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RELAZIONE TECNICO-GENERALE - PROGETTO DEF ......2011/10/25  · E-MAIL: [email protected] 1. PREMESSA Il progetto generale di intervento verte sull’adeguamento della

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SERVIZIO PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE INTERVENTI VIABILITÀ III

RELAZIONE TECNICO-GENERALE - PROGETTO DEF-ESEC - ADEGUAMENTO SP47

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INDICE

1. PREMESSA........................................................................................................................................................................... 2

2. DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO........................ ............................................................................................................. 7

3. MOTIVAZIONI DELLA SOLUZIONE PRESCELTA .............. ............................................................................................... 12

4. FATTIBILITÀ DELL'INTERVENTO ........................ .............................................................................................................. 12

5. ESITO DELLE INDAGINI GEOLOGICHE DI PRIMA APPROSSIMA ZIONE DELLE AREE INTERESSATE ....................... 12

6. ACCERTAMENTI IN ORDINE AGLI EVENTUALI VINCOLI DI NA TURA STORICA, ARTISTICA, ARCHEOLOGICA,

PAESAGGISTICA O DI QUALSIASI ALTRA NATURA INTERFERE NTI SULLE AREE O SUGLI IMMOBILI INTERESSATI; ....... ... 13

7. ESECUZIONE DEI DIAFRAMMI IN C.A. SCAVATI E GETTATI IN OPERA ........................................................................ 17

8. ESECUZIONE DI MICROPALI............................ ................................................................................................................. 19

9. CONSOLIDAMENTO DI FONDAZIONI....................... ......................................................................................................... 22

10. CEDIMENTI DEI PALI................................. ......................................................................................................................... 27

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SERVIZIO PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE INTERVENTI VIABILITÀ III

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11.. PPRREEMMEESSSSAA

Il progetto generale di intervento verte sull’adeguamento della sezione stradale di un tratto della S.P. 47 “della Valsoana”, compreso tra le progressive km. 0+500 e 1+000, nel Comune di Pont C.se, proponendosi di eliminare diverse strettoie e portando il piano bitumato avente le caratteristiche di una strada di “Categoria F2 – extraurbane locali” così come indicato nel D.M. 5.11.2001, n. 5 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade”. Il progetto presenta la finalità di fluidificare il traffico mediante l’ampliamento e conseguente modifica di tracciato in modo da agevolare la percorrenza eliminando diversi ostacoli e variazioni planimetrico/altimetriche del percorso esistente. Il traffico che insiste sulla viabilità esistente è intenso soprattutto nelle ore di punta, legate allo spostamento dei lavoratori pendolari, e al turismo dei giorni festivi convergente nei Comuni limitrofi. Il lotto n. 1 del progetto generale di adeguamento della sezione stradale è limitato a n. 2 settori di intervento, come rilevabile dalla tavola di progetto, in cui si prevedono:

• vari allargamenti della sezione stradale; • sistemazione a parcheggio di un’area occupata da fabbricati.

Si riporta di seguito la caratterizzazione dell’area di intervento, così come rilevabile dalle informazioni desunte dagli uffici comunali. AREA DI INTERVENTO

COMUNE DI PONT CANAVESE

DATI PRINCIPALI

Numero abitanti 3785 (al 31/12/2007)

Densità Demografica 195 ab/Kmq

Superficie 19,43 kmq - 1943 ha

Altitudine min 451 - max 1115 m.s.l.m. - concentrico 461 m.s.l.m.

Latitudine 45° 25' 25'' 68

Longitudine 7° 35' 50'' 28

Frazioni Bausano Inferiore, Bausano Superiore, Boetti, Configliè, Faiallo, Fasane, Formiero, Lantigliera, Navetta, Panier, Piancerese, Pianseretto, Poetti, Santa Maria, Truccà, Truch Bertot, Truch Bonet

Confini Comunali Alpette Cuorgnè

Frassinetto Ingria

Ronco Canavese Sparone

Distanza 46 Km da Torino - - Chivasso (49 Km) - Ivrea (29 Km) - Aosta (94 Km) - Novara (96 Km) - Milano (143 Km) TERRITORIO

Rilievo Montano

Montagne Punta Arbella

Corsi d'Acqua Torrente Orco, Torrente Soana

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INDIVIDUAZIONE TRACCIATO S.P. 47

DATI SINTETICI S.P. 47

SP Denominazione

S.P. Percorso Principale

Eventuali-diram.

Lungh. plan. tot.

Lungh. plan. P.P. Circ. di orig.

Comuni-attraversati

S.P. 47 della Val Soana

Pont - Valprato -

Campiglia - Soana

per Forzo 24564 19552 031

Ingria -Pont Canavese -

Ronco Canavese -

Valprato Soana

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LOCALIZZAZIONE DELLE PROGRESSIVE CHILOMETRICHE

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Figura 3. Estratto C.T.P. – INQUADRAMENTO AREA DI I NTERVENTO

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Figura 4. Estratto ORTOFOTO DIGITALE - VOLO PROVINC IA DI TORINO - 2006

Estremi Geografici :

X Min. : 389694.14

Y Min.: 5031363.88

X Max. : 390345.53

Y Max. : 5031853.25

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22.. DDEESSCCRRIIZZIIOONNEE DDEELLLL'' IINNTTEERRVVEENNTTOO

PPRRIINNCCIIPPAALLII OOPPEERREE DDII SSIISSTTEEMMAAZZIIOONNEE

Piattaforma stradale

La piattaforma stradale è formata da un “pacchetto” multistrato costituito da: - misto granulare stabilizzato anidro di spessore minimo 30 cm - strato di tout-venant di spessore 10 cm - strato di collegamento (binder) di spessore 4 cm - tappetino d’usura di spessore 3 cm

al disotto del quale verrà riportato materiale per rilevato in sostituzione dello scotico.

