%, con una crescita percentuale più pronunciata per il sesso femminile(+2,9% contro +3,6% nei maschi). Nel periodo considerato, il tasso di crescita della popolazione nel comune di Follonica è stato inferiore a quello della provinciadi Grosseto (+4,6%) ed a quello della regione Toscana (+4,0%) (peraltro in modo abbastanza uniforme rispetto ai sessi, seppure con una lieve prevalenza afavore della crescita della popolazione maschile).I dati contenuti nel Grafico 1 illustrano l’andamento del numero indice della popolazione residente nelle tre dimensioni territoriali considerate. Come si puòosservare dal Grafico 1, contenente l’andamento del numero indice della popolazione residente a Follonica, in provincia di Grosseto e nella regione Toscana,Follonica presenta una dinamica demografica che, specialmente nell’ultimo biennio, presenta un tasso di crescita in ulteriore flessione rispetto alla provincia ealla regione.

Tav. 1: popolazione residente nel comune di Follonica, nella provincia di Grosseto ed in Toscana, totale e distinta per sesso - 1° gennaio 2004-2009.

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2004 2005 2006 2007 2008 2009

Follonica 21.439 21.505 21.589 21.761 22.009 22.139

Grosseto 215.834 218.159 219.496 220.742 223.429 225.861

Toscana 3.566.071 3.598.269 3.619.872 3.638.211 3.677.048 3.707.818

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Follonica 10.147 10.140 10.180 10.273 10.410 10.445

Grosseto 103.648 104.738 105.392 106.091 107.339 108.461

Toscana 1.717.479 1.735.264 1.747.130 1.756.090 1.773.468 1.787.668

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Follonica 11.292 11.365 11.409 11.488 11.599 11.694

Grosseto 112.186 113.421 114.104 114.651 116.090 117.400

Toscana 1.848.592 1.863.005 1.872.742 1.882.121 1.903.580 1.920.150

Totale

Maschi

Femmine

Fonte: ISTAT

Graf. 1: numero indice della popolazione residente a Follonica, Grosseto e in Toscana (Anno base=2004).

100,0

100,5

101,0

101,5

102,0

102,5

103,0

103,5

104,0

104,5

105,0

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Nu

me

ro i

nd

ice

po

po

lazi

on

e r

esi

de

nte

(A

nn

o

ba

se=

20

04

)

Follonica

Grosseto

Toscana

Fonte: ISTAT

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L’analisi del bilancio demografico nel quadriennio ci mostra come non si sia arrestato il fenomeno riguardante una crescita demografica sempre più vincolata aimovimenti migratori, grazie ai quali vengono compensati i valori negativi dei saldi naturali che ormai da anni, caratterizzano lo sviluppo della popolazione (Tav. 2).Nel 2009, però, si conferma una situazione i cui segnali si possono già leggere dall’anno 2007, ovvero la continua e sensibile diminuzione, rispetto agli anniprecedenti il 2007, del saldo migratorio. Nel 2009, tale flessione ha praticamente azzerato la differenza con il saldo naturale, portando ad una crescitapraticamente nulla della popolazione residente nell’ultimo anno della serie storica.

Tav. 2: bilancio demografico nel Comune di Follonica – popolazione residente al 1° gennaio, saldo naturale, saldo migratorio e popolazione residente al 31dicembre (anni 2004-2009).

Popolazione residente al 1°

gennaioSaldo naturale Saldo migratorio

Popolazione residente al 31

dicembre

2004 21.439 -106 172 21.5052005 21.505 -133 217 21.5892006 21.589 -70 242 21.7612007 21.761 -120 368 22.0092008 22.009 -112 242 22.1392009 22.139 -132 135 22.142

Fonte: ISTAT

Nella Tav. 3 è rappresentata la distribuzione della popolazione residente rispetto ad alcune specifiche classi d’età, categorie indicative di quei fenomenidemografici che possono influenza direttamente il tessuto economico del territorio, in quanto riguardano la forza lavoro ed il tasso di attività di unapopolazione1.

I dati della tavola confermano l’esistenza di processi ormai consolidati nel tempo: il peso della classe “15-64 anni” nella composizione percentuale dei residenti,risulta tendenzialmente in diminuzione in tutti i contesti territoriali considerati, a testimonianza di come si stia progressivamente riducendo la fascia dipopolazione attiva, ovvero quella classe di popolazione potenzialmente utile a sostenere lo sviluppo del tessuto economico e produttivo.

Tale caratteristica è ulteriormente aggravata dal fatto che la crescita del peso della classe d’età “0-14 anni” (particolarmente lenta nel Comune di Follonicarispetto agli altri contesti territoriali considerati) è sensibilmente inferiore di quella della popolazione nella fascia d’età “maggiore di 65 anni”, evidenziando lasempre maggiore difficoltà di sostituire la popolazione anziana, fuoriuscita dalla popolazione attiva, con fasce di popolazione composta dai residenti in giovaneetà.

1 Ai fini dell’analisi che intendiamo svolgere, ovvero studiare gli aspetti demografici in funzione delle potenzialità che questi offrono al contesto economico e produttivo locale, poniamo particolare attenzione alle classi di età “0-14 anni” e “maggiore di 65 anni”, tradizionalmente considerate inattive dal punto di vista lavorativo, ed alla classe “15-64 anni” che è quella che contiene la cosiddetta popolazione attiva. Le due fasce d’età “15-19 anni” e “60-64 anni”, per il loro stesso “posizionamento” rappresentano i flussi in entrata ed in uscita dalla popolazione attiva.

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Tav. 3: composizione percentuale della popolazione residente nel Comune di Follonica, nella provincia di Grosseto ed in Toscana per particolari classid’età alla data del 1° gennaio 2004-2009.

2004 2005 2006 2007 2008 2009

0-14 anni 10,61 10,66 10,69 10,69 10,72 10,8515-64 anni 64,94 64,57 64,13 63,80 63,68 63,41> di 65 anni 24,45 24,78 25,18 25,51 25,60 25,7515-19 anni 3,64 3,52 3,77 3,82 3,98 3,88

60-64 anni 7,33 7,17 6,94 7,21 7,29 7,70

0-14 anni 10,85 10,88 10,99 11,05 11,16 11,3415-64 anni 64,4 64,31 64,1 63,99 64,09 63,88> di 65 anni 24,75 24,81 24,91 24,96 24,75 24,7815-19 anni 3,81 3,79 3,86 3,97 4,02 4,00

60-64 anni 6,58 6,28 6,11 6,35 6,62 6,91

0-14 anni 11,87 12,01 12,13 12,25 12,36 12,5115-64 anni 65,18 64,95 64,65 64,41 64,38 64,22> di 65 anni 22,95 23,04 23,22 23,34 23,26 23,2715-19 anni 4,05 4,03 4,07 4,11 4,15 4,12

60-64 anni 6,37 6,14 5,87 6,12 6,35 6,57

Toscana

Follonica

Grosseto

Fonte: ISTAT

Oltre a quanto sopra, è opportuno aggiungere come la quota di “persone in ingresso” nella popolazione attiva, e cioè la classe “15-19 anni” (dove si registra nel2009 il 3,88% della popolazione di Follonica; tale valore è pari al 4,00% per Grosseto ed al 4,12% per la Toscana), ha un peso inferiore rispetto a quello fattoregistrare dalla quota di “uscita” della popolazione attiva e cioè nella classe “60-64 anni” (dove la popolazione è pari al 7,70% a Follonica, al 6,91% a Grossetoed al 6,57% in Toscana).

Traducendo quanto sopra in variazioni percentuali calcolabili nel periodo di riferimento, si può osservare (Tav. 4) come nel Comune di Follonica la popolazioneattiva sia diminuita, tra il 2004 ed il 2009, del 2,36%, a fronte di una flessione dello 0,82% in ambito provinciale e dell’1,47% nella regione.

Analogamente, la crescita della popolazione residente nelle classi “0-14 anni” è nettamente inferiore al dato provinciale e regionale, mentre per la classe dipopolazione “maggiore di 65 anni” si registra una crescita in termini numerici di molto superiore a quella provinciale e regionale (tra il 2004 ed il 2009, +5,3% aFollonica, contro una sostanziale stabilità nella provincia di Grosseto ed il +1,38% nella Toscana).

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Tav. 4: popolazione residente nel Comune di Follonica, nella provincia di Grosseto ed in Toscana per particolari classi d’età,variazione percentuale 2004-2009.

Comune di Follonica

Provincia di Grosseto

Regione Toscana

0-14 anni 2,22 4,53 5,4215-64 anni -2,36 -0,82 -1,47> di 65 anni 5,30 0,13 1,3815-19 anni 6,72 4,90 1,8460-64 anni 5,00 4,97 3,14

Var. % 2004-2009

Fonte: ISTAT

Seppure la composizione demografica per classi d’età ci mostra una certa compressione della popolazione attiva nel Comune di Follonica, i dati mostrano anchealcuni segnali positivi, dati dalla dinamica nel tempo di alcune specifiche coorti di popolazione. È opportuno, infatti, evidenziare come in ambito locale la classe disoggetti in età compresa tra i 15 ed i 19 anni di età, ovvero le unità potenzialmente in ingresso nella quota di popolazione attiva, nel periodo 2004-2009, ècresciuta ad un ritmo più sostenuto di quanto registrato in provincia di Grosseto ed in Toscana (variazioni percentuali rispettivamente del +6,72%, +4,97% e+3,14%).

L’analisi dei principali indicatori socio-demografici

Come per le precedenti edizioni, l’analisi dei cambiamenti delle caratteristiche strutturali di una popolazione è stata affidata alla lettura di tre indici fondamentali:l’indice di vecchiaia2, l’indice di ricambio3 e l’indice di dipendenza4

La Tavola 5 illustra i valori dei suddetti indicatori, relativi al periodo 2004-2009, per il comune di Follonica, la provincia di Grosseto e la Toscana.

A conferma di un tendenza già evidenziata nelle precedenti note statistiche, per quanto riguarda l’indice di vecchiaia, Follonica mostra una tendenzadiametralmente opposta a quella provinciale e regionale. Mentre a livello provinciale e regionale nel periodo oggetto dell’analisi si assiste ad una progressivariduzione del valore di questo indice (nel 2004 a Grosseto era pari a 228,1, contro il 218,5 del 2009; nel 2004 in Toscana era pari a 193,3, contro un valore nel2008 pari 185,9), nel comune di Follonica si registra un incremento del valore dell’indice che, dal livello di 230,5 del 2004 giunge al valore di 237,4 nel 2009.L’unica nota positiva è data dal fatto che dal 2008 anche per il comune di Follonica sembra essere iniziata una tendenza decrescente dell’indice di vecchiaia.

2 Indice di vecchiaia: rapporto percentuale fra gli ultra sessantacinquenni e la popolazione giovanile compresa fra “0-14 anni”; indica il numero di anziani di 65 e più anni per ogni 100 giovani al di sotto dei 15 anni. L’indice di vecchiaia rimane uno tra gli indici più diffusi per la valutazione della struttura della popolazione, anche se viene considerato un indicatore di invecchiamento “grossolano”, soprattutto alla luce delle più recenti modifiche in termini di permanenza dei soggetti nel mondo del lavoro. Valori di tale indicatore superiori a 100 suggeriscono una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi.

3 Indice di dipendenza: rapporto percentuale tra la parte di popolazione che non lavora, i bambini e gli anziani (popolazione non attiva), e quella potenzialmente attiva, individuata nella fascia di età “15-64 anni”. L’indice di dipendenza misura quindi il numero di persone in età non lavorativa (giovani ed anziani) per ogni 100 persone in età lavorativa nella fascia di età “15-64 anni. Tale indice tende a crescere assai lentamente per effetto della compensazione tra le opposte tendenze di giovani (in calo) e anziani (in aumento), anche se quest’ultima tendenza incide sicuramente di più.

Indice di ricambio: rapporto percentuale tra la popolazione nella fascia di età “60-64 anni” e la popolazione nella fascia di età “15-19 anni”. L’indice di ricambio prende in esame le fasce “estreme” potenziali dei giovani neo-immessi e degli anziani prossimi alla cessazione dell’attività lavorativa, fornendoci il numero di anziani che potrebbero uscire

dall’età lavorativa per ogni 100 giovani che, al contrario, potrebbero entrarvi. Un valore dell’indice superiore a 100 significa quindi che il numero di coloro che hanno interrotto l’attività professionale, come ad esempio i pensionati, è superiore al numero di quanti hanno nello stesso lasso temporale iniziato a lavorare.

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Tale situazione è data, come già evidenziato, non solo dalla presenza di fasce di popolazione anziana superiori a quelle di altre realtà territoriali, ma anche dalladinamica demografica insufficiente delle classi più giovani.

Tav. 5: principali indicatori socio-demografici per il Comune di Follonica, per la provincia di Grosseto e per la regione Toscana - 1° gennaio 2004-2009.

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Indice di vecchiaia 230,5 232,5 235,6 238,5 238,8 237,4Indice di dipendenza 54,0 54,9 55,9 56,7 57,0 57,7Indice di ricambio 201,5 203,3 184,0 188,6 183,3 198,1

2004 2005 2006 2007 2008 2008

Indice di vecchiaia 228,1 228,0 226,7 225,8 221,8 218,5Indice di dipendenza 55,3 55,5 56,0 56,3 56,0 56,6Indice di ricambio 172,7 166,0 158,4 160,0 164,5 172,8

2004 2005 2006 2007 2008 2008

Indice di vecchiaia 193,3 191,8 191,4 190,5 188,3 185,9Indice di dipendenza 53,4 54,0 54,7 55,3 55,3 55,7Indice di ricambio 157,2 152,3 144,5 148,8 153,0 159,3

Regione Toscana

Comune di Follonica

Provincia di Grosseto

Fonte: elaborazione COAP su dati ISTAT

La crescita dell’indice di dipendenza nel Comune di Follonica deve essere interpretata come una conseguenza di quanto appena detto sull’indice di vecchiaia.Nel 2004 tale indice risultava inferiore al dato provinciale e leggermente superiore rispetto a quello regionale: a distanza di 6 anni, l’indice di dipendenza rilevato aFollonica (57,7) risulta superiore sia al valore provinciale (56,6) che a quello regionale (55,7). Il fenomeno della crescita dell’indice di dipendenza è comune a tuttigli ambiti territoriali considerati, ma nel comune di Follonica assume i connotati di una dinamica sicuramente più accentuata.

Infine, per quanto riguarda l’indice di ricambio, il territorio di Follonica è caratterizzato da un più elevato livello di questo indicatore rispetto ai parametri provincialie regionali, anche se la sua dinamica rispetto agli altri contesti territoriali non sempre risulta perfettamente sovrapponibile. In generale si può affermare chel’indicatore ha vissuto un periodo di decrescita dal 2004 al 2006 per poi tornare ad una tendenza positiva negli anni successivi. Nel comune di Follonica ladinamica evolutiva è molto più incerta con aumenti e diminuzioni dell’indice che si sono succeduti negli anni. Nel 2009 l’indice è praticamente tornato ai livelli del2004 (i valori sono rispettivamente pari a 198,1 e 201,5) e ben al di sopra dei livelli provinciali e regionali (nel 2009 rispettivamente pari a 172,8 e 159,3).

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Graf 2: Andamento dell’indice di vecchiaia a Follonica, Grosseto e in Toscana (anni 2004-2009).

Fonte: elaborazione COAP su dati ISTAT

Graf 3: Andamento dell’indice di dipendenza a Follonica, Grosseto e in Toscana (anni 2004-2009).

Fonte: elaborazione COAP su dati ISTAT

Graf 4: Andamento dell’indice di ricambio a Follonica, Grosseto e in Toscana (anni 2004-2009).

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Fonte: elaborazione COAP su dati ISTAT

La popolazione straniera

Che la dinamica migratoria di questi ultimi decenni sia governata quasi esclusivamente dai saldi migratori è un fatto accertato e più volte sottolineato sia in questoche nei precedenti rapporto strutturali. Altrettanto noto è il ruolo giocato dalle iscrizioni anagrafiche provenienti dall’estero, che negli ultimi anni è risultata unacomponente molto importante della crescita demografica nei diversi ambiti territoriali.

I dati della Tavola 6 mostrano come anche nel comune di Follonica tali flussi, tra il 2004 ed il 2009, abbiano assunto un peso consistente all’interno delle iscrizionianagrafiche, mostrando una dinamica molto simile a quella regionale e nazionale. Rispetto al valore del 2004, nei due anni successivi è stata registrata unflessione generalizzata della quota di iscritti dall’estero sul totale dei nuovi iscritti all’anagrafe, quota che è tornata a crescere repentinamente nel 2007 per poitornare ad una progressiva diminuzione fino all’anno 2009.

Tav. 6: rapporto percentuale del numero di nuovi iscritti all’anagrafe provenienti dall’estero rispetto al totale delle iscrizioni; Comune di Follonica, provincia diGrosseto e regione Toscana (anni 2004-2009).

2004 2005 2006 2007 2008 2009

Follonica 28,5 14,5 12,0 36,4 33,9 25,0

Grosseto 24,1 19,6 19,4 37,5 33,7 30,6

Toscana 23,8 19,6 18,0 30,9 29,7 27,1

Nuovi iscritti da estero/totale iscritti (%)

Fonte: ISTAT

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Nel 2009 Follonica presenta una quota di iscrizioni effettuate da stranieri sul totale degli iscritti all’anagrafe pari al 25% (inferiore sia al valore provinciale, pari al30,6%, sia al dato regionale, pari 27,1%).

I dati sulla popolazione straniera residente a Follonica mostrano anche una densità demografica di questa categoria di residenti inferiore rispetto a quellaregistrabile in provincia di Grosseto ed in regione Toscana. Nel 2009, infatti, la quota di popolazione straniera residente è pari al 6,1% rispetto al totale deiresidenti, contro una quota provinciale del 7,4% e regionale dell’8,4% (Tav. 7). La composizione della popolazione straniera residente mostra la presenza di unapiù forte componente femminile: a Follonica, infatti rappresentano il 6,9% della popolazione residente contro una percentuale del 5,1% spettante ai residentistranieri di sesso maschile.

Tav. 7: Popolazione residente, popolazione residente straniera e percentuale di stranieri rispetto alla popolazione residente per sesso nel Comune di Follonica, per laprovincia di Grosseto e per la regione Toscana - 1° gennaio 2009.

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Follonica 10.445 11.694 22.139 535 805 1.340 5,1 6,9 6,1

Grosseto 108.461 117.400 225.861 7.990 9.198 17.188 7,4 7,8 7,6

Toscana 1.787.668 1.920.150 3.707.818 149.848 159.803 309.651 8,4 8,3 8,4

Popolazione residente % Stranieri su pop. res.Stranieri

Fonte: ISTAT

Tale differenza è molto meno accentuata in provincia di Grosseto (7,8% di femmine contro il 7,4% di maschi), mentre in ambito regionale la distinzione di generepraticamente si equivale.Il Grafico 4 mostra l’andamento della percentuale di popolazione straniera rispetto alla popolazione residente. I dati mostrano una generale tendenzaall’incremento costante di questi flussi, ma, mentre in provincia ed in regione nel 2009 tale percentuale ha continuato ad aumentare secondo i ritmi evidenziatinegli anni precedenti, nel Comune di Follonica, tra il 2006 ed il 2007, tale dinamica rallenta per poi tornare a crescere tra il 2007 ed il 2009.

Graf 5: Andamento della percentuale di stranieri residenti rispetto alla popolazione residente a Follonica, Grosseto e in Toscana (anni 2004-2009).

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Fonte: elaborazione COAP su dati ISTAT

Prendendo in considerazione le caratteristiche demografiche della popolazione straniera residente a Follonica per specifiche classi d’età, si evidenzianointeressanti elementi di discontinuità rispetto allo scenario provinciale e regionale.In provincia di Grosseto ed in regione Toscana la percentuale di residenti stranieri compresi nella fascia d’età 15-64 anni è pari, rispettivamente, all’81,7% ed al79,1%, mentre nel Comune di Follonica la stessa percentuale sale all’86% (Tav. 8). Quanto appena evidenziato ci mostra come i flussi migratori del Comunesiano, più che nelle altre realtà territoriali considerate, qualificabili nella fascia delle popolazione attiva, ovvero siano da considerare all’interno della forza lavorodisponibile per il sistema economico follonichese.

Tav. 8: distribuzione percentuale della popolazione residente straniera per classi d’età e per sesso nel Comune di Follonica, nella provincia di Grosseto e nellaregione Toscana - 1° gennaio 2009.

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

0-14 anni 15,5 8,7 11,4 16,7 12,6 14,5 19,5 17,0 18,2

15-64 anni 82,6 88,3 86,0 79,7 83,5 81,7 78,0 80,1 79,1

> di 65 anni 1,9 3,0 2,5 3,7 3,9 3,8 2,5 2,9 2,7

Follonica Grosseto Toscana

Fonte: ISTAT

Le classi di età più giovani (0-14 anni) e più anziane (più di 65 anni) risultano sottodimensionate in ambito locale rispetto a quanto evidenziato a livello provincialee regionale, in particolar modo per quanto riguarda la classe 0-14 anni.

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Tale situazione è riscontrabile anche in un confronto interno con popolazione residente nel comune di Follonica (Grafico 6). Gli stranieri residenti, infatti, rispettoalla popolazione residente, sono particolarmente rappresentati nella fascia della popolazione attiva (15-64 anni), mentre è sottodimensionata negliultrasessantacinquenni.

Graf 6: Confronto tra la composizione percentuale di stranieri residenti e della popolazione residente in relazione ad alcune classi d’età;Comune di Follonica (2009).

Fonte: elaborazione COAP su dati ISTAT

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1.2 TERRITORIO

1.2.1 - Superficie in Kmq 55,05

1.2.2 - RISORSE IDRICHE* Laghi 0

* Fiumi e torrenti 2

1.2.3 - STRADE* Statali Km. 42,40

* Provinciali Km. 39,20

* Comunali Km. 83,90

* Vicinali Km. 15,00

* Autostrade Km. 0,00

1.2.4 - PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTISe "SI" data ed estremi del provvedimento di approvazione

* Piano regolatore adottato Si No X

* Piano regolatore approvato Si X No Deliberaz. C.C. n.52 del 10.10.2010; deliberaz.C.C. n.30 del 10.06.2011

* Programma di fabbricazione Si No X

* Piano edilizia economica e popolare Si X No Del.C.C. n.163/1990, variato con Del.C.C. n.81 del 26.10.2006

PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI* Industriali Si No X

* Artiginali Si No X

* Commerciali Si No X

* Altri strumenti (specificare) Si No X

Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti

(art. 170, comma 7, D.L.vo 267/2000) Si X No

AREA INTERESSATA AREA DISPONIBILE

P.E.E.P. mq. 2.000,00 mq. 2.000,00

P.I.P. mq. 0,00 mq. 0,00

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1.3 SERVIZI

1.3.1 - PERSONALE

1.3.1.1

Categoria e posizione economicaPrevisti in dotazione

organica

In servizio

numeroCategoria e posizione economica

Previsti in dotazione

organica

In servizio

numero

A.1 0 0 C.1 54 45

A.2 0 0 C.2 0 0

A.3 0 0 C.3 0 0

A.4 0 0 C.4 0 0

A.5 0 0 C.5 0 0

B.1 20 18 D.1 45 33

B.2 0 0 D.2 0 0

B.3 42 40 D.3 14 12

B.4 0 0 D.4 0 0

B.5 0 0 D.5 0 0

B.6 0 0 D.6 0 0

B.7 0 0 Dirigente 5 5

TOTALE 62 58 TOTALE 118 95

1.3.1.2 - Totale personale al 31-12-2013:

di ruolo n. 153

fuori ruolo n. 0

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1.3.1.3 - AREA TECNICA 1.3.1.4 - AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

Categoria Previsti in dotazione organica N^. in servizio Categoria Previsti in dotazione organica N^. in servizio

A 0 0 A 0 0

B 18 18 B 9 9

C 10 10 C 8 7

D 16 13 D 9 8

Dir 2 2 Dir 1 1

1.3.1.5 - AREA DI VIGILANZA 1.3.1.6 - AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA

Categoria Previsti in dotazione organica N^. in servizio Categoria Previsti in dotazione organica N^. in servizio

A 0 0 A 0 0

B 3 2 B 2 2

C 24 20 C 1 1

D 5 2 D 3 3

Dir 1 1 Dir 0 0

1.3.1.7 - ALTRE AREE TOTALE

Categoria Previsti in dotazione organica N^. in servizio Categoria Previsti in dotazione organica N^. in servizio

A 0 0 A 0 0

B 30 27 B 62 58

C 11 7 C 54 45

D 26 19 D 59 45

Dir 1 1 Dir 5 5

TOTALE 180 153

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1.3.1.8 - AREA TECNICA 1.3.1.9 - AREA ECONOMICO - FINANZIARIA

Qualifica funzione Previsti in dotazione organica N^. in servizio Qualifica funzione Previsti in dotazione organica N^. in servizio1° Ausiliario 0 0 1° Ausiliario 0 0

2° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0

3° Operatore 0 0 3° Operatore 0 0

4° Esecutore 3 3 4° Esecutore 0 0

5° Collaboratore 15 15 5° Collaboratore 9 9

6° Istruttore 10 10 6° Istruttore 8 7

7° Istruttore direttivo 12 10 7° Istruttore direttivo 7 6

8° Funzionario 4 3 8° Funzionario 2 2

9° Dirigente 1 1 9° Dirigente 1 1

10° Dirigente 1 1 10° Dirigente 0 0

1.3.1.10 - AREA DI VIGILANZA 1.3.1.11 - AREA DEMOGRAFICA-STATISTICA

Qualifica funzione Previsti in dotazione organica N^. in servizio Qualifica funzione Previsti in dotazione organica N^. in servizio1° Ausiliario 0 0 1° Ausiliario 0 0

2° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0

3° Operatore 0 0 3° Operatore 0 0

4° Esecutore 1 1 4° Esecutore 1 1

5° Collaboratore 2 1 5° Collaboratore 1 1

6° Istruttore 24 20 6° Istruttore 1 1

7° Istruttore direttivo 4 1 7° Istruttore direttivo 2 2

8° Funzionario 1 1 8° Funzionario 1 1

9° Dirigente 1 1 9° Dirigente 0 0

10° Dirigente 0 0 10° Dirigente 0 0

1.3.1.12 - ALTRE AREE TOTALE

Qualifica funzione Previsti in dotazione organica N^. in servizio Categoria Previsti in dotazione organica N^. in servizio1° Ausiliario 0 0 1° Ausiliario 0 0

2° Ausiliario 0 0 2° Ausiliario 0 0

3° Operatore 0 0 3° Operatore 0 0

4° Esecutore 15 13 4° Esecutore 20 18

5° Collaboratore 15 14 5° Collaboratore 42 40

6° Istruttore 11 7 6° Istruttore 54 45

7° Istruttore direttivo 20 14 7° Istruttore direttivo 45 33

8° Funzionario 6 5 8° Funzionario 14 12

9° Dirigente 0 0 9° Dirigente 3 3

10° Dirigente 1 1 10° Dirigente 2 2

TOTALE 180 153

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1.3.2 - STRUTTURE

Tipologia ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

1.3.2.1 - Asili nido n. 1 posti n. 55 55 55 55

1.3.2.2 - Scuole materne n. 3 posti n. 558 560 560 560

1.3.2.3 - Scuole elementari n. 4 posti n. 927 930 930 930

1.3.2.4 - Scuole medie n. 2 posti n. 598 600 600 600

1.3.2.5 - Strutture residenziali per anziani n. 1 posti n. 36 36 36 36

1.3.2.6 - Farmacie comunali n. 1 n. 1 n. 1 n. 11.3.2.7 - Rete fognaria in Km

- bianca 82,00 82,00 82,00 82,00

- nera 82,00 82,00 82,00 82,00

- mista 11,00 11,00 11,00 11,00

1.3.2.8 - Esistenza depuratore Si X No Si X No Si X No Si X No1.3.2.9 - Rete acquedotto in Km 92,00 92,00 92,00 92,00

1.3.2.10 - Attuazione servizio idrico integrato Si X No Si X No Si X No Si X No1.3.2.11 - Aree verdi, parchi, giardini n. 204 n. 204 n. 204 n. 204

hq. 65,17 hq. 65,17 hq. 65,17 hq. 65,171.3.2.12 - Punti luce illuminazione pubblica n. 3.821 n. 3.850 n. 3.850 n. 3.8501.3.2.13 - Rete gas in Km 58,00 58,00 58,00 58,001.3.2.14 -Raccolta rifiuti in quintali

- civile 165.757,02 170.000,00 170.000,00 170.000,00

- industriale 6.700,00 6.700,00 6.700,00 6.700,00

- racc. diff.ta Si X No Si X No Si X No Si X No1.3.2.15 - Esistenza discarica Si No X Si No X Si No X Si No X1.3.2.16 - Mezzi operativi n. 3 n. 3 n. 3 n. 31.3.2.17 - Veicoli n. 35 n. 35 n. 35 n. 351.3.2.18 - Centro elaborazione dati Si X No Si X No Si X No Si X No1.3.2.19 - Personal computer n. 170 n. 170 n. 170 n. 1701.3.2.20 - Altre strutture (specificare)

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1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI

Tipologia ESERCIZIO IN CORSO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

1.3.3.1 - Consorzi n. 3 n. 3 n. 3 n. 31.3.3.2 - Aziende n. 1 n. 1 n. 1 n. 11.3.3.3 - Istituzioni n. 1 n. 1 n. 1 n. 11.3.3.4 - Societa` di capitali n. 9 n. 9 n. 9 n. 91.3.3.5 - Concessioni n. 1 n. 1 n. 1 n. 11.3.3.6 - Unione di comuni n. 0 n. 0 n. 0 n. 01.3.3.7 - Altro n. 3 n. 3 n. 3 n. 3

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1.3.3 - ORGANISMI GESTIONALI

1.3.3.1.1 - Denominazione Consorzio/i

CONSORZIO DEL PARCO TECNOLOGICO E ARCHEOLOGICO DELLE COLLINE1)METALLIFERE GROSSETANE.

POLO UNIVERSITARIO GROSSETANO.2)

CONSORZIO INTERPROVINCIALE DI GESTIONE DEL PARCO DI MONTIONI.3)

1.3.3.1.2 – Comune/i associato/i (indicare il n. tot. e nomi)

n.8 soggetti partecipanti: Comunità Montana Colline Metallifere – Comuni di Follonica,1)Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo, Roccastrada, Scarlino.

n.5 soggetti partecipanti: Provincia di Grosseto, Comuni di di Grosseto e Follonica,2)Università di Siena e CCIAA Grosseto.

n.7 soggetti partecipanti: Provincia di Livorno, Provincia di Grosseto, Comune di Campiglia3)Marittima (LI), Comune di Piombino (LI), Comune di Suvereto (LI), Comune di MassaMarittima (GR), Comune di Follonica (GR)

1.3.3.2.1 - Denominazione Azienda

FARMACIA COMUNALE (Azienda Speciale)

1.3.3.2.2 – Ente/i Associato/i

COMUNE DI FOLLONICA

1.3.3.3.1 - Denominazione Istituzione/i

ISTITUZIONE “ES”

L'Istituzione denominata “ES” per la gestione dei servizi a rilevanza sociale per la promozione edPag. 23 di 201

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il mantenimento del benessere della popolazione è stata costituita con atto di C.C. del 09/03/2006;Si tratta di un organismo dell’Ente Locale previsto dall’art.114 D.Lg.vo 267/2000, preposto allaottimizzazione della gestione dei servizi c.d. sociali e culturali ed ha dato fino ad oggi risultatiapprezzabili e positivi;La deliberazione di G.C. n. 292 del 29.12.2009 ha definito la nuova struttura organizzativa di 1^ e2^ livello, con la quale vengono individuati i Settori dell’Ente con l’attribuzione del relativopersonale comunale; nell’ atto sopra richiamato vi è la riconferma dell’istituzione Es che, tuttavia,vede mutate le proprie funzioni con l’attribuzione dei seguenti servizi propri dell’Ente:- Servizi Culturali ed Archivistici- Eventi promozionali del territorio.Alcune delle attività precedentemente svolte (gestione delle convenzioni inerenti lo Sport; la ProLoco Follonichese; l’APT e lo sportello di accoglienza turistica; contributi alle associazioni sportive),tornano nella gestione del bilancio comunale 2010 a partire dalla sua approvazione;

1.3.3.3.2 – Ente/i Associato/i

COMUNE DI FOLLONICA

1.3.3.4.1 - Denominazione S.p.A

R.A.M.A S.p.A.�

CEVALCO S.p.A.�

ACQUEDOTTO DEL FIORA S.p.A.�

S.A.I.S. S.p.A.�

GROSSETO FIERE S.p.A.�

FIDI TOSCANA S.p.A.�

GROSSETO SVILUPPO S.p.A.�

CO.S.EC.A. S.p.A.�

EDILIZIA PROV.GROSSETANA S.p.A.�

NET SPRING SRL.�

1.3.3.4.2 – Ente/i Associato/i

RAMA S.p.a. è costituita dagli enti locali della provincia di Grosseto e gestisce il servizio ditrasporto urbano e parte dell’exta-urbano. Le azioni possedute dal Comune di Follonica sono80.172 del valore di 1€ ciascuna, corrispondenti al 4,84% del capitale sociale (di € 1.653.964,00).

CE.VAL.CO. S.p.a. – (in liquidazione) Centro per la Valorizzazione Economica della CostaToscana – è costituito dagli Enti Locali della Val di Cornia. Il Comune di Follonica possiede n.

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2.000 azioni (Deliberazione di C.C. 4/96) corrispondenti al 4,084%.

ACQUEDOTTO DEL FIORA S.p.a. è costituita dagli Enti Locali della Provincia di Grosseto e diSiena (56 Comuni: tutti quelli della provincia di Grosseto e 28 Comuni della Provincia di Siena) èattualmente il gestore Unico del S.I.I. individuato dall’A.A.T.O. Ombrone a partire dal 1 Gennaio2002 (Delibera Assembleare n. 14 del 28/12/2001). Il Comune di Follonica possiede 4375 azioni di€ 9,00 ciascuna, per un valore complessivo di € 39.375,00 per una percentuale di partecipazione alcapitale sociale pari al 2,28%.

GROSSETO FIERE S.p.a. La società ha per oggetto la organizzazione e la gestione di fiere,esposizioni e centri di servizi alle imprese su tutto il territorio provinciale. I soci che la compongonosono rappresentati da Istituzioni pubbliche e Privati della provincia di Grosseto. Il Comune diFollonica partecipa (Delib. di C.C. n. 80/94 e 23/04) con n. 1.500 azioni del valore unitario di € 5,17(per complessivi € 7.755,00) ed una percentuale di partecipazione dello 0,243%.

FIDI TOSCANA S.p.a. Il fine istituzionale di Fidi Toscana è favorire la crescita delle piccole emedie imprese che operano nella regione facilitandone l'accesso al credito. Fidi Toscana è natanel 1975 per iniziativa della Regione Toscana e delle principali banche operanti nella regione conl'obiettivo di agevolare l'accesso al credito alle piccole e medie imprese che presentano valideprospettive di crescita ma non sono dotate di adeguate garanzie. Inoltre Fidi Toscana gestisce leagevolazioni finanziarie, che le sono affidate dalla Regione Toscana, prevalentemente sotto formadi concessione di contributi in conto interessi. E' presente nel campo della finanza d'impresa conattività di consulenza volta al reperimento di appropriate fonti di finanziamento degli investimenti edei programmi di sviluppo delle minori imprese. Il Comune di Follonica partecipa con n. 3 azioni(Del. C.C. 94/76) del valore di € 52,00 ciascuna (complessivi 156,00€) per una percentuale dipartecipazione dello 0,003. Alla società, il cui capitale sociale complessivo è pari a58.207.500,00€, partecipano numerose istituzioni pubbliche Regionali.

GROSSETO SVILUPPO S.p.a. Il capitale sociale è diviso in azioni detenute sia da istituzionipubbliche che da Istituti Bancari ed altri privati. Il Comune di Follonica partecipa con n. 355 azioni(complessivi 1.831,30€) per una percentuale di partecipazione dello 0,283%. La società è inperdita da tre esercizi ed è stata dichiarata non strategica con atto di C.C.

CO.S.EC.A. S.p.a. Gestisce la raccolta e lo spazzamento dei rifiuti solidi urbani. La percentuale dipartecipazione in seguito all’aumento di capitale sociale, deliberato dall’assemblea consortilestraordinaria del 20 ottobre 2005 è del 17,015795% pari a n. 122.481 azioni da 1 euro ciascuna. Inseguito a segnalazione della Corte dei Conti e del Collegio dei Revisori dell’Ente si è provvedutoalla valutazione del cespite al minor valore fra costo di acquisto e patrimonio nettodell’azienda).valore fra costo di acquisto e patrimonio netto dell’azienda).

EDILIZIA PROV.GROSSETANA S.p.a. L' Edilizia Provinciale Grossetana S.p.a della Toscana è l'erede delle I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari) ed hanno assunto questa denominazione

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con la L.R.n.49/86. Come si può desumere dalla loro stessa sigla questi Enti Pubblici sono prepostialla Gestione, Amministrazione, Manutenzione e Costruzione di alloggi di Edilizia Pubblica (CasePopolari secondo una superata ma tuttora usata terminologia). In ogni provincia Toscana operauna Azienda, autonoma ma soggetta ad una comune disciplina fissata dalla Regione che esercitanei loro confronti un potere di controllo e vigilanza. Il Comune di Follonica possiede n. 351.200azioni da € 1,00 corrispondenti al 8,78% del capitale sociale di € 4.000.000,00.

NET SPRING S.r.l.. Società totalmente partecipata da Enti pubblici che ha per oggetto esclusivoattività nel settore delle tecnologie informatiche connesse e finalizzata alla realizzazione di retitelematiche e prodotti software. Il Comune partecipa con l’1% del capitale pari ad euro 1.104,00.

1.3.3.5.1 - Servizi gestiti in concessione

Rete distribuzione GAS

1.3.3.5.2 - Soggetti che svolgono i servizi

Il servizio è affidato in base al contratto Rep. n. 16965 del 08 Marzo 2010.

Premesso che ai sensi dell’articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164,“Attuazione della direttiva n. 98/30/CE recante norme comuni per il mercato interno del gasnaturale,…” di seguito indicato come D. Lgs. n. 164/2000, il servizio di distribuzione di gasnaturale è un servizio pubblico affidato dagli Enti Locali, mediante gara, ai soggetti di cui all’art.14, comma 5, dello stesso decreto legislativo; i poteri di indirizzo, di vigilanza, di programmazionee di controllo sul servizio di distribuzione di gas naturale di cui all’articolo 14, comma 1, deldecreto legislativo n. 164/00, saranno esercitati dal Comune, con le modalità previste nel presentecontratto di servizio.Il Comune, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 in data 08.01.2009 e Determina n. 611in data 04.06.2009, ha deciso, in attuazione delle disposizioni di cui al D.Lgs. 23 maggio 2000, n.164, articolo 14 comma 1, di approvare i documenti di gara e di procedere nell’esperimento diprocedura aperta per l’affidamento del servizio pubblico di distribuzione del gas metano nelterritorio del Comune di Follonica.A seguito dell’esperimento del procedimento di evidenza pubblica, con determinazione delDirigente del V° Settore n. 73 in data 25.01.2010, è stato disposto l’affidamento definitivo alRaggruppamento Temporaneo di Imprese formato dalle Società Coingas S.p.A. con sede legalein Arezzo, Intesa Distribuzione S.R.L. con sede legale in Siena e ConsiagReti S.R.L. con sedelegale in Prato, dell’esercizio del pubblico servizio di distribuzione del gas metano nel territorio del

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Comune di Follonica e dei servizi ad esso accessori, in ottemperanza alle disposizioni di legge invigore relativamente all’affidamento delle reti e degli impianti per la gestione del servizio di chetrattasi, in regime di concessione. Il Gestore ha adempiuto le obbligazioni previste dall’art.5 deldisciplinare come condizione per addivenire alla stipula del contratto;

1.3.3.6.1 - Unione di Comuni (se costituita) n ………… Comuni uniti (indicare i nomi per ciascuna unione)

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1.3.3.7.1 - Altro (specificare)

AUTORITA' IDRICA TOSCANA A.T.O. 6 OMBRONE costituita dall'1/1/2012 ai sensi LRT69/11 (la quota di partecipazione all'A.T.O. è stata versata fino al 2002, anno in cui il S.I.I. èstato affidato al gestore unico Acq.del Fiora - la partecipazione è del 5,56%)

AUTORITA' PER IL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI A.T.O. TOSCANASUD costituita dall'1/1/2012 ai sensi LRT 69/11 (quota annuale di partecipazione-cap. U 728).

L.O.D.E.: (Livello Ottimale Edilizia Residenziale).

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1.3.4 - ACCORDI DI PROGRAMMAE ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

1.3.4.1 - ACCORDO DI PROGRAMMA

Oggetto: COSTRUZIONE DI UN CANILE COMPRENSORIALE

Altri soggetti partecipantiComuni di Gavorrano e Scarlino.

Impegni di mezzi finanziari(estratto della convenzione)Ciascun Comune contribuisce con proprie risorse. Per la copertura dei costi relativiall’espletamento delle varie fasi procedurali, sarà cura dei Comuni capofila predisporre unapreventiva quantificazione e ripartizione degli stessi, da comunicare ai comuni convenzionati, conla relativa imputazione. I Comuni convenzionati saranno tenuti al rimborso di quota parte dei costisostenuti. La suddivisione dei costi sarà oggetto di un separato accordo convenzionale, tenutoconto del fatto che le fasi iniziali, relative agli aspetti procedurali ed amministrativi, dovrannogravare in modo generale sulla gestione associata e che il loro costo dovrà essere ripartito inmaniera uguale tra gli Enti aderenti, mentre dovranno essere diversamente ripartiti i costi relativialla costruzione e gestione della struttura, in modo proporzionale rispetto al numero degli abitanti,dei cani ospitati e della consistenza della popolazione canina.Il richiamato accordo determinerà i criteri qualitativi e quantitativi che saranno utilizzati per laripartizione di detti costi.

Durata dell'accordoLa convenzione ha la durata di tre anni decorrenti dalla stipula, con tacito rinnovo.

L'accordo è:Operativo in base alla convenzione sottoscritta in data 30.9.2005

1.3.4.2 – PATTO TERRITORIALE

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Oggetto SISTEMAZIONE AREA EX ILVADOCUP per spese patti territoriali.

Altri soggetti partecipanti

Impegni di mezzi finanziariRimborso Regione Toscana per complessivi € 116.811,41.

Durata del Patto territoriale

Il Patto territoriale è:- in corso di definizione- già operativo

Se già operativo indicare la data di sottoscrizione

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1.3.4.3 – ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA ( specificare )

Oggetto:

1. Intervento regimazione torrente Petraia

2. Patto per lo Sviluppo Locale Provincia di Grosseto: Patto per lo sviluppo locale tra laProvincia di Grosseto, le istituzioni e gli attori locali del territorio provinciale e la Regione Toscanache individuano il riconoscimento identitario dei sistemi locali come fondamento per un processo diprogrammazione concertato e partecipato dalle comunità locali. Gli ambiti prioritari che investonole principali tematiche dello sviluppo territoriale sono stati così individuati:- sistema delle imprese,- sistema delle infrastrutture,- sistema dei beni ambientali e culturali,- sistema distretto rurale,- sistema dei servizi pubblici,- sistema lavoro e formazione,- sistema incentivi per lo sviluppo locale.

3. PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile).Può essere sintetizzato schematicamente dai seguenti punti:- costituisce un insieme coordinato di interventi, pubblici e privati, per la realizzazione – in un’otticadi sostenibilità - di obiettivi di sviluppo socioeconomico, attraverso il miglioramento della qualitàurbana ed ambientale e una razionale utilizzazione dello spazio urbano;- rappresenta lo strumento di attuazione delle politiche di sviluppo economico e sociale in areeurbane delineate nell’Asse V del Programma Operativo Regionale “Competitività regionale e- occupazione” Fesr 2007-2013 (POR CReO), in coerenza con le indicazioni del Piano regionale disviluppo e del Piano di indirizzo Territoriale (PIT);- si basa su un approccio integrato ed intersettoriale di diversi tipi di operazioni;- è identificato, secondo un approccio di pianificazione complessa urbana, come strumento disviluppo economico locale e di rigenerazione urbana, che opera prevalentemente medianteinterventi di recupero, riqualificazione, riconversione e valorizzazione del patrimonio urbanoesistente. Nuove edificazioni che comportino impegni di suolo sono ammesse solo se dicompletamento e di integrazione dei complessi urbanistici esistenti ed in ogni caso devonoconcorrere alla riqualificazione degli assetti territoriali ed insediativi esistenti nonché alla

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prevenzione e al recupero di situazioni di degrado ambientale e funzionale, in attuazione delprincipi del governo del territorio della L.R.1/2005.Il PIUSS persegue le seguenti finalità:- incrementare l’attrattività e la competitività urbana, interpretando i temi della tutela e della curadei contesti locali in connessione con le esigenze della crescita, con una idea di sviluppo comepotenziamento delle capacità competitive del territorio;- definire un complesso di interventi in cui la sostenibilità, intesa fra l’altro come valorizzazionedelle risorse e delle identità locali, costituisca una condizione e qualità immanente dello sviluppo,integrando strategia territoriale e strategia ambientale;- affrontare, in modo integrato e coordinato, la varietà dei temi che possono determinare situazionidi disagio nelle aree urbane;- conseguire obiettivi di miglioramento del contesto sociale ed ambientale dei sistemi urbani;- utilizzare in maniera ottimale, secondo il criterio del cofinanziamento, il complesso delle risorsecomunitarie, nazionali, regionali e locali, promuovendo altresì il ricorso a strumenti di ingegneriafinanziaria destinati alla realizzazione di infrastrutture;- realizzare contestualmente operazioni di diversa tipologia, reciprocamente interdipendenti efunzionali ad un unico obiettivo di sviluppo urbano integrato;- avviare o proseguire processi di sviluppo urbano sostenibile, coerenti con i principi sulla “cittàpolicentrica toscana”, contenuti nel P.I.T., per i quali risulti evidente la necessità di integrare gliinterventi per i quali si chiede il cofinanziamento al POR con interventi già avviati e/o realizzati o infase di progettazione, non finanziati dal POR, in modo damassimizzare gli impatti generati e/ocumulati;- coinvolgere una pluralità di soggetti pubblici e privati nella definizione dei contenuti strategici delPiano e nella individuazione degli interventi, anche mediante processi partecipativi dellapopolazione, delle associazioni di categoria economia e sociale, dei rappresentanti di interessidiffusi, finalizzato alla risoluzione di specifici problemi di interesse della città. Tale coinvolgimentodovrà essere garantito nella fase di progettazione e di realizzazione del Piano.

Le finalità dei PIUSS possono essere realizzate mediante interventi di recupero, valorizzazione eriqualificazione dell’ambiente fisico esistente per destinarlo alla fruizione collettiva e alle funzioniterziarie avanzate mediante una strategia integrata di sostenibilità sociale, ambientale edeconomica. Si intende in questo modo sostenere processi di riqualificazione, valorizzazione erigenerazione dei contesti urbani a maggiore densità insediativa e produttiva, al fine di migliorare lacompetitività delle realtà urbane coinvolte e renderle più attraenti, anche attivando azioni incisive,mirate e concentrate di marketing territoriale.

Contenuto: Il PIUSS, costituito da un complesso di operazioni integrate di carattere intersettoriale ePag. 32 di 201

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plurifunzionale, comprende operazioni nel settore delle infrastrutture, materiali ed immateriali,convergenti verso un comune specifico obiettivo.Per operazione si intende un progetto o un gruppo di progetti secondo criteri stabiliti da uncomitato Regionale di sorveglianza ed attuato da uno o più beneficiari, che consente ilconseguimento degli scopi dell’asse prioritario a cui si riferisce.Il Piano Operativo Regionale cofinanzia interventi di carattere infrastrutturale al fine di migliorare lecondizioni e le economie di contesto rivolte al mantenimento, miglioramento e sviluppo del tessutoeconomico, sociale ed ambientale delle città, oltre alle azioni di accompagnamento, attività dipromozione e valorizzazione (marketing territoriale).Il complesso di operazioni cofinanziate deve svolgere una funzione tecnico-operativa unitaria edeve essere realizzato secondo una contestualità di progetto e di gestione tale da dare efficienzaed efficacia al Piano in relazione agli obiettivi esplicitati.Il Piano, inoltre, deve fare riferimento ad almeno tre diverse unità di programmazione delle Attività5.1 e 5.2 dell’Asse 5 del POR; vale a dire, tre Linee di intervento, ovvero una Attività più due Lineedi intervento programmate. I soggetti proponenti possono integrare tali interventi con azioni mirateal coinvolgimento e all’incentivazione della presenza di attività produttive private.

Ambito di attuazione: Il PIUSS può essere presentato da un Comune del territorio regionale conpopolazione residente superiore a 20.000, facendo riferimento ai dati rilevati dall’ISTAT al 1°gennaio 2007. Il piano inoltre interessa ambiti definiti, circoscritti ed omogenei di una città dove ègarantita la contiguità spaziale e la connessione funzionale degli interventi. Esso si realizza inambiti spaziali di dimensione sub-comunale caratterizzati da particolari specifiche criticità sociali,ambientali, economiche, territoriali. La delimitazione degli ambiti spaziali di riferimento deve essere sostenuta da indicatori - sociali, economici ed ambientali – pertinenti e che giustifichino la perimetrazione proposta. La tipologia delle operazioni, i beneficiari e le spese ammissibili devonocorrispondere alle seguenti Attività/Linee di intervento definite al paragrafo 3) del presentedocumento. Al momento della presentazione del PIUSS, le operazioni corrispondenti ainfrastrutture materiali devono avere il livello di progettazione preliminare ed essere approvatedall'organo competente dell'Amministrazione. Il tasso di cofinanziamento massimo per leoperazioni corrisponde a quello previsto dalle singole Attività/Linee di intervento del POR.Il complesso delle operazioni previste nel PIUSS la cui proposta viene presentata all’esame dellaRegione deve prevedere una spesa pubblica totale ammissibile al POR non inferiore a 20.000.000di Euro e non superiore a 50.000.000 di Euro.

Interventi previsti:

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- AREA MERCATALE /LINEA DI INTERVENTO 5.1.b.L'intervento si inserisce, in maniera integrata e coordinata, con le altre previsioni di recupero dellearee degradate contigue dell'ex ILVA così da operare unitariamente verso il raggiungimento degliobiettivi di sviluppo. Il progetto della nuova area mercatale rappresenta uno dei tasselli del sistemadi interventi previsti all’interno dello scenario “Parco centrale”, per rispondere in maniera coerenteed integrata ad una serie di istanze emerse nell’ambito dei numerosi incontri con la comunitàlocale ed adottate, dopo un opportuno processo di analisi ed elaborazione, per articolare alcunedelle indicazioni strategiche del piano strutturale, di seguito riportate. l’indicazione progettualeprimaria è stata quella di mantenere una memoria dell’ippodromo,compreso all’interno del Parcocentrale, riusando la forma della pista che potrebbe essere adattata per il mercato settimanale,tenendo conto delle varie implicazioni legate agli automezzi che si trasformano in banchi divendita. In tal senso l’area mercatale, dedicata sia al settore alimentare che non alimentare,rappresenta una struttura che completa la dotazione di attrezzature e di funzioni urbane, nonchéun importante punto di riferimento nel cuore della città e ad un passo dal corso cittadino che, per ilsuo andamento levante/ponente, rappresenta una sorta di estensione urbana del Parco centrale.

- ARENA SPETTACOLO E ATTIVITA’ LEGATE AL TEMPO LIBERO - AREA EXIPPODROMO / LINEA DI INTERVENTO 5.2.All’estremo ovest del grande parco centrale, la tettoia mercatale prevista, racchiude nella curvainterna un arena incorniciata di verde. Nella cavea definita dalla pista sopraelevata si realizzano,su adeguata sottostruttura, una doppia gradinata verde. Una su pianta circolare con un grandepalcoscenico centrale in pietra, sorretto da gabbioni in rete metallica e sassi, l’altra compresa fra legradinate dell’arena e il bordo della pensilina. Si forma così una quinta alberata che circonda lacavea. Le gradinate, seminate a prato, sono bordate di sedute per gli spettatori per complessiveml 1360, equivalenti a circa 2720 spettatori seduti. Al centro dell’impianto si trova il barpanoramico (vedi anche il progetto Area Mercatale) con accesso diretto e affacciato all’arena. Quisi trovano: un ristorante bar, servizi igienici e deposito attrezzare per la manutenzione e di depositobici. L’intervento ipotizzato, nel ricalcare il disegno della pista da corsa dei cavalli, organizzal’impianto del verde. Arricchito dalla presenza dell’acqua (vedi la relazione al masterplan), proprioper la dimensione dell’area, questa parte del parco centrale associa le molteplici funzioni del tempolibero –dalla contemplazione del verde al gioco dei ragazzi, dai percorsi pedonali e ciclabili (e,volendolo, anche ippici) agli spettacoli all’aperto.

- FONDERIA N. 1 - STRUTTURA ESPOSITIVO-FIERISTICA (CENTRO PER ILTURISMO, LABORATORIO GHISA) LINEA DI INTERVENTO 5.1.B.La tipologia a tre navate della Fonderia n. 1, consente l’organizzazione dello spazio a pianta libera,

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particolarmente idonea per strutture espositive e fieristiche. L’ingresso, rivolto verso l’interno delcomplesso “ferriero”, avviene attraverso il corpo di fabbrica ortogonale rispetto alle tre navateprincipali dell’ex-fonderia. Qui si trovano le funzioni di servizio, come la “hall” per la distribuzioneverticale con una “scala-scultura” al centro che consente l’utilizzo di due spazi al primo piano,dedicati a uffici amministrativi e sala pubblica, l’ufficio turistico con spazi di accoglienza nonché iservizi igienici. Lo spazio principale è lasciato quasi totalmente libero, se si escludono le divisioniche permettono l’utilizzo di un’area ristorazione/bar e una saletta per proiezioni audiovisivi,dedicata alle attività espositive e fieristiche. L’intervento di recupero e di riqualificazione mette inrisalto lo spazio della ex officina/fonderia, nonché la sua flessibilità imperniata sul disegno delpavimento definito dall’incrocio di diagonali – originate dagli angoli come direttrici di un rilievoplanimetrico dettagliato- che formano una maglia su cui posizionare i pannelli dell’arredamentofieristico adattabili secondo le esigenze espositive proprie di ogni singolo evento. Oltre al sistemadi suddivisione flessibile dello spazio tramite pannelli mobili si può anche ipotizzare l’istallazione diun piccolo laboratorio per la fusione e vendita di oggetti in ghisa di modesta dimensione. I locali diservizio all’attività, servizi igienici, magazzini, nonché il locale destinato alla centraletermo-frigorifera -comune con l’edificio dell’ex-ospedaletto- si trovano negli annessi corpi difabbrica minori esistenti fra la fonderia e l’ospedaletto.

- FONDERIA N. 2 - LINEA DI INTERVENTO 5.2.Il principio progettuale adottato per il recupero della Fonderia n. 2 all'interno dell'area ex Ilva diFollonica è stato quello di adibirla a Teatro/sala Polivalente, con funzioni di palcoscenico teatrale,con possibilità di articolazione in altezza del pavimento, e utilizzo per concerto, conferenza,cinematografo, spettacolo di prosa. Il progetto ha tre elementi principali: 1) la possibilità dicompartimentazione flessibile dello spazio; 2) il posizionamento tra le capriate di soffitti grigliati checonsentano la collocazione degli elementi di illuminazione teatrale o di sospensione di elementi dispettacolo; 3) il rivestimento dei muri longitudinali che consenta la creazione di una intercapedineper la distribuzione del sistema di raffreddamento/riscaldamento e nel contempo costituiscafondale per l'uso dello spazio per mostre di arti visive. L'obiettivo è chiaramente anche quello direcuperare un'ampia situazione di degrado ambientale e funzionale migliorando altresì la fruizionedel pubblico all'interno dell'area ex ILVA. L'intervento affronta in modo integrato e coordinatol'intera situazione di disagio dell'area urbana e si integra con le altre operazioni di recuperolimitrofe (biblioteca comunale e museo del ferro) . Il recupero della Fonderia n. 2 è una imponenteoperazione di recupero, riqualificazione, riconversione, e valorizzazione del patrimonio urbano.Con l'attribuzione della nuova utilizzazione del fabbricato (Teatro e Sala Polivalente) è inserita unafunzione compatibile con il contesto monumentale e storico dell'area Ex - Ilva.

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- MUSEO DEL FERRO/LINEA DI INTERVENTO 5.2.Il forno S. Ferdinando è il nucleo più antico del complesso siderurgico di Follonica che ha assuntoil nome di ex Ilva dalla sua ultima denominazione produttiva. Per questo fabbricato sono stateipotizzate nuove funzioni museali. In senso generale, il Museo è un istituto culturale, scientifico,educativo, al servizio della comunità il cui scopo è la conservazione, la valorizzazione e la fruizioneda parte dell’utenza (cittadini,visitatori, turisti e studiosi), dei beni storico - archeologici , conparticolare riguardo al territorio del comune di Follonica e alla zona circostante e, in generale allecomunità che fanno parte del Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere. Il museopersegue le seguenti finalità: Conservazione, catalogazione, restauro, studio e correttoallestimento dei beni in esso contenuti, Ricerca scientifica nel settore,Reperimento, acquisizione,tutela e valorizzazione delle testimonianze e dei documenti di valore locale, Contribuire alla tuteladell’integrità dei beni archeologici storici artistici mobili e immobili e paesaggistici del territorio,segnalando agli organi competenti ogni eventuale minaccia di degrado, dispersione e distruzione,allestimento periodico di mostre scientifiche e divulgative per contribuire alla diffusione dellaconoscenza degli usi e costumi della civiltà locale, ospitare, tutelare e rendere fruibili beni diproprietà di terzi, compilazione e pubblicazione di cataloghi e monografie sul proprio patrimonio,costante attività didattica in collegamento con le scuole di ogni ordine e grado, collaborazioneassistenza tecnica e organizzativa per la realizzazione di iniziative promosse dalla Regione, laProvincia, dai comuni e le associazioni locali, organizzazione di convegni e conferenze,interrelazione di carattere culturale e di collaborazione nel settore della ricerca con altri musei,università ed altre istituzioni culturali italiane ed estere, collaborazione con le Bibliotechescolastiche e territoriali, le altre istituzioni museali.

Altri soggetti partecipanti:1. Intervento regimazione torrente Petraia:I 51 Enti che hanno sottoscritto l’accordo di programma D.P.G.R. n° 218 del 24/11/2003.

2. Patto per lo Sviluppo Locale Provincia di Grosseto:Provincia di Grosseto, Comuni della Provincia di Grosseto, Regione Toscana, Camera diCommercio, Associazioni di categoria.

3. PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile):Regione Toscana e Comuni della Toscana.

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Impegni di mezzi finanziari:1. Intervento regimazione torrente Petraia:L’importo di €. 5.887.788, 53 è finanziato come segue :per €. 588.000,00 fondi di cui al comma 432 dell’art. 1 della L. 266/2005per €. 602.510,87 fondi di cui alla L. 183/89, annualità 2003per €. 2.400.000,00 fondi di cui alla delibera Cipe n°20/2004per €. 2.297.277,66 fondi Regione Toscana ex L.R. 50/94

2. Patto per lo Sviluppo Locale Provincia di Grosseto:Non è previsto l’impiego di mezzi finanziari.

3. PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile):OPERAZIONI INDIVIDUATE PER L' AMMISSIONE A FINANZIAMENTO CON RISORSE FAS(come da decreto R.T. n.1098 del 05 marzo 2010):

ARENA SPETTACOLI: Spese ammissibili verificate € 519.444,00 Contributo previsto € 311.966,00FONDERIA 2 – TEATRO: Spese ammissibili verificate € 5.875.815,00 Contributo previsto €3.525.489,00MUSEO DEL FERRO: Spese ammissibili verificate € 1.665.678,00 Contributo previsto €999.406,00

OPERAZIONI INDIVIDUATE PER L' AMMISSIONE A FINANZIAMENTO CON RISORSE POR(come da decreto R.T. n.1106 del 17 marzo 2010):

AREA MERCATALE: Spese ammissibili verificate € 8.932.213 Contributo verificato € 5.105.296FONDERIA 1 – STRUTTURA ESPOSITIVA E FIERISTICA Spese ammissibili verificate €4.934.260 Contributo verificato € 2.887.134

Durata:1. Intervento regimazione torrente Petraia:Sottoscritto in data 15/10/2003 ed approvato con D.P.G.R. n.218 del 24.11.2003 e pubblicato sulBURT n. 51 del 17.12.2003. Accordo di programma ricognitivo sottoscritto in data 20.12.2005

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2. Patto per lo Sviluppo Locale Provincia di Grosseto:Strumento oggetto di variazioni ed adeguamenti in base alla programmazione territoriale.

3. PIUSS (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile):Cronoprogramma:

Progetti finanziati FAS sotto i 3 mil di Euro.

Decorrenza dei termini 01.04.2010Presentazione progetti definitivi 30.07.2010Fase istruttoria progetti definitivi 13.09.2010Sosp. Termini per istr. richieste di integrazioni 13.10.2010Decreto ammissibilità contributo 18.10.2010Aggiudicazione appalti 16.04.2011Conclusione e collaudo 31.12.2014RENDICONTAZIONE 30.10.2015

Progetti finanziati FAS sopra i 3 mil di Euro.

Decorrenza dei termini 01.04.2010Presentazione progetti definitivi 28.09.2010Fase istruttoria progetti definitivi 12.11.2010Sosp. Termini per istr. richieste di integrazioni 12.12.2010Decreto ammissibilità contributo 17.12.2010Aggiudicazione appalti 15.06.2011Conclusione e collaudo 31.12.2014RENDICONTAZIONE 30.10.2015

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1.3.5 - FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA

1.3.5.1 – FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLO STATO

- Riferimenti normativi

DEMANIO MARITTIMO (D.Lgs. 112/98)

- Funzioni o servizi

Realizzazione dei compiti Organizzativi e Gestionali inerenti in Demanio Marittimo.

- Trasferimenti di mezzi finanziari

Trasferimenti assegnati per il tramite della Regione Toscana in base al D.Lgs. 112/98 per €50.324,13.

- Unità di personale trasferito

Nessuna

1.3.5.2 – FUNZIONI E SERVIZI DELEGATI DALLA REGIONE

- Riferimenti normativi

PROTEZIONE CIVILE (D.Lgs. 112/98)1.

GESTIONI ASSOCIATE DELLA VAL DI PECORA (FOLLONICA-GAVORRANO-SCARLINO).2.IL COMUNE DI FOLLONICA RISULTA ESSERE IL COMUNE CAPOFILA DELLA GESTIONECONVENZIONATA.

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Compiti di vigilanza e salvaguardia del territorio e delle persone in esso residenti.1.

Compiti di gestione sovracomunale dei seguenti servizi:2.Gestione canile comprensoriale;Servizi sociali ed educativo;Sviluppo risorse umane;Trattamento economico del personale;Supporto giuridico alle gestioni sociali attivate;

- Trasferimenti di mezzi finanziari

1. Importo presunto del trasferimento per l’anno 2014: € 11.700,00.2. Importo presunto del trasferimento per l’anno 2014: € 66.825,87.

- Unità di personale trasferito

Nessuna

1.3.5.3 – VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA CONGRUITA’ TRA FUNZIONIDELEGATE E RISORSE ATTRIBUITE

Come emerge chiaramente dalle schede sopra riportate i compiti trasferiti non corrispondono, percomplessità ed onerosità amministrativa delle procedura gestite, alle risorse trasferite chesoprattutto per la gestione del Demanio Marittimo sono inesistenti. Ciò contrasta con il fatto che,non essendo transitata alcuna unità di personale, il Comune di Follonica ha dovuto provvedereorganizzandosi in proprio ed assegnando a tali funzioni personale reperito e finanziato dal bilanciocomunale.Per la protezione Civile le risorse sono più significative e tuttavia non sufficienti ad un compito che,in questo modo, viene garantito in modo parziale ed inadeguato alle esigenze del territorio e dellapopolazione.

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1.4 – ECONOMIA INSEDIATA

1.4.1 Contesto demografico, economico e territoriale

(Fonte: Rapporto realizzato dal COAP - Azienda Speciale della CCIAA di Grosseto)

Il sistema produttivo del Comune di Follonica

I dati di seguito riportati riguardano la consistenza delle aziende iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Grosseto alla fine dell’anno 2009. Laloro classificazione fa riferimento al Codice ATECO 2007 e la fonte dei dati è Infocamere. Anche in questo caso, come per gli aspetti demografici, ove possibile,sono state effettuate le comparazioni territoriali tra il dato comunale e quello provinciale.

Aspetti generali del sistema produttivo locale

Alla fine del 2009 nel Comune di Follonica risultavano iscritte 3.305 imprese (Tav. 1), il 9,1% dell’intero tessuto economico e produttivo provinciale.Il profilo del sistema produttivo locale presenta alcune caratteristiche specifiche dell’ambito territoriale follonichese: il 30,7% delle imprese svolgono la propriaattività nel settore del commercio ed il 14,9% in quello delle costruzioni (Tav. 2).Ma non sono solo queste le caratteristiche che rendono il territorio di Follonica disomogeneo rispetto allo scenario provinciale: oltre ad un sovradimensionamentodel settore del commercio e di quello delle costruzioni (che in ambito provinciale valgono rispettivamente il 22% e l’11,9% dell’intero tessuto produttivo), siregistra anche una maggiore presenza di alberghi e ristoranti (11% a Follonica, contro l’8,9% in provincia di Grosseto) e di attività immobiliari la cui densità èaddirittura doppia rispetto a quella rilevata in provincia.Vista la particolare collocazione e le caratteristiche geo-morfologiche del Comune di Follonica, la presenza di attività legate all’agricoltura è assolutamente piùrarefatta rispetto allo scenario provinciale: solo il 4,9% delle imprese follonichesi svolge la propria attività in questo settore, contro il 28,6% della provincia diGrosseto.

Tav. 1: distribuzione delle imprese iscritte alla CCIAA di Grosseto nel Comune di Follonica ed in Provincia di Grosseto (Dicembre 2009; valori assoluti).

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Comune di Follonica Provincia di Grosseto

2009 2009

Agricoltura, silvicoltura, pesca 163 10.348

Estrazione di minerali 4 72

Attività manifatturiere 208 2.122

Produzione e distribibuzione di energ. elettr., gas 3 30

Produzione e distribuzione di acqua 13 88

Costruzioni 494 4.312

Commercio ingr. e dett.; rip. beni pers. e per la casa 1013 7.959

Trasporti, magazzinaggio e comunicazione 71 857

Alberghi e ristoranti 364 3.211

Servizi informazione e comunicazione 43 364

Attività f inanziarie e assicurative 88 696

Attività immobiliari 234 1.278

Attività professionali, scientif iche e tecniche 75 592

Noleggio, agenzie viaggio 93 875

Altri servizi* 257 1.946

Non class. 182 1.415

TOTALE 3.305 36.165

Fonte: Infocamere*: comprende: istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, altre attività di servizi.

Da sottolineare, infine, come nel territorio comunale di Follonica alla fine del 2009 è stata registrata una densità di imprese manifatturiere leggermente superiorea quella rilevata in ambito provinciale (rispettivamente il 6,3% ed il 5,9%).

Tav. 2: distribuzione delle imprese iscritte alla CCIAA di Grosseto nel Comune di Follonica ed in Provincia di Grosseto (Dicembre 2009; distribuzione percentuale).

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Comune di Follonica Provincia di Grosseto

composizione % Composizione %

2009 2009

Agricoltura, silvicoltura, pesca 4,9 28,6

Estrazione di minerali 0,1 0,2

Attività manifatturiere 6,3 5,9

Produzione e distribibuzione di energ. elettr., gas 0,1 0,1

Produzione e distribuzione di acqua 0,4 0,2

Costruzioni 14,9 11,9

Commercio ingr. e dett.; rip. beni pers. e per la casa 30,7 22,0

Trasporti, magazzinaggio e comunicazione 2,1 2,4

Alberghi e ristoranti 11,0 8,9

Servizi informazione e comunicazione 1,3 1,0

Attività finanziarie e assicurative 2,7 1,9

Attività immobiliari 7,1 3,5

Attività professionali, scientif iche e tecniche 2,3 1,6

Noleggio, agenzie viaggio 2,8 2,4

Altri servizi* 7,8 5,4

Non class. 5,5 3,9

TOTALE 100,0 100,0

Fonte: Infocamere*: comprende: istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, altre attività di servizi.

Se, come è stato detto in precedenza, le imprese di Follonica rappresentano circa il 9% del totale del patrimonio economico e produttivo provinciale, alcuni deisettori produttivi follonichesi possono vantare una rappresentatività molto pronunciata rispetto al quadro provinciale (Tav. 3). Per esempio, le attività immobiliariinsediate nel comune di Follonica rappresentano il 18,3% dell’intero settore provinciale, le attività professionali, scientifiche e tecniche il 12,7% (così come ilsettore del commercio), quelle operanti nel settore finanziario e assicurativo, infine, sono il 12,6% del totale settoriale provinciale.

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Tav. 3: rapporto percentuale tra le imprese del Comune di Follonica e quelle della Provincia di Grosseto per tipologia (Dicembre 2009).

Agricoltura, silvicoltura, pesca 1,6

Estrazione di minerali 5,6

Attività manifatturiere 9,8

Produzione e distribibuzione di energ. elettr., gas 10,0

Produzione e distribuzione di acqua 14,8

Costruzioni 11,5

Commercio ingr. e dett.; rip. beni pers. e per la casa 12,7

Trasporti, magazzinaggio e comunicazione 8,3

Alberghi e ristoranti 11,3

Servizi informazione e comunicazione 11,8

Attività f inanziarie e assicurative 12,6

Attività immobiliari 18,3

Attività professionali, scientif iche e tecniche 12,7

Noleggio, agenzie viaggio 10,6

Altri servizi* 13,2

Non class. 12,9

TOTALE 9,1

Comune di Follonica/Provincia di

Grosseto - %

Fonte: Infocamere*: comprende: istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, altre attività di servizi.

Gli ultimi dati di questa breve sintesi sulle caratteristiche economiche e produttive del comune di Follonica illustrano la densità di imprese in relazione allapopolazione residente (Tav. 4). A Follonica, alla fine del 2009, sono state rilevate 149,3 imprese ogni 1.000 residenti, contro le 160,1 registrate in ambitoprovinciale. Alcuni settori, però appaiono particolarmente sovradimensionati rispetto a quanto evidenziato dai dati provinciali: si tratta del settore del commercio(45,8 imprese ogni 1.000 residenti, contro le 35,2 della provincia) e del settore delle attività immobiliari (10,6 imprese ogni 1.000 residenti, contro le 5,7 dellaprovincia).

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Tav. 4: numero di imprese ogni 1.000 residenti nel Comune di Follonica e nella Provincia di Grosseto per tipologia (Dicembre 2009).

Agricoltura, silvicoltura, pesca 7,4 45,8

Estrazione di minerali 0,2 0,3

Attività manifatturiere 9,4 9,4

Produzione e distribibuzione di energ. elettr., gas 0,1 0,1

Produzione e distribuzione di acqua 0,6 0,4

Costruzioni 22,3 19,1

Commercio ingr. e dett.; rip. beni pers. e per la casa 45,8 35,2

Trasporti, magazzinaggio e comunicazione 3,2 3,8

Alberghi e ristoranti 16,4 14,2

Servizi informazione e comunicazione 1,9 1,6

Attività f inanziarie e assicurative 4,0 3,1

Attività immobiliari 10,6 5,7

Attività professionali, scientif iche e tecniche 3,4 2,6

Noleggio, agenzie viaggio 4,2 3,9

Altri servizi* 11,6 8,6

Non class. 8,2 6,3

TOTALE 149,3 160,1

Provincia di Grosseto - imprese ogni 1.000

residenti

Comune di Follonica - imprese ogni 1.000

residenti

Fonte: Infocamere*: comprende: istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, altre attività di servizi.

Il creditoPur nella loro scarsa disponibilità di dettagli informativi sul credito nel Comune di Follonica, i dati messi a disposizione da Banca d’Italia sono comunque in gradodi fornire un profilo dell’andamento del settore in relazione alle principali caratteristiche.Gli aggregati presi in considerazione, come nelle precedenti edizioni del rapporto riguardano il numero di sportelli, il volume dei depositi e quello degli impieghi. Alfine di costruire una serie storica sufficientemente lunga, sono stati inclusi nell’analisi sia un confronto temporale (i dati sono rappresentati per quattro annualità: il

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2000 ed il periodo 2006-2009), sia un confronto territoriale, evidenziando le differenze tra lo scenario del credito in provincia di Grosseto e quello che caratterizzail Comune di Follonica.

La dotazione bancaria sul territorioAlla fine del 2009 nel Comune di Follonica risultavano insediati 17 sportelli bancari (Tav. 1), con un aumento del 54,55% rispetto alla numerosità rilevata nel 2000quando il numero di sportelli era pari ad 11. Nel confronto con la situazione provinciale, il sistema bancario del Comune di Follonica sembra evidenziare un tassodi sviluppo più deciso, se consideriamo che il numero degli sportelli in provincia di Grosseto, tra il 2000 ed il 2009, è cresciuto del 41,03%.

Se utilizziamo il tasso di densità degli sportelli bancari in relazione ai residenti ed alle imprese, i dati ci come nei due ambiti territoriali la dotazione bancaria sulterritorio sia molto simile (Tav. 2). Sia rispetto alla popolazione residente che rispetto alle imprese, la presenza di sportelli sul territorio comunale di Follonica èleggermente sovradimensionata rispetto alla realtà provinciale: nel 2009 a Follonica sono presenti 7,2 sportelli ogni 10.000 abitanti e 4,8 ogni 1.000 imprese,mentre in provincia di Grosseto la consistenza è pari a 7,0 sportelli ogni 10.000 abitanti e 4,4 ogni 1.000 imprese.

Tav. 1: Presenza di sportelli bancari nel Comune di Follonica e nella Provincia di Grosseto (valori assoluti e variazione percentuale nel periodo, anni 2000-2009).

2000 2006 2007 2008 2009var. %

2000/2009

Comune di Follonica 11 14 14 16 17 54,55

Provincia di Grosseto 117 142 149 159 165 41,03

Fonte: Banca d’Italia

Tav. 2: Sportelli bancari ogni 10.000 abitanti ed ogni 1.000 imprese nel Comune di Follonica e nella Provincia di Grosseto (valori assoluti, anni 2000-2009).

2000 2006 2007 2008 2009 2000 2006 2007 2008 2009

Comune di Follonica 5,2 6,5 6,4 7,2 7,2 4,9 4,2 4,1 4,9 4,8

Provincia di Grosseto 5,5 6,5 6,7 7,1 7,0 4,0 4,6 4,0 4,4 4,4

Numero di sportelli bancari ogni 10.000 residenti Numero di sportelli bancari ogni 1.000 imprese

Fonte: Banca d’Italia e infocamere

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L’operatività del sistema bancario

L’operatività del sistema bancario è stata valutata sulla base dei depositi1 e degli impieghi2 registrati nel comune di Follonica e in provincia di Grosseto nelperiodo 2000-2009.

I dati contenuti nella Tavola 3 illustrano il volume dei suddetti parametri (espressi in milioni di euro) nel periodo considerato. Nel 2009, il sistema bancario delComune di Follonica ha realizzato il 9,8% dei depositi (contro il 10,1% del 2008) ed il 15,9% degli impieghi provinciali (contro il 15,3% del 2008). Sempre nellostesso anno In ambito comunale per ogni euro di depositi sono stati registrati 2,62 euro di impieghi; in ambito provinciale per ogni euro di depositi ve ne sono1,62 di impieghi.

Il volume dei depositi nel Comune di Follonica è cresciuto, tra il 2000 ed il 2009, del 58%, crescita superiore a quella della provincia di Grosseto che, nello stessoperiodo, si è attestata al 40,9%. Molto più sostenuta, invece, in entrambe gli ambiti territoriali, la crescita degli impieghi, che è tornata ad aumentare dopo la lievecontrazione del 2009: a Follonica tra il 2000 ed il 2009 gli impieghi sono cresciuti del 103,1%, un valore di poco inferiore a quello fatto registrare in provincia(+104,6%).

Tav. 3: Consistenza dei depositi e degli impieghi bancari nel Comune di Follonica e nella Provincia di Grosseto (valori assoluti in milioni di euro e variazione percentuale nelperiodo, anni 2000-2009).

2000 2006 2007 2008 2009 var. % 00/09

Comune di Follonica 145,9 190,6 194,1 207,3 230,5 58,0

Provincia di Grosseto 1.664,3 2.035,5 2.042,3 2.045,4 2.345,4 40,9

2000 2006 2007 2008 2009 var. % 00/09

Comune di Follonica 298,1 515,8 591,2 538,4 605,4 103,1

Provincia di Grosseto 1.857,1 3.278,8 3.510,9 3.531,6 3.799,8 104,6

Depositi

Impieghi

1 La voce comprende i conti correnti, i depositi con durata prestabilita e quelli rimborsabili con preavviso, le passività subordinate stipulate con una forma tecnica diversa dalle obbligazioni, le operazioni pronti contro termine passive. I depositi in conto corrente comprendono anche gli assegni circolari, mentre non comprendono i conti correnti vincolati. I depositi con durata prestabilita includono i certificati di deposito, compresi quelli emessi per la raccolta di prestiti subordinati, i conti correnti vincolati e i depositi a risparmio vincolati. I depositi rimborsabili con preavviso comprendono i depositi a risparmio liberi e altri depositi non utilizzabili per pagamenti al dettaglio.

2 La voce comprende i conti correnti, i depositi con durata prestabilita e quelli rimborsabili con preavviso, le passività subordinate stipulate con una forma tecnica diversa dalle obbligazioni, le operazioni pronti contro termine passive. I depositi in conto corrente comprendono anche gli assegni circolari, mentre non comprendono i conti correnti vincolati. I depositi con durata prestabilita includono i certificati di deposito, compresi quelli emessi per la raccolta di prestiti subordinati, i conti correnti vincolati e i depositi a risparmio vincolati. I depositi rimborsabili con preavviso comprendono i depositi a risparmio liberi e altri depositi non utilizzabili per pagamenti al dettaglio.

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Fonte: Banca d’Italia

L’analisi della dinamica degli impieghi e dei depositi nel periodo oggetto dell’analisi, eseguita però in rapporto al numero di sportelli (Tav. 4), evidenzia come ilvalore dei depositi a Follonica sia lievemente aumentato tra il 2000 ed il 2009 (+2,2%), a fronte di una sostanziale stabilità in ambito provinciale. Per quantoriguarda, invece, gli impieghi, la dinamica provinciale (+45,1%) è sensibilmente superiore della variazione fatta registrare in ambito provinciale (+31,4%).

Tav. 4: Depositi ed impieghi per sportello nel Comune di Follonica e nella Provincia di Grosseto (valori assoluti in migliaia di euro e variazione percentuale nel periodo, anni2000-2009).

2000 2006 2007 2008 2009 var. % 00/09

Comune di Follonica 13.263,6 13.614,3 13.865,1 12.956,3 13.560,1 2,2

Provincia di Grosseto 14.224,8 14.334,4 13.706,9 12.864,1 14.214,6 -0,1

2000 2006 2007 2008 2009 var. % 00/09

Comune di Follonica 27.100,0 36.842,1 42.229,4 33.650,0 35.611,5 31,4

Provincia di Grosseto 15.872,7 23.090,2 23.563,3 22.211,3 23.029,0 45,1

Depositi

Impieghi

Fonte: Banca d’Italia

I grafici che seguono illustrano l’andamento dei depositi e degli impieghi procapite, ovvero calcolati rispetto alla popolazione residente. In questo caso la storicaconsiderata è quella relativa al periodo 2004-2009.Come si può osservare dal Grafico 1, in entrambe le dimensioni territoriali i depositi mostrano una crescita sostenuta fino al 2006, per poi frenare nel 2007 (inambito provinciale si osserva una vera e propria flessione fino al 2008). Negli ultimi anni della serie storica il valore dei depositi pro-capite risulta praticamenteidentico nei due ambiti territoriali.

Graf 1: Andamento dei depositi procapite a Follonica e nella provincia di Grosseto (anni 2004-2009; valori in euro).

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Fonte: Banca d’Italia

Graf 2: Andamento degli impieghi procapite a Follonica e nella provincia di Grosseto (anni 2004-2009; valori in euro).

Fonte: Banca d’Italia

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Se, invece, prendiamo in considerazione gli impieghi pro-capite (Graf. 2) il Comune di Follonica e la provincia di Grosseto presentano nuovamente alcunedifferenze che riguardano soprattutto il periodo 2006-2008. Come già evidenziato in precedenza, durante tutta la serie storica considerata il livello degli impieghipro-capite nel comune di Follonica risulta sempre sensibilmente superiore a quello della provincia di Grosseto. Ma, mentre in ambito provinciale la crescitaappare costante, nel comune di Follonica il volume pro-capite degli impieghi mostra un’impennata nel 2007, per poi rallentare in modo consistente nel 2008 equindi tornare a crescere nell’anno 2009.

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2015 - 2016 - 2017

SEZIONE 2

ANALISI DELLE RISORSE

COMUNE DI FOLLONICA

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2.1 - FONTI DI FINANZIAMENTO

2.1.1 - Quadro riassuntivo

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col. 4 rispetto

alla col. 3

1 2 3 4 5 6 7

Tributarie 20.002.688,14 20.895.584,16 22.358.447,68 21.468.698,06 21.728.785,04 21.854.878,97 -3,97

Contributi e trasferimenti correnti 1.332.972,18 3.228.571,29 2.432.307,04 2.067.066,98 1.939.815,40 1.949.514,46 -15,01

Extratributarie 4.896.720,14 5.167.316,64 7.315.385,58 7.284.044,66 7.393.259,89 7.428.318,04 -0,42

TOTALE ENTRATE CORRENTI 26.232.380,46 29.291.472,09 32.106.140,30 30.819.809,70 31.061.860,33 31.232.711,47 -4,00

Proventi oneri di urbanizzazione destinati a

manutenzione ordinaria del patrimonio

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione applicato per

spese correnti

0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE ENTRATE UTILIZZATE PER

SPESE CORRENTI E RIMBORSO

PRESTITI (A)

26.232.380,46 29.291.472,09 32.106.140,30 30.819.809,70 31.061.860,33 31.232.711,47 -4,00

Alienazione di beni e trasferimenti capitale 1.065.479,50 1.132.187,43 1.712.563,55 3.867.815,12 6.205.330,00 6.246.895,00 125,84

Proventi oneri di urbanizzazione destinati a

investimenti

1.558.866,35 1.371.654,00 1.200.000,00 800.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00 -33,33

Accensione mutui passivi 0,00 0,00 2.883.492,83 0,00 0,00 0,00 -100,00

Altre accensione di prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Avanzo di amministrazione applicato per:

- fondo ammortamento 0,00 0,00 0,00 0,00

- finanziamento investimenti 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE ENTRATE C/CAPITALE

DESTINATI A INVESTIMENTI (B)

2.624.345,85 2.503.841,43 5.796.056,38 4.667.815,12 7.405.330,00 7.446.895,00 -19,46

Riscossione crediti 0,00 0,00 0,00 150.000,00 0,00 0,00 0,00

Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 6.000.000,00 6.000.000,00 6.000.000,00 6.000.000,00 0,00

TOTALE MOVIMENTO FONDI (C) 0,00 0,00 6.000.000,00 6.150.000,00 6.000.000,00 6.000.000,00 2,50

TOTALE GENERALE (A+B+C) 28.856.726,31 31.795.313,52 43.902.196,68 41.637.624,82 44.467.190,33 44.679.606,47 -5,15

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2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.1 - Entrate tributarie2.2.1.1

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col. 4 rispetto

alla col. 3

1 2 3 4 5 6 7

Imposte 12.353.375,24 14.191.110,00 14.084.969,63 14.719.875,61 14.912.474,37 15.004.486,74 4,50

Tasse 5.825.836,11 6.287.030,66 6.881.913,61 6.714.556,09 6.781.701,65 6.815.610,16 -2,43

Tributi speciali ed altre entrate proprie 1.823.476,79 417.443,50 1.391.564,44 34.266,36 34.609,02 34.782,07 -97,53

TOTALE 20.002.688,14 20.895.584,16 22.358.447,68 21.468.698,06 21.728.785,04 21.854.878,97 -3,97

2.2.1.2

I.M.U.

ALIQUOTE I.M.U.GETTITO DA EDILIZIA

RESIDENZIALE (A)

GETTITO DA EDILIZIA

NON RESIDENZIALE (B) TOTALE DEL

2014 2015 2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

GETTITO 2015

(A+B)

I.M.U. 1^ casa 4,000 4,000 0,00 0,00 0,00

I.M.U. 2^ casa 10,600 10,600 0,00 0,00 0,00

Fabbricati produttivi 8,000 8,000 0,00 0,00 0,00

Altro 8,000 8,000 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

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2.2.1.3 – Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli:

TARI (Tassa sui rifiuti):La TARI - Tassa sui Rifiuti - è una delle due componenti dedicate ai servizi facenti parte della IUC - Imposta Unica Comunale - prevista dall'anno 2014 dallaLegge di Stabilità di cui alla Legge 27 dicembre 2013 n. 147 - art. 1 Link esterno - commi da 639 a 706.La TARI sostituisce di fatto tutte le precedenti tipologie di prelievo in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani precedentemente individuati nellaTARSU (fino al 2012) e nella TARES per il 2013. La TARI, a differenza della TARES, non prevede il pagamento di € 0,30 a mq. di tassa sui servizio pagato nel2013 a favore dello Stato. La dichiarazione di variazione, laddove dovuta, deve essere presentata entro 60 giorni dal verificarsi dell'evento con gli stessi obblighie modalità richiesti per la TARES.

Le tariffe della TARI vengono sviluppate in base ad un Piano Economico e Finanziario presentato dal gestore del Servizio "Sei Toscana SRL" ed integrato con icosti di competenza comunale, garantendo la copertura integrale dei costi del servizio.

Le tariffe 2015 della tassa rifiuti sono state approvate con deliberazione del Consiglio Comunale n. 25 in data 28 maggio 2015; l'Ufficio Tributi ha inviato a tutti icontribuenti una bolletta in acconto corrispondente all'incirca al 75% di quanto dovuto applicando le tariffe 2014. La bolletta è suddivisa in tre rate in scadenza 30maggio, 31 luglio, 30 settembre e corredata dei corrispondenti modelli F24 da utilizzare per il pagamento. Il contribuente può pagare tutto in unica soluzione entroil 31 luglio 2015 utilizzando i tre modelli F24 pervenuti. Con scadenza 30 novembre 2015 sarà inviata una bolletta a saldo da pagare in unica soluzione.Il gettito previsto per l'anno 2015 è pari ad €. 6.314.556,09.

