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1 2 Programmi e Progetti 3 4 5 6 2012 - 2014 R P P ELAZIONE REVISIONALE e ROGRAMMATICA

RELAZIONE PREVISIONALE e PROGRAMMATICA 2012 - 2014 …...La relazione previsionale e programmatica 2012-2014 viene predisposta nel rispetto degli gli schemi ... derivanti da devoluzioni

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Programmi e Progetti 3456

2012 - 2014

RPP

ELAZIONEREVISIONALE eROGRAMMATICA

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Sezione 3 – Introduzione pag. 179

Introduzione

La relazione previsionale e programmatica 2012-2014 viene predisposta nel rispetto degli gli schemi normativi vigenti, consentendo una visione più chiara ed esplicita del bilancio di previsione che redatto ai sensi del D.Lgs.267/2000 e del DPR 196/1994 rappresenta una sequenzialità di dati finanziari. L’articolazione della relazione previsionale e programmatica in esame in programmi analiticamente dettagliati quanto a finalità e attività, permetterà una lettura chiara e sistematica dei documenti di programmazione e successivamente di consuntivazione delle attività e dei programmi della Provincia di Torino. Nel seguito di questa breve introduzione sarà illustrata prioritariamente la struttura “per programmi” del bilancio e della relazione previsionale e programmatica; quindi saranno delineate le modalità con cui è stato redatto ciascun programma, fornendo qualche indicazione utile alla lettura e alla interpretazione delle informazioni.

Un bilancio per programmi

L’ordinamento contabile degli Enti Locali (D.Lgs.77/1995 prima e D.Lgs.267/2000 poi) ha previsto l’affiancamento al bilancio finanziario esposto per “interventi di spesa” e per “risorse di entrata”, di una relazione articolata per programmi e per progetti. L’esposizione dei dati finanziari nel bilancio di previsione annuale e pluriennale, non consente infatti più una lettura sistematica delle previsioni del triennio successivo, come invece avveniva con la struttura ex DPR 421/1976. In tale contesto ha assunto rilevanza la Relazione previsionale e programmatica, unica deputata annualmente ad esprimere le linee di indirizzo, le attività e le finalità che si intendono perseguire nel triennio. “Previsionale” e “programmatica”, nel duplice senso di impostazione di specifici “programmi” e di articolazione per “programmi” L’art. 165, comma 7, del Testo Unico Enti Locali n. 267/2000, prevede espressamente la definizione di “programma” inteso quale “complesso coordinato di attività, anche normative, relative alle opere da realizzare e di interventi diretti ed indiretti, non necessariamente solo finanziari, per il raggiungimento di un fine prestabilito, nel più vasto piano generale di sviluppo dell’ente”. Sono oggi individuati 20 ambiti diretti di intervento caratterizzabili come programmi, ciascuno dei quali è riconducibile ai temi individuati nel “Programma di Mandato” approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale 7 luglio 2009 n 2-27386/2009 . Inoltre sono stati individuati anche 5 ambiti indiretti, che riguardano il funzionamento delle attività istituzionali e di supporto ai programmi e che, pur potendo essere trattati come gli ambiti diretti, è apparso opportuno trattare separatamente per la loro natura strumentale e non finale, I programmi sia finali che strumentali sono individuati ed analizzati nelle pagine che seguono.

Il contenuto

I contenuti di ciascun programma rispettano i punti richiesti dallo schema ministeriale stabilito dal D.P.R 3 agosto 1998 n. 326. Si desidera qui di seguito richiamare l’attenzione sulle modalità con cui sono stati redatti alcuni dei punti. I Responsabili A fronte di ciascun programma vengono indicati i responsabili per gli incombenti di direzione politica e di controllo, nonché i responsabili per la gestione delle attività finalizzate alla realizzazione del programma medesimo. 3.4.1 – Descrizione del programma Il primo paragrafo delinea lo stato attuale delle competenze di legge e il ruolo che la presente Amministrazione intende svolgere in relazione ad esse. 3.4.2 - Motivazione delle scelte

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 180 Sezione 3 - Introduzione

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

Questo secondo paragrafo definisce il contesto nel quale il Programma si inserisce fornendo, ove possibile, dati quantitativi descrittivi dei fenomeni in atto, ed evidenziando i problemi e/o le opportunità che ne emergono. 3.4.3 - Finalità da conseguire Il terzo paragrafo individua le Finalità specifiche da conseguire, gli obiettivi di sviluppo di miglioramento del servizio offerto, le questioni più urgenti, quelle che, per la loro urgenza e rilevanza, richiedono per prime l’attenzione dell’amministrazione. Di seguito alle suddette finalità, ad integrazione delle informazioni richieste dai modelli ministeriali, vengono elencate le attività con valenza strategica per l’attuazione del programma. Ciascuna attività è individuata sinteticamente con un titolo (su sfondo grigio); ulteriori informazioni di dettaglio sono fornite nelle righe successive: sul margine sinistro è specificata la natura delle informazioni. Per ciascuna attività verrà pertanto indicato:

- I responsabili per gli incombenti di direzione politica e controllo; - Le modalità esecutive dell’intervento - Il cronoprogramma complessivo - I responsabili della tecnostruttura.

La successione e la numerazione dei Programmi Si è già detto nei paragrafi precedenti del procedimento che ha portato ad identificare i nuovi programmi in coerenza con le competenze degli Assessori. Il problema della numerazione e codifica dei programmi è di natura contabile- informatico-organizzativa prima ancora che legato alla richiesta dello schema ministeriale di Relazione Previsionale e Programmatica. Infatti, per mantenere la leggibilità contabile e informatica dei bilancio precedenti, i numeri da 1 a 12 e da 21 a 38 e da 43 a 57 sono stati riservati e mantenuti in capo ai programmi già esistenti (riferiti ai mandati 1995-1999, 1999-2004 e 2004-2009). Ai nuovi programmi sono pertanto stati assegnati nuovi numeri: si è scelto di utilizzare quelli successivi al 60, per creare uno stacco netto con i precedenti. All’interno di questa nuova numerazione, i codici dal 61 al 65 sono relativi ad ambiti di attività “interna”, l’attività istituzionale e di supporto dell’Ente, la cosiddetta Amministrazione Generale, la cui trattazione segue i programmi di rilevanza esterna e chiude il capitolo 3.4 della presente relazione. Per questi motivi ai programmi descritti per primi nel capitolo 3.4 è stato assegnato un Codice che va da 66 a 85

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Sezione 3 pag. 181

3.1 Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all’esercizio precedente

Linee strategiche

Con le elezioni di giugno 2009, la Giunta Provinciale sta proseguendo nella guida della Provincia di Torino, con una sostanziale continuità gestionale e programmatica, mirata all’acquisizione di importanti risultati utili alla collettività locale. Tale continuità sostanziale sarà anche per il 2012 caratterizzata dalla focalizzazione su obiettivi strategici, già formalizzati in sede di approvazione del programma di mandato dell’ente. Le pagine che seguono consentono una visione dettagliata degli obiettivi strategici, formalizzati attraverso l’individuazione di nuovi programmi, che già illustrati in sede di approvazione della Relazione Previsionale e Programmatica 2011-2013, evidenziano sostanzialmente l’intervento strategico della Provincia in tematiche aventi non solo rilevanza locale, bensì una dimensione più ampia. Basti pensare alla partecipazione provinciale all’Osservatorio per la Torino-Lione, agli interventi provinciali a favore del contenimento in termini occupazionali degli effetti della crisi economica, al coinvolgimento dell’ente su tematiche in materia di sicurezza, nel senso più ampio del concetto. E quindi non solo sicurezza sociale, bensì sicurezza delle infrastrutture viarie, scolastiche e patrimoniali. Sono programmi che il Consiglio ha posto in evidenza in sede di approvazione del programma di mandato e che hanno visto una prima analisi dettagliata in sede di documenti programmatici dell’esercizio in corso. A fianco di tali progetti, l’Ente proseguirà in modo considerevole , ai fini di un maggior efficientamento della gestione finanziaria dell’ente, attraverso il recupero di ulteriori risorse derivanti da devoluzioni di mutui/prestiti obbligazionari ed in ogni caso di somme correttamente conservate a residuo ai sensi della normativa vigente, da destinare conformemente al dettato legislativo ad attività a favore della collettività locale E’ questa un’operazione che ha conseguito rilevanti risultati nel corso del 2010 e del 2011 consentendo di ridurre l’indebitamento per l’attivazione di nuovi investimenti .A tutt’oggi oltre diciotto milioni di euro sono stati recuperati nei due esercizi attraverso le devoluzioni delle quote disponibili dei mutui passivi. E’ intenzione dell’Amministrazione procedere su questa linea, attraverso la previsione sul 2011 di interventi e di progetti inerenti la viabilità e l’edilizia (scolastica e generali) finanziati mediante devoluzione di quota parte di mutuo. Una particolare attenzione verrà infine prestata alla gestione delle problematiche inerenti il Patto di Stabilità Interno,: le norme vigenti prevedono per il 2012 il raggiungimento di un obiettivo particolarmente virtuoso, aggravato ulteriormente sotto il profilo della concreta possibilità di pagare i fornitori dalle proposte normative in corso di esame nelle competenti sedi legislative. Sotto questo profilo occorrerà raggiungere un equilibrio, reso alquanto difficile dai noti vincoli del Patto di stabilità, tra i fini istituzionali dell’Ente , la sicurezza dell’utente dei servizi prestati dalla Provincia, il rispetto dei parametri imposti dall’appartenenza alla U.E., il rispetto delle obbligazioni giuridiche assunte, il ruolo dell’Ente nei rapporti con il mondo economico esterno, in un periodo di profonda crisi di liquidità.

Gli effetti del quadro economico nazionale sull’economia torinese

È interesse di questa amministrazione salvaguardare e sostenere il riferimento locale ai problemi del territorio e della comunità. Fedeli a questa interpretazione, il mandato viene perseguito nella piena consapevolezza dei principali problemi politici che investono il paese, coscienti delle ripercussioni che ne possono derivare.

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pag. 182 Sezione 3

Rispetto al passato, l’orizzonte economico nazionale si è aggravato: la possibilità delle imprese nazionali e locali di operare sui mercati internazionali è diminuita; serpeggia una costante crisi di fiducia tra le famiglie e le imprese con conseguenti ripercussioni negative sugli investimenti e sui consumi. E’ inevitabile che tali temi abbiano profonde ripercussioni sul nostro territorio: il processo di ammodernamento e di evoluzione degli enti locali nei rapporti con i cittadini e le imprese, che hanno impegnato con ottimi risultati la Provincia, il Comune di Torino e tutti gli enti locali, soprattutto durante il periodo olimpico, risulta attenuato dalla incertezza generale che caratterizza i prossimi esercizi sotto il profilo finanziario. I vincoli seppur sotto taluni aspetti positivi derivanti dalla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea determinano difficoltà di gestione; l’industria, che anche dai dati piemontesi appare essersi fortemente indebolita negli ultimi anni, ha trovato anche nelle iniziative regionali e del governo il sostegno necessario a garantirne una continuità. È quindi indispensabile continuare nel percorso intrapreso di affrontare in modo costruttivo le problematiche di ordine finanziario che incidono sui governi locali e proporre al Governo nazionale e alla Regione Piemonte un’agenda che dia sicurezze e stabilità nel lungo periodo, anche al fine di disporre di strumenti di governo adeguati a sostenere l’evoluzione dell’economia e della forza lavoro del torinese e a difendere le buone ragioni del territorio, promuovendone il futuro di regione industriale e centro di eccellenza tecnologico.

Lo spirito europeo della Provincia di Torino:

Ormai da dieci anni , la Provincia di Torino ha indirizzato la propria attività ispirandola ad un profondo spirito europeo e ad un’attenta valorizzazione del rapporto con le istituzioni che l’UE ha messo a disposizione del Piemonte e di Torino in particolare. Sono stati ottenuti importanti risultati innanzi tutto sul piano della disponibilità di fondi e della capacità della Provincia di renderli a sua volta disponibili a tutto il territorio amministrato, in un quadro rispettoso del peso dell’area più vicina a Torino e allo stesso tempo attento alle ragioni di fondo di unità del territorio provinciale; inoltre, risultati significativi sono stati ottenuti sul piano della costruzione di rapporti con le regioni e i dipartimenti transfrontalieri , fino a fare della Provincia un interlocutore di primo piano con gli organismi deputati degli altri paesi europei. E’ inevitabile, però, che tale europeismo ha bisogno di adattarsi alle nuove condizioni europee e di rinnovarsi secondo profili più rispondenti alle nuove priorità dell’Europa allargata, anche dal punto di vista delle risorse finanziarie da intercettare e rendere disponibili per il nostro sviluppo. Ma la priorità oggi, su questi temi, è innanzi tutta politica. È nel binomio tra sicurezza interna e sostegno economico ad una politica fatta di realismo e di cooperazione che si deve sostanziare l’iniziativa internazionale delle amministrazioni locali. L’afflusso di cittadini extra comunitari e il conseguente incremento delle esigenze sociali degli stessi, deve infatti essere considerato come contributo che tale manodopera potranno apportare su alcuni settori economici nazionali ed europei. In tale combinazione deve muoversi la politica europea delle amministrazioni locali. I governi locali sono ormai obbligati, per le responsabilità che loro competono, a porsi il problema di un migliore e più penetrante controllo del territorio, finalizzato sia alla gestione del territorio sotto il profilo sociale ed economico,sia sotto il profilo della sicurezza dei cittadini residenti, reso possibile da una più intensa cooperazione internazionale.

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Sezione 3 pag. 183 Tale esigenza appare evidente per la Provincia di Torino: soprattutto sul piano geografico il nostro territorio è già, e sarà ancor più in futuro, uno snodo strategico di collegamenti, trasporti, ecc…e quindi un punto economico cruciale. La Provincia non può quindi essere assente su questi temi; si tratta invece di riuscire ad essere sede attiva di interlocuzione tra le comunità locali al fine di consentire lo sviluppo e la tutela delle realtà locali in coesione con le esigenze sociali delle nuove e delle vecchie etnie. La scena internazionale ed europea indica ai governi locali il tema della cooperazione tra culture e sistemi di sviluppo diversi quale metodo per rafforzare la comprensione e per favorire l’affermazione di sistemi capaci di garantire la dignità sociale ed economica, la libertà politica, i diritti e doveri dei cittadini . Le difficoltà incontrate nell’approvazione della nuova Costituzione Europea, le tensioni in atto sul Patto di Stabilità, l’incerto orientamento dei paesi ormai entrati nell’Unione, sono tutti fattori che collocano le ambizioni europee in uno scenario meno favorevole, per certi versi più aspro, nel quale è prevedibile che l’iniziativa europea della Provincia debba assumere connotati in parte diversi. Nonostante queste difficoltà, l’orientamento europeo del governo provinciale dev’essere richiamato con forza, sottolineando tre grandi questioni con le quali sarà inevitabile il confronto nei prossimi anni. In primo piano una questione legata all’identità europea come luogo di tolleranza, di dialogo e di confronto costruttivo che va oggi richiamata, pur all’interno di un progetto politico delimitato territorialmente ed istituzionalmente come quello che investe la Provincia di Torino. Proprio per l’ampio ruolo transfrontaliero che Torino ha assunto negli anni scorsi, questa dimensione dev’essere ribadita, di fronte a fenomeni che vanno dall’emarginazione sociale di parte dell’immigrazione, a quello di segregazione, soprattutto femminile, all’interno di comunità immigrate. C’è poi una questione legata al funzionamento dei poteri locali e di quelli dello Stato nei contesti transfrontalieri, più in generale di fronte all’evoluzione dei poteri in Europa: la capacità di cooperazione a questo livello è, infatti, un’opportunità molto forte per costruire un’Europa “afferrabile” dai cittadini, oltre che una possibilità concreta di miglioramento della gestione organizzativa ed economica degli enti, alla luce di quanto la moneta unica consente di fare da anni. C’è, infine, da preparare una fase difficile, nella quale i sostegni strutturali cui si aveva accesso da anni in Piemonte scompariranno e dovranno essere sostituiti in larga parte da politiche di finanziamento strutturale di tipo regionale e nazionale. Si dovrà passare, in Europa ma anche in Piemonte, da una politica di sostegno ai tessuti industriali ad una politica di maggiore intensità verso l’innovazione e la ricerca, in linea con quanto stabilito a Lisbona e con lo sforzo di riordino del bilancio comunitario attualmente in corso. Si dovrà fare in modo che la Provincia di Torino non giunga impreparata a queste scadenze, ma in qualche modo le sappia anticipare con orientamenti concreti. La capacità di tradurre in governo locale la vocazione europea dell’amministrazione si misura dunque su queste nuove sfide: consolidare la vita democratica locale quale dimensione essenziale della democrazia europea, cogliere le opportunità concrete che l’integrazione e la moneta unica mettono a disposizione dei cittadini e delle imprese, rafforzare la costruzione comune europea.