Organizzazione della sede stradale

L’adeguamento della sezione stradale si attua mediante l’ampliamento verso ovest e verso est nord di parte dell’attuale nastro bitumato.

Per procedere a tale ampliamento si rende necessaria la demolizione di alcuni fabbricati, precedentemente acquisiti dalla Provincia di Torino, prevedendo opere di consolidamento strutturale di quelli adiacenti.

In tale ottica si inserisce, inoltre, l’esecuzione di una berlinese realizzata a mezzo di micropali affiancati, prevedendone il successivo rivestimento con una facciata in pietra locale.

Opere di sostegno

Lo scavo di sbancamento di monte, necessario all’ampliamento della piattaforma stradale porta alla realizzazione di una realizzata a mezzo di micropali affiancati, aventi le caratteristiche riportate nel paragrafo “Micropali”.

Deflusso delle acque meteoriche

Il deflusso delle acque meteoriche provenienti dalle cunette viene convogliato nei tombini stradali, in cls armato. La pendenza dovrà essere tale da permettere un efficiente deflusso e impedire la formazione di depositi occludenti.

Segnaletica orizzontale e verticale

La segnaletica orizzontale e verticale prevista risulta essere conforme a quanto prescritto dal Nuovo codice della Strada per le diverse tipologie di strada.

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CCAARRAATTTTEERRIISSTTIICCHHEE PPRREESSTTAAZZIIOONNAALLII EE DDEESSCCRRIITTTTIIVVEE DDEEII MMAATTEERRIIAALLII PPRREESSCCEELLTTII Le opere principali da realizzare sono le seguenti:

• asportazione dell’attuale sovrastruttura stradale • scotico del terreno • scavi di sbancamento • consolidamento del terreno • consolidamento fabbricati limitrofi all’adeguamento di sezione stradale • opere di sostegno • opere strutturali per realizzazione dell’area a parcheggio • eventuali attraversamenti idraulici con tubazioni di idonee dimensioni • rilevati in materiale di adeguata granulometria • ricoprimento del terreno con strato vegetale per l’inerbimento delle scarpate laterali • massicciata stradale in misto granulare di cava di adeguata granulometria • strato di base in conglomerato bituminoso di pezzatura compresa fra 0 e 30 mm. • strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso di pezzatura 0-20 mm. • strato di usura (tappeto) in conglomerato bituminoso di pezzatura 0-10 mm ; • impianti di illuminazione • segnaletica orizzontale e verticale • opere accessorie e complementari come canalette, griglie, chiusini

La sovrastruttura della carreggiata è costituita da un pacchetto multistrato che presenta complessivamente uno spessore

di circa 47 cm, ed è composta di una fondazione di spessore minimo 30 cm costituita da misto granulare di cava, dallo strato di base in conglomerato bituminoso di pezzatura mm.0-30 di spessore 10 cm, dallo strato di collegamento o binder di spessore 4 cm e dal tappeto di usura di 3 cm.

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CCAARRAATTTTEERRIISSTTIICCHHEE GGEEOOMMEETTRRIICCHHEE EE FFUUNNZZIIOONNAALLII

Riferimenti normativi per la progettazione stradale

I riferimenti normativi per la progettazione stradale sono stati i seguenti: • D.M. 5.11.2001 n.5 “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” • D.L.vo 30.04.1992 n.285 “Nuovo codice della strada” • D.P.R. 16.12.1992 n.495 “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada” • D.M. 18.02.1992 n.223 e s.m.i. “Regolamento recante istruzioni tecniche per la progettazione, l’omologazione e l’impiego delle

barriere stradali di sicurezza”.

Classificazione stradale e piattaforma

Il tracciato della strada in progetto è classificato, ai sensi del Codice della strada, come “Strada extraurbana locale” con tipologia “F2”. La piattaforma stradale è formata da una carreggiata a doppio senso di marcia con due corsie di 3.25 m ciascuna e da banchine laterali pavimentate di 1.00 m, con una larghezza complessiva di 8.50 m. L’intervallo della velocità di progetto è compreso tra 40 e 100 km/h. Il livello di servizio scelto per la strada, ad una corsia, è da ritenersi adeguato al traffico di tipo sostenuto previsto. La sosta è ammessa esclusivamente in piazzole di sosta. Il traffico pedonale è ammesso in banchina.

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Caratteristiche geometriche tracciato in progetto

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Figura 1 - Determinazione del Raggio minimo

Figura 2 - Pendenza longitudinale

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33.. MMOOTTIIVVAAZZIIOONNII DDEELLLLAA SSOOLLUUZZIIOONNEE PPRREESSCCEELLTTAA

L’intervento progettuale illustrato risulta essere, stante i numerosi vincoli presenti nell’area di interesse, la soluzione più razionale dal punto di vista tecnico, considerate le implicazioni di natura statica (recupero edilizio fabbricati civili attigui) e di natura economica.

44.. FFAATTTTIIBBIILLIITTÀÀ DDEELLLL'' IINNTTEERRVVEENNTTOO

Al fine di rendere fattibile l’intervento occorre provvedere all’espropriazione di diversi lotti di terreno, poiché i fabbricati interessati da tale adeguamento di sezione stradale sono già stati acquisiti dalla Provincia di Torino a mezzo dell’erogazione di un contributo al Comune di Pont C.se. Dal punto di vista tecnico-funzionale non vi sono particolari impedimenti alla realizzazione della soluzione proposta.