TASI (Tassa sui servizi indivisibili): La TASI è una delle due componenti dedicate ai servizi facenti parte della IUC - Imposta Unica Comunale - previstadall'anno 2014 dalla Legge di Stabilità di cui alla Legge 27 dicembre 2013 n.147 - art. 1- commi da 639 a 706.Il presupposto della TASI è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo, di fabbricati, compresa l’abitazione principale, così come definita ai fini IMU. Sonosoggetti al nuovo prelievo anche tutti gli altri immobili e, cioè, i fabbricati rurali strumentali (cui il comma 678 riserva peraltro un’aliquota massima agevolata nonsuperiore all’1 per mille) ed i terreni, anche edificabili, adibiti a qualsiasi uso, con l’unica eccezione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie a localiimponibili, non operative, nonché delle aree comuni condominiali, purché non siano detenute o occupate in via esclusiva. La base imponibile del nuovo tributonon è più costituita (come nella maggiorazione sui servizi applicata alla Tares nel 2013) dalla superficie dell’immobile, ma è quella prevista per l’applicazionedell’IMU, vale a dire il valore imponibile dell’immobile determinato in base alla rendita catastale, al reddito dominicale (terreni) o al valore di mercato (areeedificabili) o ricavato dalle scritture contabili (fabbricati di Cat. D non accatastati). Per l’individuazione del soggetto passivo, il Legislatore ha previsto lasuddivisione del carico impositivo tra possessore dell’immobile ed utilizzatore in tutti i casi in cui l’unità immobiliare sia occupata da un soggetto diverso daltitolare del diritto reale (inquilino, comodatario, usuario, anche con riferimento a fabbricati rurali strumentali ed ai terreni): in tale ipotesi, la normativa prevedeinfatti che il possessore dell’immobile e l’occupante sono titolari di un’autonoma obbligazione tributaria (per cui il Comune non potrà prevedere a livelloregolamentare che l’imposta sia versata unicamente dal proprietario o titolare di diritto reale sull’immobile, né potrà agire nei confronti del proprietario perrecuperare la quota di imposta eventualmente non versata dall’occupante dell’immobile), in relazione alla quale sarà il Comune, con propria delibera di naturaregolamentare, a stabilire la misura del tributo da porre a carico dell’utilizzatore, da comprendersi fra il 10 e il 30 per cento dell’ammontare complessivo dellaTASI (comma 681). Il nostro regolamento prevede che l'occupante è tenuto a versare la TASI nella misura del 10%; la restante quota è corrisposta dal titolare del

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diritto reale sull'unità immobiliare.L’aliquota di base della TASI è stabilita (commi 676 e 677) nella misura dell’1 per mille, che l’Ente locale, con apposita delibera di Consiglio può ridurre, fino adazzerarla. La stessa misura dell’aliquota, per l’anno 2015, può essere aumentata, ma fino alla misura massima del 2,5 per mille. Le aliquote della TASI dovrannotuttavia essere approvate tenendo conto della clausola di salvaguardia introdotta dal comma 677 della L. 147/2013, in base al quale la somma delle aliquotedella TASI e dell’IMU per ciascuna tipologia di immobile non potrà essere superiore all’aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU al 31 dicembre2013 (non rilevando in tal senso le aliquote effettivamente applicate dal Comune nel 2013), fissata al 6 per mille per l’abitazione principale e sue pertinenze (a cuisi aggiungono tutti gli immobili a questi equiparati) ed al 10,6 per mille per tutti gli altri fabbricati e per i terreni e le aree edificabili. Le aliquote TASI potrannoessere differenziate, all’interno dei limiti minimi e massimi previsti per legge, in relazione alle diverse tipologie di immobili, considerando in tal senso che ilcomma 682 della L. 147/2013 espressamente prevede che, in materia di TASI, il regolamento comunale dovrà individuare i servizi indivisibili, dando indicazioneanalitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI è diretta, a dimostrazione del fatto che il nuovo tributo dovrebbe essereparametrato all’effettiva fruizione dei servizi da parte dell’utilizzatore dell’immobile, come peraltro espressamente stabilito dal successivo comma 683, il qualeprevede che, nella determinazione delle aliquote della TASI, il Comune deve tenere conto dei servizi e dei costi individuati dal comma 682, con possibilità didifferenziare le aliquote in ragione del settore di attività nonché della tipologia e della destinazione degli immobili interessati dall’applicazione del tributo suiservizi.Il Consiglio Comunale, con atto n. 27 del 28 maggio 2015 ha deliberato le aliquote e le detrazioni TASI per l'anno 2015, nelle misure che seguono:

1) aliquota del 2,00 ‰ applicata alle seguenti unità immobiliari:- abitazione principale e relativa/e pertinenza/e del soggetto passivo di imposta;- abitazione e relativa/e pertinenza/e di proprietà di anziani o disabili che acquisiscano la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricoveropermanente, a condizione che la stessa non risulti locata;- unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnataricasa coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili delmatrimonio;- immobile posseduto dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze Armate, alle Forze di Polizia , al Corpo nazionale dei vigili del fuoco nonchéal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica.2) aliquota del 1,00 ‰, per i fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni casolocati, per le aree edificabili e per tutti i fabbricati non assoggettati ad aliquota massima IMU pari al 10,60 per mille (immobili iscritti o iscrivibili in catasto nellecategorie A10 - B - C - D);3) Aliquota: Aliquota 1,00 ‰ per i fabbricati strumentali all'attivita' agricola di cui al comma 8 dell'art. 13 del Decreto Legislativo n. 201/2011 e ss.mm.ii.L'Ente ha disciplinato l'applicazione della TASI con apposito Regolamento approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 31 del 30 luglio 2014.Il gettitio previsto per l'anno 2015 è di € 2.200.000,00La TASI è destinata a finanziare i servizi indivisibili del Comune.

IMU (Imposta Municipale Unificata):Mantiene il medesimo regime applicativo del 2014, con esenzione dall’imposta dell’abitazione principale e delle relative pertinenze, ad eccezione delle abitazioniclassificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (comma 708). La norma prevede poi le medesime esenzioni introdotte nel 2014 in relazione ad immobiliequiparati all’abitazione principale (unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative

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pertinenze dei soci assegnatari; alloggi sociali; casa coniugale assegnata al coniuge separato/divorziato; immobile abitativo posseduto dal personale in serviziopermanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia), rimettendo ai Comuni la decisione regolamentare di introdurre ulteriori equiparazioniall’abitazione principale (unità immobiliare posseduta da anziani o disabili ricoverati in struttura; unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nelterritorio dello Stato; una sola unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado, per quanto con regolediverse da quelle stabilite per il secondo semestre 2013).La novità introdotta dal 2014 è costituita dall’esenzione a livello nazionale dei fabbricati rurali ad uso strumentale di cui all’art. 13, comma 8 D.L. 201/2011 e dallariduzione da 110 a 75 del moltiplicatore applicabile al reddito dominicale dei terreni agricoli, nonché di quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori direttie dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.Tali agevolazioni non hanno peraltro effetto in relazione ai Comuni montani, ovvero risultanti tali dall’elenco I.S.T.A.T., in cui i terreni agricoli ed i fabbricati ruralistrumentali dovevano considerarsi già esenti da IMU in forza della normativa vigente.A norma dell'art. 1 comma 380 della Legge 24 dicembre 2012 n.288 - Legge di Stabilità 2013 - il tributo IMU deve essere pagato interamente al Comune adesclusione degli immobili accatastati in categoria D compresi D/10. Per la tipologia D l'importo dell'IMU deve essere versato interamente allo Stato applicandol'aliquota dello 0,76% ed eventualmente al Comune la quota eccedente tale percentuale se dallo stesso deliberata.Il gettito previsto per l'anno 2014 è di € 8.900.000,00 (al netto della quota di alimentazione del FSC).

IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’ E DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI:Le tariffe base dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità ordinaria di cui all’art. 12 del D.Lgs. 507/93 sono state determinate con atto di G.C. n. 323 del 19/12/2003.Con la delibera di C.C. n. 89 del 27/11/08 “Servizio pubblicità ed affissioni. Gestione in economia a decorrere dal 1/1/2009” è stata individuata quale forma digestione dell’attività di accertamento e riscossione dell’imposta sulla pubblicità e del servizio di pubbliche affissioni, a decorrere dal 1 gennaio 2009, la gestione ineconomia a norma dell’art. 113 comma 1 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267. Il gettito previsto per l'anno 2015 è di € 250.000,00.

ADDIZIONALE COMUNALE I.R.Pe.F.: l’art. 1, comma 11, del D.L. n° 138/2011 convertito nella Legge n° 148/2011 consente ai Comuni la possibilità diincrementare la propria Addizionale Comunale I.R.Pe.F. ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs 360/1998, fissando il limite massimo dell’aliquota allo 0,8%, eprevedendo la possibilità di differenziare le aliquote con criteri di progressività per scaglionI.Al fine della definizione delle risorse di entrata di parte corrente per gli esercizi 2015/2016/2017, si è provveduto ad iscrivere in bilancio le entrate dell’Addizionalecomunale IRPEF così come segue:Addizionale IRPEF anno 2015 gettito stimato sull’aliquota 0,8%, Addizionale IRPEF anno 2016 gettito stimato sull’aliquota 0,8%, Addizionale IRPEF anno 2017gettito stimato sull’aliquota 0,8%.Per la definizione del gettito si sono utilizzati i dati disponibili sul sito del Dipartimento delle finanze calcolati sulla base dei dati definitivi 2013 (importo previsto peril 2014 € 2.160.554,00).

FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE: istituito, nel 2013 dall’art. 1, comma 380 lettera b-d, Legge 228/2012, in sostituzione del Fondo Sperimentale diRiequilibrio e dei trasferimenti erariali fiscalizzati, per ridefinire i rapporti finanziari tra Stato e Comuni a seguito del nuovo assetto di destinazione del gettitoI.M.U., con la finalità di attuare una sorta di perequazione orizzontale tra comuni nella quale il Fondo di solidarietà comunale viene alimentato in parte dagli stessienti con una quota di spettanza del proprio gettito IMU e viene ridistribuito tra gli stessi enti con criteri, definiti con D.P.C.M, che dovrebbero attuare questa formadi perequazione orizzontale. L’articolo 1, comma 730 della Legge 147/2013 stabilisce l’entità del fondo, le modalità di reperimento delle risorse, la possibilità chelo stesso, nel corso dell’esercizio, con la legge di assestamento o con decreti ministeriali possa subire variazioni, nonché la riserva di una quota parte nella

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distribuzione ad enti che rientrano in specifiche tipologie (Unioni di Comuni, fusioni di comuni, accoglienza di minori stranieri).La rideterminazione delle spettanze per l'anno 2015 come comunicato dal Ministero dell'Interno sul proprio sito internet è riassunta nella seguente tabella:

(gli importi sono espressi in Euro)

FONDO DI SOLIDARIETA'COMUNALE 2015 -755.651,61

Variazione 2015 per effetto IMUTerreni agricoli -44.175,47

FONDO DI SOLIDARIETA'COMUNALE 2015 FINALE -799.827,08

Nel caso di risultato algebrico negativo il recupero avverrà tramite Agenzia delle Entrate

Recupero dell'Agenzia delle Entrate relativo a:

Quota per alimentare F.S.C. 2015 (38,23% calcolato su IMUstandard 2015) -3.447.578,28

IMPOSTA DI SOGGIORNO: L'imposta di soggiorno, adottata dal Comune di Follonica (in base alle disposizioni previste dall' art.4 del Decreto Legislativo n. 23del 14 febbraio 2011, è entrata in vigore il 1 luglio 2012. Per l'anno 2015 rimane confermato l'intero l'impianto previsto per l'anno 2014; il periodo di riferimento èdal 1 Giugno al 30 Settembre e le tariffe sono quelle già deliberate dalla Giunta Comunale con atto n. 150 del 14 giugno 2012 e le norme regolamentari farannoriferimento a quanto approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 13 del 29 aprile 2013.L'imposta è destinata a finanziare gli interventi in materia di turismo e promozione della città, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonchéinterventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali fruibili anche dai turisti.Il gettito previsto per l'anno 2015 è di € 460.000,00.

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2.2.1.4 – Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel triennio inrapporto ai cespiti imponibili:

Si veda le delibere di approvazione delle tariffe:Deliberazione di G.C. n.150 del 14/06/12 di “Approvazione aliquote imposta di soggiorno”,Deliberazione di C.C. n.25 del 28/05/2015 “Approvazione tariffe tassa rifiuti TARI”,Deliberazione di C.C. n.28 del 28/05/2015 "Imposta Municipale propria - Determinazione aliquote e detrazioni per l'anno 2015",Deliberazione di C.C. n.27 del 28/05/2015 “Approvazione aliquote della tassa sui servizi indivisibili - TASI. Anno 2015”,Deliberazione di C.C. n.29 del 28/05/2015 "Addizionale IRPEF - Conferma aliquota di applicazione dello 0,8% per l'anno 2015".

2.2.1.5 – Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi:

Funzionario P.O. (D3 – ex 8^ Qualifica Funzionale) Responsabile Tributo di ogni singola voce di entrata tributaria.

2.2.1.6 – Altre considerazioni e vincoli:

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2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.2 - Contributi e trasferimenti correnti2.2.2.1

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col. 4 rispetto

alla col. 3

1 2 3 4 5 6 7

Contributi e trasferimenti correnti dallo stato 154.760,23 2.223.117,83 549.064,64 212.755,15 186.549,89 187.482,64 -61,25

Contributi e trasferimenti correnti dalla

regione 379.529,60 223.453,24 437.882,97 493.030,50 408.743,92 410.787,64 12,59

Contributi e trasferimenti correnti dalla

regione per funzioni delegate 131.768,48 116.640,32 174.200,00 176.000,00 177.760,00 178.648,80 1,03

Contributi e trasferimenti da parte di

organismi comunitari ed internazionali 0,00 150.359,20 155.915,20 185.987,04 157.474,35 158.261,72 19,28

Contributi e trasferimenti correnti da altri enti

del settore pubblico 666.913,87 515.000,70 1.115.244,23 999.294,29 1.009.287,24 1.014.333,66 -10,39

TOTALE 1.332.972,18 3.228.571,29 2.432.307,04 2.067.066,98 1.939.815,40 1.949.514,46 -15,01

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2.2.2.2 – Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi nazionali, regionali e provinciali:

La legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) stabilisce, a decorrere dall’anno 2015, una riduzione della dotazione del Fondo di solidarietà comunaleper un importo pari a 1.200 milioni di euro annui a livello nazionale. Questo si aggiunge ad un importo già decurtato rispetto a quello del 2014 a causadella maggiore incidenza dei tagli previsti dalla c.d. spending review. In base all’art. 16, comma 6, del dl 95/2012, infatti, la riduzione del fondo (che lo scorsoanno è stato pari a 2.500 milioni di euro), salirà a 2.600 milioni di euro. Inoltre, il D.L. 66/2014 ha portato profonde novità al sistema di acquisizione di beni eservizi , alla razionalizzazione della spesa corrente ed al conseguente taglio dei trasferimenti erariali. Nello specifico è necessario sottolineare che il taglio deitrasferimenti statali a carico dei comuni è stato per 375,60 milioni di euro per l’anno 2014 e sarà per 563,40 milioni di euro a partire dall’anno 2015 (art. 47,c. 8).La previsione per l’esercizio 2015 del Fondo di Solidarietà comunale è riportata al punto precedente.Rimane il contributo per sviluppo investimenti per € 28.052,29 fino alla completa estinzione dei Mutui Cassa DD.PP., i cui piani di ammortamentobeneficiano di un contributo finalizzato.

Nelle previsioni da trasferimenti statali trovano collocazione anche i seguenti contributi già erogati: :- Contributo dello Stato per il ristoro del minor gettito IMU per un importo pari ad € 42.665,64.- Contributo minor gettito IMU terreni agricoli per un importo pari ad € 17.037,22

2.2.2.3 – Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali disettore:

Come emerge chiaramente dalle schede della precedente sezione 1.3.5 i compiti trasferiti non corrispondono, per complessità ed onerosità amministrativa delleprocedura gestite, alle risorse trasferite che soprattutto per la gestione del Demanio Marittimo sono inesistenti. Ciò contrasta con il fatto che, non essendotransitata alcuna unità di personale, il Comune di Follonica ha dovuto provvedere organizzandosi in proprio ed assegnando a tali funzioni personale reperito efinanziato dal bilancio comunale.Per la protezione Civile le risorse sono più significative e tuttavia non sufficienti ad un compito che, in questo modo, rischia di essere erogato in modo parzialerispetto alle esigenze del territorio e della popolazione.

2.2.2.4 – Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse (convenzioni, elezioni, Leggi speciali ecc.):

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2.2.2.5 – Altre considerazioni e vincoli:

Nella voce trasferimenti risulta ricompreso anche l’importo derivante dal mutuo assistito da contributo Erariale per la realizzazione della Piscina Comunale. Siricorda infatti che l’importo complessivo di € 1.190.000,00 risulta finanziato in parte con fondi comunali per € 374.000,00 ed in parte con i contributi suddetti di €816.000,00. Il contributo si sostanzia in un rimborso quasi totale (83%) della rata annuale di ammortamento di un mutuo assunto con l’Istituto di Credito Sportivo(Ics) dell’importo di € 816.000,00.

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2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.3 - Proventi extratributari

2.2.3.1

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col.4 rispetto

alla col.3

1 2 3 4 5 6 7

Proventi dei servizi pubblici 2.045.552,03 1.749.889,50 2.753.273,52 2.753.273,52 2.779.456,91 2.792.679,51 0,00

Proventi dei beni dell'ente 1.002.153,20 1.017.168,61 1.250.895,43 1.278.585,23 1.330.454,21 1.336.552,52 2,21

Interessi su anticipazioni e crediti 62.737,01 32.131,38 70.645,69 70.645,69 71.352,15 71.708,91 0,00

Utili netti delle aziende speciali e partecipate.

Dividendi delle societa'

15.000,00 20.961,42 63.409,98 70.000,00 70.700,00 71.053,50 10,39

Proventi diversi 1.771.277,90 2.347.165,73 3.177.160,96 3.111.540,22 3.141.296,62 3.156.323,60 -2,06

TOTALE 4.896.720,14 5.167.316,64 7.315.385,58 7.284.044,66 7.393.259,89 7.428.318,04 -0,42

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2.2.3.2 – Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse inrapporto alle tariffe per i servizi stessi nel triennio:

Le entrate extratributarie (Titolo III) costituiscono il terzo addendo nella definizione dell'ammontare complessivo delle risorse destinare al finanziamento dellaspesa corrente. Sono ricompresi in questo titolo i proventi dei servizi pubblici, i proventi dei beni dell'ente, gli interessi sulle anticipazioni e crediti, gli utili nettidelle aziende speciali e partecipate, i dividendi di società e altre poste residuali come i proventi diversi.In questo paragrafo si vuole approfondirne il significato ed il contenuto con una ulteriore scomposizione nelle varie categorie, tenendo conto anche dellamaggiore importanza assunta da questa voce di bilancio, negli ultimi anni, nel panorama finanziario degli enti locali.E' opportuno far presente che l'analisi in termini percentuali non sempre fornisce delle informazioni omogenee per una corretta analisi spazio- temporale enecessita, quindi, di adeguate precisazioni.Non tutti i servizi sono, infatti, gestiti direttamente dagli enti e, pertanto, a parità di prestazioni erogate, sono riscontrabili anche notevoli scostamenti tra i valori.Peraltro tale discrasia e' riscontrabile anche all'interno del medesimo ente, nel caso in cui si adotti una differente modalità di gestione del servizio.La categoria 01, ad esempio, riassume l'insieme dei servizi istituzionali a domanda individuale e produttivi erogati dall'ente nei confronti della collettivitàamministrata. Ma non sempre questi vengono gestiti direttamente dall'ente. Ne consegue che il rapporto di partecipazione della categoria 01 al totale del titolo IIIdeve essere oggetto di approfondimenti, in caso di scostamenti sensibili, al fine di accertare se si sono verificati:a) incrementi o decrementi del numero dei servizi offerti;b) modifiche nella forma di gestione dei servizi;c) variazioni della qualità e quantità in ciascun servizio offerto.Inoltre l'analisi sulla redditività dei servizi deve essere effettuata considerando anche la categoria 04 che misura le gestioni di servizi effettuate attraversoorganismi esterni aventi autonomia giuridica o finanziaria.Ne consegue che detto valore deve essere oggetto di confronto congiunto con il primo e, cioè, con quello relativo ai servizi gestiti in economia, al fine di trarre ungiudizio complessivo sull'andamento dei servizi a domanda individuale e produttivi attivati dall'ente.La categoria 02 del titolo riporta i dati finanziari di entrata relative ai beni dell'ente.La categoria 03 misura il valore complessivo delle entrate di natura finanziaria definite dall'ente quali gli interessi attivi sulle somme depositate in T.U. o quellioriginati dall'impiego temporaneo delle somme depositate fuori tesoreria e comunque finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche.Questo valore, finora poco significativo, vista la quasi completa assoggettabilità delle somme alle norme sulla tesoreria unica, sta assumendo un ruolo nuovo esempre più importante nei bilanci degli enti locali.

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SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE

Per quanto riguarda le principali risorse di questo titolo esse riguardano in dettaglio la gestione dei Servizi a Domanda Individuale. Per quanto riferito ai datifinanziari dei Servizi a Domanda Individuale si fa riferimento alla deliberazione di G.C. n. 175 del 24 luglio 2015 che dimostra un tasso di copertura complessivodel 65,13 % per i servizi: Asilo Nido, Mercati Comunali, Mense Scolastiche, Parcometri; Servizio Estivo, Luci Votive, Gestione Museo Magma, Teatro Comunale"Fonderia Leopolda".

Prospetto riepilogativo dei costi e dei proventi dei servizi a domanda individuale, quali all’articolo 6 del Decreto Legislativo 28 febbraio 1983, n. 55 e successivemodifiche.

Oggetto servizioCosti previsti nel

2015 al nettocontributi

Proventi ottenutiultimo esercizio

rendicontato

Proventi previsti nel bilancioprevisione 2015 Percentuale %

Asilo Nido 262.460,82 106.550,00 113.021,00 43,06

Mercati Comunali 140.064,85 161.592,31 177.603,68 126,80

Mense Scolastiche 772.826,93 362.635,86 486.893,71 63,00

Parcometri 732.517,41 526.184,60 554.500,00 75,70

Servizio estivo 35.239,00 9.000,00 1.126,00 3,20

Luci votive 69.713,90 60.000,00 60.000,00 86,07

Gestione MAGMA 184.684,00 71.593,30 101.778,52 55,11

Teatro Comunale "Fonderia Leopolda" 345.000,00 - 161.000,00 46,67

TOTALE 2.542.506,91 1.297.556,07 1.655.922,91 65,13

Formula:

Totale delle entrate previste * 100 = 1.655.922,91 = 65,13%Totale delle spese previste 2.542.506,91

SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

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Per quanto riguarda il servizio Idrico Integrato si deve precisare che lo stesso, a partire dall’anno 2002, non risulta più gestito in economia diretta, o tramiteconcessione di gestione a terzi, in considerazione del fatto che, in data 28/12/2001, l’Assemblea dell’AATO Ombrone ha deliberato all’unanimità di affidare lostesso servizio alla società Fiora S.P.A. totalmente pubblica e partecipata dai Comuni delle Province di Grosseto e Siena il S.I.I.. Il Servizio, a partiredall’1/1/2002, diventa di totale competenza dello stesso AATO. Di tale modificazione gestionale del Servizio si è tenuto conto nella predisposizione dei Bilanci2002 e successivi avendo riguardo agli atti trasmessi all’Ufficio ed agli incontri avuti con i competenti organi dell’Autorità d’Ambito e dell’Azienda Fiora.Alla diminuzione dei proventi dei Servizi Pubblici si sono registrati incrementi nella risorsa “proventi diversi” derivanti dalla necessità di gestire i rimborsi dovuti dalGestore Unico dei costi di ammortamento dei mutui che sono a carico dello stesso ai sensi della L. 36/94 (Legge Galli).Dopo trattativa con la Soc. Acquedotto del Fiora abbiamo definito la gestione diretta la gestione dell’acqua dei pozzi per la quale il comune effettua l’installazionedei contatori, le letture periodiche, la fatturazione e la manutenzione.

2.2.3.3 – Dimostrazione dei proventi dei beni dell’ente iscritti in rapporto all’entità dei beni ed ai canoni applicati per l’uso di terzi, conparticolare riguardo al patrimonio disponibile:

In questa categoria del titolo 3° risulta utile rilevare che in generale l'utilizzo del patrimonio produce redditi significativi solo per quanto concerne alcune tipologiedi affitti quali ad esempio quello pagato dal Ministero dell'Interno per l'Utilizzo dei Locali adibiti a locale stazione dei Carabinieri, oltre agli appartamenti non diServizio affittati ai militari dell'Arma che ne fanno richiesta. La gestione degli altri impianti prevede infatti nel caso di accesso di terzi più che un canone diconcessione o di affitto derivante da una gestione commerciale dell'attività da parte del Comune, forme convenzionali di rimborso delle spese documentabili orilevabili e derivanti dal consumo delle utenze.In questa sezione sono ricompresi gli introiti derivanti dai Canoni di Occupazione Permanente e temporanea degli spazi ed aree Pubbliche (suolo pubblicopagato per le occupazioni permanenti, temporanee, e per i mercati ambulanti). Proventi in rapporto al patrimonio (dati ricavati dal conto del patrimonio anno2014):

Totale immobilizzazioni materiali al netto delle “immobilizzazioni in corso” € 57.377.498,64;-Patrimonio disponibile € 13.027.436,23;-Proventi dei beni dell’ente (previsioni 2014) € 1.278.585,23.-

Dai dati indicati sopra si ricava:

Redditività totale immobilizzazioni materiali (al netto di quelle in corso) Proventi beni dell’ente/ Totale immobilizz. 2,23 %Redditività del Patrimonio Disponibile Proventi beni dell’ente/ Patrimonio Disp. 9,81 %

2.2.3.4 – Altre considerazioni e vincoli:

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2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.4 - Contributi e trasferimenti in c/c capitale

2.2.4.1

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col.4 rispetto

alla col.3

1 2 3 4 5 6 7

Alienazione di beni patrimoniali 399.442,65 259.113,06 1.411.032,00 1.664.105,20 2.045.330,00 1.901.000,00 17,93

Trasferimenti di capitale dallo stato 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Trasferimenti di capitale dalla regione 460.296,94 1.182.759,96 122.531,55 2.043.709,92 3.400.000,00 4.134.674,00 1.567,90

Trasferimenti di capitale da altri enti del

settore pubblico

205.739,91 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Trasferimenti di capitale da altri soggetti 1.558.866,35 1.061.968,41 1.379.000,00 960.000,00 1.960.000,00 1.411.221,00 -30,38

TOTALE 2.624.345,85 2.503.841,43 2.912.563,55 4.667.815,12 7.405.330,00 7.446.895,00 60,26

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2.2.4.2 – Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell’arco del triennio:

Le entrate del titolo IV, a differenza di quelle analizzate fino ad ora, compartecipano, insieme con quelle derivanti dall'indebitamento (titolo V), al finanziamentodelle spese d'investimento e, cioè, all'acquisizione di quei beni a fecondità ripetuta, utilizzati per più esercizi, nei processi produttivi erogativi di servizi da partedell'ente locale. Anche in questo caso il legislatore ha presentato un'articolazione del titolo per categorie che vengono riproposte nella tabella 2.2.4.

Ai fini della nostra analisi bisogna differenziare, all'interno del titolo, le forme di autofinanziamento, ottenute attraverso l'alienazione di beni di proprietà da quelledi finanziamento esterno anche se, nella maggior parte dei casi, si tratta di trasferimenti di capitale a fondo perduto non onerosi per l'ente.

In questa logica devono essere lette le alienazioni di beni patrimoniali, che attraverso la cessione a titolo oneroso di fabbricati, terreni, diritti patrimoniali ed altrivalori mobiliari permettono l'acquisizione di risorse a loro volta reinvestibili all'interno dell'ente.

Le percentuali relative alle altre categorie riportate nella tabella, possono essere confrontate tra loro al fine di evidenziare le quote di partecipazione dei vari entidel settore pubblico allargato al finanziamento degli investimenti del comune.

ELEMENTI DI DETTAGLIO

Fra le entrate individuate nella categoria n° 1 "Alienazioni di beni Patrimoniali" sono ricomprese le seguenti voci:- Alienazioni e dismissioni di beni patrimoniali: € 1.554.105,20;- Concessione beni demaniali: € 110.000,00.

2.2.4.3 – Altre considerazioni e illustrazioni:

Un rimando alla sezione successiva deve essere effettuato per quanto riguarda la categoria "Trasferimenti di capitale da Altri Soggetti". In questa risorsa sidevono annoverare i proventi incassati quali quote di Oneri di Urbanizzazione ed il recupero per l'Indennità risarcitoria sugli abusi edilizi ai sensi del D.M.232/1997. L'importo complessivo ammonta a € 900.000,00 ed è stato determinato tenendo conto della media degli incassi degli ultimi 3/4 anni e delle previsioniurbanistiche.L'art.58 del d.l. 112/08 (convertito con modificazioni nella l.133/08) ha introdotto tra gli allegati obbligatori al bilancio di previsione degli enti locali il Piano dellealienazioni e valorizzazioni immobiliari con il quale l'organo di Governo, individua, redigendo apposito elenco, i singoli beni immobili non strumentali all'eserciziodelle funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione o dismissione; l'inserimento degli immobili nel piano ne determina anche la conseguente classificazionecome patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica, costituendo pertanto variante allo strumento di pianificazione generale. Gliimporti previsti per alienazioni dal piano per l'esercizio 2014 sono quantificati in € 1.447.624,90 e correttamente inseriti nel bilancio di previsione.

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2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.5 - Proventi ed oneri di urbanizzazione

2.2.5.1

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col.4 rispetto

alla col.3

1 2 3 4 5 6 7

Proventi oneri di urbanizzazione destinati a

manutenzione ordinaria del patrimonio 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Proventi oneri di urbanizzazione detinati a

investimenti 1.558.866,35 1.371.654,00 1.200.000,00 800.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00 -33,33

TOTALE 1.558.866,35 1.371.654,00 1.200.000,00 800.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00 -33,33

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2.2.5.2 – Relazioni tra proventi di oneri iscritti e l’attuabilità degli strumenti urbanistici vigenti:

A livello di previsioni annuali e pluriennali gli oneri di urbanizzazione sono stati stimati sulla base delle simulazioni effettuate dal settore urbanistica, tenendo inconsiderazione che il Regolamento Urbanistico è stato approvato con deliberazione di CC n. 30 del 10 giugno 2011.Il potenziale gettito delle entrate derivanti dai permessi di costruzione può far stimare un incremento delle risorse complessivamente accertabili negli anni2015-2016-2017. Per l’anno 2014, in particolare, la previsione è stata formulata non sulla base degli interventi di urbanizzazione di Piano (Nuovo RegolamentoUrbanistico), bensì sulla base degli interventi già noti all’ufficio ed in fase finale di istruttoria in quanto la generale (se pur concreta ed attuale) possibilità dirilascio del titolo edilizio non garantisce la volontà del privato cittadino di avvalersene. Per questa ragione, prudenzialmente, è stato tenuto conto in particolaredegli interventi per i quali l’istruttoria è stata almeno avviata dai professionisti, in rappresentanza dei cittadini o delle cooperative di costruzione, unitamenteall’andamento storico di tale risorsa negli ultimi esercizi.

2.2.5.3 – Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo nel triennio: entità ed opportunità:

L'effetto delle operazioni di scomputo degli oneri di urbanizzazione, concesse per la realizzazione da parte dei privati di interventi di urbanizzazione primaria esecondaria sul territorio, si riflette in modo indiretto sulle entrate di questa risorsa. Tali operazioni, tuttavia, influenzano l'analisi evolutiva degli incassi provenientidalla L. 10/77 che, quindi, opportunamente valutati in un arco temporale sufficientemente lungo, rappresentano il modo più efficace di stimare l’andamentotendenziale della risorsa.

2.2.5.4 – Individuazione della quota dei proventi da destinare a manutenzione ordinaria del patrimonio e motivazione delle scelte:

L’art. 10 comma 4 ter del D.L. 35/2013 conv. in L. 64/2013 ha prorogato fino al 2015 la possibilità di finanziare la spesa corrente con entrate derivanti da oneri diurbanizzazione.Per il Comune di Follonica nell’anno 2015, per quanto stanziato a bilancio di previsione, non è previsto l’utilizzo di quote di oneri a copertura delle spese correnticome si evince dalla valutazione delle quadrature interne al bilancio stesso.

2.2.5.5 – Altre considerazioni e vincoli:

In materia di entrate derivanti dai permessi di costruzione si precisa:- che, per effetto dell’art. 120 della L. RT n. 1 / 2005, è venuto meno l’obbligo per i comuni di accantonare la percentuale dell’8% dei proventi derivanti da oneri diurbanizzazione secondaria da erogare a soggetti diversi dal Comune per la realizzazione e manutenzione straordinaria dei centri civici e sociali.

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- che, per effetto del medesimo articolo della L. RT 1/2005, è venuto anche meno l’obbligo per i comuni di accantonare la percentuale del 9% dei proventiderivanti da oneri di urbanizzazione secondaria da erogare a soggetti diversi dal comune per la realizzazione e manutenzione straordinaria di chiese ed altriedifici religiosi.- che la RT, con comunicazione del 1/01/2006 (quesito Comune prov. Di Arezzo) ha chiarito che, i comuni, pur non avendo più l’obbligo di accantonare le quotedell’8% e del 9% dei proventi degli oneri di urbanizzazione secondaria in favore dei centri civici e sociali e degli edifici di culto e religiosi, devono motivare ildiverso utilizzo delle quote stesse.- che l’intero gettito dei proventi derivanti dagli Oneri di urbanizzazione costituisce un elemento indispensabile sia per la realizzazione delle opere diurbanizzazione primaria e secondaria previste nei programmi dell’Ente, sia per eseguire interventi di manutenzione sul patrimonio comunale ugualmenteprogrammati ed improrogabili di cui al POP 2015/2017 e relativo elenco annuale.

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2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.6 - Accensione di prestiti

2.2.6.1

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col.4 rispetto

alla col.3

1 2 3 4 5 6 7

Finanziamenti a breve termine 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Assunzione di mutui e prestiti 0,00 0,00 2.883.492,83 0,00 0,00 0,00 -100,00

Emissione di prestiti obbligazionari 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE 0,00 0,00 2.883.492,83 0,00 0,00 0,00 -100,00

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2.2.6.2 – Valutazione sull’entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico o privato:

Le entrate del titolo V sono caratterizzate dalla nascita di un rapporto debitorio nei confronti di un soggetto finanziatore (banca, Cassa DD.PP. sottoscrittori diobbligazioni) e per disposizione legislativa, ad eccezione di alcuni casi appositamente previsti dalla legge, sono vincolate, nel loro utilizzo, alla realizzazione degliinvestimenti.

Il legislatore, coerentemente a quanto fatto negli altri titoli, ha previsto anche per esso un' articolazione secondo ben definite categorie nella quale tiene conto siadella durata del finanziamento che del soggetto erogante.

In particolare nelle categorie 01 e 02 sono iscritti prestiti non finalizzati alla realizzazione di investimenti ma rivolti esclusivamente a garantire gli equilibri finanziaridi cassa. Essi, quindi, non partecipano alla costruzione dell'equilibrio del "bilancio investimenti" ma a quello dei "movimenti di fondi".Nel rispetto delle regole e dei vincoli di finanza pubblica, fra le quali quelle del patto di Stabilità interno, non verranno attivati, nel corso dell’esercizio2015, mutui con Cassa DD.PP. o con altri Istituti di Credito Privati.

2.2.6.3 – Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione sull’impatto degli oneri di ammortamentosulle spese correnti comprese nella programmazione triennale:

I nuovi vincoli normativi:

L’art. 1 comma 539 della Legge n. 190 del 23 dicembre 2014 recante: ”Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge distabilita’ 2015), ha modificato il limite di indebitamento di cui all’art. 204 del TUEL, a partire dal 2015, che passa dall’8% al 10%.“539. All’articolo 204, comma 1, primo periodo, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, le parole: «e l’8 percento, a decorrere dall’anno 2012,» sono sostituite dalle seguenti: «l’8 per cento, per gli anni dal 2012 al 2014, e il 10 per cento, a decorrere dall’anno 2015,».”

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2.2.6.4 – Altre considerazioni e vincoli:

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2.2 - ANALISI DELLE RISORSE

2.2.7 - Riscossione di crediti e anticipazioni di cassa

2.2.7.1

TREND STORICO PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE % scostamento

ENTRATE2012

(accertamenti)

2013

(accertamenti)

2014

(previsioni)

2015

(previsioni)

2016

(previsioni)

2017

(previsioni)

della col.4 rispetto

alla col.3

1 2 3 4 5 6 7

Riscossione di crediti 0,00 0,00 0,00 150.000,00 0,00 0,00 0,00

Anticipazioni di cassa 0,00 0,00 6.000.000,00 6.000.000,00 6.000.000,00 6.000.000,00 0,00

TOTALE 0,00 0,00 6.000.000,00 6.150.000,00 6.000.000,00 6.000.000,00 2,50

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2.2.7.2 – Dimostrazione del rispetto dei limiti del ricorso alla anticipazione di tesoreria:

Con l’inizio di ogni esercizio finanziario il Comune di Follonica provvede ad adottare, ai sensi di legge, una deliberazione di Giunta con la quale si provvede adefinire gli elementi di richiesta dell’anticipazione di tesoreria per l’esercizio in corso. Tale delibera costituisce elemento sufficiente per l’attivazione automaticadell’anticipazione e ne fissa i limiti.

Il provvedimento di richiesta di anticipazione di cassa sarà trasmesso al Tesoriere Comunale Cassa Risparmi LU.PI.LI per l’anno 2014 nel caso si dovesserendere necessario il ricorso alla predetta anticipazione per carenza di cassa.

Secondo quanto disposto dall’art. 2, comma 3 bis del D.L. 4/2014, fino al 31/12/2015 il limite massimo del ricorso all’anticipazione da parte degli enti locali èelevato a cinque dodicesimi delle entrate accertate nel penultimo anno precedente afferenti per i comuni ai primi tre titoli di entrata.

Nell’esercizio 2013 sono state definitivamente accertate per competenza le seguenti entrate nella misura a fianco di ciascuno indicata, al netto delle “Entrate UnaTantum” e “compensative” come da certificato facente parte integrante del presente provvedimento:

€uroTitolo I - Entrate tributarie 20.895.584,16

Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti 3.228.571,29

Titolo III - Entrate Extra-Tributarie 5.167.316,64

Totale 29.291.472,09

che i 5/12 della predetta somma ammontano ad € 12.204.780,04;

A questo calcolo deve essere aggiunto quanto disposto dall’art. 195 del T.U. sull’ordinamento degli Enti Locali - D.lgs 267/00 circa l’utilizzazione, in termini dicassa, delle somme a destinazione vincolata anche se provenienti dall’assunzione di mutui con istituti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, per un importo nonsuperiore all’anticipazione di tesoreria di cui all’art. 222 del D.lgs 267/00, salvo ovviamente il reintegro in caso d’uso tramite anticipazione di cassa o in caso diintroito di entrate non soggette a vincolo di destinazione.

2.2.7.3 – Altre considerazioni e vincoli:

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2015 - 2016 - 2017

SEZIONE 3

PROGRAMMI E PROGETTI

COMUNE DI FOLLONICA

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3.1 - Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all'esercizio precedente:

3.1.1 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE SULLA PROGRAMMAZIONE

Nel corso del tempo si è consolidata sempre più l'esigenza di porre in essere un sistema di programmazione orientato ad affrontare lo sviluppo e le problematichedella collettività amministrata e che, nello spirito autonomistico che contraddistingue le realtà locali, concorra alla realizzazione di una politica fiscale delle entrateda impiegare per migliorare la qualità dei servizi e, al tempo stesso, per realizzare una politica infrastrutturale che possa portare, al termine del mandatoamministrativo, ad una reale crescita sociale ed economica generale.A tal fine si intende utilizzare nel modo più opportuno la Relazione Previsionale e Programmatica che, come nelle intenzioni del legislatore, fornisce una sinteticarappresentazione di quanto sopra riportato, rendendo leggibile il bilancio a quanti (cittadini, amministratori e revisori) siano, a vario titolo, interessati.Come previsto dall'articolo 170 del D.Lgs. 267/2000, infatti, la succitata relazione riveste un'importanza primaria fra gli allegati al Bilancio annuale di previsione edeve essere inquadrata in modo sistematico con gli altri documenti di programmazione, quali il Bilancio pluriennale.La Relazione Previsionale e Programmatica rappresenta l'anello di congiunzione tra il Bilancio di previsione e le finalità politiche che si intendono perseguirenell'impiego delle risorse.Inoltre, raccordata con i piani urbanistici e quelli economico - finanziari di attuazione delle opere, essa costituisce un importante documento politico ed al tempostesso operativo che descrive ed analizza l'attività dell'ente in tutte le sue funzioni.

Attenendoci al modello approvato con il D.P.R. 194/96, ad oggi ancora applicato, essa si articola nelle seguenti parti :Sezione 1 - Dati Generali: nella quale viene effettuata una ricognizione sulle caratteristiche fondamentali degli elementi strutturali dell'ente e nella quale vengonoillustrati i dati relativi alla popolazione, al territorio, all'economia insediata e ai servizi.Sezione 2 - Entrate: nella quale viene effettuata la valutazione generale dei mezzi finanziari disponibili, individuando le relative fonti di finanziamento,evidenziando il loro andamento storico e i propri vincoli, soffermandosi in particolare modo su quelle entrate che, per natura e per gettito, rappresentano le risorsepiù significative per l'ente.Sezione 3 - Spese: nella quale le uscite vengono riepilogate per programmi, con espresso riferimento a quelli indicati nel Bilancio annuale e in quello pluriennale,rilevando l'entità e l'incidenza percentuale della previsione con riferimento alla spesa corrente (consolidata e di sviluppo) ed a quella di investimento.Sezione 4 - Stato di attuazione dei programmi deliberati negli anni precedenti e considerazioni sullo stato di attuazione: in cui sono formulate considerazioni sullostato di attuazione degli indirizzi programmatici degli anni precedenti. Essa si compone di due parti: una prima, sotto forma di tabella, nella quale sono elencate leopere pubbliche finanziate ma non ancora realizzate, con l'indicazione dello stato di completamento espresso dal confronto tra l'importo complessivo e quelloliquidato; una seconda, descrittiva, nella quale sono riportate alcune considerazioni a riguardo.Sezione 5 - Rilevazione per il consolidamento dei conti pubblici: dove ritroviamo una tabella i cui dati appaiono orientati a fornire informazioni ai soggetti deputatial consolidamento dei fondi pubblici.Sezione 6 - Considerazioni finali: contenente le riflessioni conclusive sull'attività programmata nel prossimo triennio.

La gestione per obiettivi:Prima di proseguire nell'analisi del documento, si ritiene opportuno richiamare alcuni principi alla base dell'attività di programmazione specificando le modalitàoperative seguite.

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Il Testo Unico in materia di ordinamento degli enti locali, approvato con D.Lgs. 267/2000, disciplina gli allegati al Bilancio di previsione, dedicando una particolareattenzione alla Relazione Previsionale e Programmatica (art. 170).