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pag. 184 Sezione 3

Fronteggiare i cambiamenti nell’economia, nella società e nelle istituzioni

La continuità di guida che la Giunta precedente e l’attuale hanno assicurato affiancata dalla garanzia dei risultati attesi, dalla pregnanza delle relazioni mantenute con il territorio, dalla capacità progettuale, nonché da quella competitiva del tessuto produttivo locale, il rafforzamento e la diversificazione del territorio dove si compendiano cultura, turismo, agricoltura e ambiente, costituiscono un patrimonio molto significativo dal quale si intende proseguire.

Costituisce un elemento di novità la situazione economica generale del paese, e più in particolare quella del nostro territorio. Dopo anni sostanzialmente positivi, nei quali la disoccupazione provinciale è diminuita, sono subentrate stagioni più difficili, nelle quali la stessa tenuta delle iniziative di crescita e sviluppo territoriale coordinate dalla Provincia (il sistema dei Patti Territoriali) è stata messa a dura prova. Nonostante al momento gli indicatori occupazionali non lancino segnali particolarmente drammatici, il periodo che abbiamo di fronte sarà improntato a complesse problematiche strutturali, quali l’indebolimento delle capacità di competere dell’export nazionale e regionale, un cambiamento di fondo dell’internazionalizzazione produttiva. La politica della Provincia ha teso a migliorare la capacità di attrazione, a incrementare la ricerca e l’innovazione, a consolidare processi convergenti tra imprese ed enti locali. Un’impostazione energica, richiedente però una serie di tarature importanti, pur all’interno di un sistema di competenze e di deleghe piuttosto fragili. Il punto politico sembra consistere, da un lato, nella presa di coscienza della necessità di accelerare fortemente l’evoluzione del sistema produttivo locale, la cui vocazione ad esportare deve essere difesa con mezzi più adeguati; dall’altro, nell’impossibilità di essere efficaci in questo campo con i soli strumenti della mano pubblica, per giunta di carattere locale. Si dovrà innescare una dinamica vasta nella società e nei ceti produttivi, coinvolgendo in primo luogo ambienti sociali e risorse umane che appaiono talvolta a rischio di assistere passivamente a quanto accade, ma anche dialogando con un mondo delle imprese più attento alle implicazioni generali della loro capacità di iniziativa. Il tema della responsabilità sociale dell’impresa, a cui sarà dedicato anche il triennio 2012-2013 va opportunamente richiamato.

Si tratta di costruire una progettualità ampia, identificare e proporre un modello di sviluppo che restituisca spazio alle radici endogene dello sviluppo stesso, incentrate sulla ricerca di nuovi rapporti tra lavoro, ricerca, capitale d’impresa e capitale finanziario attraverso scelte di politica economica, industriale, occupazionale e territoriale maturate in sede locale, puntando a superare la concezione talvolta prevalente di uno sviluppo che attende di essere innescato solo da decisioni del Governo nazionale, di grandi imprese o istituzioni nazionali.

La scelta di fondo resta dunque quella di credere con forza, a fianco ai settori in sviluppo (quali il turismo, ecc…) all’industria quale asse portante, ma non esclusivo, dell’economia piemontese; un’industria certo innovativa, aperta a campi nuovi, dalle biotecnologie alle telecomunicazioni, alla multimedialità, ma con radici forti in campo manifatturiero e nelle produzioni complesse, anche se mature. L’eccellenza nella produzione dell’auto e dei sistemi ad essi dedicati è, in questo senso, un punto di forza da non indebolire o trascurare.

Per quanto importanti, e per la Torino del prossimo decennio certamente decisivi, siano gli aspetti di riconversione urbanistica e territoriale legati al nuovo assetto industriale torinese , essi tuttavia devono essere collocati in questa prospettiva più ampia. Sapendo, peraltro, che la vera sfida si gioca sulla crescita di una nuova generazione imprenditoriale e manageriale, più capace di competere e allo stesso tempo più attenta alle responsabilità sociali, e di nuove classi dirigenti locali, capaci di proporre coesione sociale e modernizzazione.

Altro fattore di parziale novità è dato dal nuovo equilibrio finanziario delle Province, dei Comuni, ecc.. La tendenza dei prossimi anni non sarà certamente orientata alla crescita delle risorse a disposizione

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Sezione 3 pag. 185 di Comuni e Province, a causa del Patto di Stabilità interno e della difficoltà crescente ad operare con la tassazione locale, che impatta direttamente sulla domanda interna In questa logica, accanto alla pressione per interventi di riequilibrio, di coesione territoriale e per la ripresa seria di una concertazione istituzionale che non riguardi solo gli enti maggiori, occorre introdurre approcci finora implementati solo in piccola parte: ragionare seriamente a proposito di un rapido recupero di produttività dei servizi pubblici, di un’organizzazione del territorio strutturalmente orientata a mantenere sotto controllo i costi di questi servizi, di un apporto maggiore dei privati alla costruzione e gestione di opere di interesse collettivo, nell’ambito di nuove forme di copertura finanziaria. Su tutti questi fronti, è difficile sostenere che non vi siano margini anche cospicui di recupero di efficienza dei sistemi locali, resi più consistenti se perseguiti non singolarmente da Comuni e Provincia, ma come effetto di una strategia complessiva che si incardina su uno snodo politico: la piena valorizzazione del ruolo dei servizi pubblici nel determinare la qualità della vita e, allo stesso tempo, la convinzione che ad essi è opportuno tornare a guardare in un’ottica industriale, anziché di ingegneria societaria e finanziaria, come è accaduto nel recente passato, anche a seguito di legislazioni oscillanti e di liberalizzazioni incompiute.

Il momento particolarmente difficile dell’economia torinese e le ripercussioni sociali che essa provoca, con l’ingresso di nuove fasce di popolazione in una fase di ristrettezza economica, ha aperto dibattiti nuovi e stimolanti, aventi per oggetto la coerenza tra gli obiettivi “di profitto” delle aziende in crisi e la tutela della dignità sociale ed economica delle nuove popolazioni.

Il territorio e i suoi valori

Negli ultimi anni le difficoltà economiche diffuse in tante famiglie e la sensazione di precarietà che ha colpito i risparmi e la ricchezza sono cresciute. Come altrove in Europa, in Italia, il clima sociale tende a indebolire ulteriormente la politica come principio di coesione e di organizzazione collettiva. Si crea una sensazione di impazienza e di impotenza, nella quale sembra essere più facile la protesta senza regole che la costruzione condivisa di percorsi di cambiamento. Il nostro contesto sociale non ha finora mostrato che segni fisiologici in questo senso, consentendo alle istituzioni locali di muoversi in un quadro di ordine e rispetto della vita comunitaria. Non sfuggono tuttavia i rischi che incombono anche su Torino e Provincia.

Alcune scelte relative alla localizzazione di grandi gruppi pubblici e privati operate negli ultimi anni si sono risolte sfavorevolmente per Torino e il suo territorio. Occorre quindi continuare a puntare su un patto tra le istituzioni locali e le organizzazioni economiche e sociali per proporre le nostre specificità di fronte al Governo nazionale e alle altre Regioni.

Il compito istituzionale di raccordare Torino al territorio circostante, senza generare squilibri e perdita di rappresentatività politica ed istituzionale per le aree più lontane, si fonda su una lettura attenta delle specificità del nostro territorio. Complice la minore disponibilità economica, sembra anche a Torino rallentare l’interscambio con il resto del territorio, su cui pure si è lavorato moltissimo negli ultimi anni in termini di valorizzazione culturale, ambientale e di offerta enogastronomia, tanto che le imprese agricole torinesi, in controtendenza rispetto alle imprese industriali, hanno raggiunto ritmi ragguardevoli di innovazione e progresso. Questa difficoltà rischia di inasprirsi in presenza di tendenze del turismo internazionale che prediligono permanenze brevi, poco inclini alla mobilità territoriale, con il risultato che l’interscambio turistico tra città e territorio può rivelarsi problematico. Le grandi tendenze del movimento di persone e merci, inoltre, non necessariamente individuano nel torinese un’area di sbocco a valore aggiunto, e rischiano dunque di far prevalere la dimensione del transito, con tutti gli inconvenienti che questo comporta, su quella della fermata e della riorganizzazione dei flussi.

Non vi sono in questa materia automatismi rassicuranti, né riguardo al rapporto tra città e aree circostanti, né in merito ai trasporti e all’economia locale. È necessaria una forte intenzionalità politica.

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pag. 186 Sezione 3

Costruire politiche che diano al territorio, alle vallate come alle zone trascurate della pianura, un regime economico in grado di sostenersi, anziché un’economia di tipo sostanzialmente dipendente da trasferimenti di risorse a cittadini, imprese ed enti locali, mette il territorio stesso in grado di concorrere alla propria protezione e alla messa in sicurezza dai rischi, nonché di partecipare in un quadro costruttivo alla soluzione dei problemi collettivi.

Sarà necessaria una nuova elaborazione politica costruttiva, per passare dalla mentalità del rifiuto localistico alla difesa del territorio come sede di sviluppo di storia e civiltà.

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Sezione 3 pag. 187

Coinvolgere tutti i 315 Comuni della Provincia nella politica per lo sviluppo

La Provincia continuerà a favorire la maturazione di identità locali dotate di un proprio convincente indirizzo di sviluppo economico e sociale. Atteggiamenti passivi, orientati sostanzialmente a gestire un’economia locale “assistita” e dipendente dai contributi degli enti maggiori sono a lungo termine insostenibili e contribuiscono ad impoverire gli spiriti imprenditoriali di cui i territori più marginali hanno estremamente bisogno.

Sotto questo profilo esiste una situazione generale soddisfacente, grazie alle iniziative relative ai diversi processi collettivi avviati negli ultimi anni. Molti di questi, peraltro, fronteggiano già da ora le difficoltà di ridefinizione dei propri obiettivi alla luce della prolungata stagnazione economica.

Nelle aree più prossime a Torino, nelle quali l’attività di concertazione territoriale ed economica è stata particolarmente intensa e si è sviluppata in sintonia con il recupero di identità culturali e storiche precise, il problema urgente è acquisire i cambiamenti intervenuti nel contesto economico competitivo mondiale e darvi risposta.

In queste aree, come nella Provincia di Torino, gli effetti della globalizzazione, in particolare dello sviluppo della Cina, si risentono nella vita quotidiana delle imprese e dei laboratori artigiani, nonché nei prezzi della materie prime e dei beni intermedi.

A fronte di tutto ciò, occorre ridiscutere la scala territoriale più idonea per costruire iniziative capaci di fronteggiare in modo intelligente questi fenomeni, dal punto di vista dell’integrazione tra imprese, dell’accesso al credito, delle strutture in grado di permettere l’ingresso in nuovi mercati.

Sia per le aree più marginali che per quelle più dinamiche e reattive, si pone con forza il problema del rapporto con Torino: la città risulta in affanno a cogliere le ramificazioni lunghe dei propri comportamenti, delle proprie scelte, delle difficoltà che attraversa e delle opportunità che crea. Non sfuggono alla questione le scelte che apparentemente investono solo la vita urbana (è il caso ad esempio del ridisegno del nodo ferroviario all’interno del perimetro torinese). Sotto un profilo di stretta competenza formale, si tratta spesso di interventi posti entro i confini di Torino, rispetto ai quali la Provincia e i Comuni vicini potrebbero apparire coinvolti solo per aspetti marginali. Ma sarebbe un limite, per la Provincia di Torino come per il Comune di Torino, non cogliere l’occasione di mettere progressivamente a punto una lettura complessiva e trasversale del territorio, adeguata rispetto alle competenze attuali dei diversi enti.

Si apre qui il tema della concertazione e della programmazione territoriale, economica e sociale, che è tra gli snodi più delicati, dal punto di vista istituzionale e politico, del rapporto tra il Comune di Torino, la Provincia e la Regione Piemonte.

Sul piano dell’organizzazione istituzionale, le correzioni introdotte dalla seconda metà degli anni novanta, dapprima attraverso la legislazione di primo grado, e poi tramite modifiche costituzionali, hanno modificato il tradizionale equilibrio dei rapporti tra la Regione, la Provincia, la Città di Torino, gli altri capoluoghi e l’insieme delle amministrazioni locali.

Le Regioni non sono più paragonabili, come poteva avvenire negli anni ottanta, alle grandi città capoluogo che un tempo potevano in qualche modo condizionarle e bilanciarle. Esse dispongono oggi di poteri e competenze ampie, su tematiche che investono direttamente l’organizzazione del territorio della città e delle zone limitrofe.

D’altra parte, il rafforzamento dei poteri delle Regioni apre a sua volta il capitolo dei rapporti tra esse e i governi locali, con più forza che in passato. Il tema dei rapporti tra le istituzioni assume un connotato particolare, del quale il caso torinese è tra i più emblematici. La cooperazione istituzionale in questo quadro non è un fatto che si connota di ambigui riflessi politici, ma il portato naturale di un sistema che in larga misura fa dipendere la buona riuscita di progetti, realizzazioni ed iniziative dal concorso di più entità territoriali.

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pag. 188 Sezione 3

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

Introdurre criteri di semplificazione, razionalizzazione e responsabilità in questo contesto è del tutto ragionevole, senza tuttavia pensare a forzature inaccettabili per le loro conseguenze sul governo di area vasta, che costituisce forse l’acquisizione più significativa sul piano concreto e anche sul piano della cultura politica e amministrativa espressa dal territorio provinciale negli anni recenti.

La dimensione metropolitana di Torino va collocata in questo contesto. La Provincia, per le sue competenze e per la sua autorevolezza, può svolgere un ruolo determinante in questo quadro e contemporaneamente difendere le autonomie locali quali espressioni democratiche più direttamente soggette alla verifica dei cittadini, definendo sedi istituzionali per consentire la reale partecipazione delle amministrazioni comunali alla costruzione dello sviluppo economico e sociale della comunità provinciale e alla soluzione dei problemi sovracomunali.