55.. EESSIITTOO DDEELLLLEE IINNDDAAGGIINNII GGEEOOLLOOGGIICCHHEE DDII PPRRIIMMAA AAPPPPRROOSSSSIIMMAAZZIIOONNEE DDEELLLLEE AARREEEE IINNTTEERREESSSSAATTEE

PER LE INDICAZIONI FAR RIFERIMENTO ALLA RELAZIONE GEOLOGICA.

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66.. AACCCCEERRTTAAMMEENNTTII IINN OORRDDIINNEE AAGGLLII EEVVEENNTTUUAALLII VVIINNCCOOLLII DDII NNAATTUURRAA SSTTOORRIICCAA,, AARRTTIISSTTIICCAA,, AARRCCHHEEOOLLOOGGIICCAA,,

PPAAEESSAAGGGGIISSTTIICCAA OO DDII QQUUAALLSSIIAASSII AALLTTRRAA NNAATTUURRAA IINNTTEERRFFEERREENNTTII SSUULLLLEE AARREEEE OO SSUUGGLLII IIMMMMOOBBIILLII IINNTTEERREESSSSAATTII;;

ESTRATTO DA:

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LEGENDA:

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ESTRATTO TAVOLA DI PIANO:

Nella zona in esame sono presenti i seguenti vincoli territoriali: � Vincolo Idrogeologico – L.R. 09.08.1989, n. 45 e s. m.i. L’intervento in oggetto ne ricade all’esterno.

� Vincolo paesistico - L.R. 03.04.1989, n. 20 e s.m.i .

L’intervento in oggetto ne ricade parzialmente all’interno. � Rischio Sismico L’intervento in oggetto ricade all’interno della zona 4. � COMPATIBILITA’ URBANISTICA

In allegato è riportato un estratto del P.R.G.C. vigente nel Comune di Pont C.se. Il Comune di Pont C.se, con D.C.C. n. 46 del 21/12/2010, ha approvato la variante parziale n. 18 al P.R.G.C. ai sensi art. 17, c. 7, L.R. 56/77 e s.m.i. al fine di ottenere la compatibilità urbanistica dell’intervento. Verrà, inoltre, richiesto certificato di conformità urbanistica al Comune stesso.

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IINNTTEERRAAZZIIOONNII CCOONN LLEE CCOOMMPPOONNEENNTTII AAMMBBIIEENNTTAALLII

L’intervento in oggetto non implica particolari azioni impattanti con le varie componenti ambientali. In fase di cantiere si avranno interazioni dal punto di vista della componente rumore (macchine operatrici in movimento) e dal punto di vista della componente polveri (macchine operatrici in movimento). Durante la fase di cantiere dovranno, quindi, essere ridotte e minimizzate, per quanto possibile, tali interazioni.

IINNTTEERRFFEERREENNZZEE CCOONN II SSEERRVVIIZZII AA RREETTEE

Principali servizi a rete (ENTI GESTORI) coinvolti o interessati dall’intervento di adeguamento della sezione stradale: • ENEL DISTRIBUZIONE; • ENEL SOLE (ILLUMINAZIONE PUBBLICA); • ACQUEDOTTO; • FOGNATURA; • ITALGAS; • TELECOM.

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77.. EESSEECCUUZZIIOONNEE DDEEII DDIIAAFFRRAAMMMMII IINN CC..AA.. SSCCAAVVAATTII EE GGEETTTTAATTII IINN OOPPEERRAA