Articolo 170 del D.Lgs. 267/2000 “Relazione previsionale e programmatica”

Gli enti locali allegano al bilancio annuale di previsione una relazione previsionale e programmatica che copra un periodo pari a quello del bilancio pluriennale.La relazione previsionale e programmatica ha carattere generale. Illustra anzitutto le caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell'economiainsediata e dei servizi dell'ente, precisandone risorse umane, strumentali e tecnologiche. Comprende, per la parte entrata, una vantazione generale sui mezzifinanziari, individuando le fonti di finanziamento ed evidenziando l'andamento storico degli stessi ed i relativi vincoli.Per la parte spesa la relazione è redatta per programmi e per eventuali progetti, con espresso riferimento ai programmi indicati nel bilancio annuale e nelbilancio pluriennale, rilevando l'entità e l'incidenza percentuale della previsione con riferimento alla spesa corrente consolidata, a quella di sviluppo ed aquella di investimento.Per ciascun programma è data specificazione della finalità che si intende conseguire e delle risorse umane e strumentali ad esso destinate, distintamente perciascuno degli esercizi in cui si articola il programma stesso ed è data specifica motivazione delle scelte adottate.La relazione previsionale e programmatica fornisce la motivata dimostrazione delle variazioni intervenute rispetto all'esercizio precedente.Per gli organismi gestionali dell'ente locale la relazione indica anche gli obiettivi che si intendono raggiungere, sia in termini di bilancio che in termini di efficacia,efficienza ed economicità del servizio.La relazione fornisce adeguati elementi che dimostrino la coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici, con particolare riferimentoalla delibera di cui all'articolo 172, comma 1, lettera e), e relativi piani di attuazione e con i piani economico-finanziari di cui all'articolo 201.Con il regolamento di cui all'articolo 160 è approvato lo schema di relazione, valido per tutti gli enti, che contiene le indicazioni minime necessarie a fini delconsolidamento dei conti pubblici.Nel regolamento di contabilità sono previsti i casi di inammissibilità e di improcedibilità per le deliberazioni di consiglio e di giunta che non sono coerenti con leprevisioni della relazione previsionale e programmatica.

E' da precisare che questo documento, insieme al Bilancio pluriennale, era già previsto nel precedente ordinamento contabile, ma con il D.Lgs. 267/2000 hasubito una rivisitazione che ne ha notevolmente tipicizzato la struttura, riaffermando, in modo ancor più evidente, il suo ruolo di strumento di indirizzo e diprogrammazione di medio termine.In particolare da una struttura libera, esso è stato ancorato nell'aspetto grafico ad un modello ministeriale che impone il rispetto nella compilazione di prospetti iquali, nell'intenzione del legislatore, dovrebbero orientare l'attività di costruzione del bilancio verso più affinate logiche di programmazione, quali la direzione perobiettivi.

Che cos'è la Gestione o direzione per Programmi:

La gestione per programmi viene realizzata mediante una specifica articolazione del programma di governo in macro obiettivi programmatici, che fungono daindirizzo per l'attività dell'ente in un periodo di tempo che abbraccia più anni. Così concepiti, i macro obiettivi, risultano essere la concreta manifestazione delprogramma di governo in termini di pianificazione pluriennale della gestione.

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Una volta definiti i macro obiettivi (o obiettivi di I livello), bisogna programmare l'attività per orizzonti temporali più brevi, e scomporli quindi in obiettivi secondari, osotto obiettivi (obiettivi di II livello), che considerati singolarmente comportano il raggiungimento parziale del macro obiettivo da cui dipendono, ma che nel lorocomplesso concorrono alla piena realizzazione dello stesso.La gestione per obiettivi, quindi, si risolve operativamente nella determinazione di un sistema che, partendo dagli obiettivi programmatici di medio - lungo periodo(obiettivi di I livello), si articola in obiettivi direttamente dipendenti dai primi (obiettivi di II, III, IV livello, etc.) che si stabiliscono come fine per le attività svolte neisingoli settori in un ristretto lasso di tempo (un anno, sei mesi, tre mesi, etc.).Volendone analizzare le principali caratteristiche, risulta chiara l'intenzione di dare a questo documento una valenza politica rilevante, trasformandolo in anello dicollegamento tra le volontà degli eletti, da un lato, ed i vincoli tecnico - gestionali dei dirigenti, dall'altro.La sua natura così detta “a scorrimento” ogni anno porta ad una sua nuova approvazione, e ne fa un indispensabile strumento di adeguamento delle sceltepolitiche alle nuove esigenze manifestate dalla collettività amministrata, dalle norme e dalla struttura tecnica.

I programmi ed i progetti

Tralasciando al momento l'analisi sugli aspetti generali del documento, ai fini della presente analisi, appare interessante soffermarci sui contenuti della parteSpesa. In particolare quest'ultima è redatta per programmi, con espresso riferimento ai programmi indicati nel Bilancio annuale e pluriennale, rilevando l'entità el'incidenza percentuale della previsione con riferimento alla spesa corrente consolidata, a quella di sviluppo e a quella di investimento.Per ciascun programma sono specificate le finalità che si intendono perseguire e le risorse umane e strumentali ad esso destinate, distinguendo le stesse perciascuno degli esercizi in cui si articola il programma. Contestualmente è data spiegazione delle scelte adottate.

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3.3 - Quadro Generale degli Impieghi per Programma

ANNO 2015 ANNO 2016 ANNO 2017

Numero

programmaSpese correnti

Spese perinvestimento Totale Spese correnti

Spese perinvestimento Totale Spese correnti

Spese perinvestimento Totale

Consolidate Di Sviluppo Consolidate Di Sviluppo Consolidate Di Sviluppo

41 354.370,10 0,00 5.000,00 359.370,10 352.678,16 0,00 5.000,00 357.678,16 354.441,55 0,00 5.000,00 359.441,55

42 1.116.550,96 0,00 4.892.012,52 6.008.563,48 707.053,98 0,00 1.482.916,42 2.189.970,40 666.860,17 0,00 1.765.355,41 2.432.215,58

43 594.791,36 0,00 320.000,00 914.791,36 603.627,14 0,00 150.000,00 753.627,14 605.553,74 0,00 150.000,00 755.553,74

44 10.000,00 0,00 0,00 10.000,00 10.100,00 0,00 0,00 10.100,00 10.150,50 0,00 0,00 10.150,50

45 2.229.849,41 0,00 0,00 2.229.849,41 2.164.402,75 0,00 0,00 2.164.402,75 2.175.224,76 0,00 0,00 2.175.224,76

46 611.364,70 0,00 0,00 611.364,70 639.195,55 0,00 0,00 639.195,55 643.224,11 0,00 0,00 643.224,11

47 500,00 0,00 0,00 500,00 505,00 0,00 0,00 505,00 507,52 0,00 0,00 507,52

48 536.695,84 0,00 0,00 536.695,84 280.523,46 0,00 0,00 280.523,46 281.926,07 0,00 0,00 281.926,07

49 246.247,64 0,00 0,00 246.247,64 287.650,06 0,00 100.000,00 387.650,06 289.594,28 0,00 0,00 289.594,28

50 7.459.131,24 0,00 1.380.415,11 8.839.546,35 7.509.254,40 0,00 4.300.000,00 11.809.254,40 7.550.634,84 0,00 4.495.895,00 12.046.529,84

51 2.666.087,40 0,00 121.552,40 2.787.639,80 2.452.462,29 0,00 38.000,00 2.490.462,29 2.462.792,00 0,00 38.000,00 2.500.792,00

52 939.471,35 0,00 17.000,00 956.471,35 844.764,00 0,00 10.000,00 854.764,00 848.987,82 0,00 10.000,00 858.987,82

53 719.218,81 0,00 0,00 719.218,81 771.410,99 0,00 0,00 771.410,99 775.043,01 0,00 0,00 775.043,01

54 1.758.544,29 0,00 2.535.045,55 4.293.589,84 1.533.529,84 0,00 2.732.242,49 4.265.772,33 1.527.986,78 0,00 2.914.000,00 4.441.986,78

55 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

56 460.737,63 0,00 0,00 460.737,63 465.345,02 0,00 0,00 465.345,02 467.671,74 0,00 0,00 467.671,74

57 929.808,03 0,00 150.000,00 1.079.808,03 565.772,46 0,00 0,00 565.772,46 567.351,30 0,00 0,00 567.351,30

59 18.277.455,39 0,00 367.082,28 18.644.537,67 17.533.077,28 0,00 216.100,00 17.749.177,28 17.264.502,96 0,00 36.100,00 17.300.602,96

TOTALI 38.910.824,15 0,00 9.788.107,86 48.698.932,01 36.721.352,38 0,00 9.034.258,91 45.755.611,29 36.492.453,15 0,00 9.414.350,41 45.906.803,56

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3.4 - Programma n. 41LA CITTA' DEI CITTADINI - Partecipazione, trasparenza e semplificazione

Responsabile: Assessore Mirjam Giorgeri

3.4.1 – Descrizione del programma:

Il programma è volto a favorire un maggiore trasparenza e chiarezza delle azioni dell'Ente, oltre ad una maggiore e migliore partecipazione dei cittadini. Vogliamoche i cittadini si sentano coinvolti sempre nei processi decisionali, avendo la consapevolezza che l'azione amministrativa è svolta come un servizio, perché lapolitica sia non solo per, ma CON i cittadini.

I Cittadini Protagonisti.

Si intende instaurare un percorso virtuoso di condivisione dei bilanci comunali e della programmazione delle opere pubbliche con i cittadini, facendoli diventareprotagonisti delle scelte del comune sia per quanto riguarda le azioni strategiche, sia per quanto riguarda le opere di manutenzione e sistemazione dei quartieri,dove i cittadini devono poter incidere nella scelta delle priorità.Per questo destineremo una parte del bilancio ad un percorso di partecipazione condiviso e trasparente.Dobbiamo ridare importanza ai quartieri, metterli di nuovo al centro dell'azione amministrativa. Costituiremo i “Laboratori di quartiere” dove si discuterà non solodella progettualità legata alle manutenzioni e al decoro ma anche della programmazione di eventi per rendere i quartieri vivi e vitali 365 giorni l'anno definendo unbudget annuale per queste iniziative gestito direttamente dai quartieri.

Spazio ai Giovani.

Si eprime una specifica volontà di destinare parte degli spazi interni all'area dell'ex Ilva per i giovani e per le attività ludico-ricreative, aprendo un forum che possaessere punto di riferimento di iniziative e eventi legate al mondo giovanile, valorizzando al contempo progettualità di grande respiro già in essere come “Spaziragazzi”.Si intende dare maggiore spazio alle attività di intrattenimento soprattutto nel periodo estivo cercando una maggiore flessibilità sugli orari e sulla musica durantegli eventi per attirare i giovani nella nostra città.Determinante sarà anche l'aiuto alle coppie con bambini, incentivando il nido aziendale o interaziendale, attingendo alle agevolazioni nazionalidedicate a queste strutture

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

I cittadini devono tornare a partecipare in modo più attivo e consapevole alla vita della collettività.La partecipazione è l’unico e sano antidoto alla separazione dei rappresentanti dai rappresentati ma, com’é noto, costa molto in termini di tempo; noi ci sentiamolimitati nella partecipazione perché costretti a vivere giorni concitati, scanditi dagli impegni e dalle responsabilità, governati dal “grande ritardo” checostantemente ci insegue.

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La partecipazione deve essere perseguita non solo mediante la creazione di nuove forme di aggregazione, ma anche analizzando criticamente quelle esistenti,stimolandole verso la crescita o una mutazione e, in primo luogo, rendendo effettivi i diritti di trasparenza sanciti dall’ordinamento per la partecipazione aiprocedimenti amministrativi dell’Ente.

3.4.3 – Finalità da conseguire:

La semplificazioneStrettamente connessa al raggiungimento degli obiettivi di partecipazione e di trasparenza, è la realizzazione di una gestione operativa diretta a semplificare erazionalizzare i procedimenti, assicurando tempi certi, regole chiare, economicità ed ottimizzazione delle risorse.Tra le azioni principali, dunque, ci sarà quella della revisione del Regolamento dei Procedimenti amministrativi e un’attenta opera di verifica delle procedureamministrative in essere, finalizzata alla semplificazione. Di pari passo saranno attuate tutte le misure adeguate per il raggiungimento di concreti obiettivi dieconomicità: nell’ambito di tutta l’organizzazione comunale saranno adottate, anche grazie al potenziamento dell’utilizzo delle risorse informatiche, misure direttea semplificare e velocizzare le procedure, in modo particolare quelle finalizzate alla definizione di atti destinati all’utenza esterna.L’utilizzo della tecnologia garantirà maggiore trasparenza, accessibilità e speditezza anche nell’ambito dello svolgimento delle gare d’appalto. Le nuove modalitàdelle gare on line e l’utilizzo dei marketplace virtuali consentiranno agli operatori economici di iscriversi e di partecipare alle gare dell’ente, interloquendo con lostesso attraverso sistemi veloci, sicuri e trasparenti.

Gestione delle risorse umane e sviluppo organizzativoPer garantire e migliorare l’ordinario funzionamento degli uffici e dei servizi e nel contempo assicurare la buona riuscita di progetti di miglioramento è necessariopoter contare sul pieno coinvolgimento e sulla motivazione di tutto il personale, dei funzionari direttivi e della dirigenza, e porre al centro dell’attivitàamministrativa la soddisfazione dell’utenza, il controllo dei costi e il perseguimento dei risultati.A tal fine si orienteranno gli interventi e le politiche in materia di gestione delle risorse umane e di sviluppo organizzativo ai diversi livelli di attività:• mantenimento dell’attività ordinaria;• sviluppo dell’innovazione gestionale;• ampliamento e qualificazione delle relazioni sindacali.Attività ordinaria - Oltre al mantenimento della ordinaria attività di gestione degli istituti normativi e contrattuali si rende opportuno sviluppare il miglioramentodelle qualità e della produttività anche attraverso la certificazione e la valutazione di alternative gestionali.Innovazione gestionale - La forte evoluzione del quadro normativo e contrattuale ha conferito ai dirigenti degli Enti Locali la pienezza delle funzioni gestionali.Qualificazione delle relazioni sindacali - L’amministrazione, con il supporto del Settore Risorse Umane, del Segretario Generale, e dalla parte pubblica dellaDelegazione trattante, sarà tesa a promuovere e riqualificare il sistema delle relazioni con le rappresentanze sindacali dei lavoratori - aziendali e del territorio –orientandolo al riconoscimento della dignità e del valore delle risorse umane, al rispetto non solo formale delle norme e dei contratti, al riconoscimentodell’effettiva rappresentatività delle varie organizzazioni, alla ricerca in tempi ragionevoli di soluzioni ed accordi per quanto possibile condivisi, tenendo presentele priorità dell’orientamento dei servizi all’utenza ed al cittadino.

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L’efficacia delle strutture aziendali complesse è determinata in primo luogo dalla qualità e razionalità del disegno organizzativo e dalla quantità e qualità dellerisorse umane e strumentali assegnate; ciò che può renderle strutture performanti e di successo è la presenza di una coesione interna tale da determinare adogni livello un diffuso senso di appartenenza “alla squadra” ed una condivisione della visione dell’Ente nel suo complesso. In tal senso appare utile una revisionedella dotazione organica anche al fine di introdurre elementi di competitività e di miglioramento interno. E’ necessario tuttavia pensare in una logica di dotazioneorganica dinamica in relazione al mutare delle esigenze ed orientata al superamento delle rigidità delle figure professionali specifiche.

3.4.3.1 – Investimento:

Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1345 MANUTENZ. STRAORDINARIE DOTAZ. INFORMATICHE 5.000,00 5.000,00 5.000,00

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

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3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 41

LA CITTA' DEI CITTADINI - Partecipazione, trasparenza e semplificazione

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 2.000,82 2.024,49 2.068,94

REGIONE 1.379,88 137,25 137,92

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 5.068,99 5.050,00 5.075,25

TOTALE (A) 8.449,69 7.211,74 7.282,11

PROVENTI DEI SERVIZI 3.311,71 4.083,29 4.137,89

TOTALE (B) 3.311,71 4.083,29 4.137,89

QUOTE DI RISORSE GENERALI 347.608,70 346.383,13 348.021,55

TOTALE (C) 347.608,70 346.383,13 348.021,55

TOTALE GENERALE (A+B+C) 359.370,10 357.678,16 359.441,55

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 41LA CITTA' DEI CITTADINI - Partecipazione, trasparenza e semplificazione

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 128.353,86 36,22 1 0,00 0,00 1 5.000,00 100,00 133.353,86 37,11 1 129.637,40 36,76 1 0,00 0,00 1 5.000,00 100,00 134.637,40 37,64 1 130.285,59 36,76 1 0,00 0,00 1 5.000,00 100,00 135.285,59 37,64

2 11.448,22 3,23 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 11.448,22 3,19 2 11.562,70 3,28 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 11.562,70 3,23 2 11.620,51 3,28 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 11.620,51 3,23

3 214.568,02 60,55 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 214.568,02 59,71 3 211.478,06 59,96 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 211.478,06 59,13 3 212.535,45 59,96 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 212.535,45 59,13

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

354.370,10 0,00 5.000,00 359.370,10 352.678,16 0,00 5.000,00 357.678,16 354.441,55 0,00 5.000,00 359.441,55

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 42LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - Il Patrimonio Comunale

Responsabile: Sindaco Andrea Benini e Assessori: Alberto Aloisi e Barbara Catalani

3.4.1 – Descrizione del programma:

Le strutture immobiliari parte del patrimonio dell’Amministrazione Comunale consentono, in relazione ai diversi usi loro attribuiti, di soddisfare diverse funzioniistituzionali.Nel caso particolare del Comune di Follonica, il numero di immobili in uso per attività istituzionali in rapporto alla consistenza del patrimonio è di portata limitatarispetto ad altre realtà municipali, ma conserva comunque un’importante consistenza in relazione alle attività svolte dall’Ente, trattandosi di fabbricati collocati nelcentro cittadino, di immediata e diretta percezione.Nel corso degli anni è stata avviata una corretta politica di gestione delle risorse patrimoniali con la progressiva dismissione di locazioni passive variamenteassunte nel tempo, e la loro sostituzione con il recupero di immobili comunali, dapprima utilizzati per diverse finalità, e restituiti all’uso istituzionale, come - peresempio – la sede del Comando Polizia Municipale e del Settore Lavori Pubblici. Si tratta per la maggior parte di strutture di antica costruzione, risalenti perrealizzazione alla nascita ed al consolidamento del complesso siderurgico della Magona prima e dell’Ilva dopo, acquistati in diversi momenti storici per adibirliall’uso pubblico.L’attuale sede principale del Palazzo Comunale risale, invece, ai primi anni sessanta, e rappresenta il più moderno fabbricato in uso istituzionale, ad esclusionedella struttura dei Cantieri Comunali.Gli immobili si presentano allo stato attuale ancora sufficientemente funzionali per l’attività in essi svolta, ma l’evoluzione legislativa in materia di sicurezza sullavoro e degli utenti oltreché in materia di accessibilità - in aggiunta all’invecchiamento strutturale - impone comunque una valutazione circa l’opportunità dimantenere l’attuale utilizzo o piuttosto definire nuove strategie per la loro dismissione con la creazione di un nuovo polo amministrativo adeguato alle nuovenecessità.

L’area Ex Ilva e gli immobili ad essa collegati, sulla base delle previsioni di recupero strutturale che li riguardano, rappresentano un importante elemento per losviluppo amministrativo e direzionale della città nel prossimo futuro.Tale complesso demaniale, oltre agli uffici comunali, già ospita numerosi immobili di uso pubblico, come le scuole medie, il Museo del Ferro e la Biblioteca, e puòcostituire polo di attrazione per altre attività svolte da altri soggetti pubblici e privati.L’ex complesso industriale dismesso rappresenta inoltre una possibile risorsa per l’accoglimento di un centro direzionale-commerciale della città.Nello stesso progetto si colloca anche il fabbricato che si affaccia su Piazza del Popolo e su Piazza Guerrazzi, attualmente utilizzato come Pinacoteca comunale.Per lo svolgimento di questa funzione sarà ulteriormente valorizzato, sia dal punto di vista strutturale che contenutistico, come meglio precisato nel paragrafo 6. Ilsuo utilizzo anche come “contenitore” di manifestazioni culturali e di eventi risulta essere invece limitato dalla conformazione strutturale che rende necessaria unavalutazione attenta delle possibili alternative.Il recupero dell’area ex Ilva anche dal punto di vista della sua fruibilità come sede di attività culturali può senza dubbio favorire il decentramento delle iniziative adalto richiamo di pubblico.

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3.4.2 – Motivazione delle scelte:Il patrimonio comunale deve essere riqualificato, mantenuto ed utilizzato al meglio per poter assicurare la massima efficacia dell’azione amministrativagarantendo la sua consistenza alle effettive esigenze pubbliche.Gli immobili compresi nel patrimonio dell’Amministrazione Comunale, qualunque sia il loro utilizzo, sono infatti strumento per l’attuazione delle finalità istituzionalidell’Ente ed oggi sono chiamati a concorrere all’attuazione dell’indirizzo politico espresso dalla Città, attraverso la loro valorizzazione, razionalizzazione ed anchela loro dismissione, se necessario, per consentire il raggiungimento di tale obiettivo.Intendiamo infatti impostare, nell’ambito delle potenzialità conseguenti all’innovativo quadro rappresentato dalla disponibilità dell’Ex Ippodromo comunale edell’Area Ex Ilva, la valutazione di una nuova configurazione del patrimonio immobiliare pubblico con scelte comunque finalizzate a garantire fabbricati piùmoderni e funzionali per le attività a cui sono destinati, con l’obiettivo di rendere più efficiente ed efficace l’azione amministrativa.

3.4.3 – Finalità da conseguire:

La città che si trasforma dovrà partire dal riconoscimento che il progetto di valorizzazione dell’Area Ilva e il Parco Centrale hanno di fatto già avviato, ovveroquello di diventare cerniera tra il passato e il futuro. Dovrà aspirare a diventare:

Lo spazio della storia, delle identità, della cultura, del divertimento all’interno degli edifici ristrutturatia)Lo spazio delle manifestazioni culturali, musicali, per il tempo libero all’aperto: parco centrale ex ippodromo piazza grande, piazza della Leopolda, piazzettab)della torre dell'acqua, cortile Magma-biblioteca (spazi che andranno accuratamente progettati e integrati con tutto il contesto)Lo spazio del nuovo modello abitativo incentrato sul concetto di Social Housing (perché la residenza nell’Ilva è un principio fondante della sua storia)c)Lo spazio per accogliere un Centro Servizi/GiovaniSì , potenziale startup d’impresa al Parco centrale (perché l’innovazione dovrà essere una priorità per id)prossimi anni)Lo spazio per il commercio e la ristorazione d’eccellenza (perché valorizzando i nostri grandi punti di forza si potrà fare leva sull’occupazione)e)La cittadella della Scuola come nuovo e moderno Polo scolastico (già in parte inserito nel progetto e adesso assolutamente necessario)f)Lo spazio di congiunzione con la cittadella dello sport (la zona del Capannino riveste per la città un ruolo determinante e strategico che quindi dovrà essereg)collegato con l’imponente opera pubblica del Parco)Lo spazio di congiunzione con La cittadella del carnevale (inteso come un luogo destinato completamente all’attività del Carnevale, alla creazioneh)artistica dei carri e alla creazione di un centro di raccolta documenti di uno degli eventi più antichi della città di Follonica). Questa nuova casa permetterà difar crescere il carnevale. Costruiremo eventi e manifestazioni al contorno sempre più coinvolgenti, utilizzando la nuova cittadella, e ampliando quindi leopportunità di crescita del “mondo” legato al carnevale.

Per tutto quanto abbiamo detto, prima di agire, procedere ad una attenta osservazione e valutazione dello stato del patrimonio pubblico e della sua validità inrapporto al soddisfacimento degli interessi pubblici a cui sono destinati.

Gli immobili destinati alla scuola; piano edilizia scolasticaIl patrimonio comunale a servizio delle attività scolastiche rappresenta una quota rilevante del numero complessivo di immobili pubblici.I settori dell’istruzione e della formazione scolastica si trovano adesso, come tutti sappiamo, in una fase di profonda trasformazione conseguente all’evoluzionedel processo formativo e alla diversificazione e trasformazione numerica della popolazione scolastica, che influenzeranno direttamente le scelte amministrativeper la gestione del patrimonio scolastico.

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L’attuale tendenza è quella della progettazione di immobili con ambienti dimensionati e studiati per utilizzi polivalenti in modo da ricercare economie di scala nellautilizzazione e gestione dei fabbricati.Gli attuali immobili destinati all’uso scolastico presenti sul territorio seguono una logica costruttiva con strutture progettate e realizzate in modo da fornire servizisufficientemente adeguati alle ordinarie esigenze scolastiche, ma per proporsi per un utilizzo diverso e più evoluto necessitano di notevoli interventi diristrutturazione.Tali limitazioni devono essere superate, anche e soprattutto per fornire servizi migliori agli studenti ed affrontare l’incremento della domanda formativaproveniente dalla popolazione già adulta (richiesta derivante dalle nuove configurazioni del mercato del lavoro, che tende alla espulsione dai cicli produttivi disoggetti non preparati e rende necessario procedere alla loro formazione per consentire un reinserimento nel mondo del lavoro).L’utilizzo polivalente delle strutture scolastiche costituisce inoltre una possibile risposta alla domanda di strutture da dedicare allo sport ed al tempo libero.Le palestre a supporto degli edifici scolastici offrono una risposta a questa esigenza, con modalità di utilizzo diversificato per particolari e diverse fasce dipopolazione (come la terza età ) e possono essere viste anche come luoghi di incontro e di supporto ad attività sociali.Alla luce delle problematiche sopra riportate, l’Amministrazione valuterà tutte le possibili soluzioni in una prospettiva gestionale delle strutture di carattereinnovativo ed anche economicamente sostenibile nell’immediatezza e nelle prospettive future sulla base di un apposito piano di edilizia scolastica.Le scelte da intraprendere sono essenzialmente riassumibili in due indirizzi sostanziali: potenziamento delle strutture e risistemazione dell’attuale patrimoniopubblico con adeguamento alle nuove esigenze ed alle normative in materia di sicurezza, attuando contemporaneamente azioni finalizzate alla creazione dinuove strutture scolastiche polivalenti, con una dismissione progressiva dell’attuale patrimonio.La logica di quest’ultima scelta sarà caratterizzata dalla sostituzione dell’attuale patrimonio edilizio con strutture più moderne e di nuova concezione, sia sotto ilprofilo della progettazione architettonica che di quella strutturale attraverso la progressiva dismissione dell’attuale patrimonio edilizio da cui trarre le risorse perautofinanziare gli interventi di nuova realizzazione.L’obiettivo da perseguire attraverso questo intervento attiene alla possibilità di realizzare lo sviluppo qualitativo del patrimonio scolastico e la sua sostituzionemediante strutture costruite ex novo con le migliori soluzioni di architettura biotecnologica ed in materia di impianti tecnologici, realizzando complessi studiati eprogrammati per utilizzi polivalenti e fungibili in relazione all’andamento delle attività scolastiche ed extra scolastiche.Qualunque sia la scelta concreta operata, nella prima fase l’amministrazione dovrà assicurare il monitoraggio costante dell’edilizia scolastica per garantire comebene primario la sicurezza degli utenti.Alla luce delle problematiche sopra riportate, la volontà dell’Amministrazione è di lavorare per rendere possibile la concreta attuazione del Campus scolastico,scelta caratterizzata dalla sostituzione dell’attuale patrimonio edilizio con strutture più moderne e di nuova concezione, sia sotto il profilo della progettazionearchitettonica che di quella strutturale.

Gli obiettivi di valorizzazione e di recuperoIl patrimonio comunale si compone non solo di fabbricati ma anche di molte aree pubbliche oggi utilizzate in modo marginale per finalità collettive.Si tratta di un patrimonio molto consistente, oggi sostanzialmente non idoneo a dare risposte alle domande per le quali fu acquisito al patrimonio pubblico, mapotenzialmente utile per soddisfare nuovi bisogni ed esigenze espresse dai cittadini, dai frequentatori della città ed in genere dal territorio.L’obiettivo quindi è di intraprendere un percorso per la valorizzazione di queste aree in modo da renderle utili per la realizzazione di servizi, come - ad esempio -posti auto pertinenziali nelle zone di forte presenza turistica in cui è cronica la carenza di tali disponibilità.

3.4.3.1 – Investimento:

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Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1365 MANUTENZIONE STRAORD. EDIFICI COMUNALI 77.453,00 50.000,00 50.000,00

1373 MANUTENZIONE IMMOBILI AREA EX ILVA - - 100.000,00

1400 RISTRUTTURAZIONE FONDERIA N.2 - TEATRO 325.730,82 - -

1401 RISTRUTTURAZIONE FONDERIA N.1 - STRUTTURA ESPOSITIVA EFIERISTICA

1.091,56 - -

1402 FORNO SAN FERDINANDO - MUSEO DEL FERRO E DELLA GHISA 27.018,10 - -

1404 MANUTENZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI 3.922,00 - -

1405 AREA MERCATALE EX IPPODROMO 3.143.956,41 - -

1406 ARENA SPETTACOLI EX IPPODROMO 234.581,35 - -

1407 ACQUISIZIONE IMPIANTI RETE GAS 508.777,49 255.916,42 538.355,41

1412 INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA EDIFICI SCOLASTICI EASILO COMUNALE

154.088,91 100.000,00 100.000,00

1425 REINVESTIMENTO PROVENTI LEGGE 10 E DIRITTI ZONA P.E.E.P 7.000,00 7.000,00 7.000,00

1431 REINVESTIM. PROVENTI L. 10 PER MANUTENZ. PATRIMONIALI-UFF.PATRIMONIO

60.000,00 20.000,00 20.000,00

1435 COSTRUZIONE LOCULI COLOMBARI 348.392,88 100.000,00 400.000,00

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 42

LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - Il Patrimonio Comunale

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 25.093,25 11.711,67 13.360,80

REGIONE 1.528.445,09 34.124,01 34.387,37

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 865,28 0,00 0,00

TOTALE (A) 1.554.403,62 45.835,68 47.748,17

PROVENTI DEI SERVIZI 101.533,67 84.221,86 87.624,61

TOTALE (B) 101.533,67 84.221,86 87.624,61

QUOTE DI RISORSE GENERALI 4.352.626,19 2.059.912,86 2.296.842,80

TOTALE (C) 4.352.626,19 2.059.912,86 2.296.842,80

TOTALE GENERALE (A+B+C) 6.008.563,48 2.189.970,40 2.432.215,58

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 42LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - Il Patrimonio Comunale

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 4.399.166,64 89,93 4.399.166,64 73,64 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 655.916,42 44,23 655.916,42 31,03 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 938.355,41 53,15 938.355,41 39,87

2 97.781,68 9,04 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 97.781,68 1,64 2 98.759,49 15,66 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 98.759,49 4,67 2 99.253,28 16,87 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 99.253,28 4,22

3 402.247,44 37,18 3 0,00 0,00 3 415.392,88 8,49 817.640,32 13,69 3 257.313,16 40,80 3 0,00 0,00 3 777.000,00 52,40 1.034.313,16 48,93 3 258.599,75 43,95 3 0,00 0,00 3 777.000,00 44,01 1.035.599,75 44,00

4 520.525,83 48,11 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 520.525,83 8,71 4 213.091,07 33,78 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 213.091,07 10,08 4 168.931,52 28,71 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 168.931,52 7,18

5 12.376,00 1,14 5 0,00 0,00 5 77.453,00 1,58 89.829,00 1,50 5 12.499,76 1,98 5 0,00 0,00 5 50.000,00 3,37 62.499,76 2,96 5 12.562,26 2,13 5 0,00 0,00 5 50.000,00 2,83 62.562,26 2,66

6 31.131,15 2,88 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 31.131,15 0,52 6 31.001,15 4,92 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 31.001,15 1,47 6 30.925,18 5,26 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 30.925,18 1,31

7 17.899,00 1,65 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 17.899,00 0,30 7 18.077,99 2,87 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 18.077,99 0,86 7 18.168,38 3,09 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 18.168,38 0,77

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

1.081.961,10 0,00 4.892.012,52 5.973.973,62 630.742,62 0,00 1.482.916,42 2.113.659,04 588.440,37 0,00 1.765.355,41 2.353.795,78

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 34.589,86 100,00 3 0,00 0,00 3 76.311,36 100,00 3 0,00 0,00 3 78.419,80 100,00 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

34.589,86 0,00 76.311,36 0,00 78.419,80 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 43LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - Lo Sport e la gestione degli impianti sportivi

Responsabile: Sindaco Andrea Benini

3.4.1 – Descrizione del programma:

Il consistente patrimonio comunale destinato allo sport assume una sostanziale importanza, sia in termini economici che di consistenza immobiliare.Le strutture sono state edificate nel corso degli anni settanta - ottanta, con criteri progettuali dell’epoca, ed il loro mantenimento in efficienza e l’aggiornamentostrutturale rappresentano importanti voci di spesa per l’Amministrazione comunale.Nel corso degli anni sono state sperimentate diverse formule gestionali delle strutture sportive, fino ad approdare in ultimo all’affidamento del servizio alleassociazioni, con convenzioni formali, ma senza che ciò abbia risolto completamente i problemi che nel tempo sono stati evidenziati nella gestione.L’Amministrazione si impegna a rivedere l’attuale assetto organizzativo ed operativo, definendo in modo migliore e puntuale le rispettive responsabilità gestionalie rafforzando il ruolo di controllo e di verifica costante della manutenzione delle strutture.

Impiantistica sportiva di qualità

Si intende ristrutturare i nostri impianti sportivi, che sono tanti e diffusi ma anche bisognosi di interventi di ammodernamento.A tale scopo saràrealizzato un piano di manutenzione a breve e medio termine che possa rimettere a nuovo le strutture impiantistiche, in particolare il Palagolfo e laPista Armeni per valorizzare le attività sportive e il mondo dello sport in generale.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:La nostra Città ha una importante dotazione di strutture per lo Sport che la pone tra le prime 100 città d’Italia per impianti e numero di attività. Il nostroobiettivo è garantire un’offerta sempre più qualificata e fruibile, attraverso un processo di concertazione con gli operatori e gli utenti.

3.4.3 – Finalità da conseguire:

Interventi di manutenzione diffusa sul patrimionio sportivo che verranno realizzati a seguito di una specifica ricognizione dello stato attuale in cui versa l'interopatrimonio sportivo.

3.4.3.1 – Investimento:Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1524 INTERVENTI DI MANUTENZ. IMPIANTI SPORTIVI 190.000,00 50.000,00 50.000,00

1525 ADEGUAMENTO IMPIANTI SPORTIVI 130.000,00 - 100.000,00

1526 MANUTENZIONE E AMMODERNAMENTO IMPIANTI SPORTIVI - 100.000,00 -

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3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 43

LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - Lo Sport e la gestione degli impianti sportivi

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 58.963,20 59.391,68 59.143,03

REGIONE 132.733,24 260,45 100.221,01

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 32.636,66 32.825,00 32.989,12

TOTALE (A) 224.333,10 92.477,13 192.353,16

PROVENTI DEI SERVIZI 6.559,79 7.748,48 6.630,56

TOTALE (B) 6.559,79 7.748,48 6.630,56

QUOTE DI RISORSE GENERALI 683.898,47 653.401,53 556.570,02

TOTALE (C) 683.898,47 653.401,53 556.570,02

TOTALE GENERALE (A+B+C) 914.791,36 753.627,14 755.553,74

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 43LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - Lo Sport e la gestione degli impianti sportivi

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 100.000,00 66,67 100.000,00 16,70 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 12.000,00 2,48 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 12.000,00 1,49 2 12.120,00 2,70 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 12.120,00 2,02 2 12.180,60 2,72 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 12.180,60 2,04

3 35.901,20 7,41 3 0,00 0,00 3 320.000,00 100,00 355.901,20 44,24 3 24.393,21 5,43 3 0,00 0,00 3 50.000,00 33,33 74.393,21 12,42 3 24.515,18 5,48 3 0,00 0,00 3 150.000,00 100,00 174.515,18 29,20

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 412.096,64 85,05 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 412.096,64 51,22 5 385.166,89 85,79 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 385.166,89 64,31 5 387.092,72 86,47 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 387.092,72 64,77

6 24.540,31 5,06 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 24.540,31 3,05 6 27.288,11 6,08 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 27.288,11 4,56 6 23.860,59 5,33 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 23.860,59 3,99

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

484.538,15 0,00 320.000,00 804.538,15 448.968,21 0,00 150.000,00 598.968,21 447.649,09 0,00 150.000,00 597.649,09

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 110.253,21 100,00 3 0,00 0,00 3 154.658,93 100,00 3 0,00 0,00 3 157.904,65 100,00 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

110.253,21 0,00 154.658,93 0,00 157.904,65 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 44LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - La nautica e le politiche del mare

Responsabile: Assessore Alberto Aloisi

3.4.1 – Descrizione del programma:

L’Amministrazione si pone l’obiettivo di proseguire con l’ulteriore valorizzazione del mondo del mare riavviando gli strumenti di concertazione già presenti come ilProtocollo di Intesa tra gli enti territoriali delle due province e la Consulta Comunale del Mare con le associazioni del settore.L’unicità ambientale del Golfo di Follonica trova, infatti, il suo limite nella divisione amministrativa tra due province, quattro comuni e due diverse autoritàmarittime, aspetto che rende difficile il raggiungimento di una ideale unità di intenti tra i diversi soggetti interessati.Questa problematica è da superare con la ricerca di condivisione di progetti e di organizzazione delle attività di fruizione del Golfo orientate alla sostenibilitàambientale, con l’obiettivo di sviluppare quelle sinergie e quei contatti utili per migliorare l’efficacia dell’azione degli enti nel reciproco rispetto.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:Il Golfo di Follonica si presenta come uno scenario unico in cui sono presenti moltissime possibilità per incrementare l’offerta turistica e riqualificare la vita degliabitanti della città.Si tratta di un patrimonio da salvaguardare in cui l’intervento dell’Amministrazione si rende necessario per garantire un adeguato sviluppo in un’ottica disostenibilità ambientale e di corretta gestione amministrativa.Il mondo del mare non si compone solo del turismo balneare che utilizza la spiaggia quale strumento di offerta turistica, ma raccoglie una serie molto variegata diattività e di esperienze, tra le quali emergono la nautica sociale e da diporto, la pesca professionale e quella sportiva.

3.4.3 – Finalità da conseguire:

Sport nautico e costa

Potenziamo e valorizziamo il nostro polo nautico sportivo, dandogli strumenti e progettualità per diventare ancor di più un fiore all’occhiello di questacittà, sfruttandone a pieno le opportunità legate al turismo, al sociale e alla formazione dei giovani. Porteremo a termine insieme alla provincia tuttele opere di protezione dell’erosione costiera e delle nostre spiagge. Potenziamo le spiagge libere con servizi essenziali.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

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3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 44

LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - La nautica e le politiche del mare

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 0,00 0,00 0,00

REGIONE 0,00 0,00 0,00

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 10.000,00 10.100,00 10.150,50

TOTALE (A) 10.000,00 10.100,00 10.150,50

PROVENTI DEI SERVIZI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (B) 0,00 0,00 0,00

QUOTE DI RISORSE GENERALI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (C) 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE (A+B+C) 10.000,00 10.100,00 10.150,50

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 44LA CITTA' CHE SI TRASFORMA - La nautica e le politiche del mare

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00

3 10.000,00 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 10.000,00 100,00 3 10.100,00 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 10.100,00 100,00 3 10.150,50 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 10.150,50 100,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

10.000,00 0,00 0,00 10.000,00 10.100,00 0,00 0,00 10.100,00 10.150,50 0,00 0,00 10.150,50

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 45LA CITTA' DELLA CULTURA - La scuola - il principio delle "decisioni partecipate

Responsabile: Assessore Barbara Catalani

3.4.1 – Descrizione del programma:

L'Amministrazione intende proseguire negli obiettivi di coordinamento tra l’Amministrazione Comunale, gli enti pubblici sovracomunali, le associazioni portatrici diinteressi, i genitori, e il sistema delle scuole primarie e secondarie follonichesi (insegnanti e ragazzi).In questo contesto sarà sviluppato il percorso per individuare le possibili soluzioni per definire quali e quante strutture scolastiche saranno interessate dal nuovopolo scolastico.Difenderemo il diritto allo studio (trasporto scolastico, mense, libri di testo, integrazione), promuoveremo la cittadinanza consapevole, la formazione interculturale,ambientale, la formazione alla salute e alla sicurezza e daremo nuovo impulso alle politiche dell’inclusione.Favoriremo le attività di orientamento scolastico, gli scambi internazionali (gemellaggi, progetti europei e mediterranei), le attività sportive e culturali legate aipercorsi extradidattici.Saranno studiate migliori regole di efficienza energetica, bioedilizia e recupero dei rifiuti, condividendo le decisioni con docenti e genitori.Vogliamo consolidare ed ampliare i progetti scolastici legati a teatro, musica, lettura, giorno della memoria, attività interculturali, progetti specifici perdiversamente abili, educazione ambientale.Il principio fondamentale che guiderà ogni scelta sarà e non potrà essere che quello della totale e trasparente condivisione.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:La scuola sarà al centro del confronto tra Comune e cittadini, attraverso un percorso condiviso e consapevole, volto a migliorare il livello generale dell’offertascolastica follonichese, passando da valutazioni e decisioni sulle attuali strutture (scuole elementari e medie).

3.4.3 – Finalità da conseguire:

Realizzare scuole pubbliche moderne

Sarà obiettivo dell’amministrazione provvedere ai progetti per la creazione di un moderno polo scolastico incentrato sui criteri di modernità,sostenibilità e innovazione. La scuola rappresenta per il futuro uno dei perni fondanti per la crescita e lo sviluppo.

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3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:

Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:

Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 45

LA CITTA' DELLA CULTURA - La scuola - il principio delle "decisioni partecipate"

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 7.378,16 7.241,93 7.401,50

REGIONE 189.642,36 186.890,48 187.824,95

PROVINCIA 7.216,51 7.288,68 7.325,12

UNIONE EUROPEA 185.987,04 157.474,35 158.261,72

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 20.254,41 20.200,00 20.301,00

TOTALE (A) 410.478,48 379.095,44 381.114,29

PROVENTI DEI SERVIZI 572.205,85 580.200,26 583.224,61

TOTALE (B) 572.205,85 580.200,26 583.224,61

QUOTE DI RISORSE GENERALI 1.247.165,08 1.205.107,05 1.210.885,86

TOTALE (C) 1.247.165,08 1.205.107,05 1.210.885,86

TOTALE GENERALE (A+B+C) 2.229.849,41 2.164.402,75 2.175.224,76

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 45LA CITTA' DELLA CULTURA - La scuola - il principio delle "decisioni partecipate"

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 450.420,21 20,20 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 450.420,21 20,20 1 454.924,41 21,02 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 454.924,41 21,02 1 457.199,02 21,02 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 457.199,02 21,02

2 798.129,05 35,79 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 798.129,05 35,79 2 792.567,46 36,62 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 792.567,46 36,62 2 796.530,30 36,62 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 796.530,30 36,62

3 852.725,24 38,24 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 852.725,24 38,24 3 790.338,78 36,52 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 790.338,78 36,52 3 794.290,48 36,52 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 794.290,48 36,52

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 113.653,00 5,10 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 113.653,00 5,10 5 111.500,97 5,15 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 111.500,97 5,15 5 112.058,47 5,15 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 112.058,47 5,15

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 14.921,91 0,67 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 14.921,91 0,67 7 15.071,13 0,70 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 15.071,13 0,70 7 15.146,49 0,70 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 15.146,49 0,70

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

2.229.849,41 0,00 0,00 2.229.849,41 2.164.402,75 0,00 0,00 2.164.402,75 2.175.224,76 0,00 0,00 2.175.224,76

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 46LA CITTA' DELLA CULTURA - Le attivita' culturali

Responsabile: Assessore Barbara Catalani

3.4.1 – Descrizione del programma:

Riguardo alle politiche culturali sarà necessario operare un completo rovesciamento di prospettiva, ovvero passare dal principio passivo dellacultura , cioè quello che si occupa esclusivamente dell’intrattenimento e della creazione di eventi,a quello, invece,pro-attivo rivolto cioè a stimolarela partecipazione attiva della popolazione.Questo nuovo modello si dovrà rivolgere principalmente ai residenti e concretizzarsi in momenti di qualità, radicati nel tessuto sociale, nelle sueabitudini.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Anziché scommettere sulla esclusività di eventi isolati, molto spesso concepiti per intrattenere i turisti estivi, bisognerà scommettere sullapartecipazione locale, sul suo buon livello di specializzazione e conoscenza, per radicare nel profondo un nuovo senso di appartenenza. Puntandosulla qualità delle iniziative, sul confronto con la nostra società e sui suoi bisogni, sulla creazione di momenti non episodici ma ripetuti si potràattivare questo nuovo , moderno modello di crescita sociale.