In tal senso, la creazione della città metropolitana e di nuove province (Chieri, Pinerolo, Ivrea) aumenterebbe la marginalizzazione di parti importanti del territorio provinciale e determinerebbe l’ulteriore rafforzamento dell’area centrale della provincia torinese. La delimitazione di una città metropolitana appare come uno strumento rigido e quindi inadeguato per la varietà dei problemi da affrontare, che presentano ambiti territoriali di volta in volta variabili.

Si manifesta l’esigenza che la Provincia di Torino compia una scelta di fondo, riconducendo ad unità l’articolazione lungo la quale si svolge la concertazione territoriale e quella nella quale trova il suo svolgimento la concertazione relativa allo sviluppo locale, all’economia e al lavoro, allo stesso tempo ricomponendo le proprie strutture decentrate, come i circondari, in sintonia operativa con queste scansioni. Per questo motivo si intende procedere rapidamente ad un nuovo assetto della concertazione territoriale provinciale.

All’interno di questa visione integrata del territorio e dello sviluppo sarà più semplice organizzare il necessario confronto politico e territoriale relativamente alla distribuzione spaziale di servizi e infrastrutture, il funzionamento dei servizi pubblici locali e l’efficacia dei rapporti tra le diverse amministrazioni.

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Sezione 3 pag. 189

3.2 Obiettivi degli organismi gestionali dell'Ente LE PARTECIPAZIONI DELLA PROVINCIA La Provincia di Torino, nel corso degli anni, ha fatto ampio ricorso ad istituti di diritto civile (società, associazioni, consorzi, comitati, fondazioni) sia per il raggiungimento della propria finalità istituzionale generale di Ente promotore dello sviluppo economico e sociale del proprio territorio, sia per svolgere funzioni specifiche all’interno di ambiti riconducibili alle proprie competenze istituzionali, come definite dal T.U.E.L. e dallo Statuto provinciale. Le indicazioni che seguono rappresentano un compendio di principi cui i rappresentanti della Provincia dovranno ispirarsi, nelle sedi assembleari e negli organi gestori, tenuto conto che la loro diretta applicazione presuppone la condivisione della maggioranza dei Soci. In conseguenza, con riferimento agli organismi partecipati di cui la Provincia non detiene la maggioranza assoluta del capitale, gli indirizzi di seguito esplicitati costituiscono raccomandazioni nei confronti dei rappresentanti provinciali in seno alle stesse con l’obbligo a loro carico di evidenziare periodicamente alla Provincia eventuali decisioni od assunzioni di iniziative discordanti dagli indirizzi formulati. In ogni caso, gli amministratori di nomina o designazione provinciale sono tenuti a mantenere frequenza di relazione con la Provincia prima e dopo ogni riunione del Consiglio di Amministrazione. INDIRIZZI DI CARATTERE GENERALE APPLICABILI A TUTTI GLI ORGANISMI PARTECIPATI 1- Gli organismi partecipati dalla Provincia, in relazione all’oggetto sociale e alle loro capacità operative nel quadro di riferimento normativo e istituzionale in cui operano e alla territorialità delle loro funzioni ed attività, improntano la propria strategia aziendale, nel rispetto delle proprie prerogative di natura privatistica, al perseguimento di finalità che non contrastino con l’interesse della Comunità locale. In tale ottica, garantiscono un corretto sistema di relazioni con le rappresentanze istituzionali delle Comunità interessate finalizzato all’erogazione di informazioni preventive sui programmi e le attività rilevanti di interesse per le Comunità e di resoconto sui risultati raggiunti. 2- Ogni organismo partecipato dalla Provincia opera sulla base di un piano d’impresa che costituirà strumento previsionale pluriennale attraverso il quale definire per il periodo: le linee strategiche aziendali, gli obiettivi, la previsione di budget, la previsione circa i risultati d’esercizio realizzabili ed il piano di rientro di eventuali perdite. Il piano è soggetto ad approvazione annuale entro il mese di ottobre. 3- Le politiche di bilancio degli organismi partecipati dalla Provincia mirano all’autosufficienza economico-finanziaria che garantisca alle stesse la possibilità di attuare le missioni assegnate senza aggravio a carico dei soci ed inoltre, ove ne sussistano i presupposti, sono orientate al ristoro degli investimenti dei soci attraverso equilibrate politiche di distribuzione degli utili. 4- Gli organismi partecipati dalla Provincia utilizzano efficaci strumenti di verifica e controllo sia di natura economico-finanziaria che tecnico-organizzativa. Più in particolare monitorano adeguatamente e con frequenza almeno trimestrale l’avanzamento della gestione riferendone i risultati ai soci anche secondo formalità diverse dalla sede assembleare. Inoltre, garantiscono la correttezza giuridica e contabile dell’attività societaria attraverso appositi organismi per il controllo interno e di gestione utili anche a controllare la dinamica costi - ricavi per evitare il consolidamento di situazioni di deficit rilevate solo tardivamente. 5- Gli organismi partecipati dalla Provincia limitano la proliferazione di partecipazioni in aziende collegate o controllate al fine di evitare un inutile irrigidimento delle risorse delle società e la conseguente partecipazione indiretta della Provincia, per le quote in portafoglio, a programmi non riconducibili alle finalità istituzionali della Provincia o comunque non adeguatamente ed espressamente approvati dall’Ente. In tale prospettiva appare necessario che gli enti partecipati dalla Provincia sottopongano a riesame l’insieme delle loro partecipazioni in altre società ed organismi. 6- Anche nel caso in cui non sussista l’obbligo di conformarsi alle previsioni di legge applicabili alle società a partecipazione pubblica, gli enti partecipati dalla Provincia: a. acquisiscono i beni e servizi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, libera concorrenza, trasparenza, imparzialità e pubblicità; b. effettuano le assunzioni di personale ricorrendo a procedure di reclutamento ispirate a principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità e parità di trattamento e privilegiano, pur nel rispetto del principio

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 190 Sezione 3

di flessibilità, la stabilità dei rapporti di lavoro ed evitando forme dirette od indirette di precariato; c. ricorrono, in via prioritaria, ai servizi erogati dai Centri Provinciali per l’Impiego, ivi inclusi gli sportelli specialistici, e allo Sportello Alte Professionalità del Servizio Coordinamento Centri per l’Impiego della Provincia, per l’inserimento di personale a qualunque titolo (compresi i tirocini formativi e di orientamento finalizzati all’occupazione) e per qualsiasi profilo professionale, ponendo particolare attenzione all’assolvimento delle quote d’obbligo di cui alla Legge 68/99; d. affidano incarichi di studio, ricerca e consulenza a soggetti estranei alla struttura organizzativa degli organismi nel rispetto di criteri di pubblicità, trasparenza ed imparzialità e comunque nel rispetto dei limiti di legge; valorizzano laddove presenti, le risorse umane interne; e. tendono alla moderazione e all’eticità dei compensi per i componenti degli organi sociali, fermo restando i limiti massimi risultanti dalle norme vigenti. OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI GESTIONALI PER IL CICLO DI PROGRAMMAZIONE 2012 – 2014 Si riportano, di seguito, i principali obiettivi degli organismi gestionali dell’Ente di cui si riconfermano, per il presente ciclo di programmazione, le motivazioni strategiche e di pubblica utilità che hanno presieduto alle decisioni di ingresso della Provincia, e che sono state ribadite dal Consiglio Provinciale nella deliberazione di riordino prot. n. 64200/2008 del 31 marzo 2009. AGENZIA PER LA MOBILITÀ METROPOLITANA L'Agenzia ha l'obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile nell'area metropolitana di Torino, ottimizzando i servizi di trasporto pubblico locale. Il consorzio gestisce tutte le funzioni trasferite o delegate in materia di trasporto pubblico degli enti aderenti in ambito metropolitano ed in particolare quelle di programmazione unitaria ed integrata del sistema della mobilità e dei trasporti, di attuazione della programmazione e di amministrazione dei servizi di trasporto pubblico locale di competenza degli enti aderenti relative all'ambito metropolitano. Gli enti aderenti possono esercitare attraverso l'Agenzia funzioni di propria competenza in materia di mobilità e svolgere qualsiasi operazione o attività ritenuta necessaria al fine del raggiungimento degli scopi istituzionali. La partecipazione alla costituzione del Consorzio rientrava negli obiettivi programmatici per l’anno 2002 fissati dall’Amministrazione al fine di realizzare uno strumento per porre sotto un’unica cabina di regia la pianificazione e l’organizzazione dei trasporti pubblici locali (TPL) nel contesto metropolitano, così come le relazioni esterne, l’informazione all’utenza, i rapporti con le aziende affidatarie e i controlli sulla regolarità e qualità del servizio. L’obiettivo principale è infatti quello di attuare le linee guida fissate dal quadro di riferimento del ‘‘Piano territoriale di coordinamento’’, nell’ambito del secondo ‘‘Piano regionale dei trasporti’’, e in particolare riaffermare: a) il potenziamento delle reti sovraregionali di trasporto; b) la forte regionalizzazione del trasporto pubblico; c) il perseguimento di valori e criteri guida per gli interventi ai vari livelli di competenza, quali l’equità, l’efficienza e l’efficacia, la sostenibilità economica e ambientale, la gerarchizzazione e specializzazione; d) l’integrazione tariffaria e l’intermodalità nel trasporto pubblico di persone. Quota di partecipazione al capitale sociale: 13,22%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2003

2.279.365 525.885 2.074.572 1.243.889

3.339.787 8.108.477 8.634.362 6.025.935

6.499.823

9.239.610

AGENZIA DI ACCOGLIENZA E PROMOZIONE TURISTICA DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO – TURISMO TORINO E PROVINCIA Il Consorzio non ha scopo di lucro e si propone, nell'interesse generale di tutti i soggetti presenti sul territorio, di promuovere e organizzare l'attività di accoglienza, di informazione e di assistenza turistica nell'area metropolitana di Torino. Nel corso dell’anno 2007 il Consorzio, in attuazione della delibera dell’assemblea straordinaria del 12 luglio, ha proceduto all’ampliamento della propria attività, espandendola a tutto il territorio della

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 191 provincia di Torino. L’ampliamento è avvenuto tramite l’acquisto delle aziende condotte dalle ATL 2 (Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica della Alta e Bassa Val di Susa, del Pinerolese, della Val Chisone e Germanasca, della Val Pellice e della Val Sangone) e ATL 3 ( Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica del Canadese e delle Valli di Lanzo) che successivamente sono state poste in liquidazione. Si è così completato così il Progetto “ATL Unica”. Quota di partecipazione al capitale sociale: 15,10%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1997

819,00 2.074,00 706,00 970,00

898,00

3.680.216 1.843.514 2.549.433

2.732.867

2.478.950

ATIVA S.P.A. - AUTOSTRADA TORINO-IVREA-VALLE D'AOSTA

La Società ha per oggetto: a) la gestione e l'esercizio delle autostrade Torino-Ivrea-Valle d'Aosta, Ivrea-Santhià e Sistema Autostradale Tangenziale di Torino, nonchè la progettazione, la costruzione, la gestione e l'esercizio di tutti gli eventuali relativi completamenti, diramazioni e raccordi; b) la gestione e l'esercizio della diramazione autostradale Torino-Pinerolo nonchè la progettazione, la costruzione, la gestione e l'esercizio del suo completamento; c) la progettazione, la costruzione, la gestione e l'esercizio di qualsiasi opera concernente o comunque ricollegata al servizio o ausiliaria o interdipendente con le autostrade di cui sopra. Nel quadro delle iniziative che la Provincia di Torino persegue al fine di sviluppare una efficiente rete di strade a carattere internazionale ed interregionale, trova giustificato rilievo il vasto programma di miglioramento stradale fra Torino e Valle d’Aosta attraverso la direttrice Torino-Ivrea-Valle d’Aosta. Rimane sempre attuale l’interesse dell’Amministrazione per la realizzazione, ancorché graduale, dell’opera anzidetta, che rientra nel quadro generale delle linee programmatiche e che ancora una volta traduce in fatti concreti la partecipazione della Provincia ad iniziative rivolte alla creazione di servizi ed infrastrutture a vantaggio del territorio locale. La presenza della Provincia appare necessaria per il mantenimento di un certo equilibrio tra pubblico e privato nella compagine sociale, anche in considerazione dell’evidente collegamento con le finalità istituzionali dell’Ente. L’analisi della dinamica reddituale della Società mostra un trend in evidente crescita negli ultimi esercizi. ATIVA evidenzia una costante e rilevante capacità di conseguire un elevato livello di redditività che consente alla Provincia il recupero di significative risorse finanziare aggiuntive da destinare ad interventi di promozione e sviluppo del territorio provinciale. A fronte di quanto sopra esposto, il mantenimento della partecipazione in ATIVA risulta strettamente necessario per il perseguimento dei fini istituzionali della Provincia e per la realizzazione dell’interesse pubblico. Inoltre, i servizi prodotti da ATIVA S.p.A. sono da considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a promuovere lo sviluppo del territorio provinciale, anche attraverso l’integrazione dell’area provinciale in ambito nazionale ed internazionale mediante la creazione di una efficiente rete stradale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 17,65%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1954

27.832.549 26.897.728 22.663.057 22.783.895

24.909.510 95.500.703 99.932.811 100.264.367

100.632.262

105.001.771

OBIETTIVO: programmare ed attuare un piano di azioni economicamente e tecnicamente sostenibili per fornire agli utenti una migliore informazione sulla percorribilità della Tangenziale, da effettuarsi in raccordo con i soggetti che, nel territorio, operano nel settore della infomobilità (5T S.r.l. in particolare), in termini utili ad evitare intasamenti e code sul percorso.

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 192 Sezione 3

ATIVA IMMOBILIARE S.P.A.

La Società (al momento non ancora costituita) è frutto della scissione proporzionale di ATIVA S.P.A. operazione approvata nell’Assemblea Straordinaria degli azionisti tenutasi in data 15 Settembre 2009. La Società ha per oggetto, sotto l’osservanza delle disposizioni e delle limitazioni di legge, le seguenti attività finalizzate prevalentemente allo sviluppo territoriale della Provincia di Torino ed aventi carattere accessorio, strumentale e sinergico con il sistema stradale esercito da ATIVA S.P.A.:

a) l’esercizio dell’attività immobiliare, ivi compresa la locazione finanziaria, anche attraverso la partecipazione ad appalti e gare indetti da Enti e/o Società sia pubblici che privati;

b) l’assunzione di partecipazioni in imprese, società, enti, consorzi e associazioni sia in Italia che all’Estero di oggetto analogo, affine o complementare al proprio, il finanziamento e il coordinamento tecnico e finanziario dei soggetti partecipati e l’eventuale dismissione delle partecipazioni.

La Società può compiere tutti gli atti e le operazioni e istituire tutti i rapporti ritenuti necessaro o utili per il conseguimento dell’oggetto sociale, anche prestando fideiussioni, avalli e garanzie in genere nell’interesse proprio e di terzi, esclusa la raccolta di risparmio tra il pubblico e le attività riservate per legge.

Quota di partecipazione al capitale sociale: 17,65%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2009

- - - -

-82.471,00 - - 1.876.000,002

-

1.793.529,00

OBIETTIVO: definire coerentemente con la missione sociale un piano programma degli obiettivi e delle azioni da intraprendere.