Prescrizioni generali Nella esecuzione dei diaframmi dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a realizzare l’opera conformemente ai requisiti progettuali, in particolare per quanto riguarda il rispetto della verticalità e la impermeabilità dei giunti. Le attrezzature, gli utensili e le modalità di scavo dovranno essere definite dall’Impresa Esecutrice in modo da assicurare il raggiungimento delle profondità di progetto, l’attraversamento di eventuali strati di terreno lapidei o cementati, l’immorsamento del sub-strato roccioso, etc. La distanza minima fra gli assi di due scavi attigui, in corso, appena ultimati o in corso di getto, dovrà essere tale da impedire eventuali fenomeni di interazione. Qualora in fase di completamento della perforazione fosse accertata l’impossibilità di eseguire rapidamente il getto (sosta notturna, mancato trasporto del calcestruzzo..) sarà necessario interrompere la perforazione alcuni metri prima ed ultimarla solo nell’imminenza del getto. La perforazione a secco senza fanghi di stabilizzazione non è di norma ammessa, salvo, e previa informazione della Direzione Lavori, il caso in cui si operi in terreni coesivi caratterizzati da valori della coesione non drenata cu > Y.H/3, esenti da intercalazioni incoerenti, non interessati da ingresso di acqua nello scavo e non rigonfiabili (Y = peso del volume totale). Attrezzature Escavatori Le caratteristiche degli escavatori e delle gru di servizio dovranno essere scelti dall’Impresa Esecutrice in relazione alle capacità operative effettivamente necessarie per eseguire gli scavi ed i getti in conformità con le prescrizioni di progetto. Benne mordenti Le dimensioni delle benne mordenti dovranno corrispondere alle dimensioni nominali dei pannelli da scavare, a meno di prevedere lo scavo di pannelli multipli. Le benne mordenti possono essere a funzionamento idraulico o meccanico. Le benne possono essere manovrate mediante fune libera, o tramite aste di guida tipo Kelly. Le attrezzature Kelly possono essere del tipo monoblocco, o telescopico. Nei Kelly telescopici i dispositivi di battuta devono essere tali da evitare rotazioni relative tra le varie aste. L’ancoraggio dei Kelly sull’escavatore deve essere realizzato in modo da ridurre gli effetti di beccheggio dell’attrezzatura, conseguenti alla variazione di baricentro durante le manovre di scavo. Perforazione Prima dell’inizio dei lavori l’Impresa Esecutrice fornirà i disegni costruttivi di cantiere, contenenti la planimetria con i pannelli numerati, indicando i primari ed i secondari, e la sequenza di esecuzione degli stessi. Scavo con benna mordente Lo scavo con benna mordente sarà eseguito in presenza di fango bentonitico in quiete. Le lunghezze dei singoli elementi di scavo (pannelli) dovranno essere indicate dall’impresa in funzione delle esigenze costruttive dell’opera, della natura del terreno, della profondità di scavo, della sicurezza delle opere adiacenti, e tenendo conto delle dimensioni caratteristiche degli attrezzi di scavo. In ogni caso, la lunghezza massima di ogni singolo pannello non potrà superare i 6 metri. Durante la perforazione, il livello del fango dovrà costantemente essere mantenuto in prossimità del piano di lavoro. Nel caso di improvviso franamento, con o senza perdita di fango bentonitico, lo scavo verrà immediatamente riempito con calcestruzzo magro. Durante l’esecuzione dello scavo dovranno essere presi tutti gli accorgimenti ragionevoli al fine di prevenire la fuoriuscita del fango bentonitico al di là delle immediate vicinanze della zona di scavo. Al termine della perforazione si dovrà procedere all’accurata rimozione dei detriti rimasti sul fondo nonché alla sostituzione parziale od integrale del fango per ricondurlo alle caratteristiche prescritte per l’esecuzione del getto: il contenuto in sabbia del fango non dovrà essere superiore al 5%, la densità non potrà superare 1,15 t/m3. In caso contrario l’Impresa Esecutrice sostituirà parzialmente od integralmente il fango per ricondurlo alle caratteristiche richieste. Tipo e numero dei controlli saranno commisurati, per ogni pannello, al raggiungimento delle suddette prescrizioni. Scavo con idrofresa Nelle prime fasi di scavo è previsto l’utilizzo della benna mordente, almeno fino al raggiungimento della profondità necessaria per il funzionamento della pompa di circolazione del fango incorporata nell’idrofresa. La seconda attrezzatura (idrofresa) sarà impiegata in successione, per profondità di scavo superiori, fino al raggiungimento della quota di progetto. Le due attrezzature, dunque, costituiranno un unico gruppo di scavo. In relazione alla natura dei litotipi presenti, si potrà effettuare un pre-scavo oltre la profondità minima richiesta per l’innesco della circolazione inversa del fango bentonitico, ottimizzando i tempi di impiego delle due attrezzature ai fini di un corretto e rapido completamento dello scavo. Di norma l’impiego dell’idrofresa è da prevedersi nella realizzazione di diaframmi di grande profondità e/o interessano sub-strati di consistenza litoide. Controllo della verticalità Per il controllo della verticalità dello scavo, e quindi dei pannelli, saranno utilizzati sistemi la cui precisione è commisurata alle profondità dei pannelli ed all’importanza dell’opera. Di norma potranno essere utilizzati inclinometri biassali da fissare sull’utensile di scavo, in modo da avere il controllo della perforazione a varie profondità. Poiché l’inclinometro non dà indicazioni circa l’eventuale rotazione del pannello, si provvederà, ove richiesto dalla Direzione Lavori, a misure più precise o integrative quali: rilievo della geometria del pannello mediante sonda ad ultrasuoni (tipo sistema KODEN); rilievo della rotazione mediante controllo della posizione delle funi di sospensione di un “pendolo”di massa un inferiore a 2000 kg. a forma di parallelepipedo a base quadrata, il cui lato è pari allo spessore del pannello meno 5 cm. Sia la sonda che il pendolo saranno fatti discendere in corrispondenza delle estremità del pannello da misurare. Le misure saranno eseguite in risalita.