E’ necessario riqualificare le attività culturali partendo dalle idee per una nuova programmazione così come dettagliatamente descritto nel successivo punto 3.4.3"Finalità da conseguire".

3.4.3 – Finalità da conseguire:

Scommettere sul Parco centrale

Il Parco Centrale non sarà solo una questione urbanistica, sarà il punto focale di crescita e di sviluppo per Follonica per i prossimi anni, diventandoa pieno titolo principalmente una questione di cultura.Follonica ha scommesso in questi anni in un progetto di straordinario respiro distinguendosi tra tutti quei comuni che avevano aderito aifinanziamenti PIUSS. E’ stata una delle poche città a portarlo a termine nella sua complessità e interezza ma soprattutto presentando un progettoorganico che abbraccia il cuore urbano della città, la sua storia e le sue radici puntando sulla realizzazione della più grande opportunità di crescitadegli ultimi 50 anni.Il progetto ormai in via di conclusione porterà alla città:

Un grande parco urbano concepito sul modello di Central Park (10 ettari di verde)-1200 nuovi alberi-Un arena all’aperto per gli spettacoli estivi-

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Spazi verdi per il tempo libero e lo sport all’aperto-Un’area per il mercato del venerdì-Un’area a parcheggio di collegamento al centro città-Il recupero e la valorizzazione di alcuni edifici simbolo dell’area ex Ilva-Un museo moderno e dinamico (il MAGMA)-Un teatro all’avanguardia (la Leopolda)-Un immenso spazio polivalente di straordinaria bellezza (Fonderia 1)-

Una trasformazione dunque senza precedenti e che a pieno titolo ci permetterà di riconquistare il titolo di città più moderna e all’avanguardia dellacosta.Adesso a questo noi dobbiamo aggiungere il carburante umano, le idee, i progetti per lo sviluppo e la crescita. Dobbiamo farlo diventare attivo eproduttivo, il motore trainante dell’economia cittadina.Il parco centrale rappresenta la prossima grande opportunità e i prossimi cinque anni saranno risolutivi e strategici, per sviluppare una politicaculturale di alto valore e di grande professionalità

Creare una Task Force per la gestione professionale delle attività culturali cittadine

Punteremo sull’organizzazione della programmazione culturale, impostando il nostro lavoro sulla professionalità e sul coinvolgimento di tutte leassociazioni e degli operatori turistici. Creeremo una task force che possa gestire e organizzare tutto questo, che si impegni a dialogare con leassociazioni e con i privati, dimostrando che la cultura non è solo una grande opportunità di crescita sociale, ma un’enorme opportunità di crescitaeconomica e occupazionale.Allo stesso tempo occorre valorizzare le risorse culturali esistenti (Museo, Pinacoteca, Biblioteca, Casello Idraulico) coinvolgenti per tutta lacomunità a partire dalla scuola che dovrà ricoprire un ruolo determinante sia per la formazione che per l’utilizzo di queste strutture.Allargare le prospettive verso nuove possibilità di agevolazione degli spazi pubblici all’aperto al fine di ospitare gli spettacoli di strada.

Sviluppare una più concreta rete di rapporti sia in ambito territoriale (rete museale provinciale, Parco tecnologico delle Colline Metallifere, ParchiVal di Cornia), sia in ambito nazionale( attraverso l’attivazione di contatti con istituzioni di prestigio), che internazionale (Strada del ferro Europea,siti minerari dismessi, aree di archeologia industriale riconvertite). Buona parte di questo processo era già stato attivato nella fase di progettazionedel MAGMA e adesso necessita di un piano strategico di azione e di collaborazione.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:

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Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 46

LA CITTA' DELLA CULTURA - Le attivita' culturali

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 3.545,91 3.771,25 3.859,34

REGIONE 2.445,45 255,67 257,28

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 122,27 0,00 0,00

TOTALE (A) 6.113,63 4.026,92 4.116,62

PROVENTI DEI SERVIZI 5.869,10 7.606,42 7.718,68

TOTALE (B) 5.869,10 7.606,42 7.718,68

QUOTE DI RISORSE GENERALI 599.381,97 627.562,21 631.388,81

TOTALE (C) 599.381,97 627.562,21 631.388,81

TOTALE GENERALE (A+B+C) 611.364,70 639.195,55 643.224,11

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 46LA CITTA' DELLA CULTURA - Le attivita' culturali

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 387.768,16 65,09 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 387.768,16 65,09 1 391.645,83 64,53 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 391.645,83 64,53 1 393.604,05 64,58 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 393.604,05 64,58

2 27.415,05 4,60 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 27.415,05 4,60 2 27.689,20 4,56 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 27.689,20 4,56 2 27.827,64 4,57 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 27.827,64 4,57

3 43.379,81 7,28 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 43.379,81 7,28 3 41.432,66 6,83 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 41.432,66 6,83 3 41.639,81 6,83 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 41.639,81 6,83

4 103.923,34 17,44 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 103.923,34 17,44 4 101.000,00 16,64 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 101.000,00 16,64 4 101.505,00 16,65 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 101.505,00 16,65

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00

6 11.367,53 1,91 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 11.367,53 1,91 6 22.998,10 3,79 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 22.998,10 3,79 6 22.655,10 3,72 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 22.655,10 3,72

7 21.900,00 3,68 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 21.900,00 3,68 7 22.119,00 3,64 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 22.119,00 3,64 7 22.229,59 3,65 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 22.229,59 3,65

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

595.753,89 0,00 0,00 595.753,89 606.884,79 0,00 0,00 606.884,79 609.461,19 0,00 0,00 609.461,19

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 15.610,81 100,00 3 0,00 0,00 3 32.310,76 100,00 3 0,00 0,00 3 33.762,92 100,00 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

15.610,81 0,00 32.310,76 0,00 33.762,92 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 47LA CITTA' DELL'IMPRESA - Lo sviluppo economico sociale

Responsabile: Assessore Massimo Baldi

3.4.1 – Descrizione del programma:

Con il presente programma si intende riaffermare il prencipio per cui l'Amministrazione intende puntare sulle imprese locali, sul coraggio dei nostriimprenditori e sulla rete di commercio e artigianato che dà lustro alla nostra città.Lavoreremo su un vero “sviluppo locale” individuando i settori dove investire energie e progettualità specifiche del nostro territorio, come il turismo,la cultura, l’enogastronomia di qualità, il mare e le risorse turistiche in genere.

Più forza alle imprese locali.

Puntiamo sul commercio di vicinato, valorizzando il “centro commerciale naturale” che è il fiore all’occhiello della città, collaborando perorganizzare eventi e iniziative, e contemporaneamente combattendo l’abusivismo per far sì che ci sia vera giustizia sociale fra chi lavora e pagale tasse e chi invece approfitta della mancanza di controlli. Valorizziamo il nostro tessuto imprenditoriale attraverso bandi non più fatti al massimoribasso ma costruiti sulla base dei servizi e della qualità dell’offerta, valorizzando quindi le imprese locali sia nel settore dell’edilizia che in quelli delsociale e della cultura.Puntiamo sulla nostra “zona industriale-artigianale” dotandola di adeguati servizi in termini di viabilità, parcheggi, sicurezza e ignee urbana.Progettiamo per le imprese, gli artigiani e i giovani professionisti degli spazi a canone convenzionato anche all’interno dell’Ex Ilva, in cui potercrescere professionalmente e economicamente.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Semplificazioni per l’impresa.

Scopo del programma è quello di Aiutare chi lavora, semplificando e riducendo i regolamenti comunali di concerto con le associazioni al fine ditrovare soluzioni e percorsi condivisi per favorire nuove opportunità.Rendiamo gli uffici comunali più celeri nelle risposte e più disponibili nel dare informazioni.Dobbiamo fare in modo che si abbrevino i tempi di risposta nelle procedure amministrative .Ascoltiamo e collaboriamo con le associazioni dei commercianti, dei ristoratori e degli operatori turistici, in modo da creare uno scambio virtuosoche possa far crescere la nostra città superando gli attriti del passato, lavorando insieme a una nuova visione imprenditoriale del turismo.Facciamo squadra, in modo che il comune e i suoi uffici non siano visti come un ostacolo ma come un’opportunità per chi lavora.

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3.4.3 – Finalità da conseguire:

Rigeneriamo la nostra Città.

Fra le finalità da conseguire si intende inserire un grande piano di recupero e rigenerazione urbana perché la nostra città ha un grande bisogno diriqualificarsi e accanto alle opere pubbliche si devono muovere le riqualificazioni dei privati, modificando il Regolamento Urbanistico per renderlopiù semplice, più snello, più adatto per una città che cambia velocemente. Facciamo in modo che i privati si sentano incentivati a investire nelpatrimonio edilizio esistente, trovando il giusto compromesso fra interesse pubblico e interesse privato.Rimoduliamo le norme del regolamento urbanistico dando incentivi veri e bonus volumetrici realizzabili per fare in modo che il recupero delpatrimonio edilizio esistente diventi fattibile ed economicamente sostenibile.Rivedere il sistema delle perequazioni per cercare di far ripartire l'edilizia in città allinenando il nuovo regolamento urbanistico (essendo l’attualeprossimo alla scadenza) alle politiche di rigenerazione urbana che stiamo proponendo, avviando parallelamente una verifica puntuale del pianostrutturale per valutarne eventuali criticità.Puntiamo con determinazione alla bio-edilizia e incentiviamola sia sul nuovo che e sui progetti di ristrutturazione.

L'impresa sostenibile

In accordo con gli agricoltori del territorio pensiamo alla diffusione di prodotti a km zero, fornendo direttamente ai cittadini informazioni utili suiproduttori e organizzando periodicamente mercati dedicati a questo settore e alla sua incentivazione.Costruiamo un'anagrafe dei produttori del territorio e delle imprese che forniscono servizi certificati in modo da informare i cittadini di queste attività virtuose.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

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3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 47

LA CITTA' DELL'IMPRESA - Lo sviluppo economico sociale

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 0,00 0,00 0,00

REGIONE 500,00 505,00 507,52

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00

TOTALE (A) 500,00 505,00 507,52

PROVENTI DEI SERVIZI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (B) 0,00 0,00 0,00

QUOTE DI RISORSE GENERALI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (C) 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE (A+B+C) 500,00 505,00 507,52

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 47LA CITTA' DELL'IMPRESA - Lo sviluppo economico sociale

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00

3 500,00 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 500,00 100,00 3 505,00 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 505,00 100,00 3 507,52 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 507,52 100,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

500,00 0,00 0,00 500,00 505,00 0,00 0,00 505,00 507,52 0,00 0,00 507,52

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 48LA CITTA' DEL TURISMO - Il turismo e la qualita' dell'accoglienza

Responsabile: Assessore Massimo Baldi

3.4.1 – Descrizione del programma:

Il turismo di massa, quello che Follonica ha sempre attirato, ora necessita di essere veicolato con un'offerta di servizi non esclusivi ma comunque moltoqualificati, legati a prezzi consoni.Spingere sulla qualità dell'accoglienza vuol dire cercare di attirare tutte le potenzialità e le tipologie di turismo: dal turismo vacanziero a quello legato agli affaried alla convegnistica, da quello sportivo a quello verde, da quello di famiglia a quello giovanile.Vogliamo che Follonica sviluppi la propria capacità imprenditoriale nella ricerca di un turismo qualificato che possa far fare il salto di qualità che cimanca.Facciamo squadra con i comuni vicini e gestiamo il turismo finalmente in modo professionale, allungando la stagione con eventi, iniziative edattraverso un coordinamento fra comune, attività produttive, strutture ricettive e commercio.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:Il Turismo è il vero volano dell’economia cittadina. Oltre a tutelare la natura, il mare e il territorio, vogliamo incentivare gli investimenti favorendo la riconversione,la ristrutturazione e l’ammodernamento dell'esistente, indirizzandosi verso alberghi e strutture studiate per garantire e offrire servizi completi e di buon livello.

3.4.3 – Finalità da conseguire:

Obiettivo “un milione di turisti”

Attualmente abbiamo 530.000 presenze all’anno in città, noi vogliamo arrivare ad averne 1.000.000 nell’arco di questa legislatura.Per farlo dobbiamo fare un grande lavoro di coordinamento e organizzazione per rendere la nostra città attrattiva non solo per il turismo balnearema anche per altri tipi di “turismi”.Parliamo ad esempio del turismo sportivo che rappresenta forse la più grande opportunità per richiamare presenze nella nostra città.Creiamo una task force fra operatori e l’assessorato allo sport, per organizzare eventi utilizzando al massimo le nostre risorse e i nostri impiantianche attraverso accordi con le federazioni sportive a livello nazionale.Facciamo squadra con i parchi della Val di Cornia, con il Geoparco, e con i nostri vicini, per creare una rete di musei e di servizi che ci facciadiventare cerniera di un territorio.Coordiniamoci al fine di non essere più soli nella gestione del turismo, utilizzando intelligentemente il brand “Alta Maremma”.Valorizziamo il Parco di Montioni, facendolo diventare protagonista del nostro territorio, potenziando il turismo basato sul trekking, sulla montainbike e quello naturalistico e ambiantale. Puntiamo sulla tecnologia, su una “app” che possa trasmettere a tutti in tempo reale le iniziative e le offerte

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e tutto ciò che accade nel nostro territorio in modo da rendere attrattiva anche per i giovani la nostra realtà e dare informazioni immediate attraversoun mezzo di comunicazione universale come il telefono cellulare.Facciamo una card che permetta in tutto il comprensorio di avere sconti e opportunità, in modo da semplificare e invogliare i turisti a visitare ilnostro territorio.Puntare su un turismo di accessibilità universale, tema da affrontare non solo per ragioni di civiltà, ma anche perché può essere anche una granderisorsa. Intanto continuando il grande lavoro di mappatura svolto da realtà come Handysuperabile dei siti e delle strutture, premiando e dandovisibilità quelle realtà di eccellenza.Attrezzare la spiaggia libera di unità di servizi con wc e docce a pagamento con personale di pulizia e vigilanza. Attrezzando uno spazio perl’accesso dei cani; attrezzando altresì altre aree (anche temporaneamente) per gli sport estivi , quali beach soccer, volley o handball.Diamo la possibilità a chi, generando ricchezza e occupazione, vuol migliorare le strutture alberghiere con agevolazioni e aumento di posti letto.

Utilizziamo la tassa di soggiorno per gli eventi, per il turismo e le attività connesse, in modo da ottimizzare le risorse e implementare questo settorecosì importante per la Città e la sua economia.

Decoro pubblico: dallo straordinario all’ordinario

Dallo straordinario all’ordinario: scommettere sulla cura e l’attenzione per il verde, l’arredo urbano e le manutenzioni mettendo più soldi, utilizzandoanche parte dell’imposta di soggiorno; individuare un gruppo operativo di segnalazione e intervento sempre presente nei quartieri; favorire rapportitra comune, scuole, aziende e volontariato, siglare un “patto civico per la bellezza e il decoro urbano”. Un grande progetto di rigenerazione dellaPineta di Ponente.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

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3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 48

LA CITTA' DEL TURISMO - Il turismo e la qualita' dell'accoglienza

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 2.305,20 1.095,36 1.122,25

REGIONE 1.589,79 74,26 74,81

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 3.079,49 3.030,00 3.045,15

TOTALE (A) 6.974,48 4.199,62 4.242,21

PROVENTI DEI SERVIZI 3.815,51 2.209,30 2.244,51

TOTALE (B) 3.815,51 2.209,30 2.244,51

QUOTE DI RISORSE GENERALI 525.905,85 274.114,54 275.439,35

TOTALE (C) 525.905,85 274.114,54 275.439,35

TOTALE GENERALE (A+B+C) 536.695,84 280.523,46 281.926,07

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 48LA CITTA' DEL TURISMO - Il turismo e la qualita' dell'accoglienza

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00

3 536.695,84 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 536.695,84 100,00 3 280.523,46 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 280.523,46 100,00 3 281.926,07 100,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 281.926,07 100,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

536.695,84 0,00 0,00 536.695,84 280.523,46 0,00 0,00 280.523,46 281.926,07 0,00 0,00 281.926,07

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 49LA CITTA' DELL'IMPRESA - Il commercio e la aziende agricole

Responsabile: Assessore Massimo Baldi

3.4.1 – Descrizione del programma:

All’interno dell’ex-Ilva, come previsto dal progetto del Parco Centrale, sarà realizzato uno spazio per la promozione dei prodotti artigianali, agricoli e commercialidel comprensorio.Vogliamo rilanciare l'esperienza del Centro Commerciale Naturale, dandogli maggiore visibilità e caratterizzazione urbanistica, raccordando le iniziative conquelle delle Associazioni di Strada che operano nei quartieri.Il Mercato Comunale verrà potenziato nel suo ruolo di utilità sociale alla cittadinanza, favorendo la vendita di prodotti locali e rimodulando gli orari.Ci impegniamo a rivedere la COSAP definendo tariffe stagionali forfettarie e semplificando i meccanismi di rilascio delle concessioni, a risolvere il problema dellosmontaggio periodico dei gazebo a servizio dei pubblici esercizi, a coordinare gli eventi favorendo il loro svolgimento nei periodi di bassa stagione, a spostare ilMercato Settimanale nell’area del vecchio ippodromo, a completare i lavori di ristrutturazione del Mercato Coperto prevedendo interventi di riqualificazione deiprospetti, a rafforzare i rapporti con le associazioni degli immigrati per far crescere la cultura della legalità, a intensificare la collaborazione con le forze dell’ordineper proseguire nelle attività di controllo contrastando in modo più mirato i canali e le reti che alimentano il mercato parallelo delle merci, il contrabbando e altreattività illecite.Metteremo in collegamento le attività produttive del territorio (ragionando e progettando in un’ottica "comprensoriale"), puntando alla promozione dei prodotti diqualità della filiera agroalimentare attraverso iniziative specifiche, rivolte sia alle aziende agricole sia alla rete commerciale ed alla ristorazione.

Sostegno alle micro imprese:Vogliamo attivare una capillare ricerca di finanziamenti regionali e nazionali per finanziare azioni di riqualificazione, innovazione imprenditoriale, nuove tecnologienonché interventi capaci di aumentare occupazione e reddito, mobilitando tutte le risorse proprie dell’Amministrazione.Con lo scopo di attirare nuove attività imprenditoriali e professionali sosterremo la nascita di incubatori di micro-imprese ad alto livello innovativo nella zona PIP,privilegiando quelle legate al riciclaggio dei rifiuti e alle fonti rinnovabili.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

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Le logiche che indirizzano la pianificazione urbanistica e la programmazione commerciale sono sempre più orientate in base a due concetti essenziali: lasostenibilità e l’equilibrio.

Sostenibilità nel campo degli insediamenti commerciali significa valutare a priori gli effetti che le modificazioni dovute alla realizzazione di grandi e medie strutturedi vendita possono produrre sull’ambiente fisico, ma anche sociale ed economico, e limitare gli impatti negativi, cercando di eliminare quelli di carattereirreversibile. Le condizioni di sostenibilità che vengono pretese per i nuovi insediamenti riguardano:

il consumo di suolo,-

il mantenimento di una rete di esercizi di vicinato diffusa ed efficiente,-

un limitato o nullo impatto sul sistema locale di traffico.-

Equilibrio nel commercio significa offrire al consumatore, residente o non, la possibilità di scelta ampia, evitando situazioni di carenza o di monopolio, e tenendoconto dei caratteri e delle esigenze della popolazione più debole. Anche la legislazione urbanistica precisa che nei nuovi insediamenti si deve ricercare unaequilibrata compresenza di residenza, attività sociali, culturali, commerciali e produttive, con essa compatibili.

Il settore del commercio ha un ruolo centrale nell’economia e nell’organizzazione del territorio, in quanto le strutture della distribuzione commerciale sviluppanouna notevole articolazione tra tipologie, dimensioni, localizzazione, tipo di servizio e merceologie offerte, per rispondere all’evoluzione delle condizionisocio-economiche e di consumo della popolazione residente e fluttuante.

In questo quadro l’urbanistica commerciale ha il compito di definire le regole per l’evoluzione spaziale della rete distributiva di vendita al fine di assicurare ilmiglior servizio ai consumatori, lo sviluppo equilibrato sul territorio e una adeguata produttività per le imprese. Si tratta di trovare soluzioni per offrire aiconsumatori, residenti o gravitanti su un territorio (turisti, flussi pendolari, etc.), la più ampia possibilità di scelta in relazione ai fattori:

specializzazione merceologica trattata,-

livello dei prezzi,-

accessibilità,-

qualità e ampiezza dell’assortimento,-

vicinanza alla residenza, al luogo di lavoro, o di svago,-

qualità del servizio,-

marche commerciali dimensioni e organizzazione dei punti vendita,-

e nel contempo consentire alle imprese commerciali la possibilità di insediarsi in un’area e in bacino commerciale con la tipologia di esercizio ritenuta più efficacenel rispetto di condizioni di compatibilità ambientale, economica e sociale.

Tre sono i fattori di cui nelle previsioni di urbanistica commerciale, bisogna tenere conto:

le esigenze e la qualità del servizio da rendere al consumatore;1.Pag. 121 di 201

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l’equilibrata e sostenibile presenza di strutture commerciali sul territorio e quindi la compatibilità degli insediamenti commerciali, specie di quelli di grandi2.dimensioni,;

la logica di mercato che indirizza il comportamento delle imprese commerciali.3.

La rete commerciale di Follonica, come emerge dai dati raccolti e dalle indagini effettuate, appare cresciuta e rafforzata nel corso degli anni. Per questo comune,quindi, le azioni strategiche da compiere nell’ambito del commercio dovranno orientarsi non tanto a rafforzare la rete esistente, ma a migliorarla in terminiqualitativi nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Dai dati è emersa, infatti, una situazione piuttosto positiva della rete distributiva, che probabilmente continuerà acrescere e dovrà essere indirizzata e gestita in modo da garantire il giusto equilibrio tra le forme distributive (vicinato, medie e grandi strutture). All’interno diquesto quadro piuttosto rassicurante ci sono anche, problemi che possiamo considerare fisiologici dovuti a due fattori: a) la distribuzione territoriale degli esercizi,non sempre funzionali ad offrire un servizio ottimale; b) la problematica legata alla contrazione della capacità di spesa per i consumi.

Vi è, perciò, l’esigenza di valutare e indirizzare l’organizzazione del settore commerciale e del più vasto settore terziario paracommerciale, affrontandola sotto treaspetti:

l’urbanistica;-

la regolamentazione amministrativa;-

i progetti di valorizzazione, rivitalizzazione e sviluppo.-

Le tendenze in atto

Nell’evoluzione del settore del commercio si riflettono i cambiamenti e le aspettative dell’economia e della società in generale.In questo periodo non vi è una tendenza univoca e predominante nell’evoluzione del settore a livello italiano e europeo, a parte la concentrazione tra le impresedella grande distribuzione.Le situazioni di partenza sono abbastanza differenziate tra i paesi dell’Unione europea e risentono dei caratteri nazionali dei consumatori e dei rispettivi stili di vitae di consumo, e delle politiche urbanistiche più o meno vincolistiche; anche in Italia la realtà del commercio non è omogenea fra le regioni.Nel settore alimentare il quadro attuale e le tendenze si presentano più semplificati in quanto le tipologie prevalenti sono quelle, ormai tradizionali delsupermercato, dell’ipermercato e del discount, oltre a quelle, ancora molto importanti, specie in Italia e in Toscana, del negozio di vicinato, sia specializzato, chegeneralista, e dei mercati giornalieri, nelle città grandi e medie, e settimanali, in quasi tutti i comuni.In Italia la ripartizione della spesa alimentare tra tipologie si presenta più equilibrata e la rete degli esercizi di vicinato conserva una quota significativa di acquisti.Una delle tendenze che si registra è quella dell’integrazione del commercio ad attività ricreative e di intrattenimento anche con la creazione di enormi centricommerciali e di divertimento con dimensioni di decine di migliaia di mq, in ambiti extraurbani, sia creati ex novo, che derivati da trasformazioni urbanistiche difunzioni produttive precedenti dimesse.

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3.4.3 – Finalità da conseguire:- Promozione dei prodotti artigianali, agricoli e commerciali del comprensorio all’interno dell’ex-Ilva;- Coordinamento degli eventi per favorire la destagionalizzazione;- Spostamento del Mercato settimanale nell’area ex Ippodromo;- Controllo e limitazione dell’abusivismo commerciale e della concorrenza sleale;- Collegamento tra le attività produttive del territorio per favorire a livello comprensoriale la promozione dei prodotti locali.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 49

LA CITTA' DELL'IMPRESA - Il commercio e la aziende agricole

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 432,82 1.264,43 692,33

REGIONE 298,49 85,72 46,15

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 171.637,93 173.339,24 174.205,94

TOTALE (A) 172.369,24 174.689,39 174.944,42

PROVENTI DEI SERVIZI 716,39 2.550,29 1.384,66

TOTALE (B) 716,39 2.550,29 1.384,66

QUOTE DI RISORSE GENERALI 73.162,01 210.410,38 113.265,20

TOTALE (C) 73.162,01 210.410,38 113.265,20

TOTALE GENERALE (A+B+C) 246.247,64 387.650,06 289.594,28

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 49LA CITTA' DELL'IMPRESA - Il commercio e la aziende agricole

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 149.442,67 66,52 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 149.442,67 66,52 1 150.937,10 62,12 1 0,00 0,00 1 100.000,00 100,00 250.937,10 73,17 1 151.691,78 62,45 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 151.691,78 62,45

2 14.500,00 6,45 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 14.500,00 6,45 2 14.645,00 6,03 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 14.645,00 4,27 2 14.718,22 6,06 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 14.718,22 6,06

3 37.000,00 16,47 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 37.000,00 16,47 3 37.370,00 15,38 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 37.370,00 10,90 3 37.556,85 15,46 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 37.556,85 15,46

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00

6 15.718,73 7,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 15.718,73 7,00 6 31.939,46 13,15 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 31.939,46 9,31 6 30.820,50 12,69 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 30.820,50 12,69

7 8.000,00 3,56 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 8.000,00 3,56 7 8.080,00 3,33 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 8.080,00 2,36 7 8.120,40 3,34 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 8.120,40 3,34

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

224.661,40 0,00 0,00 224.661,40 242.971,56 0,00 100.000,00 342.971,56 242.907,75 0,00 0,00 242.907,75

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 21.586,24 100,00 3 0,00 0,00 3 44.678,50 100,00 3 0,00 0,00 3 46.686,53 100,00 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

21.586,24 0,00 44.678,50 0,00 46.686,53 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 50LA CITTA' SOSTENIBILE - L'ambiente

Responsabile: Assessore Mirjam Giorgeri

3.4.1 – Descrizione del programma:

Far diventare l’Ambiente e la sua tutela un’opportunità di crescita, è ciò a cui punteremo per rendere Follonica ancora di più una Città verde esostenibile.La nostra più grande ricchezza è il nostro territorio, il mare, le colline, e le nostre pinete; proteggiamolo e valorizziamolo, perché esso rappresenta ilnostro presente e il nostro futuro.

Rigenerare in maniera concreta ed efficace le nostre Pinete

Se c’è un’opera che ha la priorità su tutte è quella di rigenerare le pinete della Città che stanno morendo e hanno un bisogno urgentissimo diintervento. Vogliamo pianificare degli interventi che mantengano viva il più possibile la pineta attuale e parallelamente possano far crescere unanuova pineta che la completi e sostituisca nel lungo termine.

Un Golfo da difendere

Tuteliamo il mare e il nostro Golfo proseguendo e portando a termine le opere di protezione dell'arenile già finanziate e in via di realizzazione,coordinandoci con le comunità vicine in modo da avere controlli comuni, trasparenti e chiari su tutto ciò che accade per poter interveniretempestivamente. Questa trasparenza sarà applicata in tutti gli ambiti che riguardano la salute pubblica dei cittadini.Pensare a delle politiche del mare che possano difendere il bene più prezioso che abbiamo per mantenere i riconoscimenti che in questi anniabbiamo ottenuto e parallelamente incrementare le potenzialità in termini di sviluppo e di rilancio economico della città.

NO all'Inceneritore, Andiamo verso i “Rifiuti Zero”

Continuiamo con la lotta all’inceneritore e all’incenerimento, da sempre battaglia che abbiamo sostenuto e portato avanti con determinazione.Aderiamo alla “strategia rifiuti zero”, investiamo sulla raccolta differenziata dei rifiuti portandola immediatamente al 70% ampliandola a tutti i quartieridella Città entro il 2015 per ottenere due risultati; da un lato contrastare con i fatti l’incenerimento scegliendo una via sostenibile e moderna, cioèquella del riciclo, e dall’altra abbassare le tasse e premiare i cittadini che differenziano.Per fare questo occorrerà lavorare su due fronti: da un lato rinegoziare la convenzione con Strillaie, e dall'altro rivedere gli accordi con il gestore deirifiuti.Apriremo un dialogo con le grandi distribuzioni con i commercianti e con tutte le attività produttive per la sensibilizzazione sul tema degli imballaggie dello spreco di risorse, in modo da diminuire il quantitativo dei rifiuti.

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Energie e risparmio per i follonichesi

Valorizziamo l’ufficio ambiente, facendolo diventare il partner dei cittadini che vogliono investire nelle energie rinnovabili e in tutto ciò che èrisparmio energetico e contenimento degli sprechi. Promuoviamo il fotovoltaico diffuso, l’utilizzo di tecnologie a basso consumo, la geotermia abassa entalpia, dando incentivi a chi ristruttura le proprie abitazioni seguendo criteri votati al energetico miglioramento dell’efficienza energeticadegli edifici, attraverso sconti sugli oneri e tasse comunali.Istituire la figura dell'energy manager utilizzando risorse interne al comune che possa servire alla pianificazione di interventi di risparmio erazionalizzazione delle risorse dal punto di vista energetico.

Abbattiamo l’Eternit e l'Elettrosmog

Pensiamo a un grande piano di smaltimento per l’Eternit che ancora oggi è presente in molte realtà cittadine, soprattutto nella zona industriale.Aiutiamo i privati a smaltirlo, incentivando la sostituzione delle coperture con fotovoltaico attivando processi virtuosi, dando incentivi e supportotecnico da parte dell'amministrazione comunale che, per parte sua, si attiverà per il raggiungimento di tali obbiettivi anche per gli edifici pubblici apartire dagli impianti sportivi.Verifichiamo con attenzione i problemi derivati dall'elettrosmog dovuto ai cavi ad alta tensione in diverse zone dellacittà, come ad esempio la 167 Ovest, e sensibilizziamo chi di dovere sul tema per eliminare questo annoso problema

Recuperare, Consumo di suolo ZERO

Puntiamo alla rigenerazione del tessuto urbano tendendo sempre più al consumo di suolo zero, sciogliendo però i nodi e le paure del passato,attraverso un controllo dell’attività edilizia che punti sulla qualità; premiamo chi ristruttura in classe A, chi adegua gli edifici alle norme antisismiche,e cura il decoro urbano anche incentivandolo attraverso l'abbattimento di oneri.Pensiamo a progetti di recupero diffusi che incentivino i privati a ristrutturare e ad investire per far ripartire l'edilizia.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Estratto Piano Strutturale e R.U.

Lo stato dell’ambiente e direttive generali di tutela e valorizzazione delle risorse

1. La valutazione degli effetti ambientali prevista dal presente articolo e dai seguenti articoli è un attività preliminare e preordinata ai processi di trasformazioneurbanistica.La valutazione riguarda:-lo stato dell’ambiente attraverso l’analisi delle singole risorse essenziali del territorio come definite all’art. 2 della L.R. 5/95-la pressione antropica in rapporto alle prestazioni delle singole risorse-la verifica di compatibilità degli obbiettivi strategici di sviluppo delle singole UTOE-la definizione di direttive ambientali di tutela-la definizione di prescrizioni e condizioni alla trasformabilità nel caso di UTOE ove si ravvisano particolari elementi di criticità ambientale.

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2. Queste attività sono presupposto per le valutazioni vere e proprie che hanno carattere operativo e saranno poste a carico del regolamento urbanistico e deipiani attuativi.Lo stato dell’ambiente, contenuto nel quadro conoscitivo e nella relazione di piano strutturale, è costituito dall’analisi della risorsa acqua, aria, suolo e sottosuolo,paesaggio, ecosistemi della flora e della fauna, gli insediamenti ed i beni strorico-culturali, le infrastrutture e servizi.3. Costituiscono altresì elementi dello stato dell’ambiente le prestazioni dei servizi atti a garantire lo sviluppo sostenibile in termini di approvvigionamento idrico,depurazione, smaltimento rifiuti, la difesa del suolo, l’energia e mobilità, in coerenza con i piani di settore provinciali, regionali e delle Autorità d’Ambito e diBacino vigenti in materia.4. Lo stato dell’ambiente e delle risorse costituisce il quadro di riferimento delle valutazioni strategiche del piano strutturale e la base conoscitiva del regolamentourbanistico che provvederà ad effettuare gli approfondimenti necessari a supportare e motivare adeguatamente la localizzazione e quantificazione degli interventiinsediativi ed infrastrutturali all’interno delle singole UTOE, sistemi e sub-sistemi.5. Ai fini della valutazione degli effetti sulle risorse ambientali prodotti dalle trasformazioni previste dagli strumenti urbanistici, sono state individuate lo stato dellerisorse essenziali e attraverso le presenti disposizioni normative sono indicate le direttive ambientali, i vincoli alla trasformabilità e le prescrizioni per latrasformabilità riferite alle principali risorse presenti sul territorio comunale.

Disciplina Ambientali

Le discipline Ambientali costituiscono indirizzi generali da perseguire su tutto il territorio comunale e per ogni sistema ambientale così come delineato all’art. 321.della L.R. 5/95 e nella Delibera della G.R.T. 1541 del 14/12/98 e fanno riferimento a disposizioni di legge in materia sia di carattere nazionale che regionale ,nonché alle indicazioni del P.T.C. della Provincia di Grosseto ed al PIT della Regione Toscana oltre che agli indirizzi specifici degli Enti sovracomunali prepostialla gestione delle singole risorse.

In sede di formazione del R.U. per qualsiasi previsione di incremento insediativo dovrà essere verificata l’adeguatezza dei servizi atti a garantire2.l’approvigionamento idrico, energetico, la depurazione, lo smaltimento dei rifiuti avvalendosi del parere dell’Ente preposto alla tutela della risorsa.Inoltre in sede attuativa degli interventi dovranno essere acquisite le certificazioni relative alla disponibilità della risorsa idrica, depurazione e smaltimento rifiutirilasciata dall’Ente competente.

Tutela delle risorse idricheOgni intervento di ristrutturazione urbanistica, di ampliamento dei volumi esistenti, di nuovo impianto per la balneazione, la ricettività e la nautica ammesso dallepresenti norme, è soggetto ad una preventiva verifica del bilancio idrico esistente e delle soluzioni adottate per l’approvvigionamento idrico.Le aree occupate da corpi d’acqua sono tutelate ai fini del rispetto del sistema del deflusso idrico.Nell’ambito della presente U.T.O.E. è sempre vietato il prelievo di acqua dalle falde e di norma non è ammessa la manomissione o modifica delle foci dei corsid'acqua esistenti salvo diversa previsione dei Piani Attuativi del presente regolamento urbanistico, qualora sia dimostrata la loro assoluta necessità per la correttaesecuzione degli interventi previsti, previo superamento delle procedure di verifica di impatto ambientale previste dalla legislazione vigente.

Tutela dei sistemi idrogeopedologici

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Le condizioni riportate dalla Relazione Geologica di supporto al Regolamento Urbanistico sono prescrittive per l’attuazione degli interventi edilizi e opereammesse dalle presenti norme.Oltre a quanto riportato nelle disposizioni del comma precedente, allo scopo di incrementare la tutela ambientale e qualitativa del patrimonio edilizio è stabilito:

il divieto di realizzare volumi seminterrati e interrati nelle aree incluse nella presente U.T.O.E, salvo per la realizzazione di volumi tecnici per depositi per-

l’approvvigionamento idrico e per la sicurezza antincendio; quest’ultimi dovranno essere completamente interrati e laddove possibile previsti in areeesterne alla duna anche in aree pubblica.di ammettere esclusivamente le opere di conservazione e di ripristino degli assetti morfologici e vegetazionali, nella fascia litoranea costituita dalla-spiaggia e dalla prima duna, o dai primi sedimenti dunali,di ammettere gli interventi finalizzati alla difesa dall'insabbiamento delle foci dei corsi d'acqua;-

di ammettere gli interventi finalizzati al ripascimento ed alla manutenzione ordinaria degli arenili per come definita dalle disposizioni di settore;-

Tutela degli arenili, delle dune e delle spiagge1. Gli interventi a difesa della linea di costa dai fenomeni erosivi non devono compromettere la leggibilità del paesaggio costiero, in particolare devonosalvaguardare i sistemi dunali e retrodunali.2. Sono vietati, per qualunque finalità, i prelievi di sabbia dai sistemi dunali, così come tutte le attività che apportino modificazioni a tali sistemi, a tutte leemergenze di interesse geomorfologico, di rilevanza paesaggistica e/o scientifica, alle formazioni vegetazionali di rilevanza ambientaleE’ vietata la delimitazione di cordoni dunali attraverso recinzioni, muretti di cemento e comunque ogni e qualsiasi intervento che preveda opere di fondazione diqualunque tipo.3. E’ sempre ammessa la realizzazione di recinzioni per le aree di duna mobile ai fini della tutela ambientale con l’uso di tecniche e metodologie naturalistiche,senza l’uso di cemento e calcestruzzo, salvo l’uso per scivoli e passaggi nel caso di obblighi imposti dalle leggi per il rispetto delle prescrizioni di accessibilità alpubblico demanio per i disabili.4.Il prelievo di sabbia dalla battigia è ammesso esclusivamente per modiche quantità e comunque in esecuzione di progetti ed attività finalizzati alla difesa dellitorale quali opere di manutenzione ordinaria degli arenili debitamente approvati dalle autorità amministrative competenti.5. Nel caso di interventi predisposti dall’Amministrazione Comunale per la salvaguardia e la tutela di questa risorsa, con l’approvazione del progetto dell’operapubblica, le aree interessate saranno soggette al vincolo preordinato all’espropriazione per l’acquisizione al patrimonio indisponibile dell’Ente da attuarsi con ladichiarazione di pubblica utilità a termini della legislazione vigente in materia.

Tutela dei sistemi vegetazionali1. Nei complessi vegetazionali naturali e artificiali, di interesse ambientale e paesaggistico, pubblici o privati, gli interventi devono assicurarne la conservazione ela tutela tendendo alla ricostruzione della vegetazione in equilibrio con l’ambiente e favorendo la diffusione delle specie tipiche locali.2. Per i sistemi vegetazionali si stabiliscono le seguenti norme:

conservazione della flora arbustiva, della macchia, della flora arborea e degli elementi floristici minori, delle sabbie litoranee, delle dune e delle scogliere;-

conservazione delle pinete costiere;-

divieto di essenze estranee e infestanti;-

reimpianto delle specie tipiche locali per la ricostruzione della vegetazione mancante.-

Per ogni intervento di manutenzione e/o ristrutturazione dei complessi vegetazionali si dovrà provvedere alla sostituzione della flora non tipica con quella-locale.

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3.4.3 – Finalità da conseguire:

Elenco sintetico obiettivi dettagliatamente espressi nei paragrafi 3.4.1 e 3.4.2:

- Rigenerare in maniera concreta ed efficace le nostre Pinete.

- Un Golfo da difendere.

- NO all'Inceneritore, Andiamo verso i “Rifiuti Zero”.

- Energie e risparmio per i follonichesi.

- Abbattiamo l’Eternit e l'Elettrosmog.

- Recuperare, Consumo di suolo ZERO.

3.4.3.1 – Investimento:Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1350 MANUTENZIONE IMPIANTI EDILIZIA COMUNALE 320.415,11 400.000,00 300.000,00

1421 INTERVENTI DIVERSI VERDE PUBBLICO 350.000,00 170.000,00 170.000,00

1450 INTERVENTI DI REGIMAZIONE IDRAULICA E MANUTENZIONE RETEFOGNARIA

- 5.000,00 -

1465 INTERVENTI DI MANUTENZIONE DEPURATORE E FOGNATURE - 3.250.000,00 3.785.895,00

1481 MANUTENZIONI FOSSI E FOGNATURE 360.000,00 200.000,00 140.000,00

1501 INTERV. DI MANUTENZ. AMBIENTALE PARCHI E PINETE 70.000,00 50.000,00 50.000,00

1557 MANUTENZIONE AREE VERDI E PINETE 100.000,00 50.000,00 50.000,00

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;Pag. 130 di 201

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Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 50

LA CITTA' SOSTENIBILE - L'ambiente

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 7.723,45 3.989,93 4.138,35

REGIONE 58.650,65 2.654.127,87 3.289.076,55

PROVINCIA 16.900,00 17.069,00 17.154,34

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 7.336.375,71 8.359.470,48 7.947.738,83

TOTALE (A) 7.419.649,81 11.034.657,28 11.258.108,07

PROVENTI DEI SERVIZI 84.365,65 80.345,31 80.936,01

TOTALE (B) 84.365,65 80.345,31 80.936,01

QUOTE DI RISORSE GENERALI 1.335.530,89 694.251,81 707.485,76

TOTALE (C) 1.335.530,89 694.251,81 707.485,76

TOTALE GENERALE (A+B+C) 8.839.546,35 11.809.254,40 12.046.529,84

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 50LA CITTA' SOSTENIBILE - L'ambiente

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 82.964,98 1,14 1 0,00 0,00 1 1.380.415,11 100,00 1.463.380,09 16,87 1 83.794,62 1,16 1 0,00 0,00 1 4.300.000,00 100,00 4.383.794,62 37,97 1 84.213,59 1,16 1 0,00 0,00 1 4.495.895,00 100,00 4.580.108,59 38,90

2 54.727,17 0,75 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 54.727,17 0,63 2 55.274,44 0,76 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 55.274,44 0,48 2 55.550,81 0,76 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 55.550,81 0,47

3 6.743.670,34 92,47 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 6.743.670,34 77,75 3 6.754.432,83 93,23 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 6.754.432,83 58,51 3 6.785.055,00 93,24 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 6.785.055,00 57,63

4 160.722,88 2,20 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 160.722,88 1,85 4 123.220,00 1,70 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 123.220,00 1,07 4 123.836,10 1,70 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 123.836,10 1,05

5 103.952,02 1,43 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 103.952,02 1,20 5 86.376,51 1,19 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 86.376,51 0,75 5 86.808,39 1,19 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 86.808,39 0,74

6 136.720,52 1,87 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 136.720,52 1,58 6 131.005,73 1,81 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 131.005,73 1,13 6 130.995,73 1,80 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 130.995,73 1,11

7 10.323,22 0,14 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 10.323,22 0,12 7 10.426,45 0,14 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 10.426,45 0,09 7 10.478,58 0,14 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 10.478,58 0,09

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

7.293.081,13 0,00 1.380.415,11 8.673.496,24 7.244.530,58 0,00 4.300.000,00 11.544.530,58 7.276.938,20 0,00 4.495.895,00 11.772.833,20

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 166.050,11 100,00 3 0,00 0,00 3 264.723,82 100,00 3 0,00 0,00 3 273.696,64 100,00 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

166.050,11 0,00 264.723,82 0,00 273.696,64 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 51LA CITTA' SOLIDALE - Solidarita' e sicurezza

Responsabile: Sindaco Andrea Benini e Assessore Andrea Pecorini

3.4.1 – Descrizione del programma:La città che vogliamo è quella che considera la sicurezza e la solidarietà valori imprescindibili per lo sviluppo umano, economico e culturale di una comunità cheriesce non solo a fornire ausilio e accoglienza, ma anche un progetto di trasformazione e progresso.