AUTOSTRADA ALBENGA-GARESSIO-CEVA S.P.A

La società ha per oggetto la realizzazione di una autostrada che, attraverso il colle San Bernardo di Garessio, mediante traforo, colleghi Albenga con Garessio e Ceva e la promozione, la progettazione e la realizzazione di soluzioni atte a migliorare la viabilità esistente tra Albenga e Garessio realizzabili anche per tronchi funzionali e propedeutiche a salvaguardare la redditività della società anche nell'ipotesi minima di realizzazione, in un primo tempo, del solo traforo di valico a pedaggio. Più in generale, rientrano nell’oggetto della società la promozione, la progettazione e la realizzazione di opere stradali/autostradali, anche per tronchi funzionali di collegamento fra le tratte autostradali già esistenti A 10 Savona - Ventimiglia (confine francese), A 6 Torino – Savona e A 26 Voltri - Gravellona Toce. La società può perseguire lo scopo insito nell’oggetto sociale sia mediante un'attività diretta ed immediata di studio, di progettazione, di costruzione e di esercizio delle tratte autostradali e delle opere realizzate, sia mediante la partecipazione azionaria, senza limiti di misura, ad altra società che, parimenti, si proponga la realizzazione delle opere. Nel quadro delle iniziative che da anni la Provincia di Torino segue con particolare attenzione, tese a creare una efficiente rete di strade a carattere internazionale ed interregionale, trova giustificato rilievo il collegamento viario del Piemonte meridionale con la Liguria occidentale attraverso la direttrice Ceva-Garessio-Albenga. Sotto un profilo economico-finanziario e patrimoniale, la Società evidenzia, da un lato, un elevato livello di redditività complessiva, peraltro costante nel corso di tutti gli ultimi esercizi, che potrebbe consentire alla Provincia di Torino il recupero di risorse finanziare aggiuntive da destinare ad interventi di promozione e sviluppo del territorio provinciale; dall’altro, una performance del tutto negativa dal punto di vista della redditività operativa, derivante da una sostanziale assenza di dinamicità gestionale di tipo operativo-produttivo. Le attività costituenti l’oggetto sociale risultano connesse con alcune funzioni proprie della Provincia ed, in particolare, con le competenze provinciali nei settori “viabilità e trasporti” (art. 19, c. 1 lett. d) TUEL), “difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell’ambiente e prevenzione delle calamità” (art. 19, c. 1, lett. a) TUEL). Si ritiene pertanto che le attività costituenti l’oggetto sociale della Autostrada Albenga-Garessio-Ceva S.p.A. siano da considerarsi di interesse generale, nell’ambito del

2 Il dato è ricavato dal progetto di scissione proporzionale approvata dall’assemblea dei soci di Ativa in data 15 settembre 2009

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 193 livello di competenza della Provincia, in quanto dirette alla realizzazione di opere di rilevante interesse per il territorio provinciale, che potrebbero favorirne lo sviluppo attraverso il miglioramento delle vie di comunicazione con la Liguria e con la Francia. Quota di partecipazione al capitale sociale: 10%

Anno di costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1967

672.212 107.644 249.881 446.826

377.918 3.875.801 3.983.445 4.233.326

4.650.152

4.788.069

OBIETTIVO: attuare una politica di bilancio più orientata al ristoro degli investimenti dei soci operando una distribuzione straordinaria di dividendi mediante prelievo dalle riserve che non si appalesino assolutamente utili e necessarie.

BANCA POPOLARE ETICA S.C.P.A.

La Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito, anche con non Soci, ai sensi del D. Lgs. 1° settembre 1993 n. 385. La Società, nella sua qualità di capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare Etica, si ispira ai i principi propri della Finanza Etica. Il Consiglio Provinciale, con propria mozione in data 19/3/2002 , aveva impegnato l’Ente ad aderire, in qualità di socio, alla Banca Popolare Etica nonchè a promuovere lo sviluppo nel territorio provinciale della c.d. finanza etica in collaborazione con la Banca stessa, individuando "campagne" di sensibilizzazione ed informazione su finalità e temi che l’Istituto porta avanti da anni, relativi ad una finanza che sostiene le persone e le comunità, attenta allo sviluppo dei territori (siano essi prossimi o lontani), agli stili di vita e alla promozione ed integrazione sociale. Banca Popolare Etica S.c.p.A. rappresenta un modello d’impresa bancaria unico nel suo genere in grado di coniugare etica ed economia, creazione di valore sociale e di valore economico. Stante l’attuale crisi economica, il mantenimento della partecipazione in Banca Popolare Etica S.c.p.A. risulta necessario per la realizzazione dell’interesse pubblico e per il sostegno all’economia locale, ed in particolare alle piccole e medie imprese, alle famiglie e al settore no profit. Si ritiene pertanto che a fronte di quanto sopra esposto, i servizi prodotti da Banca Popolare Etica S.c.p.A. siano da considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire uno sviluppo sostenibile del territorio provinciale attraverso iniziative socio economiche che perseguono finalità sociali e di solidarietà. Quota di partecipazione al capitale sociale: 0,17%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1998

1.261.754 3.352.631 1.269.947 30.060

1.032.014 21.369.247 25.286.764 26.204.304

32.497.911

35.811.435

OBIETTIVO: sviluppare programmi di attività volte alla gestione delle condizioni di vulnerabilità sociale, attraverso l’utilizzo di strumenti di intervento innovativi che aiutino le istituzioni a prevenire la caduta drammatica nella povertà di persone e nuclei familiari. BIOINDUSTRY PARK SILVANO FUMERO S.P.A.

La Società si propone come oggetto di: progettare, realizzare, sviluppare e gestire un Parco Scientifico a vocazione bioindustriale; attuare il Parco Scientifico ai sensi dei Regolamenti CEE 2052/88 et 2081/93 - obiettivo 2; stimolare e diffondere il progresso scientifico e tecnologico nei settori della biotecnologia, della farmaceutica, della chimica, dell'agricoltura, dell'alimentare, dell'ambiente, dell'energia, dei materiali, delle attrezzature scientifiche, dell'informatica e della robotica; promuovere

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 194 Sezione 3

e svolgere attività di ricerca industriale sviluppandone i contenuti ed attuandone direttamente i risultati in campo industriale, anche a mezzo produzione di sofware dedicato. La Provincia di Torino ha realizzato numerose iniziative indirizzate a favorire la soluzione di problematiche riguardanti la nascita e la crescita di aziende innovative. La ricchezza delle capacità imprenditoriali delle piccole e medie imprese del territorio si scontra con la difficoltà della piccola-piccolissima dimensione a rinnovarsi tecnologicamente e/o ad accedere alle sedi che fanno ricerca e producono innovazione di processo e/o di prodotto. L'iniziativa della Provincia realizzata attraverso la partecipazione al Bioindustry è volta a favorire il superamento di tale handicap, promuovendo l'utilizzo da parte delle PMI del tessuto di competenze maturate sul territorio provinciale dai centri di ricerca più avanzati che operano nel campo del trasferimento tecnologico. Le attività svolte dalla Società sono connesse con finalità istituzionali generali della Provincia ed, in particolare, con la promozione dello sviluppo dell’area provinciale del Canavese (art. 3, c. 3 TUEL e art. 2, c.1.1 Statuto prov.) e con il sostegno dell’occupazione in questa area (art. 1, c. 1.2 Statuto prov.), anche a seguito della crisi della Olivetti. Inoltre, alcune attività sociali risultano connesse con specifiche competenze istituzionali della Provincia, nei settori dell’ambiente (art. art. 19, c. 1, lett. a) TUEL e art. 2, c. 1.2 Statuto prov.), dell’agricoltura (art. 2, c. 1.8 Statuto prov.) e dell’energia (art. 19, c. 1, lett. b) TUEL). A fronte di quanto sopra esposto, si ritiene che i servizi prodotti da Bioindustry Park del Canavese S.p.A. debbano considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire lo sviluppo del territorio provinciale, mediante la diffusione del progresso scientifico e tecnologico nel settore industriale, ambito in cui il mercato appare ancora poco sviluppato. Quota di partecipazione al capitale sociale: 22,83%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1993

- 250.191,00 -719.119,00 -482.898,00 -67.115,00

110.087,00 10.054.871,00 9.335.750,00 13.917.186,00

15.057.184,00

15.167.268,00

OBIETTIVO: ottenere il pareggio di bilancio, invertendo il trend gestionale negativo. Particolare attenzione dovrà essere posta ai costi di gestione ed a quelli del personale, eliminando le attività (progetti e prestazioni di servizi a favore di terzi) non adeguatamente remunerative. Massima attenzione dovrà essere rivolta all’obiettivo originario della società promuovendo insediamenti specifici ed azioni di raccordo con gli incubatori.

C.R.A.B. S.C.R.L. - CENTRO DI RIFERIMENTO PER L’AGRICOLTURA BIOLOGICA

La Società non ha scopo di lucro e, stante la sua natura consortile, ha per fine quello di procurare vantaggio ai propri soci. Essa si propone di svolgere i servizi di ricerca, sperimentazione, dimostrazione e divulgazione nel comparto dell’agricoltura biologica e sostenibile, in ordine a tutte le finalità coerenti con gli obiettivi e la programmazione delle politiche di sviluppo definite dalla Regione Piemonte, dal Ministero per le Politiche Agricole e dall’Unione Europea. L’Amministrazione Provinciale si è proposta di rafforzare il ruolo – acquisito in questi ultimi anni – di primo interlocutore politico del mondo agricolo (sistema degli enti locali, associazioni di categoria, altri organismi di rappresentanza, enti di assistenza tecnica, istituzioni di ricerca) con una gestione dell’attività concentrata su alcuni obiettivi specifici e prioritari effettivamente rivolti ad affrontare nodi strutturali del settore, anziché sull'affermazione di un più ampio, ma burocratico, ruolo di tipo amministrativo. Il CRAB rappresenta, a tutti gli effetti, l’evoluzione del cosiddetto Centro di Documentazione per l’Agricoltura Biologica, istituito presso l’Ente Morale Scuola Agraria Teorico Pratica Malva-Arnaldi di Bibiana (TO) su iniziativa della Provincia nell’ambito del Programma Operativo della Pianificazione strategica 2001-2004 per sostenere la crescita produttiva dell’agricoltura attraverso l’azione di riferimento e sperimentazione nel settore biologico. Nonostante l’attività di ricerca non sia di competenza strettamente provinciale, l’aspetto legato all’attività di promozione e divulgazione dell’agricoltura biologica riveste un’importanza prevalente all’interno di C.R.A.B.. Si ritiene che, a fronte di quanto sopra esposto, C.R.A.B. abbia ad oggetto attività di produzione di servizi strettamente necessarie per il conseguimento delle finalità istituzionali della Provincia di Torino e che i servizi prodotti siano da considerarsi di interesse generale nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio provinciale nel settore agricolo in tutto il suo contesto dalla pianura alla montagna.

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 195 Quota di partecipazione al capitale sociale: 61,82%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2006

10.693,00 -4.611,00 3.156,00 -1.486,00

655,00

140.693,00 136.082,00 179.238,00

177.752,00

178.406,00

OBIETTIVO: favorire la partecipazione di altri soggetti (anche privati) a questa iniziativa, aumentando così i livelli di collaborazione, favorendo l’interscambio di esperienze e professionalità ed unendo forze e risorse per perseguire progetti più ambiziosi e di maggior respiro.

CEIPIEMONTE S.C.P.A. CENTRO ESTERO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE S.C.P.A. La società consortile, costituita in attuazione della Legge della Regione Piemonte n. 13 del 13 marzo 2006, si propone, senza scopo di lucro, lo svolgimento unitario e coordinato di alcune fasi di attività dei consorziati, nel precipuo interesse di questi, nel quadro di un sistema integrato inteso come luogo di coordinamento, promozione ed attuazione delle iniziative che possono favorire, sviluppare e supportare l’internazionalizzazione delle imprese, dell’economia e del territorio del Piemonte e del Nord – Ovest. Nei casi consentiti dalla legge, i soci enti pubblici possono affidare alla società consortile lo svolgimento di funzioni amministrative di loro competenza nel settore dell'internazionalizzazione. Il CEIPIEMONTE è destinato a sostituire, nell'attività e nella funzione, il Centro Estero Camere Commercio Piemontesi nonché ad incorporare progressivamente quegli altri organismi, tra i quali l’Agenzia per la Promozione Internazionale di Torino e del Piemonte (I.T.P.) e l’Agenzia Regionale per la Promozione Turistica del Piemonte che concorrono al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge regionale. A fronte dell’estinzione di tali enti, questa Provincia ha ritenuto importante poter mantenere un ruolo propulsivo nel settore piemontese dell’export entrando nella compagine azionaria del CEIPIEMONTE s.c.p.a., società che dovrà divenire lo strumento operativo attraverso il quale coordinare gli interventi in materia di internazionalizzazione dell’economia piemontese con l’obiettivo di razionalizzare la spesa e favorire sinergie ed economie di scala. Il processo di riorganizzazione del settore dell’export e dell’internazionalizzazione dell’ economia piemontese ha interessato la Provincia di Torino sia in quanto gli enti coinvolti erano partecipati direttamente dall’Amministrazione, sia in quanto l’Ente promuove da diversi anni interventi ed iniziative volte a favorire l’internazionalizzazione del territorio locale. Si ritiene che le attività svolte dalla Società siano connesse con finalità istituzionali generali della Provincia ed, in particolare, con la promozione dello sviluppo del territorio e dell’occupazione (art. 3, c. 3 TUEL e art. 2, c. 1 Statuto prov.).

Quota di partecipazione al capitale sociale: 3,00%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2006

n.d. 36.838,00 1.272,00 1.094,00

4.044,00 n.d. 286.838,00 288.113,00

289.202,00

293.246,00

OBIETTIVO: sviluppare specifici programmi per l’internazionalizzazione delle piccole imprese, favorendo integrazione ed offerte di sistema e mettendo a disposizione professionalità ed offerta formativa per lo sviluppo delle competenze interne. CIC S.c.r.l.

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 196 Sezione 3

Nel 1985 è stato costituito, su iniziativa del Comune e dell’Unità Sanitaria Locale di Ivrea, di altri Comuni Canavesani e del CSI Piemonte, il CIC “Consorzio per l’Informatizzazione nel Canavese”, che ha assunto, nel mese di dicembre 2005, la veste di società consortile a responsabilità limitata per l’attuazione di politiche di sviluppo canavesano nel settore delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni. Oggi, la Società è dotata di una struttura consolidata con clienti/soci in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria e vanta un’esperienza ventennale nel mettere a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni Locali e Sanitarie un pool di professionisti specializzati nello sviluppo, nella gestione e innovazione di sistemi informatici e informativi particolarmente complessi. Gli scopi del CIC sono: - mettere a disposizione dei soci, attraverso la costituzione di un sistema informativo organico, i mezzi per il trattamento automatico delle informazioni utilizzate da ciascuno di essi per conseguire i rispettivi scopi istituzionali nei campi della ricerca, della programmazione, della pianificazione e della gestione operativa; - realizzare e/o gestire sistemi di elaborazione dei dati che, promuovendo la connessione tecnica ed operativa dei soci, consenta lo scambio diretto delle informazioni e delle conoscenze, l’utilizzazione in comune delle risorse e la standardizzazione delle procedure; - facilitare l’accesso alle tecniche informatiche da parte dei soci di minore dimensione e l’estensione di tali tecniche a nuovi settori operativi di interesse sociale; - promuovere il coordinamento tecnico ed operativo delle iniziative degli enti locali, in particolare, e dei soci, in generale, nel settore dell’informatica applicata alla gestione operativa delle attività tecnico-amministrative; - progettare, sviluppare, gestire per gli enti soci servizi basati sull’uso di soluzioni e strumenti informativi; - promuovere e consolidare la formazione di una cultura informatica nei quadri della Pubblica Amministrazione. Le attività svolte da CIC sono connesse con finalità istituzionali generali della Provincia ed, in particolare, con la raccolta ed elaborazione dati, nonchè assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali (art. 19, c. 1, lett. l TUEL). I servizi prodotti da CIC possono considerarsi strettamente necessari per lo sviluppo di politiche di diffusione - a favore della pubblica amministrazione - del progresso scientifico nel settore delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni.