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Dispositivi per la formazione dei giunti Per la corretta formazione dei giunti, si utilizzeranno tubi-spalla di opportuna forma e dimensione: colonne semi-circolari; profilati piatti irrigiditi con colonne semi-circolari; "canne d’organo".... Di norma i tubi spalla saranno messi in opera, controllandone la verticalità con sistemi ottici, non appena completata la perforazione, e per tutta la profondità del pannello. Ad avvenuta presa del getto si provvederà alla loro rimozione, utilizzando un opportuno estrattore a morsa idraulica: se necessario la superficie del tubo spalla potrà essere preventivamente trattata con vernici disarmanti. Si avrà cura di pulire adeguatamente i tubi spalla prima del loro impiego. Nello scavo dei pannelli adiacenti (pannelli secondari) si avrà cura di pulire con estrema cura l’impronta lasciata dal tubo-spalla, mediante opportuni raschiatori, la cui forma è ricalcata su quella del tubo spalla utilizzato. I raschiatori saranno utilizzati a fine perforazione, fissandoli rigidamente sull’utensile di scavo. Qualora sia utilizzata l’idrofresa è possibile realizzare i giunti senza impiego dei tubi-spalla, provvedendo ad alesare i pannelli primari già gettato. Armature Completata la perforazione si provvederà alla posa in opera delle gabbie preassemblate, costruite in conformità con le specifiche tecniche vigenti. Getto del calcestruzzo Prima del getto si provvederà alla sostituzione del fango di perforazione fino al raggiungimento dei prescritti valori di contenuto in sabbia. Per la rimonta del fango di perforazione da sostituire prima del getto, si potrà utilizzare uno dei seguenti sistemi: eiettore (air lifting); pompa sommersa per fanghi; pompa-vuoto applicata in testa al tubo-getto. Nel caso di scavo con idrofresa l’eventuale dissabbiamento, se necessario, sarà condotto mantenendo l’utensile a fondo foro e prolungando la circolazione inversa del fango.Il getto di calcestruzzo avverrà impiegando il tubo di convogliamento. Esso sarà costituito da sezioni non più lunghe di 2,00 m. di tubo in acciaio avente diametro interno 20 ÷25 cm.L’interno del tubo sarà pulito, privo di irregolarità e strozzature. Le giunzioni tra sezione e sezione saranno del tipo filettato, senza manicotto (filettatura in spessore) o con manicotti esterni che comportino un aumento di diametro non superiore a 2.0 cm.; sono escluse le giunzioni a flangia. Il tubo sarà provvisto, all’estremità superiore, di una tramoggia di carico avente una capacità di almeno 0,5 - 0,6 m3, e mantenuto sospeso da un mezzo di sollevamento. Prima di installare il tubo getto sarà eseguita una ulteriore misura del fondo foro; qualora lo spessore del deposito superi i 20 cm si provvederà all’estrazione della gabbia di armatura ed alle operazioni di pulizia, il tubo di convogliamento sarà posto in opera arrestando il suo piede a 30 - 60 cm dal fondo della perforazione; al fine di evitare azioni di contaminazioni/dilavamento del primo calcestruzzo gettato, prima di iniziare il getto si disporrà entro il tubo, in prossimità del suo raccordo con la tramoggia, un tappo formato da un involucro di carta riempito con vermiculite granulare o palline di polistirolo. Durante il getto il tubo convogliatore sarà opportunamente manovrato per un’ampiezza di 20 ¸ 30 cm in modo da favorire l’uscita e la risalita del calcestruzzo. Previa verifica del livello raggiunto utilizzando uno scandaglio metallico a fondo piatto, il tubo di convogliamento sarà accorciato per tratti successivi nel corso del getto, sempre conservando un’immersione minima nel calcestruzzo di 2,5 metri e massima di 6 metri all'inizio del getto si dovrà disporre di un volume di calcestruzzo pari a quello del tubo di getto e di almeno 3 o 4 metri di pannello. E’ prescritta una cadenza di getto non inferiore a 25 m3/ora. Il getto di un pannello dovrà comunque essere completato in un tempo tale che il calcestruzzo rimanga sempre lavabile nella zona di defluimento. In presenza di pannelli di lunghezza superiore a 4 m, o forma tale da richiedere l’impiego di due o più tubi getto, questi dovranno essere alimentati in modo sincrono per assicurare la risalita uniforme del calcestruzzo. Per nessuna ragione il getto dovrà venire sospeso prima del totale riempimento del pannello. A pannello riempito il getto sarà proseguito fino alla completa espulsione del calcestruzzo contaminato dal fango di bentonite. Controlli e documentazione Per ciascun pannelli l’Impresa Esecutrice dovrà redigere una scheda indicante: data di esecuzione; numero progressivo del pannello; dati tecnici dell’attrezzatura; profondità di perforazione; informazioni relative alla stratigrafia locale; volumi e grafico del getto. In presenza di anomalie o differenze rispetto alla stratigrafia prevista, qualora le condizioni reali risultino inferiori a quelle di progetto, l’Impresa Esecutrice procederà al riesame della progettazione ed adotterà gli opportuni provvedimenti, concordandoli con la Direzione Lavori.

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SERVIZIO PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE INTERVENTI VIABILITÀ III

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88.. EESSEECCUUZZIIOONNEE DDII MMIICCRROOPPAALLII

Soggezioni geotecniche ed ambientali Le tecniche di perforazione dovranno essere le più idonee in relazione alla natura del terreno attraversato. In particolare dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti atti ad evitare il franamento delle pareti del foro, la contaminazione delle armature, l’interruzione e/o inglobamento di terreno nella guaina cementizia che solidarizza l’armatura al terreno circostante. Di norma le perforazioni saranno quindi eseguite in presenza di rivestimento, con circolazione di fluidi di perforazione per l’allontanamento dei dettati e per il raffreddamento dell’utensile. I fluidi di perforazione potranno consistere in:

o acqua

o fanghi bentonitici

o schiuma

o aria, nel caso di perforazione a rotopercussione con martello a fondo foro, o in altri casi approvati dalla Direzione Lavoro.