Politiche di giustizia e di cittadinanza

Con il presente programma si intende ridare, in particolare, nuova vita all’edificio di Via Apuania, trasformandolo in un Centro innovativo di accoglienza einclusione, in collaborazione con il volontariato, che sia allo stesso tempo un luogo di elaborazione culturale dell’accoglienza e della cittadinanza attiva,misurandosi con le politiche più avanzate in tema di povertà e emergenza abitativa.Fare politica sociale significa anche promuovere la creatività e la cultura come il bene più importante; pienamente umani sono quei contesti capaci di liberare daibisogni e al tempo stesso di nutrire i bisogni di conoscenza e di libertà che ci realizzano come persone.I flussi migratoridevono essere aiutati ad orientarsi non in una logica assistenzialistica o paternalista, ma di giustizia sociale e di cittadinanza, continuando ilpercorso della Commissione interculturale che dovrà diventare una vera e propria “Consulta”.Le disabilità devono essere supportate sia da infrastrutture adeguate che da eventi sociali che agevolino l’accessibilità e la partecipazione attiva. La città puògarantire importanti azioni per avvantaggiare le disabilità quali: ai locali e strutture che si attrezzino e si adeguino al potenziamento dell’ausilio, promozione dimanifestazioni culturali che stimolino la conoscenza delle persone con disagio nelle loro capacità, ma anche nella loro bellezza.Le devianze di ogni genere come quelle tossicologiche, di gioco d’azzardo, di comportamenti di acting out e bullismo devono essere recuperate attraversointerventi interdisciplinari e complessi che muovano dalla cura, riabilitazione e prevenzione.Le problematiche relative alla violenza femminile devono essere combattute a partire sia dall’aiuto da offrire alle donne stesse, ma anche promuovendoprogrammi di sensibilizzazione e prevenzione in sfere d’intervento diverse e stratificate ritenendo le scuole luoghi privilegiati d’azione e sostenendo importantirealtà come il Centro di ascolto anti-violenza e la Commissione pari opportunità .

Politiche di sicurezza

La sicurezza del cittadino è obiettivo primario dell'Amministrazione comunale. Il controllo del territorio, in uno stato democratico, non si realizza con forme divigilanza fai da te. Questo compito deve essere riservato alle istituzioni preposte, dotandole di personale, mezzi e risorse.Per migliorare la sicurezza, inoltre, non sono sufficienti interventi di settore ma occorre sempre più coinvolgere l'intera comunità in progetti strutturali e diprevenzione, affrontando i problemi prima che diventino emergenze. Per questo ci impegniamo a fare la nostra parte, costruendo la nuova Caserma deiCarabinieri e destinando quella vecchia a nuova sede per la Guardia di Finanza.Anche la sede della Polizia Locale sarà interessata da opere di ristrutturazione, e sarà realizzato un sistema integrato di sicurezza per la città attraverso ilcoinvolgimento di tutte le forze deputate, con la presa di coscienza da parte di tutti i cittadini e con importanti stanziamenti in tecnologia e nuovi investimenti.La sicurezza effettiva e percepita si trasforma, così, in volano positivo, sia per la qualità della vita di tutti i cittadini sia per il sostegno alle attività produttive.

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In questo ambito si inserisce anche la volontà di mantenere la presenza dell’Ufficio Locale Marittimo, uno dei più antichi costituiti in Italia a riprova dell’importanzadel complesso siderurgico e del suo sistema di trasporti, ora presidio per la sicurezza della navigazione e del diportismo turistico, collaboratore fondamentalenell’organizzazione dei sistemi per la balneazione in favore dei turisti e dei fruitori delle nostre spiagge.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Il sistema di Protezione CivileLe attività attinenti la Protezione Civile, devono integrarsi con le politiche del governo del territorio e dell’ambiente come funzione pubblica, volta al coordinamentodi misure ed azioni per garantire l’incolumità delle persone, dei beni e dell’ambiente.In tale ottica, pertanto, vanno attuati gli interventi necessari per raggiungere e mantenere gli obiettivi indicati attraverso azioni di cultura della Protezione Civile edi investimenti concreti tra i quali:- Realizzazione C.O.C. (struttura e dotazioni tecnologiche, compreso il telecontrollo sui sottopassi), in modo tale da avere una struttura “viva” dove concentrare leattività di Protezione Civile, con coinvolgimento diretto di coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato. Tale realizzazione dovrà integrarsi con il piano diriorganizzazione della “gestione delle manutenzione” tale da permettere la creazione di un “Centro Manutenzioni ed Emergenze” che, presidiato non solo inorario di ufficio, consentirà di convergere tutte le segnalazioni di Protezione Civile e di manutenzioni.- Riorganizzazione degli spazi all’interno del Cantiere Comunale con lo scopo di ricavare aree protette e coperte atte all’“accentramento” di mezzi ed attrezzaturedel Comune e delle Organizzazioni di Volontariato, con conseguente ottimizzazione in caso di interventi.- Ampliamento e perfezionamento del servizio di reperibilità H24, mediante integrazione tra il servizio di reperibilità istituzionale dell’Ente e le attivazioni inemergenza di Protezione Civile (impiego del volontariato).

La sicurezza stradaleAccanto al rinnovo puntuale della segnaletica orizzontale e verticale soggetta ad usura o a modifiche viabilistiche, occorre ricordare che un fondamentalecontributo alla sicurezza di pedoni e ciclisti sarà fornito dalla realizzazione di incroci rialzati e dissuasori di velocità.L’obiettivo della sicurezza stradale sarà perseguito anche tramite il potenziamento dei corsi di educazione stradale tenuti dagli Agenti di Polizia Locale ai ragazzidelle scuole.

Sostegno per i più deboliMalgrado i tagli al “sociale” imposti dal governo nazionale, intendiamo proseguire nel sostegno alle categorie più deboli con strumenti specifici, attuando strategiedi bilancio e di opportunità.Salvaguarderemo il sostegno per le famiglie, in particolare per coloro che hanno gravi problemi di salute o di disagio sociale, destinando maggiori fondi perinterventi diretti all’abbattimento di canoni e tariffe, esentando dal pagamento dei tributi comunali i familiari che assistono i propri cari non autosufficienti adomicilio e le famiglie in comprovata difficoltà e a rischio di esclusione sociale.

La casa è un dirittoRivolgeremo particolare attenzione al problema Casa e all’emergenza abitativa proseguendo gli interventi per le giovani coppie e le famiglie più disagiate.

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Il Regolamento Urbanistico dovrà dare risposte a queste esigenze, prevedendo alloggi sociali ed una quota di edilizia convenzionata. Per le convenzioniutilizzeremo strumenti di controllo e di revoca qualora i requisiti di prezzo e qualità dell’opera non siano rispettati. Continueremo la lotta alle locazioni al nero.Per le problematiche dell’emergenza abitativa, si dovrà procedere alla revisione e all’adeguamento del vigente regolamento comunale in materia, potenziando,con adeguati studi, le soluzioni a suo tempo già definite con immobili strutturati per favorire occupazioni “a tempo” che non incoraggino la stabilizzazione,tenendo conto delle necessità di rotazione.

Cittadinanza e integrazione responsabileAnche la realtà sociale di Follonica ha caratteri sempre più marcati di multiculturalità, quindi adotteremo politiche di accoglienza e di integrazione per evitarecontrapposizioni sociali dannose, cogliendo gli aspetti di arricchimento culturale ed i vantaggi socio-economici.Vogliamo lavorare per l’inclusione sociale degli immigrati, con correttezza, onestà e rispetto, monitorando costantemente il livello di integrazione. Ci impegniamoa interagire con essi promuovendo coordinamenti all’interno dei vari gruppi etnicolinguistici, a riconoscere una loro rappresentanza democraticamente eletta perdiscutere le questioni comuni di grande interesse, ad ottimizzare i servizi di orientamento, informazione, consulenza, a promuovere corsi di lingua e culturaitaliana per stranieri in collaborazione con le scuole della città, a promuovere percorsi didattici finalizzati all’accoglienza dei minori, ad incoraggiarel’aggiornamento degli insegnanti sui temi dell’intercultura.

Le donne e i giovani. Gli anziani ed i diversamente abiliCi impegniamo a fornire risorse logistiche per le nuove tipologie di socialità, confermando la Commissione Pari Opportunità, come strumento di azione consiliaree gestione delegata di bilancio - da rivedere nella sua struttura per renderla più efficiente ed operativa - e sosterremo il Centro Antiviolenza.Per avere un monitoraggio funzionale ed efficace e poter intervenire prontamente sulle problematiche legate all’infanzia e all’adolescenza, istituiremo una delegaper i diritti della cittadinanza e del benessere dei bambini e ragazzi.Nell’interesse dei bambini manterremo i centri educativi estivi in compartecipazione con i comuni limitrofi coinvolti.E’ prioritario il potenziamento e la costante riqualificazione dell’assistenza domiciliare per gli anziani, in una stretta interazione tra associazionismo e sanitàpubblica.Prevediamo interventi strutturali per alloggi a uso temporaneo, nonché l’ampliamento delle strutture per le cure di anziani, diversamente abili e malati cronici eterminali.Anche i diversamente abili devono essere maggiormente garantiti, ed il primo obiettivo è l’abbattimento totale di barriere architettoniche negli spazi pubblici, oltreall’inserimento di un loro rappresentante nella Commissione Edilizia, affinché le scelte urbanistiche siano costantemente valutate anche secondo le loroesigenze.

3.4.3 – Finalità da conseguire:- Formazione e professionalizzazione della Polizia Municipale;- Potenziamento della figura del Vigile di quartiere;- Sistema di videosorveglianza;- Elaborazione di progetti per la sicurezza e la tutela delle categorie e rischio;

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- Azioni mirate alla strutturazione della Protezione Civile ed al coinvolgimento del volontariato;- Nuova Caserma Carabinieri e trasferimento sede attuale;- Mantenimento del presidio dell’Ufficio Locale Marittimo;- Sostegno con interventi in materia di politiche sociali, del diritto alla casa e per favorire l’accoglienza e l’inclusione;- Conferma e riorganizzazione della commissione Pari Opportunità;- Conferma e sviluppo del Centro Antiviolenza;- Potenziamento dell’assistenza domiciliare per gli anziani;- Maggiori garanzie ed abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici.

3.4.3.1 – Investimento:Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1346 ACQUISIZIONE MEZZI IMPIANTI ED ATTREZZATURE PROTEZIONE CIVILE 5.981,64 3.000,00 3.000,00

1367 ACQUISTO IMPIANTI VIDEOSORVEGLIANZA 33.010,77 - -

1371 REINVESTIMENTO PROVENTI ALIENAZIONE BENI PATRIMONIALI SERVIZIOP.M.

5.000,00 5.000,00 5.000,00

1376 SPESE REALIZZAZIONI PER LA SICUREZZA 35.789,47 - -

1552 INTERVENTI OPERE CULTO 30.000,00 30.000,00 30.000,00

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:

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Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 51

LA CITTA' SOLIDALE - Solidarita' e sicurezza

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 10.753,18 9.130,15 9.318,59

REGIONE 204.708,97 199.884,90 200.883,46

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 86.719,79 87.212,49 87.648,55

TOTALE (A) 302.181,94 296.227,54 297.850,60

PROVENTI DEI SERVIZI 667.798,37 674.915,05 678.419,68

TOTALE (B) 667.798,37 674.915,05 678.419,68

QUOTE DI RISORSE GENERALI 1.817.659,49 1.519.319,70 1.524.521,72

TOTALE (C) 1.817.659,49 1.519.319,70 1.524.521,72

TOTALE GENERALE (A+B+C) 2.787.639,80 2.490.462,29 2.500.792,00

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 51LA CITTA' SOLIDALE - Solidarita' e sicurezza

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 862.631,68 34,66 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 862.631,68 33,05 1 870.684,99 38,70 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 870.684,99 38,05 1 874.751,91 38,79 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 874.751,91 38,14

2 317.312,17 12,75 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 317.312,17 12,16 2 280.699,54 12,48 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 280.699,54 12,27 2 282.103,03 12,51 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 282.103,03 12,30

3 610.541,27 24,53 3 0,00 0,00 3 35.789,47 29,44 646.330,74 24,76 3 441.011,50 19,60 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 441.011,50 19,27 3 443.216,54 19,65 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 443.216,54 19,33

4 65.677,36 2,64 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 65.677,36 2,52 4 57.065,00 2,54 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 57.065,00 2,49 4 57.350,32 2,54 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 57.350,32 2,50

5 425.856,24 17,11 5 0,00 0,00 5 55.762,93 45,88 481.619,17 18,45 5 413.693,23 18,39 5 0,00 0,00 5 8.000,00 21,05 421.693,23 18,43 5 415.761,70 18,43 5 0,00 0,00 5 8.000,00 21,05 423.761,70 18,48

6 143.789,54 5,78 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 143.789,54 5,51 6 123.151,28 5,47 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 123.151,28 5,38 6 118.187,68 5,24 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 118.187,68 5,15

7 63.100,00 2,54 7 0,00 0,00 7 30.000,00 24,68 93.100,00 3,57 7 63.695,00 2,83 7 0,00 0,00 7 30.000,00 78,95 93.695,00 4,10 7 63.995,47 2,84 7 0,00 0,00 7 30.000,00 78,95 93.995,47 4,10

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

2.488.908,26 0,00 121.552,40 2.610.460,66 2.250.000,54 0,00 38.000,00 2.288.000,54 2.255.366,65 0,00 38.000,00 2.293.366,65

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 177.179,14 100,00 3 0,00 0,00 3 202.461,75 100,00 3 0,00 0,00 3 207.425,35 100,00 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

177.179,14 0,00 202.461,75 0,00 207.425,35 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 52LA CITTA' SOLIDALE - La politica per la salute

Responsabile: Sindaco Andrea Benini e Assessore Andrea Pecorini

3.4.1 – Descrizione del programma:

Un elemento imprescindibile per il benessere di una comunità è una politica seria sulle politiche socio-assistenziali e socio-sanitarie, in modo da dare risposte eservizi adeguati ai cittadini e allo stesso tempo evitare sprechi e disservizi.

Affrontiamo le fragilità

Superamento della Società della Salute, per avere una forma moderna e innovativa di gestione dei servizi.Ritorneremo a progettare e a coordinare localmente l’assistenza alle persone con un bisogno di salute o in difficoltà, ottimizzando risorse e migliorando la qualitàdel servizio.Progetteremo nel primo anno di legislatura il nuovo centro diurno per i giovani e ragazzi fra 6 e 14 anni che hanno situazioni familiari difficili o hannosemplicemente bisogno di una aiuto temporaneo.Questo spazio avrà una presenza fissa di operatori socio-assistenziali ed educatori che daranno supporto e aiuto ai ragazzi. Anche il Consultorio Giovanipotrebbe trovare la giusta collocazione in questi spazi.Troveremo uno spazio adeguato per una casa rifugio anonima, per le donne vittime di violenza, da gestire con il Centro Anti-violenza del nostro territorio, in mododa proteggerle e dargli aiuto e supporto.Infine vogliamo lavorare alla realizzazione di una struttura del “Dopo di Noi” per dare risposta a chi non essendo autosufficiente perde i genitori e rimane solo.

Potenziamento del distretto sanitario locale

Il primo grande progetto che verrà portato a termine sarà quello del nuovo distretto sanitario che sorgerà vicino alla A.S.L. attuale.Questo grande risultato ottenuto grazie al lavoro e alla dedizione della nostra amministrazione porterà un investimento importantissimo a Follonica dando deinuovi servizi ai cittadini che riguarderanno sia gli aspetti relativi al Primo Soccorso sia quelli di diagnosi e cura.Saranno infatti presenti nel nuovo distretto, da una parte, un nuovo Primo Soccorso con posti letto di degenza breve, che permetterà in casi particolari di seguireil paziente direttamente al suo interno, e dall’altra la presenza di una vera e propria “casa della salute” dove i medici di base saranno disponibili 16 o 24 ore algiorno.Nella Casa della Salute i medici, che comunque mantengono i loro ambulatori decentrati, potranno erogare altre tipologie di prestazioni grazie a tecnologie diavanguardia che saranno forniti dalla A.S.L stessa.Troverà spazio all'interno della casa della salute anche un servizio di pediatria specialistica ambulatoriale.Insomma una grande rivoluzione concreta che in pochi mesi vedrà la luce nella nostra città e dove la prossima amministrazione giocherà un ruoloimportantissimo.

La Farmacia Comunale

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Vogliamo valorizzare la funzione di calmiere dei prezzi che può svolgere la Farmacia Comunale, ampliando al contempo l’offerta di servizi sanitari.E’ stato recentemente approntato ed approvato il nuovo Statuto, e l’Amministrazione recupererà il ruolo di guida e di controllo della gestione indispensabile per ilraggiungimento degli obiettivi di efficienza e di razionalizzazione della spesa che sono alla base di una corretta gestione dell’Azienda Farmaceutica.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

Un elemento imprescindibile per il benessere di una comunità è una politica seria sulle politiche socio-assistenziali e socio-sanitarie, in modo da dare risposte eservizi adeguati ai cittadini e allo stesso tempo evitare sprechi e disservizi.

3.4.3 – Finalità da conseguire:

- Creazione della Cittadella della Salute presso il centro Socio-Sanitario, per migliorare l’accoglienza e la fruizione dei servizi;

- Recupero del ruolo di indirizzo e di controllo dell’Ente locale sulla Farmacia comunale per il raggiungimento di obiettivi specifici (calmiere farmaci, attività diinformazione all’utenza, piccole prestazioni diagnostiche, centro prenotazioni).

3.4.3.1 – Investimento:Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1418 INTERVENTI DI MANUTENZIONE ARENILE 17.000,00 10.000,00 10.000,00

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

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Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 52

LA CITTA' SOLIDALE - La politica per la salute

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 5.141,53 4.625,97 4.727,60

REGIONE 3.545,88 313,62 315,17

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 70.177,29 70.700,00 71.053,50

TOTALE (A) 78.864,70 75.639,59 76.096,27

PROVENTI DEI SERVIZI 8.510,12 9.330,36 9.455,21

TOTALE (B) 8.510,12 9.330,36 9.455,21

QUOTE DI RISORSE GENERALI 869.096,53 769.794,05 773.436,34

TOTALE (C) 869.096,53 769.794,05 773.436,34

TOTALE GENERALE (A+B+C) 956.471,35 854.764,00 858.987,82

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 52LA CITTA' SOLIDALE - La politica per la salute

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00

3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 17.000,00 100,00 17.000,00 1,78 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 10.000,00 100,00 10.000,00 1,17 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 10.000,00 100,00 10.000,00 1,16

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 939.471,35 100,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 939.471,35 98,22 5 844.764,00 100,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 844.764,00 98,83 5 848.987,82 100,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 848.987,82 98,84

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

939.471,35 0,00 17.000,00 956.471,35 844.764,00 0,00 10.000,00 854.764,00 848.987,82 0,00 10.000,00 858.987,82

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 53LA CITTA' SOLIDALE - Associazionismo e terzo settore

Responsabile: Sindaco Andrea Benini

3.4.1 – Descrizione del programma:

L’ Amministrazione dovrà procedere ad una ricognizione delle Associazioni di Volontariato attive in modo da poter garantire la loro valorizzazionecompatibilmente con le risorse patrimoniali e finanziarie dell’Amministrazione.Agevoleremo l’azione dei centri diurni e supporteremo, per quanto ci compete, i progetti per i cittadini diversamente abili, per gli anziani e per la lotta allasolitudine.Garantiremo collaborazione e sostegno alle numerose attività delle associazioni follonichesi, che si muovono all’interno delle più svariate realtà, perseguendoscopi sociali degni della massima considerazione.Il volontariato dovrà essere coinvolto insieme al pubblico e al privato sociale per lo studio e la progettazione di un centro di Prima accoglienza.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:Vogliamo consolidare ed estendere la collaborazione con il volontariato, con particolare attenzione verso chi si rivolge alle fasce più deboli della popolazionefollonichese (portatori di handicap, ragazze madri, anziani, famiglie disagiate).Presteremo la massima attenzione alle cooperative sociali, che svolgono un ruolo strategico in virtù della loro natura no-profit, delle sensibilità e dellecompetenze di cui dispongono.

3.4.3 – Finalità da conseguire:- Conferma ed estensione della collaborazione con il volontariato e con le cooperative sociali;- Sostegno alle attività del volontariato in favore delle fasce più deboli e per la gestione di centri diurni;- Ricognizione amministrativa delle associazioni di volontariato attive;- Studio e progettazione del centro di prima accoglienza attraverso l’integrazione pubblico / volontariato / privato sociale.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

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3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 53

LA CITTA' SOLIDALE - Associazionismo e terzo settore

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 2.054,35 2.119,10 2.168,29

REGIONE 1.416,79 143,66 144,55

PROVINCIA 183.487,50 185.322,37 186.248,98

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 97.849,35 98.756,31 99.250,09

TOTALE (A) 284.807,99 286.341,44 287.811,91

PROVENTI DEI SERVIZI 3.400,30 4.274,12 4.336,58

TOTALE (B) 3.400,30 4.274,12 4.336,58

QUOTE DI RISORSE GENERALI 431.010,52 480.795,43 482.894,52

TOTALE (C) 431.010,52 480.795,43 482.894,52

TOTALE GENERALE (A+B+C) 719.218,81 771.410,99 775.043,01

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 53LA CITTA' SOLIDALE - Associazionismo e terzo settore

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 8.000,00 1,11 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 8.000,00 1,11 2 8.080,00 1,05 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 8.080,00 1,05 2 8.120,40 1,05 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 8.120,40 1,05

3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 711.218,81 98,89 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 711.218,81 98,89 5 763.330,99 98,95 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 763.330,99 98,95 5 766.922,61 98,95 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 766.922,61 98,95

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

719.218,81 0,00 0,00 719.218,81 771.410,99 0,00 0,00 771.410,99 775.043,01 0,00 0,00 775.043,01

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 54LA CITTA' SI TRASFORMA -Viabilita', mobilita', arredo urb. e Pianif. Urbanistic

Responsabile: Sindaco Andrea Benini e Assessori: Mirjam Giorgeri e Andrea Pecorini

3.4.1 – Descrizione del programma:

Due velocità per un traffico a misura di cittadino

Con il presente programma l'Amministrazione punta ad approvare un piano del traffico a due velocità, che in estate possa ampliare gli spazi dedicatialle zone pedonali e alle z.t.l, tenendo lontane le auto dal centro cittadino e diminuendo quindi l’inquinamento. Puntiamo su una città moderna chepremi gli spazi ciclabili e pedonali da e verso ogni quartiere, potenziando i servizi navetta per la spiaggia ed il centro cittadino.Puntiamo alla mobilità sostenibile, attivando progetti di educazione all'interno delle scuole, anche attraverso il sistema del Pedibus.Completiamo la rete di piste ciclabili e progettiamo un sistema di bike sharing e di mobilità sostenibile adeguato.Pensiamo a degli incentivi per l'acquisto di biciclette a pedalata assistita per incrementarne l'utilizzo come mezzo di trasporto anche per le personepiù anziane.

Città degli spazi e delle risorse comuni

Manteniamo e miglioriamo gli spazi comuni (parchi rionali e piazze) incrementando la pulizia e rendendo più efficiente e funzionale l’illuminazionepubblica, sostituendo le lampade di vecchia generazione con altre a LED , in modo da risparmiare e rendere più sicura la nostra città.Rendiamo sicuri gli spazi pubblici, pensando ad un controllo continuo delle zone più a rischio, come ad esempio la zona industriale, trovando formedi sorveglianza e sollecitando le forze dell'ordine e dei vigili urbani a maggiori controlli.

Migliorare il nostro impianto Fognario e Miglioriamo la qualità delle Acque potabili

Ammoderniamo le fognature insieme ad Acquedotto del Fiora, in modo che non si ripetano più situazioni imbarazzanti di sversamenti in maredurante il periodo estivo riprendendo i progetti già esistenti che prevedono vasche di accumulo per evitare tali sversamenti.Lavoriamo per risolvere i problemi degli allagamenti in salciaina e in zona industriale aumentando la capacità di smaltimento del carico di acquapiovana che causa gli allagamenti attraverso la realizzazione di stazioni di sollevamento e i potenziamento delle reti fognarie.Miglioriamo la qualità delle acque potabili dei quartieri di salciaina e cassarello grazie al progetto in fase di realizzazione del nuovo dissalatore.

Recuperare Piazza XXV Aprile

Il primo punto su cui agire è Piazza XXV aprile: da troppo tempo la piazza è affogata sotto le auto e il traffico, noi vogliamo subito far partire unprogetto di riqualificazione di questa area spostando le auto in un parcheggio interrato e ridando la piazza ai follonichesi, connettendola con il maree facendola diventare uno spazio vivo.

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La Casa delle Accoglienze

Mantenendo la proprietà pubblica della Colonia Marina possiamo trovare finanziamenti Europei per poi, in cooperazione con privati, trasformarla inelemento di pregio per il turismo e accoglienza cittadina.Pensiamo a una destinazione di turismo sociale, che permetterebbe da un lato di ampliare l’offerta turistica nella città e dall’altro di trovare con piùfacilità finanziamenti e finanziatori. L’idea di un centro turistico Europeo per le disabilità può essere un’ipotesi sostenibile e fattibile.

Rivedere la convenzione dell’Ippodromo

Dobbiamo far tornare l’Ippodromo a vivere e l’unico modo è aprire la convenzione in modo che in esso si possano fare eventi anche nonstrettamente legati all'attività ippica ormai forte crisi.Per far questo dobbiamo muoverci a livello regionale e nazionale per trovare una soluzione rapida al problema.

No a questo tipo di Autostrada

Infine la superstrada che attraversa il nostro comune che noi non vogliamo diventi Autostrada alle condizioni finora prospettate da Regione eGoverno.Noi pretendiamo una vera Autostrada con le opere relative, come complanari, bretelle per i porti, e tutto quello che serve per non caricare di trafficoil nostro già debole territorio;o la nuova infrastruttura viene fatta in modo adeguato o altrimenti lotteremo per tenerci la nostra Aurelia a 4 corsie che per giunta i cittadini hannogià abbondantemente pagato.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

SINTESI DEL SISTEMA DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO STRUTTURALE E DELLEAZIONI PREVISTI NEL REGOLAMENTO URBANISTICO VIGENTE

Il territorio follonichese è inserito in contesti più ampi, riferibili all’entroterra collinare e all’unità fisiografica del Golfo. Molte politiche sovracomunali sono già stateintraprese con successo, e molte altre devono essere avviate. Follonica, Scarlino, Massa Marittima, e tutti i Comuni delle Colline Metallifere fanno parte di ununico ambito territoriale, che in comune ha molto, e molto può fare. Questo territorio, a sua volta, condivide storia, cultura e problematiche economiche conPiombino e la Val di Cornia. Ma ci sono anche tematiche che non conoscono recinti: i rifiuti, il cogeneratore, il mare e le spiagge, le scelte energetiche, la risorsaacqua.Vogliamo mettere a sistema alcune realtà esistenti valorizzandole in una lettura di insieme. Pensiamo al Parco Centrale, inteso come prezioso completamentodel Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere, al Parco museale, al Parco degli Etruschi, ai Parchi della Val di Cornia o al sistema di areeprotette gestite dalle Bandite di Scarlino, completando il quadro con il Parco di Montioni (che vede appunto unirsi i due territori provinciali di Grosseto e Livorno).

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Naturalmente l’obiettivo primario da cui partire per la realizzazione delle azioni di sviluppo e crescita del territorio è l’approvazione del RegolamentoUrbanistico, che è stato organizzato ed elaborato in temi specifici di seguito riportati.

TEMA 1: LA CITTÀ COSTRUITA E DA COSTRUIREa) Sistema degli obiettivi nel piano strutturale- Perseguimento di un’alta qualità urbana, principalmente connessa al recupero e alla riqualificazione della città esistente;- Elevazione della qualità della vita urbana e dei caratteri architettonici del paesaggio urbano;- Riqualificazione delle aree degradate, recupero delle aree ed immobili di proprietà pubblica per funzioni di interesse pubblico e generale;- Riorganizzazione della città, migliorando la qualità degli interventi, evidenziando le caratteristiche morfologiche e tipologiche dei tessuti edilizi, prevedendo nuoviruoli per i singoli quartieri della città, individuando in ciascuno le strutture di uso collettivo, necessarie per la vita associata (cultura, formazione, commercio,tempo libero, attività produttive artigiane, centri di aggregazione, aree verdi, strade e piazze come spazi pubblici, teatro, ecc.);- Recupero e mutamento della destinazione d’uso di immobili di patrimonio pubblico finalizzato alla realizzazione di nuove strutture di servizio e/o turistico -ricettive di qualità;- Riqualificazione della qualità architettonica degli edifici esistenti attraverso interventi di ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica, e ampliamento qualeincentivo alla trasformazione;- Miglioramento della qualità urbana anche attraverso la riqualificazione e la riorganizzazione delle aree artigianali o di servizio di previsione del vigente p.r.g.;- Riqualificazione del “centro storico urbano” per il quale sono già esistenti ed attive le norme di settore che dovranno essere approfondite e precisate edadeguate in fase di redazione del regolamento urbanistico in funzione degli obiettivi posti del piano strutturale riorganizzazione e la riqualificazione delle areecommerciali esistenti;- Riorganizzazione, riqualificazione ed incremento dei servizi alla popolazione locale e al turismo in particolar modo per le manifestazioni culturali e ricreative,consolidamento della residenza permanente e riduzione dell’uso del patrimonio edilizio come seconde case;- Trasformazione del patrimonio edilizio esistente da abitazioni non occupate in abitazioni occupate ed in strutture di accoglienza per il turismo;- Porre un limite all’incremento di nuove residenze che dovranno essere commisurate alle effettive necessità dei residenti e delle loro famiglie, facilitandosoprattutto la soluzione dei problemi della casa per i soggetti più deboli ed in particolare per le coppie in via di formazione;- Riuso del patrimonio edilizio esistente da abitazioni non occupate (seconde case) in abitazioni per residenza permanente o in strutture ricettive alberghiere edextralberghiere con funzioni compatibili con il sistema della struttura residenziale e dei servizi per la residenza e per il turismo;- Nuova edificazione per insediamenti residenziali a ricucitura delle aree poste all’interno della città; introduzione dei sistemi di perequazione per la realizzazionedegli interventi di interesse pubblico e generale;- Tutela e salvaguardia delle aree delle pinete e dune esistenti, secondo i criteri e gli indirizzi enunciati nei capitoli relativi ai luoghi a statuto speciale;- Riorganizzazione, tutela e sviluppo delle aree verdi, secondo i criteri e gli indirizzi enunciati nei capitoli relativi ai luoghi a statuto speciale;- Ricerca dell’approvvigionamento idrico per altri usi (usi non domestici, aree verdi ecc) per i nuovi insediamenti e per gli insediamenti esistenti, con sistemi perdissalare le acque, sistemi di accumulo e riutilizzo delle acque piovane.

b) Azioni previste nel regolamento urbanistico- Ambiti di riqualificazione: sono individuati gli ambiti di riqualificazione con obiettivo del miglioramento delle funzioni e della qualità urbana (ipotesi di interventonella zona stazione, in tutta l’area di via Golino, interventi sulle piazze, interventi piazza Guerrazzi, interventi sui palazzi rossi, ecc.);

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- ipotesi di riconversione di parte del patrimonio di edilizia scolastica da inserire nell’ambito del progetto generale del piano particolareggiato del parcocentrale;- rifunzionalizzazione delle previsioni del precedente p.r.g. non ancora attuate di nuove aree commerciali e artigianali all’interno della città ritenute noncompatibili e sostenibili;- individuazione degli isolati dei tessuti e delle classi: scomposizione in isolati, isolati di riconversione funzionale, isolati preordinati, isolati produttivi,scomposizione in tessuti storici, tessuti consolidati, tessuti del lungomare, tessuti con funzione produttiva, individuazione delle classi;- consolidamento dei valori storici della città: i valori del piano di recupero dell’area ex Ilva, del centro urbano, del quartiere di senzuno, del p.p. baracche;- nuove abitazioni per i residenti: la metà delle nuove espansioni ipotizzate, dimensionate in circa il 70% della dotazione del p.s., sono inserite in un nuovopiano per l’edilizia economica e popolare e nelle cosiddette residenze sociali (nuovi sistemi in proprietà e affitto convenzionato);- consolidamento della residenza a Pratoranieri, con finalità di riqualificazione degli assetti degradati circostanti;- trasformazione delle seconde case: si ipotizza l’utilizzo delle seconde case per usi turistico ricettivi (attività turistico-ricettiva diffusa); inoltre sono individuati gliisolati di riconversione funzionale;- interventi strategici, nuove trasformazioni a ricucitura e completamento della città basati su sistemi perequativi al fine di realizzare importanti opere pubbliche(strada di circonvallazione, sovrappasso), e sulle nuove tecniche di edilizia sostenibile;- inserimento delle nuove aree che fanno parte del sistema dei parcheggi, a supporto del centro urbano;- rete delle piste ciclabili interne ed esterne alla città;- nuova disciplina di dettaglio delle invarianti e dei luoghi a statuto speciale.

TEMA 2: LA CITTÀ DEL TURISMOc) Sistema degli obiettivi nel piano strutturale- Riqualificazione delle aree degradate, eliminazione o riduzione della criticità presente, riqualificazione, rifunzionalizzazione ed elevazione della qualità delsistema della ricettività alberghiera ed extralberghiera e dei servizi anche ai fini del prolungamento della stagione turistica;- Sviluppo del turismo naturalistico ed escursionistico con la riorganizzazione e riqualificazione delle previsioni turistiche e di servizi del prg previgente esistenti ein corso di attuazione, al fine di ridurre sia il carico urbanistico che l’antropizzazione e urbanizzazione;- Eliminazione o riduzione delle aree e degli elementi costituenti degrado;- Riorganizzazione, riqualificazione e potenziamento dei servizi esistenti, collegati alle funzioni turistico ricreative, con priorità al recupero alle strutture esistenti,tesi anche all’allungamento della stagione turistica;- Riorganizzazione, riqualificazione e rimodulazione dell’offerta turistica nelle sue varie tipologie extralberghiere e alberghiere;- Sviluppo del turismo rurale e agriturismo, attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente, quale forma di un turismo complementare a quello balneare;- Introduzione di sistemi di incentivazione finalizzati alla riconversione delle strutture esistenti dei campeggi e dei villaggi turistici in strutture alberghiere, conl’esclusione delle r.t.a., con la riduzione del 75% del numero degli ospiti autorizzati;- Incentivazione dell’offerta alberghiera delle strutture esistenti mediante l’aumento dei posti letto nella misura complessiva di 60 unità e con l’incremento deiservizi, correlato alla categoria che si intende conseguire, e l’adeguamento alle norme igienico sanitarie e sicurezza, mediante il recupero prioritario delpatrimonio edilizio esistente e l’ampliamento, se necessario, fino al massimo del 10% di incremento rispetto alle volumetrie esistenti e autorizzate;- Incentivazione alla riduzione delle superfici a destinazione commerciale, nelle aree pianeggianti ai lati della sp 152 vecchia aurelia, con finalità di mitigarel’impatto sul territorio riequilibrando la dotazione commerciale a favore di quella turistico-ricettiva con tipologia alberghiera;

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- Incentivazione alla riduzione delle superfici destinate ai servizi, a valle della sp 152 vecchia aurelia e prossime al nodo stradale “porta”, con finalità di mitigarel’impatto sul territorio riequilibrando la dotazione a servizi dell’u.t.o.e. a favore di attività turistico-ricettiva con tipologia alberghiera;- Introduzione di sistemi di perequazione (comparto, p.i.i., p.r.u.), per una migliore utilizzazione e tutela delle risorse esistenti, limitatamente alle aree poste amonte della vecchia aurelia, nelle quali non sono state attivate, alla data del 31.3.2003 (L.R. 7/2001), le procedure per l’attuazione delle previsioni del p.r.g.previgente, al fine di trasferirle ed accorparle con le aree in prossimità degli insediamenti già esistenti poste al di sotto della vecchia aurelia, con la riduzione del75% del numero degli ospiti e/o posti letto previsti, per la realizzazione di un insediamento alberghiero di qualità, con esclusione delle r.t.a.;- Incentivazione per la riconversione delle volumetrie di tipo commerciale, previste dal p.r.g a monte dell’aurelia vecchia su rilievo collinare, i cui procedimentirisultano già attivati alla data del 31.3.2003 (L.R. 7/2001), nei limiti delle volumetrie complessive previste, finalizzata a servizi e strutture connesse all’attivitàricettiva;- Nella città, incentivazione del miglioramento della qualità dell’offerta alberghiera esistente mediante l’aumento dei posti letto nella misura massima di 150 unitàper l’intera u.t.o.e. per il passaggio di categoria, per l’incremento dei servizi offerti, e l’adeguamento alle norme igienico sanitarie e di sicurezza, mediante ilrecupero prioritario del patrimonio edilizio esistente e l’ampliamento, se necessario, nella misura massima del 10% delle volumetrie esistenti e autorizzate,riorganizzazione e la riqualificazione dei servizi esistenti con priorità al recupero del patrimonio edilizio.

d) Principali azioni previste nel regolamento urbanistico

- rimodulazione offerta turistica: potenziamento strutture alberghiere esistenti, possibilità di ampliamenti per nuovi posti letto e per nuovi servizi per aumentarela qualità ricettiva;- possibilità di realizzare strutture ricettive anche nel territorio rurale attraverso il cambio d’uso di fabbricati non più utilizzati a fini agricoli;- stabilizzazione dei percorsi, già tracciati dal p.s., di collegamento e connessione fra mare e bosco;- nuovi percorsi di attraversamento della costa per raggiungere il mare e le spiagge libere;- potenziamento del sistema infrastrutturale: nuove aree per parcheggi, ipotesi di nuove connessioni al parco di Montioni, miglioramento della viabilità diaccesso;- ipotesi di trasformazione in albergo della Colonia Cariplo e ipotesi di un nuovo albergo per 105 p.l. ottenuto dalla riconversione del campeggio mai attuatosopra strada;- norme più rigide per impedire la trasformazione dei campeggi e villaggi turistici in seconde case;- possibilità per i campeggi e villaggi turistici di trasformarsi in albergo con abbattimento di ¼ della recettività;- possibilità (già attivate con varianti recenti al p.r.g. anticipatorie del r.u.) di trasformare i volumi del vecchio prg destinati ad attività commerciale ed ex f2, inturistico ricettivo previo abbattimento di ½ della volumetria originaria;- proposta di un programma integrato di intervento: finalizzato alla realizzazione di un albergo 4/5 stelle, recupero aree degradate ortive per attività turisticoricettive, realizzazione di servizi per attività all’aperto (discoteca);- potenziamento servizi esistenti: per la nautica, per il tempo libero e lo sport; previsione di un nuovo acquario;- per gli alberghi nella città la possibilità di intervenire con opere di ristrutturazione anche con ampliamenti di volume per migliorare la ricettività e i servizi offertial turista.

TEMA 3: LA CITTÀ DEL MARE

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e) Sistema degli obiettivi nel piano strutturale- Attivazione dei sistemi di difesa della costiera dall’erosione marina, anche con l’adozione di tecniche per il ripascimento degli arenili, mediante l’azionecoordinata di intervento con barriere a mare; riorganizzazione dell’offerta dei servizi balneari, riqualificazione del sistema di accoglienza esistente ai vari livelli;- Incentivazione di forme di azione coordinata fra i vari enti competenti per definire ed attivare i progetti sui sistemi di difesa e di riqualificazione del sistemacostiero dall’erosione marina e consentire tutti gli interventi finalizzati ad incrementare la superficie dell’arenile esistente attraverso il ripascimento delle aree,secondo i criteri e le modalità contenute negli studi, parte integrante e sostanziale del quadro conoscitivo, rappresentati alla tav. 15 “le formazioni marine”;- Interventi integrati di protezione degli arenili, attraverso la realizzazione delle barriere soffolte;- Riorganizzazione e riqualificazione degli stabilimenti balneari esistenti secondo il piano vigente;- Realizzazione dei nuovi stabilimenti balneari secondo i criteri e le modalità insediative già previste dagli strumenti urbanistici comunali vigenti, da approfondire edelineare in fase di redazione del regolamento urbanistico;- Interventi di restauro, ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica e ampliamento degli stabilimenti balneari esistenti, secondo i criteri e le modalitàinsediative già previste dagli strumenti urbanistici comunali vigenti, da approfondire e delineare in fase di redazione del regolamento urbanistico;- Riqualificazione del sistema di accoglienza esistente ai vari livelli ed in particolare delle strutture alberghiere situate nell’u.t.o.e. a Pratoranieri:- Riorganizzazione e sviluppo dei punti di ormeggio e servizi per la nautica da diporto, che dovrà essere anche condizionata alla completa risoluzione deiproblemi di carattere idraulico;- Riorganizzazione e ampliamento dei punti di ormeggio lungo il fosso Cervia con la creazione di aree di sosta e rimessaggio a terra, realizzazione di strutture diservizio e prima assistenza alla nautica, da aggregare in un unico nucleo non superiore all’altezza di metri 6,00.

f) Azioni previste nel regolamento urbanistico- nuovo disegno della linea di costa: si ipotizza il progetto del ripascimento e si prende atto degli interventi di eliminazione delle barriere già attivati,proponendo una nuova articolazione in settori omogenei;- uniformità della normativa: realizzazione di un testo unico che depuri le norme dalle disposizioni “demaniali”, mettendo insieme tutte le varianti al precedentep.r.g. (art.29, il pp. della costa, il p.p. delle baracche);- riqualificazione degli sb: in continuità con la normativa precedente, inserendo obbligo della ristrutturazione entro due anni;- nuovo disegno per l’individuazione del sistema di accessibilità al mare:sono stati individuati dei nuovi percorsi a Pratoranieri, per consentire il libero accesso al mare per le spiagge libere e nella parte centrale sono stati ripresi ipercorsi dell’ex p.p. della costa con valore di invariante strutturale;- nuove disposizioni per le aree attrezzate esistenti;- individuazione di un’area attrezzata per la nautica.

TEMA 4: LA CITTÀ PRODUTTIVAg) Sistema degli obiettivi nel piano strutturale- Miglioramento della qualità urbana degli insediamenti artigianali e industriali anche attraverso la programmazione di nuove destinazioni d’uso di servizio alleimprese, direzionali e commerciali;

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- Riqualificazione della qualità architettonica degli edifici esistenti attraverso interventi di ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica, e ampliamento qualeincentivo alla trasformazione;- Riqualificazione e ampliamento della zona industriale/artigianale indirizzata principalmente verso le nuove esigenze di produzione e commercializzazione dellacittà e del territorio;- Riqualificazione e sviluppo del sistema dell’artigianato e della piccola e media impresa; le azioni dovranno tendere a riqualificare le attività produttiveincentivando le attività di servizio e integrando il settore dell’artigianato tipico con l'agricoltura e il turismo;- Nuova edificazione per insediamenti artigianali/industriali, anche mediante interventi di iniziativa pubblica (p.i.p.);- Riqualificazione e potenziamento del sistema infrastrutturale e in particolare quello della sosta e della viabilità;- Introduzione dei sistemi di perequazione per la realizzazione degli interventi di interesse pubblico e generale;- Tutela e la salvaguardia delle aree a statuto speciale che interessano l’u.t.o.e., secondo i criteri e gli indirizzi enunciati nei capitoli relativi ai luoghi a statutospeciale;- Approvvigionamento idrico per altri usi non potabili per i nuovi insediamenti e per quelli esistenti con sistemi volti al recupero delle acque tecniche e piovane;- Nell’u.t.o.e. dei servizi, promozione ed individuazione di aree per manifestazioni sociali, manifestazioni culturali, per spettacoli e per congressi in modo dapermettere lo sviluppo di tali attività a servizio della città e lo sviluppo di una viabilità ciclo-pedonale di collegamento;- Introduzione dei sistemi di perequazione per la realizzazione degli interventi di interesse pubblico e generale;- Riorganizzazione e riqualificazione delle aree degradate esistenti, destinate ad orti o altri usi impropri rispetto al contesto rurale circostante ed esterne ail.s.s.,attraverso la riconversione delle superfici per i servizi alla mobilità e la dotazione integrativa di attività commerciali e ricettive a condizione che vengaricostituito il paesaggio agrario circostante.

h) Principali azioni previste nel regolamento urbanistico- nuova disciplina per l’attuale zona artigianale, finalizzata ad allargare le destinazioni d’uso anche nell’ambito di nuove funzioni direzionali e di attività per iservizi alle persone, incentivando il recupero e la riqualificazione dei fabbricati e assetti degradati;- ipotesi per la realizzazione di una nuova area artigianale in risposta alla domanda qualificata come evidenziato negli studi di supporto al quadro conoscitivodel R.U. (cavalieri, osservatorio economico, ecc.);- nuova area p.i.p.: disponibilità di nuove aree per attivare piani per insediamenti produttivi;- potenziamento e riqualificazione del sistema della sosta e infrastrutturale: vedi in particolare le ipotesi di progetto sull’asse dell’aurelia;- introduzione dei sistemi perequativi per aumentare la disponibilità di area multifunzionale per amm.ne comunale e per realizzare nuova viabilità;- nuovi interventi per la riqualificazione degli assetti degradati;- completamento dei progetti attivati (vedi in particolare il progetto dell’area per la fiera).