Quota di partecipazione al capitale sociale: 8,47%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1985 3.504,00 19.234,00 -9.455,00 11.074,00 9.213,00 228.474,00 490.014,00 481.621,00

492.694,00

501.904,00

OBIETTIVO: definire un pacchetto di offerta di servizi agli enti locali che rappresentino soluzioni di problemi gestionali a condizioni vantaggiose per gli enti e remunerative per la società, raccordandosi con il CSI in modo da rendere l’offerta coerente ed integrata con le politiche del consorzio. CONSORZIO PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI DEL CANAVESE

Il Consorzio ha come finalità il coordinamento delle attività di realizzazione e gestione delle aree attrezzate per insediamenti produttivi. Tali aree dovranno essere individuate nell'ambito del Canavese dagli strumenti urbanistici generali previste nei relativi programmi attuativi e strumenti esecutivi ai sensi della L.R. 5.12.77, n. 56 e s.m.i. La realizzazione e gestione coordinata degli interventi avviene nell'ambito e in funzione attuativa della programmazione economica regionale. L’Amministrazione Provinciale, coerentemente agli indirizzi programmatici espressi dalla Giunta Provinciale, da molti anni è impegnata a partecipare alle iniziative promosse dai Comuni e loro Consorzi, per la realizzazione di aree industriali ed artigianali attrezzate, nel quadro degli interventi previsti nel Piano di Sviluppo regionale e disciplinati dalle Leggi Regionali n. 64 del 14/11/79 e n. 9 del 25/2/80. In questo ambito, si configura la partecipazione diretta della Provincia al Consorzio di cui trattasi.

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 197 Quota di partecipazione sul capitale sociale: 44,72%; sulle quote: 32,84%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1991

686.468,00 482,00 77.509,00 13.086,00

2.369,00 1.317.041,00 1.317.522,00 1.392.554,00

1.503.066

1.494.118,00

OBIETTIVO: ridefinire compiutamente l’assetto del Consorzio al fine di rendere effettiva l’integrazione delle attività dell’assorbito Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese. Operare, in vista dell’imminente termine di scadenza del Consorzio, le necessarie modifiche statutarie trasformando il consorzio in società. CONSORZIO TOPIX – TORINO E PIEMONTE EXCHANGE POINT

Le attività del Consorzio sono dirette principalmente a svolgere servizi ed assistenza tecnica a favore degli enti consorziati, anche di medie e piccole dimensioni, attraverso la creazione e l’implementazione di soluzioni informatiche e di progetti innovativi per l’utilizzo della banda larga e di internet sul territorio provinciale. I servizi prodotti da TOPIX devono considerarsi strettamente necessari per lo sviluppo di politiche di diffusione a favore della pubblica amministrazione e delle comunità locali, del progresso scientifico nel settore delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni, allo scopo di sfruttare tutte le possibili funzionalità ed applicazioni attuali e future con l'obiettivo di migliorare la qualità e l'affidabilità dei servizi offerti. Quota di partecipazione al capitale sociale: 0,30%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2002 31.165 41.963

37.335,00

15.131,00

21.661,00 1.473.064 1.585.026

1.682.363,00 1.747.494,00

1.784.156,00

COREP - CONSORZIO PER LA RICERCA E L’EDUCAZIONE PERMANENTE, TORINO

Il Consorzio è stato costituito ai sensi e per i fini degli artt. 60 e 61 del Testo Unico delle Leggi sull'istruzione superiore, approvato con R.D. 31 agosto 1933, n. 1592 e persegue i seguenti fini: - gestione di attività di educazione permanente di livello universitario in tutti i settori delle scienze applicate orientata all'aggiornamento professionale di tecnici, di ricercatori e di professionisti operanti nei settori pubblici e privati e alla formazione di diplomati e di neolaureati in forme non previste dalla didattica istituzionale delle Università, anche con l'istituzione e/o la gestione di borse di studio; - promozione di attività congiunte fra industrie, Amministrazione regionale, Enti locali, Politecnico e Università di Torino, nell'ambito di progetti di formazione e/o ricerca di rilievo regionale, nazionale, europeo ed internazionale finalizzati allo sviluppo scientifico, tecnologico, gestionale ed economico; - promozione delle iniziative previste dalla Legge 17 febbraio 1982, n. 46; - gestione di borse di studio, premi e stages presso industrie, Enti locali ed Enti pubblici, privati per studenti universitari, neo diplomati, neo laureati e dottori di ricerca. La presenza della Provincia nel COREP offre un prezioso impulso alle capacità di progettazione del Consorzio medesimo nello svolgimento delle proprie funzioni a vantaggio della collettività, con specifico riferimento all’attività di ricerca di educazione permanente, dei corsi post-lauream e della diffusione della innovazione tecnologica. Quota di partecipazione al capitale sociale: 10,00%

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 198 Sezione 3

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

atrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1987

22.165,00 6.495,00 -66.581,00 -162.435,00

-193.084,00 752.137,00 758.632,00 692.050,00

599.615,00

568.964,00

CORIPE PIEMONTE - CONSORZIO PER LA RICERCA E L'ISTRUZIONE PERMANENTE IN ECONOMIA - PIEMONTE

Il Consorzio persegue i seguenti fini: gestione di attività di educazione permanente anche di livello "MASTER" nei settori dell'economia e della finanza tesa all'aggiornamento professionale dei tecnici, ricercatori e professionisti operanti nei settori pubblici e privati, ed alla specializzazione di neolaureati; promozione di attività di ricerca in campo economico anche in collaborazione con l'Università degli Studi di Torino, la Regione Piemonte ed altri Enti Pubblici, promozione delle iniziative previste dalla Legge 17 febbraio 1982, n. 46; interventi consultivi e di supporto per le Scuole dirette a fini speciali, per corsi di specializzazione, di perfezionamento, per Dottorati di ricerca e Altre attività post laurea; agevolazione dei rapporti tra industria, amministrazione regionale, enti locali, Università degli Studi di Torino e Università del Piemonte Orientale, mediante opera di consulenza, indirizzo e supporto alle attività regolate da contratti e convenzioni in base alle normative vigenti; gestione di borse di studio, premi e "stages" presso imprese industriali, bancarie, assicurative, enti pubblici e istituzioni internazionali dell'Università degli Studi di Torino. La Provincia promuove e coordina attività di interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale, didattico a vari livelli.

Quota di partecipazione al capitale sociale: 3,49%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1990

0,00 0,00 0,00 0,00

-41.599,00 406.002,03 410.796,05 445.663,00

445.662,60

404.063,00

CRESO S.C.R.L. CONSORZIO DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E DIVULGAZIONE PER L’ORTOFRUTTICOLTURA PIEMONTESE

La società consortile si propone di svolgere i servizi di ricerca, sperimentazione e divulgazione nel settore ortofrutticolo, in ordine a tutte le finalità coerenti con gli obiettivi e la programmazione delle politiche di sviluppo definite dalla Regione Piemonte, dal Ministero per le Politiche Agricole e dall'Unione Europea. In particolare, il CReSO si propone di tradurre in proposte e programmi la domanda di ricerca espressa dai propri Soci utenti e di curarne la realizzazione, con il fine di individuare soluzioni ai problemi ed agli obiettivi del comparto ortofrutticolo piemontese. Nel programma di governo dell’Amministrazione provinciale sono considerate indispensabili la ricerca e la sperimentazione in campo ortofrutticolo, anche in considerazione della rilevante importanza di tale settore nell’economia rurale provinciale. Pertanto, al fine di mettere a disposizione degli operatori agricoli del territorio torinese le conoscenze per aggiornarsi relativamente agli indirizzi produttivi e per favorire la competitività dei loro prodotti sul mercato, la Provincia di Torino ha aderito al CReSO in qualità di Socio. La presenza dell’Ente nella compagine sociale potrà favorire un’utile attività sinergica con Enti ed Organismi attivi a livello provinciale, istituiti dalla stessa Provincia o di cui la medesima fa parte, operanti in ambiti prossimali per interesse a quelli trattati da CReSO. Si ritiene che la società abbia ad oggetto attività di produzione di servizi strettamente necessarie per il conseguimento delle finalità istituzionali della Provincia di Torino e che i servizi prodotti da C.R.e.S.O. S.c.r.l. siano da considerarsi di interesse generale nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire lo sviluppo agricolo del territorio provinciale.

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 199 Quota di partecipazione al capitale sociale: 1,82%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2001

19.064,00 26.283,00 6,00 -17.184,00

50.413,00 498.148,00 524.431,00 524.434,00

507.252,00

557.664,00

OBIETTIVO: sostenere la ricerca di innovazioni di processo atte a contenere i costi di produzione e favorire la redditività e le prospettive occupazionali del settore ortofrutticolo locale.

C.S.I. PIEMONTE - CONSORZIO PIEMONTESE PER IL SISTEMA INFORMATIVO

Il Consorzio, in armonia con le vigenti leggi in materia di decentramento amministrativo e di informatizzazione della Pubblica Amministrazione, svolge la sua attività principalmente a supporto dello sviluppo organizzativo degli Enti Pubblici territoriali e non. In particolare il Consorzio: progetta, sviluppa e gestisce il sistema informativo regionale nonchè i sistemi informativi degli Enti consorziati, ed è a tal fine destinatario dei poteri di indirizzo dell'Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione; promuove e realizza forme di collaborazione continuativa tra Enti territoriali ed Atenei nei campi della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie informatiche, del loro trasferimento a servizi sia della Pubblica Amministrazione sia di strutture produttive, della formazione rivolta a tali tecnologie o da esse mediata. I rapporti tra il Consorzio e gli Enti Consorziati, in conformità al piano annuale delle attività sono definiti dai programmi attuativi o convenzioni apposite che assicurano al Consorzio la rimunerazione dei fattori di produzione. L’adesione al Consorzio per il Sistema Informativo del Piemonte – CSI costituisce rilevante momento per l’inserimento dell’Ente Provincia nell’ambito del sistema informativo regionale, con conseguente realizzazione di alcune delle condizioni per l’operatività della diretta partecipazione di questa Amministrazione alle attività ed alle iniziative conseguenti all’attuazione della programmazione regionale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 6,60%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1977

1.984.975,00 2.413.846,00 1.024.892,00 101.209,00

1.628.579 29.485.870,00 32.328.714,00 33.782.907,00

34.328.214,00

36.411.094

OBIETTIVO: incentivare le relazioni ed il raccordo con gli altri soggetti che operano nel territorio e che perseguono finalità sinergiche e strumentali nel settore dell’ Information and Communication Technology (quali C.I.C. S.c.r.l. e la Fondazione Torino Wireless) per promuovere la creazione di un distretto tecnologico ad elevata specializzazione nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, nonché per integrare la loro esperienza, la loro professionalità e la loro offerta evitando sovrapposizioni di funzioni e di servizi, lavorando con il territorio e per il territorio.

C.U.E.A.- CONSORZIO PER LA FORMAZIONE UNIVERSITARIA IN ECONOMIA AZIENDALE DI PINEROLO

Il consorzio persegue, senza scopo di lucro, i seguenti fini: a) promuovere in Pinerolo l'istituzione e il sostentamento di corsi universitari di diploma e di laurea di I e II livello, oltre che dottorati di ricerca in materie economico aziendali e per il management delle imprese private e pubbliche, anche in collaborazione con l'Università, b) finanziare, organizzare e gestire master, seminari di aggiornamento metodologico e tecnico per l'ulteriore qualificazione

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 200 Sezione 3

professionale dei quadri di enti pubblici e privati, imprese ed istituzioni nonché degli aderenti od iscritti ad albi, collegi ed organizzazioni professionali e per gli studenti universitari; c) finanziare, organizzare e gestire specifici corsi di perfezionamento professionale, post-universitario o post-diploma, per gli allievi dei corsi universitari, per professionisti, managers e funzionari o dipendenti di enti pubblici e privati. La Provincia promuove e coordina attività di interesse provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale, didattico a vari livelli. Quota di partecipazione al capitale sociale: 6,97%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

3112/2010

1996

0,00 0,00 0,00 0,00

0,00 358.471,00 263.426,00 166.906,00

- 1

131.483,00

ENVIRONMENT PARK S.P.A.

La società ha per oggetto l’attuazione e lo sviluppo di Parchi Tecnologici avvalendosi di risorse proprie e di tutte le forme di finanziamento accessibili per legge quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, dei finanziamenti comunitari e nazionali, nonché delle sovvenzioni e degli altri contributi a tal fine disponibili. Dall’oggetto della società discende l’evidente sintonia dell’opera svolta da Environment Park S.p.A. con le finalità che la Provincia di Torino persegue nelle competenze sue proprie in ambito ambientale e produttivo attraverso la creazione ed il sostegno ai Parchi tecnologici. La realizzazione del Parco è stata cofinanziata dall’Unione Europea tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per le aree a declino industriale (Obiettivo 2). Le attività svolte dal Parco sono strettamente legate con la tematica ambientale e risultano connesse con alcune finalità istituzionali della Provincia, tra cui la tutela dell’ambiente (art. art. 19, c. 1, lett. a) TUEL e art. 2, comma 1, lett. b) Statuto provinciale) ed il sostegno alla creazione di impresa. Si ritiene che i servizi prodotti da Environment Park S.p.A. possano considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire la tutela dell’ambiente e a promuovere lo sviluppo del territorio provinciale, mediante il sostegno alla creazione di impresa. Quota di partecipazione al capitale sociale: 11,72%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1996

-328.066,00 3.890,00 -

448.585,00 21.248,00

18.542,00 4.278.098,00 4.281.987,00 12.463.867,00 17.404.428,00

17.422.970,00

OBIETTIVO: sviluppare un programma di azioni per favorire la conoscenza, da parte delle aziende, delle tecnologie disponibili per migliorare l’impatto ambientale delle loro produzioni. Contribuire a definire politiche regolative e di indirizzo strategico, formulando nuove procedure autorizzative e di monitoraggio.

FINPIEMONTE S.P.A.