Previa comunicazione alla Direzione Lavori potrà essere adottato la perforazione senza rivestimenti, con impiego di fanghi bentonitici. La perforazione “ a secco” senza rivestimento non è di norma ammessa; potrà essere adottata, previa comunicazione alla Direzioni Lavori, solo in terreni uniformemente argillosi, caratterizzati da volari della coesione non drenata cu che alla generica profondità di scavo H soddisfino la seguente condizione: cu ≥ Y H/3 dove : Y = peso di volume totale La perforazione "a secco" è ammissibile solo dove possa essere eseguita senza alcun ingresso in acqua nel foro. La perforazione a rotazione a secco, o con impiego di aria è invece raccomandata in terreni argillosi sovraconsolidati. Nel caso di impiego della roto-percussione, sia mediante martello a fondo-foro che mediante dispositivo di battuta applicati alla testa di rotazione (tipo sistema KLEMM ), l’Impresa Esecutrice dovrà assicurare il rispetto delle norme DIN 4150 (parti I e II, 1975; parte IV, 1986), in merito ai limiti delle vibrazioni. In caso contrario per modalità di impiego della roto-percussione ed i necessari provvedimenti dovranno essere comunicati alla Direzione Lavori. La Direzione Lavori, a sua discrezione, dovrà richiedere all’Impresa Esecutrice di eseguire misure di controllo delle vibrazioni indotte, con oneri e spese a carico della medesima Impresa Esecutrice. Prove tecnologiche preliminari La tipologia delle attrezzature ed i principali dettagli esecutivi dovranno essere comunicati dall’Impresa Esecutrice alla Direzione Lavori. Se richiesto dalla Direzione Lavori, in relazione a particolari condizioni stratigrafiche o all’importanza dell’opera, l’idoneità di tali attrezzature di esecuzione sarà verificata mediante l’esecuzione di prove tecnologiche preliminari. Tolleranze I micropali dovranno essere realizzati nella posizione e con le dimensioni di progetto, con le seguenti tolleranze ammissibili, salvo più rigorose limitazioni indicate in progetto:

o coordinate planimetriche del centro del micropalo ± 2 cm

o scostamento dell’inclinazione dell’asse teorico ± 2%

o lunghezza ± 15 cm

o diametro finito ± 5%

o quota testa micropalo ± 15 cm

Materiali Le specifiche che seguono integrano le prescrizioni di Norma, che si intendono qui integralmente richiamate

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SERVIZIO PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE INTERVENTI VIABILITÀ III

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Armature Le armature dovranno soddisfare le prescrizioni delle normative di riferimento per le costruzioni in cemento armato ed essere conformi al progetto. Le armature metalliche saranno di norma costituite da barre ad aderenza migliorata; le armature trasversali dei micropali saranno costituite da staffe o da una spirale in tondino, esterne ai ferri longitudinali: I micropali costruiti in zona sismica dovranno essere armati per tutta la lunghezza. Le armature verranno pre-assemblate fuori opera in “gabbie”; i collegamenti saranno ottenuti con doppia legatura in filo di ferro e/o morsetti: Le gabbie di armatura, all’atto della messa in opera, dovranno essere perfettamente pulite ed esenti di ruggine: Le armature saranno dotate di opportuni distanziatori atti a garantirne la centratura nel foro con un copriferro netto minimo di 4 cm.Rispetto al diametro nominale del foro. Per i distanziatori in plastica, al fine di garantire la solidarietà con la miscela cementizia, è necessario che la loro superficie sia forata per almeno il 25%. I centratori saranno posti a gruppi di 3-4 regolarmente distribuiti sul perimetro e con spaziatura verticale di 3 - 4 cm. Tubi in acciaio E’ prescritto l’impiego di tubi aventi caratteristiche geometriche e qualità dell’acciaio conformi a quanto indicato nei disegni di progetto. I tubi dovranno essere del tipo senza saldature, con giunzioni a mezzo di manicotto filettato esterno. Le caratteristiche delle giunzioni(filettatura, lunghezza, sezioni utili) dovranno consentire una trazione ammissibile pari almeno all’80% carico ammissibile a compressione. Le valvole di iniezione, ove previste, saranno del tipo a “manchette”, ovvero costituite da una guarnizione in gomma, tenuta in sede da due anelli metallici saldati esternamente al tubo, sul quale, in corrispondenza di ciascuna valvola, sono praticati almeno 2 fori Æ 8 mm. Profilati in acciaio Le caratteristiche geometriche e meccaniche dei profilati dovranno essere conformi a quanto prescritto nei disegni di progetto. Di norma i profilati dovranno essere costituiti da elementi unici. Saranno ammesse giunzioni saldate, realizzate con l’impiego di adeguati fazzoletti laterali, nel caso di lunghezze superiori ai valori degli standards commerciali (12 ÷ 14 metri): Le saldature saranno dimensionate ed eseguite in conformità alle normative. La Direzione Lavori si riserva la facoltà di richiedere che il saldatore abbia la qualifica a norma UNI 4634. Malte e miscele cementizie di iniezione Cementi Il cemento da impiegare dovrà essere scelto in relazione alle caratteristiche ambientali considerando, in particolare, l’aggressività dell’ambiente esterno. Inerti Gi inerti saranno di norma utilizzati solo per il confezionamento di malte da utilizzare per il getto dei micropali a semplice cementazione. In relazione alle prescrizioni di progetto l’inerte sarà costituito da sabbie fini, polveri di quarzo, polveri di calcare, o ceneri volanti. Nel caso di impiego di ceneri volanti, ad esempio provenienti dai filtri di altoforni, si dovrà utilizzare materiale totalmente passante al vaglio da 0,075 mm. Acqua di impasto Si utilizzerà acqua di cantiere, dolce, le cui caratteristiche chimico-fisiche dovranno soddisfare i requisiti di Norma. Additivi E’ ammesso l’impiego di additivi fluidificanti non aeranti. L’impiego di acceleranti potrà essere consentito solo in situazioni particolari. Schede tecniche di prodotti commerciali che l’Impresa Esecutrice si propone di usare dovranno essere inviate preventivamente alla Direzione Lavori per informazione. Preparazione delle malte e delle miscele cementizie Caratteristiche di resistenza e dosaggi Di norma la resistenza cubica da ottenere per le malte e per le miscele cementizie di iniezione deve essere: Rck ≥25 Mpa A questo scopo si prescrive che il dosaggio in peso dei componenti sia tale da soddisfare un rapporto acqua/cemento: a/c ≤ 0,5 Composizione delle miscele cementizie La composizione delle miscele di iniezione, riferita ad 1 m3 di prodotto, dovrà essere la seguente: acqua: 600 kg cemento: 1200 kg additivi: 10 ÷20 kg con un peso specifico pari a circa y = 1,8 kg/dm3 Composizione delle malte cementizie Nella definizione della formula delle malte, prevedendo un efficace mescolazione dei componenti atta a ridurre la porosità dell’impasto, si può fare riferimento al seguente dosaggio minimo, riferito ad 1 m3 di prodotto finito: acqua: 300 kg cemento: 600 kg additivi: 5 ÷10 kg