TEMA 5: LA CITTÀ ACCESSIBILE E I TEMPI DELLA CITTÀ

i) Sistema degli obiettivi nel piano strutturale- Promozione della riqualificazione delle infrastrutture di area vasta per connettere Follonica al sistema territoriale reticolare dei parchi, delle aree boschive, deicentri storici e dell’ospitalità diffusa (nodi di interscambio, rete del trasporto pubblico, strutture di servizio, viabilità panoramica, sentieristica, corridoi verdimultifunzionali di connessione fra città e parchi, piste ciclabili, ippovie, ecc.);

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- Mantenimento della viabilità poderale ed interpoderale storica e storicizzata;- Riqualificazione del sistema infrastrutturale con particolare riferimento all’accessibilità e alla connessione con la vecchia aurelia, e riorganizzazione dellagestione del traffico al fine di alleggerire lo stesso lungo la viabilità costiera, da riconvertire in percorsi pedonali e ciclabili;- Riqualificazione e potenziamento del sistema infrastrutturale, riqualificazione e potenziamento del sistema della viabilità pedonale, ciclabile e delle ippovie;- Riqualificazione e potenziamento del sistema infrastrutturale della sosta e della viabilità pedonale e ciclabile;- Realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili che possano connettere la città alla costa e all’area collinare e boschiva;- Riqualificazione del sistema infrastrutturale per l’elevamento della fruizione urbana e territoriale: trattare le infrastrutture come corridoi multifunzionali per laconnessione dei nodi (interscambio), per la valenza ambientale (corridoi ecologici), per la valenza paesistica, per la valorizzazione degli spazi pubblici (piazze estrade);- Ridisegno dei flussi veicolari per la città policentrica e reticolare che conduca al collegamento tra le principali aree e quartieri e consenta l’accessibilità alsistema regionale;- Completamento del sistema concentrico controradiale di attraversamento della città al fine di garantire il decongestionamento del centro;- Individuazione di un sistema radiale multimodale (pedonale, ciclabile, automobilistico) di penetrazione alla città;- Miglioramento del sistema dei parcheggi a coronamento del centro città al fine di consentire la pedonalizzazione del sistema degli spazi pubblici;- Individuazione di aree di interscambio per disincentivare la penetrazione dei vettori merci nelle aree urbanizzate residenziali;- Definizione del collegamento viario con la s.s. n. 1 aurelia ed il porto del Puntone (volano di sviluppo strategico dell’offerta turistica), quale bretella trasversaletra il corridoio tirrenico ed il golfo del sole;- Mantenimento della visione di insieme della rete urbana principale in ogni occasione di intervento sia strutturale (nuovi insediamenti, nuove progettazioni di areae puntuali) sia gestionale/operativo (manutenzioni, segnaletica, riordino della circolazione);- Costruzione di reti e non itinerari, garantendo l’accessibilità al comprensorio turistico Follonica-Puntone attraverso una rete di infrastrutture e non soltanto unitinerario. Il piano strutturale prevede (tav. 30/b) un corridoio di raccordo tra l’aurelia e il Puntone mediante una bretella di collegamento tra la s.r. 439 e la vecchiaaurelia bypassando il bivio di Rondelli. Tale previsione è una connessione con il potenziamento della viabilità di collegamento tra il corridoio tirrenico e il porto delPuntone; pertanto, il tracciato della vecchia aurelia risulterà di valore urbano per il tratto compreso tra lo svincolo nord di Pratoranieri e l’innesto della bretella dicui sopra, mentre il tratto successivo a tale innesto in direzione di Scarlino scalo, risulterà di valore extraurbano al fine di raccordarsi con le previsioni del comunedi Scarlino. Occorrerà intervenire sui nodi, che devono essere attrezzati anche e soprattutto per la sicurezza (sia veicolare che ciclabile e pedonale). La vecchiaAurelia deve sempre più abbandonare il ruolo di barriera e di separazione del territorio e del suo attraversamento veloce e diventare, anche strutturalmente, unviale urbano;- Attivazione di una serie di interventi per l’abbattimento della velocità commerciale (quasi un dimezzamento) in modo da scoraggiare decisamente il trafficoveicolare privato di attraversamento.

l) Principali azioni previste nel regolamento urbanistico- individuazione della rete urbana principale, che dovrà garantire l’accessibilità tra l’esterno e il centro abitato;- interventi sulla via Massetana che deve svolgere per lo più un ruolo di collegamento interno, escludendo per quanto possibile la funzione di penetrazionedall’esterno al centro abitato;

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- completamento del disegno della maglia viaria principale stabilendo prioritariamente la direttrice di intervento compresa tra il bivio Rondelli e via delCassarello; valutazione del sistema nel suo complesso, in relazione ai vari livelli di circolazione; vecchia Aurelia come realtà urbana. I nodi in essa previsti,considerati quali “nodi parco”.. costituzione dei “luoghi di ingresso allacittà” (nodi porta);- strutturazione della strada parco con valenza urbana di circonvallazione e delle radiali di attraversamento e penetrazione alla città;- strutturazione del sistema delle piste ciclabili, per la connessione con le aree della città in particolare con le aree della costa, del centro cittadino fino adarrivare all’area del nuovo ippodromo comunale e al parco di Montioni;- costruzione del sistema infrastrutturale di cui deve essere mantenuta la funzione di fornitura dell’accessibilità primaria al territorio per gli spostamenti interni edi attraversamento;- costruzione del sistema di invarianti delle quali devono essere mantenute le funzioni di rete dedicata all’accessibilità secondaria ed alla fruizione urbanamultimodale (veicolare, pedonale, ciclabile);- strutturazione degli interventi per il miglioramento della sicurezza tramite: inserimenti sulle rotonde; allestimento di viabilità secondarie; riduzione degli innesti; arredo funzionale al ruolo di viale urbano previsto dal piano strutturale;- individuazione dei nodi infrastrutturali urbani e extraurbani che devono costituire delle cerniere tra il mare, il territorio edificato e la campagna circostante edevono agevolare gli attraversamenti ciclopedonali della vecchia Aurelia;- individuazione dei nodi di collegamento all’area industriale, sui quali possono essere previsti interventi di miglioramento della sicurezza in coerenza con latrasformazione dell’aurelia in viale urbano tramite anche inserimento di rotatorie agli estremi del tratto stradale interessato, separazione delle carreggiate edinnesto a destra in uscita dalla zona industriale;- disciplina di dettaglio per le aree di reperimento per la nuova viabilità strategica, alla quale è stato attribuito un ruolo strategico, finalizzato allarealizzazione delle nuove infrastrutture stradali ad integrazione e supporto sia della viabilità esistente che della sostenibilità delle trasformazioni di nuovaprevisione.

3.4.3 – Finalità da conseguire:Dettagliatamente descritte ai punti precedenti.

3.4.3.1 – Investimento:Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1352 ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE E MANUT. PATRIMONIOINFR. STRADALE

138.603,00 100.000,00 100.000,00

1363 PROGETTO RIORDINO DELLA NUMERAZIONE CIVICA 27.621,91 - -

1567 INCARICHI PIANO MOBILITA' 12.480,00 - -

1571 INTERVENTI DIVERSI VIABILITA' 684.285,03 1.054.000,00 1.494.000,00

1572 INTERVENTI DIVERSI SULLA VIABILITA' 349.295,60 800.000,00 800.000,00

1577 INTERVENTI DI MANUTENZIONE VIABILITA', PARCHEGGI, MARCIAPIEDI 218.785,79 160.000,00 150.000,00

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1579 INTERVENTI MANUTENZIONE STRADE E MARCIAPIEDI 117.542,65 150.000,00 150.000,00

1582 REALIZZAZIONE OPERE CIRCOLAZIONE STRADALE ED ACQUISIZIONE AREE - 268.242,49 -

1583 INTERV. DI MANUTENZIONE ILLUMINAZIONE PUBBLICA 37.000,00 30.000,00 50.000,00

1584 ARREDO URBANO E URBANIZZAZIONI MINORI 21.005,35 - -

1587 SPESE PER IMPIANTI PUBBLICA ILLUMINAZIONE 100.000,00 150.000,00 150.000,00

1588 PROGETTAZIONI URBANISTICHE-ATTI E STRUMENTI DI PIANIFICAZ. DELTERRITORIO

20.000,00 20.000,00 20.000,00

1606 COSTRUZIONE SOTTOPASSO PEDONALE E CICLABILE CAMPI ALTI 91.553,33 - -

1608 TRASFERIMENTO ALTRI COMUNI QUOTE FINANZIAMENTI REGIONALI 96.000,00 - -

1615 INTERVENTI SULLA VIABILITA' PARCHEGGI E SICUREZZA STRADALE 173.397,00 - -

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 54

LA CITTA' SI TRASFORMA -Viabilita', mobilita', arredo urb. e Pianif. Urbanistica

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 17.132,62 15.884,12 17.187,42

REGIONE 470.815,60 836.628,88 836.875,58

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 159.780,28 9.281,39 9.327,80

TOTALE (A) 647.728,50 861.794,39 863.390,80

PROVENTI DEI SERVIZI 749.857,44 760.752,46 766.733,41

TOTALE (B) 749.857,44 760.752,46 766.733,41

QUOTE DI RISORSE GENERALI 2.896.003,90 2.643.225,48 2.811.862,57

TOTALE (C) 2.896.003,90 2.643.225,48 2.811.862,57

TOTALE GENERALE (A+B+C) 4.293.589,84 4.265.772,33 4.441.986,78

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 54LA CITTA' SI TRASFORMA -Viabilita', mobilita', arredo urb. e Pianif. Urbanistica

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 456.474,05 30,16 1 0,00 0,00 1 2.220.938,29 87,61 2.677.412,34 66,13 1 461.038,79 35,24 1 0,00 0,00 1 2.532.242,49 92,68 2.993.281,28 74,08 1 463.343,98 36,12 1 0,00 0,00 1 2.694.000,00 92,45 3.157.343,98 75,23

2 4.129,25 0,27 2 0,00 0,00 2 21.005,35 0,83 25.134,60 0,62 2 4.170,54 0,32 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 4.170,54 0,10 2 4.191,39 0,33 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 4.191,39 0,10

3 518.397,27 34,25 3 0,00 0,00 3 137.000,00 5,40 655.397,27 16,19 3 431.742,04 33,00 3 0,00 0,00 3 180.000,00 6,59 611.742,04 15,14 3 433.900,74 33,82 3 0,00 0,00 3 200.000,00 6,86 633.900,74 15,10

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 129.916,12 8,58 5 0,00 0,00 5 27.621,91 1,09 157.538,03 3,89 5 123.562,62 9,44 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 123.562,62 3,06 5 124.180,43 9,68 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 124.180,43 2,96

6 376.616,42 24,88 6 0,00 0,00 6 32.480,00 1,28 409.096,42 10,10 6 259.508,10 19,84 6 0,00 0,00 6 20.000,00 0,73 279.508,10 6,92 6 228.810,37 17,84 6 0,00 0,00 6 20.000,00 0,69 248.810,37 5,93

7 28.000,00 1,85 7 0,00 0,00 7 96.000,00 3,79 124.000,00 3,06 7 28.280,00 2,16 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 28.280,00 0,70 7 28.421,40 2,22 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 28.421,40 0,68

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

1.513.533,11 0,00 2.535.045,55 4.048.578,66 1.308.302,09 0,00 2.732.242,49 4.040.544,58 1.282.848,31 0,00 2.914.000,00 4.196.848,31

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 245.011,18 100,00 3 0,00 0,00 3 225.227,75 100,00 3 0,00 0,00 3 245.138,47 100,00 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

245.011,18 0,00 225.227,75 0,00 245.138,47 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 55Universita' e l'economia della conoscenza

Responsabile: Assessore Barbara Catalani

3.4.1 – Descrizione del programma:Il programma conclude un ciclo di rapporti con le Università toscane ed in particolare con l'Università degli Studi di Siena che, fino allo scorso anno, hamantenuto uno specifico corso di laurea territoriale con sede nella città del Golfo.Le vicende interne all'Università stessa ha portato ad un ripensamento complessivo delle scelte di territorializzazione dei corsi di laurea, tuttavia la presenzadell’Università a Grosseto rappresenta un grande valore per il nostro territorio che deve essere ancora sfruttato in tutta la sua potenzialità. Il Comune di Follonicafa parte del Polo Universitario Grossetano con l'intento di favorire e beneficiare delle attività di ricerca sia in campo ambientale sia nei settori significativi perl’economia del territorio.3.4.2 – Motivazione delle scelte:

3.4.3 – Finalità da conseguire:

- Ampliamento dell’offerta formativa;- Collaborazione con le università per studi in campo ambientale o economico.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

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3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

Pag. 163 di 201

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 55

Universita' e l'economia della conoscenza

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 0,00 0,00 0,00

REGIONE 0,00 0,00 0,00

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00

TOTALE (A) 0,00 0,00 0,00

PROVENTI DEI SERVIZI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (B) 0,00 0,00 0,00

QUOTE DI RISORSE GENERALI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (C) 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE (A+B+C) 0,00 0,00 0,00

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 55Universita' e l'economia della conoscenza

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00

3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 0,00 0,00

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 56Le gestioni associate

Responsabile: Sindaco Andrea Benini

3.4.1 – Descrizione del programma:La Gestione Associata dei Comuni della “Val di Pecora” (Follonica, Gavorrano e Scarlino) è una realtà da molti anni. Essa spazia in settori diversi (dal sociale,all’educativo, alla prevenzione del randagismo, ecc.). Dobbiamo confermare il nostro interesse al mantenimento e allo sviluppo delle G.A. per tutte quelle funzioniin cui l’agire insieme può portare economicità ed efficienza.In modo particolare si segnala la realzizzazione e la messa a regime del Canile a gestione Comprensoriale il cui completamento è previsto per il 2014 così comela conclusione delle procedure di indviduazione di un gestore che darà avvio alla nuova forma di gestione.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:

3.4.3 – Finalità da conseguire:- Conferma della volontà di agire in forma associata e comprensoriale con i comuni limitrofi (Val di Pecora);- Completamento procedure di costruzione ed affidamento in gestione del nuovo Canile Comprensoriale.

3.4.3.1 – Investimento:

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

Pag. 166 di 201

Page 167: RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA · relazione previsionale e programmatica 2015 - 2016 - 2017. sezione 1. caratteristiche generali della popolazione, del territorio, dell`economia

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

Pag. 167 di 201

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 56

Le gestioni associate

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 0,00 0,00 0,00

REGIONE 66.825,87 67.494,13 67.831,60

PROVINCIA 50.000,00 50.500,00 50.752,50

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 316.911,76 320.080,89 321.681,29

TOTALE (A) 433.737,63 438.075,02 440.265,39

PROVENTI DEI SERVIZI 27.000,00 27.270,00 27.406,35

TOTALE (B) 27.000,00 27.270,00 27.406,35

QUOTE DI RISORSE GENERALI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (C) 0,00 0,00 0,00

TOTALE GENERALE (A+B+C) 460.737,63 465.345,02 467.671,74

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 56Le gestioni associate

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 0,00 0,00

3 452.846,85 98,29 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 452.846,85 98,29 3 457.375,33 98,29 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 457.375,33 98,29 3 459.662,20 98,29 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 459.662,20 98,29

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 7.890,78 1,71 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 7.890,78 1,71 5 7.969,69 1,71 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 7.969,69 1,71 5 8.009,54 1,71 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 8.009,54 1,71

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 0,00 0,00

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 0,00 0,00

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

460.737,63 0,00 0,00 460.737,63 465.345,02 0,00 0,00 465.345,02 467.671,74 0,00 0,00 467.671,74

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 57La politica finanziaria e tariffaria

Responsabile: Assessore Alberto Aloisi

3.4.1 – Descrizione del programma:

La politica degli accertamentiPer la gestione del recupero tributario, dovrà prevalere la politica dell’accertamento in luogo della politica dei condoni. In effetti gestire l’accertamento è ben piùimpegnativo e soggetto a contenzioso ma raggiunge il risultato di garantire equità fiscale e una corretta individuazione del soggetto moroso.Non a caso è stato consolidato l’Ufficio IMU/ICI, creato in via sperimentale e successivamente stabilizzato quale elemento essenziale per favorire la gestionediretta di uno dei principali tributi dell'Ente, riportando ottimi risultati sia in termini di immagine e funzionalità che in termini di bilancio.Lo stesso tipo di impegno è stato profuso per la gestione diretta di altri tributi comunali quali la TARSU/TARES/TARI; l'imposta sulla Pubblicità e PubblicheAffissioni; l'Imposta di Soggiorno; la gestione dei suoli pubblici.

La politica tariffariaLa gestione delle tariffe tenderà a garantire il minor impatto possibile sulla cittadinanza. Il continuo mutare del contesto normativo di riferimento, che incide sia nelnumero che nella tipologia dei tributi comunali con cadenza ormai annuale, non consente purtroppo di pianificare efficacemente la politica migliore per l'Ente.Nonostante ciò, obiettivo di questa Amministrazione, sarà quello di analizzare e verificare tutte le possibilità di revisione e riduzione del carico tributario, conparticolare riferimento alle categorie economiche e sociali più deboli e con l'intento di favorire una tassazione sulle abitazioni tendente ad agevolare coloro chedecideranno di rinunciare ai benefici del bene tenuto a disposizione, per favorire una immissione nel circuito degli affitti e degli affitti agevolati.In materia di TARI permane l'attenzione per le categorie che, con l'applicazione del Regolamento di Igiene Ambientale, tendono a subire una ripartizione delcarico tributario evidentemente sperequata e non sostenibile rispetto alle altre categorie.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:Mantenere e perseguire una politica tariffaria che salvaguardi in modo prioritario i nuclei familiari più disagiati e le categorie deboli.

3.4.3 – Finalità da conseguire:- Lo sviluppo della politica degli accertamenti per una maggiore equità fiscale;- Gestione diretta della riscossione IMU/TARI;- Attivazione azioni per il superamento della gestione del recupero coattivo mediante Equitalia S.p.a., non più possibile dall'1/1/2015 (a legislazione vigente);- Il mantenimento e lo sviluppo di una politica tariffaria equa con particolare attenzione alla tassazione sulle abitazioni che rientrano nel circuito degli affitti,favorendo l'ampliamento dell'offerta abitativa anche a fini sociali e riducendo l'esigenza di ulteriore consumo di territorio.

3.4.3.1 – Investimento:

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3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 57

La politica finanziaria e tariffaria

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 0,00 0,00 0,00

REGIONE 0,00 0,00 0,00

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 0,00 0,00 0,00

TOTALE (A) 0,00 0,00 0,00

PROVENTI DEI SERVIZI 0,00 0,00 0,00

TOTALE (B) 0,00 0,00 0,00

QUOTE DI RISORSE GENERALI 2.079.808,03 1.565.772,46 1.567.351,30

TOTALE (C) 2.079.808,03 1.565.772,46 1.567.351,30

TOTALE GENERALE (A+B+C) 2.079.808,03 1.565.772,46 1.567.351,30

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 57La politica finanziaria e tariffaria

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 0,00 0,00

2 7.000,00 0,75 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 7.000,00 0,65 2 7.070,00 1,25 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 7.070,00 1,25 2 7.105,35 1,25 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 7.105,35 1,25

3 25.000,00 2,69 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 25.000,00 2,32 3 25.250,00 4,46 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 25.250,00 4,46 3 25.376,25 4,47 3 0,00 0,00 3 0,00 0,00 25.376,25 4,47

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 0,00 0,00

5 637.750,03 68,59 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 637.750,03 59,06 5 273.293,88 48,30 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 273.293,88 48,30 5 274.660,33 48,41 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 274.660,33 48,41

6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 0,00 0,00

7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 7 0,00 0,00 0,00 0,00

8 10.058,00 1,08 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 10.058,00 0,93 8 10.158,58 1,80 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 10.158,58 1,80 8 10.209,37 1,80 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 10.209,37 1,80

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 250.000,00 26,89 10 0,00 0,00 10 150.000,00 100,00 400.000,00 37,04 10 250.000,00 44,19 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 250.000,00 44,19 10 250.000,00 44,06 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 250.000,00 44,06

11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00 11 0,00 0,00

929.808,03 0,00 150.000,00 1.079.808,03 565.772,46 0,00 0,00 565.772,46 567.351,30 0,00 0,00 567.351,30

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.4 - Programma n. 59Moderna Efficiente Amica: la citta' che funziona

Responsabile: Giunta Comunale

3.4.1 – Descrizione del programma:Questo programma riassume tutti gli obiettivi e le risorse di tipo “indiretto” rispetto alla programmazione economico finanziaria di dettaglio, espressa neiprecedenti programmi. In altre parole, questo programma riassume tutte le Funzioni e Servizi definiti di “Amministrazione generale” che, in quanto trasversali atutte le attività, non possono essere attribuite direttamente agli obiettivi dettagliati nei programmi precedentemente analizzati.Per fare alcuni esempi si possono citare tutte le attività, e le relative risorse (personale ; Beni e servizi; trasferimenti), derivanti da: servizi finanziari; gestionetributaria; segreterie generali della Giunta e del CC; spese per imposte e tasse; Ammortamenti. Anche i costi inerenti il rimborso del capitale di prestito non sonosempre ripartibili fra gli specifici obiettivi di governo.Ovviamente, in questo programma si inseriscono anche tutti i movimenti di fondi legati alle Partite di Giro (ritenute fiscali al personale da versare allo stato; serviziper conto terzi); all’anticipazione di tesoreria; alla gestione attiva della liquidità. Gli importi degli stanziamenti di tali categorie sono spesso molto rilevanti, a livellodi previsione iniziale, ma vengono attivati solo ed esclusivamente se si verifica, durante la gestione, l’evento finanziario collegato (si veda ad esempio lamovimentazione dei capitoli di entrata/uscita inerenti l’anticipazione di tesoreria).Il programma si pone pertanto come programma di “chiusura” rispetto al programma di governo ed al relativo bilancio annuale e pluriennale, in modo da esauriretutti gli stanziamenti di spesa di tutti i centri di costo, anche indiretto, che transitano dal bilancio finanziario del comune.

Si inseriscono im questo contesto i progetti trasversali specifici conferiti dal Sindaco ai singoli Assessori con decreto n. 3 del 23/06/2014, nello specifico:

1) Progetto: "Patto civico per la bellezza urbana". Assessore Andrea Pecorini.

2) Progetto: Follonica Led". Assessore: Mirjam Giorgeri.

3) Progetto : "Piano strategico di sviluppo e innovazione per l'area ex Ilva". Assessore: Barbara Catalani.

4) Progetto: "Cittadella del Carnevale". Assessore: Alberto Aloisi.

5) Progetto: "Tavolo unico degli eventi". Assessore: Massimo Baldi.

3.4.2 – Motivazione delle scelte:I Comuni, proprio nei momenti di crisi costituiscono il primo sostegno a difesa dei cittadini, il primo nodo della rete di garanzie e di tutele che ogni societàdovrebbe saper costruire ed alimentare.Le cose fatte da oltre 60 anni di Amministrazioni di centro sinistra dimostrano complessivamente una positività di risultati, seppur in presenza di aree di fortecriticità che hanno bisogno di accelerazioni; dobbiamo adesso dare risposte nuove e concrete alle nuove domande, alle nuove aspettative.I principi del “ BUON VIVERE” e del “ SANO CONVIVERE” devono rappresentare il presupposto fondamentale del programma di governo.

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Noi Amministratori di questo siamo convinti, e questo documento rappresenta la traduzione realistica ed operativa del nostro Programma.Legalità, senso di responsabilità - anche e soprattutto verso le generazioni future - etica, coerenza e affidabilità continueranno a delineare il nostro agireamministrativo per la gestione della cosa pubblica, per un governo trasparente e imparziale al servizio della Città.

3.4.3 – Finalità da conseguire:Per le motivazioni sopra esposte le finalità da perseguire si distribuiscono fra tutti gli obiettivi del programma di governo, raggruppando e raccogliendo tutti i costiindiretti ed i movimenti di fondi non direttamente attribuibili ai programmi stessi quali: Partite di Giro; anticipazione di tesoreria; gestione attiva della liquidità. Siriepilogano pertanto sinteticamente i principali temi già analizzati nel dettaglio nelle pagine precedenti:

LA PARTECIPAZIONE E LA TRASPARENZA.I cittadini devono tornare a partecipare in modo più attivo e consapevole alla vita della collettività.

IL PATRIMONIO COMUNALEIl patrimonio comunale deve essere riqualificato, mantenuto ed utilizzato al meglio per poter assicurare alle generazioni future un lascito di valore superiore aquello odierno. Le scelte relative all’ utilizzo degli immobili saranno finalizzate a garantire strutture più moderne e funzionali per le attività oggi presenti negli stabilipubblici.

GLI IMPIANTI SPORTIVI

La nostra Città ha una importante dotazione di strutture per lo Sport che la pone tra le prime 100 città d’Italia per impianti e numero di attività. Il nostro obiettivo ègarantire un’offerta sempre più qualificata e fruibile, attraverso un processo di concertazione con gli operatori e gli utenti che avrà il suo centro propulsore nellaConsulta dello Sport.

LA SCUOLA – IL PRINCIPIO DELLE “DECISIONI PARTECIPATE”La scuola sarà al centro del confronto tra Comune e cittadini, attraverso un percorso condiviso e consapevole, volto a migliorare il livello generale dell’offertascolastica follonichese, passando da valutazioni e decisioni sulle attuali strutture (scuole elementari e medie) per arrivare alla realizzazione di un CampusScolastico nello spazio del vecchio ippodromo. costruito secondo regole di bioedilizia ed ecocompatibilità, con studi relativi alla funzionalità della didattica e delleattività extrascolastiche.

LE ATTIVITÀ CULTURALIE’ necessario riqualificare le attività culturali partendo dalle idee per una nuova programmazione coinvolgendo i rappresentanti dell’associazionismo culturalelocale allo scopo di creare un’ interfaccia valida e propositiva che l’ente pubblico possa utilizzare come conoscenza della realtà follonichese, come stimolo, comevalutazione degli effetti delle politiche culturali messe in atto.

LO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE

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La crisi economica sta facendo sentire i suoi effetti anche a Follonica: la quota di imprese in difficoltà è in costante aumento. Oggi c’è meno ricchezza, menooccupazione e più preoccupazioni per tutti. Le cause della crisi sono note e non sono certo imputabili alle amministrazioni locali.Noi riconosciamo la centralità dell’impresa e il valore dell’ idea imprenditoriale, che è centralità del lavoro e non della rendita.Vogliamo perciò creare le condizioni affinché il privato possa muoversi liberamente in un mercato dinamico, nel quale è necessario agire per conquistarsi ilproprio spazio di qualità.

IL TURISMO E LA QUALITÀ DELL’ACCOGLIENZA.Il Turismo è il vero volano dell’economia cittadina.Oltre a tutelare la natura, il mare e il territorio, vogliamo incentivare gli investimenti favorendo la riconversione, la ristrutturazione e l' ammodernamentodell'esistente, indirizzandosi verso alberghi e strutture studiate per garantire e offrire servizi completi e di buon livello.Il turismo di massa, quello che Follonica ha sempre attirato, ora necessita di essere veicolato con un'offerta di servizi non esclusivi ma comunque moltoqualificati, legati a prezzi consoni.

IL COMMERCIO E LE AZIENDE AGRICOLEAll’interno dell’ex-Ilva, come previsto dal progetto del Parco Centrale, realizzeremo uno spazio per la promozione dei prodotti artigianali, agricoli e commercialidel comprensorio.Vogliamo rilanciare l'esperienza del Centro Commerciale Naturale, dandogli maggiore visibilità e caratterizzazione urbanistica, raccordando le iniziative conquelle delle Associazioni di Strada che operano nei quartieri.

L’AMBIENTE-Dalla raccolta differenziata alla raccolta finalizzata.-Il distretto del riciclaggio.-Acquisti verdi e bilancio ambientale.-Sviluppo degli interventi di bonifica e monitoraggio.-Sviluppo delle politiche di riduzione del rischio idraulico e miglioramento del sistema fognario.-Valorizzazione dele pinete, del mare, della costa, delle spiagge- Verso la “Green Economy” – Le energie rinnovabili

SOLIDARIETÀ E SICUREZZAMalgrado i tagli al “sociale” imposti dal governo nazionale, intendiamo proseguire nel sostegno alle categorie più deboli con strumenti specifici, attuando strategiedi bilancio e di opportunità.Salvaguarderemo il sostegno per le famiglie, in particolare per coloro che hanno gravi problemi di salute o di disagio sociale, destinando maggiori fondi perinterventi diretti all’abbattimento di canoni e tariffe e di sostegno diretto.

ASSOCIAZIONISMO E TERZO SETTORE

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Vogliamo consolidare ed estendere la collaborazione con il volontariato, con particolare attenzione verso chi si rivolge alle fasce più deboli della popolazionefollonichese (portatori di handicap, ragazze madri, anziani, famiglie disagiate). Presteremo la massima attenzione alle cooperative sociali, che svolgono un ruolostrategico in virtù della loro natura no-profit, delle sensibilità e delle competenze di cui dispongono.

IL PARCO CENTRALE- URBANISTICA, TRAFFICO, PARCHEGGI E ARREDO URBANOIl nostro impegno è acquisire la gestione in modo definitivo l’area Ilva, portando a compimento le pratiche avviate nella passata legislatura. Questo passaggio èindispensabile se vogliamo realizzare interventi che riqualifichino l’intero centro urbano.Nei 48 ettari di terreno costituiti dall’area Ilva, dall’ex ippodromo, dalle strutture sportive del Capannino e dal Parco Petraia, realizzeremo il Parco Centrale.Il progetto prevede il recupero dell’ILVA, che non sarà un’area prettamente museale ma costituirà il cuore pulsante e moderno del centro cittadino, recuperandogli edifici esistenti, individuando nuove funzioni di uso pubblico e ripristinando le aree verdi (che dovranno essere almeno il 60% della superficie totale).L’area del vecchio ippodromo, dotata di parcheggi adeguati, ospiterà il Campus Scolastico,un’arena spettacoli ed il mercato settimanale.Il Parco della Petraia sarà un grande spazio pubblico a verde, con percorsi naturalistici che evidenzieranno le caratteristiche ambientali del territorio. Il progetto èstato inserito nel PIUSS e concorrerà alla ripartizione dei finanziamenti regionali.

LE GESTIONI ASSOCIATELa Gestione Associata dei Comuni della Val di Pecora ( Follonica, Gavorrano, Scarlino) è oramai una realtà fin dal 2004 e spazia in settori diversi (dal sociale,all’educativo, alla prevenzione del randagismo…). Dobbiamo confermare il nostro interesse al mantenimento e allo sviluppo delle G.A. per tutte quelle funzioni incui l’ agire insieme può portare economicità ed efficienza.

3.4.3.1 – Investimento:Cap. Descrizione Prev. Iniz.2015 Prev. 2^ anno Prev. 3^ anno

1369 ACQUISTO IMPIANTI SERVIZIO PUBBLICITA' 5.000,00 5.000,00 5.000,00

1429 RIMBORSI ONERI URBANIZZAZIONE AD IMPRESE 150.000,00 10.000,00 10.000,00

1430 RIMBORSI ONERI URBANIZZAZIONE A FAMIGLIE - 10.000,00 10.000,00

1439 RIMBORSI CONCESSIONI COMUNALI CIMITERO 10.000,00 10.000,00 10.000,00

1494 TRASFERIMENTI DI CAPITALE ACQUEDOTTO DEL FIORA SPA - 180.000,00 -

1505 QUOTA 10% PROVENTI DI ALIENAZIONE DA TRASFERIRE AI SENSI ART. 56BIS C.11 D.L. 69/2013

20.982,28 - -

1603 LOTTA ABUSIVISMO ART. 3.1 LEGGE R.T. 53/04 1.100,00 1.100,00 1.100,00

3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:

3.4.4 - Risorse umane da impiegare:

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Con atto di G.C. n. 171/2014 è stata approvata la riorganizzazione della struttura comunale con la definizione dell'articolazione di primo e secondo livello e delfunzionigramma. Il modello organizzativo è attuato annualmente con la deliberazione di giunta del fabbisogno annuale (e rpoiezione triennale) del personale.L'atto viene aggiornato a scorrimento annuale. Delibere adottate fino ad oggi:

Anno 2014 - Piano Triennale 2014/2016 -Deliberazione n. 172 del 23/09/2014;

Anno 2015 - Direttive di GC n. 5 del 27/02/2015 e n. 6 dell'11/03/2015 sulle assunzioni a Tempo determinato. Piano delle assunzioni a Tempo Indeterminato incorso di definizione.

3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare:Beni mobili ed immobili, dotazioni hardware, software e beni d’ufficio, classificati all’inventario comunale, gestiti in forma dinamica.

3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:Il Programma risulta coerente con i la Pianificazione Settoriale Territoriale, elaborata sia a livello Comunale che sovra Comunale.

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3.5 - RISORSE CORRENTI ED IN CONTO CAPITALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 59

Moderna Efficiente Amica: la citta' che funziona

(ENTRATE)

ENTRATE SPECIFICHE 2015 2016 2017 Legge di finanziamento e articolo

STATO 68.804,54 62.228,82 60.551,87

REGIONE 47.451,41 4.218,90 4.036,79

PROVINCIA 0,00 0,00 0,00

UNIONE EUROPEA 0,00 0,00 0,00

CASSA DD.PP. - CREDITO SPORTIVO

IST. PREVIDENZA 0,00 0,00 0,00

ALTRI INDEBITAMENTI (1) 0,00 0,00 0,00

ALTRE ENTRATE 6.425.101,19 6.466.039,05 6.467.815,28

TOTALE (A) 6.541.357,14 6.532.486,77 6.532.403,94

PROVENTI DEI SERVIZI 457.147,18 472.208,80 469.533,65

TOTALE (B) 457.147,18 472.208,80 469.533,65

QUOTE DI RISORSE GENERALI 20.884.033,35 19.982.481,71 19.536.665,37

TOTALE (C) 20.884.033,35 19.982.481,71 19.536.665,37

TOTALE GENERALE (A+B+C) 27.882.537,67 26.987.177,28 26.538.602,96

(1) Prestiti da istituti privati, ricorso al credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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3.6 - SPESA PREVISTA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA N. 59Moderna Efficiente Amica: la citta' che funziona

( IMPIEGHI )

Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Spesa correnteSpesa per

investimento

Totale

(a+b+c)

V. %

sul

totale

spese

Consolidata Di sviluppofinali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. IConsolidata Di sviluppo

finali

tit. I

*Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II*

Entità

(a)% *

Entità

(b)% **

Entità

(c)%

e II

1 4.102.149,19 34,35 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 4.102.149,19 33,33 1 4.047.524,82 36,21 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 4.047.524,82 35,53 1 4.059.508,78 37,26 1 0,00 0,00 1 0,00 0,00 4.059.508,78 37,14

2 340.769,63 2,85 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 340.769,63 2,77 2 343.894,54 3,08 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 343.894,54 3,02 2 345.614,01 3,17 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 345.614,01 3,16

3 3.321.776,22 27,82 3 0,00 0,00 3 1.100,00 0,30 3.322.876,22 27,00 3 2.938.933,45 26,30 3 0,00 0,00 3 1.100,00 0,51 2.940.033,45 25,81 3 2.931.968,60 26,91 3 0,00 0,00 3 1.100,00 3,05 2.933.068,60 26,83

4 130.572,36 1,09 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 130.572,36 1,06 4 131.878,08 1,18 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 131.878,08 1,16 4 132.537,47 1,22 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 132.537,47 1,21

5 986.034,99 8,26 5 0,00 0,00 5 5.000,00 1,36 991.034,99 8,05 5 983.857,06 8,80 5 0,00 0,00 5 5.000,00 2,31 988.857,06 8,68 5 984.777,21 9,04 5 0,00 0,00 5 5.000,00 13,85 989.777,21 9,05

6 350.620,83 2,94 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 350.620,83 2,85 6 397.511,73 3,56 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 397.511,73 3,49 6 420.978,59 3,86 6 0,00 0,00 6 0,00 0,00 420.978,59 3,85

7 846.593,74 7,09 7 0,00 0,00 7 360.982,28 98,34 1.207.576,02 9,81 7 754.530,62 6,75 7 0,00 0,00 7 210.000,00 97,18 964.530,62 8,47 7 757.928,27 6,96 7 0,00 0,00 7 30.000,00 83,10 787.928,27 7,21

8 786.034,49 6,58 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 786.034,49 6,39 8 475.584,35 4,26 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 475.584,35 4,17 8 159.950,48 1,47 8 0,00 0,00 8 0,00 0,00 159.950,48 1,46

9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 9 0,00 0,00 0,00 0,00

10 927.887,04 7,77 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 927.887,04 7,54 10 947.887,04 8,48 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 947.887,04 8,32 10 967.887,04 8,88 10 0,00 0,00 10 0,00 0,00 967.887,04 8,85

11 149.290,23 1,25 11 0,00 0,00 11 149.290,23 1,21 11 155.054,91 1,39 11 0,00 0,00 11 155.054,91 1,36 11 133.635,54 1,23 11 0,00 0,00 11 133.635,54 1,22

11.941.728,72 0,00 367.082,28 12.308.811,00 11.176.656,60 0,00 216.100,00 11.392.756,60 10.894.785,99 0,00 36.100,00 10.930.885,99

Titolo III della spesa Titolo III della spesa Titolo III della spesaConsolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo Consolidata Di sviluppo

* Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità % * Entità %

1 6.000.000,00 94,70 1 0,00 0,00 1 6.000.000,00 94,39 1 0,00 0,00 1 6.000.000,00 94,20 1 0,00 0,00

2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00 2 0,00 0,00

3 335.726,67 5,30 3 0,00 0,00 3 356.420,68 5,61 3 0,00 0,00 3 369.716,97 5,80 3 0,00 0,00

4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00 4 0,00 0,00

5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00 5 0,00 0,00

6.335.726,67 0,00 6.356.420,68 0,00 6.369.716,97 0,00

Note:

* Interventi per la spesa corrente: ** Interventi per la spesa per investimento *** Interventi per la spesa per rimborso di prestiti

1 Personale 1 Acquisizione di beni immobili 1 Rimborso per anticipazioni di cassa

2 Acquisto di materie prime e/o beni di consumo 2 Espropri e servitù onerose 2 Rimborso di finanziamenti a breve termine

3 Prestazioni di servizi 3 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 3 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti

4 Utilizzo beni di terzi 4 Utilizzo beni di terzi per realizzazioni in economia 4 Rimborso di prestiti obbligazionari

5 Trasferimenti 5 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico-scientifiche 5 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali

6 Interessi passivi ed oneri finanziari diversi 6 Incarichi professionali esterni

7 Imposte e tasse 7 Trasferimenti di capitale

8 Oneri straordinari della gestione corrente 8 Partecipazioni azionarie

9 Ammortamenti di esercizio 9 Conferimenti di capitale

10Fondo svalutazione crediti 10 Concessioni di crediti ed anticipazioni

11Fondo di riserva

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3.9 - RIEPILOGO PROGRAMMI PER FONTI DI FINANZIAMENTO

N.Previsione pluriennale spesa Legge di finanziamento e

FONTI DI FINANZIAMENTO ( Totale della previsione pluriennale )

Programma(1) ANNO

2015

ANNO

2016

ANNO

2017

regolamento UE (estremi) Quote di

risorse

generali

Stato Regione Provincia UE

Cassa DD.PP

+ CR.SP. +

Ist.Prev.

Altri

indebitamenti

(2)

Altre Entrate

41 359.370,10 357.678,16 359.441,55 1.042.013,38 6.094,25 1.655,05 0,00 0,00 0,00 0,00 26.727,13

42 6.008.563,48 2.189.970,40 2.432.215,58 8.709.381,85 50.165,72 1.596.956,47 0,00 0,00 0,00 0,00 274.245,42

43 914.791,36 753.627,14 755.553,74 1.893.870,02 177.497,91 233.214,70 0,00 0,00 0,00 0,00 119.389,61

44 10.000,00 10.100,00 10.150,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 30.250,50

45 2.229.849,41 2.164.402,75 2.175.224,76 3.663.157,99 22.021,59 564.357,79 21.830,31 501.723,11 0,00 0,00 1.796.386,13

46 611.364,70 639.195,55 643.224,11 1.858.332,99 11.176,50 2.958,40 0,00 0,00 0,00 0,00 21.316,47

47 500,00 505,00 507,52 0,00 0,00 1.512,52 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

48 536.695,84 280.523,46 281.926,07 1.075.459,74 4.522,81 1.738,86 0,00 0,00 0,00 0,00 17.423,96

49 246.247,64 387.650,06 289.594,28 396.837,59 2.389,58 430,36 0,00 0,00 0,00 0,00 523.834,45

50 8.839.546,35 11.809.254,40 12.046.529,84 2.737.268,46 15.851,73 6.001.855,07 51.123,34 0,00 0,00 0,00 23.889.231,99

51 2.787.639,80 2.490.462,29 2.500.792,00 4.861.500,91 29.201,92 605.477,33 0,00 0,00 0,00 0,00 2.282.713,93

52 956.471,35 854.764,00 858.987,82 2.412.326,92 14.495,10 4.174,67 0,00 0,00 0,00 0,00 239.226,48

53 719.218,81 771.410,99 775.043,01 1.394.700,47 6.341,74 1.705,00 555.058,85 0,00 0,00 0,00 307.866,75

54 4.293.589,84 4.265.772,33 4.441.986,78 8.351.091,95 50.204,16 2.144.320,06 0,00 0,00 0,00 0,00 2.455.732,78

55 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

56 460.737,63 465.345,02 467.671,74 0,00 0,00 202.151,60 151.252,50 0,00 0,00 0,00 1.040.350,29

57 1.079.808,03 565.772,46 567.351,30 5.212.931,79 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

59 18.644.537,67 17.749.177,28 17.300.602,96 60.403.180,43 191.585,23 55.707,10 0,00 0,00 0,00 0,00 20.757.845,15

TOTALI 48.698.932,01 45.755.611,29 45.906.803,56 104.012.054,49 581.548,24 11.418.214,98 779.265,00 501.723,11 0,00 0,00 53.782.541,04

(1): il nr. del programma deve essere quello indicato al punto 3.4

(2): prestiti da istituti privati, credito ordinario, prestiti obbligazionari e simili

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2015 - 2016 - 2017

SEZIONE 4

STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI DELIBERATI NEGLI ANNI PRECEDENTI ECONSIDERAZIONI SULLO STATO DI ATTUAZIONE

COMUNE DI FOLLONICA

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4.1 - ELENCO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE NEGLI ANNI PRECEDENTI E NON REALIZZATE (IN TUTTO O IN PARTE)

N. Descrizione (oggetto dell'opera)

Codice

funzione

Anno di

impegnoImporto

Fonti di finanziamento

e servizio fondi Totale Già liquidato Da liquidare (descrizione estremi) 1 Ammodernamento e potenziamento pubblica illuminazione 9. 1 2008 100.000,00 78.994,65 21.005,35 Mutuo Cassa DD.PP. pos. 4528120

2 Cimitero. Realizzazione nuovi loculi. 10. 5 2009 153.113,57 130.673,79 22.439,78 Vendite patrimoniali - concessione loculi

3 Museo del Ferro e della Ghisa 5. 1 2010 1.099.406,00 1.032.945,14 66.460,86 Risorse R.T. PIUSS euro 999.406,00 - Contributo

Fond. MPS euro 50.000,00 - Alienaz.patrimoniali

euro 50.000,00.