Finpiemonte S.p.A. opera quale società finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo, della ricerca e della competitività del territorio, nell'ambito stabilito dall’art. 117 della Costituzione della Repubblica Italiana, dall'art. 60 dello Statuto della Regione Piemonte e dalla L.R. 26 luglio 2007, n. 17 "Riorganizzazione societaria dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese e costituzione della Finpiemonte Partecipazioni s.p.a.”. Con la citata Legge la Regione Piemonte, dopo trent’anni

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 201 dall’istituzione di Finpiemonte, ha inteso confermare il ruolo della stessa quale società finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo, della ricerca e della competitività del territorio, ridefinendone la missione, quale organismo cui affidare le attività di natura finanziaria dirette all’attuazione del documento di programmazione economico-finanziaria regionale. Per il raggiungimento delle predette finalità, è stata attuata la riorganizzazione societaria dell’Istituto Finanziario Regionale Piemontese, Finpiemonte S.p.A., che ha assunto la nuova denominazione di “Finpiemonte S.p.A.”, mediante scissione parziale, allo scopo di attribuire ad una nuova società per azioni, denominata “Finpiemonte Partecipazioni S.p.A.”, la valorizzazione e razionalizzazione delle partecipazioni societarie. Finpiemonte svolge le attività dirette all’attuazione del documento di programmazione economico-finanziaria regionale e, nel quadro della politica di programmazione, svolge attività strumentali alle funzioni della Regione, aventi carattere finanziario e di servizio, nonché degli altri enti costituenti o partecipanti, tra cui anche la Provincia di Torino. Le attività svolte da Finpiemonte S.p.A., essendo dirette a favorire lo sviluppo del territorio, risultano connesse con finalità istituzionali generali della Provincia, rispetto alle quali si pongono in una posizione di strumentalità. Si ritiene, fronte di quanto sopra esposto, che Finpiemonte S.p.A. abbia ad oggetto attività di produzione di servizi strettamente necessarie per il conseguimento delle finalità istituzionali della Provincia di Torino e che tali servizi siano da considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto volti a favorire lo sviluppo del territorio provinciale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 0,74%

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/\2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1977

3.432.411,00 929.592,00 1.204.582,30 595.116,00

1.018.071,00 57.670.959,00 21.779.334,00 32.021.910,00

32.617.029,00

33.635.100,00

OBIETTIVO: contribuire alla costituzione di una holding che raccordi le partecipazioni nelle diverse società pubbliche operanti nel territorio provinciale ed aventi finalità di sviluppo territoriale e che sia finalizzata alla gestione delle politiche di sviluppo, proprie di ciascun ente partecipante, interessanti il territorio provinciale. La holding dovrà essere aperta alla partecipazione delle Finanziarie regionali e partecipata altresì dalla Provincia di Torino, dai Comuni capofila dei circondari provinciali, dalla Camera di Commercio di Torino e dall’ Università e dal Politecnico di Torino. FINPIEMONTE PARTECIPAZIONI S.P.A. La Società è stata costituita in attuazione della L.R. 26 luglio 2007, n. 17 "Riorganizzazione societaria dell'Istituto Finanziario Regionale Piemontese e costituzione della Finpiemonte Partecipazioni s.p.a.” La Società opera ai fini di interesse regionale nell'ambito stabilito dall’art. 117 della Costituzione della Repubblica Italiana, dall'art. 60 dello Statuto della Regione Piemonte e dall’art. 3 della citata Legge Regionale. La Società ha per oggetto l’esercizio, non nei confronti del pubblico, delle seguenti attività:

- assunzione, detenzione e gestione di partecipazioni in società o altri enti già costituiti o da costituire, anche in collaborazione con altri soggetti, pubblici o privati; - attività finanziaria in genere; - prestazione di servizi finanziari, amministrativi, contabili, tecnici e commerciali prevalentemente a favore dei soci ed altresì delle società partecipate, oltre che della società Finpiemonte S.p.A. nell'ambito di apposita convenzione di coordinamento dei servizi; - attività amministrative, tecniche e finanziarie per la valorizzazione reddituale e patrimoniale delle società partecipate e gestite, anche ai fini di una loro eventuale dismissione o liquidazione. A Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. è affidata la gestione delle partecipazioni assegnatele nell’ambito della scissione di Finpiemonte e di quelle successivamente acquisite, anche attraverso il trasferimento, in qualsiasi forma attuato, da parte della Regione, in imprese pubbliche e private, operanti sul mercato, la cui missione sia identificabile nella compartecipazione di capitale pubblico-privato per il sostegno della competitività del sistema economico e industriale regionale. Le attività realizzate da Finpiemonte Partecipazioni S.p.A., essendo volte a favorire lo sviluppo del territorio, risultano connesse con finalità istituzionali generali della Provincia.

Quota di partecipazione al capitale sociale: 0,76%

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 202 Sezione 3

Anno di costituzione

Risultato

d’esercizio

in euro

Patrimonio

Netto in

euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2007 n.d. 120.737 -288.192 1.567.912 1.755.992 n.d. 36.941.954,00 76.283.933,00 78.166.846 79.922.839

FONDAZIONE 20 MARZO 2006 La Fondazione svolge funzioni di interesse generale ispirandosi a criteri di efficienza, efficacia ed economicità. L’attività della Fondazione è finalizzata a favorire lo sviluppo economico regionale ed ultraregionale, con particolare riferimento alle attività turistiche, sportive, culturali e sociali attraverso la gestione del proprio patrimonio. Nello specifico, la Fondazione ha lo scopo di amministrare il patrimonio mobiliare ed immobiliare costituito dai beni realizzati, ampliati o ristrutturati in vista dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e conferiti alla Fondazione medesima, favorendone l’utilizzazione e lo sfruttamento. Inoltre, può amministrare anche altri beni mobili ed immobili pervenuti alla stessa in qualsiasi forma e destinati ad attività turistiche, sportive e/o ricettive-culturali ovunque ubicati. La Provincia ha assunto l’impegno unitamente alla Regione Piemonte e al Comune di Torino di raccogliere l'eredità di un grande evento sportivo per il territorio locale, quale le Olimpiadi e le Paraolimpiadi Torino 2006, e di garantire l’interesse pubblico delle attività post-olimpiche partecipando alla costituzione a alla gestione della Fondazione. Quota di partecipazione al capitale sociale: 29%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2006

402.642 3.644.845 1.985.354 -5.709.008

n.d. 10.902.642 14.547.487 19.171.375

11.694.663

n.d.

OBIETTIVO: dare attuazione agli indirizzi dei Fondatori implementando le funzioni di controllo sulla società concessionaria e sull’attuazione del piano industriale proposto dal socio privato. FONDAZIONE TORINO WIRELESS

La Fondazione ha lo scopo di promuovere la creazione nella Regione Piemonte di un distretto tecnologico inteso quale ambito geografico e socio-economico, nella specie costituito dalla regione Piemonte, in cui viene attivata una strategia di rafforzamento delle attività di ricerca e di sviluppo nel settore delle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni, nonche' di accellerazione dell'insediamento e della crescita delle iniziative imprenditoriali afferenti il medesimo settore. Per il perseguimento del proprio scopo la Fondazione svolge, direttamente o indirettamente, ogni iniziativa ritenuta opportuna per favorire la nascita e lo sviluppo sul territorio piemontes di nuove imprese operanti nel settore delle tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni ("ICT"). Nell’ambito degli indirizzi di politica per l’internazionalizzazione del territorio la Provincia ha ritenuto di impiegare risorse e strumenti per lo sviluppo della new economy nel sistema locale impegnandosi concretamente sia con gli altri enti pubblici istituzionalmente competenti, ovvero la Città di Torino, la Regione Piemonte e la C.C.I.A.A. di Torino, sia con gli enti pubblici deputati alla ricerca scientifica e tecnologica, ovvero il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per promuovere la creazione nell’area piemontese di un distretto tecnologico ad elevata specializzazione nel settore delle tecnologie ICT Information and Communication Technology, ovverosia le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni. Quota di partecipazione al capitale sociale: 2,35%

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 203

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2002

-3.797.013 3.979.676 -4.564.255 27.692

68.325 4.778.407 8.838.083 5.773.830

7.301.521

8.009.847

OBIETTIVO: incentivare le relazioni ed il raccordo con gli altri soggetti che operano nel territorio e che perseguono finalità sinergiche e strumentali nel settore dell’Information and Communication Technology (quali C.I.C. S.c.r.l. e il CSI) per promuovere la creazione di un distretto tecnologico ad elevata specializzazione nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni, nonché per integrare la loro esperienza, la loro professionalità e la loro offerta evitando sovrapposizioni di funzioni e di servizi, lavorando con il territorio e per il territorio.

HOLDING INFRASTRUTTURE PROVINCIA DI TORINO S.R.L. A SOCIO UNICO

In esecuzione della deliberazione di Consiglio Provinciale prot. n. 26657/2010 del 15 luglio 2010, è stata costituita in data 11 febbraio 2011 la Società Holding Infrastrutture Provincia di Torino S.r.l. (siglabile IPT S.r.l.), interamente partecipata dalla Provincia di Torino. La società ha per oggetto sociale, ai sensi di Statuto, lo svolgimento delle seguenti attività: gestione delle partecipazioni conferite dalla Provincia di Torino nei settori delle infrastrutture e dei servizi generali; acquisizione e gestione di partecipazioni in società ed enti con finalità di realizzazione e/o gestione di opere pubbliche. La Holding, essendo stata costituita solamente all’inizio dell’esercizio in corso, si trova ancora in una fase di avvio e non sono disponibili dati di bilancio. Quota di partecipazione al capitale sociale: 100%

I3P S.C.P.A. - SOCIETÀ PER LA GESTIONE DELL'INCUBATORE D'IMPRESA DEL POLITECNICO DI TORINO

La Società consortile non ha scopo di lucro ed intende favorire la creazione di nuova imprenditoria attraverso: - la promozione all’interno dei corsi istituzionali del Politecnico della cultura imprenditoriale; - azioni di formazione mirata alla creazione di nuova imprenditoria; - la creazione di un ambiente fisico presso il quale i neo imprenditori potranno collocarsi; - la messa a disposizione di servizi di base per i neo imprenditori; - interventi di trasferimento tecnologico mirati alla creazione di nuova imprenditoria; - la gestione in collaborazione con il Politecnico di brevetti emersi dall’attività di ricerca; - la partecipazione a progetti comunitari riguardanti la creazione di nuova imprenditoria; - la gestione di borse di studio; - la partecipazione, anche in associazione con altri partner pubblici e privati, italiani e non, a gare nazionali ed internazionali volte ad assegnare risorse per la realizzazione di programmi di sviluppo di nuova imprenditoria e di innovazione tecnologica. L'attività di I3P si inquadra in un strategia globale, fortemente sostenuta dalla Provincia con diversi mezzi e strumenti, volta a sviluppare e incentivare la neo-imprenditoria e la ricerca scientifica in stretta collaborazione con il Politecnico di Torino. Le attività svolte da I3P S.c.p.A. risultano connesse con finalità istituzionali generali della Provincia ed, in particolare, con la promozione dello sviluppo del territorio e dell’occupazione (art. 3, c. 3 TUEL e art. 2, c. 1 Statuto prov.). Si ritiene che i servizi prodotti da I3P S.c.p.A. possano considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire lo sviluppo del territorio provinciale, mediante la promozione della cultura imprenditoriale in un ambito che il mercato non risulta ancora pronto a coprire. Quota di partecipazione al capitale sociale: 16,67%

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 204 Sezione 3

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1999

16.394 1.697 109.941 72.868

21.771 1.037.643 1.039.341 1.149.282

1.222.150

1.243.920

OBIETTIVO: effettuare le azioni necessarie per favorire il miglior raccordo e le sinergie utili tra le due società nell’ottica di favorire la possibile fusione.

IREN S.P.A. (GIA’ IRIDE S.P.A.)

La Società, attraverso società partecipate, opera nei settori: - della ricerca, produzione, approvvigionamento, trasporto, trasformazione, importazione, esportazione, distribuzione, acquisto, vendita, stoccaggio, utilizzo e recupero della energia elettrica e termica, del gas e delle energie in genere, sotto qualsiasi forma si presentino, e della progettazione, costruzione e direzione lavori dei relativi impianti e reti; - della gestione dei servizi pubblici di illuminazione pubblica e semaforici, progettazione, costruzione e direzione lavori dei relativi impianti e reti; - della progettazione, costruzione, direzione lavori e gestione di impianti di produzione e delle reti di distribuzione del calore per riscaldamento di edifici od altri usi, anche abbinati alla produzione di energia elettrica; - dei servizi a rete, ivi comprese le telecomunicazioni e altri servizi pubblici quali i settori del ciclo integrato dell’acqua, per qualsiasi uso, e dei servizi in campo ambientale; - della progettazione, costruzione e direzione dei lavori di costruzione di impianti elettrici, opere idrauliche e civili per conto di amministrazioni pubbliche; - della gestione tecnico-manutentiva e amministrazione di patrimoni immobiliari pubblici o privati, adibiti ad uso pubblico, privato, civile, industriale e commerciale; - della costruzione e gestione di impianti tecnologici. La partecipazione della Provincia nella Società, seppur di modesta entità, è rappresentativa degli interessi collettivi di cui l’Ente è portatore nei settori dell’ambiente e della produzione di servizi di pubblica utilità. IRIDE S.p.A., occupandosi della gestione, diretta ed indiretta (tramite partecipate), di servizi pubblici, svolge servizi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza provinciale ed è pertanto esclusa dall’applicazione dei limiti introdotti dalla Legge Finanziaria 2008 alle partecipazioni societarie delle pubbliche amministrazioni. Quota di partecipazione al capitale sociale: 0,36%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2006

65.665.543 10.041.795 46.445.802 72.069.845

102.689.657 1.176.289.309 1.139.617.465 1.114.309.115

1.110.997.354

1.632.760.558

OBIETTIVO: mettere in atto azioni per il risparmio energetico e per l’uso ottimale dell’energia, in particolare negli edifici pubblici; sviluppare sistemi di produzione energetica (solare e fotovoltaica in particolare).

PRACATINAT S.C.P.A.

La società consortile per azioni Pracatinat ha avuto origine dalla trasformazione del preesistente “Consorzio Pracatinat” a cui la Provincia aveva aderito nel 1982, essendo particolarmente interessata all’utilizzo della struttura di Pracatinat sia per le attività culturali promosse a favore delle scuole medie superiori nel settore dell’ambiente, sia per i servizi di assistenza agli handicappati ai fini del recupero psico-fisico e risocializzante. La Società ha per oggetto la gestione di servizi educativi e formativi, culturali, sociali, ricettivi, con particolare riguardo all'ambiente, alla montagna ed al turismo sostenibile; in tale ambito svolge attività Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 205 alberghiera e di somministrazione diretta di alimenti e bevande; promuove altresì la fruizione di soggiorni climatici da parte di giovani e di soggetti che lo necessitano. La società svolge attività strettamente collegate e di rilievo in rapporto con i programmi e le competenze istituzionali della Provincia, sia sotto il profilo della valorizzazione dell’ambiente sia sotto il profilo dei compiti connessi con l’istruzione secondaria di secondo grado, in aderenza con le funzioni previste all’art. 19 del TUEL e all’art. 2 dello Statuto Provinciale. Svolge altresì attività di interesse generale di incentivazione dello sviluppo del territorio, anche alla luce dell’Intesa istituzionale di programma tra la Regione Piemonte e la Provincia di Torino che ha l’obiettivo di eliminare l’isolamento sofferto negli anni dagli abitanti della zona, con ripercussioni sia nell’ambito economico e turistico sia nell’ambito della formazione scolastica. Il Consiglio Provinciale di Torino, con delibera n. 39283 in data 9 settembre 2008, ha approvato la trasformazione, ai sensi dell'art 115 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i. del Consorzio Pracatinat nella Società consortile per Azioni denominata “Pracatinat S.c.p.A.” e ha deliberato di ritenere le attività svolte da Pracatinat S.c.p.A. strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia e di considerare, altresì, i servizi prodotti dalla Società di interesse generale nell’ambito del livello di competenza provinciale. I dati riportati nella tabella che segue si riferiscono al consorzio poi trasformato. La Società consortile ha approvato il bilancio riferito al periodo 30.10.2008 – 31.12.2009. Quota di partecipazione al capitale sociale: 17,11%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1993

52.855,00 399.091,00 - 1.278,00

0,00 177.628,00 221.463,00 -

4.718.542,00

4.672.688,00

OBIETTIVO: tendere al superamento dei rapporti convenzionali con i soci per l’utilizzo delle strutture diminuendo gradualmente l’impegno economico degli stessi.