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inerti: 1100 ÷1300 kg Impianti di preparazione Le miscele saranno confezionate utilizzando impianti a funzionamento automatico o semi-automatico, costituiti dai seguenti principali componenti: Bilance elettroniche per componenti solidi Vasca volumetrica per acqua Miscelatore primario ad elevata turbolenza (min. 1500 giri/min) Vasca di agitazione secondaria e dosatori volumetrici, per le miscele cementizie Mixerper le malte. Controlli su miscele e malte cementizie La tipologia e la frequenza dei controlli da eseguire è indicata sulla Specifica di Controllo Qualità.

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99.. CCOONNSSOOLLIIDDAAMMEENNTTOO DDII FFOONNDDAAZZIIOONNII

Analisi dello stato di efficienza di fondazioni

Portata di micropali

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Schema esecutivo di pali radice e macchine per l’esecuzione

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Schemi costruttivi

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Micropali a tubo d’acciaio

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1100.. CCEEDDIIMMEENNTTII DDEEII PPAALLII

Palo singolo rigido

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Rigidezza di una palificata

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Rinforzo per sottofondazione diretta

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Rinforzo per sottofondazione profonda

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Tabella dimensionale principali misure tubi per micropali

Spessore mm

1,8 2 2,3 2,6 2,9 3,2 3,6 4 4,5 5 5,6 5,9 6,3 7,1 8 8,8 9,5 10 11 12,5 14,2 16 17,5 20 22,2 25 28 30 35 40 45 50

Diametro esterno mm

Peso - Kg/m

48,3 2,1 2,3 2,6 2,9 3,2 3,6 4,0 4,4 4,8 5,3 5,9 6,2 6,5 7,2 7,9 8,6 9,1 9,4 10,1 11,0

51 2,4 2,8 3,1 3,5 3,8 4,2 4,7 5,1 5,7 6,2 6,5 6,9 7,7 8,4 9,1 9,7 10,1 10,9 11,9 12,9

54 2,6 2,9 3,3 3,7 3,0 4,5 5,0 5,5 6,0 6,7 7,0 7,4 8,2 9,0 9,8 10,4 10,9 11,7 12,9 13,9

57 2,7 3,1 3,5 4,0 4,3 4,8 5,3 5,8 6,4 7,1 7,4 7,9 8,8 9,6 10,4 11,1 11.6 12,5 13,8 15,0

60,3 3,0 3,3 3,7 4,1 4,5 5,1 5,6 6,2 6,8 7,5 7,9 8,4 9,3 10,3 11,1 11,9 12,4 13,4 14,8 16,2 17,4

63,5 3,1 3,5 3,9 4,5 4,8 5,4 5,9 6,5 7,2 8,0 8,4 8,9 9,9 10,9 11,8 12,6 13,2 14,3 15,8 17,3 18,7

67 4,1 4,6 5,0 5,6 6,2 6,9 7,6 8,5 8,9 9,4 10,5 11,6 12,6 13,5 14,1 15,2 16,8 18,5 20,1 21,4

70 4,3 4,8 5,3 5,9 6,5 7,2 8,0 8,8 9,3 9,9 11,0 12,2 13,2 14,2 14,8 16,0 17,8 19,6 21,2 22,6

73 4,5 5,0 5,5 6,2 6,9 7,6 8,4 9,3 9,8 10,4 11,6 12,8 13,9 14,9 15,5 16,9 18,8 20,6 22,4 23,9

76,1 4,7 5,3 5,8 6,5 7,2 7,9 8,8 9,7 10,2 10,9 12,1 13,4 14,6 15,6 16,3 17,7 19,7 21,7 23,7 25,3 27,7

82,5 5,2 5,7 6,3 7,1 7,8 8,6 9,6 10,6 11,1 11,9 13,2 14,6 15,9 17,1 17,9 19,5 21,7 24,0 26,2 28,0 30,8 33,0 35,4

88,9 5,6 6,2 6,8 7,6 8,2 9,3 10,3 11,5 12,1 12,9 14,4 15,9 17,3 18,6 19,5 21,2 23,7 26,2 28,7 30,8 34,0 36,5 39,4

95 6,0 6,7 7,3 8,2 9,1 10,2 11,2 12,3 13,1 13,8 15,n 17,2 18,9 20,0 21,0 23,1 25,4 28,3 31,2 33,4 37,0 39,9 43,0