4 Fonderia n.2 - Teatro 5. 2 2010 3.725.489,00 3.665.294,36 60.194,64 Risorse R.T. PIUSS euro 3.525.489,00 -

Contributi Fond. MPS euro 100.000,00 -

Alienaz.patrimoniali euro 100.000,00.

5 Fonderia n.1 - Struttura espositiva e fieristica 11. 2 2010 2.748.444,26 2.579.590,53 168.853,73 Risorse R.T. PIUSS euro 2.548.444,26 -

Alienaz.patrimoniali euro 200.000,00.

6 Area ex Ippodromo - area mercatale 11. 2 2010 5.705.296,00 4.992.630,46 712.665,54 Risorse R.T. PIUSS euro 5.105.296,00 -

Alienazioni patrimoniali euro 600.000,00

7 Area ex Ippodromo - arena spettacoli 5. 2 2010 361.666,00 162.508,47 199.157,53 Risorse R.T. PIUSS euro 311.366,00 -

Alienazioni patrimoniali euro 50.000,00

8 Cimitero. Realizzazione nuovi loculi. 10. 5 2010 164.209,43 32.629,21 131.580,22 Vendite patrimoniali - concessione loculi

9 Fonderia n.2 - Teatro 5. 2 2012 273.934,74 188.866,02 85.068,72 Proventi imposta di soggiorno anno 2012.

10 Fonderia n.1 - Struttura espositiva e fieristica 11. 2 2012 245.737,66 228.202,56 17.535,10 Fondi di bilancio (avanzi di parte corrente a

destinazione vincolata)

11 Interventi straordinari centro commerciale 167 Ovest 1. 5 2012 34.135,85 20.902,89 13.232,96 Fondi di bilancio

12 Cimitero. Realizzazione nuovi loculi. 10. 5 2012 100.000,00 94.960,88 5.039,12 Vendite patrimoniali - concessione loculi.

13 Manutenzione impianti sportivi (POP 2012) 6. 2 2012 47.500,00 28.166,73 19.333,27 Fondi di bilancio.

14 Manutenzione aree verdi e pinete (POP 2012) 9. 6 2012 93.000,00 71.980,54 21.019,46 Fondi di bilancio.

15 Regimazione acque meteoriche quartiere Salciaina. 1. 5 2013 74.651,26 0,00 74.651,26 Fondi di bilancio.

16 Manutenzione straordinaria Centro Commerciale 167 Ovest. 1. 5 2013 50.000,00 0,00 50.000,00 Fondi di bilancio.

17 Manutenzione straordinaria infrastrutture stradali 1. 5 2013 137.397,00 0,00 137.397,00 Fondi di bilancio.

18 Fonderia n.2 - Teatro. 5. 2 2013 301.089,46 290.263,66 10.825,80 Imposta di soggiorno - Fondi di bialncio (avanzi

di parte corrente a destinazione vincolata).

19 Manutenzione straordinaria coimitero comunale 10. 5 2013 100.000,00 0,00 100.000,00 Vendite patrimoniali - concessione loculi.

20 Completamento Viale Italia. 8. 1 2013 787.000,00 649.309,51 137.690,49 Contributo Regione Toscana - Alienazioni

patrimoniali.

21 Parcheggio zona sud Via Apuania - Via Portogallo. 8. 1 2013 187.000,00 0,00 187.000,00 Contributo Regionale e fondi comunali

22 Parcheggio zona sud Via Apuania - Via Portogallo. 8. 1 2014 180.000,00 0,00 180.000,00 Devoluzione mutuo

23 Manutenzione opere edili ed impianti tecnologici. 1. 5 2014 123.000,00 0,00 123.000,00 Fondi di bilancio.

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24 Manutenzione viabilita' comunale. 1. 5 2014 85.000,00 0,00 85.000,00 Fondi di bilancio.

25 Fonderia n.2 - Teatro. 5. 2 2014 1.273.674,17 572.733,25 700.940,92 Prestito flessibile e fondi di bilancio.

26 Fonderia n.1 - Struttura espositiva e fieristica. 11. 2 2014 848.160,83 515.064,59 333.096,24 Prestito flessibile e fondi di bilancio.

27 Area ex Ippodromo - area mercatale 11. 2 2014 1.537.414,00 0,00 1.537.414,00 Prestito flessibile

28 Area ex Ippodromo - arena spettacoli. 5. 2 2014 135.938,15 0,00 135.938,15 Prestito flessibile

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4.2 – Considerazioni sullo stato attuale dei programmi: (1)

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

(1) Indicare anche Accordi di programma, Patti territoriali, ecc...

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2015 - 2016 - 2017

SEZIONE 5

RILEVAZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI(Art. 170, comma 8, D.L.vo 267/2000)

COMUNE DI FOLLONICA

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5.2 DATI ANALITICI DI CASSA DELL'ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO PER L'ANNO 2013

(Sistema contabile ex D.Lvo 267/2000 e D.P.R. 194/96)

Classificazione funzionale 1 2 3 4 5 6 7 8

Viabilità e trasporti

Classificazione economica Amm.ne gestione

e controllo

Giustizia Polizia locale Istruzione

pubblica

Cultura e beni

culturali

Settore sport e

ricreativo

TurismoViabilità illumin.

serv. 01 e 02

Trasporti

pubblici

serv. 03

Totale

A) SPESE CORRENTI (parte 1)

1. Personale 3.362.269,37 32.080,86 839.768,88 234.244,62 423.852,59 0,00 0,00 48.290,78 0,00 48.290,78

- oneri sociali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- ritenute IRPEF 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

2. Acquisto beni e servizi 1.734.638,89 0,00 171.689,01 862.357,90 57.914,08 13.337,66 176.451,42 1.156.877,65 0,00 1.156.877,65

3. Trasferimenti a famiglie e Ist.Soc. 22.895,19 0,00 2.466,86 0,00 0,00 300.437,10 0,00 0,00 0,00 0,00

4. Trasferimenti a imprese private 36.151,85 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

5. Trasferimenti a Enti pubblici 472.207,79 0,00 0,00 7.043,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Stato e Enti Amm.ne centrale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Regione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Province e Citta' metropolitane 20.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Comuni e Unione di Comuni 6.299,17 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Az.Sanitarie e Ospedaliere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Consorzi di Comuni e Istituzioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Comunita' montane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Aziende di pubblici servizi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Altri Enti amministrazione locale 445.908,62 0,00 0,00 7.043,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

6. Totale trasferimenti correnti

(3+4+5) 531.254,83 0,00 2.466,86 7.043,20 0,00 300.437,10 0,00 0,00 0,00 0,00

7. Interessi passivi 153.608,55 0,00 597,41 53.257,67 0,00 124.072,91 0,00 400.824,05 0,00 400.824,05

8. Altre spese correnti 4.406.256,08 0,00 65.888,88 8.046,15 126.337,92 0,00 0,00 3.246,91 0,00 3.246,91

TOTALE SPESE CORRENTI

(1+2+6+7+8) 10.188.027,72 32.080,86 1.080.411,04 1.164.949,54 608.104,59 437.847,67 176.451,42 1.609.239,39 0,00 1.609.239,39

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Classificazione funzionale 9 10 11 12

Classificazione economica

Edilizia

residenziale

pubblica

serv. 02

Servizio

idrico serv.

04

Altri serv.

01,03,05 e

06

TotaleSettore

sociale

Industr.

Artig. serv.

04 e 06

Commercio

serv. 05

Agricoltura

serv. 07

Altri serv.

da 01 a 03Totale

Servizi

produttivi

TOTALE

GENERALE

A) SPESE CORRENTI (parte 2)

1. Personale 0,00 0,00 477.125,41 477.125,41 303.104,64 0,00 129.443,39 0,00 0,00 129.443,39 0,00 5.850.180,54

- Oneri sociali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Ritenute IRPEF 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

2. Acquisto beni e servizi 0,00 304.179,18 6.527.408,95 6.831.588,13 784.829,28 0,00 38.500,00 0,00 30.528,96 69.028,96 0,00 11.858.712,98

3. Trasferimenti a famiglie e

Istituti Sociali

0,00 0,00 85.270,00 85.270,00 1.052.395,27 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.463.464,42

4. Trasferimenti a imprese private 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 36.151,85

5. Trasferimenti a Enti pubblici 0,00 0,00 261.064,78 261.064,78 37.276,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 777.592,27

- Stato e Enti Amm.ne centrale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Regione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Province e Citta' metropolitane 0,00 0,00 216.824,42 216.824,42 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 236.824,42

- Comuni e Unione di Comuni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 6.299,17

- Az.Sanitarie e Ospedaliere 0,00 0,00 0,00 0,00 37.276,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 37.276,50

- Consorzi di Comuni e

Istituzioni

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Comunita' montane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Aziende di pubblici servizi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Altri Enti amministrazione

locale

0,00 0,00 44.240,36 44.240,36 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 497.192,18

6. Totale trasferimenti correnti

(3+4+5)

0,00 0,00 346.334,78 346.334,78 1.089.671,77 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.277.208,54

7. Interessi passivi 0,00 11.518,30 198.740,14 210.258,44 3.890,65 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 946.509,68

8. Altre spese correnti 0,00 0,00 36.374,38 36.374,38 74.231,24 0,00 9.166,56 0,00 0,00 9.166,56 0,00 4.729.548,12

TOTALE SPESE CORRENTI

(1+2+6+7+8)

0,00 315.697,48 7.585.983,66 7.901.681,14 2.255.727,58 0,00 177.109,95 0,00 30.528,96 207.638,91 0,00 25.662.159,86

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5.2 DATI ANALITICI DI CASSA DELL'ULTIMO CONSUNTIVO DELIBERATO DAL CONSIGLIO PER L'ANNO 2013

(Sistema contabile ex D.Lvo 267/2000 e D.P.R. 194/96)

Classificazione funzionale 1 2 3 4 5 6 7 8

Amm.ne Viabilità e trasporti

Classificazione economica gestione e

controllo

Giustizia Polizia locale Istruzione

pubblica

Cultura e beni

culturali

Settore sport e

ricreativo

Turismo Viabilità illumin.

serv. 01 e 02

Trasporti pubblici

serv. 03Totale

B) SPESE IN C/CAPITALE (parte 1)

1. Costituzione di capitali fissi 244.602,24 0,00 34.115,20 569.649,19 2.729.631,64 89.114,19 0,00 626.522,11 0,00 626.522,11

- Beni mobili, macchine e attrezzature

tecnico-scientifiche 69.992,05 0,00 34.115,20 40.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

2. Trasferimenti a famiglie e istituti

sociali 21.702,51 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

3. Trasferimenti a imprese private 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

4. Trasferimenti a Enti pubblici 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Stato e Enti Amm.ne centrale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Regione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Province e Citta' metropolitane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Comuni e Unione di Comuni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Az.Sanitarie e Ospedaliere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Consorzi di Comuni e Istituzioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Comunita' montane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Aziende di pubblici servizi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Altri Enti amministrazione locale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

5. Totale trasferimenti in c/capitale

(2+3+4) 21.702,51 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

6. Partecipazioni e conferimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

7. Concessioni di crediti ed anticipazioni 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE SPESE IN C/CAPITALE

(1+5+6+7) 266.304,75 0,00 34.115,20 569.649,19 2.729.631,64 89.114,19 0,00 626.522,11 0,00 626.522,11

TOTALE GENERALE SPESA 10.454.332,47 32.080,86 1.114.526,24 1.734.598,73 3.337.736,23 526.961,86 176.451,42 2.235.761,50 0,00 2.235.761,50

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Classificazione funzionale 9 10 11 12

Classificazione economica

Edilizia

residenziale

pubblica

serv. 02

Servizio

idrico serv.

04

Altri serv.

01,03,05 e

06

TotaleSettore

sociale

Industr.

Artig. serv.

04 e 06

Commercio

serv. 05

Agricoltura

serv. 07

Altri serv.

da 01a 03Totale

Servizi

produttivi

TOTALE

GENERALE

B) SPESE IN C/CAPITALE(parte 2)

1. Costituzione di capitali fissi 0,00 39.766,62 265.368,30 305.134,92 140.432,73 0,00 0,00 0,00 1.432.691,46 1.432.691,46 0,00 6.171.893,68

- Beni mobili, macchine e

attrezzature tecnico-scientifiche

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 144.107,25

2. Trasferimenti a famiglie e

istituti sociali

0,00 0,00 0,00 0,00 51.648,19 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 73.350,70

3. Trasferimenti a imprese private 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

4. Trasferimenti a Enti pubblici 0,00 0,00 0,00 0,00 128.604,10 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 128.604,10

- Stato e Enti Amm.ne centrale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Regione 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Province e Citta' metropolitane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Comuni e Unione di Comuni 0,00 0,00 0,00 0,00 128.604,10 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 128.604,10

- Az.Sanitarie e Ospedaliere 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Consorzi di Comuni e

Istituzioni

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Comunita' montane 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Aziende di pubblici servizi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

- Altri Enti amministrazione

locale

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

5. Totale trasferimenti in c/capitale

(2+3+4)

0,00 0,00 0,00 0,00 180.252,29 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 201.954,80

6. Partecipazioni e conferimenti 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

7. Concessioni di crediti

ed anticipazioni

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

TOTALE SPESE C/CAPITALE(1+5+6+7)

0,00 39.766,62 265.368,30 305.134,92 320.685,02 0,00 0,00 0,00 1.432.691,46 1.432.691,46 0,00 6.373.848,48

TOTALE GENERALE SPESA 0,00 355.464,10 7.851.351,96 8.206.816,06 2.576.412,60 0,00 177.109,95 0,00 1.463.220,42 1.640.330,37 0,00 32.036.008,34

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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

2015 - 2016 - 2017

SEZIONE 6

CONSIDERAZIONI FINALI SULLA COERENZA DEI PROGRAMMI RISPETTO AI PIANIREGIONALI DI SVILUPPO, AI PIANI REGIONALI DI SETTORE, AGLI ATTI

PROGRAMMATICI DELLA REGIONE

COMUNE DI FOLLONICA

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6.1 – Valutazioni finali della programmazione rispetto alla coerenza della stessa con i principali piani Regionali di intervento:

Per quanto riguarda la coerenza dei PIUSS si riportano i paragrafi del Master Plan che analizzano la coerenza del PIUSS con i piani regionali di sviluppo, i pianiregionali di settore e gli atti programmatici della Regione.

FINALITÀ ED IMPATTI PREVISTI DAL PIUSS DI FOLLONICAI contenuti del PIUSSGli interventi del PIUSS di Follonica sono relativi al Parco Centrale e l’area ex Ilva, entrambe poste al centro del complesso urbano di Follonica. Si tratta diun’area assolutamente strategica per lo sviluppo ambientale, sociale ed economico del territorio di Follonica, non solo per l’assoluta centralità, ma anche per lacontenuta distanza da luoghi nevralgici della Città, come la stazione ferroviaria ed il mare. In particolare, nell’area del Parco centrale sono siti il vecchioippodromo, strutture adibite a funzioni formative primarie e secondarie, aree sportive, con impianti destinati al calcio, al nuoto, al tennis ed all’hockey, il relativoparcheggio, un’area museale ed il letto del torrente Petraia, mentre nell’area ex Ilva, adiacente al palazzo comunale, sono localizzati gli edifici e le corti che eranodestinati alla lavorazione del ferro e che, attualmente, sono oggetto di recupero.

Quadro SWOT dell’area interessata dagli interventi PIUSS a FollonicaPunti di Forza Punti di Debolezza

L’area oggetto di interventi previsti dalPIUSS di Follonica è strategica ebaricentrica per lo sviluppo ambientale,sociale ed economico dell’intero territorio,anche in virtù della consistenteestensione, delle diverse destinazionid’uso previste e del buon collegamentocon le principali infrastrutture di trasporto(strade e ferrovie). La presenza di areeverdi, strutture sportive, scuole, arenaspettacoli e spazi museali e culturali, conrelativi parcheggi, consente, da un lato, diinnalzare il livello della qualità della vitadei residenti e, dall’altro, di alimentarel’attrattività di Follonica in ambito turisticoed economico.

Nell’area ex Ilva sono attualmentepresenti aree e complessi immobilisoggetti a disagio sociale.

Opportunità Minacce

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La realizzazione delle opere previsteconsentirà al territorio di migliorare ilproprio posizionamento strategico inalcuni segmenti turistici dell’ItaliaCentrale, con particolare riferimento allosport, agli eventi ed alla cultura,integrando la vocazione marittima dellaCittà. Ne consegue che i flussi turisticisono destinati ad incrementare, conconseguente crescita delle opportunità diinvestimento privato derivante dallosviluppo di filiere turistiche complementarial segmento balneare che tenderanno adestagionalizzare l’offerta e la domanda.Inoltre, in considerazione degli interventiprevisti, si delineano opportunità disviluppo economico nell’ambito delterziario avanzato e dei servizi allepersone e di sviluppo sociale nel quadrodell’interculturalità, della riduzione deldisagio sociale e dei servizi culturali.

Presenza di barriere all’ingresso deisegmenti di offerta turistica culturale,sportiva e di eventi, per lo più derivantidall’attrattività dei poli urbani dellaToscana e del Lazio.

Obiettivi e strategie di intervento del PIUSS

Il PIUSS persegue le seguenti finalità:- incrementare l’attrattività e la competitività urbana, tutelando il contesto locale e potenziando le capacità competitive del territorio;- valorizzare le risorse e le identità locali;- affrontare, in modo integrato e coordinato, le situazioni di disagio nelle aree urbane;- migliorare il contesto sociale ed ambientale del sistema urbano;- utilizzare in maniera ottimale, secondo il criterio del cofinanziamento, il complesso delle risorse comunitarie, nazionali, regionali e locali, promuovendo altresìil ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria destinati alla realizzazione di infrastrutture;- realizzare operazioni reciprocamente interdipendenti e funzionali ad un obiettivo di sviluppo urbano integrato;- avviare processi di sviluppo urbano sostenibile, coerenti con i principi della “città policentrica toscana”, contenuti nel P.I.T.;- coinvolgere una pluralità di soggetti pubblici e privati nella definizione dei contenuti strategici del Piano e nell’individuazione degli interventi.

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In tale ambito, il PIUSS di Follonica persegue una strategia di sviluppo urbano attraverso interventi coordinati di miglioramento della qualità ambientale ed unarazionale utilizzazione dello spazio urbano. Esso si basa su un approccio integrato ed intersettoriale di diversi tipi di operazioni che prevedono unarigenerazione del tessuto urbano, mediante opere di recupero, riqualificazione, riconversione e valorizzazione del patrimonio esistente. Inoltre, la strategia disviluppo urbano ascrivibile al PIUSS punta alla riqualificazione degli assetti territoriali ed insediativi esistenti nonché alla prevenzione e al recupero di situazionidi degrado ambientale e funzionale.La priorità relativa alla realizzazione del Parco Centrale è quella di attuare la dismissione degli immobili non più adeguati ed utilizzare le risorse da questiricavate per costruire nuove e moderne strutture all’interno dell’area.Per tutta l’ex Ilva la priorità è quella di recuperare le aree e degli immobili presenti e permettere il risanamento generale dell'area, attraverso un sistema direlazioni e di opportunità che si aprono ad operatori (pubblici o privati) per indirizzare l'attività di rivitalizzazione dell'area centrale di Follonica.Le linee di intervento prevedono la realizzazione di strutture destinate ad attività culturali e di ricerca, dalla biblioteca alla scuola media, dal Museo del Ferroalle Fonderie (1 e 2), dalla Struttura espositiva e fieristica, al Teatro (Sala polivalente), nonchè ad attività sportive (impianti) e sociali per contrastare il disagio(Centro Diurno).La riqualificazione dell’area ex Ilva, attraverso la realizzazione del Museo del Ferro, di strutture per il turismo e di immobili destinati ad attività di contrasto aldisagio, consentirà di attivare ambiti occupazionali ed investimenti in campo socioculturale che favoriranno la qualità della vita ed alimenteranno il circuitoeconomico di Follonica. In questo contesto ed in maniera più diretta, la creazione di spazi destinati al terziario avanzato e di supporto ai settori produttivi,nonchè infrastrutture per lo sviluppo, genereranno una ricaduta imprenditoriale ed occupazionale in grado di accrescere la competitività urbana.L’attrattività del sistema socio economico di Follonica, in termini di flussi di turisti e di investimenti, sarà, in maniera più significativa, corroborata dallarealizzazione delle opere previste nel Parco Centrale, alimentando il ruolo della Città nel segmento sportivo, che genera importanti flussi di arrivi, ed inserendoil territorio in un segmento turistico di eventi, come i concerti, le fiere, etc.

L’impatto del PIUSS

La Città di Follonica si è sviluppata attorno alle Reali e Imperiali Fonderie volute da Leopoldo II di Toscana nel 1834, con una conseguente evoluzione nelsecolo scorso dal punto di vista demografico ed economico in cui le Fonderie divennero proprietà dell’Ilva. Il PIUSS di Follonica prevede opere proprio inquesta area e proprio ricollocando gli immobili precedentemente destinati alla lavorazione del ferro e della ghisa, restituendo alla Città l’antica identità storica eproduttiva, anche e soprattutto attraverso la realizzazione del Museo del ferro.Il sistema economico di Follonica costituisce incide sul totale della ricchezza prodotta in provincia per circa il 10% (2005; Fonte: Istituto G. Tagliacarne) ed ècomposto da circa 3.300 imprese (unità locali, Fonte Infocamere, 2008), 6.200 occupati esclusa l’agricoltura e la Pubblica Amministrazione (Istat, 2005) edoltre 22 mila residenti (Istat, 2007). Si tratta del secondo sistema socio produttivo della provincia di Grosseto (il primo per importanza è il capoluogo) ecostituisce un polo urbano significativo nell’economia del sud della Toscana, anche in termini di capacità di attrazione economica e demografica.Nell’economia urbana si distingue l’importanza del turismo per la rilevanza delle presenze, sia negli alberghi che nelle seconde case, le quali si concentranoprevalentemente nella stagione estiva. Significativo, inoltre, è il contributo di alcuni comparti del terziario, dal commercio alle attività di intermediazione, nonchèal terziario avanzato. L’industria giova della rilevanza del settore delle costruzioni e di una importante tradizione manifatturiera che ha trovato unaconcentrazione localizzativa nell’area industriale. Contrariamente a quanto si osserva in provincia, il settore primario non risulta una specializzazioneproduttiva di Follonica.

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Le opere previste nel PIUSS di Follonica avranno un duplice impatto nell’economia urbana, il primo è quello diretto, legato alla realizzazione di esse, ilsecondo è legato alla gestione delle attività e dei servizi che verranno attivati. A questi, occorre aggiungere gli effetti indiretti, ovvero quelli relativi allastimolazione dell’intero circuito economico, con particolare riferimento all’indotto turistico – ricettivo, al commercio, all’intermediazione, alla mobilità, nonchè glieffetti legati alla patrimonio culturale e dello sport.L’impatto complessivo del PIUSS sulla ricchezza prodotta da Follonica in un anno sarà pari a circa il 4,5%, anche se occorre specificare che la spesa delPIUSS sarà redistribuita in diverse annualità. L’occupazione diretta che sarà generata in fase di realizzazione sarà quella delle imprese che realizzerà gliinterventi; trattandosi di opere edili si tratterà di occupazione prevalentemente maschile (non necessariamente di Follonica). L’occupazione derivante daiservizi previsti dal PIUSS in fase di gestione sarà pari a circa 80 addetti (più circa 50 addetti nel campus scolastico e nelle aree sportive), di cui, con buonaprobabilità, il 60/70% femmine.

Tab. 1: L’impatto del PIUSS di FollonicaLinee

di interventoValore

aggiuntoOccupazione*

Di cuifemmine

Fonderia 2 (Teatro – Sala polivalente) 5.1 a 1,7% 10 7Fonderia 1 (Struttura espositiva efieristica) 5.1 b 0,1% 10 7

Centro Diurno 5.1 c 0,2% 10 7Museo del Ferro 5.2 0,25% 15 10Biblioteca 5.2 0,05% 5 3Area Mercatale*/Mercato Coperto 5.1 b 1,7% 20 10Arena Spettacoli 5.1 b 0,1% 10 7Piazza Mercato/accesso Parco 5.2 0,4% 0 0

*Nel caso del mercato non si creerà occupazione diretta ma si alimenterà l'indotto del commercio ambulante

In tale contesto, tutte le opere del PIUSS di Follonica prevedono un significativo incremento della connotazione ambientale ed estetica dei luoghi interessati. Inparticolare, tutta l’area ex Ilva passerà da zona degradata a luogo di eccellenza per i cittadini e per i turisti, attraverso la riqualificazione degli immobili e deglispazi presenti e con attività simboliche e culturali, tese a corroborare l’identità locale.Per quanto riguarda il Parco centrale, sebbene non vi siano aree significativamente degradate, la realizzazione dell’Area Mercatale, del Mercato Coperto,dell’Arena Spettacoli e la sistemazione del torrente Petraia, conferirà al complesso dell’area una connotazione migliore di quella attuale.L’intero impianto del PIUSS di Follonica è destinato a valorizzare ed amplificare il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico del centro cittadino,attraverso interventi di ristrutturazione dell’area archeologica industriale, come la realizzazione del Museo del ferro, del teatro e della biblioteca, e del Parcocentrale, in cui si verrà creata un’Arena Spettacoli, destinata, appunto, ad attività di spettacolo e culturali.In questo contesto, il PIUSS di Follonica prevede la realizzazione di opere destinate alla valorizzazione delle risorse essenziali del territorio e alla tutela deicaratteri ambientali di base, con particolare riferimento al bacino idrografico del Petraia, all’ecosistema economico, sociale e culturale, ridisegnandol’utilizzazione delle medesime risorse e la dotazione strutturale e dei servizi connessi.La complementarietà delle opere previste e la relativa integrazione verticale e orizzontale tra esse determinerà un significativo miglioramento della funzionalitàcomplessiva delle aree interessate nel rispetto delle qualità ambientali, delle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini, anche attraverso la difesa del suolo el'organizzazione sul territorio delle attrezzature e dei servizi. Inoltre,

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La coerenza esterna del PIUSS

Il PIUSS di Follonica è assolutamente coerente con la strategia del POR di riqualificazione quartieri con specifiche problematiche sociali e demografiche,promozione dello sviluppo economico anche attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale, rivitalizzazione aree periferiche, in quanto prevedeinterventi destinati alla creazione di un’area destinata a diventare campus scolastico, musei e biblioteche (economia della conoscenza), al recupero ed allariqualificazione di immobili destinati alla riduzione del disagio sociale, all’interculturalità ed agli anziani (riqualificazione quartieri con specifiche problematichesociali e demografiche), alla realizzazione di un’Arena Spettacoli, un teatro e di aree sportive (promozione dello sviluppo economico anche attraverso lavalorizzazione del patrimonio culturale e naturale).Il PIUSS di Follonica è assolutamente coerente, inoltre, con l’obiettivo operativo di promuovere il recupero e la riqualificazione dell'ambiente fisico e favorire latutela, la valorizzazione e la promozione delle risorse naturali e culturali nei sistemi urbani e metropolitani, attraverso importanti opere di recupero eriqualificazione al centro del sistema urbano, dell’area ex Ilva e del Parco centrale (ambiente fisico e naturale), valorizzando le risorse culturali. A questoproposito, si ricorda che la destinazione d’uso delle opere previste sarà quella della realizzazione di musei (del ferro e dell’agricoltura), della biblioteca,dell’Arena Spettacoli e del Teatro (Sala polivalente).Tra gli indicatori di realizzazione previsti dal POR per quest’asse, infatti, si rileva la superficie urbana recuperata e riqualificata che, nell’ambito del PIUSS diFollonica, interessa tutta l’area ex Ilva.Nel PIUSS, poi, sono previste opere, nell’ara ex Ilva e nel Parco centrale, tese a fornire a residenti, e non, servizi destinati ad incrementare la qualità della vitae ridurre le ineguaglianze le disparità sociali (generazionali, di status economico e sessuali); tra queste si sottolinea, con particolare riferimento, larealizzazione dei siti museali, della biblioteca, del campus scolastico e degli impianti sportivi e di strutture (centro Diurno) per la tutela dei diritti dellacittadinanza destinate ad offrire servizi a soggetti a rischio, contrastare il disagio, anche attraverso la realizzazione di centri di soggiorno per favorire lamulticulturalità ed i nidi per l’infanzia.La capacità del PIUSS di Follonica, ove la popolazione femminile è pari al 51,4%, di contribuire alla promozione della parità di genere va ricercata nelletipologie di opere previste, le quali risultano, per natura intrinseca, destinate a garantire diritti e fornire servizi alla generalità della popolazione, senzadistinzioni alcune (si pensi al teatro, ai musei, allo sport ed alla scuola).Tuttavia, la realizzazione di strutture destinate a nidi per l’infanzia e servizi integrativi risulta prevalentemente destinato a fornire servizi alle donne, garantendoa queste ultime un livello paritario di diritti sociali e professionali.Inoltre, il PIUSS di Follonica prevede la realizzazione di opere che daranno vita ad attività terziarie (come, ad esempio, i musei, le biblioteche, il Teatro (Salapolivalente), l’Arena Spettacoli e gli impianti sportivi). E’ noto che le attività primarie ed industriali catalizzino maggiormente occupazione maschile, mentre neiservizi si concentrano le preferenze occupazionali delle donne, per lo più se si pensa alla scuola, alla cultura ed allo spettacolo.E’ possibile pensare che le attività previste con la realizzazione delle opere del PIUSS nell’area ex Ilva siano in grado di fornire un’offerta di servizi per circa 10figure professionali (più 50/60 relative al campus scolastico ed alle aree sportive), mentre nel Parco centrale le posizioni professionali possono salire a circa70/80. A queste si devono aggiungere gli indotti economici che genereranno.E’ possibile pensare che il 60/70% di tali figure professionali appartenga al genere femminile.Per quanto concerne l’interculturalità e la multiculturalità, nel PIUSS di Follonica sono previste, nell’ambito dell’area ex Ilva, strutture destinate a diventarecentri di soggiorno. Chiaramente, tali opere sono tese ad eliminare i fattori di discriminazione razziale ed etnica, fornendo servizi per l’integrazione sociale.

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IL PIUSS di Follonica prevede linee di intervento dirette a realizzare un duraturo miglioramento ambientale sia nel Parco Centrale, ovvero il polmone verdedella Città, sia nell’ambito dell’area ex Ilva, caratterizzata da degrado immobiliare. In altri termini, attraverso le opere previste in un’area che connette, ancheattraverso piste ciclabili, le diverse zone di Follonica, si risolvono situazioni di degrado cittadino ed impatto visivo. Inoltre, attraverso l’utilizzazione dell’areadell’ex ippodromo, si migliorerà l’ambiente urbano in maniera sensibile.In tema di competitività, nell’ambito del PIUSS di Follonica sono previste opere che genereranno un significativo effetto sulla capacità attrattiva nel territoriourbano e nell’ambito del sud della Toscana. In particolare, a conclusione delle opere, si genererà un’importante capacità gravitazionale per i residenti, per ituristi, per l’attrazione di nuove imprese e di investimenti, nell’ambito dell’indotto culturale (si pensi, ad esempio, alle attività teatrali), dell’indotto sportivo (sipensi agli eventi di carattere regionale e nazionale che sarà possibile attivare), degli spettacoli e delle imprese, con i relativi investimenti, che gioveranno diinfrastrutture per lo sviluppo e dei centri servizi ad esse destinati.In maniera indiretta, inoltre, è possibile prevedere che gli investimenti del PIUSS e le attività in esso progettate avranno un impatto sulla generazione di uncircuito economico che interessa numerosi settori economici, come quelli del commercio, dell’intermediazione e della mobilità.Parlando di razionalizzazione urbana, tra gli interventi previsti dal PIUSS di Follonica, poi, si sottolinea la sistemazione dell’ex pista dell’ippodromo che verràadibita ad Area Mercatale e Mercato Coperto, consentendo, quindi, un’ottimizzazione dello spazio urbano, perlomeno in determinati giorni della settimana o indeterminati periodi dell’anno, che gioverà di appositi spazi dedicati al commercio ambulante e fieristico, ed una riduzione delle difficoltà di logistica urbana.Inoltre, le opere previste dal PIUSS di Follonica sono destinate ad offrire servizi in un contesto urbano caratterizzato da una significativa quota di spazi inimmobili ed esterni non utilizzati. In particolare, con la ristrutturazione degli immobili presenti nell’area ex Ilva e nel Parco centrale e la nuova destinazioned’uso prevista si darà vita ad ambiti di attività che spaziano dalla cultura, al sociale, alla formazione, alle attività imprenditoriali, nonchè a quelle di svago ericreative. Ciò trasformerà un’area degradata (ex Ilva) ed un’area sottoutilizzata (il Parco), in un contesto assolutamente centrale alla Città, in un ecosistemarelazionale aperto, destinato a generare significative reti di connessione sociali ed economiche che avranno un impatto sulla qualità della vita e sullacompetitività del sistema imprenditoriale.Dopo aver esaminato la coerenza del PIUSS con il POR, sempre nell’ambito della programmazione regionale, il PIT costruisce la propria agenda strategicaattorno ad una serie di “sistemi funzionali” con i quali pone il perseguimento dei propri metaobiettivi. La coerenza esterna del PIUSS con i sistemi funzionali delPIT Toscana è relativa al fatto che tra questi ultimi si rileva:- la Toscana dell’attrattività e dell’accoglienza;- la Toscana delle reti;- la Toscana della nuova qualità e della conoscenza;- la Toscana della coesione sociale e territoriale.Tra i metaobiettivi del PIT è possibile trovare sia quello di una visione integrata della Toscana, intendendo per questo una visione olistica del territorio (intesocome patrimonio fisico, paesaggistico, culturale e ambientale) e della sua programmazione, sia quello della visione urbana, inteso come sistema organizzativodi natura policentrica, destinato a generare relazioni strutturanti e funzionali. Le opere previste dal PIUSS devono essere lette come interventi destinati aconferire vigore al complesso del quadro degli interventi di programmazione regionale, sia come potenziamento di un nodo strategico attrattivo del sud dellaregione.Sempre nell’ambito della programmazione regionale, i Progetti Integrati Regionali (PIR) sono lo strumento programmazione del PRS 2006 – 2010,definendone le priorità e le relazioni. Il PIUSS di Follonica trova una particolare integrazione e coerenza con i seguenti PIR:1.4 - Innovazione e sostenibilità offerta turistica e commerciale;1.6 - Sistema dei Servizi pubblici locali a rilevanza economica;

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2.1 - Qualità della formazione: a partire dall’infanzia lungo l’arco della vita;2.5 - Assistenza e integrazione per la non autosufficienza;2.6 - Inclusione e cittadinanza degli immigrati nella multiculturalità;2.7 - Politiche di edilizia sociale:2.8 - Organizzazione, produzione e fruizione della cultura;4.3 - Coordinamento politiche territoriali urbane e metropolitane.Il PIUSS di Follonica, sempre nel contesto regionale, prevede la realizzazione di opere ad elevato grado di coerenza con le priorità e le linee di intervento deiseguenti programmi regionali:- Piano Integrato della Cultura (PIC), con particolare riferimento alle linee di intervento individuate nei settori de: Musei, parchi culturali e paesaggio,Biblioteche ed archivi, Spettacolo, Investimenti per la cultura, Educazione e formazione alla musica ed al conato corale, Cultura contemporanea nel campointerculturale;- Piano regionale per lo sport 2008 - 2010, con particolare riferimento alle linee guida per la realizzazione degli interventi.Esaminando la coerenza esterna del PIUSS con la programmazione provinciale, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Grosseto (PTC)costituisce uno schema programmatico di indirizzi finalizzati ad innovare e coordinare, anche sotto il profilo normativo, gli strumenti urbanistici di governo egestione del territorio.Il PIUSS di Follonica trova una elevata coerenza con il PTC, soprattutto nei principi generali posti da quest’ultimo, quali la sostenibilità (intesa come lapermanenza dei valori ambientali, il mantenimento dell’identità, la qualità dei progetti di trasformazione, l’utilità sociale di lungo periodo), la risorsa (intesacome fattore in grado di tutelare l’identità territoriale, migliorare la qualità della vita, produrre reddito) e la città (ovvero il modello di assetto territoriale scelto perla valorizzazione delle risorse culturali e insediative). In particolare, nel PTC si rileva la necessità di realizzare in tempi brevi gli interventi di valorizzazione eriutilizzazione dell'area e dei volumi della ex Ilva,.Inoltre, il PIUSS di Follonica mostra un significativo grado di coerenza con i seguenti obiettivi territoriali di area vasta del Piano Strutturale (Città sul Golfo delFerro):- articolare le politiche locali con le politiche comprensoriali nel campo del sociale, del turismo e della valorizzazione delle risorse ambientali, paesistiche,culturali, museali;- valorizzare Follonica come centro turistico balneare, museale e di servizi per il sistema territoriale;- riorganizzare l’offerta di servizi e dell’ospitalità per un turismo oltre che balneare, escursionistico, ambientale e culturale;e con gli obiettivi per il sistema territoriale e urbano di Follonica:- garantire gli obiettivi di sviluppo socioeconomico perseguendo l’alta qualità urbana, territoriale e ambientale;- riorganizzare il sistema degli spazi scolastici valutando la possibilità di realizzare villaggi scolastici (campus) e valorizzare il sistema complesso delle areesportive esistenti.

La coerenza interna del PIUSS

Le opere previste all’interno del PIUSS di Follonica evidenziano, in generale un elevato grado di integrazione tra loro, anche in virtù della prossimità spazialedegli interventi; in particolare, si delineano particolari forme di integrazione verticale sia nell’ambito dei progetti culturali (ad es. musei, biblioteca), sia in quellieconomici (ad es. uffici, strutture per il turismo, Arena Spettacoli, Area Mercatale, Mercato Coperto) che in quelli destinati all’ambito sociale (spazi per il

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contrato al disagio, interculturali, etc.). Inoltre, occorre porre in evidenza elevate forme di integrazione orizzontale, ovvero tra i progetti a sfondo culturale esociale, per il contributo alla qualità della vita, tra quelli culturali e quelli economici, per l’incremento dei flussi turistici e dell’attrattività, e tra quelli sociali edeconomici, anche se in tal caso l’integrazione è minore.Per quanto concerne l’interdipendenza, se ne delineano elevate forme all’interno delle due distinte aree di intervento (area ex Ilva e area Parco centrale), perla contiguità delle due aree e per la capacità di creare complessivamente un sistema di relazioni con l’intera città.

Tab. 3: Matrice di integrazione delle linee di attivitàGrado di integrazione delle singole operazioni (1=basso, 2=medio, 3=alto)

Progetti Fon

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Linee 5.1 a 5.1 b 5.1 c 5.2 5.2 5.1 b 5.1 b 5.2Fonderia 2 (Teatro – Sala polivalente) 5.1 a - 3 3 1 1 2 2 2Fonderia 1 (Struttura espositiva efieristica) 5.1 b 3 - 3 1 1 2 2 2

Centro Diurno 5.1 c 3 3 - 1 1 1 2 1Museo del Ferro 5.2 1 1 1 - 3 1 2 1Biblioteca 5.2 1 1 1 3 - 1 1 1Area Mercatale/Mercato Coperto 5.1 b 2 2 1 1 1 - 2 2Arena Spettacoli 5.1 b 2 2 2 2 1 2 - 2Piazza Mercato/accesso Parco 5.2 2 2 1 1 1 2 2 -

Tab. 3: Matrice di interdipendenza delle linee di attivitàGrado di interdipendenza delle singole operazioni (1=basso, 2=medio, 3=alto)

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Centro Diurno 5.1 c 3 3 - 3 3 1 1 2Museo del Ferro 5.2 3 3 3 - 3 1 1 2

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Biblioteca 5.2 2 2 3 3 - 1 1 2Area Mercatale/Mercato Coperto 5.1 b 1 1 1 1 1 - 3 2Arena Spettacoli 5.1 b 1 1 1 1 1 3 - 2Piazza Mercato/accesso Parco 5.2 2 2 2 2 2 2 2 -

Il modello di coordinamento, valutazione e monitoraggio del PIUSS

Seguendo le direttive indicate nel Disciplinare modalità di attuazione, il sistema di coordinamento, valutazione e monitoraggio del PIUSS, adotta il sistema diindicatori di programma (finanziari, procedurali e di avanzamento fisico) individuati dalla Regione e ne suggerisce ulteriori. Inoltre, al fine di consentire latrasparenza e la pubblicità del sistema di valutazione, nonchè la rappresentazione delle attività di sorveglianza, si definiscono modelli omogenei di attività dimonitoraggio dei programmi del PIUSS (tabelle, indicatori sintetici, analisi comparative, elaborazioni) efficaci e utilizzabili nell’ambito del percorso concertativo.In tale ottica, il monitoraggio previsto, coerentemente con il modello definito in ambito regionale, è di tre tipi:• Monitoraggio finanziarioE' il controllo dei dati finanziari della spesa effettivamente sostenuta dai beneficiari finali. I dati sono rilevati per singolo progetto e poi aggregati per misura(5.1.b-5.1.b-5.2). I dati vengono confrontati con il piano finanziario (dettagliato a livello di asse prioritario e misura) di ciascun progetto. Sono aggiornati e diffusiogni tre mesi.• Monitoraggio fisicoE' il controllo dei dati fisici di ogni progetto, aggregati in base a una griglia di indicatori. Il monitoraggio è effettuato sugli indicatori di realizzazione, di risultato edi impatto. Gli indicatori di risultato e di impatto sono stimati in sede di valutazione sulla base dei dati di monitoraggio disponibili a livello di progetto e misura.Sono aggiornati e diffusi ogni anno.• Monitoraggio proceduraleE' il controllo previsto attraverso la definizione di schede di rilevazione per tipo di opere e modelli di aggregazione dei dati a livello di misura. I dati vengonorilevati a livello di progetto (scegliendo una soglia di significatività e definendo il percorso procedurale da monitorare). Sono aggiornati e diffusi ogni sei mesi.

Per quanto concerne il coordinamento, la trasparenza e la pubblicità (nell’ambito del percorso di concertazione), e si sottolinea che i dati sono raccolti a livellodi progetto e poi aggregati e diffusi per fasi successive a livello di misura nel seguente modo:• il responsabile di misura trasmette i dati raccolti all'Autorità di gestione PIUSS;• questa attiva il sistema di monitoraggio (raccolta dei dati e verifica della qualità);• l'Autorità di gestione del PIUSS assicura la ricezione, l'aggregazione e l'elaborazione dei dati.Tali informazioni saranno trasmesse agli attori del processo concertativo secondo le modalità prescritte e secondo le responsabilità definite dalla legislazionevigente.

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................................., lì .................................

Il Responsabiledel Servizio Finanziario

Timbro ..................................................dell'Ente

Il Rappresentante Legale..................................................

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