R.S.A. S.R.L. SOCIETÀ PER IL RISANAMENTO E LO SVILUPPO AMBIENTALE DELL'EX MINIERA DI AMIANTO DI BALANGERO E CORIO

La società ha per oggetto l’attuazione operativa dell’Accordo di Programma (G.U. n. 74 del 30 marzo 1992) e successive integrazioni o modifiche del medesimo per la messa in sicurezza ed il risanamento della miniera di Balangero, così come previsto dall’art. 11 della Legge 27 marzo 1992, n. 257 e, anche a seguito di questo, la valorizzazione delle risorse economiche, turistiche, ambientali e culturali dell’area. La società costituisce lo strumento di supporto per le fasi propositive, programmatorie realizzative e gestionali indicate dagli enti ed organismi agenti in sede locale, nell’ambito delle linee di programmazione regionale e provinciale. La Provincia di Torino ha sottoscritto l’Accordo di programma previsto dall’art. 11 della Legge n. 257/1992 finalizzato al risanamento ambientale della miniera di amianto di Balangero e del territorio interessato ed ha partecipato alla costituzione della Società in qualità di Ente Locale interessato territorialmente all'attività dì risanamento ambientale. La società costituisce un tipico esempio di “sistema regionale delle autonomie locali” (art. 4 TUEL), al quale si affianca il sostegno del livello statale. Si ritiene che R.S.A. abbia ad oggetto attività di produzione di servizi strettamente necessarie per il conseguimento delle finalità istituzionali della Provincia di Torino e che i servizi prodotti siano da considerarsi di interesse generale nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a tutelare l’ambiente e a favorire lo sviluppo economico di una vasta zona intercomunale Quota di partecipazione al capitale sociale: 20,00%

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 206 Sezione 3

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1994

16.362,00 -

873.116,00 -4.224,00 3.400,00

-9.254,00 1.313.614,00 440.498,00 436.275,00 439.675,00

430.421,00

OBIETTIVO: completare il primo stralcio del progetto di impianto fotovoltaico dando così avvio concreto alle prospettive di riqualificazione e riconversione dell’area utili anche a reperire risorse per il finanziamento dei programmi della società.

S.A.G.A.T. S.P.A. - SOCIETÀ AZIONARIA GESTIONE AEROPORTO TORINO

La società ha per oggetto la gestione dell'Aeroporto Civile della Città di Torino, ed ogni operazione che abbia attinenza, anche indiretta, con la stessa, allo scopo di incrementare l’attività aeroportuale con criteri di economicità ed efficienza, il collegamento aereo della Regione Piemonte con i principali centri nazionali ed esteri e di contribuire allo sviluppo economico e turistico di Torino e del Piemonte, direttamente o tramite proprie controllate. La Provincia di Torino ha aderito alla costituzione della società con lo scopo, non speculativo, di incrementare il collegamento aereo della Regione con i principali centri nazionali ed esteri e di contribuire allo sviluppo economico e turistico di Torino e del Piemonte. Le attività realizzate da S.A.G.A.T. risultano connesse direttamente con la competenza provinciale in materia di “viabilità e trasporti” (art. 19, c. 1, lett. d) TUEL) e, indirettamente, con altre finalità istituzionali dell’Ente legate allo sviluppo del territorio dal punto di vista economico e turistico. La partecipazione della Provincia è determinante per il mantenimento della maggioranza del capitale azionario in mano pubblica. Dal punto di vista economico-finanziario, la Società evidenzia un profilo di redditività pienamente soddisfacente, in particolare negli ultimi anni, con risultati economici positivi sia a livello operativo, sia a livello complessivo. Si ritiene che i servizi prodotti da S.A.G.A.T. S.p.A. siano da considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a promuovere lo sviluppo del territorio provinciale dal punto di vista economico e turistico. Quota di partecipazione al capitale sociale: 5,00%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1956

6.967.282,00 5.019.722,00 4.399.206,00 4.944.377,00

4.457.820 62.387.758,00 63.368.980,00 63.729.686,00

64.635.563,00

65.089.823

OBIETTIVO: cercare il raccordo con le rappresentanze dei soggetti economici operanti nel territorio per favorire il miglioramento dei collegamenti aerei con le aree di loro interesse. Attuare una politica di bilancio più orientata al ristoro degli investimenti dei soci, nel rispetto di una sana politica di gestione delle risorse umane.

SITAF S.P.A. - SOCIETÀ ITALIANA TRAFORO AUTOSTRADALE DEL FRÉJUS

La società ha per oggetto la costruzione e l'esercizio o il solo esercizio delle autostrade e dei Trafori ad essa assentiti in Concessione. La Società SITAF gestisce l’Autostrada Torino-Bardonecchia e la parte italiana del traforo del Frejus, la cui funzionalità è di fondamentale importanza per l’economia della provincia di Torino. Le attività realizzate da S.I.T.A.F. S.p.A. risultano connesse con la competenza provinciale in materia di “viabilità e trasporti” (art. 19, c. 1, lett. d) TUEL) e i servizi resi rispondono ad un interesse provinciale che riguarda una vasta zona intercomunale (art. 19, c. 1 TUEL). La partecipazione della Provincia è determinante per il mantenimento della maggioranza pubblica del 51% del capitale azionario. Sotto il profilo economico, la gestione di S.I.T.A.F. S.p.A. è sostanzialmente positiva e, pertanto, la partecipazione in tale Società, anche se si evidenziano alcune criticità dal punto di vista finanziario e

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 207 patrimoniale legate alla sottocapitalizzazione e al conseguente indebitamento, potrebbe consentire alla Provincia di Torino il recupero di risorse finanziare aggiuntive da destinare ad interventi di promozione e sviluppo del territorio provinciale. I servizi prodotti da S.I.T.A.F. S.p.A. sono da considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a promuovere lo sviluppo del territorio provinciale, anche attraverso l’integrazione dell’area provinciale in ambito internazionale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 8,69%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1960

17.451.616 14.004.332 10.781.039 9.689.386

11.722.458 153.547.989 167.552.319 178.333.358

188.022.744

195.592.238

OBIETTIVO: attuare una politica di bilancio orientata al ristoro degli investimenti dei soci rispettando le previsioni del piano economico-finanziario della società. Programmare ed attuare un piano di azioni economicamente e tecnicamente sostenibili per fornire agli utenti una migliore informazione sulla percorribilità dell’autostrada e del traforo da effettuarsi, raccordandosi con i soggetti che nel territorio operano nel settore della infomobilità (5T S.r.l. in particolare), in termini utili ad evitare intasamenti e code sul percorso. Intrattenere sistematici e periodici rapporti con le rappresentanze istituzionali delle Comunità locali finalizzate ad informarle sui programmi della società e sul relativo stato di attuazione ed avanzamento, avendo particolare riguardo ai lavori per la realizzazione del tunnel di sicurezza. S.M.A.T. S.P.A. - SOCIETÀ METROPOLITANA ACQUE TORINO

La Società ha per oggetto l'esercizio delle attività che concorrono a formare il servizio idrico integrato come definito dall'art. 4 lettera f) della Legge 5.1.1994, n. 36. La Provincia di Torino ha fatto il suo ingresso nella Società a seguito della liquidazione del Consorzio acquedotto per la collina torinese C.I.A.C.T. I risultati economici della Società negli ultimi anni sono stati positivi - pur evidenziando livelli di redditività operativa e complessiva piuttosto modesti – e la dinamica del fatturato mostra un trend di crescita. L’attività di S.M.A.T. S.p.A. e delle sue controllate interessa un territorio che comprende numerosi Comuni della Provincia di Torino alla quale competono funzioni amministrative specifiche in materia di tutela delle acque trasferite con L. R. n. 44 del 2000. Si ritiene, pertanto, che la partecipazione della Provincia di Torino in S.M.A.T. S.p.A. sia coerente con il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente e che S.M.A.T. S.p.A., occupandosi della realizzazione di un servizio pubblico, svolga un servizio di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza provinciale e sia, pertanto, esclusa dall’applicazione dei limiti introdotti dalla Legge Finanziaria 2008 alle partecipazioni societarie delle pubbliche amministrazioni Quota di partecipazione al capitale sociale: 0,02%

Anno di

costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2000

957.636 1.348.702 12.245.965 14.020.246

17.006.372 354.662.338 355.102.368 366.578.632

369.626.131

375.441.683

OBIETTIVO: attivare progetti di sensibilizzazione al risparmio idrico ed in particolare negli edifici pubblici. 2I3T S.C.A.R.L. SOCIETA’ PER LA GESTIONE DELL’INCUBATORE D’IMPRESE E PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TORINO

La Società consortile ha lo scopo di promuovere e sostenere la creazione di nuove imprese e il trasferimento all'industria delle conoscenze e dei risultati della ricerca dei consorziati, per contribuire

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 208 Sezione 3

allo sviluppo occupazionale e del tessuto industriale del territorio. La società ha per oggetto le seguenti attività: - il sostegno all'avvio di nuove imprese e la loro incubazione; - la promozione della cultura imprenditoriale ed industriale all'interno dei corsi istituzionali dell'Università mediante azioni di stimolazione e formazione mirata alla creazione di nuova imprenditoria. La Provincia di Torino, in quanto Ente istituzionale con specifiche competenze nell’ambito dell’area torinese, sostiene lo sviluppo economico-produttivo del territorio e la promozione di servizi di pubblica utilità anche attraverso la partecipazione, in veste di socio o di azionista, ad alcune tra le principali realtà societarie e consortili ivi operanti. 2I3T S.c.r.l. si inserisce in una strategia globale di sviluppo del territorio piemontese volta a sostenere la promozione dell’imprenditoria, in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Torino. Nella Società sono presenti tutti i soggetti istituzionali piemontesi (Provincia, Comune di Torino e Regione attraverso Finpiemonte), i quali detengono le medesime quote di capitale. Le attività svolte da 2I3T S.c.r.l. sono connesse con finalità istituzionali generali della Provincia ed, in particolare, con la promozione dello sviluppo del territorio e dell’occupazione (art. 3, c. 3 TUEL e art. 2, c. 1 Statuto prov.). Si ritiene che i servizi prodotti da 2I3T S.c.r.l. debbano considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire lo sviluppo del territorio provinciale, mediante la promozione della cultura imprenditoriale in un ambito che il mercato non risulta ancora pronto a coprire. Quota di partecipazione al capitale sociale: 25,00%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2003

-12.433,00 11.898,00 2.144,00 10.380,00

2.242,00 29.070,00 40.967,00 43.112,00

53.491,00

55.733,00

T.N.E. TORINO NUOVA ECONOMIA S.P.A.

La società ha per oggetto l’acquisto, la realizzazione, il finanziamento, la gestione, in via diretta o indiretta, e la dismissione di immobili per l’attuazione di progetti e programmi di valorizzazione e riqualificazione urbana di interesse Regionale. La Provincia ha deliberato nel 2005 una serie di azioni di intervento per la riqualificazione industriale dell’area torinese di Mirafiori concordate con Regione Piemonte, Città di Torino e Gruppo FIAT, tra le quali la costituzione di una società (newco) a partecipazione mista per acquisire le aree di Mirafiori e del Campo Volo di Collegno da destinare a nuovi usi produttivi. La stessa Legge Regionale n. 15 del 17 novembre 2005 ha disciplinato l’impegno della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Provincia di Torino, nonché del Gruppo Fiat nel sostenere le prospettive di crescita delle aziende piemontesi della filiera auto e gli investimenti nella ricerca, sviluppo, formazione e riqualificazione delle risorse umane. Le attività svolte da T.N.E. S.p.A. risultano connesse con finalità istituzionali generali della Provincia ed, in particolare, con la promozione dello sviluppo del territorio (art. 2 Statuto prov.), pur presentando forti collegamenti con il livello di competenza regionale e comunale. I servizi prodotti da T.N.E. S.p.A. possono considerarsi di interesse generale, nell’ambito del livello di competenza della Provincia, in quanto diretti a favorire lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio provinciale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 10,00%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2005

-405.784 -650.468 -459.061 -7.862.903

-3.963.848

66.594.216 65.943.749 65.484.688

57.621.782

53.657.936

OBIETTIVO: mettere in atto il programma definito dal piano industriale, dando particolare impulso alle attività finalizzate all’insediamento di nuovi soggetti industriali anche al fine di realizzare le entrate di bilancio previste.

Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 209 5T S.R.L. La Società ha per oggetto lo svolgimento, nell’ambito del territorio piemontese, dei servizi relativi alle attività indicate nell’art. 1 L.R. Piemonte 4 gennaio 2000, n. 1 e s.m.i. e nella normativa comunitaria, nazionale e regionale di settore. In particolare la società realizza attività di promozione, gestione e sviluppo di sistemi innovativi per la mobilità nell’esclusivo interesse dei propri soci. In particolare, la società si occupa di gestire, mantenere e offrire l’assistenza del sistema 5T e di altre applicazioni telematiche per la mobilità (compreso il sistema semaforico), nonché della estensione del sistema medesimo nelle aree cittadine e metropolitane e delle sue innovazioni tecnologiche. Le attività si estendono, inoltre, alla partecipazione ad iniziative di ricerca finalizzate allo sviluppo del settore della telematica per i trasporti. La Società si propone come interlocutore privilegiato per la Provincia e per le sue esigenze di infomobilità. La stessa, infatti, per gli studi e i dati di cui dispone partitamene per l’area metropolitana rappresenta il soggetto giuridico idoneo a veicolare l’informazione all’utenza, a monitorare e indirizzare la gestione del trasporto pubblico locale, ad offrire, in condizioni di efficacia ed efficienza, tutte le informazioni di cui un soggetto di governo di area vasta quale la Provincia ha necessità di disporre. Tra i compiti istituzionali delle Provincia vi sono, tra gli altri, la gestione delle strade provinciali e la pianificazione ed il controllo del sistema di trasporto pubblico extraurbano. L’oggetto sociale presenta una connessione con la competenza istituzionale propria della Provincia ed, in particolare, con quelle in materia di “viabilità e trasporti” (art. 19, c. 1 lett. d) TUEL) e l’attività svolta da 5T può essere considerata strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali dell’Ente.

Quota di partecipazione al capitale sociale: 5,00%

Anno di costituzione Risultato d’esercizio in euro Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1992

55.644 233.314 338.277 248.544

-174.375 1.885.019 2.118.333 2.456.610

2.705.154

2.530.780

OBIETTIVO: raccordarsi con gli altri soggetti che operano nel territorio e che perseguono finalità sinergiche e strumentali nel settore della infomobilità (traffico, trasporti, parcheggi) ed integrare nel proprio sistema le diverse fonti di informazione e tecnologie così da offrire agli utenti un servizio migliore e più completo.