101,6 6,4 7,1 7,8 8,8 9,7 10,7 11,9 13,2 13,9 14,9 16,6 18,4 20,1 21,6 22,6 24,7 27,6 30,7 33,7 36,2 40,2 43,5 47,5 50,8 52,9

108 6,8 7,6 8,3 9,3 10,3 11,4 12,7 14,1 14,8 15,8 17,7 19,6 21,c 23,1 24,2 26,4 29,6 32,9 36,2 39,0 43,4 47,0 51,8 55,2 57,7

114,3 7,2 8,0 8,8 9,9 11,0 12,1 13,5 15,0 15,8 16,8 18,8 20,9 22,8 24,5 25,7 28,1 31,6 35,1 38,6 41,7 46,5 50,4 55,3 59,5 62,3

121 7,7 8,6 9,4 10,6 11,7 13,1 14,5 15,9 16,9 17,8 19,9 22,3 28,7 26,1 27,4 30,2 33,4 37,4 41,4 44,7 n9,8 54,1 59,2 64,2 67,3

127 8,1 9,0 9,8 11,0 12,2 13,5 15,0 17,6 18,8 21,0 23,4 25,5 27,5 28,9 31,6 35,5 39,6 43,6 47,2 52,8 57,4 63,2 68,3 71,7 79,3

133 8,4 9,4 10,3 11,6 12,8 14,2 15,8 17,6 18,5 19,8 22,1 24,6 26,9 28,9 30,3 33,3 37,4 41,8 46,1 49,9 55,7 60,8 67,1 72,5 76,3 84,5 91l,7

139,7 8,9 9,9 10,9 12,2 13,5 14,9 16,6 18,5 19,II 20,8 23,3 25,9 28,3 30,5 32,0 35,1 39,5 44,0 48,6 52,7 59,0 64,3 71,1 77,0 81,1 90,3 98,3

141,3 11,0 12,3 13,6 15,1 16,8 18,7 19,7 21,0 23,6 26,2 28,6 30,9 32,d 35,5 40,0 44,5 49,d 53,4 59,8 65,2 71,7 78,2 82,3 91,7 99,9

146 11,3 12,6 14,0 15,7 17,3 19,4 20,4 21,7 24,3 27,2 29,7 31,9 33,5 36,6 41,1 46,1 51,2 55,4 62,1 67,7 74,5 81,4 85,7 95,7 104,5

152,4 11,9 13,3 14,7 16,4 18,2 20,2 21,3 22,8 25,5 28,4 31,0 33,5 35,1 38,5 43,4 48,5 53,6 58,1 65,3 71,3 79,0 85,8 90,5 101 112

159 12,5 13,9 15,4 17,1 19,0 21,1 22,2 23,8 26,6 29,6 32,4 35,0 36,7 40,3 45,4 50,8 56,2 60,9 68,6 74,8 83,0 90,3 95,3 107 119

165,1 12,9 14,5 16,0 17,8 19,7 21,9 23,5 24,8 27,7 30,9 33,8 36,4 38,2 42,0 47,4 52,8 58,8 63,7 71,5 78,2 86,3 94,6 99,9 112 123

168,3 13,1 14,7 16,3 18,1 20,1 22,4 23,6 25,3 28,3 31,5 34,5 37,2 39,0 42,9 88A 54,1 59,9 65,0 73,1 80,0 88,9 96,7 102 115 126

117,8 15,7 17,4 19,2 21,3 23,7 25,0 26,7 30,0 33,4 36,5 39,4 41,4 45,4 51,3 57,4 63,6 69,1 77,8 85,2 94,8 103 109 123 136

193,7 17,1 18,9 20,9 23,3 26,0 27,3 29,2 32,8 36,5 40,0 43,1 45,3 49,8 56,2 63,0 69,8 75,9 85,7 93,9 105 114 121 137 151 167 179

203 17,9 19,9 22,3 2n,7 27,2 29,1 30,6 3a,3 38,5 42,7 45,3 47,6 52,8 58,7 66,1 73,8 80,1 90,3 99,0 110 121 128 145 161 178 191

219,1 19,3 21,4 23,7 26,4 29,4 31,0 33,2 37,2 41,5 45,4 49,1 51,6 56,7 64,1 71,9 79,8 86,9 98,2 108 120 132 140 158 176 196 211

Tabella di conversione pollici / millimetri princip ali diametri esterni

Pollici / in Millimetri / mm

2 3/8 60,3

2 7/8 73,0

3 1/2 88,9

4 101,6

4 1/2 114,3

5 127,0

5 1/2 139,7

6 5/8 168,3

7 177,8

7 5/8 193,7

9 5/8 244,5

Page 37: RELAZIONE TECNICO-GENERALE - PROGETTO DEF ......2011/10/25  · E-MAIL: viabilita3@provincia.torino.it 1. PREMESSA Il progetto generale di intervento verte sull’adeguamento della

SERVIZIO PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE INTERVENTI VIABILITÀ III

RELAZIONE TECNICO-GENERALE - PROGETTO DEF-ESEC - ADEGUAMENTO SP47

Pagina 36 di 36 CORSO G.LANZA 75 - 10131 TORINO - TEL. 011 8613349 E-MAIL: [email protected]

Caratteristiche degli acciai

Grado acciaio R min. (Kgf/mmq) RS (Kgf/mmq) A min. %

J55 52,7 38,7 - 56,2 24,0

N80 70,3 56,2 - 77,3 18,5

D 66,8 >=38,7 19,5

Fe510 52,0 >=36,0 22,0