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

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pag. 210 Sezione 3

LE SOCIETA’ ED I CONSORZI IN LIQUIDAZIONE Si riportano i dati salienti di bilancio delle Società e dei Consorzi che sono state sciolti e posti in liquidazione nel corso degli ultimi anni. Allo stato attuale, l’attività di tali enti è preordinata esclusivamente alla chiusura delle pendenze ed alla predisposizione del bilancio di liquidazione. ASSOT - AGENZIA PER LO SVILUPPO DEL SUDOVEST DI TORINO S.R.L. IN LIQUIDAZIONE

La Società aveva per oggetto lo sviluppo economico, sociale e civile dell'area-sistema rappresentata dal territorio dei Comuni soci. In data 27 luglio 2010 il Consiglio Provinciale ha deliberato la messa in liquidazione della Società (provvedimento n. 28595/2010) che è stata approvata dall’Assemblea dei Soci in data 4 agosto 2010. Quota di partecipazione al capitale sociale: 30,26%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

30/06/2006

30/06/2007

30/06/2008

30/06/2009

30/06/2010

30/06/2006

30/06/2007

30/06/2008

30/06/2009

30/06/2010

1998

-15.966 -15.246 -741.162 -131.301

-801.401

79.383 64.138 -656.197

-787.496

-1.588.897

AGENZIA REGIONALE PER LA PROMOZIONE TURISTICA DEL PIEMONTE IN LIQUIDAZIONE

Il Consorzio si proponeva di valorizzare le risorse turistiche del Piemonte, anche in connessione con gli aspetti culturali, politici, ambientali, artigianali, agricoli e fieristici, nonché di favorire la trasformazione di tali risorse in prodotti turistici collocabili in modo concorrenziale nei mercati turistici, nazionali ed internazionali. Il consorzio è stato sciolto e messo in liquidazione in data 18 dicembre 2007. Quota di partecipazione: 0,42%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1997

102.564 -108.000 -90.615 -28.099

-34.014

1.546.956 1.438.958 1.343.177

1.304.748

1.260.405

ATL 2 – MONTAGNE OLIMPICHE IN LIQUIDAZIONE

L' Agenzia si proponeva, nell'interesse generale di tutti i soggetti presenti sul territorio, di promuovere e organizzare a livello locale l'attività di promozione, di accoglienza, di informazione e di assistenza turistica sui territori e sulle montagne olimpiche così come individuate dalla Legge Regionale 75/96. Il consorzio è stato sciolto e messo in liquidazione in data 12 luglio 2007. Quota di partecipazione: 41,64%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1997

38.757 -89.504 -122.585 38.370

-26.790 380.244 290.743 168.157

208.296

181.507

Relazione Previsionale e Programmatica 2012 - 2014 Provincia di Torino

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CANAVESE SVILUPPO S.R.L. IN LIQUIDAZIONE

La società aveva per oggetto la gestione di immobile (ex Caserma Giordana) ubicato in Chivasso, Piazza D'Armi, a seguito di apposita convenzione stipulata col Comune di Chivasso, nonchè la prestazione, quale l'Agenzia di Sviluppo del Canavese, di servizi comuni, al fine di favorire lo sviluppo integrato delle attività economiche del territorio. Con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 20131/2011 del 28/06/2011 è stato approvato lo scioglimento e la messa in liquidazione della società, operazione successivamente deliberata dall’Assemblea sociale tenutasi in data 29 giugno 2011. Quota di partecipazione al capitale sociale: 20,00%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2001 966,00 -1.307,00

205,00

-49.364,00

-16.762,00 107.889,00 106.582,00 106.787,00

57.423,00

40.658,00

PISTA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE

La società aveva per oggetto l'attività di progettazione, realizzazione, gestione e alienazione anche parziale di un polo integrato di insediamenti economico produttivi e di un centro servizi, localizzato in aree adiacenti all'aeroporto di Torino Caselle e analoghe attività in altri ambiti aeroportuali e zone limitrofe. Con provvedimento del Consiglio Provinciale prot. n. 434110/2005 del 8/11/2005 è stata approvata la messa in liquidazione della Società, deliberata dall’assemblea sociale in data 15 novembre 2005. Quota di partecipazione al capitale sociale: 6,29%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1996

-

396.965,00

-20.428,00

-

114.180,00

-

65.233,00

-30.157,00

2.340.772,00 2.320.345,00 2.206.164,00

640.931,00

610.774,00

TECHFAB S.R.L. IN LIQUIDAZIONE

La Societa' era stata costituita per la realizzazione del progetto CHIMIC nell'ambito del più vasto progetto CF2 a valere sulla misura 3.4 "Interventi multiassiali di supporto all'attività economica" del DOCUP 2000/2006 - obiettivo 2. Con deliberazione n. 24985/2010 del 13/07/2010 il Consiglio Provinciale ha preso atto dell’intervenuto scioglimento anticipato e della messa in liquidazione di TECHFAB S.r.l., deliberata dall'Assemblea dei Soci in data 4 giugno 2010, e della contestuale nomina del liquidatore con attribuzione di tutti i poteri necessari per l’esercizio del mandato. Quota di partecipazione al capitale sociale: 67,28%

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pag. 212 Sezione 3

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

2006 5.097 -77.536

-347.954

-1.127.038

-2.409.535 60.097 1.458.960 1.111.006

-16.030

-2.425.565

LE SOCIETA’ PARTECIPATE IN DISMISSIONE Il Consiglio Provinciale, con deliberazione n. 64200/2008 in data 31 marzo 2009, ha effettuato la ricognizione delle partecipazioni in società e consorzi che perseguono finalità istituzionali ovvero sono rivolte alla produzione di servizi di interesse generale, al fine di attuare il riordino delle stesse ai sensi dell’art. 3, comma 27 e seguenti della citata Legge e ha deliberato di procedere alla cessione di quelle per le quali non sussistono i presupposti di mantenimento. VIRTUAL REALITY & MULTI MEDIA PARK S.P.A. La società ha per oggetto le seguenti attività: promozione dei contenuti tecnologici, sociali, culturali ed economici della multimedialità con particolare riguardo alla realtà virtuale ed alle sue applicazioni, in ambito locale, nazionale ed internazionale, ecc. Dal punto di vista giuridico-istituzionale, le attività svolte dalla Società presentano una generica connessione con le competenze provinciali in materia di sviluppo del territorio. Risulta difficile trovare, sia all’interno del TUEL che nello Statuto provinciale, un collegamento diretto e specifico tra le attività svolte dal Parco e le finalità istituzionali della Provincia. Pertanto l’attività svolta dal Virtual Reality & Multi Media Park S.p.A. non può essere considerata strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia, né può essere ritenuta di interesse generale nell’ambito del livello di competenza provinciale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 0,027%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1999

-221.083 1.731 -1.126.779 -605.382

26.300 1.252.068 1.253.795 127.018

1.482.872

1.509.172

C.A.A.T. S.C.P.A. CENTRO AGRO-ALIMENTARE TORINO S.C.P.A. La Società ha per oggetto la costruzione e gestione del mercato Agro-Alimentare all'ingrosso, di interesse nazionale, di Torino, e di altri mercati agro-alimentari all'ingrosso comprese le strutture di trasformazione e condizionamento, nonché lo sviluppo di azioni promozionali in ordine al funzionamento ed all'utilizzo di tali strutture. Dal punto di vista giuridico-istituzionale, le attività svolte dalla Società presentano una generica connessione con le competenze provinciali in materia di sviluppo del territorio. L’istituzione e la regolazione dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso è da sempre una competenza assegnata in prevalenza ai Comuni e la centralità del Comune di Torino in CAAT risulta evidente se si considera che quest’ultimo detiene più del 90% del capitale sociale. L’attività svolta dal CAAT S.c.p.A. non può essere considerata strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia, né può essere ritenuta di interesse generale nell’ambito del livello di competenza provinciale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 1,24%

Relazione Previsionale e Programmatica 2012 - 2014 Provincia di Torino

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Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1989

-1.466.891 -1.103.891 -1.051.900 -

1.194.601

-1.073.879

40.969.481 39.865.591 38.813.690 39.505.331 38.431.453

CHIND CHIVASSO INDUSTRIA S.P.A. La Società ha come oggetto: l'attuazione del Polo Integrato di Sviluppo (PIS) di Chivasso, a termini del Reg. CEE 2081/93; la realizzazione e la gestione degli interventi previsti dalla Legge della Regione Piemonte n. 9 del 25 febbraio 1980 e sue modificazioni ed integrazioni; la realizzazione e la gestione di aree attrezzate e di complessi immobiliari per l'insediamento di attività economiche e di servizi, ivi comprese la creazione e la gestione di attività alberghiere, ricettive e di ristorazione, agendo nell'ambito della programmazione regionale piemontese e secondo linee di pianificazione territoriale ed economica degli Enti Locali; la prestazione di servizi comuni, al fine di favorire lo sviluppo integrato del Polo Industriale (fonte: Art. 4, Statuto aggiornato al 21/10/2004). L’attività svolta da CHIND S.p.A. non può essere considerata strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia, né può essere ritenuta di interesse generale nell’ambito del livello di competenza provinciale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 15,00%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1996

-63.051 52.794 -226.847 -162.593

96.441 1.166.974 1.219.769 1.316.209

1.153.615

926.769

ICARUS S.C.P.A. La Società ha per oggetto la progettazione, la realizzazione, l'impiego, la gestione di un centro multifunzionale destinato a servizi a terra a supporto di attività e missioni spaziali, in Torino. La Società, terminata la fase di ristrutturazione, si occupa della locazione del Centro Multifunzionale Spaziale (CMFS), la cui gestione è affidata ad un’altra società denominata Altec. L’attività svolta da Icarus S.c.p.A. non può essere considerata strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia, né può essere ritenuta di interesse generale nell’ambito del livello di competenza provinciale. Quota di partecipazione al capitale sociale: 7,65%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1998

631.441 589.225 915.484 1.003.392

726.139 9.753.247 10.342.471 11.257.956

12.261.348

12.987.486

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pag. 214 Sezione 3

R.T.M. S.P.A. ISTITUTO PER LE RICERCHE DI TECNOLOGIA MECCANICA E PER L’AUTOMAZIONE S.P.A.

La società ha per oggetto le attività industriali di studio, ricerca applicata e sperimentazione finalizzati allo sviluppo delle tecnologie meccaniche e dell'automazione, dei mezzi e dei sistemi di produzione, di materiali in specie innovativi; la costruzione di prototipi di macchine e sistemi di produzione; ecc. L’attività svolta da R.T.M. S.p.A. non può essere considerata strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia, né può essere ritenuta di interesse generale nell’ambito del livello di competenza provinciale. Con deliberazione n. 4015 del 16/02/2010 il Consiglio Provinciale ha deliberato di esercitare il diritto di recesso, ai sensi dell’art. 2437 e ss. del codice civile, per tutte le azioni possedute nella società.

Quota di partecipazione al capitale sociale: 15,15%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1988

-231.160 73.419 11.659 38.050

5.518 210.874 475.179 486.838

524.887

530.405

INTECH CONSORZIO A R.L. La società consortile ha per oggetto lo svolgimento, ad esclusivo vantaggio delle piccole imprese, di attività di ricerca tecnologica, progettazione, sperimentazione, acquisizione di conoscenze e prestazioni di assistenza tecnica, organizzativa e di mercato connessa al progresso ed al rinnovamento tecnologico, consulenza e assistenza per la nascita di nuove attività imprenditoriali e per il loro consolidamento, formazione professionale finalizzata all’introduzione di nuove tecnologie, partecipazione in società che acquisiscono e progettano aree attrezzate per insediamenti produttivi. L’attività svolta da INTECH non può essere considerata strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali della Provincia, né può essere ritenuta di interesse generale nell’ambito del livello di competenza provinciale. Attualmente è in corso di perfezionamento la transazione con gli altri soci al fine della cessione della quota societaria. Quota di partecipazione al capitale sociale: 33,33%

Anno di

costituzione

Risultato d’esercizio in euro

Patrimonio Netto in euro

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

31/12/2006

31/12/2007

31/12/2008

31/12/2009

31/12/2010

1996 43.597 -10.187 -35.082,00

24.009,00

-130,00 84.190 74.002 23.700,00 47.710,00 47.580,00

Relazione Previsionale e Programmatica 2012 - 2014 Provincia di Torino

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Sezione 3 pag. 215

Provincia di Torino Relazione Previsionale e Programmatica 2012-2014

3.3 QUADRO GENERALE DEGLI IMPIEGHI PER PROGRAMMA PG anno 2012 anno 2013 anno 2014

Spese correnti Spese correnti Spese correnti

N. consolidate di sviluppo spese per

investimento Totale consolidate di sviluppo spese per

investimento Totale consolidate di sviluppo spese per

investimento Totale

61 38.937.550 0 0 38.937.550 39.975.695 0 0 39.975.695 42.216.770 0 0 42.216.770

62 103.211 24.000 0 127.211 118.211 24.000 0 142.211 118.211 22.300 0 140.511

63 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

64 0 201.360 0 201.360 0 1.500 0 1.500 0 1.500 0 1.500

65 161.567.757 8.811.003 668.612 171.047.372 141.112.285 6.922.716 768.612 148.803.613 141.149.639 6.805.082 668.612 148.623.333

66 28.000 171.000 0 199.000 28.000 171.000 0 199.000 28.000 171.000 0 199.000

67 100.000 174.000 50.000 324.000 0 174.000 100.000 274.000 0 174.000 0 174.000

68 49.100 291.400 3.665.000 4.005.500 39.100 291.400 5.000 335.500 39.100 291.400 5.000 335.500

69 39.723.085 298.214 10.210.488 50.231.787 34.875.852 206.300 0 35.082.152 35.055.852 206.300 0 35.262.152

70 0 20.000 0 20.000 0 20.000 0 20.000 0 20.000 0 20.000

71 0 240.000 184.635 424.635 0 240.000 184.635 424.635 0 240.000 184.635 424.635

72 10.500 128.500 147.325 286.325 10.500 128.500 147.325 286.325 10.500 128.500 147.325 286.325

73 1.500 1.851.293 211.000 2.063.793 320.093 1.437.700 191.000 1.948.793 320.093 1.437.700 191.000 1.948.793

74 232.395 1.086.868 0 1.319.263 301.895 699.768 0 1.001.663 301.895 699.768 0 1.001.663

75 5.601.250 3.462.771 50.067.003 59.131.024 5.601.250 3.436.530 67.184.305 76.222.085 5.601.250 3.416.000 94.992.126 104.009.376

76 12.056.640 150.200 22.701.851 34.908.691 13.959.200 150.200 25.172.483 39.281.883 15.538.837 150.200 25.197.237 40.886.274

77 5.000 415.000 824.000 1.244.000 5.000 410.000 449.000 864.000 5.000 410.000 194.000 609.000

78 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

79 0 1.285.112 20.000 1.305.112 0 140.000 20.000 160.000 0 140.000 20.000 160.000

80 217.410 136.870.956 3.000 137.091.366 220.410 128.824.690 3.000 129.048.100 220.410 57.324.690 3.000 57.548.100

81 18.200 1.824.147 630.000 2.472.347 18.200 1.824.147 630.000 2.472.347 18.200 1.824.147 630.000 2.472.347

82 30.000 413.680 0 443.680 30.000 251.000 0 281.000 30.000 251.000 0 281.000

83 0 250.000 0 250.000 0 0 0 0 0 0 0 0

84 3.621.300 1.162.533 704.500 5.488.333 3.621.300 659.550 704.500 4.985.350 3.621.300 647.600 704.500 4.973.400

85 16.300 9.750.572 0 9.766.872 16.300 8.556.245 0 8.572.545 16.300 8.556.245 0 8.572.545

TOT 262.319.198 168.882.609 90.087.414 521.289.221 240.253.291 154.569.246 95.559.860 490.382.397 244.291.357 82.917.432 122.937.435 450.146.224